Martedì 26 gennaio 2016 – Venerdì 29 Gennaio, alle15:30, presso la sala congressi dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, si svolgerà un convegno dibattito sul trattamento dei tumori peritoneali. Ospite d’eccezione sarà il medico chirurgo Marcello Deraco, esperto riconosciuto e responsabile del programma tumori peritoneali dell’IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che terrà una lettura magistrale su “Il trattamento dei tumori peritoneali, citoriduzione e HIPEC: quando, quali pazienti e quali prospettive future”. La carcinosi peritoneale è uno stadio avanzato e prognosticamente sfavorevole dell’evoluzione di alcune neoplasie degli organi intraddominali. Fino a pochi anni fa era considerata una patologia scarsamente sensibile alla chemioterapia e non suscettibile di interventochirurgico. I continui progressi nel campo della biomedicina hanno permesso il trattamento chirurgico delle carcinosi peritoneali in pazienti selezionati, con un miglioramento considerevole della sopravvivenza. L’Unità di Chirurgia Addominale dell’IRCCS Casa Sollievo vanta un’esperienza quinquennale sul trattamento chirurgico dei tumori peritoneali associato a chemioterapia intraperitoneale (HIPEC) e l’incontro con il dottor Deraco rappresenterà un’ulteriore occasione di formazione, confronto e dibattito su un tema di grande attualità all’interno della comunità scientifica.
IN DIFESA DELLE TREMITI LE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE
Il 26 gennaio 2016, in assoluta coerenza con i principi rappresentati dalle altre Istituzioni locali, si sono riuniti in seduta congiunta i Consorzi di bonifica della provincia di Foggia e le Organizzazioni professionali agricole per affermare la propria contrarietà alla ricerca di petrolio nel mare Adriatico a 12 miglia dalle isole Tremiti, autorizzata alla “Petroceltic Italia s.r.l” dal Ministero per lo Sviluppo Economico, con decreto n. 176 del 22 dicembre 2015. Una superficie di 373,70 chilometri quadrati, di fronte alle isole Tremiti, un vero paradiso ambientale, ricco di biodiversità marina verrebbe gravemente compromesso da tecniche devastanti per le ricerche di idrocarburi, per una possibile e molto modesta estrazione di greggio. Ad unisono sostengono la necessità di valorizzare tesori ambientali, tutelare l’economia della pesca, dell’agricoltura e del turismo che sono messe a rischio da tecniche invasive e distruttive di ricerca. Pertanto si uniscono alla richiesta delle altre Istituzioni affinché venga revocata l’autorizzazione di ricerca di idrocarburi a largo delle Tremiti e si riconsideri tutta la materia sulla base di una ragionata e condivisa pianificazione.
Appoggiano con ogni mezzo democratico le iniziative di contrasto alla decisione del Governo.
Il Presidente, il Direttore Generale ed il CDA del Consorzio per la bonifica della Capitanata, Il Presidente, il Direttore Unico ed il CDA del Consorzio Bonifica Montana del Gargano, il Presidente Provinciale e il Direttore Coldiretti, il Presidente Regionale, il Presidente Provinciale e il Direttore Confederazione Provinciale Agricoltori, il Presidente Provinciale e il Direttore Confagricoltura, il Presidente Provinciale e il Direttore Copagri.
DIECI NUOVI INGEGNERI PER L’ACQUEDOTTO PUGLIESE
Si è riunito lunedì 25 gennaio 2016, presso la storica sede di Via Cognetti a Bari, il Consiglio di Amministrazione di Acquedotto Pugliese SpA, che ha deliberato l’assunzione di 10 nuovi ingegneri idraulici entro il 2016. Ha presieduto il CdA Lorenzo De Santis e partecipato il Consigliere Francesca Pace. Hanno preso parte, inoltre, il delegato della Corte dei Conti, Carlo Greco ed il Collegio Sindacale, rappresentato da Giovanni Rapanà, Presidente, Aurora De Falco e Angelo Colangelo, componenti. Nel corso della riunione il Consiglio ha deliberato di procedere alla indizione di una selezione di n^ 10 ingegneri neolaureati in idraulica entro il 2016.
Costituiranno titoli preferenziali: la lode, l’età non superiore ai 26 anni, una buona conoscenza dell’inglese.
Il provvedimento risponde all’esigenza di dotare l’Acquedotto Pugliese di nuove professionalità in grado di garantire i piani di sviluppo, anche internazionali, già avviati.
“Investendo sui giovani – ha commentato il Vice Presidente Lorenzo De Santis – intendiamo contribuire alla valorizzazione delle competenze, con la certezza che rappresentano una risorsa importante non solo per il futuro di Acquedotto ma anche di tutta la comunità che siamo chiamati a servire”.
“Acquedotto Pugliese vanta una storia importante nel campo dell’ingegneria idraulica e numerose professionalità interne adeguate al compito assegnato – ha proseguito De Santis. L’avvio di queste selezioni si inserisce nel solco di questa gloriosa tradizione”.
CORPO FORESTALE SANNICANDRO BIS DENUNCIA CACCIATORE
Il comando della stazione del Corpo Forestale SannicandroBis ha proceduto alla denuncia all’autorità giudiziaria un cacciatore con relativo sequestro del fucile e della selvaggina. Infatti, in località Canale Fania tra San Nicandro ed Apricena, l’uomo è stato sorpreso dalle guardie forestali ad abbattere specie venatorie non cacciabili in questo periodo come tordi e merli.
SAN NICANDRO, CENNI STORICI DELLA CHIESA DI SAN BIAGIO
Non si hanno notizie precise sulla costruzione della chiesa: l’edificio originario, infatti, non esiste più, solo la struttura muraria esterna potrebbe essere l’elemento che non ha subito grossi cambiamenti nel corso del tempo. Nel 1794 si ha notizia del piccolo paese di S. Nicandro Garganico raggruppato intorno alla Chiesa di S. Maria del Borgo, mentre prima si limitava al terreno circostante la Chiesa di S. Giorgio, ma non ancora esteso fino alla Chiesa di San Biagio, Santa Maria del Carmine, S. Giovanni e S. Martino, chiese situate in aperta campagna. E fu per questo che una volta conglobate nel paese tali chiese non subirono, per lo più, ampliamenti o rifacimenti e alcune di queste sono rimaste fino ad oggi di ridottissime dimensioni.
