Home Blog Pagina 695

FESTA DELLA PARANZA 2019 A LESINA

0

Ritorna a Lesina la Festa della Paranza il 28 e il 29 settembre. La sagra del pesce di paranza nella fiera delle eccellenze artigiane. Previsto un interessante itinerario gastronomico, visite guidate e tanta musica.

Tra le tante iniziative coordinate e promosse dalla nostra associazione vi è il “GARGANO FOOD VILLAGE – a tavola con l’olio extravergine d’oliva biologico.” Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Puglia Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale ed Ambientale.
Il progetto presenta diverse iniziative, alcune sono state svolte durante la stagione estiva, altre verranno svolte nei prossimi mesi.
Una delle tante è la FESTA DELLA PARANZA di Lesina, difatti il progetto partecipa alla sagra del pesce 2019 sul lungolago della città.
Sarà possibile, nel corso della serata di domani, degustare e acquistare l’olio extravergine d’oliva di #Carpino al banco della nostra associazione.
Ovviamente …non può mancare, per l’occasione, un omaggio musicale alla nostra terra e alle sue tradizioni ed è per questo che allieteranno la serata i TARANT FOLK, giovani musicisti di #Carpino.

ECCO IL PROGRAMMA COMPLETO

SAN NICANDRO, SCIOPERO PER L’AMBIENTE: GLI STUDENTI PULISCONO LE AREE SCOLASTICHE

0

Nella giornata del 3º Global Strike For Future di oggi, venerdì 27 settembre, gli studenti delle scuole superiori di San Nicandro si sono adoperatati per l’ambiente con azioni di sensibilizzazione molto evidenti.

Infatti, come si evidenzia dalle foto, stanno ripulendo tutte le aree scolastiche degli istituti di Portone Perrone muniti solamente di guanti e di sacchetti contenitori. Un bellissimo gesto che evidenzia quanto importante sia il tema ambientale per tutti e, soprattutto, per le nuove generazioni.

Intanto, il Ministero dell’Istruzione ha invitato le scuole e i docenti a valutare la possibilità di ritenere “giustificata” l’assenza degli studenti della giornata di oggi con la seguente nota: “In previsione dell’ampia adesione degli studenti italiani alle iniziative locali, alle quali molto spesso le istituzioni scolastiche e le associazioni studentesche hanno fornito il proprio supporto organizzativo, l’onorevole Ministro Fioramonti esprime l’auspicio che le scuole, nella propria autonomia, possano considerare l’assenza degli studenti per la giornata del 27 p.v. motivata dalla partecipazione alla manifestazione, utilizzando le ordinarie modalità di giustificazione delle assenze adottate dalle stesse scuole. Si invitano, inoltre, i Collegi dei docenti a valutare la possibilità che tale giornata non incida sul numero massimo delle assenze consentite dal monte ore personalizzato degli studenti, stante il valore civico che la partecipazione riveste”.

INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E DI RESTAURO PER PALAZZO FIORITTO

0

 

La Regione Puglia, al fine di salvaguardare e valorizzare i beni immobili, pubblici o privati, del patrimonio culturale (Codice dei beni culturali e del paesaggio) che hanno valenza storico, culturale, religiosa e sociale, sostiene, nel rispetto delle competenze statali in materia di tutela, interventi di manutenzione straordinaria e di restauro conservativo che assumono carattere di urgenza con un contributo in conto capitale.

L’Amministrazione Comunale di San Nicandro ha inteso sviluppare ogni azione finalizzata alla salvaguardia e valorizzazione dei beni immobili, del proprio patrimonio culturale e ha redatto una proposta progettuale per la realizzazione dell’intervento avente ad oggetto la manutenzione straordinaria e di restauro conservativo degli affreschi di Palazzo Zaccagnino, attualmente adibito a sede Comunale.

Per tale intervento sono stati richiesti euro 352.000.

 

FESTA DEI NONNI PRESSO LA R.S.A. “SAN RAFFAELE” DI SAN NICANDRO

0

La Festa dei Nonni, istituita nel 2005, riconosce ufficialmente il ruolo fondamentale dei Nonni nella nostra società, in special modo nell’aiutare la famiglia ad accudire i nipoti. L’amministrazione comunale di San Nicandro ha, quindi, organizzato il 2 ottobre 2019 presso la R.S.A. “San Raffaele” di San Nicandro la Festa dei Nonni.

Per questo evento di festa il Gruppo Folk Sannicandrese spesso si è recato presso la struttura del San Raffaele per allietare alcune giornate degli ospiti e, anche il 2 ottobre, sarà presente con il loro repertorio. Sono state sentite le Insegnanti delle classi V del “Plesso Zuppa” che ogni anno vanno a fare visita agli ospiti del San Raffaele in onore della Festa dei Nonni.

A SAN MENAIO FESTA PROVINCIALE DI “FRATELLI D’ITALIA”

0

Presso l’Hotel Resort Orchidea Blu di S. Menaio comincia oggi per terminare domenica prossima la Festa Provinciale del partito “Fratelli d’Italia” con lo slogan “Verso il 2020: Fratelli d’Italia forza determinante per il riscatto della Puglia”.

IN ALLEGATO IL PROGRAMMA DELLE TRE GIORNATE

PER FINANZIAMENTI ALLO SPORT IL COMUNE CANDIDA IL CAMPO SPORTIVO DI SAN NICANDRO

0

Il comune di San Nicandro intende partecipare all’avviso pubblico per il finanziamento di interventi volti al potenziamento del patrimonio impiantistico sportivo. Ha perciò approvato il Progetto Preliminare inerente il recupero funzionale e la ristrutturazione della palestra comunale e gli spogliatoi siti presso il Campo Sportivo Comunale. Totale finanziamento richiesto 100 mila euro.

