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IL PARCO DEL GARGANO DIMENTICA IL FOLK E LA TARANTELLA DI SAN NICANDRO

E’ partito l’evento di “Gargano in Folk” organizzato dal Parco Nazionale del Gargano e che toccherà tutti i centri garganici. Una iniziativa culturale interessantissima che è giunta alla sua seconda edizione e che fa rivivere i suoni e le danze del territorio garganico. A questi appuntamenti sono stati invitati gruppi di tutto rispetto e molto bravi sia per la qualità del repertorio, sia per la preparazione artistica e musicale. I gruppi che accompagneranno l’estate 2019 in folk sono i Musici e Cantatori di Carpino, i Rione Junno, le Mulieres Garganiche, la Pacchianella, i Frizzicaroli, i Sud Folk e i Cantalupi.

Forse per l’organizzazione dell’evento il folk garganico si ferma sono a Vieste, Carpino, Monte Sant’Angelo e forse nulla sa che anche in altre realtà territoriali esistono gruppi che quel genere di musica lo fanno da anni con notevole successo e che non hanno nulla da invidiare ai pur bravi gruppi scelti per la manifestazione estiva di quest’anno. Solo due nomi per tutti: la Matracatroppa, gli audio Folk, le Indie di Quaggiù oltre ad altri artisti locali. Si vuole ricordare la grandissima importanza che ha avuto San Nicandro nella storia della canzone e del ballo della tarantella e che ha i suoi continuatori di una tradizione che non è seconda a nessuna.

Non è polemica contro qualcuno o qualcosa, ma solo rivendicazione di un ruolo che San Nicandro meritA all’interno della cultura garganica.

FARE DI SAN NICANDRO UN MUSEO ALL’APERTO

Molti articoli di Civico93 sono stati finalizzati alla rivalutazione di San Nicandro anche con l’utilizzo dell’arte pittorico, come i murales. Ormai sono esperienze che fanno molte cittadine anche della nostra provincia e che hanno la capacità di essere attrattori turistici.

Anche la Regione Puglia sembra condividere questo fenomeno che si sta sviluppando in maniera esponenziale. Infatti, con la legge regionale n. 67/2018 favorisce percorsi di costruzione pubblica e collettiva degli spazi urbani, intesi nella dimensione di patrimonio sociale, civico e culturale, per promuovere e sostenere la Street Art, quale forma espressiva in grado, di riqualificare e valorizzare in chiave culturale luoghi e beni delle città, con particolare riferimento ad aree degradate o periferiche. Un percorso sperimentale che punta ad accrescere la ricchezza dei luoghi di valore identitario e a trasformarli in laboratori di inclusione sociale, educazione culturale, luoghi di incontro e di scambio. I comuni che volessero candidarsi e quindi ricevere i relativi contributi devono solo compilare una scheda informativa sul portale CartApulia (www.cartapulia.it) sezione “Partecipa a” dal 07/08/2019 al 09/09/2019.

L’azione della Regione Puglia è rivolta alla Street Art. Ma il discorso potrebbe interessare anche i murales. Lo scorso panno veniva proposta un’idea abbastanza forte dal punto di vista turistico, cioè far diventare San Nicandro un museo a cielo aperto usufruibile da tutti e con destinazione di visite turistiche assicurate.

Qual è l’idea di Gino? Ok ai murales ma noi non viviamo in città metropolitana ma in una cittadina garganica e, quindi i disegni devono essere luminosi e mediterranei. Ecco l’idea.

  1. Far dipingere tutti i grossi muri che abbiamo a San Nicandro. Mi riferisco a muro via Lauro, muro via Matteotti ex pretura, muro Scuola Boschetto, muro Parco san Michele, muro Boschetto sotto centro per anziani e per finire il muro via Torre Mileto nella curva appena entri a San Nicandro e i muri viale Stazione lato sx;
  2. 2. Predisporre un concorso con partecipanti che devono consegnare le proposte su carta che un’apposita commissione dovrà valutare. In ordine di “vittoria” verrà assegnato “il muro più bello” che potrebbe essere quello dell’ingresso di via Torre Mileto.
  3. 3. L’artista si accontenta anche solo di un piccolo premio. Il premio più importante è quello di vedersi il suo muro reso diverso da lui e con la sua firma.
  4. Il comune dovrà fornire solo i materiali, pennelli, pittura, ecc.

Avremo così, alla fine, una bella cittadina piena di dipinti mediterranei magari che diventa una “mostra”.

E perché no, proporre un itinerario per i turisti che si recano a san Nicandro.

Come si evince, un’idea originale che, forse, non si trova ancora in nessuna parte dell’Italia.

Perché non tracciare una road map per questa iniziativa e offrire il prodotto finito per l’estate 2020? Civico93 è disponibile per dare il suo contributo.

(Nella foto si vede la stessa abitazione prima… e dopo l’intervento dell’artista

LA SCIABICA, UN RITUALE DI PESCA A STRASCICO

Si svolgerà Mercoledì 14 Agosto, presso la spiaggia libera Castello di Manfredonia, la manifestazione de la “Sciabica”, organizzata dall’associazione turistica Pro Loco di Manfredonia, che curerà i dettagli insieme ai pescatori della città.

“La Sciabica”, termine che deriva dall’arabo “sabaka” che significa rete, è l’evento che rievoca un antico metodo di pesca effettuato con una rete azionata manualmente e a strascico per pesce piccolo, usata sotto costa, in bassi fondali. La tecnica di pesca con la sciabica prevede di mantenere un capo della rete a terra e l’altro su una barca a remi che, dopo essersi allontanata in mare, lo riconduce nuovamente a terra. Per raccogliere il pescato la sciabica viene tirata a terra da due squadre di pescatori. La rievocazione è organizzata in ricordo di Michele Carpano detto “panzerotto” storico capo ciurma delle passate edizioni della “sciabica”, in collaborazione con i pescatori dell’epoca che insceneranno la rievocazione, facendoci rivivere le emozioni di un tempo.

