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TORREMAGGIORE FESTEGGIA LA MADONNA SS DELLA FONTANA

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Veglia con il suo manto di stelle la Regina della pace e dell’amore, la Madonna SS della Fontana di Torremaggiore.

Nel suo Santuario dall’antico splendore, la Madre Celeste continua ad accogliere tutti coloro che ripongono la propria anima nel suo sguardo divino colmo di serenità e di speranza.

Anche la gioia di poterla onorare, festeggiare ed ammirare mentre percorre le vie ed i rioni accompagna con ardore i cittadini di Torremaggiore che, uniti e sotto l’egida del divino manto di stelle, ogni anno si impegnano per far sì che la propria Madre Celeste possa, anche passando semplicemente sotto una finestra, portare conforto e colorare con la speranza la vita di ognuno.

E la festa cittadina diventa così gioia per le strade e per i turisti.

È una festa che nasce da dentro ed il cui valore religioso va oltre e prescinde da ogni aspettativa che non sia legata indissolubilmente alla presenza della Divina Madre.

Anche quest’anno il programma organizzato dal Comitato Festa, con Presidente Matteo CALABRESE, prevede solenni festeggiamenti che inizieranno domenica 31 marzo con la Intronizzazione del venerato Simulacro di Maria SS della Fontana in Chiesa.

I festeggiamenti proseguiranno fino a giovedì 4 aprile, e si concluderanno attraverso un grande spettacolo con protagonista l’artista Francesco CICCHELLA, al quale seguirà un maestoso spettacolo pirotecnico.

Non mancheranno momenti liturgici, culturali e ludici, come lo spettacolo con il DJ set del “Samsara on Tour”, ed eventi organizzati grazie all’apporto di numerosi sponsor e degli stessi cittadini che si ringraziano tutti sentitamente.

Un plauso infine, a tutti coloro che vorranno rendersi partecipi intervenendo nei giorni di Festa attraverso la propria presenza e, soprattutto, onore all’operato del Comitato ed al suo Presidente, Matteo CALABRESE, concludendo con la sua testimonianza:

“Un ringraziamento in particolare al Parroco Don Francesco De Vita per la proficua collaborazione, ed a tutti, cittadine e cittadini di Torremaggioresi.

La cortesia ed il sorriso con cui siamo stati accolti nelle case sono stati uno stimolo costante per il lavoro che ci ha visti impegnati.

Un sentimento di gratitudine è da porgersi all’Amministrazione Comunale, all’Arma dei Carabinieri, a tutte le Forze dell’Ordine, ed agli operatori commerciali che hanno fortemente contribuito attraverso sponsorizzazioni e relativo sostegno economico.

Infine un affettuoso abbraccio agli amici e componenti del Comitato che si sono impegnati senza risparmiare tempo ed energie.

Sempre e solo VIVA MARIA SS. DELLA FONTANA!”.

Si allega il programma dettagliato della Festa della Madonna SS della Fontana.

DOMENICA 31 MARZO

ORE 12:00 Spari di mortaretti “Diana”.

Intronizzazione del venerato Simulacro di Maria SS della Fontana in Chiesa con addobbi realizzati dalla ditta Fantetti Luigi ed offerti dai Fratelli Calabrese.

ORE 19:00 Santa Messa.

ORE 19:30 Deposizione della Corona d’alloro al Monumento dei Caduti a cura del Comitato Festa, in onore dei Caduti di Tutte le Guerre.

ORE 19:45 Accensione luminarie della Ditta Carbone di San Severo su Corso G. Matteotti offerte dalla ditta

Enoagrimm di San Severo.

ORE 20:00 Gran Concerto di Pasqua in Piazza Incoronazione con il complesso lirico-sinfonico Costanzo Marino Città di Torremaggiore e i Tre tenori Marco Ferrante, Alessandro Fortunato e Stefano Sorrentino, diretto dal M° Antonello Ciccone (in caso di avverse condizioni meteo, il concerto si terrà presso l’Auditorium San Giovanni Bosco) offerto dai Fratelli Calabrese.

ORE 21:30 spettacolo musicale “Made in Italy” su Corso Matteotti a cura del Bar Corso 98 in collaborazione con il Comitato Festa.

LUNEDI’ 1 APRILE

ORE 8:00/12:00 Spari di mortaretti “Diana”.

ORE 18:00 Giro per le vie cittadine del Complesso bandistico “Costanzo Marino” Città di Torremaggiore,

diretto dal M° Antonello Ciccone.

ORE 18:30 Santa Messa presieduta da S.E. Rev.mo Mons. Giuseppe Mengoli Vescovo di San Severo.

ORE 20:00 Benedizione degli automezzi su via della Costituente, nei pressi del Santuario.

ORE 21:30 Al rientro del Simulacro, evento pirotecnico offerto dalla Coop. Autotrasporti Fontana eseguito dalla ditta Nuova Pirodaunia di Michele Altrui.

ORE 22:00 Spettacolo Musicale “Gianni Celeste in concerto” offerto da Salvatore Antonio & Figli, in collaborazione con il Comitato Festa.

MARTEDI’ 2 APRILE

ORE 8:00 Spari di mortaretti “Diana”.

0RE 9:30 Processione del Venerato simulacro di Maria SS. della Fontana per le vie cittadine seguita dai

complessi bandistici “Città di Conversano” e “Costanzo Marino” di Torremaggiore. All’uscita dal santuario,

la Beata Vergine verrà accolta dal suono delle chiarine dell’APS Sbandieratori e Musici Florentinum di Torremaggiore.

ORE 17:00 Al rientro del simulacro in Chiesa, giochi di luce, fuochi pirotecnici eseguiti dalla ditta Nuova Pirodaunia di Michele Altrui offerto da Palm Beach Ricevimenti, Edil Di Ianni Vincenzo Costruzioni e dall’Ing. Michele Di Ianni in collaborazione con il Comitato Festa.

ORE 19,30 Esibizione in Orchestra del Gran Concerto bandistico “Città di Conversano “diretto dal M° Susanna Pescetti in piazza Incoronazione (in caso di avverse condizioni meteo, il concerto si terrà presso

l’Auditorium San Giovanni Bosco).

ORE 22:00 Grandioso spettacolo delle Fontane Danzanti della ditta “Dominici’s”, offerto dalla Renewable Consulting in Via Don Tommaso Leccisotti (nei pressi di Rubino Petroli).

ORE 23:00 Spettacolo di batteria alla sanseverese lungo via Pier Gobetti, partendo da Corso Matteotti sino a Via Don Tommaso Leccisotti eseguito dalla ditta Nuova Pirodaunia di Michele Altrui a cura del Comitato Festa.

ORE 23.30 circa in Corso Italia “Dj Set” a cura del Plaza Cafè in collaborazione con il Comitato Festa.

MERCOLEDI’ 3 APRILE

ORE 8:00 Spari di mortaretti “Diana”.

ORE 11:00 Processione del Venerato simulacro di Maria SS. della Fontana per le vie cittadine seguita dal complesso bandistico “Costanzo Marino” Città di Torremaggiore.

ORE 17:30 circa al passaggio del venerato Simulacro di Maria SS. Della Fontana in Via Sartorio alla c.da Pacicco, zona Spirito Santo si terrà uno spettacolo pirotecnico aereo diurno eseguito dalla Ditta Nuova Pirodaunia di Michele Altrui a cura del Comitato Festa.

ORE 20:30 Piazza Incoronazione. Al rientro del Venerato Simulacro in Chiesa, giochi di luce e fuochi pirotecnici con la partecipazione di Tina De Luca (soprano) e del M° Felice Iafisco (keyboards) a cura del

comitato festa. Seguirà batteria sanseverese eseguita dalla ditta Nuova Pirodaunia di Michele Altrui offerta

da Palm Beach Ricevimenti, Edil Di Ianni Vincenzo Costruzioni e dall’Ing. Michele Di Ianni in collaborazione con il Comitato Festa.

ORE 21:30 in Corso Matteotti in prossimità di Piazza Incoronazione DJ set “Samsara on Tour” a cura del Comitato Festa in collaborazione con il Caffe’ della Fontana.

ORE 23:30 Esibizione di fuochi pirotecnici in Contrada Pacicco, zona Spirito Santo, in via Sartorio eseguita dalla Ditta Pirotecnica San Pio di Michele Presutto e Vladimiro Florio a cura del Comitato Festa.

ORE 23:50 Al termine dello spettacolo pirotecnico, riprenderà il DJ set del “Samsara on Tour”.

GIOVEDI’ 4 APRILE

ORE 8:00: Spari di mortaretti “Diana”.

ORE 21:00 FRANCESCO CICCHELLA Show e a seguire Radio Live show con Mauro dal Sogno, Steven Sale e le bellissime radioline.

A chiusura serata e delle festività alle ore 23:50 circa, in C.da Pacicco zona Spirito Santo, Via Sartorio, fuochi pirotecnici a cura del Comitato Festa e maestosa batteria alla bolognese organizzata da Matteo Liemonte, Michele Vainella, Mauro del Priore, Gianluca Pagliaro in collaborazione con tutti gli sponsor, eseguiti dalla ditta Nuova Pirodaunia di Michele Altrui.

SETTIMANA SANTA, QUAL’E’ LA STATUA PIU’ RAPPRESENTATIVA DELLA TUA COMUNITA’?

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La Confraternita di San Rocco di Ruvo di Puglia, nel 1919, decise di realizzare una statua da inserire nel ciclo delle manifestazioni sacre della Settimana Santa, dato che risultava ancora l’unica congrega a non sfilare in processione.

