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SAN NICANDRO, AFFLUENZA VOTANTI ALLE ORE 12:00

L’affluenza dei votanti alle ore 12.00 del 20.09.2020 è la seguente:

  • REFERENDUM COSTITUZIONALE: Votanti 1.083 – 8,96%
  • ELEZIONI REGIONALI: Votanti 1.084 – 6,70%

NUOVA OPPORTUNITÀ PER LE PMI DEL GARGANO: PIANO D’AZIONE PER L’ECONOMIA CIRCOLARE

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Oltre al nuovo avviso pubblico int. 3.3 “Sostegno alla commercializzazione”, sono stati riaperti i termini per il rilascio delle Domande di Sostegno relative all’intervento 1.3

“L’anello mancante un piano di azione garganico per l’economia circolare”

Sono ritenute ammissibili le seguenti tipologie di investimenti:

  • Avviamento di imprese extra-agricole che utilizzano sottoprodotti di produzione o materiale riciclabile in una o più fasi di produzione;
  • Introduzione di azioni volte al miglioramento dell’efficienza energetica da parte delle imprese;
  • Realizzazione di piani aziendali volti a ridurre il 30% degli scarti aziendali;
  • investimenti per l’attivazione, da parte delle imprese, di sistemi di controllo per il monitoraggio dell’impatto ambientale attraverso il Life Cycle Assessment (LCA) e Carbon Footprint, impegnandosi a ridurre l’impatto della propria attività del 20% in cinque anni;
  • Utilizzo da parte delle imprese che operano nell’ambito dell’agro-artigianato dei sottoprodotti dell’agricoltura per produrre beni e servizi diversi da quelli agricoli.

L’investimento massimo ammissibile è di euro 70.000, con contributo a fondo perduto del 50%.

Il termine per il rilascio delle DDS sul portale SIAN è fissato al 30 ottobre 2020 (ore 23:59).

La documentazione cartacea dovrà essere presentata presso gli Uffici del GAL Gargano entro e non oltre la data del giorno 06 novembre 2020

Per ulteriori informazioni e dettagli potete consultare il nostro sito internet www.galgargano.com, oppure visitare i nostri profili social su FacebookTwitter e Instagram, oppure iscrivervi al nostro canale Telegram o Whatsapp.

EDITORIALE DELLA DOMENICA. ECCO I TANTI MOTIVI PER ANDARE A VOTARE

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Oggi e domani una parte dell’Italia va al voto per le elezioni regionali e per il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari. Si dà un peso enorme per questo evento politico che può influire sulle sorti del governo non tanto per la fine della legislatura, ma per una rimodulazione e riassetto di qualche ministero e per i leader ed i segretari dei partiti di governo. Ma molto dipende dall’affluenza alle urne da parte dei cittadini.

Si vota anche in Puglia e il risultato finale può dipendere molto proprio per effetto dell’astensionismo, un fenomeno che si trascina da tempo forse anche per un certo scetticismo degli elettori verso tutta la classe politica.

Un pensiero irragionevole in quanto chi decide è colui che si reca al seggio e vota, mentre chi non si reca alle urne non ha possibilità di scelta e, quindi, non dovrebbe nemmeno avere nessuna libertà di critica e lo stesso giudizio vale anche per chi, pur recandosi alle urne, consegna la propria scheda in bianco.

Perché allora andare a votare?

Inutile immaginare che non votando cambiano le cose perchè se non voti governerà comunque qualcuno che non ti appartiene. Il modo più bello ed intelligente è quello di andare al voto in maniera consapevole e responsabile e lo si può fare perché la democrazia siamo tutti noi con le nostre conoscenze e con le nostre esperienze di vita.

Ogni famiglia conosce e costruisce la propria storia ed affidare il futuro dei propri figli con la scelta del non voto sembra illogico in quanto le future generazioni vengono affidate alle scelte degli altri. Sta ad ognuno di noi l’uso di un diritto che è anche un preciso dovere per tutti i cittadini.

Si deve capire che solo un voto non cambia un risultato ma tutti i voti di coloro che non si recano alle urne hanno una dimensione tale da determinare qualsiasi risultato.

Si dice che il popolo non è mai ascoltato ed allora quale migliore occasione di far sentire la nostra presenza?

Il Direttore

LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO

Continua la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studioso Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93.

La 32^ cartolina porta la seguente didascalia: “Zona Pozzobove. Particolare sparito”.

MERENDA IDEALE? SANA, ENERGETICA E RICCA DI VITAMINE

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Frutta fresca di stagione e pane con la marmellata: ecco lo spuntino perfetto. Buono, veloce e nutriente. Segui i consigli degli esperti

La merenda non è soltanto un pasto in più nella giornata, ma diventa PERFETTA per mantenere il metabolismo in equilibrio. La merenda ideale è sicuramente la frutta, colorata, ricca di vitamine, sali minerali e fibra, che modula l’assorbimento degli zuccheri ed evita i picchi glicemici responsabili dell’incremento dell’insulina. Meglio preferire la frutta di stagione, macedonie miste, frutti di bosco, mele.

Si può anche optare per la frutta secca (mandorle o noci), ricca di Vitamina E e Omega 3 e 6, grassi polinsaturi protettivi a livello cardio-vascolare. Facendo un’indagine conoscitiva abbiamo appurato che, sorprendentemente e molto positivamente, nella top five delle merende preferite, specie tra i bambini, c’è la frutta fresca, i succhi di frutta e lo yogurt.

La frutta, oltre che a fornire zuccheri da consumare subito e quindi un buon apporto energetico, dà anche nutrienti quali vitamine e minerali, per questo nella lista delle merende del benessere è bene inserire i frutti freschi, secchi, ma anche centrifugati, e marmellate oltre alle quali inserisce yogurt, pane e marmellata…

La merenda secondo i bambini: 1 – Focaccia e pizza 2 – Pane e salame 3 – Biscotti 4 – Gelato 5 – Merendine 6 – Torta

La merenda secondo il nutrizionista: 1 – Frutta fresca 2 – Frutta secca 3 – Centrifugati di frutta 4 – Yogurt al naturale 5 – Fetta di pane (integrale o di segale) con miele o marmellata 6 – Dolce e prodotti da forno, meglio se preparati in casa

Ad esempio, per i ragazzi che hanno intervalli molto lunghi dalla colazione al pranzo, fin dopo le 14, possono essere consigliati spuntini più completi a livello calorico, ma sempre salutari, come pane e marmellata abbinati a un frutto e mandorle o noci se non ci sono problemi di sovrappeso.

Un’altra alternativa potrebbe essere il pane integrale di farro o segale (a più basso indice glicemico) abbinato a formaggio fresco o qualche fetta di prosciutto (senza eccedere per il contenuto di sale), frutta fresca e frutta secca per abbinare i carboidrati a proteine e lipidi, evitare ipoglicemie reattive nella mattinata e permettere ai ragazzi di arrivare con energia e ottima concentrazione fino al pranzo.

