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ANCHE A SAN NICANDRO IL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Il comune di San Nicandro intende aderire alla Rete Nazionale “Coloriamo il Nostro Futuro” che lega circa 80 scuole pubbliche, tredici regioni e oltre 10 aree protette d’Italia ed ha come obiettivi l’educazione alla legalità, al rispetto dell’ambiente e la promozione del territorio, chiamando a raccolta gli studenti di città e paesi d’Italia che hanno il consiglio comunale baby e che ricadono in un parco o in un’area protetta. Gli studenti sperimentano la cittadinanza attiva: parlano, vengono ascoltati, propongono e colorano il loro domani.

Tale iniziativa parte dalla nota della Scuola Secondaria di 1° grado “D’Alessandro-Vocino” che ha istituito il seggio elettorale per procedere alla votazione per la elezione del “Minisindaco” e dei consiglieri che formeranno il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze”.

Una iniziativa culturale che merita tanta attenzione anche se i protagonisti saranno i ragazzi che faranno “politica” per il proprio territorio.

GIU’ LE MANI DALLA NOSTRA “GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”

Egregio direttore,

già qualche mese fa (12 novembre 2018) mi espressi in merito a delle aggressioni verbali subite da alcuni giornalisti che, a parere mio, facevano esclusivamente il loro dovere. Oggi, invece, resto letteralmente basito per la disavventura di carattere socio-economico e morale in cui i nostri giornalisti della “Gazzetta del Mezzogiorno” sono diventati protagonisti, unitamente alla testata del nostro giornale simbolo della nostra regione Le allego il mio pensiero espresso già in tale data:

“LIBERTA’ DI PAROLA, DI PENSIERO, DI OPINIONE…IO STO’ SEMPRE E PER SEMPRE CON I GIORNALISTI!!
I miei valori di libertà, di pluralismo di pensiero, di espressione, a volte anche di parte, mi fanno stare bene perché se c’è diversità di opinioni c’è ancora LIBERTA’ E DEMOCRAZIA in questo Paese dove la regola diventa, sempre più un optional, l’opinione dell’altro diventa momento di ingiuria e di avversione e ha ragione chi urla di più blaterando parole al vento!! Ho subito tanto, troppo e, forse tutto di oltraggioso…e anche di più, da alcuni esponenti della carta stampata locale, forse, mi sono solo difeso (senza mai offendere nessuno di essi e senza che essi avessero avuto il coraggio o la coscienza di esporre anche le mie vedute) ma mai abbastanza, però STAVO, STO’ E SARO’ SEMPRE CON I GIORNALISTI. Poi saranno loro a far valere le mie o altrui opinioni. MA QUESTI SONO I MIEI VALORI PORTANTI PER UNA DEMOCRAZIA SOLIDA E PLURALISTA!”.

Sento oggi dal TG3 PUGLIA che la nostra gloriosa testata regionale, nata 130 anni fa e da sempre autorevole voce di questo lembo orientale d’ Italia, va in crisi per presunti illeciti fatti dal suo proprietario Cianci Sanfilippo ( a cui auguro di far valere nelle sedi competenti le sue giuste ragioni…e nel più breve tempo possibile) e che, purtroppo, a causa di quanto s.d., l’intero personale della redazione regionale e di quelle provinciali non riceveranno il “giusto e dovuto” stipendio, oltre che la 13esima per il loro prezioso lavoro svolto quotidianamente al servizio dell’informazione di noi tutti. Premetto che io sto sempre con i giornalisti, qualsiasi sia la loro tendenza, perché, è grazie a questi professionisti (o dilettanti che siano) della carta stampata che il mondo è diventato, sempre più globale e la libertà di pensiero è sempre più vivace e aperta. Quindi, chiedo all’ opinione pubblica di schierarsi, anche con incontri apartitici (e non apolitici), in favore di questa classe di professionisti che, per cause non imputabili ad essi, oggi è costretta a vivere un Natale con ristrettezze economiche e mettendo a rischio di idee anche l’indipendenza di un quotidiano glorioso e che parla la mia lingua. Gente abituata a lavorare con la schiena dritta, con umiltà e tanta dignità. Il loro grido d’allarme deve essere recepito da noi tutti e dai loro colleghi, affinché ad essi venga riconosciuto un dovuto stipendio e ridata una dovuta serenità e fare in modo che essi non pieghino quella schiena ad un occulto potente di turno! STAVO, STO’ E SARO’ SEMPRE CON I GIORNALISTI. QUESTI SONO I MIEI VALORI PORTANTI PER UNA DEMOCRAZIA SOLIDA E PLURALISTA…ORA PRIMA SALVIAMO LA LORO DIGNITA’ E LA LORO LIBERTA’ DI PENSIERO CERCANDO, TUTTI INSIEME, UNA SOLUZIONE PER FAR SI CHE CIO’ AVVENGA. RINGRAZIO, (SENZA CONOSCERLO PERSONALMENTE) IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA EMILIANO CHE HA LEVATO LA SUA VOCE IN DIFESA DI TALI PROFESSIONISTI…E CHE SCRIVANO SEMPRE CIO’ CHE VEDONO, CHE SENTONO ED IN CUI CREDONO! IO CI STO’, ANCHE CON UN CONTRIBUTO DA PARTE DI TUTTA LA GENTE ONESTA DELLA REGIONE PUGLIA PER DARE AD ESSI ANCORA UN MOMENTO DI SERENITA’ E PERMETTERE AD ESSI DI RESTARE CON LA SCHIENA DRITTA!