“L’associazione Pro Loco di Manfredonia da anni cerca di valorizzare la storia e le tradizioni della città, rivisitandone gli usi e i costumi dell’epoca. La rievocazione della “Sciabica” rappresenta un’occasione per raggiungere tale obiettivo – dichiara Francesco SCHIAVONE presidente della Pro Loco – l’evento, infatti, appassiona anche i turisti presenti in città coinvolti dalla storia, la voce e il cuore dei nostri saggi pescatori che, indossando i costumi dell’epoca, ci riportano indietro nel tempo. Ringrazio i soci della Pro Loco che hanno contribuito fattivamente all’organizzazione dell’evento e il Gal DaunOfantino e il Touring Club Italiano del Club di Territorio di Manfredonia per aver patrocinato l’evento.”

L’animazione sarà diretta dallo storico duo de i “Forbicioni”, composto da Franco Rinaldi e Lello Castriotta che da sempre contribuiscono, alla crescita culturale della città con la loro propensione alla valorizzazione del patrimonio di conoscenze locali.

L’evento sarà replicato Mercoledì 28 Agosto, presso Spiaggia libera Castello a Manfredonia.

EDITORIALE DELLA DOMENICA, LA POLITICA NAZIONALE SI COMPLICA, QUELLA LOCALE…ANCORA NO

E’ lo periodo più caldo dell’anno dal punto di vista climatico e, a livello nazionale, è questo anche il momento più caldo per il governo a causa della sfiducia di Salvini al presidente del consiglio Conte. Insomma, un’estate torrida sotto tutti gli aspetti mentre un periodo politico di governo nazionale finisce con una accelerazione improvvisa di una delle due parti con il possibile o quasi certo richiamo di onorevoli e senatori per le mozioni di sfiducia da approvare o respingere. Comincerà l’iter da parte del Capo dello Stato Mattarella per portare l’Italia alle urne presumibilmente a fine ottobre prossimo con la Lega che vuole dare la parola agli elettori il più presto possibile e con il M5S che vorrebbe allontanare la data del voto. Una storia tra un partito e un movimento scoccata all’improvviso e all’improvviso finita in quanto non sembravano esserci i presupposti per una convivenza più lunga.

Fortunatamente per San Nicandro pare che si sia allontanato quel clima che, in primavera, appariva a tutti potesse imbattersi in ogni soluzione possibile. Poi ogni cosa ha trovato la sua collocazione e lo spauracchio di una crisi possibile si è allontanata. Tutto lascia pensare che possa continuare questa luna di miele atipica almeno fino a quando non entrerà nel vivo la campagna elettorale per le regionali del prossimo anno. Qualcosa potrebbe succedere in quanto, come anticipato nei giorni scorsi, ci sarebbero componenti dell’amministrazione comunale che si candideranno per le regionali forse anche in partiti di cui ora non fanno parte e lo stesso partito del sindaco, l’Udc, dovrebbe sciogliere il nodo della sua collocazione in quanto sicuramente aderirà al polo centrista di “Altra Italia” che dovrebbe appoggiare la coalizione di centro destra guidata forse da Casanova o da Fitto mentre gli esponenti regionali del partito hanno già dichiarato il loro appoggio a Emiliano. Insomma, questa scelta, insieme alla scelta di altre candidature locali, potrebbero avere ripercussioni e far ritornare il clima politico della primavera scorsa.

Ma, intanto, siamo in estate e godiamoci il caldo di questa bella stagione nella speranza che non si ripresentino situazioni particolari dalle quali far scaturire nuovi motivi di frizioni nell’attuale alleanza. La coalizione del governo cittadino non è frutto di un contratto come quello stipulato nella politica nazionale, ma il risultato di una regolare elezione che ha visto un vincitore il quale ha l’obbligo morale di fare scelte e non subirle e dell’opera di coordinamento nella condivisione assoluta delle scelte amministrative.

Il Direttore

SAN NICANDRO, GLI EVENTI DI OGGI

Ecco gli eventi dell’Estate Sannicandrese programmati per oggi, 11 agosto.

Ore 22:00, Piazza IV Novembre, concerto di musica popolare dei ”Rione Junno” a cura dell’Ente Parco del Gargano

MIGLIORA LA SITUAZIONE AMBIENTALE DELLO SCHIAPPARO

Siamo proprio al culmine della stagione estiva e la fascia dell’istmo Schiapparo si presenta notevolmente migliorata dal punto di vista ambientale. Non si vedono cassonetti pieni di immondizia che non viene ritirata e, pur nella criticità della situazione, a detta di coloro che quotidianamente frequentano la zona, il parere di una nuova gestione dell0ambiente è positivo.

C’è sempre, però, qualcuno che butta mobili e oggetti ingombranti senza sapere che basta telefonare al numero verde della società di raccolta rifiuti di Lesina e fissare un appuntamento per il ritiro di ogni cosa.

Purtroppo, ed è la cosa più grave, ci sono alcune lastre di eternit in amianto che sono state depositate vicino ad un bidone dell’immondizia e che non possono essere prelevate se con un procedimento in interviene anche l’Asl di competenza.

E’ opportuno, quindi, che i possessori degli immobili continuino in questo comportamento che fa sicuramente bene all’ambiente e che la ditta appaltatrice continui in questa paziente opera di ritiri frequenti.

TARI, DAL 2020 CAMBIA IL METODO DI CALCOLO

Nuovo metodo di calcolo per la TARI dal 2020 nel segno della trasparenza. I crediti inesigibili saranno a carico di chi paga regolarmente.

La TARI cambia veste. Nel 2020 debutterà la nuova Tassa sui Rifiuti, che sarà calcolata secondo criteri di semplicità e trasparenza per fornire maggiore chiarezza ai contribuenti e renderla più omogenea fra i vari Comuni italiani. A stabilirlo è la delibera n. 303 del 2019 dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) che punta a chiudere il limbo tariffario che domina il settore da anni, con una sorta di anarchia regolamentare.

La delibera dell’ARERA

Per mettere ordine l’ARERA fisserà una metodologia unica, sul modello di quanto fatto in questi anni nel settore idrico, per fissare i parametri di individuazione dei «costi efficienti» e gli obblighi di trasparenza nella definizione della TARI. In sostanza, si vuole arrivare a calcolare l’imposta sulla base dei rifiuti effettivamente prodotti e smaltiti in relazione ai costi di servizio. L’assenza di questi criteri è oggi il punto debole della TARI attuale. In altre parole oggi i cittadini pagano la tassa sullo smaltimento dei rifiuti sia se ne producono tanti, sia se ne producono pochi perché viene applicato un metodo di calcolo sbagliato.

