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IN MIGLIAIA A ORSARA, SUCCESSO STRAORDINARIO PER FALO’ E ZUCCHE

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La festa legata al culto dei morti più grande e partecipata di tutta la Puglia, anche nel 2025 e ormai da 20 anni: sabato 1° novembre, con tanti turisti stranieri e migliaia di persone giunte a Orsara di Puglia da ogni parte d’Italia, l’appuntamento con “Fucacoste e cocce priatorje” (Falò e teste del Purgatorio) ha confermato tutto il suo fascino e la sua attrattività con uno straordinario successo. Stracolme le piazze illuminate dai faló, le vie delle zucche intagliate, sold out per le strutture ricettive e ristorative, lavoro a pieno ritmo per i punti ristoro allestiti in ogni punto del borgo. “Siamo davvero contenti di come, anche quest’anno, tutto il paese sia riuscito a gestire nel miglior modo possibile un afflusso davvero straordinario di turisti”, dichiara il sindaco Mario Simonelli.

Soddisfazione espressa anche da Concetta Terlizzi, delegata comunale a Turismo e Cultura: “Già dal 31 ottobre, tutte le iniziative messe in campo hanno riscosso grande apprezzamento e registrato numeri di rilievo che dimostrano anche la qualità dell’offerta, basti pensare che gli eventi su prenotazione come le visite guidate e le proiezioni, tutti rigorosamente gratuiti, sono andati completamente sold-out”.

Straordinario il colpo d’occhio offerto da Piazza Municipio, Largo San Michele, Via Vittorio Emanuele, Corso della Vittoria, via Cavour e dalle strade delle zucche che hanno permesso di distribuire e convogliare funzionalmente lo straordinario afflusso di persone. Davvero eccezionale, poi, l’interesse dei media e dei social che hanno mostrato e illustrato a milioni di persone la bellezza e i significati di un’antica tradizione con il servizio televisivo andato in onda su RAI 1 nel Tg nazionale più seguito, senza dimenticare il racconto del 1° novembre orsarese da parte di RTL 102.5, Radio Rai Gr Parlamento, le pagine nazionali e regionali di tutti i principali quotidiani, gli oltre 200 servizi radiotelevisivi e gli articoli dei net journal dedicati all’edizione 2025 dei Fucacoste e cocce priatorje. “Per tutto questo”, ha dichiarato il sindaco Mario Simonelli, “è un piacere oltre che un dovere ringraziare le operatrici e gli operatori, le giornaliste e i giornalisti che hanno raccontato con grande professionalità questa antica e meravigliosa ricorrenza orsarese”.

I RINGRAZIAMENTI. La gestione di sicurezza e ordine pubblico ha garantito, anche quest’anno, un sereno svolgimento di tutte le iniziative. Un lavoro enorme quello svolto dai Carabinieri del Comando Stazione di Orsara e del Comando provinciale della Compagnia di Foggia. Impegno di grande rilievo ed efficienza anche quello messo in campo dai diversi gruppi di Protezione Civile impegnati su più fronti: Radio Club Marconi e dall’Anfi, entrambi di Foggia; E.R.A di Orsara e associazione protezione civile ODV di Deliceto; ANVVFC delegazione di Orsara, Croce Verde Anpas, Evolution Security e Cooperativa San Michele. Un contributo fondamentale al nuovo successo dei Fucacoste lo hanno dato le bravissime operatrici dell’InfoPoint, le guide turistiche, la Pro Loco, Wild Cult, Holladura, la Parrocchia San Nicola di Bari, la Cantina il Tuccanese, la Residenza Artistica “Fuoco”, le ragazze e i ragazzi del Servizio Civile. Grande impegno è stato profuso da dipendenti e dirigenti del Comune, dalla Polizia Municipale, da consiglieri comunali, assessori e delegati comunali. Senza dimenticare il contributo fondamentale di Vigili del Fuoco, personale sanitario e delle ambulanze.

“Probabilmente dimentichiamo qualcuno e, se è così, ce ne scusiamo in anticipo”, dichiara Mario Simonelli, “perché sono davvero tantissime le cittadine e moltissimi i cittadini che hanno lavorato instancabilmente per preparare ogni cosa, basti pensare agli allestimenti delle vie delle zucche, all’accoglienza generosa ed entusiasta, alla pazienza e comprensione dei piccoli e grandi disagi che l’arrivo di migliaia di persone può comportare in un paese di 2400 abitanti. Una menzione meritano tutti i gestori e titolari delle attività economiche e di servizio, così come i privati cittadini che hanno messo a disposizione diverse aree per l’allestimento di zone aggiuntive per i parcheggi”.

SAN NICANDRO GARGANICO, 1^ GIORNATA NAZIONALE DEGLI ABITI STORICI

Si allega elenco delle manifestazioni che si svolgeranno in occasione della 1^ Giornata Nazionale degli Abiti Storici e per celebrare la festività di San Martino.

