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EDITORIALE DELLA DOMENICA. A SAN NICANDRO FORSE UN ASSESSORE ESTERNO: LA MOTIVAZIONE?

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La vita di ogni persona è fatta di scelte, la vita di un’azienda è fatta di scelte, la vita politica e amministrativa è fatta di scelte. Ogni momento, quasi inconsciamente, si fa una scelta che può essere individuale e cioè serve solo per sè stessi oppure che coinvolge anche gli altri e incide sulla vita di coloro che subiscono quella scelta.

In quest’ultimo caso, però, c’è un obbligo morale nella scelta da fare perché il suo campo d’azione incide sugli interessi collettivi e, pertanto, occorre una ponderazione massima ben sapendo che l’esito dei risultati previsti potrebbero poi rivelarsi magari dannosi.

Tale timida disquisizione sulla parola “scelta” non è chiaramente casuale in quanto, da quanto è dato sapere, nella giunta comunale di San Nicandro pare si voglia una scelta che la totalità della gente definisce almeno inopportuna e mi riferisco alla possibilità di un assessorato affidato a persona che non è di San Nicandro.

Premesso che tra gli elementi che definiscono una scelta è la competenza in quel ruolo preposto, allora l’individuazione della persona o va verso una eccellenza largamente riconosciuta anche fuori dal proprio ambito territoriale oppure per mancanza di competenze nel proprio territorio. La seconda ipotesi pare inaccettabile in quanto, per quel ruolo, sicuramente ci saranno moltissime competenze in loco e l’individuazione può benissimo essere adottata. Allora forse si ritiene che le competenze locali non siano sufficientemente capaci a ricoprire incarichi di tale genere e la individuazione di un non sannicandrese in giunta può essere benissimo presentata. Ma poiché la nomina la fa il sindaco, per la teoria dei vasi comunicanti, anche il primo cittadino la pensa esattamente allo stesso modo, altrimenti non si spiega il suo decreto di nomina. Insomma il sindaco, con proprio atto, garantirebbe e legittimerebbe che a San Nicandro non ci sono le competenze necessarie per affidare quel ruolo e quindi si è costretti a rivolgersi altrove ove queste eccellenze ci sono.

Senza nulla togliere alla professionalità dell’eventuale nuovo assessore, che sicuramente sarà accertata e indiscutibile, in questa vicenda non si tratta di dare un giudizio sulle persone ma su un operato di cui non si capisce la motivazione se non quanto già detto prima.

Siccome tale decisione sarebbe un fatto storico per San Nicandro avere in giunta un non sannicandrese (ma credo non ci siano casi del genere almeno in provincia) la vicenda assume anche un carattere sociologico nel senso che ci si debba interrogare sulla qualità morale e la preparazione professionale dei sannicandresi. Possibile che questo popolo abbia, di colpo, perso la sua storia e non si ritrova nemmeno più con sè stesso se poi si verificano episodi di questo genere? Come si può pensare di educare i giovani e di radicarli sul proprio territorio e quindi senza portare altrove le loro competenze se poi ci possono essere scelte almeno tanto discutibili come quelle fatte?

Farsi amministrare da altri non è edificante per San Nicandro anche a livello di immagine. Non è che tanto siamo messi bene agli occhi di chi ci guarda ma un maggior rispetto verso la propria città e i suoi cittadini sarebbe un dovere fondamentale per tutti ma specialmente per chi ricopre cariche pubbliche e politiche.

Il Direttore

 

LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO

Continua la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studioso Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93.

La 16^ cartolina porta la seguente didascalia: “Zona Pozzi”.

FASE 2, RIPRESA DELLE ATTIVITA’ AMBULATORIALE E OSPEDALIERE

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Da lunedì 25 maggio 2020 ripartiranno le attività ambulatoriali e ospedaliere della ASL Foggia. La ripresa sarà graduale per evitare assembramenti e contrastare il contagio da Covid-19. Da lunedì sarà anche possibile effettuare nuove prenotazioni.

La cosiddetta “Fase 2” si aprirà all’insegna di una nuova organizzazione e di nuove regole, a partire dalla prenotazione obbligatoria anche per i prelievi di laboratorio, dalla chiusura dei CUP e dall’utilizzo in via prioritaria dei canali telematici.

L’emergenza sanitaria – spiega il Direttore Generale Vito Piazzolla – ci impone di ripensare i nostri servizi nell’ottica di una riorganizzazione generale. Cambierà il modo in cui noi offriremo le prestazioni, ma cambierà anche il modo in cui le persone dovranno usufruirne perché l’emergenza non è ancora finita”.

L’unità di crisi aziendale, con il supporto delle Direzioni Mediche di Presidio e dei Distretti Socio-Sanitari, dell’Area Gestione Tecnica, in sinergia con i medici di Medicina Generale e gli specialisti ambulatoriali, ha predisposto tutte le attività propedeutiche alla riapertura al pubblico in modo da garantire alle persone la massima sicurezza possibile ed evitare pericolose situazioni di sovraffollamento.

“Si tratta – continua Piazzolla – di un lavoro di riorganizzazione già complesso di per sé perché deve prevedere e eliminare ogni possibile occasione di contagio, ma che, nella ASL Foggia, diventa ancor più complicato poiché non riguarda una sola struttura, ma 3 presidi ospedalieri e 173 sedi territoriali, sparse in 61 comuni.

Il riavvio, pertanto, dovrà necessariamente essere graduale per consentirci di mettere in piedi tutti gli accorgimenti utili a scongiurare una recrudescenza dei contagi e per collaudare le procedure avviate.

Ci scusiamo con le persone per il disagio che stanno vivendo, ma, per la sicurezza di tutti, utenti e operatori, chiediamo ancora un po’ di pazienza e molta collaborazione”.

La riorganizzazione riguarda tutte le fasi dell’offerta sanitaria: prescrizione, prenotazione, pagamento ticket, esecuzione della prestazione, ritiro del referto. Grazie alla tecnologia, molti di questi step potranno essere effettuati a distanza: non solo le pratiche amministrative, ma, con gli strumenti della teleassistenza, anche le visite di controllo.

È in corso la predisposizione di misure utili a ricevere le persone in sicurezza: percorsi protetti, chiaramente indicati con apposita segnaletica; rilevazione della temperatura all’ingresso di ospedali e servizi aziendali, sanificazione di ambienti, arredo e strumentazione.

