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PARLIAMO DEGLI ANTICHI VESTITI DI SAN NICANDRO: LA PACCHIANA E IL PASTORE

Tra due settimane arriva il Carnevale e San Nicandro si sta preparando per festeggiarlo anche con la sfilata dei due abiti tradizionali della nostra cittadina. Analizziamo i due costumi

PACCHIANA DI SAN NICANDRO

Capelli

Le donne avevano i capelli molto lunghi. Essi venivano tirati dietro, intrecciati e sistemati per formare il cosiddetto “tupp”.

Spilloni

In occasione delle feste, sotto il “Tupp”, venivano sistemati ad entrambi i lati due spilloni detti “sp’ngh’lun” ornati sulla parte superiore. Si inseriscono degli spilloni mobili detti “tr’mulent” per un massimo di tre o quattro. Infine veniva messo un pettine d’argento per abbellire il tutto.

Orecchini

Le pacchiane portavano vari titpi di orecchini molto belli: orecchino “a rota” (quelli più tradizionali) e orecchini “a pera” (tradizionali ma più costosi. Pesavano circa 36 “trappese”. Il trappese pesava meno di un grammo).

Collane

Le collane venivano sistemate nel seguente modo: 1) “stringicollo”: collana corta che si posava sopra la “cam’scella” o “davantino”; 2) “vulera”: collana più larga e più lunga dello “strimngicollo”; 3) “nnocca”: collana ancora più lunga; 4) “lacc”: collane di vario tipo: “r’tort”, “a fava”, “a ferrovia” o A binario”, “guardapass” (collana con stelline.

Poi c’erano i fermagli o spille che servivano per sistemare i “lacc” in modo che non pendessero molto. Anche la gente povera aveva questi oggetti perché erano regali di matrimonio. Infatti era usanza che la sposa metteva sulle ginocchia un fazzoletto bianco finemente ricamato ove i parenti posavano i regali.

“Vunnedda”

Era la caratteristica più appariscente della Pacchiana. Consisteva in una voluminosa gonna pressata a ventaglio. Era di colore blu scuro con tre fasce d’oro per le famiglie benestanti (massar, art’gian, mezzo ceto, …). I più poveri avevano solo la pacchiana senza nessuna altra applicazione. I meno poveri mettevano un fascione (di grandezza media, cominciando da sotto); quelli che economicamente stavano meglio ne aggiungevano un altro (stretto sopra il primo). Il ceto medio portava tre fascioni p un giro di bordo. Si diceva, infatti, che chi aveva il bordo aveva anche tre fascioni. Un’attenzione particolare si dava al “fascione”. Infatti, se la pacchiana era di colore marrone il fascione era verde o “cherms” (color fiocco di cardinale); se la pacchiana era nera, normalmente il fascione era celeste, ma poteva essere anche rosa o verde.

Maniche

Tutte le pacchiane (con il bordo o i fascioni) avevano tra fili d’oro sulle maniche. La particolarità del filo centrale era che aveva la forma a “cucc’letta”.

Grembiule

Anticamente il grembiule, chiamato “z’nal” era di colore scuro, molto semplice e con pochi merletti. Successivamente non trovandosi più la stoffa adatta è stata impiegata un altro tipo di stoffa di color beige chiaro o bianco. Questo tipo di “z’nal” viene un po’ scurito con bellissimi ricami e lavori sovrapposti. Sopra il “z’nal” si usava mettere la cinta (bordo) con un fiocco.

Fazzoletto sulle spalle

Veniva usato un fazzoletto quadrato, piegato a triangolo e senza ricami della stessa stoffa delle maniche e del grembiule. Anticamente, però, “z’nal” e maniche erano dello stesso tipo mentre il fazzoletto veniva ricamato solo in qualche parte.

Fasciator

Fazzoletto piegato a pizzo usato per le festività. Era di panno lencio di colore rosso sempre con tre fili di bordo dorato. Alcune volte il “fasciator” era di colore verde.

Cutredd

Era quadrato, trapuntato e di coloro bianco. Veniva usato per le visite e per le cerimonie funebri.

Scarpe

Le pacchiane usavano stivaletti con elastici ai lati oppure con bottoni laterali. I “chianell”, che erano ciabatte con tacco basso, venivano usate per i lavori domestici. Comunque i più poveri, poiché non potevano permettersi di comprare le scarpe, si sposavano con le “chianell”,

Borsetta

E’ un accessorio d’argento aggiunto solo recentemente che serve per offrire i confetti ai conoscenti.

Anelli

Ne mettevano quanti ne possedevano. Erano di vario tipo; anello d’oro a primo e secondo piano (con rialzo), anello raffigurante il Santo del nome dello sposo (per esempio: se il marito si chiamava Michele, l’anello raffigurava San Michele), anello della Madonna del Carmine (per devozione), anello a “curniola” (pietra marrone, anello a fasce verdi, anello a “cinta”, ecc. E’ chiaro che non portavano la “fede”, cioè l’anello matrimoniale.

Calze

Erano normali calze di cotone.

Trucco

Non veniva adoperato dalle pacchiane. Alcune donne usavano una specie di cipria rosa che era chiamata “u citt citt” per far capire che veniva messo di nascosto senza che potessero ACCORGERSI. Talvolta era occasione di offesa. Infatti, per parlare di una donna non molto onesta, si usava dire “quedda c’è mess’ u citt citt”.

IL “PASTOR” DI SAN NICANDRO

Dopo aver analizzato nell’articolo di ieri il costume della “Pacchiana”, si conclude l’analisi dei due costumi tradizionali sannicandresi con il vestito del “Pastor”.

Sciascina

Tipo di cappello usato unicamente dentro le mura domestiche per ripararsi dal freddo. Era di velluto nero, finemente ricamato, ora è divenuto accessorio per il carnevale. Infatti, il Pastor quando era con la Pacchiana usava il normale cappello.

Giacca

Era di velluto liscio non a coste di colore marrone. Aveva tre bottoni sul davanti e tre sui polsi.

Pantaloni

Della stessa stoffa della giacca. Corto fino alle ginocchia e lateralmente c’era un bottone dorato o di ottone.

Cinta

Fascia di velluto nero che serviva per tenere i pantaloni. Veniva messa sotto il gilet.

Gilèt

Era di velluto marrone. Aveva solo una particolarità: le tasche erano allungate lateralmente.

Camicia

La camicia aveva il collo a “p’stagna” con i normali bottoni.

Fazzoletto sulle spalle

Era chiamato “muqquator”. Era di colore giallo e veniva annodato in avanti. Non si usava far passare il fazzoletto attraverso anelli.

Pan’ttera

Anche questo, come la borsa della Pacchiana, è un accessorio aggiunto solo recentemente in occasione del carnevale per mettere i “confetti da getto” prima ed ora per offrirli agli amici.

Bastone

Non lo usavano durante le feste e le cerimonie.

