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I CARABINIERI EFFETTUANO SERVIZI STRAORDINARIO DI CONTROLLI DEL TERRITORIO

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I Carabinieri della Compagnia di Lucera, nel corso del fine settimana, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio svoltosi con l’impiego di 20 pattuglie ed oltre 40 militari.

In particolare, sono stati effettuati mirati controlli sulle principali arterie viarie e nelle zone maggiormente frequentate, finalizzati al contrasto dei reati in materia di stupefacenti, di armi, nonché, al rispetto delle norme del nuovo codice della strada e alla verifica delle prescrizioni da parte delle persone sottoposte a misure restrittive.

Durante i serrati controlli, i militari dell’Arma hanno deferito in stato di libertà un uomo evaso dagli arresti domiciliari, hanno altresì a denunciato per guida in stato di alterazione psico – fisica per uso di sostanze stupefacenti e sotto l’effetto di alcol tre soggetti, tutti dimoranti nel comprensorio lucerino.

Ancora, nelle principali ed affollate vie del centro storico, sono stati fermati e controllati numerosi giovanissimi, sei dei quali sono stati segnalati alla Prefettura di Foggia perché trovati in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti.

Nel corso dei servizi sono state controllate oltre 100 persone, svariati esercizi pubblici ed elevate 25 contestazioni di violazioni al c.d.s. per un importo superiore agli 8.000 euro.

IL CARNEVALE DI SAN GIOVANNI ROTONDO

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In allegato l’evento del Carnevale 2025 a San Giovanni Rotondo.

LE DUE FACCE DELLA NOIA: DALLA TRISTEZZA ALLA CREATIVITA’

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C’è una noia nera da fermare con le passioni e i desideri, perché non bastano soldi e potere. E c’è una noia bianca, che invece è tutta da coltivare

La noia ci fa paura. La percepiamo come un malessere interiore, una condizione di disagio, con la quale facciamo fatica a convivere. La vita diventa buia, nella penombra di un senso di vuoto e di abbandono, e finiamo nel vortice di un’ansia, di una compulsione a muoversi, a fare qualcosa. Un vero spreco di energie e di emotività. La noia arriva a sfondare nel campo della depressione, e talvolta ne rappresenta soltanto una maschera quotidiana, difficile da sfilare.

Noia nera e noia bianca

La noia contiene una carica di ambiguità che andrebbe smascherata. Semplificando, potremmo classificarla sulla base del colore: il nero indica un virus che porta tristezza, cupezza, pigrizia, pessimismo; il bianco, invece, accompagna la noia che aiuta la nostra creatività, serve a recuperare le energie, a non sentirsi sempre sotto la pressione di un obiettivo, di un risultato, di un appuntamento. Del presentismo.

Con gli anni ho visto da vicino tante persone afflitte dalla noia nera: sono difficili da frequentare, non hanno pace, non godono di alcun piacere autentico, trasmettono ansia. Non riescono a tirare un respiro senza trasformarlo in un rantolo di stress. E spesso si tratta di persone che nella vita hanno accumulato soldi, potere e successo.

Ero riuscito a convincere Gianni Agnelli, tramite la sorella Susanna, a fare un libro-intervista sulla noia, perché avevo capito l’ombra che accompagnava la sua vita, pure costellata di fortune uniche. Purtroppo la malattia che poi lo portò alla morte, non ci consentì di andare avanti e realizzare il progetto. In compenso, anche grazie a questa esplorazione, ho capito che la noia non si può curare con la ricchezza e il potere. Non bastano. E anche “l’alcolismo da lavoro”, tipico di persone annoiate della vita che si tuffano nella dimensione professionale come se fosse l’unica che conta, può solo peggiorare le cose. La risposta alla noia nera è solo una più banale ricerca interiore, che aiuti a convertire il colore e trasformare la noia nera in noia bianca. Quella alla quale non dovremmo mai rinunciare, una compagna occasionale della vita, che stimola la nostra creatività, ci offre pause e conforto, aiuta a chiarirsi le idee, semina dosi massicce di intima tranquillità.Grazie alla noia bianca possiamo scoprire il valore della semplicità e della sobrietà e riaccendere il fuoco delle passioni e dei desideri.

L’ansia da prestazione

Viva la noia. Viva la riscoperta di qualcosa che abbiamo perso nell’era della fretta, dell’ansia di prestazione, del volere fare tutto e subito, e dei tempi della super velocità imposti da dominio tecnologia. Viva la noia che rilassa, consente di staccare, ci aiuta a prendere le distanze dall’ansia e dallo stress e ci accompagna a uno stile di vita piu’ sobrio e più sereno. Un noia positiva, costruttiva e non avvilente e pessimista. Viva la noia, per grandi e per piccoli. Per i nonni che vivono la fatica dell’invecchiamento e per i bambini che hanno la frenesia della crescita. In molti credono che l’inattività sia negativa e che possa innescare il circolo vizioso della pigrizia. In realtà l’ozio stimola la creatività. Riduce stress e tensioni e ci aiuta a coltivare nuove idee. Questo significa che dobbiamo diventare sfaccendati? Assolutamente no, piuttosto rivalutiamo il valore e il senso della noia. La noia ci ossessiona, ci fa paura, e la sentiamo sempre in agguato. Talvolta proviamo a evitarla anche rifugiandoci nel mondo virtuale, ma in questo caso il rimedio può essere peggiore del male, perché alla noia si associa un senso di solitudine. E siamo perfino spaventati dal rischio che i nostri figli possano annoiarsi: una paura inutile e sbagliata.

Contrordine: annoiarsi serve. Può fare molto bene ai bambini bombardati dagli stimoli sia educativi sia tecnologici, alle coppie che soffrono il caos che circonda le relazioni tra uomo e donna, a tutti quelli che sentono il peso della malinconia. La noia, in questa nuova versione, non solo non rappresenta un’emozione di segno negativo, uno stato d’animo da evitare a qualsiasi costo, ma è perfino un motore che libera creatività e pensiero. E dunque autonomia.

