Home Blog Pagina 472

SAN NICANDRO GARGANICO, CONOSCIAMO MEGLIO QUESTA CITTA’ (ULTIMA PARTE)

Altra originale manifestazione folkloristica, per il Gargano, è quella della festa del Carnevale che si svolge a San Nicandro. Nelle maschere predomina la classica coppia paesana del “pastore e della pacchiana”. La donna indossa una gonna in castorino nero, bordata da fasce trapunte in oro che, a seconda del numero (una, due, tre) indicano il ceto sociale di chi la indossa. Una banda dorata indica che la donna appartiene al ceto medio, due alla classe superiore e tre alla nobiltà. Sul davanti una ricca “vantera” in seta sgargiante; il corpetto, in velluto, è privo di maniche e sotto di esso appare una candida camicia di trina. Un fiammante fazzoletto in seta a vivaci colori in testa ed un altro, pure in seta, sulle spalle completano l’antico abbigliamento delle signore di San Nicandro. Il già ricco costume viene ancora arricchito dai gioielli di famiglia, tramandati di generazione in generazione. Collane, fermagli, goliere, orecchini, braccialetti d’oro splendono al tiepido sole e rendono più solenne la classica bellezza delle donne del luogo. Accanto ad esse l’uomo indossa il tradizionale costume in velluto marrone con i calzoni al ginocchio, calze bianche e gambali in velluto. Le maschere che fanno corteo alla classica coppia, rievocano nelle loro mascherature le antiche figure tanto care al popolo che ama lasciare le proprie preoccupazioni per godere in letizia ed in serenità questa festa antica che si svolge ancora secondo la tradizione del passato.

Fanno parte della tradizione popolare e del folklore anche i proverbi sannicandresi, che si ritrovano anche in altre parte d’Italia con lievi varianti ed in essi si scorge, abilmente celato sotto il sorriso, il consiglio e l’ammonimento. Un proverbio assai in voga qui è questo: “Na vota sola c’ mbenn Cola” cioè “una volta sola si impicca Cola”. Equivalente all’altro “una volta casca l’asino al fosso” e trae origine dalla leggenda di un certo Cola dissipatore e gaudente a cui il padre, morendo, fece credere di non lasciare niente. Disperato e in miseria, Cola decise di impiccarsi. Detto fatto: legò il cappio ad una trave e nel momento di passare la testa nel nodo scorsoio, la trave, per il peso, si ruppe e una pioggia di monete d’oro cadde sulla testa dell’aspirante suicida. Il padre, previdente, aveva nascosto qui il tesoro. Di nuovo ricco, Cola però aveva imparato la lezione ed agli amici che lo invitavano a scialacquare rispondeva: “Na vota sola c’ mbenn’ Cola”.

Se si fa uno sgarbo ad un ragazzino sannicandrese costui, aprendo la mano e facendo osservare il palmo, dirò: “Sott’ a sta mana n’g chiov” (sotto questa mano non ci piove). Il che significa che, alla prima occasione, egli reagirà adeguatamente allo sgarbo. Un altro significativo proverbio sannicandrese, e, in genere, di tutti i popoli del Gargano è quello: “Omm’n d’ vin, cent’ e nu carlin” (uomini di vino, cento un carlino. Il carlino era una moneta equivalente a 17 soldi) per ammonire che gli ubriachi non vengono tenuti in considerazione. E ancora “A Natal nu bell’ spid’ a Pasqua nu bell’ v’stit’” (A Natale un bello spiedo – cioè una tavola ricca – ed a Pasqua un bel vestito), vale a dire “ogni cosa a suo tempo. E Poi “Ogne lena tè lu fum’ soja” (ogni legna ha il suo fumo, come per dire che nessuno è privo di difetti. “Pacc’ e p’cc’ninn Dij l’aiuta” (Pazzi e piccini Dio li aiuta) è il proverbio che dimostra come Dio prediliga i bisognosi d’aiuto. Uno dei più saggi ed originali dei proverbi del luogo è questo “Cvadd’ d’ carrozza, bona giuv’ntù, mala v’cchiezza” (I cavalli di carrozza buona gioventù e cattiva vecchiezza). Ciò significa che il cattivo autogoverno di ognuno non deve provocare la triste sorte cui vanno incontro i cavalli che, amorosamente curati durante il vigore della gioventù, quando diventano vecchi ed inutili vengono mandati al macello; quindi l’ammonimento a provvedere bene al proprio futuro.

Ai piedi della montagna, circondato dal verde, San Nicandro offre al visitatore l’inestimabile dono di una ospitalità arcaica e sincera, perchè innata da secoli nel cuore del popolo. E, insieme ad essa, il forestiero troverà amicizia disinteressata, quiete e tranquillità. Udrà al mattino cantare l’allodola e la notte l’usignolo che veglia sui merli dell’antico castello svevo,

Ma San Nicandro ha anche la sua bellissima spiaggia, è quella di Torre Maletta.l La località prende il nome da una bianca torre sul mare, ai piedi della montagna che, al tempo delle incursioni dalmate e turche, come tutte le torri del Gargano, funzionava da torre di avviso in caso di pericoli di invasioni provenienti dal mare. In questi ultimi tempi è sorto a Torre Maletta un interessante centro turistico balenare in constante sviluppo che durante la stagione estiva è assai frequentati dai bagnanti provenienti dai paesi vicini Apricena, Lesina, Poggio Imperiale, San Severo oltre, naturalmente, i sannicandresi. Una nota di folklore è data dalle costruzioni a trullo, simili a quelle di Alberobello, famose in tutto il mondo, In loco funzionano egregiamente quattro ristoranti i cui cuochi sono degli autentici specialisti dei piatti tipici del luogo di mare ed in special modo della zuppa di pesce confezionata col freschissimo pesce pescato sul posto. Completano il centro turistico tre “night clubs” con ottimi complessi che allietano le lunghi notte della riviera garganica.

Anche San Nicandro, con i suoi dintorni si sta allineando al turismo moderno. Inoltre qui si può trovare della buona caccia; non lontano si pescano le anguille squisite, vi sono ottimi e genuini prodotti della pastorizia locale, quindi latticini, giuncate, uova di bufala, ricotta, ecc. L’olio è ottimo e puro, in vino sincero, la frutta abbondante e nulla manca per definire questo luogo un paradiso terrestre.

