ECOTASSA, MESI DECISIVI PER I COMUNI CON BASSA RACCOLTA DIFFERENZIATA

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I prossimi due mesi saranno decisivi per molti comuni pugliesi in ritardo nel raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata fissati dalla normativa nazionale e regionale e che, per questo, sono tenuti al versamento in misura elevata del tributo speciale per il deposito in discarica (c.d. ‘ecotassa’), il cui peso grava inevitabilmente su cittadini e imprese.  La Regione ha confermato la precedente misura dell’ecotassa a favore dei comuni che, nei mesi di settembre e ottobre 2017, riescano a conseguire un incremento medio di almeno il 5% del livello di raccolta differenziata rispetto a quello raggiunto nel periodo 1/9/2015 – 31/8/2016. Concretamente, con l’intervento legislativo rimarrebbe inalterata, per tali comuni, l’aliquota massima di 15 euro per ogni tonnellata di rifiuti conferiti in discarica e non troverebbe applicazione, invece, quella di 25,82 euro per tonnellata prevista dalla legge regionale.  A tal fine, i Comuni, oltre ad aver già comunicato la previsione del conseguimento dell’obiettivo al gestore dell’impianto di smaltimento e alla sezione regionale competente, dovranno trasmettere entro il 15 novembre 2017 la documentazione necessaria per la verifica del risultato fissato, versando, in mancanza, l’eventuale conguaglio.
La norma intende quindi sostenere i Comuni che dimostrino di voler invertire la rotta attuando in tempi rapidi misure idonee all’incremento delle percentuali di differenziata, nell’ottica di un contenimento dei costi e di una migliore gestione complessiva del ciclo dei rifiuti.

Si tratta di una importante ed eccezionale misura dettata per i comuni in ritardo nel raggiungimento dei livelli fissati dalla normativa, che difficilmente sarà ripetibile in futuro: la legge statale n. 221/2015, infatti, rende inderogabili, a partire dal 2018, i livelli minimi di raccolta differenziata per tutto il territorio nazionale e impone l’applicazione di una addizionale del 20% a carico dei comuni che non li raggiungano. Pertanto, dal prossimo anno non sarà più possibile intervenire, da parte delle regioni, con meccanismi di mitigazione del tributo o di sostegno in favore dei comuni non virtuosi.

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