EDITORIALE DELLA DOMENICA. TUTTI ALLE URNE PER LA CRISI DI GOVERNO? E A SAN NICANDRO?

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La classe politica italiana è veramente strana e, oggi, è all‘attenzione di tutta l‘Europa. Una crisi assurda che nemmeno i risentimenti personali possono giustificare. Entro la prossima settimana o c‘è una soluzione vera oppure si torna al voto. In quest‘ultima ipotesi con un‘Italia ancora in grave emergenza sanitaria, con la campagna di vaccinazione in atto, con i vaccini che ritardano ad arrivare, con uno spread che risale e con i fondi europei da cui veramente dipende il nostro futuro e che rischiano di non arrivare per i ritardi negli adempimenti ancora da porre in atto. Insomma la prossima settimana si saprà se ci potrà essere una ricomposizione dell‘attuale maggioranza, forse anche con una parte dei renziani ma senza Renzi, oppure tutti alle urne.

A proposito di urne, San Nicandro, per causa di forza maggiore, sarà chiamata al voto nella prima tornata elettorale utile che potrebbe essere o agli inizi di giugno o, come le regionali, a settembre prossimo.

In quale situazione?

Difficile dirlo e pensare che il ricordo del sindaco Ciavarella, con la sua moderazione, la sua educazione, la sua paziente attesa, la sua voglia di concordia, possano essere di freno per una campagna elettorale serena e, soprattutto, nella composizione delle varie coalizioni in campo sembra monto dubbia ma veramente auspicabile. Si faranno coalizioni solo pensando al peso dei voti degli aspiranti consiglieri oppure si vorrà preferire la moralizzazione della lista con persone solo capaci su di cui non si possa dire altro?

È sotto gli occhi di tutti che questa legislatura è stata caratterizzata anche da vicende che nulla avevano a che vedere con la buona politica e con la buona conduzione della propria funzione istituzionale. Che non si possa essere sempre d‘accordo su certi temi è una cosa che può succedere ma poi ci si ferma un attimo per capire la motivazione del dissenso e trovare la giusta soluzione. I capricci del momento non devono entrare nelle discussioni che riguardano un‘intera comunità perché le scelte non devono essere mai scelte personali ma scelte condivise. Insomma, come spesso si dice, bisogna cominciare a “volare alto” e capire anche che la gente preferisce una maggiore attenzione ai problemi e non che gli stessi amministratori devono creare loro stessi i problemi che poi possono diventare personali e, quindi, più difficilmente risolvibili, proprio come l‘attuale crisi nazionale tra Conte e Renzi.

Tra qualche settimana, sia pure in sordina, tutti i partiti cominceranno a pianificare le loro strategie, a guardarsi intorno, ipotizzare alleanze e poi la scelta del candidato sindaco. Quest‘ultimo momento è quello decisivo perché l‘individuazione del primo cittadino è quel valore in più di una coalizione nei confronti delle altre.

Ci si augura che tutti possano essere all‘altezza del loro compito per poter assolvere ad un ruolo essenziale in un percorso comunque affascinante perché incide profondamente sulle persone.

Costantino verrà ricordato per la sua moderazione? Ci si augura vivamente che sia così.

Il Direttore