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SAN NICANDRO: BIBLIOTECHE, ARCHIVI E MUSEI, LINEE GUIDE PER LA SANIFICAZIONE

Certo che il Coronavirus non risparmia proprio nessuno. Si parla di sanificare gli ambienti e le relative procedure. Nessuno poi pensava alle biblioteche di tutti i tipi, agli archivi e ai musei, al prestito dei libri ecc. Ecco pronte le linee guida relative a questi particolari ambienti redatte dagli istituti archivistici e delle biblioteche e degli ambienti destinati a musei dove sono presenti opere così come le descrive l’Agcult.

La misura migliore per sanificare libri, documenti antichi e opere d’arte? Una quarantena di almeno dieci giorni anche per i beni culturali è la scelta più indicato piuttosto che rischiare di ‘contaminare’ questi oggetti con sostanze aggressive come possono essere molti disinfettanti. La Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali pubblica le linee guida per la tutela e la conservazione del patrimonio culturale redatte dall’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro e dall’Opificio delle Pietre Dure con riferimento alle misure di contenimento per la prevenzione dal contagio da coronavirus da adottare in compatibilità con le esigenze di tutela e conservazione del patrimonio culturale. Le linee guida sono rivolte a tutti gli istituti e i luoghi della cultura e riguardano la gestione di operazioni di sanificazione degli ambienti degli istituti archivistici e delle biblioteche (linee guida ICPAL) e degli ambienti destinati a musei e laboratori dove sono presenti opere d’arte (linee guida OPD).

ICPAL. L’Istituto sottolinea come sia “necessario ricordare che non tutti i comuni disinfettanti risultano adeguati per la pulizia in ambienti ove siano esposti, conservati e stoccati beni culturali. Le procedure da utilizzare per eventuali sanificazioni non possono pertanto ritenersi univoche e applicabili nello stesso modo a qualsiasi ambiente”.

Per ambienti “storici” gli arredi e le superfici di pregio la disinfezione può avvenire: nel caso di superfici in pietra o arredi lignei nebulizzare su carta assorbente una soluzione di Alcol etilico al 70% (400 ml di alcol etilico denaturato a 90 gradi da miscelare con 100 ml di acqua) o usando, in alternativa, prodotti commerciali già pronti all’uso, sempre alla richiesta concentrazione del 70%. Per tali prodotti è sconsigliata l’applicazione in presenza di finiture superficiali (es. lacche, resine) che sono suscettibili all’interazioni con acqua e/o solventi. Nel caso di superfici metalliche o in vetro si consiglia ugualmente di utilizzare sempre l’alcol etilico al 70%.

Per quanto riguarda le collezioni, come già sottolineato, la permanenza del virus sulle superfici è di massimo nove giorni. Per questo motivo, “qualsiasi intervento di disinfezione diretta dei beni archivistici e librari è da ritenersi non necessario se tali beni sono stati isolati almeno nelle due settimane antecedenti alla riapertura. In caso contrario si ritiene sufficiente garantirne l’isolamento per almeno 10 giorni, senza ricorrere all’utilizzo di disinfettanti che potrebbero risultare dannosi. Tale isolamento dovrà essere condotto in un ambiente a tal fine predisposto, individuato all’interno di ogni istituto, possibilmente provvisto di finestre che sia possibile aprire regolarmente per permettere il ricambio d’aria”.

Per accedere alla consultazione delle collezioni poi, “gli utenti dovranno essere muniti di dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherina). All’ingresso nell’istituto dovrebbero essere resi disponibili dispenser di gel disinfettati; – un addetto della biblioteca o dell’archivio (munito di dispositivi di protezione individuale) potrà prelevare il documento e darlo in consultazione in un locale possibilmente dotato di arredi “moderni” che possano essere facilmente puliti e disinfettati; – il materiale consultato dovrà essere lasciato in isolamento preventivo per almeno 10 giorni e possibilmente riponendolo in buste di contenimento all’interno del locale precedentemente individuato. Il materiale consultato non sarà quindi fruibile nei 10 giorni successivi”. 

OPIFICIO DELLE PIETRE DURE. Per l’Opificio delle pietre dure, “da un esame della letteratura esistente e dalla circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22/02/2020 si rileva che la durata della vita del virus oscilla tra 1 giorno per i guanti in lattice ai 9 giorni delle superfici in plastica (metalli 5, legno 4, carta 5, vetro 4/5, ceramica 5, camici usa e getta 2), per cui se un ambiente è stato chiuso al pubblico ed ai dipendenti per più di 9 giorni non sarebbe necessario intervenire con la sanificazione alla sua apertura in quanto è già trascorso il periodo di quarantena necessario per l’abbattimento del pericolo e sarà sufficiente una accurata pulizia con materiale disinfettante”.

Per quanto concerne, invece, le opere d’arte, “si deve affermare con la massima chiarezza che nessuno deve applicare alcunché su di esse se non da parte di un restauratore dei beni culturali qualificato secondo le leggi vigenti”. Per i beni culturali potenzialmente soggetti al contagio “in quanto recentemente movimentati (libri in prestito nelle Biblioteche, opere d’arte in prestito a mostre o in restauro, e così via) sarà sufficiente un periodo di isolamento in un ambiente segregato per la durata dei giorni necessari per la quarantena di quella categoria di materiali, dunque in genere tra i 5 e i 9 giorni. Dunque una “segregazione” per il necessario periodo potrà togliere ogni rischio. Poiché non si possono adesso valutare gli effetti di eventuali mutazioni del virus sarà opportuno aumentare di qualche giorno le valutazioni qui indicate”.

Dunque – prosegue l’Opd – il problema anche per i musei, laboratori e luoghi della cultura “sostanzialmente riguarda soprattutto la sanificazione tramite pulitura degli ambienti e dei pavimenti con particolare riferimento alle superfici di contatto (maniglie, corrimano, porte, tastiere, pulsanti, ecc.) e dei servizi igienici”.

