Il Sindaco informa la città che il Comando di Polizia Locale, egregiamente coordinato dal Commissario Superiore dott. Pietro Bortone, sta effettuando, su tutto il territorio comunale, controlli volti al contrasto della diffusione epidemiologica COVD-19, e che nei giorni 17,18 e 19 marzo sono state eseguite le seguenti verifiche:
a- persone controllate n. 55;
b- persone denunciate ex art. 650 n. 4, di cui una denunciata anche per violazione art. 495 per dichiarazioni mendaci rese a Pubblico Ufficiale;
c- verifiche dichiarazioni rese n. 6;
d- chiusura di un circolo privato.
Il Sindaco nel ringraziare tutti gli operatori del Comando di Polizia Locale, per il lavoro che quotidianamente espletano in prima linea a tutela della pubblica salute, auspica che la cittadinanza intera continui sempre di più a dimostrare quel senso di responsabilità collettiva che il Governo nazionale incessantemente chiede ad ognuno di noi.
DIFFUSIONE EPIDEMIOLOGICA COVID-19 – CONTROLLI DI POLIZIA LOCALE
COME ACCEDERE AL SERVIZIO DI CONSULENZA AMBULATORIALE PEDIATRICO
In considerazione delle disposizioni regionali finalizzate al contenimento del contagio da Covid-19 sono modificate, in tutta la Regione Puglia, le modalità di accesso dei cittadini allo S.C.A.P., Servizio di Consulenza Ambulatoriale Pediatrico.
A partire da sabato 21/03/2020 e fino a diversa disposizione regionale, gli accessi alle sedi SCAP avverranno esclusivamente per via telefonica contattando i seguenti recapiti:
SCAP Foggia: 0881-736343
SCAP Manfredonia: 0884-510318
SCAP Cerignola: 0885-419868
SCAP San Severo: 0882-200547.
La disposizione nasce dalla necessità di evitare concentrazioni e affollamento dell’utenza, situazioni, queste, che potrebbe accelerare i processi di contagio.
I pediatri resteranno operativi e, telefonicamente, continueranno ad occuparsi dei casi di influenza stagionale e a gestire l’emergenza legata al Covid-19 fornendo consigli, suggerimenti, indicazioni, effettuando triage (telefonico) nei casi sospetti e guidando le famiglie dei bambini eventualmente interessati dalla emergenza.
GUARDIA DI FINANZA: CONCORSO PER 930 ALLIEVI MARESCIALLI
Sulla Gazzetta Ufficiale – IV Serie Speciale n. 18 del 3 marzo 2020 – è stato pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione al 92° corso presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di: a) n. 860 allievi marescialli del contingente ordinario; b) n. 70 allievi marescialli del contingente di mare.
Al concorso possono partecipare i cittadini italiani, anche se già alle armi che: – alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, abbiano compiuto il 17° anno di età e non superato il giorno di compimento del 26° anno di età; – abbiano, se minorenni alla data di presentazione della domanda, il consenso dei genitori o del genitore esercente in via esclusiva la potestà o del tutore per contrarre l’arruolamento volontario nella Guardia di Finanza; – siano in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione ai corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute; – seppur non ancora in possesso del citato diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2019/2020.
La domanda di partecipazione al concorso, da presentare entro le ore 12.00 del 3 aprile 2020, dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato. I concorrenti, che devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (P.E.C.), dopo aver effettuato la registrazione al portale, potranno accedere, tramite la propria area riservata, al form di compilazione della domanda di partecipazione.
È possibile presentare domanda di partecipazione per uno solo dei contingenti e specializzazioni riportati nel predetto bando. Sul sito internet è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sul concorso e prendere visione del bando.
I CONTROLLI EFFETTUATI NELLA PROVINCIA DI FOGGIA PER IL RISPETTO DELLE REGOLE COVID-19
La Prefettura di Foggia ha diramato un comunica stampa sui controlli effettuati dalle Forze di Polizia ringraziando il Questore, il Comando provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, le Polizie locali e tutti i sindaci del territorio.
