Home Blog Pagina 4

MARIA ASSUNTA DI LELLA NUOVA PRESIDENTE DELLA SEZIONE ANPI DI SAN GIOVANNI ROTONDO

0

Sabato 25 ottobre, nel Chiostro Comunale di San Giovanni Rotondo, si è tenuta l’Assemblea degli iscritti della Sezione ANPI cittadina per la nomina del nuovo Consiglio Direttivo e l’elezione della nuova Presidente.

Eletta all’unanimità dagli iscritti dell’associazione, alla presenza del Presidente Provinciale Michele Galante, Maria Assunta Di Lella.

La Dott.ssa Di Lella ha ringraziato tutti gli iscritti per la fiducia accordatale, e soprattutto il Presidente uscente nonché fondatore della sez. ANPI “Giuseppe Limosani” Michele Del Sordo, che ha presentato le sue dimissioni dopo essere stato eletto Segretario Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista: “Sono stati anni intensi e difficili. Le tante iniziative svolte durante questi nove anni hanno fatto sì che l’Associazione diventasse un importante punto di riferimento per la nostra città”.

La neo-Presidente Di Lella ha sottolineato l’importanza di proseguire l’opera di divulgazione dei valori della Resistenza e della Costituzione, in particolare tra le nuove generazioni. “Sono convinta che oggi più che mai ci sia bisogno di una Resistenza sociale, per contrastare questi orribili venti di guerra, i rigurgiti neofascisti, le disuguaglianze sociali sempre più crescenti, la cultura misogina e patriarcale che ancora oggi condiziona la vita delle donne. Uniti siamo più forti”.

Il nuovo Consiglio Direttivo, oltre che dalla Presidente, è così composto: Michel Antini, Mara De Felici, Michele Del Sordo, Antonella Pizzicoli, Marianna Rosiello e Alba Siena.

L’obiettivo primario del nuovo direttivo sarà intensificare l’azione sul territorio attraverso iniziative di carattere storico-culturale, incontri pubblici e collaborazioni con le istituzioni scolastiche e civili.

ORESTE CASTAGNA DÀ IL VIA A “ROSSO SORRISO” CON L’AVIS DI LUCERA

0

Sarà Oreste Castagna, volto noto di Rai Yoyo, a dare il via a “Rosso Sorriso”, il progetto ideato dall’AVIS comunale di Lucera per sensibilizzare le nuove generazioni alla solidarietà, alla cultura del volontariato e al dono inteso come forma universale per costruire e instaurare relazioni umane.

Il progetto avrà la durata di 12 mesi e rientra nella linea di finanziamento A del bando “Puglia Capitale Sociale 3.0”, che scommette sulla capacità delle organizzazioni del terzo settore di produrre capitale sociale adottando modalità innovative nelle comunità di appartenenza.

Si parte il 14 ottobre 2024 con una settimana ricca di appuntamenti che vedrà la presenza nelle scuole di Lucera dell’attore, regista e formatore teatrale Oreste Castagna.

Ben 500 alunni degli Istituti Comprensivi “Manzoni Radice”, “Tommasone Alighieri” e “Bozzini Fasani” avranno la possibilità di partecipare ai laboratori tenuti da Oreste, che da oltre 40 anni racconta storie a bambini e ragazzi.

I disegni e i personaggi che nasceranno dalla mente degli alunni durante la settimana trascorsa con Oreste, saranno fonte di ispirazione per un fumetto che verrà realizzato nella seconda fase del progetto.

«Abbiamo pensato che attraverso il fumetto, genere letterario amato dalle nuove generazioni, possa essere più facile raccontare agli studenti chi è l’AVIS e di cosa si occupa. Con questo strumento e con il progetto “Rosso Sorriso” vogliamo promuovere una corretta educazione alla solidarietà, intesa come occasione di crescita personale e collettiva, e informare i giovani sull’importanza della donazione del sangue», spiega Antonio Colatruglio, presidente dell’AVIS comunale di Lucera, che non a caso ha scelto Oreste Castagna.

L’amatissimo protagonista di tante avventure televisive, una tra tutte “L’albero azzurro”, è infatti legato all’AVIS dal 2013, anno in cui ha lanciato “Rosso Sorriso”, un viaggio alla scoperta del dono per promuovere la mission, l’operare e la pedagogia che sottende ogni azione e promozione dell’associazione. 

«Tutto nasce dall’intuizione di declinare il Donare, inteso come donazione di sangue al centro dell’attività di AVIS, con il tema del dono nella sua gratuità, nel donare al prossimo», afferma Oreste Castagna ancora stupito dalla bellezza e dall’importanza del pensiero avisino, che aggiunge: «Quando mi sono avvicinato all’AVIS ho sentito subito il senso del donare ed è stato naturale, per me, fare qualcosa insieme».

Il progetto “Rosso Sorriso” prevede, oltre ai laboratori e al fumetto, la realizzazione di diverse attività, tra cui: quattro indagini conoscitive per orientare meglio le attività di promozione della donazione, una campagna di sensibilizzazione sul tema delle donazioni, giornate di raccolta sangue e creazione di un database di futuri donatori.

CLARA STOICO, A SOLI 14 ANNI CON LA MAGLIA DELLA VIRTUS VERONA UNDER 19

A soli 14 anni, Clara Stoico ha vissuto una giornata che difficilmente dimenticherà. Ieri, con la maglia della Virtus Verona Under 19, ha debuttato nella categoria nel migliore dei modi: tripletta e due assist nel successo per 5-2 contro la Scaligera. Una prestazione che ha lasciato il segno, mostrando a tutti di avere le caratteristiche per far bene.

La partita è iniziata in modo equilibrato, con entrambe le squadre attente e qualche occasione da una parte e dall’altra. Poi, alla prima vera opportunità, è arrivato il lampo di Clara: palla in profondità, progressione irresistibile e tocco preciso per il vantaggio Virtus. Poco dopo, la giovane attaccante si è fatta trovare pronta in area piccola per firmare il raddoppio, con un gol di rapina da centravanti esperta.

Non paga dei due gol, Clara ha poi deciso di mettersi al servizio delle compagne. Prima un assist perfetto per Emma Rebonato, che ha segnato con un gran tiro all’incrocio dei pali, poi un taglio in verticale per Alice Zamboni, brava a trasformare il passaggio in oro per il momentaneo 4-0.

Nel finale del secondo tempo, complice un calo di concentrazione, la Scaligera è riuscita ad accorciare le distanze con due reti ravvicinate. Ma a chiudere i conti ci ha pensato ancora una volta Clara Stoico, che in velocità ha superato la diretta avversaria e con un diagonale preciso ha siglato il definitivo 5-2, completando una tripletta da sogno.