Calze

Erano di colore bianco, lavorate ai ferri con disegni vari.

Il Direttore

 

10 FEBBRAIO, GIORNO DEL RICORDO

Onoriamo la memoria di tre nostri concittadini dispersi nelle foibe

GRANA VINCENZO di Giovannantonio e di Rosa Pienabarca, nato a San Nicandro Garganico il 24 maggio 1885, coniugato con Maria Lucia Tamburro, manovale delle Ferrovie dello Stato, fu arrestato a Gorizia il 19 agosto 1944 e deportato per ignota destinazione. E’ stata dichiarata la morte presunta come avvenuta il 31 dicembre 1944.

GRANA SAVERIO (figlio del precedente) di Vincenzo e di Maria Lucia Tamburro, nato a San Nicandro Garganico il 4 giugno 1924, celibe, agente postale residente a Gorizia, fu arrestato il 19 agosto 1944 e deportato per ignota destinazione. E’ stata dichiarata la morte presunta come avvenuta il 31 dicembre 1944.

DI LEO NICANDRO di Pietrantonio e di Maria Emanuela De Cato, nato a San Nicandro Garganico il 4 gennaio 1916, coniugato con Ester Giovannini, milite della 60^ Legione, fu arrestato a Pola l’8 maggio 1945. E’ stato dichiarato scomparso.

Questa la ricerca del prof. Gianni Manduzio

Ma cos’è questo “Giorno del Ricordo? E’ la commemorazione dei tanti nostri connazionali vittime innocenti della pulizia etnica alla fine del secondo conflitto mondiale. Si tratta del “Giorno del Ricordo”, solennità civile stabilita dalla Legge n.92 del 30 marzo 2004 per non dimenticare l’eccidio delle foibe, una tragedia passata per decenni sotto silenzio, proprio come silenzioso fu il massacro di migliaia di italiani giuliano-dalmati fatti precipitare nelle profonde cavità carsiche della zona dai comunisti di Tito. I numeri ufficiali parlano di oltre 5 mila morti tra l’ottobre del 1943 e il 1945, gente comune, donne, uomini e bambini prelevati nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni e gettati ancora vivi nelle foibe. Unica loro “colpa”, essere italiani: fu dunque genocidio, pulizia etnica.

E’ una pagina dolorosa della storia italiana, troppo a lungo negata e colpevolmente rimossa. E’ doveroso anche ricordare che l’esodo fu, in buona sostanza, l’espulsione di massa di un’intera comunità, quella dalmata – istriana, con l’obiettivo di eliminare l’italianità da quelle terre. Fu un esodo forzato di circa 250.000 connazionali d’Istria e Dalmazia. Il contesto politico del tempo non può giustificare le sofferenze atroci di cui furono vittime donne e uomini innocenti, colpevoli soltanto di essere italiani e di opporsi all’annessione del leader slavo Tito. Da quel pesante carico di sofferenze, personali e di un popolo, l’Italia rapidamente distolse gli occhi per eludere assunzioni di responsabilità e debiti da onorare nei confronti degli istriani, fiumani e dalmati.

Oggi nessuno non può affermare di non sapere e ognuno di noi ha il dovere, morale prima che politico, di superare definitivamente ogni forma di reticenza e rimozione di una tragedia che ogni italiano deve considerare parte della storia del Paese e di una nuova Europa che basa su multiculturalità, multietnicità e libertà di professione religiosa i valori fondanti dell’integrazione europea. Per questo è giusto ricordare quelle tragedie, perché mai più l’Europa abbia a conoscere pulizie etniche, negazione delle identità, oppressione della libertà.

AL MERCATINO DI TERRARANCIA LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO

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Il Mercatino di Terrarancia animerà le piazze e le strade di Vico del Gargano, dal 14 al 16 febbraio 2020, con le eccellenze del territorio.

Gastronomia, artigianato e associazioni di promozione sociale saranno protagonisti in Piazza Castello, piazza Fuoriporta e corso Umberto durante la tre giorni di festa che si celebra ogni anno nel paese dell’amore in occasione del santo patrono: San Valentino.

In mostra prodotti a base di arance, oggetti costruiti da mani sapienti, tradizioni che si tramandano di generazione in generazione, per valorizzare saperi e sapori che caratterizzano la storia, la cultura e l’economia della cittadina annoverata tra i Borghi più Belli d’Italia.

Immancabili gli agrumi, il cui protettore è San Valentino, che nei giorni della festa vengono utilizzati per decorare l’intero centro storico di origine medievale.

Gli agrumi saranno protagonisti anche nel Mercatino di Terrarancia con il Consorzio di tutela dell’Arancia del Gargano IGP e del Limone del Gargano IGP. Si potranno degustare liquori a base di agrumi o con foglie di olivo e bucce di Limone del Gargano dell’azienda Essenza Garganica di Rocco Afferrante, lavorati in maniera artigianale seguendo antiche ricette o i prodotti dell’azienda agricola Fausta Munno che utilizza materie prime del posto, tra cui l’arancia bionda, il limone femminello e il melangolo (arancia amara).

Durante la tre giorni sarà possibile degustare prodotti di nicchia dell’enogastronomia pugliese. Le conserve artigianali di pomodori e datterini di Agricola Turco, dai profumi inconfondibili che riportano alla memoria i momenti della produzione fatta in casa dalle madri e dalle nonne. L’olio extravergine di oliva, le conserve, le farine e la pasta artigianale di Mio padre è un albero, la cui storia è fatta di radici profonde e di una straordinaria eredità, tramandata di generazione in generazione e raccolta da Lidia Antonacci che l’ha reinterpretata con uno sguardo attento al futuro. L’olio e le conserve da agricoltura biologica di Bioricci, azienda che valorizza le varietà autoctone rispettando la terra, la storia e la cultura del territorio. L’olio, i sottoli e i condimenti di Cinzia Olearia, azienda in cui Cinzia e Federica – madre e figlia – portano avanti il progetto tramandato dai nonni materniAncora l’olio extravergine di oliva Cherie dell’azienda agricola Fiorentino Nicola, che è la naturale evoluzione della tradizione dei maestri oleari di famiglia. E poi la salicornia, detta anche asparago di mare, di Daunia e Tradizione. Non mancheranno i saluti tipici del Gargano (tra cui la famosa Muscisca) lavorati in maniera artigianale da Salcuno; gli insaccati di Flora Norcineria e i prodotti caseari del Caseificio della Daunia. E ancora diverse qualità di miele e prodotti apistici di Apicoltura Salentina. Al Mercatino di Terrarancia si potranno assaporare i panini di Barbacar, accompagnati dai vini biologici Caiaffa – cantina con sede a Cerignola – o alle birre artigianali Ebers, fatte con materie prime legate al territorio come il grano duro Senatore Cappelli e le scorze d’arancia I.G.P. del Gargano. Ci saranno anche i prodotti dermocosmetici a base di aloe vera di Aloe Vera Casciaro.

