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BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 4 MAGGIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 4 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 13.803 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.028 casi positivi: 317 in provincia di Bari, 105 in provincia di Brindisi, 140 nella provincia BAT, 89 in provincia di Foggia, 196 in provincia di Lecce, 169 in provincia di Taranto, 8 casi di residenti fuori regione, 4 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 34 decessi: 7 in provincia di Bari, 9 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 12 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 2.261.410 test.

185.526 sono i pazienti guariti.

46.620 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 238.144 così suddivisi:

91.095 nella Provincia di Bari;

23.593 nella Provincia di Bat;

17.955 nella Provincia di Brindisi;

42.993 nella Provincia di Foggia;

23.971 nella Provincia di Lecce;

37.395 nella Provincia di Taranto;

773 attribuiti a residenti fuori regione;

369 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

CASA SOLLIEVO, IL REPORT AGGIORNATO DEI RICOVERATI COVID-19

Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo è pubblicato il report al giorno 4 maggio 2021 dei ricoverati nell’Unità dell’Area Covid-19.

ALLEGATO

SEQUESTRO DI 90 “PANETTE” DI HASHISH: FERRARI, NIKOL E SKUNK, ARRESTATO UN INCENSURATO

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Il 29 Aprile, nel corso di un servizio coordinato, svolto d’iniziativa dai Carabinieri del Comando Compagnia Carabinieri di Manfredonia, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, legati agli stupefacenti, nonchè alle violazioni in materia di codice della strada e del rispetto delle norme per prevenire il contagio e la diffusione del COVID, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 48enne di Manfredonia poiché il personale operante, a seguito di perquisizione domiciliare, ha rinvenuto ben 90 “panette” di sostanza stupefacente del tipo hashish.

Con enorme stupore i militari, intervenuti sul posto, scoprivano al terzo piano di un’abitazione, posta nel centro cittadino, che un soggetto incensurato, Z.F. custodiva, all’interno di un pensile posto nel ripostiglio, circa 7 chilogrammi di hashish divise in panette sigillate singolarmente da cellophane trasparente e chiuse, a loro volta, in blocchi da cinque pezzi ciascuno con scotch da imballaggio. Su ogni confezione veniva riportata la diversa tipologia: Ferrari, Nikol e Skunk.

Che la suddetta sostanza fosse stata destinata allo spaccio è confermato non solo dal confezionamento frazionato ma soprattutto dalle successive analisi qualitative e quantitative effettuate dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia che hanno rilevato un principio attivo molto elevato della sostanza che avrebbe fruttato, se fosse stata immessa sul mercato della droga, più di 94 mila dosi.

Il soggetto veniva immediatamente ristretto presso la casa circondariale di Foggia, per poi essere sottoposto agli arresti domiciliari a seguito della convalida dell’arresto.

Nel corso del medesimo servizio venivano altresì segnalate alla Prefettura di Foggia n. 7 persone, per uso di sostanze stupefacenti del tipo “hashish” e del tipo “cocaina”, effettuate diverse perquisizioni domiciliari ed altrettante contravvenzioni per infrazioni al codice della strada alcune delle quali comportavano la sanzione accessoria del sequestro amministrativo del veicolo. Venivano deferite nr. 3 persone alla competente Autorità Giudiziaria: tra queste, un soggetto che si è reso responsabile della violazione degli obblighi imposti della quarantena fiduciaria a seguito di positività da COVID19.

 

SAN NICANDRO, UNA CITTA’ CON POCHISSIME UNITA’ DI POLIZIA LOCALE. E PER L’ESTATE?

La carenza del personale della Polizia Locale è sotto gli occhi di tutti i sannicandresi. Con tale situazione molti servizi non possono essere assicurati senza poi parlare delle ferie o delle giornate di riposo. Attualmente le unità in servizio sono ridottissime con anche un pensionamento a breve termine.

Intanto l’estate è alle porte mentre presso il locale Comando continuano ad arrivare richieste di interventi per assistenza ed esecuzione di continui ASO e TSO, richieste di notifiche di atti giudiziari, accertamenti circa la dichiarazione di dimora abituale e altri atti che riguardano autorizzazione, permessi, contenziosi, irrogazione di sanzioni, ecc. Un servizio, quindi, che diventa ingestibile.

Occorre nuovo personale e, di conseguenza, un concorso il cui regolamento deve avere il suo regolare passaggio in consiglio comunale per almeno 2 o 3 unità parti time a tempo indeterminato. Ma il tempo per il concorso variano da 4 a 6 mesi per la sua conclusione ed intanto siamo già in autunno.

E per la prossima estate? Dipende dalla volontà dell’amministrazione pubblica correre ai ripari ad una situazione emergenziale e lo può fare, almeno a quanto è dato sapere, con l’assunzione di vigili temporanei part time per 18 ore settimanali e a tempo determinato con la graduatoria approvata già lo scorso anno. Con l’assunzione di 4 unità di personale si risolverebbe temporaneamente il problema sempre nell’attesa dell’espletamento del concorso.

RAM

SAN NICANDRO, SLITTANO AL 31 MAGGIO BILANCI PREVENTIVO E CONSUNTIVO

“La proroga della scadenza per l’approvazione dei bilanci consentirà ai sindaci di affrontare le difficoltà che la pandemia ha generato sia sull’attività amministrativa e contabile sia su quella organizzativa degli enti che guidano. Per questo ringraziamo la ministra dell’Interno di aver ascoltato le richieste che in modo pressante l’Anci ha avanzato nell’interlocuzione quasi quotidiana con il governo”. Lo dichiara il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, commentando le decisioni assunte in Consiglio dei ministri.

I provvedimenti di interesse dei Comuni, nel dettaglio, sono tre: l’ulteriore rinvio di un mese per l’approvazione dei bilanci preventivo e consuntivo, che quindi slittano al 31 maggio; la proroga della validità delle carte d’identità al 30 settembre; la proroga di un anno (la scadenza è quindi fissata al 31 dicembre 2022) per l’attuazione dei piani per le città.

