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EDITORIALE DELLA DOMENICA. SAN NICANDRO HA BISOGNO DI…

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Il terremoto politico che ha volutamente provocato Renzi sta modificando radicalmente l‘assetto dei partiti all‘interno delle due Camere. Si dice che sia solo una parentesi in quanto poi le coalizioni dovrebbero ad essere quelle che già conosciamo. Ma la predominanza leghista nei ministeri che contano, lo sfaldamento del Movimento 5 Stelle e la richiesta di un congresso del Partito Democratico per togliere a Zingaretti la possibilità di indicare i candidati per le prossime elezioni comunali e, soprattutto, di comporre le liste delle prossime politiche per il dopo Draghi, stanno a significare come la nuova fase politica sarà completamente diversa e modificata da quella attuale.

Si continuerà ad affermare che tutto questo processo consentirà agli italiani una opportunità storica e che è finalizzata per il benessere di tutti. Ma nessuno mai si chiede di che cosa ha veramente bisogno la gente comune nonostante i continui sondaggi. Promesse tante ma risultati molto al di sotto delle aspettative.

Stesso discorso per le prossime elezioni comunali. Partiti e movimenti sono già al lavoro per la composizione delle coalizioni. Si cercano persone, si cerca dj convincere che la propria squadra sia la migliore, si cerca di recuperare precedenti rapporti conflittuali. Si cerca, insomma, un biglietto da visita da presentare ai cittadini che possa avere il contenuto più accattivante e che si proponga come la soluzione migliore per i problemi della cittadina.

Dopo questa fase, si pensa alla redazione del programma elettorale. Forse sarebbe opportuno invertire i due momenti, cioè prima un programma e poi la coalizione che condivide quel programma. Sarebbe troppo, anche perché i programmi elettorali, pur belli che possono essere, dopo le elezioni rimangono chiusi nel cassetto e dimenticati ma, purtroppo, è un obbligo di legge e bisogna perdere tempo a compilarli. Allora la quotidianità amministrativa diventa il programma elettorale che è scandito da progetti che si presentano perché ci sono dei finanziamenti per i comuni.

Ma la politica locale, oltre agli aiuti della Regione o dello Stato, deve programmare il futuro della propria comunità e di che cosa questa ha bisogno.

Per esempio, siamo contenti del funzionamento della sanità a San Nicandro? I servizi erogati dal poliambulatorio sono sufficienti per i pazienti? E‘ normale che l‘UDT sia chiuso da tempo? È normale che la struttura di Via Plauto sia diventata solo oggetto di vandalismo e non finalizzata per i servizi per la comunità, come per esempio gli anziani? È possibile che la struttura per gli extra comunitari sia rimasta da anni uno scheletro e non sia possibile una riconversione o un completamento da destinare per la pubblica utilità?

Come mai non si sono mai prese iniziative per la valorizzazione del centro storico con l‘acquisizione delle abitazioni e con agevolazioni fiscali per chi vuole investire? Perché non programmare per tutto l‘anno gli eventi culturali? Perché non chiudere definitivamente il contenzioso dello Schiapparo con il comune di Lesina? Ci sono tanti altri perché da porre all‘attenzione della politica locale. È evidente che ci vorrà tanta voglia e tanto tempo ma se mai si comincia mai arrivano i risultati che hanno il vantaggio di una utilità perenne per tutti e non limitata all‘oggi.

Purtroppo la programmazione si scontra con l‘urgenza del momento e si dimentica il cuore e l‘essenza del futuro da consegnare alle nuove generazioni per il solo fatto che la politica ricerca il consenso immediato e non è affatto lungimirante.

Sempre restando sulla situazione locale, in verità, si sentono alcuni nomi che potrebbero condividere questa analisi nella speranza che poi non si lascino trascinare dalla stanca consuetudine di sempre. I cittadini meritano sempre rispetto ma sono i politici che devono conquistare la loro fiducia.

Il Direttore

LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO

Continua la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studioso Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93. La 55^ cartolina porta la seguente didascalia: “Zona Pozzobove, ingresso Terravecchia”.

“SCORTA PER LA MEMORIA”, IN ONORE DEL GIUDICE BORSELLINO E LA SUA SCORTA: SAN NICANDRO C’È

L’anno 1992 viene spesso ricordato come l’anno dello scoppio di quel fenomeno morale che fu Tangentopoli. A seguito delle decine e decine di arresti, i partiti politici dell’epoca vennero fortemente indeboliti in quella che avrebbe dovuto essere la loro funzione nella società: la difesa della democrazia, delle istituzioni e della condizione morale del paese. In una situazione di quel tipo, le organizzazioni malavitose intravidero la possibilità, per loro, di assestare un duro colpo alla presenza dello Stato nelle zone di “loro competenza” e tentarono, spesso riuscendoci, di eliminare quei partiti che nel corso degli anni avevano avuto la funzione di collegamento fra gli interessi mafiosi e la politica corrotta.

