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TORNA IL PREMIO #STUDIOINPUGLIAPERCHÉ: LA PUGLIA CHIAMA A RACCOLTA LE SUE GIOVANI ECCELLENZE

L’Assessorato all’Istruzione della Regione e l’ARTI ripropongono il concorso dedicato agli studenti che hanno scelto di proseguire gli studi in istituti di alta formazione pugliesi. In palio 300 premi in denaro
Bari, 7 novembre 2018 – Dopo il successo della prima edizione, la Regione Puglia – Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro e ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione lanciano la nuova edizione di Giovani Eccellenze Pugliesi #studioinpugliaperché, il premio che intende mettere in evidenza le motivazioni per cui un giovane studente sceglie di proseguire gli in Puglia.

“Con questo Premio vogliamo raccontare la qualità dei nostri atenei e degli istituti di alta formazione della Puglia, facendolo attraverso gli occhi di chi ogni giorno occupa quelle aule, quei laboratori, quelle biblioteche, quei banchi, di chi ogni giorno insegue i suoi sogni attraverso la conoscenza – ha dichiarato l’assessore Sebastiano Leo questa mattina in conferenza stampa – La prima edizione è stata una scommessa vinta, abbiamo premiato trecento giovani eccellenze che hanno scelto la Puglia come luogo della formazione e del futuro, restituendoci una fotografia della nostra regione davvero straordinaria”.

Anche per questa seconda edizione la Regione Puglia si è affidata ad ARTI per la gestione dell’intera procedura, dalla fase di promozione, organizzazione ed espletamento dell’iniziativa sino all’erogazione dei premi. La novità di quest’anno riguarda la platea dei destinatari dell’iniziativa, che si amplia. Infatti, sono chiamati a raccolta da un lato, come lo scorso anno, i diplomati nell’anno scolastico 2017/2018 che si iscrivono al primo anno di Università, ITS e Istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e coreutica (Accademie delle Belle Arti, Conservatori di musica) con sede in Puglia; dall’altro, e questa è la novità, i laureati triennali e i diplomati accademici di I livello che hanno conseguito il titolo negli ultimi due anni accademici (2016/2017 e 2017/2018) e che scelgono Università, Accademie di Belle Arti e Conservatori di musica pugliesi iscrivendosi al primo anno di una laurea magistrale o di un diploma accademico di II livello.
“Questa categoria di studenti – ha sottolineato l’assessore Leo – fa registrare tassi di abbandono della Puglia molto elevati, rappresentando il primo passo verso una fuga di cervelli per noi dannosa, in quanto impoverisce il territorio delle sue menti migliori, delle sue risorse intellettuali più preziose e quindi delle sue possibilità di progresso e sviluppo. La scelta di aprire la competizione anche ai neolaureati triennali e ai neodiplomati accademici di I livello va proprio in questa direzione”.

Agli studenti è richiesto di raccontare perché hanno deciso di proseguire gli studi in Puglia attraverso un video (o videointervista ad un laureato in Puglia), una foto o un tweet, un racconto o una poesia da caricare su www.studioinpugliaperche.it entro le ore 12.00 del 20 dicembre.

Concluse le iscrizioni, tutti gli elaborati saranno pubblicati sul sito dell’iniziativa e chiunque potrà votarle. Nello stesso tempo, una giuria di esperti selezionerà i vincitori tenendo conto anche di come si esprimerà online la giuria popolare.

300 i premi in denaro messi in palio anche in questa edizione, di cui 150 sono destinati ai neodiplomati e 150 ai neolaureati triennali e neodiplomati di I livello. Ai lavori più originali saranno assegnati premi fino a 2000 euro.

DIMENSIONAMENTO DELLA RETE SCOLASTICA, ACCORPATE SCUOLA ELEMENTARE E SCUOLA MEDIA

Entro il 7 novembre il comune di San Nicandro doveva avanzare proposte alla Regione Puglia circa il dimensionamento scolastico per il prossimo anno scolastico 2019/2020. L’adempimento è stato assolto formalmente dalla giunta comunale con, in premessa, alcune considerazioni. La Direzione Didattica di Piazza IV Novembre conta quasi 700 iscritti, mentre la scuola secondaria di 1° grado “D’Alessandro-Vocino” conta meno di 400 alunni e quindi è in stato di sotto dimensionamento.

Considerato che la Direzione Didattica “Piazza 4 Novembre” con la scuola secondaria di primo grado “D’Alessandro-Vocino”, con la motivazione di garantire la migliore stabilità nel tempo, potendo il nuovo istituto scolastico sopportare numericamente la riduzione delle nascite ed al fine di corrispondere al principio di verticalizzazione degli istituti favorendo la continuità didattica sul territorio, la giunta ha deliberato che, a partire dall’anno scolastico 2019/20, venga istituito un unico Istituto Scolastico Statale Comprensivo per fusione della Direzione Didattica “Piazza 4 Novembre” con la scuola secondaria di primo grado “D’Alessandro-Vocino”.

SANNICANDRESI ILLUSTRI (2^ PARTE)

Vincenzo Pienabarca

1883/1961. Arciprete. Profuse per oltre 25 anni, con zelo infaticabile, le sue energie nel campo del suo ministero e organizzò e dirette parecchi circoli cattolici.

Don Aristide D’Alessandro

1881/1964. Insigne oratore sacro, predicò nelle più grandi città d’Italia. Pubblicò numerose opere sacre e alcune di critica letteraria, tra cui molto pregevole un commento alla “Divina commedia” dantesca. Degni di ricordi i suoi funerali che hanno visto la partecipazione massiccia e spontanea di tutta la popolazione sannicandrese cui si era dedicato nell’adempimento del suo apostolato.

Michele Vocino

Giurista, storico, aneddotista. Direttore generale della Marina Mercantile, Consigliere di Stato, parlamentare. Nato a Peschici il 22/9/-888 da padre sannicandrese e vissuto fino a tutta la sua adolescenza a Sannicandro. Mori a Roma il 18/5/1965.

