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MOSTARDA (MUSTARDA) NELL’ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DELLA PUGLIA

Descrizione sintetica del prodotto

l prodotto presenta una consistenza densa, colorazione bruno-rossastra, sapore agrodolce ed aroma intenso

Processo produttivo

I grappoli di uva dei vitigni locali (principalmente Negroamaro, Malvasia Bianca e/o Nera) vengono accuratamente lavati e, dopo aver staccato gli acini ed eliminato i racemi, si fanno bollire, per poi eliminare semi e bucce. Il mosto così ottenuto si rimette sul fuoco e si continua la cottura, aggiungendo zucchero (200 g/kg di uva), insieme ad una cotogna sbucciata e tagliata a pezzi. Si mescola continuamente per evitare che

si attacchi alla pentola, e si continua a cuocere fino al raggiungimento della densità normale delle marmellate. La confettura ottenuta si lascia raffreddare e viene posta in contenitori di vetro per la conservazione, con l’aggiunta di cannella e pepe garofano.

Storia e tradizione

Il processo produttivo viene tramandato di generazione in generazione, non sono disponibili documenti scritti. La tradizionalità del prodotto è assicurata dalla provenienza locale della materia prima e dalle tecniche di produzione, che non avviene su vasta scala ma esclusivamente secondo tradizioni familiari.

REGIONE PUGLIA, IN VIGORE L’ORDINANZA BALNEARE PER IL 2025

Dal 1° maggio al 30 settembre, per 24 ore al giorno, è riservata ordinariamente alla balneazione la zona di mare fino alla distanza di 200 metri dalle spiagge e/o dalle scogliere basse e 100 metri dalle coste a picco, salvo diversi limiti fissati dall’Autorità Marittima.

NORME DI SICUREZZA SULL’USO DELLE ZONE DEL MARE RISERVATE ALLA BALNEAZIONE

1. Le prescrizioni riguardanti gli aspetti relativi alla sicurezza nell’utilizzo delle spiagge e del mare, ivi incluse l’individuazione degli ambiti riservati alla balneazione e le modalità di segnalazione dei relativi limiti, sono regolamentate con provvedimenti delle Autorità Marittime competenti. Le prescrizioni riguardanti gli aspetti relativi alla sicurezza nell’utilizzo delle spiagge e del mare connessi con l’utilizzo dello spazio aereo sovrastante ad essi, ivi incluse l’individuazione degli ambiti interdetti al volo in funzione della sicurezza dei bagnanti e le modalità di segnalazione dei relativi limiti, sono regolamentate con provvedimenti dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) territorialmente competente.

2. Le postazioni di salvamento, in quanto presidi di sicurezza, non sono oggetto di concessione demaniale marittima.

3. L’obbligo di allestire e manutenere i corridoi di lancio – secondo le modalità e caratteristiche disciplinate con Ordinanze delle Autorità Marittime competenti – spetta ai Comuni costieri per le esigenze di pubblico uso, e ai soli concessionari per le attività di noleggio di imbarcazioni e natanti in genere ed attività ricreative e sportive, in relazione alle specifiche attività oggetto di concessione.

4. L’Autorità Marittima disciplina i corridoi di avvicinamento per l’accesso alle grotte costiere, fermo restando l’accertamento delle condizioni di sicurezza da parte dell’Autorità competente, nonché eventuali limitazioni e divieti imposti dagli Enti gestori delle Aree Marine Protette.

ZONE IN CUI È VIETATA LA BALNEAZIONE

1. Oltre che nelle zone vietate per legge, la balneazione è VIETATA:

a) nelle zone interdette con Ordinanza dell’Autorità Marittima territorialmente competente;

 Ordinanza delle Autorità comunali, opportunamente segnalate da appositi cartelli, redatti anche in lingua inglese, posizionati a cura dei Comuni stessi;

c) nelle zone classificate “A” di riserva integrale delle Aree Marine Protette ricadenti nel territorio regionale.

PRESCRIZIONI SULL’USO DEL DEMANIO MARITTIMO

1. Sulle aree demaniali marittime della costa pugliese, è VIETATO:

a) campeggiare con tende, roulotte, camper ed altre attrezzature o installazioni impiegate a tal fine, nonché pernottare al di fuori delle aree specificatamente destinate con regolare titolo abilitativo;

b) abbandonare a terra o in mare rifiuti di qualunque genere (compresi i mozziconi di sigarette), sia pure contenuti in buste;

c) creare, in qualsivoglia maniera, impedimenti pregiudizievoli all’utilizzo da parte dei soggetti diversamente abili;

d) transitare e/o sostare con automezzi, motociclette, ciclomotori e veicoli di ogni genere, ad eccezione di quelli di soccorso, di servizio delle forze dell’ordine o di pubbliche Amministrazioni/Enti con specifiche competenze in aree demaniali, di quelli adoperati per la pulizia e la sistemazione delle spiagge, per i tempi strettamente necessari alle relative operazioni, nonché degli ausili utilizzati dai disabili atti a consentire autonomia nei loro spostamenti. Il divieto non si applica alle aree demaniali destinate a parcheggio e a viabilità appositamente autorizzate;

e) effettuare riparazioni su apparati motore o lavori di manutenzione alle imbarcazioni e a natanti in genere, in violazione alle norme ambientali;

f) accendere fuochi o fare uso di fornelli ed allestire pic-nic con tavolini e sedie in aree non allo scopo riservate. È sempre consentito, sulle spiagge e sulle aree demaniali, introdurre alimenti e bevande per

3 il consumo proprio e/o dispositivi medici di emergenza negli opportuni contenitori (es. borse termiche), nonché consumare alimenti/bevande anche se non acquistati in loco;

g) mettere in pratica qualsiasi attività o comportamento che possa danneggiare i cordoni dunali e gli habitat naturali ivi esistenti;

h) utilizzare attrezzature balneari dopo il tramonto;

i) lasciare in sosta natanti fuori dagli spazi autorizzati, ad eccezione di quelli destinati alle operazioni di assistenza e salvamento;

j) lasciare sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, lettini, sedie sdraio, tende o altre attrezzature comunque denominate;

k) organizzare feste, animazioni ed altre forme di intrattenimento all’interno delle strutture balneari, senza autorizzazioni, nulla osta ed altri provvedimenti previsti da normative specifiche, ivi comprese quelle relative all’inquinamento acustico;

l) occupare con ombrelloni, sedie o sdraio, natanti e/o altre attrezzature mobili ed oggetti di qualsiasi natura la fascia di spiaggia, ampia non meno di metri 5 dalla battigia, destinata esclusivamente al libero transito con divieto di permanenza. Tuttavia:

 i mezzi di soccorso, ove per ragioni oggettive non possano sostare in acqua o nella zona di arenile a ridosso della battigia, sono esclusi dal precedente divieto;

 in presenza di arenili di profondità ridotta, la fascia di spiaggia destinata al libero transito può essere eccezionalmente rimodulata dal Comune, previa acquisizione del parere vincolante dell’Autorità Marittima, fino al limite di metri 3 dalla battigia; 

 il concessionario frontista è tenuto a rispettare e a far osservare la predetta prescrizione;

 le distanze di cui sopra sono riferite alla linea di battigia;

m) sostare nei corridoi di lancio ovvero attraversarli a nuoto;

n) ormeggiare qualsiasi tipo di imbarcazione e/o natante nei corridoi medesimi;

o) praticare qualsiasi gioco, sia a terra che in acqua, che possa arrecare pericolo, danno o molestia alle persone, turbativa della quiete pubblica, nonché nocumento all’igiene dei luoghi. I suddetti giochi sono consentiti nelle zone all’uopo attrezzate o a ciò destinate dai singoli concessionari sui quali grava, comunque, l’obbligo di stipulare apposita polizza assicurativa;

p) tenere ad alto volume apparecchi di diffusione sonora, nonché fare uso degli stessi tra le ore 13:30 e le ore 16:00, ad eccezione degli avvisi di pubblica utilità diramati mediante altoparlanti. È, altresì, fatto divieto di utilizzo di apparecchi di diffusione sonora direttamente sull’arenile;