I documenti più antichi relativi alla chiesa di San Biagio risalgono ai principi del 1700, citata come luogo di sepoltura, soprattutto di coloro che morivano nel vicino ospedale. In un documento del 1701 si legge che in questa chiesa era eremita Fra’ Cataldo Marantonio Zicchini di Sorrento, morto nello stesso anno all’età di ottant’anni e sepolto nella stessa chiesa. Successivamente è attestata la presenza dell’eremita Michele Padula, fino al 6 marzo 1730, anno della sua morte.
Nel Catasto Onciario del 1742, compilato dall’Università di Sannicandro, la chiesa è indicata come Badia di San Biagio: ciò indicava che essa godeva di un beneficio ecclesiastico e che il sacerdote detentore di questo poteva fregiarsi del titolo di “abate”. Questo beneficio era perpetuo e di libera collazione, cioè il sacerdote a cui veniva assegnato era liberamento scelto dal Vescovo di Lucera che lo deteneva fino al decesso. I sacerdoti che detennero il privilegio nella seconda metà del XVIII secolo furono: don Vincenzo Giacchesio (fino al 3 novembre 1765), don Michele Pepe (fino al 18 ottobre 1771) e don Vincenzo Conforto (fino al 3 novembre 1783. Questi fu l’ultimo a detenerlo, dopo la sua morte venne devoluto al fisco.
Durante il XIX sec. continuò ad assolvere le funzioni per cui fu edificata, anche se in alcuni periodi sembra non fosse tenuta con il decoro che le spettasse. Ciò spinse il Vescovo di Lucera ad intervenire perché fosse effettuata la necessaria manutenzione.
Nel 1863 venne istituita la Confraternita della Pia Unione della Cintura, con il titolo di “Beata Vergine Maria della Consolazione”, per interessamento del Canonico don Michele De Martino. La Confraternita resterà in attività fino agli anni 60 del 1900, estinguendosi successivamente per mancanza di adesioni.
Dagli inizi del ‘900 vi esercita il ministero sacerdotale don Pietro Pienabarca, fino alla sua morte (9 dicembre 1934), quando verrà succeduto da don Aristide d’Alessandro nella carica di rettore della Chiesa. Durante questo periodo i fedeli di San Biagio poterono godere pienamente ed in modo particolare della singolare guida di don Aristide, della sua carità cristiana, piena di impegno diligente, ricca di tanta umanità. Tante furono le vocazioni religiose incoraggiate.
Il 3 febbraio 1961 il vescovo di Lucera, mons. Domenico Vendola, emana il decreto di istituzione della nuova Parrocchia di San Biagio, che diventa la terza del paese. Il 25 novembre 1961, la chiesa accolse il ritorno dei Frati Minori a san Nicandro (dopo quasi un secolo di assenza). Dal verbale redatto dal terzo ordine francescano si legge: Un’immensa folla di fedeli si è radunata nella piazza principale per salutare festosamente i frati. I sacerdoti francescani hanno svolto il loro ministero nella parrocchia di San Biagio dal 1961 al 1981, fino a quando cioè il ministro provinciale dei tempo il Reverendo Padre Leonardo Di Pinto con il suo definitorio rinunciava alla parrocchia ed invitava i frati a trasferirsi. I parroci in questo ventennio furono tre: Padre Celestino Ciavarella, coadiuvato prima da Padre Giovanni Di Gemma, poi da Padre Modestino, Padre Marcello e Padre Leone. II secondo parroco fu Padre Renato Tamburri, che guidò la parrocchia per tre anni. Gli successe Padre Gabriele Fania, coadiuvato da Padre Damiano e Padre Nicola. Le attività svolte durante il ventennio furono molteplici: iniziative per aiutare i poveri, portare conforto agli ammalati, promuovere la frequenza alla Chiesa e ai sacramenti.
Dopo la partenza dei frati dalla chiesa di San Biagio per una sistemazione definitiva al convento di S. Maria delle Grazie, la parrocchia venne retta, per circa un anno, da Don Arnaldo Maffia, uomo mite e dolce, disponibile verso i fedeli. Nel mese di febbraio del 1982 don Giuseppe De Francesco sostituì Don Arnaldo nella carica di parroco.
SOTTOMISSIONE
A proposito della copertura delle statue (successa ieri) in occasione della visita del presidente dell’Iran Rohani si è parlato di un vero e proprio cedimento culturale dell’Italia. Ecco come commenta l’episodio il giornalista Massimo Gramellini sulla “Stampa”
I geni del cerimoniale che hanno inscatolato quattro statue peraltro velate del museo Capitolino nel timore che, vedendole, il presidente iraniano Rohani avesse uno sgomento ormonale e stracciasse i contratti con le nostre aziende sono i degni eredi di un certo modo di essere italiani: senza dignità. Quella vocazione a trattare l’ospite come se fosse un padrone. A fare i tedeschi con i tedeschi, gli iraniani con gli iraniani e gli esquimesi con gli esquimesi. A chiamare «rispetto» la smania tipica dei servi di compiacere chi li spaventa e si accingono a fregare. Su questa tradizione millenaria, figlia di mille invasioni e battaglie perdute anche con la propria coscienza, si innesta il tema modernissimo del comportamento asimmetrico con gli Stati musulmani. Se un’italiana va in Iran, si copre giustamente la testa. Se un iraniano viene in Italia, gli copriamo ingiustamente le statue. In un modo o nell’altro – in un mondo e nell’altro – a coprirci siamo sempre noi. E la suscettibilità da non urtare è sempre la loro. Ma se la presenza di donne sigillate da capo a piedi su un vialone di Baghdad urtasse la mia, di suscettibilità? Non credo che, per rispetto nei miei confronti, gli ayatollah consentirebbero loro di mettersi la minigonna. Sarei curioso di sapere come funziona la sensibilità a corrente alternata del signor Rohani (le tette di marmo lo sconvolgono e i gay condannati a morte nel suo Paese no?) e di sentire cosa penserebbe mia nonna di questa ennesima arlecchinata italica: quando ero bambino mi insegnò che il primo modo di rispettare gli altri è non mancare di rispetto a se stessi.