Fino a poco tempo fa, questi luoghi erano conosciuti solo da pochi e raffinati viaggiatori; oggi il turismo di massa li sta svelando agli italiani e stranieri che conserveranno, per anni, vivo nella loro memoria il ricordo della bellezza intatta di questi luoghi paradisiaci e della umana ospitalità degli abitanti di uno dei luoghi più belli d’Italia. (Fine)

Luigi Scocco

DA LUNEDI’ RIAPRONO TUTTE LE CHIESE DI SAN NICANDRO

Da lunedì 18 maggio tutte le Parrocchie di San Nicandro riapriranno ai propri fedeli. Ciascuna parrocchia comunicherà sul suo sito web orari del rosario e delle sante messe giornaliere e l’orario delle messe domenicali.

Ecco le principali raccomandazioni da osservare da parte dei fedeli.

  • il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/ respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° C o è stato in contatto con persone positive a SARS- CoV-2 nei giorni precedenti; osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.
  • vietato l’ingresso a coloro che arrivano sprovvisti di mascherine
  • garantire la distanza di almeno 1 metro dagli altari laterali e dalle opere d’arte onde evitare possibili contaminazioni con i beni culturali presenti.
  • è vietata la presentazione dei doni da parte dei fedeli
  • ammessa la presenza di un organista, ma non il coro
  • si continua ad omettere lo scambio del segno della pace.
  • la Comunione avviene dopo che il celebrante avrà curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso e indossando la mascherina; abbiano cura di offrire l’ostia esclusivamente sulle mani dei fedeli e senza venire a contatto con esse.
  • prima della comunione il celebrante dice ad alta voce: Il corpo di Cristo; tutti rispondono: Amen evitando così di dirlo singolarmente ad ogni comunicando.
  • i fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria anche durante la processione di comunione.
  • le offerte possono essere raccolte alla fine della celebrazione, magari prima della benedizione finale. Oppure si possono predisporre dei contenitori collocandoli in un luogo ritenuto idoneo.
  • si continua a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.

ASL FG: LE ATTIVITÀ E LE PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE RIPRENDERANNO IN MODO GRADUALE

0

Per contenere e ridurre il contagio da COVID19, si comunica che le attività e le prestazioni socio-sanitarie, riprenderanno in modo graduale. A tal proposito vi invitiamo a non recarvi agli sportelli CUP fino a nuova disposizione. Gli sportelli fisici (casse cup/ticket) restano chiusi. Le attività ambulatoriali riprenderanno con la riprogrammazione delle visite e delle prestazioni rimaste in attesa dal 9 marzo.

Gli operatori del CONTACT CENTER riavvieranno le attività contattando tutti i pazienti a partire dal giorno di blocco delle attività, verificando la loro intenzione di effettuare la prestazione e registreranno la nuova prenotazione in ordine cronologico dal giorno di avvio delle attività.

Le nuove prenotazioni avranno orari precisi che dovranno essere assolutamente rispettati, per non perdere l’erogazione delle prestazioni.

L’UTENTE CHE, AL MOMENTO DELLA PRESTAZIONE, NON HA FORNITO UN RECAPITO TELEFONICO DOVRÀ CONTATTARE IL NUMERO VERDE 800 466 222 E FORNIRE ALL’OPERATORE UN PROPRIO CONTATTO. 

FASE 2: COLDIRETTI PUGLIA, ECCO VADEMECUM AGRITURISMO E MASSERIE DIDATTICHE PER SALVARE VACANZE

0

Arriva il vademecum per la sicurezza anti Covid-19 per gli 850 agriturismi pugliesi e le centinaia di masserie didattiche pronte alla riapertura dopo il lungo periodo di lockdown in vista della prossima stagione estiva e della necessità di dare un supporto alle famiglie per progetti educativi per i bambini in ampi spazi green.

E’ quanto annuncia la Coldiretti Puglia in riferimento all’avvio della Fase 2 per non perdere quasi 1 milione di presenze nelle campagne pugliesi e sostenere le famiglie con i bambini che alla ripresa delle attività possono in sicurezza riprendere le lezioni di educazione alla Campagna Amica nelle masserie didattiche.
“Agriturismi e fattorie situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”, afferma Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti.
Per vivere in tutta tranquillità la sosta e il soggiorno nelle aziende agrituristiche l’associazione Terranostra di Coldiretti ha stilato un vademecum di comportamenti sia per i servizi di ristorazione che per l’alloggio, oltre che per la gestione in sicurezza dell’accoglienza dei bambini per le lezioni di agricultura, rispondente alle sollecitazioni di Coldiretti Donne Impresa che da 20 anni si occupa del progetto di Educazione alla Campagna Amica. Al primo posto c’è la valorizzazione e l’utilizzo degli ampi spazi all’aperto degli agriturismi e delle masserie didattiche, in modo da garantire al meglio – evidenzia la Coldiretti – le misure di sicurezza con la massima distanza fra i tavoli.

Ma non basta – continua la Coldiretti – il protocollo prevede diverse misure precauzionali per la tranquillità di ospiti e lavoratori: dall’uso di igienizzanti al mantenimento delle distanze fra gli ospiti e fra i lavoratori, dalla sanificazione delle camere a quella dei dispenser di acqua nelle aree comuni, dalla disinfezione di tavoli e sedie alla pulizia delle stoviglie a temperature mai inferiori ai 70 gradi, dall’organizzazione di momenti di didattica all’aperto per evitare assembramenti in luoghi chiusi, alla gestione dei pagamenti con servizi a distanza per ridurre al minimo qualsiasi contatto con il denaro fisico. Regole di sicurezza vengono poi indicate per l’agricampeggio, per il cibo da asporto e per la consegna di pasti a domicilio mentre alle aziende sono state fornite anche le grafiche per i cartelloni informativi da disporre all’ingresso, nelle sale comuni e nelle camere.

“Dall’agri-campeggio all’agri-relax, dalla semplicità dell’accoglienza rurale ai buffet con i prodotti dell’orto, alle passeggiate ritempranti nella natura, sono alla base del gradimento in crescita dei turisti rispetto al paesaggio e all’enogastronomia. Il successo degli agriturismi pugliesi continua a ruotare attorno all’enogastronomia, con i cuochi contadini di Campagna amica che preparano piatti della tradizione con mirabile maestria”, conclude il presidente De Miccolis. Gli agriturismi di Campagna amica mettono a disposizione anche spazi attrezzati per pic-nic all’aria aperta che rispettano le esigenze di indipendenza di chi ama dedicarsi alla cucina in piena autonomia, ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali. Grandi opportunità anche dalla vendita diretta, con il 40 per cento delle aziende regionali che vendono prodotti propri ed il 20 per cento prodotti biologici.

