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AGGIORNAMENTO PRENOTAZIONE VACCINAZIONI ANTI-COVID

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Per la campagna vaccinali relativa agli over 80, i numeri AslFg sono i seguenti:

  • 0881-312174
  • 800-938810 (numero verde solo da rete fissa)

LO PALCO, IN PUGLIA AUMENTANO I CASI TRA BAMBINI E NO AL LOCKDOWN

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“Lockdown? Sotto questa parola si dice tutto e non si dice niente. Semmai in questo momento anziché parlare di lockdown penserei a delle misure selettive, rafforzate, per evitare tutte quelle situazioni in cui virus circola di più e che conosciamo ormai bene”. Lo ha detto l’epidemiologo e assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto se ritiene, come sostengono altri esperti, che in questo momento per l’Italia sia necessario un nuovo lockdown. Lopalco è intervenuto all’inaugurazione della nuova clinica barese di “IVI”. “Anche quando eravamo in zona arancione – ha proseguito Lopalco – c’erano tante cose che non si potevano fare. Anche ora in zona gialla c’è il coprifuoco. I divieti, quindi, continuano ad esserci”.

“La situazione” in Puglia “è stabile”, nel senso che “il numero dei casi settimanale resta alto” anche se “c’é stata una lieve diminuzione che ci ha permesso di passare in zona gialla”. Però, “siamo in una situazione di confine, basta molto poco perché il trend risalga”, ha proseguito Lopalco.  “Basta molto poco – ha avvertito – perché il trend risalga. Purtroppo stiamo già osservando un aumento dei casi, soprattutto nelle fasce di età più giovani, proprio nei bambini. E’ una situazione molto fluida”. (ladiretta1993)

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 15 FEBBRAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, lunedì 15 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 2.971 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 345 casi positivi: 115 in provincia di Bari, 30 in provincia di Brindisi, 6 nella provincia BAT, 95 in provincia di Foggia, 43 in provincia di Lecce, 53 in provincia di Taranto, 2 casi di residenza non nota, 1 caso di residente fuori regione.

Sono stati registrati 22 decessi: 1 in provincia di Bari, 3 in provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 7 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.438.375 test.

91.416 sono i pazienti guariti.

40.464 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 135.501, così suddivisi:

51.416 nella Provincia di Bari;

14.667 nella Provincia di Bat;

9.938 nella Provincia di Brindisi;

28.000 nella Provincia di Foggia;

11.469 nella Provincia di Lecce;

19.301 nella Provincia di Taranto;

565 attribuiti a residenti fuori regione;

145 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

SAN NICANDRO: “S’ VU’ ‘CCID U SERPENT L’ADA DA’ N’CAP”

Continua una nuova serie di articoli che parlano sui modi di dire e degli aforismi locali per capire e analizzare la quo ed offrire una visione chiara, lucida e trasparente della condizione umana in cui ognuno di noi può legittimamente dedurre o trarre da ciascuno di essi le considerazioni che gli sembrano più ovvie in riferimento ai tempi, alle usanze, ai problemi, ai comportamenti e agli altalenanti rivolgimenti che la società sta attualmente vivendo. Gli articoli sono tratti dal libro “Voci di Capitanata” di Donato D’Amico.

Il detto di oggi è: “S’ vù ‘ccid u serpent l’ada dà n’cap”, cioè “Se vuoi uccidere il serpente lo devi colpire in testa”.

La consapevolezza e la determinazione sono due espressioni: del pensiero, la prima, della volontà, la seconda. Esse permettono all’uomo di muoversi ed agire con scienza e coscienza. Ora il proverbio in esame non lascia dubbi all’azione che l’uomo deve compiere nei confronti del serpente se non vuole esserne vittima: deve ammazzarlo (volontà come determinazione) e perché ciò avvenga deve colpirlo alla testa (pensiero come consapevolezza e ragione). Ma chiediamoci: era proprio necessario che i nostri antenati ricorressero ad una analogia così inusuale e forte per esprimere la propria disapprovazione nei confronti delle persone false ed infide? In proposito, noi non dobbiamo dimenticare che nelle piccole comunità, là dove spesso la volontà del “signorotto” di turno o la prepotenza di qualche piccolo “bravo” non lasciavano molto spazio alla pace sociale ed economica, il sentimento religioso era l’unico rifugio dell’uomo; esso pervadeva un po’ tutte le coscienze, sicchè la popolazione correlava spesso l’azione dell’uomo a immagini o suggerimenti religiosi. E’ ciò che succede anche in questo proverbio. Infatti, nell’iconografia cristiana il serpente raffigura lo spirito maligno, rappresenta l’immagine del demonio tentatore, simboleggia “Satana”, nemico di Dio e degli uomini.