TARI: cosa cambia dal 2020

Così dal 2020 si cambia. La nuova TARI dovrà necessariamente tenere conto di alcune variabili e nel bollettino di pagamento dovranno comparire le varie voci che compongono la tassa comunale e che vanno dalla raccolta e trasporto dei rifiuti alla pulizia delle strade comunali alla gestione tariffaria e allo smaltimento di rifiuti speciali. Il cittadino, insomma, sarà messo al corrente di quanto paga per ogni singola voce nel suo Comune di appartenenza e quanto l’Amministrazione spende per gestire il servizio. Resteranno escluse dalla TARI alcune voci, come la raccolta, trasporto e smaltimento amianto da utenze domestiche; la derattizzazione; la disinfestazione zanzare; lo spazzamento e sgombero della neve; la cancellazione scritte vandaliche; la defissione di manifesti abusivi; la gestione dei servizi igienici pubblici; la gestione del verde pubblico; la manutenzione delle fontane.

I crediti inegibili

Cambieranno anche le regole per i crediti inesigibili, ossia per chi non paga la TARI. I costi saranno spalmati su coloro che la tassa la pagano regolarmente, ma solo dopo che il Comune avrà esperito tutte le procedure per recuperare gli importi non incassati. (investireoggi)

 

 

LA REGIONE PUGLIA FINANZIA INTERVENTI PER POTENZIARE GLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI

Sono ammissibili a finanziamento le proposte progettuali volte al potenziamento del patrimonio impiantistico sportivo de i Comuni del territorio pugliese, da attuare attraverso le seguenti tipologie d’intervento:

  1. Realizzazione ex novo di un impianto sportivo e/o un’area sportiva attrezzata, destinati ad ampliare e migliorare l’offerta di attività e/o servizi;
  2. Riqualificazione di un impianto sportivo e/o un’area sportiva attrezzata esistente, per una o più delle seguenti finalità:

✓ Recupero funziona le, anche attraverso azioni atte a favorire una razionalizzazione dei consumi energetici, per migliorarne le possibilità di utilizzo;

✓ Abbattimento delle barriere architettoniche, funzionale alla fruibilità anche da soggetti con disabilità;

✓ Adeguamento alle norme di sicurezza e igienico-sanitarie, ivi incluse quelle nazionali e regionali in materia di sicurezza degli impianti sportivi e degli spogliatoi.

Soggetti ammessi alla presentazione delle istanze e requisiti di ammissibilità Possono inoltrare istanza di finanziamento, in qualità di Soggetti proponenti, le singole Amministrazioni comunali ricadenti che abbiano la piena disponibilità:

✓ del suolo su cui verrà realizzato l’intervento di cui alla proposta progettuale, nel caso di tipologia A

✓ dell’impianto sportivo e/o area sportiva attrezzata oggetto della proposta progettuale. nel caso di tipologia B.

Ciascun Soggetto proponente può presentare nel limite massimo di l00.000.00 euro complessivi di contributo concedibile, massimo di due proposte progettuali, pena l’inammissibilità di tutte le proposte.

Ogni singola proposta progettuale, pena l’inammissibilità, dovrà riguardare:

✓ un unico impianto sportivo e/o un’unica area sportiva attrezzata;

✓ un unico intervento.

A pena di inammissibilità della proposta progettuale, i Soggetti proponenti possono presentare istanza di finanziamento entro le ore 12.00 del 15/10/2019.

SAGRA DELL’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA E DELLE FAVE DI CARPINO

Nella variegata offerta delle manifestazioni estive che interessa il Comune di Carpino, è particolarmente significativa ed assume carattere altamente culturale la “SAGRA DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA E DELLE FAVE” promossa il 12 agosto di ogni anno.

Anche quest’anno l’evento si riconferma una delle più originali e suggestive sagre dell’intera Regione Puglia, nell’ intento di promuovere e valorizzare i prodotti tipici della terra carpinese.

Le fave di Carpino, fiore all’occhiello della tradizione contadina carpinese: un legume che, passato da “carne dei poveri” ed un tempo destinate all’ alimentazione animale, oggi è salito agli onori della buona cucina ed elevate agli allori delle mense più ricche proprio per la sua particolare importanza tanto da essere ritenute tra i piatti più emblematici della dieta mediterranea, rispettando vecchi metodi di produzione: dalla preparazione del terreno, alla semina ed alla raccolta, e da ultimo inserite tra i Prodotti SLOW FOOD con una nicchia di mercato di notevole rilevanza su tutto il territorio nazionale.

Un prodotto tipico, locale e tradizionale, il biglietto da visita dell’agricoltura garganica di qualità: le fave di Carpino sono da tempo sbarcate in America, alla corte di una importante industria farmaceutica secondo la quale il prodotto è, per le sue peculiarità tra le migliori esistenti sul mercato e, quindi, il più indicato per la produzione di alcuni farmaci:si differenziano, infatti, da tutte le altre soprattutto per tre aspetti fondamentali: biologico, pedologico e climatico, non trascurando la sua particolare cucinabilità, per questo è stato inserito fra i 91 Presidi da salvaguardare.

Alla Sagra del 12 agosto le fave di Carpino saranno riproposte secondo la ricetta casalinga della “lenta cottura” nella pignata di coccio che ne esalta il sapore, ne cambia il colore, permette di accompagnarsi all’aspra cipolla cruda, al capriccioso gusto del peperoncino, al morbido sapore dell’olio extravergine di oliva di Carpino che irrorandole, dona fragranza”.

Anche quest’anno, infatti, le vie del centro storico di #Carpino saranno popolate di numerosi turisti presenti sulla vicina costa garganica: i visitatori potranno scoprire quanta sapienza contadina c’è nei gustosi piatti a base di fave e olio extravergine di oliva di Carpino. Un laboratorio culturale ed artigianale a cielo aperto dove la fragranza dell’olio e del pane mischiato alla sapidità delle fave, alla tarantella di Carpino ed alla umile e sapiente gente hanno sapranno trascinare, ancora una volta, il turista in una terra che, negli anni, ha conservato gli odori, i colori e i sapori di una volta.

