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FESTA PATRONALE 2019

Come già comunicato nei giorni scorsi, l’organizzazione della festa dei Santi Patroni di San Nicandro è stata affidata all’associazione Pro Loco che già in passato ha avuto tale importante incarico. La Pro Loco ha avuto quest’anno, in occasione del Carnevale 2019, una grande affermazione promozionale per l’evento in generale e per la splendida idea della sfilata del Pastore e della Pacchiana. Quindi l’anno sociale del sodalizio si è aperto in maniera positiva e, con l’assegnazione della organizzazione della Festa Patronale di giugno, vuole consolidare questo percorso positivo che proseguirà con eventi durante l’Estate Sannicandrese 2019 fino ad altri eventi, nel corso di tutto il 2019.

Proprio per coinvolgere tutte le associazioni del territorio al fine di una organizzazione il più possibile condivisa, il sindaco Ciavarella, la consigliera comunale Maura Di Salvia e Lello Ciavarrella, Presidente della Pro Loco San Nicandro, invitano tutte le associazioni il giorno 7 maggio (martedì prossimo), alle ore 19:30, nella sala consiliare di Palazzo di Città per discutere sulla organizzazione della Festa Patronale.

L’obiettivo che si propone è quello di coinvolgere in questa manifestazione, che appartiene a tutti i sannicandresi, tutte le associazioni operanti nella nostra cittadina per dare continuità di organizzazione e di partecipazione (come nelle manifestazioni passate) al fine di raggiungere risultati importanti ed eccezionali.

Vista l’importanza della riunione, si prega di non mancare.

SANT’ALBERTO DA MONTECORVINO E IL MIRACOLO DEL GRANO DI PUGLIA

La leggenda narra che Sant’Alberto Normanno apparve in sogno ad alcuni cittadini, dicendo loro che per alleviare l’opprimente siccità dei campi, i Petraioli (abitanti di Pietramontecorvino) avrebbero dovuto compiere un pellegrinaggio penitenziale fino ai ruderi della città medievale di Montecorvino di cui Sant’ Alberto era stato vescovo. Così il 16 Maggio 1889, il popolo di Pietra si incamminò verso Montecorvino con la statua del Santo portata processionalmente a spalla, incontrandosi con analoghe processioni provenienti da Motta e Volturino. Al ritorno dal cammino di preghiera, dal cielo cadde la desiderata pioggia e i raccolti di quell’anno furono i più generosi di sempre tanto da spingere gli agricoltori ad affermare che quell’anno si raccolse più grano che paglia.

Da questa antica leggenda legata alla città medievale di Montecorvino ed al suo vescovo Sant’Alberto, patrono in seguito di Pietramontecorvino, nasce l’evento “Sant’Alberto da Montecorvino e il miracolo del Grano di Puglia” in programma a Pietramontecorvino l’11 e il 12 maggio 2019.

La manifestazione – organizzata da Regione Puglia e Comune di Pietramontecorvino, in collaborazione con la Pro Loco di Pietramontecorvino e l’associazione Suoni in Luce – precederà la festa religiosa che avrà luogo come sempre il 16 maggio. L’obiettivo è promuovere turismo, cultura ed enogastronomia raccontando storia e tradizioni del Santo patrono, la cui devozione è strettamente legata al grano.

Durante il weekend Pietramontecorvino, circondata dalle montagne della Daunia e affacciata sulle campagne assolate dove si coltivano grano, ulivi e viti, si vestirà a festa.

Il paesino che si fregia della Bandiera Arancione ed è tra I Borghi più Belli d’Italia – e affonda le sue radici nel pieno medioevo con i Normanni, gli Svevi ed in seguito gli Angioini – sarà animato da diverse attività.

Una tra tutte è la vestizione dei famosi “Palij di Sant’Alberto”, fusti d’albero alti fino a 15 metri che vengono addobbati con le fasce che un tempo si usavano per i neonati, con fazzoletti variopinti pennacchi e nastri e che il 16 maggio saranno poi trasportati, processionalmente davanti alla Statua del Santo,  da  squadre di circa 10 persone con l’aiuto di lunghe funi, durante il pellegrinaggio che partendo dalla chiesa Madre dell’antico borgo arriva fino al sito archeologico di Montecorvino a sette chilometri da Pietramontecorvino, marcando così, come un legame ombelicale mai tranciato, le proprie radici, e rievocando il  ricordo di quel miracolo del “grano” e del suo Santo patrono.

Non mancheranno momenti dedicati allo spettacolo e alla degustazione con show cooking che ruoteranno intorno al grano. Previsti anche laboratori per bambini, gare di orienteering ed esperimenti di audio 3D nella Cattedrale.

«Vogliamo contagiare le nuove generazioni, facendo scoprire le nostre tradizioni e, perché no, abbiamo l’obiettivo di portare a Pietra turisti provenienti non solo dalla provincia di Foggia per fargli ammirare il Borgo Medievale Terravecchia, luogo che ospiterà le diverse attività in programma», afferma il sindaco di Pietramontecorvino Raimondo Giallella.

Il progetto è ideato e curato dall’associazione Suoni in Luce all’interno del Programma Operativo Regionale FESR-FSE 2014-2020 “Attrattori culturali, naturali e turismo” Asse IV – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali – Azione 6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche. (popcornpress)

#WeAreInPuglia #GranodiPuglia #SantAlberto #PietraMontecorvino

https://www.facebook.com/SantAlberto-da-Montecorvino-668364880261485/

DECRETO FLUSSI, UN ATTO DI NAVIGAZIONE A VISTA

Aprile porta il decreto flussi 2019. Nei giorni scorsi è stato emanato il cosiddetto “decreto flussi” 2019, ossia la norma che programma gli ingressi in Italia di lavoratori “extracomunitari” per l’anno in corso. In teoria, dovrebbe essere il cardine della politica dell’immigrazione, il provvedimento con il quale il governo è chiamato a realizzare una sintesi tra le diverse istanze nella decisione di quanti e quali lavoratori stranieri lasciar entrare in Italia: esigenze dei settori produttivi, accordi di cooperazione con paesi terzi, attese degli oriundi italiani nel mondo, politiche di attrazione di studenti internazionali e altre ancora.

Anzitutto, il decreto esce ad aprile, quando un terzo dell’anno è già passato e l’estate è alle porte. Mette in moto una macchina che avrà bisogno di altro tempo per produrre risultati operativi, perché le quote vanno poi ripartite a livello locale. Non è una novità, ma una conferma di una programmazione tardiva e farraginosa, che rischia di non rispondere in modo tempestivo al suo principale obiettivo: fornire al sistema economico la manodopera di cui ha bisogno. La maggior parte dei lavoratori (18 mila su 30.850) sono infatti destinati ad attività stagionali nei settori agricolo e turistico-alberghiero, che proprio in estate concentrano i maggiori picchi di attività.

