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TUTTO ESAURITO NEGLI AGRITURISMI DELLA PUGLIA

Con la domenica delle Palme è partito il pienone negli agriturismi pugliesi, grazie al boom dei cammini (+48% in un solo anno!) e al turismo religioso verso mete iconiche, dalla Capitanata al Salento.

A confermarlo sono le stime di Terranostra Puglia, con pranzi sold-out e pernottamenti in media di 2 notti. Ne parla il presidente di Terranostra Puglia, Antonio Baselice.

Cammini, ciclovie, ippovie, vie di pellegrinaggio: una fitta rete di percorsi alla scoperta dei luoghi più segreti e autentici della nostra terra.

I lombardi sono i camminatori più numerosi, seguiti da piemontesi e… dai pugliesi stessi, che scoprono (finalmente!) i tesori di casa loro.

San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, Otranto: la Puglia spirituale conquista con la forza della fede, ma anche con l’ospitalità rurale, l’enogastronomia contadina e una tradizione agricola che si tramanda da generazioni.

Con oltre 950 agriturismi e più di 1000 aziende agricole di Campagna Amica, l’esperienza di viaggio diventa autentica, sostenibile, e… buonissima!

DIALOGHI FOGGIANI

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Dialoghi Foggiani, XII incontro, “𝐃𝐢𝐚𝐥𝐨𝐠𝐡𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝟏𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐏𝐚𝐧𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨 – 𝐄𝐠𝐮𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐋𝐞𝐠𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐃𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢”.

Mercoledì 16 aprile 2025, ore 17,30 Sala Rosa – Palazzetto dell’Arte, Via Galliani 1 – Foggia.

SOS SPECIE ALIENE NEI MARI PUGLIESI, L’ALLARME DI COLDIRETTI PESCA PUGLIA

Dal granchio blu al pesce scorpione, passando per il carango e il pesce pappagallo, la tropicalizzazione del clima ha trasformato i nostri mari in habitat pericolosi, sia per la biodiversità che per l’economia e la salute dell’uomo.

In Italia, il numero di specie esotiche introdotte ogni anno è quintuplicato dagli anni ’70 a oggi, passando da 6 a oltre 30, secondo l’ISPRA. Una vera invasione: il granchio blu, devastatore degli allevamenti di cozze e vongole, ne è il simbolo più noto.

Ma il pericolo non si ferma qui: nei mari pugliesi sono stati avvistati il pesce scorpione, tossico e altamente predatorio, il pesce pappagallo dalle barriere coralline tropicali e il carango, carnivoro e invasivo. Tutti arrivati spinti da acque sempre più calde e da un ecosistema ormai destabilizzato.

A questo si sommano inquinamento, plastiche, pesca sportiva e infrastrutture industriali che aggravano ulteriormente il quadro.

Coldiretti Pesca Puglia chiede misure strutturali: sostegno alle imprese, un nuovo fermo pesca più flessibile e un cambio di passo a livello europeo. Buoni segnali arrivano dal nuovo decreto e dal Consiglio Agrifish, che stanno iniziando a recepire le richieste avanzate da anni dal settore.

È il momento di difendere la flotta italiana, la biodiversità dei nostri mari e le comunità costiere che vivono di pesca.

AVVISO DISPONIBILITA’ A SVOLGERE LA FUNZIONE DI SCRUTATORE IN OCCASIONE DEI REFERENDUM ABROGATIVI

Si avvisano gi elettori già iscritti all’Albo delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale che possono presentare, dal 14 aprile ed entro e non oltre il 2 maggio 2025, la dichiarazione di disponibilità ad essere nominati scrutatori in occasione dei Referendum abrogativi di domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025.

Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Elettorale del Comune.

I RITI DELLA SETTINANA SANTA A SAN NICANDRO GARGANICO

In allegato i Riti della Settimana Santa 2025” a San Nicandro Garganico.

LESINA, PAP TEST E HPV GRATUITI

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Il 19 Aprile 2025 sarà possibile effettuare PAP test e HPV test gratuito presso il poliambulatorio di Lesina in via Fraccacreta n.3 dalle ore 09.00 alle ore 15.00.

L’ invito è esteso alle donne di età compresa tra i 25 e 64 anni.

Se rientri nella fascia di età aderisci all’ invito della tua ASL tramite CODICE QR o semplicemente telefonando al n. 0882/200935.

La salute è un diritto di tutti. Basta un attimo, vale la vita.

FOGGIA RISCHIA LA DESERTIFICAZIONE CULTURALE 

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La biblioteca provinciale è chiusa da ormai due anni, e non si sa quando riaprirà. La stessa sorte potrebbe toccare all’Archivio di Stato,  che dovrà andare via dalla sede di Palazzo Dogana, che occupa da 300 anni, perché la Provincia, proprietaria dell’immobile, deve effettuare lavori di consolidamento e restauro. Per l’Archivio, uno dei più importanti d’Italia perché custodisce le preziosissime carte della Dogana della Mena delle Pecore, al danno si aggiunge la beffa: soltanto l’anno scorso ha dovuto lasciare la sede di Palazzo Filiasi, sfrattato dal suo stesso Ministero, il Mibac, che là intende farci un museo archeologico.

La città di Foggia rischia seriamente la desertificazione culturale, e la sola bella notizia è la decisa mobilitazione della società civile per fronteggiare quella che Saverio Russo, storico e scrittore, ha sagacemente definito la «tempesta perfetta», ovvero la concomitante chiusura di due dei più prestigiosi e qualificati attrattori culturali cittadini, che richiamano l’attenzione di studiosi di tutta l’Italia.

La petizione che sollecita la riapertura della biblioteca «Magna Capitana» è stata sottoscritta da quasi 2.500 cittadini. Per trovare una soluzione agli annosi problemi dell’Archivio di Stato si è costituita una cordata di associazioni che hanno promosso un appello, presentato questa mattina, in una conferenza stampa insolitamente vivace e partecipata. Al momento il documento è stato firmato da 14 organizzazioni (Sezione di Foggia della Società di Storia Patria, Società di Storia Patria per la Puglia, Sezione Gargano della Società di Storia Patria, Sezione di Manfredonia della Società di Storia Patria, Sezione di Lucera della Società di Storia Patria per la Puglia, Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Comitato di Foggia dell’Istituto per la Storia del Risorgimento, Italia Nostra, Amici del Museo Civico, rivista «Diomede. Tra passato e futuro», Comitato La Società Civile Foggia, Auser Territoriale Foggia, Club Unesco Foggia, Delegazione FAI di Foggia). Ma altre dovrebbero aggiungersene.

