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LELLO VOCALE: LA CONFCOMMERCIO CHIEDE DELUCIDAZIONI SULLA TARI E MINACCIA SERRATE

Caro Direttore,

Le scrivo qualche riga per spiegarLe la mia posizione personale in rappresentanza del ruolo ricoperto affinchè, Lei, grazie alla sua testata, possa divulgarla per farla capire ai miei colleghi e non il mio pensiero.

E’ quasi un anno che questa amministrazione ha preso le redini di un paese sfinito, già fallito e che, ormai, da un bel po’ di anni ha perso oltre il 20 per cento della popolazione, oltre il 30 per cento elle attività, scuole, uffici pubblici ed ha perso prestigio e peso politico sul territorio.

Colpa de fato sicuramente, ma colpa certamente dei sannicandresi e della loro mentalità gretta, miope e del loro scarso attaccamento alle sorti di questa comunità.

E’ con questa visione che si si è scelti negli anni i propri rappresentanti che, con la stessa superficialità e mancanza di idee, hanno amministrato e questo è il risultato.

Ora, come Confcommercio, abbiamo sempre teso la mano a chiunque si sia avvicendato al ruolo ammnistrativo perché contribuire in maniera costruttiva a rendere più virtuosa la nostra cittadina, per noi vuol dire avere più successo nel nostro lavoro e nel nostro ruolo.

Lo abbiamo fatto anche questa volta: vedi Fiera di Ottobre, manifestazioni per la legalità, il nostro impegno per i mercativi e varie manifestazione, il DUC, gli innumerevoli tavoli di confronto da noi richiesti per pianificare azioni ed agevolare il lavoro amministrativo per risolvere i problemi del commercio e far valere le regole che lo disciplinano.

Ora, invece, rumors parlano di volontà amministrativa di far effettuare il mercato settimanalmente e far ricadere il “macigno” della TARI solo sulle attività produttive del paese già agonizzanti, la dice tutta sulla capacità amministrativa e sulla visione che ha questa compagine sullo sviluppo e sul futuro di San Nicandro.

Premesso che, come cittadino che ormai da anni differenzio in maniera maniacale i rifiuti prodotti, non vedo premiato il mio sforzo….anzi! Quindi, la pretesa di sapere analiticamente come siamo tassati per le spese di gestione dei rifiuti da circa 1.200.000 di euro a circa 2.100.000, credo sia legittima.

Mercoledì si riunisce il direttivo alla presenza dei nostri funzionari che hanno avuto modo di visionare tutti i passaggi amministrativi che hanno portato poi a questa decisione amministrativa, i quali esporranno il tutto alla luce del sole.

Al termine dei lavori, prenderemo in maniera collegiale, le dovute decisioni non escludendo le opportune manifestazioni e serrate per ribadire con forza che questa è una scelta sconsiderata che noi non accettiamo per nessuna ragione.

Lello Locale (Confcommercio)

E SALVINI SCIVOLA SULLA “SUA” FLAT TAX

Flat tax sì o flat tax no? È la domanda chiave di questi giorni. Con la pubblicazione dei numeri del Documento di economia e finanza, che ammettono un rallentamento dell’economia italiana nel 2019, la domanda non è banale perché l’introduzione della tassa piatta farebbe lievitare il deficit del 2020 al 4,1 per cento. Di flat tax si parla ormai da anni, soprattutto da quando la Lega di Matteo Salvini l’ha introdotta tra i suoi vessilli elettorali. Ed è stato proprio il vice-premier e ministro dell’Interno, durante la conferenza di Milano per presentare le alleanze in vista delle elezioni europee, a cadere in una credenza comune su questo tipo di imposta (di cui ci eravamo già occupati): “L’idea rivoluzionaria della flat tax, che si chiama tassa unica, tassa piatta, tassa uguale, è che è unica, piatta e uguale. Non esiste una flat tax progressiva, altrimenti mi tengo il sistema fiscale attuale”. Vediamo perché sbaglia.

