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CONTINUA LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE DEI LIONS PER LA LOTTA AL DIABETE

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Dopo l’appuntamento di San Nicandro Garganico sabato 10 febbraio, il Lions Club San Nicandro Garganico “Enzo Manduzio” e il Lions Club Satellite “Gargano Cultura e Ambiente” hanno interessato con questa iniziativa anche la cittadina di Apricena e quella di Peschici nei giorni 11 e 12 febbraio.

Ad Apricena, inoltre, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Federico II°” c’è stata la presentazione del “Progetto Martina”, un service nazionale che coinvolge tutti i distretti italiani, per informare e educare i giovani a nuovi stili di vita e all’alimentazione corretta, con incontri formativi volti a “Informare e Educare i giovani ad avere più cura della loro salute”.

Lo screening del diabete di tipo 2 ha riscosso apprezzamento e interesse da parte dei cittadini, un modo importante per aiutare le persone a comprendere il loro rischio di contrarre la malattia e allo stesso tempo rendere le nostre comunità più sane. L’obiettivo degli screening è quello di aiutare i membri della comunità a conoscere il diabete e a comprendere il loro stato di salute attuale. Se necessario, i soggetti a rischio possono essere indirizzati a visite di controllo. Tutto ciò porta complessivamente a una migliore qualità della vita.

In questo lungo weekend lionistico di service, per il DIA Day è stata fondamentale la collaborazione con LI.F.HE. che ha fornito il camper e con l’AILD, oltre al patrocinio offerto dalle relative amministrazioni comunali.

MARIO CIAMPI DI APRICENA CAPO SEGRETERIA DEL MINISTRO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY ADOLFO URSO

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“Mario Ciampi, apricenese DOC e romano di adozione, docente universitario di storia costituzionale.

Rivolgo il mio personale plauso al nostro concittadino ria delle istituzioni politiche e di storia costituzionale, consulente in materia di anticorruzione, direttore di alcune fondazioni di cultura politica, è stato componente di consigli di amministrazione e organismi di vigilanza di imprese ed enti.

La sua nomina avvenuta il 9 gennaio 2023 ci onora. Sono certo che grazie al suo apporto professionale, culturale e umano farà bene e per il Ministero e per la nostra terra.  Le mie più sincere congratulazioni.  Ad maiora semper Mario.”

Antonio Potenza

SAN NICANDRO, CONOSCIAMO MEGLIO LA NOSTRA CITTA’ (1^ PARTE)

La parola “Sannicandro” viene dal greco e vuol dire alla lettera “vittoria dell’uomo” (da NICHE’ – vittoria e ANER – dell’uomo). Nella terminologia dialettale del luogo si notano inoltre molti vocaboli perfettamente identici a quelli greci. Ad esempio “candr” – vaso è identico al greco XANDER – recipiente e quando qui si vuol dire “io vado da mia madre” si dice “vai accatta mamma” dove il termine dialettale “accata” deriva dalla preposizione greca KATA’ che è, appunto, un complemento di moto a luogo con significato di “giù, verso”. Da ciò deriva l’artica leggenda sul nome di San Nicandro Garganico, Eccola.

Caduta Troia verso l’anno 1100 A.C. il leggendario Diomede, con alcuni compagni, abbandonò la patria e si diresse verso altri lidi, approdando infine alle incantevoli Tremiti. Durante il viaggio un guerriero geco cadde in mare al largo della contrada Torre Maletta (Mileto). L’uomo lottò contro gli elementi avversi ed, infine, quasi morente, fu scaraventato sul litorale garganico mentre i compagni seguitavano il loro estenuante tragitto verso le isole incantate dove Diomede avrebbe terminato la sua grande avventura, dando loro il suo nome: da lui, infatti, furono chiamate isole Diomedee. Il naufrago venne raccolto e amorosamente curato dai nativi di Montedelio o Montedevio, una piccola cittadina che sorgeva sulla collina omonima. Il naufrago era un giovane avvenente e forte, dai lineamenti puri, caratteristici della stirpe ellenica. Durante la degenza, però, egli pensava sempre ai cuoi compagni ed era fermamente deciso a raggiungerli, non appesa fosse stato in grado di affrontare il mare. “Chissà – pensava – se questa brava gente sarà in grado di fornirmi una qualsiasi piccola imbarcazione, purchè atta al tragitto”. Ma a Montedelio egli doveva rimanere per sempre perché il suo cuore venne legato dalla giovane e bella figlia del capo della comunità. Nelle incantevoli notti stellate del Gargano la voce della fanciulla cantava: “ANER dimentica la tua gente, io sono innamorata di te. Noi andremo su queste fiorite colline a danzare con le deità silvestri che popolano la contrada. Tu sarai il mio grande ANER ed insegnerai a me e alla mia gente la lingua e la saggezza ellenica. Non dovrai più, mio ANEL, affrontare l’amaro mare, né i venti marini morderanno le tue mani quando governerai i remi verso l’ignoto. Tu sarai vicino a me e la tua mano stringerà il manico del lucente aratro, qui, ai piedi della montagna garganica”.

Il greco sposò la fanciulla di Montedelio e, alla morte, del capo, venne eletto successore del suocero nel governo della gente di Montedelio. ANER era un uomo forte, leale e giusto. Disciplinò il suo popolo, educò la gente secondo i principi di giustizia del suo paese di origine, accese nei loro cuori l’amore ed il culto verso la grande madre terra, istruì i giovani nell’arte della guerra. Il che dette i suoi buoni frutti. Prima che ANER giungesse a Montedelio, gli abitanti di Uria erano soliti assalire, depredare, saccheggiare la città, Ma, quando all’ennesimo saccheggio, trovarono un’accanita resistenza loro opposta alle agguerrite schiere del nuovo capo di Montedelio, rimasero assai impressionati dal valore e dalla tecnica di quegli uomini che, nelle precedenti incursioni, non avevano accennato al benchè minimo tentativo di difesa. Gli assalitori furono tutti vinti ed uccisi e nessuno di loro potè tornare ad Uria a riferire la strage avvenuta a Montedelio. ANER però, che era un uomo assai saggio, inviò quattro ambasciatori ad Uria e riferire sull’accaduto. Gli uriani sgomenti e preoccupati decisero di accogliere come alleati quegli uomini che avevano saputo trovare nella vittoria armata la sicurezza della propria terra. Ed ANER acconsentì ad allearsi con Uria. Secondo logica egli deduceva che, quando non si può completamente annientare il nemico, è bene farselo alleato.

A distanzi di millenni un proverbio sannicandrese esprime tale concetto, oggi attuale più che mai: “Quann a un n’ lu pù ‘ccid, t’ l’ada fa cumpar” (in italiano: Quando ad uno non lo puoi uccidere te lo devi far compare).

