EDITORIALE DELLA DOMENICA. LA POLITICA COMINCIA A SCOPRIRE LE CARTE

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Come previsto, dopo la pausa estiva è cominciato il tormentone della politica che ci accompagnerà fino a giugno 2018 quando ci saranno le elezioni comunali. Si annuncia la costituzione di nuovi movimenti e liste civiche che vorranno essere presenti alla competizione elettorale e dichiarazioni di partiti che propongono l’identikit del nuovo sindaco e la novità di conoscere in anticipo la squadra di governo cittadino. Insomma comincia pian piano quello che poi diventerà una bagarre collettiva e che coinvolgerà tutti.

Vorrei ricordare un consiglio che normalmente si dà a chi vuole intraprendere una scelta e cioè “prima di correre impara a camminare bene”. Per esempio, il fatto di far conoscere in anticipo la squadra di governo, cioè i possibili futuri assessori, è una operazione trasparenza di metodo e buon governo. Renderla nota rappresenta un segno di correttezza per consentire agli elettori che si recheranno a votare di conoscere prima chi avrà le redini dell’amministrazione e di poter votare con cognizione di causa.

In effetti far conoscere i nomi della nuova giunta che sicuramente verrà composta da persone qualificate dal punto di vista tecnico professionale e che hanno maturata esperienze nei vari settori è una scelta coraggiosa. Infatti, i nuovi assessori non sono sottoposti al rischio di non essere eletti a livello di consiglieri e, se inseriti in lista, bisogna tenere presente quanti voti hanno intercettato con una ipotetica possibilità di essere addirittura esclusi dalla rosa degli eletti. Insomma il giudizio degli elettori è immediato. Poi ancora, i componenti della nuova giunta saranno rappresentativi, anche numericamente, della compagine che uscirà dai risultati elettorali? Le elezioni sono sempre a rischio previsioni in quanto tutto può succedere in cabina ove l’elettore è solo con la sua coscienza e decide come vuole. Quindi, bisogna mettere in conto anche il problema della rappresentatività perché pare inutile pensare che la scelta dei nomi da proporre sia senza vincoli e senza condizionamenti di nessun tipo. Pare, però, evidente che queste considerazioni vengono a cadere se la scelta dei nuovi assessori fosse indirizzata verso persone di sicuro prestigio che, oggettivamente, rappresentano il meglio nei vari settori e sulle quali anche gli avversari politici ne riconoscono le qualità.

Insomma quella di far conoscere in anticipo la squadra di una coalizione è, senza dubbio, un’operazione coraggiosa di trasparenza e di cambiamento ma va strutturata  tenendo conto delle variabili che in politica possono decidere sia sulla tenuta della coalizione, sia degli umori molto spesso instabili dei consiglieri eletti che, di norma, ma non dovrebbe essere così, vivono il loro ruolo come comparse di uno spettacolo farsesco guidato dalle regia di chi ha il potere di mandare tutti a casa concludendo in anticipo l’esperienza amministrativa da cui è risultato vincente.

Il Direttore

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