Piatto non vuol dire per forza non progressivo. Nella sua versione più basilare la flat tax ha una sola aliquota, che deve essere moltiplicata per tutta la base imponibile. In questo modo l’imposta è puramente proporzionale, nel senso che a prescindere dal reddito i contribuenti versano un’uguale percentuale del proprio reddito. Ma è piuttosto facile renderla progressiva tramite deduzioni e detrazioni, ossia riduzioni di reddito prima di calcolare l’imposta o veri e propri abbattimenti del debito di imposta. In questo modo, il sistema diventa progressivo, poiché gli sconti fiscali come le deduzioni e le detrazioni hanno un peso maggiore su chi ha redditi più bassi. Quindi, con la messa a punto di deduzioni sufficientemente elevate si potrebbe garantire che all’aumentare del reddito aumenti più che proporzionalmente l’imposta da pagare. Ossia che l’aliquota marginale sia maggiore dell’aliquota media, condizione tecnica affinché un sistema fiscale sia progressivo.

Le proposte in Italia sono tutte progressive. La flat tax non si riscopre progressiva solo oggi, ma è stata modulata in questo modo per tutte le proposte fatte in Italia. Il documento politico sulla flat tax della Lega suggerisce un’aliquota fissa al 15 per cento per ogni nucleo familiare. Tutte le vecchie deduzioni e detrazioni sarebbero eliminate, ma esisterebbe una deduzione di 3 mila euro per ogni componente della famiglia. Ed è proprio questa deduzione a giustificare la dicitura “flat tax progressiva” che lo stesso documento della Lega evidenzia più e più volte. Cosa che fa un po’ sorridere, alla luce delle parole di Salvini.

Il contratto di governo prevedeva espressamente due aliquote fisse per tutti (al 15 per cento per i redditi sopra agli 80 mila euro e al 20 per quelli più elevati), con una deduzione di 3 mila euro per le famiglie sulla base del reddito familiare. In questo caso, non solo la deduzione, ma anche la doppia aliquota garantirebbe un certo grado di progressività. Da tempo, però, si è smesso di parlare di questa modulazione e, dopo l’introduzione della flat tax al 15 per cento per le sole partite Iva con la legge di bilancio 2019, la componente leghista del governo ha ribadito più volte che sarà avviata la fase due della flat tax al 15 per cento, che sarà applicata ai redditi familiari sotto i 50 mila euro. Anche qui, benché non ci sia una proposta ufficiale, si ipotizza una deduzione di 3 mila euro.

La proposta di Forza Italia invece punta a rimpiazzare l’Irpef con un’aliquota al 23 per cento sul reddito familiare, ponendo la soglia della cosiddetta no tax area a 12 mila euro, al di sotto dei quali il reddito non è tassato. I mutui ipotecari sarebbero detraibili e le spese mediche resterebbero deducibili. Tutte le altre detrazioni e deduzioni sarebbero eliminate, così da finanziare la riduzione di entrate pubbliche.

C’è poi la proposta dell’Istituto Bruno Leoni (Ibl), che nel 2017 indicava un’aliquota unica al 25 per cento che sostituisse tutte le imposte. Il progetto prevedeva l’abolizione di tutti i trasferimenti assistenziali (dall’assegno di accompagnamento alle pensioni sociali) a favore della creazione di un “minimo vitale”, ossia un reddito universale per il nucleo familiare diverso da Nord a Sud. Questo avrebbe rappresentato una deduzione base dalla flat tax di 7 mila euro annui per un nucleo familiare con un solo componente residente al Nord (6 mila euro al Centro e 5.100 al Sud). Per i redditi superiori, le deduzioni sarebbero andate via via a decrescere man mano che il reddito si allontanava da questa soglia.

È dunque evidente che le varie modulazioni di flat tax proposte in Italia includono già elementi di progressività. Compresa la proposta originaria della Lega, che espressamente definisce il suo modello una flat tax progressiva. È da escludere che possa comunque raggiungere i livelli di progressività dell’attuale sistema tributario. Come è altrettanto da escludere che la flat tax sia unicamente proporzionale. Se così fosse, la progressività dell’intero sistema fiscale potrebbe venir meno, in contrasto con l’articolo 53 della Costituzione. Resta comunque difficile prevedere le conseguenze reali di un modello simile data la mancanza di documenti ufficiali a cui poter fare riferimento.

A SAN MARCO CICLISTA TRAVOLTO DA UN CINGHIALE

Si apprende da una lettera mandata in redazione di “Sanmarcoinlamis.org” della disavventura di un ciclista che è stato travolto da un cinghiale. Infatti, come viene descritto nella missiva “Proprio qualche giorno fa, mentre percorrevo con la mia bicicletta da corsa la strada che da Cagnano Varano va verso San Giovanni Rotondo, nei pressi dell’incrocio con la strada per Carpino, all’improvviso dalla macchia alla mia destra è sbucato di corsa un cinghiale, che, senza darmi il tempo di reagire, mi ha travolto facendomi cadere malamente sulla strada”.