Nel caso di ambienti contenenti opere d’arte “bisognerà prestare la massima attenzione, evitando, per esempio l’impiego per i pavimenti dell’ipoclorito di sodio troppo ossidante, e potenzialmente pericoloso in presenza di opere in bronzo, ottone e rame come per tutti i Cloroderivati, preferendo l’impiego di soluzioni alcooliche al 70% (ottenibili con prodotti già in commercio oppure con la miscela di 400 ml di alcool denaturato al 90% e 100 ml di acqua). In occasione degli interventi di sanificazione con questi prodotti si consiglia comunque di proteggere, ove possibile, le opere d’arte con teli di TNT piuttosto fitti per evitare qualsiasi forma di deposizione (schizzi, condensa di vapori). Una grande importanza per evitare ogni possibile interazione tra il prodotto usato e le opere d’arte è rivestita dalla esistenza o meno di sistemi di ventilazione e di ricambio d’aria, in grado di evitare il formarsi di accumulo di vapori, potenzialmente nocivi. Questi ultimi impianti, tuttavia, possono essere loro stessi una fonte di rischio e dunque sarà necessario prevedere una frequente sanificazione dei filtri dei fan coil e, in caso di impianti di climatizzazione, dei filtri generali dell’impianto in entrata ed uscita”.

L’APPELLO DEI RESTAURATORI. Lo scorso 29 aprile l’organizzazione Restauratori Senza Frontiere Italia aveva inviato al Mibact un documento, con l’intento di sottoporre le criticità in merito ai trattamenti di sanificazione richiesti in questo periodo a seguito dell’epidemia di Covid19, anche per gli ambienti di interesse storico e artistico. “L’Istituto Superiore di Sanità indica ‘acqua e sapone e/o alcol etilico 75% e/o ipoclorito di sodio 0,5%’ per pulire i diversi ambienti, materiali e arredi. Nel caso però di ambienti e materiali di rilevanza culturale queste indicazioni vanno attentamente valutate per evitare di produrre danni sui diversi manufatti trattati direttamente con i prodotti per la sanificazione o, indirettamente, a causa di vapori o gas che possono sprigionarsi dai prodotti stessi”.

 

TORRE MILETO E SCHIAPPARO, MONITORAGGIO ACQUE DI BALNEAZIONE 2020

Come ogni anno, l’Arpa Puglia, come stabilito dalla Direttive europea sulle acque di balneazione, fa un monitoraggio delle acque delle soste pugliesi. Il primo monitoraggio viene sempre effettuato dal mese di aprile e riguardano due parametri microbiologici: Escherichia coli e Enterococchi intestinali.

Sicuramente causa del coronavirus il campionamento ancora non è noto ma i risultati sono molto importanti ai fine della sicurezza delle acque. A puro titolo informativo ecco i dati del mese di aprile del 2019 relativi a Lesina e San Nicandro Garganico campionamento che più ci interessano.

Per il comune di Lesina: LIDO LA SIRENA, CANALE PUNTA PIETRE NERE (30 MT SINISTRA), CANALE PUNTA PIETRE NERE (30 MT DESTRA), LIDO SABBIA D’ORO, TORRE SCAMPAMORTE, FOCE SCHIAPPARO 30 MT SN, PENNACCHIO, SPEDALE, ZAPPINO, GRAVAGLIONE, S. ANDREA, CANTO, FOCE SCHIAPPARO 30 MT.

Per Torre Mileto (San Nicandro): BAR RISTORANTE IL GIGANTE, HOTEL PERTOSA, S. PLACIDO, LA TORRE, OMBRELLO, TRA TORRE MILETO E TORRE CALA ROSSA, CALA ROSSA.

In nessuno dei punti di campionamento sono stati superati i limiti previsti dalla legge. Come dire, è possibile la balneazione e fare il bagno è igienicamente sicuro.

EMERGENZA COVID-19, OPERATIVA LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE

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È operativa, in Capitanata, la C.O.T., Centrale Operativa Territoriale della ASL Foggia, prima sperimentazione in Puglia.

Ideata come strumento di integrazione tra l’assistenza ospedaliera e distrettuale per facilitare la presa in carico delle persone fragili e affette da patologie croniche, la C.O.T. si rimodula in chiave emergenziale rivolgendosi ai pazienti positivi al Covid-19 in isolamento domiciliare.

La Centrale costituisce l’elemento cardine dell’organizzazione distrettuale, in quanto svolge una funzione di coordinamento nell’appropriata presa in carico della persona, assumendo un ruolo di raccordo fra tutte le componenti della rete assistenziale, sia ospedaliere che territoriali.

La Centrale Operativa Territoriale – spiega il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla non si sostituisce alle funzioni proprie delle Strutture e dei Servizi, ma ha un ruolo di coordinamento in quanto rappresenta lo strumento di raccolta e classificazione del bisogno sanitario e sociosanitario, di attivazione delle risorse più appropriate della rete assistenziale e di monitoraggio dei percorsi attivati. Nel processo di attivazione abbiamo coinvolto i medici di medicina generale il cui ruolo è fondamentale nella gestione dell’assistenza sanitaria sul territorio. Insieme, abbiamo deciso di avviare la sperimentazione con i pazienti positivi al Covid-19 in isolamento domiciliare per garantire risposte efficaci e efficienti ai loro bisogni di salute specifici. L’assistenza a domicilio dei pazienti, quando le loro condizioni lo consentono, ci permette di curarli riducendo i ricoveri nelle strutture ospedaliere con risultati davvero incoraggianti. Ad oggi, infatti, sono circa 200 le persone guarite dal Covid-19 in provincia di Foggia, il 52% delle quali ha ricevuto assistenza nella propria abitazione”.

La C.O.T. diventa, quindi, punto di riferimento per i Servizi Sanitari e Socio-Sanitari nella presa in carico delle persone affette da coronavirus che vivono la condizione di isolamento domiciliare.