Le associazioni chiedono al Ministro dei Beni Culturali di trovare una sistemazione definitiva per la prestigiosa istituzione, evitando un trasloco provvisorio che sarebbe molto oneroso e potrebbe provocare danni irreparabili, visto che spostare carte antiche è un’operazione delicata e specialistica. Si tratterebbe di individuare un immobile che possa rispondere alle necessità dell’Archivio e permettere di accorpare le sue diverse sedi (oltre corso Garibaldi c’è quella di viale Europa). Non è facile, dato il cospicuo fabbisogno dell’Archivio, calcolato in 10.000 metri lineari, che non tengono neppure conto delle future acquisizioni documentarie. Durante la conferenza stampa è stata indicata come possibile soluzione l’acquisto e la sistemazione del palazzo dell’Ex Amgas. Ma bisogna trovare le risorse finanziarie necessarie, e perciò la palla passa al Ministro Alessandro Giuli.

«È una questione di volontà politica, perché i soldi ci sono ma vengono spesi altrove», ha detto il presidente dell’Associazione Amici del Museo, Carmine de Leo. Pina Cutolo, presidente di Italia Nostra, spera nella sensibilità del nuovo ministro: «il suo predecessore Sangiuliano si mostrò inizialmente sensibile alla causa dell’Archivio di Stato foggiano promettendo di restituirgli la dignità della sua storia secolare. Ma alle promesse non sono seguiti i fatti.»

Saverio Russo ha auspicato «una riflessione corale che coinvolta le diverse istituzioni culturali e gli enti locali: la chiusura anche temporanea dell’archivio, così come quella della Biblioteca provinciale, sono un grave danno per le attività di studio e di ricerca.»

Cautamente ottimista il presidente della sezione foggiana della Società di Storia Patria della Puglia, Mario Freda, che è anche il primo firmatario della petizione: «Abbiamo riscontrato una notevole sensibilità da parte della cittadinanza al problema e in generale ai temi che riguardano la cultura. Auspichiamo che anche altri soggetti istituzionali e politici  manifestino un’analoga attenzione.»

Geppe Inserra

PERCHE’ IL VALORE DELL’ONESTA’ NON E’ PIU’ RICONOSCIUTO?

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Un appalto su tre è truccato. L’evasione fiscale vale 120 miliardi di euro l’anno. Un ecoreato ogni 18 minuti. Forse non riusciamo più a riconoscere il valore dell’onestà.

Che cosa è l’onestà? Prima della pratica, che interpretiamo in modo piuttosto elastico, siamo sicuri di conoscere la teoria, ovvero il significato a tutto tondo di una parola che non dovremmo mai sprecare? Già l’etimologia ci segnala un nesso tra “onestà” e “onore”, che non è certo una categoria economica o da inchiesta della magistratura.

L’honestus, scriveva con straordinaria sintesi Cicerone, è l’uomo degno di onore e anche dotato di buoni sentimenti (da non confondere con il buonismo che serpeggiava anche nell’età romana). E in inglese la traduzione di onesto è honest, cioè colui il quale dice la verità, un’altra parola non proprio facile da digerire e metabolizzare.

Per gli anglosassoni, americani e inglesi, abilissimi disonesti quando si tratta di fare soldi in modo spregiudicato, la bugia di un politico nella vita pubblica e privata, è una colpa che non è perdonata, molto più di un reato penale. Il politico colto in flagranza di bugia, viene giudicato immediatamente come dishonest (letteralmente: disonesto), come colui che non dice la verità, e dunque non è affidabile. Allo stesso modo, il contribuente infedele con le sue dichiarazioni impostate per non pagare le tasse, rischia il carcere, anche a lunga scadenza, e l’isolamento sociale. Per il bugiardo non c’è scampo: una volta scoperto, è fuori gioco.

In Italia, sappiamo che avviene il contrario: l’evasore fiscale cronico, premesso che a nessuno piace pagare le tasse e tutti giustamente cercano di risparmiare visto che abbiamo una pressione fiscale tra le più alte del mondo occidentale, è quasi considerato un eroe, un modello, un tipetto da imitare. Un arcitaliano che ha mille motivi, tutti giustificati e condivisibili, per fare un bel marameo a quei concittadini (lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati) che invece le tasse le pagano regolarmente, in modo onesto, con onore per il senso di responsabilità dimostrato e praticato.

E non esiste alcuna forma di riprovazione sociale per i disonesti. Anzi. Per loro si spalancano tutte le porte e i portoni, specie quelle dei “salotti che contano” e al massimo può capitare che qualcuno si turi il naso, ma nessuno osa prendere le distanze dal disonesto cronico. Eppure, a proposito della dilagante disonestà nella sfera della politica dove in troppi confondono i mezzi con i fini, quel genio di Miguel de Cervantes nel suo Don Chisciotte,  interprete e protagonista di utopie che sconfinano in una dissacrante follia, scriveva che  l’onestà è la «migliore politica», nel senso più pieno della parola. E noi più che a tanti Don Chisciotte assomigliamo molto a Totò e Peppino, indimenticabili protagonisti del film La banda degli onesti, talmente siamo disonesti in modo sfacciato.

La corruzione, e quindi l’eclissi dell’onestà, è diventata una delle grandi zavorre dell’Italia. E se guardate ad alcuni paesi del mondo, pensate a quasi tutte le nazioni del Sud America, vi potete rendere del fatto che, se non si riesce a ridurre questo male assoluto, anche i popoli che hanno a disposizione le più importanti ricchezze naturali, finiscono per affogare nella miseria. Quella che colpisce tutti, tranne quei ricchi portatori sani del virus della disonestà. La mancanza di onestà , piccola e grande, è tragicamente diventata un fattore comune che unisce molti settori della nostra comunità nazionale. Dove la capitale, Roma, ha visto diventare l’illegalità, a tutti i livelli, la sua attività economica più diffusa e florida.