Questi i dati relativi ai controlli effettuati nei giorni dal 13 al 18 marzo 2020 dalle Forze di Polizia:
- Persone coinvolte 643
- Autocertificazioni acquisite 216
- Persone denunciate ex art. 650 C.P. in ottemperanza ai DD.P.C.M 8 e o marzo 942
- Persone denunciate ex art, 495 e 496 C.P. (falsa attestazione o dichiarazione/false dichiarazioni sulla identità) 4
- Persone denunciare per altri reati 95
- Persone arrestate 9
- Esercizi commerciali controllati 625
- Titolari esercizi commerciali denunciati ex art. 650 Cpp. 68
- Titolari esercizi commerciali sanzionati amministrativamente 771
EMERGENZA COVID-19 – TUTELA DEI DATI SENSIBILI SOGGETTI POSITIVI SAN NICANDRO
Il Sindaco informa la città, a seguito delle note prot. 14170 e 14171 del 16 e 17 marzo 2020 e da ultima l’odierna nota prot. 15066, tutte a firma del dott. Angelo Borrelli – Capo Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio, di aver richiesto al Dipartimento di Prevenzione della ASL FG i dati sensibili dei soggetti che risultano positivi a tampone Coronavirus e di quelli che devono rispettare misura di isolamento fiduciario al fine di effettuare l’opportuno controllo sul territorio, svolta In loco dalle forze di Polizia Locale, fondamentale per il contenimento della diffusione del COVID-19 e per predisporre eventuale assistenza sociale per i casi di non autosufficienza.
Il Sindaco invita tutti i cittadini a restare in casa ed osservare tutte le prescrizioni normative impartite dal Governo Nazionale.
RAPINARONO ANZIANA IN ABITAZIONE. IDENTIFICATI E FERMATI
I Carabinieri di Cerignola hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di tre persone, ritenute responsabili di una rapina in abitazione consumata lo scorso 21 dicembre ad Anzano di Puglia. Il provvedimento, emesso dalla Procura della Repubblica di Foggia, è stato eseguito martedì nei confronti di un 27enne di Anzano di Puglia, un 31enne e un 36enne di Scampitella (AV), tutti già noti alle forze dell’ordine.
Il pomeriggio del 21 dicembre, una signora di 80 anni di Anzano di Puglia si trovava da sola in casa quando due individui a volto coperto ed armati di coltello fecero irruzione nell’abitazione. I due le strapparono dal collo una collana in oro, che però cadde nella maglia della vittima, e poi, mentre uno di loro, minacciandola con un coltello, le intimava di consegnargli il denaro, il complice rovistò la camera da letto. Dopo aver prelevato dal portafoglio della vittima 105 euro nonché il suo telefono cellulare, i due si dileguarono, chiudendo l’anziana vittima nell’appartamento.
Le immediate indagini svolte dai carabinieri di Anzano di Puglia e della Sezione Operativa di Cerignola, sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Foggia, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre fermati. L’acquisizione di numerosi filmati di videosorveglianza ha permesso di ricostruire i movimenti dei tre, uno dei quali, a bordo di una Fiat Punto a lui in uso, durante la rapina era rimasto all’esterno dell’abitazione dell’80enne, con il compito di assicurare la rapida fuga dei suoi due complici. I tre, inoltre, alcuni giorni fa, erano stati sentiti negli uffici della Compagnia di Cerignola e uno di loro aveva reso dichiarazioni che confermavano il suo coinvolgimento nella rapina nonché quello degli altri due indagati. Questo aveva scatenato le ire di questi ultimi, che, in alcune conversazioni captate dai Carabinieri, oltre ad ammettere di fatto le proprie responsabilità in merito alla rapina, avevano manifestato la volontà di procurarsi una pistola per eliminare il complice che aveva confessato davanti ai militari.
La Procura della Repubblica di Foggia ha pertanto emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico dei tre, ritenuti responsabili di rapina pluriaggravata in concorso. Dopo l’esecuzione del provvedimento, i tre fermati sono stati associati a due diverse case circondariali della provincia, a disposizione del Gip del Tribunale di Foggia, che ha disposto nei loro confronti la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere.
SAN NICANDRO, ABBANDONO ILLECITO DI RIFIUTI E ATTIVITA’ DI CONTROLLO
Il Sindaco ringrazia pubblicamente gli appartenenti del locale Comando Stazione Carabinieri Forestali per l’eccellente attività di controllo e verifica finalizzata a reprimere l’abbandono indiscriminato di rifiuti davanti all’Ecocentro di via del Gargano, ove sono stati sorpresi e sanzionati due soggetti residenti in San Nicandro Garganico.