q) esercitare attività commerciale (commercio in forma fissa o itinerante, pubblicità, attività promozionali, ecc.), organizzare giochi di gruppo, manifestazioni ricreative o spettacoli pirotecnici senza l’autorizzazione del Comune;

r) effettuare l’attività di estetica (es. massaggiatori), l’attività di acconciatori, l’attività di tatuatori e piercing; presso le strutture balneari le suddette attività possono essere svolte solo in appositi ambienti dedicati e previa acquisizione delle autorizzazioni sanitarie e commerciali previste dalla normativa vigente e specifica integrazione nell’atto concessorio;

s) effettuare la pubblicità, sia sulle spiagge che nello specchio acqueo riservato ai bagnanti, mediante la distribuzione e il lancio, anche a mezzo di aerei, di materiale pubblicitario, nonché l’impiego di megafoni, di altoparlanti e di analoghi mezzi di propaganda acustica;

t) spostare, occultare o danneggiare segnali fissi o galleggianti (boe, gavitelli, ecc.) posti a tutela della pubblica incolumità e a salvaguardia della vita umana in mare;

u) effettuare, durante il periodo di apertura obbligatorio, lavori di straordinaria manutenzione e/ointerventi soggetti a titolo abilitativo di natura edilizia che interessino opere di difficile rimozione, salvo che l’intervento non sia finalizzato al ripristino del corretto funzionamento degli impianti e delle strutture danneggiati a seguito di eventi eccezionali e/o non prevedibili;

v) asportare le biomasse vegetali spiaggiate (le fanerogame Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa, oltre alle macroalghe), in quanto “ripascimento” naturale delle spiagge. Restano salve le attività disciplinate dalle “Linee Guida per la gestione delle Biomasse Vegetali Spiaggiate” di cui alla D.G.R. n. 822/2022;

w) svolgere attività che possano pregiudicare la nidificazione e schiusa delle uova delle specie protette Caretta-Caretta e Fratino (Charadrius alexandrinus). Restano salve le attività disciplinate dalle “Linee guida per la manutenzione stagionale delle spiagge” di cui alla D.G.R. n. 906/2021.

2. Sulle aree demaniali marittime pugliesi, al fine di favorire la sostenibilità ambientale delle spiagge e preservare l’ambiente marino, durante il periodo ordinariamente riservato alla balneazione, è vietato l’utilizzo di materiale monouso per alimenti (piatti, bicchieri, posate, cannucce) che non sia realizzato in materiale biodegradabile e compostabile.

3. L’attività di sorvolo del demanio marittimo e delle zone di mare riservate alla balneazione è disciplinata dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC).

DISPOSIZIONI SULLA FRUIBILITA’ E IL DECORO DELLE SPIAGGE LIBERE

1. I Comuni costieri hanno l’obbligo:

a) di assicurare sulle spiagge libere l’igiene, la pulizia, la raccolta dei rifiuti, anche attraverso l’installazione di cartelli e avvisi tesi a sensibilizzare sul non abbandonare i rifiuti;

b) di rendere perfettamente fruibili, anche ai soggetti diversamente abili, gli accessi pubblici al mare esistenti, garantendo la costante pulizia e sistemazione per la loro regolare percorribilità;

c) nelle spiagge libere destinate alla balneazione, qualora non provvedano a garantire il servizio di salvamento, di predisporre adeguata segnaletica, da posizionare sulle stesse in luoghi ben visibili, redatta anche in lingua inglese, con la seguente dicitura: “ATTENZIONE: BALNEAZIONE NON SICURA PER MANCANZA DI SERVIZIO DI SALVAMENTO”.

d) di installare idonei segnali di “divieto con eccezioni” in corrispondenza dei varchi e degli accessi carrabili, al fine del rispetto della prescrizione di cui al precedente art. 4, comma 1, lett. d);

e) compatibilmente con le esigenze di tutela ambientale:

 di garantire il libero accesso all’arenile ad intervalli non superiori a 150 metri (tale distanza, tenuto conto della morfologia naturale e antropica dei luoghi, deve essere effettivamente percorribile), nonché di promuovere, qualora vi siano opere di urbanizzazione a delimitazione del demanio marittimo, l’attività amministrativa finalizzata alla realizzazione degli accessi con le medesime modalità. Gli accessi pubblici e le spiagge libere dovranno essere segnalati per mezzo di apposita cartellonistica tipo in formato A2 (59,4 cm x 42 cm), allegata alla presente Ordinanza e scaricabile dal sito www.regione.puglia.it;

 di predisporre, ai fini della concreta fruibilità delle spiagge libere e del mare territoriale anche da parte dei soggetti diversamente abili, idonei percorsi perpendicolari alla battigia e fino al raggiungimento della stessa, con apposite pedane amovibili;

 di installare sufficienti ed idonei servizi igienici.

2. Al fine di agevolare la balneazione dei tratti di costa sui quali insistono opere di difesa trasversali o radenti, i Comuni possono allestire sulle medesime, previo nulla osta dell’Autorità Marittima territorialmente competente ai fini della sicurezza, idonei percorsi di transito libero e aree di stazionamento ad uso pubblico indistinto, mediante tavolati e/o pedane in legno che favoriscano l’accesso al mare.

3. Sulle aree demaniali marittime pugliesi la conduzione degli animali d’affezione è disciplinata dalla L.R. 17 dicembre 2018 n. 56. I Comuni devono dare evidenza delle misure limitative adottate in ordine all’accessibilità degli animali d’affezione sulle spiagge libere ovvero della presenza di aree attrezzate per l’accoglienza, secondo le disposizioni della predetta Legge.

4. Nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 31 marzo è consentito effettuare passeggiate sulla battigia con cavalli, previa comunicazione al Comune ed all’Autorità Marittima territorialmente competente con preavviso di almeno 48 ore. L’accesso e la permanenza con cavalli sulle spiagge libere sono subordinati al rispetto delle normative igienico-sanitarie. La pulizia/raccolta/smaltimento/recupero dei rifiuti generati sulle spiagge, a seguito delle passeggiate con cavalli, è a cura del proprietario degli stessi. All’interno delle Aree Marine Protette, la presente norma si applica se non vi sono disposizioni adottate in materia da parte dei relativi Enti di Gestione.

 5. I Comuni, in materia di manutenzione stagionale delle spiagge, operano nel rispetto delle indicazioni di cui alle Linee Guida per la manutenzione stagionale delle spiagge approvate con D.G.R. n. 906/2021.

DISCIPLINA DELLE AREE IN CONCESSIONE PER STRUTTURE BALNEARI

1. Le strutture balneari devono essere aperte al pubblico, durante il periodo di apertura obbligatoria, almeno dalle ore 9:00 alle ore 19:00. Fuori da tali orari è possibile praticare l’attività balneare a condizione che siano garantite tutte le norme di sicurezza emanate all’uopo dall’Autorità Marittima. Inoltre, anche fuori da tale orario, le strutture possono esercitare, ove autorizzate, servizi di ristorazione, bar, ecc., secondo le norme amministrative dei rispettivi Comuni.

2. I concessionari di strutture balneari, ottenuta la licenza di esercizio e l’autorizzazione sanitaria da parte delle competenti Autorità, per l’apertura al pubblico, devono:

 esporre, all’ingresso della struttura balneare, in luogo ben visibile agli utenti e per tutta la durata di apertura:

a) apposita cartellonistica tipo, allegata alla presente Ordinanza e scaricabile dal sito www.regione.puglia.it (formato A2, 59,4 cm x 42 cm), indicante la tipologia di concessione (Stabilimento Balneare ovvero Spiaggia Libera con Servizi);

b) copia della presente Ordinanza e delle eventuali integrazioni, in formato stampa non inferiore a 70 cm x 100 cm;

c) le tariffe applicate per i servizi resi, da comunicare al Comune;

 attivare un efficiente servizio di soccorso, salvamento e pulizia delle spiagge nel rispetto delle prescrizioni emanate dall’Autorità Marittima, anche mediante forme di collaborazione con altri concessionari e/o con i Comuni.