Figurativamente, questo significa che sulla terra, oltre alle persone per bene, degne di stima e di lode, vivono anche persone maligne, invidiose e subdole che agiscono nascostamente, a tradimento, come di solito agisce il serpente che, all’improvviso, cerca di azzannare mortalmente l’uomo. La considerazione da trarne è che come l’uomo si difende dal serpente, uccidendolo, così’ egli deve difendersi dalla viltà e dalle insidie degli uomini loschi o di dubbia onestà trascurandoli e disconoscendoli. Non ci dimentichiamo che l’emarginazione è di per sé un segno di disistima e di disprezzo per gli uomini il cui comportamento è ritenuto riprovevole e inaccettabile dalla pubblica opinione. Da qui la perentorietà della tesi: troncare con “tali figuri” ogni rapporto per non subirne l’influenza. Fra l’0altro, possiamo dire che questa volta siamo di fronte ad un proverbio di vivissima attualità, non foss’altro che per la grettezza e la meschinità, la malignità e la perfidia che tante volte ravvisiamo nel comportamento del nostro simile, ma soprattutto nella condotta di coloro che, a torto o a ragione, si ritrovano preposti a dirigere amministrazioni e istituzioni le cui irregolarità ledono interessi legittimi, creano benefici e privilegi, sospingono al ricatto, fomentano la ribellione, turbano la pace sociale.

Naturalmente, il corollario di queste “miserie morali” potrebbe allargarsi a dismisura ma a che varrebbe questa nostra denuncia? Non sono forse note a tutti le “tristizie” di questa nostra società? La stampa quotidiana ne riempie spesso la prima pagina. Tanti allarmanti sono le nequizie commesse!

Allora, singolarmente e a livello di associazione, non ci resta che riproporci di combattere in modo decisivo e determinato viltà e vigliaccherie, prevaricazioni, corruzione e concussione d’ogni genere e da chiunque commesse. A nostro avviso, se vogliamo cominciare a vivere in termini di diritto, ci sembra indispensabile procedere innanzitutto ad una profonda bonifica di carattere sociale, isolando ad ogni livello i cosiddetti “figuri” (persone losche e inaffidabili), che tanti danni e malanni hanno provocato e provocano alla popolazione ignara e inerme.

GLI ORI DEL CARNEVALE DI SAN NICANDRO

Di tutta la Regione Puglia, la Capitanata è l’ambito culturale dove nell’800 risulta documentata una produzione orafa. Le botteghe sono concentrate soprattutto nei centri garganico di Monte Sant’Angelo e di San Marco in Lamis. Gli ornamenti conservati nelle collezioni museali, nelle raccolte di famiglie sono per lo più produzioni ottocentesche.

La crescita della domanda popolare abbassò inevitabilmente la qualità e il pregio artistico degli ornamenti, producendo una democratizzazione dei gioielli…….

L’oreficeria tradizionale si distingue per l’impiego di leghe auree di basso titolo, lavorate in lamine ritagliate e stampigliate con uso di punzoni che gli orafi producevano appositamente in grande varietà. L’apparato ornamentale fa sovente ricorso ad applicazione in filigrana e granulazione ed all’uso di corniole, conchiglie e corallo, cristalli di vetro colorato, medaglioni di porcellana dipinti. Con tecniche antiche e materiali di scarso pregio, gli orafi dei centri garganici sono riusciti a realizzare piccoli capolavori di creatività in equilibrio tra tradizione e suggestioni di varia provenienza……

La “susta”, tipico ornamento nunziale delle “pacchiane”, secondo la tradizione nasce composta da tre placche auree, una centrale sagomata, con figure di santi incise e due laterali decorate a motivi floreali. I tre pezzi erano fissati ad un nastro di velluto legato al collo…….

La creatività degli orafi garganici si è distinta soprattutto nella diversificazione di diverse forme di orecchini.