IL SINDACO RINGRAZIA I CONSIGLIERI D’OPPOSIZIONE. BENE LE PROPOSTE
Per correttezza istituzionale informo la città che i consiglieri comunali di minoranza, considerata la contingente situazione, mi hanno presentato delle proposte sia di carattere economico che sociale (sospensione dei tributi comunali – risorse per le associazioni che operano sul campo in questo momento particolare, supporto psicologico per le famiglie, ecc.).
Ho immediatamente ringraziato loro e che appena mi sarà possibile insieme concerteremo il da farsi anche alla luce del Decreto Legge “Cura Italia” pubblicato in G.U. in data 17.3.2020 n., 70.
SAN NICANDRO, LA CHIESETTA DI SAN GIUSEPPE
In occasione della festa di San Giuseppe, lo studioso Emanuele Petrucci ci regala una composizione sulla Chiesetta di San Giuseppe che si erge sulla collina di fronte la città di San Nicandro.
Parole che sanno di ricordi, di tradizioni e di cultura locale. Un insieme di emozioni e sentimenti che quasi rompono la monotonia di quel luogo dove tutto è silenzio.
Una lettura che sa di amore e di curiosità per un luogo simbolo della comunità sannicandrese.
ALLEGATO
GLI ANZIANI NON POSSONO ESSERE LASCIATI SOLI
Il 27% degli 850 mila anziani pugliesi accusa limiti funzionali, fino alla non-autosufficienza parziale o totale: si tratta della percentuale più alta fra le regioni italiane (a livello nazionale il dato medio scende al 19,8%).
Gli anziani che usufruiscono del servizio di assistenza domiciliare integrata sono il 2,3% e solo l’8,3 di coloro che presentano limiti funzionali.
In questa inedita e drammatica situazione, si tratta della parte della popolazione non solo più vulnerabile al coronavirus come i dati dimostrano, ma che rischia di rimanere senza tutele e senza servizi.
Chi stava male rischia di stare peggio e a prescindere dal contagio. Peraltro in questa situazione così drammatica, anche il ricorso a servizi privati diventa difficile.
I provvedimenti adottati, in esecuzione delle disposizioni del Governo centrale per il contenimento del contagio dal Covid 19 e per la gestione di questa fase emergenziale, sono rivolti al rafforzamento dei presidi ospedalieri con specifico riferimento all’incremento della disponibilità di posti letto ed alla messa in campo di nuove figure sanitarie e parasanitarie. Ma per gli anziani non autosufficienti, che nel proprio domicilio continuano ad avere bisogno di interventi di cure e interventi riabilitativi? Le risposte non possono essere solo le iniziative di solidarietà, preziose ma
insufficienti a sostenere un bisogno, che in questa situazione diventa ragione di vita.
Sarebbe necessario che la Regione prevedesse un piano di intervento che, pianificato da ogni singola Azienda sanitaria territoriale, garantisse agli anziani non autosufficienti i servizi domiciliari (pur tutelando gli operatori con i necessari dispositivi di sicurezza), altrettanto fondamentali per la vita dei tanti anziani già in precarie condizioni di salute o che vivono da soli e terrorizzati dal rischio contagio (in Puglia sono circa 150 mila gli anziani che vivono da soli).
Peraltro, a seguito della chiusura dei Centri diurni e degli ambulatori di riabilitazione, disposta dal DPCM del 16 marzo, considerata l’emergenza e il conseguente stato di necessità, le Pubbliche amministrazioni sono chiamate a fornire prestazioni in forma individuale domiciliare o a distanza, co-progettando gli interventi con gli enti gestori. La Regione deve fornire appositi orientamenti e linee guida. Le prestazioni domiciliari integrate sono Livelli essenziali di assistenza. Siamo consapevoli dei livelli di priorità, ma non si può consentire che i percorsi di cura domiciliare degli anziani, anche non autosufficienti, possano essere depennati dall’agenda degli interventi necessari.
Il nostro modello non può essere il Regno Unito dove mettono in conto che una quota degli anziani debba essere sacrificata. Gli anziani hanno diritto a vivere e quanto più possibile circondati da cure e affetti.
Giovanni Forte
Segretario generale SPI Puglia
NIENTE ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE
Oggi è la festa del papà e la festa di San Giuseppe. Queste due ricorrenze verranno festeggiate, per la prima volta, senza le famose zeppole. Infatti, il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dice chiaramente che gli esercizi commerciali devono restare chiusi. Tra queste ci sono le pasticcerie che devono fermare la produzione.