La parte musicale sarà curata con la presenza di gruppi folcloristici della zona, oltre che con l’aiuto di gruppi spontanei con musiche tradizionali contaminate. “Gli antichi ritmi del paese” la Tarantella di Carpino vanta insigni e carismatici interpreti della tradizione musicale mediterranea, quali “I MUSICI E I CANTATORI DI CARPINO”, il cui stile è stato oggetto di studio da parte di famosi etnomusicologi.

Nella seicentesca e leggendaria Piazza del Popolo si esibiranno “I MUSICI E I CANTATORI DI CARPINO”, una formazione di musicisti della terra garganica, la cui ricerca musicale ha determinato una passione per la propria terra e per la musica garganica come espressione della tradizione cui il territorio vive ed ha vissuto: e questo è il messaggio culturale forte che trasmetteranno.

SAN NICANDRO, GLI EVENTI DI OGGI

Ecco gli eventi dell’Estate Sannicandrese programmati per oggi, 10 agosto.

  • Ore 21.00- Largo Castello – Terravecchia

PARAUL – Performance Teatrali itineranti di Gabriele Granito

  • Ore 21.00 – Torre Mileto. 1^ FESTA DEL MARE con stand vari, spettacoli di musica tipica del Gargano e attività ludiche a cura del Gruppo Nautico Torre Mileto
  • ore 24.00 SPETTACOLO PIROTECNICO “ILLUMINIAMO IL MARE” a cura dell’Amministrazione Comunale
  • Ore 21.30 Convento dei Frati Minori Piazza IV Novembre

Vernissage della mostra “INSEGUENDO UN SOGNO” in omaggio a Renato Marinacci

  • Ore 20.00 – 23.00 – Atrio Palazzo Zaccagnino

1° EDIZIONE DELLA QUARANTANA ESTIVA 2019 con presentazione della Bambola volante a cura di Centro Studi Storici Demologici Etnografici e Gruppo Folk Sannicandrese

  • Ore 21.00 – 23.00 Convento dei Frati Minori – Piazza IV Novembre

INSEGUENDO UN SOGNO” Mostra in omaggio a Renato Marinacci

DONAZIONE SANGUE AVIS

Come tutte le estati siamo in piena emergenza sangue. In queste settimane siamo tutti chiamati a compiere ogni sforzo per assicurare ai centri trasfusionali le necessarie riserve per far fronte a tutte le necessità. Vi aspettiamo IL 13 agosto prossimo presso il Camping Uria per la consueta raccolta. Siate, come avete sempre fatto, generosi e altruisti anche questa volta.

DECALOGO DEL CODACONS PER IL “BON TON DA SPIAGGIA”

Il Codacons rileva come negli ultimi anni, anche in virtù dell’avvento dei social network, la maleducazione ‘da spiaggia’ è in pericoloso aumento. Troppi i bagnanti che al mare si comportano come se la battigia fosse tutta di loro proprietà e come se gli altri non esistessero, rovinando il relax dei vicini di ombrellone. Ecco allora che Francesco Tanasi Segretario Nazionale lancia il decalogo del Codacons, un vademecum del ‘bon ton’ da spiaggia, frutto dell’elaborazione delle proteste ricevute dall’ associazione. Qualche punto potrà anche sembrare ovvio, peccato che nessuno lo rispetti. Tanasi invita pertanto gli stabilimenti balneari ad esporre questo decalogo, in modo da rendere le vacanze più piacevoli per tutti.

– Telefonino? No grazie. Al primo posto delle lamentele degli italiani c’ era proprio lui, il telefonino. A quanto pare nemmeno in vacanza riusciamo a farne a meno. Ma al vicino di ombrellone, che magari sta cercando di fare un meritato riposino, non interessa sapere i fatti vostri. Se proprio non potete farne a meno, escludete la suoneria, i toni della tastiera e conversate almeno a voce bassa. Se volete ascoltare la radio, infine, fatelo con la cuffia.

– Social network. Oramai è imperativo condividere foto e video dalla spiaggia con i propri follower. Attenzione però perché gli altri bagnanti potrebbero non gradire essere ripresi in immagini, video e dirette, né essere fotografati a loro insaputa e finire sulla pagine Fb o Instagram altrui. Si rischia inoltre di violare il diritto alla privacy e di commettere veri e propri reati.

– Fate largo, arrivo io. Rispettate lo spazio a voi destinato senza invadere l’ombrellone del vicino. Anche lui ha diritto al suo spazio vitale. Inoltre sappiate che i corridoi tra una fila d’ ombrelloni e l’altra e i passaggi al mare sono destinati a tutti e, quindi, non vanno ingombrati né con la sdraio, né con i sandali o altre suppellettili.

– Schizzi e spruzzi. E’ salutare entrare in acqua gradatamente. Se non lo volete fare, peggio per voi. Ma almeno evitate di tuffarvi con dei tonfi da barile schizzando il vicino che da ore sta cercando di adattarsi gradatamente alla temperatura dell’acqua gelata.

– Doccia. Non state 3 ore sotto la doccia creando code chilometriche. La doccia al mare deve servire a rinfrescarvi non a lavarvi. Non usate poi saponi o shampoo: inquinano il mare.

– Mamma: alzati e cammina! Se volete rimproverare vostro figlio o farlo uscire dall’ acqua, non fatelo a distanza, urlando e disturbando il vicino che sta cercando di fare un pisolino. Alzatevi!

– Campo di calcio e castelli. La spiaggia non è un campo di calcio. Se c’è uno spazio allestito allo scopo, ben venga una partitella, altrimenti ricordatevi che gli altri non sono contenti di ricevere le vostre pallonate in testa o sulla pancia. Stesso discorso per racchettoni o frisbee. Va bene fare il classico castello, ma c’ è un limite a tutto. Se il bambino vuol fare la pista per le biglie non può occupare mezza spiaggia costringendo gli altri bagnanti a salti mortali per non rovinare la pista. Si alle gallerie, poi, ma no alle fosse!

– Sport acquatici. Basta con i pericolosi e rumorosi acquascooter o barche a motore che arrivano fino a riva. Rispettate le leggi in materia.

– Il mare non è una pattumiera! Non gettate le cicche di sigarette o la carta del gelato sulla sabbia. I resti del vostro pranzo non sono cibo per pesci. Cercate gli appositi cestini.