UN ITINERARIO PER SCOPRIRE IL GARGANO DELLE CAVERNE, DALLA PREISTORIA A SAN MICHELE

0

La giornata dedicata al millenario culto di San Michele Arcangelo, quella del 29 settembre, diventa l’occasione per conoscere il Gargano segreto.

A Cagnano Varano, infatti, è prevista una visita guidata che permetterà di immergersi nella storia del Gargano attraverso le sue grotte, usate dall’uomo come abitazioni, luoghi di lavoro e per praticare culti.
Quello di domenica sarà un percorso a tappe nella storia dell’uomo dalla preistoria ai giorni nostri: si comincerà dalla grotta di Tommasone che, grazie ad alcuni graffiti, testimonia la presenza dell’uomo qui da decine di migliaia di anni per poi proseguire ai “Pannoni”, inaspettate grotte a picco sul Lago di Varano utilizzate nel medioevo come abitazioni e luoghi di ricovero degli attrezzi da pesca; il tour si concluderà nella Grotta di San Michele Arcangelo di Cagnano Varano, meno nota di quella di Monte Sant’Angelo ma ugualmente suggestiva e frequentata persino dalla preistoria.

Con la guida turistica Domenico Antonacci, dunque, si conoscerà meglio l’intricato culto di San Michele Arcangelo, protettore della Provincia di Foggia (ne è il simbolo ufficiale) e sintesi del sincretismo tra cristianesimo e religioni pagane, capo delle milizie celesti e colui che, secondo le credenze popolari, combatte il diavolo nelle grotte del Gargano.

La visita guidata si svolgerà nella mattinata, non richiede preparazione fisica specifica ed è adatta anche a famiglie e bambini.

Informazioni al 3931753151.

SVOLTA A META’ SULL’IMMIGRAZIONE

0

Le aperture di Francia e Germania sulla redistribuzione delle persone salvate in mare e candidate all’asilo hanno fatto parlare di svolta nelle politiche migratorie. Rimangono però incertezze e ambiguità. Perché in realtà serve tutta un’altra politica.

Fine dell’auto-isolamento italiano. Redistribuzione dei migranti e rotazione dei porti di approdo: questi sono solo alcuni dei punti dell’accordo raggiunto durante il vertice di Malta. Le aperture di Francia e Germania sulla redistribuzione delle persone salvate in mare e candidate all’asilo sono state salutate come una svolta. L’Italia non è più lasciata sola, si sottolinea con forza, mentre sul fronte sovranista si enfatizza la (lieve) ripresa degli sbarchi, ora soprattutto spontanei, come l’alba di una nuova invasione.

Gli elementi positivi non mancano. L’Italia davvero non è più sola, perché ha smesso di auto-isolarsi, di perseguitare le organizzazioni non governative impegnate nei soccorsi nel Mediterraneo, di provocare i governi europei nostri partner, per sedersi finalmente a un tavolo con loro. Ora si discute seriamente del superamento degli accordi di Dublino, e i due paesi guida della Ue hanno sostanzialmente accettato l’idea che chi arriva dal mare in cerca di asilo non vada lasciato a carico unicamente del paese di primo approdo. L’apertura è favorita dagli attuali modesti numeri di persone da accogliere, ma basterà che i gendarmi ingaggiati per sorvegliare dall’esterno le nostre frontiere (come Turchia, Niger, Libia o Tunisia) abbassino la guardia per rilanciare le partenze. La nuova emergenza a Lesbo ne è una spia. Parlare dell’hotspot di Lampedusa in crisi di sovraffollamento (90 posti e oltre 200 arrivi) testimonia che è facilissimo immaginarsi dei flussi debordanti.

La questione irrisolta. Zone di incertezza e ambiguità tuttavia restano. Come ha ricordato Sergio Mattarella, non è stato ancora messo nero su bianco se a essere redistribuiti saranno i richiedenti asilo, ossia sostanzialmente coloro che sbarcano, una volta identificati, oppure soltanto i rifugiati riconosciuti dopo un complesso processo di accertamento della fondatezza della richiesta di protezione. Sembra si vada nella prima direzione, quella auspicata dall’Italia, ma bisognerà leggere il testo dell’accordo fin nei dettagli, in cui come è noto ama nascondersi il Maligno. Inoltre, le sanzioni a carico dei paesi che non vogliono condividere l’onere dell’accoglienza rimangono sulla carta: si parla di miti compensazioni economiche che i sovranisti del gruppo di Visegrad si dichiarano dispostissimi a pagare.

I rimpatri rimangono in gran parte un’aspirazione. Forse farne una politica europea aiuterà ad alzare i numeri, ma è difficile nutrire illusioni. Nessun governo democratico ha mai ottenuto grandi successi in materia. Le alternative ai rischiosi viaggi per mare, come i corridoi umanitari e più in generale i reinsediamenti, nonché un’accoglienza dignitosa in paesi sicuri prossimi a quelli di origine, sembrano rimanere fuori dal perimetro della discussione.

Ma a mio avviso il problema consiste nel ridurre le politiche migratorie alla gestione dell’asilo e nel ridurre l’asilo alla redistribuzione concordata dei richiedenti.

L’opinione pubblica, fuorviata dalle strumentalizzazioni politiche, è diventata iper-sensibile alla questione sbarchi. Di conseguenza, qualche centinaio di persone accolte in più o in meno vengono sbandierate come la dimostrazione del successo o dell’insuccesso nel gestire l’immigrazione. Si parla continuamente di “migranti” intendendo i profughi, di “gestione dei flussi” intendendo la gestione degli sbarchi. In Italia i rifugiati e richiedenti asilo erano a fine 2018 un po’ meno di 300 mila su oltre 5 milioni di immigrati.