Nino Marinacci

AVIS, FESTA DEL DONATORE 2018

Organizzata dalla sezione Avis di San Nicandro, si è tenuta la consueta Festa del Donatore 2018 con la consegna delle benemerenze ai soci donatori che hanno raggiunto un certo numero di donazioni fissate dalla statuto dell’associazione.

Il Presidente del sodalizio Rocco Frascaria, nel ringraziare tutti con gli ottimi risultati raggiunti anche quest’anno in  termini di donazioni effettuate (oltre 1000), ha sottolineato come la consegna delle benemerenze rappresenta un momento fondamentale per la vita dell’Associazione durante il quale vengono riconfermati i valori di altruismo e solidarietà che da sempre animano il sodalizio avisino, coniugando volontariato e offerta di aiuto e sostegno a quanti sono in stato di necessità e sofferenza.

L’appuntamento è rinviato al prossimo anno per la ricorrenza dei 40 anni di vita dell’Avis.

Ecco l’elenco dei soci premiati.

Con 8 donazioni (attestato di benemerenza):

Coco Costantino, Cruciano Nazario, De Simone Caterina, Di Lella Vincenzo, Festa Maria, Franco Rosa, Gravina Giuseppe, La Torre Anna Maria, La Torre Antonio, Manduzio Michele, Melchionda Raffaele, Palmieri Pietro, Robles Antonietta, Russo Nazario Paolo, Saccia Nazario, Sassano Anna Grazia.

Con 16 donazioni (Medaglia di bronzo):

Campanozzi Rosa, Coco Roberto, Facchino Fabio, Fania Nazario, Gaggiano Michele, Giovanditto Incoronata, Giovanditto Incoronata, Grifa Nicola, Malizia Antonietta. Malizia Antonietta, Manzaro Umberto, Mascolo Angela, Mascolo Leonardo, Napolitano Michele, Padula Carmine, Palumbo Antonio Nazario, Perta Maria Adele, Placentino Giuseppe, Solimando Costantina, Stanisci Concetta, Sticozzi Leonardo, Tancredi Antonio.

Con 24 donazioni (Medaglia d’argento):

Buoncristiano Leonardo, Cendamo Anna Maria, Cendamo Antonio, Curatolo Lidia, D’Antuono Francesco, Flena Vincenzo, Gaggiano Giacomo, L’Altrella Raffaele, Manduzio Aldo, Piombo Maria Lucia, Sassano Vincenzo Martino, Vocale Nando, Zilletti Francesco.

Con 40 donazioni (Medaglia d’argento speciale):

Coco Luciano, Damaschino Luigi, De Lorenzo Michelina, De Giorgio Antonio Romeo, Figliola Antonietta, Iannone Leonardo, Manduzio Giuseppe, Murano Davide Pasquale.

Con 50 donazioni (medaglia d’oro):

Angrisani Pasquale, Solimando Giulio, Vincitorio Salvatore.

Con 65 donazioni (Targa d’argento):

De Pasquale Antonio, Triggiani Michele.

Con 85 donazioni (Goccia d’oro):

Accadia Leonardo

Con 100 donazioni (medaglia d’oro con smeraldo):

Donatacci Leonardo

“LEGALITA’ E CITTADINANZA ATTIVA”, DALLA CAMPANIA ALLE SCAMPIE D’ITALIA

Un interessantissimo convegno organizzato dall’Associazione per la legalità “Ultimi” che si terrà mercoledì 19 dicembre, alle ore 18:00, a Palazzo Dogana di Foggia in cui si discuterà di “Legalità e Cittadinanza Attiva – Dalla Campania alle Scampie d’Italia”.

Dopo i saluti di Nicola Gatta (Presidente della Provincia Foggia), di Franco Landella (Sindaco di Foggia), e di Pierluigi Zarra (Responsabile presidio Ultimi Foggia) sono previsti gli interventi di Pietro Paolo Mascione (Vice Presidente Nazionale Associazione Ultimi), Don Aniello Manganiello (Fondatore Associazione Ultimi), Enrico Infante (Magistrato presso il Tribunale di Foggia), Michele Vaira (Penalista Foro di Foggia). Modera il giornalista Michele Loffredo.

L’ANNUNCIO DI LELE MORA: “ORA SCENDO IN POLITICA”

Il manager dei Vip intenzionato ad aderire a Unione Cattolica: “Il periodo storico nel quale viviamo esige che si ritorni ai principi che la religione cattolica incarna”

Il manager dei Vip Lele Mora scende in politica. Lo ha annunciato lui stesso in un articolo sul suo giornale di gossip on line e su Facebook. L’intenzione del manager è quella di aderire al Partito Unione Cattolica di Ivano Tonoli e del vice segretario Enzo Palmieri, con l’obiettivo di restituire “dignità e sacralità” ai valori umani. “È giunta l’ora di partecipare attivamente alla vita politica”, ha dichiarato Mora. “Sono un uomo di destra cattolico ed attualmente non esiste una reale contrapposizione tra destra e sinistra. Pertanto, vi è una solo concezione della vita che può realmente aiutare l’Italia a ritornare ai fasti di un tempo: quella cattolica”.

Da qui la volontà del manager di entrare a far parte di Unione Cattolica, “partito politico che desta il mio interesse poiché guarda ai giovani ed ha nell’organico persone di cultura”.