Ottime anche le torte fatte in casa a base di farina, uova e tante mele per una merenda al top. Una buona abitudine è utilizzare poco zucchero e farine miste di farro, kamut e grano saraceno che, hanno un diverso contenuto proteico e sono più ricche di vitamine B e magnesio.

Giorgio e Cinzia Myriam Calabrese

 

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO 19 SETTEMBRE CON DICHIARAZIONI DG ASL FOGGIA

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Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 19 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.717 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 108 casi positivi: 40 in provincia di Bari, 12 in provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi,  43 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

E’ stato registrato 1 decesso nella provincia Bat.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 372.288 test.

4.278 sono i pazienti guariti.

2.088 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.944, così suddivisi:

2.680 nella Provincia di Bari;

563 nella Provincia di Bat;

756 nella Provincia di Brindisi;

1.649 nella Provincia di Foggia;

749 nella Provincia di Lecce;

493 nella Provincia di Taranto;

53 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Sono 43 le nuove positività al COVID 19 registrate in data odierna in provincia di Foggia. Di queste: 31 sono contatti di casi già noti; 8 sono persone sintomatiche, 4 sono cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale.

La ASL Foggia sta monitorando costantemente la situazione di una residenza per anziani dove, al momento, sono stati registrati 8 casi positivi al COVID 19. 

Immediatamente sono stati attivati tutti i protocolli per la messa in sicurezza degli ospiti e degli operatori. Il Dipartimento di Prevenzione ha effettuato un sopralluogo all’interno della struttura.

Il servizio di Igiene sta ricostruendo la catena dei contatti.

Oggi pomeriggio saranno sottoposti al tampone i restanti ospiti e tutto il personale per un totale di 80 persone.

La rete anti COVID della ASL Foggia è attiva anche con le USCA, per l’assistenza a domicilio dei pazienti positivi, e con l’unità del Servizio di “Malattie dell’Apparato Respiratorio” qualora ve ne fosse la necessità”.

 

SAN NICANDRO E LA MEDICINA POPOLARE: DIAGNOSI E CURE DELLA NONNA

Sta per arrivare novembre il mese del vino, delle piogge ma anche delle prime influenze. I primi freddi, ma soprattutto le escursioni termiche che si abbattono su di noi come fulmini a ciel sereno, e ci ritroviamo a fare i conti con antibiotici e antidolorifici e con le file interminabili nell’ ambulatorio germinante dell’ambulatorio. E dopo la cura ci ritroviamo si guariti, ma abbioccati e intontiti.

C’era una volta la medicina popolare. Quella scienza della salute che non ti faceva attendere ore per la diagnosi del tuo dottore di fiducia, quella che non ti costringeva ad ingerire quei pilloloni che per mandarli giù ci va mezzo litro d’acqua e in bocca si crea l’alta marea! Era una valutazione rapida ed indolore, fatta di rimedi rudimentali ma efficaci. Non è facile racchiudere in una formula o categoria le molteplici manifestazioni della medicina popolare, in quanto l’eterogeneità è oltremodo vasta. Tanti sono i fenomeni che alimentano il mondo di questa cultura medica in ordine alle pratiche diagnostiche e terapeutiche. L’arte di popolane e guaritori vari ha recuperato gli insegnamenti della tradizione antica, gli ultimi brandelli della conoscenza di un tempo che, dai mitici fondatori quali Asclepio e Ippocrate, tramandandola nelle mani rozze ed inesperte delle cosiddette classi povere e subalterne. La medicina popolare italiana ed in modo particolare quella pugliese affonda le sue radici nella età arcaica e rappresenta una Summa di precetti, credenze, magie, sortilegi, che hanno accompagnato il cammino di civiltà dei vari popoli. Pratiche e costumanze varie che trovano nella loro trasmissione orale, il veicolo principale, fino a farsi tradizione dei popoli stessi.

Il Gargano e la nostra città di San Nicandro non sono immuni, anzi, tutt’ora vivono dei “rimedi officinali della nonna”. Non conosco paese del territorio che non sa e non pratica l’affasc’natura. Ancora oggi, viene usato come rimedio contro il mal di testa, più dei classici antidolorifici da banco. E’ pratico, economico e soprattutto efficace contro il malocchio; che ci crediate o meno, la gente, anche quella che si definisce “più evoluta”, quella che si definisce free, easy, cool, vuol esser rassicurata dai malefici e dalle iettature. Per chi non lo sapesse, per l’affasc’natura occorre un po’ d’acqua posta in un piatto, tre gocce di olio, tre grani di sale, tre di carbone; l’operatore si fa il segno della croce e recita una formula magica; espressioni rituali che possono essere rivelate solo la notte di Natale. Dalle dimensioni che le gocce di olio assumono nel piatto, poi, l’operatore può dire se vi è affascino e quindi garantire la guarigione, che comunque si ottiene soltanto se si crede veramente nel rito che si sta compiendo. Se dopo la preghiera l’olio sparisce è affasc’natura, se si estende a mo’ di occhio allora si tratta di “occhiatura”, se invece resta intatto è malocchio, detto anche “affasc’natura f’rrata”. In questo caso per toglierlo è necessario che al malcapitato venga “stuccata” la affasc’natura. Pertanto l’esperto taglia con le forbici l’olio incriminato.

Se con questa tecnica non v’era guarigione, all’epoca delle nostre nonne, ci si rivolgeva alle medichesse, le specialiste del “rutilio”, una sorta di libro delle streghe, che con l’ausilio di formule matematiche, astrologiche, e nozioni di anatomia, fisiognomica e cosmologia, riuscivano ad estrapolarne la soluzione del caso. La medicina popolare, dunque, si serviva di persone competenti nei casi più difficili, ma nel quotidiano, per l’ordinaria amministrazione, ogni donna, sapeva curare. Si perché la donna anni ’50 non era solo il ritratto del focolaio domestico, ma colei che lo custodiva anche quando gli agenti esterni ne turbavano la tranquillità o nuocevano la salubrità dell’ambiente e dei suoi componenti. Se non era il mal di testa con l’affasc’natura, poteva essere un senso di spossatezza guarita con le noci, frutto anche adoperato come afrodisiaco, messo dalle mamme nelle tasche dei figli maschi per farli innamorare. Oppure il cd “tornadito”, (giradito o patereccio) medicato con l’ammollo in acqua calda e sale o con un impacco alla cipolla. E ancora gli svenimenti curati col “cenc jarz” (piccolo pezzo di stoffa bruciato), il cui fumo sprigionato veniva usato al posto dei sali; le irritazioni da pannolino sanati con impacchi di stracci vecchi e una mistura di acqua e olio; i mal di pancia con tisane caserecce di acqua, limone e alloro; la verminosi dei bambini curata con una collana d’aglio appesa al collo del paziente; punture di insetti con una croce sul pizzico e il freddo della lama di coltello.