L’immigrazione è un fenomeno molto più ampio e variegato rispetto agli sbarchi e all’asilo. Confonderli non è soltanto un errore sul piano cognitivo e culturale, ma una distorsione che blocca altri necessari adeguamenti delle politiche migratorie. Per esempio, una nuova legge sulla cittadinanza capace di sanare un ritardo ormai imbarazzante del nostro paese rispetto agli altri paesi compiutamente democratici nella Ue e nel mondo occidentale.

Quanto al tema specifico della gestione dei richiedenti asilo, è evidente che la politica internazionale richiede mediazioni e compromessi. La redistribuzione dal punto di vista italiano è già un successo. Ma è sconcertante che non ci si ponga il problema delle aspirazioni e dei legami dei diretti interessati. Non ci si domanda se ha senso spedire in Romania o in Portogallo persone che vogliono andare in Germania, ben sapendo che lì troveranno maggiori opportunità nel mercato del lavoro e nel sistema di welfare. Serve in realtà un’altra politica, che rimborsi i paesi più accoglienti e lasci ai rifugiati la libertà di progettare la loro nuova vita.

La svolta dunque c’è, ma è ancora gracile. Forse promettente, ma incompiuta. (lavoce)

Maurizio Ambrosini

L’ON. FARO SOLLECITA LA PROVINCIA DI FOGGIA PER IL PONTE DI ASCOLI SATRIANO

0

L’On. Marialuisa Faro, del M5s, sollecita la Provincia di Foggia in merito all’intervento di restauro e le misure straordinarie di tutela e di conservazione del Ponte Romano di Ascoli Satriano (Fg). Nei giorni scorsi è stata inviata una lettera di sollecito indirizzata alla Provincia di Foggia.

“Con riferimento al Ponte Archeologico di epoca romana sito in Ascoli Satriano, il MIBAC mi ha informato che la Soprintendenza, in seno al Tavolo tecnico istituito dalla Provincia di Foggia, proprietaria del bene, richiamando gli obblighi conservativi in capo alla proprietà, ha espresso la necessità di effettuare indagini statiche propedeutiche al progetto di restauro e consolidamento.  Risulta che a febbraio scorso è stato nominato un professionista per la redazione dell’indagine strutturale. Si evidenzia che, nonostante l’ordinanza di divieto di transito, il ponte continua ad essere costantemente attraversato dai veicoli agricoli e automobili e ciò con notevole pericolo per l’incolumità pubblica e per la staticità e la conservazione del bene archeologico”. Si legge nella lettera inviata dall’On. Faro.

Preoccupazione anche dal M5s di Ascoli Satriano, il consigliere comunale Potito Antolino rimarca l’urgenza di intervenire tempestivamente per salvare e tutelare il ponte.

La missiva è stata inviata il 16 settembre del 2019, ad oggi non c’è stata nessuna risposta da parte della Provincia di Foggia.

FIERA DI OTTOBRE, LE PRIME ANTICIPAZIONI

0

Il Comitato Feste Patronali si accinge a rendere noto il programma della 177^ Fiera di Ottobre di San Nicandro. Intanto si apprendono alcune anticipazioni.

Domenica 6 ottobre, alle ore 20:30, in Piazza 4 Novembre, grande festa di piazza con il Tributo a Renzo Arbore e alla Orchestra Italiana con il gruppo “La Mmuina” che, questa estate, è stato protagonista di molte serate nei centri garganici con consensi e successo di pubblico sempre crescenti.

MA QUANDO APRIRA’ IL CENTRO LUDICO PER L’INFANZIA DI SAN NICANDRO?

0

Alcune famiglie che hanno iscritto i lori figli al Centro ludico per l’infanzia di Via Lauri di San Nicandro hanno chiesto a Civico93 le motivazioni della completa chiusura del Centro che avrebbe già dovuto essere in funzione dal 1° di settembre. Le domande presentate sono state 24 e, se non si accelerano i tempi per una immediata apertura, quel numero è destinato ad abbassarsi in quanto le famiglie potrebbero, giustamente, iscrivere i loro figli presso altre strutture similari della nostra cittadina.

Si dice che la motivazione è il bando che l’ambito di San Marco in Lamis non ancora pubblica per l’affidamento della struttura e, di conseguenza, tutto rimane congelato. In verità non è proprio così in quanto, in attesa del bando che riguarda i tre comune di San Nicandro, San Marco in Lami e San Giovanni Rotondo, era possibile una proroga nelle more della pubblicazione del bando stesso. Tutto questo non si è verificato e la situazione è ferma con la chiusura del Centro.

Se non si provvede con estrema urgenza alla definizione degli adempimenti necessari si rischia fortemente che la struttura, per carenza di bambini, possa non essere affatto utilizzata almeno per il corrente anno scolastico.

IL PIRATA BARBAROSSA SUL GARGANO E LA LEGGENDA DEL TESORO SEPOLTO A KALENA

0

«Is Morus! Is Morus! Li turchi Li turchi». Così gridavano i torrieri del mar Tirreno e dell’Adriatico quando avvistavano le navi dei pirati all’orizzonte. E gli abitanti dei paesi costieri fuggivano verso l’interno, cercando di salvare il salvabile… Niente di nuovo sotto il sole. La pirateria era praticata sin dall’antichità dai «popoli del mare»: i Cretesi, i Fenici, i Greci e gli Etruschi, forti della loro talassocrazia, attaccavano le navi nemiche per impossessarsi di merci e uomini. I Romani, non riuscendo a debellare il fenomeno, avevano varato un’apposita legge, la “Lex Gabinia de piratis persequendis” (67 a.C.), che diede a Pompeo i pieni poteri. Ci fu una tregua, ma a partire da VII sec. d.C. il Mediterraneo tornò ad essere “infestato” dai pirati, questa volta musulmani: la “Gihàd” islamica (lotta contro gli infedeli) si tradusse in attacchi alle navi cristiane, costrette a ridurre i traffici nel Mediterraneo. Il Gargano e le Tremiti furono più volte oggetto di questo assalto. L’abbazia di Santa Maria di Kàlena fu assalita da Khair ad- din. 