In un quadro di questo tipo si inserirono le due stragi, avvenute l’una nel maggio del ‘92 con l’uccisione dei giudici Falcone, Morvillo e della scorta e quella avvenuta due mesi dopo con l’attentato di via D’Amelio nel quale persero la vita il giudice Borsellino e i suoi agenti.

Io avevo 21 anni quando ci furono le due stragi a Palermo, in tutti i due casi ricordo esattamente dov’ero e ricordo il dolore e lo smarrimento che crearono quegli avvenimenti così drammatici.

Fu un dolore immenso per tutti gli italiani onesti e da lì ci furono molte manifestazioni a sostegno di quegli eroi, che morirono per difendere i valori della legalità e della giustizia.

Nella buca lasciato dall’esplosione di via D’Amelio, per iniziativa della signora Maria Pia Lepanto, mamma del giudice Paolo Borsellino venne piantato un olivo proveniente da Betlemme.

L’iniziativa si realizzò grazie alla solidarietà del “Movimento per la pace delle donne in nero palestinesi ed israeliane”, dalla “Comunità araba e dalla comunità salesiana di Crimisan”, Dalla “Rappresentanza diplomatica italiana a Gerusalemme” e dalle “ONG CISS di Palermo” e “Cocis di Gerusalemme”.

Oggi la piantina di olivo è “L’albero della Memoria”, un simbolo di rigenerazione, di solidarietà, di pace, di impegno civile e di giustizia per tutti i popoli.

Nel corso degli ultimi anni tante persone, sinceri democratici e nemici della mafia, hanno manifestato il loro attaccamento al ricordo dei giudici e delle forze dell’ordine. Tuttavia nel corso di questi anni a quel simbolo si è avvicinata anche gente che non ha mai dichiarato in maniera netta l’avversione al fenomeno mafioso ed è per questo motivo che Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso, ha chiesto ai sinceri democratici di organizzare nel periodo delle stragi “una scorta” di vigilanza intorno a quel simbolo che non può essere sporcato dalla strumentalizzazione, che a partire dal mese di aprile fino al 31 luglio, vedrà tante persone da tutta l’Italia e anche dall’estero fare la scorta all’albero.

Nel giorno del 30 luglio anche San Nicandro Garganico sarà presente nella mia persona, Arcangela Tardio, in difesa dei valori della lotta alla mafia.

Sono molto contenta e anche molto emozionata al solo pensiero che per un giorno della mia vita sarò in quel luogo sacro, dove si è consumata una delle pagine più buie della storia del nostro paese, e che a distanza di quasi trent’anni mi porta a presenziare un posto così carico di dolore e di speranza, per una rinascita morale dell’Italia.

Arcangela Tardio

LA NOSTRA MAGISTRATURA E’ FORTEMENTE INQUINATA DA INTERESSI DI PARTE

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In questi giorni risuonano i moniti del Premier Draghi che “bacchetta” la Corte dei Conti nel voler sostituirsi ai PM e la notizia del giorno che il CSM ha destituito un magistrato di Reggio Emilia per aver sottoposto Forza Italia alla sua legge giustizialista e Roberspierriana.

Sono due notizie, queste, che confermano il “marcio” profondo di certa Magistratura, incapace di svolgere il ruolo assegnatole dalla Carta Costituzionale e la conferma provata della denuncia del PM Palamara contro il sistema “mafioso” all’interno della Giustizia.

Che certa Magistratura abbia segnato il destino negativo dell’Italia è sotto gli occhi di tutti.

Occorre vigilare e dare fiducia a chi è intenzionato a riportare l’Italia nella sua giusta dimensione all’interno dell’UE e della comunità internazionale: il Premier Mario Draghi.

La denuncia dello stesso Premier che la Pubblica Amministrazione è bloccata da dirigenti che non intendono assumersi responsabilità legata a provvedimenti di propria spettanza e la riforma dell’abuso d’ufficio.

Michele Russi

 

PUGLIA, SCUOLE CHIUSE FINO AL 5 MARZO

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Con Ordinanza n. 56 del 2021 del Presidente della Regione sono stabilite le regole per la scuola valide fino a venerdì 5 marzo.

Con decorrenza dal 22 febbraio e sino a tutto il 5 marzo 2021, le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado e i CPIA adottano forme flessibili dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (DDI), secondo quanto previsto dal DM 89/2020 recante l’adozione delle Linee guida sulla Didattica Digitale Integrata di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020 n.39, riservando -sulla base della valutazione dell’autonomia scolastica- l’attività didattica in presenza agli alunni per l’uso di laboratori qualora sia previsto dall’ordinamento, o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

È data facoltà alle Istituzioni Scolastiche di ammettere in presenza gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, purché, complessivamente, non venga superato il limite del 50% della popolazione scolastica per ogni singola classe o sezione d’infanzia.

La norma ha l’obiettivo di limitare la circolazione del virus a seguito della registrazione della variante inglese del Coronavirus.

SAN NICANDRO, DA LUNEDI’ PARTONO LE VACCINAZIONE PER GLI OVER 80

Parte a San Nicandro Garganico da lunedì 22 febbraio la somministrazione della prima dose di vaccino anti Covid-19 per le persone dagli 80 anni in su nate prima del 31 dicembre 1941.