La noia nei bambini

Una nuova corrente di psicologi infantili, pediatri e terapeuti, avverte le famiglie: fate annoiare i vostri figli. Non seppelliteli con l’agenda degli impegni extra scolastici, dal catechismo al nuoto, dallo studio di una lingua a un’attività di gruppo, ma lasciate che nel loro tempo e nella loro giornata ci siano anche buchi di tempo. Spazi vuoti nei quali abbiano appunto la possibilità di annoiarsi. Non diventeranno tristi per questo, avvertono gli esperti, e semmai il momento della noia segnerà un salto evolutivo nella crescita dei bambini, dunque andrà seguito con interesse e senza paura.

La noia e la tecnologia

Prima del boom tecnologico, e della nostra totale dipendenza dalle protesi elettroniche, i bambini si annoiavano spesso, molto spesso. Ma quello era un tempo prezioso per la crescita, per la maturità, in quanto nell’attesa si imparava a coltivare le virtù della pazienza e si esercitava la fantasia. Da bambini, grazie alla noia, sognavamo, contivavamo desideri, vivevamo pezzi della giornata sospesi in una piacevole dimensione di trance. Oggi angoli di vuoto nel corso della giornata non esistono più, tutto viene riempito, anche nell’agenda di un bambino, che scambia la noia come una perdita, un lutto. E non riesce a coglierne le opportunità. Non potrebbe essere diversamete di fronte al fatto che più della metà di bambini e ragazzi usa quotidianamente, per alcune ore, lo smartphone. Solo su YouTube vengono caricate circa 300 ore di video ogni minuto e ciò significa che servirebbero circa 18mila anni solo per riuscire a vedere tutti i video aggiunti in un anno.

Tra gli effetti collaterali di un uso troppo pervasivo della tecnologia c’è anche il forte aumento delle probabilità di annoiarsi velocemente. Nel libro Il diritto di annoiarsi (edizioni Il Mulino), lo psicoterapeuta Daniele Malaguti sottolinea che, schiacciati dalle sollecitazioni tecnologiche, facciamo fatica a mantenere alto il livello di attenzione. Anche nella conversazione con le persone più care. Abbiamo sempre meno voglia di nuovi stimoli, nuovi desideri e nuove curiosità. A fronte di una soddisfazione appena momentanea per un lancio sulle piattaforme social, la soglia per attirare la nostra attenzione si è molto alzata. E il rischio di essere insoddisfatti e dunque annoiati è aumentato.

Il doppio gioco dello smartphone

La tecnologia, impersonificata dallo smartphone, fa un gioco subdolo, doppio, rispetto alla noia. Da un lato ci priva del piacere di distrarci, di abbandonarci completamente a noi stessi, di non pensare a nulla, di annoiarci. E ci assedia con le sue seduzioni.Dall’altro lato, ogni volta che abbiamo un momento di vuoto, di pausa, ogni volta che il nostro cervello è a folle, cosa facciamo? Prendiamo il cellulare e iniziamo a smanettare: dobbiamo essere sempre occupati, non possiamo concederci più il lusso della pausa, ma questa cancellazione forzata della noia non fa altro che alimentarla e amplificarla.

Cosa fare contro la noia

E allora cosa possiamo fare rispetto alla noia? Più che contro, dobbiamo fare qualcosa per la noia. Semplicemente cercarla, inseguirla, raccoglierla. Ogni giorno. Con gesti semplici come questi:

Fare una passeggiata

Guardare un panorama

Inseguire una situazione e un ambiente nel quale siamo circondati dal silenzio

Sedersi all’aria aperta e osservare il cielo e le nuvole

Non rispondere a telefonate, messaggi mail

Provare ad abituarsi a una dose quotidiana di dieci minuti di noia

Noia nella vita di coppia

Anche la vita di coppia è esposta alle contraddizioni della noia. In Francia è diventato un bestseller il libro scritto dalla professoressa di filosofia Claude Habib e appena pubblicato in Italia con il titolo “Il gusto della vita insieme” (edizioni Ponte delle Grazie). La Habib smonta, pezzo su pezzo, tutta la retorica che accompagna il libertinaggio francese della vita di coppia, la possibilità di tradire il partner senza renderne conto, le famiglie allargate che si moltiplicano nel caos delle vite matrimoniali e sentimentali. «Una relazione, per durare e per dare serenità, non può essere un susseguirsi di avventure» dice la studiosa di filosofia «Sento insistere spesso sulle parole “libertà” e “trasgressione”, alle quali io oppongo il valore della monotonia, della noia, come condizione che consente alla coppia di creare insieme. Ovviamente la noia di cui parlo non è l’angoscia, l’essere reciprocamente prigionieri, ma appunto quella dolce monotonia che libera creatività e pensiero e rafforza i sentimenti». D’altra parte prima della Habib già un altro filosofo, qualche secolo fa, aveva definito la noia come «il più sublime dei sentimenti umani». Si chiamava Giacomo Leopardi.

Alla noia non si sfugge, non si può sfuggire. È una trappola emotiva che fa parte della natura umana: tutti, prima o poi, ci annoiamo di qualcosa, a partire dalla quantità di tempo che trascorriamo tra smartphone e computer. Ma proprio in quanto imprescindibile dalla natura umana, la noia va considerata come una risorsa. Da non sprecare. “Non fare nulla”, sinonimo grossolano della noia, significa ricominciare a fare qualcosa. Partire da un disagio, un’insoddisfazione, e trovare la spinta per nuove idee, nuovi progetti. Cambiamenti. Ecco per quale motivo, come confermano diverse ricerche scientifiche, la noia è il momento migliore per essere creativi, inattaccabili da qualsiasi stimolo esterno. Non evitiamola. Che fare quando arriva la noia? Sulla base di ciò che vi abbiamo raccontato finora, la risposta sarebbe molto semplice: nulla. La noia va vissuta, senza ansia e come un modo piacevole per stare con sé stessi. Se però proprio non riuscite a godervela, allora reagite con qualche rimedio naturale, scegliendo tra i più semplici. Avete solo bisogno di riaccendere una piccola fiamma di interesse. Può essere utile un’attività sportiva, una bella passeggiata, la lettura di un libro. O anche qualche ora di bricolage. Dovete semplicemente attivare uno stimolo, e non lasciarvi andare alla pigrizia.