“Il protocollo anche per le masserie didattiche – spiega Floriana Fanizza, leader nazionale di Coldiretti Donne Impresa – traccia il percorso in sicurezza per riaprire i cancelli di masserie e fattorie, i percorsi naturalistici, le aree con gli animali e la pet therapy e gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Italy per grandi e piccini. Siamo convinti che la Rete delle fattorie didattiche di Coldiretti in Puglia, in collaborazione con gli enti locali e le altre autorità territoriali coinvolte possa rappresentare, in questo momento di emergenza, un valido supporto alle politiche di sostegno dei bambini e delle loro famiglie per affrontare le prossime “Fasi” della ripresa dall’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia e la Puglia e, nel contempo, dare sollievo a questo settore cosi innovativo dell’imprenditorialità agricola tutta al femminile”, aggiunge la responsabile Fanizza.

Il Vademecum spiega come organizzare l’attività didattica in piccoli gruppi di 10 bambini, garantendo gli standard di sicurezza anche ai tempi del Coronavirus, un aiuto fondamentale per le famiglie e per i tanti genitori che hanno avuto modo di tornare al lavoro.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 15 MAGGIO

0

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 15 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.110 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 10 casi, così suddivisi:

1 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia Bat;

5 nella Provincia di Brindisi;

4 nella Provincia di Foggia;

0 nella Provincia di Lecce;

0 nella Provincia di Taranto.

Oggi non sono stati registrati decessi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 87.687 test.

Sono 1.724 i pazienti guariti.

2.181 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.366 così divisi:

1.431 nella Provincia di Bari;

382 nella Provincia di Bat;

610 nella Provincia di Brindisi;

1.121 nella Provincia di Foggia;

507 nella Provincia di Lecce;

275 nella Provincia di Taranto;

29 attribuiti a residenti fuori regione;

1 per il quale è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

Un caso registrato nella provincia di Lecce nei giorni scorsi è stato eliminato dal database in quanto doppio. Il totale dei casi di Lecce passa così a 507. Pertanto, il numero dei casi totali e degli attualmente positivi è incrementato di 9 unità.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

“IL MIO MONDO” DI GIUSEPPE SCANZANO

Civico 93 ha sempre avuto un occhio particolare oltre alle problematiche della nostra cittadina, soprattutto per la cultura. Quando poi la cultura riguarda un’opera pubblicata da un sannicandrese siamo ancora più convinti come San Nicandro possa esprimere potenzialità finora nascoste o solo accennate.

Giuseppe Scanzano ha pubblicato il libro dal titolo “Il mio mondo” di cui, in foto, la locandina e che sarà in vendita da lunedì 18 maggio prossimo.

Ad maiora a Giuseppe per traguardi sempre più importanti.

 

FINANZA, OPERAZIONE DOPPIO PACCO. ARRESTO PER BANCAROTTA E SEQUESTRO BENI E 3 MILIONI DI EURO

0

I militari della Guardia di Finanza di Bologna, in collaborazione con il Comando Provinciale di Foggia, hanno eseguito, su disposizione del GIP del locale Tribunale, Dott. Domenico Truppa, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di C.D., classe 1959, imprenditore residente in provincia di Foggia, in quanto ritenuto responsabile di bancarotta fraudolenta e di plurimi reati fiscali, in concorso con altre 4 persone denunciate a piede libero.

È stato altresì disposto il sequestro preventivo di n. 15 autovetture e somme fino all’ammontare di € 1.956.721, quale provento del reato di bancarotta, ed il sequestro preventivo per equivalente di beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie fino all’ammontare di € 1.075.952, pari al valore delle somme sottratte al pagamento delle imposte.

Le indagini eseguite dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bologna, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bologna, nella persona del dott. Nicola Scalabrini, hanno consentito di far luce sulle vicende relative al fallimento di una società operante nel settore della compravendita di autovetture ed altri beni, affermata nella zona di Cerignola e la cui sede è stata successivamente trasferita a Bologna.

Gli approfondimenti condotti hanno permesso di delineare numerose condotte illecite poste in essere dal principale indagato che, nell’arco di circa cinque anni, si è reso responsabile non solo di reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale, documentale e per operazioni dolose ma anche dei reati di natura tributaria di dichiarazione infedele, omessa presentazione di dichiarazioni fiscali e distruzione di documentazione contabile.

In particolare, le indagini hanno permesso di evidenziare l’esistenza di un preordinato progetto delittuoso consistente, in una prima fase, nel far “sparire” la società, spostandone la sede a Bologna, presso un indirizzo ove risultava sconosciuta e quindi irreperibile, e intestando le quote e le cariche a soggetti prestanome nullatenenti; successivamente, l’attività commerciale veniva proseguita in completa evasione di imposte (senza assolvere agli obblighi di registrazione, dichiarazione e versamento delle imposte) e ponendo in essere truffe a danno di ignari fornitori.

Questi ultimi, dopo il versamento di alcuni acconti, ricevevano in pagamento assegni postdatati privi di copertura e/o resi irregolari alla data dell’incasso in quanto, nel frattempo, era cambiato l’amministratore formale e quindi la persona autorizzata alla firma della traenza alla data apparente dell’assegno. L’irreperibilità della società e degli amministratori rendeva vano anche qualsiasi tentativo da parte dei creditori di poter far valere le proprie spettanze.

Tali comportamenti facevano sorgere, di conseguenza, in capo all’impresa ingenti debiti a cui la stessa non riusciva a far fronte dal momento che i proventi derivanti dalla vendita dei beni aziendali (compresi quelli acquisiti in frode) venivano distratti dall’indagato dalle casse della società causandone inevitabilmente il fallimento.

Contestualmente alla misura cautelare e ai sequestri sono state eseguite numerose perquisizioni locali in provincia di Foggia, Venezia, Verona, Treviso, Rovigo e Cosenza.

In particolare, nel corso delle attività è stato, altresì, rintracciato a Treviso e tratto in arresto un soggetto indagato nell’ambito dell’operazione odierna, sul quale pendeva un Ordine di carcerazione per reati connessi al traffico di stupefacenti.

L’operazione odierna è espressione della particolare attenzione del Corpo nei confronti dei molteplici fenomeni in cui si dispiegano le illecite attività connesse ai reati fallimentari e testimonia il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e a salvaguardia delle realtà aziendali.

MINACCIA LA MADRE CON UN GROSSO COLTELLO DA CUCINA, ARRESTATA

0

I militari della Compagnia di Cerignola hanno arrestato per “maltrattamenti in famiglia” e denunciato per estorsione una donna di Cerignola, già nota alle forze dell’ordine.