Il secondo rilievo, candidamente ammesso dallo stesso decreto governativo, riguarda l’assenza della programmazione triennale degli ingressi prevista dalla norma, l’ormai storica legge Turco-Napolitano del 1998. Il nostro paese continua a navigare a vista nella definizione delle proprie politiche dell’immigrazione. Il problema anche in questo caso non è nuovo e non riguarda soltanto il governo attuale, ma in tempi di sovranismo sarebbe lecito attendersi una lucida e lungimirante strategia di raccordo tra gli interessi nazionali e il mercato del lavoro internazionale. Niente di tutto questo si profila all’orizzonte. Il governo, alla sua prima prova su questa materia, probabilmente ha assunto il lavoro dei funzionari del Viminale in continuità con il passato, senza porsi il problema di riformare un meccanismo legislativo predisposto ormai un ventennio fa o quanto meno di verificare se risponde alle esigenze attuali del nostro paese e della sua economia, famiglie comprese.

Quello che c’è e quello che manca. La lettura del decreto è comunque istruttiva per chi intenda andare al di là degli slogan per comprendere qualcosa di più della varietà e complessità delle figure normalmente accomunate sotto l’etichetta-ombrello dell’immigrazione, nonché della rete di accordi, norme pregresse, interessi economici e politici che concorrono a definire le politiche in materia. Nel testo si parla infatti di cittadini stranieri che abbiano completato nel loro paese programmi di formazione finanziati dallo stato italiano (500 ingressi autorizzati); di lavoratori di origine italiana provenienti da determinate nazioni dell’America Latina (100 ingressi); di investitori, liberi professionisti, artisti di chiara fama, proponenti di “start-up innovative” (2.400).

È inoltre prevista la conversione in permessi di soggiorno per lavoro dipendente di ex-lavoratori stagionali (4.750), di ex-studenti o tirocinanti (3.500), di cittadini extracomunitari provenienti da altri paesi dell’Ue (800). Altre conversioni di permessi riguarderanno il lavoro autonomo (800 in tutto).

In sintesi, il mito di un paese autosufficiente o talmente carico di disoccupati da non aver bisogno di importare manodopera dall’estero è contraddetto dal governo stesso. La pretesa chiusura dei porti è in contrasto con l’apertura delle porte per varie categorie di immigrati, anche se venire legalmente in Italia continua a essere una lotteria per un numero ristrettissimo di fortunati.

Nello stesso tempo, risalta la mancanza di una strategia di ampio respiro, capace di configurare una rete di cooperazione con i paesi con cui abbiamo interessi in comune, compresa la riammissione degli immigrati espulsi. Un volume più adeguato di ingressi autorizzati rappresenterebbe una vera alternativa al canale dell’asilo per i cosiddetti migranti economici, che non sono criminali, ma aspiranti lavoratori.

Manca altresì una lettura più comprensiva delle esigenze di manodopera del nostro paese, che non riguardino solo il lavoro stagionale e poco altro. Investono, per esempio, i fabbisogni delle famiglie italiane in termini di servizi assistenziali e domestici. In quel campo, la strada scelta è invece la tolleranza generalizzata del sommerso. Così, mentre Germania e Giappone hanno deciso di riaprire le porte a un’immigrazione per lavoro ordinata, noi continuiamo a oscillare tra chiusure gridate, scarsi controlli e aperture interstiziali di corto respiro. (lavoce)

Maurizio Ambrosini

ULTIM’ORA. IL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN NICANDRO APPROVA IL BILANCIO. CRISI SUPERATA?

Il consiglio comunale di San Nicandro ha approvato il bilancio di previsione. Presenti tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza visto l’importanza dei punto all’ordine giorno. Superato l’ostacolo della crisi che ha visto la maggioranza divisa e che poteva sfociare anche in una fine di legislatura anticipata che, fortunatamente, è stata evitata ed evitato anche il commissariamento dell’ente.

L’ON. MATERA A SAN NICANDRO

Ieri l’on. Barbara Matera è stata a San Nicandro per il suo elettorale delle elezioni europee del 26 maggio prossimo. Ad accogliere la parlamentare europea il dirigente provinciale di F.I. Giovanni D’Emma insieme al Sindaco ed amici che da sempre condividono il progetto politico dell’area moderata di Forza Italia nel centro destra.  Una ripartenza, un confronto costruttivo che, al centro, pone i problemi che da tempo frenano lo sviluppo.

L’onorevole Matera che dal 2009 membro del parlamento europeo ha evidenziato l’importanza di Forza Italia nel PPE (Partito Popolare Europeo) e l’importanza di far conoscere le opportunità che la Comunità offre e soprattutto di non perderle con la visione di un’Europa dei popoli, un’Europa dei cittadini, un’Europa dei diritti.

TREND POSITIVO PER LA RACCOLTA RIFIUTI…MA ARRIVA L’ESTATE

La notizia che la percentuale di raccolta differenziata abbia un trend positivo è stata recepita positivamente dalla cittadinanza. Infatti l’attuale percentuale si attesta, almeno da notizie dell’amministrazione comunale, sfiora quasi il 59 per cento. Una percentuale importante che può proiettare San Nicandro nella stretta cerchia dei comuni pugliesi ricicloni con la conseguenza di un abbassamento del costo della Tari per il prossimo anno 2020.

Però, il periodo più critico per la raccolta è sempre stata la stagione estiva in quanto aumentano i residenti e, quindi, i rifiuti prodotti. In estate si verificano più episodi di degrado in quanto molti depositano l’immondizia dappertutto. L’attuale servizio sembra essere efficiente anche in virtù dei compattatori forniti dalla ditta all’eco centro comunale. Ma il problema ora è quello delle unità attualmente operative che sono insufficienti per l’espletamento del servizio che comprenderà in maniera forte anche la località di Torre Mileto. Sarebbe opportuno evitare disservizi dovuti proprio dalla carenza di personale che abbasserebbero la percentuale di raccolta differenziata.

Prevenire un problema vuol dire evitarlo e, quindi, meglio porre sul tavolo della discussione con la ditta la questione “estate senza rifiuti” che non può essere assolutamente risolta con gli attuali addetti. L’aumento delle unità è assolutamente necessario onde evitare che i buoni risultati ora raggiunti si vanificano. Non occorre solo conoscere il problema, l’intelligenza sta nella sua soluzione.