“Il periodo storico nel quale viviamo – ha aggiunto il manager dei Vip – esige che si ritorni ai principi che la Chiesa e la religione cattolica incarnano. Si sono, difatti, smarriti i valori che danno senso all’esistenza. Basta osservare il senso di disorientamento che i giovani vivono per comprendere l’esigenza di dare spazio ad un partito che parli anche alle coscienze. Mi impegnerò, pertanto, affinché si ponga in essere un’azione politica finalizzata a restituire dignità e sacralità ai valori umani”.

Il Vice Segretario

Vincenzo Palmieri

 

EURO, L’ALIBI PERFETTO DEI GOVERNI NAZIONALI

I primi vent’anni di euro. L’euro compie vent’anni, la seconda metà dei quali vissuti pericolosamente. Eppure, nei primissimi mesi della crisi finanziaria globale si era affermata la convinzione che i guai finanziari li avevano combinati gli americani e che l’Europa era in grado di limitarne i danni a casa propria, proprio grazie all’euro. Con l’aggravarsi della crisi, si cominciò a temere che l’Europa dovesse pagare, suo malgrado, gli eccessi della finanza americana. Ma quando la crisi si è rivelata lunga e dolorosa, con una seconda recessione tutta europea e programmi di assistenza finanziaria a cinque paesi dell’Unione economica e monetaria, si è incominciata a delineare un’altra interpretazione, e cioè che fosse proprio l’Europa – e la sua moneta unica – la causa dei problemi. Anche gli ultimi numeri forniti il 13 dicembre dalla Banca centrale europea sulle previsioni macroeconomiche complessive dell’area euro non sono certo sfavillanti per i prossimi quattro anni: +1,9, +1,7, +1,7 e +1,5 per cento, con un accresciuto rischio di peggioramento di queste cifre a causa, scrive la Bce, delle incertezze geopolitiche, della minaccia di protezionismo, della vulnerabilità dei mercati emergenti e della volatilità sui mercati finanziari.

L’alibi perfetto. Il fatto è che l’incompletezza dell’unione monetaria fornisce ormai da anni uno straordinario e pericoloso alibi ai governi nazionali, soprattutto quando dimostrano di non essere in grado di proporre un disegno coerente per il futuro del proprio paese. Quando ci si trova in difficoltà, è facile prendersela con l’Europa. E il problema è, appunto, che l’Europa non si dimostra all’altezza della sfida. E allora la protesta rissosa, proprio perché animata da un problema autentico, alimenta la convinzione “sovranista” a fare da soli, senza Europa.

A chiosa delle decisioni di politica monetaria del 13 dicembre, Mario Draghi ha detto (ammettendo tuttavia di non essere imparziale) che l’euro, in questi primi vent’anni, è stato un successo. Ma ha anche messo in guardia sul fatto indiscutibile che non tutti hanno beneficiato di questo successo. E ha aggiunto che non sempre e non soltanto ciò è dipeso da responsabilità nazionali. A una domanda sui disordini in Francia, Draghi si è interrotto, e poi corretto, su una frase che cominciava con “non siamo rimasti sorpresi…”. Insomma, è chiaro a tutti che i numeri del Pil, anche quando crescono, non sono sufficienti per cullarsi nell’illusione che l’economia, e la società che ne è il tessuto, siano in buona salute. E i governi e le varie rappresentanze politiche nei cosiddetti “paesi più vulnerabili” (schiera alla quale appartengono ormai, per molti versi, anche la Francia e persino la Germania) hanno ragione quando puntano il dito contro l’Europa, ma allo stesso tempo godono della pacchia (a termine) di poter facilmente scaricare sull’Europa i costi della propria inadeguatezza a governare paesi che invece chiedono orizzonti politici e disegni coerenti di lungo periodo.

Resiste, purtroppo, in Europa, la convinzione che ulteriori riforme quali il completamento dell’unione bancaria e la creazione di un meccanismo condiviso di compensazione fiscale siano auspicabili ma non urgenti, soprattutto se richiedono costi politici interni di breve periodo. Sarebbe bene invece che la politica europea ritrovasse una strada comune per affermare una maggiore sovranità della politica economica europea. In fondo, la richiesta di sovranità economica nazionale non è tanto una rivolta contro la sovranità europea, che è gravemente incompleta. È piuttosto una reazione alla mancanza di una funzionale struttura istituzionale con chiari obiettivi di occupazione, maggiore equità, sicurezza e scelte strategiche. E che metta le politiche nazionali di fronte alle proprie responsabilità. Senza alibi.

Andrea Terzi (lavoce)(foto:sole24ore)

SOSPETTO VIA VAI DI PERSONE TRADISCE CENTRALE CONFEZIONAMENTO E SPACCIO STUPEFACENTI

Nel corso degli ultimi giorni l’Arma dei Carabinieri ha ulteriormente intensificato i controlli nei centri dell’alto tavoliere al fine di prevenire e reprimere le più diversificate fenomenologie criminose presenti nel territorio, soprattutto in considerazione dell’approssimarsi delle prossime festività.