“L’ACQUASALA SALVERÀ IL MONDO” OSPITE DELLA SETTIMANA DELLA BIODIVERSITÀ PUGLIESE

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Lo spettacolo musicale e gastronomico della Puglia Garganica sarà ospite della “Settimana della biodiversità Pugliese: Agricoltura, Alimentazione e Ambiente”, organizzata dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia insieme al Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università di Bari Aldo Moro e con la collaborazione di Enti e Istituti di Ricerca presenti sul territorio regionale e competenti in materia di biodiversità. 

 Si svolgerà dal 17 al 21 maggio 2021 la IV edizione della “Settimana della biodiversità pugliese: Agricoltura, Alimentazione e Ambiente”, organizzata dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia insieme al Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università di Bari Aldo Moro e con la collaborazione di Enti e Istituti di Ricerca presenti sul territorio regionale e competenti in materia di biodiversità.

In programma numerose iniziative, in prevalenza in modalità online, con l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico le attività che gli enti di ricerca e le università svolgono in Puglia, nonché la ricchezza e la bellezza della biodiversità agricola, alimentare e ambientale della Puglia.

Trova così, il giusto riconoscimento, lo spettacolo musicale e gastronomico: “L’Acquasala salverà il mondo”. Un viaggio multisensoriale alla scoperta delle tipicità enogastronomiche della Puglia Garganica.

Nel video racconto della performance, prodotto da STUDIO UNO e reso disponibile online, in primo piano, le materie prime come pane, olio extravergine d’oliva, verdure selvatiche e caciocavallo, che ci accompagneranno lungo un suggestivo percorso mistico, che parte dal Gargano, con le sue strade sterrate, i suoi campanacci, i muggiti delle vacche podoliche, i belati delle capre, e il suo profondo senso di appartenenza alla terra d’origine dei suoi pastori. Tutto lascerà spazio ad un racconto che, tra un morso di caciocavallo, rigorosamente “podolico”, ed una scodella di acquasala preparata al momento, abbraccia l’arte in tutte le sue forme, attraverso gli odori, i colori, i rumori e i  sapori di questa terra meravigliosa per arrivare a penetrare direttamente l’anima, con gli stessi odori, colori, rumori e sapori.

Questa performance musicale, a metà strada fra uno spettacolo e una degustazione, si rivela un modo efficace, seppur insolito e stravagante, di promuovere il territorio garganico e il suo patrimonio enogastronomico in tutto il Paese. Il progetto prende vita nel 2011, frutto dell’incontro di esperienze musicali ed artistiche differenti ma unite da tre elementi comuni: la saggezza dei sapienti custodi della tradizione, la follia di un “pastore di mandrie musicali”, nonché sapiente custode di “antiche tradizioni moderne”, il viaggio e la transumanza musicale, guidata dal Reverendo Podolico, Luciano Castelluccia, direttore artistico del Carpino Folk Festival.

Per l’occasione, sarà realizzato e reso disponibile online il “Settimana(le) biodiversità pugliese” (www.settimanabiodiversitapugliese.it), che raccoglie centinaia di contributi prodotti da ricercatori e appassionati che studiano da anni la biodiversità.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 3 MAGGIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 3 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 5.528 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 335 casi positivi: 54 in provincia di Bari, 39 in provincia di Brindisi, 47 nella provincia BAT, 81 in provincia di Foggia, 100 in provincia di Lecce, 11 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione.

Sono stati registrati 52 decessi: 19 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 5 in provincia di Foggia, 8 in provincia di Lecce, 16 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 2.247.607 test.

184.129 sono i pazienti guariti.

47.023 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 237.116 così suddivisi:

90.778 nella Provincia di Bari;

23.453 nella Provincia di Bat;

17.850 nella Provincia di Brindisi;

42.904 nella Provincia di Foggia;

23.775 nella Provincia di Lecce;

37.226 nella Provincia di Taranto;

765 attribuiti a residenti fuori regione;

365 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

LA CROCE ROSSA DI SAN NICANDRO A VIESTE PER ASSISTENZA AI MIGRANTI

Dalle ore 01.15 di questa notte è in corso un intervento di assistenza sanitaria ed umanitaria presso il porto di Vieste in occasione di un nuovo sbarco di 35 migranti di cui 12 minori.

Tra i migranti ci sono donne e 12 minori tra cui un neonato. Sul posto sono intervenuti i volontari della Croce Rossa di San Nicandro Garganico e, in loro supporto, anche i comitati di Barletta e Manfredonia.

La Croce Rossa di San Nicandro punto di riferimento  del volontariato garganico e provinciale.

 

SAN NICANDRO: “BATT’ U’ FERR’ QUANN’ E’ CAUD’”

Continua una nuova serie di articoli che parlano sui modi di dire e degli aforismi locali per capire e analizzare la quo ed offrire una visione chiara, lucida e trasparente della condizione umana in cui ognuno di noi può legittimamente dedurre o trarre da ciascuno di essi le considerazioni che gli sembrano più ovvie in riferimento ai tempi, alle usanze, ai problemi, ai comportamenti e agli altalenanti rivolgimenti che la società sta attualmente vivendo. Gli articoli sono tratti dal libro “Voci di Capitanata” di Donato D’Amico.

Il detto di oggi è: “Batt’ u’ ferr’ quann’ è caud’” cioè “Batti (lavora) il ferro quando è caldo ”.

L’aforisma che stiamo per trattare è uno dei più sentiti, nel senso che esso costituisce un tutt’uno con il carattere proprio della nostra gente, che non ha certamente bisogno di alcuna stimolazione per condurre a termine iniziative, compiti, lavori, impegni. Sicchè, stimolare ed incitare all’azione popolazioni che solo dal lavoro riuscivano a trarre il sostentamento per la famiglia poteva apparire quanto meno superfluo, visto che le necessità familiari erano tali che nessuno, allora, poteva permettersi di bighellonare inutilmente. Viceversa, l’incitamento era indispensabile, era addirittura un’opera lodevole perché erano talmente tristi talune considerazioni familiari che la volontà di continuare e riuscire poteva anche cedere, per la sopraggiunta stanchezza, alla lusinga di un guadagno più facile, ma sicuramente meno lecito e perciò più sconveniente e biasimevole.