Nella medicina popolare della nostra terra quindi, grande rilievo e proprietà medicamentose hanno le cd “erbe magiche”. Quella che oggi chiamiamo fitoterapia, un tempo era largamente adoperata per preparare infusi, decotti, filtri, creme e intrugli di ogni genere. Ad esempio, il cardo veniva impiegato come depurativo del fegato; la camomilla o la calendula, per le proprietà calmanti, utilizzate per i disturbi mestruali; l’estratto del fico d’india contro i disturbi metabolici; il finocchio per ridurre il gonfiore intestinale; la borragine contro gli eczemi e i problemi di invecchiamento della pelle; l’aglio per le malattie cardio-vascolari.

Ed infine il morso della tarantola. Il malato balla al suono del violino, della fisarmonica e dei tamburelli ed il male, esorcizzato, scompare. L’abbondante sudorazione, poi, faceva espellere il veleno. Il rito della danza assume così un valore catartico e liberatorio, e nel suo cerimoniale non mancano profumi e aromi vegetali tratti da piante mediterranee quali basilico, cedrina, menta e ruta. Le “medichesse”, che praticavano queste attività terapeutiche di origini antichissime, utilizzavano una gestualità di tipo magico e contemporaneamente invocavano Santi cattolici, facendo uso del segno di Croce, caratteristica costante del loro intervento terapeutico. Come le ritualità per la cura dell’ernia e della “ngandata” per farla risvegliare dalla sua ingenuità. Molto spesso, infatti, viene invocato un Santo protettore, insieme al sole, alla luna e a certi spiriti benefici.

Non mancano poi i famosi sacchetti magici, detti “abitini”, schermi protettivi contro malattie, malocchi e malauguri. Infatti, nel sacchetto spesso viene inserito un pezzettino della stola del prete che, essendo il simbolo o lo strumento di una religione potente e dominante, è considerato un portatore di forza guaritrice, oppure viene inserito un pezzetto della corda di una campana, unitamente a chicchi di grano, riso, erbe miracolose, coda di lucertola, simboli sessuali. Ah, le nostre ave … che savie! Da considerare, comunque, che la mentalità medica primitiva non ha limiti di tempo e di spazio, giacché è costante nell’animo umano che, quando è tormentato dal dolore o atterrito dal mistero della morte, si nutre copiosamente di pratiche superstiziose, magiche e misteriche. Tuttavia, l’avvenire dell’umanità non consiste nel trovare l’elisir della immortalità fisica, ma nel vivere serenamente e in salute l’effimera ma meravigliosa esistenza che è la vita stessa.

Marianna De Pilla

SANIFICAZIONE PALESTRA PIAZZA IV NOVEMBRE, SCUOLA DONATO DEL CASTELLO, SCUOLA ZACCAGNINO

Il Comune di San Nicandro ha adottato misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Infatti, dovendo garantire la salute pubblica e la pubblica incolumità a favore della popolazione e di contrastare il diffondersi del COVID-2019, ha assicurato alle sedi maggiormente esposte al rischio di contagio, come la Palestra di Piazza IV Novembre, la scuola Donato del Castello (suore) e la scuola Zaccagnino (suore), interventi urgenti di disinfezione e sanificazione, finalizzata ad una migliore prevenzione a tutela della salute di operatori e utenti.

ANCH’IO HO DIRITTO AL VOTO

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Le Aziende sanitarie pugliesi – coordinate da Regione e Prefetture – hanno messo a punto un protocollo sanitario e di sicurezza anti Covid da applicare in occasione delle elezioni referendarie, regionali e comunali che si svolgeranno domenica 20 e  lunedì 21 settembre.

Modalità operative e precauzionali: 

Al seggio. l’elettore per esercitare il diritto di voto deve indossare la mascherina chirurgica.

La scheda dopo la votazione viene depositata dall’elettore nell’urna per ciascuna consultazione (referendum / elezioni regionali/ elezioni comunali). Le matite dovranno essere sanificate al termine di ogni operazione di voto.

Tra le misure sono previsti accessi contingentati agli edifici che ospitano i seggi, tramite aree di attesa esterne e percorsi differenziati per ingresso e uscita con apposita segnaletica verticale e orizzontale. I seggi devono inoltre garantire il distanziamento non inferiore a 1 metro tra i componenti dei seggi e gli elettori, oltre al ricambio d’aria e l’areazione naturale.

La disposizione delle cabine elettorali deve inoltre agevolare il movimento degli elettori al fine di evitare assembramenti.

Elettori, componenti dei seggi e rappresentanti di lista, chiunque acceda ai seggi, è tenuto ad indossare la mascherina chirurgica.

All’ingresso dell’edificio e di ognuno dei seggi vanno collocati dispenser con prodotti igienizzanti.

I votanti, hanno l’obbligo di igienizzare le mani prima di ricevere la scheda elettorale e la matita e, successivamente al voto, prima di lasciare il seggio.

L’elettore non deve uscire di casa e andare al seggio in caso di: sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore ai 37,5° C; contatto con persone positive al Covid-19 negli ultimi 14 giorni; quarantena obbligatoria o di isolamento domiciliare.

Per i componenti dei seggi è consigliato – oltre al rispetto di tutte le misure di prevenzione anti contagio – l’uso dei guanti durante le operazioni di spoglio delle schede.

E’ infine prevista dal documento la periodica sanificazione di tavoli, cabine elettorali e servizi igienici.

Possono votare anche i cittadini in quarantena, in isolamento fiduciario e in trattamento domiciliare. Sono in quarantena i contatti stretti ovvero persone esposte a SARS-CoV-2 ma asintomatiche e senza conferma di positività per il patogeno virale e persone provenienti da aree a rischio, per le quali è previsto l’obbligo di quarantena.

Il diritto al voto è assicurato anche a chi è in isolamento fiduciario, cioè persone sintomatiche per le quali non vi è accertamento di positività al SARS-CoV-2, oppure persone positive al SARS-CoV-2 che non hanno bisogno di alcun trattamento (contagiati asintomatici o paucisintomatici) e infine per quanti sono in trattamento domiciliare, ossia soggetti positivi sintomatici in trattamento per infezione da SARS-CoV-2.

Il cittadino deve far pervenire al Sindaco del comune nelle cui liste è iscritto: una dichiarazione con la volontà di votare presso il proprio domicilio con l’indirizzo completo e un certificato, rilasciato dal medico dell’azienda sanitaria locale, quattordici giorni prima della votazione.

