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MOSTARDA (MUSTARDA) NELL’ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DELLA PUGLIA

Descrizione sintetica del prodotto

l prodotto presenta una consistenza densa, colorazione bruno-rossastra, sapore agrodolce ed aroma intenso

Processo produttivo

I grappoli di uva dei vitigni locali (principalmente Negroamaro, Malvasia Bianca e/o Nera) vengono accuratamente lavati e, dopo aver staccato gli acini ed eliminato i racemi, si fanno bollire, per poi eliminare semi e bucce. Il mosto così ottenuto si rimette sul fuoco e si continua la cottura, aggiungendo zucchero (200 g/kg di uva), insieme ad una cotogna sbucciata e tagliata a pezzi. Si mescola continuamente per evitare che

si attacchi alla pentola, e si continua a cuocere fino al raggiungimento della densità normale delle marmellate. La confettura ottenuta si lascia raffreddare e viene posta in contenitori di vetro per la conservazione, con l’aggiunta di cannella e pepe garofano.

Storia e tradizione

Il processo produttivo viene tramandato di generazione in generazione, non sono disponibili documenti scritti. La tradizionalità del prodotto è assicurata dalla provenienza locale della materia prima e dalle tecniche di produzione, che non avviene su vasta scala ma esclusivamente secondo tradizioni familiari.

PROGRAMMA DELLA FESTA DEL CAMMINO SUL GARGANO 2024

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Ecco il programma del primo appuntamento della “Festa del cammino 2024.

  • Dalla foce Schiapparo alla torre Scampamorte – a cura di Gargano Nordic Walking Escursionismo e

Ambiente, San Nicandro G.

  • Via dei Trabucchi (Vieste – Peschici) da spiaggia di San Lorenzo a Scialmarino – a cura

dell’associazione Nordic Walking Sud, sez. Rignano G.

  • Dolina Pozzatina – Castel Pagano (San Nicandro G. – San Marco in Lamis) – a cura dell’associazione

Senza Cemento, San Marco in Lamis

  • Laboratorio di riciclo creativo della carta presso il C.E.A. di Spinapulci (San Nicandro G.) – a cura di

Legambiente Circolo Iride, San Nicandro G.

  • Torrente Romandato (Ischitella) – a cura di Jessica Pizzarelli Gae Gargano

Cammino Gargano Sacro – 25 aprile/1° maggio – a cura di FestambienteSud e Gargano Natour

SAN SEVERO, IL TEATRO DELLE FORMICHE PRESENTA “MISERIA E NOBILTA’”

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Si terrà il 25 e 26 maggio, al teatro Verdi di San Severo, la commedia di Eduardo Scarpetta Miseria e Nobiltà.

La nota opera teatrale verrà portata in scena dalla compagnia del Teatro delle Formiche di San Severo, per la regia di Luigi de Nisi, che ha già rappresentato altri testi del grande drammaturgo partenopeo, ma questa, spiega, è la sfida più difficile.

Luigi de Nisi parla dell’emozione di portare in scena questa opera nel tempio dell’arte cittadina, con la paura ma anche la determinazione di chi sa che ha fatto un gran lavoro, con coraggio e passione, consapevole della sfida che l’attende: rappresentare un classico di grande impatto. Un’ opera che il pubblico conosce a memoria anche per il film con l’immenso Totò, che grazie alla sua capacità di improvvisazione, finì di fatto col riscrivere la versione cinematografica insieme a Scarpetta, rendendo l’opera ancora più popolare.

“Il Teatro delle Formiche è una realtà di San Severo che nasce nel 2011, da subito con grande partecipazione della gente: infatti le due serate sono già quasi sold out, e questo ci fa capire quanto sia importante puntare sulla cultura anche in un periodo chiassoso come quello che stiamo attraversando” spiega de Nisi, che ricorda gli attori del cast, quali Arturo Cardillo, Luigi Schingo, Franca Martelli, Katia Sacco, Mariangela Di Luzio, Valter Presutto, Loredana Miraggio, Vincenzo Lucchese, Luciano Elia, Nicola Nardone, Giuseppe Spallone, Renato Cardillo, Matteo Buccelli, Daniele Sacco, Alessio Napolitano, Annalisa Quaranta.

Appuntamento il 25 e 26 maggio, al teatro Verdi di San Severo. Porta ore 20,30 sipario ore 21.00.

 Spettacolo di beneficenza, col patrocinio del Comune di San Severo.

“FIGLI E GENITORI DETENUTI”, CONVEGNO NAZIONALE A FOGGIA

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Sono più di 100mila, in Italia, i bambini con uno o entrambi i genitori detenuti in carcere. Una condizione che riguarda moltissimi minori anche nel capoluogo e in tutta la provincia di Foggia.

Una situazione complessa, difficile, che riguarda da vicino e molto profondamente soprattutto i diritti dei minori, la deprivazione e i traumi vissuti dai figli dei detenuti, ma anche naturalmente dalle donne e dagli uomini carcerati. Diversa e, se possibile, ancora più difficile e drammatica è la condizione vissuta in Italia dai 19 bambini (dato aggiornato al 22 gennaio 2024) che in carcere ci vivono, senza essere responsabili di alcuna colpa, assieme alle loro mamme. In questo caso specifico si tratta di bambini molto piccoli, nella maggioranza dei casi figli di madri straniere la cui situazione non ha permesso soluzioni alternative, se non quella della ‘doppia detenzione’ di mamma condannata e piccolo innocente che ha bisogno di essere accudito. Alcuni di quei bambini in carcere ci sono addirittura nati. Il diritto alla bigenitorialità dei figli di genitori detenuti, per reati esterni alla famiglia e alla relazione familiare, presenta grandi complessità legate a condizioni personali, familiari, culturali e sociali che si intrecciano a seconda delle tante circostanze personali e del nucleo familiare.

Il legame dei figli con i genitori detenuti è connotato nella maggioranza dei casi da profondo affetto, bisogno di incontro e confronto, ma a volte, al contrario, da risentimento e negazione.

Criticità e complessità relazionali di cui tener conto, quali il rischio di identificazione, la linea sottile tra comprensione e giudizio, perdono e rinnegamento, oppure emulazione e idealizzazione di un genitore lontano. Anche un supporto al genitore collocatario appare fondamentale quanto necessario nella gestione della relazione tra il figlio e l’altro genitore ristretto. Su questa importante e drammatica questione, giovedì 2 maggio 2024, con inizio alle ore 15 nell’aula consiliare di Palazzo di Città, a Foggia si terrà un importante convegno nazionale. L’iniziativa, nell’ambito di “100 giorni per la legalità e la lotta alle mafie”, è organizzata dalla Camera Minorile di Capitanata e dal Comune di Foggia, con la collaborazione e il patrocinio di Comitato Unicef Foggia, Ordine degli Avvocati di Foggia, Camera Penale di Capitanata e Unione Nazionale Camere Minorili.

IL PROGRAMMA. Ad aprire i lavori del convegno, moderati dall’avvocato Ermenegildo Russo, saranno i saluti di: Maria Aida Episcopo, sindaca di Foggia; Giulio De Santis, assessore alla Legalità del Comune di Foggia; Anna Lucia Celentano, presidente della Camera Minorile di Capitanata; Maria Emilia De Martinis, settore psicosociale-pedagogico dell’Unione Nazionale Camere Minorili; Gianluca Ursitti, presidente del Consiglio dell’Ordine Forense di Foggia; Giulia Magliulo, Direttrice della Casa circondariale di Foggia. A seguire, sarà proiettato “La luce dentro”, film-documentario di Luciano Toriello. I temi del convegno saranno introdotti dagli interventi di Ludovico Vaccaro, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, e di Felice Maurizio D’Ettore, Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale. Sui diversi e specifici aspetti delle problematiche oggetto del convegno interverranno: Piero Rossi, Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale; Roberto Casella, Foro di Bologna-direttivo UNCM; Clara Goffredo, Magistrato di sorveglianza; Adelaide Minenna, Giudice Ordinario presso il Tribunale per i Minorenni di Bari; Mirella Enza Pina Malcangi, Direttrice UEPE Foggia. Le conclusioni saranno affidate a Giulio Treggiari, presidente della Camera Penale di Capitanata.

I TANTI VANTAGGI DELLE CURIOSITA’

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Da bambini ti consente di allungare lo sguardo sulla vita, di conoscerla. Da giovani di crescere verso la maturità, e di essere persone complete. Da anziani ti allunga la vita. La curiosità è la più preziosa compagna della nostra vita.

È stato il filosofo britannico Thomas Hobbes, agli inizi del Seicento e dunque ben prima dell’Illuminismo, a dare il giusto valore alla curiosità. A renderla, con la razionalità, una caratteristica fondamentale dell’uomo, il vero tratto che ci distingue dagli animali. Con Hobbes nasce l’umanesimo scientifico al cui centro si piazza proprio la curiosità. Una molla che spinge alla conoscenza, e agli sviluppi nel presente e nel futuro che essa comporta. Tutta l’epopea dei vaccini, frutti di scienza e conoscenza di lungo respiro, nasce sotto il segno della curiosità, capace di cambiare il destino dell’uomo.