Fra l’altro, possiamo dire che anche oggi lo sprono e il pungolo non sono del tutto gratuiti, perché non è raro il caso in cui l’indolenza e ancor più l’imprevidenza e una scarsa mancanza di capacità gestionale sono spesso causa di disservizi e di lavori sconclusionati. Tuttavia, riferendoci ad un moderno concetto di lavoro, oggi possiamo validamente fruire della programmazione, cioè, di un accurato itinerario di prestazioni che prevede interventi e tappe di lavoro tali da farci conseguire il massimo rendimento con il minimo dispendio di energie. Accorgimento, questo, che all’epoca non era tenuto evidentemente in debita considerazione.

Inoltre, noi condividiamo la tesi del motto popolare secondo la quale è preferibile e utile che eventuali integrazioni e aggiornamenti d’opera avvengono durante la esecuzione dei lavori (quando il ferro è caldo), almeno per un triplice ordine di motivi: per il risparmio che si economizza, per un più articolato assemblaggio della struttura dell’opera e, infine, per quella ricompensa psicologica che all’uomo perviene per aver realizzato appieno il lavoro previsto. Oggi, naturalmente, queste nuove concezioni (programmazione, aggiornamento a livello tecnico-scientifico con un enorme risparmio di energie e di denaro. Si tratta di una moderna mentalità lavorativa che è riuscita a coniugare, in maniera veramente efficace, il binomio risparmio-profitto. Vogliamo dire che oggi ad una spesa minore e più oculata fanno riscontro maggiori rendimenti e profitti. E però dobbiamo anche dire che tutto questo bel corredo di informazioni e di modalità di prestazioni afferenti il “lavoro” risulta già adombrato, da oltre cent’anni, nel proverbio elaborato dai nostri antenati.

Infine, dobbiamo riconoscere che anche in tante piccole comunità, sia a livello agricolo che artigianale e professionale, non è mancato un certo atteggiamento tecnico-scientifico che ha reso e rende più agevole e redditizio il lavoro umano. Il tutto, anche e soprattutto grazie alla buona abitudine di lavorare il ferro quando esso è ancora caldo, ossia, di approfittare delle buone occasioni per migliorare la propria condizione economica e sociale e ricercare ogni possibilità di inserimento in un ambiente di lavoro sempre più qualificato e gratificante.

SETTORE WEDDING, IN PUGLIA SUI STUDIA IL PROTOCOLLO PER LA RIPARTENZA

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Tamponi o certificati vaccinali: regolamento al vaglio del Comitato per la Sicurezza

In Puglia si avvicina la stagione estiva, si vocifera di un passaggio in zona gialla, e di conseguenza si comincia a pensare come poter ripartire in diversi settori. Uno dei più colpiti dall’epidemia come il wedding (110 mila addetti ed un fatturato stimato attorno al miliardo di euro), che solo pochi giorni fa ha manifestato a Bari, ci prova sfruttando i mezzi che oggi abbiamo a disposizione, e che un anno fa non c’erano: tamponi rapidi e vaccini anti-Covid.

Un protocollo per il Matrimonio Covid-Free è stato presentato qualche giorno fa, ed è frutto del lavoro sinergico delle delegazioni Wedding Confcommercio di Brindisi, Lecce e Taranto, insieme con l’associazione PWPA (Puglia Wedding Production Association-Sposiamo la Puglia).

Nelle premesse si legge: «Sulla scorta delle esperienze dei protocolli applicati ai trasporti aerei, alle navi da crociera e all’industria cinematografica e televisiva, il protocollo si fonda proprio sull’utilizzo dei tamponi a cui sottoporre tutti gli invitati e sull’aumento progressivo della copertura vaccinale, permettendo che l’evento si svolga senza restrizioni che compromettono la natura dell’evento stesso, fortemente caratterizzato dalla socialità e convivialità».

Basandosi sul presupposto che i matrimoni potrebbero essere festeggiati solo in regioni che si trovano in zona gialla o bianca, gli strumenti primari da adottare per accertare la negatività di coloro che partecipano al matrimonio dovrebbero essere o un certificato di vaccinazione (o di guarigione) o un attestato che stabilisce un esito negativo di un tampone rapido effettuato nelle 48 h precedenti all’evento. Solo agli sposi verrebbe richiesto un doppio tampone, uno 15 giorni prima e uno 48 ore prima dell’evento.

Saranno gli sposi ad avere l’obbligo di avvisare gli invitati sulle procedure da seguire, e sarà necessario che gli stessi diano mandato ad un “referente Covid”, che potrà essere scelto tra: agenzia di security; caterer; struttura ricettiva; wedding planner; persona di fiducia. I suoi compiti saranno: raccolta della documentazione in fase di check-in; conservazione della documentazione per 14 giorni successivi all’evento; vigilanza sul rispetto delle eventuali restrizioni da parte degli ospiti durante l’evento. Gli invitati dovranno presentare la documentazione in fase di “check-in” oppure inviarla via emali 24 ore prima dell’evento.

Il protocollo è stato consegnato all’assessore Pier Luigi Lopalco ed è al vaglio del Comitato per la Sicurezza.

(barlettanews24)

STAGIONE ESTIVA. OCCORRE LA SANIFICAZIONE DELLE SPIAGGE? 

Falconi (Cons. Nazionale SIGEA): “Sanificazione spiagge: non occorre intervenire con sostanze disinfettanti sul substrato sabbioso. Le spiagge dovrebbero essere ripulite solamente dai rifiuti di origine antropica quali, ad esempio, oggetti in plastica, copertoni, polistirolo e materiale di risulta che il mare ha depositato sulla riva in inverno in quanto i materiali naturali non pericolosi (ad es foglie, rami, tronchi, canne, materiale sminuzzato e conchiglie) spiaggiati e accumulati sulle spiagge non devono essere considerati come dei rifiuti poiché rappresentano un importante elemento in grado di consolidare il sedimento sull’arenile”.

“Nelle scorse ordinanze balneari emanate dai Sindaci costieri del Lazio, specialmente la n. 89 del 3 maggio 2020 pubblicata sull’albo Pretorio dal Comune di Roma, si prevedeva tra i vari interventi di manutenzione delle spiagge anche la sanificazione.