Gli elettori che hanno fatto richiesta di voto a domicilio riceveranno a casa il seggio speciale composto da due scrutatori, adeguatamente formati e protetti.

Il protocollo è stato sottoscritto per garantire il diritto al voto e tutelare la salute dei cittadini.

CAPOIALE, RIPARTONO I LAVORI

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Sono ripresi i lavori per la Piazza a Capojale dopo il sequestro dei giorni scorsi dovuto ad accertamenti della autorità giudiziaria riguardo a dei vecchi serbatoi, come spiegato dal sindaco Claudio Costanzucci Paolino.

Dopo il dissequestro parziale dell’area (rimangono sotto sigillo solo i 70 mq attorno ai serbatoi) il cantiere è ripartito e nei prossimi mesi potrà godere della Piazza che renderà ancora più bella la località marina.

 

AGRICOLTORI CIA: “CANDIDATI PRESIDENTI, ECCO LA PUGLIA CHE VOGLIAMO”

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Si chiama “La Puglia che vogliamo” il documento di proposte politico-sindacali che CIA Agricoltori Italiani della Puglia ha inviato come una vera e propria lettera aperta ai candidati presidenti alle prossime elezioni regionali pugliesi. “Avremmo voluto confrontarci con loro in presenza, dando modo alla nostra base, agli agricoltori di tutte le province, di avanzare proposte e formulare domande, così come siamo abituati a fare da sempre valorizzando la partecipazione attiva”, ha spiegato Raffaele Carrabba, presidente regionale dell’organizzazione. “Purtroppo quella era una modalità che l’emergenza pandemica rende ancora troppo rischiosa”. Nel documento, che offre anche un quadro statistico completo dell’agricoltura pugliese, CIA Puglia pone 5  grandi macro-questioni: Sburocratizzazione, fondi comunitari, territorio, tutela agricoltori, terza età e servizi socio-sanitari: sono proposte scaturite dall’ascolto degli agricoltori sui territori.

SBUROCRATIZZAZIONE. Ogni agricoltore per la burocrazia spende 2 euro per ciascuna ora di lavoro, 20 euro al giorno, 600 euro al mese, 7200 euro all’anno per “fare” le carte (ogni impresa produce ogni anno 4 chilometri di carte). È necessaria una sistematica azione di semplificazione. Le modalità per il riconoscimento delle calamità atmosferiche e le modalità di istruttoria sono inaccettabili, fra delimitazione delle aree e indennizzo degli agricoltori passano anni. Meno burocrazia anche per gli agriturismi, per l’acquisizione del patentino per l’acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari e per il rilascio del libretto annuale di concessione del carburante ad accise agevolata.

FONDI COMUNITARI. Occorre che i fondi del bilancio per la parte agricola siano potenziati per gli aiuti diretti agli agricoltori e la tutela del loro reddito. Le risorse per la gestione del rischio rappresentano un’altra delle priorità che la Regione Puglia. Nella futura programmazione occorre superare il concetto di accesso da parte delle imprese agricole ai soli fondi FEASR e concedere la possibilità di accedere anche agli altri fondi europei. Bisogna prevedere una programmazione più attinente ad una politica che sia di sviluppo della ruralità e non di semplice sostegno sussidiario. Bisogna incentivare sempre più l’azione dei GAL sui territori.

DISSESTO IDROGEOLOGICO. Il dissesto idrogeologico è aggravato dalla sottrazione di terreni da destinare alla produzione agricola in favore della cementificazione. La Puglia è la prima regione al sud per consumo di suolo. Occorre riacquisire la logica della gestione sostenibile del territorio, attraverso una rivalutazione del ruolo e della presenza degli agricoltori. Le imprese agricole possono svolgere interventi diretti di sistemazione e manutenzione del territorio. Grandi responsabilità vanno addossate ai Consorzi di Bonifica che dal momento del primo commissariamento non hanno più fornito alcun servizio per la manutenzione del territorio.

EVENTI ATMOSFERICI AVVERSI. Bisogna superare i risarcimenti solo parziali dei danni da calamità naturali; serve eliminare i ritardi nell’istruttoria delle richieste e nella liquidazione dei danni. Il sistema assicurativo non aiuta. I costi elevati e le condizioni inaccettabili non incentivano gli agricoltori ad assicurarsi. È necessario, dunque, costituire un fondo assicurativo per tutelare le aziende agricole dagli eventi naturali e dalle crisi di mercato, in parte coperto dalla fiscalità generale ed in parte dai fondi del Psr, svincolare gli agricoltori sui rischi da assicurare e ridurre le franchigie. Una possibilità alternativa è adottare il modello spagnolo, dove c’è una struttura coordinata che elimina ritardi e spreco di risorse. Serve, nel complesso e con celerità, una riforma del sistema del risarcimento dei danni da calamità e da crisi di mercato.

FAUNA SELVATICA. Lupi, cinghiali, storni e fauna selvatica in generale, in questi anni, stanno rappresentando una calamità aggiuntiva. La loro crescita è evidentemente fuori controllo. I danni arrecati ad agricoltura e allevamenti sono sempre più pesanti. A riguardo è necessario passare dal concetto d’indennizzo a quello di un risarcimento vero e proprio. È necessario superare il regime del de minimis e i limiti da esso imposti.

XYLELLA FASTIDIOSA. Sulla Xylella ormai bisogna attuare gli strumenti e i fondi ottenuti in anni di battaglie, per ridisegnare il futuro economico e produttivo delle province ormai compromesse, con i reimpianti, anche con specie diverse dall’olivo, e i sovrainnesti (questi ultimi per salvare la Piana degli Ulivi Monumentali), destinando gli indennizzi che si attendono da anni e che sono in dirittura di arrivo, e con una più incisiva azione di prevenzione attraverso il monitoraggio, le eradicazioni e l’attuazione delle buone pratiche agricole.

LA RISORSA ACQUA. In alcuni territori della Puglia le infrastrutture irrigue risalgono al periodo degli anni ’50 e da allora in molti casi non vi è stata manutenzione né ammodernamenti. Occorre mettere nelle condizioni tutti i Consorzi di Bonifica presenti sul territorio pugliese di predisporre una progettualità utile a migliorare le infrastrutture e consentire il più possibile l’utilizzo delle acque provenienti dagli invasi piuttosto che quelle proveniente dai pozzi. In provincia di Taranto la dipendenza dalla Regione Basilicata sta creando grandi difficoltà che vanno superate.

SICUREZZA NELLE CAMPAGNE. I furti di trattori, macchinari e prodotti agricoli sono un fenomeno drammatico, così come i danni dolosi a vigneti e uliveti. Le aree rurali non devono essere abbandonate. Servono un maggiore presidio delle forze dell’ordine e una migliore azione di prevenzione e di intelligence. Occorre inoltre controllare i venditori abusivi di prodotti agricoli e i centri che ritirano i prodotti rubati nelle campagne.

