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BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 17 FEBBRAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, mercoledì 17 febbraio  2021 in Puglia, sono stati registrati 10.374 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 883 casi positivi: 342 in provincia di Bari, 80 in provincia di Brindisi, 89 nella provincia BAT, 98 in provincia di Foggia, 72 in provincia di Lecce, 197 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione, 2 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 17 decessi: 7 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.458.849 test.

95.372 sono i pazienti guariti.

38.034 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 137.078, così suddivisi:

51.995 nella Provincia di Bari;

14.804 nella Provincia di Bat;

10.100 nella Provincia di Brindisi;

28.194 nella Provincia di Foggia;

11.589 nella Provincia di Lecce;

19.677 nella Provincia di Taranto;

571 attribuiti a residenti fuori regione;

148 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

DELL’ERBA: “GRAVI RITARDI NELLA RIAPERTURA DELL’UDT DI SAN NICANDRO”

A seguito dei tagli dei posti letto negli ospedali per acuti, è stato ritenuto opportuno il potenziamento dei servizi territoriali e anche l’integrazione tra Ospedale e Territorio per garantire la continuità delle cure senza soluzione di continuità.

Per questo dal 2005, è nata a San Nicandro Garganico (ma anche in altri comuni del Gargano) l’Unità di Degenza Territoriale (UDT) detta anche “Ospedale di Comunità” volto a garantire una rapida risposta assistenziale, in regime di ricovero, a persone in condizioni di bisogno assistenziale e socio-sanitario, garantendo le cure ad utenti affetti da patologie croniche in fase di scompenso, a bassa complessità assistenziale che periodicamente necessitano di controlli o terapie particolari. Lo scorso anno, l’UDT di San Nicandro Garganico è stata chiusa con la motivazione addotta che si sarebbe trattato solo di una sospensione temporanea necessaria allo svolgimento degli interventi di adeguamento della struttura ai prescritti protocolli di sicurezza Covid.

“Doveva essere solo per il tempo necessario alla realizzazione dei prescritti lavori di adeguamento (così come pubblicamente sostenuto dalla Regione e dalla Direzione Generale dell’ASL-FG), ed, invece, è ormai chiaro il destino dell’UDT di San Nicandro Garganico”.

Le parole del Consigliere regionale Paolo Dell’Erba evidenziano una mancanza di chiarezza sul fronte dei lavori e dell’adeguamento ai protocolli di sicurezza Covid, tutto questo mentre la Regione provvedeva al trasferimento del personale come se nulla fosse.

“Se non si porrà rimedio a questa situazione – continua Dell’Erba – i cittadini di San Nicandro Garganico e quelli dei comuni viciniori, resteranno privati dei servizi resi dall’UDT ovvero di servizi assistenziali residenziali territoriali di particolare importanza, soprattutto in questa fase post-emergenziale. Sono preoccupato preoccupazione per il grave ritardo nella riapertura dell’UDT di San Nicandro Garganico a causa del suo mancato adeguamento ai protocolli di sicurezza Covid, e per il rischio che i cittadini di intere comunità garganiche siano lasciati senza assistenza, malgrado gli impegni assunti e le rassicurazioni fornite in senso contrario dalla Regione Puglia e dall’ASL-FG”

Nell’interrogazione urgente presentata dal Presidente del Gruppo Misto si chiedono spiegazioni sugli interventi mai realizzati.

“La gente di San Nicandro ha il diritto di sapere se è volontà della Regione mantenere fede agli impegni pubblicamente assunti nei confronti della Cittadinanza locale, nei mesi immediatamente precedenti la paventata chiusura dell’UDT garganica, e dunque consentire, dopo il blocco dei ricoveri disposto durante la fase emergenziale, la riapertura dell’UDT di San Nicandro Garganico ovvero la ripresa delle sue attività e della sua funzione di ospedale di comunità”.

INSEGUIMENTO MOZZAFIATO CON TRE LADRI D’AUTO

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Attività di contrasto ai furti di autovetture senza sosta per i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia. Questa volta a finire nel mirino delle “gazzelle” del 112 sono stati 3 giovani, tutti originari del capoluogo dauno, che la sera di mercoledì scorso, hanno rubato una FIAT 500 di colore bianco in una zona residenziale di Manfredonia (FG) mediante l’utilizzo di strumenti da scasso, cacciaviti e guanti gommati per non lasciare impronte. Convinti di farla franca, i malviventi hanno percorso vie poco illuminate e lontane dal centro cittadino per eludere qualsiasi tipo di controllo da parte delle Forze di Polizia. Il dispositivo messo in campo dal Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, ricevuta la segnalazione di furto da parte della Centrale operativa (a sua volta allertata dalla compagnia di controllo satellitare del suddetto veicolo) ha sin da subito cercato di chiudere ogni via di fuga ai 3, nel frattempo intercettati da una pattuglia del Pronto Intervento sulla SS673 a bordo di una Alfa Romeo 147 di colore nero con targa poco visibile e con evidenti segni di sfregamento causati verosimilmente dall’uso della cosiddetta tecnica “a spinta”.