Tenuto conto che le emergenze sono state sempre assicurate, dalla prossima settimana e con una gradualità che garantisca la sicurezza delle strutture, degli utenti e degli operatori saranno operativi i nuovi percorsi: nei tre presidi ospedalieri di San Severo, Cerignola e Manfredonia; nelle sedi distrettuali dei comuni di Foggia (piazza della Libertà e via Grecia), San Severo, Torremaggiore, San Giovanni Rotondo, Troia, Accadia, Manfredonia, Cerignola, Lucera, Vico del Gargano, Rodi Garganico, Peschici; nei Presidi Territoriali di Assistenza di San Marco in Lamis e Monte Sant’Angelo.

Questa prima fase servirà a verificare la tenuta delle nuove misure adottate.

A breve e comunque gradualmente, dopo le opportune valutazioni, saranno riaperte per le attività ordinarie tutte le altre sedi aziendali.

Le visite e le prestazioni specialistiche ripartiranno per quelle discipline più critiche dal punto di vista dei giorni di attesa: le attività riprenderanno con la riprogrammazione delle visite e delle prestazioni non effettuate e rimaste in attesa dal 9 marzo scorso.

Per una migliore operatività, è stato organizzato il servizio di recall continuo: tutte le persone che avevano prenotato prestazioni prima dell’emergenza, saranno contattate per una nuova prenotazione.

Il recall riguarderà circa 55.000 prestazioni sanitarie.

L’organizzazione delle agende di prenotazione inevitabilmente dovrà subire degli adattamenti alle nuove condizioni di sicurezza previste.

La ASL ha predisposto un modello di “agenda intelligente” che scagliona gli appuntamenti in modo da evitare affollamenti nei centri di erogazione. Gli appuntamenti avranno orari precisi che i pazienti e i medici dovranno rispettare. La durata di ogni visita è stata allungata in modo tale da comprendere anche il tempo necessario per la sanificazione ambientale. I pazienti dovranno arrivare soli; sono consentiti accompagnatori solo in casi di comprovate necessità.

Anche gli esami di laboratorio dovranno essere prenotati.

Per evitare code agli sportelli, i CUP resteranno chiusi.

Le nuove prenotazioni e le operazioni di accettazione e pagamento dovranno essere effettuate utilizzando esclusivamente i canali telefonici e online: contact center (numero verde 800466222), sito web aziendale, app regionale. Il paziente, inoltre, potrà chiedere al proprio medico di medicina generale o al farmacista di prenotargli direttamente visite e prestazioni specialistiche.

Per prenotare è attivo, altresì, l’indirizzo mail: prenota@aslfg.it.

Anche per il ritiro dei referti degli esami di laboratorio è possibile utilizzare il sito web aziendale.

La ASL ha potenziato il contact center e le altre modalità di prenotazione online. Tuttavia, vista la sospensione dei mesi scorsi, causata dall’emergenza sanitaria, potrebbero verificarsi, nei primi giorni, situazioni di intasamento delle linee. La Direzione pertanto, si scusa per eventuali disagi e chiede, sin da ora, a tutti i cittadini, collaborazione e pazienza.

COVID19: EMILIANO ISTITUISCE “GRUPPO STRATEGICO DI RIPARTENZA”

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Maria Grazia Chiuri, Massimo Bray, Massimo Inguscio, Pierluigi Lopalco, Pasquale Preziosa, Salvatore Rossi, Alessandro Sannino: sette grandi personalità supporteranno la Regione Puglia nell’immaginare la ripartenza socio-economica ai tempi del Covid19.

Il presidente Michele Emiliano ha nominato il Gruppo strategico di Ripartenza in materia economica e sociale con il compito di elaborare e proporre misure necessarie per favorire la ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive e disegnare un modello di sviluppo per la Puglia dei prossimi anni.

Il Gruppo strategico fa riferimento direttamente al Presidente della Regione e si coordina attraverso il capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi con il management board della Regione Puglia composto dai capi dipartimento.

I componenti del Gruppo strategico sono:

Maria Grazia Chiuri, con funzioni di Presidente

È nata a Roma nel febbraio 1964. Il padre è di origini pugliesi e Chiuri mantiene un forte legame con la Puglia, che per lei rimane ancora oggi meta privilegiata quando non è impegnata con il lavoro. Terminati gli studi all’Istituto Europeo di Design a Roma, comincia subito a lavorare in una piccola azienda di scarpe, poi in quel laboratorio di idee che è stato Chiara Boni a Firenze negli anni ottanta. Approda successivamente da Fendi e da Valentino, dove diventa direttore creativo di tutte le linee. Dal 2016 è direttore creativo di Dior, (prima donna a ricoprire questo ruolo in una delle maison più carismatiche per il sistema della moda) per le linee Haute Couture, prêt-à-porter, accessori donna. Maria Grazia Chiuri, riconosciuta a livello internazionale come una delle protagoniste della moda contemporanea, ha saputo dare interpretazione e valore a una nuova generazione di donne consapevoli. Nel suo lavoro, le ragioni della creatività prendono forma grazie al confronto con l’artigianato e l’industria, attitudine che è nel suo Dna di progettista italiana.

Massimo Bray

È nato a Lecce l’11 aprile 1959. Nel 1994 assume la carica di direttore editoriale dell’Istituto della Enciclopedia italiana Treccani, seguendone l’apertura al mondo digitale. Ha presieduto la Fondazione La Notte della Taranta, che organizza il più grande festival di musica popolare d’Europa, dedicato al recupero della pizzica salentina e alla fusione con altri linguaggi musicali. Sull’edizione italiana di Huffington Post è autore di un blog dedicato alla cultura e all’editoria. Alle elezioni politiche del 2013 è stato eletto deputato nelle fila del Partito democratico e dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 è stato ministro per i Beni, le attività culturali e il turismo del governo presieduto da Enrico Letta. Nel marzo del 2015 ha rassegnato le dimissioni da deputato per occuparsi a tempo pieno dell’Istituto della Enciclopedia italiana, di cui, nel corso dell’anno, è stato nominato direttore generale. Ha presieduto nelle edizioni del 2017 e del 2018 la Fondazione per il libro, la musica e la cultura, l’ente promotore del Salone internazionale del libro di Torino. Nel 2019 ha pubblicato il libro Alla voce Cultura. Diario sospeso della mia esperienza di Ministro, edito dall’editore Manni.

 Massimo Inguscio

Nato a Lecce il 26 gennaio 1950, è un fisico. Accademico dei Lincei, dal febbraio 2016 è presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nel 2005 gli è stato conferito il Grand Prix Scientifique dell’Académie des Sciences e dell’Istituto di Francia (Fondation Simon e Cino del Duca), e nel 2009 ha ricevuto un Advanced Grant del Consiglio Europeo della Ricerca. Nel 2014 gli è stato assegnato il premio Herbert Walther.