Forse a qualche goloso dispiacerà questa situazione ma oggi è il tempo di rispettare le regole e dimostrare la nostra solidarietà agli altri.
Non sarà certo una zeppola a farci dimenticare il covid-9. Non ci resta quindi che aspettare che passi questa brutta tempesta e poi festeggeremo tutti quanti insieme e, se sarà possibile,….anche in piazza.
EMILIANO: “CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA NELLA RETE COVID PUGLIA”
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara:
“Oggi pomeriggio alle 16.12 ho firmato digitalmente l’inserimento dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo nella rete Covid Puglia. Le ragioni di questa decisione urgente sono le seguenti.
La situazione epidemiologica della Provincia di Foggia si è appalesata per prima nella sua complessità e tuttora persiste preoccupazione in relazione al numero dei casi di quarantena precauzionale, di isolamento di Covid positivi e per l’incremento significativo delle ospedalizzazioni di area medica e di terapia intensiva.
Il contenimento del contagio ospedaliero è stato affidato all’hub provinciale rappresentato dal Policlinico Riuniti di Foggia che ha dispiegato 131 posti letto tra area medica e intensiva con ulteriori possibilità di implementazione.
È apparso subito necessario l’approntamento di un Piano Ospedaliero Provinciale che integrasse la prima programmazione Regionale con il reclutamento ed integrazione alla rete COVID di altri ospedali.
In particolare è apparsa critica la situazione dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza per diversi casi di contagio, anche tra gli operatori sanitari, con ripetuti allontanamenti precauzionali e di isolamento dei dipendenti Covid positivi.
Ho ritenuto, pertanto, con disposizione del 18.03.2020 di individuare nel Direttore Generale del Policlinico di Foggia, dott. Vitangelo Dattoli, il Responsabile di un piano Provinciale di integrazione di nuovi ospedali COVID ed in particolare della riorganizzazione nella rete COVID dell’IRCCS Casa Sollievo, di intesa con l’Amministrazione dell’Ente Ecclesiastico.
PROVINCIA DI FOGGIA, LA SICCITA’ INARIDISCE GRANO E PASCOLI
Rischia di essere un disastro la prossima campagna cerealicola in provincia di Foggia. Il problema è la lunga siccità che sta inaridendo le campagne di tutta la Capitanata. Negli ultimi 60 giorni è piovuto solo in un paio d’occasioni e senza grandi volumi di precipitazioni. “Il grano, che proprio in questo periodo avvia la sua lenta e progressiva fase di maturazione, è in forte sofferenza proprio a causa dell’assenza di pioggia degli ultimi due mesi”, ha spiegato Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata. “La beffa è che, proprio nel momento in cui finalmente stanno salendo le quotazioni del prodotto, la siccità può pregiudicare in modo decisivo la quantità e la qualità del grano da raccogliere nei prossimi mesi”, ha aggiunto Michele Ferrandino, presidente provinciale di CIA Capitanata.
PASCOLI ARIDI, ALLEVAMENTI IN CRISI. La siccità sta creando una situazione critica anche agli allevamenti. I pascoli sono aridi. La vegetazione che serve a nutrire gli animali non riesce a crescere. Gli allevamenti sono costretti a sobbarcarsi costi suppletivi per nutrire il bestiame. E’ una situazione che accomuna tutte le aree della Capitanata, a cominciare dal Gargano, dove più rilevante è la presenza di allevamenti, ma anche sui Monti Dauni la situazione è sempre più critica. A testimoniare l’evidente drammaticità del momento c’è il Lago Pescara, uno specchio d’acqua alimentato dalle sorgenti che nascono sul Monte Cornacchia, la vetta più alta della Puglia: il lago è quasi completamente in secca. Sono in secca o al livello minimo anche i tanti corsi d’acqua che caratterizzano la provincia di Foggia.
LA CRISI DEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO. L’inattività di bar, ristoranti e di tutti gli esercizi della ristorazione più in generale, sta determinando una diminuzione dal 25 al 40% dei consumi di latte. Il settore lattiero-caseario è presente anche in Capitanata con alcune aziende d’eccellenza. Particolarmente critica è la situazione delle aziende che producono latte-bufalino. “E’ un grido d’allarme che raccogliamo da Lucera, in modo particolare, ma anche da altre realtà presenti in Capitanata”, ha aggiunto Cantatore. “Occorre che la Regione Puglia individui soluzioni per una situazione emergenziale che, potenzialmente, può portare in poche settimane alla perdita di molti posti di lavoro se non direttamente alla chiusura delle aziende”.