Diversi e originali i manufatti degli artigiani che contribuiranno a rendere ancor più caratteristico il Mercatino di Terrarancia. Gli oggetti in legno di Legno Selvaggio, segheria di Vico del Gargano che recupera e valorizza il legno locale; i centrini e i ricami di Le creazioni di Adriana; l’artigianato artistico di Maria Luigia Cirillo; pannolenci e stoffe di Fiorando; ricami e lavori punto croce di Punti e Spunti; cuscini, borse, sciarpe e tessili per la casa realizzati da Marilena Chinni – Sogni di stoffa con lenzuola vecchie tessute a telaio in puro lino, cotone e canapa; stoffe lavorate di Maria Pilla Artigianato; bijoux, libri/sculture e gessetti profumati realizzati da Anna Maria Perdonò dell’associazione sociale e culturale Creare con stile che promuove l’artigianato artistico e le arti manuali; i gioielli e gli oggetti in rame, ottone, legni di mare di Tommart. E per la prima volta a Vico del Gargano arriverà la ricetta iPez: due foggiane, mescolate a tessuti vivaci e fantasiosi, con grafiche inedite. Federica Tonti e Giulia Ricciardi, laureate all’Accademia di Belle Arti di Foggia, recuperano stoffe al mercato delle pezze per realizzare oggetti particolari – come taccuini, tovagliette, shopper, segnalibri e tanto altro – sui quali sono riportate frasi tipiche foggiane.

L’inaugurazione ufficiale del Mercatino di Terrarancia si terrà venerdì 14 febbraio alle ore 10.00 su Corso Umberto in presenza del Sindaco di Vico del Gargano Michele Sementino, dell’intera amministrazione comunale e dell’ideatrice di Terrarancia Ester Fracasso.

La terza edizione della manifestazione è promossa dal Comune di Vico del Gargano, in collaborazione con Di terra di mare, RedHot e Asernet, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Foggia, Parco Nazionale del Gargano, Patroni di Puglia e Città dell’Olio.

CAMPAGNA REGIONALE “TUMORE AL COLON. PENSACI PRIMA”

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Il servizio di screening, riguarda la popolazione pugliese la cui età è compresa tra i 50 e i 69 anni: tutti i cittadini interessati saranno (o sono stati) contattati con una lettera all’interno della quale sono specificate le modalità del test, che prevedono di rivolgersi alle farmacie per la consegna dei kit di esame.

Lo screening al colon retto è un programma di prevenzione offerto gratuitamente dal Servizio Sanitario per intercettare piccole formazioni benigne che possono evolvere in tumore maligno. I tumori dell’intestino (colon retto) si sviluppano molto lentamente a partire dalla presenza di polipi (adenomi) che possono iniziare a sanguinare diversi anni prima della comparsa di altri disturbi. Il sangue tuttavia non è visibile a occhio nudo e può essere identificato solo con un esame delle feci chiamato “ricerca del sangue occulto”.

 Lo screening del colon retto si rivolge a donne e uomini in età fra i 50 e i 70 anni che vengono invitati a effettuare l’esame del sangue occulto nelle feci.  L’esame è completamente gratuito.

Come fare l’esame? Una volta ricevuta la lettera di invito dalla ASL,  si può ritirare il kit necessario, distribuito gratuitamente. L’esame consiste nel prelevare un piccolo campione di feci con la strumentazione presente nel kit e di conservarlo in frigo fino alla riconsegna dello stesso kit in farmacia. Sarà compito della farmacia provvedere alla consegna dei kit ai laboratori preposti. L’esame viene effettuato comodamente a casa propria senza dover seguire una dieta particolare. La risposta verrà spedita a casa.

Qualora i risultati delle analisi dovessero essere sospette, i cittadini saranno contattati telefonicamente dalle Asl di competenza per proseguire con esami più specifici. Il tutto gratuitamente, in modo da evitare prenotazioni liste di attesa. Pertanto, in caso di risultato positivo sarà necessario effettuare degli approfondimenti attraverso la colonscopia.

E’ importante ripetere lo screening ogni due anni e non sottovalutare eventuali disturbi che possono manifestarsi anche dopo un esame di screening normale.

 

EDITORIALE DELLA DOMENICA. COME E’ INIZIATO IL 2020 A SAN NICANDRO?

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Uno strano anno il 2020! E’ iniziato con il rischio della terza guerra mondiale, con l’Australia che brucia, con il coronavirus, con il recente incidente ferroviario e con una politica sempre più divisa con un governo che non vuole andare alle urne perché spaventato dai sondaggi. Questo nel mondo e nell’Italia.

E a San Nicandro? Anche a San Nicandro l’anno è iniziato con un cambio assessorile in giunta, con un consiglio comunale che (fortunatamente) non ha trattato un importante punto all’ordine del giorno, con una prossima dirigenza sezionale dei “Fratelli d’Italia”, con un partito dell’opposizione senza dirigenza e con la cronica mancanza di programmazione da cui poi scaturisce l’improvvisazione degli eventi che rimangono chiusi nel ristretto pubblico locale e mai portati all’attenzione turistica del territorio. Come dire che non ci facciamo mancare niente.

Si sa che la vita politica di un ente pubblico non è una autostrada dove si guida sicuro, ma un tratturo di montagna senza indicazioni in cui è facile perdere la bussola. Quindi occorre intelligenza amministrativa e responsabilità dell’etica per soluzioni che non siano prevaricazioni. La transazione con la proprietà di Cala del Principe sarà rivoluzionata o semplicemente integrata con modifiche di piccola entità? In questa vicenda il comune si gioca una partita importante e se non mette sul tavolo la carta vincente rischia di perdere credibilità. La nuova segreteria di “Fratelli d’Italia” sarà condivisa totalmente sia dagli elettori del partito che dagli stessi consiglieri comunali? A quando la nuova dirigenza del Partito Democratico lasciato in balia del proprio destino dagli organi provinciali?

Nel frattempo, si aspettano i finanziamenti per la rigenerazione urbana, i concorsi per la Polizia Locale, l’adeguamento degli organici degli uffici comunali. Si assicura l’ordinaria amministrazione e c’è chi pensa alle elezioni regionali e ai vari posizionamenti per indirizzare i propri voti.

Eppure tutto potrebbe risolversi se ci fosse più capacità di dialogo anche con chi non la pensa allo stesso modo. Ma si è così testardi a non voler capire che, non essendoci attualmente un leader riconosciuto da tutti, tutti devono essere messi sullo stesso piano per potersi guardare dritto negli occhi e convincersi che San Nicandro merita molto di più di quello che gli viene offerto. Ma l’umiltà è la virtù dei santi e i santi non hanno mai fatto politica.

Il Direttore

ECCO LE PRIME CARTOLINE DI SAN NICANDRO

Come già comunicato, inizia da oggi la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studio Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93.