La Centrale Operativa Territoriale, che afferisce al Servizio Infermieristico Territoriale Aziendale, opera in rete con il Dipartimento di Prevenzione, la struttura di “Malattie dell’Apparato Respiratorio” (M.A.R.) dell’Ospedale di San Severo e i medici di medicina generale.

Tale organizzazione permette di monitorare i pazienti e attivare gli interventi specifici in relazione ai bisogni rilevati. Il Dipartimento di Prevenzione e la “M.A.R.” di San Severo individuano, in sinergia, i pazienti da sottoporre a monitoraggio.

Gli infermieri in servizio nella C.O.T., espressamente formati, informano costantemente i medici di medicina generale sull’esito del monitoraggio dei relativi pazienti e attivano, in caso di necessità, gli specialisti aziendali, per consulenze di varia tipologia in modo da assicurare una assistenza domiciliare efficace e costante.

L’INVITO DELLA REGIONE PUGLIA AI MEDICI DI BASE E ALLE GUARDIE MEDICHE

Nota del Consigliere regionale, Pino Romano Presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia.
“La fase 2, pur con le dovute cautele, rappresenta un primo importante segnale verso il ritorno alla normalità. In tal senso, una delle maggiori esigenze avvertite dai cittadini è quella di tornare ad avere, come punto di riferimento, il proprio medico di base a cui sottoporre problemi di salute accantonati per settimane a causa dello stato di emergenza.

I medici di base, pertanto, riprendano la propria attività anche all’esterno – ovviamente in condizioni di massima sicurezza – e la stessa cosa facciano anche gli operatori della Guardia medica. Sarà un primo, importante segnale di solidarietà verso chi soffre e soprattutto nei confronti di chi combatte contro patologie particolarmente gravi.

A questo si aggiunge il problema della ricetta elettronica. Si tratta di uno strumento che semplifica il sistema di approvvigionamento di medicinali e consente a tanta gente di non sottoporsi a lunghe code presso gli ambulatori medici.

È necessario, però, che la mail arrivi sulla posta elettronica del paziente, così come bisogna individuare una soluzione per gli anziani che non dispongono di un computer ed a cui va garantito comunque il diritto alla scelta della farmacia dove ritirare i farmaci. Sono questioni che, se risolte, potranno avere dei ritorni estremamente positivi, specialmente per i più deboli”.

 

TECNOLOGIA 5G: PUBBLICATO RAPPORTO ARPA PUGLIA

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Una nota dell’assessore Borraccino: “Pubblicato nei giorni scorsi il rapporto sulla tecnologia 5G, da parte dell’Arpa Puglia. L’Italia si sta preparando a quella che viene definita la “rivoluzione del 5G”, la tecnologia di nuova generazione per la comunicazione mobile.

La “quinta generazione”, che segue le precedenti 2G, 3G e 4G, è la tecnologia di connessione che utilizzeremo con i nostri smartphone ma anche e soprattutto con i tanti dispositivi wireless, come ad esempio elettrodomestici, auto, semafori, lampioni, orologi, sistemi di sicurezza, apparecchiature mediche che comunicheranno tra loro (IoT, Internet of things) grazie a questi processi innovativi.

Una delle caratteristiche principali di questa rete è, infatti, proprio quella di permettere molte più connessioni in contemporanea, con una più alta velocità e tempi di risposta molto più rapidi.

Si aprono nuovi scenari in molti settori: dalla possibilità di guidare un veicolo a distanza alle innovative applicazioni in medicina.

Tale tecnologia infatti consentirà prestazioni superiori soprattutto in termini di latenza, cioè di tempi di risposta al comando dato all’oggetto connesso, che sarà molto più veloce e personalizzato. Ad esempio, se pensiamo alle auto connesse, è il tempo che trascorre tra quando un sensore trasmette all’auto il comando di fermarsi e il momento in cui l’auto effettivamente si ferma. Questo tempo di risposta scenderà a 1-10 millisecondi, circa 10 volte meno degli attuali 50-100 millisecondi del 4G e questo rappresenta uno degli aspetti considerati più importanti per i nuovi servizi digitali che si pensa di sviluppare.

Il fatto che gran parte del lavoro, nelle reti 5G, sia fatto dal sistema di antenne e non dall’hardware dello smartphone, potrebbe anche comportare un notevole risparmio energetico, con una maggiore durata delle batterie dei device.

I veri cambiamenti per le persone, però, non saranno solo relativi alla velocità e alle prestazioni dei loro dispositivi, saranno legati soprattutto ai potenziali nuovi servizi possibili in grado di aumentare la qualità della vita. La rete 5G si avvale di elementi altamente tecnologici che consentono elevate prestazioni con una variabilità spaziale e temporale delle emissioni differente rispetto al 4G, ma in sostanza di pari entità.

La tecnologia vede l’utilizzo di fasci di onde elettromagnetiche direzionali che raggiungono direttamente i dispositivi connessi a differenza della tecnologia 4G che genera un cono ampio di campo elettromagnetico.

La possibilità di rischi per la salute a lungo termine, connessi alle esposizioni ai campi elettromagnetici a radiofrequenza a livelli inferiori a quelli raccomandati dagli standard internazionali di protezione, è stata, e continua ad essere, oggetto di numerosissimi studi scientifici, sia di tipo osservazionale direttamente sugli esseri umani (studi epidemiologici), sia di tipo sperimentale su animali in vivo e su cellule in vitro.

Come si legge in un documento divulgativo dell’ISS (Istituto superiore di Sanità), l’insieme degli studi disponibili è stato esaminato da diverse Commissioni nazionali e internazionali di esperti, nel corso degli anni, al fine di valutare se l’esposizione ai campi elettromagnetici provochi danni alla salute umana. In particolare, tra le altre, anche l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha valutato i campi elettromagnetici a radiofrequenza emessi dai vari dispositivi ed ha concluso che gli studi esaminati non supportano l’ipotesi di cancerogenicità dei campi elettromagnetici.