CURIOSITÀ

E a differenza della razionalità, sentimento freddo di analisi, quasi distaccato, la curiosità è calda, esprime desidero e dunque, altro elemento distintivo dell’uomo dall’animale, la possiamo inquadrare nell’ambito delle passioni. Una passione che procede di pari passo con la ragione: il capolavoro letterario di Jane Austen, Ragione e Sentimento, arriverà circa duecento anno dopo le teorie di Hobbes. Gli studi del filosofo britannico sono oggi di grande attualità, in quanto c’è bisogno di rivalutare e utilizzare al massimo la curiosità.

IMPORTANZA DELLA CURIOSITÀ

La migliore medicina naturale contro qualsiasi forma di depressione, di cattivo umore, di malinconia negativa, e innanzitutto contro la noia? La curiosità. Bisognerebbe insegnarla ai bambini, fin da piccoli, coltivarla da grandi, e non perderla mai, quando diventiamo anziani. La curiosità è la più preziosa compagna di vita che ci possiamo inventare.

VANTAGGI DELLA CURIOSITA’

Una parola, una sola, evoca la bussola di un cambiamento ispirato all’ottimismo della volontà, di una voglia di futuro che non esclude la coltivazione del passato, della memoria. Chi la perde, rischia di perdere se stesso fino a restare prigioniero della sua solitudine. Chi la trova, avrà un’eccitante compagnia per tutta la vita. Già, perché la curiosità, tra l’altro, non ha età: spunta nei bambini, già nell’infanzia, con la loro raffica di domande; sedimenta nell’adolescenza e nella gioventù, quando accompagna la crescita delle persone; allunga la vita, e la voglia di vivere, negli anziani. Guai a sprecare tanta forza, tanto valore, tanta forza interiore.

L’IMPORTANZA DI ESSERE CURIOSI

Sono andato a parlare recentemente in un liceo milanese, e un ragazzo mi ha confessato: «La nostra generazione soffre di un problema, siamo poco curiosi…». Non credo che sia un male generazionale, ma certo, guardandoci intorno, ci accorgiamo di essere circondati da persone che hanno spento la fiamma della curiosità, del dubbio che apre le porte a tante risposte. Sembra un paradosso, nell’epoca dell’iper informazione, quando siamo bombardati da fatti e notizie in tempo reale. E invece è solo una conseguenza di questa continua pioggia di news, talvolta poco significative.

Eppure la curiosità è fondamentale. Innanzitutto è l’anticamera della libertà, perché apre la mente alla conoscenza, a qualcosa che possiamo scoprire solo inseguendo questo stimolo. Dan Brown ha scritto: «Solo i curiosi sono davvero innovativi». E infatti andate a leggere le storie dei nuovi creatori della tecnologia, i genietti che in America spuntano come i funghi, e troverete sempre, come un dna in comune, la traccia di questo morbo chiamato curiosità.

Essere curiosi significa avere senso critico, non fermarsi all’apparenza, talvolta ingannevole, delle cose. E quindi più tolleranti, aperti alle diversità di razza, di religione, di fede. Di pensiero. La curiosità è un esercizio, leggero e piacevole, per vincere il male oscuro dell’indifferenza, così diffuso nel tempo contemporaneo.

BENEFICI DELLA CURIOSITÀ

Claudio Abbado mi diceva sempre: «La curiosità mi ha insegnato a non avere limiti, e comunque a provare a superarli quando ci sono». È così: uno spirito curioso si attrezza a vedere il mondo con lenti diverse, a non fermarsi di fronte a qualsiasi barriera, a scoprire angoli e sfumature nascoste,  a non barricarsi in inutili convinzioni, a immaginare magari qualcosa che nessuno ha immaginato prima. A vivere con passione, inseguendo anche i sogni delle favole.

COME COLTIVARE LA CURIOSITÀ

Secondo Carlo Rubbia, premio Nobel per la Fisica, è la curiosità più che l’intelligenza, a trasformare l’essere umano. In meglio, generalmente. Ma come si coltiva la curiosità? Innanzitutto vincendo qualsiasi forma di pigrizia, anche mentale. Poi non trascurando i dettagli, e conservando la mente aperta, spolverata da qualsiasi pregiudizio. La curiosità è un esercizio, al quale poi ci si abitua facilmente, anche per i piaceri, a lungo rilascio, che procura. E presuppone comunque una scelta: curare le relazioni umane, a qualsiasi livello. Senza l’altro, anche la nostra curiosità appassisce e scompare.

COME RIMANERE CURIOSI

La curiosità può spegnersi. Un incidente di percorso nella vita sentimentale, un grande dolore che raffredda l’entusiasmo (anche nella vita), la fatica insopprimibile della quotidianità, la sensazione (sbagliata) di avere già visto e fatto tutto. Per rimanere curiosi, sviluppando l’esercizio del quale abbiamo parlato, non resta che fare domande, aggrapparsi a tutto ciò che non conosciamo, sempre tanto, anche un semplice dettaglio, infilarci nelle vite degli altri con discrezione, delicatezza, ma senza convenzionali timidezze. L’ossigeno della curiosità circola sempre attraversando le persone nella loro diversità e unicità. (nonsprecare)

28 APRILE SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO

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“È una giornata importante per riflettere sulla tragedia quotidiana delle morti sul lavoro. Un’occasione preziosa di riflessione per i formatori, per i responsabili della sicurezza aziendale e per i datori di lavoro. Per introdurre nella quotidianità produttiva del nostro Paese tutte le procedure utili alla prevenzione degli infortuni gravi e mortali”.

Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, da tre decenni in prima linea sul fronte della sicurezza dei lavoratori in Italia, sottolinea il valore della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro che si celebra il 28 aprile. E lancia un appello a tutti coloro che si occupano di sicurezza nel nostro Paese.

“Non si può arrivare alla fine di ogni anno contando sempre oltre mille vittime – insiste Rossato – e con un’incidenza di mortalità che rimane praticamente invariata negli ultimi due anni. Non è possibile vedere come i lavoratori siano sempre protagonisti delle stesse tragedie. Perché esiste una normativa ben strutturata nel nostro Paese per prevenire gli infortuni. Basterebbe applicarla in modo più capillare”.

Una situazione drammatica per la nostra penisola, confermata dalla più ampia e recente elaborazione statistica dell’Osservatorio mestrino.

“Non ci sono parole per commentare una situazione che non accenna a cambiare nonostante il maggior rilievo dato a questi drammi da istituzioni e media ma, anzi, stando ai dati, nel 2023 gli infortuni in occasione di lavoro sono aumentati dell’1,1% rispetto al 2022 – spiega ancora Rossato – e ciò significa che i lavoratori nella loro quotidianità lavorativa non sono abbastanza tutelati. Si assiste per contro a una significativa diminuzione degli infortuni mortali in itinere rispetto al 2022 (-19,3%), probabilmente conseguenza del maggior ricorso al lavoro in smartworking avvenuto in questi anni post pandemia. Un risultato confortante, certamente, ma che non si identifica con un miglioramento delle condizioni di sicurezza dei lavoratori nella nostra penisola”.

“Tra l’altro, purtroppo – aggiunge il Presidente dell’Osservatorio mestrino – siamo consapevoli di come in questo drammatico bilancio restino fuori molti altri decessi. Quelli che appartengono all’economia sommersa”.

Nell’ottica di una riflessione più virtuosa e capace davvero di indirizzare il Paese verso un’inversione di rotta, l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre elabora da anni il rischio reale di morte dei lavoratori, regione per regione e provincia per provincia.

“Si tratta dell’indice di incidenza della mortalità, cioè il rapporto degli infortuni mortali rispetto alla popolazione lavorativa regionale e provinciale, la cui media in Italia alla fine del 2023 è di 34,6 decessi ogni milione di occupati (di 35 nel 2022). – racconta il Presidente dell’Osservatorio mestrino – Questo valore, un vero e proprio “indicatore di rischio di morte sul lavoro”, consente di confrontare il fenomeno infortunistico anche tra regioni con un numero di lavoratori diverso.

Sulla base dell’incidenza degli infortuni mortali, l’Osservatorio Vega definisce mensilmente la zonizzazione del rischio di morte per i lavoratori del nostro Paese che viene così descritto – alla stregua della pandemia – dividendo l’Italia a colori”. 

Ebbene, a finire in zona rossa alla fine nel 2023, con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 34,6 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Abruzzo, Umbria, Basilicata, Puglia, Molise, Campania e Calabria. In zona arancione: Sicilia ed Emilia-Romagna. In zona gialla: Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Veneto, Sardegna, Lombardia, Liguria e Trentino-Alto Adige. Le regioni più sicure, in zona bianca, sono: Lazio, Toscana e Valle d’Aosta.

