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TENTATO FURTO A SCUOLA, ARRESTATO UN MINORE

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I Carabinieri della Compagnia di Foggia, hanno sventato un furto in danno all’Istituto Scolastico “Catalano-Moscati” arrestando uno degli autori e recuperando la refurtiva. In particolare, i militari dell’Arma, impegnati nell’attività notturna finalizzata al controllo del territorio ed al rispetto della normativa tesa al contenimento della pandemia da Covid-19, hanno sorpreso due giovani che, dopo essersi introdotti all’interno del suddetto istituto scolastico sito in zona Parco “San Felice”, stavano cercando di asportare una fotocopiatrice. I predetti, beccati “con le mani nel sacco” e vedendosi quindi messi alle strette hanno provato a dileguarsi a piedi per le vie del Rione Biccari ma l’intervento delle “gazzelle” del 112 ha permesso di bloccare uno dei due responsabili e di restituire immediatamente la refurtiva alla direzione scolastica.

Il minore, al termine di una perquisizione personale è stato trovato in possesso di 2 cacciaviti e di una pinza verosimilmente utilizzati poco prima per commettere il furto. Portato in caserma per il giovane è scattato l’arresto e, come disposto dalla Procura per i minorenni di Bari, lo stesso è stato sottoposto alla permanenza domiciliare presso la propria abitazione.

L’Autorità Giudiziaria, nel corso dell’udienza di convalida tenutasi in videoconferenza, ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare dell’obbligo della permanenza in casa dalle 19 alle 7 del mattino, di riprendere la regolare frequenza scolastica e di non frequentare pregiudicati e i luoghi di ritrovo di quest’ultimi.

INSTALLAZIONE DI 4 ISOLE ECOLOGICHE NEL CENTRO ABITATO DEL COMUNE DI SAN NICANDRO

Come anticipato da Civico 93, il comune di San Nicandro informa la cittadinanza che nel centro abitato, nello specifico in Via Normandia, Piazza Stadio, Piazza Nassirya e Torre Mileto, sono state installate n.4 isole ecologiche informatizzate per la raccolta differenziata dei rifiuti.
La fornitura delle suddette attrezzature si è attuata con il totale contributo finanziario dell’U.E. a valere sul P.O.R. Puglia 2014/2020 Asse 6 – Azione 6.1 “Interventi per l’ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani”.
Le ecoisole sono utilizzabili dall’utenza mediante l’uso del tesserino sanitario. Esso viene esposto sull’apposito lettore ottico che attiva l’apertura del bocchettone per il deposito della frazione di rifiuto desiderata.

NUOVI LOCALI PER IL C.O.C. DI SAN NICANDRO

Gli operatori del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) hanno fatto richiesta al Comune di un nuovo locale più idoneo in concessione, da restituire immediatamente qualora sopravvengano esigenze operative e organizzative dell’Ente, quale punto di deposito e consegna di pacchi alimentari nonché di briefing per gli operatori dell’AVERS e del C.O.C.

La richiesta che è stata prontamente accolta dall’ente che ha deliberato di assegnare al C.O.C. due stanze site al pianterreno del “Plesso Matteotti”, via Amendola1, previo trasferimento degli arredi e del materiale della Biblioteca comunale ivi presente nei locali di Palazzo Fioritto, quale punto di deposito e consegna di pacchi alimentari da restituire immediatamente qualora sopravvengano esigenze operative e organizzative dell’Ente, dando atto che, le attività del C.O.C., con la relativa sala operativa, saranno svolte sempre presso Galleria V. Verrino di Corso Umberto I°.

IL COMUNE DI SAN NICANDRO PROROGA DI 6 MESI IL RESPONSABILE DEL SETTORE TECNICO

L’organico degli uffici comunali di San Nicandro Garganico è carente da tempo di personale in diversi settori. In attesa delle procedure concorsuali per la copertura del posto vacante nel Settore tecnico, permane l’esigenza di disporre di una figura professionale adeguata in questo complesso settore. Infatti l’ente Ente ha continuato ad utilizzare in modo congiunto con il Comune di Torremaggiore l’arch. Luigi Cicchetti fino al 31 dicembre scorso.

Poiché il suddetto professionista dipendente riveste il ruolo di RUP in diversi procedimenti amministrativi attualmente in corso ed avendo acquisito una conoscenza approfondita delle problematiche e delle situazioni in via di definizione presso il Settore Lavori Pubblici, è stato proposto il suo utilizzo con una proroga della durata di 6 mesi, con decorrenza 01/01/2021 e scadenza 30/06/2021, rinnovabile.

Il comune di San Nicandro ha inviato, infatti, una nuova richiesta al Comune di Torremaggiore al fine di ottenere l’autorizzazione all’utilizzo a tempo parziale dell’architetto per un numero di 18 ore settimanali e per la durata di 6 mesi con relativa spesa secondo le modalità fissate nella convenzione già precedentemente sottoscritta.

