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RICERCATO IN TUTTA EUROPA, VIENE RINTRACCIATO ED ARRESTATO

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I carabinieri di Candela hanno arrestato un rumeno di 39 anni. Alcuni giorni fa, i militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno notato l’uomo mentre percorreva a piedi piazza Roma in compagnia di una connazionale. I militari hanno quindi proceduto ad un controllo di iniziativa, volto ad identificare i due. Da immediati accertamenti è emerso che nei confronti dell’uomo pendeva un mandato di arresto europeo emesso circa due anni fa dall’Autorità Giudiziaria Rumena poiché ritenuto responsabile di furto aggravato commesso in Romania.

Il mandato di arresto europeo è uno strumento di cui si avvale il sistema giudiziario europeo attraverso cui vengono semplificate e riconosciute reciprocamente le procedure tra Paesi appartenenti all’Unione Europea in tema di estradizioni, interrogatori, sequestri ed arresti, come in questo caso. Il 39enne è stato quindi condotto negli uffici della locale Stazione Carabinieri e, poi, per ulteriori adempimenti, presso la Compagnia Carabinieri di Cerignola. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato associato alla casa circondariale di Foggia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 29 MAGGIO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 29 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.642 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 4 casi, così suddivisi:

2 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia di Bat;

0 nella Provincia di Brindisi;

0 nella Provincia di Foggia;

2 nella Provincia di Lecce;

0 nella Provincia di Taranto.

Sono stati registrati 5 decessi: 4 in provincia di Bari, 1 in provincia di Foggia.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 114.588 test.

Sono 2.699 i pazienti guariti.

1.283 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.482, così divisi:

1.474 nella Provincia di Bari;

380 nella Provincia di Bat (1 caso eliminato dal database);

651 nella Provincia di Brindisi (1 caso eliminato dal database);

1.153 nella Provincia di Foggia;

515 nella Provincia di Lecce;

281 nella Provincia di Taranto;

28 attribuiti a residenti fuori regione;

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

RUBA UNO SCOOTER E NELLA FUGA TRAVOLGE COMANDANTE DELLA STAZIONE CARABINIERI

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Nel cuore della notte di martedì scorso, verso l’una, una pattuglia dei Carabinieri di Rodi Garganico, capeggiata dallo stesso Comandante della Stazione, era stata avvisata da alcuni residenti del posto del furto, commesso proprio pochi istanti prima da tre soggetti, di un motorino. I testimoni non avevano potuto vedere bene i responsabili, che erano coperti dai cappucci delle felpe indossate, ma erano stati estremamente puntuali nell’indicare la direzione imboccata per la fuga dai tre, due in sella al ciclomotore appena rubato ed un terzo su un altro motorino.

I Carabinieri allora, avendo intuito il giro che i ricercati avrebbero potuto fare, subito dopo aver avvisato la Centrale Operativa della Compagnia di Vico del Gargano erano immediatamente andati a piazzarsi per un posto di controllo lungo la SP51 in direzione di Cagnano Varano. L’intuizione nel giro di pochi minuti era poi risultata azzeccata. La pattuglia, infatti, vedendo avvicinarsi proprio dal paese due ciclomotori, uno con una sola persona in sella e l’altro con anche un passeggero, aveva segnalato loro di fermarsi per il controllo, ma entrambi i conducenti, dopo aver inizialmente rallentato l’andatura, giunti in prossimità del posto di controllo avevano improvvisamente accelerato.

Il conducente di uno dei due motorini, a causa di un’avventata manovra messa in atto per spiazzare i Carabinieri, aveva travolto il Comandante della Stazione, che stava ancora intimando loro l’alt, provocando la rovinosa caduta a terra di entrambi, mentre gli altri due, in sella al secondo mezzo, ne avevano approfittato per dileguarsi.

Subito rialzatosi, il Maresciallo aveva quindi soccorso insieme all’altro militare il soggetto e, una volta verificato che non avesse riportato traumi particolarmente seri, lo aveva messo in sicurezza.

A breve distanza, poco dopo, nel corso delle ricerche dei due complici che erano riusciti a fuggire, i Carabinieri avevano ritrovato, abbandonato sul ciglio della strada, lo scooter rubato poco prima in paese.

Condotto in caserma, il fermato era quindi stato identificato e dichiarato in arresto per furto aggravato in concorso, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali. Il 19enne di Cagnano Varano, che annoverava già dei precedenti di polizia nonostante la giovane età, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Foggia, avendo dichiarato di non necessitare di un controllo medico, era infine stato posto ai domiciliari presso la propria abitazione, mentre il Sottufficiale, a causa dei traumi riportati nell’investimento, terminata la compilazione degli atti, era andato a farsi medicare presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di San Giovanni Rotondo, dove i sanitari lo avevano giudicato guaribile in dieci giorni.

Nella giornata di mercoledì scorso si è poi tenuta l’udienza nei confronti del giovane che, dopo essersi visto convalidare l’immediato provvedimento restrittivo, è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di residenza.

Sono tuttora in corso le indagini per l’identificazione dei due complici che, per ora, sono riusciti a sottrarsi alla cattura, ma che si confida di riuscire ad identificare a breve.

LEONARDO FRASCARIA COORDINATORE DI “GIOVENTU’ NAZIONALE” DI SAN NICANDRO

Dopo la nomina del neo-coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia conferita a Roberto Augello, anche a San Nicandro Garganico si afferma Gioventù Nazionale con la nomina a coordinatore di Leonardo Frascaria, il quale avrà il compito di organizzare la sezione giovanile di FdI in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

Leonardo Frascaria, 19 anni, studente presso l’Università degli Studi di Foggia, è già noto per essere il presidente dell’Associazione Studentesca Aficionados, redattore presso l’omonimo blog. Già in precedenza ha fatto sentire la sua opinione politica sui social, in particolare con il video pubblicato sulla sua pagina Facebook ‘’Una politica post-covid19’’ in cui mette in evidenzia i numerosi tagli sulla sanità operati in questi anni.