Raccontiamo qui brevemente la storia di questo mitico corsaro del Saladino.

Dopo il 1492 le isole e le coste del Mediterraneo divennero il rifugio di centinaia di migliaia di mori, cacciati dopo l’unificazione della Spagna da Ferdinando il Cattolico e Isabella di Castiglia. La politica spietata dei “re cattolicissimi” contro i moriscos contribuì alla fondazione di veri e propri stati barbareschi, che trovarono nei pirati e corsari dei leader spregiudicati e intelligenti, strenui oppositori degli spagnoli.

Essi si spinsero nel Mediterraneo, effettuando sbarchi e saccheggi lungo le sue coste. I nomi dei pirati che terrorizzavano le popolazioni del Gargano sono ancora vivi nell’immaginario collettivo dei paesi di mare. Fra i più noti vi fu Kair ad-Din (1475–1546), detto il Barbarossa[1].

Non mancano suggestioni e leggende legate a questo famoso corsaro, riferibili a un luogo-simbolo dell’immaginario collettivo di Peschici. Dall’abbazia benedettina di Santa Maria di Kàlena, un camminamento sotterraneo portava alla “caletta” del Jalillo: serviva ai frati per sfuggire alle frequenti scorribande saracene. Si racconta di un antico tesoro di Kair ad-Din: un vitello d’oro posto come cuscino a una fanciulla morta e seppellita nella cripta nell’abbazia di Peschici (probabilmente la giovane moglie del corsaro). Denominato il Barbarossa [2], questi fu al servizio del sultano Solimano (1520-1566), che gli affidò il comando supremo della flotta ottomana.

Khair-ad-din e i suoi fratelli Arug e Isac ereditarono lo spirito combattivo e l’amore per il mare dal padre Giacobbe (un giannizzero musulmano che dopo aver partecipato alla spedizione per la conquista dell’isola di Lesbo, stabilita qui la sua residenza, si era trasformato in un marinaio dedito al commercio nell’arcipelago greco); la madre, figlia di un prete copto, inculcò loro una forte religiosità, che si tradusse nello stimolo alla guerra santa (gihad). Al comando di una galea, i fratelli Barbarossa esercitarono il commercio e la pirateria al largo di Rodi. In seguito ad un attacco dei Cavalieri di Malta (irriducibili nemici dei musulmani), Isaac morì; Arug e gli uomini dell’equipaggio furono catturati. Incatenati ai banchi di voga delle galee, per un paio d’anni, remarono a suon di scudisciate come tutti i “galeotti” di quel tempo.

Il pirata Barbarossa

Arug, liberato dopo il pagamento di un riscatto, si diede alla pirateria con i fratelli, concludendo un accordo con il sultano di Tunisi: in cambio di un decimo del bottino, trovò un sicuro rifugio in quel porto. Il commercio cristiano subì perdite considerevoli.

I fratelli Barbarossa spadroneggiavano sul tratto di costa da Tripoli a Tangeri. Arug si proclamò re di Algeri. Quando questi fu sconfitto e ucciso con tutti i suoi uomini, fu un momento di tragedia e di lutto per la sua famiglia. Khair ad-din dopo averlo atteso invano ad Algeri, assunse il comando della flotta. Selim I, sultano di Costantinopoli ricevette la notizia della morte di Arug da una galea inviata da Khair ad-din alla “Sublime Porta”, che gli donò le province del nord Africa da lui conquistate. Il Barbarossa sapeva che il sultano era impegnato nella conquista della Siria e dell’Egitto, e non poteva occuparsi di questi territori. Selim, infatti, lo ringraziò e lo nominò suo “Beylebey” vale a dire governatore. Khair ad-din ottenne così la protezione della potenza ottomana, e, di fatto, il riconoscimento del governo personale su queste terre.

Carlo V di Spagna corse ai ripari: nel 1519 incaricò l’ammiraglio Ugo de Moncada di procedere alla riconquista d’Algeri, ma la sua flotta fu distrutta da una violenta tempesta. Khair ad-din consolidò il suo potere conquistando, tra gli anni 1520 al 1529, tutta la costa africana. Organizzò una flotta potente, che operò nel Mediterraneo con azioni mirate, seguendo un piano generale, e attaccando le navi cristiane dalle Baleari alla Sicilia, dalla Sardegna al Lazio e alle coste spagnole. Con lui vi erano i migliori marinai musulmani: Draguth; Sinam (“l’ebreo di Smirne”); Aydin (cristiano rinnegato detto il “terrore del diavolo”) e molti altri. Tutte le navi che incapparono nella potente flotta dei luogotenenti di Khair ad-din furono saccheggiate e gli uomini dell’equipaggio schiavizzati.

Nel 1533 Solimano invitò a corte Khair ad-din, affidandogli un incarico importante: la ricostruzione e l’organizzazione della flotta ottomana. Il Barbarossa si gettò con entusiasmo in questa nuova impresa. Gli arsenali della Sublime Porta lavorarono a ritmo serrato per tutto l’inverno del 1534: in primavera più di 80 navi furono pronte agli ordini del nuovo ammiraglio. Quando Khair ad-din lasciò il “Corno d’Oro”, accompagnato dall’ammirazione dei figli di Maometto, il terrore corse lungo le isole cristiane dell’Egeo, e si propagò man mano sui lidi più lontani dove, dalle torri di guardia, vedette timorose scrutavano il mare. Le acque azzurre dello Ionio furono rotte dalla voga ritmata dei turchi, il Barbarossa si diresse a nord, mise a sacco le coste italiane, attaccò Sperlonga. A Fondi (in provincia di Latina) cercò di rapire Giulia Gonzaga, augusta preda destinata a Solimano, che riuscì a fuggire nella notte.