L’invito è quello di scaricare dal sito il materiale pubblicato e conservarlo in quanto, al termine della pubblicazione, verrà assegnato un premio importante e cioè la collana completa dei sei volumi de “LE BELLE IMMAGINI DI SAN NICANDRO GARGANICO” offerta dal suo autore Emanuele Petrucci.

Le modalità di assegnazione verranno comunicate in seguito.

FESTA DI SAN VALENTINO AD APRICENA

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L’Assessorato al Turismo del comune di Apricena, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Torelli-Fioritti” ha organizzato la “Festa di San Valentino” per il 14 febbraio prossimo con il seguente programma:

  • ore 16:30, visita guidata della Torre dell’Orologio
  • ore 17:00, inaugurazione della “Scalinatella del Bacio”
  • ore 18:00, recital £Romeo e Giulietta” con Luigi Cicchitto e Rita Rendina

Danze e buffet finale. Guida turistica la prof.ssa Gianna Specchiulli.

L’invito all’evento è ricolto a tutti.

PUGLIA, IL REPORT 2019 DEI CARABINIERI FORESTALI

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Il Comando Regione carabinieri forestale Puglia ha presentato i dati degli interventi nell’anno 2019 che si è concluso con un significativo bilancio in termini di attività di controllo dedicate a verificare le modalità d’uso del territorio e delle risorse naturali sottoposte all’azione antropica, nel rispetto dello sviluppo sostenibile e della conservazione della biodiversità.

Nella regione, le azioni ordinarie e specifiche dei Carabinieri Forestali, con il supporto dell’Arma territoriale, sono state adeguatamente rinforzate con un incremento dei controlli effettuati (+12,26%), sebbene gli stessi siano stati orientati ad interventi ancora più mirati sul piano della prevenzione e diffusione della legalità ambientale, che si traducono in un maggior numero di reati perseguiti (+24,83%) coniugati ad una significativa contrazione degli illeciti amministrativi accertati (-15,67%), il tutto rispetto al 2018.

È di tutta evidenza l’importanza strategica della diffusa e capillare azione di prevenzione attuata nel territorio regionale, che ha consentito di contenere i danni all’ambiente, al paesaggio, al patrimonio forestale ed alle aree protette.

Particolarmente efficace è risultato, tra le diverse azioni di contrasto, il servizio di prevenzione e di emergenza ambientale 1515 dei Carabinieri Forestali, grazie al quale i cittadini possono direttamente segnalare le aggressioni al territorio, che complessivamente hanno riguardato 1.821 interventi, principalmente commesse in danno all’ambiente.

I controlli

Tra queste aggressioni destano ancora particolare impressione l’abbandono incontrollato di rifiuti, le discariche abusive e i traffici organizzati che, unitamente alle illecite forme di smaltimento e combustione dei rifiuti, sono tra le cause di più forte perturbazione per l’ambiente con particolare riferimento al delitto di inquinamento ambientale.

I reati

Risultano ancora rilevanti le violazioni alla normativa paesaggistico-urbanistica ed edilizia che rendono sempre attuale l’esigenza di difesa del suolo anche dal punto di vista dell’assetto idrogeologico; come pure, sotto il profilo forestale, i tagli boschivi furtivi ed abusivi.

Appaiono soddisfacenti i risultati conseguiti in tema di tutela della fauna selvatica, grazie all’intensificazione del pattugliamento antibracconaggio, attraverso attività di appostamento e osservazione, con appositi servizi mirati nelle «zone umide» litorali nonché nelle zone interne del sub-appennino Dauno, del Gargano, della Murgia e delle Serre Salentine, con particolare attenzione alle aree naturali protette.

Illeciti amministrativi

Una menzione particolare merita l’attività svolta dai Carabinieri Forestali per il contenimento della diffusione del batterio Xylella fastidiosa, che è stata ulteriormente potenziata rispetto al 2018 con 5.572 controlli (+95,10%), tenuto conto che in Puglia gli alberi di olivo, oltre a costituire elemento caratteristico e peculiare del paesaggio rurale, rappresentano un patrimonio di inestimabile valore da proteggere e conservare anche sotto il profilo economico.

Tra le strategie che i Carabinieri Forestali mettono in campo per la tutela dell’ambiente e delle foreste è di fondamentale importanza dal punto di vista della prevenzione, la capillare e mirata attività di educazione ambientale svolta principalmente tra la popolazione scolastica, che ha avuto il suo apice nella celebrazione della Giornata nazionale degli alberi.

(Fonte Comando Regione carabinieri forestale Puglia)

CARABINIERI FORESTALI

14° GIORNATA NAZIONALE DEL B&B ITALIANO: SABATO 7 MARZO 2020

Al via anche quest’anno alla 14° Edizione della Giornata Nazionale del B&B: il B&B Day. Migliaia di bed and breakfast in tutta Italia offriranno gratis la notte del 7 marzo a quanti prenoteranno un weekend, di due o più giorni, all’insegna dell’ospitalità familiare.

Se prenoti il 7 e l’8 marzo 7 GRATIS paghi solo l’8 marzo

Se prenoti il 6 e il 7 marzo 7 GRATIS paghi solo il 6 marzo

Se prenoti il 6, il 7 e l’8 marzo 7 GRATIS paghi solo il 6 marzo e l’8 marzo

Siano B&B nei centri storici delle città d’arte o dei borghi italiani, siano dimore di charme e design, ville antiche o casali in campagna i bed and breakfast italiani aderiscono con entusiasmo all’evento del B&B Day, un modo per festeggiare e per diffondere una dimensione dell’ospitalità più intima e familiare.

La Giornata Nazionale del B&B, ideata da www.bed-and-breakfast.it, il più importante e diffuso portale turistico specializzato nell’ospitalità extra alberghiera, è entrata a far parte del calendario vacanze dei viaggiatori italiani ed è una occasione da non perdere per entrare a contatto con la bellezza del Paese e con l’ospitalità della sua gente. Il Bed and Breakfast si è rivelato una scelta vincente per chi ha deciso di aprire la propria casa all’ospitalità e per chi sceglie ogni giorno di alloggiare in B&B apprezzando il valore aggiunto dell’ospitalità familiare e del risparmio.

Il B&B produce ricchezza, dà lavoro a migliaia di persone, fa rivivere i centri storici ed è una alternativa paragonabile alla ricettività alberghiera. È per questo che l’Italia è diventata la Patria del B&B scalzando, in termini di numeri, altri Paesi e superando l’offerta tradizionale degli Hotel.

Il B&B Day è una ottima occasione per sperimentare l’ospitalità regionale italiana e festeggiare insieme ai gestori una formula d’alloggio dalle infinite declinazioni. La diversificazione è in effetti uno dei pilastri del successo dei B&B italiani. E per rendere più agevole la scelta del B&B dove festeggiare il B&B Day il portale www.bed-and-breakfast.it ha classificato le strutture in diverse categorie: charme e design, dimore storiche, centri storici, giardini e paesaggi, aree metropolitane confermando per ciascuno dei B&B presenti sul sito una specifica peculiarità e vocazione.