Questa è la figura scelta dal coordinatore provinciale Mario Giampietro e dal neo-coordinatore cittadino Roberto Augello. Civico 93 ha chiesto a Leonardo di rispondere ad alcune domande.

Cosa ne pensi di questo compito affidatoti dal coordinatore Giampietro e dal neo-coordinatore Augello?

Innanzitutto grazie a lei direttore per avermi invitato. Ne approfitto per ringraziare il coordinatore Mario Giampietro, per la fiducia mostratami fin da subito. Sta svolgendo un ottimo lavoro per il nostro partito giovanile permettendo che esso diventi una realtà concreta nella nostra provincia. Ringrazio anche il neo-coordinatore Roberto Augello, al quale vanno i miei auguri per il suo nuovo incarico. Come da lui affermato: ‘’vogliamo costruire un grande partito aperto e plurale che sia protagonista’’, insieme sono sicuro che ce la faremo. Tra noi c’è una forte stima e fiducia reciproca, oltre che una grande amicizia. Per quanto riguarda il mio incarico sono davvero felice e allo stesso tempo determinato; sto già lavorando alla formazione di un gruppo. Gioventù Nazionale a San Nicandro sarà una realtà di confronto e dibattito ma soprattutto di crescita politica per chiunque fosse interessato al mondo della politica. E’ di fondamentale importanza la formazione: noi ragazzi dobbiamo affacciarci alla scena politica con una giusta preparazione, affinché il nostro paese possa essere guidato da gente competente e in gamba. Sarà una realtà dove ognuno potrà affrontare tematiche a lui care, ogni passione sarà valorizzata e messa in campo, e perché no, formulare delle valide proposte a livello comunale e regionale. Ci saranno sicuramente tante battaglie, e siamo pronti ad affrontare quella in vista delle Elezioni Regionali, auspicando che il candidato del centro destra unito sia l’On. Raffaele Fitto. Mi auguro di essere all’altezza di questo incarico e di poter ricambiare la fiducia dimostratami, ma soprattutto voglio mettermi al servizio di tutta la comunità sannicandrese.

Ci saranno delle tematiche su cui vi concentrerete maggiormente? Quale sarà la politica di Gioventù Nazionale nella nostra comunità?

La nostra sarà una politica estremamente territoriale, cercheremo di analizzare ciò che va e ciò che non va nella nostra comunità, e daremo il massimo per migliorare questa città dall’aspetto più piccolo a quello più grande. Sarà una politica di servizio all’uomo nella totalità dei suoi bisogni ed è per questo che siamo pronti anche a collaborare con le numerose associazioni presenti sul nostro territorio. I principi che ci guideranno saranno: la difesa della famiglia naturale come cellula fondante della società, la difesa della dignità umana, la difesa della vita intesa dal momento del concepimento fino alla sua morte naturale, difesa della libertà educativa – la quale è in atto un forte dibattito su cui faremo sentire la nostra voce -, e difesa di un economia che sia al servizio della persona.

Numerose volte sui social ti sei già espresso su varie tematiche, l’ultima volta è stata con un video dal titolo ‘’Una politica post-covid19’’, continuerai a farlo?

Certamente, ora più che mai. E’ in cantiere un altro video su una tematica assai delicata che merita le dovute riflessioni. Ma questa è un’altra storia, ora è arrivato il momento di fare politica, di mettermi al servizio della comunità sannicandrese, non vedo l’ora di formare un gruppo con cui poter lavorare. A tal proposito ne approfitto per lanciare un appello a tutti i miei coetanei interessati ad una esperienza politica: Gioventù Nazionale c’è ed è pronta a crescere insieme a voi, è pronta a mettersi al servizio di San Nicandro, insieme possiamo migliorare il nostro paese, per chiunque fosse interessato mi contatti pure sui miei canali social.

Grazie Leonardo per questa breve intervista.

Grazie a lei direttore.

IL SINDACO DI VICO DENUNCIA IL DISASTRO DELLE STRADE PROVINCIALI

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“Se Nicola Gatta, per far riparare le provinciali del Gargano, ci mettesse lo stesso impegno profuso per il Natale di Candela, a quest’ora le strade di questo territorio non sarebbero nelle condizioni pietose in cui si trovano”. Scarso impegno sui problemi della viabilità garganica.

La denuncia arriva dal sindaco di Vico del Gargano, Michele Sementino. “Si fa un gran parlare della sicurezza di cittadini e automobilisti, così come del turismo e della necessità di ripartire, ma per una viabilità provinciale adeguata a quegli obiettivi servono programmazione e azioni concrete, manutenzione ordinaria e straordinaria, cose che da quando Nicola Gatta è presidente della Provincia di Foggia qui sul Gargano tardano a palesarsi”, ha aggiunto Sementino.

“Il tratto della strada provinciale che collega Vico del Gargano alla Foresta Umbra presenta più di un pericolo per gli automobilisti, tra buche, manto stradale logorato e segnaletica deficitaria”, ha spiegato il sindaco di Vico del Gargano. “Stessa situazione anche per la provinciale che collega Rodi Garganico a San Menaio, altra strada con un intenso volume di traffico soprattutto d’estate. Ecco, l’estate è ormai arrivata, ai turisti cosa raccontiamo? Cosa diciamo ad albergatori e gestori di lidi e locali del Gargano? Già dovranno ricominciare in salita, almeno le strade provinciali è d’obbligo fargliele trovare risistemate e sicure. O no?