Commissionò, pertanto, allo scultore leccese Raffaele Caretta la scena della “Deposizione di Gesù Cristo” nonché “Gesù portato nel sepolcro”. Il popolo iniziò a chiamare “Otto Santi” il complesso statuario, proprio per il numero delle statue a grandezza naturale (Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo che reggono i lembi del sudario dove è riposto il corpo di Gesù, San Giovanni, la Madonna, la Maddalena e le altre due pie donne).

Inizialmente il gruppo statuario doveva essere composto da un numero inferiore di personaggi, realizzati con manichini rivestiti, mentre teste e arti dovevano essere in cartapesta. Da un verbale esistente nell’archivio storico della confraternita si evince che nel 1920 si decise di completare l’opera aumentando il numero di personaggi sostituendo i manichini con statue interamente realizzate in cartapesta.

I racconti dell’epoca ricordano il grande impatto emotivo che l’imponente gruppo statuario suscitò la prima volta che fu portato in processione, varcando il portale della piccola chiesetta di San Rocco: era il 19 aprile 1920. L’intento del Priore, quello di “fare impressione” sulla cittadinanza era stato pienamente raggiunto.

E nella tua città qual è la statua più rappresentativa della comunità? Raccontacelo a “Dimmi di Puglia”!

Foto dell’Archivio Fotografico della Pro Loco UNPLI Ruvo di Puglia APS (foto:Ruvesi.it)

ALLARME IN PUGLIA PER I VIRUS TRASMESSI DALLE ZANZARE

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Nota del consigliere de la Puglia domani:

“Nei giorni scorsi la Prof.ssa Chironna, Responsabile del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare al Policlinico di Bari, attraverso un’intervista apparsa sulla stampa, ha lanciato, in Puglia, l’allarme per i virus trasmessi dalle zanzare.

” Lo scorso anno in Italia non solo abbiamo avuto centinaia di casi di arbovirosi, ma si sono anche verificati sia casi di dengue, malattia ormai presente anche nel nostro Paese, sia focolai epidemici di chikungunya in regioni come Emilia Romagna, Lazio e Calabria. Purtroppo. anche quest’anno si potrebbero nuovamente osservare casi “autoctoni” di malattie da Arbovirus (ARthropode-BOrne Virus), a cominciare dalla febbre del Nilo, o infezione da West Nile Virus (WNV), e da casi di Usutu virus.

“Inoltre, la correlazione tra le temperature e aumento di casi di arbovirosi, inclusi quelli autoctoni, è principalmente dovuta al fatto che i vettori di queste malattie, come le zanzare, prosperano in condizioni di calore e umidità, le temperature più elevate possono accelerare il ciclo di vita delle zanzare, aumentare la loro attività e favorire la sopravvivenza degli agenti patogeni all’interno di esse, il fenomeno della tropicalizzazione del clima che sta interessando il nostro Paese può espandere l’habitat delle zanzare, portando ad un aumento del rischio di trasmissione di arbovirus in aree precedentemente non endemiche. Bisogna dare atto che il nostro Servizio Sanitario Nazionale è attento alla sorveglianza e alla gestione delle arbovirosi, al fine di proteggere la salute pubblica e che da anni esiste un piano nazionale di contrasto con azioni di disinfestazione previste per evitare una escalation del fenomeno.

“Per questi motivi ho chiesto di audire in III Commissione, l’Assessore Regionale alla Sanità, Rocco Palese e la Prof.ssa Chironna, per conoscere quali provvedimenti l’assessorato alla sanità intende assumere per contrastare i casi di arbovirosi, evitare una escalation del fenomeno e mitigare l’impatto di queste emergenze infettive”.

SAN NICANDRO GARGANICO, COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE “MOS MAIORUM: LA PACCHIANA SANNICANDRESE”

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E’ stata costituita a San Nicandro Garganico l’Associazione Socioculturale “Mos Maiorum: la Pacchiana Sannicandrese”

Mos Maiorum è la PRIMA associazione costituita a tutela della tradizione degli abiti storici locali della Pacchiana e del Pastore.

Essa si prefigge di curare l’elevazione culturale e morale di quanti vorranno prendervene parte, attraverso le attività e le collaborazioni progettate, quali convegni, corsi di formazione, laboratori volti al recupero delle tecniche di vestizione per mano di esperti e maestranze locali. Inoltre l’associazione si apre ad ogni forma di collaborazione con tutte le associazioni, realtà culturali e sociali della città, del territorio garganico e nazionale, per attivare una sinergica presenza di operatori teorici e pratici.

Il Direttivo, formato dai soci fondatori: Santamaria Anna alla carica di Presidente, Montemitro Maria alla carica di vice Presidente, Segretario e Tesoriere e Rendina Vincenzo alla carica di Direttore Tecnico, sarà lieto di accogliere coloro i quali vorranno dedicarsi alle attività programmate, per recuperare il senso di appartenenza e di affettività alla nostra terra, percorrendo insieme tutte le tappe del viaggio culturale che si intende intraprendere.

Il Presidente

SAN NICANDRO: RSA A RISCHIO CHIUSURA CON LICENZIAMENTI IN ARRIVO. BERARDI VISITA ALLA STRUTTURA: “NO ALLA CHIUSURA”

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Vogliamo che San Nicandro Garganico non venga dimenticata dalle “istituzioni” che contano. Vogliamo che il nostro paese non perda anche quest’altra eccellenza per il territorio! Esordisce così il consigliere provinciale Antonio Berardi in quota a Forza Italia e già candidato sindaco nel 2021. “La mia battaglia è una questione di principio e di rispetto per tutte quelle persone che oggi vivono la paura del licenziamento e di tutte quelle persone che giacciono in quei letti protetti dal calore degli operatori che lavorano in quei piani”. Berardi non fa sconti e ripete ciò che disse un anno fa in merito ad una prima chiusura della struttura: va salvaguardata la dignità dei lavoratori e degli ospiti che abbiamo nella RSA! Il caso di Campi Salentina deve essere da monito per i nostri lavoratori di San Nicandro Garganico. A giorni si chiederà un tavolo di concertazione con i vertici ASL di Foggia che fanno riferimento a Bari in Regione Puglia chiedendo a chiare lettere anche il supporto del nostro consigliere regionale Paolo Dell’Erba perché non possiamo accettare i diktat di gente estranea al fabbisogno del territorio. Va monitorato il sistema economico e produttivo di questa area da parte dei funzionari della Regione Puglia e della ASL. Il nuovo sistema delle tariffe non deve assolutamente gravare sui pazienti e sul rischio licenziamenti! Si deve assolutamente scongiurare la chiusura della struttura.

Che fine farebbero gli oltre degenti della struttura? Che fine farebbe una struttura vuota e senza servizi alla persona? Che fine farebbe il nostro territorio alla luce di quanto già denunciato da tempo e mai prese iniziative concrete per tamponare questi problemi? Berardi ha sempre tirato in ballo chi ha la piena responsabilità sanitaria e della sicurezza dell’intero territorio sannicandrese. Ci si chiede cosa ha fatto in questi mesi il sindaco Vocale per scongiurare questa chiusura. Ci si chiede perché la sua politica dei “muri” e non del dialogo non viene contestata dai cittadini sannicandresi. Eppure dai tabulati telefonici di Berardi emergono decine di telefonate al sindaco Vocale per chiedere un incontro da tempo come pure per la carenza dei medici al 118 che portò poi ad una piccola vittoria per i cittadini che denunciavano l’assenza di medici sulle ambulanze e quindi un pericolo alla salute dei cittadini! Oggi la Provincia di Foggia può contare sull’impegno vero e concreto di Berardi che ha già dimostrato nel tempo il suo attaccamento al proprio ruolo di cui è stato investito sia a livello elettorale sia in termini di fiducia di altri consiglieri della provincia di Foggia che gli hanno decretato la vittoria. La struttura del San Raffaele non deve essere merce per la prossima campagna elettorale alle regionali dice Berardi. Non abbiamo bisogno di selfie e di foto elettorali! Coloro i quali vorranno speculare sui problemi di San Nicandro Garganico dovranno fare i conti con la realtà che Berardi ha sempre denunciato. E’ tempo di serietà e di dialogo con la Regione Puglia e con tutti i vertici che fanno capo a questo problema. Costi quel che costi, la RSA di San Nicandro Garganico non verrà chiusa!

Gino Carnevale

A PESCHICI E’ “BENEDETTA PRIMAVERA”: DAL 25 MARZO AL 16 GIUGNO 2024 EVENTI ED APPUNTAMENTI CHE…SBOCCIANO

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S’intitola “Benedetta Primavera” l’eclettico e coinvolgente programma di eventi che delizierà i sensi e solleticherà la mente. Dal 25 marzo il Comune di Peschici sarà immerso in un vortice di attività che spazieranno dalla musica allo sport, dalla tradizione alla cultura, pianificato in sinergia con la pro loco, la scuola, le associazioni, le parrocchie e le partite Iva. Anche in questa stagione l’incantevole scorcio garganico abbraccerà il concetto di destagionalizzazione per invogliare non solo i cittadini ma soprattutto i visitatori a scoprire il fascino unico del paese, stimolando l’economia locale, sostenendo le piccole imprese e promuovendo il turismo sostenibile. Con una varietà così ampia di appuntamenti in cartellone, la primavera promette di essere una stagione di opportunità, conoscenza e divertimento per tutti.