 

 

ARRESTATO ESPONENTE ORGANIZZAZIONE CRIMINALE ITALO/ALBANESE PER TRAFFICO STUPEFACENTI

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Ancora una volta la capillare presenza sul territorio e la sua perfetta conoscenza da parte dei Carabinieri sono risultate determinanti per l’arresto di un pericoloso ricercato, già sfuggito nel gennaio scorso all’esecuzione di un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Per quanto circospetti, infatti, alcuni movimenti in un casolare abbandonato nelle campagne della periferia sud della città alcuni giorni addietro non erano passati del tutto inosservati, ed il sospetto che qualcuno potesse avervi trovato momentaneo rifugio per un qualche motivo si era fatto concreto. E i Carabinieri lo erano venuti a sapere.

Il Comando della Compagnia cittadina, quindi, acquisita la notizia, aveva disposto un discreto servizio di osservazione, da effettuare a grande distanza con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, sia per verificare e valutare la situazione che per decidere il tipo di intervento più idoneo.

Il team incaricato di questa prima delicata fase, formato sia dai Cacciatori che da personale della Sezione Operativa del NORM, aveva poi quasi immediatamente trovato la conferma di una presenza tanto anomala quanto sfuggente. La particolare prudenza di un uomo, molto attento a non mostrarsi all’esterno, aveva quindi ulteriormente insospettito i militari, spingendoli a prolungare l’osservazione fino a quando, grazie ai potenti strumenti di visione in dotazione, sia ottici che digitali di ultima generazione, erano riusciti a carpire un’utile immagine fotografica del viso del misterioso sconosciuto. A questo punto, mentre nel loro nascondiglio Cacciatori e investigatori proseguivano l’osservazione per accertare se lo sconosciuto venisse raggiunto da qualche altra persona, negli uffici si lavorava per dare un nome a quel volto.

Dopo nemmeno due giorni l’esito di tanti sforzi.

L’uomo che si nascondeva così attentamente altri non era che un noto pregiudicato 51enne di nazionalità albanese, ricercato dallo scorso mese di gennaio, da quando cioè era riuscito a sottrarsi all’esecuzione di una Ordinanza di custodia cautelare in carcere perché ritenuto far parte di una pericolosa organizzazione criminale italo-albanese implicata in un traffico transnazionale di sostanze stupefacenti e armi attiva tra diverse regioni del sud Italia e paesi del nord Europa.

L’Ordinanza di custodia cautelare era stata emessa dal Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia dello stesso capoluogo, che aveva diretto le indagini, nei confronti di 22 indagati in tutto, sia italiani che albanesi.

Identificato il sospetto, verificato che si trattava di un catturando e valutatane la potenziale pericolosità, il Comando della Compagnia di Foggia, anche grazie al corposo e diversificato dispositivo recentemente fatto giungere in rinforzo dal Comando Legione Puglia, ha potuto rapidissimamente organizzare un intervento che, pur nella sua complessità, ha perfettamente coniugato le esigenze di sicurezza di tutto il personale con quelle di rapidità ed efficacia.

Nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana, quindi, militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, dei Cacciatori, le unità cinofile e l’Aliquota di Intervento Operativo del XI Reggimento Carabinieri di Bari sono stati schierati, ciascuno con propri compiti, in attesa che dal punto di osservazione venisse dato il segnale di via che, puntuale all’alba, è arrivato.

Il casolare è stato fulmineamente circondato, ed il fuggiasco, vistesi chiuse tutte le vie di fuga, non ha potuto tentare altro che di nascondersi sul tetto, venendo però visto dai militari che si trovavano ancora nel punto di osservazione.

È stato così catturato e poi condotto in carcere il 51enne albanese che nello scorso gennaio era riuscito a sfuggire all’arresto nell’ambito dell’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari che aveva disarticolato la sua pericolosa organizzazione criminale che dall’area tra il nord barese, Andria, Barletta, Cerignola e Foggia, inondava di cocaina, eroina, marijuana e hashish le regioni del nostro meridione.

ARRESTATO PERCHE’ SORPRESO A RUBARE SEGNALI STRADALI

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Dopo solo alcuni giorni da un analogo episodio avvenuto a Cerignola, dove i militari della Sezione Radiomobile avevano tratto in arresto un uomo che in pieno giorno aveva asportato dei segnali stradali sulla complanare Est della S.S.16, anche a Trinitapoli i carabinieri hanno arrestato per furto aggravato un 38enne del posto, proprio perché sorpreso in via Mandriglia mentre asportava un paletto di sostegno di segnali stradali. I carabinieri, impegnati in un servizio di pattuglia per le vie della città, hanno potuto notare il 38enne mentre caricava nel cofano di una Ford Fiesta un palo di ferro, posto a sostegno dei segnali stradali, dopo averlo sradicato dalla sede stradale.

Nel cofano dell’auto in uso all’uomo i militari hanno rinvenuto quattro segnali stradali ed un altro paletto in ferro appena asportati. Bloccato ed identificato, il 38enne, già noto ai carabinieri, è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, come disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia. La refurtiva, verosimilmente destinata ad essere venduta ai ricettatori di ferro vecchio, è stata recuperata per la restituzione al Comune di Trinitapoli. Dopo la convalida dell’arresto, il Gip del Tribunale di Foggia ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria tre volte alla settimana.

LA “TARANTELLA DEL GARGANO” SPOPOLA AL JOHN LENNON EDUCATIONAL TOUR BUS

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L’altrofestival di Lettere Meridiane prosegue. Questa volta non con un autore, ma con una canzone. “La” canzone, potremmo dire. Quale miglior ristoro, quale miglior antidoto d’una grandissima canzone popolare, a questo bolso Sanremo che non riesce neanche ad essere il festival della canzone italiana, perché trionfa la musica d’importazione, il deja vu?

La canzone popolare è del tutto assente, ed allora eccovi servita la Tarantella del Gargano, che è probabilmente il brano di musica popolare pugliese più eseguito. In rete si trovano tantissime versioni. Qualche tempo fa, Lettere Meridiane ha parlato di quella, delicata e ammaliante di Aronne Dell’Oro.

Girovagando per la rete alla ricerca di alternative a Sanremo mi sono imbattuto in quest’altra, bellissima, che non conoscevo ed è il frutto del passaggio all’Università La Sapienza di Roma del John Lennon Educational Tour Bus, originale e riuscito esperimento che offre a a giovani musicisti la possibilità di incidere le loro opere in uno studio di registrazione all’avanguardia, ed itinerante.

Finanziato dalla vedova del cantante, Yoko Ono, dal 1998 il progetto no profit gira per il mondo offrendo agli studenti la possibilità di registrare e produrre musica in modo gratuito.