Come si supera la noia in casa?

La casa può trasformarsi per ovvi motivi l’epicentro della noia. E la risposta più naturale diventa, di solito, anche la meno efficace: stravaccarsi davanti alla televisione o immergersi nel mondo virtuale di un pc. Invece, per non sprecare la noia in versione casalinga, approfittatene per fare qualcosa che di solito non avete il tempo di realizzare. Ordine, anche alla scoperta di qualche oggetto dimenticato. Dedicatevi a hobby rilassanti, come la cucina e la cura di qualche spazio verde. Cogliete l’occasione di liberarvi di cose inutili: regalandole. (nonsprecare)

ROCCO CEGLIA NUOVO COORDINATORE DEL MOVIMENTO CIVICO “CON” A CANDELA

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Rocco Ceglia, 46 anni, è stato nominato coordinatore del movimento civico “Con” per il comune di Candela. Geometra di formazione, Ceglia ha alle spalle un percorso professionale articolato che lo ha visto impegnato in diversi ambiti, dalla progettazione edilizia alla consulenza tecnica per importanti aziende del settore energetico e delle costruzioni. Amministratore d’impresa e attualmente docente, ha maturato una profonda conoscenza del territorio e delle sue dinamiche.

“Sono lieto di poter offrire il mio contributo in questo ruolo,” dichiara Ceglia. “Candela è una comunità ricca di potenzialità e credo che attraverso il dialogo e il coinvolgimento attivo dei cittadini si possano sviluppare progetti concreti per il suo futuro.”

Il movimento civico “Con” prosegue così il proprio impegno nel favorire la partecipazione e il confronto costruttivo, con l’obiettivo di valorizzare il territorio e affrontare le sfide della comunità con uno spirito di collaborazione e concretezza.

OGGI AL VIA IL “CARNEVALE STORICO SANNICANDRESE”

Al via oggi il “Carnevale Storico Sannicandrese” con la prima sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati che partirà alle ore 15:00 da Parco San Michele con arrivo alle ore 20:00 in Piazza IV Novembre con tanta musica e Dj set.

I carri allegorici sono un’antica tradizione del “Carnevale”. Infatti, già nel Rinascimento i carri carnevaleschi esibivano la grandezza dei signori di allora anche per far piacere al popolo che si sfrenava nei baccanali con canti carnascialeschi.

Ma perché i carri? Perché i carri hanno lo scopo di sostituire un concetto astratto in una immagine e rappresentano allegoricamente persone, scene, fatti magari anche sbeffeggiando attraverso un corteo di gruppi mascherati a tema che intrattengono ogni anno piccoli e grandi nelle principali vie cittadine.

Insomma un periodo che è stato studiato anche dall’antropologia secondo cui le persone sperimentano nuove identità e nuovi ruoli sociali con la maschera la quale diventa una opportunità per nascondere la propria identità sociale per sperimentare nuovi modi di essere. Insomma la maschera come modo per esplorare nuovi aspetti di sé stessi sfidando, magari anche senza volerlo, norme e convenzioni.

Allora tutti in piazza oggi e fino al 9 marzo quando, con la “Quarantana”, si chiuderà questo momento del “carnevale storico” di San Nicandro Garganico.

“PEACE” – UN VIAGGIO EMOZIONALE DEL MONDO DEL JAZZ NELLA SPLENDIDA CORNICE DE “IL PALCO IN UNA STANZA”

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Sabato 15 marzo alle ore 21.00, lasciati trasportare dalla magia di “Peace”, un concerto che nasce dall’incontro tra esperienza e freschezza creativa. Sul palco il 4ever 4et, con:

Michele Carrabba – Sax, Gian Paolo Paragone – Pianoforte, Luciano Pannese – Basso, Tiziano Paragone – Batteria.

L’album “Peace” è il frutto di anni di collaborazione tra i tre musicisti più maturi del gruppo, a cui si è aggiunto il giovane Gian Paolo Paragone. I brani, firmati da Tiziano e Gian Paolo Paragone, vogliono trasmettere un jazz più emotivo che tecnico, evocando atmosfere intime e coinvolgenti.

Dalle love song ai suoni urbani e world, ogni nota racconta una storia e porta con sé la spontaneità del primo ascolto, grazie a un’esecuzione in studio registrata “a prima vista”, per preservarne la freschezza e il carattere live.

Dove: Via Arte del Ferro 13/B, Manfredonia Info e prenotazioni: 347 5416337

SAN SEVERO, STAGIONE TEATRALE: IL 26 FEBBRAIO AL TEATRO GIUSEPPE VERDI ALE & FRANZ RECITAL

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Ultimo appuntamento del mese di febbraio con la stagione teatrale 2024 – 2025 organizzata dal Comune di San Severo – Assessorato alla Cultura, la cui delega è seguita dal Vice Sindaco Anna Paola Giuliani, in collaborazione con Puglia Culture.

Mercoledì 26 febbraio 2025, al teatro Comunale Giuseppe Verdi (porta ore 20,30, sipario ore 21,00) ALE & FRANZ in RECITAL, due grandi protagonisti della TV, del cinema e del teatro che tornano in Puglia, questa volta con “Recital”, ovvero “il meglio di” dove ripercorrono alcuni momenti, gag e spezzoni degli spettacoli portati in giro per l’Italia negli ultimi anni.

Lo spettacolo è scritto da Francesco Villa (Franz), Alessandro Besentini (Ale), Alberto Ferrari e Antonio De Santis.

Lo spettacolo raccoglie materiale in tanti anni di lavoro, e vuole portare un po’ di leggerezza al pubblico. Sul palco “vizi, virtù e manie degli italiani, dell’essere umano in generale, alle prese con alcune situazioni che saranno estremizzate in teatro. L’intenzione è quella di dare alle persone un po’ di spensieratezza, lasciando quindi i riferimenti alla realtà e stiamo vivendo sulla soglia del teatro. “Pensiamo a divertirci”. Uno spettacolo da vivere e ridere insieme tra passato presente e futuro, comico, divertente che mette in luce le nostre qualità ma soprattutto i nostri difetti e le nostre contraddizioni. È come guardarsi allo specchio e chiedersi: “Ma chi è quello?”