DAGLI STATES A SAN GIOVANNI ROTONDO PER STUDIARE L’ECCELLENZA NELLA RIABILITAZIONE

Studenti delle università di Rhode Island e Rafael Landivar (Guatemala) in visita al centro Gli Angeli di Padre Pio Dagli Stati Uniti alla provincia di Foggia per studiare l’eccellenza nella riabilitazione. Quattro studenti dell’Università di Rhode Island (Rachel Campagna, Conor Lovett, Erica Manchester, Tod Wright) e una studentessa della Rafael Landivar del Guatemala (Sofia Martinez), accompagnati dai docenti Jennifer Audette (University of New England), Janice Hulme e Leslie Mahler (University of Rhode Island), hanno visitato il centro “Gli Angeli di Padre Pio” di San Giovanni Rotondo.

Una full immersion di tre giorni durante la quale hanno potuto vedere il modello organizzativo e la dotazione tecnologica tra le più avanzate al mondo. A suscitare particolare interesse è stata la capacità di presa in carico a 360 gradi del paziente e la gestione delle complessità. Gli studenti hanno potuto osservare il processo di trattamento riabilitativo assistito da robot e le tecnologie in dotazione, ascoltare le riunioni di team (luogo preposto alle decisioni sui casi clinici) e le esperienze sul campo degli operatori.

L’università americana offre agli studenti del corso di fisioterapia, con il programma “Broader Experience”, l’opportunità di visitare alcuni centri di avanguardia nel mondo. Un modo concreto per allargare gli orizzonti fuori dalle mura del percorso accademico. Tra le mete già raggiunte dal programma Australia, Giappone, Cina, India, Filippine. Per l’Italia c’è la struttura della fondazione dei Frati Minori Cappuccini della provincia religiosa di S. Angelo e Padre Pio. I ragazzi hanno anche avuto modo di visitare i luoghi di culto legati al santo di Pietrelcina, a cominciare dal Santuario.

“Avevo in mente un percorso diverso, rivolto allo sport, ma dopo aver visto questo centro e la dotazione tecnologica, penso che cambier  il mio indirizzo firmativo. Davvero mi piacerebbe poter trascorrere qui almeno un anno per fare esperienza nel centro più avanzato che abbia mai visto”, ha commentato uno studente al termine della visita.

I ragazzi porteranno a casa un enorme know-how, utilissimo per il percorso di studi. Per il terzo anno si rinnova la collaborazione con il mondo accademico internazionale, mentre è già stato annunciato l’arrivo di altri studenti nei prossimi mesi.

“La Fondazione è ormai proiettata verso un’internazionalizzazione dell’offerta erogativa e, in questo caso specifico, formativa – ha spiegato Giacomo Forte, direttore dell’area strategica e comunicazione -. La Fondazione è aperta al confronto ad ogni livello e per ogni ambito di propria competenza. I Frati vogliono per le persone che assistiamo il meglio delle tecnologie e il meglio delle professionalità. Il nostro impegno, quindi, continuerà ad andare sempre in quella direzione a beneficio della nostra particolare e delicata utenza”.

SE L’ITALIA SI DISOCCUPA DEI GIOVANI

L’Italia non si occupa dei suoi giovani. Non si tratta solo della condizione lavorativa, ma del ruolo delle nuove generazioni all’interno dei processi di innovazione e sviluppo competitivo del paese. Lo mostrano i dati e il modo di raccontare la realtà.

Una cronica disattenzione. Il nostro paese non sembra animato da una grande volontà di impegnarsi per migliorare la condizione delle nuove generazioni, requisito fondamentale per mettere le basi di un solido percorso di crescita. Non si tratta solo della condizione lavorativa, ma del ruolo loro assegnato all’interno dei processi di innovazione e sviluppo competitivo del paese. Oggi l’Italia è senza progetto per il proprio futuro e i giovani italiani sono senza ruolo. I dati lo riflettono in modo coerente.

Nel 2008, all’inizio della recessione, il tasso di disoccupazione giovanile era in Italia del 21,2 per cento contro una media europea pari al 15,9 per cento, con un divario quindi di poco più di 5 punti percentuali. Nel 2018, ultimo dato completo disponibile, il tasso europeo risulta leggermente più basso rispetto al 2008 (15,2 per cento) mentre il nostro è sensibilmente più alto (32,2 per cento), con un divario salito a oltre 15 punti percentuali. Il dato mensile più recente, relativo a marzo 2019 e appena pubblicato dall’Istat, è pari al 30,2 per cento. La questione vera è allora perché dopo aver fatto crescere così tanto il valore negli anni acuti della crisi, lo stiamo ora riducendo così lentamente e con così tanta incertezza e difficoltà.

Il problema non è solo la carenza di politiche efficaci, manca a monte una vera attenzione nei confronti dei giovani e un approccio strategico nell’affrontare il tema della crescita con le nuove generazioni.

Tutto quello che riguarda i giovani è sconsolatamente al ribasso nel nostro paese rispetto al mondo con cui ci confrontiamo. Le nascite sono al ribasso, il peso elettorale dei giovani è al ribasso, gli investimenti in formazione, ricerca e sviluppo sono al ribasso, la loro presenza attiva nei processi di crescita del paese è al ribasso, di conseguenza anche la loro fiducia nelle istituzioni è bassa. Ciò che è cresciuto in questi anni tra i giovani è l’incertezza nel futuro e la mobilità verso l’estero. Quello che, a danno delle nuove generazioni, abbiamo messo in atto è il piano migliore in Europa per non far crescere il paese. E ci siamo riusciti.

Lo stesso discorso pubblico sui giovani è pieno di luoghi comuni, di schemi interpretativi datati, di superficialità nel descrivere la loro condizione. Abbiamo visto, anche sui giornali più autorevoli, servizi in prima pagina sui giovani che rifiutano offerte di lavoro ben pagate. Esempi del peggior giornalismo, quello che estrae dalla realtà i casi più in sintonia con la propria chiave di lettura e li piega in funzione del luogo comune che funziona per far notizia, senza sforzarsi di cercare di rappresentare la realtà nella sua complessità e gettar luce sulle cause.

Un ulteriore segnale che conferma la disattenzione pubblica è il basso impegno a interpretare in modo adeguato gli indicatori che riguardano le nuove generazioni. I Neet (giovani che non studiano e non lavorano) vengono spesso rappresentati in modo polarizzato come “quelli che non vogliono lavorare” o come “quelli così scoraggiati che nemmeno più cercano il lavoro”. Nessuna delle due interpretazioni è corretta. Nei Neet entrano tutti i giovani fuori dal percorso formativo e senza occupazione, ovvero tutti gli inattivi (sia chi cerca lavoro, sia chi non è interessato, sia chi è scoraggiato).