In conclusione, in base alle attuali conoscenze, i dati disponibili, analizzati dal Centro Nazionale per la Protezione dalle Radiazioni e Fisica Computazionale dell’Istituto Superiore di Sanità, non fanno ipotizzare particolari problemi per la salute della popolazione connessi all’introduzione del 5G.

Tuttavia è importante che l’introduzione di questa tecnologia sia affiancata da un attento monitoraggio dei livelli di esposizione (come del resto avviene già attualmente per le attuali tecnologie di telefonia mobile) e che proseguano le ricerche sui possibili effetti a lungo termine.

A tal proposito, Arpa conferma che questa nuova tecnologia ha già dei protocolli per le installazioni che si basano su accertamenti strumentali e controlli preventivi della misurazione dei campi elettrici. L’iter autorizzativo per gli impianti che utilizzano il 5G è lo stesso previsto per l’installazione di qualsiasi nuovo impianto esistente e deve rispettare i parametri previsti dal 4G.

Arpa Puglia sulla base della normativa nazionale (D.Lgs. 259/03 smi), di quella regionale (L.R. n. 5/03 smi e R.R. n. 14/06) e delle L.G. emanate di recente dal Sistema Nazionale per la Prevenzione dell’Ambiente (SNPA) in sede di valutazioni preventive delle caratteristiche tecniche specifiche e innovative del 5G, rilascia parere preventivo che accerta i livelli di campo elettromagnetico dovuti sia alle emissioni del nuovo impianto che a quelle di tutti gli altri impianti già presenti in quella zona.

La normativa italiana, fra le più restrittive in Europa, fissa limiti/valori di attenzione per i livelli di campo elettromagnetico nella gamma di frequenza tra 100kHz – 300GHz, anche qui, indipendentemente dalla tecnologia di rete utilizzata, e le tre bande di frequenza utilizzate dal 5G (700 MHz, 3.7 GHz e 26 GHz) ricadono all’interno del suddetto intervallo.

In base alle attuali conoscenze quindi la tecnologia trasmissiva, non cambia, sia essa 2G, 3G, 4G, 5G, Radio e TV, e non comporterebbe diversi impatti sulla salute della popolazione esposta”.

 

ASL FG, DA OGGI OPERATIVE LE USCA

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Trentacinque donne e sedici uomini, di età compresa tra 26 e 60 anni. Sono i medici che costituiranno le equipe delle cinque USCA della provincia di Foggia.

Le Unità Speciali di Continuità Assistenziale saranno operative dal prossimo lunedì 11 maggio.

Lo annuncia il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla che, questa mattina, ha firmato personalmente i contratti individuali per i primi quaranta medici.

È una grande soddisfazione per noi – spiega – perché riusciamo ad avviare il servizio dopo aver superato le iniziali difficoltà. Spiegate le finalità delle USCA e le modalità organizzative, la risposta dei medici è stata, infatti, immediata. Lunedì partiranno le prime cinque Unità, ma stiamo già verificando la possibilità di incrementarne il numero se ci saranno ulteriori adesioni”.

Ciascuna U.S.C.A. è costituita da cinque medici che avranno il compito di gestire a domicilio i pazienti affetti da COVID19 che non necessitano di ricovero ospedaliero.

La presa in carico riguarderà le persone in isolamento domiciliare a casa come pure gli ospiti delle strutture sanitarie residenziali.

Le U.S.C.A. avranno sede logistica nei comuni di Foggia, Torremaggiore, Vico del Gargano, Troia, San Marco in Lamis. Ciò garantirà un’agevole copertura di tutto il territorio provinciale.

Le Unità Speciali saranno operative dalle ore 8,00 alle ore 20,00, sette giorni su sette.

Per ogni U.S.C.A. la ASL ha messo a disposizione, con la collaborazione di Sanitaservice, un’auto ed un autista dedicati.

Per noi – chiude Piazzolla – è una vittoria assicurare ai pazienti positivi l’assistenza a casa. Ad oggi, sono 390 le persone guarite dal Covid-19 in provincia di Foggia, il 60 % delle quali ha ricevuto assistenza nella propria abitazione senza ricorso all’ospedalizzazione. Un modello di assistenza territoriale che ha dimostrato la sua validità e che trarrà ulteriore giovamento proprio dall’integrazione delle USCA nella rete costituita da Dipartimento di Prevenzione, medici e pediatri di famiglia, specialisti ambulatoriali e Continuità Assistenziale, struttura di Malattie dell’Apparato Respiratorio di San Severo e Centrale Operativa Territoriale”.

 

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 11 MAGGIO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 11 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.338 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 14 casi, così suddivisi:

7 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia Bat;

0 nella Provincia di Brindisi;

5 nella Provincia di Foggia;

1 nella Provincia di Lecce;

1 nella Provincia di Taranto.

Sono stati registrati 3 decessi: 1 in provincia di Bat, 1 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Foggia.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 79.737 test.

Sono 1.332 i pazienti guariti.

2.544 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.327 così divisi:

1.420 nella Provincia di Bari;

381 nella Provincia di Bat;

605 nella Provincia di Brindisi;

1.116 nella Provincia di Foggia;

505 nella Provincia di Lecce;

271 nella Provincia di Taranto;

28 attribuiti a residenti fuori regione;

1 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

TETTOIE, PERGOLE E GAZEBO FOTOVOLTAICI PRESSO LA SEDE DELL’ASP ZACCAGNINO

L’Asp Zaccagnino ha pubblicato un avviso esplorativo per acquisire manifestazione di interesse alla progettazione, finanziamento, realizzazione, gestione e manutenzione di tettoie o gazebo o pensiline o pergole dotate sulla copertura di pannelli per la produzione di energia elettrica da fonte solare (fotovoltaico) mediante lo strumento di finanza di progetto.