(le foto e la descrizione sono tratte dal libro “Ori del Gargano” a cura di Anna Maria Tripputi e Rita Mavelli)

LIBERI DI CREDERE: LA DIREZIONE DI UN SOGNO. DONATO MANDUZIO

Un’ora di educazione civica raccontata in un incontro che ha coinvolto i giovani studenti dell’Istituto Tancredi Amicarelli di Monte Sant’Angelo e due ospiti importanti.

Sentirsi affiancati al passato, scorgere il senso della scelta, arrivare verso l’altro, riconoscerlo, porsi in ascolto e avere più domande alla fine che al principio di tutto. Due classi di ragazzi dodicenni hanno incontrato una storia: quella della comunità ebraica di San Nicandro Garganico.  Un racconto importante, pieno di simboli e intriso di pulsazioni vitali.

É il 1930, in un paese come tanti qui al sud, quando un uomo umile ha una visione, si chiama Donato Manduzio. San Nicandro Garganico è borgo di contadini e miseria, è periferia, luogo isolato come da sempre tutto il Promontorio. Donato si lascia guidare dal suo sogno, si affida. Dovrà essere lume per la sua gente e condurla alla Parola, quella Bibbia ricevuta che non si stanca di leggere e di annotare. La sua gente lo ascolta, 20 poi 30 e 40 e 70 persone si convertono, in paese prendono a chiamarli Sabatisti, si accorgono di una scelta e del loro cambiamento. Donato scrive più volte al rabbinato a Roma, non viene preso sul serio, viene preso per matto.

– Mi scusi, professoressa, come fece Donato a far riconoscere la comunità?  Che cosa pensarono le istituzioni fasciste di quei racconti inverosimili che venivano dal meridione, proprio in quel periodo?

I ragazzi prendono la parola, cominciano a chiedere. Grazia Gualano, dal Nord di Israele risponde con una voce dolce, conduce per mano la curiosità dei giovani alunni.

– Perché Donato non partì per Israele nel 1948? Chi gli aveva dato la Bibbia? Come accolsero la vostra comunità? Israele è stata per voi Terra Promessa? Da San Nicandro partirono tutti, qualcuno rimase? Ci sono ancora ebrei a San Nicandro?

Le domande incalzano e lo schermo sempre un po’ troppo piatto di una riunione in remoto si modifica, si anima. Sembra di ascoltare quei contadini e quelle contadine che lasciano il Gargano e approdano, anzi, ci dice Grazia compiono la עליה, la Aliyah, la salita alla Terra di Israele. Quelle donne e quegli uomini che non conoscono l’ebraico e si ritrovano dentro ad una visione, lungo la direzione di un sogno.

Massimo Leone ascolta, è professore di semiotica all’università di Torino, ha affrontato nei suoi studi la sostanza delle scelte. Quasi per non farsi sentire, sussurra ai ragazzi della questione dirimente tra cambiamento e identità: cambierete, voi che siete più giovani lo farete moltissimo e non sarete più quelli di prima, continuando però ad essere voi stessi, fino dentro alle vostre scelte più profonde, uguali e diversi, costruttori di storie. I ragazzi sono partecipi, in ascolto. Avere sul proprio territorio un racconto così affascinante, studiato negli anni da nomi prestigiosi come Eric Hobsbawn e da Cesare Colafemmina, averlo scoperto e intuirne le mille domande sottese.

– Che cosa vuol dire convertirsi o essere circonciso per un ebreo? Avete anche voi il paradiso? I vostri sacerdoti si sposano? Com’è un matrimonio ebraico?

Grazia Gualano è paziente, cerca di dare risposte e continua a cucire nuove domande sul filo del discorso.

– Quali parole ci lasciate alla fine di quest’ora di educazione civica? Matilde Iaccarino condensa l’incontro, porge l’invito ad un futuro vicino.

Tikkun, ci regala Massimo Leone, riparare il mondo, perfezionarlo essere convocati a questo esercizio continuo, una parola ebraica fatta propria da tante concezioni spirituali.

Dialogo, ci offre Grazia Gualano, dialogo nella diversità e nel rispetto dell’altro per conoscersi meglio e capire il proprio essere vivi.

É stata una maniera diversa di incontrare l’articolo 8 della Costituzione, sicuramente; Michele Guerra che ha condotto e preparato magistralmente questa lezione partecipata ha salutato il pubblico virtuale con un incoraggiamento al confronto continuo, alla conoscenza e al rispetto delle diversità, un’occasione per la scuola, lontana da semplificazioni illusorie, di interloquire e dibattere nella complessità del nostro essere uomini.