Analoga sorte subisce il tasso di disoccupazione giovanile (che, è bene chiarire, si riferisce alla classe 15-24 anni). Quando nella sua lunga cavalcata al rialzo durante la grande crisi il tasso ha superato il 33 per cento, i mass media hanno pubblicato titoli di apertura che affermavano che “oltre un terzo dei giovani è senza lavoro”. Con l’inasprirsi del fenomeno, questi titoli si sono ripetuti più e più volte, tanto che a un certo punto l’Istat ha sentito l’esigenza di diffondere, nel 2012, un comunicato stampa “di precisazione” spiegando che non corrisponde ad alcun dato reale il fatto che un giovane su tre sia senza lavoro. Rispetto a tutti i giovani, quelli che non lavorano sono oltre 8 su 10 (il complementare del tasso di occupazione), mentre chi non trova lavoro pur cercandolo (i disoccupati in senso stretto) sono meno di 1 su 10. Nessuno dei due valori corrisponde a “un terzo dei giovani”. Quindi? Il fatto è che al denominatore del tasso di disoccupazione non ci sono tutti i giovani, ma solo quelli che si offrono al mercato del lavoro (quindi non studenti e non scoraggiati o disinteressati). Nella sua nota del 2012, l’Istat precisava coerentemente che «non è corretto affermare che “più di un giovane su tre è disoccupato”, mentre sarebbe più corretto segnalare che “più di uno su tre dei giovani attivi è disoccupato”». Siamo nel 2019, il dato sulla disoccupazione giovanile è ancora superiore al 30 per cento e sui titoli dei giornali, in occasione del primo maggio, ci troviamo a leggere che “un giovane su tre non ha lavoro”. Una coazione a ripetere che ci imprigiona in un presente senza prospettiva di vero miglioramento.

Quello che manca veramente. Se non vogliamo passare così anche il primo maggio dei prossimi anni dobbiamo sforzarci di cambiare sia la qualità dell’attenzione verso i giovani nel dibattito pubblico (capacità di raccontare la realtà), sia l’approccio nelle politiche pubbliche (capacità di agire sulla realtà). Dobbiamo pensare all’Italia non come a un paese nel quale manca il lavoro per i giovani, ma nel quale mancano giovani qualificati al lavoro, la risorsa chiave per produrre crescita innovativa e competitiva. Le nuove generazioni sono quantitativamente scarse, mentre quelle demograficamente più consistenti stanno andando in pensione. Solo un paese in declino può trasformare la carenza di giovani in alta disoccupazione. Ma un paese che non investe nel capitale umano delle nuove generazioni e nell’inserimento solido nei settori più strategici e produttivi, non può crescere e condanna i giovani, pur pochi, a esser sempre più marginali. (lavoce)

Alessandro Rosina

ARRESTATO IN FLAGRANZA PER ESTORSIONE CONTINUATA AI DANNI DI DUE FRATELLI DISABILI

Nella giornata di ieri, al termine di una mirata attività investigativa, i Carabinieri della Stazione di Carapelle hanno tratto in arresto C. M., foggiano, cl. ’76, colto nella flagranza di un’odiosissima estorsione ai danni di due fratelli invalidi residenti a Carapelle.

Il C. dal settembre 2017, con minacce di ogni tipo, dalla violenza fisica fino alla morte, costringeva i due fratelli a consegnargli la tessera bancomat in occasione dell’accredito mensile della pensione di invalidità, per poi ritirare tutto il denaro presente sul conto. Le continue e costanti vessazioni del malvivente senza scrupoli avevano addirittura ridotto i due fratelli a vivere di elemosine. Non ancora però pago, recentemente aveva addirittura iniziato a pretendere, sempre a seguito di brutali minacce, la consegna anche del poco denaro raccolto dalle vittime che, ormai prostrate dai continui soprusi, hanno così finalmente deciso di denunciare il tutto ai Carabinieri.

L’attività investigativa dei militari della Benemerita ha permesso dunque di cogliere in flagranza il C. mentre, bancomat delle sue vittime alla mano, era intento a ritirare il contante presso l’ufficio postale di Carapelle.

Contestualmente all’arresto è stata deferita alla Procura della Repubblica di Foggia, per il concorso nel reato, anche Z.A., cl ’83, moglie del malvivente, con il quale condivideva il piano criminoso ed i suoi proventi.

Al termine delle formalità di rito il C. è stato tradotto presso la casa circondariale di Foggia.

“LAST MINUTE” PER APPROVARE IL BILANCIO DEL COMUNE DI SAN NICANDRO

Carissimo direttore,

ho letto  da Reggio Nell’Emilia  il tuo editoriale di domenica 28 aprile  sull’argomento del giorno  convocazione dell’assise  consiliare nella storica aula  di “Palazzo Zaccagnino”  per  il  4  maggio  in prima  convocazione ed il  6 maggio ,  in seconda convocazione,   per l’approvazione  “Last Minute”  del bilancio 2019/2021. Pure ho letto pubblicati  tanti interventi dei  giovani  in politica dell’ultima ora , mentre nulla in merito alla risoluzione della crisi da parte dei diretti interessati. Ed allora mi sono chiesto se durante la giornata intermedia  di domenica 5 maggio non sarebbe  stato utile  per   chi  oggi   “ …. fa   politica”    rileggere  la nota poesia  di Manzoniana memoria intitolata “5 maggio”  che inizia proprio  con “ Ei fu” riferendosi alla morte di  Napoleone ex  imperatore.

Pure  scrivevo  nei giorni scorsi  sul ….. “primo maggio, …. ultimo viaggio”, spero non finisca  tutto  così !

D’altronde    solo   a causa della  mancata  approvazione del bilancio triennale 2019/2021  ed annuale  ci sarà  l’avvio da parte del Prefetto di Foggia della procedura di scioglimento dell’assemblea consiliare di Sannicandro ,   a seguito del  superamento dei termini   imposti  dall’art. 151 del D.L.vo 18 agosto 2000, n. 267 ( noto come TUEL). Cosicchè ,  e per quello che è dato  leggere nel tuo Blog  alla   data ultima del 06.05.2019  si  giungerà    “Last Minute”,  nella  più assoluta incertezza  e  assenza di una dichiarata   maggioranza    preventiva     a   sostegno    del  programma  del sindaco  Costantino Ciavarella.