A San Severo i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.O.R.M., nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno concentrato la loro attenzione nei confronti di una palazzina di via Ruggiero Grieco, dove era stato segnalato un sospetto e continuo via vai di persone, presumibilmente per l’acquisto di sostanze stupefacenti. Al termine di una mirata e prolungata osservazione a distanza, i militari hanno fatto accesso all’interno di un appartamento dello stabile, di proprietà di D. F. I., cl. ’41, già recentemente tratta in arresto per reati connessi agli stupefacenti ed attualmente sottoposta al regime degli arresti domiciliari. All’atto dell’irruzione i Carabinieri si sono imbattuti in altre tre persone, M. M. S., cl. ’83, G. R., cl. ’70, e R. G., cl. ’97, sorprendendole sedute attorno ad un tavolo del soggiorno, con ancora sopra dell’eroina e tutto il materiale per il suo confezionamento in dosi, più diversi involucri già confezionati. In pratica l’appartamento era utilizzata come centrale di confezionamento e di spaccio di droga. Al termine della conseguente perquisizione i militari hanno poi deciso di procedere anche allo stesso controllo anche a casa della G., proprio dirimpetto a quello appena ispezionato, dove hanno trovato, ben nascoste, altre confezioni di eroina, hashish, cocaina e marijuana.

Al termine dell’attività tutti e quattro i fermati sono stati tratti in arresto e, in totale, sono stati sequestrati 902 grammi di eroina, 200 circa di hashish, 110 circa di marijuana e 10 di cocaina.

Come disposto dall’A.G., R. G. e G. R. sono stati tradotti nel carcere di Foggia, mentre D. F. I. e M. M. S. sono state sottoposte agli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo, nel corso del quale dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantità di sostanze stupefacenti.

EDITORIALE DELLA DOMENICA, UN PO’ DI CHIAREZZA SUL PUG DI SAN NICANDRO

La storia del Piano Urbanistico Generale della città di San Nicandro parte da parecchio lontano. Inizia nel luglio del 2010 con l’incarico e la convenzione con la Progesit. Alla fine del mese di luglio c’è stata la consegna dello schema del PUG. Fino al 2014 il silenzio delle amministrazioni che si sono succedute. Nell’ottobre del 2014 l’amministrazione di allora richiede alcune modifiche allo schema del PUG. Nel gennaio 2015 la consegna del PUG. Nel febbraio 2015 l’approvazione definita del P.P.T.R.. A maggio del 2017 l’adozione del PUG in consiglio comunale. Nell’aprile del 2018 adozioni delle controdeduzioni alle osservazioni del PUG in consiglio comunale. A giugno 2018 invio del Pug in Regione. Nel novembre scorso la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia con i rilievi regionali. Il 5 dicembre scorso il comune di San Nicandro indice la Conferenza di Servizi ai fini del conseguimento del controllo positivo di compatibilità.

Questa è la storia ad oggi e sono in tanti a chiedersi: “Ed ora?”. Innanzi tutto si ribadisce che nessuno dei PUG presentato alla Regione Puglia ha avuto il parere di conformità nella sua prima presentazione alla Regione. Niente allarmismi per questa che qualcuno dice sia una bocciatura. Ora c’è un passaggio importantissimo che è la Conferenza di Servizi nella quale le amministrazioni indicano le modifiche necessarie ai fini del controllo di compatibilità positivo. In tale sede il Comune di San Nicandro potrà far valere le sue scelte relative ad aspetti specifici del PUG che sono stati giudicati non compatibili dalla Regione. E’ evidente che tale Conferenza è preceduta da più incontri/conferenze finalizzate ad approfondire i punti critici della delibera di non compatibilità.

Per quanto attiene il non adeguamento del PUG al P.P.T.R. sembra che la questione sia semplice, nel senso che non poteva esserlo in quanto il PUG è stato consegnato in data antecedente alla approvazione del P.P.T.R. e, quindi, basta solo adeguarlo ora. Come dire un adeguamento non strutturale ma normativo.

Per ciò che riguarda la cd. “Marina di San Nicandro”, ci sono prospettive di valorizzazione e di sviluppo? Sul punto sarà la Conferenza di Servizi a dibattere e definire ubicazioni e perimetri dei P.L. in base ad una ricognizione puntuale e condivisa dei vincoli esistenti. E qui la Provincia di Foggia evidenzia come le norme del PUG inerenti le previsioni lungo la costa devono essere integrate da una normativa specifica che metta in relazione l’attuazione delle previsioni con azioni di recupero territoriale sulle aree compromesse facendo riferimento ad accordi interistituzionali preliminari con l’introduzione dei Piani Operativi Integrati da definirsi con apposito accordo di programma.

Ed infine per quanto riguarda la VAS, la Valutazione Strategica Ambientale, occorre il parere motivato del Servizio Ecologia Regionale che dovrebbe ottenersi prima della Conferenza di Servizi. Occorre avviare urgentemente la consultazione pubblica per far fronte al mancato invio di tutta la documentazione agli enti competenti in materia ambientale.

Intanto il comune di San Nicandro ha già avviato l’iter procedurale con la nomina di un tecnico e tutto lascia pensare che la questione PUG, oltre ad avere la massima attenzione politica, potrà essere risolta in un periodo di tempo ragionevole anche per i tanti sannicandresi che sono già pronti per le tante ristrutturazioni e lavori edili in generale che possano permettere alla economia locale di sollevarsi dallo stallo in cui è stata costretta da molti anni.

Il Direttore

DON FRANCESCO MARIA DE FILIPPIS

Ancora una volta lo studio di storia locale Emanuele Petrucci presenta un personaggio forse non molto conosciuto ma che ha tracciato un pezzo di storia di San Nicandro. E’ stato Direttore Didattico delle scuole elementari. Petrucci inserisce nell’articolo delle bellissime foto dell’epoca in cui  si riconoscono altri personaggi della nostra cittadina: Gaetano Poppa, Giuseppe Antonio Tozzi, Giovanni Mastrovalerio, Celestina Melchionda oltre al ricordo delle feste degli alberi svoltesi nel corso degli anni.