Ma la mancanza di onestà, se davvero vogliamo provare a contrastarla o comunque a contenerla, restando con i piedi per terra e considerando l’attaccamento naturale dell’uomo al denaro, al potere, al successo,  e all’idea di raggiungere questi obiettivi  a qualsiasi prezzo, non possiamo scaricarla tutta sulle spalle degli altri.

Troppo comodo e facile indossare i panni delle anime belle, dei casti e puri che poi, magari, si dimostrano più disonesti dei corrotti. Forse, è il caso di affrontare questo gigantesco spreco partendo da uno specchio. Guardiamoci e domandiamoci, senza arroganza, senza presunte superiorità morali, una cosa semplice: “Nel mio stile di vita quotidiano, posso definirmi una persona onesta?“. E aggiungiamo: “Sono consapevole del fatto che un mondo dove il valore dell’onestà non è più riconosciuto, non potrà mai essere sostenibile?”. Stili di vita, sostenibilità e senso della comunità si intrecciano, e vi faccio tre esempi, tutti riferiti al “caso italiano”.

Primo esempio: i 120 miliardi all’anno sottratti al fisco, sotto forma di evasione nelle sue diverse e talvolta fantasiose declinazioni,  e quindi allo Stato, sono soldi sfilati alla spesa pubblica in sanità, scuola e ricerca. Tre perni dello sviluppo sostenibile. Allo stesso tempo l’Italia è diventato il quinto paese al mondo per pressione fiscale, con appena l’1 per cento dei contribuenti che dichiara un reddito superiore ai 100mila euro.

Un secondo esempio, entrando più diretti nell’ambito dei parametri che definiscono le condizioni ambientali di un Paese moderno: lo sfruttamento del territorio. Gli abusi edilizi in Italia sono circa tre al giorno, in media, e non venitemi a parlare dell’abusivismo “per necessità” (ammesso che sia in qualche modo giustificabile), qui siamo in presenza di un “abusivismo di massa”, di una “disonestà di massa”.

Terzo esempio: siamo il paese europeo con la più alta percentuale di spazzatura che finisce nelle discariche (40 per cento), luoghi dell’orrore che l’Europa ci chiede da anni, inutilmente, di chiudere. E allo stesso tempo siamo il paese dove si consuma un ecoreato ogni 18 minuti. A tante persone, e non si tratta solo di una ristretta minoranza di mascalzoni o di affiliati ai clan della malavita che della spazzatura illegale hanno fatto un’industria, la chiusura delle discariche semplicemente non conviene a tante persone. E queste persone, nel corso dei decenni e grazie all’impunità che spesso accompagna, mano nella mano, la disonestà, sono diventate troppe.

Parliamoci chiaro: in Italia la disonestà ha assunto le dimensioni di un devastante e capillare fenomeno di massa, come testimoniano i dati sull’abusivismo, i cui rivoli sono entrati dappertutto, fino a peggiorare in modo sostanziale il  tessuto della nostra convivenza civile. Ma uno dei motivi per i quali la capacità di imbrogliare in Italia è ormai diventata un’abitudine, non è il funzionamento del nostro cervello, che tra l’altro è analogo a quello di qualsiasi altro cittadino del mondo, quanto la perdita di valore, di senso, di significato, della stessa parola, onestà, e del suo contrario, disonestà. Come se tra i due termini non ci fosse alcuna differenza radicale, ma piuttosto un’assonanza che fa sfumare qualsiasi confine. Dunque per risalire la china da questa deriva di popolo e di nazione, prima che dalla pratica, forse dovremmo partire dalla teoria, dalla riscoperta delle parole, del lessico, che formano i primi punti cardinali dell’onestà. (nonsprecare)

DOPO LA CONSEGNA DELLA “BANDIERA SOSTENIBILE 2025”, LA PROVINCIA PRESENTA IL RAPPORTO DI SOSTENIBILITA’

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La Provincia di Foggia ha presentato il suo primo Rapporto di sostenibilità. Dopo aver ricevuto la “Bandiera Provincia Sostenibile 2025” in occasione dell’assemblea nazionale della Rete dei Comuni Sostenibili a Roma, lo scorso marzo, l’ente pugliese ha compiuto un ulteriore passo in avanti redigendo il primo Rapporto di sostenibilità: si tratta della “fotografia” relativa all’efficacia delle proprie politiche sostenibili e ambientali. Di più: la Provincia di Foggia, insieme a quella Brindisi e alle Città metropolitane di Roma Capitale e Torino, è stata tra i primi enti provinciali ad aderire e a sperimentare il monitoraggio volontario attraverso un “set” di 50 indicatori, nonché la prima a presentare pubblicamente i risultati del primo Rapporto.

All’iniziativa di presentazione del Rapporto di sostenibilità della Provincia di Foggia sono intervenuti: Giuseppe Nobiletti (presidente della Provincia di Foggia), Raffaele Piemontese (vicepresidente della Regione Puglia), Piero Gambale (presidente dell’associazione Per il Meglio della Puglia), Michelangelo D’Abbieri (referente di Per il Meglio della Puglia per il protocollo d’intesa con la Rete dei Comuni Sostenibili), Giovanni Gostoli (direttore generale della Rete dei Comuni Sostenibili), Gerardo Valentino (consigliere provinciale con delega ad ambiente e sostenibilità), Annamaria Gramazio (funzionario della Provincia di Foggia e referente tecnico per la Rete dei Comuni Sostenibili), Giulio Mario Cappelletti (delegato rettorale alla sostenibilità dell’Università di Foggia), Arturo Cannito (già senior meteorologist Programma Nazionale Antartide), Antonio Russo (portavoce Alleanza contro la povertà), Domenico Noviello (già direttore generale Confindustria Energia), Marcello Salvatori (Confindustria Foggia), Luca Lopomo (sindaco di Crispiano), Noè Andreano (vicepresidente Anci Puglia e sindaco di Casalvecchio di Puglia). Ha moderato il giornalista Micky De Finis.