Un esordio che ricorda quello di sua sorella Lisa, altra giovane cresciuta nel vivaio della Virtus Verona e oggi in forza al Genoa Women. Clara sembra seguirne le orme, con lo stesso spirito e la stessa passione che distinguono le promesse del calcio femminile.

“Non ci poteva essere esordio più bello”, ha commentato Clara a fine gara, “Mi sono divertita molto, e sono contenta che la squadra abbia vinto e aver visto felici tutte le mie compagne”.

A 4 SANNICANDRESI IL PREMIO REGIONALE “VOLTO DEL DONO”

Domani, 27 ottobre, alle ore 17:00 presso il Teatro Giordano di Foggia, 4 sannicandresi sono stati i donatori scelti per il Premio regionale “Volto del Dono” per riconoscimento del loro impegno e la generosità e il contributo volontario per gli altri. Un grazie a loro e all’’Associazione Avis di San Nicandro Garganico, punto di riferimento del volontariato locale.

Ecco l’elenco dei premiati.

CATEGORIA SENIOR

Borazio Angela – San Nicandro Garganico

Paganella Giovanni – San Nicandro Garganico

Palmisani Maria Rosa -San Nicandro Garganico

CATEGORIA GIOVANI 18-20

Sodano Giada – San Nicandro Garganico

EDITORIALE DELLA DOMENICA. PER UNA SOCIETA’ MIGLIORE SERVE IL RISPETTO DELLE REGOLE

0

Parliamo sempre di una San Nicandro migliore, di una cittadina che vuole crescere, di un nuovo risveglio culturale. Insomma si vuole cercare di stare meglio con sé stessi e con gli altri.  Nella velocità di un mondo che continua a cambiare non sempre si è preparati a cambiare sé stessi anche se siamo sempre noi i primi a voler che gli altri cambino.

Insomma il rispetto delle regole devono valere per gli altri e mai con sé stessi, come diceva uno studioso che “si fanno le regole per gli altri e delle eccezioni per sé stessi”. Il buon funzionamento di una società si basa sulle regole che gli uomini si sono dati per organizzare e far funzionare al meglio la loro vita comune e per garantire i diritti di tutti. Però c’è chi non rispetta le leggi, chi è immorale, chi non valorizza le virtù altrui, chi imbroglia, chi disobbedisce, chi non paga le tasse, chi guida senza assicurazione, chi non allaccia la cintura, ecc. Sono atteggiamenti irresponsabili che, però, danneggiano tutti gli altri.

Un atteggiamento collettivo di grande responsabilità dovrebbe essere quello di iniziare a cambiare questa forma sottile di illegalità, magari anche senza ribellarci ma con la pazienza di far capire il modo migliore di una convivenza collettiva.

Anche il mondo politico dove dare una mano ed essere esempio per tutti. Le buone intenzioni devono sempre corrispondere a buoni comportamenti. Si sa che in politica non sempre si dice la verità ma si vuole avere sempre ragione.

Ed allora occorre una mobilitazione culturale che faccia da traino al rispetto delle regole e questo vale per tutti e per tutti i temi che spaziano dall’ambiente all’economia, dalla indifferenza alla solidarietà, dal turismo all’agricoltura, dalla scuola all’associazionismo, ecc.

Se non cominciamo questo lungo e faticoso cammino, la società continuerà verso una direzione di ingiustizia sociale perenne ma sarà troppo tardi per continuare a dire che si vuole una società migliore.

Il Direttore

 RODI GARGANICO “SUONI E SAPORI D’AUTUNNO”

0

A Rodi Garganico il 1° novembre sarà una gran festa! Uno dei primi eventi della stagione autunnale “𝑺𝑼𝑶𝑵𝑰 𝒆 𝑺𝑨𝑷𝑶𝑹𝑰 𝑫’𝑨𝑼𝑻𝑼𝑵𝑵𝑶”.

L’evento è previsto per il 𝟏° 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐏𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐑𝐨𝐯𝐞𝐥𝐥𝐢 di Rodi Garganico all’insegna della musica e dei sapori garganici.

ARTISTI DA BASILICATA, MOLISE, CAMPANIA E DA TUTTA ITALIA A ORSARA PER IL 1° NOVEMBRE

0

Per quattro giorni, dal 30 ottobre al 2 novembre 2025, quattro artisti saranno ospiti di Orsara di Puglia. Agli artisti selezionati, saranno garantiti loro il vitto, l’alloggio, gli spazi per svolgere le attività, il supporto tecnico e organizzativo, le risorse umane e materiali, la promozione sui media e attraverso i social del lavoro e delle opere creative che realizzeranno per raccontare volti, suoni, atmosfera e significati della grande e antichissima ricorrenza del 1° novembre orsarese, la festa dei “Fucacoste e cocce priatorje” (Falò e teste del Purgatorio).

LE FIGURE RICHIESTE. Le artiste e gli artisti saranno selezionati attraverso il Bando inerente alla quarta edizione di “Fuoco – Open Call”, la residenza artistica ideata e coordinata da Patrizio De Michele, co-organizzata dal Comune di Orsara di Puglia, con le partnership di Macal-Museo di Arte Contemporanea Andreas Luthi, Focus Digitale Foggia, Euronics Point Orsara di Puglia. La partecipazione alla selezione è aperta a tutti. Le figure richieste sono quelle di un fotografo, un videomaker, un designer (o pittore-pittrice, illustratore-illustratrice), un sound creator. Il Bando, già operativo, è consultabile al link https://www.comune.orsaradipuglia.fg.it/wp-content/uploads/2025/10/Fuoco_Bando_2025.pdf.

FALÒ E TESTE DEL PURGATORIO. A Orsara di Puglia, borgo della provincia di Foggia posto al confine con l’Irpinia, dalla notte dei tempi ogni 1° novembre si celebrano “Fucacoste e cocce priatorje”, vale a dire la ricorrenza dei Falò e teste del Purgatorio. Decine di fuochi e centinaia di zucche intagliate e con un lumino al loro interno, per tutta la notte, illuminano ogni angolo del paese, così che le anime dei defunti possano tornare per una notte a trovare la via delle loro case terrene, rincuorate dal calore dei falò e dal ricordo affettuoso dei loro cari, che si riuniscono attorno ai fuochi e consumano cibo dal profondo significato rituale come il cosiddetto “grano dei morti”, un dolce a base di grano cotto che viene arricchito con melograno, noci e vincotto. Il grano dei morti in realtà celebra il ciclo della vita ed è un simbolo di rinascita. Celebrare “Fucacoste e cocce priatoje” significa rispettare e rinnovare ogni anno una ricorrenza antichissima, legata alla religiosità popolare e contadina di un tempo.