LESINA LAGUNA DI PUGLIA ACCOGLIE LA”RANDONNE’E DEL GARGANO: IN ARRIVO 150 CICLISTI DA TUTTA ITALIA

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Lesina Laguna di Puglia è pronta ad accogliere, domenica 23 febbraio, la Randonnée del Gargano organizzata da Mtb Puglia. Sono oltre 150 i ciclisti in arrivo da tutta Italia per un viaggio in bici pedalando tra laghi, mare, borghi, foresta e montagna.

L’Associazione di Promozione Sociale che riunisce gli operatori del settore extralberghiero e della ristorazione di Lesina si occuperà dei servizi di ospitalità.

‘Né forte né piano, ma lontano’ è la filosofia della Randonnée: un’andatura che consente agli appassionati di scoprire il territorio, senza lo stress della competizione. Sono i chilometri percorsi e il dislivello, infatti, a contribuire all’acquisizione del brevetto. Lesina ospita partenza e arrivo di tre distinti tracciati.

La Randonnée del Gargano è una prova di lunghezza di 200 chilometri valida per il Campionato Italiano Master Audax. Percorrerà la litoranea fino a Peschici, attraversando Capojale, Foce Varano, Lido del Sole, Rodi Garganico e San Menaio, per poi convergere in salita fino al cuore della Foresta Umbra e scendere a Vico del Gargano, passando per Ischitella, Cagnano Varano, San Nicandro Garganico, Apricena e Poggio imperiale.

Contemporaneamente, partirà la Rando Gravel Puglia – Gargano che prevede un percorso di 120 chilometri. È il giro dei due laghi di Lesina e Varano che attraversa Capojale, Foce Varano, Lido del Sole e rientra passando per Cagnano Varano, percorrendo numerosi tratti panoramici e punti di avvistamento di aironi, fenicotteri e altre specie migratorie.

Il terzo percorso è una ciclopedalata di 110 chilometri. Per tutti, è prevista una partenza dal Lungolago di Lesina, tra le 7 e le 8, in modalità ‘alla francese’ e scaglionata.

I partecipanti, oltre che dal resto della Puglia, arrivano soprattutto da Campania, Basilicata, Molise, Marche, ma anche dalla Lombardia e dalla Liguria.

L’Associazione di Promozione Sociale Lesina Laguna di Puglia presieduta da Antonio Specchiulli, reduce dalla BIT di Milano, cura l’accoglienza dei partecipanti. Il network dell’ospitalità è già rodato per i grandi numeri: a ottobre ha ospitato circa 100 dottorandi di ricerca nel campo delle Scienze e Tecnologie Agro-alimentari delle Università di Foggia, Catania e Udine, in occasione del 6th Joint Meeting of Agriculture-oriented PhD Programs.

Parcheggio, docce a fine giro e ristoro all’arrivo con un Pasta Party sono alcuni dei servizi predisposti per la Randonnée del Gargano. Ai cicloturisti, inoltre, è dedicato un parchetto a tariffa unica che comprende pernottamento in B&B, cena tipica e colazione. La collaborazione con Francesco Velluto di MTB Puglia consente di ospitare a Lesina un grande evento sportivo e rappresenta un’opportunità per promuovere il cicloturismo in Laguna e in tutto il Gargano Nord.

FOGGIA, IN BICI PER PROMUOVERE LA MOBILITA’ E SCOPRILE LE PISTE CICLABILI

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Una biciclettata anche “monitorante” per promuovere alcuni dei tracciati delle decine di chilometri di piste ciclabili che attraversano la città di Foggia in una rete che può consentire lunga percorrenza in sicurezza per chi si muove su due ruote.

È l’iniziativa organizzata dalla Comunità Politica per Foggia – sin dalla sua costituzione molto sensibile ai temi dell’ambiente e della mobilità sostenibile – che prenderà avvio domenica 23 febbraio alle ore 10 dall’inizio di Via Lanza a Piazza Cavour per terminare nello stesso luogo.

UNA RETE DI CICLABILI DA UTILIZZARE. L’evento nasce dalla considerazione che la rete di piste ciclabili, nata come “fredda infrastruttura” e poco promossa e socializzata, è ancora scarsamente utilizzata da parte della cittadinanza nonostante rappresenti un’ottima opportunità per spostarsi in città. Foggia sembra essere stata costruita apposta per essere “ciclabile”: niente salite, temperature quasi mai rigide, piovosità molto ridotta. È dunque un problema anche culturale. Pedalare insieme sulle piste, e conoscerle almeno in parte, è un modo per “rompere il ghiaccio” ed essere più motivati e motivate ad usarle abitualmente, per ridurre così l’impatto ambientale del traffico urbano, davvero insostenibile in certe ore in tante vie della città.

IL MONITORAGGIO. La biciclettata sarà anche un’occasione per rilevare i punti di criticità delle ciclabili cittadine, ove la frequente progettazione di urgenza mostra inevitabili limiti e la mancanza di un piano di manutenzione rischia di mostrarne altri. Pertanto l’iniziativa si configura anche come un tentativo di “monitoraggio civico” in bici, le cui risultanze saranno successivamente portate a conoscenza della cittadinanza e vogliono aprire un dibattito politico partecipato tra questa e l’Amministrazione.

L’APPELLO. “Crediamo che oltre all’egregio lavoro delle associazioni, sia il tempo di declinare la mobilità sostenibile con le parole e i metodi della buona politica. Comunità Politica non è rappresentata in Consiglio e in Giunta, per cui intende con questa iniziativa stimolare l’Amministrazione comunale ad adottare scelte chiare sulla mobilità sostenibile urbana, promuovendo con meno timidezza l’uso delle due ruote, ma anche dei mezzi pubblici e di percorsi pedonali accessibili a tutte/i, per liberare la città dalla “dittatura dell’automobile”. Le auto private intasano (spesso abusivamente) non solo piazze, marciapiedi e giardini pubblici, ma soprattutto le teste di tanti cittadini che vedono nella mobilità sostenibile un ostacolo al parcheggio e non una opportunità di migliore qualità dell’aria, salute personale, fruibilità della città per anziani, bambini e diversamente abili”

INFO ORGANIZZATIVE.L’iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza. Ognuno ed ognuna potrà pedalare per il tempo che ritiene opportuno. È però importante presentarsi all’appuntamento con la bici ben messa a punto: pressione delle gomme, freni, campanello, giusta altezza del sellino.