Pierluigi Lopalco

È Professore Ordinario di Igiene presso l’Universitá di Pisa. Dal 2005 al 2015 ha lavorato presso il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC) a Stoccolma, dove è stato capo del programma per le malattie prevenibili da vaccino. Ha pubblicato oltre 170 articoli su riviste scientifiche accreditate nazionali ed internazionali. Recentemente ha contribuito alla sesta edizione del volume Vaccines di Plotkin S., Orenstein W., and Offit P. In Italia ha pubblicato insieme con Alberto Tozzi il libro di testo Epidemiologia Facile, Pensiero Scientifico Editore ed è coautore di #Comunicare i #vaccini per #salute pubblica, Edra Editore. Nel 2018 ha vinto il Premio Nazionale di divulgazione scientifica “Giancarlo Dosi” per il suo libro “Informati e Vaccinati” edito da Carocci. È attivo su internet con il suo blog Adulti&Vaccinati. È responsabile del coordinamento epidemiologico della Regione Puglia.

Pasquale Preziosa

Nato a Bisceglie il 21 marzo 1953. È stato nominato Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica il 6 dicembre 2012 dal governo Monti, è entrato in carica il 25 febbraio 2013, fino al 30 marzo 2016.

Salvatore Rossi, con funzioni di Vice Presidente

Nato a Bari il 6 gennaio 1949, è un economista, manager e banchiere italiano, attuale presidente di Telecom Italia S.p.A. Laureato in matematica presso l’Università di Bari nel 1975. Da settembre 2019 è presidente della Federazione tra Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore e IUSS e da ottobre 2019 è presidente di Telecom Italia S.p.A.. È Professor of practice presso la Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli (Luiss) School of European Political Economy. Membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Giovanni Agnelli, dell’Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital (AIFI), dell’Advisory Board della Fondazione Economia Tor Vergata.

Alessandro Sannino, con funzioni di Segretario

Nato a Bari nel 1972, è un ingegnere chimico. Professore ordinario di Scienza e Tecnologia dei materiali, dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, all’Università del Salento. Soprattutto ricercatore e inventore. Il suo campo di ricerca primario è il settore dei polimeri, dei biomateriali e delle plastiche biodegradabili, area in cui svolge attività di coordinamento e partecipazione a importanti progetti di ricerca. Ha fondato diverse imprese che hanno attratto importanti investimenti in Puglia.

I componenti del Gruppo Strategico di Ripartenza svolgeranno l’incarico a titolo gratuito e potranno avvalersi per l’acquisizione di istruttorie, dati e documenti di tutti gli uffici della Regione Puglia nonché delle Agenzie regionali.

“La squadra Puglia si rafforza da oggi con sette importantissime personalità – dichiara il presidente Michele Emiliano – che ci aiuteranno a definire strategie per affrontare i prossimi anni. Il loro punto di vista è molto autorevole, la loro esperienza, la loro visione, le loro relazioni umane e professionali rappresentano per noi una grande opportunità per allargare i nostri orizzonti, e per arricchire il percorso di partecipazione dal basso alle scelte che ha sempre caratterizzato la nostra azione di governo. Ringrazio i sette componenti del Gruppo Strategico per aver accolto con entusiasmo il nostro invito a lavorare per la Puglia, li ringrazio per lo spirito di servizio con il quale svolgeranno questo compito, segno del legame indissolubile con la nostra terra”.

SORPRESI IN PIENO CENTRO CON 52 DOSI DI COCAINA, ARRESTATI

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I Carabinieri di Cerignola hanno arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti due ragazzi del posto, uno di 19 anni e l’altro, già noto ai militari, di 28. I Carabinieri della Sezione Radiomobile, mentre erano impegnati in un servizio di controllo del territorio nel centro del comune ofantino, hanno notato una autovettura con i due giovani a bordo e, insospettiti dal loro atteggiamento fin troppo guardingo, si sono avvicinati per un controllo.

I due però, intuendo che stavano per essere controllati, si sono subito disfatti di un contenitore per medicine e hanno cercato di darsi alla fuga. Sono stati però subito fermati dai militari, che hanno recuperato l’astuccio, al cui interno non c’erano compresse per il mal di testa bensì 52 dosi di cocaina per un totale di 15 grammi circa. I due giovani sono stati inoltre trovati in possesso di 90,00 euro, probabile provento dello spaccio, e un mini telefonino, verosimilmente utilizzato per gli appuntamenti con i “clienti”. Tutto il materiale è stato sequestrato.

Condotti negli uffici della locale Compagnia Carabinieri, i due sono stati arrestati e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

 

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 23 MAGGIO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 23 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.036 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 9 casi, così suddivisi:

1 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia Bat;

7 nella Provincia di Brindisi;

0 nella Provincia di Foggia;

0 nella Provincia di Lecce;

0 nella Provincia di Taranto.

Per 1 caso è in corso di attribuzione la provincia di appartenenza.

Sono stati registrati 4 decessi: 1 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 1 in provincia di Lecce, 1 residente fuori regione.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 101.738 test.

Sono 2.157 i pazienti guariti.

1.805 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.448 così divisi:

1.462 nella Provincia di Bari;

381 nella Provincia di Bat (un caso eliminato dal database);

651 nella Provincia di Brindisi;

1.135 nella Provincia di Foggia;

511 nella Provincia di Lecce;

278 nella Provincia di Taranto;

28 attribuiti a residenti fuori regione;

2 per il quale è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

STRAGE DI CAPACI, 28 ANNI MORIVA FALCONE CON LA SUA SCORTA

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“Io vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio, però, se avete il coraggio… di cambiare… loro non cambiano”. A pronunciare quelle parole il 25 maggio del 1992 in una chiesa gremita a Palermo fu Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, il poliziotto della scorta di Giovanni Falcone e di sua moglie Francesca Morvillo morti insieme ad altri due agenti nella strage di Capaci, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro.

Sono passati 28 anni da quella strage e la Rosaria ragazzina che tutta Italia aveva conosciuto e cominciato ad amare e che aveva sfidato le consuetudini in chiesa, il cerimoniale e la mafia stessa, non è cambiata. “La mafia continua a esistere, continua a lavorare di nascosto. Lo Stato non riesce a risolvere l’emergenza immigrazione figuriamoci se riesce a debellare la mafia”. Una verità che imbarazza chi è abituato alla cultura del decoro. Una verità che colpisce nel segno per la purezza con la quale viene proferita. Parole che Rosaria ha scritto anche nero su bianco.  “Chi sono i mafiosi? Sono criminali senza alcuna pietà che ritengono di essere i padroni della vita e della morte, ma sono esseri infelici che si nutrono di ingiustizie e del sangue di innocenti, spargendo lutti ed odio a piene mani…” E ancora: “Se non pagano per i loro delitti e se non si pentono dei loro peccati, li attende un baratro senza fine. Non ho spirito di vendetta e, nel loro interesse, per il mio Vito allo Stato ho chiesto giustizia e a Dio li affido perdonandoli. Infatti ritengo che, se nutriamo spirito di vendetta non faremmo altro che aggiungere barbarie a barbarie, in una catena di orrori senza fine”.