Antonio Pirro

Per riascoltare https://fb.watch/3zYQmjRR3e/

 

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 14 FEBBRAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 14 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 7.274 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 732 casi positivi: 311 in provincia di Bari, 77 in provincia di Brindisi, 64 nella provincia BAT, 115 in provincia di Foggia, 44 in provincia di Lecce, 116 in provincia di Taranto, 6 residenti fuori regione. 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

Sono stati registrati 17 decessi: 2 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi, 6 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.435.404 test.

89.903 sono i pazienti guariti.

41.654 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 135.156, così suddivisi:

51.301 nella Provincia di Bari;

14.661 nella Provincia di Bat;

9.908 nella Provincia di Brindisi;

27.905 nella Provincia di Foggia;

11.426 nella Provincia di Lecce;

19.248 nella Provincia di Taranto;

564 attribuiti a residenti fuori regione;

143 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

CONTINUANO I SUCCESSI DELLA SANNICANDRESE LISA STOICO

Ieri, a Grumolo delle Abbadesse (VI), si è svolto il Campionato Regionale Campestre valido per il titolo regionale e come qualificazioni al campionato nazionale di corsa campestre.

Dopo un anno di inattività, l’atleta veronese di origine sannicandrese, Lisa Stoico, si è presentata al via con tanta incertezza, ma allo stesso tempo con la determinazione e l’impegno di chi vuole fare bene.
Lisa da qualche mese ha cambiato casacca ed ora corre per i colori del Team KM Sport di Verona, società che vanta più di 250 tesserati.

Per lei è il primo anno nella categoria Cadette, i km da percorrere sono raddoppiati rispetto all’anno scorso, ed in più si gareggia con atlete di un anno più grandi.

Causa COVID la formula prevista per la gara è stata a batterie da 10 atlete su due gruppi da 50.
A Lisa purtroppo è toccato il pettorale numero 97, dunque è stata l’ultima a partire, trovando lungo il percorso decine e decine di atlete partite prima da superare, ma, metro dopo metro si capiva che la giovane garganica stava andando ad un ritmo davvero forte.

I km da percorrere erano due, dopo il primo chilometro era già a ridosso dei primi, e nel secondo chilometro ha preso la testa del secondo gruppo dei 50, presentandosi al traguardo con un ottimo 7’28’’.
“Clamoroso a Grumolo”, da ultima si è ritrovata terza in classifica generale, e prima tra le cadette del 2007.
Grazie a questo ottimo risultato entra di diritto nella rappresentativa regionale del Veneto che gareggerà il 14 Marzo a Campi Bisenzio per i campionati italiani di corsa campestre.

Un ringraziamento particolare allo sponsor Kantar Media (rassegne stampa) per aver fornito tutto il materiale tecnico/sportivo, ed alla nuova società Team KM Sport per averla accolta nella loro squadra.

EDITORIALE DELLA DOMENICA. IL COMUNE DI SAN NICANDRO COME UNA CASA DI VETRO

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In politica non è mai successo che ci siano state opinioni totalmente convergenti su tutto. C‘è sempre qualcuno a cui le scelte non piacciono. Ma forse è nella realtà delle cose che tutto debba svolgersi senza l‘unanimità dei protagonisti che poi si riverbera nei giudizi dei singoli cittadini.

È il caso del nuovo governo Draghi sul quale tutti hanno grandi aspettative per la qualità del personaggio e per la competenza dei ministri non politici, mentre sul resto si susseguono critiche sia riguardo alle persone, sia per l‘importanza degli incarichi.

Se da Roma si allarga l‘orizzonte alle periferie, questo discorso si amplifica ancora di più. A San Nicandro si apre il sipario per le prossime comunali. Si sa che difficilmente si elegge un sindaco che abbia competenza nelle questioni che riguardano l‘intera amministrazione di un comune, cioè una competenza riconosciuta da tutti in virtù della sua storia personale. Ed allora occorre trovare un candidato che, per lo meno, abbia un po’ di esperienza dei meandri di cui si compone l‘ente pubblico e che, soprattutto, abbia un riconoscimento collettivo come di una persona capace per il nuovo mandato e che abbia una qualità essenziale per il suo ruolo che è quella di superare le conflittualità interne sia nei confronti di tutti i consiglieri e sia, soprattutto, all‘interno della propria maggioranza perché i maggiori pericoli, si sa, provengono proprio dalla coalizione che ha vinto le elezioni.