Le vaccinazioni verranno espletate nella struttura del Poliambulatorio A.S.L. di via M. Del Campo al primo piano presso i locali dell’ufficio igiene.

È possibile prenotare la prima dose in tre modi:

  • nelle farmacie abilitate
  • tramite CUP oppure chiamando al n° 800466222
  • tramite PugliaSalute

Il Sindaco F.F.

Carmela Antonietta Cataluddi

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 20 FEBBRAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 20 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 9.880  test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 905 casi positivi: 368 in provincia di Bari, 77 in provincia di Brindisi, 78 nella provincia BAT, 118 in provincia di Foggia, 86 in provincia di Lecce, 177 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Sono stati registrati 23 decessi: 5 in provincia di Bari, 8 in provincia BAT, 4 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.487.903 test.

102.858 sono i pazienti guariti.

33.084 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 139.701, così suddivisi:

53.048 nella Provincia di Bari;

15.021 nella Provincia di Bat;

10.322 nella Provincia di Brindisi;

28.537 nella Provincia di Foggia;

11.829 nella Provincia di Lecce;

20.212 nella Provincia di Taranto;

579 attribuiti a residenti fuori regione;

153 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

IN CARCERE UN 31ENNE PER RAPINA E TENTATA ESTORSIONE

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I Carabinieri della Compagnia di Foggia hanno eseguito un ordine di carcerazione per espiazione della pena di 3 anni nei confronti di un 31enne originario del capoluogo dauno, condannato per il reato di rapina e tentata estorsione.

Tale provvedimento trae origine da una rapina perpetrata il 30 luglio 2019, presso il Bar “Farano” di Piazza Aldo Moro, da un uomo travisato da passamontagna ed armato di pistola che, dopo essersi fatto consegnare l’incasso, si dileguava in zona “Borgo Croci”. Le “gazzelle” del 112 subito intervenute, grazie ad una tempestiva ed oculata raccolta delle prime testimonianze oltre che all’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nell’area, sono riuscite a risalire all’autore del reato, recuperando il registratore di cassa ed il passamontagna, nonché a raccogliere incontrovertibili elementi di prova a suo carico.

L’attività investigativa posta in essere ha consentito di accertare anche che l’indagato, un soggetto ludopatico – nella medesima mattinata – si era reso autore di un tentativo di estorsione perpetrato ai danni di un bar della zona “San Michele” dove lo stesso aveva minacciato il titolare con un’arma, al fine di farsi consegnare 50,00 € da rigiocare ai “videopoker” presenti all’interno della suddetta attività.

L’uomo, al termine del processo celebratosi presso il Tribunale di Foggia, è stato condannato alla pena di 3 anni di reclusione ed al pagamento di 800 € di multa, misura immediatamente eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Foggia che hanno provveduto al suo arresto ed alla sua traduzione presso la locale Casa Circondariale.

ELEZIONI COMUNALI A SAN NICANDRO, COMUNICATO CONGIUNTO PD E M5S

Il 2021 rappresenta un appuntamento importante per il rilancio economico e sociale della nostra città. Dopo un anno difficile, oggi più che mai riteniamo sia necessario e utile unire tutte le nostre forze per un
nuovo progetto comune.

Nel continuare la collaborazione che, in Parlamento prima e in Regione poi, ha visto il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle impegnati in un comune progetto di rilancio del territorio, andando oltre le
differenze politiche e guardando esclusivamente all’interesse della collettività e alla ripartenza, si è ritenuto di proporre questa alleanza progressista anche a San Nicandro Garganico, sedendo per la prima volta allo stesso tavolo.

È pertanto doveroso stabilire, sin da ora, una netta discontinuità con i metodi finora adottati nell’amministrazione della cosa pubblica e con l’approccio usato nel confronto politico che, in più occasioni, hanno creato non pochi problemi, anche al compianto sindaco Costantino Ciavarella. Allo stesso tempo, però, occorre impegnarsi garantendo continuità amministrativa nella realizzazione dei progetti già avviati, in itinere o in fase di completamento utili alla collettività.

Il Movimento 5 Stelle e Partito Democratico si rivolgono a tutti gli uomini e le donne, professionisti e imprenditori, ai giovani volenterosi, nonché a tutti coloro che vogliono contribuire alla realizzazione di questa idea fondante. Occorre aprirsi senza preclusioni, se non la evidente incompatibilità di vedute con quanti, partiti, singoli e aventi ruolo nell’amministrazione, fino ad oggi hanno costituito la maggioranza di governo cittadino, al di fuori di quel gruppo moderato con cui sempre vi è stato un confronto pacato e
costruttivo.