Caro presidente”, ha aggiunto Sementino rivolgendosi direttamente a Nicola Gatta, “sarebbe ora che ti concentrassi su una visione d’insieme della Capitanata, un’area molto vasta che unisce più territori chiamati a strategie di sviluppo utili a rilanciare un’intera provincia. I cittadini che vivono nel Gargano e i turisti che arriveranno hanno diritto a utilizzare strade sicure, dove se serve si proceda alla bitumazione dei tratti di manto stradale ormai consunti, si ponga mano alla pulizia degli argini, si mettano in sicurezza almeno i tratti dissestati”, ha aggiunto Sementino. “Se Nicola Gatta avesse timore di non conoscere abbastanza bene le strade provinciali del Gargano, mi offro volontario per fargli da guida: ti accompagno io, Presidente, facciamo un viaggio insieme sulla malridotta viabilità garganica. Facciamolo presto, però, perché non so se te ne sei accorto, ma è arrivato il momento di muoversi, l’estate sta arrivando”, ha concluso Sementino.

FESTA DEI SANTI PATRONI DI SAN NICANDRO A OTTOBRE? COVID-19 PERMETTENDO

Ormai è certo, la festa patronale della città di San Nicandro Garganico non potrà svolgersi in giugno o, per lo meno, come si faceva negli anni passati. Saranno garantite le funzioni religiose e basta. Un vero peccato per tutti i comuni pugliesi. Però sono in molti i sindaci che, in relazione alla organizzazione della festa patronale sotto l’aspetto dei festeggiamenti civili, stanno ipotizzando un rinvio degli stessi durante l’estate sempre che l’emergenza sanitaria si attenui e sempre con i dovuti accorgimenti e disposizioni per gli assembramenti.

Questo atteggiamento è scaturito dal fatto che, già dal prossimo mese di giugno, possono essere organizzati spettacoli all’aperto secondo le normative dell’ISS e del governo centrale. Un tentativo di salvare una manifestazione che rappresenta un patrimonio culturale dell’intero Sud dell’Italia. Non più, quindi, annullamento dei festeggiamenti ma sospensione degli stessi.

Per San Nicandro, ove fosse possibile, la festa ritornerebbe a svolgersi durante la Fiera d’Ottobre come in alcuni anni lontani si è fatto. Sarebbe quindi opportuno lasciarsi uno spiraglio che l’evento possa svolgersi evidentemente non con i fasti degli anni scorsi ma per offrire alla cittadinanza momenti di svago dopo le clausure forzate in casa.

Non è detto che poi la festa si farà ma un accordo tra il comune e l’autorità religiosa per il rinvio potrebbe lasciare spazio ad un’ipotesi che verrebbe interpretata anche come un bel gesto di fiducia per un futuro che sia più sereno per la comunità sannicandrese.

LINEA FOGGIA-PESCHICI, I TRENI CHE RESTANO SOPPRESSI

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Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, dal 3 al 30 giugno 2020 nei giorni feriali sono adottate le seguenti misure:
– riduzione dei servizi ferroviari, in misura pari al 35% dell’attuale programma di esercizio;
– adozione di interventi straordinari di sanificazione ciclica dei mezzi da compiersi ogni due settimane con prodotti a base di cloro o altro idoneo disinfettante;
– adozione di interventi giornalieri di pulizia e sanificazione di tutte le superfici interne dei mezzi maggiormente a contatto dei passeggeri.
Pertanto, dal 3 giugno 2020 al 30 giugno 2020, nei giorni feriali sono soppressi i seguenti treni e autobus sostitutivi:
– S.Nicandro G.co (ore 6.32)

– Foggia, 22260 treno reg. Foggia (ore 6.42) – Apricena Città,
– Apricena Città (ore 7.42) – Foggia,

-Foggia (ore 7.46) – Apricena Città,
– Apricena Città (ore 8.51) – Foggia,

-Foggia (ore 8.46) – Apricena Città,
– Apricena Città (ore 11.08) – Foggia,

-Foggia (ore 11.55) – Apricena Città,
– Apricena Città (ore 13.58) – Foggia,

-Foggia (ore 12.20) – Apricena Città.
A3 autobus sostitutivo Cagnano Varano – S.Nicandro Garganico

A4 autobus sostitutivo Apricena Città – Rodi Garganico.
Per assicurare la mobilità, circola nei giorni feriali autobus sostitutivo A1 Cagnano Varano – S.Nicandro Garganico in collegamento con il treno n° 22351;
circola nei giorni feriali autobus sostitutivo S.Nicandro Garganico – Rodi Garganico, in collegamento con il treno n° 22358, che rispetterà il seguente orario:
Staz. S.Nicandro Garganico partenza ore 9.05 – Staz. Cagnano V.no partenza ore 09.30 – Staz. Carpino partenza ore 9.45 – Staz. Ischitella partenza ore 10.00 – Staz. Rodi Garganico arrivo ore 10.15.

LESINA, PARCO DELLE SCULTURE E POTENZIAMENTO DEL PARCO ORNITOLOGICO

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Due obiettivi strategici ai fini turistici e di recupero architettonico urbano da terminare nel corso degli anni, quali la realizzazione di un Parco delle Sculture e la gestione e potenziamento dell’Oasi Naturale del Parco Ornitologico.

La cittadina interessata è Lesina che, con il Parco delle Sculture, vuole rappresentare il primo esempio in Puglia nel suo genere, con uno sviluppo all’aperto, lungo le rive della laguna di Lesina, accogliendo in modo permanente imponenti sculture in pietra ubicate sia sulla terra ferma che alcune nelle acque lagunari, realizzate da importanti artisti italiani ed internazionali. Vuole altresì puntare anche sul Parco Ornitologico nato nel 2013 con il fine di creare una piccola oasi naturale per gli uccelli acquatici, che insiste su un’area di circa un ettaro, prospiciente il Centro Visite, nel quale interno si sono rifugiate molte specie di uccelli migratori e stanziali.

Un’idea progettuale importante e sicuramente potenziale attrattore turistico che ha fatto già registrare nel corso dell’anno, numerose presenze di appassionati e visitatori interessati al birdwatching e alla biodiversità della zona lagunare.