Insomma, pare proprio che questi maggiori pericoli si trovano all‘interno soprattutto quando i numeri che tengono in piedi l‘amministrazione siano molto risicati. Renzi ha mancato all‘aria Conte con il due per cento nei sondaggi e il nostro comune, nell‘amministrazione del compianto Costantino Ciavarella, ha visto momenti in cui tutto e il contrario di tutto poteva accadere.

Quindi è facile pensare che non esistono rimedi per correggere questo meccanismo perverso che logora la pazienza dei cittadini e che li allontana dalla politica.

Eppure si potrebbe iniziare a far qualcosa a cominciare dalla composizione delle liste che devono accogliere competenze, senso del dovere, rispetto umano, capacità di dialogo e quanto serve per essere considerato un buon amministratore pubblico. Quasi sempre i partiti, come strategia vincente, inseriscono i portatori di voti perché lo scopo è la vittoria elettorale. Ma se la storia ha un senso, questa vittoria quasi sempre cozza con la realtà di amministrare bene in quanto i voti non sostituiscono le competenze. La vita amministrativa di San Nicandro ci dà tanti esempi di questo genere che sono stati causa di un mancato rilancio della nostra cittadina.

In questi giorni il mondo politico locale si occupa proprio di questa fase, cioè la formazione di una coalizione e la individuazione del primo cittadino. Si fanno i primi nomi, si ipotizzano liste civiche in appoggio ai candidati e si parla di un nuovo rinascimento politico nel senso di una amministrazione che vuol far diventar il comune una casa di vetro, nel senso di una totale trasparenza amministrativa, di una condivisione dei bisogni collettivi, di scelte con impatti forti per la comunità. Insomma, una casa “comune” ove tutti siano protagonisti.

Quale coalizione vincerà questa sfida?

Il Direttore

LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO

Continua la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studioso Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93. La 54^ cartolina porta la seguente didascalia: “Arco Fioritto, Terravecchia”.

OLTRE 72MILA PUGLIESI OVER 80 PRENOTATI PER IL VACCINO ANTICOVID

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Alle ore 18.00 di ieri sabato 13 febbraio sono 72.377 i cittadini pugliesi over 80 che si sono prenotati per la vaccinazione anti covid-19. “Siamo a oltre un terzo del target previsto dalla campagna – commenta l’assessore alla sanità, Pier Luigi Lopalco – e siamo soddisfatti dall’andamento delle prenotazioni. Ricordiamo che nei prossimi giorni continueranno ad essere attivi i canali del sito sanita.puglia.it, dei Cup delle Asl anche per via telefonica e il capillare sistema FarmaCup delle farmacie pugliesi”.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 13 FEBBRAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 13 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 9.347 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 945 casi positivi: 315 in provincia di Bari, 66 in provincia di Brindisi, 81 nella provincia BAT, 272 in provincia di Foggia, 41 in provincia di Lecce, 168 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione, 1 provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 28 decessi: 5 in provincia di Bari, 12 in provincia BAT, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.428.130 test.

89.320 sono i pazienti guariti.

41.522 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 134.424, così suddivisi:

50.990 nella Provincia di Bari;

14.597 nella Provincia di Bat;

9.831 nella Provincia di Brindisi;

27.790 nella Provincia di Foggia;

11.382 nella Provincia di Lecce;

19.132 nella Provincia di Taranto;

558 attribuiti a residenti fuori regione;

144 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

NON RISPETTA IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO ALL’EX MOGLIE, ARRESTATO

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Ancora un arresto da parte dei carabinieri di Cerignola in relazione all’ennesima vicenda relativa alla delicata sfera della violenza di genere.

Alcuni giorni fa, i militari della Stazione di Cerignola hanno arrestato un 45enne del posto, raggiunto da una ordinanza emessa dal Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, con cui è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere, in sostituzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa a cui l’uomo si trovava già sottoposto per il reato di maltrattamenti in famiglia. Nonostante il divieto di avvicinarsi alla ex moglie, l’uomo, in più occasioni, a fine gennaio e alcuni giorni fa, si era recato presso l’abitazione della donna, citofonando ripetutamente in piena notte, urlando contro la stessa e, in una circostanza, anche lanciando una busta contenente rifiuti in direzione del suo balcone. I citati episodi, denunciati dalla vittima ai carabinieri della Stazione di Cerignola ed immediatamente segnalati alla Procura della Repubblica di Foggia, hanno portato all’aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa che era già stata disposta dal Tribunale di Foggia, nel mese di novembre 2020, nei confronti dell’uomo. Per il 45enne sono quindi scattate le manette e, dopo le formalità di rito, per lui si sono aperte le porte del carcere di Foggia.