Questa è la leggenda, ma l’origine e la provenienza degli abitanti di San Nicandro dalla stirpe greca si notano ancora nella purezza dei lineamenti e nelle tradizioni popolari. Infatti, i riti, le usanze, le abitudini di questa gente si differenziano in modo evidente da quelle degli abitanti dei centri garganici viciniori. Un esempio tipico della derivazione greca lo troviamo nel rito funebre. Quando qualcuno muore a San Nicandro i familiari piangono sul suo cadavere con gli stessi gesti e gli stessi lamenti delle prediche elleniche. Il canto funebre non viene intonato in nessun altro paese del Gargano, ma è di una tragica potenza che afferra anche il forestiero. Come testimonianza della origine greca del paese i lucenti aratri che smuovono la terra, portano spesso alla luce monete greche, anfore, utensili in coccio e numerosi altri oggetti che confermano l’arrivo e la permanenza in questi luoghi di popolazioni greche. (Continua)

Luigi Scocco

1/3 SPESA TURISMO PER LA TAVOLA IN PUGLIA OLTRE 3 MLD, E’ PRIMA VOCE

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Il cibo diventa la voce principale del budget della vacanza in Puglia, con una spesa che supera i 3 miliardi di euro nei periodi di maggiore affluenza e oltre un terzo della spesa destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di paese. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, divulgata in occasione della Bit 2023, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano.

Da giugno ad agosto 2022 in Puglia si sono registrati 2.181.102 arrivi e 10.221.699 pernottamenti con una variazione del +4,2% e del +3,1% rispetto allo stesso periodo del 2019 e del +9% (arrivi) e +5% (presenze) rispetto al 2021, trainati dalla ripresa del turismo internazionale – ricorda Coldiretti Puglia – i cui arrivi sono aumentati del +13% rispetto all’estate pre pandemia e del +80% rispetto al 2021, mentre turisti italiani e stranieri in vacanza si stima abbiano speso sul territorio pugliese oltre 2,4 miliardi di euro (fonte osservatorio sull’economia del turismo delle camere di commercio) solo tra l’inverno 2021 e la primavera 2022.

​​Un risultato che dimostra l’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione – precisa la Coldiretti regionale – dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. Ma la tavola rappresenta anche una straordinaria leva di promozione del Made in Italy alimentare nel mondo dove nel 2022 – secondo elaborazioni di Coldiretti Puglia – sono è stato registrato un balzo dell’export del 42,6% della pasta, del 32,7% dell’olio, dell’8,7% del vino e del 5% della frutta e degli ortaggi lavorati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

​​La Puglia può contare su 329 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 60 cibi e vini certificati DOP e IGP, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 Indicazioni Geografiche, su  958 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, oltre ai 1000 agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.

La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è – continua Coldiretti – la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi dove è possibile riscoprire i sapori del passato veramente a chilometri zero tramandati da generazioni. Aumenta nel contempo l’offerta nelle campagne di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti.​​

Un’offerta che spinge anche i piccoli borghi con meno di cinquemila abitanti dove nasce il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo l’indagine Coldiretti/Symbola, una ricchezza conservata nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche.

​​ La riscoperta della natura, ma soprattutto della voglia di stare insieme per comunicare, che il silenzio della campagna a tavola certamente favorisce, sembrano essere dunque graditi anche dalle giovani generazioni che spesso in piccoli gruppi di amici scelgono gli agriturismi, che hanno adeguato la propria offerta alle nuove esigenze, conclude Coldiretti Puglia nel sottolineare che i tesori enogastronomici sono delle vere e proprie opere d’arte conservate gelosamente da generazioni di agricoltori che vanno difese dal rischio dell’omologazione e falsificazione.

AGRICOLTURA AVVELENATA: LA “COALIZIONE CAMBIAMO AGRICOLTURA” PRESENTA L’ATLANTE DEI PESTICIDI

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C’è chi pensa che il problema dell’agricoltura siano i cinghiali, i cormorani o l’acqua… Nel 2023 invece dovremmo iniziare ad affrontare i veri problemi.

L’edizione italiana, che è stata presentata a Milano nell’ambito della Festa del Bio, in concomitanza con la Giornata mondiale contro il cancro, World Cancer Day, evidenzia l’impatto dell’uso delle sostanze chimiche in agricoltura sull’ambiente e la salute delle persone, chiamando tutti ad un impegno fattivo per ridurne l’uso.

Il volume è scaricabile gratuitamente dal sito della Coalizione CambiamoAgricoltura, contiene oltre 60 pagine di grafici, cartine, numeri che mostrano la pervasività di queste sostanze in ogni angolo del Pianeta e gli effetti negativi sulla salute delle persone, sulle diverse matrici ambientali (suolo, acqua e aria) e sugli ecosistemi.

Oggi nel mondo si utilizzano 4 milioni di tonnellate di pesticidi, il cui mercato globale ha raggiunto un valore di 84,5 miliardi di dollari nel 2019, con un tasso di crescita annuo di oltre il 4% dal 2015. In Unione Europea i consumi hanno registrato negli ultimi anni una lieve flessione, così come nel nostro Paese che resta comunque al secondo posto dopo la Spagna per consumo di pesticidi. Sono ancora troppe le sostanze chimiche di sintesi che vengono utilizzate dalle aziende agricole europee convenzionali, soprattutto quelle ritenute altamente pericolose. Per questo la Commissione Europea ha presentato il 22 giugno 2022 la sua proposta di un nuovo Regolamento per l’Utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari (il cosiddetto SUR), ora al vaglio del Parlamento e del Consiglio Europeo.

“Nonostante le evidenze scientifiche, le buone intenzioni della Commissione Europea vengono minate dall’azione delle lobby dell’agrochimica e dell’agricoltura intensiva, che vorrebbero fermare l’iter di approvazione del Regolamento e affossarne gli obiettivi di riduzione”.

Il Regolamento UE indica per l’Italia l’obiettivo di riduzione del 62% dei pesticidi entro il 2030 (la media Europea è del 50%), che non verrà certamente raggiunto se il nostro Paese non investirà più energie nella transizione ecologica dell’agricoltura. Infatti, benché il nostro Paese abbia mostrato lungimiranza nel fissare nel Piano Strategico Nazionale della Politica Agricola Comune 2023-2027 il raggiungimento dell’obiettivo del 25% di superficie agricola coltivata in biologico entro il 2027, anticipando di tre anni l’obbiettivo fissato a livello europeo, è in forte ritardo con l’aggiornamento del principale strumento per la gestione dei pesticidi: il “Piano d’Azione Nazionale per l’Uso Sostenibile dei Prodotti Fitosanitari”, abbreviato PAN, scaduto dal febbraio 2019 e il cui iter per il rinnovo è in stallo da allora.

EDITORIALE DELLA DOMENICA, LA RESPONSABILITA’ E IL POTERE DELLE ASSOCIAZIONI

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In genere, le associazioni cercano di essere il cervello della comunità in cui operano, ognuna con la propria specificità culturale, sportiva o altro che sia. Ognuna opera nel proprio campo e non ha bisogno di altri e cerca di essere riconosciuta ed avere successo nel territorio in cui vive. La società vive con queste forze e con le loro nuove idee.