Alimentato da computer Apple e dispositivi iOS, Lennon Bus Europe fa tappa in scuole, college, concerti, festival e fiere professionali locali, offrendo seminari gratuiti in cui i giovani producono canzoni originali, registrazioni audio, trasmettono video musicali di qualità ed eventi live streaming.

Tutti i progetti creati a bordo sono disponibili per la visualizzazione su lennonbus.org, YouTube e Facebook.

Tra questi c’è la sontuosa Tarantella del Gargano eseguita dai giovani di EtnoMusa, orchestra-laboratorio di musica popolare dell’Università La Sapienza di Roma.

È davvero una versione memorabile, rutilante, corale ed avvolgente che, con più di 270,000 visualizzazioni, su YouTube rivaleggia, con la leggendaria versione di Pino De Vittorio (oltre 700.000 visualizzazioni) e con quella di Marco Beasley (440.000).

Un inno alla bellezza e alla ricchezza dalla canzone popolare pugliese e garganica. Ascoltatela, amatela, ballatela, condividetela. (letteremeridiane)

SAN NICANDRO E GLI ORI DEL CARNEVALE

Di tutta la Regione Puglia, la Capitanata è l’ambito culturale dove nell’800 risulta documentata una produzione orafa. Le botteghe sono concentrate soprattutto nei centri garganico di Monte Sant’Angelo e di San Marco in Lamis. Gli ornamenti conservati nelle collezioni museali, nelle raccolte di famiglie sono per lo più produzioni ottocentesche…..

La crescita della domanda popolare abbassò inevitabilmente la qualità e il pregio artistico degli ornamenti, producendo una democratizzazione dei gioielli…….

L’oreficeria tradizionale si distingue per l’impiego di leghe auree di basso titolo, lavorate in lamine ritagliate e stampigliate con uso di punzoni che gli orafi producevano appositamente in grande varietà. L’apparato ornamentale fa sovente ricorso ad applicazione in filigrana e granulazione ed all’uso di corniole, conchiglie e corallo, cristalli di vetro colorato, medaglioni di porcellana dipinti. Con tecniche antiche e materiali di scarso pregio, gli orafi dei centri garganici sono riusciti a realizzare piccoli capolavori di creatività in equilibrio tra tradizione e suggestioni di varia provenienza……

La “susta”, tipico ornamento nunziale delle “pacchiane”, secondo la tradizione nasce composta da tre placche auree, una centrale sagomata, con figure di santi incise e due laterali decorate a motivi floreali. I tre pezzi erano fissati ad un nastro di velluto legato al collo…….

La creatività degli orafi garganici si è distinta soprattutto nella diversificazione di diverse forme di orecchini.

(le foto e la descrizione sono tratte dal libro “Ori del Gargano” a cura di Anna Maria Tripputi e Rita Mavelli)

CONTROLLO SULLA VERIDICITA’ DEI DATI DICHIARATI DEGLI AVENTI DIRITTO PER CONTRIBUTI LIBRI DI TESTO

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Si sa che tutte le amministrazioni comunale erogano contributi regionali per vari motivi, libri di testo, affitti, ecc. Per aver diritto a questi contributi occorre presentare la necessaria documentazione che, come da normativa regionale, dovrebbe essere successivamente controllata per constatare la veridicità della stessa.

Ma quanti comuni effettivamente assolvono a questo obbligo? Il comune di Apricena lo sta facendo con il seguente comunicato alla cittadinanza sui criteri per il sorteggio relativo al controllo della regolarità delle domande interessate.

Si porta a conoscenza della Cittadinanza che la Legge n° 448 del 23/12/1998 e le normative regionali hanno previsto che i Comuni debbano direttamente provvedere alla fornitura gratuita dei libri di testo, in forma totale o parziale ed alla concessione anche in comodato (prestito con l’obbligo della restituzione) in favore degli aventi diritto frequentanti gli Istituti Statali Istruzione Secondaria 1° e 2° grado, anno scolastico 2019/2020; A seguito dei criteri fissati, si è provveduto ad assegnare detto contributo rappresentato dal valore dei libri concessi in comodato d’uso e dall’eventuale beneficio economico riconosciuto per differenza rispetto all’importo definito; Le famiglie interessate hanno presentato domanda unitamente all’attestato I.S.E.E. (Indicatore della situazione economica equivalente) presso la segreteria della scuola di appartenenza del proprio figlio; La Regione con nota n° 34/3902/B1 del 07/06/2000 ha chiarito che spetta ai singoli Comuni determinare le modalità del controllo delle domande presentate; Che con determinazione del Responsabile del Settore AA. GG. n. 86/41 del 06/02/2020 è stato stabilito di procedere ad effettuare un controllo mediante sorteggio di un campione pari al 10% delle domande. Per quanto innanzi, in data 20/02/2020 alle ore 17.00 c/o l’Ufficio Scuola sito presso la sede Comunale “Palazzo Lombardi” sarà effettuato il sorteggio in pubblica seduta. Le domande sorteggiate, saranno inviate alla Guardia di Finanza di San Severo per il controllo sulla situazione reddituale familiare dichiarata. Qualora dovesse risultare omessa o infedele la dichiarazione dei redditi, si procederà alla revoca del beneficio concesso ed alla contestuale denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi presso l’Ufficio Scuola del Comune sito presso la sede Comunale “Palazzo Lombardi”.

SAN VALENTINO A VICO, LE ANANCE IGP SONO UN ELISIR D’AMORE

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Il Patrono del paese, la processione del 14 febbraio e la leggenda legata al succo d’arancia. L’usanza di scambiarsi coccole e voto d’amore tra Vicolo del Bacio e Pozzo delle Promesse

La benedizione degli agrumi, lo strettissimo Vicolo del Bacio (50 centimetri di larghezza), il ‘voto’ d’amore affidato al Pozzo delle promesse e poi i colori del sole, dal rosso del cuore, al giallo dei limoni per finire con tutte le tonalità delle arance: San Valentino, protettore degli innamorati e patrono del paese, dal 13 al 16 febbraio sarà protagonista a Vico del Gargano di quattro giorni che hanno gli aromi, i sapori e la gioia dell’amore. Sono diversi gli elementi che rendono unica e irriproducibile altrove la Festa di San Valentino che caratterizza Vico del Gargano. Il primo è rappresentato dagli agrumi: le arance e i limoni vichesi hanno una storia antichissima, sono un’eccellenza agroalimentare riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, e nei giorni della ricorrenza valentiniana adornano la statua del Santo portata in processione, oltre a colorare chiese, strade, piazze, portali e balconi. Il secondo elemento che caratterizza il San Valentino di Vico del Gargano è rappresentato dai luoghi in cui si celebra: il Vicolo del Bacio, le chiese e il Pozzo delle promesse si trovano nel cuore medievale del paese, costruito con e sulla roccia, capace di slanci architettonici disegnati da archi, contrafforti, portali, costruzioni ipogee e antiche epigrafi latine. Per le caratteristiche del suo centro storico, nonché per la bellezza delle sue frazioni balneari e l’immenso patrimonio ambientale custodito dalla vicina Foresta Umbra, Vico del Gargano è promosso dall’Anci all’interno del club de I Borghi più belli d’Italia.