Lo sfortunato ciclista ha riportato la frattura di una vertebra e del bacino e solo grazie al casco ha evitato danni peggiori e irreversibili con un periodo di degenza di 30 giorni.

Purtroppo la presenza di cinghiali e lupi nel Gargano viene rilevata quasi quotidianamente con danni ad agricoltori e allevatori. Se non si pongono in essere interventi decisivi migliaia di famiglie saranno costrette alla fuga dai campi. Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le campagne, le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio.

Nel giro di dieci anni i lupi sono raddoppiati mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita stessa di agricoltori e automobilisti. Solo nella nostra Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con un danno pari ad oltre 11 milioni di euro.

Intanto l’episodio successo a quel ragazzo di San Marco deve far riflettere ai tanti amanti della bici e chi fa corsa nel senso di non avventurarsi mai da soli e di stare sempre allerti.

SAN NICANDRO, CONDONO TASSE LOCALI IMU, TARI E TASI?

Con il Decreto Crescita è prevista la pace fiscale per i tributi comunali e cioè IMU, TARI e TASI. Il condono riguarderà debiti e cartelle del periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2017. Di fatto, si potranno saldare i debiti con uno stralcio di sanzioni ed interessi maturati. Non è una cosa di poco conto in quanto si pagherebbe quasi unicamente il debito.

Evidente che tutta l’operazione non è automatica in quanto prevista del Decreto Crescita in quanto sarà il singolo comune a dover decidere se applicarla o meno. Infatti il comune potrà deliberare di adottare la normativa del decreto entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto Crescita stabilendo modalità e tempi per la presentazione della domanda e le scadenze per il pagamento delle rate.

Quale sarà la volontà del comune di San Nicandro? Approfitterà di questa occasione per estinguere il contenzioso in corso con la certezza di un introito certo per le casse comunali?

IL DOLORE UNANIME DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN NICANDRO PER DI GENNARO

La perdita di un uomo integro, onesto, semplice, un servitore dello Stato che ogni giorno dedicava la vita al bene della sua comunità, lascia in ognuno di noi un dolore oltre che un vuoto immane.

Il presidente del consiglio, a nome anche di tutta l’amministrazione comunale della città di San Nicandro Garganico, partecipa al grande dolore che ha colpito la famiglia dell’onorato maresciallo Vincenzo Di Gennaro ed esprime la sua sentita vicinanza all’altro carabiniere ferito gravemente nella sparatoria.

Loris Pio De Luca

 

IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PER L’UCCISIONE DEL MARESCIALLO DI GENNARO

L’intera Capitanata si stringe attorno all’Arma dei Carabinieri per la morte del maresciallo Di Gennaro ed il ferimento di un altro militare nel corso di una sparatoria a Cagnano Varano. “Un tragico giorno per la Capitanata dopo l’uccisione, a Cagnano Varano, del Maresciallo Maggiore, Vincenzo Carlo Di Gennaro. Sono particolarmente vicino alla famiglia e all’Arma dei Carabinieri ed esprimo il mio sentito cordoglio e quello dell’Istituzione che rappresento. – Dichiara il Presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta – Auspico una pronta guarigione all’altro componente della pattuglia rimasto ferito”.

LANCIO DEL VORTEX: LISA STOICO CON 38:18 BATTE IL SUO RECORD PERSONALE

La giovanissima atleta originaria di Sannicandro Garganico oltre a correre forte da qualche anno ha scoperto anche la passione per il lancio del Vortex, una disciplina sconosciuta a tanti ma con un fascino particolare.
L’estate scorsa Lisa si è allenata molto nel campo sportivo di Sannicandro e sulla spiaggia di Torre Mileto, cercando di affinare la tecnica che gli permettesse di raggiungere distanze importanti, infatti nel lancio del Vortex oltre alla potenza, serve una buona tecnica, che può sicuramente fare la differenza, ed in effetti Lisa lancia con una tecnica molto particolare, potremmo dire un po’ insolita, perfezionata nel corso degli ultimi due anni, che le consente di dare una buona spinta al Vortex, raggiungendo ottimi risultati.

Ieri al Memorial Davide Moroni (Gara FIDAL) disputatosi a Rodengo Saiano (BS), Lisa nel primo lancio dei tre a disposizione, ha piazzato un ottimo 38.18 metri battendo il suo precedente record personale di 36.47 metri, e soprattutto facendo il nuovo record della società US Intrepida (Verona).