DOPO IL GIURAMENTO, VIA LIBERA AL GOVERNO DRAGHI

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I ministri del nuovo governo hanno giurato davanti al Presidente della Repubblica. Ecco la composizione del governo.

Presidente del Consiglio: Mario Draghi

I ministri con portafoglio

  • Luigi Di Maio, Esteri
  • Luciana Lamorgese, Interni
  • Marta Cartabia, Giustizia
  • Lorenzo Guerini, Difesa
  • Daniele Franco, Economia
  • Giancarlo Giorgetti, Sviluppo economico
  • Stefano Patuanuelli, Politiche agricole
  • Roberto Cingolani, Transizione ecologica
  • Enrico Giovannini, Infrastrutture
  • Andrea Orlando, Lavoro
  • Patrizio Bianchi, Istruzione
  • Cristina Messa, Ricerca
  • Dario Franceschini, Cultura,
  • Roberto Speranza, Salute
  • Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli

I ministri senza portafoglio

  • Federico d’Inca, Rapporti col parlamento
  • Vittorio Colao, Innovazione tecnologica
  • Renato Brunetta, Pubblica amministrazione
  • Maria Stella Germini, Affari generali e autonomia
  • Mara Carfagna, Sud e coesione territoriali
  • Fabiana Dadone, Politiche giovanili
  • Elena Bonetti, Pari opportunità e famiglia
  • Erica Stefano, Disabilità
  • Massimo Garavaglia, Coordinamento iniziative turismo

LA TIPICITA’ E L’UNICITA’ DEL CARNEVALE SANNICANDRESE

Il carnevale sannicandrese lo è sempre stato e continuerà ad essere sempre il più originale di tutta la nostra provincia con la sua spontaneità, la sua fantasia, il suo folklore, la sua musica, la sua satira e i travestimenti dei personaggi che lo animano. Anche se con il passare del tempo si è evoluto mutandone i vecchi contenuti, il carnevale a San Nicandro conserva sempre la sua schiettezza e spontaneità.

Come non ricordare la satira e l’ironia di “Tr’ppetta e Cusimicchj” ripresa da Michele Grana. Poi “U ditt”, teatro in vernacolo che si ripete a fase alterne. Si ricorda i tre gruppi di qualche tempo fa: La storia d’ cummar jatta, Cart a long’, U cunciurtin – la trid’ca. Ed ancora tante maschere singole che rappresentano pezzi della quotidianità locale. Poi i carri allegorici con la loro sfilata che movimenta allegramente tutte le strade che attraversano. E come non puntare gli occhi sugli ori delle Pacchiane accompagnate dai loro Pastori sulla preziosità di quel vestito che incanta e che affascina lo sguardo di chi ancora non lo conosce.

A tutto questo si aggiunge la gastronomia tipica del carnevale con i “Pupurat”, gli “Struffoli” natalizi in veste carnevalesca, i “Cantucci”, le “Chiacchiere”, le “Castagnole”, ecc.

Una storia particolare ed originale che è solo sannicadrese a cui occorre prestare attenzione oltre che sotto l’aspetto squisitamente culturale, anche dal punto di vista turistico anche nella considerazione che ha più di 500 anni di vita. Non si deve lasciare una manifestazione di questa elevata statura culturale alla sola attenzione della cittadinanza ma all’occhio e all’apprezzamento di tutta la nostra provincia magari con un gruppo di lavoro che pensi già al prossimo anno e che si dedichi solo alla organizzazione dell’evento e alla conservazione della sua unicità. (foto:GlioridelGargano)