Per le future ordinanze balneari sarebbe auspicabile e opportuno, specialmente dopo il disastro ambientale avvenuto lo scorso anno in Spagna, ribadire che non occorre intervenire con sostanze disinfettanti sul substrato sabbioso. Le sostanze disinfettanti sono, infatti, tossiche e alterano profondamente l’habitat naturale della spiaggia. Tali sostanze danneggiano la micro flora, la meio e micro fauna presente sulla spiaggia. Inoltre tali inquinanti possono giungere al mare determinando un inquinamento ambientale della matrice con il conseguente accumulo di tali inquinanti nella catena trofica”. Lo ha affermato Ilaria Falconi, Consigliere Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA).

“Le spiagge dovrebbero essere ripulite solamente dai rifiuti di origine antropica quali, ad esempio, oggetti in plastica, copertoni, polistirolo e materiale di risulta che il mare ha depositato sulla riva in inverno in quanto i materiali naturali non pericolosi (ad es foglie, rami, tronchi, canne, materiale sminuzzato e conchiglie) spiaggiati e accumulati sulle spiagge non devono essere considerati come dei rifiuti poiché rappresentano un importante elemento in grado di consolidare il sedimento sull’arenile, soprattutto in un tratto di litorale soggetto ad erosione costiera.

Tali materiali naturali – ha continuato la Falconi – infatti, esercitano un’azione di sostegno per la sabbia in quanto ostacolano l’erosione eolica e marina.

Durante la stagione balneare i materiali di origine naturale (i.e. tronchi di legno o vegetazione) che non determinano incolumità per le persone dovrebbero rimanere in loco, mentre i materiali aventi dimensioni ridotte, come ad esempio i pezzetti di legno, dovrebbero essere rimossi manualmente, specialmente nelle zone dunali”.

Attenzione ad interventi che potrebbero generare erosione!

“Nelle ordinanze balneari emanate negli scorsi anni si prevede la possibilità di effettuare livellamenti minimi stagionali.  Inoltre, vengono annunciate la cura, la perfetta manutenzione e la pulizia l’igiene delle aree in concessione fino al battente del mare ed anche dello specchio acqueo immediatamente prospiciente la battigia.

In merito si rappresenta che il livellamento della sabbia determina il compattamento dei sedimenti e, conseguentemente, la perdita permanente di ingenti quantitativi di sabbia. Tutto ciò fa sì che la forza erosiva diventi più rapida e intensa sull’arenile.

Gli interventi effettuati con mezzi meccanici che giungono in profondità, incrementano l’erosione costiera sulle spiagge sabbiose con la rottura degli aggregati di sabbia libera formata dalle singole particelle di sedimento. Tali particelle trasportate dal vento vengono disperse – ha continuato la Falconi – e non possono essere più accumulate sulla spiaggia. Tale fenomeno non si verifica qualora i sedimenti vengano trattenuti dalla vegetazione, dai tronchi di legno, da barriere frangivento durante la stagione autunnale – invernale o, ove possibile, dalla presenza del sistema dunale.

Inoltre, l’uso di tali veicoli determina la variazione dei caratteri morfo-topografici e l’usura della spiaggia tale da modificarne la granulometria. Infine, tali interventi di manutenzione modificano il naturale profilo morfologico della spiaggia rendendola più vulnerabile alle mareggiate. E’ importante prevedere nelle imminenti ordinanze balneari il divieto di asportazione dei tronchi spiaggiati e della vegetazione in modo che possano esercitare funzioni di contrasto all’azione del mare e del vento nonché di trappola per i sedimenti.

Infine fra le misure prioritarie da assumere occorre introdurre buone pratiche per la pulizia degli arenili poiché permettono di ridurre le perdite dal sistema spiaggia e diminuire sino quasi ad annullare qualsiasi impatto sul litorale”.

Dunque c’è nesso tra l’azione umana e il Covid?

“L’impatto delle attività antropiche sull’ambiente naturale ha causato la perdita di habitat, la creazione di ambienti artificiali, la crisi climatica e la distruzione della biodiversità. Anche l’attuale pandemia SARS-Cov-2, così come altre malattie infettive emergenti – ha dichiarato Eugenio Di Loreto, geologo, Presidente della Sezione Lazio della SIGEA –  è da attribuire all’alterazione degli ecosistemi da parte dell’uomo, che ne ha modificato la capacità di assorbire o contenere gli agenti patogeni e virali favorendo un incremento delle zoonosi, ovvero trasmissioni potenzialmente infettive tra gli animali e l’uomo.

Per affrontare la crisi che ha colpito così duramente le nostre società e le nostre economie occorrono quindi politiche e misure innovative ad ogni livello e un impegno straordinario della classe politica, nell’ottica di recuperare un rapporto con la Natura che sostituisca l’approccio utilitaristico con quello di una maggiore integrazione.

L’attuale situazione di emergenza sanitaria non può che rappresentare un’occasione unica anche per ripensare alle necessità e ai propri bisogni con un modello di balneazione meno intensivo e maggiormente legato alle attività cui il mare è naturalmente predisposto”.

 SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale)

 

DECRETO PROROGHE, ECCO LE PRINCIPALI NOVITA’

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Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 103 del 30 aprile 2021 il Decreto recante “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi”; il decreto-legge era stato approvato nella seduta del Consiglio dei Ministri del 29 aprile 2021.

Il decreto-legge contiene le seguenti principali disposizioni.

Controlli radiometrici)

Si proroga al 30 settembre 2021 la validità del regime transitorio in materia di controlli radiometrici.

Documenti di identità

Proroga dal 30 aprile al 30 settembre 2021 dei termini di validità dei documenti di identità con scadenza entro il 31 gennaio 2020.

Esami di abilitazione degli esperti qualificati, dei medici autorizzati e dei consulenti del lavoro

Si proroga al 31 dicembre 2021 la possibilità di svolgere con modalità semplificate da remoto gli esami di abilitazione per l’iscrizione negli elenchi nominativi degli esperti qualificati e dei medici autorizzati (esperti di radioprotezione e medici competenti per la tutela e la sicurezza nei luoghi di lavoro) e dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di consulente del lavoro.

Interventi edilizi per spiagge e parchi

Si rinnova, fino al 31 dicembre 2021, il regime autorizzatorio semplificato introdotto nell’art. 264 del decreto-legge n. 34 del 2020 per i piccoli interventi edilizi di natura provvisoria funzionali ad evitare la diffusione del COVID-19 in luoghi come spiagge, piscine, parchi (per esempio capanni per riporre sdraio e ombrelloni, bagni chimici, etc.).