Nazario Melchionda

1859/1947.  Educatore del popolo sannicandrese che lo chiamò “maestro” per antonomasia (maestro Lazzaro). Insegnò nelle scuole prima comunali e poi statali per oltre un quarantennio.

Enzo Fioritto

Medaglia d’oro al valore militare. Nato nel 1921 caduto nei combattimenti a Porta San Paolo (Roma) il 10 settembre 1943. Figlio di Giuseppe nativo di Sannicandro Garganico.

Raffaele Crucinio

XIX/XX secolo. Uomo di lettere e solerte insegnante, nonché ardente e intransigente liberale e fine oratore. Di lui ci rimangono soprattutto “Studi su Pindaro e Orazio” che ne attestano la profonda cultura riconosciuta dalla pubblica stima.

Alfredo Petrucci

12/3/1888-15/6/1969. Fu poeta narratore, incisore e Direttore del Gabinetto Nazionale delle Stampe alla Farnesina e per molti anni collaboratore de “Il Messaggero”. La sua attività di studioso, soprattutto di critica di storia dell’arte fu acuta, nobile, intensa, tant’è che si deve annoverare tra gli uomini più rappresentativi della moderna cultura pugliese. Fra le due opere citiamo “Cattedrali di Puglia” e “Storia dell’incisione”.

Antonio Pacilli

16/3/1856- 1/2/1934.  Medico chirurgo insigne che operò nel nostro paese praticando la propria arte con amore. Fu anche sindaco.

DAL GARGANO ALL’ORTO BOTANICO DI NAPOLI PER UN VIAGGIO DI SCOPERTA DELLA STORIA DELLA BOTANICA

La Schola Botanica Garganica, recente realtà associativa voluta dal botanico prof. Nello Biscotti, nell’ottica della diffusione della conoscenza e della sensibilizzazione dei valori botanici del territorio, domenica 9 dicembre organizza una visita guidata all’Orto Botanico di Napoli, storica istituzione scientifica italiana, scuola di studio e formazione per centinaia di generazioni di farmacisti e botanici, a partire dai primi anni dell’800 (anno di fondazione 1807).

La botanica è stata la scienza che formava farmacisti in origine, in considerazione dell’interesse esclusivamente medicinale che motivava lo studio delle piante; gli Orti botanici in tal senso svolgevano un ruolo importante per la didattica, attraverso collezioni di piante che favorivano la conoscenza e la determinazione delle specie. Prima degli Orti Botanici, vi erano gli Orti dei Semplici, tutti di origine monastica, che svolgevano questa funzione.

Per approfondire tutto ciò l’associazione ha inteso organizzare un viaggio in autobus a Napoli il 9 dicembre prossimo, un’iniziativa rivolta a soci e nuovi tesserati (quota € 50).

Si toccherà con mano, dunque, la storia degli Orti Botanici in Italia e in Europa, vivendo da vicino quello di Napoli, per riflettere sullo stato di conoscenze botaniche in Puglia (dove l’unico orto è a Bari).

Il programma della domenica prevede la partenza al mattino dal Gargano (Vico del Gargano, con fermate lungo il percorso) con la visita all’orto botanico e al Museo Archeologico di Napoli, entrambe istituzioni culturale tra le più importanti d’Italia nei loro rispettivi ambiti.

Gli Orti botanici nascono per sperimentare coltivazioni di piante “esotiche” che diventeranno “piante economiche” (nespoli, agrumi, patate), man mano che l’Europa impara a conoscerle in seguito alle spedizioni scientifiche (Seicento/Settecento) in cui trovano un posto importante i botanici, oltre a naturalisti di ogni genere.

L’orto Botanico di Napoli può raccontare queste storie e soprattutto può raccontare la storia della botanica che diventa “scienza autonoma” e non più branca della medicina; quello di Napoli fondato e diretto dal Grande Michele Tenore, sarà il contesto ove nascerà la prima scuola italiana di “speciografi” (la prima scuola di botanici, in pratica, in Italia).

Informazioni e iscrizioni al tel. 3931753151 o e-mail scholabotanicagarganica@gmail.com.
Per ulteriori dettagli l’iniziativa è presente su Facebook come “Viaggio dal Gargano all’orto botanico di Napoli – 9 dicembre”

GUARDIA DI FINANZA: OPERAZIONE “BONUS 80 EURO”. FALSE ASSUNZIONI DI OLTRE 1200 LAVORATORI

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Foggia hanno eseguito un provvedimento di sequestro per equivalente di beni mobili e immobili nonché di disponibilità finanziarie fino ad un valore di oltre 1,5 milioni di euro, emesso dal GIP presso il Tribunale di Foggia nei confronti di otto imprenditori operanti nel settore dei servizi, tutti denunciati per il reato di indebita compensazione.

Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di individuare un articolato sistema di frode ai danni delle casse dello stato, attuato mediante la compensazione delle imposte dovute con crediti inesistenti, in questo caso il cd. bonus 80 euro, spettante a quei lavoratori che percepiscono un reddito

inferiore a 26.000 euro annui.

Le investigazioni, scaturite da una vetrifica fiscale condotta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Foggia nei confronti di un consulente del lavoro, hanno permesso di accertare che attraverso il ricorso alla trasmissione di dichiarazioni telematiche per conto di 8 aziende della provincia, si ometteva il versamento di imposte dovute tramite la compensazione di crediti nei confronti dell’erario. Ad attirare l’attenzione dei verificatori è stato, in particolare, l’elevato numero di dipendenti impiegati, pari a ben 2.114, per i quali i titolari delle imprese sostenevano di aver anticipato, negli anni 2016 e 2017, il bonus fiscale pari a 80 euro mensili.