Come   a  dire ……. sottintendendo   o   si vota il Bilancio così com’è (ed  in  presenza di rilievi dei  revisori dei conti)  oppure  tutti a casa  (SIC!),  aprendo  così il rifatto  portone di Palazzo Zaccagnino ad un nuovo Commissario Straordinario .

In questa assoluta  incertezza a  farne le spese sarà  la città, ovviamente.

E sarebbe   così l’ennesimo fallimento della politica  e  quello che la  proprio politica   temeva    ci sarà .   Una nuova    “gestione commissariale”, per portarci fino a nuove elezioni e quindi ad un nuovo sindaco   o addirittura  un  ex ?

Ciavarella, nell’ipotesi di nuove elezioni,   pagherebbe  così   l’errore originario,   sebbene  sia stato  lui  in  prima persona, in fondo, a vincere le elezioni del  ballottaggio con una mangiata di voti,   come  ha  mancato di   sottolinearlo   in questi ultimi mesi di tribolazioni.

Il primo cittadino ha   altresì   mancato la sfida  di rompere davvero  il meccanismo della macchina amministrativa , sotto alcuni aspetti davvero “ perverso “ in assenza di una seria  revisione,   come d’altronde avviene per le auto.

E,  per quelle  che non  la   superano più volte, altro non resta che procedere alla “rottamazione”.

Il sindaco Ciavarella, si è ritrovato  così  a  sfogliare  pure lui  il vecchio “ Manuale Cencelli”  distribuendo le poltrone in Giunta secondo principi di pura rappresentanza politica e non di merito. Ed  ha  continuato in questa ottica   miope   a  ragionare così,  in questi pochi mesi di amministrazione cittadina.

Ancora oggi, nella terza Repubblica, non si sa se questo “manuale Cencelli”  esista davvero , per essere  stato   apparentemente inventato durante la cosiddetta Prima Repubblica,  ma  si fa  questo  riferimento ogni qualvolta  che   si procede   alla  spartizione di incarichi   basata su interessi politici limitati e  di corrente anziché sulla “meritocrazia” ,  alla lotta politica tra le correnti, alla lottizzazione e all’esasperata proporzionalità nell’assegnazione del potere.

In buona sostanza  chi ha vinto  è stata  la  perfetta continuità col passato,  con   postazioni da offrire a questa o quella forza politica, col risultato che ci è voluto meno di un anno per travolgere  un equilibrio,  finito  dopo la   nomina del  vice  Sindaco Calello e  le dimissioni   dell’assessore Villani.

Insomma,   il sindaco   Ciavarella  è  finito per  farsi  risucchiare dalle contrapposizioni tra partiti e partitini,  finendo  così  per restarne risucchiato. E col passare dei mesi, tra un consiglio ed un altro mancato  ed  una Giunta rimasta immobilizzata,   la situazione non ha  fatto altro  che peggiorare.

Questa  “ luna di miele “  con la città durata circa  nove mesi  è  così  finita anticipatamente  già da un pezzo con un  possibile  “abort ” . Non c’è stato  in prospettiva   l’adesione piena  ad   un  progetto comune, un’idea di città, una visione amministrativa definita a  guida  dell’azione dell’esecutivo: i diversi assessorati , come spesso da noi accade, hanno finito per fare storia a sé,  non rispondendo  alle indicazioni politiche di  una coalizione , ma  bensì hanno agito in nome e per conto proprio e neppure dei partiti che li hanno espressi.

E’ fin troppo chiaro,  che   non serve  a nessuno  arrivare all’approvazione di un  bilancio in questo quadro di incertezze,  senza una preliminare discussione ed adesione,   significa   non  poter  più  muovere  risorse  da un capitolo  all’altro,   significa   in altri termini “favorire” l’interesse di un assessore piuttosto che di un altro.

Solo così si  possono  spiegare  i   così detti “ mal di pancia”, così si  giustificano o si vorrebbero giustificare   alcuni  interventi e  le non decisioni prese  sui “ debiti fuori bilancio”   in  queste settimane e   i plausibili rilievi mossi  dai  “revisori dei conti”  sull’accertamento di responsabilità contabili  personali.

Tutto   ciò  non sarebbe  comprensibile dai   cittadini  comuni  e del perché ci troviamo  ancora una volta   a fronteggiare “debiti fuori bilancio” di una certa (in)consistenza,   se   Sannicandro   non   avesse  bisogno da anni di una  ricostruzione  del tessuto socio,  economico e culturale in assenza  strategie di rilancio  della competitività economica e  per evitare  che il comparto pubblico resti ancora  fermo  con  tanti  nodi  irrisolti anche dai posti rimasti vacanti in organico.

Sono in tanti, a sperare in una  svolta  positiva di   Palazzo Zaccagnino, ponendo fine a quelle  guerre sotterranee  che si stanno combattendo tra gruppi politici e persino in seno alle forze partitiche.

Siamo  tornati di colpo al punto di partenza. Sono passati circa 9 mesi  dal giorno dell’insediamento, ed è evidente come passi in avanti, su questioni strategiche per il rilancio della città, non siano stati fatti minimamente. Persistendo  queste  condizioni, è davvero difficile andare avanti  tra aspettative disattese   e  necessità  urgenti allo sviluppo della città  e che con tutto ciò   non ha davvero nulla a che fare.

Uno schiaffo per la città. Così, non si può proprio andare avanti. Il sindaco  Ciavarella  in questi giorni  ha provato a metterci una pezza.

In  questa  “crisi”  non c’è    stata  nessun  azzeramento della Giunta,  d’altra parte nessuno  sembra  l’abbia  formalmente  chiesta, per  quanto emerso sulla stampa locale.

“Cosa diversa sarebbe  la verifica,    che avviene quotidianamente da parte del sindaco nei confronti dell’operato degli assessori,  così come è naturale che sia  dopo  9 mesi di amministrazione,  ricalibrare  gli obiettivi  è  d’obbligo come  fare un “tagliando alla macchina comunale”. 

Rifugiandosi dietro il solito refrain, e cioè che “l’attuale maggioranza si è trovata alle prese con il lascito disastroso del passato:  settori caotici, procedimenti amministrativi  confusi e bloccati  dall’incompetenza funzionale con la “  polvere nascosta sotto il tappeto”.

Non   è sufficiente  restare in silenzio  su alcune problematiche,   e  di alcune questioni si  potrebbe ,   anzi dovrebbe ,  anche discutere:  lo sa il sindaco, lo sa la Giunta e lo sanno i consiglieri di maggioranza e minoranza. 