AMARCORD: UNA GIORNATA DA NON DIMENTICARE

 4   Novembre 2024 – Onore alla memoria del Fante D’EVOLA GIOVANNI – Caduto nella Seconda Guerra Mondiale                                                                                                                                                                                                                                   

 Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda!  E proprio a me, in questo giorno, è stato elargito il meraviglioso dono di ricordare il mio Papà, raccontando di lui davanti al monumento dei Caduti, mentre col cuore lo stringevo in quell’abbraccio che la vita mi aveva negato. Ho vissuto tutto questo come in un sogno gratificante che mi ha fatto rinascere a nuova vita, con un vuoto interiore meno ingombrante, ricolmo di gioia e di commozione, perché il mio Papà in quella Piazza e al Cimitero è stato onorato nella maniera più bella e più vera dalle numerose Autorità che, con la loro sentita e condivisa partecipazione, mi hanno fatto sentire ancora più orgogliosa di lui che, da lassù, certamente gioiva insieme a tutti noi!

Una giornata impossibile da dimenticare, caratterizzata da momenti talmente emozionanti da toccare profondamente le corde del mio cuore, facendomi commuovere fino alle lacrime: la deposizione della corona di alloro sul piccolo altare e adagiata sulla bandiera italiana, e ancora il rispettoso e intenso minuto di raccoglimento del Sindaco davanti alla tomba del mio Papà, mentre la trascinante melodia del Silenzio si diffondeva nell’aria, il tricolore sventolava e le Autorità militari gli rendevano onore con il loro impeccabile saluto, in un contesto emotivo indescrivibile!  Una giornata densa di sensazioni diverse, a volte anche contrastanti, una giornata particolarmente emozionante da non potersi raccontare con le parole! 

Difatti, avrei voluto subito fissare, descrivendoli, tutti i meravigliosi momenti vissuti, ma, ancora profondamente commossa, per quanto ce la mettessi tutta, non riuscivo a trovare termini che potessero trasmettere le mirabili sensazioni provate. Ho indugiato qualche giorno, sempre alla ricerca delle parole giuste per descrivere l’intensa emozione di questa giornata memorabile, rendendomi conto, ancora una volta, che l’emozione non ha voce e che certi momenti si vivono intensamente e si trasmettono solo col silenzio e a chi il silenzio lo sa leggere!

Da tutta questa inenarrabile emozione non potevano scaturire che sentimenti di gratitudine  nei confronti dell’Amministrazione Comunale, nelle Persone del Sindaco Matteo Vocale e dell’Assessore Arcangela Tardio, inimitabile organizzatrice, due Persone meravigliose che, con  l’impegno profuso, la condivisione e  la sentita partecipazione, unitamente alle altre Autorità presenti, hanno fatto di questa Commemorazione una straordinaria giornata, il cui ricordo mi accompagnerà per il resto della mia vita.  Grazie!                                                                                                                                                                                                                                            

                                                                                                                   Grazia  D’Evola

RIDARE NATURA CON LA NATURA STESSA, IN PUGLIA IL MODELLO DI SAN GIOVANNI ROTONDO

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Giovanni Russo   – dottore forestale – Presidente Associazione Italiana per Ingegneria Naturalistica – sezione Puglia: “Il Progetto ha interessato il bosco periurbano in un’area attigua ai luoghi di San Pio da Pietrelcina zone a elevata frequentazione turistica in quanto meta di pellegrinaggio. Sono state messe a dimora ben 3.618 piante di specie autoctone quali la ginestra, il biancospino, il prugnolo, l’orniello e la cosiddetta ‘berretta da prete’. Gli obiettivi raggiunti sono stati fondamentali perchè non solo da una parte è stato mitigato il rischio idrogeologico ma abbiamo recuperato e tutelato la fruibilità turistica dei luoghi e la loro biodiversità. I numeri sono numeri importanti con 8 ettari di diradamenti selettivi, 37 briglie di legname e pietrame, 400 metri quadri di piante selezionate e piantate, 400 metri di palificate, 206 metri di palizzate, 3.618 piantine autoctone messe a dimora nella palificata e sulle palizzate”.

“Con l’Ingegneria Naturalistica è possibile rinaturalizzare i luoghi e renderli più sicuri. I boschi sono una risorsa importante perché offrono molti servizi ecosistemici. Tra i più importanti vi sono la mitigazione del cambiamento climatico con il fissaggio del carbonio sottratto all’atmosfera e l’attenuazione delle temperature, il miglioramento della qualità dell’aria e dell’acqua, la riduzione dell’erosione del suolo, la protezione dal dissesto idrogeologico, la conservazione della biodiversità e la fruizione turistico-ricreativa e culturale del bosco. Nonostante le foreste abbiano un ruolo ambientale e socioculturale di primaria importanza e la loro estensione sia costantemente in aumento negli ultimi decenni, molti boschi versano in uno stato di abbandono colturale e culturale. Di qui la necessità di gestirli e valorizzarli, per migliorare le loro funzioni e proteggere maggiormente il territorio da fenomeni di instabilità quali incendi e dissesto idrogeologico che alterano le condizioni naturali del suolo”.

Lo ha affermato Giovanni Russo, dottore forestale, Presidente dell’Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica, sezione Puglia!

Il modello San Giovanni Rotondo in Puglia, con le tecniche di Ingegneria Naturalistica!