Quando, alcuni giorni fa, i Carabinieri sono intervenuti, la donna stava inveendo contro l’anziana madre, presso l’abitazione di quest’ultima, minacciandola per avere la somma di 200 euro. I militari la hanno  subito bloccata e identificata, trovandola in possesso di un grosso coltello da cucina, custodito nella borsa, con cui poco prima la donna aveva minacciato la madre. Gli immediati accertamenti dei Carabinieri hanno consentito di appurare che la donna già in altre circostanze aveva costretto con le minacce i suoi genitori a consegnarle varie somme di denaro, cagionando loro uno stato di paura e preoccupazione per la propria incolumità.

Condotta negli uffici della locale Compagnia Carabinieri è stata arrestata per maltrattamenti in famiglia. Dopo le formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia, la stessa è stata associata al carcere di Foggia. Dopo la convalida dell’arresto, il Gip del Capoluogo ha emesso nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione con i genitori

SAN NICANDRO GARGANICO, CONOSCIAMO MEGLIO QUESTA CITTA’ (3^ PARTE)

Il popolo di San Nicandro è lavoratore, assai attaccato alla famiglia, alle tradizioni del suo paese ed ha dovuto lottare assai duramente per conquistare l’attuale benessere che lo pone tra le popolazioni del comprensorio a più alto livello di vita. Ha trasformato le paludi in feconde terre produttive che danno un buonissimi reddito agricolo, ha risolto i problemi del bracciantato agricolo in modo ammirevole ed inoltre contribuisce col proprio lavoro, ma con la propria intelligenza ed onestà allo sviluppo turistico e sociale della zona. Molto, fino a qualche tempo addietro, si parlava del brigantaggio a San Nicandro. Si è scritto che il brigantaggio a San Nicandro aveva profonde radici nel popolo. Ma perché? Perché attraverso i secoli di servitù nazionale e straniera, il fiero popolo di questa cittadina ha sentito pesare sempre il tallone di ferro dei signorotti del luogo. Ha dovuto subire la servitù della gleba, l’assurdo diritto dello “jus primae noctis”, è stato sempre – volutamente – tenuto in uno stato di ignoranza veramente sconfortante. E’ allora decise di reagire. Ma come? Dandosi alla macchia e formando delle bande armate in continuo agguato molte spelonche dell’Ingarano, fortilizio inaccessibile alle forze dell’ordine costituito. Perciò il brigantaggio, l’abigeato sono stati fiorenti per secoli in questa località, ma quando le condizioni di vita sono migliorate, quando la comunicazione con centri più progrediti sono state facilitate, il brigantaggio è andata graduatamente scomparendo. Ciò è tanto vero che l’indice di criminalità di San Nicandro, che era uno dei più alti del comprensorio, attualmente è all’ultimo posto nella statistica criminale, mentre da una accurata indagine, risulta che San Nicandro ha – in percentuale – il maggior numero di giovani iscritti alle scuole, tra tutta la popolazione scolastica della provincia di Foggia. E’ questo un primato di cui può andare ben fiero ogni sannicandrese. Anche la disoccupazione è pressocchè inesistente. L’occupazione “in loco” dei nativi è facilitata dallo sviluppo del turismo e poiché non mancano né siti incantevoli, né mare, né lago, né aria pura. Non si è difficile profeti nel predire anche per San Nicandro un fiorente avvenire turistico.

Numerose sono le specialità gastronomiche di San Nicandro: le mozzarelle, la ricotta, ma la più buona è senz’altro il pane, il buon pane di frumento, cotto negli antichi forni a legna. Impastato durante la notte dalle massaie e lievitato con un pizzico di pasta inacidita, viene informato in forme che variano dai 3 a 5 kg e cotti nei forni del paese Appena cotta, la pagnotta emana un soave odore di… casa antica dove il pane era ancora l’alimento principale di queste popolazioni frugali. La forma alta e la lievità del pane fanno sì che esso si conservi fresco anche dopo sei o sette giorni dalla sua cottura. Ed è una usanza gentile e ben gradita offrire all’ospite questo pane che è un nostalgico ricordo del paese natio. Quando nelle lontane e convulse metropoli due sannicandresi si incontrano, il loro primo comune rimpianto è: “Ah! Il pane di San Nicandro”. Al ricordo di quel pane tornano i ricordi del paese e del mistico sono della campana grande nel tocco magico delle “due di notte”.

Religioso per natura e tradizione, il popolo sannicandrese conserva ancora intatti gli antichi riti religiosi con lo stesso amore degli antenati. Per esempio, la sera del Giovedì Santo la processione si snoda lentamente al canto degli inni religiosi lungo le strade del paese. Grandi statue della Passione, recate a spalla dai nativi, procedono una Madonna Addolorata che segue il Cristo Morto, ammantata di gramaglie, sul cui petto brilla il cuore trafitto di sette spade d’argento. Alla luce tremolante delle fiaccole la scena assume una tragicità veramente suggestiva e commovente. Le donne del luogo piangono di commozione per il dolore della Grande Madre che segue il Figlio morto sulla Croce il cui corpo è ricoperto di fiori che ogni bambino vi ha deposto. La grande campana della chiesa di Santa Maria del Borgo asciugherà quelle lacrime quando il bianco vessillo della Resurrezione si alzerà verso l’azzurro del cielo per annunciare al popolo la grande novella di Cristo risorto.

Un’altra tipica espressione del folklore locale è la tradizione della “Ndrandla”. Essa è originata dalle due qualità fondamentali del popolo di San Nicandro: l’a more verso la propria donna ed il profondo senso religioso. La “Ndrandla” cera e propria era la tavoletta di duro legno di cerro lunga 70 cm e largo 20 cm che serviva alle donne del luogo per fare il bucato. Durante la settimana santa veniva appesa, per mezzo di robusti funi, al vano delle porte dei tipici “bassi” e serviva da piedistallo alle coppie di fidanzati che, al primo squillo della campana che annunziava la Resurrezione, al mattino del Sabato Santo, davano l’avvio all’altalena e su..su..su i giovani, in piedi sulla tavoletta, allacciati alla vita, dondolavano verso il cielo di primavera con le funi inghirlandate di fiori e di trami di olivo cantando, a due voci, gli strambotti amorosi.