La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata alle ore 12:00 del 20 ottobre 202

ALLEGATO

AVVISO ESPLORATIVO FINANZA DI PROGETTO (1)

FINANZA: DUE PUSHER NELLA RETE DEI CONTROLLI ANTI-COVID 19. SEQUESTRATI HASHISH E CONTANTI

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, durante un controllo finalizzato a far rispettare le misure di contenimento dell’epidemia da Coivid-19, hanno tratto in arresto uno spacciatore di 25 anni, residente a San Severo (FG) e denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica un suo coetaneo, anch’egli sanseverese,

I “Baschi Verdi” della Compagnia della Guardia di Finanza di San Severo, durante un servizio di controllo del territorio hanno intercettato e fermato, a tarda ora, in una città semideserta, un uomo alla guida di uno scooter privo di una valida motivazione che giustificasse l’allontanamento dalla propria dimora.

Dai primi accertamenti eseguiti sul posto si è scoperto che l’uomo aveva precedenti penali in materia di stupefacenti, motivo per cui i militari hanno ispezionato il motociclo su cui viaggiava rinvenendo circa 16 grammi di hashish. La ricerca è poi proseguita su un’autovettura parcheggiata nelle immediate vicinanze del controllo, risultata essere nella disponibilità del fermato, e al cui interno è stato rinvenuto altro stupefacente confezionato, pronto per essere spacciato.

A questo punto, la perquisizione è stata estesa, come da prassi, all’unità immobiliare nella disponibilità del soggetto dove è stato rinvenuto altro quantitativo di hashish e identificato un altro soggetto che occupava l’appartamento, ritenuto coinvolto nell’attività illegale.

L’operazione descritta ha consentito l’arresto dell’uomo fermato su strada dai finanzieri, la denuncia a piede libero del suo coetaneo trovato nell’appartamento, il sequestro di circa 700 grammi di hashish, 900 euro in contanti, verosimilmente provento dell’attività di spaccio, una macchina e uno scooter, un bilancino elettronico di precisione e altro materiale idoneo al confezionamento della sostanza stupefacente.

Nell’ambito delle misure urgenti messe in campo dall’Autorità di Governo per contenere e contrastare l’epidemia da Covid-19, i Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia proseguono, nell’alveo delle specifiche competenze istituzionali, i controlli sulla limitazione della circolazione delle persone, sulle sospensioni delle attività industriali e commerciali, nonché in materia di contraffazione marchi, disciplina dei prezzi e rispetto del codice del consumo.

VIA PER TORRE MILETO, INIZIATI I LAVORI DELLE CUNETTE DI SCOLO

Da questa mattina sono iniziati i lavori delle cunette di scolo sulla strada provinciale 41 per Torre Mileto e, più precisamente, in località Piana di Sagri, Ponte di Scarafone – Contrada Marilde. Le motivazionI dell’intervento sono state le abbondanti precipitazioni che hanno allagata la strada dovuto con chiusura temporanea della stessa. Insomma non c’erano più cunette di scolo dovuto all’accumulo di terreno sul bordo stradale già da parecchi anni.

L’ennesimo intervento del consigliere Antonio Zuccaro verso l’Amministrazione Provinciale di Foggia che si è immediatamente attivata nel giro di una settimana grazie anche alla disponibilità del suo Presidente Nicola Gatta. Un ringraziamento particolare alla Protezione Civile di San Nicandro sempre pronta a dare risposte per i problemi del territorio.

SAN NICANDRO, LOTTA AGLI INCENDI BOSCHIVI

La Regione Puglia, vista la Delibera del Consiglio dei Ministri del 31/01/2020 con la quale si dichiarava, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio Nazionale relativo al rischio sanitario connesso con l’insorgenza di patologie derivati da agenti virali trasmissìblli nonché tutte le disposizioni nazionali e regionali conseguenti e successive finalizzate al contenimento della diffusione dell’infezione ha ritenuto di confermare anche per il corrente anno 2020 la decorrenza del periodo dì massima pericolosità per gli incendi boschivi dal 15 giugno al 15 settembre, fatta salva la possibilità, in caso di necessità contingenti, di anticipare al1 giugno lo stato di allertamento delle strutture operative, ovvero di posticiparlo al 30 settembre.

Nel periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi, presso la Sezione Protezione Civile della Regione Puglia verrà attivata con modalità H24 la Sala Operativa Unificata Permanente per coordinare e ottimizzare l’impiego delle forze in campo disponibili.

A San Nicandro Garganico ci sarà al più presto un’ordinanza del sindaco al fine di scongiurare pericoli di incendi e danni alle persone. Tali disposizioni dovranno invitare i proprietari o conduttori di fondi di eseguire in tempo utile e, quindi, entro il 15 giugno, le opere di difesa passiva per l’eliminazione del rischio incendi, provvedendo ad arare, diserbare e pulire le zone di terreno confinanti con aree boscate nonché vicine ad abitazioni, ferrovie, strade ed autostrade, creando così le fasce di protezione.

Così come specifica l’ordinanza regionale In base alle disposizioni regionali nelle aree a rischio di incendio boschivo e anche in quelle adiacenti, saranno imposti i seguenti divieti:

  • accendere fuochi di ogni genere;
  • far brillare mine o usare esplosivi;
  • usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli;
  • usare motori (ad eccezione di quelli per lavori forestali autorizzati), fornelli o inceneritori che producano faville o brace;
  • tenere in esercizio fornaci, forni a legna, discariche pubbliche e private incontrollate;
  • fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese e compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato o mediato di incendio;
  • esercitare attività pirotecnica, accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta (lanterne volanti dotate di fiamme libere), nonché altri articoli pirotecnici;
  • transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate;
  • transitare con mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali, comunali, private e vicinali, gravate dai servizi di pubblico passaggio, fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti;
  • abbandonare rifiuti nei boschi e in discariche abusive.

In caso di inosservanza dei suddetti divieti sarà comminata ammenda amministrativa

SAN NICANDRO, PER LA SANIFICAZIONE UFFICI COMUNALI CONTRIBUTO DI 14.775,91 EURO

In attuazione del “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19, del 24 aprile 2020, sono stati emanati due decreti per la ripartizione di specifici fondi per il lavoro straordinario della polizia locale e per la disinfestazione degli uffici, ambienti e mezzi del comune.