APRI L’ALLEGATO

FRANCESCO MARIA DE FILIPPIS

UNA ZES (ZONA ECONOMICA SPECIALE) PER UNA OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO PER L’ INTERA CAPITANATA

Il Presidente della Provincia, Nicola Gatta, intervenendo nella recente Assemblea Generale del Consorzio ASI, tra l’altro, ha sottolineato l’importanza strategica, per la Capitanata, delle ZES (Zona Economica Speciale). Si tratta, in pratica, di aree di sviluppo incentivato, legate agli snodi logistici trasportistici, come porti, interporti, aeroporti ecc…

L’orientamento della Regione Puglia è quello di sviluppare due ZES, una delle quali, quella Adriatica, farà riferimento ai poli di Foggia, Barletta, Bari e Brindisi – Lecce. Il Presidente Gatta ha rimarcato che, in attesa delle valutazioni finali della Regione Puglia, chiamata ad interagire anche con Molise e Basilicata per le zone in comune, si possa trovare l’opportunità di chiedere uno sviluppo organico per una ZES dell’intera Capitanata. Una estensione territoriale nuova con il sistema del polo portuale di Manfredonia e del polo logistico di Foggia – Incoronata, con le aree industriali di Cerignola, San Severo, Lucera, Bovino ed Ascoli – Candela, tanto per citare alcuni importanti inserimenti strategico-produttivi. Un discorso più ampio in grado di incentivare gli snodi logistici. Il Presidente Gatta ha condiviso con il Presidente del Consorzio Asi, A. Riccardi, la necessità di un incontro con Regione Puglia e Autorità Portuale, per approfondire la tematica su una ipotesi di ZES ampliata.

MA COS’E’ LA ZES?

Il D.L. 91/2017 ,  cd. Decreto Sud, è dedicato a un nuovo piano per favorire la crescita economica nelle aree

del Mezzogiorno, e    introduce a questo fine due misure principali :

1) la misura denominata Resto al Sud per l’imprenditoria giovanile

2) il nuovo concetto di Zona economica speciale, c.d. ZES, già diffuse all’estero , che individua zone del paese  collegate ad una area portuale, destinatarie  di  importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative, che consentano lo sviluppo di imprese già insediate e che si insedieranno, attraendo anche investimenti esteri.  La ZES piu famosa e sviluppata, ad esempio, è Dubai.

Le principali caratteristiche di una ZES sono:

  •  deve essere istituita all’interno dei confini statali, in una zona geografica chiaramente delimitata e identificata.
  •  può essere composta anche da aree territoriali non direttamente adiacenti, purché abbiano un nesso economico funzionate .
  •  deve comprendere un’area portuale, collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN- T).

I benefici previsti comprendono agevolazioni fiscali e semplificazioni degli adempimenti, sia per le nuove imprese che per quelle già esistenti nella ZES.

E’ prevista inoltre l’applicazione, in relazione agli investimenti effettuati nella ZES, del credito d’imposta commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti, entro il 31 dicembre 2020, nel limite massimo, per ciascun progetto d’investimento, di 50 milioni di euro.

Il decreto Sud prevede di crearne almeno cinque in altrettante Regioni meridionali (Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata e Puglia). A questo fine sono già stanziati circa 200 milioni di euro, da utilizzare tra il 2018 e il 2020. Le condizioni per il riconoscimento delle agevolazioni sono principalmente due:

  • le imprese devono mantenere le attività nella ZES per almeno cinque anni successivi al completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti, e
  • non devono essere in liquidazione o in fase di  scioglimento.

Ciascuna ZES sarà istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta  del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle  finanze, su proposta della regione interessata, corredata da un piano di sviluppo strategico.
La regione formula la proposta di istituzione della ZES, indicando le caratteristiche dell’area identificata.
Il soggetto per la gestione dell’area ZES  sarà un Comitato di indirizzo composto dal  Presidente dell’Autorità Portuale, che lo presiede, da un rappresentante della Regione e da un  rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri

 

NATALE A SAN SEVERO

Si allega il programma delle festività natalizie organizzate dalla Consulta delle Associazioni e dall’Amministrazione comunale di San Severo.

ALLEGATO

PESCHICI: SPIAGGIA DI ZAIANA. IN CORSO IL SEQUESTRO DELL’AREA

I Carabinieri della Compagnia di Vico del Gargano stanno procedendo al sequestro di un’area sottoposta a vincoli paesaggistici in località Zaiana di Peschici. I militari, dopo aver ricevuto una segnalazione da parte del WWF, con l’immediato e diretto coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, hanno accertato la realizzazione, sul costone della Baia di Zaiana, di una strada in terra battuta con muri di contenimento a secco che termina in prossimità dell’arenile. Sono in corso ulteriori accertamenti.

RINVIATA LA MANIFESTAZIONE DELL’ARRIVO DI BABBO NATALE AL VILLAGGIO

Si comunica che, a causa dell’inclemenza del tempo, la manifestazione prevista per oggi relativa all’arrivo di Babbo Natale e la sua discesa dal campanile della Chiesa Matrice è rimandata a domani sempre dalle ore 16:00.