Marzo –        

Lunedì 25: ore 19:00 – Chiesa Sant’Elia Profeta – Presentazione del libro “I canti della Settimana Santa a Peschici” di Stefano biscotti – A cura delle Confraternite

Martedì 26: ore 17:00 – Itinerante (con partenza dal “Recinto Baronale”) – La “Passione” di Cristo – A cura dell’Ass. “Ars Nova”, in collaborazione con le due Parrocchie

Domenica 31: ore 10:00 – Itinerante – Buona Pasqua! – Banda Musicale “Città di Peschici” & Majorette – A cura dell’Ass. “Amici della Musica – D. Collotorto” e della Ludoteca “L’isola che non c’è”

Aprile

Domenica 07: ore 20:30 – Piazza Pertini – Spettacolo Musicale – A cura del Comitato “Sant’Elia Profeta”

Lunedì 08: ore 9:00 – Festeggiamenti in onore della Madonna di Loreto Co-Patrona di Peschici

Mercoledì 10. ore 10:00 – Auditorium “P. Granieri” – Radici di Legalita’ – l’Istituto Omnicomprensivo Statale “G. Libetta” e la Comunità incontrano Rosaria Costa per un dibattito sul libro “La mafia non deve fermarvi”

Giovedì 11: ore 9:00 – Auditorium “P. Granieri” – Progetto “Scuola InCanto” – prove generali dei Ragazzi del “Libetta” per essere protagonisti dell’Opera “La Traviata” di G. Verdi sul palcoscenico del Teatro “San Carlo” di Napoli

Sabato 13: ore 19:00 – Auditorium “P . Granieri” – “La notte dei guerrieri” – Saggio con gli Allievi dell’Asd “Palestra Do”

Giovedì 18: ore 9:00 – Auditorium “P. Granieri” – “Scuola InCanto” – prove generali dei Ragazzi del “Libetta” per essere protagonisti dell’opera “La Traviata” di G. Verdi sul palcoscenico del Teatro “San Carlo” di Napoli

Da Venerdì 19 a Domenica 21: ore 20:30 – Auditorium “P. Granieri” – “Il contratto di matrimonio” di Michele Martella – Commedia in vernacolo peschiciano interpretata dalla Compagnia “Ars Nova”

Lunedì 22: ore 8:00 – Campionati Studenteschi, Gara Provinciale di Orientamento corsa e trail-o delle Competizioni Sportive Scolastiche 2023/2024 – A cura dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Foggia 

Venerdì 26: ore 18:00 – Piazza Pertini – “Lo Sconvolgipiazze” per Bambini e Famiglie: gonfiabili, truccabimbi creativo, leccornie, mascotte, intrattenimenti vari

 Sabato 27: ore 19:00 – Itinerante – Gruppo Folcloristico “La Vestesene”

Maggio

Mercoledì 01: ore 19:30 – Piazza Pertini – Concerto Primo Maggio – Ottavio De Stefano & O.d.s. Big Band – Diretta dal M° Antonello Ciccone

Da Venerdì 03 a Domenica 05: Auditorium “P. Granieri” – “Il training dell’attore” – Masterclass di recitazione con Vincenzo De Michele

Domenica 12: ore 19:30 – Piazza Pertini – Peschici’s Got Talent – A cura di Stefano Biscotti e Mirko Losito

Domenica 19: ore 10:00/19:00 – Stadio “Maggiano” – Festa del Calcio Giovanile di Capitanata – A cura di F.I.G.C. L.N.D. Delegazione Provinciale Foggia

Mercoledì 22: ore 20:00 – Auditorium “P. Granieri” – “Concertone Bandistico” – Orchestra di fiati “Domenico Corigliano” – Banda “Città di Peschici” – Banda “Girolamo Cariglia” Vieste

Sabato 25: ore 10:00 – Area Portuale – “Plastic Free” 2024 – A cura della Lega Navale Italiana Sezione di Peschici; ore 21:00 – Piazza Pertini – La “Valida Idea” in concerto

Domenica 26: ore 18:00 – Festeggiamenti in onore della Madonnina del Mare

Venerdì 31 maggio: ore 21:00 – Piazza Pertini – Cerimonia di Presentazione Squadre delle Finali Nazionali Calcio Giovanile C.S.E.N. – A cura di A.s.d “Medaglie Barletta Academy”

Giugno

Sabato 01 , ore 9:00/12:00 – ore 15:00/19:00 – Stadio “Maggiano” – Finali Nazionali Calcio Giovanile C.S.E.N. – A cura di A.s.d. “Medaglie Barletta Academy”; ore 16:00 – Corso Garibaldi – XXXIV edizione “Targa di Capitanata” – A cura di “Autoclub Storico Dauno”

Domenica 02: ore 9:00/12:00 – Stadio “Maggiano” – Finali Nazionali Calcio Giovanile C.S.E.N. – A cura di A.s.d. “Medaglie Barletta Academy”; ore 20:30 – Itinerante – Sbandieratori & Musici “Florentinum” di Torremaggiore (FG)

Giovedì 06, ore 19:00 – Piazza Pertini – “L’orchestra si diverte…ancora una volta” – A cura dell’Istituto Omnicomprensivo Statale “G. Libetta” – Prof. referenti: G. Piepoli, M. Bevilacqua, F. D’andrea, L. Pagliara, P. Solitro

Venerdì 07: ore 9:00/12:00 – ore 15:00/19:00 – Stadio “Maggiano” – Holiday Cup Torneo Bari Generation – A cura di A.p.d.  “Medaglie d’oro di Barletta”; ore 21:00 – Piazza Pertini – Cerimonia di Presentazione di Holiday Cup Torneo Bari Generation – A cura di A.p.d. “Medaglie d’oro di Barletta”

Sabato 08: ore 9:00/12:00 – ore 15:00/19:00 – Stadio “Maggiano” – Holiday Cup Torneo Bari Generation – A cura di A.p.d. “Medaglie d’oro di Barletta”; ore 15:00 – Corso Garibaldi – In moto…sulle strade della pugliesita’ doc circuito tricolore XXII edizione – A cura di Aste e Bilancieri – Automotoclub Federato ASI Bitonto; ore 21:00 – Piazza Pertini – “Note d’estate-Concerto in Piazza” – Banda “Città di Peschici D. Collotorto” – M° Noemi Racioppa

Domenica 09: ore 9:00/12:00 – Stadio “Maggiano” – Holiday Cup Torneo Bari Generation – A cura di A.p.d. “Medaglie d’oro di Barletta”; ore 21:30 – Piazza Pertini – Saggio di Danza “Passion For Dance”, con i Maestri e gli Allievi dell’A.s.d. “Fitness Dance Company”

Da Mercoledì 12 a Venerdì 14: Solenni Festeggiamenti in onore di Sant’Antonio da Padova

Sabato 15, ore 10:00 – Area Portuale – “Puliamo i fondali marini” 2024 – A cura della Lega Navale Italiana Sezione di Peschici

Domenica 16: ore 21:30 – Piazza Pertini – Saggio di Danza e Karate, con i Maestri e gli Allievi dell’A.s.d. “Athletic Club”

SAN MARCO IN LAMIS, CONCERTO DI PASQUA

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A San Marco in Lamis la Settimana Santa si apre con un concerto di Pasqua. L’evento organizzato dall’Amministrazione Comune si terrà il 24 Marzo 2024 alle ore 19.00, presso il Santuario di Santa Maria di Stignano.

Il concerto sarà completamente dedicato agli Stabat Mater, da quello popolare a quelli di autori classici della Polifonia Sacra. I brani saranno eseguiti dal Coro Polifonico e l’Ensemble strumentale “Te Deum Laudamus” diretti dal M° Antonio Claudio Bonfitto.

GLI STUDENTI DEL LICEO MARCONI RIPULISCONO L’AMBIENTE CON LA VIA DELLA FELICITA’

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Giovedì mattina i volontari de La Via della Felicità di Foggia hanno raggiunto gli studenti della classe 1^QA, indirizzo quadriennale ambientale, del Liceo Scientifico Marconi, che, all’interno della rete ‘Scuole Green’, diretti dalla prof.ssa Barbara Cocumazzi, hanno unito le forze per una raccolta dei rifiuti abbandonati nei pressi dell’istituto.

Come ha spiegato anche la prof.ssa Cocumazzi, quest’iniziativa ha come duplice scopo quello di educare i ragazzi a una consapevolezza del loro territorio, quindi del rispetto della propria città e l’educazione alla sostenibilità e quindi a prevenire l’abbandono dei rifiuti. I ragazzi, diretti dalla responsabile del gruppo La Via della Felicità di Foggia, Marina Biancardino, hanno raccolto assieme a loro decine di sacchi.

Tra queste bottiglie di plastica, pacchetti di sigarette, cartacce varie, polistirolo e molto altro. Marina ha inoltre voluto donare a tutti i partecipanti la copia gratuita dell’opuscolo della guida al buon senso La Via della Felicità e il cappellino dell’associazione. Diversi cittadini si sono congratulati con i giovani e alcuni hanno fatto le foto dai balconi delle loro case. Molto apprezzata l’iniziativa anche dai giovani studenti.

La guida al buon senso scritta dall’umanitario L. Ron Hubbard, La Via della Felicità, ci fa notare che: “I bambini di oggi diventeranno la civiltà del domani” ecco perché insegnare già ai giovani il rispetto ambientale creerà un futuro migliore per tutti noi. Le iniziative de La via della Felicità continueranno nelle prossime settimane.

IL PROGETTO ETHOSLAND RENDE MONTE S. ANGELO PIÙ GREEN CON NUOVI ALBERI NELL’AREA URBANA

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Ethosland, il progetto di rimboschimento del Gruppo Ethos – società di gestione di centri commerciali al quale hanno preso parte 22 centri commerciali Ethos tra cui il Centro Commerciale del Gargano di Monte S. Angelo – Manfredonia, con l’obiettivo di piantumare ben 1.000 nuove piante per riqualificare le aree verdi locali e contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 del territorio.