Questa futura coalizione, dovrà collaborare e creare coesione intorno ad un programma condiviso, che abbia i caratteri della attuabilità e della concretezza, a breve e a lungo termine, a partire dalle questioni
rimaste irrisolte, accantonate o che scontano ritardi (Welfare, PUG, Piano delle Coste, pianta organica degli uffici, tributi, investimenti e opere pubbliche, valorizzazione del territorio, solo per fare degli esempi).
In ultima fase, non meno importante, affideremo la guida della coalizione al candidato sindaco aggregante, in quanto persona capace politicamente e amministrativamente e in grado di dare alla coalizione quel necessario valore aggiunto per aspirare senza timori ad un governo cittadino solido e duraturo.
Pd San Nicandro Garganico e Movimento 5 Stelle San Nicandro Garganico

SAN NICANDRO, CESSIONE A TITOLO GRATUITO DI BENI COMUNALI

Gli istituti della scuola primaria di San Nicandro hanno ricevuto la fornitura di banchi monoposto e di sedute innovative gestita dalla struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza COVID-19. Tali forniture sono state effettuate o sono in fase di completamento presso plessi già arredati e, al netto di nuovi spazi recuperati alla didattica che ne erano sguarniti, hanno sostituito arredi scolastici forniti nel tempo dal Comune e, ad oggi, per l’effetto pandemico in atto e i rischi potenziali di diffusione, non ritenuti più idonei.

Poichè c’è stata la necessità di sgomberare gli spazi scolastici occupati dai banchi e delle sedie sostituite, è stata autorizzata la dismissione immediata di banchi e di procedere al discarico inventariale.

Tali beni sono ceduti a titolo gratuito, come da normativa di legge, alla Croce Rossa Italiana, ad altri enti pubblici (scuole, enti locali, strutture sanitarie, forze dell’ordine, alla Protezione Civile, ad enti non profit e ad enti o organismi la cui attività assume la caratteristica di pubblica utilità.

Gli interessati devono presentare richiesta entro le ore 12:00 del 1° marzo 2021 come da modulistica che si allega.

ALLEGATO

CESSIONE BENI COMUNALI

L’ASSOCIAZIONE FIERE, FESTE PATRONALI E SAGRE SI MOBILITA PER LE RIAPERTURE

Per l’attuazione delle misure previste in favore dei FIERISTI dalla Legge Regione-Puglia n. 35/2020 si è tenuta il giorno 17 febbraio 2021 a San Severo un incontro con Amministrazione Comunale alla presenza dell’assessore Felice Carabba, il comandante della P.M. Dott. Sacco Ciro, la Dott.ssa Danila Maria Scarlato per l’ufficio commercio /suap e la delegazione dei FIERISTI di PUGLIA aderenti ad AFI – Associazione Feristi Italiani (unica associazione nazionale di soli fieristi) capeggiata dal Presidente Regionale f.f. Carlo Simone, dal componente del direttivo Puglia Lorenzo Di Gennaro e dai rappresentanti territoriali Conte Felice e Cartanese Carmine.

L’incontro è stato molto proficuo dove sono stati discussi problematiche tecniche politiche in merito ad alcune tematiche riscontrate per l’operatività ed esecutività della norma regionale, per il così detto comparto dei “FIERISTI” pugliesi, dove è stata riscontrata la massima disponibilità dell’Amministrazione Comunale e che AFI-Puglia ringrazia.

L’incontro si è chiuso con un aggiornamento nel momento in cui i Dpcm aboliscono il pretestuoso e ingiustificato divieto perpetrato nei confronti dello svolgimento di Fiere (in modo indiscriminato anche piccole fiere e/o i cosiddetti mercatini), le Feste Patronali, le Sagre, che potevano essere realizzate dal momento che sono tutt’ora ancora vigenti specifiche linee guida, contrariamente e paradossalmente a quanto creatosi in molte situazioni dove, caotici assembramenti sono tollerati e vietati dove ci sono le condizioni per governarli. Intanto il sistema collegato alle Fiere, Feste Patronali, Sagre, esercitato in Italia da oltre 60.000 imprese, con un indotto di oltre un milione d’imprese quali, (Fieristi, Streetfooders, Artigiani, Operatori del proprio ingegno, Aziende del comparto agroalimentare fieristico, Artisti, Artisti di strada, Animatori, Hostess, steward, Addetti alla sicurezza, Montatori, Allestitori di strutture, Costumisti, Truccatori, Organizzatori di fiere e congressi, Uffici stampa, Coreografi, Magazzinieri, Personale sanitario e paramedico, Impiantisti, Service audio e luci, Fuochisti, Bande, Giostrai, gruppi grandi e piccoli di musicisti) sono ormai completamente FERMI e senza nessuna forma di ristori, nonostante rappresentano un’importante fetta di economia, quali imprese, Partite Iva, oltre ad essere, PERSONE, FAMIGLIE sono completamente fermi ormai da oltre un anno, contrariamente alle grandi lobby, abbondantemente ristorati.