MPC

IL GARGANO VA ONLINE CON VISITE GUIDATE E TREKKING VIRTUALI

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Questo weekend Gargano Natour va in rete con racconti e immagini della Montagna del Sole

Il settore turistico, si sa, è tra quelli più colpiti dalla pandemia. Strutture dell’accoglienza e ristoranti sono ormai fermi da mesi, così come le guide turistiche, costrette a uno stop forzato per via degli spostamenti limitati dalle regioni.
Per questo nascono iniziative di tour virtuali come “Ti racconto il Gargano”, un viaggio di conoscenza negli aspetti meno noti dello Sperone d’Italia dedicato agli appassionati di cammino e trekking ma non solo.

Il webinar, organizzato da Gargano Natour, trasmetterà con racconti e immagini i fenomeni naturali e storici che sono vere e proprie chiavi di lettura del territorio, utili a comprendere meglio il Gargano di oggi a partire dagli elementi e dalle forme del paesaggio attraversate durante il cammino.

L’iniziativa, trasmessa live tramite Google Meet, avrà la durata di 4 ore suddivise tra sabato 30 e domenica 31 gennaio (dalle 18 alle 20).
La partecipazione al webinar richiede l’acquisto di un ticket su www.garganonatour.it, se vogliamo anche un modo per sostenere gli operatori turistici in questo momento particolare.

 

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 25 GENNAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 25 gennaio 2021 in Puglia, sono stati registrati 3.949 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 401 casi positivi: 130 in provincia di Bari, 21 in provincia di Brindisi, 21 nella provincia BAT, 135 in provincia di Foggia, 64 in provincia di Lecce, 30 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione. 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

Sono stati registrati 32 decessi: 16 in provincia di Bari, 4 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 8 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.253.021 test.

59.097 sono i pazienti guariti.

54.382 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 116.511, così suddivisi:

44.538 nella Provincia di Bari;

13.114 nella Provincia di Bat;

8.359 nella Provincia di Brindisi;

24.803 nella Provincia di Foggia;

9.544 nella Provincia di Lecce;

15.477 nella Provincia di Taranto;

569  attribuiti a residenti fuori regione;

107  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

ARRESTATO 18ENNE PER SPACCIO SOSTANZE STUPEFACENTI

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Nell’ambito dell’attività finalizzata a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti in zona “Parco San Felice”, una “gazzella” del Pronto Intervento dei Carabinieri di Foggia ha notato un giovane con fare sospetto che, alla vista dei militari e nella speranza di farla franca, ha tentato sin da subito di scappare a piedi tentando la fuga per le vie limitrofe e cercando nel frattempo di disfarsi di un borsello che lo stesso aveva con sé. I militari dell’Arma si sono messi all’inseguimento del giovane che, dopo pochi metri veniva bloccato e perquisito. Il giovane “pusher” è stato trovato in possesso di 11 bustine di sostanza stupefacente del tipo hashish, di 2 buste di sostanza stupefacente del tipo marijuana dal peso complessivo di circa 50 grammi, di un bilancino di precisione e di diverse bustine destinate verosimilmente al confezionamento delle singole dosi. Gli esami di laboratorio effettuati sulle sostanze stupefacenti rinvenute, hanno permesso di evidenziare che quanto sequestrato avrebbe potuto fruttare circa 290 dosi sulle diverse piazze di spaccio presenti nel capoluogo dauno. Il giovane fermato è stato arrestato e, come disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia, sottoposto agli arresti domiciliari.

L’Autorità Giudiziaria, nel corso dell’udienza di convalida – tenutasi in videoconferenza – ha convalidato l’arresto disponendo la liberazione del 18enne nonché la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Foggia.

CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA, BOLLETTINO COVID-19 DEL 25 GENNAIO

Ecco il bollettino odierno dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo ricoverati presso le unità di Area Covid.

ALLEGATO

CONTINUA LA LOTTA AL BRACCONAGGIO, ATTIVITA’ VENATORIA IN AGRO DI SAN NICANDRO

Continua la lotta al bracconaggio. Il 24 gennaio scorso, il personale della Stazione Carabinieri Parco di San Nicandro Garganico, in località “i macchioni” agro del comune di San Nicandro, sorprendeva una persona intenta ad esercitare attività venatoria illecita in piena area del Parco Nazionale del Gargano – zona 2.

Dopo aver messo la zona in sicurezza e fatta scaricare l’arma, la persona veniva identificata e contestualmente veniva sequestrato un fucile da caccia e le relative munizioni. La stessa veniva denunciata a piede libero per attività venatoria e per ingresso di armi e munizioni nel Parco Nazionale del Gargano.