E poi c’è un’emergenza che negli ultimi anni diventa sempre più nitida nelle nostre elaborazioni, ovvero, quella che tocca i lavoratori stranieri, soggetti ad un rischio di infortunio mortale più che doppio rispetto agli italiani. Così gli stranieri deceduti in occasione di lavoro da gennaio a dicembre 2023 sono 155 su 799. Con un rischio di morte sul lavoro che risulta essere più che doppio rispetto agli italiani; si registrano 65,3 morti ogni milione di occupati, contro i 31,1 italiani che perdono la vita durante il lavoro ogni milione di occupati.

Contemporaneamente diminuiscono le denunce di infortunio (mortali e non mortali) del 16,1% rispetto al 2022, ma i decrementi sono dovuti alla fine dell’emergenza Covid che aveva invece ‘gonfiato’ i dati del 2022. (Questi e molti altri dati sono liberamente reperibili nel sito dell’Osservatorio mestrino www.vegaengineering.com).

“Auspichiamo da sempre che i nostri studi e le nostre elaborazioni statistiche possano rappresentare un valido supporto di conoscenza e approfondimento per tutti coloro che si impegnano a fare prevenzione nei luoghi di lavoro e, soprattutto, che diventino strumento concreto ed efficace per tutelare la sicurezza dei lavoratori. Ricordando una volta di più, e proprio in una giornata solenne come il 28 aprile – conclude Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre – che la disciplina in materia di sicurezza sul lavoro nel nostro Paese c’è ed è esaustiva. Dobbiamo solo applicarla. A tal fine serve dunque un’adeguata e diffusa formazione dei lavoratori e, anche, dei datori di lavoro; senza dimenticare il valore deterrente di ispezioni e sanzioni. Non si possono considerare salute e sicurezza sul lavoro dei costi, bensì un investimento. È indispensabile che l’Italia esca dal torpore dell’insicurezza che immobilizza piani virtuosi di prevenzione e che continua a perpetuare la tragedia anno dopo anno. Perché l’inettitudine e l’ignoranza di chi si dovrebbe occupare della tutela dei lavoratori, poi, si traducono in infortuni gravi e, talora, mortali”.

Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering

ARRESTATE 4 PERSONE PER SPACCIO SOSTANZE STUPEFACENTI

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I Carabinieri della Compagnia di San Severo e della locale Stazione hanno dato esecuzione a due distinte Ordinanze di Custodia Cautelare, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti complessivamente di sette sanseveresi (cinque dei quali sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere e due agli arresti domiciliari) accusati, in concorso tra loro, di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’articolata d’indagine, condotta dal mese di ottobre 2023 sotto la direzione della Procura della Repubblica di Foggia, ha consentito di raccogliere gravi indizi di reità in relazione a due distinte attività di spaccio di stupefacenti al dettaglio del tipo cocaina, hashish e marjuana che i sette indagati, appartenenti a due differenti nuclei familiari, avevano avviato presso le loro rispettive abitazioni situate nel centro storico del comune dauno, con sistemi di video-sorveglianza e accessi blindati da inferriate per eludere le indagini, in favore di assuntori sia sanseveresi, sia provenienti da comuni o regioni limitrofe.

A riscontro delle attività condotte, nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza di reato 2 persone, denunciate altre 5 e sottoposti a sequestro 239,53 grammi di hashish, 9,30 di marijuana, 7,92 di cocaina e 3,45 di eroina.

Inoltre, durante l’esecuzione delle misure restrittive, i Carabinieri hanno eseguito ulteriori due arresti in flagranza di reato, avendo rinvenuto all’interno dell’abitazione di uno dei due nuclei familiari e sequestrato circa 3,2 chilogrammi di hashish suddivisi in “panetti”, oltre a 10 grammi circa di cocaina suddivisa in dosi.

RODI, CONCERTO DI PRIMAVERA CON DUE CORI

Il 26 aprile ore 19.00 presso il santuario Madonna della Libera a Rodi Garganico si potrà assistere ad un concerto che vedrà protagonisti due cori di prestigio internazionale, Il Songpa Civic Silver Choir proveniente dalla Repubblica Corea Del Sud e L’Accademia Corale Vittore Veneziani proveniente da Ferrara; entrambi i gruppi saranno in visita sul nostro meraviglioso Gargano negli stessi giorni.

L’evento è stato reso possibile dalla sinergia tra l’Unitre di San Nicandro Garganico con la sua Presidente Rosa Ricciotti Docente di Canto del Conservatorio e maestra di Park Hun, l’associazione Luigi Russo di Rodi Garganico che sta donando alla cittadina garganica un notevole apporto culturale con attività che si dipanano durante tutto l’anno, il Comune di Rodi Garganico sempre disponibile, al parroco Don Fabio che con grande sensibilità ha sostenuto il progetto, all’intuito e la lungimiranza del Maestro Francesco Mastromatteo musicista e vicario della sede di Rodi Garganico del Conservatorio.

Infatti entrambi i direttori hanno in comune l’aver conseguito il diploma di laurea presso la sezione di Rodi Garganico del Conservatorio di Musica “Umberto Giordano”, Park Hun in Canto Lirico e Teresa Auletta in pianoforte. Due mondi due culture unite dall’amore per la musica che non vede confini ma un unico popolo.

IL COMANDANTE LEG. CAR. PUGLIA VISITA I COMANDI DI S. GIOVANNI R, S. MARCO E MATTINATA         

Il Comandante della Legione Carabinieri Puglia, Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco, si è recato presso la sede del Comando Compagnia Carabinieri di San Giovanni Rotondo.

Ricevuto dal Capitano Massimiliano Corlianò, il Generale ha incontrato una rappresentanza di militari a cui ha espresso riconoscenza per l’impegno e la dedizione profusi quotidianamente, non mancando di sottolineare l’importanza dell’opera di assistenza, vicinanza e sostegno in favore dei cittadini a cui ogni Carabiniere deve ispirarsi nello svolgimento del servizio.

Il Comandante della Legione ha poi raggiunto le Stazioni Carabinieri di San Marco in Lamis e Mattinata, presso le quali ha ribadito la fondamentale azione di prossimità che l’Arma svolge in provincia di Foggia, in special modo nei territori in cui le Stazioni costituiscono l’unico presidio delle Forze di Polizia, rappresentando un imprescindibile punto di riferimento per la popolazione.

SAN NICANDRO, DOMANI SOLENNE PROCESSIONE DELLA MADONNA INCORONATA

Domani, 27 aprile, è prevista la processione religiosa ecclesiastica in onore della Madonna Incoronata organizzata dall’Arciconfraternita del SS. Rosario.

Questi i divieti previsti: divieto di transito in Via Chiesa Madre, Via Magenta e Via Mercato, dalle ore  18,45 alle ore 20,30 e divieto di sosta lungo tutto l’itinerario della processione, 

Itinerario processione Incoronata – Chiesa Madre (partenza) – Via Magenta – III° Vico Mercato – Via Vittorio Emanuele II° – Via Mercato (Chiesa di S. Giovanni Battista) – Via Arc. Don Vincenzino Palmieri (Via Mercato Lato SX Chiesa di S. Giovanni) – Via XX Settembre – Via Giannone – Via Roma – Via Marconi – Via del Gargano – Via Rovelli – Via Matteotti – II° Vico Mazzini – Via Mazzini – Via Giannone – Corso Umberto I° – Piazza Domenico Fioritto – Corso Garibaldi – Piazza IV Novembre – Via Paolo VI – Via Adriatico – Via Madonna del Carmine – Piazza Domenico Fioritto – Via G. Bruno – Via Chiesa Madre – Chiesa Madre (rientro)

VIDEOSORVEGLIANZA IN 16 COMUNI DEL FOGGIANO

Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Foggia, Maurizio Valiante, riunitosi il 23 aprile scorso, ha dato il via ai progetti per la realizzazione dei sistemi di videosorveglianza da finanziare con i fondi stanziati dal Decreto del Ministero dell’Interno.

Questi i comuni interessati: Alberona, Casalnuovo Monterotaro, Castelluccio Valmaggiore, Castelnuovo della Daunia, Cerignola, Ischitella, Lucera, Manfredonia, Orsara di Puglia, Rocchetta Sant’Antonio, San Giovanni Rotondo, San Nicandro Garganico, San Paolo di Civitate, Torremaggiore, Vico del Gargano e dall’Unione dei Comuni dei Cinque Reali Siti.

I progetti saranno inviati al Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno per la valutazione della definitiva l’ammissibilità al finanziamento.

SAN NICANDRO GARGANICO: OGGI FESTA DELLA LIBERAZIONE

Anche nel nostro comune celebra il 25 aprile, la Festa della Liberazione, con il seguente programma predisposto dall’amministrazione comunale:

Ore 9.00: giro della Banda musicale “Città di San Nicandro Garganico” per le vie principali della città

Ore 10:30:  deposizione corona al monumento dei caduti della Seconda Guerra mondiale in Piazza 4 Novembre

Ore 10:45: deposizione corona alla lapide della Resistenza presso Palazzo Zaccagnino

Interventi previsti:

Celestina Russo (Direttivo Anpi San Nicandro Garganico)

Matteo Vocale (Sindaco di San Nicandro Garganico)

Ma perché oggi è la “Festa della Liuberazione”?