CAMPO SPORTIVO VIA LAURO, RIPRESI SONDAGGI TERRENO PER ACCERTAMENTI AMBIENTALI
Dopo qualche mese, sono ripresi in mattinata i lavori di sondaggio del terreno del campo sportivo di via Lauro già sottoposto a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria. Un grosso escavatore sta eseguendo i lavori alla presenza dei carabinieri per ulteriori accertamenti sulle condizioni ambientali del sito in esame. È strano come nel giro di poco tempo si vuole ancora procedere a scavi in quanto tutto può lasciare pensare che i risultati delle analisi precedenti non hanno dato risposte precise escludendo in maniera definitiva la presenza di sostanze inquinanti. Insomma si vuole andare in fondo alla questione per fornire alla autorità giudiziaria competente la documentazione precisa sullo stato dei luoghi e per procedere o alla archiviazione della relativa pratica oppure per continuare per accertare responsabilità su reati ambientali. È’ evidente che tutti si augurano che prevalga la prima ipotesi onde evitare ancora sofferenze per una comunità che non merita tutto quello che le sta cadendo addosso.
SCHIAPPARO, VERTENZA CONFINARIA: RINVIATA PER LA QUARTA VOLTA
E’ passato esattamente un anno da quell’udienza del 3 febbraio 2015, durante la quale si sarebbe dovuto emettere la sentenza sulla Vertenza Confinaria, che vede coinvolti il comune di Lesina, il comune di San Nicandro Garganico e alcune società immobiliari, sulla definizione del possesso dell’Istmo Schiapparo.
Da quel 3 febbraio 2015, l’emissione della sentenza è stata rinviata ben quattro volte. Prima a maggio, poi a settembre, poi a gennaio 2016 e adesso, a distanza di un anno esatto, ci ritroviamo ancora una volta di fronte all’ennesimo rinvio. Siamo ancora a un nulla di fatto, dopo oltre mezzo secolo. E’ chiaro che ormai la situazione è al limite. Quest’estate sentiremo raccontarci ancora che bisognerà attendere l’emissione della sentenza che magari ci sarà il prossimo mese. Aspettare, aspettare, aspettare. Per quanto tempo ancora?
Lor signori sono consapevoli che tanta gente è morta dopo aver atteso invano per quarant’anni che qualcosa cambiasse allo Schiapparo, senza che nulla sia realmente migliorato? Nessuno sta muovendo un dito per mettere la parola fine, nel bene o nel male, a una delle più grandi vergogne, forse d’Italia. Lor signori ne sono consapevoli? (istmoschiapparo.blog)
APRICENA: UN MORTO E UN FERITO, SCOPPIA UN SEMINTERRATO DELLA POPOLARE DI MILANO
E’ di un morto e un ferito il bilancio provvisorio della sciagura avvenuta un’ora fa circa, ad Apricena presso i locali della Banca Popolare di Milano. Secondo le prime ricostruzioni, nel locale seminterrato della Banca erano in atto alcuni lavori di ristrutturazione da parte di una impresa edile, sembrerebbe che erano al lavoro al sistema antincendio e che a causa di una fatalità o di un errore umano, per cause ancora da accertare sia avvenuto uno scoppio con conseguente incendio. La deflagrazione avrebbe distrutto i locali nel seminterrato della banca facendo una vittima e un ferito. Sul posto sono giunti tempestivamente gli uomini della Polizia Locale, del 118 e dei vigili del fuoco. (lagazzettadisansevero)
NEL FOGGIANO AZIENDE IRREGOLARI 2 SU 3, BOOM DI SANZIONI
Sono pessimi i numeri sulle aziende della provincia di Foggia. Il report 2015 stilato dall’ispettorato del lavoro parla di 2 aziende irregolari su 3. L’operazione, supportata dal Nil dei carabinieri, ha interessato tutti i settori merceologici, con particolare riferimento a quello agricolo, edile, turistico alberghiero, pubblici esercizi ed autotrasporto. In tali settori – il Servizio Ispettivo – ha operato anche congiuntamente alle forze dell’ordine (oltre ai carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e Polizia di Stato) e al servizio S.p.e.s.a.l dell’Asl, nell’ambito di attività coordinate dalla Prefettura di Foggia e dalla Prefettura Bat, nonché di quelle coordinate dalla Direzione Generale Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro.
Nell’anno 2015 sono state ispezionate 3441 aziende delle quali ben 2087 sono risultate irregolari su 3.320 accertamenti definiti per una percentuale di irregolarità pari al 62,86%. Nel corso degli accessi ispettivi sono stati individuati 783 lavoratori in nero per i quali sono state contestate alle aziende interessate altrettante violazioni. Nel corso delle verifiche sono stati adottati 105 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e sono state contestate 3.505 violazioni amministrative di cui 296 violazioni relative a soci collaboratori familiari non regolarizzati dal punto di vista previdenziale e assicurativo. Inoltre sorto state contestate 606 violazioni penali di cui 440 che hanno riguardato inosservanze relative alle leggi in materia di sicurezza sul lavoro nel settore edile. Nell’ambito dell’attività di vigilanza in materia di autotrasporto sono state riscontrate 188 violazioni. Alla luce di tutto questo, è stato introitato un importo pari a 442.478,43 euro per sanzioni amministrative e un importo pari a 225.840,53 euro a titolo di sanzioni penali per 672.292 euro.
Nell’ambito di ulteriori compiti istituzionali previsti dal Decreto legislativo del 2004, il Servizio Ispettivo ha promosso ed esperito 260 tentativi di conciliazione monocratica di cui 80 si sono conclusi con esito positivo a dimostrazione di un valido strumento grazie al quale i lavoratori e le lavoratrici hanno potuto ottenere celermente risposta alle proprie richieste di natura patrimoniale con il riconoscimento della sussistenza di rapporti di lavoro.
Sempre in tale ambito, a conclusione degli accertamenti, sono stati emessi 405 provvedimenti di diffida accertativa per crediti patrimoniali ottemperati e validati, rendendo tali provvedimenti immediatamente esecutivi. I tentativi di conciliazione monocratica esperiti a seguito di diffida accertativa conclusi con esito positivo sono stati 93. Il totale degli importi relativi ai provvedimenti di diffida accertativa per crediti patrimoniali ammonta a 1.811.712,92 euro.