Grazie a questo lancio Lisa si è aggiudicata anche il gradino più alto del podio nella categoria ragazze, battendo avversarie di età più grande e fisicamente più adatte a questo tipo di attività.
Lisa continuerà ad allenarsi in questa disciplina in previsione dei campionati italiani che si disputeranno a Settembre.

EDITORIALE DELLA DOMENICA. …E LA BARCA (NON) VA!

Una famosa canzone di qualche anno di Orietta Berti diceva “Finchè la barca va lasciala andare”. Forse è il motivo conduttore dell’amministrazione di San Nicandro. Tutto sembrava che le consultazioni sarebbero concluse prestissimo e, invece, non sono ancora terminate.  Intanto c’è la scadenza del bilancio da approvare ma il Prefetto ancora non invia la diffida ad adempiere. Si prevede che tra l’arrivo della diffida e la successiva notifica ai consiglieri ci vorrà più di un mese per il consiglio comunale in cui, se la situazione politica non trova le soluzioni, potrà succedere di tutto. Ci potrà essere una ricomposizione della coalizione iniziale e il bilancio verrebbe approvato. Potrebbe non essere votato e si andrebbe al voto anticipato. Sembra poterci essere un’altra strada che è quella dell’astensione dei tre consiglieri centristi della minoranza, un’ipotesi questi che nell’ultima ora viene data anche per probabile da parte di alcuni. E’ vero che con quest’ultima soluzione l’amministrazione continuerebbe il suo cammino, ma l’astensionismo potrebbe essere autolesionistico per chi lo esercita anche perché significherebbe un futuro ingresso nella maggioranza. Insomma un’operazione molto rischiosa.

Intanto si è allo stallo completo e tutti sembrano non smuoversi dalle proprie posizioni, nessuno vuole fare un passo indietro ma, di fatto, i rapporti, sembrano essere fortemente lacerati nella maggioranza. Invece di dare una sterzata alla “barca”, sembra che la lasciano andare dove vuole senza nessuna guida nella speranza di orizzonti più sereni senza accorgersi di quei tornado che, all’improvviso, scatenano la tempesta perfetta.

Il Direttore

SAN NICANDRO, LIMITAZIONI ALLA CIRCOLAZIONE STRADALE IN OCCASIONE DELLA VIA CRUCIS

Per la Via Crucis organizzata dalla Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, per motivi di sicurezza ed opportunità, è stata emanata un’ordinanza che limita la circolazione in alcune strade cittadine ove è previsto il passaggio della processione.

Ecco le limitazioni stradale per lunedì 15 aprile 2019:

– dalle ore17,00 alle ore 23,00, sono vietati il transito e la sosta in Piazza 4 Novembre;

– dalle ore19,00 alle ore 22,00 è vietata la sosta in Viale Papa Giovanni XXIII, Via Adriatico, Via Madonna del Carmine, Piazza D. Fioritto e Corso Garibaldi;

– la sospensione temporanea della circolazione stradale durante il passaggio della processione della Via Crucis.

ESENZIONI TICKET DA APRILE 2019

E’ in corso il rinnovo delle annuali esenzioni dal pagamento ticket per motivi di reddito (visite, esami specialistici, acquisto dei farmaci). Gli utenti in possesso delle esenzioni per motivi diversi dal reddito (patologia, invalidità, ecc.) non dovranno rinnovare l’esenzione e quindi non devono recarsi allo sportello.

IN ALLEGATO LA GUIDA DELL’ASL FG

ESENZIONI TICKET

PIU’ CHE TRADIZIONALI O NUOVE LE FAMIGLIE SONO INCERTE

Nelle ultime settimane ha suscitato perplessità la decisione del governo di non rinnovare il finanziamento del cosiddetto bonus infanzia. La misura prevedeva la possibilità per le neo-mamme lavoratrici di richiedere la corresponsione di un voucher dal valore di 600 euro al mese per pagare servizi di baby sitting o una quota della rata dell’asilo nido per un periodo massimo di sei mesi, in alternativa al congedo parentale facoltativo retribuito al 30 per cento dello stipendio.

Il bonus era stato introdotto in via sperimentale nel 2012 per il triennio 2013-2015 e poi rinnovato negli anni successivi. L’obiettivo era facilitare il rientro al lavoro delle neo-madri che lo desiderassero o ne avessero necessità, al termine del congedo obbligatorio di maternità o comunque prima della fine del congedo facoltativo, tramite un sostegno monetario per le spese per i servizi per l’infanzia.