Il primo Rapporto di sostenibilità della Provincia di Foggia

La Rete dei Comuni Sostenibili, analizzando i dati forniti dalla Provincia di Foggia e da istituti di ricerca come l’Istat, ha stilato il Rapporto che, lo ricordiamo, valuta una serie di indicatori, la maggior parte dei quali su materie di stretta competenza dell’ente provinciale. Gli indicatori sono stati elaborati dalla Rete, con la collaborazione di ASviS, mentre il progetto di monitoraggio è stato messo sotto la lente di ingrandimento dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea quale buona pratica da esportare in altri paesi europei.

La Provincia di Foggia ottiene un’ottima performance per quanto riguarda gli indicatori quantitativi, sia per il breve periodo (79.4%) che per l’ultima annualità (81,2%). In particolare, rispetto agli indicatori con dimensione provinciale, la percentuale di dati positivi o stabili è dell’81,8% nel breve periodo e del 75% nell’ultimo anno. Tra gli indicatori di contesto, si segnalano l’incremento del reddito medio pro capite, la diminuzione dei cosiddetti NEET, la crescita dell’equità di genere nel consiglio provinciale, del tasso di occupazione generale e giovanile, della densità di patrimonio culturale, la diminuzione dei reati predatori, l’incremento della raccolta differenziata. Tra gli indicatori su materie di competenza provinciale, si segnalano la diminuzione nel breve periodo dei consumi energetici, la diminuzione della sinistrosità delle strade provinciali, la riqualificazione energetica che ha coinvolto 62 edifici provinciali, l’incremento della capacità di riscossione, l’azzeramento del numero di atti annullati dopo controlli interni. Tra gli indicatori relativi a eventi sentinella, quindi di carattere qualitativo, si segnalano il Piano per la rigenerazione energetica degli edifici e del Piano per l’accessibilità degli edifici scolastici, l’approvazione nel 2024 del Piano per la transizione al digitale, la tempestività nei pagamenti.

“Dopo il riconoscimento che abbiamo ottenuto all’assemblea della Rete dei Comuni Sostenibili di Roma, vale a dire la ‘Bandiera Provincia Sostenibile’, presentiamo pubblicamente il risultato del primo monitoraggio delle nostre politiche sostenibili e ambientali – afferma Giuseppe Nobiletti, presidente della Provincia di Foggia e sindaco di Vieste –. Possiamo dire che il nostro impegno sia stato ripagato dai risultati, che consideriamo un punto di partenza, non di arrivo. Registriamo grandi progressi nella percentuale di raccolta differenziata, nell’efficientamento energetico, nell’occupazione, nella tempestività dei pagamenti ai fornitori e molto altro. Il ringraziamento va alla Rete dei Comuni Sostenibili, all’associazione Per il Meglio della Puglia, ai tecnici dell’ente e ai cittadini che hanno recepito e contribuito ad attuare queste politiche per migliorare la vita delle comunità”.

“Dopo i comuni, oggi possiamo finalmente dire che il progetto della Rete dei Comuni Sostenibili può essere portato avanti in tutte le province d’Italia – afferma il direttore generale Giovanni Gostoli –. Con la presentazione del primo Rapporto di sostenibilità della Provincia di Foggia, infatti, si conclude una sperimentazione positiva che ha coinvolto alcuni enti provinciali e città metropolitane. L’associazione cresce non solo in termini di quantità nel numero di aderenti, ma anche di qualità. Tante attività sempre più in sintonia con la strategia multilivello del Paese che presuppone la collaborazione tra i diversi livelli istituzionali e la coerenza delle azioni. Da pochi giorni, inoltre, siamo stati accolti nel Forum nazionale per lo Sviluppo Sostenibile istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, un contesto molto importante che mette insieme i principali attori della società civile impegnate sull’applicazione della strategia nazionale e sull’Agenda 2030. Il report della Provincia di Foggia – aggiunge e precisa Gostoli – dimostra una tendenza positiva su diversi indicatori di competenza dell’ente. È uno strumento utile per acquistare la consapevolezza della situazione e impegnarsi a migliorare laddove si può fare di più. La partecipazione della Provincia alla Rete è un valore aggiunto anche per i comuni del territorio presenti nell’associazione, perché consente di avere una sezione aggiuntiva nei loro Rapporti di sostenibilità con dei confronti verticali tra l’ambito comunale e provinciale. Adottare strumenti che rafforzano il confronto e l’impegno condiviso dei sindaci e degli amministratori di comuni e province è fondamentale per lo sviluppo di un territorio. Desideriamo ringraziare il presidente, i dirigenti e i funzionari della struttura provinciale, la cui collaborazione è stata indispensabile e preziosa”.

“L’adesione da parte di una provincia alla Rete dei Comuni Sostenibili richiede un grande impegno nel favorire il dialogo tra i numerosi soggetti interessati a condividere un percorso così prezioso e siamo lieti di aver dato ancora una volta il nostro contributo – commentano Piero Gambale e Michelangelo D’Abbieri, rispettivamente presidente di Per il Meglio della Puglia e referente dell’associazione per il protocollo d’intesa con la Rete dei Comuni Sostenibili –. Questo impegno porta dei risultati importanti, come certifica anche questo Rapporto di sostenibilità della Provincia di Foggia, e il merito va a tutti i compagni di viaggio che abbiamo il piacere di avere al nostro fianco”.

Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili

La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 130 enti locali ed è in costante espansione. Nel 2024 è stata pubblicata la prima edizione della Guida dei Comuni Sostenibili italiani. Nel 2025 è stata inclusa fra i partner della campagna di Caterpillar Radio2 M’illumino di Meno del 16 febbraio dedicata al risparmio energetico e alla promozione degli stili di vita sostenibili.

*PUGLIA. FALLUCCHI (FDI): FCS DISPONIBILI, SVOLTA CONCRETA PER LA CAPITANATA*

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PUGLIA. FALLUCCHI (FDI): FCS DISPONIBILI, SVOLTA CONCRETA PER LA CAPITANATA

(DIRE) Roma, 12 apr. –

“Con la firma dell’Accordo per la Coesione 2021-2027 tra il Governo e la Regione Puglia si apre una fase nuova, improntata a una programmazione strutturata e rispondente ai reali bisogni dei territori. L’intesa, resa pienamente operativa, oggi, dalla registrazione della delibera CIPESS presso la Corte dei Conti, prevede uno stanziamento complessivo di oltre 6 miliardi di euro per la Puglia, già in larga parte programmati e localizzati.