La Tunisia in mano del Barbarossa era una minaccia talmente grave per i possedimenti spagnoli di Sicilia e dell’Italia meridionale che Carlo V ordinò un attacco decisivo. Una spedizione al comando di Andrea Doria investì La Goletta : il 14 giugno del 1535, navi spagnole, del papa, del vicerè di Napoli e dei cavalieri di San Giovanni, sbarcarono uomini e cannoni. Una sommossa interna di schiavi cristiani accelerò la caduta di Tunisi. In Europa un sospiro di sollievo salutò questa vittoria cristiana. A Bona, dove si era ritirato, il Barbarossa armò prontamente 26 galeotte e prese il mare, arrivò alle Baleari. Il saccheggio fu spietato, uomini e donne trasportati ad Algeri, furono rivenduti come schiavi.

Il Doria e il Barbarossa non si scontrarono mai direttamente: ora è Andrea Doria che cattura navi turche nello Jonio, ora è il Barbarossa che infierisce sulle coste pugliesi.

Nel 1537 i turchi cinsero d’assedio Corfù con un grande spiegamento di forze, 100 galee e 25.000 uomini, i cristiani resistettero. Nel 1538 una nutrita flotta di navi venete, genovesi, spagnole e pontificie si concentrò nei pressi dell’isola, e attese Andrea Doria con i suoi 50 galeoni. Khair ad-din aveva già schierato le proprie navi, 150 galee nel golfo di Arta, su una linea a mezzaluna che consentiva di concentrare il fuoco di tutti i cannoni sullo stretto canale d’ingresso. Gli avversari studiarono le rispettive mosse: Andrea Doria si diresse verso sud con l’intenzione di attaccare i possedimenti del sultano, Kair ad-Din salpò e inseguì la flotta cristiana, che per il cattivo tempo si disperse lungo le coste.

Solo a Lepanto ci sarà la riscossa cristiana. Il 19 ottobre del 1540, 200 galeoni, 50 galee, 25.000 uomini al comando di Andrea Doria circondarono la città. Barbarossa era assente: il suo vice Hasan assunse la difesa, le navi spagnole furono disperse da un’improvvisa tempesta. Carlo V non aveva seguito i consigli di chi riteneva la stagione inadatta alla spedizione, e si ripetè il disastro della spedizione di Moncada: il vento di burrasca distrusse 140 navi. Gli equipaggi spagnoli furono decimati dai turchi. I Cavalieri di Malta furono gli ultimi a lasciare il campo, coprendo la ritirata. Ancora oggi quel luogo è chiamato “sepolcro dei cavalieri”.

Un fatto nuovo portò la costernazione nel mondo cristiano, Kair ad-Din si alleò, per conto del Sultano, con la cattolicissima Francia di Francesco I: nel 1543, 100 galee turche aiutarono i francesi contro Carlo V.

Mentre navigava alla volta di Marsiglia, Khair ad-din assalì Reggio Calabria dove rapì un’avvenente fanciulla diciottenne, Dona Maria, figlia di un governatore spagnolo, e la sposò. Assalì poi Gaeta e Nizza. Nella primavera del 1544 saccheggiò le isole d’Elba, di Ischia e Procida, e impose dei tributi alle isole Lipari. Il suo rientro a Costantinopoli fu un vero trionfo: venne acclamato “re del mare”. Per merito suo, la potenza ottomana si impose su tutto il Mediterraneo. Nel luglio del 1546, una violenta febbre lo uccise, all’età di 63 anni. Ancora oggi i Turchi ne ricordano le gesta. Nelle vicinanze di Galata, ad Istanbul, una maestosa cupola ricopre la tomba del protettore dell’Islam: il suo spirito indomito aleggia ancora sul Mediterraneo. (bonculture)

1 Cfr. M. VERONESI, Storia della

pirateria. in http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/pirati3.htm; BONAFFINI GIUSEPPE (a cura di), La vita e la storia di Ariadeno Barbarossa, Sellerio Editore, Palermo, 1993.

www.corsaridelmediterraneo.it.

Teresa Raunzino

MONDE – FESTA DEL CINEMA SUI CAMMINI

0

A sessanta anni dalle riprese sul Gargano, la locandina di #Mònde2019 rende omaggio a Gina Lollobrigida e al film #LaLegge di Jules Dassin

Lo scatto scelto per rappresentare la seconda edizione di “Mònde” – dal 10 al 13 ottobre a Monte Sant’Angelo – è parte di un servizio fotografico realizzato sul set di Dassin dal grande fotoreporter italo-francese #JackGarofalo e vede come protagonista, immersa in un incontaminato mare garganico, un’iconica Gina Lollobrigida insieme ad un puledro di asino, animale tipico del Gargano e simbolo della laboriosità della sua gente ma anche del viaggiare “lento”, tema portante della kermesse.

La 2^ edizione di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini”, il Festival ideato e organizzato da MAD – Memorie Audiovisive della Daunia, è stata presentata alla 76^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
Domenica 1 settembre, all’Hotel Excelsior presso la Fondazione Ente dello Spettacolo, “Mònde” è stato protagonista, insieme a “Social Film Fund Con il Sud” e ai progetti “Ciak” e “Circe”, del focus dedicato alle produzioni sostenute da Apulia Film Commission e Regione Puglia.