“Tutti questi dati – fanno sapere dall’Ispettorato – testimoniano il costante impegno del Servizio Ispezione in tutte le sue componenti a tutela del rispetto delle norme in materia di lavoro, legislazione sociale e sicurezza sul lavoro”. (limmediato)
MAN IN PAST, L’11 FEBBRAIO DEBUTTA ALLA BIT DI MILANO
“Dove c’è gusto non c’è perdenza”! Sull’onda di questo motto e filo conduttore (in cui la parola dialettale “perdenza” indica la “sconfitta” che non tocca chi investe nel gusto e nella sua storia) si dipana l’originale spettacolo messo in scena da tre geniali personaggi garganici: Cilenti Domenico (chef) Enzo Cavalli (musicista) e Luciano Castelluccia (dj, voce e percussioni). Il titolo “Man in Past” (Mani in pasta), pur ruotando intorno alla tradizione del territorio garganico, evoca l’idea di un collettivo Manifesto del gusto.
Lo spettacolo, a sua volta, si struttura come un suggestivo “Viaggio gastrofonico popolare” (come lo hanno definito i tre autori): un saporoso cammino che passa attraverso le sensazioni trasmesse dalla cultura popolare, da quelle vocali-musicali a quelle immaginifiche delle descrizioni di persone e luoghi caratteristici.
La bramata meta finale è un incontro, di natura quasi mistica, con l’essenza stessa della cultura popolare. I viandanti del paesaggio culinario e dei sapori garganici recitano e si muovono sulle note della musica della tradizione, che a sua volta si contamina con un sound elettronico che conferisce all’opera un moderno effetto artistico e scenico. “Man in past!” ci consegna così un Sud “stregonesco e magico”, vera e propria testimonianza d’un altro, autentico tempo.
PROGRAMMA
Come un Menù magistralmente diretto dal suo Chef Domenico, lo spettacolo si articola intorno ai seguenti due momenti fondamentali, che sono anche macro-tappe di questo particolare percorso “gastrofonico”:
PRIMA PARTE, LA BENEDIZIONE PODOLICA. Consacreremo il caciocavallo podolico come atto d’amore, ci nutriremo di esso per nutrire il nostro spirito, adoreremo la sua suadente forma “a goccia”, lo custodiremo come una reliquia nei secoli. Infilzeremo le lame più taglienti dentro il suo grembo e ne faremo due parti, come sommi sacerdoti, come numi tutelari Podolici, e sfameremo la fame del popolo di assaggiatori.
Egli vi racconterà il vostro passato per catapultarvi magicamente nel vostro stesso futuro, come viaggiatori del tempo, del vostro unico tempo, simili a una mandria di lenti e “gustanti” camminatori. Benediremo i suoi profumi, parteciperemo alla mensa del servo pastore, e quindi all’orazione del verbo podolico.
SECONDA PARTE, TRILOGIA DEL PANE, PAN’ M’BUSS
L’origine del Pane è legata alla tradizione contadina: elemento base del regime alimentare delle popolazioni pugliesi, nella sua forma più tradizionale la pagnotta è la pezzatura più usata. U Pan’ M’buss’ (bagnato per recuperare il pane duro) era la risorsa alimentare più frequente tra i braccianti e operai per la semplicità e la capacita di riempire la pancia. Con la musica rievocheremo gli echi dei canti tradizionali.
ACQUA SAL’
Ecco a voi l’antico rito di Acqua sal’ ! Acqua, sale, pane e altri preziosi ingredienti della nostra terra, il tutto combinato dal pratico acume dei nostri avi, lavoratori nei campi, pescatori, pastori, in un’armonia impareggiabile di sapori e giochi cromatici! Prepareremo questa magica pozione, usata un tempo per vincere la fatica dei campi, antidoto contro ogni sorta di male. Ci immergeremo in questo liquido salvifico versato, come in una libagione, nella grande “tiella” della vita! Un’acqua dei miracoli in cui vengono a raccolta elementi poveri e semplici, ma ricchi d’una energia che scaturisce dalla natura del Gargano: l’acqua e il sale, ovvero gli elementi basici del nostro Mare; l’aglio, antico amuleto contro malefici d’ogni genere; i dolcissimi pomodorini garganici, rossi o aurei, portatori d’energia vitale e salute; l’olio d’oliva, il sacro unguento della più sacra delle piante, che tutto benedice, salva e rafforza; e infine il profumatissimo origano, che in greco antico vuol dire “splendore della montagna” e che fu creato, si dice, dalla dea Afrodite alle pendici del monte
Olimpo quale simbolo di felicità e fortuna! Ecco, in questa preziosa miscela, nella quale ogni ingrediente, rigorosamente mescolato con le mani, combina le sue virtù con quelle degli altri, verrà immerso, nell’atto libatorio finale, il Re di tutti gli alimenti: il nostro pane garganico! Ma non sarà un pane appena sfornato, certo buonissimo, ma ancora giovane e inesperto… Sarà invece pane raffermo, duro di venti, nerboruto come mani di nonne contadine, sfibrato dalle ristrettezze, conoscitore del tempo e perciò resistente tanto alle sue lusinghe che al suo passaggio, intriso della longeva saggezza dei semplici! Per questo lui solo, cedendo forza e sostanza all’acqua che lo renderà morbido e ricco di aromi, sarà in grado di attivare i poteri magici di Acqua sal’, antico elisir di lunga vita!
OGGJ PUMMDOR E SPIRT’ SANT
Siamo pronti per l’apoteosi finale. Il nostro pane è ancora il protagonista indiscusso. Abbiamo deciso di seguirne i movimenti sulle note di una garganica taranta, avendo come sfondo case bianche assolate tra il mare e il paesaggio verdeggiante dell’appennino daunio. Lui, Re Pane, non fa mistero delle sue origini povere e semplici: nasce in centinaia di pagnotte, da una panettella (la “crescente”) di lievito madre, come un evangelico miracolo di moltiplicazione! Si snoda veloce tra centinaia di mani, di madri e padri, di massaie e contadini, fino alle affamate dita dei figli che giocano con lo spaccastrumml (la trottola) sui selciati. Si snoda e distribuisce la sua nutriente sapienza, tagliato in lunghissime “felle”, tra porte di botteghe e case scrostate, dal bianco vicolo dei fornai, ai rumori della Villa, fino ai tratturi scalinati che digradano verso un mare turchese. Al ritmo tambureggiante della musica, il nostro buon pane, già diviso e poco prima di uscire dalle porte azzurre o verdastre, ha già attirato su di sé l’irrinunciabile alleanza di due formidabili elementi gastronomici, inseparabili fratelli di alchimia! Le file intrecciate di preziosi pomodorini rossi o gialli peschiciani, e il sacro olio d’oliva delle daunie colline! I primi sono stati strisciati sulla fetta rigorosamente non bruscata, a formare una simbiosi unica con la semola… Il secondo ha innaffiato di sé quella meraviglia, esaltandone il sapore! Ora le fette sono pronte ad uscire, ad accompagnare gli agricoltori tra gli uliveti, i bambini sulle strade, le tute degli operai e le gincane di robuste donne con la sporta… Sul corteo aleggia Spirt sant, uno spirito comune, ed è senza dubbio l’olio benedetto, a volte dolce a volte piccante di peperoncino. E’ in fondo quel pane tagliato e distribuitosi in “felle” che ora idealmente si ricompone in un unico grande organismo! Questa la sintesi e insieme la purificazione finale del viaggio di… MAN in PAST!