Per ulteriori informazioni: 3403226392.

SAN NICANDRO E GLI ORI DEL CARNEVALE

Di tutta la Regione Puglia, la Capitanata è l’ambito culturale dove nell’800 risulta documentata una produzione orafa. Le botteghe sono concentrate soprattutto nei centri garganico di Monte Sant’Angelo e di San Marco in Lamis. Gli ornamenti conservati nelle collezioni museali, nelle raccolte di famiglie sono per lo più produzioni ottocentesche.

La crescita della domanda popolare abbassò inevitabilmente la qualità e il pregio artistico degli ornamenti, producendo una democratizzazione dei gioielli.

L’oreficeria tradizionale si distingue per l’impiego di leghe auree di basso titolo, lavorate in lamine ritagliate e stampigliate con uso di punzoni che gli orafi producevano appositamente in grande varietà. L’apparato ornamentale fa sovente ricorso ad applicazione in filigrana e granulazione ed all’uso di corniole, conchiglie e corallo, cristalli di vetro colorato, medaglioni di porcellana dipinti. Con tecniche antiche e materiali di scarso pregio, gli orafi dei centri garganici sono riusciti a realizzare piccoli capolavori di creatività in equilibrio tra tradizione e suggestioni di varia provenienza……

La “susta”, tipico ornamento nunziale delle “pacchiane”, secondo la tradizione nasce composta da tre placche auree, una centrale sagomata, con figure di santi incise e due laterali decorate a motivi floreali. I tre pezzi erano fissati ad un nastro di velluto legato al collo…….

La creatività degli orafi garganici si è distinta soprattutto nella diversificazione di diverse forme di orecchini.

(le foto e la descrizione sono tratte dal libro “Ori del Gargano” a cura di Anna Maria Tripputi e Rita Mavelli)

ORSARA CELEBRA I 500 ANNI DEL FORNO A PAGLIA PIU’ ANTICO DELLA PUGLIA

Sono 500 anni meno uno: il 2-3 e 4 marzo 2025, a Orsara di Puglia prenderanno il via le celebrazioni dei cinque secoli di attività del forno a paglia probabilmente più antico della regione tra quelli ancora in funzione. Si tratta del forno a paglia di “Pane e Salute”, panificio-pizzeria che sforna pagnotte dal 1526. Si trova in via Caracciolo 13, a Orsara di Puglia, in una stradina che profuma di buono da mezzo millennio. Gli orsaresi da sempre sono molto legati a questo luogo. Le massaie di un tempo vi si recavano per infornare l’impasto che avevano preparato in casa. Era ed è stato per lungo tempo un “forno di Comunità”. Da oltre 100 anni, è di proprietà della famiglia Di Biccari. Oggi è il “regno” di Angelo Di Biccari, “Mastro del pane” da cinque generazioni, cuoco-fornaio e pizzaiolo che quotidianamente, assieme ai suoi familiari, sforna decine di pagnotte, alcune delle quali arrivano a pesare anche quattro chili e mantengono una buona fragranza fino a 15 giorni dopo essere state sfornate. Il segreto è un lievito madre che da 100 anni è costantemente rigenerato.

Domenica 2 marzo 2025, le celebrazioni dei “500 anni meno 1” inizieranno alle ore 18, con la possibilità per tutti di ritirare un po’ di “criscitor” (il lievito madre) presso il forno a paglia.

Lunedì 3 marzo, dalle 10 alle 12 prenderà il via il “Laboratorio del piccolo fornaio” con l’accensione del forno a paglia a due ore dedicate ai bambini dai 7 ai 14 anni che impareranno a produrre il pane. Sempre lunedì 3 marzo, a mezzogiorno ci sarà l’”Apertura del forno a tutti e cottura delle pizze e del pane”, con l’infornata delle pagnotte preparate in casa dagli orsaresi. Martedì 4 marzo, alle ore 17, in via Caracciolo 13 si terrà la conferenza sul tema “499 anni di tradizione, salute e bontà” e, a seguire, il cooking show di Angelo Di Biccari con degustazione. Le iniziative sono organizzate col patrocinio del Comune di Orsara di Puglia e della Regione Puglia.

CARNUAL-PERCHICI 2025: CANTA, BALLA, SORRIDI E …..MANGIA

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Il Comune di Peschici, in sinergia con la Scuola “G. Libetta” e le Associazioni, è lieto di presentare la 𝙓𝙄𝙑 𝙀𝙙𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 “𝘾𝙖𝙧𝙣𝙪𝙖𝙡” 2025, evento in cui la convivialità si abbellirà di colori e suoni pronto a stimolare il divertimento.

𝙇𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙜𝙧𝙖𝙢𝙢𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙨𝙞 𝙖𝙧𝙩𝙞𝙘𝙤𝙡𝙚𝙧à 𝙞𝙣 2 𝙙𝙖𝙩𝙚, 02 – 04 𝙢𝙖𝙧𝙯𝙤, 𝙙𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙤𝙧𝙚 15:30 𝙞𝙣 𝙋𝙞𝙖𝙯𝙯𝙖 𝙋𝙚𝙧𝙩𝙞𝙣𝙞:

𝘿𝙤𝙢𝙚𝙣𝙞𝙘𝙖 02 la location si travestirà in “carnevalandia”, con tanta animazione, musica, giochi gonfiabili, mascotte e gustose leccornie.

𝙈𝙖𝙧𝙩𝙚𝙙ì 𝙂𝙧𝙖𝙨𝙨𝙤 04, invece, si inscenerà la tradizione, con le rievocazioni storiche del carnevale peschiciano, dalla zeza-zeza a tutte le fasi del protagonista centrale (‘u “Carnual”), fino a passare da una tavolata imbandita di eccellenze enogastronomiche (carnë e maccàrounë).