Il ricorso al bonus è costantemente aumentato fra il 2013 e il 2017. La crescita osservata nei primi anni riflette la diffusione dell’informazione e dell’interesse per la misura, grazie anche all’aumento dell’importo del sussidio (da 300 a 600 euro dopo il 2013) e all’allungamento dei termini per presentare la domanda; ciò ha portato all’esaurimento del budget previsto sia nel 2015 che nel 2016. Per il biennio 2017-2018, dunque, lo stanziamento è aumentato: 40 milioni per le lavoratrici dipendenti e 10 milioni per le lavoratrici autonome. Si tratta di una cifra comunque bassa, che ha permesso di raggiungere circa 16 mila lavoratrici nel 2017.

Le analisi condotte su dati Inps mostrano come il bonus sia stato efficace nell’incentivare il rientro al lavoro: in media, le donne che ne hanno usufruito rimangono due mesi in meno in congedo rispetto alle altre. Tuttavia, il rientro anticipato non sembra apportare benefici di lungo periodo sulle retribuzioni: a due anni dalla nascita del figlio, le differenze fra i due gruppi di donne spariscono e la penalità salariale rispetto al periodo precedente la nascita è la stessa.

Il bonus infanzia non era perciò una panacea alle diverse problematiche legate all’impatto della maternità sulla vita lavorativa delle donne in termini di salari inferiori, minori possibilità di carriera e, soprattutto, minore partecipazione al mercato del lavoro.

D’altro canto, la sua stessa formulazione aveva limiti intrinsechi. Un bonus di soli sei mesi non può risolvere il problema di conciliazione lavoro-famiglia, specialmente in un paese in cui il 20 per cento delle donne lavoratrici rinuncia all’occupazione dopo la nascita del primo figlio. Inoltre, come testimoniato dalla preferenza del voucher per baby sitting rispetto ai sussidi per l’asilo nido – tanto più marcata al Sud Italia – la misura si inseriva in un contesto di scarsa offerta di servizi per l’infanzia, come spesso sottolineato qui e altrove, deprimendone le potenzialità.

Come sostenere le famiglie. Quando fu introdotto nel 2012, il bonus faceva parte di un pacchetto di misure che avevano l’intento di “sostenere la genitorialità, promuovendo una cultura di maggiore condivisione della cura dei figli all’interno della coppia e per favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro”. Tuttavia, da allora, l’intento è rimasto lettera morta. La mancata proroga della misura e la scarsa discussione intorno a essa fanno temere che il governo, nonostante gli annunci, non abbia in mente alcuna strategia per stimolare la fecondità, né per aiutare le famiglie e tanto meno le donne. D’altra parte, le politiche familiari che di volta in volta vengono introdotte in Italia hanno spesso carattere “sperimentale” e devono sottostare al necessario rinnovo ogni pochi anni. Rinnovo che spesso non avviene, cosicché le famiglie non possono fare affidamento sul sostegno dello stato.

Nel lungo termine, l’Italia ha bisogno di una strategia complessiva che sostenga stabilmente fecondità e occupazione femminile, aumentando i servizi per l’infanzia, la remunerazione del congedo parentale, introducendo misure che rendano più agevole la combinazione di maternità e lavoro e che favoriscano condivisione e riequilibrio dei compiti di cura. Ben venga, dunque, l’obbligo di allinearci alla nuova direttiva UE che prevede 10 giorni di congedo obbligatorio per i neo papà, il doppio degli attuali. Un suggerimento per cominciare? I 50 milioni appena risparmiati con il mancato rinnovo del bonus siano destinati a questo: il costo stimato di (altri) 5 giorni di congedo papà è proprio quello. (lavoce)

Enrica Maria Martino e Daniela Piazzalunga

COMUNICATO DEL SINDACO CIAVARELLA

Grande è il dolore e cordoglio per il maresciallo dei Carabinieri Di Gennaro, oggi rimasto ucciso a Cagnano Varano durante l’espletamento del suo servizio. Solidarietà al brigadiere rimasto gravemente ferito cui auguriamo pronta guarigione. Tutta la comunità, oggi più di ieri, si sente vicino tutte le istituzioni dello Stato che ogni giorno lavorano per la collettività ed ancor più ai Carabinieri e alle donne e uomini di tutte le Forze dell’Ordine impegnati ogni giorno per garantire sicurezza e legalità.