«Un Festival come “Mònde”, oltre a valorizzare gli aspetti legati al racconto cinematografico del territorio, interviene anche sulla rigenerazione paesaggistica nella sua accezione immateriale, un tema di assoluta attualità che include anche l’innovazione sociale. Ma è anche un festival capace di fare sistema nella complessiva strategia culturale regionale», ha spiegato l’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone durante l’incontro cui hanno preso parte anche la presidente della Fondazione Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco, il direttore generale di Apulia Film Commission Antonio Parente e il direttore del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia Aldo Patruno.
A sottolineare l’importanza dell’aspetto strategico dei progetti della Regione Puglia è stata Simonetta Dellomonaco, che ha affermato: «Quello della rigenerazione paesaggistica è un tema culturale. “Mònde”, oltre a valorizzare gli aspetti intangibili, quindi culturali, interviene sulla narrazione del paesaggio che costituisce la percezione dello stesso».

«“Mònde” è un festival cinematografico legato ai cammini. E proprio i cammini e gli itinerari culturali sono una delle strategie fondamentali delle politiche della Regione Puglia. Il 18 ottobre, infatti, si terrà per la prima volta a Bari l’Assemblea Europea delle Vie Francigene, che porterà al riconoscimento della Francigena del Sud come itinerario culturale del Consiglio d’Europa. E Luciano Toriello, direttore artistico di “Mònde”, raffigura la sintesi di tutto questo», ha dichiarato Aldo Patruno.

A rappresentare al Lido “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” il direttore artistico Luciano Toriello, che ha affermato: «Essere presenti alla Mostra del Cinema di Venezia è un’importante opportunità per presentare la nostra idea di festival alla stampa e al pubblico delle grandi occasioni. In un territorio – quale il Gargano – meritevole di attenzione, la forza e l’originalità di “Mònde” risiedono nel coniugare il cinema con un’idea di turismo sostenibile e destagionalizzato. E stiamo lavorando con impegno per rendere il nostro un modello vincente ed esportabile».

La 2^ edizione di “Mònde” – il cui nome si rifà al termine dialettale con cui è chiamata la cittadina di Monte Sant’Angelo, ma al contempo rimanda anche al “mondo”, ad una dimensione più alta e universale – si terrà da giovedì 10 a domenica 13 ottobre 2019 nella cornice unica e suggestiva dello storico Rione Junno di Monte Sant’Angelo e all’interno del Parco Nazionale del Gargano.

“Mònde” è un festival cinematografico dedicato al tema del viaggio, in tutte le sue sfumature ed accezioni, ma comprende anche escursioni e camminate, “Gargano DOC – Scuola del documentario sui Cammini e gli Itinerari Culturali”, workshop, incontri con gli autori, mostre e concerti, momenti di conviviale condivisione.
E infatti, durante i giorni della Festa, Monte Sant’Angelo diventa meta e punto di partenza di ogni viaggio, pellegrinaggio e cammino, luogo di scambio, di incontro e confronto aperto tra Arti e Culture.
Oltre a “Mònde”, MAD – Memorie Audiovisive della Daunia ha presentato, in veste di produttore, il nuovo documentario diretto da Luciano Toriello, “La luce dentro”, vincitore del bando “Social Film Fund – Con il Sud” di Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD. Un bando alla prima edizione, nato con l’obiettivo di dare vita a un “racconto per immagini” del Sud attraverso i fenomeni sociali che lo caratterizzano, promuovendo l’incontro tra imprese cinematografiche con enti del Terzo settore e del volontariato meridionale.

PREMIO CAPITANATA POESIE 2019

0

In arrivo la 3^ edizione del Premio Capitanata Poesie organizzato dai Peti della Capitanata.

In allegato il bando di partecipazione.

RECUPERATO IL TRABUCCO DI BARLETTA E NESSUNO PENSA A QUELLI DI TORRE MILETO

0

“I cittadini di Barletta torneranno a guardare quell’orizzonte che i nostri genitori e nonni tanto amavano. Un orizzonte con il trabucco sul mare: patrimonio da tempo dimenticato e oggetto spesso di atti vandalici. Un antico strumento di pesca simbolo della nostra identità marinara”. Lo dichiara il consigliere regionale Ruggiero Mennea durante la consegna ufficiale dei lavori per il recupero dell’ultimo Trabucco sul braccio di Levante.
“Nel 2014, la Regione Puglia, con un disegno di legge finalizzato alla loro tutela, definiva i trabucchi come testimonianze paesaggistiche culturali da salvaguardare. Attraverso una legge regionale fu data, infatti, l’opportunità ai comuni costieri di presentare delle istanze per poter accedere a finanziamenti. Anche il Comune di Barletta fece altrettanto. In Puglia, i trabucchi hanno dato sostegno a moltissime famiglie, le quali traevano beneficio dalla pesca ingegnosa che la struttura permetteva di attuare. Ai manufatti del Gargano, si aggiungevano i cinque trabucchi di Barletta e l’ultimo rimasto è proprio quello che oggi abbiamo riconsegnato alla città. La prima concessione rilasciata dalla capitaneria di porto per il trabucco di Levante risale al 1892, e fu accordata a un cittadino tranese che chiedeva la realizzazione di un mezzo per la pesca. Oggi era presente la famiglia Ricatti, sua discendente. Dopo aver concluso l’iter che porterà alla ricostruzione del trabucco di Barletta, è necessario organizzare una mostra nella quale esporre il progetto di recupero. Infine, realizzare un “Museo del mare” per consegnare definitamente questo simbolo ai nostri ragazzi. Per far ciò occorre individuare un modello di gestione che coinvolga le associazioni del territorio, al fine di preservare la struttura ed evitare nuovi atti vandalici. Finalmente un’altra bandiera è stata poggiata sul nostro mare”.