DECRETO RILANCIO, ECCO TUTTE LE MISURE PER LE IMPRESE AGRICOLE

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Oltre all’emersione dei rapporti di lavoro che riguarda solo marginalmente l’agricoltura, sia per il numero dei lavoratori stranieri interessati (tra 1.500 e 2.000), sia per i tempi della sanatoria inevitabilmente lunghi, il decreto Rilancio contiene un pacchetto di misure per l’agricoltura che si aggiungono a quelle generali. Il contributo a fondo perduto per i soggetti colpiti dall’emergenza sanitaria è riconosciuto anche alle imprese agricole titolari di reddito agrario (articolo 28).

Inoltre è istituito un “Fondo” d’emergenza per le filiere in crisi con uno stanziamento di 450 milioni per l’anno 2020 destinato ai settori più colpiti: florovivaismo, lattiero-caseario, zootecnico, vinicolo, pesca e acquacoltura.

Via libera agli aiuti all’ammasso privato con uno stanziamento di 45 milioni per latte bovino, bufalino e ovicaprino oltre ai relativi semilavorati e prodotti trasformati. Il fondo può essere utilizzato anche per l’aiuto all’ammasso di carne bovina e suina. Sono stati rafforzati poi il fondo per gli agrumi e per l’allevamento ovino con 5 milioni. Si interviene per il ricambio varietale degli agrumi e per favorire l’accesso al credito degli allevamenti ovini.

Per il vino un importo di 100 milioni è destinato a vendemmia verde. L’obiettivo è di ridurre la produzione di vino proveniente dalla prossima vendemmia per mantenere così l’equilibrio del mercato e garantire prezzi remunerativi. Con la vendemmia verde la riduzione di produzione di uve per la vinificazione non può essere inferiore del 20% del valore medio delle quantità prodotte negli ultimi 5 anni. La misura si andrà ad affiancare ad una distillazione volontaria di crisi finanziata con fondi comunitari del Pns vino.

E’ stato anche deciso un anticipo del 70% degli aiuti Pac per il 2020. In particolare, il Decreto ha l’obiettivo di salvaguardare le aziende agricole che non si siano riuscite a presentare la domanda “semplificata” di anticipazione al 70% estendendo la possibilità anche a loro.

Interessa il settore anche la proroga delle agevolazioni dei “patti territoriali” e “Contratti d’area” per quelle imprese che, a causa della pandemia, non hanno potuto rispettare i termini degli adempimenti. (articolo 49).

Via libera poi alla deroga al divieto di concessione degli aiuti di Stato alle imprese che li avevano percepiti illegalmente e non li hanno rimborsati. La normativa Ue stabilisce che l’impresa che ha beneficiato di contributi illegali e incompatibili e che ha ricevuto un ordine di recupero non può incassare altri aiuti fino al recupero di quelli contestati. Questo principio, spiega il decreto, già ora non si applica per gli indennizzi dei danni da calamità. Allo stesso modo è stata autorizzata l’assegnazione di aiuti adottati per l’emergenza sanitaria anche a chi deve rimborsare quelli illegali. (Articolo 58). Il decreto, derogando a questo principio, consente l’accesso agli aiuti al netto dell’importo dovuto e non rimborsato, comprensivo degli interessi maturati fino alla data dell’erogazione.

Sul fronte del lavoro agricolo i percettori di ammortizzatori sociali, Naspi e Dis-Coll e reddito di cittadinanza possono stipulare contratti con datori di lavoro del settore agricolo per un massimo di 2 mesi senza perdere i benefici delle prestazioni, nel limite di 2mila euro per il 2020. (Articolo 101).
Trova finalmente composizione e organica disciplina nel decreto la cassa integrazione salariale operai agricoli (Cisoa) che, per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica, viene concessa direttamente dall’inps senza autorizzazione da parte della commissione provinciale e per un numero di 120 giornate (20 settimane) utilizzabili fino al 31 dicembre 2020.

La cassa integrazione in deroga per gli Otd del settore agricolo aumenta da 9 a 18 settimane e vengono accelerate le procedure di pagamento diretto da parte dell’Inps. Sono prorogate anche per il mese di aprile le indennità di 600 per i coltivatori diretti, i coadiuvanti iscritti e gli Iap.

Complessa l’operazione di emersione o l’instaurazione ex-novo dei rapporti di lavoro che interessa agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse; assistenza alla persona e lavoro domestico. La richiesta può essere presentata dai datori di lavoro o dai cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019 non rinnovato che possono chiederne uno nuovo temporaneo alla questura della validità di 6 mesi. La domanda va presentata, anche per l’emersione dei rapporti di lavoro con lavoratori italiani o comunitari, dal 1° giugno al 15 luglio 2020 all’Inps o allo sportello unico secondo le modalità indicate da un decreto che dovrà essere definito dal ministro dell’Interno di concerto con Economia e Finanze, Lavoro e Politiche agricole entro dieci giorni dall’entrata in vigore del “Rilancio”.

Il decreto deve anche fissare la durata del rapporto e le soglie minime della capacità reddituale del datore di lavoro richieste per l’assunzione o la regolarizzazione.

Per presentare le domande il datore di lavoro deve pagare un contributo forfettario di 400 euro per lavoratore per gli oneri dell’adempimento. Inoltre è previsto, sempre su base forfettaria, un contributo per le somme dovute dal datore di lavoro per retribuzioni, tasse e previdenza che dovrà essere determinato da un successivo decreto del ministero del Lavoro di concerto con Economia, Interno e Politiche agricole (articolo 101 bis).

Tra le misure del decreto spunta anche la concessione di mutui ai consorzi di bonifica ed enti irrigui nell’importo massimo di 500 milioni con capitale da restituire in rate annuali di pari importo in 5 anni dal 2021 al 2025. Termini e modalità operative saranno stabiliti da un decreto del ministero dell’Economia di concerto con le Politiche agricole.