Finora l’associazionismo è stato sempre visto in questo modo, come slancio di volontariato per determinate finalità ma quasi sempre con individualità operativa a voler quasi rimarcare i propri confini e separarli da quelli degli altri.

I problemi di una comunità si risolvono uno per volta ma forse ci si deve orientare verso una nuova prospettiva. Quale? La risposta più semplice ed efficace è proprio quella che può sembrare la più complicata e cioè “fare sistema”. Con questo obiettivo comune tutte le associazioni acquisiranno tantissimo peso contrattuale nei confronti dell’amministrazione pubblica la quale sarà indotta a sostenerle. Una prospettiva, questa, che troverà il giusto consenso da parte dell’opinione pubblica sempre nella consapevolezza che ogni associazione sarà parte attiva e protagonista. In tal modo gli obiettivi di tutte le associazioni costituiranno una posizione forte di contrattazione con l’ente comune e non più subalterno e solo esecutivo avendo anche potere decisionale condiviso con il potere decisionale dell’amministrazione pubblica.

A San Nicandro operano tantissime associazioni ma solo poche operano insieme. Così facendo non si avrà mai la forza di poter influire nelle scelte del potere politico circa gli eventi da realizzare ed i contributi da richiedere. Invece bisogna prima confrontarsi tra le varie associazioni sia per non isolarsi, sia per offrire un’immagine all’esterno di compattezza e, successivamente, esercitare questa influenza contrattuale con l’ente comune per una programmazione totale delle attività.

Insomma bisogna cambiare visione delle cose e cioè capire che l’associazionismo può farcela da solo mentre il comune, istituzionalmente, ha bisogno dell’associazionismo e siccome le associazioni hanno voglia di valorizzare il proprio territorio devono avere anche una parte del potere decisionale che oggi è gestito unicamente dal pubblico.

Le associazioni non ancora si rendono conto di questo loro potere. Se solo si rendessero conto, ci sarebbe a San Nicandro una rivoluzione culturale che farebbe sicuramente bene alla nostra città.

Il Direttore

IL PROGRAMMA COMPLETO DEL “CARNEVALE CITTÀ DI APRICENA” 2023

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Dal 13 al 28 febbraio: mostra “Panorama mappa della giovane arte a Foggia”(presso Palazzo della Cultura)

DOMENICA 19 febbraio

  • dalle ore 11: Laboratorio Marcone giochi in legno, mascotte, dj set (corso Roma – piazza A. Costa)
  • ore 14,30: GRAN PARATA DEI CARRI ALLEGORICI e sfilata di gruppi mascherati, a cura delle associazioni Movidaunia ed Elementi Creativi Apricenesi, scuole di danza e istituti scolastici (partenza via Togliatti – La Cicca)
  • ore 18,30: GABRY PONTE in concerto (piazza Giovanni Paolo II)

DOMENICA 26 FEBBRAIO

  • dalle ore 11: artisti di strada, mascotte, dj set (corso Roma – piazza A. Costa)
  • ore 14,30: GRAN PARATA DEI CARRI ALLEGORICI e sfilata di gruppi mascherati a cura delle associazioni Movidaunia, Elementi Creativi Apricenesi, scuole di danza e istituti scolastici (partenza via San Nazario – Alma Cafè)
  • ore 18,30: CRISTIANO MALGIOGLIO in concerto (piazza Josemaria Escrivá), nei pressi della Villa Comunale.

LA FESTA DI SAN VALENTINO A VICO DEL GARGANO

Per quattro giorni, da sabato 11 a martedì 14 febbraio, Vico del Gargano celebra il suo patrono San Valentino. Il paese, uno de “I Borghi più belli d’Italia”, scelse di affidare il proprio destino e quello dei suoi agrumeti al ‘santo degli innamorati’ nel 1618. Qui, infatti, San Valentino è celebrato anche come ‘protettore degli agrumi’. Ed è per questo motivo che i vichesi, prima di ogni 14 febbraio, preparano il trono del Santo utilizzando non meno di 5 quintali di arance. Ci sono almeno altre due particolarità nel San Valentino di Vico: la prima è quella del Vicolo del Bacio, lungo circa 30 metri e largo appena 50 centimetri, tanto da indurre le coppie che lo attraversano insieme a sfiorarsi; la seconda è il pozzo delle promesse, dove gli innamorati rinnovano il proprio patto d’amore. Entrambi questi luoghi fanno parte del percorso degli innamorati, un cammino che attraversa tutto l’antico centro storico tra vie, archi, chiese, piazze e portali allestiti con decorazioni, cuori, le profumate e succulente arance vichesi, alloro, mimose e ghirlande. Dall’11 al 14 febbraio, ci saranno la musica, la sagra-mercato di San Valentino con decine di stand di produttori, artigiani, degustazioni delle tipicità. In Piazza San Domenico, si svolgerà CioccolaTIAMO, la Festa del Cioccolato grazie alla quale sarà possibile ammirare e gustare creazioni gustose, piccole opere d’arte del sapore realizzate da pasticceri e cioccolatai. Ci saranno l’area degustazioni, gli spettacoli teatrali e le poesie dai balconi. Il lungo fine settimana di San Valentino a Vico del Gargano comincerà sabato 11 febbraio, alle ore 10, con l’inaugurazione della mostra interattiva di street art “La vita nel borgo”, a cura di Pasquale D’Apolito. Sabato, inoltre, prenderanno il via gli appuntamenti fissi che si terranno per tutti e quattro i giorni fino al gran finale dell’intera giornata del 14 febbraio: in Piazza San Domenico, apriranno i battenti “CioccolaTIAMO, la Festa degli innamorati e del cioccolato” e i mercatini enogastronomico-artigianali; per le vie del borgo, dalle ore 16, spazio alla ‘street-music’ di Rizza Band e alle poesie dai balconi; dalle ore 17, l’area degustazioni in Largo Fuoriporta e la mostra d’arte nella Chiesa di San Martino. Sempre sabato 11 febbraio, alle ore 19 andrà in scena “Aperilove”, pettolata accompagnata dalla musica de “I lut’m Br’gant” in Piazza Castello, mentre dalle 19.30, nella Chiesa Madre si potrà assistere all’allestimento del trono di San Valentino.

IL 12 E IL 13 FEBBRAIO. Domenica 12 febbraio comincerà nel segno della musica: dalle ore 9, infatti, i complessi bandistici “A.F. Nardini” e Garganum “La Banda del Gargano” attraverseranno insieme le vie del paese. Alle 9.30, sarà dedicata a una donna di straordinaria sensibilità e cultura, scomparsa prematuramente nel 2022, la prima edizione della “Camminata di San Valentino – In ricordo di Grazia D’Altilia”. Scrittrice, logopedista, vincitrice di premi letterari per la narrativa e la poesia, Grazia D’Altilia è ricordata per l’impegno sociale e culturale, per le sue pagine che hanno suscitato meraviglia ed emozioni. In serata, la Chiesa Madre ospiterà il concerto “Un viaggio nel medioevo”, con In Itinere Musica Medievale. Lunedì, oltre agli appuntamenti fissi già citati, alle ore 19 in Chiesa Madre si terrà il concerto dell’Istituto Manicone-Fiorentino; alle ore 20, in aula consiliare, il Laboratorio teatrale K2 metterà in scena “L’amore secondo noi”, da Neruda a Prevert.