LE ALTRE PROPOSTE. Le contraffazioni e la concorrenza sleale creano danni per milioni di euro. Servono azioni forti, anche a livello regionale. Occorre sostenere la redditività delle imprese e mettere in campo azioni per contrastare la corsa al ribasso dei prezzi che non coprono nemmeno i costi di produzione. Serve restituire qualità della vita agli anziani agricoltori, alle donne, ai nuclei familiari che vivono nelle zone rurali e necessitano di servizi e di sanità territoriale efficiente.

POSTICIPO APERTURA SCUOLE DI INFANZIA, PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO AL 28 SETTEMBRE

La maggior parte degli edifici scolastici di proprietà comunale in data 20.09.2020 e 21.09.2020 costituiranno sede di seggio elettorale al fine di consentire ai cittadini di San Nicandro di esprimere il proprio voto sul Referendum e sulle consultazioni Regionali.

A seguito delle suddette votazioni, i locali scolastici adibiti a sedi di seggio dovranno essere riorganizzati per permettere lo svolgimento delle attività didattiche e dovranno essere necessariamente sottoposti a procedure di sanificazione, igienizzazione e disinfestazione sia all’interno che all’esterno al fine di garantire la tutela della salute di tutti gli studenti ed impedire l’evolversi della situazione epidemiologica e, segnatamente, prevenire la ripresa della diffusione dei contagi da Covid-19.

Come già anticipato da Civico 93, poiché le operazioni di sanificazione, disinfestazione e igienizzazione e riorganizzazione degli edifici scolastici necessitano di un idoneo arco temporale, atto a garantire la completa sanificazione dei suddetti locali e la ripresa in totale sicurezza di tutte le attività scolastiche e didattiche, il sindaco Ciavarella ha nella quale si riporta che le attività didattiche di tutte le scuole delle Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I grado di proprietà Comunale avranno inizio in data 28.09.2020 anziché il 24.09.2020.

L’APPELLO DI EMILIANO PER IL PD DI SAN NICANDRO

Si conclude una delle campagne elettorali più strane e inconsuete della storia Repubblicana. Il Partito Democratico sannicandrese ha presentato alla città tutti i suoi candidati consiglieri regionali, dando la possibilità ai propri elettori di scegliere secondo coscienza.

Ma il voto più importante che i pugliesi e i sannicandresi sono chiamati a scegliere, non riguarda solo i candidati consiglieri regionali, riguarda la figura del Presidente della nostra Regione. Votare Michele Emiliano è essenziale per non far arrestare la crescita esponenziale che la nostra Regione ha avuto negli ultimi 15 anni, uno sviluppo che è sotto gli occhi di tutti.

Ci appelliamo alla intelligenza e alla coscienza di tutti i sannicandresi, alla loro voglia di non tornare indietro. Emiliano rappresenta la continuità di tutto quel che di buono è diventata la Regione Puglia negli ultimi 15 anni. Prima della primavera pugliese, la nostra regione era semisconosciuta e bistratta sia dal governo centrale che dal mercato internazionale. Oggi la Puglia è diventata una meta ambita sia per il turismo che per gli investitori internazionali.

Il Gargano, poi, durante le gestioni regionali a guida di centro destra era completamente dimenticato ad appannaggio totale del Salento, terra natia di alcuni potenti-prepotenti che hanno governato negli anni passati. Oggi il Gargano, grazie ad una gestione intelligente e lungimirante riveste un ruolo strategico importantissimo per quello che riguarda il settore del turismo.

La nostra San Nicandro, inoltre, nonostante un’amministrazione molto distratta, ha tratto molti benefici dall’attuale gestione governativa regionale. Basti pensare al Castello, acquistato dalla Regione donato alla città.

Ultima riflessione prima del voto scaturisce dalla gestione della pandemia derivata dal COVID19. Una Regione autorevole, con una guida preparata e organizzata è riuscita a scongiurare i danni seri che si sono verificati, purtroppo, in altre Regioni a trazione Centro Destra.

Ci appelliamo, pertanto, al voto di tutti quelli che non vogliono tornare indietro, a tutti quelli che pensano che una Regione a trazione sovranista sia una sciagura per tutti i pugliesi.

In allegato un videomessaggio dedicato ai sannicandresi da parte del candidato presidente Michele Emiliano.

https://www.youtube.com/watch?v=OwFU-Z2Yxz0&feature=youtu.be

Il coordinamento del PD sannicandrese

 

 

SAN NICANDRO. PRESCRIZIONI SANITARIE PER LA SICUREZZA RISCHIO COVID-19

Info prevenzione Covid-19 – Elettori

Prescrizioni sanitarie e di sicurezza prevenzione rischio Covid-19 nello svolgimento del voto referendario.

E’ rimessa alla responsabilità di ciascun elettore il rispetto di alcune regole basilari di prevenzione quali:

  • non recarsi al seggio in caso di sintomatologia respiratoria (es. tosse) o di temperatura corporea superiore a 37.5°C;
  • non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni  (dal 7 settembre);
  • non essere stati a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni (dal 7 settembre)

L’elettore deve:

  • indossare correttamente la mascherina coprendo bocca e naso;
  • rispettare il distanziamento fisico di almeno 1 metro ed evitare aggregazioni o affollamenti di persone
  • igienizzare le mani prima di accedere al plesso scolastico con gel disponibile all’ingresso
  • igienizzare le mani quando entra nel seggio, con gel idroalcolico disponibile all’interno;
  • consegnare i documenti (documento di riconoscimento e tessera elettorale) allo scrutatore rimanendo distante almeno 1 metro
  • abbassare la mascherina solo a richiesta dello scrutatore per il riconoscimento assicurando la distanza di 2 metri
  • igienizzare le mani prima  di ricevere la scheda e la matita
  • dopo aver votato e ripiegato la scheda, inserisce personalmente la scheda nell’urna come previsto dall’art. 1 del D.L. n. 103/2020.

 

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO 18 SETTEMBRE CON DICHIARAZIONI DG ASL FOGGIA

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Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 18 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.773 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 84 casi positivi: 35 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi; 11 in provincia BAT, 23 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Sono stati registrati 2 decessi: 1 in provincia di Bari, 1 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 368.571 test.

4.273 sono i pazienti guariti.

1.986 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.836, così suddivisi:

2.640 nella Provincia di Bari;

551 nella Provincia di Bat;

753 nella Provincia di Brindisi;

1.606 nella Provincia di Foggia;

743 nella Provincia di Lecce;

490 nella Provincia di Taranto;

52 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla Delle 23 nuove positività registrate nelle ultime 24 ore in provincia di Foggia 17 sono contatti di casi già noti; 3 sono persone sintomatiche. Gli ultimi 3 sono cittadini asintomatici, individuati durante le attività di screening.