Parole che non hanno bisogno di essere commentate neppure quando Rosaria Costa sostiene che “dobbiamo essere inamovibili nella lotta alla corruzione e alla criminalità, cominciando dalla famiglia e dalla scuola. In contrapposizione alla catena di orrori, tutti insieme possiamo formare una catena umana, inserendovi, maglia per maglia, Legalità, Giustizia, Amore per il prossimo e, persino, Carità”.

Ed eccole le accuse, pesanti, dirette a “certi politici”. “Personalmente, in generale, queste risposte me le sono date ben presto, venendo a conoscenza di come tanti politici, rubando e lucrando alle spalle dei cittadini, avevano ridotto a terreno di razzia lo Stato e le sue istituzioni. Persino lasciando campo libero alla criminalità organizzata. Quando la pubblica amministrazione dà cattivo esempio e, peggio abbandona il controllo del territorio, permette alla criminalità di dilagare, in special modo se questa è ben organizzata ed ha per etichetta “Mafia””.

Per tutti ma specialmente per i giovani, questo giorno non deve essere mai dimenticato.

DA LUNEDI’ 25 MAGGIO APERTURA DI STABILIMENTI BALNEARI E SPIAGGE LIBERE. QUESTE LE NOVITA’

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Da lunedì prossimo, 25 maggio, gli stabilimenti balneari possono riaprine per la stagione estiva. Non sarà come gli scorsi in quanto a causa dell’emergenza sanitaria del Covui-19 sono state impartite precise indicazioni per questo settore. Ecco cosa è previsto per la Regione Puglia.

■ Lo Stabilimento dovrà essere dotato di recinzione conforme alle disposizioni dell’Ordinanza Balneare e dovrà garantire un numero congruo di varchi di accesso controllati, tali da garantire il rispetto della distanza interpersonale ed evitare assembramenti, attraverso percorsi dedicati eventualmente distinti per ingresso e uscita. L’accesso degli ospiti allo stabilimento deve essere consentito solo dai punti di accesso previsti e tutti i servizi strettamente connessi alla balneazione, presenti nello stabilimento, sono ad uso esclusivo dei soli ospiti dello stesso.

■ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare.

■ È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto

■ Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.

■ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C. In alternativa è bene sia fornita l’informazione al cliente che, in caso di febbre e/o sintomi respiratori, sarà invitato a rivolgersi al proprio medico.

■ La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.

■ Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.

■ Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della Regione Puglia – Ordinanza n.237 Allegato 1 – Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive 3 spiaggia (per file orizzontali o a rombo). Devono essere predisposti passaggi che consentano di raggiungere la riva o i servizi comuni senza dover attraversare la superficie occupata da altri bagnanti.

■ Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m.

■ Evitare l’utilizzo di cabine e spogliatoi per le quali non sia possibile assicurare una disinfezione intermedia tra gli utilizzi promiscui.

■ Anche l’attività di balneazione deve rispettare le regole relative al distanziamento sociale senza mai derogare alle distanze consentite.

■ Nelle aree di accesso alle docce/fontanelle dovranno essere predisposti dispositivi o soluzioni che assicurino il regolare flusso dei bagnanti mantenendo le distanze di sicurezza, per cui possono essere previste segnaletiche (orizzontali e/o verticali) o barriere di protezione per regolamentare la fila di accesso al servizio e garantire la distanza interpersonale.

■ Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto.

■ Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni, attrezzature galleggianti etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.

■ Il personale deve essere dotato da parte dei gestori di DPI adeguati ed è obbligato all’adozione di DPI in caso di contatti ravvicinati con i bagnanti. Sarà obbligatoria l’integrazione del kit di emergenza dei bagnini attraverso la dotazione (aggiuntiva rispetto a quanto già previsto dalla normativa vigente) di: a. una maschera facciale con respiratore da utilizzare in acqua; b. una visiera, mascherina FPP2 senza valvola filtro e guanti, da usare per gli interventi su terra ferma; c. pallone di rianimazione trasparente in silicone lavabile per attività di rianimazione cardio circolatoria.

Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate.

■ È da vietare la pratica di attività di animazione (feste, balli di gruppo, merende collettive, etc.) o ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.

■ Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.

■ Per le attività di ristorazione, si applica quanto previsto per il tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l’attività di catering

(foto Rocco Manduzio)

DOPO IL COVID-19 SPERANZE DI RINASCITA PER IL TURISMO DI TORRE MILETO

Le notizie incoraggianti della Regione Puglia sul monitoraggio delle spiagge fra Torre Mileto e lo Schiapparo, sono una vera opportunità per il turismo e l’economia della cittadina di San Nicandro Garganico.

Il mare, le spiagge, il clima dichiarati di eccellenza unica: acque marine incontaminate, a Torre Mileto come lungo la spiaggia verso lo Schiapparo e Capoiale.

Spiagge di sabbia color oro e mare turchino che brillano alle prime luci dell’aurora e si incendiano al rosso tramonto immortalati da migliaia di scatti di fotografie di turisti affascinati da tanta bellezza naturale.

Gli stabilimenti balneari si preparano alla loro stagione, nella speranza di rivedere turisti radicati come la mia famiglia, e frequentatori abituali pur se con le limitazioni imposte dalle rigide norme della Pandemia.

Una opportunità in più riguarda la gestione delle spiagge libere, quelle a cui si può accedere liberamente con il pericolo di assembramenti incontrollabili.

Il Comune di San Nicandro ha la grande occasione di offrire lavoro, anche stabile, ai suoi cittadini per la gestione degli spazi balneari. Affidare la cura, la gestione e la manutenzione del lungo litorale a spiaggia libera, a cooperative o associazioni.

Credo anche che il momento sia propizio per il turismo “mordi e fuggi” delle località viciniori, e incoraggiare il ritorno di quanti non vogliono lasciare il proprio territorio alla ricerca, spesso illusoria, di “lidi migliori”.

Pongo la mia considerazione alla sensibilità degli amministratori locali affinchè migliorino e valorizzino luoghi e condizioni di vita della loro accogliente cittadina e dell’area balneare della Torre di Mileto.

Luoghi ricchi di fascino, di leggende, di mitologia, di tradizioni accoglienti, di ricercata produzione agricola, di storia e di un ambiente-oasi marino, con rigogliosa vegetazione mediterranea, unica nel suo genere sul territorio nazionale e non solo.