La provincia di Foggia sarà destinataria di circa il 19% delle risorse, una percentuale superiore al proprio peso demografico, a testimonianza della rinnovata attenzione che il Governo Meloni riserva alle aree strategiche del Mezzogiorno. Un risultato reso possibile anche grazie al lavoro di Raffaele Fitto, che da Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, ha svolto un ruolo cruciale nella definizione dell’Accordo per la Coesione 2021-2027.

Promuovendo una nuova governance dei fondi, introducendo criteri di premialità e favorendo una pianificazione strategica più efficace e tempestiva. Nell’ambito dei fondi europei 2021-2027, tra FESR, FSE+ e risorse nazionali, sono previsti moltissimi interventi mirati per la provincia di Foggia, tra cui: Ammodernamento degli impianti irrigui nei comuni di Rodi, Vico, Carpino, Vieste e Ischitella (tra 1,2 e 2 milioni di euro per progetto); Opere AQP per il potenziamento della rete idrica garganica; Riqualificazione scolastica a Sannicandro; Ampliamento della caserma dei Vigili del Fuoco e potenziamento dell’aeroporto “Gino Lisa”; riqualificazione aree industriali di Foggia Ascoli Candela; Valorizzazione del ruolo del Consorzio di Bonifica del Gargano.

Questi interventi confermano un cambio di passo: la politica del fare, basata su progetti concreti, visione strategica e ascolto delle esigenze delle comunità locali. Il Gargano e la Capitanata tornano ad essere protagonisti delle scelte nazionali, come non accadeva da tempo”.

Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Anna Maria FALLUCCHI.

TENTA DI RAPINARE UN TABACCAIO IN PIENO CENTRO, ARRESTATO MINORENNE

I Carabinieri della Stazione di Torremaggiore hanno arrestato in flagranza di reato un 15enne del posto, accusato di tentata rapina aggravata e lesioni personali.

I militari dell’Arma, allertati tramite numero unico di emergenza 112 dalla dipendente di una tabaccheria del centro, intervenuti tempestivamente e seguito immediate indagini, hanno rintracciato per strada l’indagato, che si era dato alla fuga a piedi subito dopo aver tentato di rapinare armato di pistola ( poi rilevatasi ad aria compressa, priva di tappo rosso) una tabaccheria, fuggendo dopo la strenua opposizione da parte della dipendente che veniva percossa e strattonata subendo ferite tali da dover ricorrere a cure mediche.

I Carabinieri, grazie all’immediata visione dei filmati di videosorveglianza, riuscivano a ricostruire il percorso di fuga del responsabile che, nel corso di perquisizione personale, veniva trovato in possesso dello stesso abbigliamento utilizzato per la rapina e della pistola utilizzata per minacciare la donna.

Terminate formalità di rito, lo stesso veniva arrestato in flagranza e tradotto presso il proprio domicilio agli arresti domiciliari.

SAN NICANDRO GARGANICO, BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DI N. 20 BORSE DI STUDIO

𝐵𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑖𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐞 𝐜𝐥𝐚𝐬𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐆𝐫𝐚𝐝𝐨 (𝟑° 𝐌𝐞𝐝𝐢𝐚) 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐆𝐫𝐚𝐝𝐨 (𝟓° 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐞) nell’A.S. 2024/2025 con 𝐈𝐒𝐄𝐄 𝐢𝐧𝐟𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐚 𝟏𝟏.𝟎𝟎𝟎,𝟎𝟎 €. Rinviamo al bando per tutti i dettagli del bando.

Saranno erogate 10 𝐛𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨 𝐝𝐚 𝟑𝟎𝟎,𝟎𝟎 € (𝐬𝐭𝐮𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐈𝐒𝐄𝐄 𝐅𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 𝟏, 𝐝𝐚 𝟎,𝟎𝟎 € 𝐚 𝟕.𝟓𝟎𝟎,𝟎𝟎 €) 𝐞 10 𝐛𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨 𝐝𝐚 𝟐𝟎𝟎,𝟎𝟎 € (𝐬𝐭𝐮𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐈𝐒𝐄𝐄 𝐅𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 𝟐, 𝐝𝐚 𝟕.𝟓𝟎𝟎,𝟎𝟏 € 𝐚 𝟏𝟏.𝟎𝟎𝟎,𝟎𝟎 €)

Siamo felicissimi di aver concretizzato questo progetto di carità che inizia nel Novembre 2024 quando il Consiglio ha deciso di istituire un fondo di 𝟓.𝟎𝟎𝟎,𝟎𝟎 € da destinare ad un bando per le borse di studio. Grazie al nostro Padre Spirituale don Matteo De Meo che ci ha supportati dal primo momento in cui abbiamo condiviso l’idea! Grazie al nostro Vescovo Giuseppe che di cuore ha concesso la sua paterna benedizione a questa iniziativa! E grazie al Sindaco Matteo Vocale e alla Giunta Comunale per aver concesso il patrocinio morale all’iniziativa! 𝐄 𝐚𝐮𝐠𝐮𝐫𝐢 𝐚𝐢 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟎 𝐋𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐬𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨!

APERTURA ISCRIZIONI: 𝐎𝐑𝐄 𝟏𝟐:𝟎𝟎 𝐃𝐄𝐋 𝟏𝟎 𝐋𝐔𝐆𝐋𝐈𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟓

CHIURUSA ISCRIZIONI: 𝐎𝐑𝐄 𝟏𝟖:𝟎𝟎 𝐃𝐄𝐋 𝟑𝟏 𝐋𝐔𝐆𝐋𝐈𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟓

INFO SUL BANDO E MODELLO DI DOMANDA: richiedere tramite email 𝐚𝐫𝐜𝐢𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨.𝐬𝐧𝐠@𝐠𝐦𝐚𝐢𝐥.𝐜𝐨𝐦

CINQUANTESIMA EDIZIONE DELLA VIA CRUCIS VIVENTE A TORREMAGGIORE

Torremaggiore si appresta a vivere un momento di intensa partecipazione religiosa e culturale: domenica 13 aprile 2025 vivremo la 50ª edizione della Via Crucis Vivente, una tradizione profondamente radicata, simbolo della devozione popolare che attraversa intere generazioni.