Navi da crociera e revisione periodica dei veicoli

Per mitigare gli effetti economici della emergenza epidemiologica da Covid-19 e garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità dell’industria marittima italiana, il decreto prevede la proroga al 31 dicembre 2021 dell’autorizzazione per le navi da crociera iscritte nel Registro delle navi adibite alla navigazione internazionale della possibilità di effettuare servizi di cabotaggio (trasporto marittimo di merci e passeggeri effettuato a pagamento tra porti dello stesso Stato).

Patenti di guida

Con riferimento alle domande presentate nel 2020 per sostenere l’esame di guida, il decreto estende da sei mesi a un anno il termine entro il quale è possibile sostenere la prova teorica per il conseguimento della patente.

Penitenziari

Si proroga la durata delle licenze premio che possono essere concesse ai condannati ammessi al regime di semilibertà, superiore a quella di 45 giorni, salvo che il magistrato di sorveglianza ravvisi gravi motivi ostativi. Inoltre, viene prorogata la possibilità di concedere permessi premio, anche in deroga ai limiti temporali ordinariamente previsti, in favore di detenuti condannati per reati diversi da quelli di maggior allarme sociale, i quali abbiano già fruito di permesso premio o siano stati già ammessi al lavoro all’esterno, all’istruzione o alla formazione professionale all’esterno. Infine, si proroga la possibilità di accesso alla detenzione domiciliare per i detenuti, condannati per reati diversi da quelli di maggior allarme sociale, che debbano scontare una pena detentiva di durata non superiore a 18 mesi, anche se parte residua di maggior pena e la cui condotta carceraria non sia stata oggetto di rilievi disciplinari. I permessi premio non sono concessi ai soggetti condannati per alcune fattispecie di reato come: maltrattamenti contro familiari e conviventi; atti persecutori; atti di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico mediante il compimento di atti di violenza; associazione di tipo mafioso e, inoltre, delinquenti abituali, professionali o per tendenza; detenuti che sono sottoposti al regime di sorveglianza particolare; detenuti sanzionati per disordini, sommosse, evasione, fatti previsti dalla legge come reato, commessi in danno di compagni, di operatori penitenziari o di visitatori; detenuti privi di un domicilio effettivo e idoneo anche in funzione delle esigenze di tutela delle persone offese dal reato.

Permessi di soggiorno

I permessi di soggiorno in scadenza entro il 30 aprile sono prorogati al 31 luglio 2021. Nelle more, gli interessati possono presentare istanza di rinnovo.

Regioni, Enti locali e Camere di commercio

Proroga i termini per il rendiconto e il bilancio consolidato delle Regioni e dei bilanci delle aziende sanitarie, nonché quelli del rendiconto e del bilancio degli enti locali e del bilancio d’esercizio delle Camere di commercio, delle loro Unioni regionali e delle relative aziende speciali riferiti all’esercizio 2020.

Revisione periodica dei veicoli

Si prevede che la revisione periodica dei veicoli a motore e dei loro rimorchi possa essere effettuata anche dagli ispettori autorizzati, fino al 31 dicembre 2021.

Smart working nella Pubblica Amministrazione

Fino alla definizione dei contratti collettivi del pubblico impiego, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, le amministrazioni pubbliche – valorizzando l’esperienza acquisita nella organizzazione e nell’espletamento del lavoro in modalità agile, particolarmente, durante la pandemia – potranno continuare a ricorrere al lavoro agile secondo le modalità semplificate stabilite dall’articolo 263 del Dl 34/2020 (il cosiddetto “decreto Rilancio”), ma senza più essere vincolate al rispetto della percentuale minima del 50 per cento del personale e a condizione che l’erogazione dei servizi rivolti a cittadini e imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza e nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente. Si avvia, quindi, un percorso di ritorno alla normalità, nella Pubblica Amministrazione, in piena sicurezza e nel rispetto dei principi di efficienza e produttività. (foto: tg24Sky)

 

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 2 MAGGIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 2 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 6.226 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 810 casi positivi: 213 in provincia di Bari, 60 in provincia di Brindisi, 66 nella provincia BAT, 296 in provincia di Foggia, 146 in provincia di Lecce, 26 in provincia di Taranto, 4 casi di residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

Sono stati registrati 18 decessi: 6 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 4 in provincia BAT, 5 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 2.242.079 test.

183.232 sono i pazienti guariti.

47.637 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 236.781 così suddivisi:

90.724 nella Provincia di Bari;

23.406 nella Provincia di Bat;

17.811 nella Provincia di Brindisi;

42.823 nella Provincia di Foggia;

23.675 nella Provincia di Lecce;

37.215 nella Provincia di Taranto;

762 attribuiti a residenti fuori regione;

365 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

PARCO SAN MICHELE DI SAN NICANDRO, RINVENUTE CHIAVI PERSE

Si comunica che presso Villa San Michele a San Nicandro sono state trovate dagli operatori ecologici le chiavi (forse di motociclo) di cui alla foto allegata.

Il proprietario può rivolgersi all’assessore Michele Gaggiano per il recupero delle stesse.

EDITORIALE DELLA DOMENICA. NON BASTA VINCERE LE ELEZIONI, OCCORRE SAPER GOVERNARE

La parola magica più ascoltata in questi giorni è “ripartire”. L’abbiamo sentita più volte negli anni ma, mai come ora, ha un significato diverso e non più procrastinabile.

Ripartire dopo la pandemia da Covid-19 è l’obiettivo primario di tutti. Questa emergenza sanitaria ha messo in ginocchio tutti i paesi del mondo e quei paesi, come l’Italia, che arrancano da sempre, la subiscono ancora più dal punto di vista sanitario ed economico. Non è tanto il problema delle aperture di cui si sta parlando anche troppo, è convincersi che bisogna tenere sotto controllo prima l’aspetto sanitario che è il punto di partenza per ogni attività. Su questo aspetto, moltissimo possono fare tutti i cittadini in quanto, oltre alla campagna di vaccinazione che probabilmente ci porterà alla immunità di gregge a fine settembre, i nostri comportamenti non devono cambiare le regole del gioco, nel senso che nessuno deve liberarsi da quei comportamenti virtuosi per isolare il virus e cioè mascherina e distanziamento.