“Il progetto “Interventi selvicolturali di prevenzione degli incendi boschivi e realizzazione di micro interventi idraulico-forestali con tecniche di ingegneria naturalistica nella località Valle Faina e Valle Scura, in territorio del comune di San Giovanni Rotondo” nasce con la finalità di prevenire gli incendi boschivi, di favorire i processi in atto di rinaturalizzazione, di aumentare l’efficienza regimante e di difesa del suolo con specifici interventi di ingegneria naturalistica. Il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, in partenariato con il Comune di San Giovanni Rotondo, ha progettato e realizzato gli interventi grazie a un finanziamento di 307.000 euro nell’ambito della Misura 226 “Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi” del PSR della Puglia 2007 – 2013. Il Progetto, iniziato nel 2019, ha interessato il bosco periurbano in un’area attigua ai luoghi di San Pio da Pietrelcina – ha continuato Russo –  zone a elevata frequentazione turistica in quanto meta di pellegrinaggio. Si tratta di un versante collinare costituito da rimboschimenti di conifere realizzati negli anni ’60-’70, quali il Pino d’Aleppo e il Cipresso, ricadente nella proprietà pubblica del comune di San Giovanni Rotondo, in cui sono presenti circa 5 Km di sentieri a fruizione turistica. Le aree a valle del bosco sono classificate a elevata pericolosità alluvionale in quanto le piene dello scorso decennio, sono arrivate dai torrenti dell’area a monte del centro abitato creando ingenti danni. Gli interventi di Gestione Forestale Sostenibile e di Ingegneria naturalistica sono stati realizzati nei corsi d’acqua all’interno del bosco e nelle aree più prossime, con la costruzione di briglie in legname e pietrame, palificate e palizzate in legno e la messa a dimora di 3.618 piante di specie autoctone quali la ginestra, il biancospino, il prugnolo, l’orniello e la cosiddetta ‘berretta da prete’. Gli obiettivi raggiunti sono stati fondamentali perchè non solo da una parte è stato mitigato il rischio idrogeologico ma abbiamo recuperato e tutelato la fruibilità turistica dei luoghi. I numeri sono numeri importanti con 8 ettari di diradamenti selettivi, 37 briglie di legname e pietrame, 400 metri quadri di piante selezionate e piantate, 400 metri di palificate, 206 metri di palizzate, 3.618 piantine autoctone messe a dimora nella palificata e sulle palizzate. In questo modo è stato possibile anche tutelare la biodiversità ed è stato fatto con la natura stessa! ”.

COM’ERA PESCHICI NEL 1937

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La rubrica «La bellezza che abbiamo perduto» offre quotidianamente ad amici e lettori di Lettere Meridiane l’immagine di un monumento o un paesaggio del passato, andato del tutto perduto oppure radicalmente trasformato dal tempo. Cominciamo il nostro tour della nostalgia con questo struggente panorama di Peschici, pubblicato nel 1937 su una guida del Touring Club Italiano.

Si tratta di una delle prime immagini turistiche della località garganica che non era stata ancora interessata dal boom turistico ed edilizio che ne avrebbe radicalmente modificato l’aspetto. Era del tutto incontaminata.

Vista così, sembrerebbe poco più di un villaggio. Invece allora Peschici aveva lo stesso numero degli abitanti di oggi (circa 4.200). A fare la differenza è stato l’indotto turistico.

Vi offriamo l’immagine in versione originale, in bianco e nero.

Geppe Inserra

EDITORIALE DELLA DOMENICA, SAN NICANDRO DEVE TORNARE VIVA CON IL CONTRIBUTO DI TUTTI

Capita a tutti di sentirsi stanchi e svogliati, privi di qualsiasi volontà di combattere e di provare a far qualcosa, magari anche a cambiare. Sembra che non si abbia più la forza di combattere e di cambiare la normalità di ogni giorno e ci si lascia impoltronire anche il cervello con nessuna voglia di cercare prima e trovare poi le soluzioni giuste per riemergere. Tutto questo sembra impossibile.

Poi, se più di qualcuno prova le stesse cose questo fenomeno potrebbe investire l’intera comunità e la stanchezza di uno solo potrebbe unirsi a quella di tutti gli altri fino a coinvolgere la società in cui si vive e si lavora.

È allora, possibile che non si debba trovare la forza di uscirne fuori da questo stato avvilente di impoverimento quasi culturale per cui bisogna lasciarsi trascinare dai giorni che si ripetono tutti uguali? La storia ci insegna che la vita di una comunità è fatta di tante fasi, da quelle di una meravigliosa condizione di risveglio collettivo a quelle in cui si fermano le volontà e tutto diventa solitudine.

Il momento che vive oggi San Nicandro deve essere capito, deve essere analizzato affinché le incertezze di oggi diventino realtà possibili per il domani.  Ci si è preoccupati per il lavoro che manca, per il degrado urbano, del grave peso fiscale delle famiglie, di una economia che stagna da tempo. Sicuramente i dati non aiutano a fare buone previsioni per il futuro ma occorre trovare la forza di venirne fuori e ricominciare un nuovo cammino alla ricerca di una realizzazione collettiva del territorio. Altre volte San Nicandro ha vissuto tali momenti ma poi non si è spaventata a ricominciare a credere perché proprio in questi momenti non bisogna affatto mollare ma pretendere da noi stessi il massimo impegno per raggiungere i risultati voluti.

Occorre insistere sulla volontà che il cambiamento può avvenire e il solo fatto di volerlo significa che si è sulla strada giusta e che quel cambiamento si sta già, sia pure a piccoli passi, realizzando.