L’articolata attività investigativa ha consentito, invece, di accertare la falsa assunzione dei citati lavoratori con la conseguente indebita fruizione della compensazione, relativa al citato bonus, di imposte dovute per oltre 1,5 milioni di euro. Al termine delle indagini, al fine di garantire il recupero degli importi fraudolentemente non versati all’erario, il GIP presso il Tribunale di Foggia, accogliendo una specifica richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso l’odierno provvedimento di sequestro.

NASCONDEVA OLTRE OTTO CHILI DI MARIJUANA NELLA MASSERIA DI FAMIGLIA

Ore ed ore di appostamento per i Carabinieri della Compagnia di Cerignola e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia hanno portato, nelle campagne di Cerignola in località San Michele delle vigne, ad oltre 10 chilometri dal centro cittadino, al ritrovamento e al sequestro di circa 8,5 chili di marijuana.

Erano giorni che i militari avevano notizia di un giro di sostanze stupefacenti in quella zona di campagna, e da allora, in maniera estremamente discreta, l’avevano perlustrata per individuare l’esatta ubicazione del nascondiglio. Una volta individuata con sicurezza la masseria, i Carabinieri sono entrati in azione, e dopo svariate ore di perquisizione, all’interno di un ricovero attrezzi, sotto una catasta di macerie, hanno rinvenuto due grossi sacchi con lo stupefacente. Messo di fronte alle proprie responsabilità, D. D., cl. ’76, pregiudicato di Cerignola, ha reagito in malo modo, prima minacciando e poi aggredendo i militari, che hanno fatto non poco sforzo per riuscire ad ammanettarlo. Durante queste fasi è stata tratta in arresto anche B. C., cl. ’60, madre del D., che per evitargli l’arresto si era avventata contro i militari colpendoli con numerosi pugni prima di essere bloccata anche lei.

Lo stupefacente, verosimilmente il residuo di un più grosso quantitativo già piazzato sul mercato illecito del traffico di stupefacenti, e per cui sono tuttora in corso le indagini, è stato posto sotto sequestro, mentre per il D. si sono aperte le porte del carcere di Foggia, mentre alla madre è stata applicata la misura più tenue degli arresti domiciliari.

LEONARDO CIAVARELLA CI HA LASCIATO

Alle 14 di oggi è deceduto il dottor Leonardo Ciavarella.

Civico93 si associa al dolore che ha colpito la famiglia Ciavarella. Sentite condoglianze.

SANNICANDRESI ILLUSTRI

Giuseppe Brengola

Nacque a Sannicandro nel XIX° secolo; scrisse “Della Reale Salina di Barletta”, pubblicato a Bari il 1854 e ricordato da Volpicella.

Antonio Calabrese

Dottore medico nato nel 1808 a Sannicandro. Nominato medico degli Stabilimenti Dipendenti dal Real Albergo dei Poveri di Napoli. Dotato di spirito di carità lo profuse tutto a favore dei colerosi (1836). Scrisse una memoria pregevolissima “Sulle cautele a prendersi onde non predisporsi al contagio colerico”, pubblicato a Napoli nel 1836.

Giuseppe Pescione

1856/1894. Dottore fisici, medico insigne, primo magistrato civico di Sannicandro. Dopo aver esercitato per qualche tempo nel nostro paese, fissò la sua residenza a Foggia ove la sua valentia gli procurò valida fama per l’intera provincia e fuori. Di lui ci sono pervenute opere di rilevante importanza medica che ne attestano la notevole cultura e il fine spirito di osservatore e di ricercatore. In quella Sannicandro che egli tanto predilesse vonno innalzato un omaggio marmoreo, tuttora presente nella Chiesa Madre a memoria perenne del suo nome.

Domenico De Pilla

1846/1895. Avvocato e pubblicista, perfezionò gli studi in Belgio e in Inghilterra, indi venne a Napoli e fu docente di Diritto e Procedura Penale presso quella università. Lasciò alcuni pregevoli scritti giuridici. A lui è dedicata una lapide come benefattore dell’ex Ospedale situato nell’omonima piazza.

Vincenzo Vetritto

1831/1901. Visse come pittore e decoratore a Napoli e a Foggia e, dopo una vita di intenso lavoro, tornò a Sannicandro a trascorrervi la vecchiaia. Molto note le sue decorazioni alla Stazione ferroviaria di Foggia che, successivamente, vennero distrutte dai bombardamenti. Pare che per aggiudicarsi tale lavoro abbia vinto un concorso nazionale. Nel nostro paese sono note le sue sulle pareti e sulle volte del Palazzo De Pilla (Corso Umberto); una Madonna di ispirazione marinara nella Chiesa del Convento, una Natura molta di lepri in casa Milena; nel Castello una veduta di Torre Mileto e altre nature morte ora introvabili. Fu soprannominato “il Tinturicchio sannicanxrese” da Alfredo Petrucci che comprese la sua autentica vena d’artista.

OBBLIGO DI GOMME INVERNALI

Tra circa dieci giorni tutti gli automobilisti devono ricordare di assolvere ad un obbligo preciso. Infatti si segnala che dal 15.11.2018 entrerà in vigore su tutto il territorio nazionale l’obbligo di pneumatici antineve (o altre dotazioni idonee, come le catene da neve) per tutti gli autoveicoli, compresi quelli adibiti al trasporto merci.

L’inosservanza è punita con sanzione da € 41 a € 168 nei centri abitati; fino a € 335 negli altri casi; inoltre, è vietato riprendere la marcia, fino all’avvenuta installazione dei dispositivi anti slittamento.

Meglio provvedere in tempo per non incorrere in sanzioni anche perché pare potrebbero essere in intensificati proprio i controlli da parte delle forze dell’ordine proprio per il rispetto di tale adempimento.