Per il comune di San Nicandro la somma destinata all’intervento di sanificazione ammonta a euro 14.775,91. Si auspica che, al più presto, vengano effettuati tutti gli interventi necessario per la una maggiore sicurezza sanitaria per chi lavora e per tutta l’utenza.

SAN NICANDRO, RIGENERAZIONE URBANA: APPROVATO PROGETTO ESECUTIVO DELL’EDIFICIO IN VIA ROTA

Come è noto, nel 2018 è stata approvata la graduatoria definitiva che individua le Autorità Urbane, tra cui il Comune di San Nicandro Garganico, sino alla concorrenza della copertura finanziaria per n. 3 progetti.

Il primo che sarà avviato sarà quello della ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico dell’edificio di Via Nino Rota, cioè la vecchia sede comunale da destinare a contenitore di aggregazione sociale.

L’amministrazione comunale comunica l’approvazione del progetto esecutivo redatto dall’Ing. Giagnorio Leonardo di San Nicandro Garganico, acquisito agli atti del Comune relativo all’intervento denominato “Ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico dell’edificio in via Rota da destinare a contenitore di aggregazione sociale” nell’ambito del programma P.O.R. FESR/FSE 2014-2020 – Asse XII – “Sviluppo Urbano Sostenibile” – Azione 12.1. “Rigenerazione Urbana Sostenibile. Per la spesa degli interventi c’è già la copertura finanziaria del contributo regionale pari a euro 1.065.000.

IN TEMPO DI COVID-19 CON IL CALDO C’E’ RISCHIO PER I CLIMATIZZATORI?

Vivere con la pandemia Covid-19 vuol dire fare attenzione a tutto quello che può provocare danni alla salute con il rischio sanitario. Con l’arrivo dell’estate si parla tanto dei condizionatori d’aria e sul loro corretto uso.

Quotidiano Sanità pubblica i suggerimenti della SIMA (Società Italiana Medicina Ambientale) con poche semplici regolare che consentono di usare gli impianti in sicurezza.

Non succede nulla o sono davvero pericolosi? Possiamo usarli come sempre o dobbiamo cambiare le nostre abitudini? Chiusi in casa per parecchie settimane, nel rispetto del “lockdown” imposto a causa della pandemia da Covid-19, oltre a tamponi e mascherine si è molto discusso anche dell’opportunità o meno di usare impianti di raffrescamento e di climatizzazione dell’aria in considerazione del paventato rischio (non ancora provato, però) che questi possano essere veicolo di diffusione del virus in ambienti indoor. Con la Fase 2 appena iniziata, e in vista del caldo estivo ormai alle porte, la Società Italiana di Medicina Ambientale fornisce suggerimenti e consigli utili da seguire per rimanere in casa al fresco in sicurezza.
“Negli ambienti confinati aperti al pubblico, seguire le norme di distanziamento e usare tutti la mascherina è doveroso, ma al contempo non possiamo trascorrere i prossimi mesi estivi soffrendo il caldo nelle nostre case o sul posto di lavoro. È quindi necessario seguire poche semplici regole che ci consentano di usare i nostri impianti in sicurezza”, anticipa Alessandro Miani, Presidente SIMA, convinto che “piccole azioni quotidiane” possano migliorare il nostro comfort indoor “senza farci incorrere in particolari rischi per la salute”.

Gli fa eco l’ingegnere Alessandro Volpi, esperto SIMA di gestione e manutenzione impianti di trattamento aria: “In questo particolare momento di criticità dovuta alla pandemia da Covid-19, ritengo opportuno suggerire a utenti, gestori e manutentori di impianti di climatizzazione, più o meno complessi, di effettuare tutti gli interventi preventivi utili a ridurre il rischio correlato ad una non adeguata sanificazione e pulizia degli impianti prima del loro uso”.

A tal proposito la SIMA ha stilato alcuni consigli pratici per poter consentire a tutti di vivere gli ambienti indoor al fresco:

1) Per assicurare un miglior e più sicuro uso dei sistemi di raffrescamento, condizionamento e climatizzazione in ambienti indoor, privati o pubblici di piccole o medie dimensioni (come ad esempio abitazioni, uffici, ambulatori, negozi, ecc.) si consiglia, prima dell’accensione dell’impianto, di lavare con acqua e sapone liquido i filtri degli split, pulire le parti esposte degli stessi con un prodotto igienizzante e dopo aver lasciato asciugare le superfici esposte e i filtri, riporre questi ultimi nei loro alloggiamenti.

2) I motori esterni, solitamente posizionati su balconi, terrazzi, tetti o a terra dovrebbero essere sanificati periodicamente (è preferibile che queste attività vengano effettuate da tecnici specializzati e che il sistema di sanificazione usato sia una tecnologia a shock termico per iniezione e contemporanea aspirazione di vapore ad alta temperatura e pressione). Stesso intervento è consigliabile per quegli split o radiatori mal manutentati, che presentano evidenti segni di degrado, sporcizia, presenza di polveri e muffe accumulate e/o incrostazioni.

3) Gli impianti canalizzati devono essere sanificati da personale esperto prima di rendere operativo il sistema.
4) Per gli impianti di condizionamento multizona, destinati al controllo ambientale di umidità e temperatura dei locali serviti (grandi ambienti, pubblici e privati come uffici aperti al pubblico, cinema, teatri, palestre, poliambulatori, fabbricati industriali, ecc.), maggiori attenzioni devono essere dedicate al corretto mantenimento/pulizia e sanificazione/disinfezione/bonifica  delle sezioni principali di scambio, quali batterie calde e fredde, umidificazione ad acqua e batterie di post-riscaldamento, canalizzazioni di distribuzione aria e dello stato dei filtri ai vari livelli.