Ripartire in ambito nazionale ora diventa non solo indispensabile, ma anche possibile per effetto del Recovery Fund europeo che ha premiato l’Italia con più di 200 miliardi da utilizzare per cambiare profondamente il nostro bel paese. Una sfida epocale che deve essere accettata, combattuta e vinta per avere un’Italia più moderna, più snella nelle procedure amministrative e nelle riforme che devono essere realizzate, come quella del fisco, della giustizia, delle semplificazioni ecc. Ma tutto questo può avverarsi se la nazione intera riparta con tutti i suoi 8 mila comuni.

Ripartire per centrare l’obiettivo di ripresa parte, quindi, dai singoli comuni, tra cui San Nicandro che andrà al voto per il rinnovo del nuovo consiglio comunale all’inizio del prossimo autunno. Saprà San Nicandro essere all’altezza del suo ruolo e del suo compito per affrontare sfide e decisioni non più differibili?

San Nicandro e l’intero territorio sarà destinatario di fondi che devono avere precise destinazioni. Ci deve essere, pertanto, una visione di futuro che deve caratterizzare la prossima amministrazione comunale, una visione che dia alla nostra comunità una svolta per la ripartenza e per i cittadini cui si concede l’ultima chance di una prospettiva di vita.

La classe politica che in questi giorni sta discutendo sulle alleanze e sui candidati a primo cittadino si sta ponendo questo problema? E’ un obbligo anche morale per la politica la predisposizione di una squadra di governo cittadino che sia all’altezza del compito che avrà da svolgere in questo periodo storico e che forse non si ripeterà più. Scegliere persone capaci e scegliere la competenza sono le priorità assolute oltre che, naturalmente, l’impegno e la disponibilità. Non è solo più il momento di vincere la sfida delle elezioni ma è il tempo giusto per saper governare. Non sempre chi vince è la squadra più preparata per il compito che dovrà affrontare e lo si è visto nel corso degli anni. Forse bisogna prestare molta più attenzione non tanto a costruire una coalizione di governo cittadino, ma che la stessa sia rappresentativa di persone che abbiano San Nicandro nel cuore e nella testa e cioè l’amore per la propria città e la competenza per farla crescere e ripartire.

Il Direttore

LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO

Continua la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studioso Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93. La 65^ cartolina porta la seguente didascalia: “Terravecchia”.

ESTATE IN PUGLIA, SPIAGGE APERTE: GARGANO PRONTO, PIU’ SPAZI PER LA SICUREZZA

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“Il Gargano, nel 2021, tornerà a essere leader del turismo in Puglia e in Italia: sono le prenotazioni a delineare questo scenario. Spiagge aperte dal 15 maggio? Noi siamo già pronti”. L’annuncio della Regione Puglia sull’apertura della stagione estiva non ha colto di sorpresa gli operatori turistici del Consorzio “Gargano Ok” che unisce albergatori, gestori di lidi balneari e di camping, ristoratori, aziende di servizi per trasporti ed escursioni, guide turistiche e la più vasta rete turistica della Puglia, considerando anche le imprese produttrici delle tipicità (olio, vino, etc) che alimentano il circuito enogastronomico. Il Consorzio mette a sistema l’offerta e le strutture di 16 località: Vieste, Isole Tremiti, Peschici, Monte Sant’Angelo, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, Vico del Gargano, Manfredonia, San Nicandro Garganico, Apricena, Foggia, San Marco in Lamis, Ischitella, Poggio Imperiale, Bovino e Termoli. A parlare a nome della rete è Bruno Zangardi, presidente del Consorzio Gargano ok che, nel 2021, ha compiuto i suoi primi 13 anni di attività.

COSA CHIEDONO I TURISTI. “Su un campione di 1000 prenotazioni tra le tante arrivate”, spiega Zangardi, “le richieste ricorrenti sono principalmente tre: spazi più ampi e organizzati per fruire delle attività e dei servizi evitando assembramenti; possibilità di fruire delle escursioni in gruppi non numerosi; vivere la spiaggia, lo sport e ogni altra iniziativa senza preoccupazioni. E’ quello a cui abbiamo lavorato e stiamo lavorando da un anno. Siamo pronti”.

GLI SPAZI E LA SICUREZZA. Il Gargano ha le spiagge più grandi della Puglia, tra le più ampie d’Italia. “Abbiamo distanziato gli ombrelloni, ma non solo, abbiamo incrementato il numero delle passerelle inserendone una ogni due file, in modo da gestire il flusso in entrata e in uscita dai lidi. Tutte le strutture consorziate hanno ampliato gli spazi a disposizione e programmato una diversa modulazione per la fruizione dei servizi, dei giochi, delle aree dedicate allo sport”.

I COLLEGAMENTI CON BARI. La gran parte dei turisti che arriveranno da tutta Italia e da ogni parte del mondo atterreranno all’Aeroporto di Bari. “Abbiamo messo in campo, come e più degli scorsi anni, i nostri servizi-navetta per accogliere quanti verranno in aereo e portarli comodamente a destinazione, ampliando anche il numero delle navette e la frequenza degli spostamenti da e verso Bari”.

DA GIUGNO A SETTEMBRE A PIENO REGIME. Rispetto al 2020, le prenotazioni già incamerate dalle strutture del Consorzio indicano un incremento di presenze fra il 20 e il 30%. A differenza di quanto avvenne la scorsa estate, quando le presenze si concentrarono per lo più tra agosto e settembre, quest’anno i numeri sono più rilevanti e omogenee lungo tutto l’arco della bella stagione, da giugno e fino a settembre. L’enorme incertezza del 2020 ridusse fortemente l’arrivo di turisti stranieri. Le strutture del Consorzio registrarono il 90% di presenze dall’Italia. Nel 2021, la “quota estero” sarà almeno del 20% sul totale delle presenze, con un incremento importante soprattutto da Belgio, Francia e Svizzera. Sempre considerando il primo campione delle prenotazioni, crescerà anche il numero dei turisti provenienti dal Nord Italia.