La Parrocchia di San Nicola, con il patrocinio del Comune di Torremaggiore e con il coinvolgimento di decine di volontari, rinnova con orgoglio l’invito a tutti i cittadini, ai pellegrini e ai visitatori dei paesi vicini a prendere parte a questo evento che coniuga spiritualità, memoria e identità territoriale.

In occasione di questo importante anniversario, sono state promosse due iniziative speciali volte a custodire e valorizzare la memoria storica della manifestazione: un video-documentario realizzato da Aurelio Lariccia e Nicola Lamedica, che ripercorre i momenti più significativi della Via Crucis Vivente attraverso immagini, testimonianze e ricordi; un catalogo fotografico curato da Ciro Panzone, che raccoglie le più emblematiche immagini delle edizioni passate, ricostruendo il percorso storico e iconografico dell’evento.

Il programma del 13 aprile prevede la celebrazione della Santa Messa alle ore 18:00, seguita alle ore 19:30 dall’inizio della Via Crucis Vivente. Il corteo partirà da Via N. Fiani, attraverserà la Villa Comunale, il Castello Ducale, Corso Matteotti, Largo Loreto, Via Savonarola, Via Gobetti, e si concluderà a Porta Uguccione.

«La Via Crucis Vivente è un patrimonio identitario che unisce fede e cultura, memoria e comunità. In cinquant’anni, generazioni di torremaggioresi hanno dato vita a un evento che ci rappresenta profondamente» – dichiara il Sindaco Emilio Di Pumpo.

«Celebrare il cinquantesimo anniversario significa non solo ricordare, ma anche rilanciare questa tradizione come parte viva della nostra storia culturale» – aggiunge l’Assessore alla Cultura Enzo Quaranta.

ISOLE TREMITI: LA POSIDONIA OCEANICA E’ IN FIORITURA, SCOPERTA FATTA DAL TEAM DEL LABORATORIO DEL MARE

Durante una immersione per un corso di monitoraggio, la splendida scoperta che ci ha riempiti di gioia gratificando anche il lavoro svolto in questi anni. Adelmo Sorci e Michele Tancredi del Laboratorio del Ma.Re. hanno individuato alcuni esemplari di Posidonia oceanica in fioritura..Un fenomeno a dir poco eccezionale che, da oggi, sarà monitorato dal nostro gruppo di ricercatori.

La Posidonia oceanica è una specie endemica del Mar Mediterraneo. Questa fanerogama di grandi dimensioni e a crescita lenta si sviluppa su rocce e fondali sabbiosi in acque pulite, dalla superficie a oltre 40 metri di profondità. Le praterie di Posidonia oceanica riducono la velocità della corrente proteggendo la spiaggia dall’erosione e le praterie producono anche grandi quantità di ossigeno attraverso la fotosintesi, contribuendo all’assorbimento delle emissioni di CO2 grazie alla sua elevata capacità di fissazione del carbonio.

La fioritura della Posidonia oceanica è un evento molto raro e nello stesso tempo significativo nel ciclo biologico di questa pianta marina. La Posidonia oceanica è una fanerogama, il che significa che è una pianta che produce fiori e semi. La fioritura avviene in genere in primavera o in autunno, a seconda delle condizioni ambientali e/o della salute della pianta stessa. Durante il periodo di fioritura, i fiori di P. oceanica sono generalmente poco appariscenti e si trovano all’interno di spighe. La fecondazione porta alla produzione di frutti, galleggianti e a rischio dispersione, contribuendo così alla riproduzione della pianta.

È importante notare che la fioritura è un indicatore della salute dell’ecosistema marino dell’AMP Isole Tremiti. Tuttavia, fattori come l’inquinamento, la perdita di habitat e il cambiamento climatico possono influenzare negativamente questo processo, compromettendo la capacità della Posidonia oceanica di riprodursi. Per la sua importanza, le praterie di questa pianta costituiscono un habitat protetto dalla Direttiva europea (Habitat prioritario nella Direttiva ‘Habitat’ 92/43/CEE). “Purtroppo – commenta Adelmo Sorci -, negli ultimi decenni le praterie di P. oceanica nell’AMP delle Isole Tremiti, stanno subendo una regressione, soprattutto a causa dell’ancoraggio selvaggio, e degli effetti del cambiamento climatico. L’osservazione della fioritura di oggi, proprio sui fondali dell’arcipelago è da considerarsi un evento di grande speranza per il futuro del nostro mare”. (Foto di Adelmo Sorci)

 VICO DEL GARGANO – LA SETTIMANA SANTA A VICO DEL GARGANO: IL PROGRAMMA                       

MERCOLEDÌ SANTO – 16 aprile

  Dalle ore 20.00 Uffizio delle Tenebre nelle Chiese di San Nicola, San Giuseppe e del Carmine.

  GIOVEDÌ SANTO – 17 aprile

  Dalle ore 17.00 Santa Messa «In Coena Domini» in tutte le chiese.

  Ore 21.00 «Pianto della Madonna» nella Chiesa Matrice.

  Dalle ore 21.30 Uffizio delle Tenebre cantato dalle voci delle Confraternite e «schopp» finale. Visita degli altari della Reposizione Eucaristica detti «Sepolcri» nelle 12 chiese.  Veglia notturna al SS. Sacramento.

  VENERDÌ SANTO – 18 aprile

  Ore 7.30 Chiesa Madre, Lodi, a seguire «Processione della Madonna Addolorata» accompagnata dalle donne.

  Dalle ore 8.00 si sviluppano le processioni penitenziali delle varie Confraternite che portano «le Madonne» a visitare Gesù Sacramentato nelle 12 Chiese cantando il Salmo 50° «Miserere»  per poi rientrare nelle proprie sedi intonando l’Inno «Pange lingua gloriosi» che conclude l’azione liturgica.

   Ore 15.00 Celebrazione «dell’Agonia» (le 7 Parole di Gesù in Croce ) nella Chiesa del      Purgatorio che custodisce la «Stauroteca» (reliquia della Croce di Cristo).