Michele Russi

REGIONE PUGLIA: “DA LUNEDI’ PROSSIMO PARTE L’ESTATE DELLA RESPONSABILITA’ CONDIVISA”

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Emanata l’Ordinanza balneare 2020 con il consenso unanime di ANCI, associazione di balneari, ambientalisti e disabili. “Sarà l’estate della responsabilità e della sicurezza condivisa, per consentire a tutti di non perdere l’appuntamento con la bellezza del mare pugliese”. È il commento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha ringraziato tutte le autorità e i soggetti economici e sociali che hanno lavorato al testo dell’Ordinanza balneare 2020 in vigore a partire da lunedì 25 maggio prossimo. La possibilità di accedere liberamente ai circa 900 chilometri di costa pugliese parte da lunedì 25 maggio prossimo e finisce il 30 settembre.
I concessionari di spiagge e altri tratti di costa saranno obbligati ad aprire gli stabilimenti e assicurare servizi professionali di assistenza alla balneazione dal 1° luglio a domenica 6 settembre. Sono confermati alcuni punti che più hanno qualificato la governance pugliese sull’uso della costa, compresi gli obblighi dell’uso di plastica biodegradabile e l’accesso regolamentato alle spiagge dei cani e di altri animali di affezione.

Tra le novità più importanti di questa estate c’è la cooperazione per cui, attraverso una specifica intesa raggiunta tra Regione Puglia e ANCI, i 69 Comuni costieri potranno svolgere, anche su siti specifici, attività di sorveglianza finalizzata al contenimento della emergenza sanitaria da Covid-19, avvalendosi di volontari, enti pubblici o privati in regime di convenzione. In generale, valgono, naturalmente, le limitazioni, il distanziamento tra le persone e gli obblighi di tracciamento dettati a livello nazionale e dalle ordinanze del Presidente della Regione Puglia.

Sarà l’estate dove si sono moltiplicati i servizi per l’accesso dei disabili alle spiagge libere, come ha riconosciuto il presidente dell’Associazione pugliese persone para-tetraplegiche, Gianni Romito, auspicando che sempre più Comuni stiano attenti a cogliere le opportunità offerte dalla Regione Puglia e la qualificazione che l’offerta turistica ricava da questi specifici servizi indirizzati a persone con limitazioni fisiche.
Per allargare l’accessibilità dei disabili alle spiagge libere affidate alla gestione comunale, a febbraio scorso la Regione Puglia ha deciso di investire altri 300 mila euro a cui i Comuni potevano attingere a sportello, presentando richiesta di contributo corredata da un progetto redatto in aderenza alle Linee guida approvate dalla Delibera di Giunta Regionale del 29 novembre 2018. Da allora, 41 Comuni, il 60% dei Comuni costieri pugliesi, ha beneficiato di contributi regionali per dotare le loro spiagge libere di passerelle, corrimani, parcheggi dedicati, gazebo, servizi igienici o pedane mobili per l’accesso diretto a mare dei disabili.
Un numero destinato ad aumentare nelle prossime settimane e che accresce il valore della dotazione di 200 sedie JOB, le speciali carrozzine che consentono ai disabili anche di fare il bagno, che la Regione Puglia acquistò e distribuì, nell’estate 2018, a tutti i Comuni costieri.

SAN NICANDRO. IL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI: “UN DRAPPO BIANCO DA BALCONI E FINESTRE”

Cari cittadini, studenti e ragazzi, il 23 maggio si celebra la Giornata Mondiale della legalità, una data scelta per ricordare la strage di Capaci avvenuta il 23 maggio del 1992 in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie e gli agenti di scorta.

Noi ragazzi vogliamo essere sempre “le sentinelle della legalità” assumendo quotidianamente atteggiamenti responsabili, di rispetto delle regole e degli altri e dimostrare di essere cittadini attivi.

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi di San Nicandro Garganico, perciò, intende condividere l’iniziativa che si svolge in altre città italiane invitando la cittadinanza ad appendere un drappo bianco dai balconi e dalle finestre alle ore 18:00 del 23 maggio per ricordare tutte le persone che hanno operato per far vincere la legalità anche con il sacrificio delle vita e per celebrare il coraggio di tutte quelle persone che, in questo momento di emergenza,  si sono messi al servizio degli altri.

Il Mini Sindaco Linda D’Amaro e il Consiglio Comunale dei Ragazzi

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 22 MAGGIO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro informa che oggi venerdì 22 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.113 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 27 casi, così suddivisi:

13 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia Bat;

7 nella Provincia di Brindisi;

3 nella Provincia di Foggia;

2 nella Provincia di Lecce;

2 nella Provincia di Taranto.

Sono stati registrati 4 decessi, 1 in provincia di Bari, 1 in provincia di Bat, 2 in provincia di Brindisi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 99.702 test.

Sono 2.120 i pazienti guariti.

1.838 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.440 così divisi:

1.461 nella Provincia di Bari;

382 nella Provincia di Bat;

644 nella Provincia di Brindisi;

1.135 nella Provincia di Foggia;

511 nella Provincia di Lecce;

278 nella Provincia di Taranto;

2 attribuiti a residenti fuori regione;

1 per il quale è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

Il prof. Pier Luigi Lopalco, dirigente del coordinamento regionale per le emergenze epidemiologiche, comunica che: “6 casi dei 27 registrati oggi dal bollettino epidemiologico sono riferiti a procedure di riallineamento degli archivi e sono dunque risalenti a casi diagnosticati nei mesi precedenti e riferiti a focolai già sotto controllo.

I restanti 21 sono da distribuire negli ultimi 10 giorni, in particolare: 12 sono stati diagnosticati in data di ieri e 3 in data di oggi.

Con questo si conferma che dal 10 maggio fino a ieri il numero di casi positivi si è mantenuto costante, con piccole variazioni, intorno al valore di 10 casi quotidiani”.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

SCHIAPPARO, SENTENZA USI CIVICI CORTE DI APPELLO: INFONDATO IL RICORSO DEL COMUNE DI SAN NICANDRO

La Corte di Appello di Roma ha depositato la sentenza nr. 2391/2020 del 18/05/2020 a conclusione del giudizio R.G. n. 3541/2018 fra il Comune di San Nicandro Garganico ed il Comune di Lesina + altri. Purtroppo una brutta notizia per il nostro comune in quanto l’appello principale del Comune di San Nicandro è infondato e non merita accoglimento.

Oltre a questo, si rischia che altri 1.000 ettari passano dalla disponibilità del comune di San Nicandro al comune di Lesina come evidenziato dal consulente tecnico d’ufficio nominato dal giudice.