Se l’amministrazione pubblica fa veramente il ruolo ad essa assegnato può essere il motore trainante di questo cambiamento insieme ai cittadini che devono assolvere ai loro impegni per il decoro urbano e per il rispetto verso il territorio. Se tutta la politica facesse fronte comune per raggiungere obiettivi in favore di San Nicandro, abbassando toni con modi di interventi condivisi, si amplierebbe ulteriormente la possibilità di raggiungere concretezza alle azioni. Se cessasse la litigiosità nel mondo delle associazioni tutti gli obiettivi possono essere raggiunti con risultati importanti da condividere insieme.

Insomma è arrivato il momento in cui tutti devono capire che bisogna alzare la testa e tenere il timone dritto verso una San Nicandro nuova. Specialmente i giovani non meritano di pagare lo sbaglio di chi non è più giovane e delle mancate scelte che potevano essere fatte prima. Occorre consegnare a loro il futuro della nostra cittadina in una sorta di staffetta generazionale. Passo dopo passo occorre procedere e lasciare il tempo che questo cambiamento sia visibile. Se tutti condividono questo importante momento storico allora non bisogna fermarsi perché tutto può essere a portata di mano e l’apatia di oggi potrà diventare il rinnovamento e la crescita di domani.

Il Direttore

2 NOVEMBRE, COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI

La morte non è niente, io sono solo andato

nella stanza accanto.

Io sono io. Voi siete voi.

Ciò che ero per voi lo sono sempre.

Datemi il nome che mi avete sempre dato.

Parlatemi come mi avete sempre parlato.

Non usate mai un tono diverso.

Non abbiate un’aria solenne o triste.

Continuate a ridere di ciò che ci faceva

ridere insieme.

Sorridete, pensate a me, pregate per me.

Che il mio nome sia pronunciato in casa

come lo è sempre stato.

Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra

di tristezza.

La vita ha il significato di sempre.

Il filo non è spezzato.

Perchè dovrei essere fuori dai vostri pensieri?

Semplicemente perchè sono fuori dalla vostra vista?

Io non sono lontano, sono solo dall’altro lato

del cammino.

Charles Peguy

L’ATTORE SANSEVERESE FABIUS DE VIVO IN SCENA CON ANNA FOGLIETTA, FIORELLA MANNOIA, NOEMI

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VENART TOGETHER – 7 NOVEMBRE IL GRANDE CONCERTO D’ARTE E SOLIDARIETA’

Un grande cast di artisti per una serata di musica, recitazione e impegno a sostegno delle onlus EVERY CHILD IS MY CHILD e MEDICI SENZA FRONTIERE.

Roma si illumina di solidarietà e arte con VENART TOGETHER, il grande evento benefico in programma venerdì 7 novembre 2025 a Roma presso l’ATLANTICO LIVE (Viale dell‘Oceano Atlantico, 271 D).

Un concerto–spettacolo che riunisce alcuni tra i nomi più amati della musica e del cinema italiani, uniti per ricordare che insieme si può fare la differenza.

A condurre la serata saranno i giovani attori FABIUS DE VIVO e MARIASOLE POLLIO, che accompagneranno il pubblico tra musica, recitazione e momenti di solidarietà condivisa.

Sul palco, infatti, si alterneranno esibizioni speciali di cantanti e attori che hanno scelto di offrire la propria arte per una causa comune.

Tra i protagonisti musicali: FIORELLA MANNOIA, NOEMI, CARL BRAVE, DITONELLAPIAGA e direttamente da Amici di Maria de Filippi ci saranno SARAH TOSCANO, PETIT, AKA7EVEN, LDA, NICOLÒ FILIPPUCCI e TANCREDI.

Per il teatro e il cinema, saliranno sul palco CELESTE DALLA PORTA, FABIUS DE VIVO, MARIASOLE POLLIO e MARCO LEONARDI.

Durante la serata è prevista anche la partecipazione speciale di Anna Foglietta, Presidente della onlus Every Child Is My Child, e Martina Marchio’, infermiera e responsabile medica di Medici Senza Frontiere a Gaza, che porterà la sua testimonianza dal campo.

L’evento, organizzato da Fabius de Vivo (fondatore di VENART – Arte nelle vene) con la collaborazione del regista Gianluca Manzetti, porta il titolo Venart Together per sottolineare che solo unendo le nostre voci possiamo davvero fare la differenza.

L’intero ricavato della biglietteria sarà devoluto, al netto delle spese vive sostenute e documentate, in parti uguali alle onlus Every Child Is My Child ETS e Medici Senza Frontiere. Durante la serata sarà inoltre possibile continuare a donare liberamente alle due associazioni.

Un gesto concreto per sostenere chi, ogni giorno, lavora per garantire dignità, cura e futuro a chi ne ha davvero bisogno.

Per registrarsi e assicurarsi un posto all’evento è possibile cliccare sul link disponibile nella bio del profilo Instagram @venart.roma, dove troverete anche tutte le informazioni aggiornate.

VENART TOGETHER celebra l’arte come linguaggio universale di solidarietà, unendo voci, storie e generazioni diverse per ricordarci che insieme possiamo fare la differenza. (gazzettasansevero)

“DIALOGHI-IBRIDAZIONI VISIVE TRA FOTOGRAFIA E PITTURA” UNA MOSTRA PER RACCONTARE LA DAUNIA

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Mercoledì 5 novembre, alle ore 18.30, Masseria nel Sole (contrada Palmori, agro di Lucera) ospiterà l’incontro formativo “Dialoghi-Ibridazioni visive tra fotografia e pittura”, promosso dall’associazione culturale Utò-Lo Spazio della Luce e dal Foto Cine Club APS di Foggia. Un appuntamento gratuito (su prenotazione) aperto a fotografi, pittori e appassionati d’arte, nato dalla collaborazione tra Gianni Pitta e Raffaele Battista, autori della mostra “Alchimie della Daunia. Tra visioni e realtà”, all’interno di Lucera Capitale della Cultura di Puglia 2025.