  Dalle ore 17.00 si celebra la Liturgia della Passione del Signore e Adorazione della Croce «Messa Pazza» (così chiamata perché nella celebrazione manca il momento della consacrazione Eucaristica).

  Ore 18.00 Chiesa Madre, Celebrazione della Passione del Signore «Messa Pazza».

  Alle ore 19.00, in un unico corteo le Confraternite e il popolo portano in processione il simulacro dell’Addolorata della Chiesa Matrice e il Cristo Morto della Chiesa di San Giuseppe intonando a cori alterni il «Miserere» (Salmo 50).  Giunti alle «Croci» (zona posta alla punta estrema del quartiere Carmine che simboleggia il Calvario, ove cinque croci rappresentano le piaghe di Gesù).  Dopo l’ultima croce le Confraternite e il popolo intonano con voce potente e risonante  “Evviva la Croce”  che accompagna il ritorno della processione.

  In Piazza Castello ci si divide: la Confraternita dei Cinturati di Sant’Agostino e Santa Monica accompagna il Cristo Morto nella Chiesa di San Giuseppe,  mentre le altre confraternite rientrano con la Madonna alla Chiesa Matrice.

  Nelle due chiese viene cantato questa volta all’unisono e in maniera completa il «Miserere».

  SABATO SANTO – 19 aprile

  Dalle ore 21 Veglia Pasquale nella Risurrezione del Signore Gesù Cristo e Benedizione del Fuoco e dell’Acqua nelle Parrocchie.

 DOMENICA DI PASQUA – 20 aprile

 Nelle parrocchie e nelle Confraternite Sante  Messe della Resurrezione del Signore.

TORREMAGGIORE, MOSTRA: “DAL CRISTO BRUCIATO AL CRISTO RIVELATO”

Il “Cristo Bruciato” custodito nella chiesa di Sant’Anna, sarà esposto per la prima volta, nella cappella palatina del Castello Ducale De Sangro, a Torremaggiore, insieme alla statua del “Cristo Rivelato”, realizzata dal maestro Domenico Sepe.

Da una idea del giornalista Pino Aprile, in collaborazione con la Arciconfraternita del Rosario, la mostra dà inizio alla Settimana Santa: Morte e Resurrezione del Cristo, quindi, narrate dalla statua della famiglia De Sangro e da quella scolpita oggi dallo scultore Domenico Sepe.

Il Comune di Torremaggiore, mira alla valorizzazione di un unicum della cittadina pugliese, un Cristo ligneo, statua affidata da Raimondo de Sangro alla Confraternita del Rosario nella meta del 700, che, con tutta probabilità si ritiene essere il gemello del Cristo Velato, opera del grande Giuseppe Sanmartino e posta nella Cappella Sansevero a Napoli.

Lunedì14 aprile Castello Ducale: conferenza stampa di presentazione ore 18:30 – taglio del nastro ore 19:30

Mostra visitabile fino al 31 agosto 2025 – INGRESSO GRATUITO.

Programma dell’evento inaugurale

Saluti Istituzionali

Paolo Giovanni Grieco, Prefetto Ufficio Territoriale del Governo di Foggia

Gisella Naturale, Senatrice della Repubblica

Emilio Di Pumpo, Sindaco

Interventi

Aldo Patruno, Direttore Dipartimento della cultura Regione Puglia

Ilenia Rosa Coppola, Assessore al Turismo e promozione culturale del territorio

Enzo Quaranta, Assessore alle Politiche Culturali

Don Andrea Pupilla, Padre spirituale della Arciconfraternita del Rosario

Michele Pagliaro, Priore Arciconfraternita del Rosario

Relazioni

Domenico Sepe,  autore del “Cristo Rivelato”

Mario Fiore, Studioso Storia locale e autore del Volume “A proposito di un Topos Desangriano”

Modera Pino Aprile

L’OLIVICOLTURA DEL GARGANO: STATO DELL’ARTE E PROSPETTIVE FUTURE

Gran finale del Concorso “Mignola D’Oro” con convegno e proclamazione dei vincitori.

Domenica 13 aprile 2025 ore 16.00 – Vieste.

Il concorso “Mignola D’Oro – Gargano Extra Virgin Olive Oil Award”, organizzato dal Comune di Vieste per celebrare l’eccellenza dell’olio extravergine di oliva del Gargano, dà appuntamento domenica 13 aprile alle ore 16.00 presso l’Hotel Bikini di Vieste per un importante convegno dal titolo “L’olivicoltura del Gargano: stato dell’arte e prospettive future”.

L’evento rappresenta un momento di confronto e riflessione sullo scenario attuale e le prospettive future del settore olivicolo garganico.

Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali del Presidente della Provincia di Foggia e Sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti e dell’Assessore alle Politiche Agricole del Comune di Vieste e Presidente del Concorso Mignola D’Oro Gaetano Paglialonga.

Interverranno Michele Ricucci, Presidente Confagricoltura – Vico del Gargano; Guido Cusmai, Presidente regionale di AGIA-CIA e Presidente APO Foggia; Elia Pellegrino, Presidente AIFO; Anna Grifa, Presidente Slow Food Gargano; Antonio Nunziante, presidente provinciale CNA e Rosanna Ciuffreda, Coordinatrice provinciale Foggia Città dell’Olio.

Al convegno seguirà l’attesissima cerimonia di proclamazione dei vincitori del concorso “Mignola D’Oro” che sarà introdotta da Vittorio De Rosa, direttore del Concorso “Mignola D’Oro”, già funzionario dell’ICQRF di Napoli e capo panel dell’associazione Oleum, e Sabrina Pupillo, Capo Panel “Mignola D’Oro”, tecnologa alimentare, assaggiatrice professionista di oli di oliva con qualifica di capo panel e direttrice organizzativa de “La Settimana dell’Olio” di Vieste.

La valutazione degli oli in concorso (in programma dall’11 al 13 aprile)  è affidata a una giuria di professionisti altamente qualificati del settore che conta esperti provenienti dall’Italia e dall’estero, tra cui Na Xie, Elvan Uysal, Simona Cognoli, Maria Antonietta Palumbo, Maria Gabriella Ciofetta, Marco Rizzo, Nerio Baratta e Michele Siniscalchi Montereale, nomi noti e autorevoli nel mondo dell’olio extravergine di qualità.