LA PROVINCIA CONSEGNA UNA NUOVA SCUOLA PER IL GARGANO A PESCHICI

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A conclusione dei lavori del nuovo Istituto Scolastico “Libetta” di Peschici, il Presidente della Provincia, Nicola Gatta ha dichiarato: “ La pandemia ha travolto ogni cosa, ma non i nostri programmi e gli impegni assunti “in primis” con gli studenti dell’Istituto “Libetta” di Peschici. In questi mesi la Provincia, nella sua componente politica e tecnica, ha lavorato per completare l’iter relativo alla consegna della nuova Scuola. Oggi, a Peschici, saranno consegnate le chiavi dell’immobile alla dirigente scolastica, Maria Carmela Taronna, per consentire, il prossimo 17 giugno, agli studenti impegnati negli esami di maturità, di svolgere le prove orali in tutta sicurezza. Voglio ringraziare, per la fattiva collaborazione, il Sindaco Franco Tavaglione ed il Consigliere provinciale Salvatore D’Arenzo, gli studenti, i genitori e i docenti. Un ringraziamento particolare ai Dirigenti provinciali, arch. Emanuele Bux e arch. Denise Decembrino. Desidero, in questa felice circostanza, ricordare, altresì, la storia travagliata del “nuovo” complesso scolastico di Peschici che risale ad oltre quindici anni fa, con problematiche di vario genere (rescissione del contratto con la ditta appaltatrice, risorse insufficienti, evoluzione del quadro normativo di riferimento, burocrazia insostenibile….) che ne hanno prolungato i tempi di realizzazione. Appena mi sono insediato, per superare lo stallo, ho approvato un finanziamento di 600.000,00 euro per il progetto di completamento dell’opera e per la sistemazione delle aree esterne. I lavori sono stati eseguiti e completati nei tempi stabiliti ed ora sono sotto gli occhi di tutti. Da chi ha tentato strumentalizzazioni politiche, aspetto ancora risposta alla domanda: perché tutto quello che è stato realizzato nell’ultimo anno non è stato fatto prima? Ma non voglio occuparmi dei professionisti della critica demolitoria, oggi voglio abbracciare idealmente tutti i ragazzi che frequentano l’Istituto “Libetta”, in particolare, quelli che si stanno preparando per gli esami di Stato, con l’impegno ad inaugurare il nuovo istituto ad inizio anno scolastico, con tutti gli studenti, perché la scuola è stata costruita per loro”.

ASP ZACCAGNINO, PERCHE’ IL COMUNE DI SAN NICANDRO PAGA LE RETTE DEI MINORI?

Qualche tempo fa ho scritto che prima o poi vi avrei parlato del Centro Don Tonino Bello, realizzato dalla ASP Fondazione Zaccagnino in contrada San Nazario. Il momento è arrivato. Cominciamo dal Sindaco di Sannicandro Garganico.

Egregio Sig. Sindaco di Sannicandro Garganico, nel giugno 2018, Le ho chiesto udienza per capire come mai il Comune paga circa 200.000,00 euro l’anno per le rette dei minori ospitati nel centro Don Tonino Bello di proprietà della Asp Fondazione Zaccagnino ipotizzando che poteva ravvisarsi in ciò un danno erariale. Per mesi ho aspettato una risposta anche telefonica che non è mai arrivata. In data 18.02.2019, cioè circa un anno e mezzo fa Le ho inviato una pec rinnovando la richiesta di chiarimenti e come da copione non ho ricevuto alcuna risposta. Per capirci qualche cosa mi sono dovuto rimboccare le maniche, andare a caccia di documenti ed ora Le partecipo il risultato delle mie ricerche, fatte quasi esclusivamente sul sito web del Suo comune.

Nel 2015 la ASP Zaccagnino termina, in contrada San Nazario, la realizzazione di un centro per minori disagiati realizzato con finanziamento regionale e con fondi propri. La Regione ha finanziato l’opera perché il progetto è in linea con lo scopo sociale della ASP. Nel marzo 2015 la Regione Puglia autorizza la struttura alla ricezione dei minori disagiati. Nel mese di giugno 2015, la ASP, non avendo personale esperto, decide di affidare la gestione del centro alla Cooperativa San Giovanni di Dio per un anno, rinnovabile per sei mesi, e compensa la Cooperativa San Giovanni di Dio con i soldi che riceve dagli Enti che mandano i ragazzi. Una parte la trattiene per le spese tecniche. Nel 2016 anche il Comune di Sannicandro Garganico invia i primi minori presso la struttura e conseguentemente la ASP Zaccagnino riceve i primi bonifici per i minori ospitati, e qui inizia il bello. Da subito nessuno si pone il problema se la retta dei minori dovesse per forza pagarla il Comune, o per lo meno nessuno vuole porsi il problema, chissà perché.

Arriviamo così al 03.08.2016, giorno in cui la Giunta Comunale approva una convenzione con la ASP Zaccagnino in cui viene definito l’importo della retta che il Comune deve pagare per i minori sannicandresi ospiti del centro, anche in questo caso nessuno si pone si pone il problema delle rette dei minori. Nella convenzione approvata con delibera di Giunta Comunale n. 88 del 03.08 2016 è chiaramente specificato che la ASP Zaccagnino “in linea con le finalità statutarie del proprio statuto si è dotata di una struttura residenziale per minori etc etc”, ma lo statuto dice anche, art. 12 lettera I che i minori sono esenti dal pagamento delle rette nelle strutture di proprietà dell’Ente.

Premesso che il centro è stato finanziato perché lo statuto della ASP prevede l’assistenza ai minori sannicandresi in condizioni economiche disagiate e quindi esenti dal pagamento delle rette in strutture di proprietà della ASP, una domanda è d’obbligo.

1) Come mai nessuno dei componenti la Giunta Comunale e nessuno della ASP firmataria della convenzione ha sollevato l’obiezione che a norma di statuto della ASP e precisamente dell’art. 12 lettera I, i minori sannicandresi in difficoltà economica sono esentati dal pagamento della retta?

Non è una domanda di poco conto perché la somma interessata è mediamente di 200.000,00 euro l’anno e a Sannicandro Garganico tutti sanno che la ASP ha come compito l’assistenza gratuita ai minori. La situazione non muta nel 2017, quando, a seguito di una gara pubblica avente per oggetto la gestione completa del centro Don Tonino Bello, alla Cooperativa San Giovanni di Dio subentra la Matrix, che affida ad una sua consociata, la Domi Group, la gestione del centro. La Matrix, a differenza della Coop San Giovanni di Dio, fattura direttamente agli Enti che mandano i minori, e versa alla ASP un corrispettivo di 1.500,00 euro il mese a titolo di fitto dei locali. La ASP quindi non solo non spende un euro ma trae un lucro dal fitto realizzato con i soldi pubblici. Cioè ci guadagna. Anche in questo caso, con il cambio di gestore, nessuno eccepisce che i minori di Sannicandro Garganico devono essere esenti dal pagamento della retta e quindi il Comune continua a pagare.

