SEMPRE PIU’ REALE L’IPOTESI DI CHIUSURA DELL’UDT DI SAN NICANDRO

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Con l’invecchiamento della popolazione, si assiste ad un incremento di patologie cronico-degenerative e disabilità, con conseguente aumento di bisogni assistenziali. In tale contesto diventa strategico il potenziamento dell’assistenza territoriale ridefinendo le reti assistenziali utili a garantire una risposta ai bisogni di salute dei cittadini. A seguito di tagli di posti letto negli ospedali per acuti, è opportuno un potenziamento dei servizi territoriali, inoltre è utile anche una integrazione tra ospedale e territorio per garantire la continuità delle cure senza soluzione di continuità.

A tale scopo, dal 2005, nasce a San Nicandro (ma anche in altri comuni del Gargano) l’Unità di Degenza Territoriale (UDT) tra i primi ad aprire sul territorio nazionale, oggi sono sempre più presenti in tutte le regioni sotto il nome di Ospedali di Comunità, ultima approvazione frutto di un’intesa in Conferenza Stato – Regioni del febbraio 2020.

L’UDT è un servizio territoriale inserito nella rete dei servizi distrettuali volta a garantire una rapida risposta assistenziale, in regime di ricovero, a persone in condizioni di bisogno assistenziale e socio-sanitario.

Garantisce le cure ad utenti affetti da patologie croniche in fase di scompenso, a bassa complessità assistenziale che periodicamente necessita di controlli o terapie particolari, persone che a seguito di malattie acute o evolutive necessitano di terapie difficilmente erogabili a domicilio, malati in fare preterminale – terminale e non gestibili a domicilio che richiedono un periodo di ricovero limitato.

Al loro interno possono essere accolti anche utenti dimessi dall’ospedale, in dimissione protetta, ma anche utenti con problemi familiari o sociali. Infatti, sentito gli addetti, sono numerosi i casi disperati dimessi da ospedale per acuti che, in attesa di sistemazione idonea, hanno usufruito del ricovero in questo reparto, ma probabilmente di questo a qualcuno non importa e forse si preferisce favorire altro (attivazione di altro servizio pubblico o privato a pagamento). Da quanto sopra descritto, si tratti quindi di una struttura notevolmente importante per la cittadinanza di San Nicandro.

Purtroppo, ancora una volta alla nostra cittadina, come già accaduto in passato per altri servizi, si rischia di perdere anche questo. Infatti è sempre più realistica l’ipotesi (come già accennato in articoli precedenti) che il reparto UDT venga chiuso. Sono diverse le “voci di corridoio” che circolano ma niente di specifico da parte della dirigenza dell’Asl.

Tutto inizia ai primi di marzo 2020, quando a causa della pandemia del Covid-19, tutti i pazienti ricoverati, su disposizione della Direzione AslFg vengono dimessi, tranne un solo paziente che per motivi clinici, assistenziali, familiari e sociali e per i successivi decreti ministeriali, resta ricoverato, superando a tutt’oggi i giorni previsti dal regolamento. Per tale motivo la Direzione Distrettuale si sta impegnando in una sistemazione definitiva in altra struttura idonea.

Tuttavia, in data 4 maggio 2020, la Regione Puglia forniva alle Asl dettagliate indicazioni riguardanti la possibile e graduale ripresa delle attività sanitarie, pur non menzionando gli Ospedali di Comunità (UDT) che comunque rientrano tra i servizi assistenziali residenziali territoriali; inoltre, visto il D.L. del 19 maggio, si evince l’importanza dei servizi territoriali soprattutto in questa fase post/emergenziale.

Nonostante questo, tutt’oggi, non si parla di possibilità di ricoveri presso l’UDT (nonostante siano pervenute al P.U.A. di San Marco in Lamis diverse richieste di ricovero da parte di medici di medicina generale). Anzi, conseguente alla dimissione del paziente sopra citata, avverrà la chiusura, tanto è vero che il personale in servizio, alle dipendenze dalla società in house dell’AslFg, cioè la Sanitàservice, sta avendo già indicazioni di trasferimento in altro servizio. Il tutto senza una spiegazione da parte della Direzione Generale e Distrettuale dell’AslFg, sul futuro di questa importanza per il nostro territorio.

Onde evitare la perdita di questo servizio per Sa Nicandro, si chiede l’intervento degli organi competenti ed, in primis, il sindaco Ciavarella magari anche in collaborazione con gli altri sindaci di Vico del Gargano e di Vieste e tutti coloro che in momenti di campagna elettorale si dimostrano disponibili a soluzioni a tutela del territorio proprio per chiedere all’Asl chiarimenti in merito vista la poca trasparenza sul problema in questione a dare risposte ai cittadini, all’utenza ed al personale tutto.

Anche la cittadinanza è invitata ad intervenire in protesta a questa decisione da parte dei dirigenti dell’AslFg.