“Dialoghi” non è un corso tecnico ma un laboratorio condiviso di riflessione e sperimentazione, dove gesto e sguardo, colore e luce diventano linguaggio comune. I due artisti accompagneranno i partecipanti in un percorso tra teoria e pratica, osservazione e intuizione, fino alla visita guidata della mostra ospitata nella Masseria della provincia foggiana. Lì, pittura e fotografia si intrecciano in un’unica visione poetica della natura, capace di trasformare la Daunia reale in paesaggio interiore. Dalla pittura pop e materica di Gianni Pitta, fatta di stratificazioni e simboli, all’indagine fotografica di Raffaele Battista, che usa il mosso come atto lirico e dissolvenza del reale, nasce un dialogo che abbatte i confini disciplinari e restituisce all’immagine una profondità emozionale e culturale.

L’incontro offrirà spunti sul colore come linguaggio emotivo e sulla luce come costruzione poetica, con un approccio che privilegia la libertà creativa e l’ibridazione tra tecniche.

L’appuntamento formativo si lega direttamente alla mostra “Alchimie della Daunia. Tra visioni e realtà”, visitabile a Masseria nel Sole fino all’8 novembre 2025. L’esposizione, promossa da Utò–Lo Spazio della Luce con il sostegno del Comune di Lucera, del Rotary Club Lucera e del FAP-Fondo Arti Paesaggio, presenta oltre cinquanta opere tra fotografie, tele e lavori a quattro mani. Il percorso espositivo attraversa tre sezioni: i paesaggi rarefatti di Battista, le tele materiche di Pitta e le opere congiunte in cui le fotografie diventano tela per nuovi gesti pittorici. In tutte, il paesaggio si trasfigura in emozione, memoria, introspezione. Come sottolineano gli organizzatori, il progetto nasce dal desiderio di «restituire dignità poetica a un territorio spesso raccontato con sguardo frettoloso». La Daunia diventa così materia di ricerca estetica e affettiva, un luogo in cui arte e identità si rigenerano attraverso l’incontro tra linguaggi diversi.

La partecipazione all’incontro formativo è gratuita, con prenotazione obbligatoria via mail a utospaziodellaluce@gmail.com o via WhatsApp al numero 3479045421.

LA PUGLIA SALE SUL PODIO COME 3^ REGIONE D’ITALIA SUL CONSUMO DEL SUOLO, 818 ETTARI PERSI NEL 2024

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 ” L’ISPRA ha pubblicato il rapporto di ottobre 2025 del SNPA D.C. 297/2025. La Puglia deve invertire la rotta sul consumo di suolo. La Puglia sale sul podio essendo la terza regione d’Italia in merito al consumo di suolo 818 ettari di suolo naturale perso solo il 2024, con una percentuale di consumo pari al 8,19 % rispetto al territorio regionale. Mentre sono stati ripristinati solo 11 ettari in un anno.

Tra le province in Puglia la sola provincia di Lecce ha perso in un solo anno 239 ettari di suolo naturale e risulta la terza in Italia. Il Presidente dell’Ordine Regionale dei Geologi della Puglia esprime profonda preoccupazione in merito ai dati di consumo di suolo presentati da ISPRA, che confermano un andamento allarmante per il territorio regionale. “

I dati del 2025 mettono in luce una situazione che, se non affrontata con urgenza, rischia di compromettere il futuro della nostra terra”. Lo ha affermato Giovanni Caputo Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia.

“La recente pubblicazione di ISPRA evidenzia come il consumo di suolo in Puglia continui a crescere a ritmi preoccupanti, con conseguenze dirette sull’erosione, la perdita di biodiversità e un aumento della vulnerabilità idrogeologica. Aumenta l’impermeabilizzazione del suolo – ha concluso Caputo – diminuisce la sua capacità di assorbire le acque piovane e, di conseguenza, aumenta il rischio di frane e alluvioni. È fondamentale che le istituzioni regionali e locali prendano atto della gravità della situazione e agiscano con decisione,” prosegue il Presidente.

“Abbiamo bisogno di una pianificazione territoriale che metta al centro la salvaguardia del suolo, promuovendo il recupero delle aree degradate e l’uso più efficiente del territorio già urbanizzato. I geologi della Puglia sono a disposizione delle amministrazioni locali per fornire il proprio contributo scientifico e professionale, indispensabile per invertire questa tendenza insostenibile e garantire un futuro più sicuro e sostenibile per la nostra regione”.

30/10: 32º DEDICAZIONE DELLA CHIESA DEL CARMINE

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La festa della Dedicazione della nostra Chiesa è un grande avvenimento di fede e di memoria grata per la comunità. Il 15 luglio 1972 fu aperta al culto la nuova Chiesa del Carmine, per l’occasione benedetta dal vescovo Criscito. Solo il 30 ottobre 1993, e cioè 32 anni fa, la nuova Chiesa è stata “dedicata”, cioè consacrata, da Mons. Valentino Vailati.