GIORNATA DELLA MEMORIA: DEPOSIZIONE CORONA PRESSO LA SINAGOGA EBRAICA DI SAN NICANDRO

Mercoledì 27 gennaio, in memoria delle vittime della Shoah co sarà la deposizione della corona presso la Sinagoga Ebraica di San Nicandro Garganico. Un’iniziatica dell’A..N.P.I., DELLO  Spi Cgil, del Comune di San Nicandro e della Comunità Ebraica di San Nicandro.

«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati». (Legge n. 211 del 20 luglio 2000).

Si utilizza questo “Giorno” per rendere la memoria un elemento vivo: le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo, evitando la retorica commemorativa della “celebrazione” che produce semplificazione e banalizzazione (del male).

L’Italia di Mussolini è stata pienamente responsabile di quanto è accaduto. Le leggi razziali del 1938 promulgate dal fascismo, la persecuzione conseguente messa in atto dal regime, il meccanismo burocratico e organizzativo di distruzione e di spoliazione dei diritti, dei beni e delle vite dei cittadini ebrei culminato nella loro deportazione nei lager nazisti – assieme ad oppositori politici, disabili, rom, omosessuali, asociali.

Il complesso sistema dei campi rappresentava un universo concentrazionario dove lo sterminio era diventato industria, azione pianificata in tutti i suoi atroci elementi: l’architettura, il lessico, la simbologia visuale dei triangoli colorati, l’assegnazione di un numero che annullava l’essere umano costituendo una nuova identità; “la soluzione finale della questione ebraica” e di tutti gli altri che il nazismo considerava “inferiori” in nome dell’arianesimo.

Scrisse Salvatore Quasimodo: “Da quell’inferno aperto da una scritta bianca: ‘Il lavoro vi renderà liberi’ uscì continuo il fumo”. In quel fumo era stata trasformata l’esistenza di una moltitudine di donne, uomini, bambini.

Mai più. Tutto questo mai più. Per far sì che questa barbarie non si ripeta occorre conoscere, capire e sentire; studiare e vedere i luoghi della memoria. Storia e memoria sono risorse fondamentali per l’umanità, permettono di utilizzare il passato per capire il presente. La memoria è l’esperienza del vissuto, porta il passato nel presente, impedisce l’oblio.

SAN NICANDRO: “I PANN’ SPORCH’ C’ LAV’N N’CASA”

Continua una nuova serie di articoli che parlano sui modi di dire e degli aforismi locali per capire e analizzare la quo ed offrire una visione chiara, lucida e trasparente della condizione umana in cui ognuno di noi può legittimamente dedurre o trarre da ciascuno di essi le considerazioni che gli sembrano più ovvie in riferimento ai tempi, alle usanze, ai problemi, ai comportamenti e agli altalenanti rivolgimenti che la società sta attualmente vivendo. Gli articoli sono tratti dal libro “Voci di Capitanata” di Donato D’Amico.

Il detto di oggi è: “I pann’ sporch’ c’ lav’n n’casa”, cioè “I panni sporchi si lavano in casa”.

Tutti coloro che hanno una certa età chissà quante volte hanno sentito parlare di “decoro”. Ci si riferiva, ovviamente, al decoro della famiglia, là dove per decoro si intendeva un sentimento di decenza, di buona creanza, di dignità, ma di una dignità serena e conveniente a ciascuno secondo il sesso, la condizione sociale, la professione. Ecco, il decoro costituiva il genere una sorta di atteggiamento discreto, castigato, quasi pudico. Decoro era, insomma, sinonimo di pudore e di onestà: era, cioè, una disposizione dell’animo e uno stato mentale che portavano ad aborrire le cose sconce o disoneste.

Orbene, questa “forma mentis” dovuta soprattutto alla educazione ricevuta o all’influenza dell’ambiente oppure agli studi compiuti o alle proprie convinzioni ideologiche, era così radicata nel nostro ambiente fino a qualche tempo addietro che tutto ad esso veniva sacrificato: lavoro, interessi, salute, denaro. Dicevano i nostri progenitori: noi dobbiamo sempre camminare “con la faccia in faccia”, cioè a viso scoperto senza mai doverci vergognare di niente e di nessuno. E di ciò i nostri antenati erano fieri da considerare quasi un imperativo categorico questa loro severa ed austera condizione di vita nient’affatto pesante e limitante. Il tutto, naturalmente, era legato ad una vita decorosa e integerrima. Sicchè, allorquando un qualche increscioso accadimento veniva a turbare, per la sua gravità, la vita e l’equilibrio familiare, allora, proprio per evitare sgradevoli commenti che potessero compromettere la dignità, l’onore e l’orgoglio della famiglia, nessun sacrificio era superfluo se esso veniva a propiziarci prudenza e riserbo tali da salvaguardare la “signorilità” del nucleo familiare.