Il presidente Regionale AFI – Associazione Feristi Italiani, Carlo Simone, ringrazia per la disponibilità e la sensibilità dell’amministrazione Comunale, il Sindaco Francesco Miglio, l’assessore Felice Carabba, dirigenti e funzionari della struttura comunale per il loro impegno e comprensibilità, contrariamente ad altri enti pubblici coinvolti nell’attuazione delle misure previste in favore dei FIERISTI dalla Legge Regione-Puglia n. 35/2020, quale la stessa camera di commercio che invece di sostenere queste imprese in grade difficoltà causa ingiustificati aumentando il danno a imprese di questo settore

UNA COLONNINA ELETTRICA A DISPOSIZIONE GRATUITA DI TUTTI

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L’iniziativa green dell’azienda Borgo Turrito: “La transizione ecologica può cominciare da Foggia”. Nel cuore del Tavoliere delle Puglie l’esperimento sociale della sostenibilità totale. La sfida di Luca Scapola: “Insieme rendiamo questa provincia all’avanguardia in Italia”

Una colonnina elettrica a disposizione di tutti, gratuitamente, per la ricarica delle automobili ecologiche. E’ questa l’iniziativa di Borgo Turrito, azienda vitivinicola di Borgo Incoronata, a Foggia. La colonnina può caricare due auto elettriche contemporaneamente fino ad una potenza di 22 Kw per presa. L’accesso alla colonnina e il suo utilizzo saranno liberi e gratuiti.

“La transizione ecologica di cui tanto si parla può iniziare anche dal Sud, in questo caso da una storica borgata di Foggia”, ha spiegato con orgoglio Luca Scapola, titolare di Borgo Turrito. “Abbiamo fatto installare la colonnina elettrica nel parcheggio antistante ai nostri stabilimenti e vogliamo che sia a disposizione di chiunque ne abbia bisogno. Lo facciamo per dare impulso concretamente a un cambiamento di mentalità: Foggia, potenzialmente, è la provincia green più grande d’Italia grazie alla sua agricoltura e ai suoi boschi. Borgo Incoronata è storia, patrimonio produttivo e ambientale: ci sembra significativo che da qui arrivi un segnale concreto di un cambiamento che il nostro Paese si appresta a far diventare epocale grazie alle azioni che saranno messe in campo col Recovery Plan nei prossimi anni”.

L’energia che alimenterà la colonnina e ricaricherà le auto elettriche proviene anche da un piccolo impianto fotovoltaico presente sul tetto della cantina e che sarà oggetto di ampliamento per arrivare a coprire l’intero fabbisogno energetico aziendale. L’azienda vitivinicola Borgo Turrito si colloca al centro di un’area di grande interesse naturalistico bagnata dal torrente Cervaro e protetta dall’istituzione del Parco Regionale Bosco Incoronata. La cantina, lo show room e i vigneti distano 500 metri dal Santuario dell’Incoronata, meta del pellegrinaggio di migliaia di persone da tutto il mondo.

La vista dall’alto di questo meraviglioso fazzoletto di territorio è emozionante: al centro le storiche costruzioni del borgo, poco più in là l’imponente campanile e la chiesa del santuario, tutto intorno i circa 320 ettari di uno dei boschi di pianura più grandi d’Europa posto nel cuore del Tavoliere delle Puglie, con i suoi campi ricchi dei colori di ortaggi, alberi da frutto, vigneti, uliveti e grandi distese coltivate a grano. In questo paesaggio, trovano dimora i circa 12 ettari di vigneto dai quali Borgo Turrito ricava le uve per i suoi vini: i principali vitigni dell’azienda vitivinicola di Borgo Incoronata sono Nero di Troia, Falanghina e Aleatico. L’azienda Borgo Turrito sostiene e applica i valori dell’agricoltura sostenibile. Le risorse naturali vanno utilizzate avendone cura e massimo rispetto, evitando gli sprechi, preservandone l’integrità. “Rispettiamo i diritti e la passione dei lavoratori agricoli; la funzione e l’economia dagli alti valori sociali e culturali delle aziende agricole. Se vogliamo, possiamo trasformare Foggia e la nostra provincia nel più grande esperimento di green economy d’Italia: la nostra ricchezza è nella natura e nella cultura che dobbiamo lasciare in eredità alle nuove generazioni”.

SI FA PRESTO A DIRE TRANSIZIONE ECOLOGICA

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Cosa sarà il ministero della Transizione ecologica? Tra le questioni aperte dopo la formazione del governo Draghi, quella sul ministero della Transizione ecologica appare particolarmente rilevante, non foss’altro perché parte dei fondi del Recovery and Resilience Facility e della sua traduzione nel nostrano Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) verranno gestiti attraverso questo dicastero. Qualcuno l’ha definito uno “scalpo” grillino, cioè il prezzo da pagare per il necessario sostegno a una maggioranza che altrimenti non ci sarebbe stata. In realtà, si tratta di una buona idea, che però avremmo dovuto realizzare dieci anni fa. Ora, uno dei rischi è dato dalle difficoltà di istituire un perimetro coerente nel ritagliare competenze prese da ministeri diversi.

È per fortuna presto tramontata l’ipotesi infausta secondo cui il ministero della Transizione ecologica sarebbe nato dalla fusione di tre ministeri: Sviluppo economico, Ambiente e tutela del territorio e del mare, Infrastrutture e trasporti. Sarebbe stata una scelta infausta perché avrebbe creato un ministero monstre totalmente ingestibile, con oltre 10 mila dipendenti.