“NON LASCIARTI INFLUENZARE”, AVVIATA LA CAMPAGNA VACCINALE ANTINFLUENZALE

Il direttore del Dipartimento Politiche della Salute della Regione Puglia Giancarlo Ruscitti ha ufficialmente avviato la campagna vaccinale antinfluenzale 2018/2019 della Regione Puglia, “NON LASCIARTI INFLUENZARE”, con lo specifico obiettivo di richiamare l’importanza della vaccinazione per il raggiungimento dell’obiettivo di sanità pubblica, di riduzione cioè del tasso di incidenza dell’influenza e delle sue complicanze.

Lo scorso anno il 59,8% della popolazione oltre i 65 anni si è vaccinata. Siamo in un lento recupero e ci auguriamo che la tendenza continui ad essere questa.  Sempre lo scorso anno, la Puglia ha avuto 50 persone ricoverate in rianimazione. Di queste, solo il 19% erano vaccinate. I decessi per l’influenza sono stati 25 ed erano tutti soggetti che andavano assolutamente vaccinati per primi perché avevano anche altre patologie croniche. Infine il numero di pugliesi a letto con l’influenza nel 2017 è stato di 500mila persone, il 12% di tutta la popolazione.

Chiaramente gli anziani sono i più esposti al rischio ma purtroppo gli untori sono i bambini, sono loro che veicolano il virus – ha detto il vicepresidente della FIMP, federazione Italiana medici pediatri Luigi Nigri –  per cui se noi vacciniamo i bambini proteggiamo gli adulti e i nostri anziani. La Regione Puglia ha deciso di estendere la vaccinazione gratuita a tutti i bambini con infezioni respiratorie ricorrenti. L’invito alla mamme è dunque quello di recarsi presso gli studi dei pediatri di famiglia per far vaccinare i propri figli.

I DATI DI COPERTURA VACCINALE RAGGIUNTI

Il tasso di copertura negli over 65 in Puglia è pari al 59,4% per la stagione 17-18. Siamo ancora lontani dall’obiettivo del 75% ma ci collochiamo sopra la media nazionale (che è pari al 52,7%).

DALLO SCORSO ANNO IN PUGLIA C’È LA GARA UNICA PER LA FORNITURA DEL VACCINO ANTINFLUENZALE

DA QUEST’ANNO (DGR 779/2018) LA REGIONE PUGLIA HA INTRODOTTO IL CALENDARIO VACCINALE PER L’ADULTO (CHE COMPRENDE VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE, ANTIPNEUMOCOCCICA E HERPES ZOOSTER)

È STATA REALIZZATA L’INTEGRAZIONE TRA L’ANAGRAFE VACCINALE REGIONALE (GIAVA) E I GESTIONALI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE. L’INTEGRAZIONE RAPPRESENTA UN’INNOVAZIONE IMPORTANTE
FINALMENTE CI CONSENTIRÀ DI GOVERNARE IL DATO IN MANIERA UNIFORME E ACCURATA.

I VACCINI SONO SICURI

 

NASCE “L’ORCHESTRA DEI BRACCIANTI”, MUSICA CONTRO IL CAPORALATO

“Combattere il caporalato con l’arma della musica” è la sfida lanciata dalla Orchestra dei Braccianti, un progetto dell’associazione ‘Terra!’ che coinvolge musicisti, contadini e migranti di diverse nazionalità, accomunati dal legame con il mondo dell’agricoltura. L’Orchestra ad oggi è formata da 18 elementi provenienti da Italia, Francia, Gambia, Ghana, Nigeria, Libia, Tunisia, India e Stati Uniti. E punta ad allargarsi coinvolgendo “musicisti italiani e stranieri, in particolare chi vive in condizione di estrema vulnerabilità e isolamento – evidenzia ‘Terra!’ – all’interno degli insediamenti informali”. Nella settimana di celebrazioni dei 61 anni dalla scomparsa del sindacalista cerignolano Giuseppe Di Vittorio, l’Orchestra dei Braccianti sarà presentata ufficialmente il 9 novembre al Teatro Mercadante di Cerignola con un doppio spettacolo gratuito: alle ore 10.30 (per le scuole medie e superiori) e alle 20.30. “Con l’Orchestra dei Braccianti – spiega l’associazione ‘Terra!’ – vogliamo dare voce a chi subisce gli impatti sociali di un sistema iniquo, a chi vive nei ghetti, a chi si batte per i diritti dei lavoratori della terra”.

Joshua Ojomon, nigeriano 25enne, voce e tastiera dell’orchestra, ha iniziato da giovanissimo a cantare e scrivere canzoni. Arrivato nel 2017 in Italia passando per la Libia, racconta che “la vita non è stata facile per me: ho la pelle bianca e pensavo fossi diverso. Qui vorrei studiare e fare una scuola di musica, per ora ho raccolto uva e meloni. Cerchiamo di sistemare la nostra vita”. Il gambiano Ndongo, voce e percussioni del gruppo, è arrivato nel 2016. “Mi hanno accolto nel Cara di Borgo Mezzanone – ricorda – ma finita l’accoglienza mi sono spostato nel vicino ghetto”. Nel suo paese suonava con amici musica tradizionale, una passione coltivata in famiglia: “Mia madre – ricorda – era una musicista ed è la mia ispirazione anche ora che non c’è più. La musica sopravvive a ogni cosa”. (ansa)

TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SULLE PENSIONI

A fine ottobre l’Inps ha pubblicato un breve rapporto con informazioni relative alla dimensione e alla composizione della spesa per pensioni in Italia al 31.12.2017. In un periodo di annunci e promesse di cambiamento, può essere molto utile dare uno sguardo alle statistiche relative alla più importante componente della spesa pubblica italiana, per capirne il peso e le principali caratteristiche.