“Arrendersi o perire!». La parola d’ordine intimata dai partigiani riecheggiò un pò ovunque nel Nord Italia lungo tutta la giornata (e poi anche nei giorni successivi) del 25 aprile 1945. Alle 8 di quel mattino, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani – proclamò così l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. Le forza partigiane si erano organizzate un anno e mezzo prima, nell’ora cioè della disfatta, quando alcune migliaia di italiani decisero di resistere all’occupazione straniera (poche migliaia, va detto, che però furono molte per un Paese schiacciato da vent’anni di regime poliziesco). E ora, mentre gli Alleati risalivano la Penisola, i partigiani attaccavano i presìdi fascisti e tedeschi del Nord Italia imponendo la resa. Il 26 aprile a Milano entrava un’autocolonna partigiana proveniente dall’Oltrepò e il CLNAI prendeva il potere «in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano». Tra le prime decisioni, la condanna a morte di tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini, che verrà fucilato tre giorni dopo. Già il 28 aprile una grande manifestazione di celebrazione della liberazione si tenne in città. Gli americani entrarono a Milano il giorno dopo e il 1° maggio a Torino. A quel punto, tutta l’Italia settentrionale era stata liberata (a Bologna era toccato il 21 aprile, a Genova il 23 e a Venezia il 28).

La Liberazione metteva fine a vent’anni di dittatura e a cinque di guerra. Un evento epocale, una “rivoluzione”, quella che non c’era stata durante i governi liberali e poi sotto la lunga ombra del regime, e che ora avrebbe portato di lì a un anno, per la prima volta, l’intera popolazione adulta italiana (comprese le donne) alle urne per decidere, con il referendum del 2 giugno 1946, fra monarchia e repubblica. Il 25 aprile, simbolicamente, viene così a rappresentare il culmine della fase militare della Resistenza e, poi, della nascita della Repubblica Italiana e della stesura definitiva della Costituzione. È al presidente del Consiglio Alcide De Gasperi che si deve la proposta rivolta al principe Umberto II, allora luogotenente del Regno d’Italia, di emanare una legge per celebrare “la totale liberazione del territorio italiano”. Il principe accetta e “il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”.

Se il 25 aprile non è la festa della Repubblica italiana, che si celebra invece il 2 giugno, ma – molto di più – la festa di una libertà conquistata con il sangue, durante una guerra civile e contro lo straniero invasore, va ricordato che l’Italia non è l’unica a celebrare in un giorno speciale la fine dell’occupazione straniera: Olanda e Danimarca la festeggiano il 5 maggio, la Norvegia l’8, la Romania il 23 agosto. E al di là del Mediterraneo, l’Etiopia celebra la sua festa della Liberazione il 5 maggio. Liberazione non dai nazisti, ma dalla terribile occupazione italiana: ovvero, quando “gli altri”, gli invasori, eravamo noi.

REGIONE PUGLIA, IN VIGORE L’ORDINANZA BALNEARE PER IL 2024

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Dal 1° maggio al 30 settembre, per 24 ore al giorno, è riservata ordinariamente alla balneazione la zona di mare fino alla distanza di 200 metri dalle spiagge e/o dalle scogliere basse e 100 metri dalle coste a picco, salvo diversi limiti fissati dall’Autorità Marittima.

NORME DI SICUREZZA SULL’USO DELLE ZONE DEL MARE RISERVATE ALLA BALNEAZIONE

1. Le prescrizioni riguardanti gli aspetti relativi alla sicurezza nell’utilizzo delle spiagge e del mare, ivi incluse l’individuazione degli ambiti riservati alla balneazione e le modalità di segnalazione dei relativi limiti, sono regolamentate con provvedimenti delle Autorità Marittime competenti. Le prescrizioni riguardanti gli aspetti relativi alla sicurezza nell’utilizzo delle spiagge e del mare connessi con l’utilizzo dello spazio aereo sovrastante ad essi, ivi incluse l’individuazione degli ambiti interdetti al volo in funzione della sicurezza dei bagnanti e le modalità di segnalazione dei relativi limiti, sono regolamentate con provvedimenti dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) territorialmentecompetente.

2. Le postazioni di salvamento, in quanto presidi di sicurezza, non sono oggetto di concessione demaniale marittima.

3. L’obbligo di allestire e manutenere i corridoi di lancio – secondo le modalità e caratteristiche disciplinate con Ordinanze delle Autorità Marittime competenti – spetta ai Comuni costieri per le esigenze di pubblico uso, e ai soli concessionari per le attività di noleggio di imbarcazioni e natanti in genere ed attività ricreative e sportive, in relazione alle specifiche attività oggetto di concessione.

4. L’Autorità Marittima disciplina i corridoi di avvicinamento per l’accesso alle grotte costiere, fermo restando l’accertamento delle condizioni di sicurezza da parte dell’Autorità competente, nonché eventuali limitazioni e divieti imposti dagli Enti gestori delle Aree Marine Protette.

ZONE IN CUI È VIETATA LA BALNEAZIONE

1. Oltre che nelle zone vietate per legge, la balneazione è VIETATA:

a) nelle zone interdette con Ordinanza dell’Autorità Marittima territorialmente competente;

 Ordinanza delle Autorità comunali, opportunamente segnalate da appositi cartelli, redatti anche in lingua inglese, posizionati a cura dei Comuni stessi;

c) nelle zone classificate “A” di riserva integrale delle Aree Marine Protette ricadenti nel territorio regionale.

PRESCRIZIONI SULL’USO DEL DEMANIO MARITTIMO

1. Sulle aree demaniali marittime della costa pugliese, è VIETATO:

a) campeggiare con tende, roulotte, camper ed altre attrezzature o installazioni impiegate a tal fine, nonché pernottare al di fuori delle aree specificatamente destinate con regolare titolo abilitativo;

b) abbandonare a terra o in mare rifiuti di qualunque genere (compresi i mozziconi di sigarette), sia pure contenuti in buste;

c) creare, in qualsivoglia maniera, impedimenti pregiudizievoli all’utilizzo da parte dei soggetti diversamente abili;

d) transitare e/o sostare con automezzi, motociclette, ciclomotori e veicoli di ogni genere, ad eccezione di quelli di soccorso, di servizio delle forze dell’ordine o di pubbliche Amministrazioni/Enti con specifiche competenze in aree demaniali, di quelli adoperati per la pulizia e la sistemazione delle spiagge, per i tempi strettamente necessari alle relative operazioni, nonché degli ausili utilizzati dai disabili atti a consentire autonomia nei loro spostamenti. Il divieto non si applica alle aree demaniali destinate a parcheggio e a viabilità appositamente autorizzate;

e) effettuare riparazioni su apparati motore o lavori di manutenzione alle imbarcazioni e a natanti in genere, in violazione alle norme ambientali;

f) accendere fuochi o fare uso di fornelli ed allestire pic-nic con tavolini e sedie in aree non allo scopo riservate. È sempre consentito, sulle spiagge e sulle aree demaniali, introdurre alimenti e bevande per

3 il consumo proprio e/o dispositivi medici di emergenza negli opportuni contenitori (es. borse termiche), nonché consumare alimenti/bevande anche se non acquistati in loco;

g) mettere in pratica qualsiasi attività o comportamento che possa danneggiare i cordoni dunali e gli habitat naturali ivi esistenti;

h) utilizzare attrezzature balneari dopo il tramonto;

i) lasciare in sosta natanti fuori dagli spazi autorizzati, ad eccezione di quelli destinati alle operazioni di assistenza e salvamento;

j) lasciare sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, lettini, sedie sdraio, tende o altre attrezzature comunque denominate;

k) organizzare feste, animazioni ed altre forme di intrattenimento all’interno delle strutture balneari, senza autorizzazioni, nulla osta ed altri provvedimenti previsti da normative specifiche, ivi comprese quelle relative all’inquinamento acustico;

l) occupare con ombrelloni, sedie o sdraio, natanti e/o altre attrezzature mobili ed oggetti di qualsiasi natura la fascia di spiaggia, ampia non meno di metri 5 dalla battigia, destinata esclusivamente al libero transito con divieto di permanenza. Tuttavia:

 i mezzi di soccorso, ove per ragioni oggettive non possano sostare in acqua o nella zona di arenile a ridosso della battigia, sono esclusi dal precedente divieto;

 in presenza di arenili di profondità ridotta, la fascia di spiaggia destinata al libero transito può essere eccezionalmente rimodulata dal Comune, previa acquisizione del parere vincolante dell’Autorità Marittima, fino al limite di metri 3 dalla battigia; 

 il concessionario frontista è tenuto a rispettare e a far osservare la predetta prescrizione;

 le distanze di cui sopra sono riferite alla linea di battigia;

m) sostare nei corridoi di lancio ovvero attraversarli a nuoto;

n) ormeggiare qualsiasi tipo di imbarcazione e/o natante nei corridoi medesimi;