Capo B)

Disciplina particolare per la fruibilità e il decoro delle strutture balneari

1. I concessionari hanno l’obbligo di consentire il transito libero e gratuito al pubblico per l’accessoalla battigia.

I concessionari possono inoltre segnalare la presenza di accessi pubblici in ambiti non superiori a metri 150 (tale distanza, tenuto conto della morfologia naturale e antropica dei luoghi, deve essere effettivamente percorribile), a sinistra o a destra rispetto all’ingresso della concessione, per mezzo di apposita cartellonistica tipo, allegata alla presente Ordinanza e scaricabile dal sito www.regione.puglia.it (formato A3, 42 cm x 29,7 cm), posta ben visibile all’ingresso delle strutture per l’intero periodo di apertura.

Ai sensi dell’art. 14, comma 15 della L.R. n. 17/2015, l’accesso ed il transito libero negato, in assenza di varchi pubblici alla spiaggia in ambito pari o inferiore a quello sopra indicato, costituiscono gravi violazioni agli obblighi concessori e, pertanto, motivo di decadenza ex art. 47 lett. f) R.D. 30.03.1942 n. 327 (codice della navigazione).

2. Tutti i percorsi posizionati sugli arenili dovranno essere realizzati solo con pedane facilmente amovibili. Fermo restando l’obbligo di garantire l’accesso al mare da parte di soggetti diversamente abili mediante la predisposizione di idonei percorsi perpendicolari alla battigia e fino al raggiungimento della stessa, i concessionari potranno altresì predisporre, al fine di consentire la loro mobilità all’interno delle aree in concessione, altri percorsi da posizionare sulla spiaggia, anche se non risultano riportati sul titolo di concessione.

Allo stesso fine detti percorsi potranno anche congiungere aree limitrofe in concessione, previa semplice comunicazione al Comune.

La percorribilità e fruibilità di tali percorsi dovrà essere garantita dall’assenza di qualsiasi ostacolo. Tali prescrizioni valgono, altresì, per le attività balneari svolte dalle strutture turistico-ricreative su aree private, comunque connesse al demanio marittimo.

3. I concessionari hanno l’obbligo di mettere a disposizione dei diversamente abili gli appositi ausili speciali (sedia per il trasporto di disabili e anziani adatta al mare). A tal fine, ogni struttura balneare dovrà essere dotata di almeno un ausilio alla balneazione. Sono fatti salvi i casi in cui la morfologia della costa non consente l’utilizzazione dei predetti ausili, previo accertamento e autorizzazione da parte del Comune.

4. I concessionari hanno l’obbligo di dare evidenza delle misure limitative adottate in ordine all’accessibilità degli animali d’affezione. In caso di spiaggia “animal friendly”, attrezzata secondo le previsioni della L.R. 56/2018, i concessionari dovranno esporre l’apposita cartellonistica prevista.

5. I concessionari devono curare l’estetica, il decoro, l’igiene e la perfetta manutenzione delle aree in concessione fino al battente del mare, nonché la pulizia delle aree alle stesse limitrofe, per una larghezza non inferiore a metri 20, non oggetto di altre concessioni, e dello specchio acqueo immediatamente prospiciente la battigia. È fatto salvo il caso di mareggiate eccezionali, in cui i concessionari sono comunque tenuti ad assicurare il ripristino delle condizioni di decoro, igiene e perfetta manutenzione nei tempi tecnici strettamente necessari.

I Concessionari, in materia di manutenzione stagionale delle spiagge, operano nel rispetto delle indicazioni di cui alle Linee Guida per la manutenzione stagionale delle spiagge approvate con D.G.R. n. 906/2021.

I concessionari hanno l’obbligo di effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti e, altresì, di dotare le proprie strutture di idonei contenitori per i diversi tipi di materiale al servizio degli utenti. Tutti i rifiuti devono essere sistemati in appositi contenitori differenziati in attesa dell’asporto da parte degli operatori comunali e devono essere comunque trasportati, a cura del concessionario, nei cassonetti predisposti dall’Autorità comunale, negli orari e con le modalità fissate dalla stessa Amministrazione.

6. Il numero di ombrelloni da installare, a qualsiasi titolo, sull’arenile deve essere tale da non intralciare la circolazione dei bagnanti. In particolare, devono essere rispettate le seguenti distanze minime tra gli ombrelloni, ovvero gli altri sistemi di ombreggio: metri 3,0 tra le file e metri 2,5 tra ombrelloni sulla stessa fila.

7. È vietata la realizzazione di recinzioni.

8. Per l’esatta identificazione dell’area in concessione è fatto obbligo di posizionare, fronte terra, delimitazioni con sistema a giorno aventi altezza massima non superiore a metri 1,50, realizzate con paletti in legno a testa arrotondata comunque orditi.

Al fine di assicurare l’uniformità per ambiti territoriali, i Comuni possono emanare disposizioni in ordine a forma, tipologia e colore delle suddette delimitazioni fronte terra.

Le porzioni di arenile in concessione devono essere, inoltre, obbligatoriamente delimitate lateralmente, per una migliore identificazione del fronte mare in concessione, con singoli paletti in legno, di altezza non superiore a metri 1,20, a testa arrotondata e a interasse non inferiore a metri 1,00, eventualmente collegati con ricorsi di corda, oppure con incannucciata naturale o rete ombreggiante semi-trasparente bianca, in ogni caso di altezza non superiore a metri 1,20 di guisa da consentire la visuale del mare. Non è consentita alcuna diversa perimetrazione.

Tale delimitazione deve essere allestita anche posteriormente in presenza di apparati dunali o di aree di macchia mediterranea retrostanti all’area in concessione.

Tutte le predette delimitazioni, anche se provvisorie, devono rispondere alle vigenti normative di sicurezza e devono essere munite di ogni eventuale autorizzazione prescritta per norme di legge o regolamento. L’Amministrazione regionale è comunque manlevata da ogni possibile danno o condanna che potesse derivare dal posizionamento di tali sistemi di delimitazione.

Il fronte mare deve rimanere, comunque e sempre, libero al transito.

Sono fatte salve le sole recinzioni “fronte – strada”, purché approvate ed inserite nel relativo titolo di concessione, a condizione che non costituiscano impedimento all’accesso all’arenile ai sensi dell’art. 10, comma 5, lett. d) della Legge regionale 10 aprile 2015, n. 17, nonché i sistemi di interdizione di accesso alle piscine, obbligatori a termini di legge, e le delimitazioni delle aree adibite al gioco, qualora le medesime non ostruiscano l’accesso al mare e siano utilizzate solo nel periodo di apertura della struttura, al termine del quale dovranno essere rimosse.

Limitatamente al periodo invernale, per la protezione dei manufatti e arredi amovibili, nonché delle piante ornamentali da atti vandalici e per il ricovero dei beni e delle attrezzature amovibili costituenti patrimonio del concessionario, possono essere individuate e delimitate – con sistema a giorno di altezza non superiore a metri 2,00 – specifiche aree nell’ambito della concessione, per una consistenza strettamente necessaria e, comunque, comprendendo una fascia di rispetto non superiore a metri 2,00.

Dette delimitazioni non devono in ogni caso costituire impedimento all’accesso all’arenile libero, anche

in concessione e all’accesso al mare.  Al fine di assicurare l’uniformità per ambiti territoriali, i Comuni possono emanare disposizioni in ordine a forma, tipologia e colore delle suddette delimitazioni.

L’eventuale installazione delle delimitazioni deve rispondere alle normative di sicurezza ed il concessionario deve darne preventiva comunicazione al Comune.

Le delimitazioni di cui al presente comma non costituiscono recinzioni ai sensi dell’art. 14, comma 4, della Legge regionale 10 aprile 2015, n. 17.