MARTEDI’ 14 FEBBRAIO. Alle ore 11.30, la solenne e suggestiva processione della statua di San Valentino attraverserà le vie del borgo. Dal mattino, il paese si presenterà con vie, archi, chiese, piazze e portali allestiti con decorazioni, cuori, le profumate e succulente arance vichesi, alloro, mimose e ghirlande. Un cammino che condurrà verso il Vicolo del Bacio, uno dei luoghi più belli e suggestivi del borgo, e al pozzo delle promesse. Spazio alla sagra-mercato di San Valentino e a CioccolaTIAMO, la Festa del Cioccolato. Street band e complessi bandistici riempiranno il borgo di musica. Saranno declamate poesie dai balconi. A conclusione della lunga giornata del 14 febbraio, non saranno i fuochi d’artificio a concludere la festa, ma uno spettacolo luminoso fatto di giochi di luce.

RICOVERATA AL POLICLINICO DONNA UCRAINA AFFETTA DA EMORRAGIA CELEBRALE IN STATO DI COMA

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Con l’inizio del conflitto bellico tra Ucraina e Russia nel febbraio 2022, la Comunità Europea ha consentito la realizzazione del programma di soccorso ed assistenza sanitaria per pazienti provenienti dall’Ucraina e territori limitrofi, attraverso il Dipartimento di Protezione Civile con la Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario (CROSS). Questo consente alle Unità di coordinamento anche internazionali di ricevere esigenze di trasferimento con supporto medico che provengono da territori interessati e, attraverso un censimento dei posti letto resi disponibili dalle Regioni, provvedere al trasporto del paziente con destinazione nel nosocomio individuato. Tale censimento è trasmesso al Ministero della Salute per rispondere alle esigenze della indagine europea “hospital capacities for providing support to emergency Ukrainian patients” dell’Health Security Committee.

Il Policlinico di Foggia ha dato disponibilità per il ricovero presso la Struttura Complessa di Neuroriabilitazione diretta dal Prof. Andrea Santamato, di una giovane donna dell’Ucraina in stato di coma proveniente dalla UOC di Terapia Intensiva e Anestesia dell’Ospedale “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria, città dove era giunta per ricongiungimento familiare proveniente dall’Ucraina.

La struttura di Neuroriabilitazione è stata identificata in quanto unica a dare disponibilità, tra quelle identificate, per gestire le sedute di dialisi settimanale che la paziente è costretta a ricevere. Verrà allestita, pertanto, in un setting riabilitativo, una camera di degenza con apparecchiature per dialisi fornite dalla Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi del Policlinico di Foggia diretta dal Prof. Giovanni Stallone.

La giovane donna Ucraina è giunta il giorno 8 febbraio ed è stata subito presa in carico per le cure del caso dall’équipe medica diretta dal Prof. Andrea Santamato.

SAN NICANDRO, RIPARTE LA NUOVA FASE DEL PARTITO DEMOCRATICO

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Nell’ambito dello svolgimento del congresso nazionale del Partito Democratico anche il circolo “E. Berlinguer” di San Nicandro Garganico ha tenuto, nelle serate del 9 e 10 febbraio il suo congresso di circolo dedicato all’analisi della situazione sullo stato del partito si a livello nazionale che locale. Proprio la differente situazione ( a livello locale forza principale di governo della città e, a livello nazionale, forza di opposizione al governo di destra) ha consigliato di dividere il congresso in due distinte fasi. La sera del 9 febbraio dedicata allo stato organizzativo, politico e del rapporto  con il governo della città.

Numerosi gli interventi che hanno evidenziato come, nel corso degli anni, sia venuto, sempre più meno, nonostante la vittoria alle elezioni amministrative dell’ottobre 2021, il legame fra il partito ed il “suo popolo”. Una crisi che non ha riguardato solo il circolo di San Nicandro Garganico ma che ha investito, più complessivamente il partito a livello provinciale, regionale e nazionale. E proprio alla luce della presa di coscienza di questa difficile situazione in tutti gli appassionati interventi si è rappresentata la forte richiesta di una svolta sia organizzativa che di elaborazione politica. Proprio questa esigenza ha condizionato anche la discussione intorno alla formazione del nuovo gruppo dirigente e all’elezione del segretario di circolo che dovrà guidare il processo costituente del nuovo PD a San Nicandro Garganico.

Alla fine della discussione si è, all’unanimità, convenuto di dotare il circolo di un gruppo dirigente forte, coeso e che vedesse al suo interno diverse figure che rappresentassero le diverse generazioni e con la presenza anche di persone che nel corso degli anni si erano allontanati dalla politica e che in questa si sono detti disponibili a dare una mano per aiutare il nuovo gruppo dirigente a provocare quella svolta, sia politica che culturale, di cui la città ha estremo bisogno.

Anche la conferma di Costanzo D’Amaro a segretario del Circolo si inquadra nell’ottica di garantire rinnovamento e continuità nella gestione del processo costituente e, grazie anche al suo ruolo di consigliere comunale, nel rapporto con l’amministrazione comunale. Un rapporto che non dovrà essere di appiattimento sull’attività amministrativa ma di elaborazione  autonoma di temi di interesse generale e di supporto all’attività amministrativa. Anche il ritorno all’interno del partito di compagni e compagne di Articolo 1 deve diventare elemento positivo per l’arricchimento politico dell’intera comunità democratica di San Nicandro Garganico.

Particolarmente positivo è stato il clima sereno e disteso nel quale si è svolto il dibattito. La serata del 10 febbraio è stata, invece, dedicata alla discussione alla discussione sulle mozioni a sostegno dei quattro candidati alla carica di segretario nazionale del Partito Democratico: Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli. Anche qui dopo la presentazione delle mozioni da parte di Pallante Grazia Pia,per la mozione Bonaccini, Angelo Giordano per quella di Schlein e Matteo Di Sipioper Gianni Cuperlo numerosi ed appassionati sono stati gli interventi a sostegno dei diversi candidati. Tutti tesi non a dividere ma a valorizzare le risorse umane che questo partito è ancora in grado di mettere in campo, Quindi interventi non contro ma per contribuire a far nascere un nuovo futuro che guardi più alle persone e meno al potere. La richiesta di una forte azione di opposizione a questa destra pericolosa è stato l’elemento caratterizzante di tutti gli interventi. Alla fine della discussione si è proceduto alla votazione delle diverse mozioni e candidati. Dopo lo scrutinio i risultai sono stati: Votanti 56 – Schlein 25 – Bonaccini 23-Cuperlo 8 – De Micheli 0. Insomma siamo ripartiti con entusiasmo per aprire una fase nuova non solo per il PD ma per l’intera società sannicandrese.