IL LUNGO PONTE. Quest’anno, la notte del 1° novembre arriva di sabato, e i “Fucacoste e cocce priatorje” si situano dentro un lungo ponte settimanale che arriva fino a domenica 2 novembre, data in cui si celebra la commemorazione dei defunti. Come e più degli anni passati, dunque, la notte dei falò e delle teste del purgatorio a Orsara di Puglia sarà caratterizzata da iniziative, convegni, spettacoli, visite guidate, itinerari del gusto che animeranno il borgo prima e dopo, oltre che durante la grande serata-evento del 1° novembre.

L’ATTESA. Sabato 1° novembre, gli accessi al paese saranno presidiati da polizia municipale, forze dell’ordine e protezione civile che indicheranno ai visitatori le aree di parcheggio. Quando gli spazi saranno completamente esauriti, è possibile che la polizia municipale per questioni di sicurezza sconsigli o inibisca l’ingresso in paese. Il consiglio è di arrivare già dal mattino o, in subordine, entro il primo pomeriggio e comunque prima delle ore 18. In questo modo, è possibile godere appieno delle diverse attività, dei laboratori e delle visite guidate, e si avrà modo di apprezzare ancora di più le zucche intagliate che adornano ogni angolo del borgo. Per quanti siano interessati alle strutture ricettive e a quelle della ristorazione, sono a disposizione i recapiti consultabili all’indirizzo internet che segue:  https://www.visitorsaradipuglia.it/servizi-al-turista/. Il programma dettagliato di tutte le iniziative sarà reso noto e diffuso a breve. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il 353 3998020 o scrivere una email a infopointorsaradipuglia@gmail.com.

AL TEATRO GIORDANO LA STAGIONE TEATRALE DI PROSA 2025/26

0

Un viaggio nel cuore del teatro contemporaneo, tra classici rivisitati, grandi ritorni, storie d’amore impossibili, trasformismi, memoria, musica e danza. Il Comune di Foggia, in collaborazione con Puglia Culture, presenta la nuova stagione teatrale 2025–2026. Un totale di 14 appuntamenti, tra prosa, musica, danza e narrazione, con artisti di primo piano del panorama nazionale e internazionale: Malika Ayane, Anna Valle, Lodo Guenzi, Arturo Brachetti, Claudio Bisio, Paolo Calabresi, Giovanni Scifoni, Gabriele Lavia, solo per citarne alcuni. 

La vendita degli abbonamenti sul circuito online e nei punti vendita VivaTicket partirà mercoledì 29 ottobre alle ore 18, da giovedì 30 ottobre al botteghino del Teatro Giordano.

Non può mancare, inoltre, l’ormai atteso appuntamento con Giordano in Jazz, la rassegna che, alla sua settima edizione, porta sul palco del Teatro Giordano di Foggia alcune delle voci e dei suoni più interessanti del panorama jazzistico mondiale con tre imperdibili concerti di Keyon Harrold, Hiromi e Emma Smith. E, ancora, la quinta edizione di Riprendiamoci la scena, promossa dal Comune di Foggia, in collaborazione con Puglia Culture, Libera – Presidio “N. Ciuffreda e F. Marcone”, ANM – Associazione Nazionale Magistrati, Foggia e la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, che propone un viaggio potente e necessario nei temi del riscatto, della giustizia sociale e della partecipazione civile, attraverso lo sguardo della scena contemporanea.

LA STAGIONE TEATRALE

Si parte il 14 e 15 novembre con Malika Ayane in live band con Edoardo Purgatori e Filippo Contro: “Brokeback Mountain – A play with music” in cui la celebre cantautrice si misura con un classico della narrativa contemporanea, in un adattamento teatrale intenso e toccante di I segreti di Brokeback Mountain dal racconto di Annie Proulx, una storia di amore segreto tra due giovani cowboy del Wyoming degli anni ’60. Un’intensa produzione teatrale con musiche dal vivo di Dan Gillespie Sells per la regia di Giancarlo Nicoletti. Il 22 novembre con un fuori abbonamento sul palco del Teatro Giordano Antonino festeggia 20 anni di carriera con Venti25-Il concerto evento. Un viaggio musicale intimo e potente, tra brani iconici e nuove emozioni, tra pop, soul e ricordi, per un artista che ha saputo evolversi rimanendo sempre autentico.

Due gli spettacoli in programma anche a dicembre. Il 6 e 7 Scandalo, la nuova commedia scritta e diretta da Ivan Cotroneo, interpretata da Anna Valle e Gianmarco Saurino, con Orsetta De Rossi, Angelo Tanzi e Matilde Pacella. Al centro della scena, una scrittrice cinquantenne che affronta un nuovo e controverso amore con un uomo più giovane, in un gioco di specchi con il proprio passato e i giudizi della società. Il 18 e 19 Il medico dei pazzi, un classico della comicità partenopea, con Gianfelice Imparato, celebrerà il centenario della morte di Eduardo Scarpetta.

Si prosegue il 17 e 18 gennaio con Morte accidentale di un anarchico, un classico del teatro politico italiano rivive con la verve di Lodo Guenzi, cantante e attore, qui protagonista di una delle opere più iconiche della drammaturgia di Dario Fo e Franca Rame per la regia di Giorgio Gallione. Una satira corrosiva sulla giustizia e sul potere che, a distanza di anni, conserva una forza dirompente. Il 24 e 25 gennaio con SOLO – The Legend of Quick-Change Arturo Brachetti porta a Foggia uno show che è pura magia visiva: trasformismi fulminei, ombre cinesi, sand painting e ironia. Brachetti incanta da anni intere platee europee e torna con uno spettacolo che è già un classico.

A febbraio il 7 e 8 Lucia Zotti e Paolo Sassanelli per la regia di Alessandro Piva saranno sul palco con Quanto basta, una commedia amara e tenera sulla vita di coppia e il tempo che passa, tra battibecchi quotidiani e piccole verità. Il 25 e 26 il maestro della scena Gabriele Lavia dirige e interpreta Lungo viaggio verso la notte l’opera più intima e autobiografica di Eugene O’Neill, con Federica Di Martino, un viaggio drammatico nei tormenti di una famiglia distrutta dalle dipendenze e dai rimpianti.