9. È vietata l’occupazione delle cabine per il pernottamento e per altre attività che non siano attinenti alla balneazione, con l’esclusione di eventuali locali di servizio. I concessionari sono tenuti a controllare le installazioni, prima della chiusura serale dell’impianto balneare, per accertare l’assenza di persone nelle cabine.

Capo C)

Disciplina particolare dei servizi

1. Presso ogni struttura balneare dovranno essere disponibili:

a) idonei dispositivi e sistemazioni antincendio, nel rispetto della vigente normativa in materia;

b) i dispositivi di sicurezza stabiliti dalle vigenti Ordinanze per la Sicurezza Balneare emanate dall’Autorità Marittima;

c) le dotazioni di primo soccorso, pronte per l’uso, costituite almeno da:

 n° 1 pallone AMBU e n°1 pallone AMBU pediatrico con maschere e reservoir;

 n° 3 bombole individuali di ossigeno da un litro senza riduttore di pressione o, in alternativa, 2 bombole di ossigeno normobarico da litri tre dotate di valvola riduttrice flussometrica integrata,manometro e mascherina con tubo di collegamento;

 saturimetro;

 pocket mask per respirazione bocca – naso – bocca;

 n.1 barella (tavola spinale con ragno o, ai fini di una migliore trasportabilità del paziente, toboga, data la tipologia della superficie e, indipendentemente dalla presenza o meno di traumi, per assicurare una efficace dinamica respiratoria e la somministrazione di ossigeno in maschera in completa sicurezza);

 n° 1 cassetta di pronto soccorso ovvero il pacchetto di medicazione, contenenti la dotazione minima indicata rispettivamente negli allegati 1 e 2 al D.M. 15.07.2003 n°388;

 un defibrillatore (Dae) collocato in un posto facile da raggiungere e con un cartello visibile che ne indichi la presenza con dicitura e relativo simbolo. L’utilizzo del dispositivo deve essere assicurato, per l’intero periodo di apertura al pubblico, con la costante presenza di personale abilitato all’uso di tale presidio sanitario sulla base della normativa nazionale e regionale vigente , ancorché rientrante tra quello abilitato anche per l’assistenza ai bagnanti.

2. Ogni struttura deve essere dotata di un angolo nursery debitamente attrezzato (fasciatoio e scaldabiberon).

3. I servizi igienici devono essere collegati alla rete fognaria comunale, ovvero essere dotati di un sistema di smaltimento riconosciuto idoneo dalla competente Autorità sanitaria.

Qualora siano utilizzate docce non dotate di idoneo sistema di scarico, è vietato l’uso di sapone e shampoo.

I servizi igienici per persone diversamente abili devono essere dotati di apposita segnaletica riportante il previsto simbolo internazionale, ben visibile al fine di consentire la loro immediata identificazione.

4. I sistemi di illuminazione dovranno essere realizzati con il minimo inquinamento luminoso.

5. Nei locali (bar, ristoranti ecc.) con accesso alla spiaggia:

 tutte le bevande vendute o somministrate in contenitori di vetro devono essere consumate all’interno dei locali o comunque nelle aree dedicate alla somministrazione di alimenti e bevande indicate nel titolo concessorio;

 durante il periodo ordinariamente riservato alla balneazione, i piatti, i bicchieri, le posate, le cannucce, se monouso, devono essere in materiale biodegradabile e compostabile.

6. I concessionari degli stabilimenti balneari, fatti salvi i divieti di cui al precedente art. 4 comma 1, lett. p), potranno fare uso delle apparecchiature sonore per una durata massima di quattro ore al giorno da indicare nella “NORMA ETICA” di cui al successivo Capo D). Gli apparecchi sonori dovranno, in ogni caso, essere posizionati al di fuori della battigia. I livelli di intensità acustica devono essere moderati in modo da non arrecare disturbo all’utenza balneare e, comunque, rispettare i limiti di zonizzazione acustica del territorio comunale di cui alla Legge regionale 12 febbraio 2002, n. 3.

7. I concessionari e gli operatori della spiaggia in genere hanno l’obbligo di segnalare tempestivamente all’Autorità marittima competente e/o Forze di Polizia eventuali incidenti che si dovessero verificare sul demanio marittimo e negli specchi acquei antistanti.

APRICENA 3° MOTOINCONTRO

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Interessante evento sportivo ad Apricena con il programma che si allega:

TORREMAGGIORE, TUTTO PRONTO PER LA FESTA DELLA FONTANA 2025

Il Comitato Festa annuncia con gioia che è tutto pronto per la Festa della Fontana 2025, appuntamento identitario e amatissimo dalla comunità torremaggiorese. Le celebrazioni religiose e civili si svolgeranno dal 20 al 25 aprile, con un’appendice liturgica fino a domenica 27 aprile.

Si comincia domenica 20 aprile con l’intronizzazione del Venerato Simulacro di Maria SS. della Fontana nel Santuario cittadino, impreziosito da addobbi e decori floreali curati da professionisti locali e sostenuti da generosi donatori. Seguiranno la cerimonia dell’accensione delle luminarie, momenti musicali, DJ set e il Gran Concerto di Pasqua in Piazza Incoronazione con orchestra sinfonica e i Tre Tenori, cui farà da cornice la premiazione “Fontana 2025”.

Particolarmente attese, come ogni anno, le due storiche processioni, quella di martedì 22 aprile, alle ore 9:30, la prima solenne uscita del Simulacro percorrerà le strade cittadine, e mercoledì 23 aprile, la seconda processione sarà arricchita dalla testimonianza in occasione del centenario della nascita del Servo di Dio don Francesco Maria Vassallo e si concluderà con un’emozionante performance aerea dell’artista Ilaria Venturi tra giochi di luce e fuochi d’artificio.

Il programma civile prosegue con serate di grande spettacolo: dal concerto di Angelo Famao (21 aprile), alla festa “Nostalgia ’90” (22 aprile), fino ai numerosi DJ set e alle animazioni per bambini che coloreranno le giornate di festa.

Giovedì 24 aprile sarà la serata clou: in Piazza Incoronazione saliranno sul palco Fred De Palma e gli Articolo 31, protagonisti del grande evento musicale offerto alla città grazie al sostegno delle aziende locali. A chiudere, poco prima della mezzanotte, una spettacolare batteria bolognese.

Il programma si concluderà venerdì 25 aprile con l’animazione per i più piccoli al mattino e, in serata, il concerto della tribute band ufficiale di Jovanotti “Pensieri Positivi”, a suggello di un’edizione ricchissima di eventi per tutte le età.

A nome del Comitato Festa ringrazio sin d’ora di cuore le famiglie, le ditte, le associazioni, le parrocchie e tutti coloro che hanno collaborato con impegno e generosità alla realizzazione della festa, invito la cittadinanza, i torremaggioresi nel mondo e i visitatori dei paesi vicini a vivere con partecipazione, devozione e spirito di comunità ogni momento di questa meravigliosa tradizione. Buona festa a tutti!

Matteo Calabrese – Presidente del Comitato Festa

SAN SEVERO, CRESCE IL MEDAGLIERE DELLA SCUOLA DI T’IENSHU DEL M° MONTEDORO

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In data 13 Aprile 2025 presso il Palasport di Gissi (CH) si è svolta la finale del Campionato Nazionale KTI che ha visto la partecipazione di tanti stili, organizzato dal Maestro Tullio, dove hanno partecipato alcuni atleti della Scuola Centrale T’ienshu di San Severo guidata dal M° Montedoro Michele, riportando una serie di vittorie che fanno così ancora una volta crescere il medagliere di questa Scuola.