Il Segretario del Circolo PD

Costanzo D’Amaro

SAN NICANDRO GARGANICO E’ PRESENTE AL FESTIVAL DELLA MUSICA ITALIANA

I Sannicandresi Celeste Perta – Cristian Giagnorio e Leonardo di Leo finalisti a “Sanremo Juke Box”

È stata resa nota la partecipazione dei nostri concittadini alla finale di Sanremo Jukebox a un passo dall’Ariston un evento unico ideato dal direttore artistico e produttore Discografico Moreno de Ros, che da anni crede in questo progetto, per sostenere la musica emergente in tutta Italia.

Due le colonne portanti che lo aiutano durante tutto l’anno per questo grande progetto, in primis La nostra concittadina Gessica Canova ormai nota per la sua professionalità come vocal coach scopritrice di vari talenti di tutto il Gargano e non solo insieme alla sua collega da Gravina in Puglia Terry di Gennaro cantante e vocal coach in varie sedi del barese un ringraziamento speciale va alla Urban studio scuola di canto danza e fitness di San Nicandro Garganico e Apricena  per la preparazione di tanti Talenti per progetti discografici e non solo.

Diamo un in bocca al lupo a questi ragazzi e che vinca il migliore.

La Proloco e San Nicandro è orgogliosa di Voi .

LA STORIA DI SAN NICANDRO, LEGGENDE E TRADIZIONI (SECONDA PARTE)

Ogni paese ha le sue leggende e tradizioni, ma San Nicandro ne ha qualcuna in più. Parecchi studiosi ed esimi storici hanno posto in rilievo questo dato, mettendo in luce una forte religiosità, un ancestrale attaccamento alla natura, una inspiegabile dose di mistero tra i caratteri salienti del sannicandrese. Tanto da far scrivere a una rivista francese che “un vento misterioso soffia su questo paese”. Tra le tradizioni è da annoverare la Fiera d’Ottobre, di cui studiosi locali hanno rintracciato l’atto di nascita risalente al 1942, quando un Decreto Reale, dato a Napoli il 23 marzo, autorizzava il “Comune di Sannicandro in Capitanata a celebrare un’annua fiera nei giorni 16, 17 e 18 di luglio, serbandosi la prescrizione contenuta nella sovrana risoluzione del primo giugno 1826” poi trasferita ad ottobre con ulteriore decreto.

Altra tipica tradizione sannicandrese è il Carnevale che non ha l’eguale in tutte le contrade circostanti e forse in tutta l’Italia. Il carnevale sannicandrese. Che un giornale a tiratura nazionale ha classificato al terzo posto, dopo quelli di Rio e di Venezia, per originalità e partecipazione popolare, ha inizio il 17 gennaio (S, Anton’ maschr e son”) e finisce alla domenica successiva al mercoledì delle Ceneri. Nei giorni in cui ricorrono i festeggiamenti dei Santi Antonino, Biagio e Sebastiano è usanza accendere fuochi davanti alle rispettive chiese e nelle vie del paese. Attorno ai fuochi si riuniscono le famiglie delle strade vicine e di dà vita ad una festa che conserva molti connotati delle antiche feste pagane. Alla ricorrenza del primo maggio, in ricordo delle lotte sostenute nei primi anni del secolo e sotto il regime fascista, il popolo si reca in località Monte Vergine, nella immediata periferia del paese (sul cui cucuzzolo, nei giorni dell’era fascista svetteva sempre, il primo maggio, una bandiera) per celebrare la festa del lavoro. Anche se in via di estinzione non è raro incontrare nelle notti calde e insonni delle profumate estati sannicandresi comitive di giovani che, con chitarre, fisarmoniche e, ma sempre più di rado, mandolini, si recano alle abitazioni delle proprie innamorate per porgere una malinconica “serenata”. A cavallo tra tradizione e leggenda possiamo annotare lo spirito aperto e tollerante del sannicandrese.

Questo tratto, unito alla sua caratteristica un po’ “misteriosa”, hanno permesso quel singolare fenomeno, studiato do storici di tutto il mondo, che va sotto il nome di “ebrei sannicandresi di razza ariana”. Infatti, per opera di Donato Manduzio, sannicandrese, prima analfabeta e poi accanito lettore della Bibbia, è nato qui un forte nucleo di ebrei che dopo alterne e lunghe vicende, ha ottenuto il permesso di trasferirsi e vivere bella Terra Promessa, Israele. Le leggende sono tante, ne trascriviamo quelle più originali. Alla estrema periferia del paese, una zona selvaggia fino a qualche decennio fa e oggi sconvolta da anonimi condominii, è possibile rintracciare le “prove” di queste due leggende. La prima è legato ad un Santo, Giacomo, a cui era stata dedicata una Chiesa nei paraggi. Si dice che San Giacomo, per sfamare alcuni animali di cui era custode, avesse rubato un po’ di paglia da una vicina stalla. Ma il peso del “maltolto” divenne così gravoso che un piede del Santo si impresse su una pietra della zona: ancora oggi è possibile vedere l’orma di San Giacomo su un macigno del posto. L’altra leggenda forse fa riferimento ad un fatto realmente accaduto: si tratta della “Murgia di Leonarda Ceci”.

Si dice che nel secolo scorso vivesse a San Nicandro una donna di incomparabile bellezza. Tutti i sannicandresi erano affascinati dalla maestosa e quieta venustà della donna, rispettandone la discrezione e la delicatezza di sentire. Ma il marito era geloso e temeva che la donna, prima o poi, potesse cedere alla corte di qualche malintenzionato. Un giorno, durante una festa, la condusse con alcuni amici ed amiche non lontano dal posto dell’orma di San Giacomo, in direzione nord. Dirupi stregati e rocce selvagge coronano la zona, battuta, quasi sempre, da un vento misterioso. Qui il marito geloso invitò la donna a godere il meraviglioso panorama che si stendeva ai suoi piedi: il lago di Lesina, l’istmo, il mare, le Isole Tremiti e mentre Leonarda Ceci con passi circospetti si portava verso l’orlo dell’abisso, l’uomo la spinse di sotto, mandandola a sfracellarsi sulle rocce sottostanti.