Possibile che per la restituzione alla cittadinanza di nuovi trabucchi a Torre Mileto ancora è una questione ancora tutta da inventare?

LA DISABILITA’ COME POSSIBILITA’ DI RINASCITA PER RAGAZZI E FAMIGLIE

0

«La disabilità come possibilità di rinascita. È questo il messaggio da far capire ai ragazzi e alle famiglie». Un messaggio, quello del presidente del Comitato Italiano Paralimpico Puglia Giuseppe Pinto, che sposa pienamente le finalità di “Perché è normale essere speciali”, l’evento che si terrà domenica 29 settembre dalle 9.30 alle 13.00 nella Villa Comunale di Orta Nova.

La 4 ^ edizione della manifestazione – organizzata da Staffiero in collaborazione con la Misericordia e la Pro Loco di Orta Nova, con il patrocinio della Provincia di Foggia e dei Comuni di Orta Nova e Stornarella, CIP Puglia e AICS Foggia e con il supporto dei partner Kivi e Olmedo (specializzati nella trasformazione di veicoli ad uso privato e collettivo per il trasporto di persone con disabilità) – è stata presentata in conferenza stampa il 24 settembre a Foggia.

La giornata di domenica permetterà a tutti, persone con disabilità e normodotati, di superare le barriere culturali e fisiche praticando insieme attività sportive come gare di velocità, lancio del Vortex, calcetto e non solo. Sarà possibile, infatti, assistere anche all’amichevole di calcetto per ciechi tra le squadre di Bari e Lecce organizzata in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e alla partita di basket in carrozzina con gli atleti della polisportiva Sportinsieme Sud di Barletta. Un’altra novità, annunciata in conferenza dall’organizzatore dell’evento Nicola Staffiero, sarà la presenza tra le varie discipline del Calcio Balilla, grazie alla collaborazione con la FPICB (Federazione Paralimpica Italiana Calcio Balilla).

Inoltre durante la giornata, grazie al progetto Fiat Autonomy Puglia (il programma di mobilità creato per consentire a chi presenta limitazioni motorie, sensoriali o intellettive di muoversi in totale autonomia e libertà con le vetture del gruppo FCA), un veicolo Fiat sarà messo gratuitamente a disposizione del C.E.R.C.A.T. (Centro regionale di Esposizione e Ricerca e Consulenza sugli Ausili Tecnici) di Cerignola, per tutti coloro che dovranno conseguire la patente B speciale.

«Abbiamo voluto spostare questa edizione ad Orta Nova, che rappresenta le periferie della nostra provincia, per due motivi: sensibilizzare tutti all’inclusione ed essere vicini alle famiglie con persone con disabilità, che spesso sono stanche, deluse, abbandonate a sé stesse», ha affermato Nicola Staffiero che quattro anni fa ha dato vita a questa manifestazione unendo l’esperienza del volontariato all’attività imprenditoriale, per fare comunicazione in modo diverso e utile.

A sostenere l’evento e a credere nella possibilità di inclusione attraverso lo sport anche il Sindaco di Orta Nova Domenico Lasorsa, che in conferenza ha dichiarato: «dobbiamo avere il coraggio di superare i luoghi comuni e di valorizzare il diritto all’inclusione, anche grazie allo sport. Per i genitori e le famiglie deve essere motivo di orgoglio avere figli con disabilità perché sono persone speciali».

E proprio al Sindaco di Orta Nova, Giuseppe Pinto ha chiesto di dare continuità a questa tipologia di eventi, proponendogli anche di organizzare un pullman per portare i ragazzi della città alla Giornata Nazionale Paralimpica che si terrà il 10 ottobre prossimo a Cassano delle Murge.

«Spero che i ragazzi con disabilità che domenica proveranno a praticare le attività ad Orta Nova in occasione di “Perché è normale essere speciali”, possano poi continuare a fare sport», ha auspicato il presidente del CIP Puglia, che ha aggiunto: «a noi del CIP piace sognare, e il nostro è un sogno che si sta realizzando. Quest’anno sono ben 600 i ragazzi con disabilità in tutta la Puglia che fanno sport grazie al CIP, 100 in più rispetto allo scorso anno».

Scoprire e coltivare la propria diversa abilità è la sfida che i ragazzi sono chiamati ad affrontare. E questo possono farlo non solo con l’aiuto della famiglia ma anche della scuola.

A sottolinearlo è stata l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Orta Nova Dora Pelullo: «iniziative come questa offrono la possibilità di abbattere tutti i pregiudizi, che derivano dalla paura della diversità. “Perché è normale essere speciali” deve essere un trampolino di lancio per una progettualità più ampia che dovrà coinvolgere anche il mondo scolastico».

Alla conferenza è intervenuto l’assessore del Comune di Foggia con delega alle Attività Economiche nonché presidente del Centro Universitario Sportivo – Cus Foggia Claudio Amorese che, ribadendo la piena disponibilità del Cus, ha sottolineato: «la tematica della disabilità è molto sentita, abbiamo promosso diverse attività in questo senso sul territorio. A volte accettare il diverso in tutte le sue forme non è facile, ma bisogna continuare a lavorare in questa direzione».

IL RISTORANTE-PIZZERIA “PANE E OLIO” DI SAN NICANDRO NEL REGISTRO DELLE ECCELLENZE ITALIANE

0

Il ristorante pizzeria “Pane e olio” di San Nicandro nel Registro delle Eccellenze italiane. Un traguardo tanto ambito e tanto atteso che finalmente si concretizza in questo riconoscimento nazionale e internazionale in quanto il Registro delle Eccellenze Italiane è un Circuito internazionale avente l’obiettivo di individuare e valorizzare tutto ciò che di meglio, in termini di cultura, servizi e prodotti, risiede nella tradizione italiana. Il “Made in Italy” inteso come frutto dell’artigianato, delle imprese locali e familiari, di una passione per la qualità trasmessa di generazione in generazione.