o) praticare qualsiasi gioco, sia a terra che in acqua, che possa arrecare pericolo, danno o molestia alle persone, turbativa della quiete pubblica, nonché nocumento all’igiene dei luoghi. I suddetti giochi sono consentiti nelle zone all’uopo attrezzate o a ciò destinate dai singoli concessionari sui quali grava, comunque, l’obbligo di stipulare apposita polizza assicurativa;

p) tenere ad alto volume apparecchi di diffusione sonora, nonché fare uso degli stessi tra le ore 13:30 e le ore 16:00, ad eccezione degli avvisi di pubblica utilità diramati mediante altoparlanti. È, altresì, fatto divieto di utilizzo di apparecchi di diffusione sonora direttamente sull’arenile;

q) esercitare attività commerciale (commercio in forma fissa o itinerante, pubblicità, attività promozionali, ecc.), organizzare giochi di gruppo, manifestazioni ricreative o spettacoli pirotecnici senza l’autorizzazione del Comune;

r) effettuare l’attività di estetica (es. massaggiatori), l’attività di acconciatori, l’attività di tatuatori e piercing; presso le strutture balneari le suddette attività possono essere svolte solo in appositi ambienti dedicati e previa acquisizione delle autorizzazioni sanitarie e commerciali previste dalla normativa vigente e specifica integrazione nell’atto concessorio;

s) effettuare la pubblicità, sia sulle spiagge che nello specchio acqueo riservato ai bagnanti, mediante la distribuzione e il lancio, anche a mezzo di aerei, di materiale pubblicitario, nonché l’impiego di megafoni, di altoparlanti e di analoghi mezzi di propaganda acustica;

t) spostare, occultare o danneggiare segnali fissi o galleggianti (boe, gavitelli, ecc.) posti a tutela della pubblica incolumità e a salvaguardia della vita umana in mare;

u) effettuare, durante il periodo di apertura obbligatorio, lavori di straordinaria manutenzione e/ointerventi soggetti a titolo abilitativo di natura edilizia che interessino opere di difficile rimozione, salvo che l’intervento non sia finalizzato al ripristino del corretto funzionamento degli impianti e delle strutture danneggiati a seguito di eventi eccezionali e/o non prevedibili;

v) asportare le biomasse vegetali spiaggiate (le fanerogame Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa, oltre alle macroalghe), in quanto “ripascimento” naturale delle spiagge. Restano salve le attività disciplinate dalle “Linee Guida per la gestione delle Biomasse Vegetali Spiaggiate” di cui alla D.G.R. n. 822/2022;

w) svolgere attività che possano pregiudicare la nidificazione e schiusa delle uova delle specie protette Caretta-Caretta e Fratino (Charadrius alexandrinus). Restano salve le attività disciplinate dalle “Linee guida per la manutenzione stagionale delle spiagge” di cui alla D.G.R. n. 906/2021.

2. Sulle aree demaniali marittime pugliesi, al fine di favorire la sostenibilità ambientale delle spiagge e preservare l’ambiente marino, durante il periodo ordinariamente riservato alla balneazione, è vietato l’utilizzo di materiale monouso per alimenti (piatti, bicchieri, posate, cannucce) che non sia realizzato in materiale biodegradabile e compostabile.

3. L’attività di sorvolo del demanio marittimo e delle zone di mare riservate alla balneazione è disciplinata dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC).

DISPOSIZIONI SULLA FRUIBILITA’ E IL DECORO DELLE SPIAGGE LIBERE

1. I Comuni costieri hanno l’obbligo:

a) di assicurare sulle spiagge libere l’igiene, la pulizia, la raccolta dei rifiuti, anche attraverso l’installazione di cartelli e avvisi tesi a sensibilizzare sul non abbandonare i rifiuti;

b) di rendere perfettamente fruibili, anche ai soggetti diversamente abili, gli accessi pubblici al mare esistenti, garantendo la costante pulizia e sistemazione per la loro regolare percorribilità;

c) nelle spiagge libere destinate alla balneazione, qualora non provvedano a garantire il servizio di salvamento, di predisporre adeguata segnaletica, da posizionare sulle stesse in luoghi ben visibili, redatta anche in lingua inglese, con la seguente dicitura: “ATTENZIONE: BALNEAZIONE NON SICURA PER MANCANZA DI SERVIZIO DI SALVAMENTO”.

d) di installare idonei segnali di “divieto con eccezioni” in corrispondenza dei varchi e degli accessi carrabili, al fine del rispetto della prescrizione di cui al precedente art. 4, comma 1, lett. d);

e) compatibilmente con le esigenze di tutela ambientale:

 di garantire il libero accesso all’arenile ad intervalli non superiori a 150 metri (tale distanza, tenuto conto della morfologia naturale e antropica dei luoghi, deve essere effettivamente percorribile), nonché di promuovere, qualora vi siano opere di urbanizzazione a delimitazione del demanio marittimo, l’attività amministrativa finalizzata alla realizzazione degli accessi con le medesime modalità. Gli accessi pubblici e le spiagge libere dovranno essere segnalati per mezzo di apposita cartellonistica tipo in formato A2 (59,4 cm x 42 cm), allegata alla presente Ordinanza e scaricabile dal sito www.regione.puglia.it;

 di predisporre, ai fini della concreta fruibilità delle spiagge libere e del mare territoriale anche da parte dei soggetti diversamente abili, idonei percorsi perpendicolari alla battigia e fino al raggiungimento della stessa, con apposite pedane amovibili;

 di installare sufficienti ed idonei servizi igienici.

2. Al fine di agevolare la balneazione dei tratti di costa sui quali insistono opere di difesa trasversali o radenti, i Comuni possono allestire sulle medesime, previo nulla osta dell’Autorità Marittima territorialmente competente ai fini della sicurezza, idonei percorsi di transito libero e aree di stazionamento ad uso pubblico indistinto, mediante tavolati e/o pedane in legno che favoriscano l’accesso al mare.

3. Sulle aree demaniali marittime pugliesi la conduzione degli animali d’affezione è disciplinata dalla L.R. 17 dicembre 2018 n. 56. I Comuni devono dare evidenza delle misure limitative adottate in ordine all’accessibilità degli animali d’affezione sulle spiagge libere ovvero della presenza di aree attrezzate per l’accoglienza, secondo le disposizioni della predetta Legge.

4. Nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 31 marzo è consentito effettuare passeggiate sulla battigia con cavalli, previa comunicazione al Comune ed all’Autorità Marittima territorialmente competente con preavviso di almeno 48 ore. L’accesso e la permanenza con cavalli sulle spiagge libere sono subordinati al rispetto delle normative igienico-sanitarie. La pulizia/raccolta/smaltimento/recupero dei rifiuti generati sulle spiagge, a seguito delle passeggiate con cavalli, è a cura del proprietario degli stessi. All’interno delle Aree Marine Protette, la presente norma si applica se non vi sono disposizioni adottate in materia da parte dei relativi Enti di Gestione.

 5. I Comuni, in materia di manutenzione stagionale delle spiagge, operano nel rispetto delle indicazioni di cui alle Linee Guida per la manutenzione stagionale delle spiagge approvate con D.G.R. n. 906/2021.

DISCIPLINA DELLE AREE IN CONCESSIONE PER STRUTTURE BALNEARI

1. Le strutture balneari devono essere aperte al pubblico, durante il periodo di apertura obbligatoria, almeno dalle ore 9:00 alle ore 19:00. Fuori da tali orari è possibile praticare l’attività balneare a condizione che siano garantite tutte le norme di sicurezza emanate all’uopo dall’Autorità Marittima. Inoltre, anche fuori da tale orario, le strutture possono esercitare, ove autorizzate, servizi di ristorazione, bar, ecc., secondo le norme amministrative dei rispettivi Comuni.

2. I concessionari di strutture balneari, ottenuta la licenza di esercizio e l’autorizzazione sanitaria da parte delle competenti Autorità, per l’apertura al pubblico, devono:

 esporre, all’ingresso della struttura balneare, in luogo ben visibile agli utenti e per tutta la durata di apertura:

a) apposita cartellonistica tipo, allegata alla presente Ordinanza e scaricabile dal sito www.regione.puglia.it (formato A2, 59,4 cm x 42 cm), indicante la tipologia di concessione (Stabilimento Balneare ovvero Spiaggia Libera con Servizi);

b) copia della presente Ordinanza e delle eventuali integrazioni, in formato stampa non inferiore a 70 cm x 100 cm;

c) le tariffe applicate per i servizi resi, da comunicare al Comune;

 attivare un efficiente servizio di soccorso, salvamento e pulizia delle spiagge nel rispetto delle prescrizioni emanate dall’Autorità Marittima, anche mediante forme di collaborazione con altri concessionari e/o con i Comuni.

Capo B)

Disciplina particolare per la fruibilità e il decoro delle strutture balneari

1. I concessionari hanno l’obbligo di consentire il transito libero e gratuito al pubblico per l’accessoalla battigia.

I concessionari possono inoltre segnalare la presenza di accessi pubblici in ambiti non superiori a metri 150 (tale distanza, tenuto conto della morfologia naturale e antropica dei luoghi, deve essere effettivamente percorribile), a sinistra o a destra rispetto all’ingresso della concessione, per mezzo di apposita cartellonistica tipo, allegata alla presente Ordinanza e scaricabile dal sito www.regione.puglia.it (formato A3, 42 cm x 29,7 cm), posta ben visibile all’ingresso delle strutture per l’intero periodo di apertura.