BONUS VACANZE E PREZZI. Tutte le strutture del Consorzio Gargano Ok hanno confermato l’adesione al Bonus Vacanze. Una scelta netta, senza incertezze, già presa lo scorso anno con ottimi risultati. Come avvenne nel 2020, anche quest’anno le diverse strutture ricettive consorziate hanno concordato una linea comune sulla trasparenza e la sostenibilità dei prezzi. “Un 30% di prenotazioni sta arrivando da nuovi clienti, l’altro 70% è relativo a chi è venuto nelle nostre strutture lo scorso anno”, ha dichiarato con soddisfazione Zangardi. “Questo significa che i sacrifici e il buon lavoro fatto nel 2020 ci stanno premiando”.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 1 MAGGIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 1 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 11.450 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.130 casi positivi: 377 in provincia di Bari, 156 in provincia di Brindisi, 172 nella provincia BAT, 41 in provincia di Foggia, 159 in provincia di Lecce, 217 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione, 6 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 21 decessi: 8 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 6 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 2.235.853 test.

182.310 sono i pazienti guariti.

47.767 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 235.971 così suddivisi:

90.511 nella Provincia di Bari;

23.340 nella Provincia di Bat;

17.751 nella Provincia di Brindisi;

42.527 nella Provincia di Foggia;

23.529 nella Provincia di Lecce;

37.189 nella Provincia di Taranto;

758 attribuiti a residenti fuori regione;

366 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

FIERA DI FOGGIA, ATTIVATO IL PIU’ GRANDE PUNTO DI VACCINAZIONE DELLA PROVINCIA

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Da questa mattina è operativo il nuovo Punto Vaccinale di Popolazione di Foggia allestito presso l’Ente Fiera. Il Punto sarà utilizzato sia dalle squadre vaccinali della ASL che dai medici di Medicina Generale per la vaccinazione dei propri assistiti estremamente vulnerabili.

All’attivazione erano presenti il vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, l’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco, il direttore generale dell’ASL di Foggia Vito Piazzolla, il commissario straordinario dell’Ente Fiera di Foggia Massimiliano Arena. Presente anche il prefetto di Foggia Raffaele Grassi.

“Oggi abbiamo attivato questo importantissimo hub vaccinale – ha dichiarato il vicepresidente Piemontese – il più grande della provincia di Foggia. È un Punto vaccinale fortemente voluto dal Presidente della Regione Emiliano e da tutti noi per dare una accelerazione alla somministrazione dei vaccini, compatibilmente alle scorte di dosi che vengono consegnate alla Puglia. Si attiva oggi, giorno della festa dei lavoratori, e noi tutti festeggiamo lavorando. Il ringraziamento quindi va soprattutto ai tanti operatori sanitari che, nell’ultimo anno, stanno lavorando in maniera indefessa. Grazie anche alla Protezione Civile, al direttore della Sezione regionale e a tutti i volontari, per il lavoro imponente che stanno facendo. Nonostante il mare in burrasca stiamo tenendo la barca e provando a fare in modo che il maggior numero di cittadini pugliesi possa vaccinarsi per tornare alla normalità e per dare anche slancio all’economia”.

L’assessore Lopalco ha annunciato che “ogni mercoledì avremo circa 150mila dosi di Pzifer. Nel fine settimana arriveranno 124mila dosi di Astrazeneca, stesso quantitativo lo aspettiamo verso la fine di maggio. Quindi la pianificazione oggi è possibile e su canali diversi.

Questo hub – ha aggiunto – rappresenta un esempio virtuoso di integrazione dove gli operatori della ASL e i medici di medicina generale vaccinano in un’unica struttura, in sicurezza.

Le vaccinazioni continueranno secondo lo schema previsto, ma la assoluta priorità sono i soggetti con elevata fragilità, gli ultra 80enni (ormai quasi tutti vaccinati) e i soggetti tra i 60 e i 79 anni, sempre rispettando il criterio dell’età.

Ci tenevo moltissimo ad essere qui – ha proseguito Lopalco – Festeggiamo il 1° maggio lavorando. Il virus non conosce giorni festivi. La pandemia non è soltanto un dramma sanitario, è anche un dramma sociale, economico. La vaccinazione è l’unica arma che abbiamo per uscire da questo incubo e per restituire il lavoro a chi lo abbia perso”.

“La rete degli hub e dei punti vaccinali in provincia di Foggia – ha illustrato il direttore generale Piazzolla – si arricchisce di una nuova importante sede. Si tratta di una rete che abbiamo adattato alla complessità del territorio secondo i principi di flessibilità e prossimità. Per questo agli hub abbiamo affiancato le postazioni vaccinali mobili per consentire alle persone, appartenenti alle categorie prioritarie, residenti nei comuni più distanti dai grandi centri vaccinali, di ricevere la vaccinazione in loco, senza spostarsi. A breve attiveremo anche i drive vaccinali per le somministrazioni in auto, già sperimentati nelle scorse settimane”.

 

ACQUEDOTTO RURALE DELLE AREE INTERNE DEL GARGANO: ANCORA SOGNO O FINALMENTE REALTA’?

L’acquedotto rurale delle aree interne del Gargano da ieri è finalmente una realtà ufficiale, almeno sulla carta. Fino a ieri non lo era neanche su quella ma solo nei sogni di lotta per un futuro meno gramo, spesso, infranti contro il muro di una classe politica insensibile o incapace (di qualsiasi appartenenza e colore) che, ancora oggi, attraverso vari strumenti che avrebbero dovuto essere di sviluppo (come il G.A.L. Gargano…e chi l’ha visto? Neanche alla nota trasmissione RAI), sperperano soldi o è, addirittura incapaci di spenderli perché presentati bandi inutili o facendo, a volte, anche una politica clientelare fatta di idee progettuali pe pochi che portano solo al NULLA MISCHIATO COL NIENTE!! Tanto è vero che i fondi del G.A.L GARGANO o non vengono spesi o vengono rimodulati con altri progetti, altrettanto inutili e, forse, perfino fatti “su misura” pe accaparrarsi qualche spicciolo o altro dal ricevente l’obolo MA CHE, FINO AD OGGI, NON HANNO MAI PORTATO UN SOLO ANELITO DI SVILUPPO DEL TERRITORIO MA SOLO AD ASSUNZIONI, PRO TEMPORE, CLIENTELARI, E NON HANNO DATO NULLA ALLA GENTE DEL GARGANO.