Di seguito riportiamo i risultati, nella gara di Forme:

Teriaca Amedeo nel Tao indiv. a mani nude 1° classificato, Cirillo Rosa nel Tao indiv.a mani nude 2° classificata, Mongella Emanuele, Stradiotto Dario e De matteis Montagano Dario Umberto si sono classificati nel Tao indiv. a mani nude al 3° posto. Tutti gli allievi si sono poi distinti nelle gare di Combattimenti Light Sanda ognuno nella propria categoria. Medaglia d’oro per gli allievi Mongella Emanuele e Savino Davide Giampaolo, medaglia d’argento invece per De Matteis Montagano Dario Umberto, Stradiotto Dario e Teriaca Amedeo. Praticare T’IENSHU con Passione, con tanto impegno negli allenamenti, mettendoci costanza e spirito di sacrificio ha contribuito a portare alla Scuola di T’ienshu questi grandi risultati. E’ straordinario vedere con quale dedizione gli allievi si dedicano a questa disciplina, va detto che il T’ienshu non è solo uno sport che contribuisce alla crescita fisica ma anche morale degli allievi. Questa estrema attenzione all’essere umano fa sì che sia il praticante ad essere valutato ed apprezzato nella sua complessità; per questo il T’ienshu si apre a tutti, con l’obiettivo di portare la persona a sviluppare il massimo delle proprie potenzialità, trascendendo la semplice esecuzione di una tecnica. Un plauso a tutti gli atleti partecipanti e a questa bellissima giornata trascorsa piena di emozioni.

La segreteria CSeA T’IENSHU

UN BAMBINO SU TRE USA LO SMARTPHONE OGNI GIORNO

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I risultati della sconcertante indagine di Save the Children. Tra gli 11 e i 13 anni, il 60 per cento dei preadolescenti ha un account sui social. Anche se la legge non lo consente…

Sappiamo tutti che si tratta di una scelta sbagliata e pericolosa, ma continuiamo, da genitori e da nonni, a imbottire i bambini di smartphone, condannandoli così a sprecare tempo e innanzitutto salute.

In Italia un bambino su tre, in età compresa tra i 6 e i 10 anni, usa lo smartphone tutti i giorni. Si tratta precisamente del 32 per cento della popolazione di giovanissimi, quasi il doppio rispetto alla percentuale (18,4 per cento) rilevata nel 2019.

 Salendo di età, ed entrando nella fascia dei preadolescenti, tra gli 11 e i 13 anni, si scopre che il 62 per cento, ha almeno un account social. Se non più di uno (35 per cento), e questo nonostante la legge preveda un’età minima di 14 anni per dare il consenso all’uso dei propri dati personali (13 anni se c’è la firma di entrambi i genitori).

Senza allarmismi di maniera, ma anche senza arrendersi di fronte all’avanzata della tecnologia, bisogna riconoscere che questi dati, contenuti in uno studio intitolato Educare al digitale a cura di Save the Children, sono semplicemente spaventosi. E andrebbero presi in considerazione in qualsiasi famiglia, ricordando quanto affermano, con il supporto di dati e ricerche scientifiche, gli studiosi e i medici, a partire dai pediatri, che si occupano del periodo dell’infanzia.

 Massimo Ammaniti, uno dei più famosi psicoanalisti dell’età evolutiva, autore di diversi libri sull’infanzia e sull’adolescenza (un suo testo molto importante è I paradossi degli adolescenti, Raffaele Cortina Editore), ha raccontato bene come i disturbi degli adolescenti siano aumentati in modo esponenziale dopo il 2012, l’anno di introduzione dello smartphone. E ha definito “incoscienti e irresponsabili” i genitori che danno uno smartphone ai loro figli prima che abbiano compiuto i 13 anni. Dice Ammanniti: “Il rischio è che il bambino, incollato allo smartphone, non guardi più il mondo che lo circonda, si perda in uno schermo, entri in una sorta di silenzio e di isolamento, fuggendo dalla vita reale”.

Analoghe preoccupazioni arrivano dalla Società Italiana di pediatria, e dai più autorevoli Centri di ricerca nel campo della Neurologia infantile. In questo articolo abbiamo raccolto le indicazioni più semplici e sintetiche sull’età giusta per dare il primo smartphone ai bambini. Con una convinzione: alla loro età non possono essere lasciati soli in una scelta così delicata. Significa abbandonarli, una cosa che a mente fredda non farebbe nessun genitore. (nonsprecare)

ANCHE A PASQUA CONTINUA A TREMARE LA TERRA

Gli strumenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato un evento sismico con la seguente localizzazione:

Data e ora locale: 20 aprile 2025 07:33:09

Coordinate Epicentrali: 41.932 15.469

Zona: Costa Garganica (Foggia)

Magnitudo Richter: 2.4 ML

Profondità : 7.0 km

BUONA PASQUA DA CIVICO 93

La redazione di Civico 93 augura a tutti i suoi lettori una felicissima Pasqua.

LETTERE AL DIRETTORE, LA PROCESSIONE DEL VENERDI’ SANTO

Egregio Direttore di Civico 93 San Nicandro Garganico,

La processione dei “Misteri” del Venerdì Santo è avvenimento della Pietà ei commozione per il Mondo cattolico e non.

Rievocazione del Supplizio a cui è sottoposto Nostro Signore che evidenzia, attraverso le statue di una immensa espressività, la sofferenza inumana di Cristo Gesù.

Processione solenne e partecipata in assoluto silenzio e rispetto da tutto il popolo sannicandrese.

Durante il passaggio della Processione solenne si notano gli atteggiamenti delle persone che evidenziano sentimenti di umana comprensione e condivisione del dolore dell’Uomo crocefisso

Per questi motivi chiedo a Lei di farsi portavoce presso gli organi competenti affinchè la Processione sia trasmessa in diretta dai mezzi di comunicazione di massa, anche interessando la televisione nazionale.

Michele Russi (Padova)

IL SABATO SANTO E LA SPERANZA CRISTIANA

Il sabato santo è giorno in cui la Chiesa non celebra l’eucaristia, ma “sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e morte” in attesa della celebrazione della “madre di tutte le veglie”, la Veglia pasquale

Questo giorno è scandito unicamente dalla celebrazione della liturgia delle ore ed è particolarmente significativa al riguardo la seconda lettura dell’Ufficio delle letture, tratta da un’antica Omelia sul sabato santo (III secolo), in cui l’anonimo autore, con grande talento letterario e fervida immaginazione, descrive il dialogo tra Gesù, entrato nel regno dei morti, ed Adamo: “Oggi sulla terra c’è grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi….Svegliati, tu che dormi! Infatti io non ti ho creato perché rimanessi prigioniero dell’inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un’unica e indivisa natura”. L’evento qui descritto, la discesa agli inferi di Cristo, in cui alcuni padri della Chiesa hanno scorto il punto estremo della kenosi del Figlio di Dio, presuppone per una sua adeguata comprensione la fede nella resurrezione. Infatti – come ha scritto il teologo francese C. Duquoc – “la discesa agli inferi nel Credo apostolico non si separa dalla risurrezione, ma sottolinea al contrario la verità della vita nuova in Gesù poiché sottolinea la verità della sua morte”. Per Cristo dunque discendere agli inferi significa affrontare la morte sperando che questa sarà vinta dal Padre a vantaggio non solo del Figlio ma di tutta l’umanità, significa in altri termini “sperare contro ogni speranza che Dio affronterà l’irrimediabile”.

Tale discesa “indica tanto la realtà della morte di Gesù quanto l’inaugurazione della sua vittoria sulla morte”. Difatti, proprio la “rappresentazione della discesa di Gesù nel regno della morte, non l’uscita dal sepolcro come in Occidente, è per le chiese orientali l’autentica icona pasquale. Nella discesa fra i morti e nella conseguente eliminazione di tutta la mancanza di relazioni dell’oscuro regno dei morti si manifesta, infatti, tutta la forza della potenza della risurrezione di Cristo. Anzi, per il grande teologo, Hans Urs von Balthasar questa discesa di Gesù nel regno della morte è addirittura il motivo più profondo della speranza universale. Il Figlio di Dio, essendo, infatti, penetrato proprio lì dove è il posto il peccatore, cioè nel luogo della mancanza di relazioni, della solitudine e della lontananza da Dio, abbraccia con il suo amore anche coloro che sono più lontani da Dio. In tal modo le porte degli inferi si spalancano, sono costrette ad aprirsi alla forza di Cristo che comunica una nuova vita e un nuovo futuro” (G. Greshake).