Ai sensi dell’art. 14, comma 15 della L.R. n. 17/2015, l’accesso ed il transito libero negato, in assenza di varchi pubblici alla spiaggia in ambito pari o inferiore a quello sopra indicato, costituiscono gravi violazioni agli obblighi concessori e, pertanto, motivo di decadenza ex art. 47 lett. f) R.D. 30.03.1942 n. 327 (codice della navigazione).

2. Tutti i percorsi posizionati sugli arenili dovranno essere realizzati solo con pedane facilmente amovibili. Fermo restando l’obbligo di garantire l’accesso al mare da parte di soggetti diversamente abili mediante la predisposizione di idonei percorsi perpendicolari alla battigia e fino al raggiungimento della stessa, i concessionari potranno altresì predisporre, al fine di consentire la loro mobilità all’interno delle aree in concessione, altri percorsi da posizionare sulla spiaggia, anche se non risultano riportati sul titolo di concessione.

Allo stesso fine detti percorsi potranno anche congiungere aree limitrofe in concessione, previa semplice comunicazione al Comune.

La percorribilità e fruibilità di tali percorsi dovrà essere garantita dall’assenza di qualsiasi ostacolo. Tali prescrizioni valgono, altresì, per le attività balneari svolte dalle strutture turistico-ricreative su aree private, comunque connesse al demanio marittimo.

3. I concessionari hanno l’obbligo di mettere a disposizione dei diversamente abili gli appositi ausili speciali (sedia per il trasporto di disabili e anziani adatta al mare). A tal fine, ogni struttura balneare dovrà essere dotata di almeno un ausilio alla balneazione. Sono fatti salvi i casi in cui la morfologia della costa non consente l’utilizzazione dei predetti ausili, previo accertamento e autorizzazione da parte del Comune.

4. I concessionari hanno l’obbligo di dare evidenza delle misure limitative adottate in ordine all’accessibilità degli animali d’affezione. In caso di spiaggia “animal friendly”, attrezzata secondo le previsioni della L.R. 56/2018, i concessionari dovranno esporre l’apposita cartellonistica prevista.

5. I concessionari devono curare l’estetica, il decoro, l’igiene e la perfetta manutenzione delle aree in concessione fino al battente del mare, nonché la pulizia delle aree alle stesse limitrofe, per una larghezza non inferiore a metri 20, non oggetto di altre concessioni, e dello specchio acqueo immediatamente prospiciente la battigia. È fatto salvo il caso di mareggiate eccezionali, in cui i concessionari sono comunque tenuti ad assicurare il ripristino delle condizioni di decoro, igiene e perfetta manutenzione nei tempi tecnici strettamente necessari.

I Concessionari, in materia di manutenzione stagionale delle spiagge, operano nel rispetto delle indicazioni di cui alle Linee Guida per la manutenzione stagionale delle spiagge approvate con D.G.R. n. 906/2021.

I concessionari hanno l’obbligo di effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti e, altresì, di dotare le proprie strutture di idonei contenitori per i diversi tipi di materiale al servizio degli utenti. Tutti i rifiuti devono essere sistemati in appositi contenitori differenziati in attesa dell’asporto da parte degli operatori comunali e devono essere comunque trasportati, a cura del concessionario, nei cassonetti predisposti dall’Autorità comunale, negli orari e con le modalità fissate dalla stessa Amministrazione.

6. Il numero di ombrelloni da installare, a qualsiasi titolo, sull’arenile deve essere tale da non intralciare la circolazione dei bagnanti. In particolare, devono essere rispettate le seguenti distanze minime tra gli ombrelloni, ovvero gli altri sistemi di ombreggio: metri 3,0 tra le file e metri 2,5 tra ombrelloni sulla stessa fila.

7. È vietata la realizzazione di recinzioni.

8. Per l’esatta identificazione dell’area in concessione è fatto obbligo di posizionare, fronte terra, delimitazioni con sistema a giorno aventi altezza massima non superiore a metri 1,50, realizzate con paletti in legno a testa arrotondata comunque orditi.

Al fine di assicurare l’uniformità per ambiti territoriali, i Comuni possono emanare disposizioni in ordine a forma, tipologia e colore delle suddette delimitazioni fronte terra.

Le porzioni di arenile in concessione devono essere, inoltre, obbligatoriamente delimitate lateralmente, per una migliore identificazione del fronte mare in concessione, con singoli paletti in legno, di altezza non superiore a metri 1,20, a testa arrotondata e a interasse non inferiore a metri 1,00, eventualmente collegati con ricorsi di corda, oppure con incannucciata naturale o rete ombreggiante semi-trasparente bianca, in ogni caso di altezza non superiore a metri 1,20 di guisa da consentire la visuale del mare. Non è consentita alcuna diversa perimetrazione.

Tale delimitazione deve essere allestita anche posteriormente in presenza di apparati dunali o di aree di macchia mediterranea retrostanti all’area in concessione.

Tutte le predette delimitazioni, anche se provvisorie, devono rispondere alle vigenti normative di sicurezza e devono essere munite di ogni eventuale autorizzazione prescritta per norme di legge o regolamento. L’Amministrazione regionale è comunque manlevata da ogni possibile danno o condanna che potesse derivare dal posizionamento di tali sistemi di delimitazione.

Il fronte mare deve rimanere, comunque e sempre, libero al transito.

Sono fatte salve le sole recinzioni “fronte – strada”, purché approvate ed inserite nel relativo titolo di concessione, a condizione che non costituiscano impedimento all’accesso all’arenile ai sensi dell’art. 10, comma 5, lett. d) della Legge regionale 10 aprile 2015, n. 17, nonché i sistemi di interdizione di accesso alle piscine, obbligatori a termini di legge, e le delimitazioni delle aree adibite al gioco, qualora le medesime non ostruiscano l’accesso al mare e siano utilizzate solo nel periodo di apertura della struttura, al termine del quale dovranno essere rimosse.

Limitatamente al periodo invernale, per la protezione dei manufatti e arredi amovibili, nonché delle piante ornamentali da atti vandalici e per il ricovero dei beni e delle attrezzature amovibili costituenti patrimonio del concessionario, possono essere individuate e delimitate – con sistema a giorno di altezza non superiore a metri 2,00 – specifiche aree nell’ambito della concessione, per una consistenza strettamente necessaria e, comunque, comprendendo una fascia di rispetto non superiore a metri 2,00.

Dette delimitazioni non devono in ogni caso costituire impedimento all’accesso all’arenile libero, anche

in concessione e all’accesso al mare.  Al fine di assicurare l’uniformità per ambiti territoriali, i Comuni possono emanare disposizioni in ordine a forma, tipologia e colore delle suddette delimitazioni.

L’eventuale installazione delle delimitazioni deve rispondere alle normative di sicurezza ed il concessionario deve darne preventiva comunicazione al Comune.

Le delimitazioni di cui al presente comma non costituiscono recinzioni ai sensi dell’art. 14, comma 4, della Legge regionale 10 aprile 2015, n. 17.

9. È vietata l’occupazione delle cabine per il pernottamento e per altre attività che non siano attinenti alla balneazione, con l’esclusione di eventuali locali di servizio. I concessionari sono tenuti a controllare le installazioni, prima della chiusura serale dell’impianto balneare, per accertare l’assenza di persone nelle cabine.

Capo C)

Disciplina particolare dei servizi

1. Presso ogni struttura balneare dovranno essere disponibili:

a) idonei dispositivi e sistemazioni antincendio, nel rispetto della vigente normativa in materia;

b) i dispositivi di sicurezza stabiliti dalle vigenti Ordinanze per la Sicurezza Balneare emanate dall’Autorità Marittima;

c) le dotazioni di primo soccorso, pronte per l’uso, costituite almeno da:

 n° 1 pallone AMBU e n°1 pallone AMBU pediatrico con maschere e reservoir;

 n° 3 bombole individuali di ossigeno da un litro senza riduttore di pressione o, in alternativa, 2 bombole di ossigeno normobarico da litri tre dotate di valvola riduttrice flussometrica integrata,manometro e mascherina con tubo di collegamento;

 saturimetro;

 pocket mask per respirazione bocca – naso – bocca;

 n.1 barella (tavola spinale con ragno o, ai fini di una migliore trasportabilità del paziente, toboga, data la tipologia della superficie e, indipendentemente dalla presenza o meno di traumi, per assicurare una efficace dinamica respiratoria e la somministrazione di ossigeno in maschera in completa sicurezza);

 n° 1 cassetta di pronto soccorso ovvero il pacchetto di medicazione, contenenti la dotazione minima indicata rispettivamente negli allegati 1 e 2 al D.M. 15.07.2003 n°388;

 un defibrillatore (Dae) collocato in un posto facile da raggiungere e con un cartello visibile che ne indichi la presenza con dicitura e relativo simbolo. L’utilizzo del dispositivo deve essere assicurato, per l’intero periodo di apertura al pubblico, con la costante presenza di personale abilitato all’uso di tale presidio sanitario sulla base della normativa nazionale e regionale vigente , ancorché rientrante tra quello abilitato anche per l’assistenza ai bagnanti.