-Ambulanti. Sappiate che vendono merce contraffatta e di pessima qualità. In ogni caso, se non c’ è niente che vi interessi, si può dire un fermo “No grazie”, senza bisogno di inscenare una discussione o contestare per 3 ore il prezzo per poi non acquistare nulla.

– Cani. Laddove è permesso portarlo in spiaggia, ricordatevi di tenerlo sempre vicino a voi, con guinzaglio (o guinzaglio e museruola se è una razza a rischio di aggressività). Non lasciate che seppellisca zoccoli, lecchi chiunque si avvicini o sollevi valanghe di sabbia. (Corriere di Sciacca)

TUTTO CIÒ CHE BISOGNA SAPERE PRIMA DI ACQUISTARE E CUCINARE LE COZZE

I mitili sono i frutti di mare più tipici e diffusi in Italia, con un’antica tradizione che sposa l’allevamento delle cozze con tante apprezzate ricette regionali. Durante l’estate, quando cresce la voglia di portarle in tavola, aumenta anche l’interesse verso l’origine e il percorso produttivo di questi molluschi, che in passato sono stati al centro di casi di intossicazione e altri problemi relativi alla loro salubrità. Ma sono pericolosi?

COZZE: CARATTERISTICHE E DIFFUSIONE. I mitili, comunemente chiamati cozze ma noti con diversi nomi regionali, sono molluschi bivalvi filtratori, dotati di guscio e valve, apparati simmetrici uniti fra loro e da legamenti, che possono chiudersi rapidamente, riaprirsi o rimanere serrati grazie all’azione di piccoli ma efficienti muscoli. Le due facce della conchiglia sono unite da una cerniera dentellata che si trova nell’estremità più sottile. Queste creature marine dalla forma a goccia possiedono branchie e lamelle, necessarie per assorbire l’ossigeno e al contempo trattenere il nutrimento, costituito da microplancton e particelle sospese nell’acqua. Il guscio presenta cerchi di accrescimento ed è generalmente nero all’esterno, ma può assumere tinte dal viola al marrone e forme leggermente differenti, in base alle zone di provenienza, mentre l’interno è azzurrognolo e iridescente. Negli esemplari adulti, il mollusco all’interno può essere arancione carico, per le femmine, o giallo, per i maschi, mentre i bordi delle lamelle branchiali sono neri.

La riproduzione avviene fra la primavera e l’estate, e contrariamente rispetto alle vongole o alle capesante, le cozze non vivono sotto la sabbia e non hanno organi propulsivi per muoversi in acqua, bensì restano fissate a strutture di vario tipo grazie al bisso, un intreccio di fibre molto resistenti che si elimina con la pulizia prima della cottura. Questi animali – che possono raggiungere e talvolta superare i 10 centimetri di lunghezza e i 4-5 di larghezza e vivono anche più di cinque anni – appartengono al genere Mytilus, il quale comprende due specie simili, la Edulis (cozza comune) diffusa soprattutto nell’Oceano Atlantico, e la Galloprovincialis (mitilo mediterraneo). Quest’ultima, la più presente sui nostri banchi del pesce, allo stato selvatico vive nei pressi degli scogli, e popola anche il Mar Nero e la costa atlantica orientale.

I mitili tuttavia, hanno colonizzato diverse aree del mondo, dove sono considerati specie invasive. Spesso si attaccano agli scafi delle grandi navi commerciali, aspetto che ha permesso un trasporto involontario e una propagazione globale. In Italia il litorale con maggiore presenza è quello del Mare Adriatico, dove è diffuso l’allevamento delle cozze, e il commercio costituisce da secoli una fetta importante del mercato ittico. In questo bacino anche gli esemplari selvatici trovano un habitat ideale, grazie alle foci dei fiumi e alle acque salmastre, ricche di nutrimento.

L’ALLEVAMENTO DELLE COZZE. Il ciclo della miticoltura dura mediamente un anno, ma in alcune aree, come l’Adriatico, le tempistiche sono più brevi. È curioso notare che riferendosi all’allevamento delle cozze, spesso si usano termini tipici dell’agricoltura, come “coltivazione”, “raccolta” e “seme”, a sottolineare le similitudini concettuali di questa attività con le colture vegetali.

L’allevamento delle cozze in mare aperto (offshore in inglese) si è evoluto molto, e gli impianti classici vengono gradualmente sostituiti da forme più moderne ed efficienti, con ampio uso di strumenti meccanici. Ecco quali sono i metodi principali.

Nella tecnica sui pali, la più tradizionale, si utilizzano questi supporti di legno piantati in verticale sui fondali, ai quali il novellame (mitili più giovani) è fissato con particolari corde arrotolate. Il tutto è coperto da una rete per evitare la dispersione delle cozze, che vengono raccolte in grappoli raschiando manualmente o meccanicamente i pali.

Nel metodo in piano, diffuso in Olanda, il novellame viene sparso su banchi poco profondi e fissato al suolo, generalmente in luoghi riparati, mentre la raccolta avviene dragando il fondo con imbarcazioni specifiche. Nella tecnica su tavola, invece, le cozze sono allevate in sacche su tavole fissate al suolo, come avviene per le ostriche.

La Longline oggi prevale nella mitilicoltura. Si tratta di un’evoluzione del metodo sui pali, che assomiglia a una sorta di filare, composto dall’installazione di funi di sostegno ancorate al fondo con dei pesi, e mantenute in verticale da una serie di galleggianti, a una profondità di 2-3 metri rispetto al pelo dell’acqua. Le cozze vengono allevate all’interno di reti tubolari in polipropilene chiamate “calze”, rette da corde lunghe tra i 2 e i 5 metri. Il reclutamento dei piccoli, detti “seme”, generalmente avviene in natura, lasciando che i molluschi colonizzino le strutture. Il metodo detto “neozelandese” è un ulteriore passo avanti rispetto al Longline, più ecosostenibile e resistente alle mareggiate, anche se basato su uno schema di base analogo.