NELLE FARMACIE PUGLIESI ELETTROCARDIOGRAMMI, HOLTER E PRESSORIO CON IL SERVIZIO DI TELEMEDICINA

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Con i nuovi servizi diagnostici previsti nel progetto di Telemedicina promosso dalla Regione Puglia i cittadini muniti di prescrizione medica potranno effettuare direttamente in farmacia esami fondamentali come l’elettrocardiogramma, l’Holter cardiaco e l’Holter pressorio, accorciando i tempi di attesa e con un accesso alle prestazioni più semplice e vicino.

Grazie a questo progetto possiamo offrire anche attraverso le farmacie esami diagnostici di primo livello, con una funzione strategica per la prevenzione e la diagnosi precoce. La Telecardiologia ci consente di intercettare patologie cardiache in modo tempestivo, alleggerendo il carico sulle strutture sanitarie e riducendo i costi del sistema.

I cittadini che presentano una prescrizione medica per questi esami potranno rivolgersi alla farmacia di fiducia, dove un operatore sanitario qualificato effettuerà la registrazione dei dati clinici, poi analizzati da specialisti in telemedicina.

Il referto sarà disponibile in tempi rapidi e, in caso di criticità, saranno attivati immediatamente i percorsi assistenziali previsti.

IN PUGLIA LA CITTA’ DI APRICENA PUNTA ALL’UNESCO

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Il Sindaco Potenza nomina un “dottore di ricerca” per coordinarne la candidatura

«Far cambiare il nome di Europa con quello di Apricena e far chiamare gli europei con il nome di apricenesi non sarebbe certamente possibile, ma far candidare la città di Apricena alla lista dei patrimoni dell’umanità è il minimo che si possa fare, dato che proprio ad Apricena sono state rinvenute le tracce del più antico uomo europeo, risalenti a un milione e mezzo di anni fa».

A dichiaralo, nel maggio del 2023, fu Alfonso Masselli (in foto, nel riquadro), responsabile delle relazioni esterne del gruppo industriale Stilmarmo (da sempre impegnato nella valorizzazione a livello mondiale della Pietra di Apricena), che, con una nota indirizzata alla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, lanciò la proposta di candidare la seconda capitale italiana del marmo a patrimonio mondiale dell’Unesco.

«Tutto il mondo deve sapere dove ebbe inizio il popolamento dell’Europa» sottolinea Masselli, dallo scorso settembre «stretto» collaboratore del Sindaco di Apricena Antonio Potenza, che ieri ha dato il benvenuto nel suo staff a Natalia D’Avena, dottore di ricerca in storia e storiografia dell’età classica nonché docente di latino e materie letterarie. 

Nello specifico, la studiosa apricenese si occuperà di coordinare le attività di candidatura della città di Apricena a patrimonio dell’Unesco.

I presupposti, per l’iscrizione del locale sito archeologico “Pirro Nord” nella lista propositiva nazionale (con cui si avvia la candidatura di un bene a patrimonio mondiale), sembrerebbero esserci tutti. 

La prima segnalazione di fossili continentali nell’area delle cave di Apricena, da parte di paleontologi olandesi, risale, infatti, ai primi anni ’70 del secolo scorso. Successive campagne di studio e recupero sono state condotte da ricercatori delle Università di Firenze e di Roma “La Sapienza” e, in anni più recenti, delle Università di Torino e Ferrara. Le ricerche degli ultimi anni hanno portato all’inatteso ritrovamento di manufatti prodotti dall’uomo preistorico all’incirca 1,5 milioni di anni fa.

Il sito archeologico “Pirro Nord” di Apricena oggi rappresenta la più antica testimonianza dell’arrivo dell’uomo preistorico in Europa, uomo che troviamo circa 1,8 milioni di anni fa alle porte dell’Europa, in Georgia, e successivamente in Italia, Francia e Spagna.

Nel sito apricenese sono stati ritrovati i prodotti dell’attività strumentale dell’uomo preistorico: alcune “schegge” in selce, dal margine molto tagliente, probabilmente utilizzate per il trattamento delle carcasse animali, e dei “nuclei” (blocco di materia prima da cui venivano staccate le “schegge” tramite la percussione con un ciottolo in pietra dura) che consentono di testimoniare come l’uomo preistorico fosse già in possesso di un comportamento tecnologico complesso.

La presenza dell’uomo in questa epoca ad Apricena avvalora l’ipotesi di un suo arrivo da Est, attraverso il cosiddetto Corridoio Levantino, e non dall’Africa nord-occidentale, come fino a qualche tempo fa si riteneva sulla scorta dei fossili spagnoli, di apparente derivazione nordafricana.

Della scoperta si sono occupate le più prestigiose riviste scientifiche, tra cui la tedesca Naturwissenschaften e l’edizione italiana National Geographic.

Per Potenza e Masselli non ci sono dubbi: «Serve anche il turismo culturale, di tipo intercontinentale, per il rilancio sostenibile della provincia di Foggia».

«Apricena, con il suo inestimabile patrimonio culturale, può fare la sua parte e la farà fino in fondo. Siamo già al lavoro per renderla meta di studio e di turismo internazionale» concludono.

ACCORDO PER LA MOBILITA’ VOLONTARIA INTRA-REGIONALE DEL PERSONALE DEL COMPARTO SANITA’

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Infermieri, operatori socio sanitari, assistenti e altri professionisti della salute potranno spostarsi tra le diverse aziende sanitarie della Puglia, avvicinandosi ai luoghi dove risiede la famiglia o dove ci sono figli e familiari con particolari necessità.

“Rafforziamo il principio che il Servizio Sanitario Regionale deve essere prima di tutto al servizio delle persone – dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – anche di chi ci lavora ogni giorno con dedizione e competenza: consentire al personale sanitario di avvicinarsi ai propri affetti e di lavorare in condizioni più umane e sostenibili è una scelta di civiltà, che contribuisce a rendere più efficiente e motivato tutto il sistema”.

L’avviso per la mobilità volontaria intra-regionale del personale sanitario dipendente delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario Regionale uscirà a maggio e attiverà “un meccanismo chiaro e condiviso per regolamentare la mobilità volontaria in modo da assicurare una più razionale distribuzione del personale già in servizio”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Piemontese, commentando l’intesa sottoscritta, nella tarda serata di ieri, con tutti i sindacati del Comparto Sanità.

“Fino ad oggi ogni azienda procedeva in autonomia, con questo accordo, che non ha precedenti, dotiamo il sistema sanitario regionale di una procedura unica per l’attuazione dell’istituto della mobilità volontaria, favorendo una distribuzione più equa delle risorse umane”, osserva Piemontese, spiegando che “le graduatorie saranno stilate sulla base di criteri uniformi, che valorizzano l’anzianità di servizio e tengono conto delle situazioni personali e familiari dei lavoratori”.

Per le modalità operative, l’Assessorato alla Sanità, Benessere animale e Sport per Tutti provvederà all’individuazione di un’azienda capofila cui sarà demandata la gestione delle procedure di mobilità volontaria. Le istanze potranno essere presentate esclusivamente online attraverso l’apposito portale per ciascuno dei profili professionali previsti dall’area contrattuale: area del personale di supporto, degli operatori, degli assistenti, dei professionisti della salute e dei funzionari, del personale di elevata qualificazione. 

Il dipendente assunto a tempo indeterminato in un’Azienda del Servizio Sanitario Regionale potrà manifestare l’interesse a spostarsi scegliendo una sola azienda nel territorio della Regione Puglia. L’Azienda capofila redigerà le graduatorie sulla base delle dichiarazioni dei dipendenti che hanno fatto domanda, verificate attraverso le Aziende di appartenenza. Le graduatorie saranno distinte per ciascun profilo professionale e riferite a ogni Azienda di destinazione, con validità annuale.