 “FAUNA SELVATICA IN PUGLIA” ECCO L’OBIETTIVO: 4.000 ABBATTIMENTI ENTRO FINE 2025

«Rispetto al Piano straordinario per la gestione e il contenimento del cinghiale in Puglia stiamo procedendo spediti: predisposta la struttura amministrativa, urge un coordinamento capillare tra i vari Ambiti Territoriali di Caccia e tutti gli altri soggetti deputati alla bioregolazione. Abbiamo bisogno di riequilibrare il numero di cinghiali per permettere alle aziende agricole di vivere e lavorare più serenamente, garantendo a tutti i cittadini la sicurezza stradale». Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia nel corso dell’evento “Fauna selvatica in Puglia, novità in materia di gestione e contenimento”.

Il focus, organizzato ieri da CIA Agricoltori Italiani di Puglia nella masseria “Le Grotte di Sileno” di Castellaneta, è partito con un video molto significativo che ha focalizzato i danni da cinghiali sulle colture ed ha visto la partecipazione degli “stati generali” del contrasto all’emergenza legata alla fauna selvatica sul territorio regionale: professori universitari, direttori e dirigenti regionali ed esponenti del mondo della politica sono intervenuti fornendo spiegazioni, rispondendo alle domande di agricoltori, cacciatori e addetti ai lavori e informando la collettività sulle novità gestionali e di contenimento dei cinghiali.

Pentassuglia ha rassicurato tutti: «Stiamo procedendo con gli abbattimenti e su 4.000 capi ne restano circa 2.800. Anche traendo spunto dalle testimonianze ascoltate oggi proverò a redigere un emendamento di legge, che contempli ovviamente ogni aspetto di igiene e sanità pubblica, affinché si possa promuovere la filiera corta in Puglia. Ci sono risorse disponibili per le nostre aziende agricole. Sul tema però, come accaduto in passato, continuerò sempre a confrontarmi con università e comunità scientifica».

Del resto, al fianco dell’assessore regionale all’Agricoltura, c’erano proprio il professor Antonio Camarda, del Dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università degli Studi di Bari e i dirigenti regionali Domenico Campanile e Onofrio Mongelli.

Nel corso della sua relazione, il dottor Camarda ha svelato le strategie messe in atto al fine di attuare il depopolamento della fauna selvatica, soffermandosi sull’importanza di ridurre il contatto tra i cinghiali e le altre specie animali, per scongiurare eventuali, ma possibili, infezioni da Peste suina africana.

È toccato invece al dottor Campanile rendere noti i dettagli del Piano straordinario di contenimento messo a punto dalla Regione: «Ognuno deve avere ruoli ben precisi direttamente proporzionali alle proprie competenze: gli ATC nelle aree cacciabili, gli enti gestori in quelle protette e i sindaci sui territori urbani.

La popolazione dei cinghiali è in aumento in tutto il territorio nazionale – ha concluso Campanile – ma noi abbiamo precisi target da rispettare annualmente ed è in questa direzione che ci stiamo quotidianamente spendendo».

Infine Mongelli, dirigente della Sezione Promozione della salute e del benessere della Regione Puglia: «L’obiettivo dei 4.000 capi da abbattere ci è stato indicato a livello centrale. Contiamo di centrarlo entro la fine del 2025» ha dichiarato.

Non solo emergenza cinghiali tra i gridi d’allarme lanciati dalla CIA ai vertici della Regione Puglia: «Questo piano è un ottimo punto di partenza e per questo diamo atto del buon lavoro svolto dall’assessorato regionale – ha dichiarato il vicepresidente vicario di CIA Puglia Giannicola D’Amico – allo stesso tempo però abbiamo posto con forza anche la problematica relativa ai lupi, agli storni e al parrocchetto monaco che sta imperversando in provincia di Bari e non solo. Riteniamo importante continuare a lavorare insieme senza abbassare mai la guardia».

L’evento, tra i tanti, ha visto anche la partecipazione dei presidenti degli ATC di Foggia, Brindisi e Taranto, di veterinari Asl, cacciatori, sindaci e delegati di Castellaneta, Laterza, Martina Franca e Palagiano e del direttore generale della Asl di Taranto Vito Gregorio Colacicco.

«Bisogna proseguire spediti in questa direzione e procedere con gli abbattimenti magari consentendo ai cacciatori di cacciare tutto l’anno» ha proposto infine la CIA tramite Pietro De Padova e Vito Rubino, rispettivamente presidente e direttore dell’Area Due Mari Taranto-Brindisi. «Dobbiamo vincere l’emergenza – hanno aggiunto i due vertici di una delle province più colpite – utilizzando misure eccezionali, proporzionali alla gravità degli eventi che quotidianamente colpiscono mondo agricolo e cittadini. Gli ambientalisti da salotto, chi parla solo per partito preso e senza cognizione di causa, se ne facciano definitivamente una ragione”.

LA GUARDIA DI FINANZA NELLE SCUOLE PER PROMUOVERE LA LEGALITA’

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Prosegue anche per l’anno scolastico 2024/2025 il progetto “Educazione alla Legalità Economica”, promosso dal Comando Generale della Guardia di Finanza in collaborazione con gli istituti scolastici di tutta Italia. Nell’ambito dell’iniziativa, il Comando Provinciale di Foggia, in sinergia con l’Ufficio Scolastico Provinciale, ha organizzato una serie di incontri tematici rivolti agli studenti delle scuole primarie e secondarie, con l’obiettivo di diffondere la cultura della legalità economica e illustrare le funzioni istituzionali del Corpo.

Nei giorni scorsi, le Fiamme Gialle della Compagnia di Cerignola hanno fatto tappa presso l’Istituto di Istruzione Superiore “G. Pavoncelli” e l’Istituto Comprensivo “Pavoncelli” di Cerignola, dove, alla presenza dei dirigenti scolastici Dott. Pio Mirra e Dott. Paolo Saggese, hanno incontrato circa 150 studenti per un approfondimento su temi cruciali quali la sicurezza economico-finanziaria e i benefici della legalità per l’intera collettività.