INVENTA MISCELA AUTO, CON 50 LITRI SI PERCORRONO 1.800 KM
Con 50 litri di gasolio e 2 di additivo si riescono a percorrere 1.800 km con una media di 38 km per litro utilizzando una miscela non infiammabile che comprende anche acqua: è il risultato ottenuto da un marchingegno elettronico costruito e brevettato da Davide Patella, un professionista di 28 anni di San Salvo, con la passione delle auto e rispettoso dell’ecosistema. Da circa due anni Patella ha predisposto un sistema elettronico denominato K19, in grado di alimentare qualsiasi mezzo a motore, che si interfaccia con la centralina della vettura in modo da leggere e scrivere i parametri in tempo reale e autoadattarsi al percorso e allo stile di guida, ottimizzando consumi ed emissione dei gas di scarico.
DOMANI 27 GENNAIO, GIORNATA DELLA MEMORIA
«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».
Si utilizza questo “Giorno” per rendere la memoria un elemento vivo: le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo, evitando la retorica commemorativa della “celebrazione” che produce semplificazione e banalizzazione (del male).
L’Italia di Mussolini è stata pienamente responsabile di quanto è accaduto. Le leggi razziali del 1938 promulgate dal fascismo, la persecuzione conseguente messa in atto dal regime, il meccanismo burocratico e organizzativo di distruzione e di spoliazione dei diritti, dei beni e delle vite dei cittadini ebrei culminato nella loro deportazione nei lager nazisti – assieme ad oppositori politici, disabili, rom, omosessuali, asociali. Il complesso sistema dei campi rappresentava un universo concentrazionario dove lo sterminio era diventato industria, azione pianificata in tutti i suoi atroci elementi: l’architettura, il lessico, la simbologia visuale dei triangoli colorati, l’assegnazione di un numero che annullava l’essere umano costituendo una nuova identità; “la soluzione finale della questione ebraica” e di tutti gli altri che il nazismo considerava “inferiori” in nome dell’arianesimo. Scrisse Salvatore Quasimodo: “Da quell’inferno aperto da una scritta bianca: ‘Il lavoro vi renderà liberi’ uscì continuo il fumo”.In quel fumo era stata trasformata l’esistenza di una moltitudine di donne, uomini, bambini. Mai più. Tutto questo mai più. Per far sì che questa barbarie non si ripeta occorre conoscere, capire e sentire; studiare e vedere i luoghi della memoria. Storia e memoria sono risorse fondamentali per l’umanità, permettono di utilizzare il passato per capire il presente. La memoria è l’esperienza del vissuto, porta il passato nel presente, impedisce l’oblio.
MATTEO VOCALE: SOLIDARIETA’ A ZUCCARO (UDC)
Sugli atti intimidatori subiti da Antonio Zuccaro, consigliere comunale dell’UDC, è intervenuto anche il segretario del Partito Democratico di San Nicandro Garganico, Matteo Vocale. “Segnali preoccupanti – li definisce Vocale – che devono destare una rinnovata attenzione delle autorità competenti e degli organi di Pubblica Sicurezza sul territorio di San Nicandro Garganico, che non può tornare ostaggio della criminalità. Esprimo ad Antonio Zuccaro e alla sua famiglia, come già avuto modo di fare di persona, tutta la vicinanza e disponibilità mia e del Partito Democratico sannicandrese. Mi auguro – aggiunge Vocale – che un vile atto come questo, nei confronti di un imprenditore e rappresentante delle istituzioni, sia condannato in modo unanime, in ogni ordine e grado, dalla comunità cittadina e non solo”.
ANCORA SULLA BIBLIOTECA COMUNALE
Riceviamo una comunicazione del segretario del PD locale, Matteo Vocale, sulla vicenda della biblioteca comunale di San Nicandro il quale rimane stupito dal fatto che “al netto delle lettere anonime, che non si fanno mai, una biblioteca (e annessi “museo” e auditorium) venga chiusa da un giorno all’altro come fosse la bottega più sfigata” Poi un affondo all’amministrazione in carica: “Non una parola dagli organi istituzionali, addirittura lo apprendiamo, come fosse un passaggio da contorno, da una diatriba del sindaco su altri temi. Mi auguro che qualcuno riferisca al più presto, se non in Consiglio (giacché se ne fanno sempre meno), almeno a mezzo stampa”. Ed infine rimarca “la disponibilità del PD per ridare ai sannicandresi il loro tempio della cultura, conquistato con innumerevoli sforzi”.
CDU, DIBATTITO PUBBLIC0 SUL “FAMILY DAY” E SUL “NO” AL REFERENDUM ISTITUZIONALE
Si informa la S/V che in data 28 gennaio 2016, alle ore 19.oo nella locale sezione del n. CDU di S. Nicandro Garganico, sita in corso Umberto I° si terrà una pubblica conferenza sul tema inerente la partecipazione convinta alla manifestazione per il ” FAMILY DAY” ed anche il dibattito del perché del NO al prossimo referendum istituzionale voluto dall’ attuale maggioranza di governo nazionale che ha stralciato, con un colpo di spugna, ben 49 articoli della nostra Costituzione in modo illiberale ed autoritario. Relatori saranno il segretario sezionale, rag. Tancredi Pietro, la consigliera nazionale avv. Maristella Petronzi e lo scrivente On. Nino Marinacci. Seguirà un pubblico dibattito.