Oggi è una giornata triste per il Gargano ma bisogna far emergere con più convinzione il sentimento di fiducia e la volontà di reagire contro chi vuole destabilizzare il nostro territorio ma soprattutto contro chi si macchia di sangue innocente.

LA POLITICA DI SAN NICANDRO E’ VICINA ALLA FAMIGLIA DEL MARESCIALLO UCCISO A CAGNANO

Ci sono momenti per sorridere e momenti per riflettere augurandoci che non arrivi mai quello del non ritorno, del pianto. Oggi non solo Cagnano Varano ma l’intera comunità garganica è stata colpita da questo atto delinquenziale senza precedenti.
Noi consiglieri comunali di San Nicandro Garganico Anna Angela Accadia, Costantino Valentino Sassano e Pietro Paolo Mascione ci stringiamo al condiviso dolore che ha colpito la Famiglia dell’Arma dei Carabinieri per la perdita del compianto Vincenzo, ringraziando ogni singolo carabiniere per la garanzia di legalità che offre a questo aspro territorio.

ULTIM’ORA, GRAVEMENTE FERITO IL MARESCIALLO DEI CARABINIERI DI CAGNANO VARANO

Una notizia di cronaca dell’ultimo minuto. Il maresciallo dei Carabinieri di Cagnano Varano è stato gravemente ferito da un colpo di pistola.

Nulla si sa della dinamica. Sono in corso le indagini e gli accertamenti di rito. Sembra che sia stato solo un uomo a compiere il gesto delittuoso.

SAN NICANDRO, NOMINA DEGLI SCRUTATORI PER LE ELEZIONI EUROPEE

Tutte le operazioni relative alle elezioni europee sono partite da tempo e si susseguono gli adempimenti dei singoli comuni per essere pronti al grande evento elettorale che coinvolge l’intera Europa. Tra gli adempimenti delle amministrazioni comunali, quello che più è atteso è la nomina dei componenti dei singoli seggi elettorali e, quindi, la nomina degli scrutatori in quanto il Presidente è nominato dalla Corte d’Appello regionale il quale a sua volta, nomina il segretario di seggio.

Quando si comincia a parlare di queste nomine, ecco che ogni volta si presenta il problema: “Perché non si ricorre al sorteggio?”. Per un semplice motivo in quanto il sorteggio non è previsto. Con questo non si vuol dire che non lo si possa fare, ma occorre la volontà dell’amministrazione a percorrere questa strada.

Già alcuni comuni della nostra provincia hanno già pubblicato un avviso per la nomina degli scrutatori per venire incontro alle esigenze economiche dei cittadini più bisognosi dando la priorità nella nomina a coloro che siano disoccupati iscritti presso il Centro Territoriale per l’Impiego oppure a studenti iscritti alle scuole superiori o all’università purchè non lavoratori e iscritti comunque nell’Albo degli Scrutatori. Basta presentare domanda da parte dell’interessato. In seguito, la Commissione procede alla nomina degli scrutatori tra il 25° e il 20° giorno antecedente alla data delle consultazioni, e cioè tra il 1° maggio e il 5 maggio. Per la nomina è previsto il sorteggio pubblico tra tutti coloro che hanno presentato regolarmente la domanda e che risulteranno iscritti nell’Albo degli Scrutatori.

Poiché a Civico93 sono già arrivate richieste di precisazioni in tal senso, si è voluto solo chiarire la possibilità di una soluzione diversa da quella formale della Commissione Elettorale Comunale di San Nicandro da cui dipende direttamente la individuazione degli scrutatori di ogni singola sezione.

LUNEDI’ LA NUOVA EDIZIONE DE “LA PASSIONE VIVENTE” DELLA CHIESA DEL CONVENTO

Tra qualche giorno, lunedì 15 aprile prossimo, l’atteso appuntamento con “La Passione Vivente” organizzata dalla Chiesa del Convento.

Come già preannunciato, quest’anno c’è un progetto nuovo rispetto a quelli precedentemente realizzati in quanto l’evento si spoglia di spettacolarità e si riveste di essenzialità religiosa per ripercorrere in Via Crucis il Mistero del Sacrificio di Cristo, attraverso le canoniche stazioni.