ARRESTO PER TENTATA ESTORSIONE “LA TIGRE DEL GARGANO”

L’altro ieri notte i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo, unitamente a personale della Compagnia di Vico del Gargano, hanno eseguito un’ordinanza di  misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica, che aveva fin dall’inizio diretto le indagini, traendo in arresto Z. P. V., quarantasettenne originario di San Severo ma residente a Cagnano Varano, conosciuto come “la tigre del Gargano”, figura di spicco della criminalità garganica, ritenuto responsabile di tentata estorsione e danneggiamento.

L’importante arresto rappresenta una concreta risposta della Procura della Repubblica e dell’Arma dei Carabinieri foggiane a gravi episodi estorsivi, che avevano creato un notevole allarme sociale, non solo nel comune di Cagnano Varano.

L’operazione è infatti giunta al termine di un’articolata e prolungata attività di indagine iniziata a seguito dell’esplosione di una bomba nel cuore dell’abitato di Cagnano Varano la notte del 22 giugno dello scorso anno. Il micidiale ordigno, confezionato artigianalmente ma da mani esperte con della dinamite, era stato posizionato a ridosso della saracinesca di un negozio di ferramenta del centro storico. L’esplosione era stata tanto potente da provocare ingenti danni anche all’interno dell’esercizio commerciale e la rottura dei vetri di tutte le finestre degli edifici attigui, venendo sentita a molta distanza dal luogo dell’accaduto.

Solo diversi mesi dopo la vittima aveva ricevuto alcune richieste estorsive sulla propria utenza telefonica, nelle quali l’ignoto interlocutore, poi identificato nell’arrestato, presentatosi come il responsabile del danneggiamento aveva intimato la consegna di 50.000 euro.

Grazie alla tempestiva denuncia della vittima, che aveva subito riferito ai Carabinieri quanto accaduto, era stato possibile “mirare” le indagini, affiancando a prolungati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, complesse attività tecniche, con anche perizie foniche, che avevano consentito di individuare l’autore del delitto nello ZITOLI che, sottoposto all’epoca dei fatti agli arresti domiciliari in una comunità del Molise, approfittando di alcuni permessi concessigli per motivi sanitari, aveva organizzato degli incontri con la vittima per la riscossione del denaro richiesto, puntualmente però fatti saltare dai Carabinieri che, in accordo con il Magistrato della Procura di Foggia, si erano fatti trovare nei luoghi prescelti per la consegna.

Procura della Repubblica e Carabinieri, ora, continuano comunque ad indagare per individuare eventuali responsabilità dello Z. in un secondo attentato subito dalla stessa vittima, la quale, nella notte del 3 novembre successivo, si era visto esplodere, addirittura su di una finestra della propria abitazione, un secondo ordigno, fortunatamente meno potente del primo.

AL VILLAGGIO DI BABBO NATALE LA “DOMENICA ZUCCHEROSA”

Domani, 16 dicembre 2018, il giorno tanto atteso dai più golosi. Nel bellissimo villaggio di Babbo Natale di San Nicandro ci sarà la “Domenica zuccherosa” che si articolerà come segue.

Alle ore 16:00 riaprirà il villaggio di Babbo Natale.

Alle ore 17:00 il primo spettacolo “Il Boss dello Zucchero Filato”.

Alle ore 18:00 la “Pignatta dei dolciumi”.

Alle ore 18:00 il secondo spettacolo “Il Boss dello Zucchero Filato”.

In serata l’esposizione e la vendita di dolci, biscotti, torte in pan di zucchero, dolci tipici, zucchero filato, caramelle e cioccolato a cura di artigiani e pasticcerie.

OLTRE SETTE MILIONI PER GLI IMPIANTI SPORTIVI DI 90 COMUNI PUGLIESI

È definitiva la graduatoria degli interventi sugli impianti sportivi di 90 Comuni pugliesi, con un’attivazione di complessivi 7 milioni e 626 mila euro. Un investimento con pochi precedenti su campi sportivi, palazzetti, palestre o strutture polivalenti, che saranno ampliati, potenziati, messi in efficienza dal punto di vista energetico o riqualificati.

“Siamo davvero contenti di chiudere il 2018 con il botto di così tanti interventi finanziati”, sottolinea l’assessore regionale allo Sport per Tutti, Raffaele Piemontese, secondo cui, grazie all’incremento di risorse disposte da ultimo, “si estende l’efficacia di una delle azioni più qualificanti delle politiche sportive pugliesi del Governo Emiliano, tesa ad avere ovunque impianti pubblici belli e accessibili per la pratica sportiva popolare”.
In provincia di Foggia, Biccari, Bovino, Cagnano Varano, Carpino, Celenza Valfortore, Monte Sant’Angelo, Monteleone di Puglia, Ordona, Orta Nova, Panni, Peschici, Rignano Garganico, Rocchetta Sant’Antonio, Roseto Valfortore, San Marco La Catola, San Severo, Troia, Vico Del Gargano, Volturino e Zapponeta potranno contare su un finanziamento complessivo di 1 milione e 700 mila euro.

IN PUGLIA LA SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE DELLA POLIZIA LOCALE

La Regione Puglia ha istituito – secondo la Legge Regionale che disciplina la Polizia Locale – la Scuola Regionale di Polizia Locale, un organismo interno posto alle dipendenze della Presidenza che ha come finalità quella di promuovere la realizzazione di un sistema permanente di formazione per l’accesso ai ruoli della polizia locale nonché per la qualificazione e l’aggiornamento professionale di tutti gli addetti.