Ora bisogna dare onori e meriti a chi per esso, come chi scrive, si è sempre battuto ma dare soprattutto onori e meriti a chi ha ascoltato, ci ha creduto e ha messo “nero su bianco” un’idea progettuale come il CONSORZIO DI BONIFICA MONTANA DEL GARGANO. Grazie al CONSORZIO DI BONIFICA MONTANA DEL GARGANO ed al suo apparato tecnico-politico, ora i soldi ci sono!! Ora bisogna sedersi intorno ad un tavolo tecnico – politico composto, non solo da esponenti politici e associazioni di categoria (che spesso non conoscono affatto il territorio) ma anche con rappresentanze territoriali di comitati spontanei fatti di gente che nelle aree interne ci vive, soffre, ci lavora…e ci muore per non lasciarci sfuggire tale ultimo treno chiamato “SVILUPPO DELLE AREE INTERNE”.

Un suggerimento a tutti i sindaci del Gargano affinché si attivino immediatamente nei loro Consigli Comunali ad approvare la delibera base di dichiarazione di Pubblica Utilità per tutte quelle opere che portano benessere, vivibilità e condizioni di sviluppo nelle aree interne e ovunque esse siano davvero necessarie del territorio da loro amministrato( es. elettrificazione rurale, acquedotto rurale, strade interne, servizi vari, ecc.) per dare un impulso forte, e forse il primo vero passo definitivo, alla nascita di un’economia di mercato mai decollata e rimasta agli albori della civiltà rurale che vada di pari passo col rispetto e la tutela dell’ambiente derogando e opponendosi perfino ai tanti lacci e laccioli che eventualmente la Sovrintendenza, Parco nazionale del Gargano, Associazioni ambientaliste (o pseudo tali) porranno in essere affinché, com’è loro solito, TUTTO CAMBI PERNON CAMBIARE MAI NULLA!

Oggi l’intera popolazione del Gargano deve sentirsi unita, protagonista, coesa e determinata a non lasciarsi sfuggire tale occasione e saper lottare a viso aperto contro chiunque si opponga a tale esecuzione del progetto acquedotto rurale del Gargano”!!!! Oggi il progetto è uno solo e non dobbiamo farlo fallire, altrimenti non potremo prendercela con nessuno se non con noi stessi:” SVILUPPO DELLE AREE INTERNE DEL GARGANO”!!  Oggi è un giorno veramente importante per il Gargano, per i giovani che voglio restare ancora su questo monte ed intraprendere varie attività ataviche, ambientali ed altre ancora ma con metodi antichi, con mezzi adeguati ai tempi e senza impatto ambientale…ma le opere di sviluppo eco-sostenibile ed eco-compatibile devono…e dico devono, essere realizzate: NOI CITTADINI GARGANICI NON SIAMO PUGLIESI E CITTADINI ITALIANI DI SERIE “B”. Bisogna ed urge ormai dare attenzioni a questa montagna isolata tra mare e cielo, specie ora che su questo nostro acrocòro, ci vivono, ormai, sempre più, anziani pensionati ed impiegati e i giovani stanno scomparendo diventando, insieme alla natura, sempre più specie protetta!! Bisogna lottare al fianco di chi ci ha sempre creduto, per chi nelle aree interne ci viveva e ci vive buttando sangue e sudore e ci vive ancora contro tutto e tutti e, magari, non ha potuto avere un’istruzione adeguata! Aree interne nelle quali spesso manca anche il peso della legalità, proprio perché aree belle, sensibili ma inospitali a causa delle infrastrutture che creino sviluppo vero nel rispetto dell’ambiente. Cosa fare ora per non permettere ai “soliti maneggioni” ed “opportunisti dell’ultima ora” di tuffarsi come avvoltoi sul progetto per accaparrarsi solo ghiotti introiti e poi, fermarsi solo alla fase progettuale o perdere i fondi reali per far iniziare i lavori?

Tutti abbiamo il diritto-dovere di essere protagonisti,  vigili e stare attenti , anche con la formazione di comitati spontanei paesani fatti di gente capace, che conosce il territorio comunale di appartenenza e seguire, unitamente ai sindaci, nei vari comuni che i progetti siano veramente equi e rispettino le esigenze della gente che nel territorio del Gargano interno ci vive con sacrificio e ancora non abbandona tali aree bellissime, da sempre benedette da Dio ma, fino ad oggi, spesso, dimenticate o maledette dagli uomini !! La regione Puglia che, troppo spesso, ci ha dimenticati ora, anche grazie ai nostri consiglieri eletti, prenda al balzo la palla e ci faccia sentire che anche noi garganici siamo pugliesi!! Cosa fare subito? 1° Creare dei comitati spontanei in ogni paese fatti di agricoltori, allevatori e gente che, comunque vive ed opera in tali aree; 2° incontrare le autorità locali per capire la eventuale fase progettuale locale a che punto sta…o, addirittura, se c’è; 3° chiedere che i vari consigli comunali adottino tutti gli atti propedeutici ad eliminare lacci, laccioli, impedimenti e dinieghi di sorta sul loro territorio come ATTI DELIBERATIVI DI PUBBLICA UTILITA’; 4° camminare affianco delle istituzioni insieme e sostenerle verso tale importante traguardo anche ai tavoli politico-tecnici; 5° chiedere un incontro ufficiale(leggi COVID permettendo) con gli esponenti tecnici – ed eletti del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano pe capire l’idea progettuale a che punto sta e sorreggerli ad avere, eventualmente, ancora più fondi; L’ACQUEDOTTO RURALE NON DEVE ESSERE PER POCHI…l’ACQUEDOTTO RURALE DEL GARGANO DEVE ESSERE, IN PRIMIS, PER COLORO CHE NELLE AREE INTERNE DEL GARGANO CI VIVONO, CI LAVORANO, CI CREDONO ANCORA, VIVONO UNA VITA AGRO-SILVO-PASTORALE PRIMORDIALE ANCORA FATTA DI STENTI E CHE RESISTONO, COME FANTI IN UNA TRINCEA, AFFINCHE’ PER IL NOSTRO ACROCORO CI SIA UN DOMNANI MIGLIORE!

  1. NINO MARINACCI