A due chilometri dal paese, poggiato sul fianco della strada che porta a Torre Mileto c’è un enorme macigno, un cubo quasi perfetto, la cui facciata porta i segni di una scrittura enigmatica, la cosiddetta “Pietra Scritta”, pare del 1700. Per la verità qualcuno, era inevitabile, pare sia riuscito a decifrare il senso dello scritto (2Pellegrino, fermati un istante, godi il panorama, lungo il cammino percorso…”) ma noi piace pensare che quei segni restino ancora senza senso, un misterioso rebus, tutto ancora da svelare. Nella chiesa più antica di San Nicandro, quella di San Giorgio, nascosto ai più e sconosciuto agli stessi sannicandresi delle giovani generazioni, c’è il “Pozzo dei desideri”. Chi riesce a tirare da un piccolo pozzo, alimentato da una freschissima e limpida acqua sorgiva, che si trova dietro l’altare, il secchio pieno fino all’orlo, senza far cadere una goccia, vedrà realizzato qualsiasi desiderio. L’ultima leggenda sannicandrese è, strano a dirsi, una corposa realtà. E’ la leggenda legata all’indovino cieco del Gargano che alla periferia nord di San Nicandro, come un moderno Calcante, attira moltitudini di persone provenienti da ogni parte d’Italia e, si dice, anche dall’estero. La gente si accalca alle porte di questo non vedente. “M’chel ‘nta la Terra” che dispensa i suoi oracoli con un eloquio antico e suggestivo, come una Sibilla Cumana, spesso indecifrabile. (domani ultima parte)

Enzo Lordi

LIONS CLUB SAN NICANDRO, GRANDE PARTECIPAZIONE ALLA PREVENZIONE DEL DIABETE

Ieri, 10 febbraio, a San Nicandro Garganico iniziativa di prevenzione del diabete da parte del Lions Club San Nicandro Garganico “Enzo Manduzio” e che visto numerosissimi sannicandresi sottoposti al test di rilevazioni della glicemia dopo aver somministrato un questionario sulle proprie abitudini di vita con un punteggio finale di valutazione del rischio di sviluppare la patologia “Diabete Mellito di tipo 2”.

Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento della concentrazione di glucosio nel sangue. Responsabile di questa condizione è un difetto nella produzione o nella funzionalità dell’insulina, un ormone secreto a livello del pancreas e indispensabile per il metabolismo degli zuccheri. Tutti gli zuccheri semplici e complessi (amidi), che vengono assunti con l’alimentazione, sono trasformati nel corso della digestione in glucosio, il quale rappresenta la principale fonte di energia per i muscoli e gli organi.

Altra iniziativa sanitaria già programmata per il mese di marzo 2023 riguarda l’informazione e la sensibilizzazione pubblica per migliorare la qualità di vita delle persone con problemi di udito e/o di linguaggio. Civico 93 informerà la cittadinanza con congruo anticipo circa la tempistica della stessa.

I VECCHI MUOIONO QUANDO NESSUNO LI CAREZZA (Umberto Galimberti)

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La carezza è vita, per le persone anziane come per i bebè. Ed è il modo migliore per chiedere scusa e chiudere qualsiasi litigio

Carezza

La carezza è vita. E questo vale sia per una persona anziana, che sente il peso della solitudine, sia per i bebè. All’università di Padova hanno scoperto che un neonato di quattro mesi riconosce meglio i volti se viene carezzato.

CAREZZA UMBERTO GALIMBERTI

La carezza è una sfida alla tecnologia. La fisicità contro il virtuale. E negli affetti nulla conta di più del contatto fisico, quello che nessun social ti potrà mai dare.

La carezza per chiedere scusa. Una lite, una discussione pesante, un insulto volato al di là delle intenzioni. Tutto si può chiudere nell’attimo di una carezza.

La carezza per solidarietà. Più di un bacio, la carezza esprime il senso di vicinanza e quindi la solidarietà di fronte al mistero del dolore.

La carezza è un’emozione. Quando carezziamo qualcuno, c’è qualcosa che scatta nel nostro cuore. E’ la vibrazione di un’emozione.

La carezza diminuisce il dolore. Anche questo è dimostrato da alcune ricerche scientifiche.

La carezza è stile. Nella sua forma compiuta, la carezza è anche uno stile. Elegante, sobrio, autentico.

VALORI DA NON SPRECARE:

Semplicità: la qualità delle persone di valore

Onestà: il suo valore in un Paese di corrotti

Il valore dell’ospitalità: più un piacere che un dovere. Per i greci era sacra

(nonsprecare)

 A VICO BIBLIOTECA CIVICA E INFO POINT INTERAMENTE FRUIBILI

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Dopo i lavori delle scorse settimane, sono stati risistemati i locali della Biblioteca Civica e, con essi, l’area del Museo Archeologico e i circa 100 quadri donati negli anni da diversi e importanti artisti. I dipinti sono stati ricollocati alle pareti, i libri che erano stati momentaneamente custoditi all’interno degli scatoli ora hanno ritrovato la loro naturale collocazione e sono nuovamente fruibili. E’ di nuovo interamente fruibile anche lo spazio museale dedicato alle illustrazioni informative e ai reperti della Necropoli di Monte Pucci.

Il lavoro di risistemazione è quasi del tutto completato e sarà definitivamente ultimato dopo il 14 febbraio. “E’ stato fatto un lavoro importante e necessario”, ha dichiarato Rita Selvaggio, assessore comunale alla Cultura. “Davide Rinaldi e Francesco Pupillo, anche con l’aiuto dei percettori di reddito di cittadinanza, si sono adoperati per ripristinare condizioni di piena e regolare fruibilità della Biblioteca, della Pinacoteca e del Museo”, ha aggiunto Rita Selvaggio.

Dall’11 al 14 febbraio, nei giorni dedicati alla Festa di San Valentino, l’Info Point – solitamente ospitato all’interno della Biblioteca Civica – verrà allestito in via San Giuseppe, per dare informazioni ai turisti, e sarà attivo dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 20.

Dall’11 al 14 febbraio, la Biblioteca sarà aperta soltanto il pomeriggio di lunedì 13 febbraio, con orario dalle ore 15 alle ore 19.30. All’esterno, però, ci sarà un cartello che fornirà indicazioni e recapiti telefonici per quanti vogliano visitare Biblioteca, Museo Archeologico e Pinacoteca contattando il personale addetto. Anche l’Info Point darà informazioni rispetto alla possibilità di accesso e di visita alla struttura nei giorni e negli orari in cui è prevista la chiusura.

“La Biblioteca Civica Giuseppe Del Viscio è un luogo storico e un punto di riferimento culturale importante per Vico del Gargano”, ha dichiarato il sindaco Michele Sementino. “La collocazione e le attività dell’Info Point, oggetto di un progetto del Comune di Vico del Gargano finanziato dalla Regione Puglia, nelle scorse settimane ha comportato un parziale riassetto e una diversa modulazione degli spazi. L’intervento di risistemazione fatto in questi giorni ha restituito condizioni di piena fruibilità a una struttura per noi molto importante”.

AGRICOLTURA, LA PUGLIA AL CENTRO DELLA CONFERENZA ECONOMICA CIA

Sono molte le questioni pugliesi che, a Roma, durante la nona Conferenza Economica di CIA Agricoltori Italiani, sono state poste al centro del dibattito e del confronto con il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ma anche con gli altri autorevoli esponenti delle istituzioni italiane ed europee presenti al Palazzo dei Congressi: Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale; Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNRR; Janusz Wojciechowski, commissario Europeo per l’Agricoltura.

CIA Puglia, l’8 e il 9 febbraio, era presente con una delegazione di circa 60 delegati guidata dal presidente Gennaro Sicolo, che è anche vicepresidente nazionale dell’organizzazione.