MENO 142 MILIONI DI METRI CUBICI D’ACQUA. I dati sulle risorse idriche a disposizione degli invasi di Capitanata sono allarmanti. Rispetto al 18 marzo 2019, la diga di Occhito contiene 100milioni di metri cubici d’acqua in meno. L’invaso posto al confine col Molise è praticamente dimezzato rispetto all’anno scorso. Complessivamente, i quattro invasi gestiti dal Consorzio di Bonifica della Capitanata hanno accumulato un deficit di 142 milioni di metri cubici d’acqua negli ultimi 12 mesi.
CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTO REGIONE PUGLIA 18 MARZO ORE 21.00
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, comunica che oggi 18 marzo – con aggiornamento alle ore 21.00 – sono stati effettuati 475 test in tutta la regione, per l’infezione da Covid-19 Coronavirus. All’esito di questi test 444 soggetti sono risultati negativi e 31 positivi.
In considerazione dell’elevato numero di tamponi che si sta eseguendo in queste ore nei laboratori della rete regionale, ad ora non è possibile comunicare il dato suddiviso per provincia di domicilio. Le operazioni di inserimento delle schede è ancora in corso.
Questa sera sono risultate positive una neonata di due mesi e la sua mamma, che hanno contratto l’infezione in ambiente familiare e non ospedaliero, e che da oggi sono ricoverate.
Sono decedute quattro persone: nella provincia Bat un paziente di 78 anni, provincia di Brindisi è deceduto un paziente di 71 anni, nella provincia di Bari sono deceduti 2 pazienti, uno di 81 anni e uno di 71 anni, tutti con patologie pregresse.
Con questo aggiornamento salgono a 438 i casi positivi registrati in Puglia per l’infezione da Covid-19 Coronavirus. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
COMPLETATI IN TEMPI RECORD I LAVORI DI RICONVERSIONE DEI PADIGLIONI COVID AL POLICLINICO DI FOGGIA
Il Policlinico Riuniti di Foggia per il picco e per il contagio ha dispiegato un dispositivo di 131 posti, 100 tra malattie infettive e pneumologia e 31 posti di rianimazione nel padiglione D’Avanzo e nelle sale operatorie dei Riuniti.
“I lavori di riconversione – dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – sono partiti tempestivamente e completati in tempi record: i tre padiglioni sono stati completamente reingegnerizzati dal punto di vista logistico-funzionale e impiantistico per arrivare puntuali al contenimento dell’emergenza Covid”.
L’attività di riorganizzazione non ha riguardato solo gli spazi dei 3 padiglioni ma ha interessato anche le tecnologie, la fornitura di presidi e l’assunzione di personale ausiliario, infermieristico, tecnico, sanitario e medico.
La prima linea che dovrà resistere all’urto delle ospedalizzazioni è:
- il pronto soccorso con il pre triage, il percorso dedicato Covid e la medicina d’urgenza Covid;
- le malattie infettive con 60 posti letto e con tecnologie che giungono fino alla elevata assistenza per pazienti internistici;
- la pneumologia con 34 posti letto dotata di camere a pressione negativa, settori di terapia intensiva respiratoria e tecnologia per fronteggiare i ricoveri e le emergenze respiratorie;
- la rianimazione dotata di 32 posti letto di terapia intensiva e di tutte le tecnologie di tipo intensivistico tipiche per la terapia dei casi più gravi.
COVID-19. PRIMI DUE PAZIENTI NEGATIVIZZATI DELLA PUGLIA E DEFINITIVAMENTE GUARITI
Una bella notizia ci arriva dalla Asl Bat. È stato dimesso oggi, perché guarito e negativizzato, un paziente risultato positivo al Covid-19 e ricoverato presso il reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie.
“Il paziente sta bene e può tornare a casa – dice Sergio Carbonara, Direttore del reparto di Malattie Infettive – non è più contagioso”.
Risulta negativizzato anche il paziente della Provincia di Bari che ha fatto già rientro a casa ed è definitivamente guarito.
“Questa è una bella notizia, un incoraggiamento per tutti i pazienti, i loro familiari per gli operatori e per noi – dice Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia – in questi giorni stiamo lavorando senza sosta per garantire la migliore assistenza possibile su tutto il territorio. La piena guarigione dei pazienti e il rientro a casa e alle loro vite ci dà speranza – continua Emiliano – e ci ricorda l’importanza di seguire le regole di comportamento. Ora dobbiamo essere compatti. Noi ce la stiamo mettendo tutta”.