IN ALLEGATO: LA FOTO DELLE DUE PACCHIANE

ORDINANZA DI DEMOLIZIONE DI UN IMMOBILE ABUSIVO IN LOCALITA’ TORRE MILETO-SCHIAPPARO

L’Ufficio Tecnico del Comune di Lesina, congiuntamente al Comando di Polizia Municipale hanno rilevato che sono stati eseguiti i lavori abusivi in agro di Lesina, alla località “Torre Mileto-Schiapparo”, consistenti nella costruzione di un fabbricato sull’area di proprietà della Ditta LACMAR così specificato: –  realizzazione di un immobile costituito da due piani fuori terra, in parte in muratura (corpo centrale) ed in parte in cemento armato (veranda antistante e retrostante. Tali lavori risultano in assenza di titolo abilitativo e realizzati in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed all’interno della perimetrazione del Parco Nazionale del Gargano;

Il fabbricato risulta fatiscente ed a rischio di crollo e costituisce pericolo per la pubblica e privata incolumità.

Considerato inoltre necessario ed urgente procedere all’adozione di un provvedimento finalizzato alla 1/3 messa in sicurezza dell’immobile sopra citato al fine di tutelare il supremo bene della vita umana da un imminente pericolo;

Preso atto della necessità di un intervento urgente di messa in sicurezza del fabbricato in parola al fine di eliminare qualsiasi rischio per la pubblica e privata incolumità;

Il comune di Lesina ha invitato il possessore del fabbricato suddetto a provvedere con urgenza e a propria cura e spese alla messa in sicurezza del fabbricato inibendone l’area circostante, mediante recinzione da cantiere e/o transenne, nonché con cartelli indicanti lo stato di pericolo, al fine di evitare il transito pedonale in prossimità del fabbricato, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità, comunicando altresì che decorso tale termine si procederà alla segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria.

Lo stesso comune di Lesina ha ingiunto di provvedere alla demolizione delle opere abusivamente realizzate entro il termine perentorio di giorni 90  con effetto dalla data di notifica dell’ordinanza con l’avviso che, decorso infruttuosamente il termine di 90 giorni, si procederà alla demolizione a cura del Comune e che i costi saranno recuperati coattivamente in danno al responsabile dell’abuso.

GPM

REGIONE PUGLIA, 200 EURO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI

“Riparte la misura che assegna contributi di importo pari a 200 euro agli studenti e studentesse delle scuole superiori della Puglia a basso reddito. Visto la grande partecipazione della scorsa edizione, per quest’anno abbiamo previsto una premialità nella definizione delle graduatorie per gli idonei della scorsa edizione che, a causa delle ristrette risorse ministeriali, non sono rientrati tra i beneficiari. Con il perdurare della situazione emergenziale da Covid19, abbiamo rilanciato prontamente questo intervento finalizzato a garantire il diritto allo studio e combattere la dispersione scolastica, partendo proprio dagli studenti e dalle famiglie in condizione di maggiore fragilità economica”.

L’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, ha commentato l’apertura dei termini per la presentazione delle domande per l’assegnazione delle borse di studio per l’anno scolastico in corso destinate agli studenti frequentanti le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, residenti sul territorio regionale e il cui nucleo familiare abbia un reddito ISEE non superiore ad € 10.632,94.

Le istanze potranno essere presentate on-line sulla piattaforma www.studioinpuglia.regione.puglia.it, accessibile tramite identificazione SPID, come previsto dalle norme nazionali, dalle ore 12 del prossimo 15 febbraio e fino alle ore 12 del 15 marzo 2021.

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE A PARTECIPARE ALLA ELABORAZIONE DEL PROGETTO “EDUCARE IN COMUNE”

L’avviso pubblico mira a contrastare la povertà educativa e l’esclusione sociale dei bambini e dei ragazzi, in un momento in cui l’emergenza sanitaria da COVID-19 ha acuito le disuguaglianze, le fragilità e i divari socioeconomici: un avviso pubblico per promuovere l’attuazione di interventi progettuali, anche sperimentali, per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali, formative ed educative dei minori, volti a potenziare le capacità d’intervento dei comuni in tali ambiti.

CARATTERISTICHE E AREE D’INTERVENTO DEI PROGETTI

Le proposte progettuali promosse dai comuni dovranno valorizzare lo sviluppo delle potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali dei bambini e degli adolescenti, al fine di renderli individui attivi e responsabili all’interno delle proprie comunità di appartenenza, promuovendo il rispetto delle differenze culturali, linguistiche, religiose, etniche e di genere esistenti.