Sig. Sindaco, io posso anche capire che il funzionario incaricato di pagare non conosce lo Statuto della ASP Zaccagnino, non credo che sia tenuto a farlo, ma Lei si, perché è titolato a nominare ben 3 consiglieri di amministrazione su 5 alla ASP. Ha avvisato il funzionario di quanto recita l’art. 12 lettera I dello Statuto della ASP? Avrei voluto leggere la convenzione stipulata dal Comune con la Matrix ma non c’è e credo che non sia mai stata stipulata.

Una ulteriore domanda sig. Sindaco: la convenzione con la Matrix è stata stipulata? Può darsi che sia legittimo pagare anche in assenza di concessione ma una spiegazione potrebbe anche darcela, non le costerebbe niente e chiarirebbe molti dubbi. Questi “dettaglio” potrebbe essere di non poco conto. La ASP Zaccagnino ha cessato la sua gestione nel momento in cui ha affidato il centro alla Matrix dietro pagamento di un corrispettivo.

Sig. Sindaco non le pare che il suo Comune spende un pò troppo allegramente i soldi pubblici, pagando i conti di altri?

Sig. Sindaco non può dire di non avere avuto il tempo di riflettere nel merito di una situazione che costa alla casse comunali 200.000,00 euro l’anno circa.

Sig. Sindaco io ho esposto dei fatti basati su documenti agli atti in Comune, lei è il Capo dell’Amministrazione Comunale e a Lei spetta anche il compito di vigilanza sugli atti dei suoi funzionari, non ha niente da dire?

1) Lo Statuto della ASP fa testo oppure no? Se fa testo perché il Comune ha pagato senza battere ciglio circa 800.000,00 euro circa fino ad oggi?

2) Il Comune può continuare a pagare alla Matrix le rette per i minori bisognosi di Sannicandro Garganico? Oppure a Sannicandro non ci sono più minori bisognosi?

Un buon Sindaco risponde alle legittime dei cittadini specie chi chiede è un contribuente paga le tasse.

Io resto in attesa di risposte, che se non verranno da Lei verranno da altri perché questa vicenda non può restare senza spiegazioni, il tempo è finito.

Nascondere la polvere sotto il tappeto non serve a niente. Ovviamente i componenti del CDA della ASP del passato e del presente si guardano ben dal dare spiegazioni, incassano e zitti.

Ci sono anche aspetti etici da affrontare, nel merito di questa vicenda e sono legati al testamento del fondatore, ma questi saranno materia di un altro intervento, più puntuale di questo e riguarderà i minori, cui sono scippati tanti soldi, ma veramente tanti da chi dovrebbe proteggerli e assisterli.

Marciano Benedettino

PER LA CRISI DEL WEDDING, EMILIANO PROPONE UN REGALO DI NOZZE AGLI SPOSI

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Tutti i settori economici vengono toccati dalla emergenza sanitaria. Alcuni sono molto più penalizzati e sono quelli che interessano il turismo, la ristorazione, il wedding e entertainment.

La Regione Puglia ha avuto un incontro con i responsabili di questi settori per un lavoro di confronto e di consultazione (che poi proseguirà con tavoli ristretti e dedicati a ciascun settore) che poi il Comitato tecnico scientifico deve tradurre in linee guida regionali, con tutte le prescrizioni necessarie di misure igienico-sanitarie sia per gli esercenti che per i clienti.

Il Presidente Emiliano, soffermandosi in particolare sulle “grandi cerimonie e sui gestori delle grandi sale di ricevimento”, oltre che sull’entertainment, così si è espresso: “Da questo punto di vista ci sono senza dubbio questioni epidemiologiche molto importanti. Ecco perché pensiamo che questo settore particolare del wedding possa avere bisogno di un piano straordinario di sostegno. Convincere le persone a non rimandare il matrimonio all’anno prossimo, potrebbe essere importante. Se noi riuscissimo a gestire un aiuto concreto alle coppie che si vogliono sposare, inducendole a fare l’investimento generale, sarebbe perfetto e auspicabile. Insomma anche la Regione Puglia partecipa al regalo di nozze per i giovani sposi”.

A chi ha intenzione di sposarsi, almeno da quanto ha detto Emiliano, può darsi che arrivi un bel regalo che certamente si tradurrà in una somma di denaro il cui ammontare ora non è quantificabile.

CASA SOLLIEVO, ANCORA VIETATE LE VISITE AI RICOVERATI

Consentita la consegna della biancheria, ma al personale sanitario e all’esterno del reparto. Le informazioni relative allo stato di salute del congiunto, saranno comunicate al familiare autorizzato

Si ricorda che restano tutt’ora assolutamente vietate le visite ai pazienti ricoverati da parte di congiunti e conoscenti, fatte salve le situazioni di comprovata necessità, come ad esempio la consegna della biancheria pulita. In questo caso è consentito l’ingresso di 1 solo visitatore ed esclusivamente nella fascia oraria dalle 13 alle 15.

Non è consentita la permanenza di parenti, familiari o assistenti nelle stanze di degenza e restano ancora valide le seguenti indicazioni, che abbiamo già pubblicato nei giorni precedenti. In particolare:

– Il personale di portineria provvederà a rilevare la temperatura a tutti i visitatori e, nel caso di temperatura >37.5°, il visitatore non potrà accedere alla Struttura

– Il visitatore dovrà presentarsi munito di mascherina

– Il visitatore si recherà nell’unità operativa, si annuncerà al citofono ed attenderà fuori dal reparto l’arrivo del personale sanitario

– Il familiare autorizzato potrà essere informato telefonicamente dai medici curanti in merito alle condizioni cliniche del proprio congiunto

AVIS, SI DONA

Gli ospedali stanno lentamente tornando alla normalità dopo lo stress e le enormi pressioni delle settimane scorse dovute alla emergenza da coronavirus. Normalità per i luoghi di cura significa sale operatorie che tornano a pieno regime a garantire gli interventi chirurgici sospesi.

E torna, con ciò, la necessità di disporre di sacche di sangue per i pazienti che questi interventi devono sostenere. Insomma occorre tornare a donare con forza. Per queste ragioni vi aspettiamo SABATO 23 maggio a partire dalle ore 8.00 presso il Poliambulatorio di via Matteo del Campo per una raccolta che speriamo sia particolarmente partecipata. Non mancate!