On. Nino Marinacci
PENSIONATI: INVIARE IL MOD.RED PER EVITARE SOSPENSIONE E REVOCA PRESTAZIONI
Manca poco tempo alla presentazione all’Inps dell’ormai famoso modello Red a cui sono obbligati molti pensionati per non incorrere alla sospensione del pagamento. Infatti, già da qualche anno, il pensionato, titolare di prestazione pensionistica collegata al reddito, ha per legge l’obbligo di dichiarare all’Inps i redditi propri o, alcune volte, anche del coniuge o dei componenti del nucleo, rilevanti per la prestazione. Considerato questo obbligo, espressamente previsto dalla legge, l’Istituto, a partire dalla campagna ordinaria Red 2015, per l’acquisizione dei redditi relativi all’anno 2014, non invierà più comunicazioni cartacee ai pensionati della gestione privata, residenti in Italia, per richiedere le dichiarazioni reddituali ai fini delle verifiche delle prestazioni collegate al reddito. Visto che la scadenza è imminente vediamo meglio come bisogna procedere.
Chi è esonerato? Non devono presentare all’Inps la dichiarazione reddituale i pensionati, residenti in Italia, beneficiari delle prestazioni collegate al reddito: che abbiano già dichiarato all’Agenzia delle Entrate (tramite Modello 730 o Unico) integralmente tutti i redditi (propri e, se previsto, dei familiari) che rilevano sulle prestazioni collegate al reddito in godimento; in mancanza di altri redditi oltre a quello da pensione (propri e, se previsto, dei familiari); la cui situazione reddituale (e, se previsto, quella dei loro familiari) è rimasta invariata rispetto a quella dichiarata l’anno precedente.
Come si presenta il modello Red? I cittadini tenuti a rendere le dichiarazioni reddituali all’Istituto potranno comunicare i redditi rilevanti per le prestazioni collegate in godimento secondo una delle seguenti modalità: direttamente, accedendo ai Servizi on line del Cittadino con il Pin dispositivo, seguendo una nuova procedura guidata e facilitata, che mostra anche quali siano i redditi rilevanti per le prestazioni in godimento ed individua i familiari per cui occorre eventualmente presentare la dichiarazione reddituale tramite il Contact Center, chiamando il numero 803164, gratuito da rete fissa, o il numero 06164164 da telefono cellulare (sempre con il Pin dispositivo); tramite le strutture territoriali Inps; avvalendosi dell’intermediazione dei Caf o degli altri professionisti abilitati.
La nuova procedura on line. In particolare, la nuova procedura di dichiarazione on line, con una semplice dichiarazione di conferma, consente al titolare della prestazione collegata al reddito di attestare anche il caso di situazione reddituale invariata rispetto all’anno precedente o di confermare l’avvenuta dichiarazione integrale all’Agenzia delle Entrate (tramite modello 730 o Unico) dei redditi rilevanti sulla prestazione. Qualora il cittadino non abbia integralmente dichiarato all’Amministrazione Finanziaria la situazione reddituale rilevante (propria e, se previsto, dei familiari) potrà rendere la dichiarazione reddituale completa con una modalità guidata e facilitata. In quest’ultimo caso, il pensionato potrà visualizzare l’elenco delle prestazioni in godimento e l’elenco preciso dei redditi che deve dichiarare all’Inps, indicando accanto a ciascuno il relativo importo.
La scadenza? Il termine per la presentazione delle dichiarazioni reddituali relative all’anno 2014 è il 31 marzo 2016. In mancanza di presentazione di dichiarazione reddituale, nei casi in cui questa sia obbligatoria, l’Inps procederà alla sospensione e revoca della pensione. Nel caso in cui la dichiarazione reddituale obbligatoria non venga presentata all’INPS entro i termini previsti, l’Istituto procederà all’applicazione della normativa vigente in materia di sospensione e revoca delle prestazioni collegate al reddito, come rappresentato nella circolare 195 del 30 novembre 2015.
Massimiliano Casto
IL MALTEMPO SE NE VA, FINE GENNAIO CON TEMPO STABILE E GIORNATE MITI
L’inverno? E’ già finito. Almeno per i prossimi giorni, s’intende. Dopo le temperature rigide dei giorni scorsi, che hanno portato nevicate anche a quote più basse, sul Mediterraneo torna ad imporsi l’anticiclone, che garantirà, almeno fino alla fine di gennaio, tempo stabile, con giornate dalle temperature anche miti. Stando a quanto riportato dagli esperti di MeteoPuglia, in Puglia gli ultimi giorni di gennaio, compresi i cosiddetti “giorni della merla” – che tradizione vuole essere i più freddi dell’anno – saranno invece segnati da tempo stabile e soleggiato, con possibili nebbie o nubi basse lungo l’Adriatico. Temperatura previste in aumento, fino a superare la media stagionale. Di giorno, le massime potranno superare anche i 15 gradi, con freddo invece durante le ore notturne. Il tempo stabile, probabilmente, ci accompagnerà anche nei primi giorni di febbraio, con una possibile ‘svolta’ meteorologica intorno alla prima decade di febbraio.
INSEGNARE IN USA: 3 NUOVI BANDI PER ITALIANO CON SCADENZA 25 FEBBRAIO
Insegnare in Usa è uno dei modi per intraprendere la carriera di insegnamento al di fuori del territorio nazionale e apprendere una lingua straniera. In considerazione dei requisiti linguistici per accedere al concorso a cattedra 2016 e alle competenze necessarie per entrare nel mondo della scuola sempre più preparati all’incontro con una classe sempre più bisognosa di un’alta formazione, un’esperienza in altro sistema scolastico permette al docente di completare il suo percorso formativo. Scegliere di partire per gli Usa per il ‘Department of Romance Languages and Literatures’ è una buona occasione lavorativa e una importante scelta personale. Al momento sono attivi tre bandi con scadenza prevista per il 25 febbraio 2016 presso le Università degli Stati Uniti, che vi indicheremo in breve, e ai quali si rimanda al sito ufficiale del programma Fulbright.