“Arriviamo a questo accordo – aggiunge l’assessore Piemontese – al termine di un confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali. La procedura per la ricollocazione del personale a seguito delle graduatorie per la mobilità camminerà in parallelo ai nuovi concorsi per le assunzioni di infermieri e operatori sanitari, in modo da potenziare ed equilibrare ogni segmento del sistema sanitario regionale. Tra qualche giorno definiremo le procedure per la mobilità intraregionale anche per il personale medico.”.

Alla firma presso la sede regionale di via Gentile, con il vicepresidente Piemontese, erano presenti il Direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro, la dirigente del Servizio Strategie e Governo dell’assistenza territoriale – Rapporti istituzionali e Capitale umano del S.S.R., Antonella Caroli, e i rappresentanti delle sigle sindacali: Nursind, Nursing Up, FIALS, FP CGIL, UIL FPL Puglia e CISL FP Puglia.

BCC SAN GIOVANNI ROTONDO: TUTTE LE FILIALI CARDIOPROTETTE

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La Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo ha completato l’installazione di defibrillatori semiautomatici (DAE) in tutte le sue filiali, rafforzando così il proprio impegno per la sicurezza e il benessere di soci, clienti e collaboratori.

Un passo importante nell’ambito della cardioprotezione si è concretizzato anche con l’avvio – nelle giornate di ieri e l’altroieri – dei corsi di primo soccorso BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) destinati ai dipendenti, per formare personale qualificato capace di intervenire tempestivamente in caso di eventuali emergenze cardiache occorse nei locali della Banca.

“Vogliamo che ogni nostra filiale sia un presidio di sicurezza e vicinanza concreta alle persone e, quindi, al territorio”, dichiara il Presidente della BCC di San Giovanni Rotondo, Giuseppe Palladino.  “Dotarci di defibrillatori e formare il personale non è solo un dovere civico, ma un gesto di responsabilità verso le comunità che serviamo ogni giorno.”

Con questo progetto, la BCC di San Giovanni Rotondo si pone come esempio di attenzione alla promozione della cultura della prevenzione, rendendo i propri ambienti luoghi ancora più sicuri per tutti.

PESCHICI: PASQUA CON JO SQUILLO

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𝘿𝙤𝙢𝙚𝙣𝙞𝙘𝙖 20 𝙖𝙥𝙧𝙞𝙡𝙚 𝙙𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙤𝙧𝙚 21:00 𝙋𝙞𝙖𝙯𝙯𝙖 𝙋𝙚𝙧𝙩𝙞𝙣𝙞 si trasformerà in una grandissima discoteca anni ‘70, ‘80 e ‘90, con dj set, vocalist e animazione. Un’occasione per rivivere l’atmosfera di epoche che hanno segnato la storia della musica.

Special Guest dell’evento: 𝙅𝙤 𝙎𝙦𝙪𝙞𝙡𝙡𝙤. Icona della dance pop ed artista poliedrica, ci farà ballare e cantare con ritmi travolgenti.

Peschici si conferma una delle mete più vitali del Gargano per trascorrere la Pasqua.

NAPOLEONE CERA NOMINATO VICE COMMISSARIO REGIONALE DELLA LEGA PUGLIA

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“Accolgo questa nomina con gratitudine, determinazione e uno spirito profondamente radicato nel mio amore per la Puglia. Ringrazio il Segretario Regionale, Senatore Roberto Marti, e il Segretario Federale della Lega, Ministro Matteo Salvini, per la fiducia che hanno voluto riporre in me. Sarò all’altezza di questa responsabilità, con la serietà di chi non ha mai smesso di credere nella buona politica.”

È con queste parole che Napoleone Cera, Consigliere regionale, commenta la sua nomina a Vice Commissario Regionale della Lega Puglia.

“Questa è una sfida che affronto con il cuore. Perché la politica, quella vera, è passione, ascolto, presenza. È camminare tra la gente, raccogliere speranze, affrontare delusioni, trasformare i problemi in proposte. È ciò che ho sempre fatto e che continuerò a fare, con ancora più forza.”

Una nomina che apre una nuova fase per la Lega in Puglia, puntando su un radicamento autentico nei territori e su una politica fatta di risposte concrete.

“Sarò un punto di riferimento per chi vuole crederci ancora. Per i giovani che non vogliono andare via, per le imprese che lottano, per le famiglie che cercano certezze. La nostra terra ha bisogno di chi ci mette la faccia e costruisce, giorno dopo giorno, un futuro possibile”.

ESTATE AD APRICENA BOOM CON TONY EFFE A “SUONINCAVA 2025”

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Uno degli artisti più seguiti e amati della scena musicale italiana sarà protagonista di una serata destinata a restare nella storia.

Il 21 agosto 2025 Tony Effe sarà live nella Cava Dell’Erba. Un evento che raramente il nostro territorio ha avuto l’occasione di ospitare.

Un appuntamento che conferma quanto Suonincava sia diventato un punto di riferimento per l’estate musicale della Capitanata e non solo.

LA SETTIMANA SANTA A SAN NICANDRO GARGANICO

18 aprile – venerdì santo

Ore 9:30 – Chiesa della Pietà, traslazione del venerato simulacro della Vergine Addolorata nella Chiesa Madre.

Ore 19:00 – Partendo dalla Chiesa Madre solenne e suggestiva “Processione dei Misteri” accompagnata dai Cantori del Venerdì Santo.

REGIONE PUGLIA: I RITI DELLA SETTIMANA SANTA 2025 A SAN NICANDRO GARGANICO

La Settimana Santa di San Nicandro Garganico riporta tradizioni secolari, che incardinate nella liturgia cattolica antica rientrano nel panorama rappresentativo dei riti pugliesi, con evidenti elementi dell’ambito molisano-abruzzese importanti dai rapporti della transumanza.

L’Ufficio delle Tenebre, celebrato nelle chiese delle confraternite fino alla fine degli anni ’60 del secolo scorso e poi desueto, dal 1975 è stato sostituito nel Mercoledì Santo da una Via Crucis che percorre le principali strade cittadine con un seguito notevole di persone.

Particolare rilievo assumono gli allestimenti dei Sepolcri nel Giovedì Santo, gli altari adornati con una particolare solennità, eleganza e precisione che restano visitabili per tutta la notte e fino al mattino seguente, mentre le cinque confraternite girano, ognuna per conto proprio, le Sette Chiese in visita.

Momento centrale è la Processione dei Misteri nel Venerdì Santo: una lunghissima fila di gruppi ecclesiali, ordini e confraternite in variopinti abiti solenni, scorta le statue ottocentesche dei Misteri della Passione, a cui segue il Cristo Morto adornato di centinaia di rose offerte dai fedeli e la statua della Madonna Addolorata, ieratica e austera, a cui seguono i cantori, le autorità civiche e un fiume immenso di fedeli.

Tratto distintivo di questa processione del Venerdì Santo, che rappresenta il momento centrale dei riti pasquali per tutta la città, è il grande silenzio, interrotto soltanto dal Miserére e dai canti della Passione che, uditi dapprima in lontananza, aumentano di intensità anche emotiva man mano che si sentono avvicinare. A fare da cornice, l’ordine e la compostezza delle associazioni ecclesiali partecipanti. Il tutto in un’aura mesta, che dà il senso della tragedia nella morte di Cristo, quasi il più grave e solenne dei funerali dell’anno.

DESCRIZIONE SIMBOLICA

I riti pasquali di San Nicandro Garganico si inseriscono pienamente nella simbolicità popolare promossa dalla predicazione passionista sin dal Settecento, che narrava gli istanti ultimi della Redenzione operata dal Cristo sull’umanità esibendo simboli e immagini, spesso forti e tragiche, finalizzate ad imprimere in modo indelebile nelle persone la storia della salvezza raccontata dai vangeli e celebrata dal “vetus ordo” della liturgia cattolica. Elemento di rilievo è anche la professione di fede, intima e corale, che esibisce quei simboli quasi come trofeo e vanto di appartenere ad un credo salvifico.