Il concorso “Mignola D’Oro” prevede tre categorie principali di premi: i Premi Assoluti (suddivisi in tre classi: Fruttato Leggero, Fruttato Medio e Fruttato Intenso), i Premi Speciali (“Premio Speciale Olio Biologico” e “Premio Speciale Roberto Dirodi”) e le Menzioni di Merito (per gli oli che raggiungono un punteggio minimo di 75/100).

Partner tecnico dell’iniziativa è Oleum, Associazione Professionale Internazionale di Assaggiatori di Olio di Oliva. La prima edizione di “Mignola D’Oro” gode del patrocinio di Slow Food Gargano, CNA, CIA, APO Foggia, AIFO, Confagricoltura, Città dell’Olio e Coldiretti.

SAN NICANDRO GARGANICO E TORREMAGGIORE, 3 PERSONE ARRESTATE

I Carabinieri della Stazione di San Nicandro Garganico hanno arrestato in flagranza di reato un 32enne del posto, già noto alle Forze dell’Ordine, accusato di rapina aggravata, che dovrà rispondere anche di lesioni personali e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.

I militari dell’Arma, allertati tramite numero unico di emergenza 112 dai dipendenti di un locale istituto di credito e intervenuti tempestivamente, hanno rintracciato per strada l’indagato, che si era dato alla fuga a piedi subito dopo aver sottratto con la forza ad un’anziana signora – scaraventandola a terra all’interno della banca – circa 5.000 euro in contanti appena prelevati allo sportello.

I Carabinieri, nel corso di perquisizione personale, hanno rinvenuto indosso all’uomo quasi tutta la refurtiva sottratta – prontamente restituita alla vittima – e un rasoio a lama libera di cui non ha saputo giustificare il possesso.

A Torremaggiore, nell’ambito di un servizio di polizia finalizzato alla prevenzione e alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia di San Severo hanno controllato un’autovettura sospetta che transitava in direzione del centro abitato, identificando l’occupante – un 20enne del posto – e rinvenendo alcune dosi termo-sigillate di cocaina. Le perquisizioni, estese all’abitazione del conducente, hanno consentito ai Carabinieri di trovare e sequestrare complessivi 200 grammi della stessa sostanza stupefacente e alcune cartucce calibro 7,65 illegalmente detenute.

Sempre a Torremaggiore i militari dell’Arma, in seguito a un prolungato servizio di osservazione, hanno fatto irruzione nell’abitazione di un 27enne del posto, tratto in arresto per il possesso di ulteriore sostanza stupefacente (circa 10 grammi di hashish) e di una pistola illegalmente detenuta, anche questa calibro 7,65.

Gli arrestati, che dovranno rispondere – a vario titolo – ognuno in relazione alla propria condotta e nell’ambito di fattispecie rubricate autonomamente, sono stati tutti associati presso la casa circondariale di Foggia.

TARALLI (TARALL’) NELL’ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DELLA PUGLIA

Nel periodo pasquale, a San Nicandro Garganico, non potevano mancare i taralli.

Descrizione sintetica del prodotto

Deliziosi anelli dolci a base di farina, olio di oliva e uova, lavorati rigorosamente a mano

Processo produttivo

Ingredienti: farina 00, zucchero, alcol con anice, uova. Si fa la fontana alla farina nella quale si mettono 7-8 uova intere, si sbattono energicamente con le mani e quando sono ben montate si aggiunge lo zucchero, l’olio, l’alcol. Si impasta tutto ottenendo una pasta omogenea. Se l’impasto risulta duro si aggiungono altre uova. Si lavora bene la pasta con le mani e, quando si sentono scoppiare le bolle, si divide la pasta in pezzettini che si allungano a bastoncini e si uniscono a cerchio. Con il nasello di una chiave si imprime il punto di chiusura. Si lasciano lievitare e il giorno dopo si fa bollire l’acqua in una pentola grande, si aggiungono poche gocce d’olio. Ad ebollizione si calano tre-quattro taralli per volta e quando salgono a galla si scolano e si adagiano sopra un panno. Prima d’infornarli (forno a legna) si fa un taglio intorno.

Storia e tradizione

Nel libro “Gravina e le sue tradizioni” (Mastrogiacomo, 1973), viene illustrato un tipico matrimonio gravinese. In questa nota, viene descritta la tavola imbandita subito dopo il matrimonio, chiamata “la tavola di li piccilateddre”. Tra i prodotti presenti su di essa sono presenti anche i taralli all’uovo o “piccilated”.

FRATELLI D’ITALIA, AL CIRCOLO BORGHESE CASTENASO ELETTO FRANCESCO SCANZANO

Nota di Fratelli d’Italia inviata a Civico 93 ·per l’elezione del sannicandrese Francesco Scanzano nel coordinamento del Circolo Borghese di Castenaso Bologna.

Questa mattina si è tenuto presso la bellissima sala Auditorium di Molinella il Congresso di F.lli d’Italia terre di pianura, comprendenti sette comuni, Budrio, Molinella, Castenaso, Granarolo, Malalbergo, Minerbio, Baricella.

Sono stati eletti i vari presidenti dei Circoli territoriali.

Per noi di Castenaso Circolo borghese è stato rieletto per acclamazione Massimiliano Demontis già Commissario pro tempore fino ad oggi. Il tutto è stato convalidato dalla presenza dell’On. Galeazzo Bignami, a cui devo molto, dalla consigliera regionale Marta Evangelisti che ha presieduto il Congresso, hanno partecipato anche Diego Baccilieri e Pasquale Gianfrancesco.

Inoltre è stato eletto il coordinamento del Circolo borghese: Alimenti Cesare, Matteo-Federico Nassetti, Francesco Scanzano, Carla Alberghini ex equo Alessandro Pettignano.

Ora inizia una nuova stagione per F.lli d’Italia Circolo borghese.

Ringrazio tutti gli intervenuti ma soprattutto la nostra affiatatissima squadra senza la quale tutto questo non si sarebbe potuto fare.

Presidente Massimiliano Demontis