COMITATO DISTRETTUALE SINDACI SAN SEVERO E L’ASL FG SUL PROBLEMA ASSISTENZA SANITARIA

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Il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla ha partecipato alla riunione del Comitato Distrettuale dei Sindaci di San Severo.

All’incontro erano presenti anche il Direttore Sanitario Antonio Nigri, il Direttore del Distretto Socio-Sanitario Matteo Cannarozzi, oltre agli amministratori locali dei comuni afferenti al Distretto Socio Sanitario di cui la città di San Severo è capofila.

Molti gli argomenti affrontati, primo fra tutti il ripristino della piena operatività delle sale operatorie del Presidio Ospedaliero “Teresa Masselli Mascia”, dopo l’interruzione causata da un problema tecnico al sistema di condizionamento dell’aria.

 Ripresa delle attività ambulatoriali e Assistenza Domiciliare Integrata

In merito alla ripresa delle attività dopo la sospensione straordinaria dovuta all’emergenza COVID, Piazzolla ha illustrato quanto posto in essere dall’Azienda per ridurre al minimo l’impatto dell’utenza con le strutture sanitarie, dai canali digitali attivi per le attività di prenotazione e accettazione delle prestazioni ai sistemi di telemedicina, sino al nuovo servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, che ha costituito una svolta epocale per l’assistenza sul territorio.

Il nuovo Servizio, attivato dallo scorso agosto, prevede l’erogazione di prestazioni infermieristiche, riabilitative e sociosanitarie di secondo e terzo livello a pazienti non autosufficienti direttamente a domicilio. Il tutto supportato dalla tecnologia della telemedicina e del teleconsulto.

Grazie ad un unico coordinamento delle attività, la nuova A.D.I. permette di offrire ai pazienti con un elevato grado di fragilità un’assistenza omogenea su tutto il territorio provinciale che, in qualche caso, era carente.

Tutte le attività – ha spiegato il Direttore Generale – vengono effettuate in base ad una programmazione pianificata dai distretti socio-sanitari che hanno il compito di monitorarne l’erogazione e rimodulare, se necessario, i Piani Assistenziali Individualizzati dei pazienti in base alle necessità di volta in volta riscontrate. Fondamentale sarà anche il contributo delle famiglie che aggiorneranno costantemente i Distretti sull’andamento delle attività, anche attraverso la compilazione di questionari per verificare l’indice di gradimento dei servizi ricevuti. Una assistenza di prossimità, perfettamente in linea con le ultime linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità che privilegiano proprio i percorsi di assistenza domiciliare”.

Riorganizzazione della specialistica ambulatoriale

Particolare attenzione è stata riservata alla riorganizzazione dell’offerta sanitaria territoriale.

Nel Distretto Socio Sanitario di San Severo sono attive attualmente 1.091 ore di specialistica ambulatoriale, ben 323 in più rispetto al 2018.

In una prima fase – ha spiegato il Direttore Piazzolla – abbiamo fatto un’analisi epidemiologica e del bisogno delle comunità locali per stabilire dove dislocare gli specialisti in modo da rispondere alle necessità specifiche. Si è trattato di una prima organizzazione che oggi intendiamo migliorare grazie al contributo di tutti i sindaci. Infatti, per dare alle persone la possibilità di usufruire delle attività di specialistica ambulatoriale di varie discipline vicino al proprio domicilio, secondo il principio di prossimità delle cure, procederemo, dopo aver ascoltato le istanze del territorio, ad una ridistribuzione delle varie discipline tra gruppi di comuni confinanti, per ogni area distrettuale”.

Assunzione personale e assegnazione incarichi di direttore di Struttura Complessa

Il Direttore Sanitario ha informato i sindaci circa i concorsi conclusi e quelli in via di espletamento per l’assegnazione degli incarichi di direttore di struttura complessa nell’Ospedale di San Severo.

Al momento sono stati già nominati i nuovi direttori di Chirurgia Generale e Ortopedia mentre si stanno svolgendo i concorsi per Pediatria e Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura.

Interventi di ristrutturazione e potenziamento dei servizi territoriali e ospedalieri

Negli ultimi anni la ASL Foggia ha avviato una imponente attività di ristrutturazione e potenziamento dei servizi sanitari territoriali e ospedalieri in tutta la provincia.

Nel Distretto Socio-Sanitario di San Severo, in particolare, gli investimenti hanno raggiunto la soglia dei 20 milioni di euro.

Tra gli interventi già completati ricordiamo, nel Presidio Ospedaliero: il Centro di Orientamento Oncologico (C.Or.O.); l’ambulatorio di Broncologia nel reparto di Malattie dell’Apparato Respiratorio; la palestra di riabilitazione cardiologica e la ludoteca nel reparto di Pediatria.

Sul territorio, invece, sono conclusi i lavori per la realizzazione di nuovi servizi distrettuali di Lesina e Poggio Imperiale mentre sono in via di conclusione quelli di Apricena e San Paolo di Civitate.

Tutti gli interventi rispondono a precisi obiettivi quali l’efficientamento energetico delle strutture aziendali, il potenziamento delle dotazioni tecnologiche, la riduzione degli affitti passivi.

Posti COVID nel Presidio Territoriale di Assistenza di Torremaggiore

Il Direttore Generale ha concluso l’incontro ringraziando la comunità di Torremaggiore e il suo sindaco per la sensibilità dimostrata in questo periodo straordinario di emergenza sanitaria.

Piazzolla ha chiarito che la scelta di utilizzare il P.T.A. “San Giacomo” per l’isolamento di persone positive al COVID 19 è stata presa in considerazione del fatto che il Presidio di Torremaggiore è dotato delle condizioni strutturali idonee ad avere percorsi protetti separati e sicuri.

La decisione – ha precisato Piazzolla – ha carattere temporaneo, in attesa delle soluzioni definitive che la Protezione Civile e il Ministero stanno vagliando per la messa in sicurezza dei pazienti positivi nell’interesse dell’intera popolazione”.

Ufficio Stampa ASL Foggia

DURA PRESA DI POSIZIONE DI PREFETTURA E FORZE DI POLIZIA CONTRO I RESPONSABILI ROGHI IN CAMPAGNA

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Nella mattinata di ieri il Prefetto di Foggia, Dott. Raffaele Grassi, ha riunito i vertici provinciali delle Forze di polizia per affrontare un annoso problema che, ciclicamente, si verifica nelle campagne della Capitanata, quello relativo all’abbruciamento dei residui delle coltivazioni, compresi i tubi per la loro irrigazione.

Tale fenomeno si presenta purtroppo puntualmente al termine di ogni ciclo produttivo di determinate coltivazioni, causando un doppio tipo di inquinamento, soprattutto quando tra i resti vegetali vengono inseriti anche i tubicini di PVC, sia dell’aria che del suolo, con inevitabili pericolosissime ricadute sulla salute di tutti.