D’altra parte,  se  le spaccature in seno alla  maggioranza  stanno soffocando l’azione amministrativa propria della Giunta e dei Dirigenti sarebbe  inutile tirarla per le lunghe,  i problemi   resterebbero  e le  soluzioni  nel medio e lungo periodo non se ne vedrebbero.

Così,  dopo il  ballottaggio,  e con le  nomine  in Giunta di alcuni tra gli eletti più esperti   e navigati,  in  Consiglio comunale si sono ritrovati – un po’ causalmente – anche “illustri sconosciuti”    ed esperti   dei  “zomba fossi” , e la qualità del lavoro dell’assise civica ne ha  probabilmente risentito, eccome.

In questi pochi giorni che restano come “LAST MINUTE” il mio  pensiero va  al  “5  maggio“ ,  sarà per alcuni  … l’ultimo viaggio, vedremo ! Meditate gente, meditate .

Gianni Della Torre

FESTA PATRONALE 2019 AFFIDATA ALLA PRO LOCO DI SAN NICANDRO

Comincia l’iter per la prossima festa dei Santi Patroni di San Nicandro. Infatti l’amministrazione comunale ha affidato l’organizzazione della manifestazione che si terrà nei giorni 15 – 16 – 17 – 18 giugno prossimo all’Associazione Pro Loco.

A tal fine l’amministrazione comunale e la Pro Loco comunicano che martedì 7 maggio, presso la sala consiliare del comune, si terrà un incontro con tutte le associazioni di San Nicandro per la programmazione dell’evento più importante della nostra cittadina. Le associazioni verranno invitate ufficialmente con la comunicazione dell’orario di inizio della riunione.

 

ANCORA ARMI, ESPLOSIVI E STUPEFACENTI A CAGNANO VARANO. DUE ARRESTI

Proseguono senza sosta le attività dei Carabinieri nel territorio di Cagnano Varano. I militari della Compagnia di Vico del Gargano, con l’ausilio dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, hanno eseguito due arresti in flagranza di reato in due distinte operazioni. Nella mattinata di ieri, nel corso di una serie di perquisizioni e rastrellamenti in aree impervie ed isolate, i militari dell’Arma hanno arrestato il 38enne M. D. C. per detenzione illegale di esplosivi e munizionamento e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri, nel corso di una perquisizione presso la masseria del D. C., in contrada “Coppa Sant’Agata” di Cagnano Varano, hanno rinvenuto e sequestrato un ordigno artigianale di micidiale potenza contenente 120 grammi circa di esplosivo, un caricatore per pistola cal. 7,65, 3 cartucce per arma militare cal. 7,62, 3 cartucce per pistola cal. 9, una cartuccia militare per arma da guerra cal. 12,7, 5 cartucce per fucile cal. 8 e 4 cartucce per fucile cal. 12, oltre ad una canna per fucile tagliata, completa di strozzatore artigianale. Tutto il materiale era stato abilmente nascosto in un manufatto di cemento adibito a deposito di mangimi per animali. Le operazioni di perquisizione, estese poi alla casa dell’uomo, hanno permesso poi di recuperare e sequestrare 20 grammi circa di marijuana, circa 8 di hashish e 2 bilancini di precisione.  D. C., dopo le operazioni di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Questa operazione non è l’unica effettuata a Cagnano Varano dai Carabinieri negli ultimi giorni. Sabato scorso, infatti, i militari della Compagnia di Vico avevano tratto in arresto per evasione il 27enne F. P.. L’uomo, agli arresti domiciliari in seguito all’esecuzione dell’operazione “Far West” dello scorso 8 febbraio, era stato sorpreso fuori dalla sua abitazione senza giustificazione alcuna. Il F., prontamente bloccato ed arrestato dai militari, dopo la convalida dell’arresto è stato nuovamente sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

GUARDIA DI FINANZA: SCOPERTI 35 LAVORATORI IN NERO E 7 IRREGOLARI

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, durante le ultime festività, ha disposto l’esecuzione di mirati interventi finalizzati a contrastare il fenomeno del lavoro nero ed irregolare nonché la connessa evasione fiscale e contributiva, che hanno consentito di accertare l’impiego di 35 lavoratori in nero e 7 irregolari.

In particolare, in relazione al notevole incremento dei flussi turistici registrati nell’ultima settimana, i Finanzieri della Compagnia di Manfredonia hanno condotto una specifica analisi di rischio, che ha tratto spunto anche da alcune segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità “117”, individuando alcune strutture operanti soprattutto nei settori della ristorazione e dell’intrattenimento, in cui erano presenti un numero di dipendenti notevolmente superiore a quello dichiarato al centro per l’impiego.

Nel corso del primo controllo, effettuato presso una struttura di Manfredonia, sono stati individuati ben 20 lavoratori, tutti impiegati “in nero”.

Nella giornata del primo maggio, “festa dei lavoratori”, invece, è stato eseguito un ulteriore controllo, presso una struttura di Monte Sant’Angelo, al cui esito è emersa la presenza di 15 lavoratori “nero” e 7 impiegati in maniera irregolare su un totale di 38 dipendenti.

Nei confronti delle due aziende, oltre alle sanzioni amministrative previste, è stata richiesta l’emissione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale da parte dell’Ispettorato del Lavoro.

I due titolari dovranno, inoltre, provvedere alla liquidazione della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa nonché alla regolarizzazione ed alla ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti.

Il sommerso da lavoro è una forma di illegalità assai insidiosa perché, oltre a danneggiare le aziende che operano nella legalità costrette a fronteggiare la concorrenza sleale degli operatori che abbattono illegalmente i costi di gestione legati al personale, vede i lavoratori privati della certezza sulla stabilità del rapporto d’impiego e, nella maggior parte dei casi, dei propri diritti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

“SCELTA OBBLIGATA” LA RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ALLA CONFCOMMERCIO

Alla fine di oltre due ore di confronto, anche acceso, non abbiamo avuto margini per poter correggere una scelta già fatta e già agli atti. L’amministrazione ci ha detto che essa, purtroppo, era una scelta obbligata è dettata dai regolamenti regionali.

Bisognava far quadrare i conti e siccome lo scorso anno, rispetto alle famiglie, i commercianti,  hanno ricevuto uno sgravio superiore per la Tari  2017, nel 2019 toccherà a noi cedere quel terreno che pensavamo di aver conquistato  per il nostro impegno a differenziare.

Purtroppo, il ridimensionamento delle bollette del 2018, è stato il frutto di un piano finanziario sottostimato ed inadeguato e non di un miglioramento della differenziazione o di una spesa inferiore sostenuta, per la collocazione dei rifiuti presso i siti di accettazione.  Quindi nel 2019, si tornerà a pagare mediamente, leggermente al di sopra di come si era pagata la Tari nel 2017.