Durante l’incontro, il Comandante della Compagnia di Cerignola ha evidenziato l’importanza del rispetto delle regole in ambito economico e fiscale, illustrando le principali attività della Guardia di Finanza nel contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, agli illeciti in materia di spesa pubblica e alla criminalità economica. Particolare attenzione è stata rivolta al ruolo che i giovani possono avere, come cittadini e futuri lavoratori, nella costruzione di un sistema economico più equo e trasparente.

Per rendere l’esperienza ancora più concreta, i finanzieri hanno portato esempi pratici di operazioni svolte nel contrasto alla contraffazione, all’abusivismo commerciale, alla tutela del Made in Italy e alla sicurezza dei prodotti. Spazio anche alla lotta ai traffici illeciti, con un focus su uso e spaccio di sostanze stupefacenti. A tal proposito, significativa è stata la partecipazione delle unità cinofile della Compagnia di Manfredonia, che hanno eseguito una dimostrazione pratica di controlli antidroga su bagagli, suscitando grande interesse tra gli studenti.

L’iniziativa testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza non solo nel contrasto agli illeciti economici, ma anche nella formazione di una cittadinanza più consapevole, a tutela della legalità e delle libertà economiche.

NUOVI “ORIZZONTI” A FOGGIA: AL VIA “IL FESTIVAL DELLA SCIENZA” 2025

Dal 22 febbraio all’8 marzo la terza edizione della rassegna

Si allargano gli “Orizzonti” a Foggia. È questo, infatti, il tema scelto per la terza edizione del “Festival della Scienza”. La rassegna si svolgerà dal 22 febbraio all’8 marzo 2025 e interesserà numerosi istituti scolastici di Foggia e della provincia, oltre a eventi offerti all’intera cittadinanza a Palazzo Dogana e in provincia.

I PARTNER. Due intense settimane di eventi, decine di relatori e ospiti provenienti da tutta Italia, per una rassegna che rappresenta una preziosa occasione di confronto, approfondimento e riflessione per la comunità scientifica e la cittadinanza. Consolidato il team di ideatori del format – Angelo Bricocoli, Marco D’Alessandro e Antonio Milazzi – che anche quest’anno sono riusciti a coinvolgere numerose istituzioni – Regione Puglia, Comune e Provincia di Foggia, Università degli studi di Foggia, Università e Politecnico di Bari, LUM, CNR, INFN, ASI – insieme a Fondazioni, istituti di ricerca, associazioni, istituti scolastici della provincia e numerosi scienziati, docenti e ricercatori.

IL PROGRAMMA. Tra gli ospiti principali del festival – il cui cartellone dettagliato verrà presentato nella serata inaugurale in programma a Palazzo Dogana sabato 22 febbraio – figurano, tra gli altri, Antonio Lo Campo (giornalista scientifico e collaboratore per temi di scienza e spazio per La Stampa e Avvenire), la dottoressa Lucrezia Cilenti dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (CNR) che presenterà un report sulle vongole cinesi nel Lago di Occhito, Vittorio Capozzi e Zina Flagella che discuteranno della sostenibilità del sistema agroalimentare nello scenario del cambiamento climatico. Si parlerà di orizzonti in tanti diversi contesti: l’esplorazione spaziale, l’Intelligenza artificiale, la ricerca medica, lo sviluppo di nuovi materiali e nuove tecnologie, l’ambiente. Speciale attenzione quest’anno sarà dedicata ai più piccoli, perché non si è mai troppo piccoli per parlare di scienza; ed è per questo motivo che sono state programmate diverse iniziative rivolte alle scuole primarie, dalla statistica alla sperimentazione in fisica con le proposte di INFN Kids. Infine, un nutrito programma di iniziative relative al benessere, con approfondimenti su nuovi alimenti e sugli integratori alimentari nell’attività sportiva, un’intera “Giornata della salute” e la prima edizione del “Fovea Beer Day”: il birrificio Rebeers aprirà le porte alla città e agli studenti per raccontare un’innovazione nel panorama cerealicolo, all’insegna della sostenibilità e della circolarità produttiva. Completano il programma ben tre mostre.

I GIOVANI. “Le nostre proposte trovano sempre più accoglienza nella cittadinanza e la Provincia si mostra interessata e ricettiva”, evidenzia il Presidente del Comitato organizzatore Angelo Bricocoli. Una soddisfazione condivisa da Marco D’Alessandro, “per le conferme che ci arrivano dai referenti delle scuole coinvolte anche nelle passate edizioni: parlano di un rinnovato interesse da parte dei ragazzi per merito degli interventi a cui hanno assistito, segno che stiamo raggiungendo  gli scopi prefissati alla nascita del Festival della Scienza di Foggia, quali lo scuotere da un torpore generalizzato che attanaglia i giovani e il riaccendere la fiamma dell’interesse nelle giovani generazioni”.

SAN NICANDRO GARGANICO, INCONTRO CON L’AUTORE GIUSEPPE SCAGLIONE

Incontrare fisicamente un autore, porta a proiettare la scrittura a livello esistenziale, leggere con una lente d’ingrandimento potenziata dalla vita nel suo pensiero.

Giuseppe Scaglione ci ha parlato delle sue letture, dell’importanza della psicoanalisi e del “Perturbante” di Freud nel ricreare i personaggi dei suoi noir, dell’influenza della letteratura francese e americana, Gli occhi dei ragazzi del “De Rogatis Fioritto ” sembravano quasi parlare, il silenzio nell’aula magna era vita aperta al cosmo.

In serata i nostri ragazzi, grazie alla collaborazione dell’assessore alla cultura Arcangela Tardio, del Sindaco della nostra città, hanno fatto domande su “La linea del pudore”, toccando punti nodali sulla dittatura della nostra società consumistica.