Di qui, il convincimento secondo il quale per evitare facili e gratuiti apprezzamenti o critiche indebite a nostro carico, sui “fatti gravi” di famiglia conveniva e conviene tenere sempre un atteggiamento molto dignitoso e riservato. Diciamo che per la maggior parte delle nostre famiglie, la “signorilità” (di modi, di aspetto, di comportamento, di costumi, ecc.) costituiva il vero e l’unico punto di onore, la sola ricchezza di cui potevamo disporre a profusione. Guai a compromettere questa loro inestimabile dote con azioni vergognose e riprovevoli. Il rimedio era la riservatezza più assoluta, il silenzio rigoroso e, a volte, la volontaria segregazione domiciliare.

Oggi la situazione è del tutto cambiata. La difesa e la conservazione di certi valori 8onestà, moralità, verità), dei quali pochi si danno pensiero, avrebbero bisogno di essere ripescate e riscoperte. Questo atteggiamento varrebbe a ridare alla nostra esistenza il tono e il tenore che esso merita cioè, ideali di condotta, fervore di sentimenti, correttezza di espressioni ed eleganza di stile. Si tratterebbe di un corredo comportamentale maggiormente in sintonia con un ambiente di vita che all’uomo sta chiedendo oggi impegni e rendiconti nuovi, gravi assunzioni di responsabilità, determinazioni coraggiose. In altri termini, la sua palingenesi.

DIGITALIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, IL COMUNE DI APRICENA ADERISCE

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Da oggi il SUAP, Sportello Unico per le Attività Produttive, diventa digitale al seguente link: http:// http://www.impresainungiorno.gov.it/web/guest/comune…, il numero identificativo del Comune di Apricena è 9478. L’Amministrazione Comunale ha aderito con entusiasmo al progetto IMPRESA IN UN GIORNO, promosso dal Ministero per lo Sviluppo Economico. “L’efficientamento della Pubblica Amministrazione passa anche e soprattutto da questi importanti iniziative” commentano il Sindaco Antonio Potenza e la consigliera con delega al commercio Maria Rita Labombarda.

Sarà possibile interfacciarsi con un’unica agenzia, per inviare e ricevere qualsiasi comunicazione di apertura d’impresa, modifica, cessazione di attività e ampliamento all’estero telematicamente, senza doversi rivolgere ai vari uffici comunali, regionali e statali sparsi sul territorio e soprattutto si eviteranno le lungaggini burocratiche. Un risparmio di tempo e risorse per tutti coloro che ne usufruiranno. Sul sito web www.impresainungiorno.gov.it si possono trovare tutte le informazioni, la modulistica e i certificati per interfacciarsi con il sistema di registrazione. Questo sistema sarà l’unico modo per interfacciarsi con il SUAP online, in maniera completamente telematica.

Si rende noto che a decorrere da oggi, in riferimento alle pratiche oggetto del portale, il Comune di Apricena non accetterà più istanze cartacee, né pervenute mezzo PEC.

FERROVIE DEL GARGANO, VARIAZIONE PREZZI DAL 1° FEBBRAIO 2021

La Regione Puglia, con D.G.R. n. 2138 del 22 dicembre 2020, ha adeguato le tariffe per i servizi di trasporto pubblico locale.

Dal 1° febbraio 2021, i prezzi per il trasporto delle persone saranno adeguati a quelli stabiliti con la delibera regionale richiamata.

Tutti i titoli di viaggio, rilasciati sino al 31 gennaio 2021 secondo le attuali tariffe, potranno essere utilizzati entro e non oltre il 31 marzo 2021.

ENEL ASSUME GIOVANI LAUREATI E DIPLOMATI

L’azienda del settore energetico attiva a livello internazionale, è alla ricerca di giovani diplomati e diplomate, da assumere per posizioni tecnico-operative, su tutto il territorio nazionale

Enel, l’azienda del settore energetico attiva a livello internazionale, è alla ricerca di giovani diplomati e diplomate, da assumere per posizioni tecnico-operative, su tutto il territorio nazionale.
I principali requisiti richiesti sono legati all’età che deve essere compresa tra i 18 e i 29 anni. In base all’annuncio poi è richiesta la laurea o il diploma.
Viene offerto un contratto di apprendistato di 36 mesi nell’ambito del quale è previsto un percorso di formazione teorico-pratica e di affiancamento, con il supporto di tutor aziendali.
Inoltre, sono aperte diverse posizioni junior e senior tra cui:
– Administration specialist afc
– Customer care analyst
– Senior marketing financial services
– Commercial analyst battery energy storage
– Marketing specialist financial services
– Junior infrastructure & network
– Geometra con esperienza per enel green power
– Engineer specialist distributed energy
– Digital front end developer
– Solution architect
– Controllo di gestione power generation
– Junior global business analyst
– Junior global trading
– Senior business developer
Si offre contratto a tempo indeterminato nelle sedi di: Milano, Piacenza, Roma, Cagliari, Pescara, Perugia, Napoli, Bari, Catanzaro, Potenza, Palermo.
Per conoscere il dettaglio dei profili, le mansioni e i requisiti richiesti, consultate il sito https://www.enel.com/it/carriere/posizioni-aperte?category=Italy