Nel corso del 2017 la spesa totale per le prestazioni erogate dal sistema pensionistico italiano è stata pari a 286 miliardi di euro, ovvero il 16,4 per cento del prodotto interno lordo. Se le prestazioni sono circa 23 milioni, i pensionati sono poco più di 16 milioni: questo significa che, in media, ogni pensionato percepisce 1,4 pensioni. Più in dettaglio, il 66 per cento dei pensionati percepisce una sola pensione; il 26 per cento ne ha due e il restante 8 per cento tre o più. Questi numeri ci aiutano a capire perché il tema delle pensioni sia oggi – e sarà in futuro – al centro del dibattito di politica economica del nostro paese. Nel 2017 un italiano su quattro ha percepito almeno una pensione. L’invecchiamento della popolazione lascia presagire che nei prossimi decenni la quota sia destinata a crescere.

La pensione delle donne. La spesa corrente è per molti aspetti frutto e conseguenza delle dinamiche passate del mercato del lavoro. L’importo medio del reddito pensionistico, ovvero la somma delle prestazioni in capo a ogni pensionato, è di quasi 21 mila euro per gli uomini e di 15 mila euro per le donne. Il differenziale di genere è quindi pari al 28 per cento, a favore degli uomini. Non solo, mentre tra gli uomini sono prevalenti le pensioni di vecchiaia e anzianità, per le donne sono le pensioni di reversibilità e quelle assistenziali a farla da padrone. Il modello produttivo del passato, con l’uomo capofamiglia spesso unico produttore di reddito da lavoro e la donna casalinga e quindi non produttrice di reddito monetario, trova oggi una conferma nella composizione della spesa per pensioni. In termini numerici sono le donne a essere in maggioranza (8,4 milioni contro 7,6 milioni di uomini). Questa caratteristica è spiegata completamente dalla netta prevalenza femminile nella classe di età superiore agli 80 anni, a causa della loro maggiore aspettativa di vita.

Un altro ambito dove il sistema pensionistico italiano rispecchia quanto accade nell’economia è quello relativo alla distribuzione territoriale delle risorse. Al Nord e al Centro l’importo medio del reddito pensionistico è più alto rispetto al Mezzogiorno. Inoltre, le pensioni che traggono origine dal versamento di contributi sul mercato del lavoro prevalgono nella parte del territorio più ricca; la quota che invece ha origine assistenziale è più diffusa dove i redditi e l’occupazione sono più bassi. Il differenziale nei redditi da pensione è anche qui importante, ma meno che tra uomini e donne: 19 mila euro circa al Nord e al Centro, contro poco meno di 16 mila euro nel Mezzogiorno – a testimonianza del ruolo perequativo giocato dal sistema pensionistico italiano.

Il valore dell’assegno. Aspetti di grande interesse derivano dall’analisi della distribuzione delle pensioni e del reddito pensionistico per classe di importo. L’aneddotica relativa alla diffusione di un numero elevato di pensioni di importo molto basso trova qui qualche parziale conferma. Soprattutto, però, ha conferma l’evidenza che in un sistema che eroga 23 milioni di prestazioni la questione deve essere esaminata con attenzione molto maggiore di quanto si fa nei “talk show”. Il rapporto dell’Inps ci informa infatti che le pensioni di importo fino a mille euro mensili lordi erano pari al 63 per cento del totale e coprivano nel 2017 il 31 per cento della spesa complessiva. In questa prospettiva, il sistema pensionistico italiano appare come distributore di un numero molto elevato di importi bassi, incapaci di fornire un valido contrasto alla povertà. A conferma, se restringiamo l’osservazione alle prestazioni di importo inferiore a 500 euro mensili, troviamo che erano pari a 5,7 milioni, il 25 per cento del totale delle prestazioni erogate.

Il quadro cambia se consideriamo i redditi pensionistici e non le singole pensioni. In questo caso, a finire sotto la soglia dei mille euro mensili sono il 25 per cento circa delle prestazioni. La quota si riduce al 12,5 per cento del totale se la soglia è posta a 500 euro mensili. Si tratta di circa 2 milioni di persone, in maggioranza donne, per le quali la pensione è presumibilmente la fonte principale di reddito. Poiché non abbiamo informazioni sulla composizione famigliare e sulla disponibilità patrimoniale, tuttavia, non siamo in grado di qualificare quanti di questi soggetti possano essere definiti “poveri”.

Cosa accade dall’altro lato della distribuzione? Selezionando i percettori di reddito pensionistico di importo superiore ai 5 mila euro abbiamo una buona approssimazione dei “super” pensionati. Non sono ancora i pensionati d’oro, il cui reddito da pensione è superiore a 6.900 euro, ma sicuramente sono soggetti che, dal punto di vista finanziario, vivono una vecchiaia serena. Si tratta di 266 mila individui, in grande maggioranza uomini. Sono l’1,7 per cento del totale e a loro arriva il 7,6 per cento del totale della spesa per pensioni. Anche in questo caso, i numeri non sono molto differenti da quelli che si trovano in analisi distributive relative ai redditi da lavoro.

Per quanto riguarda la componente assistenziale della spesa per pensioni, si tratta di 4,5 milioni di prestazioni, per un importo complessivo di 23 miliardi di euro all’anno. All’interno vi si trovano pensioni e assegni sociali, pensioni di invalidità civile e indennità di accompagnamento. Una testimonianza numerica del ruolo cruciale che il sistema pensionistico italiano occupa nel contrasto alla povertà e alla non autosufficienza all’interno della popolazione anziana.