Seduti fra i banchi dei consiglieri, quasi a rappresentare il corpo politico hanno dato voce al loro pensiero. Grazie

SAN NICANDRO GARGANICO, TENTA DI TRUFFARE UNA ANZIANA SIGNORA: UN ARRESTO DEI CARABINIERI

I Carabinieri della Stazione di San Nicandro Garganico hanno arrestato in flagranza di reato una donna 43enne originaria della Campania, che ha tentato di farsi consegnare una cospicua somma di denaro da una 91enne del luogo.

La vittima, dopo essere stata contattata telefonicamente da un uomo che, facendole credere di essere suo nipote, la raggirava convincendola a consegnare tutto il denaro che aveva in casa, per il pagamento di merce acquistata su internet, ad una persona di sua fiducia che di lì a poco sarebbe passata. Puntualmente, dopo pochi minuti, si presentava una donna, che, presentandosi come persona incaricata dal nipote, chiedeva la consegna del denaro all’anziana. In quel frangente, un vicino, insospettito della presenza della donna a lui sconosciuta, segnalava immediatamente la circostanza alla locale Stazione Carabinieri.  L’immediato intervento dei militari, impediva la sottrazione del denaro, circa 1000 euro e    consentiva di arrestare in flagranza di reato la presunta responsabile, trovata all’interno della casa della vittima.

L’arrestata è stata condotta presso la Casa Circondariale di Foggia a diposizione della Autorità Giudiziaria.

L’arma dei Carabinieri ricorda che in casi simili, nel dubbio meglio chiamare il numero unico di emergenza 112.

STORIA SOCIALE E TEATRO POPOLARE A SAN NICANDRO, LA TRADIZIONE DEL “DITT”

San Nicandro Garganico nei primi anni del ‘900 è centro promotore di un movimento anarchico protagonista di frequenti e decisi atti dimostrativi contro la prevaricazione dei potenti; è il paese natale di un leader socialista, Domenico Fioritto, instancabile organizzatore politico, e di Emanuele Gualano, indomabile capopopolo di fede anarchica; è il teatro di scontri violenti fra opposte fazioni politiche ; è la sede di un movimento di dissidenza evangelica, intorno alla profezia neo-ebraica di Donato Manduzio, che raccoglie le aspettative e le speranze millenaristiche della protesta popolare.

Questa realtà sociale e politica fa da substrato alle vicende e alle forme dell’espressività carnevalesca, grande rappresentazione collettiva che a San Nicandro ha assunto nel secolo scorso, sino agli anni ’50, la fisionomia di una partecipata drammaturgia di massa.

Esperienza centrale e legame di questa connessione il ditt, una forma di drammaturgia popolare, che vedeva la partecipazione comunitaria nelle diverse fasi di creazione, rappresentazione e spettacolo. Scritta da contadini, pastori e artigiani (i poeti) questa forma drammatica ha continuato nel tempo a costituire un’insostituibile esperienza comunitaria non solo nei suoi aspetti ludici e socializzanti, ma quale pretesto di satira politica e sociale, di trasmissione di contenuti e valori.

La ricerca, effettuata tra il 1977 e il 1980 in più missioni da Rinaldi e Sobrero, consentì anche il reperimento di una mole ingentissima di manoscritti teatrali della tradizione del ditt. Le registrazioni documentano quindi, oltre alle voci, ai suoni e al caos del partecipato carnevale che inonda le strade del paese ogni anno, anche le singole biografie, aneddoti storici e descrizioni di vita sociale, canti anarchici, politici e romanze o serenate, la storia della tradizione (con la recitazione di un intero testo) del ditt, l’intera sequenza di mascherate realizzate nell’arco di decine di anni dal duo Cosimicchio e Trippetta, che insieme all’amico Rignanese, sono il vero e proprio nucleo di memoria culturale e musicale del paese. (archiviosonoro)

REGIONE PUGLIA, UNA LEGGE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE FESTE PATRONALI

Nota della consigliera del M5S Antonella Laricchia

“Finalmente in consiglio regionale è stata approvata la proposta di legge per la tutela e la valorizzazione delle feste patronali, sottoscritta da tutti i componenti della VI Commissione. Un tema per cui mi sono impegnata dalla scorsa legislatura, quando avevo presentato un’apposita proposta di legge, dopo aver ascoltato gli operatori del settore.

Oggi abbiamo ottenuto un risultato a   cui abbiamo lavorato per anni, per sostenere un patrimonio inestimabile della nostra regione. Le feste patronali caratterizzano infatti la Puglia, attirando turisti da tutto il mondo. Ora auspichiamo che la Giunta approvi al più presto il regolamento attuativo per rendere operativa la legge entri la fine della legislatura. Con il regolamento sarà possibile stabilire criteri chiari per l’erogazione dei contributi, in modo da evitare una eccessiva parcellizzazione delle risorse, e si potranno individuare in ogni Provincia feste per cui prevedere contributi ulteriori per la sicurezza.

La dotazione finanziaria inizialmente prevista è di 400.000 euro, ma i consiglieri Casili e Di Gregorio hanno dato già la disponibilità per definanziare loro norme, per cui erano state stanziate apposite somme in bilancio, e rendere più cospicuo l’importo da destinare alla legge. Parliamo di una opportunità importante per i territori, e non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo prezioso”.

DONATA AMBULANZA ALLA CONFRATERNITA DELLA MISERICORDIA DI SAN GIOVANNI ROTONDO

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La Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza ha donato alla Confraternita di Misericordia di San Giovanni Rotondo un’ambulanza proveniente dal parco mezzi dell’Ospedale.

La consegna delle chiavi è avvenuta alla presenza dell’arcivescovo padre Franco Moscone, presidente della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza e di una nutrita rappresentanza della Confraternita. Donato Cassano, il governatore, ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al buon esito dell’operazione.

«Ne faremo buon uso – ha spiegato – e la utilizzeremo, come per gli altri mezzi simili in nostro possesso, per trasporti secondari di infermi con un particolare riguardo alle persone meno abbienti».

La Confraternita di Misericordia di San Giovanni Rotondo è una organizzazione di volontariato nata nei giorni successivi al terremoto del 2009 in Abbruzzo. È composta da 60 volontari, tra cui, medici, infermieri, Oss e autisti soccorritori. Si occupa di assistenza socio sanitaria, trasporto infermi e protezione civile.