Il primo bando di concorso con la disposizione di una borsa di studio è quello per l’insegnamento nell’ambito degli studi umanistici e sociali presso l’Università di Chicago e consultabile al link di riferimento: http://www.fulbright.it/university-of-chicago/. Nello stesso ambito di insegnamento negli Stati Uniti è quello previsto per l’Ateneo di Northwestern con link di riferimento al bando integrale al http://www.fulbright.it/northwestern-university/; ultimo ma non per importanza, è il bando con borsa di studio in Italian Studies presso l’Università di Notre Dame con link di riferimento: http://www.fulbright.it/university-of-notre-dame/ Tutti gli incarichi di insegnamento sono da intendere per l’anno accademico 2016/2017 con retribuzione mensile e un contributo a sostegno della documentazione e assicurazione necessaria per l’entrata negli Usa con intento lavorativo. Scegliere uno dei tre atenei o anche accedere alla selezione per ogni istituto permette di catapultarsi in una realtà formativa differente dalla nostra e che ha permesso a molti docenti di rivalutare anche la scuola e le possibilità italiane: ‘Negli Usa hai la possibilità di mettere in pratica e utilizzare le competenze letterarie e linguistiche insieme, in quanto ho potuto insegnare ad una classe – seppur ridotto – ciò che ho studiato, ma in altra lingua, in un continuo scambio di esperienze tra me, gli studenti, che comunque sono adulti, e i colleghi dell’ateneo statunitense; alcuni sono anche italiani, ma abbiamo scelto di parlare solo in inglese’, ci ha raccontato un docente che ha effettuato questa esperienza e che ha vinto unacattedra di italiano con il programma Fulbright.
‘Department of Romance Languages and Literatures’
Nel sito ufficiale delle borse di studio Fulbright sono indicati anche i requisiti di partecipazione alla selezione, alla quale potranno partecipare i docenti universitari della prima e seconda fascia e i ricercatori da inserire ne ‘Department of Romance Languages and Literatures’ per un intero semestre; per ogni ateneo è indicato un periodo di accettazione della cattedra e il numero di corsi disposto per quella tipologia di insegnamento comprendendo un minimo di 7 alunni e un massimo di 20. È richiesto il sillabus e la conoscenza della lingua inglese per meglio strutturare il piano didattico e di apprendimento del corso oggetto della formazione in servizio. In relazione alle vostre competenze linguistiche e della disciplina umanistica sarà necessario indirizzare la scelta dell’ateneo statunitense, leggendo preventivamente i bandi e la check list con lettera di incarico per verificare le caratteristiche di ogni cattedra di italiano. Si ricorda che per tutti e tre i programmi, la data di scadenza è fissata per il 25 febbraio 2016: ‘È importante verificare la posizione dell’ateneo e scegliere di vivere all’interno del campus per meglio entrare nell’ottica americana dell’insegnamento e avere la possibilità di parlare sempre inglese’, ha consigliato un altro docente.
PADRE PIO: DA SAN GIOVANNI A ROMA, LA GUIDA PER VEDERLO
È stata definita la parte di competenza dei Frati Minori Cappuccini del programma, concordato con le competenti autorità ecclesiastiche, relativo alla traslazione delle reliquie del corpo di san Pio da Pietrelcina a Roma.
Riportiamo, di seguito, l’elenco degli eventi, compresi quelli che si svolgeranno a Pietrelcina, già diffusi con un precedente comunicato.
Martedì 2 Febbraio 2016 – San Giovanni Rotondo.
Chiesa inferiore di San Pio da Pietrelcina
ore 7,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Francesco Colacelli, ministro provinciale OFM Cap. – Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio;
a seguire, traslazione delle reliquie del corpo di san Pio da Pietrelcina presso la chiesa superiore.
Filmoteca Vaticana
ore 11,30: Presentazione del libro “La Misericordia in Padre Pio” e del DVD “Padre Pio. Costruttore di Misericordia” a cura del Centro Televisivo Vaticano, delle Edizioni San Paolo e delle Edizioni Padre Pio da Pietrelcina; sono previsti due collegamenti in diretta dalla chiesa superiore di San Pio da Pietrelcina in San Giovanni Rotondo.
Chiesa superiore di San Pio da Pietrelcina
ore 18,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Rev.ma Mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, presidente di Casa Sollievo della Sofferenza e direttore generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio da Pietrelcina a conclusione dell’Anno della Vita Consacrata;
ore 20,45: santo Rosario meditato, animato dalla Fraternità dei Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo.
Mercoledì 3 Febbraio 2016 – San Giovanni Rotondo.
Chiesa superiore di San Pio da Pietrelcina
ore 7,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Francesco Langi, guardiano del Convento dei Frati Minori Cappuccini;
ore 9,00: composizione corteo;
ore 9,30: partenza delle reliquie per Roma.
Roma
San Lorenzo fuori le Mura
ore 15,00 circa: arrivo e liturgia di accoglienza delle reliquie di san Pio e di san Leopoldo presieduta da fr. Gianfranco Palmisani, ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Romana;
ore 18,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Em. Rev.ma il Sig. Card. Agostino Vallini, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma;
ore 20,30: veglia di preghiera presieduta da fr. Mauro Jöhri, ministro generale dei Frati Minori Cappuccini.
Giovedì 4 Febbraio 2016 – Roma
San Lorenzo fuori le Mura
ore 7,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Nicholas Polichnowski, ministro generale del Terz’Ordine Regolare;
ore 11,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da p. Marco Tasca, ministro generale dei Frati Minori Conventuali;
ore 18,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Lóránt Orosz, procuratore generale OFM;
ore 20,30: liturgia penitenziale interobbedienziale presieduta da S. Ecc. Rev.ma Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e delegato pontificio per il Giubileo della Misericordia;
a seguire, trasferimento privato delle reliquie dei due Santi presso la chiesa di San Salvatore in Lauro. (Per l’intera giornata disponibilità per le confessioni).
Giovedì 11 Febbraio 2016 – Roma.
Basilica di San Pietro, altare della Cattedra
ore 7,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Rev.ma Mons. Rino Fisichella;
a seguire: partenza delle reliquie dei Santi. L’urna con le reliquie di san Pio da Pietrelcina si dirigerà verso Pietrelcina (da dove il Cappuccino era partito 100 anni fa, precisamente il 17 febbraio 1916, senza più tornarvi stabilmente).
Pietrelcina
Piana Romana
ore 12,00: arrivo previsto presso Piana Romana (la frazione rurale del paese sannita dove la famiglia di Padre Pio possedeva un podere e dove il Cappuccino ricevette le prime stimmate), Liturgia di accoglienza presieduta dal ministro Provinciale, fr. Francesco Colacelli;
ore 13,00: processione con la reliquie del corpo del Santo verso Pietrelcina, sosta dinanzi al Palazzo Municipale (benedizione della città da parte di fr. Marciano Guarino, guardiano del Convento dei Frati Minori Cappuccini) e proseguimento fino alla chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli – Santuario Diocesano di San Pio da Pietrelcina.