Per la piantumazione comunale, il progetto ha previsto una stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Monte S. Angelo. Tale cooperazione sinergica ha consentito di individuare nelle aree urbane del Comune di Monte S. Angelo le dimore ideali per la crescita delle nuove piante.

La fase di piantumazione è avvenuta in data nel mese di Febbraio in presenza di dell’Assessore ai Lavori Pubblici con delega anche al verde pubblico Giovanni Vergura e del Direttore del Centro Commerciale Claudio Casalino.

Da settembre fino al 31 dicembre 2023, i 22 centri hanno lanciato un appello alla generosità dei cittadini invitandoli a visitare il sito Ethosland.it e donare attraverso PayPal, con l’obiettivo di favorire la piantumazione di ulteriori piante.

Nella galleria del Centro Commerciale del Gargano, da ottobre fino a dicembre 2023 è stata allestita una bellissima postazione Ethosland per promuovere il progetto, incentivare i clienti a donare e per gestire ogni fase del contest artistico Green Contest School.

L’iniziativa green ha coinvolto i piccoli ma grandi artisti della città: gli alunni delle scuole primarie. Partecipando al contest artistico, gli alunni hanno dato vita a bellissimi disegni ispirati al tema green e sostenibilità. In cambio delle loro opere, i partecipanti hanno ricevuto un piccolo vasetto contenente del terriccio e semini, con l’incarico di prendersene cura per far crescere una bellissima piantina e diventare dei veri Ambasciatori Green.

L’ Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Monte S. Angelo (Fg), grazie alla grande partecipazione, è stato il vincitore del contest, aggiudicandosi un buono da 500€ da spendere in materiali didattici all’interno del Centro Commerciale del Gargano.

Attraverso queste importanti operazioni di piantumazione, il Gruppo Ethos contribuirà alla riduzione di emissioni di CO2 su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo futuro di diminuire l’impatto ambientale dei propri centri commerciali.

STRADE PROVINCIALI, ORDINANZA AI PROPRIETARI DEI TERRENI PULIZIA PIANTE E SIEPI SULL SULLA SEDE VIARIA

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Arriva puntuale, come ogni anno, l’ordinanza da parte dell’Amministrazione provincia di Foggia sulla mancata manutenzione da parte dei proprietari dei terreni confinanti che è in continua crescita a causa di piante e siepi che sporgono con rami, foglie e fronde sulla sede viaria, causando ostruzioni e limitazioni sia del campo visivo che della segnaletica istallata

A proprietari e/o conduttori di immobili e terreni confinanti con le strade provinciali di provvedere alla potatura di siepi e piantagioni in modo da non restringere o danneggiare le strade, a tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il confine stradale e che potrebbero compromettere la leggibilità della segnaletica dalla distanza e dall’angolazione necessaria secondo le disposizioni e gli obblighi sanciti dal Codice della Strada, fino a cadere sul piano viabile.

In particolare, i proprietari dovranno provvedere a:

  • Potare regolarmente le siepi ubicate sui propri fondi a confine con la sede viaria.
  • Tagliare i rami che si protendono oltre il confine stradale e quelli che, crescendo, potrebbero nascondere e/o limitare la visibilità di segnali stradali, fino a causare il restringimento ed il danneggiamento della carreggiata riducendone la corretta fruibilità e funzionalità.
  • Rimuovere immediatamente alberi, ramaglie, fogliame e terriccio provenienti dai loro terreni, qualora abbiano, per qualsivoglia motivo, occupato la sede stradale.
  • Adottare tutte le precauzioni e gli accorgimenti mirati ad evitare qualsiasi interferenza che possa incidere negativamente sulla sicurezza e la corretta fruibilità delle strade confinanti con i propri fondi.
  • Mantenere la vegetazione, di qualunque tipo essa sia, ad un’altezza non superiore ad un metro dal piano stradale, almeno 20 metri prima e 20 metri dopo le curve e gli incroci.
  • Rimuovere completamente piante, alberi e arbusti collocati lungo i1 confine stradale in posizione non conforme con le disposizioni del Codice della Strada.
  • Eseguire nuovi impianti nel pieno rispetto delle distanze previste dal Nuovo Codice della Strada.
  • Assicurare la regolare manutenzione di fossi di scolo, rimuovendo ogni materiale che sia di ostacolo al regolare deflusso delle acque nei terreni sottostanti. Nel caso di terreni in pendenza, le cui acque meteoriche defluiscano su strade provinciali, i proprietari ed i conduttori sono obbligati, a predisporre tutti gli interventi per evitare l’allagamento della sede stradale in caso di precipitazioni meteoriche.

GUARDIA DI FINANZA: CONCORSO, PER TITOLI ED ESAMI, PER L’AMMISSIONE DI 1330 ALLIEVI MARESCIALLI

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È indetto per l’anno accademico 2024/2025 il concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione di 1.330 allievi marescialli al 96° corso presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza.

I posti disponibili sono così ripartiti:

a) n. 1.250 sono destinati al contingente ordinario di cui:

1. n. 21 sono riservati ai candidati in possesso dell’attestato di cui all’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, riferito al diploma di istituto di istruzione secondaria di secondo grado o superiore;

2. n. 8 sono riservati al coniuge e ai figli superstiti, ovvero ai parenti in linea collaterale di secondo grado se unici superstiti, del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia deceduto in servizio e per causa di servizio;

b) n. 80 sono destinati al contingente di mare di cui:

1. n. 21 per la specializzazione “nocchiere abilitato al comando” (NAC);

2. n. 21 per la specializzazione “nocchiere” (NCH);

3. n. 29 per la specializzazione “tecnico macchine” (TDM);

4. n. 9 per la specializzazione “tecnico dei sistemi dei sistemi di comunicazione e scoperta” (TSC).

Possono partecipare al concorso i cittadini italiani, anche se già alle armi, che abbiano, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda (entro le ore 12:00 del 6 aprile 2024) compiuto il 17° anno di età e non superato il giorno di compimento del 26° anno di età.

La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo https://concorsi.gdf.gov.it, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato.

Ai fini della presentazione della domanda di partecipazione al concorso, i concorrenti devono munirsi di uno dei seguenti strumenti di autenticazione:

a. Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);

b. Sistema di identificazione digitale “Entra con CIE” con l’impiego della carta di identità elettronica (CIE)

rilasciata dal Comune di residenza.

Ultimata la registrazione al portale, i candidati possono compilare il form della domanda di partecipazione –

raggiungibile tramite la propria area riservata – e concluderne la presentazione seguendo la relativa procedura automatizzata.

Ulteriori informazioni sul concorso e relativi esiti possono essere reperiti sul portale attivo all’indirizzo

https://concorsi.gdf.gov.it e tramite l’APP Mobile “GdF Concorsi”, disponibile sui servizi di distribuzione

digitale Google Play e App Store oppure scansionando con il proprio dispositivo mobile il QR code presente sul citato portale.

IL PITTORE GARGANICO TEO PALATELLA IN MOSTRA AL MUSEO BELLINI DI FIRENZE

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Una mostra che come afferma la stessa curatrice: “In un periodo storico fortemente complesso, caratterizzato da una guerra mondiale “frammentata”, si pone come un monito alla società contemporanea affinché ritrovi sé stessa”.

Si terrà a Firenze, dal 03 al 10 Maggio, presso il prestigioso Museo Bellini, la mostra d’arte “Humanity” curata dalla storica e critica d’arte Francesca Callipari. Durante il vernissage, previsto per sabato 4 maggio alle ore 16,30 saranno presentate le opere degli artisti selezionati, italiani ed internazionali, tra i quali vi sarà anche l’artista viestano Teo Palatella.

Museo privato di Firenze, situato sul Lungarno Soderini, in Oltrarno, il museo Bellini fu creato da una famiglia di antiquari tra le più famose d’Italia, che dal 1756 opera a Firenze partecipando a tutti i più famosi eventi internazionali. In anni recenti la location ha aperto le sue porte all’Arte contemporanea, dando così agli artisti il privilegio di poter esporre le loro opere in un ambiente ricco di storia, situato al pian terreno del quattrocentesco Palazzo Soderini la cui facciata fu ridisegnata dal famoso architetto Coppedé.

Una mostra che come afferma la stessa curatrice: “In un periodo storico fortemente complesso, caratterizzato da una guerra mondiale “frammentata”, si pone come un monito alla società contemporanea affinché ritrovi sé stessa”.

Riunendo diverse espressioni artistiche, dalla pittura alla scultura fino alla digital art, la mostra propone opere riflessive e concettuali, affrontando tematiche attuali. Il catalogo dell’evento sarà distribuito su tutti gli store online e prenotabile presso 4.500 librerie fisiche e in tutte le librerie La Feltrinelli, Mondadori, Ibs, etc.

DOMANI GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

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Giovanna Amedei (Presidente Ordine Geologi della Puglia) : “Nella provincia di Taranto, lungo il tragitto si disperde il 52% del volume totale delle acque, a Bari il 45%, a Foggia il 35%, nella BAT, provincia di Barletta, Andria e Trani, il 45%, solo nel Leccese va meglio con una perdita stimata del 19%. Non va meglio per l’acqua di falda, utile soprattutto in agricoltura, dove durante il  periodo estivo per far fronte alla richiesta di prodotti, le campagne assorbono più del 60% dei consumi di acqua dell’intera regione”.