E viene rafforzato con 250 milioni per il 2020 il Fondo emergenze alimentari. Per il 2020 è riconosciuto un credito in favore dei nuclei familiari con Isee non superiore a 40.000 euro, utilizzabile, dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, nonché dagli agriturismi e dai bed &breakfast.

Il credito è utilizzabile da un solo componente per nucleo familiare ed è attribuito nella misura massima di 500 euro per ogni nucleo familiare. La misura del credito è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona.

“AZIONE”, IL MOVIMENTO CHE DARA’ VOCE A TUTTI I CITTADINI

Il gruppo di “Azione” nasce dalla condivisione di idee di quattro amici che hanno sentito l’esigenza di dare un contributo alla nostra città ormai in degrado da diversi anni.

Il nostro punto di partenza non sarà il solito “j’accuse” sulle responsabilità o impreparazione delle precedenti amministrazioni comunali che hanno governato questo paese né i colori politici in cui si sono identificati, questa fa parte della vecchia politica e dunque non ci appartiene, ma coinvolgere tutti i cittadini che fino ad oggi sono rimasti ai margini in quanto non si sentono rappresentati da nessun schieramento politico.

Per noi non esistono nemici politici, al più avversari, e saremo disposti ad ascoltare tutti gli interlocutori se alla base del dialogo costruttivo si pone l’unico elemento fondamentale: “IL BENE DI SAN NICANDRO GARGANICO”.

La scelta di scendere in campo con “Azione” è stata molto facile perché crediamo che ad oggi sia l’unico movimento politico serio e formato da individui che hanno vissuto e vivono il quotidiano, non vivono di politica ed hanno la vera conoscenza dei problemi da affrontare.

Leader e fondatore di “Azione”, nata a settembre 2019, è il dott. Carlo Calenda che non ha bisogno di presentazione per il suo curriculum professionale, vedi i ruoli manageriali ricoperti in Sky Italia e Ferrari, che per i risultati politici ottenuti nella sua breve carriera politica.

Concludo con un invito a tutti i cittadini di sposare il nostro progetto che non è fatto di proclami e promesse surreali ma di una sola cosa, cioè quella di mettere il bene di San Nicandro Garganico dinnanzi a tutti gli interessi personali. Abbiamo tanti progetti e solo con l’aiuto di tutti saremo in grado di raggiungerli.

Il Referente di San Nicandro Garganico inAzione

Giuseppe Manduzio

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 28 MAGGIO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 28 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.447 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 5 casi, così suddivisi:

0 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia Bat;

1 nella Provincia di Brindisi;

1 nella Provincia di Foggia;

2 nella Provincia di Lecce;

1 nella Provincia di Taranto.

E’ stato registrato un decesso in provincia di Brindisi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 111.946 test.

Sono 2.590 i pazienti guariti.

1.395 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.481 così divisi:

1472 nella Provincia di Bari (1 caso eliminati da database);

381 nella Provincia di Bat (2 casi eliminati da database);

652 nella Provincia di Brindisi;

1153 nella Provincia di Foggia;

513 nella Provincia di Lecce;

281 nella Provincia di Taranto;

28 attribuiti a residenti fuori regione;

1  per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

DOMANI COMMEMORAZIONE DI VINCENZO ZACCAGNINO

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In occasione del 160° anniversario della nascita del fondatore don Vincenzo Zaccagnino (29 maggio 1860), non potendo organizzare degna manifestazione commemorativa a causa delle misure emergenziali legate al Corona Virus Covid19, il Consiglio di Amministrazione ha concordato con il Sindaco di San Nicandro Garganico di svolgere una semplice cerimonia in piazza IV novembre, domani venerdì 29 maggio alle 10:30.

A ricordo della ricorrenza, la Presidente dell’ASP avv. Patrizia Lusi ed il Sindaco di San Nicandro dott. Costantino Ciavarella, piantumeranno due cespugli fioriti sempre verdi di agrifoglio, ai lati del busto bronzeo dedicato al fondatore, in modo che non resti disadorno; a seguire, sarà srotolata una carta topografica rappresentativa di tutti i fondi patrimoniali in lascito alla fondazione Zaccagnino, realizzata per l’occasione, e che sarà esposta nella sala consiliare della sede ASP in località San Nazario.

FINANZA: SEQUESTRATI BENI PER UN VALORE DI 110.000 EURO A SORVEGLIATO SPECIALE

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Nel quadro della sistematica aggressione degli interessi patrimoniali dei sodalizi criminali condotta dalla Guardia di Finanza attraverso strumenti di indagine finalizzati al sequestro ed alla confisca dei beni provenienti da attività delittuose, i finanzieri del Comando Provinciale di Foggia hanno approfondito la posizione economica e patrimoniale di S.M., classe 1973, pregiudicato di Lucera (FG) per delitti contro il patrimonio, spaccio di sostanze stupefacenti ed in materia di armi.

Trattandosi di soggetto sottoposto in via definitiva alla misura di prevenzione della “sorveglianza speciale di pubblica sicurezza”, lo stesso era obbligato, in base al codice delle leggi antimafia, a comunicare al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Foggia tutte le variazioni, nell’entità e nella composizione del proprio patrimonio, superiori ad €. 10.329,14.

Le indagini dei finanzieri hanno, invece, fatto emergere che il sorvegliato speciale, pur avendo concluso operazioni economiche per un importo complessivo di circa € 110.000,00, non aveva effettuato alcuna comunicazione, così violando la normativa antimafia.

I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno quindi avanzato alla Procura della Repubblica di Foggia una proposta di sequestro dei beni oggetto delle variazioni patrimoniali non segnalate, che il Tribunale di Foggia – Ufficio GIP ha accolto, disponendo il sequestro preventivo per equivalente di somme di denaro ed altri beni, nella disponibilità del proposto, fino alla concorrenza dell’importo di circa € 110.000,00.

La misura ablativa è stata eseguita nei giorni scorsi dalle Fiamme Gialle, che hanno sequestrato al pregiudicato di Lucera un conto corrente bancario e n. 13 tra autovetture e motocicli.