CONTROLLI PER EMERGENZA COVID-19, RAGAZZI SORPRESI DURANTE UNA FESTA
Nonostante la campagna di sensibilizzazione #iorestoacasa, ci sono ancora alcuni “furbetti” che hanno deciso di non attenersi alle prescrizioni dettate dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri riguardanti le misure urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da Coronavirus che consente ai cittadini la circolazione solo per motivi di comprovata necessità.
Alla luce di questa situazione sono stati intensificati i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia che, oltre al contrasto di ogni forma di illegalità, hanno provveduto a denunciare numerosi soggetti per la violazione ai sensi dell’art 650 C.P.
Diffuse sono le mancanze riscontrate in capo a giovani, certamente non abituati a passare il loro tempo in “distanziamento sociale” chiusi in casa; in particolare, nel Comune di Orta Nova, i Carabinieri della locale Stazione sono dovuti intervenire per disperdere un assembramento poiché, in seguito alla chiamata di un condomino, hanno rilevato una festa in corso nei garage sottostanti.
Alla luce di questi eventi spiacevoli diviene essenziale il ruolo dei genitori che dovrebbero invogliare e sensibilizzare i propri figli a rimanere in casa infondendo in loro la giusta consapevolezza delle misure adottate.
Nel corso delle attività, i militari della Compagnia di Foggia hanno sorpreso un uomo che si aggirava in Via Candelaro in sella a una bicicletta da donna di colore rosa; insospettiti, hanno provveduto a fermare il soggetto e, nel corso dei successivi accertamenti, è emerso che l’uomo, quarantaseienne di Foggia, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari poiché tratto in arresto per furto aggravato di biciclette poco più di un mese fa, era evaso dalla propria abitazione e aveva rubato la bicicletta da un box nell’adiacente Via Rovelli.
La refurtiva,riconosciuta dal proprietario, è strata immediatamente restituita all’ avente diritto, in quel momento ancora ignaro del danno subito; a seguito di convalida dell’arresto, avvenuta in data odierna, il delinquente è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari.
CATTURATI DUE RICERCATI E ARRESTATI DUE MALVIVENTI. SI CERCA ANCORA AGHILLAR
I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia con i militari dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia e unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno continuano la ricerca degli evasi dalla Casa Circondariale del Capoluogo Dauno.
I rastrellamenti hanno assottigliato notevolmente il numero dei fuggitivi ma risulta ancora in libertà Cristoforo Aghilar, trentaseienne di Orta Nova sottoposto a fermo del Pubblico Ministero per l’omicidio della suocera lo scorso 29 Ottobre e da allora detenuto in cella.
Nel corso dei rastrellamenti nell’agro di Orta Nova e delle perquisizioni domiciliari esperite, i militari della Compagnia di Foggia, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, hanno sottoposto a fermo per ricettazione due soggetti che, nel corso di un controllo in Via Stornarella a bordo di una Fiat Punto priva di targa, oggetto di furto avvenuto in Orta Nova il 10 Febbraio, alla vista dei militari hanno tentato di darsi alla fuga per le campagne limitrofe abbandonando l’autovettura. Il loro tentativo, però, è risultato vano poiché uno è stato immediatamete bloccato, mentre l’altro è stato individuato da personale dai Cacciatori di Puglia nel corso dei rastrellamenti successivi alla fuga, all’interno di un rudere in stato di abbandono.
Le ricerche poste in essere, supportate da una corposa attività info-investigativa, hanno inoltre condotto alla localizzazione di due soggetti ricercati all’ interno di un appartamento sito, sempre ad Orta Nova, in Via Alcide De Gasperi. Su i due individui pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale Ordinario di Foggia. Entrambi i soggetti, il primo trentacinquenne e il secondo quarantatreenne, sono ritenuti responsabili del reato di ricettazione ed erano ricercati da più di due mesi.
FINANZA: EMERGENZA SANITARIA. DENUNCIATE 56 PERSONE, SEQUESTRO DI 8.820 ARTICOLI NON SICURI
I finanzieri del Comando Provinciale Foggia, negli ultimi giorni, in stretta sinergia con le altre due Forze di Polizia, coordinate dalla Prefettura di Foggia, nell’ambito dei dispostivi finalizzati alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte dall’Autorità di Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria, hanno controllato 461 persone, acquisendo altrettante autodichiarazioni, e denunciandone 56 per aver violato i divieti introdotti dall’inizio di marzo.