Schivato il pericolo, resta da capire con esattezza quali parti dei diversi ministeri verranno accorpate per formare il nuovo.

Due punti chiave. Quello di una transizione ecologica è da tempo un concetto fondamentale per i movimenti ambientalisti di tutto il mondo. In genere, si afferma che la transizione ecologica comporta la trasformazione del sistema produttivo in un modello più sostenibile (definizione impalpabile) che renda meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia, la produzione industriale e, in generale, lo stile di vita delle persone.

Volendo essere più coerenti e chiari, nella transizione ecologica bisognerebbe orientare tutte le politiche verso un obiettivo di sostenibilità che deve essere nazionale, ma in un contesto globale. Devono cioè essere rapidamente ridotte le emissioni di gas climalteranti, a partire dall’anidride carbonica. Ma la riduzione deve a) essere letta in un contesto globale; b) essere meglio qualificata per capire dove possiamo agire.

Si sa che l’identità di Kaya esprime questo concetto: l’incremento delle emissioni dipende dall’incremento del reddito pro-capite e della popolazione, mentre all’abbassamento delle emissioni contribuiscono l’aumento dell’efficienza energetica e la riduzione del contenuto di carbonio per unità di energia.

Il problema sta tutto qui: il reddito pro-capite è cresciuto moltissimo a livello planetario (+250 per cento in 60 anni) così come è cresciuta la popolazione mondiale (+150 per cento), ma non si può dire altrettanto per quelle variabili che avrebbero dovuto giocare un ruolo nella riduzione delle emissioni globali, ovvero l’aumento dell’efficienza energetica e la decarbonizzazione dell’offerta di energia.

Il ministero della Transizione ecologica dovrà lavorare esattamente su questi due punti a livello nazionale e internazionale. E forse non è un caso che sia stato chiamato a guidarlo uno scienziato esperto di nuove tecnologie. Gli incrementi di efficienza energetica si ottengono solo attraverso lo sviluppo prototipale e con l’adozione di nuove tecnologie a tutti i livelli: di singolo impianto industriale e negli usi finali. La decarbonizzazione è figlia del cambiamento di mix dell’offerta/domanda di energia. Più gas naturale e meno carbone nell’ambito dei fossili; più rinnovabili e meno fossili in generale.

Esistono naturalmente correnti minoritarie di pensiero che sostengono che il risultato della riduzione della CO2 in ottica Kaya andrebbe realizzato soprattutto mediante una ridotta crescita economica (la decrescita felice) e un maggior controllo delle dinamiche di crescita della popolazione (nei paesi in via di sviluppo, perché alle nostre latitudini il problema è casomai opposto).

La transizione energetica. La transizione ecologica implica anche una transizione energetica, la cui definizione è meno sfuggente della prima. La storia dell’uomo è costruita sulle transizioni energetiche.

Oltre 1 milione di anni fa, abbiamo cominciato a controllare il fuoco. Fu una scoperta esclusivamente umana, preclusa ad altri esseri viventi, un momento centrale che rivoluzionò l’esistenza dell’uomo sulla terra. Senza la padronanza del fuoco l’evoluzione umana non sarebbe stata quella che conosciamo. Il fuoco ha fornito l’innesco decisivo, l’ha accelerata, plasmata. Con il fuoco l’uomo ha iniziato a mangiare cibi più sani perché cotti, a scaldarsi contro il freddo. La produttività è aumentata vertiginosamente.

In tempi molto più recenti, la prima rivoluzione industriale inglese è stata essenzialmente una transizione energetica. I canali che trasportavano merci e persone nel Regno Unito di allora sono stati rapidamente sostituiti da ferrovie e locomotive a carbone, a riprova del fatto che, per una transizione, ci vogliono diverse componenti: una fonte di energia “nuova”, una tecnologia altrettanto nuova e, come risultato, un enorme incremento di produttività con il relativo benessere generalizzato.

In questo momento storico è difficile capire come potrà avvenire la nostra transizione. Non abbiamo una fonte “nuova” e non si vede una tecnologia che potrà affermarsi grazie alla nuova fonte, come invece è stato nei casi di carbone-vapore-locomotiva e, più tardi, di petrolio-mobilità-motore a scoppio.

Vaclav Smil, scienziato e analista politico, ricorda che le transizioni energetiche sono avvenute sempre in tempi molto lunghi. A sostegno porta un esempio semplice ed eloquente. Il primo trattore è stato introdotto alla fine dell’Ottocento, ma tra gli agricoltori americani non si è diffuso in maniera significativa fino agli anni Sessanta del Novecento, per via di una certa inerzia nell’uso dei cavalli. E dunque non bisogna stupirsi se, dopo un infinito dibattito, la quota di fonti fossili sul totale dell’offerta mondiale di energia è passata dal 93,7 per cento del 1965 all’84,3 per cento nel 2020, solo meno di 10 punti percentuali in oltre mezzo secolo.