L’attività di servizio si inquadra nel costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza nel sottrarre alla criminalità organizzata i patrimoni illecitamente accumulati, nella consapevolezza che solo privando le compagini criminali delle risorse finanziarie di cui dispongono è possibile reprimere ogni loro tentativo di infiltrazione e mimetizzazione nell’economia legale.

CIVICO 93 INTERVISTA ANTONIO BERARDI, SEGRETARIO DELLA LEGA DI SAN NICANDRO

Oggi, alle ore 12:30, Civico 93 intervista Antonio Berardi, responsabile locale della Lega-Salvini ed ex assessore al comune di San Nicandro Garganico.

SEMPRE PIU’ REALE L’IPOTESI DI CHIUSURA DELL’UDT DI SAN NICANDRO

Con l’invecchiamento della popolazione, si assiste ad un incremento di patologie cronico-degenerative e disabilità, con conseguente aumento di bisogni assistenziali. In tale contesto diventa strategico il potenziamento dell’assistenza territoriale ridefinendo le reti assistenziali utili a garantire una risposta ai bisogni di salute dei cittadini. A seguito di tagli di posti letto negli ospedali per acuti, è opportuno un potenziamento dei servizi territoriali, inoltre è utile anche una integrazione tra ospedale e territorio per garantire la continuità delle cure senza soluzione di continuità.

A tale scopo, dal 2005, nasce a San Nicandro (ma anche in altri comuni del Gargano) l’Unità di Degenza Territoriale (UDT) tra i primi ad aprire sul territorio nazionale, oggi sono sempre più presenti in tutte le regioni sotto il nome di Ospedali di Comunità, ultima approvazione frutto di un’intesa in Conferenza Stato – Regioni del febbraio 2020.

L’UDT è un servizio territoriale inserito nella rete dei servizi distrettuali volta a garantire una rapida risposta assistenziale, in regime di ricovero, a persone in condizioni di bisogno assistenziale e socio-sanitario.

Garantisce le cure ad utenti affetti da patologie croniche in fase di scompenso, a bassa complessità assistenziale che periodicamente necessita di controlli o terapie particolari, persone che a seguito di malattie acute o evolutive necessitano di terapie difficilmente erogabili a domicilio, malati in fare preterminale – terminale e non gestibili a domicilio che richiedono un periodo di ricovero limitato.

Al loro interno possono essere accolti anche utenti dimessi dall’ospedale, in dimissione protetta, ma anche utenti con problemi familiari o sociali. Infatti, sentito gli addetti, sono numerosi i casi disperati dimessi da ospedale per acuti che, in attesa di sistemazione idonea, hanno usufruito del ricovero in questo reparto, ma probabilmente di questo a qualcuno non importa e forse si preferisce favorire altro (attivazione di altro servizio pubblico o privato a pagamento). Da quanto sopra descritto, si tratti quindi di una struttura notevolmente importante per la cittadinanza di San Nicandro.

Purtroppo, ancora una volta alla nostra cittadina, come già accaduto in passato per altri servizi, si rischia di perdere anche questo. Infatti è sempre più realistica l’ipotesi (come già accennato in articoli precedenti) che il reparto UDT venga chiuso. Sono diverse le “voci di corridoio” che circolano ma niente di specifico da parte della dirigenza dell’Asl.

Tutto inizia ai primi di marzo 2020, quando a causa della pandemia del Covid-19, tutti i pazienti ricoverati, su disposizione della Direzione AslFg vengono dimessi, tranne un solo paziente che per motivi clinici, assistenziali, familiari e sociali e per i successivi decreti ministeriali, resta ricoverato, superando a tutt’oggi i giorni previsti dal regolamento. Per tale motivo la Direzione Distrettuale si sta impegnando in una sistemazione definitiva in altra struttura idonea.

Tuttavia, in data 4 maggio 2020, la Regione Puglia forniva alle Asl dettagliate indicazioni riguardanti la possibile e graduale ripresa delle attività sanitarie, pur non menzionando gli Ospedali di Comunità (UDT) che comunque rientrano tra i servizi assistenziali residenziali territoriali; inoltre, visto il D.L. del 19 maggio, si evince l’importanza dei servizi territoriali soprattutto in questa fase post/emergenziale.

Nonostante questo, tutt’oggi, non si parla di possibilità di ricoveri presso l’UDT (nonostante siano pervenute al P.U.A. di San Marco in Lamis diverse richieste di ricovero da parte di medici di medicina generale). Anzi, conseguente alla dimissione del paziente sopra citata, avverrà la chiusura, tanto è vero che il personale in servizio, alle dipendenze dalla società in house dell’AslFg, cioè la Sanitàservice, sta avendo già indicazioni di trasferimento in altro servizio. Il tutto senza una spiegazione da parte della Direzione Generale e Distrettuale dell’AslFg, sul futuro di questa importanza per il nostro territorio.

Onde evitare la perdita di questo servizio per Sa Nicandro, si chiede l’intervento degli organi competenti ed, in primis, il sindaco Ciavarella magari anche in collaborazione con gli altri sindaci di Vico del Gargano e di Vieste e tutti coloro che in momenti di campagna elettorale si dimostrano disponibili a soluzioni a tutela del territorio proprio per chiedere all’Asl chiarimenti in merito vista la poca trasparenza sul problema in questione a dare risposte ai cittadini, all’utenza ed al personale tutto.

Anche la cittadinanza è invitata ad intervenire in protesta a questa decisione da parte dei dirigenti dell’AslFg.

 

PULIZIA DELLA SPIAGGIA E DELLA SCOGLIERA FINO ALLA TORRE DI MILETO

Primo intervento dell’amministrazione comunale, dopo la ricomposizione della nuova giunta, è stato l’inizio dei lavori di pulizia della spiaggia di Torre Mileto, della scogliera fino alla torre.