“Jorè, che splendore ‘ndo ciel’ ogg’ e lu cor’ m’ sent tutt’ ardent’ d’amor”. E poi: “E iore.. quiss’ è amor’ d’ Pasqua e grand amor sim’ figghje d0 lu S’gnor”. Tale tradizione era più sentita nella parte antica di San Nicandro, a Terravecchia, e allora tutto il rione fino all’alba era in movimento per mettere rametti di olivo e fiori alle funi per cercare di rendere più gaia la festa e più bella la propria altalena. A volte, sotto l’architrave della porta, si accendevano lampadine colorate ed era un brulichio festoso, un vociare, un affaccendarsi di gioia nell’attesa dell’attimo irrepetibile della Resurrezione. Salivano sull’altalena infiorata non solo i fidanzati, ma anche vecchi sposi, nonno e nipote, amico ed amica e..via.. in un dondolio festoso cantando ingenui canti d’amore, canti di primavera sgorgati dalla semplice anima del popolo, canti di felicità pura, di gioia piena di gloria dell’amore vero e gloria di Cristo Risorto. Ma ora, disgraziatamente, questa originalissima tradizione popolare derivata, forse, dagli antichi riti pagani in onore della Natura risorgente, va lentamente scomparendo, uccisa dal progresso.. televisivo e dal continuo livellamento di ogni forma di divertimento. Resta soltanto il ricordo melanconico di questa festa gioiosa e i sannicandresi più anziani ora sospirano: “Che cosa bella i Ndrandla d’ Sant L’candr’”. (Continua)

Luigi Scocco

ANCHE LA STAZIONE FERROVIARIA DI SAN NICANDRO PRONTA PER LA FASE 2

Le Ferrovie del Gargano hanno già predisposto tutte le misure necessario per evitare al massimo la possibilità di eventuali pericoli di contagio di coronavirus all’interno delle sue strutture.

La stazione di San Nicandro ha rifatto il look proprio per essere pronta per la Fase 2. Sono stati ben evidenziati i cartelli relativi ai comportamenti che devono tenere i passeggeri per la biglietteria, per l’attesa del treno ed altro.

Insomma un viaggio che comincia con una evidente sicurezza dal punto di vista sanitario e continua con i treni che seguono le procedure impartite dal governo per la sanificazione continua.

AVIS, SI DONA DOMENICA 17 MAGGIO

L’Avis vi aspetta domenica mattina 17 maggio, a partire dalle ore 8.00, presso il Poliambulatorio di via Matteo del Campo per un’altra donazione di sangue. Si fa appello, soprattutto a chi non ha mai donato, a venire a dare un segno tangibile di altruismo e solidarietà in un periodo particolare come questo.

IN TUTTA LA PUGLIA RIAPRONO I MERCATI ALIMENTARI, NON ALIMENTARI E MISTI

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha emanato un’ordinanza (num. 235) in materia di mercati per tutti settori merceologici: alimentari, non alimentari e misti. Le disposizioni avranno efficacia sull’intero territorio regionale dal 18 maggio 2020 sino al 1 giugno 2020.

“Questa ordinanza è il frutto di un percorso partecipato, che ha visto impegnati operatori, rappresentanti di categoria, sindaci e uffici regionali – dichiara il presidente Emiliano – è importante sì ripartire, ma sempre in sicurezza. Queste misure quindi devono sempre essere accompagnate da senso di responsabilità e grande attenzione verso sé stessi e gli altri”.

“Abbiamo accolto le richieste dei commercianti – dichiara l’assessore allo Sviluppo economico Cosimo Borraccino – in comune accordo con i sindaci, discusse durante la videoconferenza da noi promossa qualche giorno fa. Esprimo soddisfazione per l’avvio di queste attività lavorative esercitate in Puglia da oltre 15mila ambulanti”

L’ordinanza num. 235 dispone che:

le Amministrazioni comunali possono procedere all’apertura dei mercati sul proprio territorio, per tutti settori merceologici: alimentari, non alimentari e misti purché, a cura dei Comuni stessi, siano osservate e fatte osservare le misure di prevenzione e di sicurezza, previste nel presente provvedimento, assicurando il rispetto delle misure generali per la prevenzione della trasmissione del virus ed in particolare, il distanziamento fisico, l’igiene delle mani e della persona, la pulizia e la sanificazione degli ambienti di lavoro e l’uso di dispositivi di protezione individuale laddove il distanziamento fisico non possa avere luogo nonché nel rispetto delle misure specifiche di seguito stabilite.

Al fine di assicurare il necessario livello di cautela e di prevenzione dei rischi da contagio COVID-19, le Amministrazioni comunali devono adottare le seguenti misure:

  1. a. ridefinire il layout dell’area mercatale, con individuazione del numero massimo di posteggi onde garantire l’efficace rispetto delle misure di sicurezza precauzionali, nonché dei corridoi di transito che dovranno avere possibilmente una ampiezza minima di 2,40 mt in caso di percorso unidirezionale e di 3,80 mt in caso di percorsi bidirezionali, con apposite separazioni per dividere i due sensi di marcia; con apposito provvedimento di riapertura dell’area mercatale verrà disciplinato l’orario di apertura della stessa secondo il layout predisposto;
  2. b. perimetrare l’area mercatale per regolamentare e scaglionare, qualora necessario, gli accessi, al fine di garantire, in funzione degli spazi disponibili, il mantenimento del distanziamento interpersonale in tutte le attività e le loro fasi;
  3. c. in caso di esigenza di contingentamento degli accessi alle aree mercatali, possono avvalersi del personale incaricato dagli operatori economici, che dovrà in particolare vigilare sul numero massimo di presenze contemporanee di avventori;
  4. differenziare, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita con appositi contenitori per la raccolta rifiuti ai rispettivi varchi;
  5. organizzare l’attività di raccolta rifiuti mediante proprio personale o mediante il personale incaricato del servizio;
  6. provvedere alla pulizia e disinfezione delle aree mercatali nelle ore precedenti all’apertura; g. dare informazione adeguata agli operatori e cittadini sulle misure adottate, anche mediante posizionamenti di cartelli;

Al fine di assicurare il necessario livello di cautela e di prevenzione dei rischi da contagio COVID-19, gli operatori mercatali devono adottare le seguenti misure:

  1. a. rispettare, per quanto applicabili, le indicazioni per la valutazione integrata del rischio di venire a contatto con fonti di contagio in occasione di lavoro, di prossimità connessa ai processi lavorativi, nonché l’impatto connesso al rischio di aggregazione sociale anche verso “terzi” nonché le misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di lotta all’insorgenza di focolai epidemici contenute nel documento INAIL (versione Aprile 2020 e successive) anche in considerazione di quanto già contenuto nei “Protocolli di condivisione” allegati al D.P.C.M. 26-04-2020 per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro stipulati tra Governo e Parti sociali;
  2. b. organizzare la turnazione dei dipendenti in modo da lavorare in squadre fisse di operatori che siano sempre gli stessi per ogni turno;
  3. attrezzare un punto di distribuzione di guanti monouso non forati e un dispenser per l’igienizzante mani, oltre che bidoni con coperchio, presso il proprio posteggio;
  4. rispettare i principi generali e speciali in materia di autocontrollo (HACCP) ai fini della sicurezza degli alimenti;
  5. e. mantenere sempre integri o cambiare all’occorrenza i guanti (sono consigliati guanti in nitrile di colore blu);
  6. f. controllare che i clienti non tocchino gli alimenti se privi di guanti;
  7. g. sottoporre a pulizia e disinfezione ricorrente le superfici in generale delle strutture di vendita;
  8. h. sensibilizzare la propria clientela al rispetto delle distanze sociali di almeno un metro ed al divieto di assembramento;
  9. consentire l’ingresso di fornitori esterni nell’area mercatale solo per reali necessità e senza possibilità di accesso agli spazi produttivi per alcun motivo;

 

IL DIVARIO TRA L’EDUCAZIONE CAMPAGNOLA DEL DOPO GUERRA E QUELLA DEL BENESSERE PRIMA DEL COVID19

Pastorelli: lavorare per mangiare il pane duro. Giovani di oggi: cieco è il loro futuro.

Il garzone che fruiva del riposo, dopo due mesi di interrotto lavoro, si metteva a disposizione dei compagni per riportare le notizie ai loro familiari. Ottimo pretesto per dialogare con qualche volto femminile, i cui uomini erano lontani in altre campagne e, attraverso i pochi attimi di conversazione, carpire e conservare le loro espressioni onde colmare il bagaglio della fantasia.

“Cosa dovrò riferire a tua madre?” Era la domanda che il garzone di turno, prima di partire per il paese, rivolgeva al pastorello di età inferiore agli otto anni. Il ragazzo così rispondeva: “Dille che soltanto il primo giorno ho digiunato per essermi privato di tutto il pane offrendolo in pasto ai cani mastini che mi mostrarono i denti; adesso però mi sono tutti utili e fedeli; mi aiutano a raccogliere la mandria e si attaccano alla coda quando una bestia tenta di invadere il seminato. Dille che la campagna è ricca di cicorie e di finocchietti, e io, durante il pascolo, raccolgo la verdura portandola ai garzoni già pulita e lavata. Inoltre riesco a racimolare una fascina di legna secca per il fuoco serale; gli anziani in cambio, mi fanno scolare il brodo dell’acqua calda della loro minestra che serve a inzuppare le mie fette di pane indurite. Dille che al mattino – aggiungeva – il massaio mi riempie una scodella di siero caldo e quando colma tutti i recipienti di ricotta, se ne avanza, me ne offre un cucchiaio. Dille che mi hanno regalato una pelle di capretto secca da utilizzare come guarda-macchia in modo da riparare i pantaloni dai rovi e dalla rugiada oltre all’incerata per ripararmi dalla pioggia. Dille che ci sono molti campi di grano coltivati e questa estate durante il pascolo potrò spigolare. Sono dispiaciuto per i coetanei del mio quartiere che non hanno trovato ancora un padrone e non hanno di che sfamarsi. Dille di salutarli tutti”.

Il pastorello consegnava al garzone il residuo del suo sale e del suo olio risparmiato da portare alla mamma, promettendo che al rientro del garzone si sarebbe messo a disposizione per qualsiasi servizio.

                                                          I diritti del pastorello

Un kg. di sale e un litro di olio al mese.

Due giorni di riposo dopo due mesi di interrotto lavoro.

Una forma di cacio per il Natale.

Un agnellino o capretto per la Pasqua.

Una pagnotta di due kg. di pane alla settimana.

Un saccone pieno di paglia come lettiera.

Una scodella di legno per i liquidi.

Una cassetta per depositare i viveri.

La quantità di grano spigolato durante il pascolo da dividere con il padrone.

I doveri del genitore moderno

Dare il buon esempio senza parlare.

Se fanno scempio saper sopportare.

Subire le discussioni senza esprimere alcuna opinione.

Non far rumore se dormono in poltrona.

Prestare il sostegno anche alle loro compagne.

Soddisfare ogni “voglio” tenendo aperto il portafoglio.

Mostrarsi abili in compagnia con espressioni di simpatia.

Sorridente quando si lavora o si è sofferente.

Importante non chiedere ai figli mai niente.

Antonio Monte

LE MISURE DEL GOVERNO PER IL TURISMO

0

Dal Bonus vacanze al Fondo per la promozione turistica, dal sostegno ai musei statali alle misure per i lavoratori, passando per Parma capitale della Cultura 2021 e il Fondo da 210 mln per le imprese e le istituzioni culturali. Tante le misure approntate dal governo nel Dl Rilancio per i due settori che rimangono tra i più colpiti dalle misure messe in campo per contenere il contagio da Covid-19. Queste nel dettaglio le misure contenute nel provvedimento da 55 mld complessivi illustrate alla stampa dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini.

PACCHETTO TURISMO

2,4 MILIARDI PER IL BONUS VACANZE

È riconosciuto un contributo fino a 500 euro per le spese sostenute per soggiorni in ambito nazionale presso alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed&breakfast, (imprese codice ATECO 55). Possono ottenere il contributo i nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro, l’importo è modulato a seconda della numerosità del nucleo familiare: 500 euro per nucleo composto da 3 o più soggetti; 300 euro da 2 soggetti; 150 euro da 1 soggetto. Il contributo potrà essere speso dal 1 luglio al 31 dicembre 2020: nell’80% come sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura; nel restante 20% come detrazione dall’imposta sul reddito. Le strutture ricettive potranno cedere il credito ai propri fornitori, a privati, agli istituti di credito o intermediari finanziari.

FONDO PER LA PROMOZIONE TURISTICA

Nasce con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per promuovere i diversi settori e le diverse destinazioni del turismo italiano anche attraverso l’Enit -Agenzia Nazionale del Turismo, organismo che vedrà un maggior coinvolgimento nella propria governance di Regioni, Enti Locali, Comuni e associazioni di categoria.

ESENZIONE IRAP

Le imprese con un volume di ricavi compresi tra 0 e 250 milioni di euro e i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi non sono tenuti al versamento del saldo IRAP 2019 e dell’acconto IRAP 2020.