5) Per garantirsi qualità dell’aria indoor è consigliabile aprire le finestre per alcuni minuti più volte al giorno o dotarsi di sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), in grado anche di filtrare l’aria esterna in entrata. Fermo restando l’importanza di periodici ricambi d’aria, anche sistemi di purificazione e/o monitoraggio dell’aria indoor sono consigliati, purché validati scientificamente da Enti terzi pubblici e dotati di certificazioni che ne attestino il reale potenziale di mitigazione dei contaminanti aero-dispersi (compresi virus e batteri).

6) Evitare il flusso dell’aria dagli split dall’alto verso il basso e direttamente rivolti verso le persone presenti nell’ambiente, preferendo direzionare le griglie esterne verso l’alto.

7) Mantenere tassi di umidità relativa in estate tra il 50% e il 70% e in inverno tra il 40% e il 60% (un semplice igrometro è sufficiente per il controllo dell’umidità indoor).

HASHISH SOTTO LA SABBIA E IN TASCA, ARRESTATA COPPIA DI SPACCIATORI

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I Carabinieri di Peschici, nei giorni scorsi hanno arrestato una coppia del luogo, un 25 enne e una 26enne, dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nella “Perla del Gargano”, da tempo, i Carabinieri, per proteggere i giovani dagli spacciatori e contrastare il fenomeno dell’uso degli stupefacenti, controllano i luoghi della cittadina ove gli assuntori, provenienti anche dai paesi vicini e “ostaggi” del consumo della droga, raggiungono Peschici, non per i suoi panorami unici, ma per acquistare hashish e marijuana.

La costante attività di controllo dei Carabinieri, in questi giorni, ha portato all’individuazione di una coppia del posto che aveva iniziato a organizzare una consistente attività di spaccio di hashish, pubblicizzando sui propri canali comunicativi la disponibilità a soddisfare la richiesta dei consumatori.

I militari, con un’efficace attività di osservazione e con un’operazione investigativa lampo, sorprendevano la coppia cedere a un giovane assuntore un grammo di hashish. Il blitz e le immediate perquisizioni in un attiguo garage in loro uso consentivano di rinvenire sull’uomo circa 3 grammi della stessa droga in vendita e, nascosta sotto un cumulo di sabbia vicino agli spacciatori, una busta contenente ulteriori 16 grammi di hashish suddiviso in pezzi e un coltello da cucina intriso di droga utilizzato per il taglio dello stupefacente.

Immediato il sequestro della sostanza e il fermo della coppia, operato dai Carabinieri di Peschici e coordinato dalla Procura della Repubblica di Foggia, che convalidava gli arresti e disponeva la video udienza telematica presso la Compagnia Carabinieri di Vico del Gargano.

Il giovane acquirente, che pur di assumere stupefacente, si era spostato senza validi motivi è stato anche sanzionato per violazione delle misure governative di contenimento del Coronavirus e segnalato alla Prefettura, quale assuntore.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 10 MAGGIO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 10 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.756 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 27 casi, così suddivisi:

22 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia Bat;

1 nella Provincia di Brindisi;

3 nella Provincia di Foggia;

1 nella Provincia di Lecce;

0 nella Provincia di Taranto.

Sono stati registrati 5 decessi: 2 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 1 in provincia di Bat.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 78.399 test.

Sono 1.196 i pazienti guariti.

2.669 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.313 così divisi:

1.413 nella Provincia di Bari;

381 nella Provincia di Bat;

605 nella Provincia di Brindisi;

1.111 nella Provincia di Foggia;

504 nella Provincia di Lecce;

270 nella Provincia di Taranto;

28 attribuiti a residenti fuori regione;

1 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

CRISI AL COMUNE DI SAN NICANDRO FORZA ITALIA CONTRO OGNI AMBIGUITA’

Ecco il comunicato di Lorena Di Salvia, consigliere comune di San Nicandro Garganico

Abbiamo avuto sempre le idee chiare sulle sostanziali differenze tra chi amministra vincendo le elezioni e chi sta all’opposizione perché queste le ha perse; differenze politiche di programma e di visione sulla gestione del territorio. Infatti al contrario di ciò, da tempo i silenziosi movimenti della sinistra lavoravano per occupare spazi che la democrazia popolare non aveva dato a loro.

Tante le complicità e i silenzi su questioni dove in passato la politica faceva battaglie e barricate per il bene della città. Ma la regia occulta di alcuni componenti del centro sinistra e di altri esterni da tempo stavano deviando il percorso politico naturale di chi ha vinto le elezioni comunali nel 2018.

FORZA ITALIA senza conclamate rotture o mirate accuse ha sostenuto il Sindaco Ciavarella con lealtà fino al giorno dell’azzeramento della giunta; si coglie l’occasione per ringraziare l’architetto MARIA RITOLI per il lavoro svolto con grande attenzione e caparbietà come Assessore all’Urbanistica. Forza Italia nonostante da tempo notava strani e ambigui movimenti, ha usato la strategia (pur sollevando critiche a suo sfavore) di continuare il percorso amministrativo insieme al Sindaco Ciavarella. La stessa Forza Italia in 24 ore ha captato che oltre un possibile accordo tra PD ed UDC, ci poteva essere qualcun altro che si rendeva disponibile ed indipendente per l’occasione all’ultimo momento, tale da poter attuare azioni frettolose volte ad impacchettare un “nuovo” organo comunale.

Noi siamo e saremo come sempre presenti e coerenti nei confronti della nostra città e del nostro elettorato, nel massimo della correttezza che finora ci ha contraddistinto. Ci siamo tirati fuori da situazioni ambigue e non chiare, non abbiamo e non parteciperemo ad inciuci di sorta o spartizione di torte, ma resteremo vigili per controllare che tutto ciò che è stato cantierizzato dal Centro Destra e da Forza Italia venga realizzato nei modi e nei tempi del programma elettorale; comunicheremo alla città ogni lentezza e/o errore nella gestione della cosa pubblica ed ogni cosa che non risponderà al programma del Centro Destra (che ha vinto le elezioni), di Forza Italia e soprattutto al benessere comunale sarà da noi ripreso fino a quando non verrà rispettata la stessa volontà popolare.