La Smartfarm attualmente rappresenta l’avanguardia nella mitilicoltura, diffusa soprattutto nel Nord Europa e basato su unità chiamate Smart Unit. Le cozze aderiscono a delle reti, attaccate a grandi tubi galleggianti e ancorate al fondo, la cui larghezza delle maglie varia a seconda della dimensione degli esemplari e del loro stadio di crescita. Questa tecnologia, oltre a essere la migliore per fronteggiare le correnti marine, diminuisce al minimo le perdite di prodotto, è sicura e favorisce l’automatizzazione nelle operazioni di gestione e raccolta, con evidenti vantaggi economici. L’assenza di reti e calze di plastica, che potrebbero staccarsi e disperdersi in mare, rende la Smartfarm apprezzabile anche nell’ottica della pesca sostenibile.

LE COZZE SONO PERICOLOSE? Dal punto di vista ingienico-sanitario, sono diversi i fattori di rischio che possono rendere assai nocive le cozze, soprattutto in determinate condizioni. Nella memoria degli italiani restano ancora i casi di colera verificatisi a Napoli nell’estate del 1973, a causa del consumo di molluschi contaminati. Sappiamo che le cozze vengono mangiate prevalentemente cotte o all’interno di prodotti trasformati e in conserva, anche se c’è chi le apprezza da crude con succo di limone, come avviene per le ostriche, un’abitudine da evitare e che può rivelarsi molto pericolosa. Solo con la cottura, infatti, si possono eliminare batteri e virus da non prendere alla leggera, mentre il limone è del tutto inutile in questo senso, e va inteso unicamente come un condimento.

La direttiva europea 91/492/CEE fissa i parametri sanitari da seguire riguardo alla raccolta, alla manipolazione, alla conservazione, al trasporto e alla conservazione dei molluschi bivalvi vivi. Prima della vendita, le zone di provenienza (allevamento o pesca professionale) devono essere classificate in base alla concentrazione di indicatori di inquinamento microbiologico rilevati nei molluschi.

Categoria A, se l’Escherichia coli non supera i 230 ufc (ufc = unità formanti colonie) per 100 grammi e se la Salmonella è assente su 25 grammi di polpa e liquido intervalvare. I mitili provenienti da queste aree possono andare subito sul mercato.

Categoria B, se il contenuto di l’Escherichia coli rientra fra i 230 e i 4600 ufc per 100 grammi. Prima della commercializzazione, le cozze delle zone B devono essere sottoposte a un periodo di depurazione in appositi impianti.

La cattiva conservazione, invece, può causare intossicazioni, gastroenterite ed epatite virale, mentre alcuni episodi più recenti testimoniamo la possibile contaminazione da microplastiche, diossine e PCB. Di quest’ultima casistica ci aveva parlato la professoressa Patrizia Hrelia nel nostro approfondimento sul gambero killer, mentre recentemente sono state sequestrate cozze allevate illegalmente nel primo seno del Mar Piccolo di Taranto, dove queste sostanze sono presenti al di sopra dei limiti consentiti.

In linea generale, le cozze selvatiche pescate autonomamente possono essere potenzialmente più soggette a contaminazioni.

CONSIGLI PER EVITARE I RISCHI. Per scongiurare i pericoli appena descritti, è importante seguire alcune precauzioni:

Le cozze vanno acquistate vive e freschissime, possibilmente appena pescate, o comunque presso rivenditori registrati alle autorità sanitarie. Le confezioni o retine devono essere ben chiuse ed etichettate, per poter verificare la provenienza e la scadenza. In commercio si possono trovare anche sgusciate e già cotte, surgelate o sottovuoto. I gusci devono essere integri, lucenti e ben chiusi, e per il trasporto verso il frigo di casa è meglio utilizzare contenitori termici, soprattutto in estate. È utile anche separare i mitili dagli altri prodotti ittici, per diminuire ulteriormente l’eventualità di contaminazioni.

Per pulire le cozze bisogna rimuovere le impurità del guscio e il bisso (filetto che esce dalla conchiglia) va tagliato, prima del lavaggio in acqua dolce. Il consumo deve avvenire al più presto, sempre previa cottura, durante la quale è bene non ammassare i mitili uno sull’altro, per diffondere meglio il calore; vanno scartate quelle che restano chiuse. Quando acquistate e preparate le cozze seguite questi consigli?

(Matteo Garuti-ilgiornaledelcibo)

QUANDO SI ANDRA’ A VOTARE?

La crisi di governo è aperta. E ora tra le forze politiche è scontro sul timing. Perché i tempi per uscire da un governo senza maggioranza ed andare così alle elezioni si incrociano in maniera decisiva con la manovra di bilancio.

PARLAMENTARIZZARE LA CRISI – Il tempo minimo che deve intercorrere dallo scioglimento delle Camere alle urne è di 45 giorni (quello massimo è di 70 giorni). Ecco, la prima domanda da porci è: quando verranno sciolte le Camere? Salvini vorrebbe portare subito Conte in Parlamento, mentre Di Maio e i 5 stelle vorrebbero affrontare il taglio dei parlamentari prima del voto di sfiducia. Come scrive Gabriella Cerami su HuffPost ”il leader leghista ha in mente di andare al voto entro il 20 ottobre, ma non è detto che la sua strada sia priva di ostacoli: e, già in questi giorni, il titolare del Viminale potrebbe trovarsi a fare i conti con un Parlamento con i battenti chiusi per almeno un’altra decina di giorni. Non solo. Tra i 5Stelle c’è anche chi ipotizza un governo tecnico o di transizione per evitare l’esercizio provvisorio e portare il Paese alle urne a marzo o aprile. Per adesso però, in casa M5s, è una speranza più che una realtà”. Staremo a vedere.

I 60 GIORNI In realtà – scrive l’Agi – “occorrono almeno 60 giorni dallo scioglimento delle Camere al momento del ritorno al voto, questo per consentire l’adempimento delle procedure necessarie per il voto degli italiani all’estero (norma, tuttavia, che potrebbe – anche se finora non è mai successo – essere modificata per ‘accorciare’ i tempi)”.