Sicuramente è stata data attenzione alla nostra località balneare in vista della preparazione e all’apertura degli stabilimenti che dovranno attenersi alla normativa del distanziamento degli ombrelloni oltre tutte le altre normative regionali che impongono determinate e precise direttive derivanti dall’emergenza coronavirus.

E’ stato anche annunciato, sempre da parte dell’amministrazione comunale, una particolare attenzione a Torre Mileto anche sotto l’aspetto dei cassonetti dei rifiuti, della pulizia degli alberi per un maggior decoro all’unico pezzo di terra vicino al mare e su cui si riversano migliaia di persone anche provenienti da paesi limitrofi.

VINCENZO VERRINI

“Ho già detto che tra i palazzi del «Piano» si distingueva quello della famiglia De Pilla per varie pregevoli decorazioni dovute al pittore Vincenzo Verrini che in paese veniva chiamato il «pitturicchio». Il diminutivo – è evidente – aveva un tono dispregiativo dovuto alla ignoranza di certi idioti che li portava a non avere in alcuna considerazione gli artisti. Capitava spesso che, passando il Verrini per le vie del paese la ragazzaglia gli sparasse alle spalle, per dileggio, quel nomignolo. Ma quando Alfredo Petrucci, ragazzo anche lui, nel quale già germinava, però, la passione per l’arte, vide alcuni ritratti da lui eseguiti in povertà e alcune nature morte fatte per poche lire, per poter campare, reagiva nella fanciullesca presunzione di potergli rendere giustizia, ribattezzandolo pomposamente – con la semplice sostituzione di una « n » al posto di una « t » –  «il Pinturicchio».            

Vincenzo Verrini, che nella sua scia trascinò un fratello, bravo anche lui, (tra l’altro si attribuisce a un Verrini – evidentemente era un altro – un famoso ritratto di Lucrezia Borgia), aveva molto lavorato, e sempre con successo, specie come pittore decoratore, a Napoli, a Foggia, e poi si era ritirato nella sua Sannicandro, ove, in vecchiaia, la sua piccola figura caratteristica la si vedeva passare per le vie, avvolta in un pipistrello, su cui la barba tizianesca «si spenzolava e tremava come se andasse in cerca di un appoggio». Ed era, si diceva, anche un bel tipo di burlone, stravagante come un artista bohemien.  Molto successo ebbero le decorazioni che, con arioso stile alla Luca Giordano, per molti anni attirarono l’ammirazione dei viaggiatori in sosta nella stazione di Foggia: l’unica cosa di vero pregio artistico di quella stazione dalle vaste campate metalliche, che i bombardamenti aerei dovevano poi radere al suolo. A Sannicandro, le sue cose più belle erano state eseguite, dunque, sulle pareti e sulle volte del palazzo De Pilla, purtroppo, sempre chiuso, perché il proprietario risiedeva a Napoli. E se a qualcuno riusciva di forzare la porta, gli sembrava di entrare in un palazzo incantato, tanta era la gioia di colori che gli si offriva agli occhi, specialmente col soffitto del salotto (in anticamera dominava una parete un affresco con la scalinata della «Costa»). Nella Chiesa del Convento si ammirava di lui una Madonna di ispirazione marittima, in casa Milena una natura morta di lepri; nel Castello una veduta di Torre Maletta; e poi, sparsi un po’ dappertutto, o dimenticati nella sua casa, nature morte e ritratti a non finire. Per i putti ho già detto che il Pinturicchio s’era preso a modello Vincenzino Fioritto figlio dello zio Emanuele, il «Sansone» del Paese.”

È questo il passo tratto dal volume “SANNICANDRO – ALBA NOVECENTO – Roma 1973” scritto da Silvio Petrucci che parla di Vincenzo Verrini che è stato uno dei maggiori pittori della San Nicandro del 1800. Delle opere di questo pittore oggi ci rimane poco o niente, così quando si riesce ad avere fra le mani un suo dipinto si esulta, si grida eureka come ha fatto Archimede che, dopo aver trovato la formula sulla legge idrostatica uscì nudo dalla vasca da bagno e scorrazzando nudo per le vie di Siracusa andava gridando, a perdifiato, eureka, eureka dalla gioia per il ritrovamento fatto. Così anche io oggi, qual novello Archimede, grido eureka dopo aver fatto l’eccezionale scoperta di un gioiello del Verrini, a distanza del tanto tempo passato, che suscita in me meraviglia e stupore per essere venuto a conoscenza di un’opera sì importante. E io, pertanto, fra i ritratti a non finire del Verrini, come dice Silvio Petrucci, che una sua opera sono riuscito a rintracciare, non vedo l’ora di vederla pubblicata in un mio futuro scritto per immortalarla, come le tante e tante cose riguardanti San Nicandro che ho immortalato per sempre, al contrario di questa odierna pubblicazione che, come tutte quelle pubblicate in internet, durano meno dello spazio di un mattino.

Emanuele Petrucci

Ritratto del pittore Vincenzo Verrini raffigurante l’elegante signora Arcangela Vocino moglie del medico Pasquale Gabriele, anche lui citato nel volume “Alba novecento”

GRANO DURO, STAGIONE INCERTA: CALO DEL 20-30% NEI RACCOLTI

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Preoccupazioni in provincia di Foggia, nel Barese e nella BAT, incognita redditività L’analisi della CIA, l’incidenza negativa della siccità, la questione TPA e importazioni. CIA Agricoltori Italiani insiste sulla CUN a Foggia, gli incentivi alla ricerca e stop all’import