La Chiesa si è da sempre avvalsa di mani e del genio di artisti, quali pittori, scultori e architetti per raccontare nei secoli la storia biblica dell’umanità e soprattutto delle origini e della presenza di Dio nella vita di ciascun uomo Religione e Arte – Arte e Religione: un connubio riuscitissimo che non conosce fine e deprezzamento per i valori di Verità e di Abilità riconosciuti e custoditi in ogni tempo e per tutti i popoli, cristiani e non.

Ciò ha suggerito, per questa edizione, di invitare artisti della nostra città, a rappresentare le varie Stazioni della Via Crucis, ognuno nel proprio stile, competenze e abilità interpretative e lasciare una propria testimonianza nel patrimonio di valore artistico locale.

I lavori saranno esposti durante la Via Crucis che percorrerà alcune strade cittadine in corrispondenza della Stazione rappresentata. Le Stazioni, con le riflessioni e le preghiere, si concluderanno, inoltre, con meditazioni inedite e suggestive dell’Agonia di Gesù che contribuiranno a far entrare ciascuno più profondamente nel Mistero della Passione di Cristo.

AL P.T.A. DI SAN MARCO POSSIBILE ANCHE LA “ORTO PANORAMICA ARCATE DENTALI”

Si era già data dell’attivazione dello screening mammografico per le donne tra i 50 e i 69 anni presso il P.T.A. (Presidio Territoriale di Assistenza) di San Marco in Lamis.

Dal 1° aprile scorso, nei pomeriggi di martedì e giovedì, è possibile effettuare anche la “Orto panoramica delle arcate dentali” previa prenotazione al CUP attraverso il numero verde 800 466222. Questo esame consente di valutare la salute dei denti e viene eseguita per verificare la salute delle ossa mandibolari e mascellari e delle articolazioni che permettono l’apertura e la chiusura della bocca, quindi presenza di carie, allineamento delle due arcate, valutazione dei denti non fuoriusciti, presenza di cisti ossee o granulomi, posizione dei denti del giudizio in vista della loro estrazione, ecc.

Tutto bene se non fosse che presso l’ambulatorio di San Nicandro continuano i disagi per alcune specialistiche compresa anche la radiologia. Perché non si sollecitano interventi urgenti per chiarirne le motivazioni ed assicurare ai sannicandresi una sanità almeno pari a quella degli altri centri garganici?

RADUNO NAZIONALE VESPA CLUB A TORREMAGGIORE

Fervono i preparativi per il 2° Raduno Nazionale dei Vespa Club in programma domenica 28 aprile a Torremaggiore. La Kermesse che vedrà convergere nel centro dell’alto tavoliere gli appassionati della storica moto, icona di uno stile di vita che accomuna diverse generazioni di italiani, si svolgerà in due momenti distinti, il primo nella mattinata con l’esposizione delle Vespe e il tradizionale giro nel centro abitato delle Vespe provenienti da tutta Italia, con alcuni esemplari da collezione, che animerà la cittadina con il caratteristico suono del motore unito al colore variopinto delle moto, quale occasione per far conoscere ai Vespisti la città federiciana; nel pomeriggio invece dopo un momento conviviale ci sarà la consegna dei riconoscimenti ai vari Vespa Club presenti al Raduno.

L’organizzazione del Raduno a Torremaggiore è un traguardo importante per il locale Vespa Club, che sta lavorando costantemente in diverse iniziative, aprendosi alla collaborazione con Enti e Istituzioni, tra le attività vanno ricordate: “Babbo Natale in Vespa” appuntamento che da 4 anni vede il Vespa Club impegnato nella consegna dei doni natalizi ai ragazzi delle scuole locali, la “scorta tecnica” ai podisti alla Marcia della Solidarietà, dove i vespisti scortano gli atleti vincitori della gara podistica durante il percorso, dando prestigio alla manifestazione e la scorta tecnica di “Bimbi in bici” tradizionale appuntamento organizzato dal Comune di Torremaggiore per avvicinare i ragazzi allo sport delle due ruote. Importante è il contributo educativo del Vespa Club Torremaggiore che ha organizzato due giornate di educazione stradale con le scuole locali, proprio per trasmettere ai ragazzi le regole basilari della circolazione stradale.

Raffaele Luciano

“NE’ ANTENATI NE’ POSTERI””

Così citava una frase di Indro Montanelli riferendosi ai politici italiani!