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 24 GENNAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 24 gennaio 2021 in Puglia, sono stati registrati 8.623 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 954 casi positivi: 333 in provincia di Bari, 45 in provincia di Brindisi, 111 nella provincia BAT, 213 in provincia di Foggia, 75 in provincia di Lecce, 174 in provincia di Taranto, 3 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 14 decessi: 6 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.248.985 test.

58.040 sono i pazienti guariti.

55.070 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 116.110, così suddivisi:

44.408 nella Provincia di Bari;

13.093 nella Provincia di Bat;

8.338 nella Provincia di Brindisi;

24.668 nella Provincia di Foggia;

9.480 nella Provincia di Lecce;

15.447 nella Provincia di Taranto;

570 attribuiti a residenti fuori regione;

106 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

IL MESSAGGIO DEL PAPA AI GIORNALISTI: RACCONTARE LA VITA VERA

Nel Messaggio per la 55.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali sul tema “Vieni e vedi. Comunicare incontrando le persone dove e come sono”, Francesco mette in guardia dal rischio di un’informazione sempre uguale, esortando ad andare “laddove nessuno va” e non raccontare la pandemia solo con gli occhi del mondo più ricco

Debora Donnini – Città del Vaticano

La chiamata a “venire e vedere” è anche “il metodo di ogni autentica comunicazione umana”. È questo il cuore del Messaggio di Papa Francesco per la 55.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali sul tema “«Vieni e vedi» (Gv 1,46). Comunicare incontrando le persone dove e come sono”, reso noto oggi, alla viglia della memoria di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. La Giornata cade a maggio 2021 ed è stata celebrata per la prima volta nel 1967. Porta dunque la firma di Paolo VI il primo testo di un Pontefice per tale occasione. L’appuntamento annuale di preghiera e di impegno per le comunicazioni sociali era stato introdotto nella Chiesa dal Concilio Vaticano II, con il decreto Inter mirifica.

“Vieni e vedi”, così si comunica fede cristiana

Il Messaggio per la Giornata contiene dunque quell’invito che Filippo rivolge a Natanaele – “Vieni e vedi” come narra il brano del Vangelo di Giovanni che ispira il tema – che non consiste nell’offrire ragionamenti ma “una conoscenza diretta”. “Da più di duemila anni – sottolinea il Papa – è una catena di incontri a comunicare il fascino dell’avventura cristiana”. D’altronde “nella comunicazione nulla può mai completamente sostituire il vedere di persona”. Per ogni “espressione comunicativa” che voglia essere onesta, il Papa suggerisce dunque l’invito a “venire e vedere” alla galassia comunicativa di oggi, dai giornali al web, ma anche nella “predicazione ordinaria della Chiesa” come nella “comunicazione politica o sociale”. Forte, quindi, l’attenzione sui rischi di finire in una comunicazione preconfezionata e sempre uguale, “senza uscire mai uscire per strada” per incontrare le persone e verificare. E, in particolare, nel contesto della pandemia il Papa esorta a raccontare anche le vicende delle popolazioni più povere.

Fuori dalla presunzione del “già saputo”

Nel suo discorso ha un forte peso la dinamica del mettersi in movimento con passione e curiosità, dell’uscire “dalla comoda presunzione del ‘già saputo’”. Entrando nella viva attualità, il Papa mette in guardia dal rischio di un appiattimento in “giornali fotocopia” o “in notiziari tv e radio e siti web sostanzialmente uguali”, dove le inchieste perdono spazio a vantaggio di “una informazione preconfezionata, ‘di palazzo’”. Un’informazione che, ricorda, “sempre meno riesce a intercettare la verità delle cose e la vita concreta delle persone, e non sa più cogliere né i fenomeni sociali più gravi né le energie positive che si sprigionano dalla base della società”. Per Francesco, dunque, “la crisi dell’editoria rischia di portare a un’informazione costruita nelle redazioni, davanti al computer”, “senza più ‘consumare le suole delle scarpe’”.