Si è discusso della filiera del grano duro, col prezzo del prezioso cereale che da giugno è sceso di ben 150 euro alla tonnellata. Al centro del dibattito anche le problematiche relative a fauna selvatica, al dissesto idrogeologico che in Puglia interessa la quasi totalità del territorio, agli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. Particolare attenzione, inoltre, è stata posta su due questioni centrali per la Puglia: il ruolo dei Consorzi di Bonifica in relazione, soprattutto, alla fondamentale questione idrico-irrigua, con i due terzi della regione ‘assetati’ di acqua per l’agricoltura e con infrastrutture vetuste, inadeguate, insufficienti. Sotto i riflettori anche il dramma della Xylella e la necessità di una svolta per il settore olivicolo. Nel panel sulla crisi delle filiere e gli squilibri di mercato, con il bassissimo livello dei prezzi riconosciuti ai produttori, il presidente Gennaro Sicolo si è confrontato direttamente con Maurizio Martina, vice direttore generale FAO; Luca De Carlo, presidente della nona Commissione Senato della Repubblica; Paolo Mascarino, presidente Federalimentare; Patrizia De Luise, presidente Confesercenti; Michele Carrus, presidente Federconsumatori; Dario Costantini, presidente Cna; Cristian Maretti, presidente Legacoop Agroalimentare.

“Agli autorevoli interlocutori che hanno partecipato ai lavori”, ha spiegato Sicolo, “abbiamo presentato diverse proposte: dalla legge sul giusto prezzo agricolo lungo la filiera, al piano di insediamento abitativo nelle aree rurali; dalla sperimentazione in campo aperto delle nuove tecniche genomiche, all’ora di educazione alimentare nelle scuole. Serve una rivoluzione culturale che porti, concretamente, a rimettere al centro l’agricoltura con tutte le sue interconnessioni su agro-energie, rafforzamento e tutela del made in Italy, redditività e lavoro qualificato, turismo, ambiente, difesa del territorio”.

“Con Raffaele Fitto, abbiamo discusso del PNRR, della necessità di non perdere l’occasione rappresentata dagli 8 miliardi riservati al rilancio del comparto, investendo su innovazione e ricerca per ottimizzare le produzioni; logistica e trasporti per connettere aree e mercati; agroenergie per ridurre la dipendenza dall’estero e incentivare la transizione green; cultura del Made in Italy per difendere la qualità e la tipicità dell’agroalimentare contro falsi, etichette fuorvianti e cibo sintetico”. Tutti punti che trovano ampio spazio nel Manifesto di Cia, presentato in Conferenza Economica. Un documento programmatico che mette nero su bianco emergenze e proposte, richiamando all’azione il Governo, per definire insieme un nuovo grande progetto di Sistema Paese con l’agricoltura protagonista, basato su quattro ambiti: rapporti di filiera e di mercato; servizi infrastrutture e aree rurali; clima energia e ambiente; orizzonte Europa. A supporto, per Cia, lo studio ad hoc di Nomisma “Le nuove sfide per l’agricoltura italiana”, illustrato dal responsabile per l’agroalimentare Denis Pantini. Ritrae un’Italia in crisi e più preoccupata della media Ue per inflazione, povertà e guerra, con il 51% dei cittadini in difficoltà economiche contro il 45% del resto d’Europa. Cambiano così i consumi alimentari per l’84% dei cittadini, con lo stop al superfluo per il 46% e solo il 22% che non rinuncia alla qualità. Nomisma alla mano, c’è poi un’Italia agricola che si distingue in Europa per le attività connesse, come agriturismi, fattorie sociali e didattiche, agroenergie. Valgono 5,3 miliardi e incidono sulla produzione nazionale per oltre il 10% contro una media Ue di appena il 4%. “La Puglia”, ha concluso Sicolo, “rappresenta uno dei sistemi agricoli regionali più importanti d’Italia: noi faremo appieno la nostra parte per il rilancio, al livello politico-istituzionale il compito di sostenere la sfida che affrontiamo ogni giorno”.

10 FEBBRAIO 2023, GIORNATA DELLE VITTIME DELLE FOIBE

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Il Presidente della Repubblica, in occasione della Giornata del Ricordo, nel palazzo della Prefettura di Foggia, a cura del Prefetto Maurizio Valiante, ha conferito la medaglia a Rosa Maria Grana in riconoscimento del sacrificio offerto alla Patria da Saverio Grana, suo cugino, vittima delle foibe.

FINANZA: TRATTI IN ARRESTO 3 SOGGETTI PER DETENZIONE E SPACCIO DI STUPEFACENTI

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Tre persone sono state tratte in arresto dai finanzieri della Tenenza di Lucera nel corso di un’operazione antidroga che ha portato anche al sequestro di 330 grammi di hashish, marijuana, cocaina e materiale per il confezionamento delle dosi.

In particolare, le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione a provvedimenti disposti dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Bari – Ufficio Esecuzioni Penali nei confronti di due soggetti, più volte condannati in passato per reati di droga.

I due, infatti, erano destinatari di ordini di detenzione, uno in carcere, l’altro ai domiciliari, per scontare rispettivamente una condanna alla pena principale definitiva di anni 12 e mesi 5 ed alla pena principale definitiva di anni 6 e mesi 4 di reclusione.

Durante l’esecuzione del provvedimento giudiziario, nell’abitazione di uno dei due destinatari, i Finanzieri della Tenenza di Lucera, grazie all’infallibile fiuto del cane antidroga Gerico della Compagnia di Manfredonia, hanno rinvenuto oltre 3 etti di hashish, marijuana e cocaina, un bilancino di precisione, confezioni da utilizzare per la predisposizione delle dosi ed appunti manoscritti riportanti la “contabilità” delle cessioni.

Gli stupefacenti sequestrati avrebbero consentito, in relazione alla quantità di principio attivo contenuto, di ricavare oltre millecinquecento dosi. E’ così scattato l’arresto in flagranza non solo per il destinatario del provvedimento giudiziale, ma anche per un’altra persona che si trovava nell’abitazione ed è stata sorpresa nel tentativo di occultare una parte della droga all’interno di un’intercapedine.

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia ha convalidato gli arresti e disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi. In relazione a questi ultimi fatti la loro posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e non possono essere considerati colpevoli fino a condanna definitiva.

NUMEROSI ARRESTI NEL PRIMO MESE DELL’ANNO DA PARTE DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI SAN SEVERO

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Prosegue senza soluzione di continuità l’azione di contrasto ai fenomeni criminali in San Severo da parte dei Carabinieri della locale Compagnia. Anche durante il mese di gennaio 2023 gli sforzi compiuti sono stati orientati alle necessità del territorio ed alle esigenze dei cittadini. Numerose le perquisizioni, ispezioni, rastrellamenti, posti di controllo e ispezioni ad esercizi commerciali eseguiti. In questa incessante opera di prevenzione e repressione dei reati, non è mai mancato il supporto di varie componenti specializzate, quali sono le Squadre di Intervento Operativo, i Carabinieri Cacciatori ed, infine, i Nuclei Cinofili addestrati alla la ricerca di armi e sostanze stupefacenti. Di particolare rilievo i risultati ottenuti: varie centinaia di persone e veicoli controllati e ben 10 persone arrestate.