2. Ogni struttura deve essere dotata di un angolo nursery debitamente attrezzato (fasciatoio e scaldabiberon).

3. I servizi igienici devono essere collegati alla rete fognaria comunale, ovvero essere dotati di un sistema di smaltimento riconosciuto idoneo dalla competente Autorità sanitaria.

Qualora siano utilizzate docce non dotate di idoneo sistema di scarico, è vietato l’uso di sapone e shampoo.

I servizi igienici per persone diversamente abili devono essere dotati di apposita segnaletica riportante il previsto simbolo internazionale, ben visibile al fine di consentire la loro immediata identificazione.

4. I sistemi di illuminazione dovranno essere realizzati con il minimo inquinamento luminoso.

5. Nei locali (bar, ristoranti ecc.) con accesso alla spiaggia:

 tutte le bevande vendute o somministrate in contenitori di vetro devono essere consumate all’interno dei locali o comunque nelle aree dedicate alla somministrazione di alimenti e bevande indicate nel titolo concessorio;

 durante il periodo ordinariamente riservato alla balneazione, i piatti, i bicchieri, le posate, le cannucce, se monouso, devono essere in materiale biodegradabile e compostabile.

6. I concessionari degli stabilimenti balneari, fatti salvi i divieti di cui al precedente art. 4 comma 1, lett. p), potranno fare uso delle apparecchiature sonore per una durata massima di quattro ore al giorno da indicare nella “NORMA ETICA” di cui al successivo Capo D). Gli apparecchi sonori dovranno, in ogni caso, essere posizionati al di fuori della battigia. I livelli di intensità acustica devono essere moderati in modo da non arrecare disturbo all’utenza balneare e, comunque, rispettare i limiti di zonizzazione acustica del territorio comunale di cui alla Legge regionale 12 febbraio 2002, n. 3.

7. I concessionari e gli operatori della spiaggia in genere hanno l’obbligo di segnalare tempestivamente all’Autorità marittima competente e/o Forze di Polizia eventuali incidenti che si dovessero verificare sul demanio marittimo e negli specchi acquei antistanti.

IN ARRIVO I MINIPIA TURISMO. DAL 22 MAGGIO LE DOMANDE: 20 MILIONI LA DOTAZIONE INIZIALE

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Il cruscotto degli strumenti agevolativi si arricchisce di una misura fortemente richiesta dalle imprese di settore: il MiniPia Turismo.

L’Avviso regionale, gestito da Puglia Sviluppo in qualità di organismo intermedio, sarà pubblicato venerdì 26 aprile, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia e sarà operativo per la presentazione delle domande da mercoledì 22 maggio 2024. I Mini Pacchetti Integrati di Agevolazione Turismo, hanno una dotazione iniziale di 20 milioni di euro (risorse del Programma regionale Puglia Fesr-Fse+ 2021-2027) e l’obiettivo di attrarre nuovi flussi turistici attraverso un’offerta capace di coniugare un turismo valoriale, esperienziale e culturale con forme di gestione tecnologicamente innovative in modo da aumentare il potenziale competitivo del patrimonio storico, culturale e naturalistico pugliese.  Il miglioramento dei servizi offerti passa anche attraverso lo sviluppo delle competenze degli operatori turistici anche in ottica di digitalizzazione, di approccio responsabile alle risorse naturali e di management tecnologicamente organizzato per creare sinergie e scambi tra le diverse professionalità, promuovendo l’identità del territorio regionale.

Dunque un’offerta turistica rinnovata, ma anche sostenibile perché prevede l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di immobili già esistenti, adibiti o da adibire a strutture turistiche alberghiere o extralberghiere in coerenza con l’aggiornamento del Piano Strategico del Turismo Puglia 365. La misura prevede la valorizzazione di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni, casine d’epoca e casali da trasformare in strutture turististico-alberghiere o extralberghiere oltre al recupero di immobili che presentano interesse artistico e storico-architettonico e di immobili abbandonati situati nei centri storici, nonché la realizzazione di infrastrutture sportive e di parchi tematici dedicati alla storia, al cinema, alle scienze, all’ambiente e alla società.

Come per il Pia Turismo, grande attenzione è riservata all’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta, alla digitalizzazione delle imprese, alla formazione degli operatori, ad un nuovo associazionismo tra le strutture sia alberghiere che extralberghiere, al sostegno dell’occupazione regionale, con premialità se i destinatari sono giovani e donne.

Le aziende destinatarie sono le imprese turistico-alberghiere di ogni dimensione, quindi grandi, medie, piccole, e micro, le reti di impresa ed i consorzi. Il sostegno previsto dalla misura è un mix tra una sovvenzione diretta a fondo perduto e un contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi relativi al finanziamento bancario. Nella determinazione dell’Esl (Equivalente sovvenzione lorda) è previsto anche il rilascio delle eventuali garanzie sul finanziamento bancario.

E’ uno strumento agevolativo atto ad aggiungere un ulteriore tassello all’attenzione che le politiche industriali regionali riservano al settore turistico. Dopo il Pia Turismo, viene completata la strumentazione con questa ulteriore misura che spinge le imprese turistiche all’innovazione tecnologica con investimenti finalizzati sia al recupero del patrimonio esistente sia all’ammodernamento e alla valorizzazione dell’offerta turistica. Si vuol promuovere la competitività nel turismo, come negli altri comparti produttivi e per questo con i MiniPia valorizziamo le sinergie fra settori diversi. L’obiettivo è coniugare la ricettività turistica con altri eventi attrattivi organizzando pacchetti di offerta turistica coordinata, attività di internazionalizzazione, interventi formativi, il tutto in un’ottica di sostenibilità. L’elemento capace di unire tutto ciò, semplificandone la gestione è proprio l’innovazione tecnologica. Con il MiniPia questa opportunità è rivolta alle imprese di ogni dimensione, dalle piccole alle grandi.

I MiniPia Turismo devono riguardare programmi di investimento di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 30mila euro e 5 milioni di euro. La dotazione iniziale di 20 milioni di euro potrà essere implementata con ulteriori risorse del Pr Fesr 2021-2027 e del Fondo di Sviluppo e Coesione.

Come funzionano i MiniPia Turismo

I MiniPia Turismo si rivolgono alle aziende turistiche di ogni dimensione, dalle grandi alle microimprese, incluse le reti d’impresa e i consorzi, ma variano gli importi ammissibili che oscillano tra i 30mila euro e i 5 milioni. Le finalità sono l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green, ma anche la digitalizzazione delle imprese che operano nel comparto turistico, la formazione degli operatori, il sostegno e la qualificazione dell’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile.

Gli investimenti devono essere finalizzati al recupero del patrimonio esistente (dagli edifici abbandonati o non ultimati alle masserie, palazzi storici, trulli, torri e fortificazioni) da trasformare in strutture turistico-alberghiere o extralberghiere con almeno 5 camere.

I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del pacchetto integrato; le spese aggiuntive dovranno obbligatoriamente includere il programma di innovazione o di formazione, ai quali potranno anche essere associate ulteriori spese, per servizi di consulenza e di internazionalizzazione, per la partecipazione alle fiere, per interventi in tutela ambientale ed efficienza energetica. Gli investimenti riguardanti il programma della rete d’impresa/consorzi, devono essere compresi tra 500mila euro e 2 milioni di euro.

Le domande potranno essere presentate unicamente in via telematica a partire dal 22 maggio 2024.

Il soggetto proponente, dopo aver attivato sulla piattaforma telematica disponibile sul sito https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/ il proprio profilo, deve redigere la proposta progettuale che contiene il business plan. La domanda viene poi inoltrata al Soggetto Finanziatore o al Confidi, che, verificata l’idoneità del proponente, adotta la delibera del mutuo e la trasmette a Puglia Sviluppo per l’istruttoria.

La misura è strutturale e pluriennale, quindi non ha scadenza ma sarà aperta finché ci saranno risorse disponibili.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA NOMINA TRE NUOVI ASSESSORI

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Il presidente della Regione Puglia Emiliano ha firmato le seguenti nomine assessorili:

Serena Triggiani, con delega all’Ambiente, Ciclo rifiuti e bonifiche, Vigilanza Ambientale, Parchi, Rischio industriale, Politiche abitative, Crisi industriali e Politiche di genere;

Viviana Matrangola, con delega a Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Legalità e Antimafia sociale;

Debora Ciliento, con delega ai Trasporti e Mobilità sostenibile.