FINESTRE ELETTORALI – Per votare il 13 ottobre, le Camere dovrebbero essere sciolte a ridosso di Ferragosto. Molto improbabile, al momento. Per andare alle urne la terza domenica di ottobre, cioè il 20, Camera e Senato dovrebbero essere sciolte tra il 20 e il 22 agosto. Mentre per andare a votare il 27 ottobre, si deve archiviare il governo gialloverde entro il 27 agosto. Discorso diverso se l’obiettivo è novembre. Ma…

E LA MANOVRA? È qui che c’è l’inghippo. Tutte le date ipotizzate per il voto si scontrano con il timing della manovra di bilancio. Alla ripresa dell’attività parlamentare, il governo dovrà affrontare la nota di aggiornamento del Def, che va presentata a Camera e Senato entro il 27 settembre. Il 15 ottobre, invece, è il termine ultimo del documento programmatico al Def, da inviare alla Commissione Ue. Il 20 ottobre il governo deve presentare la Legge di Bilancio vera e propria. Sempre che un governo ci sia… (huffingtonpost)

DUE PREGIUDICATI SORPRESI DAI CARABINIERI TRA LE AUTOVETTURE DEI BAGNANTI PER COMMETTERE FURTI

Sensibilmente intensificati i controlli dei Carabinieri nei pressi dei lidi balneari per contrastare il fenomeno dei furti di e su autovettura nei parcheggi.

A Chieuti Marina i militari della Stazione Carabinieri di Serracapriola, competente su quella località balneare, nel corso di un servizio appositamente finalizzato al contrasto del fenomeno dei furti di e/o su autovetture in sosta, hanno denunciato a piede libero per possesso ingiustificato di grimaldelli due pregiudicati baresi, sorpresi ad aggirarsi con fare sospetto tra le autovetture parcheggiate nei pressi dei lidi balneari.

Insospettiti dai due, i Carabinieri di pattuglia li hanno fermati e sottoposti a perquisizione personale e veicolare, trovandoli in possesso di quello che nel gergo dei ladri di auto viene chiamato “spadino”, e cioè un manico metallico, opportunamente piegato, le cui estremità ricurve sono utili all’apertura degli sportelli delle autovetture. Lo strumento è stato sequestrato.

Al termine degli accertamenti i due sono stati allontanati dal comune di Chieuti con foglio di via e divieto di ritorno.

 

I NUMERI VINCENTI DELLA LOTTERIA DELL’EVENTO “SANNICOUNTRY 2019”

Gli organizzatori dell’evento “Sannicountry 2019” hanno reso noto i numeri della lotteria abbinata alla manifestazione. I possessori dei biglietti vincenti possono ritirare i premi rivolgendosi al Comitato Feste Patronali.

ESTATE SANNICANDRESE, SCIA PER LE MANIFESTAZIONI TEMPORANEE

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN NICANDRO GARGANICO COMUNICA AGLI ORGANIZZATORI DI MANIFESTAZIONI DI SAGRE – RELIGIOSE/TRADIZIONALI/CULTURALI – FIERE – EVENTI LOCALI STRAORDINARI, CHE LA RELATIVA SCIA VA PRESENTATA AL PROTOCOLLO GENERALE DELL’ENTE ALMENO SETTE GIORNI PRIMA DELL’EVENTO, GIUSTA DISPOSIZIONE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DELL’ASL/FG.

IN ALLEGATO: MODELLO SCIA

scia manifestazioni

SAN NICANDRO, GLI EVENTI DI OGGI

SAN NICANDRO, GLI EVENTI DI OGGI

Ecco gli eventi dell’Estate Sannicandrese programmati per oggi, 9 agosto.

Ore 21.30, Piazza IV Novembre

POPULAR NIGHT 1^ EDIZIONE – Concerto con Armando Bertozzi in Carmina Burana in Jazz e con FolkAtomik in Electronically Folk a cura dell’Associazione “L’Essenza di Gaia”

 

Non sono in molti a sapere che c’è un musicista percussionista sannicandrese che ha suonato con grandi musicisti tra cui figura Jaco Pastorius, uno dei più grandi bassisti elettrici del mondo. Il musicista in questione è Armando Bertozzi di padre sannicandrese ma nato e vissuto a Ravenna.

Armando, come molti ragazzi del resto, ha iniziato a suonare arrangiandosi da solo, conciliando la scuola con lo studio della batteria. A circa 20 anni frequenta il corso di percussioni del Conservatorio di Bologna ed in quattro anni si diploma brillantemente. Poco dopo inizia la sua passione per la poliritmia e nel 1981 Armando scrive un metodo poliritmico, che non tarda a farsi apprezzare in tutto il suo valore e viene presto adottato presso il Drummer Collective di New York, città dove Armando trascorre un lungo periodo, tenendo corsi con dei grandi batteristi come Max Roach, Jack Dejohnette, Tony Williams, e Kenny Clarke. Roach stesso ha voluto scrivere l’introduzione a “More expressions“, una delle ricerche di Armando, decidendo inoltre di inserire questo metodo nel suo corso d’insegnamento, tenuto presso l’università del Massachusetts. Armando, dopo essersi formato alla scuola Jazz di Parma, studia a Parigi nella scuola di Dante Agostini e Kenny Clarke e frequenta e completa il corso superiore con i percussionisti di Strasburgo. Con questo grosso bagaglio di esperienze e di studi, si stabilisce a New York, dove insegna al Drummer Collective ed entra in contatto con dei grandi musicisti come Ted Carson, Michel Petrucciani, Jean Toussaint, Alex Foster, John Abercrombie, Joe Locke e altri, suonando anche con Jaco Pastorius, uno dei più grandi bassisti elettrici del mondo.

Nel 1986 Bertozzi viene chiamato dalla famosa Berklee School di Boston per tenere un seminario sulla poliritmia. In seguito, viene in contatto con il grande batterista Ralph Humphrey, il quale adotta il metodo poliritmico di Armando nel suo corso d’insegnamento presso il Musicians Institute del Hollywood boulevard. In questo periodo di didattica e concertistica, Armando incide tre dischi, “Tibet”, “Skyline“, “Fantastic world“, e partecipa ad alcune trasmissioni radiofoniche e televisive italiane. Nella metà degli anni ’80 ha costituito un gruppo sperimentale contemporaneo, Il Labirinto Magico, un concerto del quale è stato registrato da RAI3 in quattro puntate. Successivamente Armando è impegnato con il gruppo Afrosound, da lui costituito e con il quale si è esibito nei locali di Roma. In seguito, Armando Bertozzi collabora come timpanista con il compositore Ferdinando Grillo e lavora, sia come musicista che come compositore in alcune compagnie teatrali e di danza.