La Scuola è stata presentata oggi nel comando della Polizia municipale di Bari intitolato al generale Nicola Marzulli dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dal vicepresidente Antonio Nunziante, dal sindaco di Bari Antonio Decaro, alla presenza del prefetto di Bari, dei vertici della Procura generale e del comandante della polizia locale di Bari. Si replicherà mercoledì prossimo a Lecce per la sede salentina. Per la Regione erano presenti il dirigente della Sezione Sicurezza del cittadino, Agostino De Paolis e il segretario generale della Presidenza, Roberto Venneri: infatti la scuola sarà incardinata nella Presidenza regionale.

“Abbiamo ritenuto – ha detto il presidente Emiliano – di sostenere tutti i 258 comuni pugliesi che hanno bisogno di dare alle loro polizie locali il massimo della formazione e a ciascun operatore il massimo della garanzia nella vita operativa quotidiana. Una buona formazione limita i conflitti con i cittadini e migliora la qualità dell’azione repressiva delle varie illegalità a cui è preposta la polizia locale. È un’operazione molto impegnativa anche dal punto di vista economico, perché non ce ne sono tante di leggi così in Italia e siamo molto orgogliosi di questo rapporto così stretto tra la Regione e i Comuni attraverso la formazione della polizia locale”.

“È una giornata molto importante – ha ribadito il vicepresidente Antonio Nunziante –  dove la Regione finalmente con il nuovo regolamento di istituzione della Scuola provvede a completare la legge del 2011, ma soprattutto ottiene un risultato: investe in professionalità per un Corpo che deve essere impegnato in altre situazioni rispetto al passato. In modo particolare, nell’applicazione della circolare del Capo dello Stato che riguarda l’utilizzo della polizia locale nell’ordine e nella sicurezza pubblica”.

La Scuola si articola in due sedi operative (Bari e Lecce) e si compone, oltre che da un coordinatore (dirigente regionale), di un responsabile per ciascuna delle sedi operative, di un comitato didattico-scientifico e di una struttura amministrativa/contabile di supporto.

I responsabili delle sedi operative di Bari e Lecce sono individuati nei Comandanti pro-tempore dei rispettivi Corpi della Polizia Locale.

La struttura amministrativa/contabile è composta da personale dipendente dell’amministrazione regionale.

I membri del comitato scientifico sono individuati tra i componenti della Commissione tecnico-consultiva, cioè dai rappresentanti dei Corpi/Servizi di Polizia Locale, dalle organizzazioni sindacali e associazioni di categoria.

Con delibera di Giunta regionale è stato adottato il Regolamento di funzionamento della Scuola che disciplina tutte le attività formative, obbligatorie e non, propedeutiche anche per gli avanzamenti di carriera degli operatori di polizia locale. Inoltre, si disciplina che l’accesso alle attività formative degli operatori di polizia locale sarà consentito esclusivamente al personale appartenente ad amministrazioni che avranno adeguato i propri ordinamenti alle normative regionali in materia di polizia locale, in particolar modo al Regolamento Regionale “Caratteristiche delle uniformi, dei distintivi di grado, dei mezzi e degli strumenti in dotazione alla polizia locale”.

Un’adeguata attività formativa degli operatori di polizia locale è per la Regione Puglia un tema di notevole interesse e sensibilità, rappresentando nel contempo, una sfida cruciale che consentirà di valorizzare la preparazione e l’aggiornamento professionale, ovvero l’esigenza di sviluppare competenze sempre più complesse ed articolate con particolar riferimento alla gestione integrata della sicurezza pubblica.

Per il 2019 la Regione Puglia stanzierà dal proprio bilancio la cifra di 400.000 euro che consentirà di organizzare fino a 55 corsi di formazione riservati agli operatori di polizia locale degli enti locali del territorio pugliese. A partire dal 2020 il contributo passerà a 300.000 euro anno.

In aggiunta, saranno destinati 250.000 euro l’anno come contribuito, riservato agli enti locali, per le spese per interventi finalizzati all’innovazione, miglioramento e potenziamento delle polizie locali, con particolare riferimento alla promozione di sinergie tra i Comandi/Servizi di Polizia Locale.

COMUNI RICICLONI IN PUGLIA

Legambiente Puglia in collaborazione con l’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia ha presentato i dati della 9^ edizione della manifestazione “Comuni Ricicloni”.

Ecco i dati relativi alla raccolta differenziata relativi all’anno 2017 di San Nicandro e dei paesi limitrofi.

Apricena (70,1), Poggio Imperiale (69,00), Carpino (8,70), Ischitella (49,00), Lesina (40,90), Monte Sant’Angelo (52,50), Peschici (43,40), San Nicandro Garganico (37,90), Rodi Garganico (non determinato).

Per i seguenti comuni la differenziata si riferisce ai primi 9 mesi del 2018: San Giovanni Rotondo (62,30), San Marco in Lamis (55,00), Vieste (13,80), Vico del Gargano (38,20).

COME RISOLVERE IL DILEMMA DEI COMPITI A CASA

Le ragioni degli insegnanti. Con le vacanze di Natale torna la polemica sui compiti a casa. Vissuti solitamente come una iattura dagli studenti e come motivo di stress dai genitori, a volte catturano anche l’attenzione dei responsabili delle politiche educative. L’ultimo è il ministro Bussetti che ha annunciato una circolare in merito, ma prima di lui già il ministro Profumo si era detto contrario a eccessivi carichi di lavoro a casa per gli studenti. I docenti, però, continuano in larga parte a fare affidamento sui compiti a casa, confidando che gli studenti svolgano una quota di studio in autonomia.