 Nel link la video – dichiarazione con sullo sfondo il Lago di Varano https://wetransfer.com/downloads/b68e7e2f8365bba5eca55719a77c342d20240321104112/ad3c75b18d84b36899f83370459ad9c720240321104149/3b3c34

 “Il ruolo importante e primario che l’acqua riveste nella vita di ognuno di noi è innegabile ma “quel ruolo” oggi è messo a dura prova.  L’aumento delle temperature e la desertificazione, conseguenze del cambiamento climatico, richiedono un maggior utilizzo di acqua ma gli sprechi e l’inquinamento rischiano di farla diventare una risorsa insufficiente sia come fonte civile che di falda. In merito alle acque per uso civile dobbiamo considerare l’altissima percentuale di acqua che si disperde, anche a causa delle grandi distanze che gli acquedotti percorrono. Secondo gli ultimi dati ISTAT 2023  per ogni litro che raggiunge l’utente finale ne viene perso oltre un altro litro durante il percorso. Nella provincia di Taranto, lungo il tragitto si disperde il 52% del volume totale delle acque, a Bari il 45%, a Foggia il 35%, nella BAT, provincia di Barletta, Andria e Trani, il 45%, solo nel Leccese va meglio con una perdita stimata del 19%. Non va meglio per l’acqua di falda, utile soprattutto in agricoltura, dove durante il  periodo estivo per far fronte alla richiesta di prodotti, le campagne assorbono più del 60% dei consumi di acqua dell’intera regione. Intensi prelievi e diminuzione progressiva degli apporti che causano uno squilibrio idrogeologico e perdita della qualità dell’acqua emunta . Acqua di falda che, però, deve fare anche i conti con l’inquinamento: oltre il 78%  delle acque di falda hanno uno stato chimico scarso a causa della concentrazione di contaminanti (pesticidi, microinquinanti organici, nitrati, fitofarmaci). Un dato preoccupante perché la Puglia è seconda solo alla Lombardia”. Lo ha dichiarato Giovanna Amedei, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua.

In Puglia 940 km di coste. Ma il trend della sedimentazione è in negativo. 

“E lungo i 940 km di costa la situazione non migliora con l’ incremento della salinità a causa dell’intrusione marina anche in relazione alla presenza di pozzi realizzati, ahimè, senza le dovute autorizzazioni alla ricerca e sfruttamento delle acque sotterranee a discapito degli agricoltori osservanti delle regole. 

Occorre pensare ed intervenire con urgenza cercando di limitare non solo gli sprechi ma anche ipotizzando risorse idriche aggiuntive come il riutilizzo delle acque reflue, delle riserve presenti negli invasi per altri scopi e cercando di ridurre gli scarichi nelle acque superficiali.

Una riflessione che non deve mancare a partire dalla Giornata Mondiale dell’Acqua. La Puglia è circondata dal mare  e da un mare bello. Però sia il mare con la costa sabbiosa che con le falesie è in deficit sedimentario. L’apporto dei sedimenti che arriva sulla costa è cambiato ed è diminuito. Questo trend negativo  – ha concluso Giovanna Amedei – è dovuto all’azione dell’uomo che con sbarramenti in corrispondenza dei corsi d’acqua ma anche costruendo direttamente  sulla costa, ha cambiato il rapporto tra sedimentazione ed erosione. Oggi, purtroppo il trend è negativo. Siamo in fase erosiva. Se si continua in questo modo, nel 2050, con innalzamento del livello dei mari legato ai cambiamenti climatici, arriveremmo ad un innalzamento di 30 cm con le dovute conseguenze del caso. Il 22 Marzo sarà la Giornata Mondiale dell’Acqua! Non dimentichiamo che il mare, come i fiumi o i laghi, rappresentano una parte importante del ciclo dell’acqua. E’ giusto riflettere sullo spreco della risorsa ma allo stesso tempo anche su quanto potrebbe accadere lungo le coste con innalzamento dei mari e mancanza di sedimentazione”.

PERCHE’ CONVIENE ESSERE EDUCATI

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Siate sempre gentili e non ve ne pentirete. Ne guadagnate anche in salute. Essere gentili migliora l’umore e le relazioni. E allunga la vita di coppia

Essere educati non è solo un gesto di bon ton: conviene. Mai come in questo momento abbiamo bisogno tutti, ma proprio tutti, di riscoprire e coltivare quella che Marco Aurelio, filosofo e imperatore romano, definiva “la gioia dell’umanità”: la gentilezza. Già, perché se è vero che i suoi tanti contrari, dalla maleducazione all’insolenza, dall’arroganza a varie forme e gradazioni di violenza, avvelenano la vita, è certo che la gentilezza l’arrotonda, la migliora, e la rende più dolce per tutti. Evitando così un grande spreco di rapporti umani prima che di comunità, sociali.

GENTILEZZA

La gentilezza è fatta di parole e di gesti. Di approcci e di codici. Non ci sono barriere e non c’è nulla di artefatto quando si diventa gentili, e questo modo di rapportarsi agli altri diventa così, naturaliter, uno stile di vita. Del quale poi non possiamo fare a meno, ed a quel punto avremo creato una barriera tra noi e la cafonaggine. Pensate al sale e al gusto: se vi abituate a mangiare con poco sale, rapidamente questa diventerà una delle vostre fondamentali abitudini alimentari. E starete a distanza da cibi salati e relativi rischi.

IMPORTANZA DELLA GENTILEZZA

Abbiamo bisogno di gentilezza, come un antibiotico, per curare il male a rischio contagio di un rancore che si è  sta allargando nella nostra vita quotidiana. Tra vicini di casa, come tra persone che condividono una strada con diversi mezzi di locomozione; tra cittadini che possono e devono avere opinioni diverse ma non per questo sono costretti a insultarsi quotidianamente ed a odiarsi; tra chi ce l’ha fatta e chi arranca. Tra singoli uomini e singole donne che hanno smarrito non solo il galateo, ma l’ethos della gentilezza. Quella leggera ma potentissima forza che fa la differenza nelle nostre relazioni, comprese le più intime, in famiglia, tra gli amici, con le persone che diciamo di amare.

CHE COS’É LA GENTILEZZA

La cosa più forte e più vera sulla gentilezza l’ha detta Goethe, molti anni fa, con una frase che dovremmo tutti scolpire nella testa: È una catena che tiene uniti gli uomini. La gentilezza sembra solo un gesto da galateo, da buona educazione, da persone di mondo: ma questo è riduttivo. La gentilezza è un ingrediente essenziale per tenere insieme le persone, a qualsiasi livello, per non sprecare il patrimonio di rapporti umani che possediamo, per vivere meglio con sé stessi e con gli altri.

Avete mai riflettuto davvero sul potere della gentilezza? Su quante cose possono cambiare, in meglio, nella nostra vita e in quella di chi ci circonda. Basta davvero poco per cogliere in pieno una serie di benefici, che vanno dalla qualità delle relazioni fino al benessere fisico. Benefici che spesso sprechiamo solo per stili di vita sbagliati, dove la gentilezza si eclissa.

Un esempio? Le maniere forti e rudi complicano, a lungo andare, la vita di coppia e la rendono insostenibile. Al contrario, come dimostra anche la ricerca degli psicologhi americani John Gottman e Robert Levenson, i piccoli gesti quotidiani, ispirati appunto alle buone maniere, rafforzano i legami, fanno sfumare le tensioni, rendono felici chi li riceve. In una parola: trasmettono amore.

VANTAGGI DELLA GENTILEZZA

È una parola chiave che sta tornando di moda: la gentilezza. Film, nuovi libri e perfino corsi per tutte le età. La mitezza si sta trasformando in un’arma vincente per sedurre e per convincere gli altri, laddove siamo stati abituati all’uso sempre più frequente della forza, della violenza prevaricatrice e del turpiloquio.

È stato ristampato l’Elogio della gentilezza di Adam Philips e Barbara Taylor (edizioni Ponte delle Grazie) ed ha riscosso molto successo Il piacere della gentilezza. Piccolo trattato sulla buona educazione nell’era glaciale di Bertrand Buffon (edizioni Ediciclo), che offre alcune indicazioni molto pratiche e utili.

Intanto si stanno moltiplicando perfino corsi per insegnare la gentilezza ed i suoi vantaggi. L’Associazione italiana Gentletude organizza corsi gestiti da volontari che spiegano perché la gentilezza, specie in tempi di Grande Crisi, conviene, aiuta a fare carriera, è un deterrente per smontare l’aggressività e suscita autenticità ed empatia.

BENEFICI DELLA GENTILEZZA

E ancora: la gentilezza migliora l’umore, l’empatia, le relazioni umane, e perfino la salute. Quando bevete il caffè al bar o quando uscite da un negozio per una commissione, ricordatevi di pronunciare sempre la parola magica: Grazie. E di rispondere Prego, se qualcuno a sua volta vi ringrazia. Mia madre mi raccontava che da ragazza nella sua scuola una delle materie sulle quali si concentrava l’attenzione dei professori si chiamava Buone maniere. Ovvero la capacità di essere gentili: in casa, con gli amici, al lavoro. Una capacità che abbiamo perso, smarrito.

Pensate quante volte vi capita nel corso di una giornata, magari più tesa del solito, di non essere gentili, di avere un atteggiamento da maleducati. Dalla famiglia al condominio, dalla strada ai mezzi di trasporto, nella vita quotidiana degli italiani si è consumata una vera deriva antropologica, della quale l’eclissi della gentilezza è forse la spia più evidente e più facile da misurare. Siamo diventati un popolo di cafoni. Chiedetevi, per esempio, quanto tempo passa dal momento in cui scatta il verde a un semaforo e la bussata di clacson di chi sta alle vostre spalle: frazioni di secondo. Salite su un treno alta velocità, affollato di gente perbene secondo lo status del portafoglio e del costo del biglietto, chiudete gli occhi, e ascoltate il rumore in sottofondo: l’urlo delle conversazioni con i cellulari, e chissenefrega del capotreno che, urlando anche lui, chiede di abbassare la suoneria dei telefonini.