Ma perché si parla prima di “benedizione” e poi di “dedicazione”? Quando la costruzione di una chiesa è terminata, viene benedetta, invocando la benevolenza e la presenza del Signore su di essa. In seguito quel luogo può anche essere dedicato ad altro scopo. Quando invece la chiesa viene “dedicata” significa che la si vuole destinare in modo definitivo al culto. Il rito della dedicazione può, però, essere celebrato solo quando la chiesa possiede un altare fisso. Come avvenne questa “dedicazione”?

Sono 4 i passaggi fondamentali del rito. Il 1º è la GRANDE PREGHIERA DI DEDICAZIONE. Il 2º passaggio è l’UNZIONE DELL’ALTARE E DELLE PARETI DELLA CHIESA. Il 3º passaggio è l’INCENSAZIONE DELL’ALTARE E DELLA CHIESA. Il 4º e ultimo passaggio del rito è l’ACCENSIONE DELLE CANDELE DELL’ALTARE. Ogni anno come parrocchia viviamo l’anniversario della dedicazione come una delle sue solennità più grandi perché attraverso il segno del tempio manifestiamo la nostra identità di Chiesa del Signore in cammino verso il Regno e diamo lode e gloria al Signore.

SAN NICANDRO GARGANICO, 2 NOVEMBRE COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

Le celebrazioni si terranno nel nostro 𝐫𝐞𝐜𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐢𝐦𝐢𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 il giorno del 2 novembre. Le funzioni si terranno nella 𝐂𝐀𝐏𝐏𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐌𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎𝐑𝐄.

𝕻𝖎𝖊 𝕴𝖊𝖘𝖚 𝕯𝖔𝖒𝖎𝖓𝖊, 𝖉𝖔𝖓𝖆 𝖊𝖎𝖘 𝖗𝖊𝖖𝖚𝖎𝖊𝖒!

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEGLI ABITI STORICI

L’11 novembre si avvicina e siamo entusiasti di celebrare insieme la prima Giornata Nazionale degli Abiti Storici, istituita dalla legge 59/2025 a mia prima firma: il 6 novembre, alle ore 11.00 presso il Museo delle Civiltà – Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari a Roma, prenderò parte alla conferenza stampa di presentazione a cui interverranno il Ministro del Turismo Daniela Santanchè e il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, nonchè  il Direttore del Museo delle Civiltà di Roma, Carlo Poggioli, Presidente dell’ASC (Associazione Scenografi e Costumisti) e costumista di Paolo Sorrentino, Clara Tosi Pamphili storica del costume, sartoria Tirelli, Massimo Andreoli coordinatore de il Carnevale di Venezia e Presidente della CERS Italia ETS (rappresentanza nazionale del Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche).

Ringrazio i Ministri e tutti coloro che hanno raccolto la sfida che ho voluto lanciare con la mia proposta di legge per la valorizzazione di questo straordinario patrimonio culturale: sarà un novembre ricco di emozioni per chi ama la storia e le tradizioni dei nostri territori.

Sen. Annamaria Fallucchi

MUSICA – LA MIA BICICLETTA – L’OMAGGIO A PAOLO SARDELLA, IL CICLISTA CHE SFIDO’ LA GUERRA

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 Scritto e prodotto da Nazario Tartaglione e tratto dallo spettacolo teatrale La scelta di Paolo – Storia vera di antifascismo, povertà e biciclette – di Nazario Vasciarelli, La mia bicicletta e’ una canzone che vuole omaggiare la memoria di un eroe umile, il ciclista sanseverese Paolo Sardella, ed il suo contributo alla democrazia e alla libertà nei cruenti anni della seconda guerra mondiale. Brano che gode nel video di immagini d’epoca del ciclismo italiano, quando la bicicletta era sogno, sfida, riscatto, riproponendo un mondo perduto ma mai dimenticato.

Su una melodia lieve e memorabile, corrono i versi che raccontano per simboli la vicenda e le gesta sportive e umane di Paolo Sardella. Un omaggio alla storia, alla città e alla democrazia, che deve molto all’azione civica del Maestro Michele Monaco e al racconto teatrale di Nazario Vasciarelli, divenuto canzone d’autore nelle corde di Tartaglione.

Chi volesse ascoltare il brano dal vivo potrà farlo assistendo allo spettacolo teatrale che si terrà domenica 9 novembre a San Severo nel Piccolo Teatro Spazio Off, dalle ore 19,00, piazza San Francesco, inaugurando la nuova drammaturgia de La Fabbrica Teatrale. Segue video del brano https://www.facebook.com/share/p/1BUgn54iAb/. 

ZUCCHE LANTERNE E FALO’ ILLUMINANO ORSARA: E’ LA FESTA DELLA LUCE

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Centinaia di vere zucche, intagliate e illuminate come lanterne; decine di falò con faville che ascendono al cielo, per disegnare una strada di luce tra il mondo dei vivi e quello dei nostri cari defunti; il “grano dei morti” arricchito con melagrana e vincotto a simboleggiare gli elementi di una rinascita: sono questi i tre principali “ingredienti” rituali e simbolici dei “Fucacoste e cocce priatorje” (Falò e Teste del Purgatorio), antichissima ricorrenza che Orsara di Puglia celebra dalla notte dei tempi ogni 1° novembre. Zucche antropomorfe e fuochi illuminano tutto il paese, così che le anime dei defunti possano tornare per una notte a trovare la via delle loro case terrene, rincuorate dal calore dei falò e dal ricordo affettuoso dei loro cari. Celebrare “Fucacoste e cocce priatorje”, dunque, significa rispettare e rinnovare ogni anno una ricorrenza antichissima, legata alla religiosità popolare e contadina di un tempo, quando una ritualità ancestrale legata ai ritmi agrari delle civiltà contadine serviva a dare un senso al continuum fra la vita e la morte.