Ma più che di memoria voglio parlarvi del recentissimo passato politico – amministrativo e di quello che affermavano alcuni consiglieri e assessori della politica sannicandrese all’epoca del sindaco Gualano. ” … Noi apparteniamo ad una forza politica che ha nella sua tradizione l’abbattimento delle tasse … !” Così gridavano nel consiglio comunale del bilancio pubblico di 5-6 anni fa. E per tali ragioni chiedevano con forza le dimissioni di quel sindaco, a causa di un lieve aumento della TARI che quell’amministrazione approvò così come imponevano gli obblighi di Legge di Stato per i Comuni in dissesto finanziario. Dissesto ereditato non causato!

Ed oggi l’attuale sindaco, uno di quei politici che voleva le dimissioni di Gualano e che di fatto andò via dalla maggioranza, insieme ad altri consiglieri che siedono tutt’oggi nel consiglio comunale, tutti improvvisamente senza passato e senza futuro, senza antenati e senza posteri, aumentano in maniera scriteriata la TARI, quasi raddoppiandola mentre nel frattempo fanno sborsare dalle casse dell’Ente circa euro  200.000,00 per nuovi capi servizi che, tra l’altro, hanno gestito in maniera balorda la tempistica del bando della rigenerazione urbana. Forse l’aumento Tari serve per recuperare i soldi spesi inutilmente? La verità cruda è che saranno colpiti i commercianti di tutti i settori e gli imprenditori turistici.

L’amministrazione Gualano subì la forza devastante del dissesto finanziario e quanto ci è costato in termini di popolarità riuscendoci, tuttavia, di partecipare alla risoluzione poichè ci sentivamo parte integrante della storia del nostro paese. Questi invece deliberano senza senso. Quando la conoscenza della storia non è congiunta all’impegno politico succedono inevitabilmente le catastrofi.  Quando l’incapacità si trovi ad amministrare causa danni economici seri alla comunità.

P.S. Sono certo che l’assessore Giovanni Villani (se lo è ancora) a quell’epoca consigliere, sottoscriverebbe questa mia missiva.

Domenico Fallucchi

UN CARO AMICO SE NE VA, MATTEO ZILLETTI CI HA LASCIATO

Chi l’avrebbe detto che a distanza di soli pochi giorni avrei dovuto darne l’annuncio da Reggio Emilia attraverso questo Blog. Inutile aggiungere la commozione nell’aver appreso per telefono e quasi immediatamente la notizia dell’accaduto da altri amici di San Nicandro.

Un altro pezzo della storia amministrativa del nostro Comune si chiude solo dopo pochi anni dal pensionamento con la qualifica di Vice Segretario Generale, dopo aver rivestito per tanti anni quella di Ragioniere Capo già ai tempi dell’ex LECA. Conosciuto da tutti, ma proprio da tutti, per la disponibilità manifestata giornalmente verso tutti sul Comune. Tante, anzi tantissime sono state le opere pubbliche che si sono realizzate grazie alla sua profusa competenza e professionalità e per aver svolto per tantissimi anni questa duplice funzione partecipando altresì in qualità di Segretario verbalizzante alle tantissime riunioni di Giunta e di Consiglio Comunale.

Tanti, tantissimi i viaggi fatti insieme a Bari ed a Roma quando mi recavo alla Cassa Depositi e Prestiti di Via XX Settembre. E sono quindi tanti, tantissimi i ricordi di Lui che mi legano con affetto a quegli anni passati insieme, ma anche dopo.

Ricordo che una sera fummo invitati a vedere una partita al Ministero della Funzione Pubblica, con l’ex Ministro Pomicino, Cecchino Damone e Franco Di Giuseppe (ex assessore ai LL.PP. della Regione Puglia) incontrati la mattina per caso al CIPE per l’ottenimento di finanziamenti Comunitari.

Ed ancora quando mi sono trasferito nel 1997 per lavoro a Reggio Emilia, mi ricordava sovente dei luoghi della sua infanzia passata in questa città dove per lavoro i genitori si trasferirono nella zona “Buco del Signore”.

Mi diceva: chi l’avrebbe mai detto ……!

Inutile dire che tutti questi ricordi, uniti alle ore trascorse alla ricerca sul “Boscoso” di funghi (ultima volta ad ottobre scorso sotto l’acqua), poi puliti, cucinati e consumati insieme con le famiglie e quelle di altri amici, mi resteranno impresse nel cuore. Un abbraccio va a tutta la famiglia: alla moglie Anna ed alle figlie Claudia, Patrizia e Rita.

Ciao, Matteo ovunque tu sia!

Il tuo amico Gianni