Matteo Florio e l’intero suo staff possono essere ben orgogliosi di questo riconoscimento che qualifica la struttura come Brand a livello nazionale e internazionale.

Dopo il marchio di qualità ricevuto dalla regione Puglia FAMILY FRIENDLY primo in Puglia da oggi PANE E OLIO entra a far parte delle “ECCELLENZE ITALIANE”.

Una notizia importante per San Nicandro grazie alla professionalità di Matteo Florio a cui si augura ancora altri importanti traguardi.

PON – FACILE TRIBUTI

0

PRESSO LA SALA CONFERENZA DI PALAZZO FIORITTO SI E’ TENUTO IL PROGRAMMATO (NEWS DEL 16.9.2019) INCONTRO INERENTE IL PROGETTO OPERATIVO DENOMINATO PON FACILE TRIBUTI, INTERAMENTE FINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA, E DI CUI IL NOSTRO COMUNE E’ CAPOFILA.
HANNO PARTECIPATO TUTTE LE AZIENDE, I PROFESSIONISTI E I SEGUENTI COMUNI INTERESSATI:
Associazione tra Enti Locali Patto Territoriale Sangro-Aventino, con il Comune di Atessa (CH); — Unité des Communes Valdôtaines Grand-Combin [che rappresenta I Comuni di Allein, Bionaz, Doues, Etroubles, Gignod, Ollomont, Oyace, Roisan, Saint-Oyen, Saint-Rhémy-en-Bosses e Valpelline] (AO); — Unité des Communes Valdôtaines Monte Emilius [Brissogne, Charvensod, Fénis, Gressan, Jovençan, Nus, Pollein, Quart, Saint-Christophe, Saint-Marcel] (AO); — Comune di Atella (PZ); — Comune di Banchette (TO); — Comune di Peschici (FG); — Comune di Rose (CS).

L’INCONTRO E’ STATO AMPIAMENTE PARTECIPATO CON ESTREMO INTERESSE DA TUTTE LE PARTI IN CAUSA.

AVREMO MODO, NEL PROSIEGUO, DI INSERIRE NELLA HOME PAGE DELL’ENTE UN LINK DEDICATO OVE POTER VERIFICARE LA DINAMICA DEL PROGETTO.

Il Sindaco

Costantino Ciavarella

 

AEROPORTO FOGGIA, IL M5S IN VISITA PER MONITORARE I LAVORI

0

L’On. Faro e la consigliera Barone: “vigileremo sul cronoprogramma”

L’On. Marialuisa Faro e la consigliera regionale Rosa Barone, del M5s, nei giorni scorsi hanno visitato l’aeroporto Gino Lisa di Foggia. Il cronoprogramma dell’intervento per l’allungamento della pista prevede
una durata di 294 giorni, la consegna dei lavori dovrebbe essere entro il prossimo anno, il 2020.
«Durante la nostra visita all’aeroporto di Foggia siamo stati accolti da un responsabile dei lavori, il quale ci ha comunicato che gli espropri sono stati completati, come le bonifiche di ordigni bellici all’ esterno
della pista. Mentre i lavori di bonifica interna ancora non sono stati ultimati. Al termine della bonifica potranno finalmente partire i lavori per l’allungamento della pista che, secondo l’obiettivo prefissato,
termineranno entro il 2020. Tutto procede nei tempi previsti e la consegna dei lavori potrebbe arrivare prima della prossima estate. Continueremo a monitorare la situazione affinché i lavori vengano
completati entro la data prevista. Foggia e la provincia hanno bisogno dell’aeroporto, infrastruttura di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio
». Così dichiarano Faro e Barone.

COME SCORAGGIARE VIOLAZIONI AL CODICE DELLA STRADA CON IL SERVIZIO “STREET CONTROL”

0

A San Nicandro ci si lamenta della indisciplina degli automobilisti e, quindi per le violazioni al codice della strada relativi ai parcheggi, la sosta “selvaggia”, le auto prive di copertura assicurativa, la revisione periodica, ecc. Si sa, però, che le unità della Polizia Locale sono notevolmente insufficienti per una attività di vigilanza della circolazione stradale in quanto impegnata anche in altri compiti ad essa affidati.

In situazioni così difficili da gestire forse una soluzione c’è ed è la sperimentazione del servizio “Street control” che è un dispositivo automatico di rilevazione delle infrazioni al Codice della Strada”. Tale strumento potenzia notevolmente il servizio di vigilanza proprio mediante apparecchiature elettroniche capaci di effettuare un controllo automatico presso la banca dati della Motorizzazione Civile.

In sostanza, lo street control è un impianto formato da videocamera a infrarossi e macchina fotografica montato sulle auto della Polizia Municipale. Permette di scattare due foto in simultanea, anche a una distanza maggiore di 20 metri. In principio, lo street control era stato pensato solo per rilevare le auto in sosta vietata e quelle in doppia fila. Con il passare del tempo però, le sue funzioni sono state implementate. Così, attualmente, lo street control può rilevare anche: lo stato del bollo, dell’assicurazione e la revisione del veicolo. In caso di violazione, la multa arriverà a casa. Molti comuni si sono approfittati di questo dispositivo per risollevare le proprie casse. C’è voluto l’intervento del Ministero dei Trasporti per regolarizzare il tutto.

Tutto questo in attesa sia di assunzioni del personale e sia dell’espletamento di un prossimo eventuale concorso pubblico per agenti di Polizia Locale.