Insidie e opportunità del web

“Se non ci apriamo all’incontro – prosegue il Papa – rimaniamo spettatori esterni, nonostante le innovazioni tecnologiche che hanno la capacità di metterci davanti a una realtà aumentata nella quale ci sembra di essere immersi”. Tuttavia, evidenzia, ogni strumento è utile solo se mette in circolazione conoscenze che altrimenti non circolerebbero. In particolare si sofferma sulle opportunità e le insidie del web. La rete con i social può moltiplicare la capacità e la velocità di condivisione delle notizie, in un flusso continuo di immagini e testimonianze – ad esempio per le emergenze nelle prime comunicazioni di servizio alle popolazioni – ed essere quindi “uno strumento formidabile”. “Tutti – afferma Francesco – possiamo diventare testimoni di eventi che altrimenti sarebbero trascurati dai media tradizionali” e far “emergere più storie, anche positive”. Esiste, nota, il rischio di una comunicazione social “priva di verifiche”: non solo le notizie ma anche le immagini sono facilmente manipolabili, a volte “anche solo per banale narcisismo”. “Tale consapevolezza critica – asserisce il Papa – spinge non a demonizzare lo strumento, ma a una maggiore capacità di discernimento”, con responsabilità dei contenuti diffusi e del “controllo che insieme possiamo esercitare sulle notizie false, smascherandole” così come, ribadisce, “tutti siamo chiamati a essere testimoni della verità: ad andare, vedere e condividere”.

Pandemia e doppia contabilità

L’orizzonte della pandemia, che dall’inizio del 2020 ha travolto il mondo, segna decisamente questo Messaggio. Il Papa avverte che esiste il rischio di raccontarla, così come ogni crisi, “solo con gli occhi del mondo più ricco”, di tenere una “doppia contabilità”. Il pensiero di Francesco va, in questo senso, alla questione dei vaccini e delle cure mediche, al rischio di esclusione delle popolazioni più indigenti. “Chi ci racconterà – si chiede – l’attesa di guarigione nei villaggi più poveri dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa?”. Si tratta di un pericolo che investe anche il “mondo dei più fortunati”, dove “il dramma sociale delle famiglie scivolate rapidamente nella povertà resta in gran parte nascosto”, dove “non fanno troppa notizia le persone che, vincendo la vergogna, fanno la fila davanti ai centri Caritas per ricevere un pacco di viveri”. Le differenze economiche rischiano quindi di segnare l’ordine della distribuzione del vaccino anti-Covid, con i poveri sempre ultimi e “il diritto alla salute per tutti affermato in linea di principio” ma “svuotato della sua reale valenza”.

Il grazie ai giornalisti che raccontano guerre dimenticate

Dal cuore del Papa scaturisce anche un ringraziamento per il coraggio di tanti operatori della comunicazione. È merito di giornalisti, cineoperatori, montatori, che spesso rischiano nel loro lavoro, “se oggi – dice – conosciamo, ad esempio la condizione difficile delle minoranze perseguitate in varie parti del mondo; se molti soprusi e ingiustizie contro i poveri e contro il creato sono stati denunciati; se tante guerre dimenticate sono state raccontate”. Sarebbe un impoverimento, rimarca, se queste voci venissero meno.

La comunicazione con occhi, tono, gesti

“Il ‘vieni e vedi’ era ed è essenziale”, riafferma quindi il Papa nel Messaggio. “Non si comunica, infatti, solo con le parole, ma con gli occhi, con il tono della voce, con i gesti”, sostiene Francesco facendo riferimento al grande peso che la comunicazione non verbale ha nell’esperienza che facciamo della realtà. La grande attrattiva che esercitava Gesù era dovuta alla verità della sua predicazione, ma l’efficacia era inseparabile dal suo sguardo, dagli atteggiamenti e “persino – rimarca – dai suoi silenzi”. In Lui – il Logos incarnato – la Parola si è fatta “Volto”.

Lo stupore e l’eloquenza vuota

Nel Messaggio rivolto al mondo di chi si occupa quotidianamente di comunicazione, non manca il riferimento a autori che hanno sottolineato l’importanza dell’esperienza concreta. “Apri con stupore gli occhi a ciò che vedrai, e lascia le tue mani riempirsi della freschezza della linfa, in modo che gli altri, quando ti leggeranno, toccheranno con mano il miracolo palpitante della vita”, consigliava ai suoi colleghi giornalisti il Beato Manuel Lozano Garrido, vissuto nel ‘900 e beatificato nel 2010. Nei primi secoli del cristianesimo lo stesso sant’Agostino ricordava che “nelle nostre mani ci sono i libri, nei nostri occhi i fatti”, esortando a riscontrare nella realtà il verificarsi delle profezie presenti nelle Sacre Scritture. “In ogni ambito della vita pubblica, nel commercio come nella politica”, “quanta eloquenza vuota abbonda anche nel nostro tempo”, è la considerazione del Papa, che si richiama anche alle sferzanti parole del grande drammaturgo inglese William Shakespeare, ne Il mercante di Venezia, sul parlar all’infinito e senza dir nulla. Parole, assicura Francesco, che “valgono anche per noi comunicatori cristiani”.