Carlo Mazzaferro

OMICIDIO DESIRE’, PARLA GIOVANNI VETRITTO IL DIFENSORE DEL GHANESE

Yusif Salia, il ghanese di 32 anni fermato a Foggia il 26 ottobre con l’accusa di aver fatto parte del gruppo che avrebbe violentato Desirée Mariottini, la 16enne drogata e uccisa in uno stabile abbandonato a Roma, è stato sottoposto ad interrogatorio di garanzia dal gip di Foggia. Dinanzi al giudice il ghanese si è avvalso della facoltà di non rispondere per le accuse mosse dalla Procura capitolina, ma si è difeso dall’imputazione di detenzione e spaccio di droga per la quale è stato arrestato in flagranza nel ghetto di Borgo Mezzanone, alla periferia di Foggia. Al momento della cattura, nella baracca in cui si trovava Salia furono trovati dai poliziotti 11 chili di marijuana, circa 200 grammi di hashish e del metadone. Rispondendo al gip, l’arrestato ha ripercorso il viaggio che da Roma lo ha portato a Foggia dove ha detto di essere arrivato “quattro-cinque ore prima della cattura”.

“Ha detto di non sapere nulla della droga recuperata nell’alloggio, dove ha trovato ospitalità da un conoscente”, ha spiegato ai cronisti il suo difensore Giovanni Vetritto. L’uomo ha raccontato “di essere arrivato in Puglia a bordo di un mezzo pubblico – ha aggiunto Vetritto -. Una volta giunto a Foggia ha preso un taxi che lo ha accompagnato nel ghetto”. Sempre secondo quanto ha dichiarato al giudice, Salia sarebbe arrivato nel foggiano quattro, cinque ore prima della sua cattura. Si sarebbe anche fermato ad un bar abusivo all’interno del ghetto, avrebbe consumato un bevanda prima di nascondersi nella baracca di un suo conoscente. Inoltre, per quel che riguarda le 4 dosi di metadone trovate nelle sue disponibilità, Salia ha affermato di averle ricevute da una struttura sanitaria di Napoli, dove l’arrestato ha un domicilio. Intanto il suo legale ha chiesto “la scarcerazione del ghanese o l’applicazione di una misura detentiva meno restrittiva rispetto a quella carceraria, magari sfruttando anche il domicilio napoletano”.  (rai3puglia)

NUOVA COMPOSIZIONE DEL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

E stata aggiornata la struttura del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) di Protezione Civile con i responsabili esperti delle funzioni di supporto, al fine di poter elaborare un’adeguata pianificazione di emergenza al verificarsi dell’evento calamitoso, per assicurare lo svolgimento delle attività necessarie al coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione.

Queste le funzioni di supporto indicate e previste dal Dipartimento della Protezione Civile

Funzione 1 Tecnica e di Pianificazione Luigi CICCHETTI

Funzione 2 Sanità – Assistenza Sociale Vincenzo AUGELLO

Funzione 3 Volontariato A.V.E.R.S. Michele SCARABINO

Funzione 4 Materiali e mezzi Luigi CICCHETTI

Funzione 5 Servizi essenziali, Attività scolastica Vincenzo AUGELLO

Funzione 6 Censimento danni a persone e cose Costantino MARROCCHELLA

Funzione 7 Strutture Operative Locali, Viabilità Cap. Pietro BORTONE

Funzione 8 Telecomunicazioni A.V.E.R.S. Angelo GALASSO

Funzione 9 Assistenza alla popolazione Vincenzo AUGELLO

Funzione10 Amministrativa e Contabile Rag. Michele ARIANO

In pratica, l’istituzione del C.O.C. rappresenta la creazione del tavolo centrale di coordinamento, a livello comunale, che entra in operatività piena al verificarsi dell’emergenza; il compito è quello di gestire l’evolversi della situazione, attraverso un costante monitoraggio, una razionale e opportuna distribuzione delle risorse umane sul territorio, una pianificata gestione delle strutture e dei mezzi disponibili in funzione del tipo di evento, della sua intensità, del grado di coinvolgimento territoriale verificatosi.

Di massima il Sindaco si avvale del Centro Operativo Comunale nel coordinamento delle seguenti operazioni:

  1. apprestamento dei servizi di controllo e monitoraggio del territorio con squadre miste (volontari, dipendenti, ecc.), sotto il coordinamento delle Autorità competenti;
  2. diramazione di avvisi e di messaggi di allarme alla popolazione a mezzo di punti informativi fissi e mobili e pattuglie delle forze di polizia;
  3. delimitazione delle aree a rischio e istituzione dei “cancelli (posti di blocco);
  4. in caso di rischio per la pubblica incolumità, verifica prioritaria delle condizioni delle persone necessitano di particolare assistenza (anziani soli, portatori di handicap, ecc.);
  5. controllo della rete viaria ed emanazione di ordinanze per la regolamentazione del traffico sulla viabilità pubblica e privata;
  6. allertamento dei possessori di risorse per la pronta disponibilità delle stesse;
  7. emanazione dei provvedimenti necessari per ottenere la disponibilità di aree e strutture da adibire all’ammassamento dei soccorritori e all’accoglienza di persone, animali e beni evacuati e loro predisposizione e allestimento;
  8. soddisfacimento delle esigenze di tipo sanitario, socio-assistenziale e igienico, mediante il coinvolgimento di strutture pubbliche e private;
  9. distribuzione di generi alimentari, acqua potabile, vestiario, coperte, ecc. alle persone sinistrate e garanzia di assistenza e segretariato sociale alle stesse.

IL COMANDANTE PIETRO BORTONE CONFERMATO NEL DIRETTIVO NAZIONALE A.N.C.U.P.M.

Il Capitano Pietro Bortone, Comandante della Polizia Locale di San Nicandro Garganico, è stato confermato ai vertici nazionali dell’Ancupm, l’unica Associazione nazionale che unisce tutti gli Ufficiali e i Comandanti dei Corpi di Polizia Municipale d’Italia.