Alla luce di tutto ciò, siamo riusciti ad ottenere solo, la possibilità di rateizzare l’imposta in 5 rate, l’abbattimento del 50% della tassa sulle superfici dei dehors e la promessa di nessun ulteriore aumento della tassa,  all’eventuale è probabile ritocco che ci sarà a luglio. Inoltre abbiamo fortemente rinnovato la necessità di intraprendere azioni concrete,  per stanare gli evasori , per dissuadere i disonesti ed incentivare a tutti i livelli la differenziata.

Alla fine comunque, ne usciamo amareggiati, come direttivo e come imprenditori che investono in questa comunità . Non ci sentiamo premiati ed incoraggiati,  per lo sforzo e l’impegno che ci mettiamo per continuare a fare impresa in questo paese. Ci sentiamo lasciati soli,  non coadiuvati da una politica che abbia idee di sviluppo territoriale o che abbia la forza di far sentire la sua voce anche presso l’ente regionale, per far capire loro che , di questo passo e con questi meccanismi, capitoleremo .

Nessuna soluzione all’orizzonte , ci sentiamo in balia delle onde , a bordo di un paesello sfasciato , agonizzante e che sta affondando velocemnte.

La Confcommercio Sannicandro , non  intraprenderà azioni eclatanti volte a contestare questa scelta , perché, alla luce di quanto appreso, risulterebbero inutili e di nessun beneficio per la causa.

Tuttavia, sarà promotrice e disponibile ad organizzare qualsiasi manifestazione,  rivolta a stimolare l’amministrazione affinchè si intraprendano politiche di ampia portata e di ampia visione, volte a dare sviluppo e turismo al territorio.

Abbiamo un Presidente del Consiglio Foggiano ed una Deputata Sannicandrese del maggior partito di governo, una rappresentanza provinciale mai come questa volta così folta.

Per il bene del paese ed a prescindere dei colori politici di appartenenza, sarebbe opportuno spendere energie e risorse umane per interloquire ed interagire con loro.

Il Consiglio Direttivo

 

LAVORI DI RIFACIMENTO DEL MANTO STRADALE DI VIA GRAMSCI

La legge di bilancio 2019 ha assegnato ai comuni contributi per investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, nel limite complessivo di 400 milioni di euro. Ai comuni, come quello di San Nicandro, con popolazione tra 10.001 e 20.000 abitanti nella misura di 100.000 euro ciascuno.

La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria di asfaltatura della strada comunale di Via Gramsci per il tratto compreso dall’intersezione con via del Gargano fino alla rotatoria di via Torre Mileto, con rifacimento del manto di asfalto. La scelta di detto intervento è stata dettata per manutenzione straordinaria finalizzata alla messa in sicurezza e al fine scongiurare rischi per l ’ incolumità pubblica e, quindi, aggravi per il bilancio dell’ente a richieste risarcitorie.

La spesa complessiva ammonta a 140 mila euro la cui copertura per 100 mila euro che rinvengono dalla legge di bilancio 2019 e per 40 mila euro dal bilancio comunale.

FESTA PATRONALE A CAGNANO VARANO CON IL GRAN FINALE DI LUCA CARBONI

Con l’inizio della Novena ai Santi Michele e Cataldo, a Cagnano Varano è partito ufficialmente il conto alla rovescia per la tre giorni di Festa Patronale che animerà il paese garganico. La festa come ogni anno si aprirà con il pellegrinaggio alla Grotta di San Michele, a pochi chilometri dal centro garganico, l’8 maggio, e si concluderà con il concerto di Luca Carboni in piazza Giannone il 10.

Anche quest’anno, il Comitato Feste, composto da alcune associazioni locali, dalle due parrocchie e dall’Amministrazione Comunale, ha deciso di finanziare i festeggiamenti attraverso una lotteria regolarmente autorizzata dal Monopolio di Stato.

Oltre ai tradizionali tre giorni a cura del Comitato Feste e delle comunità parrocchiali, il calendario quest’anno si arricchisce di eventi collaterali a cura delle associazioni socioculturali cagnanesi.

Si parte sabato 4 maggio alle 18.30 con la presentazione del libro “La base idrovolanti di San Nicola di Varano” a cura del Gruppo di donatori di sangue Fratres di Cagnano presso l’ex convento francescano.

Domenica 5 maggio a partire dalle 16 l’associazione Montagna del Sole propone “La benedizione degli animali”, domestici e non, nei pressi della Grotta di San Michele.

Martedì 7 invece una serata all’insegna della solidarietà a favore dell’Associazione AGAPE con il concerto dei The Gordons, cover band ufficiale dei Nomadi in piazza Nicola D’Apolito.

Mercoledì 8 la Festa entra nel vivo in mattinata con il giro per le vie del paese della ‘Banda Musicale Città di Cagnano Varano”, alle ore 9,00 e ore 10,30 le Celebrazioni Eucaristiche alla Grotta di San Michele Arcangelo.

Alle 18 dopo il raduno presso la Croce con le Autorità Civili e Militari, il Pellegrinaggio verso la Grotta di San Michele Arcangelo, seguito dalla Concelebrazione Eucaristica e da artistici fuochi pirotecnici. Alle 21,30 in Piazza Giannone il concerto della Opera ‘s Band seguito dal dj set di Ilario lacobelli B2B Berry con le Radioline.

Giovedì 9 maggio alle ore 16 appuntamento con i “Giochi Cagnanesi”, a cura del Comitato feste in collaborazione con il circolo Arci arcobaleno Vecchio Frantoio e Time music: corsa nei sacchi, tiro alla fune, gara delle carrozze, torneo di braccio di ferro e cuccagna, un pomeriggio all’insegna dei giochi dei nostri nonni.

In serata alle 21.00 in Piazzetta Bellavista c’è il concerto della Banda musicale “Città di Cagnano Varano”, diretta dal Maestro Prof. Carolina Antonia Tancredi.

Venerdì 10 maggio, Festa di San Cataldo Vescovo, alle ore dopo 9,45 il raduno delle Autorità Civili, Militari e delle Associazioni a Palazzo di Città, il corteo con in testa il gonfalone si muoverà verso la Chiesa Madre dove alle 10.30 c’è Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Franco Moscone, vescovo della diocesi di Manfredonia. Seguirà la Processione per le vie del paese, accompagnata dalla “Banda Musicale Città di Cagnano Varano”, in conclusione artistici fuochi pirotecnici in piazza Giannone;

Alle ore 21.00 in Piazza Giannone: estrazione della lotteria Feste Patronali Cagnano Varano, seguita alle 22 dal concerto di Luca Carboni.