IL CORONAVIRUS LASCIA TRASCICHI SU ECONOMIA E SALUTE MENTALE

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Uno studio comparato condotto in Italia, Spagna e Regno Unito mostra come il lockdown e l’incertezza che ne deriva facciano sentire i loro effetti sulla salute mentale. Forte la richiesta di un piano di uscita dalla crisi, che ora è anche economica.

Vulnerabilità e salute mentale. Il dibattito pubblico scaturito in molti paesi a seguito del prolungato lockdown affronta un difficile compromesso tra salute ed economia. Come ha scritto Mario Draghi, se molti soffrono per la scomparsa dei loro cari (loss of life), molti di più soffriranno per la loro stessa possibilità di sopravvivere (loss of livelihood). Un allarme rilanciato di recente anche dall’Oms.

La questione è molto complessa, anche perché gli effetti collaterali del lockdown, incluse le conseguenze economiche e di salute mentale, sono meno facili da identificare rispetto ai temi epidemiologici, come il numero di contagi e di vittime causate dal Covid-19. E anche per questa loro complessità, hanno ricevuto meno attenzione sia nell’opinione pubblica che nelle ricerche scientifiche.

In uno studio comparato condotto in Italia, Spagna e Regno Unito tra il 24 aprile e il 1° maggio abbiamo cercato di dare un contributo per far comprendere l’entità del problema. Lo studio – al quale hanno contribuito Open Evidence, Università degli Studi di Milano, Università di Trento, Universidad Nacional de Colombia, Universitat Oberta de Catalunya, University of Glasgow – è diviso in due parti. In primo luogo, abbiamo elaborato una stima delle conseguenze del lockdown sulla salute mentale della popolazione (misurata in termini di stress, ansietà e depressione), collegandola a una serie di fattori critici di vulnerabilità sociale ed economica.

Nella tabella 1 mostriamo la percentuale di partecipanti (circa 3.500 in ciascun paese) che hanno riportato uno dei sintomi psicologici indicati.

Il risultato forse più rilevante della nostra analisi è che lo stress psicologico è fortemente correlato alla vulnerabilità sociale e all’esposizione a shock economici dei partecipanti. Infatti, abbiamo trovato una correlazione positiva con tutti i fattori di vulnerabilità controllati, quali per esempio le condizioni abitative, l’essere disoccupato, la limitata riserva di risparmio, la presenza di bambini a casa, la perdita di reddito o di lavoro.

Di per sé, questo tipo di correlazione solleva un tema certamente importante, ma da sola non restituisce un quadro sull’entità del problema. Quindi, sulla base dei risultati ottenuti, abbiamo fatto alcune proiezioni in tutti e tre i paesi per valutare la percentuale di popolazione la cui salute mentale è a rischio a causa di fattori di vulnerabilità socioeconomica. La stima è stata fatta prima utilizzando un algoritmo di machine learning che ha calcolato la percentuale di partecipanti il cui indice di stress, misurato usando i fattori di vulnerabilità citati, è superiore al 50 per cento. I valori così ottenuti sono stati proiettati sull’intera popolazione stratificando poi per sesso, età e regione di residenza. Le stime ci dicono che una media del 42,8 per cento della popolazione nei tre paesi è a rischio di salute mentale come conseguenza dell’elevata vulnerabilità sociale ed economica: in Italia il 41,5 per cento, nel Regno Unito il 41,8 per cento, in Spagna il 45,8 per cento).

Le preoccupazioni dei cittadini. Il quadro – preoccupante – è da leggere insieme alla seconda parte dello studio, in cui abbiamo cercato di comprendere se i cittadini credono che le misure e le comunicazioni dei governi dei tre paesi sottovalutino le ricadute economiche della pandemia.

Attraverso il metodo del list experiment, che neutralizza il cosiddetto fattore di desiderabilità sociale, ai partecipanti sono state sottoposte due affermazioni contestate presenti nel dibattito pubblico. Questa manipolazione sperimentale viene effettuata usando un campione sul quale si effettua l’indagine e uno di controllo, definendo una domanda con una lista di item non sensibili a Sdb da sottoporre al gruppo di controllo e una lista con l’item sensibile a Sdb da proporre al gruppo sottoposto al trattamento. Il metodo ha permesso di evitare che i partecipanti scegliessero risposte considerate socialmente accettabili, così da ottenere il livello effettivo di approvazione delle due affermazioni.

Le due affermazioni sottoposte ai partecipanti recitano: “il governo non dovrebbe concentrarsi solo su come contenere il contagio, ma anche su come evitare una crisi economica”, la prima; “il governo non dovrebbe concentrarsi solo sul comunicare ai cittadini come rispettare le misure di sicurezza, ma anche spiegare in modo chiaro come sta pianificando l’uscita dalla crisi”, la seconda.

In tutti e tre paesi c’è un generale consenso sull’idea che il governo dovrebbe comunicare meglio la strategia per uscire dalla crisi sanitaria ed economica. In Italia è d’accordo con l’affermazione il 64,6 per cento, in Spagna il 72,2 per cento e nel Regno Unito il 72,4 per cento. I risultati potrebbero riflettere l’esigenza dei cittadini di tornare a pianificare i propri consumi e investimenti.

Lo studio mostra che esiste un’altra emergenza, oltre a quella sanitaria, che richiede maggiore attenzione, ed è quella che riguarda le conseguenze economiche e di salute mentale dei cittadini. L’entità del problema è tale, soprattutto per le persone più vulnerabili, che i cittadini adesso si aspettano risposte dai governi in tre paesi che pure hanno affrontato la pandemia in modo abbastanza diverso fra loro. Le autorità, dopo una prima fase in cui comprensibilmente hanno seguito il principio di precauzione e privilegiato la lotta al contagio, devono adesso concentrarsi sulla ripartenza con un approccio più bilanciato, che passi dalla precauzione a un’analisi costi e benefici delle diverse opzioni. (lavoce)

Cristiano Codagnone, Giovanni Liva, Francisco Lupianez-Villanueva e Diego Polo-Friz

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 21 MAGGIO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 21 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.694 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 7 casi, così suddivisi:

4 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia Bat;

2 nella Provincia di Brindisi;

1 nella Provincia di Foggia;

0 nella Provincia di Lecce;

0 nella Provincia di Taranto.

Non sono stati registrati decessi oggi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 97.589 test.

Sono 2.096 i pazienti guariti.

1.839 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.413 così divisi:

382 nella Provincia di Bat;

637 nella Provincia di Brindisi;

1.132 nella Provincia di Foggia;

509 nella Provincia di Lecce;

276 nella Provincia di Taranto;

28 attribuiti a residenti fuori regione;

2 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

Un caso relativo alla provincia Bat è stato eliminato dal database.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.