Il batterista ravennate ha creato a Roma una struttura didattica, la Mondial Sound School, nella quale oltre a lui insegnano alcuni tra i più stimati batteristi della capitale, e si tengono seminari con importanti artisti stranieri. Nel contesto della Mondial Sound School, nasce l’incontro con la danza moderna africana di Bob Curtis. Armando si fa realizzare artigianalmente a Roma uno strumento costituito da tamburi in legno molto leggero, con fusti a forma di clessidra, per avere una sonorità simile alle tradizioni musicale africane dando a Bob Curtis un effetto sonoro forte in sostituzione di quattro percussionisti. Armando ha tenuto dal 1989 al 1997 degli stages e delle rappresentazioni in Austria, accompagnato alle percussioni da Alfredo Minotti, Carl Potter e Giovanni Imparato. Nel 1990 inizia una ricerca sulla cultura musicale Argentina, componendo un gruppo di archi e sviluppando nella danza l’intersezione tra Jazz e Tango argentino. Da questa ricerca nasce uno spettacolo, “Cari fantasmi“, in scena in tutti i teatri d’Italia (dal 1990 al 1997), in cui ha collaborato il coreografo Luck Bouy (coreagrafo di Carla Fracci) e la prima danzatrice dell’opera di Roma, Claudia Zaccari. Nel 1998 la coreografa Silvia Vladimivsky utilizza le musiche composte da Armando per “Cari fantasmi” al teatro di Buenos Aires; le musiche e la coreografia vincono il primo premio del concorso internazionale di teatro argentino. Dal 1998 al 2004 ricerca e crea utilizzando ritmi di varie culture un gruppo di percussionisti. Unisce il ritmo percussivo con il ritmo del movimento del corpo e si avvale in questo spettacolo-ricerca della collaborazione delle coreografe dell’Accademia di Danza Nazionale di Roma, Elsa Piperno, Enrica Palmieri e Daniela Capacci. Dal 1999 è ordinario di percussioni all’Accademia di Danza Nazionale di Roma. Dal 2003 lavora ad una rivisitazione dell’opera di Carl Orff “Carmina Burana“, in uno spettacolo di grande sintesi tra passato e futuro che dilata l’orizzonte temporale dell’opera attraverso l’uso di percussioni e di nuovi arrangiamenti. Carmina Burana incontra così il Jazz e la musica sperimentale contemporanea, in un inedito connubio. Crea un nuovo sistema di poliritmia dei ritmi africani applicati alla batteria, Etno Afro, metodo per lo sviluppo ritmi e temi fino a una composizione di cinque batterie applicabili anche a contesti orchestrali. Pubblica tre libre: “Canjion”, “EtnoAfro”, “Etno Brasil”, “Etno Latin” e “200 ritmi”. Ed infine la discografia: “Skyline”, “Fantastic World”, “Tibet”, “Trioz”, “4+4”, “Mwezi”, “Cosmogonia”, “Carmina Burana.

NOTE DI GUSTO ALLA MASSERIA “PIANA DELLA MACINA”

Domenica 11 agosto, “Note di gusto” con la musica e le sonorità cubane incontrano l’arte dei sapori garganici, un connubio per vivere una serata particolare di note e di gusto. La proposta culinaria della serata è l’apericena della casa con prelibatezze del territorio oltre ad un calice di vino a solo 15 euro.

La proposta musicale dei “RUMBATA’” PROJECT è la sonorità della terra di Cuba.

MOSTRA FOTOGRAFICA SFILATA STORICA DEL PASTORE E DELLA PACCHIANA

Un interessante evento in programma nell’Estate Sannicandrese 2019 è “L’ABITO TRADIZIONALE SANNICANDRESE “PACCHIANA E PASTORE”, una mostra fotografica a cura di Centro Studi Storici Demologici Etnografici e Gruppo Folk Sannicandrese.

Il Presidente del Gruppo Folk Sannicandrese comunica l’evento e fornisce informazione anche sull’appuntamento del prossimo carnevale 2020 per la sfilata del nostro costume tradizionale.

“Esibizione di diverse foto scattate da diversi e bravi fotografi i quali hanno messo a disposizione il proprio materiale ripreso durante la sfilata del Carnevale a marzo 2019. Le foto più significative sono state scattate nel centro storico, davanti al castello svevo-normanno e sulla scalinata della Chiesa Madre.

A partire al 1° agosti e fino al 15 agosto la mostra si può visitare presso l’ufficio del Patronato EPAS di Via Giordano Bruno. Successivamente il 16, 17 e 18 agosto si trasferirà presso l’atrio di palazzo comunale.

Per l’anno 2020 la sfilata del Pastor e della Pacchiana avrà nuove regole come, per esempio, ci sarà una giuria di esperti, conoscitori storici, professionisti e intellettuali che faranno parte della giuria. Per la prima volta nella storia sannicandrese verrà assegnato un “Oscar” per la coppia più bella di Pastor e Pacchiana. Ed ancora, ci saranno tre categorie: dai 6 ai 16 anni, dai 17 ai 55 anni e dai 56 a 80 anni ed oltre. Per le singole coppie di Pastor e Pacchiana ci sarà una coppa di merito sempre per le prime tre categorie.

Giuseppe Grana, Presidente del Gruppo Folk Sannicandrese, insieme al prof. Giorgio De Rogatis ed in collaborazione con il prof. Michele Grana, “storico”, invitano tutti coloro che vorranno partecipare alla prossima sfilata del 2020 di iscriversi anzitempo con un contributo di 5 euro a coppia e di 2,5 euro per i singoli. Tutto questo per una migliore organizzazione dell’evento che sarò presentato all’amministrazione comunale di San Nicandro, alla Regione Puglia, all’Assessorato alla Cultura, ai Presidenti delle varie associazioni, alle Proloco per poi cercare di far intervenire qualche documentarista televisivo per narrare l’evento attraverso i media.

Le novità saranno tante per cui saranno interessate tutte le associazioni sannicandresi, come anche gli organizzatori dei carri allegorici nella veste dei loro presidenti per discutere e calendarizzare l’evento come qualcosa di unico in puglia, sempre con il coinvolgimento dell’amministrazione comunale.