Nel frattempo, ogni sera alle 19 in Chiesa Madre si tiene la novena per la preparazione liturgica e spirituale alla celebrazione dei Santi.

Il Comitato Feste è costituito dalle  parrocchie  Santa Maria della Pietà e San Francesco e dalle associazioni: Azione Cattolica, Associazione Cuochi Gargano e Capitanata, Federcasalinghe, Le Gemme del Gargano, La Montagna del Sole, Muzia, Schiamazzi, Time Music.
Seguiranno approfondimenti sui singoli appuntamenti

L’ACQUASALA SALVERA’ IL MONDO, LA PERFORMANCE MUSICO-GASTRONOMICA DELLA PUGLIA GARGANICA

Un format concepito per portare innovazione al processo di sponsorizzazione e diffusione dei prodotti tipici Pugliesi

Il Podolicesimo Garganico, per la prima volta in Abruzzo, farà tappa a Pescara presso SPAZIO MATTA il prossimo Venerdì 24 Maggio 2019, è già si preannuncia il SOLD OUT.

“L’Acquasala salverà il mondo” è uno spettacolo teatrale, musicale, gastronomico che risvegli i sensi anche dei sassi dei brulli paesaggi della nostra fonte ispiratrice: la vacca. Con lei, per lei ed in lei parta la degna consacrazione, la conversione al movimento spirituale più antico ed innovativo di sempre: il podolicesimo. Il religioso, spirituale ritorno a quello che siamo veramente.

Un emozionante percorso multisensoriale, tra un morso di caciocavallo, rigorosamente “podolico”, e una scodella di acquasala preparata al momento. Un affascinante viaggio mistico che parte dal Gargano, dalle sue strade sterrate, dai suoi campanacci, dalla passione e dal forte senso di appartenenza alla terra d’origine dei suoi pastori.

La performance è tutto ciò! Voce di un graduale, evolutivo ritorno alla terra, al senso di noi stessi. Portavoce di un messaggio disperato, del disagio di quei “padroni” della terra che hanno provato a deturparla, dopo aver deturpato se stessi per sete di possedimenti, per rivalse contro chi governava territori vicini, per vendette contro nemici pastori. Fautrice di un messaggio forte: riappacificarsi con le proprie origini.

Con il suo spettacolo, Metano’s, impersonificandosi nel genio del suo padre creatore, il poliedrico e folle Luciano Castelluccia, coinvolge, stravolge, emoziona, crea subbuglio, per poi infondere calma, per poi ricominciare la rivoluzione del suo spettacolo enogastrofonico.

“Convertitevi al Podolicesimo, adorate il Caciocavallo”: salverà il mondo…

INGRESSO 10 EURO, RIDOTTO 8 EURO [STUDENTI, SOCI ALLEANZA 3.0, ASSOCIAZIONI CSV E FONDAZIONE ARIA]

INFO E PRENOTAZIONI: 327 8668760 | info@artistiperilmatta.org

FESTIVAL MICHAEL 2019

Da sabato 4 a sabato 11 maggio, MICHAEL – Festival del patrimonio culturale, spirituale, naturale, enogastronomico: una settimana di eventi, incontri, convegni per promuovere il “Dies Festus” dell’Apparizione dell’Arcangelo Michele sul Monte Gargano, l’8 maggio.

L’8 maggio l’Arcangelo, alla metà del VII secolo, apparve ai Longobardi per assicurare loro la vittoria sui Bizantini nella vicina Siponto. Per questo motivo i Longobardi fecero della Grotta dell’Arcangelo sul Monte Gargano il loro Santuario nazionale e di San Michele il loro protettore.

L’apertura della seconda edizione del festival è dedicata a “MICHAEL E L’EUROPA”, in gemellaggio con Mont Saint-Michel.
Tra i tanti appuntamenti, due le anteprime musicali per celebrare l’International Jazz Day dell’UNESCO: sabato 27 aprile con Antonella Ruggiero e Mark Harris, martedì 30 con The Swingbeaters.
A chiudere il festival sarà il concerto del Maestro Nicola Piovani, a 20 anni dall’Oscar ricevuto per “La vita è bella” di Benigni.

IN ALLEGATO IL PROGRAMMA COMPLETO

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ELEZIONI EUROPEE, IL PD CHIEDE SORTEGGIO E REGOLE IMPARZIALI PER LA SCELTA DEGLI SCTUTATORI

In vista delle elezioni europee del 26 Maggio il Partito democratico cittadino chiede ufficialmente al sindaco e ai membri della commissione elettorale di dare un segnale forte di cambiamento, in particolare all’assessore Berardi in quanto, la scorsa campagna elettorale, denunciò sui social in maniera alquanto colorita quello che a suo parere era un modo per fare clientelismo da parte della scorsa amministrazione. Dunque ci aspettiamo una presa di posizione forte. Da parte nostra come sempre facciamo ogni anno, chiediamo di procedere alla nomina degli scrutatori con un sorteggio trasparente che dia precedenza a studenti e disoccupati/inoccupati, iscritti all’Albo delle persone idonee a svolgere la funzione di scrutatore.

Il bando pubblico è ormai prassi in tutta Italia, anche in diversi paesi della provincia e dalla scorsa settimana anche a Foggia. Siamo consapevoli che i problemi interni alla maggioranza sono già tanti e chiedere ai membri della commissione elettorale di rinunciare alle proprie quote di scrutatori a favore di un sistema pubblico trasparente, potrebbe essere un ulteriore elemento di destabilizzazione. Ma proprio per evitare, come già sta in parte accadendo, che alcuni amministratori poco seri facciano passare i diritti e servizi pubblici per gentili concessioni personali ci sembra quanto mai improcrastinabile scardinare questo sistema.

Cari amministratori di San Nicandro, diamo un segnale di cambiamento, diciamo insieme basta al clientelismo spicciolo e poniamo in essere, una volta per tutte, una regola imparziale che valga per tutti.

Il direttivo cittadino PD

SAN NICANDRO, NOMINA DEGLI SCRUTATORI PER LE ELEZIONI EUROPEE

Il Sindaco Ciavarella, per le elezioni europee che si svolveganno il prossimo 26 maggio, ha convocato la commissione elettorale in adunanza pubblica, sabato prossimo 4 maggio, alle ore 08:30 per  procedere  alla  nomina  degli  scrutatori  che  saranno  destinati  agli  uffici elettorali di sezione.