La riconferma è giunta al termine della XXXV Giornata di Studio dell’Associazione Nazionale Comandanti e Ufficiali dei Corpi di Polizia Municipale, tenutasi a Roma, presso l’Aranciera di San Sisto, dal tema “Contratto per il Governo del cambiamento e Polizia locale. Quali prospettive?” ed è stata fortemente voluta dal Presidente nazionale Diego Porta, già Comandante Generale del Corpo di Polizia Municipale di Roma Capitale

Importante ruolo del nostro Comandante della Polizia Municipale dott. Pietro Bortone, che è stato eletto nel Collegio dei Revisori dei Conti, che già da diversi anni fa parte del Comitato Direttivo dell’A.N.C.U.P.M., partecipando frequentemente e organizzando personalmente molte iniziative di aggiornamento e approfondimento riguardanti gli ambiti e le attività della Polizia Locale.

Un augurio di buon lavoro al Comandante Bortone.

“LA STRADA NON E’ UNA GIUNGLA”, CAMPIONATO REGIONALE STUDENTESCO SULLA SICUREZZA STRADALE

Anche quest’anno, l’Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (Asset),  la Regione Puglia e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia promuovono la cultura della sicurezza stradale nelle scuole secondarie di I° e II° grado della regione Puglia con il campionato regionale studentesco ‘La Strada non è una Giungla’.

Il Campionato regionale studentesco è aperto a tutti gli studenti della scuola secondaria che si affronteranno rispondendo a domande sui temi della mobilità sicura e sostenibile, della conoscenza degli spazi e degli stili di vita nella piattaforma web dedicata all’indirizzo http://lastradanoneunagiungla.regione.puglia.it

In questo luogo virtuale, oltre al quiz multimediale, vi sono delle specifiche sezioni dedicate ai docenti da utilizzare per il coinvolgimento degli studenti attraverso con schede di approfondimento, giochi di ruolo e video.

L’invito a partecipare è rivolto a tutte le scuole di primo e secondo grado della regione Puglia. Le scuole si devono iscrivere entro il 30 novembre prossimo venturo.

Il campionato terminerà nel mese di maggio con una giornata finale in cui verranno premiati gli studenti meritevoli (biciclette e buoni acquisto per attrezzature sportive) e le scuole (Personal computer e Lavagna interattiva di ultima generazione). Sono previsti gadget per tutti i partecipanti, targhe e attestati per scuole e docenti.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del progetto “La Strada non è una giungla” all’indirizzo:  http://lastradanoneunagiungla.regione.puglia.it

POSTE ITALIANE, ASSUNZIONI DI PORTALETTERE: DOMANDA ENTRO IL 18 NOVEMBRE

Poste alla ricerca di portalettere da assumere in tutta Italia. I candidati che passeranno questa selezione verranno assunti già a dicembre. Questi i requisiti richiesti.

Qualifica Professionale: Portalettere. Zone: tutta Italia. Tipologia offerta: Contratto di assunzione a tempo determinato. Requisiti: Diploma di scuola media superiore con votazione minima 70/100 o diploma di laurea, anche triennale, con votazione minima 102/110. Tipologia contratto: Contratto a Tempo Determinato a decorrere da dicembre 2018, in relazione alle specifiche esigenze aziendali sia in termini numerici che di durata. Sede di Lavoro: La Regione/Le Province di assegnazione saranno individuate nell’ambito delle Aree Territoriali suindicate (tutta Italia), in base alle esigenze aziendali. Potrai indicare una sola area territoriale di preferenza, ed essere coinvolto nel processo di selezione solo se in possesso dei requisiti richiesti ed in relazione alle specifiche esigenze aziendali.

L’avvio dell’iter di selezione viene anticipato da una telefonata delle Risorse Umane Territoriali di Poste italiane e potrà avvenire secondo due modalità:

  1. convocazione presso una sede dell’Azienda per la somministrazione di un test di ragionamento logico
  2. una mail all’indirizzo di posta elettronica (verificando anche nella cartella spam) che indicherai in fase di adesione al presente annuncio. L’e-mail sarà spedita dalla Società Giunti OS “info.internet-test@giuntios.it” incaricata da Poste Italiane per la somministrazione del test di selezione (ragionamento logico) e conterrà l’indirizzo internet a cui collegarsi per effettuare il test e tutte le spiegazioni necessarie per il suo svolgimento.
    Coloro che supereranno la prima fase di selezione (test attitudinale sia in sede sia svolto via mail), potranno essere contattati da personale di Poste Italiane per il completamento della seconda fase del processo di selezione

ARRESTATI TRE PREGIUDICATI E RECUPERATO UN RIMORCHIO PER CAMION RUBATO

Continuano su Orta Nova mirati servizi di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Foggia, finalizzati al contrasto dei reati predatori.

I militari della locale Stazione nel corso di uno di questi, nella mattinata di sabato scorso, avevano notato un pregiudicato del posto alla guida di una motrice, che percorreva la statale in Stornara, seguito a poca distanza da un’autovettura, con a bordo altri pregiudicati conosciuti ai militari stessi. I Carabinieri, insospettitisi, avevano allora invertito la marcia, pedinando a distanza i mezzi, fino a vederli entrare in una rimessa alle porte di Stornara. Avvicinatisi allora, con estrema circospezione, i militari avevano potuto vedere alcuni soggetti intenti a sezionare alcune parti di un rimorchio, decidendo quindi di intervenire subito bloccando i sospetti. Al termine di un approfondito controllo era stato poi accertato che il rimorchio era stato rubato a Foggia tre giorni prima.

Erano stati pertanto tratti in arresto per riciclaggio D. P. Gerardo, 29enne di Orta Nova, P. F., 34enne anch’egli di Orta Nova, e il cerignolano D. M., dell’86.  Gli arrestati, tutti con precedenti per stupefacenti e reati contro il patrimonio, erano infine stati tradotti presso la Casa Circondariale di Foggia

RACCOLTA RIFIUTI, DA OGGI SI RITIRANO LE NUOVE PATTUMELLE

L’Amministrazione comunale e la società Gial Plast srl comunicano l’inizio della nuova fase di raccolta.