STORICITÀ

Dal sec. XVIII-XIX

RILEVANZA IDENTITARIA

La partecipazione ai riti pasquali sannicandresi, particolarmente nella solenne processione del Venerdì Santo, ha sempre identificato un fatto di popolo assolutamente totalizzante. Il Venerdì Santo, specie in passato, è sempre stato al pari di una festa patronale per partecipazione e per valore identitario.

Il taglio quasi “esibizionista” di fede, si riverbera nell’ordine e in elementi come gli abiti delle confraternite, che rilevano un valore sartoriale non di poco conto, tipico della Puglia, con influenze che vanno dall’area abruzzese alle contaminazioni aragonesi.

La solennità, sia per l’approccio di chi organizza sia nella percezione dell’osservatore, è l’elemento principale, che nulla lascia al caso e che evidenzia un’attenzione per i particolari quale generosa esibizione di un modo di essere e di vivere, proiettato in questo caso tutto nella testimonianza di fede.

STRADE PROVINCIALI, ORDINANZA AI PROPRIETARI DEI TERRENI PULIZIA PIANTE E SIEPI SULL SULLA SEDE VIARIA

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Lungo le strade provinciali che interessano i Comuni della Provincia di Foggia, a causa della mancata manutenzione da parte dei proprietari dei terreni confinanti, è in continua crescita il fenomeno di piante e siepi che sporgono con rami, foglie e fronde sulla sede viaria, causando ostruzioni e limitazioni sia del campo visivo che della segnaletica istallata.

Considerato che tali situazioni comportano seri rischi d’incendio nel periodo estivo si ordina ai proprietari e/o conduttori di immobili e terreni confinanti con le strade provinciali di provvedere alla potatura di siepi e piantagioni in modo da non restringere o danneggiare le strade, a tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il confine stradale e che potrebbero compromettere la leggibilità della segnaletica dalla distanza e dall’angolazione necessaria secondo le disposizioni e gli obblighi sanciti dal Codice della Strada, fino a cadere sul piano viabile.

In particolare, i proprietari dovranno provvedere a:

✓ Potare regolarmente le siepi ubicate sui propri fondi a confine con la sede viaria.

✓ Tagliare i rami che si protendono oltre il confine stradale e quelli che, crescendo, potrebbero nascondere e/o limitare la visibilità di segnali stradali, fino a causare il restringimento ed il danneggiamento della carreggiata riducendone la corretta fruibilità e funzionalità.

✓ Rimuovere immediatamente alberi, ramaglie, fogliame e terriccio provenienti dai loro terreni, qualora abbiano, per qualsivoglia motivo, occupato la sede stradale.

✓ Adottare tutte le precauzioni e gli accorgimenti mirati ad evitare qualsiasi interferenza che possa incidere negativamente sulla sicurezza e la corretta fruibilità delle strade confinanti con i propri fondi.

✓ Mantenere la vegetazione, di qualunque tipo essa sia, ad un’altezza non superiore ad un metro dal piano stradale, almeno 20 metri prima e 20 metri dopo le curve e gli incroci.

✓ Rimuovere completamente piante, alberi e arbusti collocati lungo i1 confine stradale in posizione non conforme con le disposizioni del Codice della Strada.

✓ Eseguire nuovi impianti nel pieno rispetto delle distanze previste dal Nuovo Codice della Strada.

✓ Assicurare la regolare manutenzione di fossi di scolo, rimuovendo ogni materiale che sia di ostacolo al regolare deflusso delle acque nei terreni sottostanti. Nel caso di terreni in pendenza, le cui acque meteoriche defluiscano su strade provinciali, i proprietari ed i conduttori sono obbligati, a predisporre tutti gli interventi per evitare l’allagamento della sede stradale in caso di precipitazioni meteoriche.

LESINA FUTURA: ASCOLTO, PROPOSTE E VISIONE PER IL FUTURO DEL TERRITORIO

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Per il gruppo di “Lesina Futura” la campagna elettorale è entrata nel vivo con una fitta agenda di tavoli monotematici che hanno rappresentato non solo momenti di confronto, ma soprattutto occasioni concrete per costruire insieme una visione condivisa e realistica per il futuro del territorio. Una settimana intensa, iniziata il 7 aprile con un primo incontro dedicato a Marina di Lesina e al dialogo con le associazioni locali: un confronto profondo su bisogni, idee e soluzioni da mettere in campo per valorizzare la marina, che rappresenta una delle sfide più urgenti per il futuro di Lesina.

Il 9 aprile è stata la volta di un tavolo che ha visto coinvolti i gestori degli stabilimenti balneari, un’occasione preziosa per raccogliere proposte e condividere strategie per migliorare l’accoglienza partendo dal rafforzamento dei servizi e ponendo all’attenzione sul trasporto locale.

Il 10 aprile si è tenuto un tavolo dedicato al mondo dell’agricoltura, della caccia e della pesca: settori fondamentali per l’equilibrio e la sostenibilità della nostra terra e della nostra laguna, in questa sede si è evidenziato il valore culturale, ambientale ma soprattutto economico di queste attività, delle problematiche concrete che ne impediscono uno svolgimento sereno su cui intervenire tempestivamente. Queste attività sono, oltre e alla fonte di guadagno unica per molte famiglie, custodi della tradizione e della biodiversità del territorio. È stato un incontro delicato e diretto.

La giornata del 12 aprile ha visto un doppio appuntamento: l’incontro con i medici di base e gli operatori sanitari, per discutere degli scenari possibili in materia di presidi e servizi territoriali, nella convinzione che la salute debba essere un diritto tutelato anche nei piccoli comuni. Di seguito, il confronto con tecnici, progettisti e professionisti, che con le loro competenze rappresentano un punto di riferimento imprescindibile per qualsiasi amministrazione che voglia programmare e costruire con visione e responsabilità.

Il 14 aprile, un importante confronto con il mondo produttivo, artigiani e commercianti. Dall’incontro è emerso un messaggio forte e chiaro: l’Amministrazione comunale deve essere al fianco di chi fa impresa, accompagnando e facilitando la nascita di nuove attività, sostenendo chi già opera sul territorio e valorizzando ogni potenziale di sviluppo, anche in chiave turistica.

Martedì 15 aprile confronto con le associazioni di volontariato, le ASD, quelle di promozione e quelle culturale, di estrazione laica e cattolica- realtà provenienti da mondi diversi, ma che si sono sedute tutte attorno a uno stesso tavolo. Nel corso dell’appuntamento sono stati affrontati argomenti sulle politiche giovanili, dell’infanzia, della famiglia, politiche per gli anziani, ambiente, con l’accoglimento di idee e proposte. Particolare importanza ha avuto la discussione sulla valorizzazione dello sport e il sostegno che le amministrazioni devono concedere a chi quotidianamente cura talenti del territorio. L’obiettivo più importante è stato raggiunto con la certezza di costituire la “Consulta delle Associazioni” e di costruire un bilancio partecipato, che dia alle associazioni, una vera comunità nella comunità, libertà di movimento e progettazione condivisa.

Ultimo appuntamento sarà martedì 22 Aprile, con i tavoli dedicati a Turismo e Cultura.

«In questi giorni ho toccato con mano la passione, la competenza e l’amore che tante persone mettono ogni giorno nel far vivere tutto il territorio di Lesina.» – dichiara la candidata Sindaco Alessandra Matarante – «Questo ascolto, attento e partecipato, è il cuore della nostra proposta: vogliamo costruire un’amministrazione capace di mettersi in ascolto, di progettare insieme e di agire con concretezza e mantenere viva l’attenzione verso i cittadini che con le loro storie restano il bene più prezioso da valorizzare. Grazie a chi ha deciso e a chi deciderà di condividere con noi la strada, fermamente convinti che la parola che apre le porte del futuro è la parola Insieme»