UNA SCELTA DI CUORE. Furono i vichesi, nel 1618, a scegliere San Valentino quale patrono del paese. Lo scelsero affinché proteggesse non solo gli abitanti, ma anche i loro preziosi e dorati agrumeti. Per questo motivo, ogni 14 febbraio compreso quello che verrà, la statua del Santo è portata in processione attorniata da cuori, arance e alloro. Si potrebbe dire che quella operata 400 e passa anni fa fu proprio una scelta di cuore. Compreso Vico del Gargano, sono 21 i comuni italiani che celerano San Valentino come loro patrono.

LA LEGGENDA. Il succo delle arance vichesi è considerato un elisir d’amore, capace di rendere più longeve l’unione di una coppia. Sembra che la leggenda, almeno in parte, sia dovuta a una reale caratteristica delle arance coltivate negli agrumeti del paese, vale a dire la loro straordinaria capacità di conservarsi a lungo, anche per 30-40 giorni, peculiarità che rende questo prodotto Igp (Identificazione Geografica Protetta) particolarmente adatto all’esportazione in tutti i mercati italiani e del mondo.

IL PROGRAMMA. Il 13 febbraio, alle ore 17, nell’aula consiliare del palazzo municipale sarà inaugurata la mostra di pittura dedicata alla memoria di Concetta Di Stefano, artista vichese di grande talento, autodidatta, capace nella sua breve e intensa vita di fare apprezzare le proprie opere anche a critici di livello internazionale. Sul valore artistico e l’emozione delle immagini, sarà incentrata anche la mostra fotografica dedicata a “San Valentino e il Venerdì Santo a Vico del Gargano” che sarà inaugurata il 13 febbraio nella Chiesa dell’Annunziata. Il 14 febbraio prenderà il via la terza edizione del Mercatino di Terrarancia, con tre giornate in cui saranno protagoniste le eccellenze enogastronomiche del Gargano. Un bacio, una promessa d’amore, una fotografia a immortalare un istante di eternità: il 14 febbraio, le coppie che si recheranno al Vicolo del Bacio e al pozzo delle promesse potranno partecipare al concorso per vincere una vacanza di una settimana a Calenella, uno dei due affacci di Vico del Gargano sulla costa assieme a San Menaio, l’altra frazione balneare del paese.

LA PROCESSIONE. La statua di San Valentino è bellissima. Ancora più bella e luminosa apparirà il 14 febbraio, alle ore 11, quando verrà portata in solenne processione per le vie del paese. Intenso ed emozionante il momento consacrato alla benedizione degli agrumeti. Alle 18, la Chiesa Madre accoglierà la Santa Messa degli Agricoltori e, a alle ore 19.30, ospiterà il concerto di solidarietà “Un dono dal cielo” eseguito dalla Fanfara dell’Aeronautica Militare. Sempre il 14 febbraio, alle ore 20, spettacolo di fuochi pirotecnici in Piazza San Domenico. Sabato 15 febbraio, oltre alla seconda giornata di Terrarancia, alle 20.30 nell’auditorium Lanzetta si terrà lo spettacolo teatrale “San Valentino nel Cuore”.

Domenica 16 febbraio, è in programma la terza e ultima giornata dei mercatini di Terrarancia, una vera e propria ‘galleria’, una ‘expò’ ricca di aromi, storie e sapori che raccontano in modo esperienziale le eccellenze del territorio.

L’IMPORTANZA DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI PER IL TERZO SETTORE

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Se ancora non si crede sulla importanza e necessità della Consulta delle Associazioni, ecco un comunicato che ci arriva dal Comune di San Severo.

La Consulta delle Associazioni di San Severo entra a far parte delle linee formative interregionali partecipando al Corso di formazione FQTS 2020, che è la naturale prosecuzione ed evoluzione del progetto Formazione Quadri Terzo Settore, percorso di formazione per i responsabili del terzo settore meridionale promosso dal Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta del Volontariato presso il Forum, Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e reti di volontariato (ConVol), Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSVnet) e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, che dal 2008 ha già formato più di 1500 volontari.

L’obiettivo è quello di costruire un percorso di formazione per i responsabili del terzo settore del Sud, offrendo una proposta concreta per lo sviluppo del Meridione, attraverso una esperienza innovativa sia dal punto di vista della formazione che da quello metodologico.

Attraverso la formazione partecipata e online, i lavori di gruppo, i laboratori, le testimonianze, FQTS 2020 offre l’opportunità di far parte di un progetto che mira a rendere il Mezzogiorno un laboratorio di cambiamento e creatività, consentendo di acquisire competenze da utilizzare direttamente sui territori nei quali operano le associazioni, in una logica di sistema.

“Siamo particolarmente lieti – dichiarano il Sindaco avv. Francesco Miglio e l’Assessore alle Politiche Sociali avv. Simona Venditti – che diversi operatori volontari che giornalmente si spendono nelle proprie associazioni e con la Consulta prendano parte a questo importante seminario di formazione. Siamo certi che sarà un’esperienza importante, che arricchirà la preparazione dei nostri volontari che poi riverseranno in maniera positiva nel territorio quanto appreso”.

Il percorso formativo ha l’obiettivo di facilitare lo sviluppo sociale delle comunità territoriali, attraverso la costruzione di un ruolo attivo degli ETS (Enti del terzo Settore), a partire dal processo culturale di consapevolezza delle potenzialità e delle risorse della comunità. Si tratta di proporre un “nuovo” approccio per gli ETS, che veda la comunità non come mera destinataria di interventi sociali, ma come elemento propulsivo e generativo di processi di cambiamento partecipati. Il percorso offrirà particolare attenzione alla definizione di progettualità partecipata e al rafforzamento e al miglioramento delle relazioni con la Pubblica Amministrazione.

Pertanto il corso fornirà un bagaglio di conoscenze e competenze di base su un nuovo approccio e paradigma di come un ETS possa operare nella Comunità.

Saranno privilegiate quelle idee di sviluppo capaci di immaginare percorsi di facilitazione della partecipazione della popolazione, tesi alla consapevolezza delle potenzialità e delle risorse della comunità, i processi di sviluppo di nuove modalità e stili di relazione con la pubblica Amministrazione e con le altre organizzazioni nonché la co-costruzione dal basso di idee progettuali per le persone e i territori. Il successo delle iniziative sviluppate dal Terzo Settore dipenderà dalla capacità di coinvolgere le diverse parti sociali in un percorso di Rete e di co-progettazione, utilizzando le opportunità oggi a disposizione (patti di partecipazione, contratti di rete, gestione di beni comuni, ecc.). Strategie e azioni di innovazione sociale e ambientale saranno collocate e valorizzate dentro un piano strategico di territorio che le capitalizza.