In San Severo i Carabinieri della locale Sezione Operativa hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 40 enne originario di Manfredonia per due rapine commesse ai danni di due farmacie in San Severo e Apricena durante il mese di ottobre 2022. L’uomo veniva, così, tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia. Il provvedimento è stato emesso dalla

In San Severo i Carabinieri della locale Sezione Radiomobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di un 30 enne del luogo, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia, commesso in San Severo dall’anno 2016 all’anno 2021. L’uomo veniva, così, tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Bari.

In San Severo i Carabinieri della locale Sezione Radiomobile hanno dato esecuzione ad un ordinedi carcerazione nei confronti di un 50 enne del luogo, ritenuto responsabile del reato di furto, commesso in  Apricena nel maggio 2016. L’uomo veniva, così, tradotto presso la propria abitazione

San Severo i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di un 55 enne del posto, ritenuto responsabile del reato di estorsione: reato commesso in San Severo nel biennio 2020-2022. Il soggetto veniva, così, tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. Il provvedimento è stato emesso dall’ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Foggia.

In San Severo i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione ad un ordine per la carcerazione nei confronti di un 47 enne del luogo ritenuto responsabile dei reati di furto e ricettazione, commessi in vari territori della provincia di Foggia e Pesaro e Urbino dal 2014 al 2019. L’uomo veniva, così, tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia ove dovrà espiare la pena di anni 6. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Ancona.

In Apricena i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia in carcere nei confronti di un 30 enne originario della Romania ritenuto responsabile dei reati di evasione e resistenza a pubblico ufficiale, commessi in Apricena nel settembre 2022. L’uomo veniva, così, tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Foggia.

In Apricena i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione nei confronti di un 47 enne del posto ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale aggravata, commesso tra dicembre 2013 e febbraio 2014 ai danni della figlia dodicenne dell’allora compagna. Il soggetto veniva, così, tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia ove dovrà espiare la pena della reclusione di anni 7 (sette). Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Foggia.

In San Paolo Civitate i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza, per il reato di evasione, un 37 enne originario di Torremaggiore, il quale, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, veniva sorpreso, senza giustificato motivo, sulla pubblica via. Il soggetto veniva infine, tradotto nuovamente, presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

In San Nicandro Garganico i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione nei confronti di un 50 enne originario di San Severo, ritenuto responsabile dei reati di rapina e di detenzione di sostanze stupefacenti: illeciti penali commessi nella provincia di Ancona fra il 2009 e il 2012. L’uomo veniva, così, tradotto presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Ancona.

A corollario dell’attività sopra menzionata, i Carabinieri operanti su tutta la giurisdizione del Comune di San Severo e dei territori limitrofi, hanno provveduto a deferire molteplici soggetti che, all’atto dei vari controlli, sono stati trovati in possesso di armi bianche quali coltelli, pugnali, bastoni e mazze da baseball.

Infine, si provvedeva a segnalare alla competente Prefettura numerosi soggetti, perlopiù giovani, quali assuntori di sostanze stupefacenti.

In ultima analisi va precisato che la posizione delle persone arrestate e deferite in stato di libertà è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.

SAN NICANDRO: 10 FEBBRAIO, GIORNO DEL RICORDO

Onoriamo la memoria di tre nostri concittadini dispersi nelle foibe

GRANA VINCENZO di Giovannantonio e di Rosa Pienabarca, nato a San Nicandro Garganico il 24 maggio 1885, coniugato con Maria Lucia Tamburro, manovale delle Ferrovie dello Stato, fu arrestato a Gorizia il 19 agosto 1944 e deportato per ignota destinazione. E’ stata dichiarata la morte presunta come avvenuta il 31 dicembre 1944.

GRANA SAVERIO (figlio del precedente) di Vincenzo e di Maria Lucia Tamburro, nato a San Nicandro Garganico il 4 giugno 1924, celibe, agente postale residente a Gorizia, fu arrestato il 19 agosto 1944 e deportato per ignota destinazione. E’ stata dichiarata la morte presunta come avvenuta il 31 dicembre 1944.

DI LEO NICANDRO di Pietrantonio e di Maria Emanuela De Cato, nato a San Nicandro Garganico il 4 gennaio 1916, coniugato con Ester Giovannini, milite della 60^ Legione, fu arrestato a Pola l’8 maggio 1945. E’ stato dichiarato scomparso.

Questa la ricerca del prof. Gianni Manduzio

Ma cos’è questo “Giorno del Ricordo? E’ la commemorazione dei tanti nostri connazionali vittime innocenti della pulizia etnica alla fine del secondo conflitto mondiale. Si tratta del “Giorno del Ricordo”, solennità civile stabilita dalla Legge n.92 del 30 marzo 2004 per non dimenticare l’eccidio delle foibe, una tragedia passata per decenni sotto silenzio, proprio come silenzioso fu il massacro di migliaia di italiani giuliano-dalmati fatti precipitare nelle profonde cavità carsiche della zona dai comunisti di Tito. I numeri ufficiali parlano di oltre 5 mila morti tra l’ottobre del 1943 e il 1945, gente comune, donne, uomini e bambini prelevati nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni e gettati ancora vivi nelle foibe. Unica loro “colpa”, essere italiani: fu dunque genocidio, pulizia etnica.

E’ una pagina dolorosa della storia italiana, troppo a lungo negata e colpevolmente rimossa. E’ doveroso anche ricordare che l’esodo fu, in buona sostanza, l’espulsione di massa di un’intera comunità, quella dalmata – istriana, con l’obiettivo di eliminare l’italianità da quelle terre. Fu un esodo forzato di circa 250.000 connazionali d’Istria e Dalmazia. Il contesto politico del tempo non può giustificare le sofferenze atroci di cui furono vittime donne e uomini innocenti, colpevoli soltanto di essere italiani e di opporsi all’annessione del leader slavo Tito. Da quel pesante carico di sofferenze, personali e di un popolo, l’Italia rapidamente distolse gli occhi per eludere assunzioni di responsabilità e debiti da onorare nei confronti degli istriani, fiumani e dalmati.

Oggi nessuno non può affermare di non sapere e ognuno di noi ha il dovere, morale prima che politico, di superare definitivamente ogni forma di reticenza e rimozione di una tragedia che ogni italiano deve considerare parte della storia del Paese e di una nuova Europa che basa su multiculturalità, multietnicità e libertà di professione religiosa i valori fondanti dell’integrazione europea. Per questo è giusto ricordare quelle tragedie, perché mai più l’Europa abbia a conoscere pulizie etniche, negazione delle identità, oppressione della libertà.