Marzo si rivela prodigo di appuntamenti con ben tre spettacoli in calendario. Il primo a calcare il palco del Teatro Giordano sarà Paolo Calabresi che il 7 marzo con un fuori abbonamento porterà in scena Tutti gli uomini che non sono: monologo ironico e toccante sull’identità e le scelte della vita tratto dall’omonimo suo libro. Il 10 e 11 spazio a Claudio Bisio in La mia vita raccontata male, di Francesco Piccolo con la regia di Giorgio Gallione. Un racconto tragicomico in cui la vita di uno diventa quella di tutti. Dalle prime cotte ai Mondiali, dagli sbagli alle folgorazioni, Bisio ci conduce in una corsa scatenata tra ricordi e risate. Il 28 e 29 con Insight Lucrezia Nunzia Antonino, con la regia di Carlo Bruni, porta in scena un racconto visionario e musicale su Lucrezia Borgia, tra storia, mito e psicologia. Un’opera immersiva che intreccia musica dal vivo e teatro per dar voce a una figura femminile potente e controversa.

Gli appuntamenti con la prosa proseguono il 14 e 15 aprile con Come gli uccelli, potente e lacerante capolavoro drammaturgico del franco-libanese Wajdi Mouawad, Premio Ubu 2024 – Miglior Nuovo Testo Straniero, con la regia di Marco Lorenzi. Un amore impossibile tra due giovani di origini diverse, sospesi tra passato e futuro. Una narrazione intensa che affronta le identità e le ferite della Storia. Il 23 e 24 aprile invece è in programma La Duse – Nessuna Opera, un omaggio danzato alla figura rivoluzionaria di Eleonora Duse. Un’opera visionaria, femminile, premiata come miglior produzione italiana di danza del 2024 con coreografia di Adriano Bolognino e Rosaria Di Maro e produzione COB Compagnia Opus Ballet.

La stagione di prosa si chiuderà con l’ultimo appuntamento fuori abbonamento in programma l’8 maggio: FRA’ – San Francesco, la superstar del Medioevo di e con Giovanni Scifoni: uno spettacolo ironico e ispirato su San Francesco, tra spiritualità, comicità e teatro contemporaneo. Una figura “pop” riletta con affetto e intelligenza.

A PESCHICI TORNA L’APPUNTAMENTO CON “L’ANEME ‘I MORTE”

0

 È abitudine, infatti, che nei giorni precedenti il 2 novembre, i bambini vadano di casa in casa bussando alle porte chiedendo qualcosa per le “anime dei morti” pronunciando la frase “Dammë ’na causë p’ll’anëmë ‘i mortë / sennò të sfascë ‘a portë”. Alla richiesta si risponde in genere con dolciumi, caramelle, frutta, etc. Terminato il giro delle piccole squadre, i “cercatori” più efficienti riceveranno un premio dopo un’attenta valutazione del comitato che dalle ore 18:00 sarà in piazza Pertini per la pesatura dei bottini.

Nel frattempo prenderà il via la 3^ edizione della Sagra dei Sapori d’Autunno, un percorso enogastronomico, con prodotti stagionali e territoriali.

Sul palco, invece, musica popolare con i “Figli di Puglia” che proporranno un viaggio all’insegna di tarantelle garganiche e pizzica salentina.

Un evento che andrà a destagionalizzare, valorizzando gli elementi unici e caratteristici dell’identità locale. L’obiettivo è sfruttare la ricchezza del patrimonio culturale, come l’arte culinaria, la musica, usi e costumi, per attrarre ospiti in periodi normalmente meno richiesti.

Si ringrazia il sindaco e l’amministrazione comunale, in particolar modo il consigliere delegato eventi Francesco D’arenzo, il comitato “Peschici Eventi”, gli uffici dell’ente, la polizia locale, la Stazione Carabinieri, la protezione civile, le associazioni territoriali, le partite iva e quanti collaboreranno per l’ottima riuscita.

(Peschici Eventi)

LA PACCHIANA DI SAN NICANDRO AL PELLEGRINAGGIO GIUBILARE DELLE RIEVOCAZIONI STORICHE

Una delegazione del nostro abito tradizionale “pacchiana e pastore” sarà presente sabato 8 novembre 2025 a Roma per il Pellegrinaggio Giubilare delle Rievocazioni Storiche Italiane con tutti i gruppi nazionali. Noi ci saremo.

Chiunque voglia aderire (a titolo gratuito) può contattare la Pro Loco al numero 3204943441.

SI TORNA ALL’ORA SOLARE

0

La notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, alle ore 3 a.m., sposteremo le lancette dei nostri orologi un’ora indietro.

Ci sveglieremo un’ora più tardi e conseguentemente andremo a dormire dopo. Inoltre farà buio prima. Queste variazioni si faranno sentire nel nostro bioritmo solo nei primi tempi, poi l’abitudine prenderà il sopravvento.

Gli apparecchi elettronici, come computer, cellulari, smartphone e tablet, modificano l’orario in automatico.

L’ora legale rientrerà poi in vigore fino all’ultimo weekend di marzo.

SAN NICANDRO GARGANICO, ARRIVA LA 4^ SAGRA DEI SAPORI D’AUTUNNO

Evento unico, dedicato alla celebrazione delle tradizioni e dei sapori più autentici della nostra terra.

La data: venerdì 25 ottobre, a partire dalle ore 18:00.

La location è nel cuore di San Nicandro Garganico, in Largo Terravecchia, pronti a far vivere un’esperienza indimenticabile con degustazioni di vini pregiati con l’Associazione Italiana Sommelier per deliziare il palato.

Un viaggio tra le specialità gastronomiche del nostro territorio, con prodotti tipici. Musica e balli per una serata all’insegna del divertimento e del buon cibo. Dalle castagne calde al vino novello, dalle specialità locali ai dolci della tradizione

Per i bambini ci sarà il clown Bistecca a farli divertire. Poi l’energia del Garganfolk e Area Sonora Danze Popolari

Tutti alla sagra per celebrare insieme la bellezza e la ricchezza della nostra terra.

RON A SAN SEVERO

0

DOMENICA 26 OTTOBRE al Teatro Comunale “G.Verdi” di San Severo.

Porta ore 20:00 – Inizio ore 20:30

Posto platea: 45€

Posto palco #centrale 35€

Posto palco #laterale 25€

Posto IV #ordine 15€

Info e prenotazioni: 329 12 86 673 // 348 66 28 775

I biglietti saranno in vendita: giovedì 23, venerdì 24 e sabato 25 al botteghino del Teatro “G. Verdi”

Ore 10:30 – 12:00 // 18:00 – 19:30

ORSARA, COPPIA AMERICANA SI SPOSA IN PAESE PER NON PERDERSI I “FUCACOSTE”

0

Due cittadini americani hanno scelto di celebrare il proprio matrimonio a Orsara di Puglia. Si sposeranno con rito civile giovedì 30 ottobre, alle ore 17, a Palazzo De Gregorio, storico edificio orsarese recentemente restaurato e riqualificato. I promessi sposi sono Anthony Philipp Del Grosso e Britanny Danielle Sedillo. L’uomo ha lontane origini orsaresi, ma né lui né la sua compagna erano mai stati prima a Orsara di Puglia, fino a qualche settimana fa, quando la coppia si è recata in paese per organizzare gli ultimi dettagli della cerimonia.