ESENZIONE IMU

È prevista l’esenzione della prima rata dell’IMU 2020 per: stabilimenti balneari (marittimi, fluviali e lacuali) e termali; immobili di strutture alberghiere ed extra-alberghiere a condizione che le imprese proprietarie siano anche gestori delle attività. È istituito un fondo per il ristoro ai Comuni delle minori entrate.

TUTELE PER I LAVORATORI

I lavoratori stagionali dei settori del turismo non titolari di rapporto di lavoro dipendente o privi di accesso a forme di integrazione salariale, riceveranno un’indennità di 600 euro anche ad aprile e 1.000 euro a maggio.

È prorogata di 9 settimane la cassa integrazione per i lavoratori delle imprese turistiche, delle fiere e dei congressi, che potrà essere utilizzata in via continuativa.

FONDO TURISMO

Nasce con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro (2020-2021) che verranno utilizzati – anche con Cassa Depositi e Prestiti – per le acquisizioni, le ristrutturazioni e la valorizzazione di immobili destinati ad attività turistiche e ricettive.

FONDO EMERGENZE AGENZIE DI VIAGGIO E TOUR OPERATOR

È istituito un fondo emergenze di 25 milioni di euro per sostenere le agenzie di viaggio e i tour operator che hanno subito perdite a causa dell’emergenza Covid-19.

TAX CREDIT AFFITTI

Per le imprese turistiche con un fatturato fino a 5 milioni di euro, e per gli alberghi senza limiti di fatturato, è previsto un credito d’imposta del 60% delle spese per gli affitti degli immobili in cui si svolgono le attività. Potranno usufruire di questo credito le imprese che hanno avuto una perdita di fatturato non inferiore al 50%.

SANIFICAZIONE

Credito d’imposta del 60% (fino a un massimo di 80.000 euro) e contributi (da 15.000 a 100.000 euro in rapporto al numero di dipendenti) per le spese sostenute per l’adeguamento degli spazi e per l’acquisto di dispositivi e apparecchiature per contenere la diffusione del virus Covid-19.

BAR E RISTORANTI

Per promuovere la ripresa delle attività in sicurezza e privilegiare i consumi all’esterno, le imprese di pubblico esercizio (art. 5 della legge n. 287/1991: bar, ristoranti, pizzerie, birrerie, stabilimenti balneari, gelaterie) sono esonerate dal pagamento della tassa di occupazione di spazi e aree pubbliche fino al 31 ottobre del 2020. Fino alla stessa data è sospeso anche il regime di autorizzazioni da parte delle soprintendenze. È istituito un fondo per il ristoro ai Comuni delle minori entrate.

IMPOSTA DI SOGGIORNO

Nasce con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro per il ristoro parziale dei Comuni a fronte delle minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell’imposta di soggiorno. Introdotte semplificazioni degli adempimenti per i gestori delle strutture ricettive responsabili dei pagamenti dell’imposta.

IMPRESE E OPERATORI TURISTICI – CONTRIBUTO PERDITE

Le imprese e gli operatori turistici, con un fatturato fino a 5 milioni di euro, riceveranno un contributo a fondo perduto per il 2020 per un importo proporzionale alla riduzione del fatturato e dei corrispettivi (confronto aprile 2020/aprile 2019).

RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE DELLE IMPRESE

Per le società di capitali e cooperative con un fatturato dai 5 ai 50 milioni di euro che hanno riscontrato una riduzione dell’ammontare dei ricavi non inferiore al 33% e che deliberano un aumento di capitale, sono previste: •DETRAZIONI pari al 20% dei conferimenti •DEDUZIONI del 20% del reddito societario Per le imprese con fatturato superiore a 10 milioni di euro è prevista la possibilità per il “Fondo Patrimonio PMI” di sottoscrivere strumenti finanziari partecipativi.

VERSAMENTI

È prorogata fino al 16 settembre la sospensione delle ritenute, dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali, e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per agenzie di viaggio e turismo, tour operator, bar, ristoranti, aziende termali, parchi di divertimento o tematici, servizi di trasporto, noleggio di attrezzature sportive e ricreative o di strutture e attrezzature per manifestazioni e spettacoli, guide e assistenti turistici e per le altre imprese turistiche.

VOUCHER

Viene esteso da 12 a 18 mesi il termine per usufruire dei voucher ricevuti a compensazione di viaggi e dei pacchetti turistici annullati a causa dell’emergenza Covid-19.

CONCESSIONI BALNEARI

Confermata la proroga già disposta dalla legge 145/2018

ISOLE TREMITI E PESCHICI, BANDIERE BLU ANTI-CRISI

0

Per Peschici non è una novità, ma per le Isole Tremiti si tratta della prima volta. La Bandiera blu sventolerà nei due Comuni del Parco Nazionale del Gargano che esulta per questi importanti riconoscimenti che arrivano in un anno difficilissimo per il turismo. Il Covid-19 non ha fermato l’ong danese Fee (Foundation for Environmental Education), che ha premiato anche quest’anno lo sforzo delle amministrazioni con una cerimonia digitale.

Siamo felicissimi di aver ottenuto per la prima volta questo importante riconoscimento in un anno che non dimenticheremo – spiega il sindaco delle isole Antonio Fentini– anche se alle Isole Tremiti per fortuna il Coronavirus non è mai arrivato. Ad ottenere il marchio di qualità è stata la spiaggia ‘Cala delle Arene’ di San Domino’ Un risultato importante che premia il duro lavoro fatto dall’amministrazione comunale che oggi brinda all’estate 2020″.

Non basta il mare per aggiudicarsi il vessillo blu, ma serve un sistema di servizi riassunto in 32 criteri che la giuria nazionale valuta in modo sempre più dettagliato. Tra questi la raccolta differenziata, la gestione dei rifiuti pericolosi, le spiagge dotate di tutti i servizi e di personale addetto al salvamento, accessibilità per disabili, una buona rete turistica e alberghiera. Senza dimenticare anche una particolare attenzione all’educazione ambientale.

Criteri per i quali sono state confermate anche quest’anno le spiagge di Peschici: Sfinale, Gusmay, baia di Calalunga, Baia di Manaccora, baia San Nicola, Procinisco, Baia di Peschici.

Per la tredicesima volta la bandiera sventola sul nostro mare – aggiunge Franco Tavaglione, sindaco di Peschici– ma oggi questo importante riconoscimento assume una valenza molto più rilevante perché ci permette di promuovere in un periodo di grande crisi un sistema di qualità, pubblico e privato, che funziona alla perfezione. Se a questo si aggiunge che da oltre un mese Peschici è zona bianca, non resta che venire a trascorrere l’estate da noi, perché il Gargano è sicuro”.