Tra i denunciati anche 7 titolari di attività commerciali.
In particolare, è stata proposta all’Autorità Prefettizia la chiusura di un circolo ricreativo, con annesso bar, dove sono stati individuati tre avventori ed il titolare del circolo, intenti a consumare bevande, incuranti dei divieti che dovevano rispettare.
Tutti sono stati denunciati a piede libero alla competente A.G.. Nei confronti del titolare dell’esercizio commerciale, cui è stato intimato nell’immediatezza di interrompere lo svolgimento dell’attività, è stato proposto all’Autorità di Pubblica Sicurezza, la sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande.
Ulteriori controlli, finalizzati alla repressione di ogni forma di illegalità connessa a fenomeni di concorrenza sleale e di manovre speculative sui prezzi dei beni di prima necessità hanno permesso di individuare e sequestrare, nel capoluogo foggiano, in più punti vendita, n. 2.820 flaconi, di varie dimensioni, di igienizzante per le mani.
I prodotti detergenti, venduti a prezzi sproporzionati, risultati privi di qualsiasi forma di tracciabilità e/o certificazione sulla loro origine o, in altri casi, riportanti proprietà disinfettanti, non reali, carenti di qualsiasi indicazione sulla etichetta della prescritta autorizzazione alla commercializzazione del presidio medico, che viene registrata presso il Ministero della Salute.
Infine, sono state sequestrate poco più di 6.000 mascherine monouso, nei confronti, rispettivamente, di un grossista di detersivi e di una merceria di Foggia nonché di un farmacista di Ortanova, poiché prive dei requisiti di sicurezza previsti dalle normative per la vendita al dettaglio.
In un caso le mascherine messe in vendita erano costituite da un filtro simile a quello utilizzato per le cappe dei piani cottura, avvolto e cucito in un tessuto di cotone; in un altro caso erano state utilizzate delle coppe anatomiche per signore ai cui estremi era stato cucito un elastico.
I titolari delle attività commerciali rischiano sanzioni fino a poco più di 25.000 euro.
Le attività della Fiamme Gialle proseguono, senza soluzione di continuità, per contrastare ogni forma di comportamento irresponsabile che possa pregiudicare l’efficacia delle disposizioni messe in campo dal Governo, vanificando i sacrifici che la collettività e gli imprenditori onesti stanno sostenendo con grande sacrificio personale ed economico.
DUE PASSI NELLE BELLEZZE DI SAN NICANDRO: GROTTA PIAN DELLA MACINA
Grotta di Pian della Macina
La Grotta di Pian della Macina è un luogo di grandissimo interesse geologico e paleontologico. Essa si trova in località Pian della Macina a circa 200 m. di altitudine, sulla sommità di Coppa del Mortaio, una delle alture poste a sud della laguna di Lesina. L’area è segnata da numerosi fenomeni carsici di superficie. Sono infatti presenti numerose doline di media grandezza e incisioni vallive (canale d’Irca e canale Toppa) confluenti nel vallone Scarafone che termina nella sottostante laguna. Si tratta di una grotta di facile accessibilità. L’accesso alla grotta è protetto da una rete metallica. Una breve scalinata conduce in una galleria abbastanza pianeggiante e di facile percorrenza lunga circa 30 metri conduce in un’ampia sala. La galleria è resa più articolata per la presenza di stalagmiti e colonne. Da questa galleria un pozzo-scivolo conduce in una sala che si presenta come una intricata esposizione di forme diverse di concrezioni stalatto-stagmitiche di diverse considerevoli dimensioni, colonne, formazioni a medusa, a canne d’organo, drappi. La grotta termina in basso con un altro piccolo ambiente ricco di concrezioni di notevole bellezza alcune delle quali eccentriche o formanti infiorescenze di bianca calcite effetto delle correnti d’aria che nei secoli si sono insinuate nella grotta.
Per arrivare alla grotta: Superstrada Lesina-Rodi Garganico. Giunti all’uscita per Sannicandro Garganico, continuare ancora per un chilometro dove s’incrocia sulla destra una strada carrareccia che bisogna seguire ancora per un chilometro. Si giunge direttamente nella dolina dov’è visibile la gabbia metallica che è l’ingresso della grotta.