Dopo il matrimonio, che sarà officiato dal sindaco Mario Simonelli, Anthotny e Britanny resteranno a Orsara di Puglia ancora qualche giorno per non perdersi l’evento del 1° novembre orsarese, l’antichissima ricorrenza dei “Fucacoste e Cocce Priatorje” (Falò e Teste del Purgatorio), quando decine di fuochi e centinaia di zucche intagliate e illuminate al loro interno, per tutta la notte, riempiranno di luce e tepore ogni angolo del paese, così da permettere alle anime dei defunti di tornare per una notte a trovare la via delle loro case terrene, rincuorate dal calore dei falò e dal ricordo affettuoso dei loro cari.

TURISMO DELLE RADICI, E NON SOLO. Anthony e Britanny non sono gli unici che ospiti internazionali che, in questi giorni, hanno deciso di raggiungere Orsara in vista dell’antichissima ricorrenza che trae le sue origini dalla religiosità popolare legata alla cultura contadina. Già da qualche giorno sono in paese turisti canadesi di origini orsaresi, arrivati per conoscere il borgo delle proprie radici. Stati Uniti e Canada, infatti, sono tra i Paesi che, dai primi del ‘900 e poi dagli anni ’60, hanno accolto il maggior numero di emigranti provenienti da Orsara di Puglia. Dallo scorso 13 ottobre, inoltre, diversi cuochi giapponesi sono in paese, ospiti del cuoco-contadino Peppe Zullo, per scoprire segreti e qualità dell’olio extravergine d’oliva e delle materie prime che fanno grande, salubre e saporita la cucina orsarese “100% made in Puglia”.

WELCOME. “Da sempre, Orsara di Puglia ha un legame molto profondo con i Paesi in cui molti nostri concittadini sono andati a vivere, quasi sempre conservando un senso di appartenenza fortissimo con il nostro borgo e costruendo laboriose e vivaci Comunità orsaresi sia nel Nord Italia, basti pensare a San Mauro Torinese comune con il quale siamo gemellati, sia all’estero”, spiega Mario Simonelli, sindaco di Orsara di Puglia. “Agli Stati Uniti ci legano anche il jazz, a cui Orsara da 30 anni dedica uno dei festival jazzistici più longevi in Italia, e la nascita della nostra comunità valdese nei primi del ‘900, dovuta proprio al ritorno dagli USA di alcuni orsaresi. A Orsara da sempre accogliamo cittadini da tutto il mondo, anche grazie a importanti progetti solidali per il diritto d’asilo e l’integrazione. Ne siamo orgogliosi e siamo felici di dare a tutti il nostro “Benvenuti”.

QUANTO CONTA L’EMPATIA NELLA VITA

0

Crea relazioni che durano. Aiuta a risolvere e anticipare i conflitti. Attenua le insidie quotidiane del narcisismo. Ed empatici non solo si nasce, ma si può anche diventare

L’empatia, che qualcuno confonde con la simpatia, magari per una banale assonanza fonetica, non è difficile da identificare e circoscrivere: è la capacità di comprendere l’altro, di sentirsi dalla sua parte, anche senza essere necessariamente d’accordo, di allungare lo sguardo rispetto all’ ingombrante, proprio ombelico. E qui le cose possono diventare più complicate, visto che siamo troppo stretti nell’imbuto di vite che regoliamo con l’orologio del presentismo (tutto ora e subito, tutto di fretta, tutto con un livello di attenzione inferiore a quello dei pesci rossi) e con una tendenza, ben oliata dall’uso compulsivo delle protesi tecnologiche, ad avere sempre un’ottima opinione di se stessi, a essere concentrati solo sul piccolo (neanche antico, ma ingessato) mondo che gira tutto attorno all’Io, e alla sua versione gemellare, l’Ego. ovvero il campo minato del narcisismoe dell’indifferenza, due umanissime debolezze che rischiano però di sciupare le nostre vite, di depotenziarle e renderle sterili , se non anche piuttosto noiose.

In compenso, una volta afferrata, l’empatia, è una miniera di doni naturali, che, al contrario della sua assenza, porta la luce, l’energia, e un’appassionante “gioia di vivere”. Alle persone empatiche risulta tutto più facile: creano relazioni anche laddove i contatti sono difficili e l’interlocutore ha la scorza dura. Risolvono problemi e conflitti (fino ad anticiparli prima che si manifestano) grazie a buoni rapporti con gli altri, e solo per il fatto che riescono a “mettersi nei loro panni”. Ma l’empatia, nella sua ricchezza, produce anche degli effetti collaterali. ci spinge a coltivare il dubbio, a non sentirci onniscienti, e dunque stupidamente arroganti; a non giudicare gli altri con tanta facilità, e con il tono della insegnante severo, di scuola elementare o anche di liceo; ad ascoltare prima di parlare e  di parlarsi addosso. A non guardare il mondo e le vite degli altri con gli occhiali bifocali del bianco e nero.

Il valore dell’empatia

Un tempo esistevano solo preoccupazioni da vite ordinarie, da una naturale forma di sospetto sulle intenzioni altrui (può farmi del male? che cosa vuole veramente da me?) a un più radicale rigetto della relazione. Adesso facciamo davvero fatica anche solo a vedere l’Altro, prima di cercarlo. E l’Altro è sinonimo di Tutti: è la persona con la quale condividiamo una parte importante della vita; può essere l’amico, con il suo livello di intimità; il parente simpatico, che vediamo con piacere, a differenza dello zio o della suocera che ci annoiano e rientrano nella categoria degli “scocciatori”. Ma l’Altro è anche chi è distante da noi, chi soffre a una latitudine fisica e mentale troppo lontana per essere intercettata se non impugniamo la torcia dell’empatia.

Come si diventa empatici

L’empatia deriva da due parole greche: en, che significa dentro, e pathos, che evoca sofferenza e inquietudine. Dunque è un sentimento attivo, che ha bisogno di essere messo in moto, anche con qualche piccolo sforzo, rompendo il muro della paura degli altri.