L’ANTEPRIMA DI OGGI 31 OTTOBRE. I falò si accendono esclusivamente il 1° novembre, giorno dei “Fucacoste”, ma già da oggi venerdì 31 ottobre Orsara sarà addobbata dalle zucche intagliate e vivrà una intensa giornata di eventi, una vera e propria “anteprima” con i laboratori d’intaglio delle zucche (dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18 nel Centro Polivalente di via Di Vittorio), la prima apertura nel centro storico de “Le vie delle zucche d’autunno” (dalle ore 16), il videomapping spettacolare sulla facciata dell’Abbazia e, soprattutto con la seconda edizione del “Ghost Tour”: una visita guidata notturna che prenderà il via alle 21.30, attraverso la quale i visitatori saranno condotti alla scoperta dei luoghi e delle storie tramandate oralmente sui misteri e gli spiriti che animano da decenni i racconti dei nonni (prenotazione obbligatoria al 353.3998020).

IL 1° NOVEMBRE. Il giorno dei Fucacoste e Cocce Priatorje, sabato 1° novembre, sarà ricco di eventi fin dal mattino. Le visite guidate (prenotazione obbligatoria al 353.3998020) ci saranno sia alle 10 che alle 15.30. Stessa cosa per i laboratori di intaglio delle zucche che avranno luogo dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 nel Centro Polivalente di via Di Vittorio. Dalle 10.30, sarà possibile ammirare la via delle zucche intagliate con il percorso che inizia da Via Cavour. Già dalle 10.30, inoltre, prenderanno il via gli spettacoli delle street band. Dalle ore 17, un crescendo di iniziative e spettacoli itineranti che continueranno fino a notte fonda. Il momento più atteso e spettacolare è quello delle 18.30, con l’accensione dei fuochi in ogni angolo del paese. In strade e piazze, ci saranno gli stand dello street food. Alle 23.30, dalla Chiesa di San Nicola di Bari, prenderà il via la processione della Congrega dei Morti.

IL 2 NOVEMBRE. Anche domenica 2 novembre il paese sarà animato da una serie di eventi. Alle ore 10, sarà riproposto il “Viaggio nella memoria”, con figuranti in abiti d’epoca e una visita guidata molto speciale (prenotazione obbligatoria al 353.3998020). Alle 10.30, sarà possibile visitare i vigneti del vitigno autoctono de “Il Tuccanese” (prenotazione obbligatoria al 353.3998020).

IL CONSIGLIO. Per quanti siano interessati alle strutture ricettive e a quelle della ristorazione, sono a disposizione i recapiti consultabili all’indirizzo internet che segue:  https://www.visitorsaradipuglia.it/servizi-al-turista/. Gli accessi al paese saranno presidiati da Forze dell’Ordine e volontari della Protezione Civile e Forze dell’Ordine che indicheranno le aree in cui è possibile parcheggiare. Una volta che le aree di parcheggio saranno piene, è probabile che l’accesso al paese sia sconsigliato o inibito. È consigliabile arrivare a Orsara già dal mattino del 1° novembre o nel primo pomeriggio, in ogni caso non dopo le ore 19. In questo modo sarà possibile non solo limitare eventuali disagi, ma anche godere appieno dell’atmosfera e dei tanti eventi in programma già dal mattino.

LA PROVINCIA DI FOGGIA INVESTE IN INNOVAZIONE E SICUREZZA DEL TERRITORIO

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La Provincia di Foggia, unica in Puglia a gestire direttamente le funzioni di polizia idraulica, ha ottenuto un finanziamento dalla regione Puglia di 178.000 euro per la realizzazione del progetto “Monitoraggio Digitale del Reticolo Idrico Superficiale”.

Un’iniziativa che introduce tecnologie digitali per controllare fiumi, canali e corsi d’acqua in tempo reale, prevenendo allagamenti, ostruzioni e situazioni di rischio.

Le nostre squadre saranno dotate di tablet con tecnologia NFC per segnalare direttamente dal campo eventuali criticità, mentre un veicolo attrezzato con modulo idrogeologico permetterà interventi rapidi anche nelle emergenze.

Questo progetto nasce dal lavoro e dalla visione della Provincia di Foggia, che continua a investire in innovazione, tutela ambientale e sicurezza del territorio, dimostrando con i fatti che un ente di area vasta può essere davvero utile e vicino alle comunità locali.

SAN NICANDRO GARGANICO, L’ARCICONFRATERNITA SANTISSIMO SACRAMENTO COMPIE 450 ANNI

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L’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento oggi è in festa per il 450º anniversario della sua fondazione (30 ottobre 1575-2025), che la rende la più antica confraternita della Diocesi di San Severo.

Nel corso dei secoli, l’Arciconfraternita si è distinta per il costante impegno nel servizio liturgico presso la Chiesa Madre e la Chiesa del Carmine, nonché per la devozione verso il culto dei defunti.