L’incontro personale, via del Vangelo

Nel testo ritorna il riferimento alla buona novella del Vangelo che riaccade oggi “ogni qual volta – dice – riceviamo la testimonianza limpida di persone la cui vita è stata cambiata dall’incontro con Gesù”. Si tratta di persone che hanno accettato lo stesso invito “Vieni e vedi” e “sono rimaste colpite da un ‘di più’ di umanità” che traspariva in chi testimoniava Gesù. “Quel grande comunicatore che si chiamava Paolo di Tarso – immagina il Papa – si sarebbe certamente servito della posta elettronica e dei messaggi social; ma furono la sua fede, la sua speranza e la sua carità a impressionare i contemporanei che lo sentirono predicare”, e anche quando non poteva essere incontrato di persona, “il suo modo di vivere in Cristo era testimoniato dai discepoli che inviava”. Da qui la sfida che ci attende, “quella – osserva Francesco – di comunicare incontrando le persone dove e come sono”, come ricorda il tema stesso del Messaggio. In modo poi inedito rispetto ai suoi precedenti testi per questa Giornata, il Papa conclude con una preghiera in cui si chiede al Signore di insegnarci “andare là dove nessuno vuole andare, a prenderci il tempo per capire”, “a distinguere l’apparenza ingannevole dalla verità”. Con “la grazia di riconoscere – conclude – le tue dimore nel mondo e l’onestà di raccontare ciò che abbiamo visto”. (vaticannewsva/it)

EDITORIALE DELLA DOMENICA. TUTTI ALLE URNE PER LA CRISI DI GOVERNO? E A SAN NICANDRO?

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La classe politica italiana è veramente strana e, oggi, è all‘attenzione di tutta l‘Europa. Una crisi assurda che nemmeno i risentimenti personali possono giustificare. Entro la prossima settimana o c‘è una soluzione vera oppure si torna al voto. In quest‘ultima ipotesi con un‘Italia ancora in grave emergenza sanitaria, con la campagna di vaccinazione in atto, con i vaccini che ritardano ad arrivare, con uno spread che risale e con i fondi europei da cui veramente dipende il nostro futuro e che rischiano di non arrivare per i ritardi negli adempimenti ancora da porre in atto. Insomma la prossima settimana si saprà se ci potrà essere una ricomposizione dell‘attuale maggioranza, forse anche con una parte dei renziani ma senza Renzi, oppure tutti alle urne.

A proposito di urne, San Nicandro, per causa di forza maggiore, sarà chiamata al voto nella prima tornata elettorale utile che potrebbe essere o agli inizi di giugno o, come le regionali, a settembre prossimo.

In quale situazione?

Difficile dirlo e pensare che il ricordo del sindaco Ciavarella, con la sua moderazione, la sua educazione, la sua paziente attesa, la sua voglia di concordia, possano essere di freno per una campagna elettorale serena e, soprattutto, nella composizione delle varie coalizioni in campo sembra monto dubbia ma veramente auspicabile. Si faranno coalizioni solo pensando al peso dei voti degli aspiranti consiglieri oppure si vorrà preferire la moralizzazione della lista con persone solo capaci su di cui non si possa dire altro?

È sotto gli occhi di tutti che questa legislatura è stata caratterizzata anche da vicende che nulla avevano a che vedere con la buona politica e con la buona conduzione della propria funzione istituzionale. Che non si possa essere sempre d‘accordo su certi temi è una cosa che può succedere ma poi ci si ferma un attimo per capire la motivazione del dissenso e trovare la giusta soluzione. I capricci del momento non devono entrare nelle discussioni che riguardano un‘intera comunità perché le scelte non devono essere mai scelte personali ma scelte condivise. Insomma, come spesso si dice, bisogna cominciare a “volare alto” e capire anche che la gente preferisce una maggiore attenzione ai problemi e non che gli stessi amministratori devono creare loro stessi i problemi che poi possono diventare personali e, quindi, più difficilmente risolvibili, proprio come l‘attuale crisi nazionale tra Conte e Renzi.

Tra qualche settimana, sia pure in sordina, tutti i partiti cominceranno a pianificare le loro strategie, a guardarsi intorno, ipotizzare alleanze e poi la scelta del candidato sindaco. Quest‘ultimo momento è quello decisivo perché l‘individuazione del primo cittadino è quel valore in più di una coalizione nei confronti delle altre.

Ci si augura che tutti possano essere all‘altezza del loro compito per poter assolvere ad un ruolo essenziale in un percorso comunque affascinante perché incide profondamente sulle persone.