Una persona empatica la riconosci subito. Da alcuni segnali che se tracciano la personalità e l’approccio con gli altri. È solare, positiva, sa ascoltare, non si parla addosso e non si ferma alla prima impressione dell’altra persona. Riesce ad andare oltre la superficialità di un rapporto umano, afferra con delicatezza emozioni e stati d’animo degli altri. Riconosce la differenza tra superficialità e la leggerezza. Non ha paura di stare sola con sé stessa quando è necessario, anzi: è un modo per riuscire a stare meglio con gli altri. Vista attraverso queste caratteristiche, l’empatia è un dono quasi naturale, o soprannaturale, ma si può anche, ecco la cosa importante, da non sprecare, acquisire nel corso della vita. Sì: empatici qualche volta si nasce, ma sempre si può diventare.

In quanto dote naturale, l’empatia si può conquistare molto presto, tra il primo e il secondo anno di vita: un primo livello di empatia arriva quando un bambino inizia a piangere ascoltando un suo coetaneo in lacrime. Poi, durante l’infanzia si può diventare empatici grazie all’insegnamento di alcune figure di riferimento, come i genitori e gli insegnanti a scuola. Ma l’empatia, secondo recenti ricerche scientifiche, si può imparare anche in età avanzata e non esiste un “gene dell’empatia”. E chi sono i potenziali maestri di empatia in età adulta? Innanzitutto gli amici e in generale le persone alle quali vogliamo bene e di cui ci fidiamo; i compagni di lavoro; le persone che hanno un carisma e una personalità tali da indurre all’imitazione. Così si può diventare empatici semplicemente osservando gli altri, quelli che lo sono già prima di noi.

La lezione dei bambini

Per conquistare la bussola dell’empatia forse dobbiamo imparare dalla naturalezza dei bambini. Osservateli quando sono piccoli, e scoprite che sono sempre attratti da un volto sorridente, da qualcuno che riesce trasmettere un potente messaggio, semplice, forte e chiaro: «Sto bene con te». Dunque, la sfumatura di un sorriso, di uno sguardo, di un attimo di calore, è decisiva per conquistare l’empatia dell’interlocutore.

Ma attenzione a non esagerare. Chi ostenta dal primo momento sorrisi, battute, e perfino un eccesso di vitalità, comunica l’ansia di piacere a tutti i costi. Che può avere l’effetto opposto, e metterci nella condizione di non essere considerati sinceri e quindi poco accettati. O accettati con molte riserve.

L’empatia non è l’altruismo

Molti, semplificando, confondono l’empatia con la bontà oppure con l’altruismo. Non è così. Anche persone crudeli e cattive sanno immedesimarsi nei panni degli altri, condividerne gli stati d’animo, e anzi l’empatia li aiuta nei loro perfidi obiettivi. L’empatia può anche essere mossa da buone intenzioni, ma portare a risultati catastrofici: ha bisogno di essere abbinata a lucidità, ragionevolezza, con il valore aggiunto di quello sguardo che non ci rende indifferenti nei confronti degli altri.

Per essere autentici nel nostro atteggiamento empatico bisogna fare leva su un fattore determinante: il coraggio. Un triplo coraggio. L’apertura attraverso le porte dell’empatia è una scelta senza condizioni, senza l’attesa delle contropartite, e quindi contrasta in modo naturale con la diffidenza che ci trasciniamo dietro nei confronti degli altri. L’altro, chiunque sia, può farci paura, e metterci  a distanza da un atteggiamento naturalmente empatico. Poi c’è l’abitudine e regolare i rapporti umani, anche i più intimi, quelli che più dovrebbero essere carichi di affetto, con la forza. E l’empatia è una scelta che esclude l’uso, peggio ancora: l’abuso, della forza, anche questa è una scelta di coraggio. Per essere empatici l’io, il super io del narcisismo, va sgonfiato, cosa non facile. Di solito si tende a coltivare il proprio io ipertrofico mostrandosi “simpatici”, di quella simpatia artefatta che non ha nulla da spartire con la naturalezza dell’empatia. E anche piegare il narcisismo all’empatia è un gesto di coraggio. Quel coraggio che, come diceva don Abbondio, “uno se non ce l’ha, mica se lo può dare”.

Chi non riesce a provare empatia

Ci sono diverse gradazioni per segnalare il perimetro nel quale vivono le persone che non provano empatia. Ci sono uomini e donne freddi, distaccati, indifferenti. Cinici. Poco interessati, anche geneticamente, agli altri: la loro vita si consuma attorno al proprio ombelico, centro dell’universo. Poi ci sono quelli che hanno paura, e non gettano mai il cuore oltre l’ostacolo, hanno sempre un motivo per resistere e non lasciarsi andare alla scoperta dell’altro e al viaggio nella sua intimità. E ancora, le persone malate, con una patologia grave, difficile da curare se non attraverso gli strumenti della psicanalisi e della psicoterapia: gli psicopatici. Possono anche apparire brillanti, loquaci e ridanciani: ma se andate oltre l’apparenza, vi accorgete facilmente che non provano sentimenti. (nonsprecare)

GIORNATA NAZIONALE DEGLI ABITI STORICI, L’AMAREZZA DELLA SEN. ANNAMARIA FALLUCCHI

Ringrazio Civico 93 per aver rilanciato l’articolo del Corriere dell’Economia, che promuove l’iniziativa del Ministero del Turismo sulla Giornata Nazionale degli Abiti Storici. Nonostante questo, devo esprimere una profonda amarezza, perché la legge sulla valorizzazione degli abiti tradizionali, che oggi porta il mio nome, dovrebbe essere celebrata come un dono per il mio comune natio, ma purtroppo non è così.

Questa legge nasce per dar valore a una tradizione che appartiene a tutti noi. In questi anni, saranno numerose le manifestazioni su tutto il territorio nazionale, grazie al sostegno dei tre Ministeri coinvolti: Cultura, Turismo e Made in Italy. Ma come ben sapete, questa legge non è solo una conquista personale, ma un riconoscimento alla nostra storia, alla nostra cultura, alla nostra identità.

Purtroppo, devo sottolineare con rammarico l’indifferenza mostrata nei confronti di questa legge che avevo definito un “dono per i Sannicandresi”. Mi riferisco in particolare alla farsa di un fantomatico disciplinare che avrebbe dovuto certificare l’autenticità e la storicità degli abiti tradizionali. Una procedura che, evidentemente, non è mai stata conclusa, nonostante gli sforzi e i sacrifici di chi, con amore e dedizione, ha sempre tramandato e valorizzato queste tradizioni.

Un disciplinare che avrebbe avuto il compito di certificare l’autenticità degli abiti tradizionali, ma che è rimasto solo sulla carta. Non solo non è mai stato concretizzato, ma è stato anche volontariamente ignorato, alimentando l’idea di un procedimento inutile, che ha preso in giro chi, invece, ha investito tempo, denaro e passione per tramandare e preservare il nostro patrimonio sartoriale. Questa situazione è, purtroppo, la manifestazione di un atteggiamento ostativo, frutto di una logica politica che ha preferito minare la buona riuscita del progetto, solo per ragioni di dissenso.