GRAZIE, PER FAVORE, POSSO: SINONIMI DI GENTILEZZA

In pochi anni nelle nostre case, secondo una ricerca dell’associazione Gentietude che promuove uno stile di vita fondato sulle buone maniere, in quasi la metà delle famiglie italiane sono state rimosse le parole Grazie, Per favore, Posso? Cancellate. A rimetterle in campo ci ha dovuto pensare Papa Francesco che con il suo linguaggio diretto ha invocato, non solo per i cristiani, l’uso di tre parole per dare longevità alla vita matrimoniale. Grazie, Permesso e Scusa. Tre vocaboli che non siamo più abituati a pronunciare, quando chiediamo un’informazione in strada, quando spintoniamo qualcuno per la fretta di raggiungere un luogo (ma dove corriamo ogni attimo della nostra esistenza?), quando interrompiamo chi sta provando a parlarci, a comunicare oltre il muro dell’autismo dei nostri pensieri autoreferenziali ed egocentrici.

La deriva antropologica che ha spento la gentilezza è stata accelerata sicuramente da alcuni fenomeni, tutti concentrati nel tempo e negli effetti. C’è il peso di una crisi economica ormai al quinto anno abbondante, con tutte le incognite sul futuro e con un popolo che ha accumulato, come quelle batterie che si autoalimentano, rabbia mista a indignazione, invidia sociale mescolata con il risentimento. E dunque fine della gentilezza, anche come sentimento che lega una comunità, che la tiene insieme laddove il conflitto di interessi e di ruoli è naturale per definizione.

IMPORTANZA DELLE BUONE MANIERE

Poi stiamo pagando il conto di una perdita progressiva di senso, inteso come senso delle parole e senso civico. Il turpiloquio è all’ordine del giorno, nell’agorà del dibattito pubblico della classe dirigente nazionale, ovvero i talk show televisivi. Si insultano, senza un briciolo di pudore, senza mai pronunciare una parola di autocritica (per esempio: scusatemi), ministri, capi di aziende famosi e influenti e capipopolo improvvisati nel ruolo di capipartito, intellettuali alla moda, icone dello spettacolo e della cronaca rosa.Parlano come al bar quando qualcuno ha alzato il gomito, oppure come il tassista scatenato contro tutti e tutti: eppure loro, la compagnia di giro dell’Italia al comando vista attraverso il telecomando, sono la prima linea della classe dirigente del Paese.

PAROLACCE SUL WEB

Con la televisione, e più della televisione, a seminare il nuovo linguaggio dell’insulto quotidiano ci pensa il web. Facebook serve anche a questo: a sfogare, magari in anonimato, l’istinto della rabbia contro e non per qualcuno, anche chi fino a ieri era il tuo idolo. Quanto alla perdita del senso civico, che gli italiani hanno sempre coltivato a basse dosi, abbiamo fatto un salto indietro, nel vuoto, dal 1958 quando Aldo Moro decise di introdurre come materia obbligatoria nelle scuole medie e superiori l’Educazione civica, ancorata non a caso all’insegnamento della Storia.

A colpi di riforme, controriforme e sperimentazioni, come l’idea astratta di introdurre corsi intitolati Cittadinanza e Costituzione, alla fine un risultato si è ottenuto: di fatto nelle scuole nessuno insegna ai ragazzi l’educazione civica, cioè la gentilezza della convivenza, l’importanza della cortesia, ai fini della qualità delle relazioni umane e sociali. Con il tuo vicino di banco oggi, con il tuo compagno di lavoro o con il tuo condomino domani.

ESSERE GENTILI CONVIENE

Per fortuna, come spesso avviene nelle crisi specie quando sono veramente grandi, il cambiamento passa per lo stretto sentiero dell’utilità. E così lentamente, sottotraccia, stiamo scoprendo che essere gentili conviene (tra l’altro non costa nulla) e non esserlo è uno spreco in termini di qualità della vita, sentimenti e salute compresi. Piero Ferrucci, filosofo e psicologo, in un famoso libro intitolato La forza della gentilezza (edizioni Mondadori), scrive: «La gentilezza non è un lusso, ma una necessità». Un concetto che oggi circola molto attraverso il canale di Internet, dove si stanno moltiplicando le condivisioni dei comportanti ispirati alla cortesia, le associazioni come Il “Movimento italiano per la Gentilezza” (www.gentilezza.it), e perfino i corsi sul web delle buone maniere, quelle che nella scuola reale sono state cancellate. Tempo al tempo e vedrete che la gentilezza tornerà di moda, di gran moda.

GENTILEZZA RAFFORZA SISTEMA IMMUNITARIO

Due ricerche dell’università di Oxford hanno messo a fuoco alcuni vantaggi importanti della gentilezza. Nel primo studio, viene dimostrato che essere gentili sia verso le persone alle quali siamo molto legati (amici, parenti, compagni di lavoro) sia verso gli estranei, aumenta i nostri livelli di felicità. E crea un effetto-contagio con le altre persone. Nel secondo studio, si dimostra come le persone che hanno compiuto, con frequenza, gesti e azioni gentili verso gli altri, si ritrovano con un sistema immunitario rafforzato. (nonsprecare)

CIA PUGLIA: “L’EUROPA PROTEGGE GLI ALTRI PAESI E AFFOSSA IL GRANO ITALIANO”

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L’Europa dà il via a una serie di misure che sosterranno la produzione di mangimi di diversi Paesi ma resta inerte, silente e completamente inoperosa, come se il fatto non la riguardasse, rispetto a quanto sta accadendo in Italia, con il valore del grano duro prodotto dai cerealicoltori italiani che ha subito un tracollo, dimezzandosi nell’arco di un anno, anche a causa delle importazioni massicce da nazioni come Russia e Kazakistan. “Non è chiaro il motivo per cui la Russia, che ha scatenato una guerra di aggressione e conquista nel cuore dell’Europa, sia sanzionata in tutte le maniere e per ogni settore ad eccezione proprio dell’export di grano”, denuncia Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. “Si sta permettendo a Putin di fare la guerra anche economicamente e commercialmente, con i grandi multimiliardari amici del regime putiniano che si arricchiscono, e lo fanno a discapito, tra gli altri, proprio delle aziende cerealicole italiane. Tutti i grandi quotidiani italiani ed europei, da giorni, stanno mettendo in evidenza questa assurda contraddizione, ma l’Unione Europea sembra ignorare volutamente questa dinamica, quasi a sottacerla, a mettergli il silenziatore, ma così si uccide uno degli asset economici principali della nostra agricoltura, nel silenzio tombale di un’Europa che, non si sa per quale motivo, mette in atto una specie di distorta ‘autonomia differenziata’: da un lato protegge alcuni Paesi, dall’altro permette che la cerealicoltura e più in generale l’agricoltura italiana siano aggredite, depauperate e messe all’angolo da un sistema senza controlli di importazioni sempre più massicce”.

La battaglia condotta da CIA Puglia contro questo stato di cose non riguarda solo la cerealicoltura, che negli ultimi due anni ha visto cambiare i propri connotati da dinamiche speculative e politiche globali di aggressione al made in Italy, ma anche tutti gli altri principali prodotti del comparto.

Sono soprattutto i piccoli e medi produttori dei settori ortofrutticolo, vitivinicolo, olivicolo, florovivaistico e zootecnico a subire la concorrenza sleale di Paesi terzi e l’inspiegabile mancanza di provvedimenti da parte dell’Unione Europea a protezione delle proprie produzioni.

“Le proteste degli agricoltori, che dalla Germania hanno attraversato e scosso tutta l’Europa giungendo anche in Italia, ha espresso proprio il malessere profondo e le inquietudini più pesanti di chi, nel Vecchio Continente, per coltivare, produrre e raccogliere i frutti del proprio duro lavoro deve attenersi a una serie di norme e limitazioni articolate, complesse e rigorose. Agli altri Paesi, quelli che esportano il loro grano, la loro frutta, i loro ortaggi e il loro olio in Italia, è permesso di produrre ignorando quelle norme e quelle limitazioni. È come se, in un incontro di pugilato, a uno dei due pugili si permette di combattere con entrambe le mani e a un altro, invece, si imponesse di usare una mano sola. È una lotta impari, ingiusta, disonesta, che sta affossando l’agricoltura italiana. Contro tutto questo è necessario che le forze politiche si muovano e si impegnino a fondo per determinare un cambiamento di rotta, altrimenti l’Unione Europea va a sbattere contro un muro”, ha concluso Sicolo.