Sono infatti ancora molto numerosi i coltivatori che, credendo di risparmiare sui costi per lo smaltimento di quei tubi, ignorano o, peggio, non si curano dei danni che provocano non solo all’ambiente, ma anche a loro stessi, in quanto le sostanze che poi infiltrano i loro stessi terreni andranno ad incidere negativamente sulla qualità dei prodotti futuri, ormai avvelenati.

Farla capire non è affatto semplice!

Non così difficile, invece, dovrebbe essere il comprendere che il regolare smaltimento dei tubi in PVC a loro non costerebbe nulla di più, in quanto era stato già pagato all’atto dell’acquisto.

Nel prezzo di quei manufatti, anche di quelli monouso, è infatti compreso il costo per il loro smaltimento. È sufficiente portarli al rivenditore, che è tenuto per legge a prenderli in consegna gratuitamente, o far venire sul campo una delle ditte specializzate che, anche qui gratuitamente, li vengono a prelevare, e che poi, dopo averli lavorati, ne rivendono il materiale, perdipiù guadagnandoci. In buona sostanza: bruciare i tubi per l’irrigazione non ha quindi nemmeno senso.

Chi continua a bruciare questa materia plastica, pertanto, commettendo volontariamente un reato, è un delinquente e come tale verrà trattato.

Questa, in estrema sintesi, la decisione sortita all’esito dell’incontro.

Le pattuglie delle tre Forze di polizia a competenza generale sono quindi state incaricate di individuare, nel corso dei quotidiani servizi di controllo del territorio all’esterno dei centri abitati, i roghi che, normalmente quando è ormai tramontato il sole per non farne notare il fumo, vengono accesi soprattutto all’interno dei canali irrigui, per nascondere le fiamme o le braci dalla vista di chi transita lungo le strade.

L’accertamento è inoltre semplificato dalla possibilità di procedere nei confronti di proprietari e conduttori terrieri anche in loro assenza, essendo considerati per legge comunque responsabili della vigilanza, con pesanti conseguenze sia penali che amministrative. I responsabili degli abbruciamenti illegali, pertanto, incorreranno in sanzioni ammontanti a svariate migliaia di euro, oltre che al conseguente avvio del procedimento per la loro estromissione dai contributi AGEA.

 

ELEZIONI: ECCO LE MISURE DI PREVENZIONE COVID-19, CORSIE PREFERENZIALI PER GLI ANZIANI

Al fine di prevenire il rischio di contagio da COVID-19 le consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2020 si svolgeranno nel rispetto delle modalità operative e precauzionali di cui ai protocolli sanitari e di sicurezza adottati dal Governo e sulle informazioni fornite dai sindaci sugli obblighi di comportamento da tenere durante tutte le operazioni di voto e di scrutinio.

Occorre in particolare:

– che sia indossata l’appropriata mascherina da parte di tutti (componenti dei seggi, elettori e di ogni altro soggetto avente diritto all’accesso al seggio, es. rappresentanti di lista);

– osservare il distanziamento non inferiore ad un metro sia tra i componenti del seggio, sia tra questi ultimi e l’elettore;

– una distanza di due metri al momento dell’identificazione dell’elettore, quando a quest’ultimo sarà necessariamente chiesto di rimuovere la mascherina limitatamente al tempo occorrente per il suo riconoscimento. A tal fine può essere prevista apposita segnaletica orizzontale per facilitare il distanziamento:

– una adeguata aerazione favorendo in ogni caso possibile quella naturale;

– l’utilizzo di prodotti igienizzanti per la frequente igiene delle mani;

– consentire le periodiche operazioni di pulizia dei locali e disinfezione delle superfici di contatto anche al termine di ciascuna delle giornate delle operazioni elettorali.

In osservanza del protocollo sanitario richiamato alla voce “Misure di prevenzione del rischio di infezione Covid-19 i componenti dei seggi, durante la permanenza nel seggio, devono indossare la mascherina chirurgica, mantenere sempre la distanza di almeno un metro dagli altri componenti e procedere ad una frequente e accurata igiene delle mani. L’uso dei guanti è consigliato per le operazioni di spoglio delle schede

Per garantire l’osservanza di tali disposizioni, il presidente potrà, avvalersi degli agenti della Forza pubblica, per far sorvegliare l’apertura del tramezzo che separa il compartimento destinato all’Ufficio elettorale da quello riservato agli elettori.

Per accedere ai seggi elettorali e per essere ammessi al voto è obbligatorio l’uso della mascherina da parte di tutti gli elettori e di ogni altro soggetto avente diritto all’accesso al seggio (es. rappresentante di lista), in coerenza con la normativa vigente che ne prevede l’uso nei locali pubblici. Al momento dell’accesso al seggio, l’elettore dovrà procedere alla igienizzazione delle mani con gel idroalcolico messo a disposizione in prossimità della porta. L’elettore, dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l’identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, provvederà ad igienizzarsi nuovamente le mani. Completate le operazioni di voto, è consigliata una ulteriore detersione delle mani prima di lasciare il seggio.

Qualora si verifichino affollamenti agli ingressi di edifici ove sono situate più sezioni, i Presidenti di quei seggi che risultino ostacolati dall’irregolare afflusso degli elettori potranno fornire direttive agli agenti della Forza pubblica perché distribuiscano opportunamente gli elettori in colonna, a seconda delle sezioni di appartenenza

L’elettore, ricevute le schede e la matita e dopo aver espresso il voto, deve ripiegare la scheda e provvederà ad inserirla personalmente nell’urna.

Le file saranno fuori dai seggi e gli addetti avranno il compito di evitare assembramenti e di far votare prima le persone più a rischio contagio.

Ieri il Ministero degli Interni ha allertato i Prefetti con un comunicato in cui si dice che il dipartimento della Protezione civile ha assicurato la disponibilità del Volontariato della protezione civile a svolgere, se chiesto dalle autorità competenti, anche l’attività di assistenza agli elettori e, nello specifico, le persone più fragili, soprattutto anziani. Si parla, appunto, di una corsia preferenziale per gli anziani, proprio per agevolare l’afflusso di questi elettori.

 

FERGARGANO: ABBONAMENTI MARZO 2020, POSSIBILE OTTENERE PROLUNGAMENTO DELLA VALIDITA’

Si comunica alla clientela, in possesso di abbonamento mensile valido per il mese di marzo 2020 ed inutilizzato per effetto delle misure di contenimento del Covid-19, giusto Dpcm 4 marzo 2020, che questa società ha optato per il prolungamento della validità dei medesimi abbonamenti per un periodo corrispondente a quello durante il quale non ne è stato possibile l’utilizzo e, quindi, per il mese di ottobre 2020.