Questo non è solo un errore, è una presa in giro nei confronti di chi ha sempre sostenuto e valorizzato queste tradizioni. Non si tratta di una questione personale, ma di un dispetto nei confronti di tutta la nostra comunità.

Mi aspettavo che, lungimiranti, avrebbero potuto organizzare almeno una fiera in onore di questa legge, una fiera che avrebbe dovuto celebrare il nostro artigianato e la nostra cultura, coinvolgendo le sartorie, gli orafi, i conciatori, le chiese, l’arte presepiale, gli sbandieratori, la lavorazione dei pellami, la gastronomia legata a San Martino, il mosto, l’olio novello… Ma nulla di tutto questo è stato fatto.

È questa la vera cecità di chi amministra: preferire un immobilismo che danneggia l’economia del nostro piccolo comune, piuttosto che cogliere le opportunità che una visione lungimirante potrebbe portare. L’indifferenza di oggi non è solo un errore politico, è una mancanza di consapevolezza delle potenzialità che il nostro territorio ha da offrire.

Siamo una comunità che, grazie alle tradizioni, potrebbe sviluppare un turismo culturale che non si limita ai grandi eventi, ma che valorizza ogni angolo, ogni storia, ogni arte tramandata da generazioni. E invece di sostenere questo potenziale, si continua a chiudere gli occhi, ignorando il valore economico che eventi come fiere e manifestazioni potrebbero portare, a partire proprio dai nostri abiti tradizionali.

Tutto ciò è un’offesa all’intelligenza dei Sannicandresi, che vengono presi in giro con slogan vuoti e inaugurazioni di facciata, senza che il territorio venga davvero coinvolto. Mi riferisco anche alla fiera, a cui il Senatore del territorio non è neanche stato invitato. È chiaro che si amministra solo per una parte della cittadinanza, non per tutti. Questo non è amore per il territorio, ma un comportamento che non possiamo tollerare.

La cecità amministrativa è il vero limite. L’incapacità di vedere oltre il presente, di pensare a lungo termine, di saper cogliere le opportunità economiche che nascono dalla cultura e dalla tradizione. Questa legge non è solo un atto simbolico, è un’occasione che stiamo perdendo, e purtroppo la sua mancata attuazione è il segno di una gestione miope che danneggia tutti.

Spero che, almeno in futuro, si abbia la lungimiranza di far crescere veramente questa legge, per il bene della nostra comunità, delle nostre tradizioni e della nostra cultura. Perché il valore degli abiti storici e di tutto ciò che rappresentano non può essere ignorato o ridotto a una questione politica. La nostra storia merita rispetto, e la nostra gente merita di essere ascoltata.

Annamaria Fallucchi

IL GRANO, LA PASTA, I SAPORI: SABATO GUSTOSO A DELICETO CON I BORGHI AUTENTICI

0

Sabato 25 ottobre, nella Giornata Mondiale della Pasta, con laboratori, visite guidate, mostre, menù a tema

Tante iniziative dal mattino e per tutta la giornata, tra educational tour e passeggiata naturalistico-culturale

Il grano, la pasta, i sapori e la natura: sarà un sabato speciale quello di “Play Deliceto”, un vero e proprio open day su arte, tradizione e innovazione del prodotto generato dalle spighe dorate del Tavoliere delle Puglie. Sabato 25 ottobre, a cominciare dal mattino e per tutta la giornata, sarà possibile scoprire Deliceto attraverso laboratori, visite guidate e una mostra, ma anche con i menù a tema dei ristoranti e i prodotti tipici dei diversi panifici, caseifici e pasticcerie aderenti, saranno celebrate la Giornata Mondiale della Pasta e la Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia.

IL PROGRAMMA. A partire dal mattino e per tutta la giornata, “Play Deliceto” offrirà una serie di attività. Dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18, nella sede della Proloco in Corso Regina Margherita 53, sarà possibile ammirare l’esposizione di oggetti storici e materiale fotografico d’epoca legati alla tradizione del grano e della sua trasformazione, con la collaborazione di Fotovideo SGR. Dalle 10 alle 12, nella “Trattoria Da Marcello” in via Giuseppe Bonuomo 129, si terrà il laboratorio sulla pasta fatta a mano condotto dall’Azienda Agricola Dimora (prenotazione obbligatoria al 349.5125593). C’è la possibilità, per quanti vorranno, di proseguire l’esperienza con un pranzo, sempre alla Trattoria Da Marcello (prenotazione obbligatoria 348.6502097). Nel pomeriggio, dalle 15 alle 16, è prevista una visita all’Azienda Agricola Dimora. Sempre nel pomeriggio, dalle 15.45 alle 18, con partenza dal Piazzale Belvedere, avrà luogo la passeggiata naturalistico-culturale sul tema del grano, tra borgo e paesaggio rurale. All’iniziativa, che è curata dalla ASD Monti Dauni Sport&Bike e dalla guida turistica Pasqualina Miscia, si può partecipare con prenotazione obbligatoria chiamando il 347.4921126.

TUTTO IL SAPORE DEL PAESE. All’iniziativa, oltre alle attività già citate, aderiscono con menù dedicati al grano, alla pasta fatta a mano e alle tipicità delicetane: Ristorante “Casa Romano” (tel 389 4499010), Ristorante “Il Varco” (tel 346 9657962); i caseifici “Prodotti a Km 0” e “Capano Rosaria”; i panifici-biscottifici e forni “Acqua e Farina”, “Mbeka” e “Rea”; la pasticceria-panificio “Realgusto”. “Play Deliceto” è parte integrante delle azioni di “Mystica Harmonia”, progetto promosso dal Comune di Deliceto e finanziato dal PNRR Linea Borghi.

LA PUGLIA AL VERTICE DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO ITALIANO

0

Il Rapporto sul Turismo Enogastronomico in Puglia, presentato da Roberta Garibaldi (presidente AITE) al TTG di Rimini, conferma la Puglia al primo posto – a pari merito con la Toscana – tra le regioni più riconosciute dai turisti italiani come mete enogastronomiche (41% delle preferenze). Seguono Emilia-Romagna (37%) e Sicilia (35%).