PALAZZO DOGANA CONVENZIONI PER IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

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Si è tenuto nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana l’incontro convocato dal Presidente della Provincia, Nicola Gatta relativo alle recenti ordinanze del Consiglio di Stato pronunciate su ricorsi di operatori economici contro alcuni  comuni della nostra provincia, con le quali sono state dichiarate rilevanti e non manifestamente infondate  le questioni di legittimità costituzionale dell’art.1, comma 953, della legge 30 dicembre 2018, n.145, in materia di convenzioni di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Sono intervenuti, oltre al Presidente Nicola Gatta, gli Onorevoli Nunzio Angiola e Marialuisa Faro, tra i promotori della suddetta norma ed i Sindaci o Delegati dei Comuni di: Faeto, Deliceto, Rocchetta Sant’Antonio, Sant’Agata di Puglia, Serracapriola, Chieuti, Faeto, Alberona, Orsara di Puglia, Manfredonia, Ordona ed il Segretario della Provincia, Giacomo Scalzulli.

Dopo numerosi interventi ed un costruttivo confronto, nei prossimi giorni, con il coordinamento del Presidente della Provincia, Nicola Gatta,  verrà stilato un documento da sottoporre all’attenzione dell’ANCI, della Presidenza del Consiglio e del MISE per sollecitare una soluzione tecnico – giuridica dell’annosa questione. Necessitano azioni condivise per evitare problematiche di dissesto per alcuni Comuni della Capitanata, ì quali non solo non percepiscono più dalle imprese le somme statuite nelle convenzioni ed accertate nei rispettivi bilanci, ma addirittura sono chiamati in giudizio per la restituzione di somme già spese per le loro comunità, sulla base di contratti liberamente sottoscritti.

ARRESTATO PER CONTRABBANDO DI TABACCHI LAVORATI ESTERI

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L’intensificazione dei servizi di prevenzione e repressione finalizzati al contrasto della criminalità foggiana posta in essere dai Carabinieri di Foggia, ha consentito di arrestare un 54enne foggiano con precedenti specifici per contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

Nello specifico, a seguito di scrupolosa attività informativa, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Foggia alle prime luci del mattino del 5 febbraio u.s. hanno effettuato una minuziosa perquisizione domiciliare presso un’abitazione nel quartiere Candelaro e due cantine nella disponibilità dell’arrestato.

Sono stati sequestrati 2.700 pacchetti di sigarette, privi del contrassegno del Monopolio di Stato, e pertanto potenzialmente nocivi per la salute degli acquirenti, per un totale di circa 55 kg di tabacco provenienti dall’estero, occultati in parte presso la propria abitazione e la maggior parte presso due cantine di cui il l’arrestato aveva la disponibilità delle chiavi.

Inoltre il 54enne Foggiano, in attesa di occupazione, aveva nel proprio appartamento la somma contante di circa 16.000 euro, di cui non ha saputo giustificare la provenienza. Il denaro era occultato in parte in una cassaforte a muro nella camera da letto, e l’altra parte all’interno della cassetta del contatore del gas posizionato nel balcone del suo appartamento.

Nella giornata odierna l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto eseguito dai Carabinieri di Foggia ed i sequestri operati, disponendo la confisca del denaro, la distruzione dei tabacchi lavorati esteri di contrabbando e gli arresti domiciliari per il 54enne.

SCOPERTA NUOVA CENTRALE DI RICICLAGGIO, TRE ARRESTI

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Neanche la domenica, a Cerignola, si sospendono le attività delittuose legate alla ricettazione e al riciclaggio di veicoli rubati. Proprio domenica scorsa, infatti, in pieno giorno i carabinieri della cittadina ofantina hanno scoperto una nuova “centrale” di riciclaggio di veicoli rubati. I militari sono intervenuti nei pressi di uno stabile ENEL in disuso, sito alle spalle di un autoparco, dove hanno sorpreso due persone a bordo di un Fiat Doblo’ in movimento.

Alla vista dei militari, il passeggero è uscito dal furgone ed è fuggito a piedi, andandosi a nascondere in un gabbiotto della guardiania, sfilandosi in fretta i guanti che indossava. Il conducente del furgone, che pure indossava un paio di guanti sporchi di grasso e olio, ha cercato di dileguarsi, facendo manovra di retromarcia. Entrambi sono stati subito bloccati dai militari ed identificati in un 27enne di Cerignola ed un 23enne di Canosa di Puglia. All’interno del Fiat Doblò i carabinieri hanno rinvenuto varie parti meccaniche e di carrozzeria di un altro furgone, rubato qualche giorno prima a Barletta.

L’immediata ispezione dei luoghi circostanti ha consentito ai militari di rinvenire il furgone rubato, un Citroen Jamper, che era stato in parte smembrato e da cui erano state asportate le parti rinvenute nel Fiat Doblò; vicino al furgone cannibalizzato i militari hanno sorpreso un uomo che con degli attrezzi stava armeggiando sul motore del veicolo e che, accortosi dei carabinieri, ha tentato la fuga a piedi, venendo però prontamente immobilizzato ed identificato in un 30enne di origini polacche residente a Cerignola. Gli arnesi da lavoro, i guanti e i due furgoni sono stati sequestrati.

I tre sono stati arrestati per riciclaggio in concorso e, dopo le formalità di rito, sono stati associati alla casa circondariale di Foggia, su disposizione della locale Procura della Repubblica. Dopo la convalida dell’arresto, il Gip del Tribunale di Foggia ha disposto per i tre arrestati l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.

AI DOMICILIARI PER ESTORSIONE, POI IN CARCERE PERCHE’ NON PRESENTE AI CONTROLLI DEI CC

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Nella giornata di ieri i Carabinieri di Vieste hanno arrestato un ventottenne del luogo, con precedenti di polizia, in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento che dispone la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella più grave della misura cautelare in carcere.

Tutto aveva inizio lo scorso 09 agosto 2019, quando i carabinieri di Vieste, durante un particolare servizio in abiti civili per la prevenzione di episodi estorsivi in danno di commercianti, arrestavano l’uomo sorpreso a estorcere una piccola somma di denaro a un artista di strada che durante il periodo estivo espone la propria merce nel centro storico cittadino. A seguito dell’udienza di convalida veniva sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

Successivamente, in data 11 gennaio 2020, durante uno controllo presso la dimora dell’arrestato, finalizzata alla verifica della sua presenza in casa, i Carabinieri accertavano invece che lo stesso non era presente e in particolare che si era allontanato, così come riferito dai conviventi.

Per questi motivi, considerata anche la gravità del fatto e il non rispetto delle regole imposte dall’Autorità Giudiziaria è stato condotto presso la Casa Circondariale di Foggia.