Ne è convinto anche il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano Pasquale Pazienza.

L’Ente si complimenta con i sindaci per questo doppio risultato che coinvolge la nostra Area Marina Protetta Isole Tremiti e il Comune di Peschici, dichiara il presidente Pasquale Pazienza. Queste bandiere sono un’iniezione di ottimismo per il turismo che deve ripartire e il nostro Parco ha tutte le carte in regola per garantire ai visitatori un’offerta a 360 gradi. Non solo spiagge ma anche natura incontaminata, enogastronomia di eccellenza, borghi piccoli ma di grande rilievo culturale e scenari ideali per praticare sport all’aria aperta. Tutto questo favorisce anche un turismo lento e sostenibile e fa del Parco Nazionale del Gargano una delle destinazioni più appetibili per l’estate ormai imminente anche perché – con i suoi enormi spazi- è in grado di garantire quel distanziamento sociale imposto dall’emergenza sanitaria”.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 14 MAGGIO

0

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 14 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.844 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 9 casi, così suddivisi:

2 nella Provincia di Bari;

1 nella Provincia Bat;

2 nella Provincia di Brindisi;

2 nella Provincia di Foggia;

0 nella Provincia di Lecce;

2 nella Provincia di Taranto.

E’ stato registrato un decesso, nella provincia di Bat.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 85.557 test.

Sono 1.643 i pazienti guariti.

2.253 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.357 così divisi:

1.431 nella Provincia di Bari;

382 nella Provincia di Bat;

610 nella Provincia di Brindisi;

1.121 nella Provincia di Foggia;

275 nella Provincia di Lecce;

508 nella Provincia di Taranto;

29 attribuiti a residenti fuori regione;

1 per il quale è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

ECCO LE BANDIERE BLU 2020 DELLA PROVINCIA DI FOGGIA

0

Ogni anno la FEE (Foundation for Environmental Education) stila un elenco di spiagge Bandiera Blu, che vengono insignite dell’ambito premio che determina la qualità di una spiaggia in funzione di pulizia delle acque e efficienza dei servizi. In totale 15 riconoscimenti alla Puglia.

In Provincia di Foggia segnalati: 1)Isole Tremiti 2)  Peschici – Sfinale, Gusmay, Baia di Calalunga, Baia di Monaccora, Baia San Nicola, Procinisco, Baia di Peschici, 3) Zapponeta – Lido

I requisiti riguardano le seguenti 4 aree tematiche: 1) Educazione ambientale e informazione: ad esempio, devono essere affisse informazioni sulla qualità delle acque, sugli ecosistemi locali, un codice di condotta, …; 2) Qualità delle acque: ad esempio, la spiaggia deve rispettare pienamente i requisiti di campionamento e di analisi delle acque di balneazione, deve essere conforme alle direttive sul trattamento delle acque reflue, … 3) Gestione ambientale: ad esempio, la spiaggia deve essere pulita, devono esserci cestini per la differenziata, servizi igienici e spogliatoi, … 4) Servizi e sicurezza: ad esempio, deve esserci un numero adeguato di guardaspiaggia, equipaggiamento per il primo soccorso, …

CARABINIERI RECUPERANO DUE TRATTORI RUBATI, DENUNCIATO UN UOMO

0

Cerignola, su disposizione del Comando Provinciale di Foggia, pianifica per la perlustrazione delle vastissime aree rurali della città ofantina, hanno recuperato due trattori di provenienza delittuosa. Questi, di cui uno risultato rubato nel 2016 a San Severo e l’altro con numero di telaio abraso, su cui sono in corso accertamenti, si trovavano su un terreno di proprietà di un 55enne del posto, già noto ai militari. I mezzi sono stati sequestrati e il 55enne, che era presente al momento del controllo, è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Foggia per ricettazione.

I servizi di monitoraggio delle aree rurali, mirati alla prevenzione e alla repressione dei reati predatori che maggiormente affliggono il settore agricolo, proseguiranno nelle prossime settimane su tutto il territorio provinciale.

CARABINIERI PARCO DEL GARGANO, DENUNCIATO AUTORE DI LAVORI ABUSIVI E ILLECITI AMBIENTALI

0

Anche in tempi di Corona virus non si ferma l’attività di sorveglianza del territorio del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Gargano: nel corso delle operazioni di controllo nelle aree di particolare pregio ambientale e paesaggistico, in località Mattinatella nel Comune di Mattinata (Zona di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale, oltre che Parco Nazionale), i militari della Stazione Carabinieri Parco di Monte Sant’Angelo, al termine di un’articolata attività d’indagine, hanno scoperto l’esistenza di una strada carrabile, in parte cementata, realizzata in assenza di qualsivoglia titolo abilitativo.

La strada ricalca una vecchia mulattiera che pertanto è stata completamente stravolta causando una evidente alterazione paesaggistica con forte impatto visivo. Individuato e denunciato in stato di libertà l’autore dei lavori abusivi, per una serie di illeciti ambientali oltre che per violazione di sigilli.

PERCHÉ SI DICE…

(carrellata di alcuni detti, che spesso citiamo senza sapere il perché) 23

FA UN FREDDO CANE

Questa espressione viene utilizzata da chi vuole esprimere la percezione di una temperatura bassissima e di un gelo che penetra attraverso i vestiti nonostante ci si copra. Ma perché si usa proprio il cane e non un altro animale per esprimere questo pensiero? Secondo molti l’utilizzo dell’espressione “Fa un freddo cane”, sarebbe legata, a quando i cani non erano coccolati come adesso ma venivano utilizzati per far la guardia e tenuti all’esterno delle case. Spesso nei cortili, legati alla catena e spesso con poco cibo nello stomaco, per diventare più aggressivi nei confronti di eventuali intrusi, quindi costretti a sopportare temperature polari, per questo motivo sono adoperati dagli eschimesi, come bestie da soma, per il traino delle slitte.

 

A LA MATINA CE VÉDE LA BÓNA JURNATA

(Il buon giorno si vede al mattino)

Se la mattina appena alzato ti vanno storte alcune cose (es. rovesci il latte) si può dire:” che il giorno non comincia affatto bene. Nel senso che se ti è andata storta una cosa in partenza, continuerà così per tutta la giornata. Lo stesso vale anche per una cosa positiva. Si usa anche spesso in senso più ampio: Se alla partenza per le ferie si rompe la macchina si può usare per indicare che tutte le ferie faranno schifo.