La Puglia al vertice del turismo enogastronomico italiano

La regione Puglia ha registrato un balzo dell’11% nel post pandemia rispetto al 2019, grazie alla notorietà dei suoi prodotti agroalimentari e vitivinicoli e alle azioni sinergiche tra operatori pubblici e privati. Il mare resta la principale motivazione (42%), ma cresce la componente multi-motivazionale: vivere il territorio (14%), visitare parenti e amici (10%), scoprire le specialità enogastronomiche (7%), la cultura (6%) e la natura (6%).

Leader assoluto il Salento (34% sia lato Adriatico che Ionio), seguito da Bari e costa barese (26%), Gargano/Daunia (24%) e Valle d’Itria (21%). La spesa media giornaliera si concentra tra 51 e 150 euro (64%), con un 8% di turisti alto-spendenti oltre i 200 euro. Chi viaggia per enogastronomia tende a spendere di più (29% oltre 151 euro). Il budget destinato a vitto ed esperienze culinarie oscilla per la maggioranza tra 11 e 30 euro, ma sale al 75% tra i turisti “food lovers”.

I prodotti più noti sono orecchiette alle cime di rapa (35%), olio d’oliva (28%) e taralli (26%), seguiti da vino (17%), focaccia (13%), pasticciotti e pesce (10%).

Il turista enogastronomico cerca novità, autenticità e benessere: nuove esperienze (37%), pausa dalla routine (27%), arricchimento culturale (26%) e immersione nella natura (23%).

Quasi tutti i visitatori vivono esperienze culinarie: ristoranti tipici (70%), mercati e botteghe (46%), eventi gastronomici (45%), street food (37%).

L’olio è protagonista: il 36% acquista direttamente in azienda, il 28% partecipa a degustazioni e il 25% visita frantoi storici. Seguono vino (30%) e caseifici (28%).

Le esperienze ottengono valutazioni complessivamente positive. Le degustazioni e gli acquisti diretti sono le più apprezzate, mentre gli eventi mostrano margini di crescita. Le aree da migliorare riguardano prezzi (3,89) e accessibilità alle informazioni (3,94).

Tre i principali cluster:

Enogastronomia e mare,

Enogastronomia e cultura,

Relax con parenti e amici (60%), spesso in vacanze balneari.

Seguono escursioni (48%), shopping e visite culturali (46%), confermando l’integrazione tra gusto, territorio e convivialità. (savonanews)

RODI GARGANICO, MISURE DI SOSTEGNO ECONOMICO DIRETTO

0

L’ Ambito Territoriale Vico del Gargano fa sapere che per i cittadini residenti nel territorio di competenza dell’Ambito (𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐚 𝐑𝐨𝐝𝐢 𝐆𝐚𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐜𝐨) è possibile presentare domanda per ottenere misure di sostegno economico diretto previste dall’art. 5 della Legge Regionale n. 45/2013, destinate ai nuclei familiari pugliesi con più di tre figli a carico che, per il livello di reddito, non possono fruire delle detrazioni all’addizionale regionale IRPEF.

Importi previsti:

€ 20 per ciascun figlio (a partire dal primo) per i contribuenti con più di tre figli a carico;

€ 375 per ogni figlio con diversa abilità ai sensi della L. 104/1992.

𝐒𝐜𝐚𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐞: 𝟑𝟏 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟓

Le istanze devono essere presentate all’Ambito Territoriale di Vico del Gargano (𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐢𝐚 𝐏𝐄𝐂), allegando:

  • documento di identità,
  • copia della dichiarazione dei redditi (Mod. CUD / 730 / UNICO) relativa ai redditi percepiti nel 2024.
  • Modulistica e informazioni disponibili sul sito del Comune di Vico del Gargano

TORNA LA “MEZZA DEL SANTO”, LA GARA PODISTICA ORGANIZZATA DALLA BCC SAN GIOVANNI ROTONDO

0

La Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo annuncia il ritorno della “Mezza del Santo”, in programma domenica 3 maggio 2026 a San Giovanni Rotondo, con il supporto organizzativo dell’ASD Atletica Padre Pio e la collaborazione della Polisportiva “Eppe Merla”.

Nata nel 2015, la manifestazione ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama podistico nazionale, attirando atleti da ogni parte d’Italia e trasformando la città di San Pio in un grande palcoscenico sportivo.

Dopo una sospensione forzata causata dalla pandemia, la Mezza del Santo torna nel calendario come gara nazionale FIDAL Bronze, riaffermando la volontà degli organizzatori di offrire un evento di alto livello tecnico e, allo stesso tempo, un’occasione di promozione dei valori cooperativi che ispirano l’azione della Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo.

«Il ritorno della Mezza del Santo è motivo di grande orgoglio per la Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo. Questa manifestazione valorizza il territorio, coinvolge famiglie, associazioni e istituzioni, e rinnova il legame tra fede, identità e partecipazione. È un segno concreto di ripartenza e di fiducia, nel solco dei valori cooperativi che da sempre ci guidano: vicinanza, solidarietà e promozione del bene comune», le parole del Presidente della BCC San GiovannI Rotondo, Giuseppe Palladino.

«Il ritorno della Mezza del Santo rappresenta per noi un traguardo atteso e una nuova partenza. È l’occasione per mostrare ancora una volta la passione e la dedizione che il nostro gruppo mette nello sport e nella città», dichiara il Presidente dell’ASD Atletica Padre Pio, Nicola Placentino.

«Questa manifestazione restituisce entusiasmo e orgoglio all’intera comunità sportiva di San Giovanni Rotondo. Sarà un evento capace di coinvolgere tutti, dagli atleti ai cittadini, in uno spirito di partecipazione e appartenenza», afferma il Presidente della Polisportiva “Eppe Merla”, Costanzo Masciale.

La Mezza del Santo è l’unica mezza maratona FIDAL ufficiale della provincia di Foggia. Quella del 2026 sarà la 6ª edizione, si disputerà sulla distanza omologata di km 21,097 ed è inserita nel calendario nazionale FIDAL Bronze.

La gara, inoltre, sarà valida per il trofeo nazionale dei dipendenti, dirigenti, amministratori e sindaci BCC aderenti al Gruppo Cassa Centrale.

Il percorso, interamente misurato e certificato, attraverserà i luoghi più rappresentativi della città di San Giovanni Rotondo, con partenza dalla chiesa a cielo aperto di San Pio da Pietrelcina e arrivo nel Parco del Papa.

La manifestazione offrirà cronometraggio elettronico con chip, pacchi gara tecnici, servizi completi per gli atleti (ristori, spogliatoi, docce, pacemaker) e premiazioni individuali e di società secondo i

 Nei prossimi giorni sarà online il sito internet ufficiale della manifestazione mentre sono attivi, per qualsiasi informazione, l’indirizzo mail info@mezzadelsanto.it e la pagina Facebook ufficiale “Mezza del Santo”.