Il Consigliere Comunale di FORZA ITALIA

ING. LORENA DI SALVIA

RUBANO AUTO E AGGREDISCONO CUSTODE, ARRESTATI

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I Carabinieri della Compagnia di Cerignola hanno arrestato tre persone ritenute responsabili di rapina impropria aggravata in concorso. Si tratta di un 34enne di San Ferdinando di Puglia, di un 31enne e di un 29enne di Trinitapoli, tutti già noti alle forze dell’ordine.

Il 2 marzo 2018, a San Ferdinando di Puglia, un uomo, mentre si trovava all’interno del proprio garage, ubicato in un parcheggio privato, ed aveva parcheggiato fuori la propria Lancia Delta con le chiavi inserite nel quadro di accensione, fu avvicinato da una persona a lui conosciuta, che gli chiese delle informazioni. In quel frangente, l’uomo si accorse che la sua auto era stata appena derubata e quindi gridò al custode del parcheggio di chiudere il cancello, per impedire l’uscita di qualsiasi macchina. Il custode tuttavia non riuscì ad impedire la fuga di due autovetture, tra cui quella appena rubata ed una Fiat Punto, perché da quest’ultima uscirono i tre occupanti che gli si avvicinarono con fare minaccioso. Uno di questi lo strattonò per impossessarsi delle chiavi del cancello e, vista la resistenza del custode, gli intimò di aprire subito il cancello, dicendo che loro “non c’entravano niente”. Dopodiché i tre si dileguarono a bordo delle due auto.

Le immediate indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di San Ferdinando di Puglia sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Foggia, hanno consentito, anche grazie alla acquisizione dei filmati della videosorveglianza, di ricostruire la dinamica dei fatti e di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei presunti autori della rapina impropria. Su richiesta della locale Procura della Repubblica, il Gip del Tribunale di Foggia ha quindi emesso una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dei tre. Questi, arrestati dai Carabinieri alcuni giorni fa, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni.

EDITORIALE DELLA DOMENICA. NULLA PUO’ ESSERE PIU’ COME PRIMA

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“Nulla può essere più come prima”. Una frase ormai sulla bocca di tutti perchè l’emergenza sanitaria sta trasformando la vita delle persone, sia quella pubblica che privata, e nulla si conosce di quello che solo il tempo potrà preparare per nuovi modelli di vita della storia di ognuno di noi. Una nuova bussola per guidarci verso la vita di sempre ma con soluzioni nuove ancora tutte da scrivere ed imparare.

Intanto abbiamo riscoperto il valore della solidarietà verso la comunità sannicandrese e, davanti a questa sciagura, nessuno si è tirato indietro contribuendo alla salvaguardia della dignità di chi è tuttora sofferente per il proprio disagio economico. Tantissimo altruismo deve essere riconosciuto a coloro e alle associazioni che fattivamente hanno operato per le tantissime famiglie che avevano bisogno di qualsiasi tipo di aiuto senza mai lasciar solo nessuno.

Poiché il Covid-19 non fa eccezione di censo, anche le attività economiche che sono state chiuse hanno aspettato con pazienza l’apertura ben sapendo dei gravi danni subiti in aggiunta ai nuovi costi per ottemperare alle nuove ordinanze per la ripresa e resta aperta la questione economica per la quale sia lo stato centrale che il Comune di San Nicandro devono fare la loro parte con tutte le possibili misure da mettere in campo per la detassazione.

Insomma ognuno deve fare la propria parte in questa strana commedia che tutti insieme scriviamo giorno per giorno senza ancora conoscerne la fine.

Molte di queste risposte le può dare la politica. Sembra che sia in dirittura di arrivo la nuova giunta comunale per la sostituzione degli assessori revocati dal sindaco. Una nuova squadra che si troverà ad affrontare moltissimi problemi e che non deve aspettare un solo secondo per prendere decisioni che siano di impatto immediato e percettibili dalla comunità. La litigiosità all’interno della maggioranza, di cui parla il sindaco nelle sue dimissioni, deve essere solo un ricordo del recente passato. Mentre il compito della nuova opposizione deve essere quello di un controllo vigile su tutti gli atti anche nella proposizione di iniziative e programmi per il bene comune.

Da tempo San Nicandro chiede alla politica una dialettica collaborativa e lo chiede soprattutto oggi in questa emergenza sanitaria in cui si dice che nulla deve essere come prima. Forse queste parole possono sembrare strane dopo le recenti vicende ma si può e si deve amministrare anche dall’opposizione con confronti continui anche con la popolazione. Se si vuole pensare alla nostra città del domani occorre far cessare tatticismi vari in uno scenario di dialogo che non sia scontro ma solo confronto totale su tutto senza pregiudizi e senza più rancori.

Si sa che tutto quello che è successo ha lasciato un segno ai vari protagonisti che non può essere facilmente dimenticato ma il mandato elettorale ricevuto dagli elettori è la richiesta di un interesse collettivo che non può essere dimenticato e che si estrinseca con il dovere di amministrare. Saranno poi gli elettori a valutare i vari comportamenti dei singoli consiglieri ed assessori e se la sovranità, come dice la Costituzione, appartiene al popolo, si dia sempre al popolo la libertà di scelta. Non è sempre vero che il potere aiuta chi ce l’ha in quel momento se quel potere non viene esercitato con un governo responsabile.

Forse in politica ancora è presto dire che “nulla può essere come prima” ma se ci si comincia a capire che la politica è soprattutto servizio per il cittadino, allora tutto si sposta nei comportamenti adottati da tutti i componenti del consiglio comunale e della giunta ricordando sempre, purtroppo, che le elezioni vengono vinte perché i cittadini votano contro qualcuno piuttosto che per qualcuno.

Il Direttore

LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO

Continua la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studioso Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93.

La 14^ cartolina porta la seguente didascalia: “Zona Pozzi, Cavour, Maestrine e Palmieri – Particolare sparito”.