Il nuovo ministero ha davanti a sé un compito certamente difficile, il suo ministro saprà cogliere la sfida? Lo speriamo, per lui e per tutti noi. (lavoce)

ASP ZACCAGNINO, IL MINISTERO VARA NUOVE MISURE A SOSTEGNO DEGLI ULIVETI STORICI

È di pochi giorni or sono la notizia del varo delle nuove “Disposizioni nazionali concernenti i programmi di sostegno al settore dell’olio di oliva e delle olive da tavola” da parte del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali. L’aspetto che fa ben sperare e che conferma la bontà di alcune scelte strategiche di questa ASP, è l’annunciato sostegno a favore degli uliveti storici.  Il comunicato ministeriale, infatti, mette in evidenza il rilievo che avranno, nell’erogazione dei contributi comunitari, gli “interventi sul miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura” che consistono, come precisa il comunicato, in quelle “operazioni di mantenimento degli oliveti ad alto valore ambientale e paesaggistico e a rischio abbandono, ubicati per lo più in aree dalla situazione orografica difficile”.

Abbiamo quindi ottime possibilità di programmare e realizzare un consistente intervento sui novantasei ettari di uliveto storico dell’ASP, proprio grazie all’avvenuta iscrizione  del “Paesaggio agrario di Olivastri storici del Feudo di Belvederenel Registro Nazionale dei paesaggi storici rurali il 28 ottobre 2020 (D.M. n.9274822), a distanza di quasi quattro anni dalla sottoscrizione dell’intesa apposita (10-16 febbraio 2017), che vedeva questa ASP ente capofila e come partners l’Ente Parco del Gargano, il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Foggia ed i quattro comuni di San Nicandro Garganico, Apricena, Lesina e Poggio Imperiale.

Nella menzione allegata al decreto di iscrizione del feudo belvedere nel registro nazionale, infatti, vie e espressamente attestato che “il paesaggio dei boschi pascolati di olivastri del Feudo di Belvedere ha una classe di integrità VI. Infatti l’area si è mantenuta sostanzialmente integra dal XIII secolo. Le modifiche apportate negli ultimi decenni, non hanno comunque intaccato il paesaggio del bosco pascolato di olivastri nel suo complesso, né hanno determinato una perdita del patrimonio arboreo monumentale, dato che le piante sono quasi del tutto plurisecolari. Ciò ha garantito di aver lasciato sostanzialmente inalterato il patrimonio paesaggistico del Feudo di Belvedere …L’area presenta numerose criticità dovute sia alla conformazione del territorio, con suoli poveri, rocce affioranti e poca viabilità, sia alla poca accessibilità che l’Azienda ha rispetto ai fondi comunitari per lo Sviluppo Rurale”. Proprio l’apposito organismo dell’Osservatorio ministeriale, poi, sottolineava come “sarebbe utile dar accesso ai fondi anche ad aziende come queste, in modo tale da poter mantenere un paesaggio storico in modo continuativo ed ottimale nel tempo” ed “avviare progetti comunali e/o nazionali al fine di mantenere e conservare il paesaggio tradizionale nel tempo, magari coinvolgendo scuole locali gemellate con altre extra-nazionali”.

Costituisce quindi un preciso e pressante impegno dell’ASP capofila e delle istituzioni cofirmatarie dell’intesa avviare da subito ogni attività necessaria alla progettazione di un adeguato intervento sull’uliveto del Feudo Belvedere, onde realizzare una concreta azione di salvaguardia del patrimonio ambientale del territorio, puntando all’utilizzo delle nuove opportunità offerte dai programmi di sostegno del settore e sulle buone pratiche agro-silvo-pastorali nel solco della tradizione e nel rispetto dell’ambiente.

  La Presidente

(avv. Patrizia C. Lusi)

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 19 FEBBRAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, venerdì 19 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 9.141 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 874 casi positivi: 359 in provincia di Bari, 57 in provincia di Brindisi, 80 nella provincia BAT, 123 in provincia di Foggia, 79 in provincia di Lecce, 173 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione, 1 provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 27 decessi: 14 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 4 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.478.023  test.

101.730 sono i pazienti guariti.

33.330 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 138.796, così suddivisi:

52.680 nella Provincia di Bari;

14.943 nella Provincia di Bat;

10.245 nella Provincia di Brindisi;

28.419 nella Provincia di Foggia;

11.743 nella Provincia di Lecce;

20.035 nella Provincia di Taranto;

578 attribuiti a residenti fuori regione;

153 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

BARONE INCONTRA L’ASSOCIAZIONE REGIONALE DELLE AZIENDE PUBBLICHE AL SERVIZIO DELLA PERSONA

Si è svolto martedì 16 febbraio scorso il primo incontro di Arasp (Associazione Regionale Asp di Puglia) con il neo assessore al Welfare Rosa Barone attraverso la piattaforma Zoom. Si è trattato di un primo approccio conoscitivo in cui le singole Asp hanno avuto la possibilità di presentarsi e di conoscere il nuovo assessore che si è mostrato interessato all’ascolto e all’analisi delle problematiche delle singole strutture.