LA MEMORIA DELLA PRATICA DEL CANTO SULL’ALTALENA A SAN NICANDRO GARGANICO

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Per i sannicandresi di ieri e di oggi la parola ndràndëla indica l’altalena, come congegno formato da una fune e da una tavola in legno che funge da sedile. Nella conversazione la parola ricorre in locuzioni idiomatiche utilizzate per stigmatizzare situazioni e circostanze caratterizzate da continui andirivieni che rimandano alle oscillazioni dell’altalena. Ma è in espressioni come candà li ndràndëla (cantare l’altalena) e canzónë dë ndràndëla (canzoni dell’altalena) che la parola si fa portatrice di specifiche valenze simboliche e di significati, evocando contesti che, in funzione fino alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, hanno a che fare con l’altalena: la prima accezione richiama la pratica di accompagnare con il canto l’oscillazione del congegno, mentre la seconda individua il corpus di testi che veniva eseguito, sull’altalena in movimento, sulla base di una specifica melodia e secondo una prassi performativa codificata. La pratica de li ndràndëla si inseriva nell’arco temporale compreso tra il Sabato Santo a mezzogiorno, ora in cui si “scioglievano” le campane, e la “Pasqua delle Rose”, la Pentecoste, intensificandosi la domenica e in alcune ricorrenze del calendario religioso: il Lunedì dell’Angelo, in occasione della tradizionale gita fuori porta, e per la festività di San Michele, l’8 maggio, a margine del pellegrinaggio rituale alla grotta consacrata all’Arcangelo nei pressi di Cagnano Varano.

In ambiente campagnolo, l’altalena veniva issata al ramo di un albero, mentre in ambito urbano trovava posto in spazi domestici. All’interno dell’abitazione una fune veniva fatta passare in una boccola (catënèdda) fissata all’architrave dell’uscio o alla trave maestra (capëtravë); in assenza dell’anello si faceva scorrere la fune tra le assi del soffitto (šcunë) e del suo sostegno, e talvolta la parte a contatto con la trave veniva avvolta in uno straccio bagnato per evitare che la frequenza delle oscillazioni la spezzasse. Ai capi veniva fissato l’asse per lavare i panni (taulédda), le cui estremità sagomate e la dentellatura permettevano di incastrare la fune con nodi semplici o scorsoi. Issati li ndràndëla erano pronti ad accogliere la coppia di “cantatori” che, disponendosi l’uno a fianco dell’altro, con i piedi sollevati da terra, cercavano di tenersi in equilibrio reggendosi ciascuno a un lato della fune e premendo sul bordo della tavola. Le oscillazioni dell’altalena avvenivano nel senso parallelo all’asse, tramite apposite spinte impresse al lato corto della tavola da altre persone. Chi prendeva posto in testa all’altalena aveva la funzione di leader della coppia: a lui spettava il privilegio di scegliere il testo verbale del canto da eseguire e di intonarlo, guidandone, verso dopo verso, l’esecuzione. Sull’altalena si andava sempre in due: nel caso di una coppia costituita da individui di sesso diverso essi dovevano essere legati da vincoli di parentela o comunque doveva trattarsi di fidanzati o coniugi, per cui era l’uomo a sedere in testa all’asse. Come ogni azione ludica di gruppo, infatti, la pratica dell’altalena imponeva ai partecipanti l’adesione a specifiche regole modellate secondo le relative norme della consuetudine sociale, sulla quale si basavano i rapporti di genere, e la connessa morale sessuale con i corrispondenti codici comportamentali afferenti alla gestione degli spazi. Pertanto, la selezione dei “compagni d’altalena” e l’assegnazione dei ruoli avvenivano in un ambito ristretto, socialmente riconosciuto. Nel tempo di Pasqua l’abitazione che ospitava l’altalena diventava il luogo in cui prendeva vita una vera e propria festa famigliare: parenti e vicini, con i quali si intrattenevano rapporti di comparatico, prendevano parte all’evento e spesso suggerivano alla coppia su li ndràndëla i testi da eseguire in risposta a qualche canto che giungeva da un’altra abitazione. Gli invitati erano anche coloro i quali si proponevano sia come “spingitori”, sia come “cantatori”. A tutti infatti era concesso sedere sull’altalena senza distinzioni di genere o età; tuttavia la partecipazione attiva degli adulti spesso suscitava allusioni maliziose dei presenti, i quali non accoglievano con disappunto il desiderio da questi espresso di lasciarsi altalenare ma ne evidenziavano l’inappropriatezza giustificandolo come conseguenza di qualche bicchierino di troppo. Li ndràndëla infatti erano un divertimento frequentato prevalentemente da adolescenti, soprattutto da ragazze in età da marito: una caratteristica sistematicamente riscontrata in altre realtà culturali in cui è stata rilevata la presenza della pratica del canto sull’altalena e che, per questo, la rende del tutto autonoma dall’altalena intesa come gioco infantile, per la quale esiste un repertorio di testi specifico eseguito con l’unica finalità di scandire ritmicamente il movimento impresso al congegno (cfr. Brunetto 2010).

All’esterno dell’abitazione si radunavano frotte di ragazzi che si candidavano a spingere l’altalena, mentre i giovani innamorati ascoltavano il canto dell’amata, valutando l’idea di approntare risposte. Aderendo a una codificata funzione comunicativa e strumentale, la pratica, infatti, diventava il mezzo privilegiato per il corteggiamento (fà l’amórë), veicolando messaggi che, prevedendo un destinatario, innescava un complesso sistema relazionale funzionale da una parte all’individuazione e alla selezione del partner, dall’altra, a ribadire e rafforzare legami sociali preesistenti (cfr. Brunetto 2010: 79); o, al contrario, rendere pubblici i conflitti e ribadire le distanze tra gli individui. L’altalena, infatti, «afferisce a momenti festivi di rovesciamenti codificati e di regolata licenza» (Scafoglio 1996: 25), rientrando a pieno titolo nel novero di quegli spazi cerimoniali istituiti per vivere a livello sociale la propria vita sentimentale e per regolare pubblicamente eventi di norma ritenuti di carattere privato (cfr. Magrini 1986: 31). Tendere l’orecchio a ciò che viene veicolato in forma di canto e decodificarlo fa dell’altalena un’esperienza uditiva totale, e mette chi ascolta nelle condizioni di ricevere “aggiornamenti” sulle vicende relazionali che riguardano i membri della comunità. Che li ndràndëla avessero come partecipante un pubblico di attenti ascoltatori emerge dai “ricordi sonori” di coloro che ne hanno vissuto la vitalità; in essi dominante è la percezione di un paesaggio sonoro privo di rumore di fondo, condizione che rendeva possibile captare nitidamente le informazioni acustiche provenienti dai vari punti del centro abitato. In questo paesaggio sonoro hi-fi (cfr. Schaffer 1985: 67-68), nelle ore pomeridiane i canti eseguiti sull’altalena divenivano udibili a distanza senza interferenze esterne tali da compromettere l’effetto acustico definito dall’andirivieni delle voci e gli effetti timbrici prodotti dall’alternanza tra l’ambiente chiuso dell’abitazione e lo spazio aperto.

I testi dei canti eseguiti su li ndràndëla (cfr. Vocino 1923: 55-61, La Sorsa 1933: 186-196, Marsilio [2013], Frascaria 2018: 111-122) si presentano quali testimonianze “dense” di informazioni per la ricostruzione del contesto esecutivo e delle dinamiche relazionali innescate dalla pratica rilevabili attraverso l’analisi del repertorio. Una prima classificazione emica è data dal rapporto esecutore-destinatario: se è l’uomo a cantare alla donna, i canti ricadono nell’ambito maschile (canzónë dë jòmmënë), in caso contrario in quello femminile (canzónë dë fémmënë); una seconda distinzione è determinata dal contenuto e dal sentimento di cui il testo verbale si fa portatore: i canti d’amore (canzónë d’amórë) propongono i tipici motivi del corteggiamento, mentre i canti a dispetto, detti canzónë dë gnùria o sdégnë, danno voce al diniego, al disprezzo, all’attacco verso rivali in amore e all’odio derivante da situazioni estranee alla sfera amorosa, rendendo pubblici i conflitti in atto tra gli individui, pur senza prefigurarne una risoluzione. Al gruppo delle “canzoni” d’amore sono ricondotti due sottoinsiemi: i canti di commiato (canzónë dë suldatë) e i canti di riappacificazione (canzónë chë fà pacë). A tutt’altra categoria appartiene un gruppo di testi estraneo al corteggiamento e all’invettiva e destinati all’intrattenimento: ‘i canzónë chë rrirë (le canzoni per ridere). Si tratta di testi a carattere narrativo, satirico o scherzoso, fra i quali le “canzoni alla rovescia” (canzónë a la ruuèscia) che propongono, attraverso situazioni paradossali, il ribaltamento logico della realtà. I canti dell’altalena, nella loro forma completa, si presentano costituiti da una sequenza di otto versi di endecasillabi (la canzónë), legati da rime alterne, secondo lo schema dello strambotto; a essa segue un distico di endecasillabi a rima baciata (l’aria), che rappresenta, sul piano verbale, il tratto distintivo dei canti dell’altalena. Sul piano performativo il canto si sviluppa su modulo melismatico, con esecuzione monostica e antifonale: la prima voce espone un verso (la paróla) della “canzone” dividendolo in tre parti, la seconda lo riprende e lo ripropone integralmente talvolta con lievi variazioni di elementi verbali e della linea melodica. A ogni verso viene preposta una formula sillabica, oré o jorè, che rappresenta sul piano performativo la caratteristica del canto eseguito su li ndràndëla.