Chiesa di Santa Maria degli Angeli – Santuario Diocesano di San Pio da Pietrelcina
ore 18.30: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Giuseppe D’Onofrio, parroco e rettore;
a seguire: venerazione delle reliquie;
ore 20.00: fiaccolata per le vie della città con le spoglie di san Pio verso la chiesa conventuale della Sacra Famiglia.
Chiesa della Sacra Famiglia
ore 20.30: le reliquie saranno accolte con il rito di apertura straordinaria e temporanea della Porta Santa del Giubileo, presieduto da fr. Francesco D. Colacelli;
a seguire: veglia di preghiera ininterrotta fino al mattino durante la quale sarà possibile la venerazione delle reliquie del corpo del Santo.
Venerdì 12 febbraio – Pietrelcina
Chiesa della Sacra Famiglia
ore 7.30: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Marciano Guarino;
Celebrazione Eucaristica per il precetto pasquale delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato presieduta da S. Ecc. Rev.ma Mons. Orazio Francesco Piazza, vescovo di Sessa Aurunca, membro della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede;
ore 15.00: incontro di preghiera con l’Ordine Francescano Secolare della Campania;
Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Em.za Rev.ma il Sig. Card. Angelo Comastri;
ore 20.00: veglia di preghiera ininterrotta fino al mattino durante la quale sarà possibile la venerazione delle reliquie del corpo del Santo.
Sabato 13 febbraio – Pietrelcina
Chiesa della Sacra Famiglia
ore 7.30: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Marciano Guarino;
ore 11.00: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Guglielmo Alimonti, assistente dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio per l’Abruzzo;
ore 17.00: Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Em.za Rev.ma il Sig. Card. Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, presidente della Conferenza Episcopale della Campania;
ore 20.00: veglia di preghiera ininterrotta fino al mattino durante la quale sarà possibile la venerazione delle reliquie del corpo del Santo.
Domenica 14 febbraio – Pietrelcina
Chiesa della Sacra Famiglia
ore 7,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Marciano Guarino;
ore 8,00: partenza delle reliquie per la Cattedrale di Benevento.
Benevento
Cattedrale
ore 9,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Rev.ma Mons. Andrea Mugione, arcivescovo metropolita di Benevento;
ore 10,30,le reliquie del corpo di san Pio lasceranno Benevento per raggiungere la chiesa del Convento dei Frati Minori Cappuccini di Sant’Anna a Foggia, ripercorrendo il cammino effettuato dal Santo circa 100 anni prima.
Foggia
Chiesa di Sant’Anna (ingresso cappella delle croci)
ore 12,00: arrivo delle reliquie del corpo di san Pio da Pietrelcina e liturgia di accoglienza;
a seguire: venerazione delle Reliquie nella chiesa di Sant’Anna;
Ingresso cappella delle croci
ore 15,00: preghiera presieduta da S. Ecc. Rev.ma Mons. Vincenzo Pelvi, arcivescovo metropolita di Foggia;
ore 15,45:partenza per San Giovanni Rotondo.
San Giovanni Rotondo
Piazza Padre Pio
ore 16,30: arrivo e accoglienza delle reliquie;
a seguire, processione verso il Palazzo Municipale (benedizione alla città di San Giovanni Rotondo), quindi prosecuzione verso piazza Europa, Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Rev.ma Mons. Michele Castoro;
a seguire, processione verso Casa Sollievo della Sofferenza, dove le reliquie sosteranno fino alle ore 16,00 del 16 febbraio, quando verranno traslate nuovamente nella chiesa a lui intitolata.
Lunedì 15 febbraio – San Giovanni Rotondo
Casa Sollievo della Sofferenza
ore 20,00: veglia di preghiera presieduta da S. Ecc. Rev.ma Mons. Michele Castoro.
Martedì 16 febbraio – San Giovanni Rotondo
Casa Sollievo della Sofferenza
ore 8,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Rev.ma Mons. Michele Castoro.
ore 16,00: traslazione delle reliquie verso la chiesa di San Pio da Pietrelcina;
Chiesa superiore di San Pio da Pietrelcina
all’arrivo Celebrazione Eucaristica conclusiva presieduta da fr. Francesco Dileo, rettore del santuario di Santa Maria delle Grazie e della chiesa di San Pio da Pietrelcina.
Gli eventi di competenza della Santa Sede saranno resi noti attraverso i canali di comunicazione vaticani.
I fedeli che vorranno partecipare alle liturgie o venerare le reliquie sono invitati a giungere sul posto con congruo anticipo, per permettere alla forze dell’ordine gli opportuni controlli di sicurezza con il metal detector portatile.
I giornalisti, i telecineoperatori e i fotografi che vorranno seguire gli eventi dovranno far pervenire una richiesta di accredito entro il 27 gennaio p.v. all’email direttore@teleradiopadrepio.it oppure al numero di fax 0882418365, indicando le generalità degli accreditati, la testata giornalistica e allegando per ciascuno la fotocopia di un documento di identità. Non si garantisce la certezza di accogliere le richieste che perverranno dopo la data indicata.
Agli accreditati sarà garantito l’invio di ulteriori informazioni relative alle modalità di svolgimento della loro attività, sulla base delle necessità di sicurezza e delle dirette televisive di Padre Pio Tv (canale 145 del digitale terrestre e di TivùSat e canale 852 di Sky).
1 Nei giorni 4-10 febbraio i frati ipotizzano di allestire l’esposizione di alcuni oggetti sacri significativi per accompagnare i pellegrini nel percorso di conoscenza di san Pio da Pietrelcina. La mostra sarà visitabile dalle ore 10,00 alle ore 18,00 nella Sala del Capitolo del Palazzo Cardinal Cesi (in fondo a via della Conciliazione, quasi di fronte alla Sala Stampa della Santa Sede). Tra l’altro si potranno visionare tre lettere originali del Santo, il suo confessionale, una camicia da notte macchiata di sangue (perché Padre Pio riviveva misticamente anche la flagellazione di Gesù) e un ritratto votivo del Cappuccino stigmatizzato realizzato da Salvatore Fiume. (sangiovannirotondo.net)