Costantino verrà ricordato per la sua moderazione? Ci si augura vivamente che sia così.

Il Direttore

LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO

Continua la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studioso Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93. La 50^ cartolina porta la seguente didascalia: “Zona Cimetta”.

CASA SOLLIEVO, IL DONO MUSICALE DI UNA GIOVANE VIOLINISTA

Le melodie, da “The Mission” di Morricone a “Viva la vida” dei Coldplay, si sono diffuse per tutto l’Ospedale.

Le note di un violino elettrico suonato con dolcezza hanno riempito qualche giorno fa tutte le stanze della Casa Sollievo della Sofferenza. A riprodurle, sul pronao dell’Ospedale, Stella Volpe che a soli 18 anni ha voluto omaggiare gli operatori sanitari e i pazienti qui presenti.

Ad ispirare la giovane violinista, originaria di Orta Nova, è stata la musicista Lena Yokoama che nel mese di aprile suonò il suo violino sul tetto dell’Ospedale Maggiore di Cremona, uno dei luoghi simbolo della lotta al Covid-19.

«Durante il lockdown ho seguito l’esibizione a Cremona – ha raccontato Stella, che frequenta l’ultimo anno di liceo musicale – è stato un momento molto intenso e per mesi ho desiderato di poterlo realizzare qui a Casa Sollievo della Sofferenza».

Le melodie, da “The Mission” di Morricone a “Viva la vida” dei Coldplay, si sono diffuse per tutto l’Ospedale.

«Il mio obiettivo oggi era infondere pace a chi ancora combatte il Covid – conclude Stella – la musica regala emozioni ed io spero di averne donate un po’ a tutti i pazienti che purtroppo hanno trascorso il Natale lontani dalle loro famiglie».

CON LA PANDEMIA, BOOM DELLA PIZZA FATTA IN CASA

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La preparazione casalinga dei piatti tradizionali, come la pizza, in questo periodo è infatti un’attività tornata a essere gratificante in casa anche con il coinvolgimento appassionato dei più piccoli

Con gran parte delle pizzerie chiuse per l’entrata in vigore delle misure di prevenzione previste dal Dpcm nella nuova mappa di colori nelle regioni, la Giornata internazionale della pizza si celebra quest’anno soprattutto nelle case dove oltre 4 italiani su 10 (44%) hanno scelto di prepararsela da soli pur di non rinunciarci. È quanto emerge da un sondaggio condotto sul sito wwwcordiretti.it.

Un “compleanno” amaro segnato dall’emergenza coronavirus con la grande maggioranza delle pizzerie italiane chiuse per il servizio al tavolo nelle regioni arancioni e rosse e le altre duramente provate dalle limitazioni negli spostamenti e negli orari di apertura, con il coprifuoco, nonostante la debole boccata d‘ossigeno rappresentata dalla possibilità di consegna a domicilio e di asporto.

Le pizzerie sono forse il settore della ristorazione più colpito dall’emergenza sanitaria per il consumo serale che si scontra con l’obbligo di chiusura in tutto il territorio nazionale alle 18,00, ma pesa molto anche l’assenza totale dei turisti stranieri, da sempre tra i più accaniti consumatori di pizza.

Le vendite nei locali sono praticamente dimezzate con un crack stimato da Coldiretti in almeno 5 miliardi nel 2020, che mette a rischio il futuro di 63mila pizzerie con circa 200mila addetti presenti lungo la Penisola. Ma le difficoltà si trasferiscono lungo tutta la filiera considerato che a pieno regime nelle pizzerie ogni anno si stima vengano impiegati 400 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.

Senza dimenticare il taglio dei consumi di vino e soprattutto di birra che trovano nelle pizzerie un canale privilegiato di vendita. La chiusura forzata dei locali ha dunque un impatto devastante non solo sulle imprese e sull’occupazione ma anche sull’intero sistema agroalimentare che ha visto chiudere un importante sbocco di mercato per la fornitura dei prodotti.

Nel tempo della pandemia ad aumentare è dunque solo la spesa domestica, con il lockdown e le altre limitazioni che hanno “riportato” gli italiani ai fornelli. La preparazione casalinga dei piatti tradizionali, a partire dalla pizza, in questo periodo è infatti un’attività tornata a essere gratificante per uomini e donne all’interno delle case anche con il coinvolgimento appassionato dei più piccoli. Non a caso si è registrato un raddoppio delle vendite di preparati per pizze (+101%) nei supermercati secondo l’analisi della Coldiretti su dati Iri.

Gli italiani sono i maggiori consumatori di pizza in Europa con 7,6 chili all’anno, e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono la classifica. Ma il Belpaese vanta anche – conclude la Coldiretti – l’iscrizione dell’“Arte dei Pizzaiuoli napoletani” nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco avvenuto il 7 dicembre 2017.