Gli studi condotti sulla pratica dell’altalena, sulla base delle occorrenze nelle diverse realtà etnografiche italiane (Calabria, Basilicata, Puglia, Molise, Abruzzo e Lazio) e sulla scorta della documentazione diacronica (cfr. Scafoglio 1996: 8, Brunetto 2010: 129, de Martino 2013: 231-235), rilevano in essa un’azione rituale di valenza agraria, in quanto espressione di riti di propiziazione legati alla rinascita della natura poi assorbiti e adattati al ciclo liturgico cristiano. Al di là delle valenze simboliche rinvenibili, vista da vicino la pratica resta principalmente un’azione ludica di gruppo tramite la quale condividere i moti della propria vita sentimentale con l’intera comunità: questa è parte attiva del gioco allo stesso modo in cui lo sono i partecipanti, coloro che cantano cercando l’accordo con il moto impresso all’altalena da altri che a loro volta potranno prendervi posto, e coloro che ascoltano e si mettono in condizione di decodificare quanto veicolato dal canto per replicare. Quindi, il lavorio a cui li ndrandëla attendono consiste nel tessere e ritessere legami sociali, verificare la stabilità e la consistenza di quelli già esistenti, partendo da quelli del gruppo familiare che garantisce il rispetto delle regole, e attraverso il corteggiamento crearne dei nuovi prefigurando l’alleanza; al contrario disfare quelli già in opera e ribadire la conflittualità derivante dalla rottura. È in questo senso che l’individuo sperimenta la dimensione comunitaria, attraverso quello che Patrizia Resta definisce «rito di incorporazione» (2008: 52). (FITP)

Angelo Frascaria

LA DANZA PESCHICIANA SUL PODIO: ALL’ASD “ATHLETIC CLUB” 8 PRIMI POSTI

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Presso il “PalaVesuvio” di Napoli si è tenuto il campionato di danza ASI dove anche l’Asd “Athletic Club” di Peschici (FG), diretta magistralmente da Francesca Caroprese, titolare e maestra della stessa, ha gareggiato in varie categorie e stili, conquistando ben 8 primi posti e portando alla ribalta la cittadina garganica.

“La vittoria non è solo un riconoscimento della bravura e dell’impegno dei miei atleti, ma anche un tributo alla dedizione e alla determinazione di tutti coloro che lavorano dietro le quinte, in sinergia, come per esempio i genitori” – commenta a caldo la Maestra – “E’ il frutto di allenamenti intensi, di sacrifici personali e di una volontà incrollabile di raggiungere determinati risultati” – aggiunge soddisfatta – “Che questa vittoria sia solo la continua di nuove opportunità per crescere e migliorare, sia come sportivi che come persone” – conclude emozionata. 

Qui di seguito i gruppi partecipanti:

Gruppo baby: Martella Josephine, Mongelluzzi Sofia, Tavaglione Jessica, Vescera Celeste, Tardivo Raffaele;

Gruppo piccoli: De Nittis Camilla, Fasanella Francesca, Cheller Michela, Tosches Francesco, Liberato Maria Giovanna, Caputo Emma, Caputo Gioia, Labiente Angela, Saccia Eva, Ducoli Mya;

Gruppo medie e grandi: Langianese Angela, Quagliano Palma, Quagliano Melissa, De Nittis Anna, Fasanella Vanessa, Masella Ludovica, La rosa Maria Grazia, Martella Sara, Vecere Maria Lucrezia, Saccia Rachele, De martino Gioia, De martino Giulia, Maggiano Rosanna.

 GRANO, CIA PUGLIA: “LA NOSTRA RISCHIA DI DIVENTARE UNA AGRICOLTURA DI SERIE B””

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I delegati di CIA Agricoltori Italiani di Puglia, sine die, non parteciperanno più alle riunioni delle Commissioni Grano delle Borse Merci pugliesi. È quanto hanno ribadito i vertici regionali dell’organizzazione, stamattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Foggia, nella sede provinciale di CIA Capitanata. Alla Borsa Merci di Bari, martedì 19 marzo 2024, il grano duro fino è stato quotato 320 euro a tonnellata, con un ulteriore ribasso di 10 euro rispetto alla scorsa settimana. Alla Borsa Merci di Foggia, il 13 marzo, il grano duro fino è stato quotato 322 euro a tonnellata, con un calo di 15 euro rispetto alla precedente quotazione.

“L’Europa deve garantirci reciprocità di condizioni”, ha dichiarato Angelo Miano, presidente di CIA Capitanata. “Questo significa che, concretamente, occorre che le importazioni dai Paesi che non si attengono alle regole e agli standard di produzione italiani ed europei vadano vietate, altrimenti si legittima la concorrenza sleale, come sta avvenendo attualmente con importazione di grano duro decuplicate da Russia, Turchia, Kazakistan”.

“I cerealicoltori italiani non possono continuare a produrre in perdita”, aggiunge Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. “I costi di produzione per coltivare e raccogliere frumento, da oltre un anno, sono superiori a quanto i cerealicoltori possono ricavare vendendo il loro grano. Molte aziende hanno chiuso i battenti, altre stanno cercando di restare sul mercato indebitandosi. Questo avviene non solo nella cerealicoltura, ma in quasi tutti i settori del comparto. Senza redditività, l’agricoltura italiana rischia seriamente di ‘retrocedere’, di diventare un’agricoltura di serie B rispetto a Paesi ai quali si permette di produrre secondo regole diverse. Il rischio al quale questa situazione ci sta esponendo è duplice: da una parte, sono in pericolo migliaia di posti di lavoro; dall’altra, aumentando la dipendenza alimentare italiana dai prodotti importati, aumenterà il consumo di prodotti che, nella maggior parte dei casi, sono nettamente meno salubri e qualitativi di quelli italiani”.

Grazie a una mobilitazione permanente negli ultimi 12 mesi, CIA Agricoltori Italiani è riuscita a ottenere prima la riattivazione della Commissione Sperimentale Unica per il prezzo sul grano, poi, finalmente, la definizione dell’avvio del Registro Telematico e del pacchetto di misure di Granaio Italia. “Sono due risultati importanti, soprattutto il secondo, che nel medio periodo porteranno effetti positivi, ma la battaglia non è terminata e deve andare avanti”, conclude Sicolo.

AD APRICENA INAUGURATA LA PRIMA PIZZERIA DELLA GENTILEZZA

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Grazie all’ambasciatore di Costruiamo Gentilezza e Assessore alla Gentilezza 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑅𝑖𝑡𝑎 𝐿𝑎𝑏𝑜𝑚𝑏𝑎𝑟𝑑𝑎 per avere sottoscritto il “Menù Pizza & Gentilezza” con il titolare della pizzeria 𝐓𝐇𝐄 𝐍𝐎𝐓𝐎𝐑𝐈𝐎𝐔𝐒 𝐏𝐈𝐙𝐙𝐀 𝐒𝐓𝐎𝐑𝐄 sig. 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑐𝑜 𝐼𝑎𝑛𝑛𝑜𝑛𝑒.

Grazie per avere raccontato e condiviso l’esperienza di gentilezza (https://costruiamogentilezza.org/blog/#condividi-esperienza).

L’impegno delle 𝑝𝑖𝑧𝑧𝑒𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖𝑙𝑒𝑧𝑧𝑎 è di preparare, su richiesta dei clienti, le pizze a forma di a prezzo di menù invariato.

𝐏𝐄𝐑 𝐅𝐀𝐑 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐑𝐄𝐓𝐄 𝐍𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐏𝐈𝐙𝐙𝐄𝐑𝐈𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐆𝐄𝐍𝐓𝐈𝐋𝐄𝐙𝐙𝐀  https://costruiamogentilezza.org/str…/pizzerie-gentilezza/

𝐏𝐄𝐑 𝐃𝐈𝐕𝐄𝐍𝐓𝐀𝐑𝐄 𝐀𝐌𝐁𝐀𝐒𝐂𝐈𝐀𝐓𝐎𝐑𝐈 𝐃𝐄𝐋 𝐏𝐑𝐎𝐆𝐄𝐓𝐓𝐎 𝐍𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐂𝐎𝐒𝐓𝐑𝐔𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐆𝐄𝐍𝐓𝐈𝐋𝐄𝐙𝐙𝐀

DALLA TERRA ALLA TAVOLA: IL PARCO DEL GARGANO FINANZIA PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALIMENTARE

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Educare i nostri giovani a un rapporto sano con il cibo promuovendo la conoscenza diretta del territorio e delle produzioni tipiche dell’area del Parco nazionale del Gargano: a questo obiettivo punta il progetto “Dalla terra alla tavola”, ideato dall’Istituto Comprensivo Perotto-Orsini di Manfredonia e co-finanziato dall’Ente parco nazionale del Gargano.

“L’Ente parco ha accompagnato la realizzazione dell’interessante progetto proposto dall’Istituto Perotto-Orsini perché orientato a diffondere la conoscenza del territorio e l’educazione alimentare anche al fine di sensibilizzare i partecipanti ai temi della produzione e del consumo sostenibili degli alimenti, dei benefici associati al consumo di alimenti di stagione e di prossimità, della promozione di pratiche antispreco. Tutto ciò nel convincimento che queste azioni possono aiutare le nostre ragazze e i nostri ragazzi a maturare un atteggiamento maggiormente responsabile nelle loro scelte alimentari perché più consapevoli delle modalità di produzione dei prodotti locali e dell’enorme e importante contributo che in tal senso gioca la qualità ambientale del territorio in cui la produzione è realizzata. Il risultato che può derivare da tutto ciò a beneficio del mondo agricolo-rurale locale è una naturale conseguenza”, ha commentato il Presidente Pazienza.

L’Ente Parco ha accolto favorevolmente l’istanza dell’Istituto Perotto-Orsini concedendo un co-finanziamento per la realizzazione del progetto “Dalla terra alla tavola”, presentato e ammesso a finanziamento nell’ambito programma regionale di promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi di qualità ed educazione alimentare.

Il progetto sarà presentato venerdì 22 marzo alle ore 16.00 all’Istituto Perotto Orsini di Manfredonia. Interverranno la Dirigente Elisa Catta e il Presidente del Parco nazionale del Gargano Pasquale Pazienza.