Con spirito di carità e dedizione, ha inoltre contribuito alla creazione della Parrocchia del Carmine attraverso generosi donativi e opere di bene.

Per celebrare solennemente l’evento questa sera nella S. Messa ci sarà un ringraziamento al Signore, mentre il 1º novembre il nostro Vescovo, nella festa di tutti i Santi, presiederà l’Eucarestia.

Un ringraziamento sincero a tutti i confratelli, passati e presenti, per la loro testimonianza di fede e di servizio alla comunità.

GIORNATA NAZIONALE DEGLI ABITI STORICI

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In vista della Giornata Nazionale degli Abiti Storici, che si celebrerà l’11 novembre, istituita dalla legge 59/2025 da me fortemente voluta, il @ministeroturismo intende raccogliere immagini rappresentative di ciascun Comune, Regione, teatro e sartoria, al fine di raccontare un’Italia che incanta il mondo con la sua maestria.

Potete inviare materiali foto o video in alta risoluzione, descrivendo la località e la tipologia di abito presentato, nonché la storia legata a esso, all’indirizzo e-mail ufficiostampa@ministeroturismo.gov.it entro martedì 4 novembre.

I materiali raccolti saranno utilizzati martedì 11 novembre sui canali social del dicastero e per ulteriori iniziative nell’ambito di “Viaggio negli Abiti Storici Italiani”, un racconto di un’Italia inedita e solida nelle sue radici.

L’11 novembre celebrate insieme a noi la ricorrenza, usando sui vostri social l’hashtag #GiornataNazionaleAbitiStorici.

Sen. Annamaria Fallucchi

CARMINE PADULA TRA I FINALISTI AI SIAE MUSIC AWARDS

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Con grande orgoglio, Carmine Padula, giovane talento apricenese, entra nella Top 5 delle nomination per la Miglior Colonna Sonora per Serie TV ai prestigiosi SIAE Music Awards, con la sua composizione per “La lunga notte – La caduta del Duce”.

Un traguardo che conferma ancora una volta il valore di un artista capace di portare in alto il nome di Apricena nel panorama musicale nazionale.

Complimenti, Carmine, per questo meritato riconoscimento e per la passione con cui continui a raccontare la bellezza della musica e delle nostre radici.

Il Sindaco – Ing. Antonio Potenza

 SAN SEVERO, L’EX MACELLO RINASCE: DALLA “TERRA DI NESSUNO” A PROGETTO SOCIALE

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Da edificio fantasma a simbolo di riscatto urbano e sociale. È la storia dell’ex Macello comunale di San Severo, un tempo struttura abbandonata e lasciata al degrado, oggi pronto a rinascere grazie a un progetto finanziato con fondi del Ministero dell’Interno nell’ambito del PON “Legalità” FESR/FSE 2014-2020.

Il Comune aveva candidato l’intervento nel 2020 e, l’anno successivo, bandito un concorso di progettazione per trasformare il complesso in un centro sperimentale di inclusione socio-lavorativa. Un percorso che ha richiesto tempo, pianificazione e una visione chiara: ridare dignità ad un edificio storico e, allo stesso tempo, generare un impatto sociale sulla comunità.

Si è dato corpo e sostanza a un progetto partendo dall’idea di ricostruire il bello, con un duplice obiettivo: far riacquistare vitalità all’edificio – da tempo in stato di abbandono nonostante il suo pregio storico – e realizzare un’azione sociale. Lo stato dell’ex Macello prima dell’intervento era noto ai cittadini: una struttura fatiscente, invasa dall’erba alta e utilizzata come luogo di occultamento di droga e armi.

A ricordarlo è Francesco Miglio, allora Sindaco e oggi candidato alla carica di Consigliere Regionale della Puglia:

«L’ex Macello comunale era una struttura abbandonata. Qualcuno, tra l’erba alta, ci nascondeva droga e armi. Ogni tanto mi chiamavano per chiedermi di vigilare di più su una struttura di cui, in quanto Sindaco, ero proprietario.»

Il finanziamento del progetto ha permesso di avviare un recupero complesso, seguendo passo dopo passo tutte le fasi di riqualificazione. Oggi l’immobile restaurato è pronto a diventare uno spazio utile alla collettività, un nuovo tassello nel percorso di rigenerazione urbana della città.

«Dopo aver seguito ogni fase progettuale e di riqualificazione dello storico immobile, la struttura è pronta per iniziare il percorso per cui è stata progettata, diventando così un altro fiore all’occhiello della città.» – aggiunge Miglio

Ora resta l’ultimo, decisivo passo: la gestione.

«Ora la sfida è gestirla bene. Anche su questo noi avevamo le idee chiare e, se qualcuno ci consulterà, siamo pronti a metterle a disposizione. Perché ogni realizzazione è per il bene della comunità, non per la gloria di chi in quel momento ha l’incarico istituzionale di inaugurarla. Noi abbiamo sempre ragionato così: abbiamo badato ai fatti e non alle coccarde sul petto.» – conclude Francesco Miglio.

Una dichiarazione che sottolinea un concetto chiave: le opere pubbliche devono parlare attraverso i risultati, non attraverso le celebrazioni.

L’ex Macello comunale è ora pronto a riaprire le sue porte, non più come luogo dimenticato, ma come nuovo fulcro di servizi, opportunità e inclusione sociale per la città.