I NOSTRI STUDENTI RACCONTANO I MARTIRI DELLA LEGALITA’

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Ricordiamo il 24 aprile la morte avvenuta nel 1998 nei pressi di Cerignola in provincia di Foggia di due giovanissime donne Maria Incoronata Ramella e Incoronata Sollazzo morte nel tardo pomeriggio in un incidente stradale. Erano due braccianti agricole, Maria, 25 anni, si era sposata da poco tempo. La loro morte non è casuale ma determinata dalle gravi condizioni di fatiscenza del mezzo su cui viaggiavano; il caporalato non solo sfrutta gli esseri umani, riducendoli in condizioni di quasi schiavitù per una paga misera, ma offre “servizi” veramente indegni di un essere umano: dormitori sporchi e inadeguati, alimentazione insufficiente, strutture e infrastrutture pericolose per i lavoratori. Anche oggi, secondo gli ultimi rapporti di ricerca, dilaga tale fenomeno nei settori tradizionali, 450mila casi accertati nel solo ambito agricolo per Eurispes, e nell’ambito dei nuovi settori della gig Economy, compromettendo i diritti più elementari dell’uomo. Occorre riflettere e sensibilizzare i giovani su tale problematica perché le lancette dell’orologio non possono essere portate indietro.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani segnala l’elaborato del giovane studente Mario Dattoli della classe I sez. D del Liceo Scientifico Filolao di Crotone, il quale racconta la triste vicenda di due coraggiose donne che, per motivi di mera sopravvivenza, andarono incontro a un destino atroce.

“Cerignola, 24 Aprile 1998, era un giorno primaverile soleggiato, quando Maria Incoronata Ramella e Incoronata Sollazzo persero la vita a causa di un incidente stradale. Erano braccianti agricole, vittime del caporalato, reclutate illegalmente e sfruttate al duro lavoro dei campi. Da pochi giorni lavoravano presso un’azienda conserviera nella provincia di Bari. Dopo una giornata di lavoro stavano facendo ritorno a casa su un furgone “Fiat Ducato”, omologato per dieci persone che, purtroppo, però ne trasportava 17 tra uomini e donne. Durante il viaggio, a causa dello scoppio dello pneumatico posteriore destro, il furgone finì fuori strada, così, le due giovani donne persero la vita e lasciarono per sempre le loro famiglie. La malavita uccide in tanti modi e illude spesso le persone disperate facendo credere loro di aiutarle offrendo un lavoro che in realtà è sfruttamento e può condurre alla morte.”

Il CNDDU invita nuovamente gli studenti e i docenti ad aderire al progetto #inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità. Gli elaborati possono essere segnalati al CNDDU che li renderà visibili sui propri canali social (email: coordinamentodirittiumani@gmail.com)

Prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

LIEVE SCOSSA DI TERREMOTO CON EPICENTRO A LESINA

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Questa notte, alle ore 23:59:43, una lieve scossa di magnitudo Richter 2.6 ML è stata avvertita sul Gargano con epicentro individuato a 5 Km a NW di Lesina, ad una profondità di 9.0 chilometri.

Non si segnalano danni a persone o cose.

PER LA FESTA PATRONALE DI SAN NICANDRO ARRIVA GIUSY FERRERI

Il Comitato Feste Patronali di San Nicandro Garganico ha comunica il nome dell’ospite della serata più attesa della manifestazione.

E’ Giusy Ferreri che si esibirà in Piazza 4 Novembre, cantante dalla voce unica ed eccezionale.

VACCINAZIONI/ L’ASL FOGGIA PER L’INTERA SETTIMANA APRE TUTTI GLI AMBULATORI

In occasione della Settimana Mondiale dell’Immunizzazione che quest’anno ricorre dal 24 al 30 aprile, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (S.I.S.P.) della ASL Foggia ha organizzato una serie di iniziative sul territorio per sensibilizzare la comunità sull’importanza della vaccinazione e informarla sulle novità in tema vaccinale.

Gli ambulatori interessati sono: San Nicandro Garganico, Foggia, San Severo, Lucera, Cerignola, Manfredonia, San Giovanni Rotondo, Vico del Gargano

La settimana Mondiale dell’Immunizzazione è promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con lo scopo di aumentare gli sforzi per garantire un’immunizzazione quanto più completa a livello planetario e promuovere il messaggio che l’immunizzazione di ogni persona è di vitale importanza per prevenire le malattie, proteggere la salute e la vita. Le vaccinazioni, quindi, come strumento più efficace per proteggere la salute sia individuale che collettiva.

La vaccinazione è, infatti, una preziosa opportunità di prevenzione e i vaccini sono lo strumento con il quale milioni di persone nel mondo ogni anno vengono protette da malattie prevenibili. Essere protetti da tali malattie è un diritto di ogni singolo individuo e dell’intera collettività.

Da ieri e fino al 26 aprile 2024 nei giorni feriali (escluso il 25 aprile) gli utenti potranno recarsi presso gli ambulatori vaccinali della ASL Foggia dove troveranno personale qualificato per ricevere tutte le informazioni inerenti i vaccini attualmente disponibili per fascia di età. Sarà possibile, inoltre, conoscere il proprio stato vaccinale e recuperare i cicli vaccinali eventualmente sospesi, in particolare nel periodo pandemico. Coloro che ne faranno richiesta potranno, quindi, accedere alla vaccinazione.

In tutti i centri vaccinali saranno illustrate le nuove opportunità di prevenzione, sia con i vaccini che con gli anticorpi monoclonali, delle infezioni da Virus Respiratorio Sinciziale, responsabile di forme gravi a livello bronco-polmonare sia nei bambini che negli adulti. In vista dell’avvicinarsi della stagione estiva, gli Ambulatori di Medicina dei viaggi, ubicati nei Comuni di Foggia, Cerignola e San Severo, forniranno informazioni dettagliate sulle opportunità di prevenzione di malattie che possono essere contratte nei viaggi all’estero.

CLEAN UP DELLE SPIAGGE A RODI GARGANICO CON LA LEGA NAVALE

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Le spiagge di Rodi Garganico protagoniste del CLEAN UP BEACH 2024 della locale delegazione della LEGA NAVALE in programma domani, 24 aprile 2024. Un bel modo per aspettare l’estate e, soprattutto, fare cultura del mare e dell’ambiente, elementi preziosi per il genere umano. Un’iniziativa che vedrà protagonisti gli alunni dell’Istituto secondario “Petrarca-Padre Pio” di San Severo; l’iniziativa gode inoltre del patrocinio della Regione Puglia, del Parco Nazionale del Gargano e del Comune di Rodi Garganico.

Cultura del mare: amore per il mondo liquido, le sue creature e anche per l’ambiente circostante, fatto di pinete e aree boschive che circondano il territorio di Rodi Garganico. Un universo di straordinaria bellezza e ricchezza il cui valore è sempre più considerato e apprezzato. Ecco perché il CLEAN UP BEACH sarà un’ulteriore occasione per riconoscerci in questo messaggio. Perché Rodi e il Gargano sono davvero un patrimonio unico, di ineguagliabile bellezza.

Tante le motivazioni che hanno spinto gli organizzatori a mettere in campo energie e, sinergie. «Perché il mare è un bene che tutti dobbiamo difendere e tutelare, anche diventando protagonisti attivi nei Clean Up», commenta Michele Presutto, presidente della Lega Navale, Delegazione di Rodi Garganico. «Gesti simbolici, vero, ma comunque formativi per questi giovani, futuri protagonisti della nostra società. Educando i bambini a capire e sostenere la cultura del mare e dell’ambiente, questo messaggio non andrà perso. Saranno loro a raccogliere il testimone di questa importante sfida e a trasmetterlo in casa, ai loro compagni di scuola, di gioco».

L’evento ha trovato ampio sostegno in Ferrovie del Gargano, nel Porto Turistico di Rodi Garganico e in partner come il Gruppo Sarni, Mazzeo Giocattoli, Innovation Sea, Frangar, Euronics e Motus. Gli alunni della ”Petrarca-Padre Pio” raggiungeranno Rodi Garganico con un treno di Ferrovie del Gargano. Durante il viaggio, i responsabili della Lega Navale di Rodi Garganico illustreranno loro le peculiarità del territorio e dell’ambiente marino e lagunare grazie anche alla particolarità della linea ferroviaria che attraversa ambienti ed ecosistemi davvero unici. Giunti sul Porto di Rodi Garganico, i mini-ambientalisti riceveranno il kit del mini-ambientalista (cappellino, guanti, sacchi e pinze) per raccogliere plastiche e altro dalle spiagge del litorale garganico. Presenti anche i tecnici di Innovation Sea, una start up innovativa del Clean Tech e della Blue Economy. Attraverso soluzioni innovative, effettua interventi antinquinamento in mari, fiumi e laghi ma si occupa anche di progetti di sensibilizzazione verso la salvaguardia dell’ambiente marino.

Subito dopo break lunch e poi passeggiata trekking nell’Oasi Agrumaria alla scoperta di percorsi e degli Agrumi IGP del Gargano. «Momenti sicuramente dimostrativi – conclude il presidente Presutto – ma che devono inculcare nei nostri giovani ospiti l’amore per il Mare, l’Ambiente e il Territorio. Parte con questa sfida la nostra lotta alle microplastiche e alla salvaguardia del nostro litorale».