Una delle ragioni è che, nella ricerca del metodo di studio per sé più congeniale, ogni studente deve imparare ad alternare il lavoro condiviso svolto in classe con momenti di apprendimento autonomo. I compiti a casa favoriscono questa seconda pratica. Da tempo, la ricerca ha poi messo in evidenza come le interruzioni (più o meno lunghe) delle attività scolastiche comportino un decadimento dei livelli di apprendimento (learning decay/skills deterioration). Alcuni studi quantificano quello dopo le vacanze estive in media nell’equivalente di un mese di scuola. L’arretramento non colpisce allo stesso modo tutti gli studenti e ogni tipo di competenza: cresce al crescere del grado scolastico (perché nozioni, saperi e metodi diventano via via più complessi); è più accentuato in matematica; colpisce maggiormente chi ha profili di competenza più fragili (perché è più facile preservare il proprio livello di competenza quando è già elevato) e chi ha un retroterra familiare meno avvantaggiato (perché solitamente meno esposto a stimoli educativi in ambiente domestico). È anche per scongiurare questi rischi che i docenti fanno ricorso ai compiti a casa.

Ma i compiti a casa fanno davvero bene? Per le indagini internazionali sui livelli di apprendimento, gli studenti italiani sono tra quelli che dichiarano un elevato carico di lavoro in forma di compiti a casa. Secondo IEA Trends in International Mathematics and Science Study del 2015, i ragazzi di terza media (grado 8) che dichiarano di dedicare fino a 45 minuti la settimana ai compiti a casa di matematica hanno 486 come punteggio nei test (significativamente sotto la media internazionale di 500); chi dichiara un impegno domestico tra i 45 minuti e le 3 ore la settimana sale a 502; scende invece di nuovo a 488 chi dice di studiare la matematica oltre 3 ore alla settimana. Dunque, i compiti a casa fanno bene agli apprendimenti, ma per evitare effetti indesiderati è meglio non eccedere.

C’è anche un altro effetto collaterale indesiderato. I compiti a casa sono uno dei canali attraverso i quali si allargano i divari di apprendimento tra studenti con diverso retroterra socio-culturale. Sempre Timss ci dice che, rispetto a uno studente con genitori istruiti fino alla licenza media, un figlio di diplomati ha una probabilità del 15 per cento più alta di dichiarare un maggior tempo speso a fare i compiti a casa (+23 per cento per un figlio di laureati). Peraltro, anche senza tempo disponibile, i genitori più istruiti (spesso con condizioni di reddito più favorevoli) possono ricorrere con più agio a “lezioni private” per aiutare i figli nello studio a casa. Risultati analoghi si registrano anche alle superiori (si veda l’indagine Ocse Pisa).

Si può farne a meno? Le evidenze indicano anche alcuni possibili rimedi alla caduta degli apprendimenti dovuta alle pause scolastiche e agli effetti deleteri associati a un eccessivo carico di compiti a casa.
A livello istituzionale, si potrebbe rimodulare il calendario scolastico così da non avere pause lunghe e concentrate, ma più brevi e spalmate sull’intero anno. È una soluzione già adottata in molti paesi; in Italia però richiederebbe cambiamenti non banali anche in termini di edilizia scolastica e spazi educativi.

Un altro rimedio ha a che fare con l’estensione del tempo scuola alle ore pomeridiane non per svolgere attività ordinaria, ma per individualizzare l’offerta formativa con attività integrative e di recupero per chi è in ritardo e attività di potenziamento e approfondimento per gli altri. In alcune scuole italiane è già una buona pratica; se fosse istituzionalizzata potrebbe dare un senso all’organico dell’autonomia che oggi “un senso non ce l’ha”. Non a caso nelle scuole primarie, dove il tempo scuola è più esteso e l’impianto pedagogico è diverso, il ricorso ad attività di studio extra-scolastiche è più limitato rispetto alle medie (fonte: Timss 2015 grado 4 rispetto a grado 8). Alle medie, dove i saperi si frammentano e si aprono i gap di apprendimento che determineranno le scelte future e i destini educativi, il tempo pieno/lungo/prolungato è una chimera e comincia a crescere il carico dei compiti a casa, con tutte le conseguenze del caso.

Dunque, le soluzioni esistono e sono nelle mani dei responsabili delle politiche educative; ma non sono temi che si possano affrontare con una circolare ministeriale.

Gianfranco De Simone (lavoce)(foto:voglioinsegnare)

SAN NICANDRO, CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE

Il Consiglio comunale di San Nicandro è stato convocato per il giorno 20 dicembre, alle ore 18:30, in prima convocazione, e il giorno 21 dicembre, sempre alle ore 18:30, in seconda convocazione per la discussione dei seguenti punti all’ordine del giorno:

  1. Comunicazioni del Presidente
  2. Riconoscimento debiti fuori bilancio
  3. Programma comunale per gli interventi di diritto allo studio e per la promozione del Sistema Integrato di Educazione e di Istruzione, anno 2019
  4. Approvazione del Regolamento per la istituzione e la tenuta del registro delle “Disposizioni Anticipate di Trattamento” (DAT)
  5. Interrogazioni e interpellanze