“Siamo ad una svolta nella gestione dei rifiuti nel territorio di San Nicandro. Sarà presto avviato, infatti, un sistema avanzato di gestione dei rifiuti urbani a cura della Gial Plast srl che provvederà a dotare le utenze domestiche e non domestiche delle apposite attrezzature e di un nuovo calendario di raccolta.

Per far sì che il sistema funzioni correttamente è necessaria una partecipazione attiva e la piena collaborazione dell’intera comunità attraverso il rispetto di alcune semplici regole: separare correttamente i diversi rifiuti, depositare i rifiuti all’interno di apposite attrezzature nei presso della propria abitazione o esercizio e rispettare i giorni e gli orari stabiliti ed indicati nel materiale informativo.

Le attrezzature per il conferimento rifiuti, il calendario di raccolta ed altro materiale informativo potranno essere ritirati dal 5 novembre al 4 dicembre prossimo (festivi esclusi) presso il Punto di distribuzione sito in Corso Umberto I° N. 54 nei seguenti orari:

  • LUNEDI’, MARTEDI’, MERCOLEDI’ E VENERDI’ DALLE ORE 9:00 ALLE ORE 12:00 E DALLE ORE 16:00 ALLE ORE 19:00
  • GIOVEDI’ DALLE ORE 16:00 ALLE ORE 19:00
  • SABATO DALLE ORE 9;00 ALLE ORE 12:00.

Per il ritiro delle attrezzature l’intestatario della tassa dei rifiuti è tenuto a recarsi presso il Punto di distribuzione munito di carta di identità e tessera sanitaria (in caso di impossibilità, è possibile delegare una persona di fiducia sottoscrivendo apposito modulo disponibile presso il punto).

Le date di avvio del nuovo servizio urbano sarà resa nota con successiva comunicazione.

Avere un servizio di raccolta efficace ed efficiente vuol dire non solo salvaguardare l’ambiente ed il proprio territorio, bensì migliorare la qualità della vita ed il benessere di ognuno di noi.

Per informazioni ecco il numero verde: 800150078 – Whatsapp 370-1037842

SCLEROSI MULTIPLA, INDIVIDUATI 4 GENI. NEL TEAM ANCHE CASA SOLLIEVO DI SAN GIOVANNI ROTONDO

La scoperta di un team internazionale guidato dalla Yale University. Tra gli enti che hanno collaborato anche il consorzio Progemus, guidato da Maurizio Leone, primario dell’Unità di Neurologia

Una collaborazione internazionale guidata da ricercatori di Yale è riuscita a rispondere ad un importante quesito rimasto senza risposta nella sclerosi multipla: quali sono i diversi geni coinvolti?

Il precedente lavoro dell’International Multiple Sclerosis Genetics Consortium (IMSGC) aveva identificato 233 varianti di rischio genetico. Tuttavia, è noto che queste varianti siano in grado di spiegare solo circa il 20% del rischio complessivo di malattia, mentre i restanti fattori genetici non riescono ad essere individuati. Per scoprirli, il consorzio IMSGC ha raccolto più di 68.000 persone affette da Sclerosi Multipla (SM) e controlli sani provenienti dall’Australia, da dieci paesi europei (fra i quali l’Italia) e dagli Stati Uniti. Questa volta il consorzio ha cercato varianti rare che possano potenzialmente danneggiare direttamente la sequenza proteica. Sono stati trovati quattro nuovi geni, ognuno dei quali agisce in modo indipendente come fattore di rischio per questa malattia auto-immune disabilitante, come riportato sulla rivista Cell.

«Semplicemente non li avremmo trovati continuando a guardare le varianti genetiche comuni – ha spiegato Chris Cotsapas, professore associato di neurologia e genetica dell’Università di Yale, negli Stati Uniti, e primo autore dello studio –. Abbiamo dovuto cercare varianti più rare, il che significa esaminare molte, molte più persone. Queste varianti – ha aggiunto – catturano un ulteriore 5% del rischio di malattia, e ci mostrano nuovi geni coinvolti nella malattia».

Le precedenti teorie avevano sostenuto che le combinazioni di sole varianti comuni possano agire di concerto per spiegare una proporzione maggiore del rischio determinato dall’essere portatore di una singola variante, e che le mutazioni private presenti in alcune famiglie possano causare la malattia solo nelle persone di quelle famiglie. «Abbiamo esaminato migliaia di persone per testare queste teorie, e non sembravano essere vere. Le nuove varianti identificate  – ha concluso Cotsapas – modificano la sequenza della proteina rendendole più facili da studiare ed offrono ai ricercatori nuovi strumenti per studiare la SM».

L’IMSGC-International Multiple Sclerosis Genetics Consortium (Consorzio Internazionale di Genetica della Sclerosi Multipla) è stato fondato nel 2003 per studiare le basi genetiche della Sclerosi Multipla. Ora comprende oltre 200 laboratori in tutto il mondo ed ha permesso di individuare quasi 250 fattori di rischio genetici per la malattia.

In Italia la ricerca è stata coordinata da Filippo Martinelli Boneschi, professore di Neurologia presso l’Università degli Studi di Milano e direttore della Unità di Ricerca di Sclerosi Multipla presso il Policlinico San Donato e dalla professoressa Sandra D’Alfonso (Dipartimento di Scienze Mediche e IRCAD, Università del Piemonte Orientale di Novara), entrambi membri del gruppo strategico dell’IMSGC. Insieme a Federica Esposito, responsabile del laboratorio di Genetica Umana delle Malattie Neurologiche presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, si sono avvalsi della collaborazione di due consorzi di Centri Sclerosi Multipla Italiani – PROGEMUS coordinato da Maurizio Leone primario di Neurologia  dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza e PROGRESSO, coordinato da Giancarlo Comi, direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele – e di un consorzio di controlli sani italiani, coordinato da Daniele Cusi dell’Università di Milano.

Lo studio italiano è stato supportato dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla Fondazione Cariplo.