Tutti gli interessati aventi diritto, qualora non abbiano ancora provveduto, dovranno far pervenire richiesta corredata della documentazione comprovante il possesso del titolo di viaggio nonché “dichiarazione rilasciata ai sensi dell’articolo 47 del decreto del presidente della repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, relativa al mancato utilizzo, in tutto o in parte, del titolo di viaggio in conseguenza dei provvedimenti attuativi delle misure di contenimento”, a mezzo mail all’indirizzo dar@fergargano.it o per posta ordinaria alla sede di Foggia – 71121- via San Severo, 96.

Nel periodo di estensione della validità di cui sopra, i richiedenti potranno utilizzare i servizi di trasporto pubblico locale automobilistico e ferroviario con il medesimo titolo di viaggio già acquistato.

Info 0882228960

CUSTODIAMO TURISMO E CULTURA IN PUGLIA, SOVVENZIONI A FONDO PERDUTO PER LE IMPRESE

Al via l’ultima misura del pacchetto di interventi straordinari varati nel 2020 dalla Regione Puglia per oltre 750 milioni di euro a sostegno dei diversi comparti economici e produttivi colpiti dal lockdown imposto dall’emergenza Covid-19.

Dal 5 ottobre sarà attiva la piattaforma online www.custodiamoturismocultura.regione.puglia.it attraverso la quale l’Agenzia regionale del Turismo Pugliapromozione, erogherà alle micro, piccole e medie imprese pugliesi dei comparti Turismo e Cultura specifiche sovvenzioni interamente a fondo perduto, finalizzate a neutralizzare almeno in parte gli effetti economici negativi prodotti dal Covid-19 e a favorire la ripresa di settori strategici per l’economia regionale.

La misura straordinaria ha un valore complessivo pari a 50 milioni di Euro ed è articolata in due avvisi pubblici denominati Custodiamo il Turismo in Puglia (per un importo complessivo pari a 40 milioni di euro) e Custodiamo la Cultura in Puglia (per un importo complessivo pari a 10 milioni di euro che si aggiungono agli oltre 17 milioni già stanziati e assegnati nell’ambito del Piano straordinario di sostegno alle imprese culturali e creative varato nel mese di maggio). La misura è rivolta alle micro, piccole e medie imprese:

  • del settore alberghiero (alberghi e strutture simili con una sovvenzione fino a un massimo di 80 mila euro) ed extralberghiero (villaggi turistici, ostelli della gioventù, affittacamere, case e appartamenti vacanze, bed & breakfast, residence, campeggi e aree attrezzate per camper e roulotte, con una sovvenzione fino a un massimo di 35 mila euro), alle agenzie di viaggi e tour operator (con una sovvenzione fino a un massimo di 20 mila euro)
  • del settore culturale e creativo più pesantemente colpito dal lockdown (commercio ed edizione di libri, commercio al dettaglio di musica e video, produzione, post-produzione e distribuzione cinematografica, di video e programmi tv, proiezione cinematografica, attività fotografiche e di fotoreporter, noleggio di strutture e attrezzature per manifestazioni e spettacoli, organizzazione di convegni e fiere, gestione di strutture artistiche, rappresentazioni artistiche, parchi di divertimento e parchi tematici, attività di biblioteche, archivi, musei, di gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili), con una sovvenzione compresa tra 5 e 65 mila euro in base al numero di unità lavorative (Ula) per anno occupate.

Grazie a questo strumento, alle imprese che, nel periodo compreso tra il 1° febbraio e il 31 agosto 2020, hanno subito una perdita di fatturato compresa tra il 40% e il 100% rispetto al corrispondente periodo del 2019, sarà riconosciuta una sovvenzione compresa tra il 40% e il 90% dei costi fissi effettivamente sostenuti (personale, utenze, canoni di locazione, assicurazioni, leasing, servizi di pulizia e di sicurezza). L’importo della sovvenzione sarà, inoltre, proporzionato al numero di Ula occupate nel periodo 1° marzo 2019 – 29 febbraio 2020.

“Con le misure straordinarie Custodiamo il Turismo e la Cultura in Puglia – evidenziano dalla direzione generale del dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio – mettiamo a disposizione delle micro, piccole e medie imprese pugliesi del comparto uno strumento unico e innovativo per consentire loro di affrontare meglio la pesantissima crisi sociale ed economica causata dalla chiusura generalizzata dei luoghi della cultura e del turismo, per consentire di mantenere in esercizio le strutture e salvaguardare l’occupazione, in vista della ripresa nella prossima stagione turistica e culturale. Non solo, dunque, una misura anticongiunturale a fondo perduto, ma soprattutto uno strumento per fare in modo che quanto prima i settori della Cultura e del Turismo tornino a svolgere quella funzione di volano dell’economia e dello sviluppo della Puglia. Con un’altra novità strutturale: la trasformazione dell’agenzia regionale del turismo Pugliapromozione da agenzia di promozione in vera e propria agenzia di sviluppo, con facoltà di erogare direttamente aiuti”.

L’istanza per accedere alle sovvenzioni dovrà essere presentata esclusivamente in via telematica attraverso la procedura on line – disponibile dalle ore 9 del 5 ottobre 2020 e fino alle ore 12 del 20 novembre 2020 – sul portale Custodiamo Turismo e Cultura in Puglia, rispettivamente nelle sezioni Turismo e Cultura (al link www.custodiamoturismocultura.regione.puglia.it).

La selezione delle istanze avverrà secondo l’ordine di trasmissione e fino a concorrenza delle risorse stanziate, tramite procedura “automatica”, priva di istruttoria tecnica ed economico-finanziaria.

Si procederà, pertanto, al mero accertamento della completezza e della regolarità delle istanze presentate e della documentazione allegata, comprensiva di una relazione asseverata – a firma di esperto indipendente – attestante il calo di fatturato, il numero di Ula. impiegate e i costi fissi effettivamente sostenuti.

Nel caso dell’avviso Custodiamo la Cultura in Puglia, il 100% dell’importo totale della sovvenzione concessa, sarà erogato successivamente al provvedimento di concessione controfirmato per accettazione dal beneficiario.

Nel caso dell’avviso Custodiamo il Turismo in Puglia, l’erogazione della sovvenzione concessa avverrà secondo le seguenti modalità e tempistiche: il 90% dell’importo totale, successivamente al provvedimento di concessione controfirmato per accettazione dal beneficiario; il residuo 10% successivamente alla conclusione con esito positivo delle verifiche atte a comprovare che il numero di Ula impiegate nel periodo 1° giugno 2020 – 31 maggio 2021 risulti uguale o superiore a quello dichiarato, in fase di accesso alla concessione della sovvenzione, in relazione al periodo 1° marzo 2019 – 29 febbraio 2020.