Le Asp detengono un ingente patrimonio immobiliare e fondiario di cui sono esclusive proprietarie perché godono di autonomia finanziaria ed economica nonostante la regione Puglia possa esercitare il potere di controllo ed esprima i presidenti del Cda e i commissari.

Hanno diverse strutture socio sanitarie e socio assistenziali ed erogano servizi a favore della popolazione sul cui territorio insistono.

La derivazione da fondazioni di diritto privato di antica memoria e origine ha consentito alle stesse di diventare negli anni dei punti di riferimento per le comunità. L’assessore Barone ha dichiarato di avere a cuore il destino delle Asp di Puglia e di voler instaurare una proficua collaborazione con Arasp e con tutte le altre realtà non ancora aderenti all’associazione per semplificarne l’attività amministrativa, per risolvere la dicotomia tra natura giuridica pubblica e necessità di operare in concorrenza con il settore privato e di costruire una proposta di riforma dell’intera categoria che possa trasformare le Asp in aziende più concorrenziali in un settore, quale quello del Welfare di comunità, in cui le esigenze di cui tener conto sono tante e tante sono le possibilità di soddisfarle.

Arasp si augura che questo sia solo l’inizio di un percorso di collaborazione con l’assessorato e ringrazia la Dott.ssa Barone per aver accolto le nostre proposte e per la prontezza con cui ha dimostrato interesse e determinazione.

avv. Patrizia C. Lusi

DONAZIONE AVIS

Non sono molti motivi per cui esco, anzi. Cerco di essere prudente, il virus non è scomparso, a tornare indietro ci metteremmo niente.

Lavoro da casa, faccio la spesa una volta la settimana, un salto in libreria, Una cosa però non tralascio mai: i miei appuntamenti per donare. Perché #ChiDonaSalvaLaVita, ed a questo non posso rinunciare.

Domenica 21 febbraio, alle ore 8:00, vado al Poliambulatorio per la donazione. Vi aspetto.

 

PRENOTAZIONE VACCINI COVID-19 PER PAZIENTI NON DEAMBULANTI

Ecco ulteriori aggiornamenti per la prenotazione vaccini Covid-19 solo per i nati prima del 1941 compreso.

  • Numero ASL Fg 0881-312174 e numero verde 800-938810 (solo da rete fissa) dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 20:00 e il sabato e la domenica dalle ore 8:’’ alle ore 14:00.
  • Presso le farmacie abilitare
  • Sul portale internet di Puglia Salute
  • Presso gli sportelli Cup Asl

La prenotazione della  somministrazione domiciliare del vaccino per i pazienti non deambulanti è possibile solo presso gli sportelli Cup con la tessera sanitaria dell’interessato.

ANTICIPATI I PAGAMENTI DELLE PENSIONI PER I MESI DI MARZO, APRILE E MAGGIO

Le pensioni e le indennità Inps saranno versate con anticipo anche per i mesi di marzo, aprile e maggio 2021. Tale scelta è dovuta all’emergenza Covid-19, garantendo così una maggiore liquidità e minori affollamenti presso gli uffici preposti.

L’ordinanza prevede, dunque, l’anticipo del pagamento di alcune prestazioni previdenziali corrisposte dall’Inps. Tra queste ci sono i trattamenti pensionistici, gli assegni e le pensioni e le indennità di accompagnamento per gli invalidi civili. Le date dei pagamenti prevedono l’erogazione delle pensioni e indennità di marzo dal 23 febbraio al 1° marzo 2021, quelle di aprile dal 26 marzo al 1° aprile 2021, mentre quelle di maggio dal 26 aprile al 1° maggio 2021.

Come è consuetudine, lo scaglionamento avviene in ordine alfabetico del cognome. Non è ancora ufficiale, ma il calendario per le pensioni di marzo potrebbero seguire il seguente schema: A e B: 22 febbraio; C e D: 23 febbraio; da E a K: 24 febbraio; da L a O: 25 febbraio; P, Q e R: 26 febbraio; da S a Z: 27 febbraio. Chi riceve la pensione direttamente sul conto corrente e quindi per via telematica, avrà l’accredito il primo giorno non festivo del mese di riferimento.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 18 FEBBRAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 18 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 10.033 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 844 casi positivi: 326 in provincia di Bari, 88 in provincia di Brindisi, 59 nella provincia BAT, 102 in provincia di Foggia, 75 in provincia di Lecce, 185 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 4 casi di residenza non nota.

Sono stati registrati 37 decessi: 19 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi, 4 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1468882 test.

98.484 sono i pazienti guariti.

35.729 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 137.992 così suddivisi:

52.321 nella Provincia di Bari;

14.863 nella Provincia di Bat;

10.188 nella Provincia di Brindisi;

28.296 nella Provincia di Foggia;

11.664 nella Provincia di Lecce;

19.862 nella Provincia di Taranto;

576  attribuiti a residenti fuori regione;

152  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.