Per il grano duro, si prospetta una stagione di grandi incognite: il prezzo accordato non è ancora remunerativo, inoltre a causa dei problemi causati dall’emergenza Covid-19 anche i costi di produzione sono destinati ad aumentare. Gli interrogativi che pendono come una spada di Damocle sulla stagione, dunque, sono molteplici: quanto inciderà la siccità sulle quantità prodotte, per non parlare delle ultime gelate? Preoccupano, inoltre, sia le incognite legate ai contratti di filiera, soprattutto alla luce dei mancati pagamenti relativi alle annate 2017-2018 e 2019, sia il TPA, vale a dire il “traffico di perfezionamento attivo” che, di fatto, agevola l’importazione massiccia di grano estero a danno di quello italiano. “Sono diversi i problemi di cui abbiamo discusso in videoconferenza nell’ambito del Durum Days 2020, l’evento che ogni anno chiama a confronto tutti gli attori della filiera”, ha spiegato Michele Ferrandino, presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani della Capitanata. “In provincia di Foggia, a causa della ultime calamità, si prospetta un calo della produzione di grano duro nell’ordine del 20-30%”, ha dichiarato Ferrandino. Situazione molto simile anche nel Barese e nella Bat, che insieme rappresentano un terzo della produzione di tutta la Puglia: “L’emergenza Covid-19 renderà più difficili trasporti e logistica ed ha già aumentato gli obblighi di sicurezza relativi al lavoro”, ha spiegato Felice Ardito, presidente provinciale di CIA Levante, “questo significa che, nonostante i prezzi accordati agli agricoltori, l’effettiva redditività della produzione di grano duro è ancora un’incognita”. “Il TPA, vale a dire il ‘traffico di perfezionamento attivo’, consente di importare grandi quantità di grano duro dall’estero senza pagare alcun dazio o prelievo agricolo e senza subire l’effetto di eventuali misure di politica commerciale: è un meccanismo che favorisce manovre speculative per fare in modo che massicce importazioni possano abbassare il prezzo da corrispondere agli agricoltori italiani”, ha dichiarato Michele Ferrandino. Per CIA Capitanata e CIA Levante, dunque, è necessario approvare subito, a livello nazionale, delle misure che incentivino la produzione e il consumo di grano duro italiano, anche incidendo sulle scorte e, soprattutto, impedendo meccanismi che favoriscano l’importazione di carichi provenienti dall’estero. L’organizzazione ritiene si debba operare una stretta sul rispetto e i pagamenti dei contratti di filiera, sciogliendo positivamente le incertezze che riguardano anche gli impegni per il 2020-2021. CIA Capitanata e CIA Levante, inoltre, ritengono che il Governo nazionale debba scongiurare qualsiasi ipotesi di tagli alle risorse della PAC, la Politica Agricola Comunitaria. “Garantire la redditività è prioritario, anche attraverso incentivi alla ricerca sull’esempio di ciò che avviene in Francia, dove risorse specifiche sono state destinate a realizzare semi di qualità. Anche sull’istituzione della CUN, la Commissione Unica Nazionale sul grano, è necessario che il Governo di decida una volta per tutte e lo faccia presto e bene, designando Foggia come sede della stessa”, ha concluso Ferrandino.

ZIA MARIA, ZIA TANELLA E MAMMA LINA, 256 ANNI IN TRE, LE REGINE DEL PANE DEL GARGANO

“La prima volta che ho visto un ipermercato è stata nel 1998 – racconta Antonio – ed è stata una sensazione di sconcerto. Non capivo perché se ne sentisse il bisogno”. Si tratta di un’ode all’economia familiare circolare totale, dove tutto viene recuperato: per esempio, ci sono croste del pane secco? Diventano cibo per le galline. La farina di grano tenero diventa pane, pasta fresca, biscotti per l’alimentazione di tutti i giorni, la frutta estiva conserva per l’inverno. Nulla si spreca.

Una volta lo sapevano tutti, adesso in tempi di pane da ipermercato sente il bisogno di ricordarlo. E sogna un ritorno all’economia virtuosa, quella famigliare circolare che lui sta cercando di allargare agli allevatori e agricoltori del territorio. La “famiglia allargata” fatta con allevatori come Michele Sabatino, che alleva maiali neri dauno, una razza autoctona, e seleziona capre garganiche, e la pecora gentile di puglia e fornisce carni. O come Bramante che nella sua masseria ha 120 mucche podoliche che vivono allo stato semibrado con quasi 3 ettari a disposizione per ciascuna. Qui si producono solo due chili al giorno di ricotta di podolica che non avrebbe mercato: troppo poca per entrare in commercio e troppa per il fabbisogno dell’allevatore, finisce nelle focacce Sammarco. Come tutte le scorze del pane che affettano finisce nel becchine delle galline. Un grande circolo virtuoso di territorio all’insegna della qualità e del risparmio di risorse.

Domenico Sergio Antonacci

PER SAPERNE DI PIU’: amaraterramia

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 27 MAGGIO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 27 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.626 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 10 casi, così suddivisi:

0 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia di Bat;

0 nella Provincia di Brindisi;

10 nella Provincia di Foggia;

0 nella Provincia di Lecce;

0 nella Provincia di Taranto.

E’ stato registrato un decesso in provincia di Brindisi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 109.499 test.

Sono 2.471 i pazienti guariti.

1.513 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.479 così divisi:

1.473 nella Provincia di Bari (un caso è stato eliminato dal database);

383 nella Provincia di Bat;

651 nella Provincia di Brindisi;

1.152 nella Provincia di Foggia;

511 nella Provincia di Lecce;

280 nella Provincia di Taranto;

28  attribuiti a residenti fuori regione;

1 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

APPROFONDIMENTO SUL DATO DELLA PROVINCIA DI FOGGIA

Con riferimento alla situazione della Provincia di Foggia e in particolare al focolaio individuato il 24 maggio del nucleo familiare di 5 persone risultato positivo al coronavirus, il direttore della ASL di Foggia Vito Piazzolla comunica che la Asl ha sottoposto a sorveglianza sanitaria 83 persone che quindi si trovano in isolamento. Al momento sono risultate positive altre 9 persone. Delle persone positive nell’ambito di questo focolaio, 3 hanno avuto necessità di ricovero.  Le altre sono in quarantena domiciliare e le loro condizioni di salute sono buone.