Tre sono le aree tematiche oggetto di finanziamento:

  1. Famiglia come risorsa: si intendono favorire progetti in grado di attuare modelli di benessere familiare basati sulla cura, la socializzazione, la prevenzione delle forme di istituzionalizzazione dei minorenni, l’educazione di bambini e giovani, anche con fragilità o appartenenti a fasce sociali svantaggiate nei propri contesti di vita; strutturare, attorno al minorenne in difficoltà, una proposta di interventi complementari, a supporto anche delle competenze genitoriali della famiglia di provenienza, che spaziano dalle buone relazioni, alle attività di prossimità.
  2. Relazione e inclusione: gli interventi devono favorire, attraverso un approccio organico multidisciplinare, la crescita individuale dei bambini e degli adolescenti, attraverso l’acquisizione di una maggiore conoscenza e gestione delle emozioni, della capacità di sviluppare resilienza, di maturare la consapevolezza di poter essere cittadini attivi con l’obiettivo di creare condizioni che evitino il formarsi di forme di disagio, emarginazione e atteggiamenti antisociali.
  3. Cultura, arte e ambiente: Le iniziative aventi ad oggetto questa area tematica favoriscono la fruizione, regolare e attiva, della bellezza, del patrimonio materiale e immateriale e del territorio, con un’offerta di iniziative educative e ludiche di qualità che spaziano dalle biblioteche ai musei, dai teatri ai monumenti, dai cinema ai siti archeologici, e che prevedono modalità di fruizione innovative che sperimentano nuove e diversificati linguaggi di comunicazione artistica.

I progetti ammessi a finanziamento dovranno avere una durata di 12 mesi.

 

PER LE MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE SI VEDA IL BANDO ALLEGATO

EDUCARE IN COMUNE AVVISO

30 ANNI DI… FAVOLE. ECCO IL NUOVO BANDO DEL PREMIO MAROSTICA CITTA’ DI FIABE

Compie 30 anni uno dei premi di letteratura per l’infanzia più importanti del panorama italiano. È il Premio Marostica Città di Fiabe, dedicato alla poetessa marosticense Arpalice Cuman Pertile (1876-1958) e promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Marostica.

Il concorso, per testi inediti a tema libero in lingua italiana rivolti a bimbi e ragazzi dai 3 ai 14 anni, chiama all’appello ancora volta gli scrittori di tutta Italia per una memorabile edizione.

Tradizione e contemporaneità si intrecciano in questo Premio che negli anni ha consacrato novelli scrittori, consegnando al mondo della letteratura per l’infanzia poesie, fiabe e racconti ricchi di fascino.

La giuria è presieduta da Donatella Lombello, già professoressa di Storia della Letteratura per l’infanzia all’Università di Padova, ed è formata dal vicepresidente Ermanno Detti (giornalista, saggista e scrittore per l’infanzia), Beatrice Masini (autrice per l’infanzia, giornalista, editor e traduttrice), Giordana Merlo (esperta di letteratura per l’infanzia) e Alessandro Quasimodo (attore e regista, figlio del Premio Nobel per Salvatore Quasimodo), in qualità di membro onorario

Sono confermate anche le tre tradizionali sezioni del concorso, ovvero poesie e filastrocche; fiabe, favole e racconti fantastici; racconti realistici.

La scadenza del bando, come di consueto, è fissata per il 23 aprile 2021, Giornata Internazionale del Libro.
Consulta il nuovo bando sul sito https://www.marosticacittadifiabe.it

 

EMILIANO E PIEMONTESE A SAN NICANDRO IN RICORDO DI COSTANTINO CIAVARELLA

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore Raffaele Piemontese hanno partecipato oggi pomeriggio a San Nicandro Garganico alla messa in suffragio per il sindaco Costantino Ciavarella. La messa di trigesimo è stata celebrata dall’arcivescovo di San Severo mons. Giovanni Cecchinato. In chiesa c’erano anche e i sindaci di tutta la Provincia di Foggia, con indosso la fascia tricolore.

“Oggi la comunità si è ritrovata nel ricordo di Costantino Ciavarella, sindaco di San Nicandro Garganico – dichiara il presidente Emiliano – Un uomo buono, che ha vissuto al servizio degli altri, un medico, sempre pronto ad aiutare il prossimo. Il covid lo ha portato via ai suoi affetti e ai suoi concittadini. Noi siamo qui per ricordarlo, per unirci alla sua famiglia e alla comunità, per onorare la memoria di una persona davvero speciale”.