Dopo un inseguimento durato diversi chilometri, i 3 foggiani, vedendosi ormai braccati e dopo una fuga sconsiderata e pericolosa che ha messo a repentaglio l’incolumità dei presenti in strada in quel momento, hanno abbandonato il veicolo rubato tentando la fuga per le strade rurali con l’unica auto in quel momento rimasta loro disponibile ma ad avere la meglio sono stati i Carabinieri che, dopo qualche tempo, sono comunque riusciti a fermare i fuggitivi, già noti alle Forze dell’Ordine poiché gravati da numerosi precedenti specifici.

Per i tre fermati è scattato subito l’arresto per rapina impropria e, come disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia, gli stessi sono stati sottoposti alla misura precautelare degli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni.

L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e, successivamente, ha disposto la custodia cautelare in carcere per i 3 indagati, i quali, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Foggia. Il conducente del veicolo, inoltre, è stato deferito in stato di libertà per guida senza patente.

AFFIDATI I LAVORI PER LA RIGENERAZIONE URBANA DI CORSO GARIBALDI, RIMEMBRANZA E CANALE VALLONE

La Stazione Appaltante Unica di Foggia, il 2 febbraio scorso, ha finalmente concluso la procedura per l’assegnazione dei lavori al concorrente primo classificato per un primo progetto di rigenerazione urbana di San Nicandro.

Infatti, è stato aggiudicato l’appalto per l’affidamento dei lavori di “Rigenerazione urbana sostenibile”. “Rigenerazione urbana di Corso Garibaldi, Parco della Rimembranza e versante Canale Vallone” (POR FESR/FSE 2014- 2020 – ASSE XII – AZIONE 12.1- SUB AZIONE 12.1.a) al concorrente primo classificato, costituito in ATI, Capogruppo/Mandataria INTERSCAVI SASSANO SRL, con sede in Apricena, Mandante GARDAUNIA SRL, con sede in Foggia.

Il concorrente che ha ottenuto un punteggio totale di 96,704 punti, ha offerto una riduzione dei tempi di esecuzione pari a 180 gg, su 280 gg previsti nel CSA, ed ha offerto un ribasso percentuale di 12,774%, su un importo a base d’asta soggetto a ribasso di € 503.273,67, per un importo di aggiudicazione di € 438.985,49, a cui vanno aggiunti i costi della sicurezza pari a € 26.812,48, quindi per un importo totale di aggiudicazione di € 465.797,97, oltre IVA.

Si spera che l’inizio dei lavori comincino il più presto possibile.

RISTORI AI COMUNI PUGLIESI, PUBBLICATO IL BANDO PER LE IMPRESE CHIUSE A DICEMBRE

Al via il Bando Ristori della Regione Puglia. 20 milioni a disposizione delle imprese di Bari, Foggia e Bat. Delli Noci e Piemontese: “Aiuti immediati grazie alla collaborazione con le Camere di Commercio”

È attivo da questa mattina e si chiuderà il 1° aprile 2021 il Bando Ristori della Regione Puglia destinato alle imprese che sono state costrette a rimanere chiuse nella settimana tra l’8 e il 14 dicembre 2020, con l’estensione della zona arancione a 20 Comuni delle province di Foggia, Barletta-Andria-Trani e di Bari. Le imprese beneficiarie sono quelle che svolgono attività di ristorazione con somministrazione, gli agriturismi, le gelaterie e pasticcerie, i bar e altri esercizi simili senza cucina, oltre agli alberghi localizzati nei 20 Comuni interessati dall’ordinanza n.448/2020.

Lo comunicano il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, che ringraziano “le Camere di Commercio di Bari e Foggia, con cui abbiamo proficuamente collaborato, in attuazione della Convenzione sottoscritta con la Regione Puglia per la gestione dei ristori”.

“Le Camere di Commercio che gestiranno il bando — continuano Delli Noci e Piemontese — hanno messo a punto un sistema informatico che garantirà alle imprese interessate di presentare istanza per beneficiare delle risorse. Il sistema informatico è stato pensato per semplificare al massimo la procedura di accesso limitando così gli oneri per le imprese”.

“Sono molti – concludono Piemontese e Delli Noci – i settori produttivi e gli esercizi commerciali messi in crisi da un’emergenza sanitaria iniziata oramai un anno fa. Come Regione stiamo cercando da una parte di essere al fianco di coloro che vivono un fermo o un rallentamento della propria attività, favorendo anche la proficua collaborazione tra enti, e dell’altra di programmare politiche di sviluppo che, attraverso una serie di incentivi, sostengano gli investimenti delle imprese”.

PARCO DEL GARGANO, CONTRIBUTO PER GLI OPERATORI ECONOMICI IN DIFFICOLTA’

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Arrivano i “contributi rilancio” ZEA per chi lavora in un Parco Nazionale

L’acronimo è ZEA e speriamo di sentirne parlare sempre più spesso:
“Zone economiche ambientali”, ovvero aree coincidenti con i territori dei parchi nazionali e delle aree marine protette che possono beneficiare di particolari vantaggi a seconda dei provvedimenti emanati dal Governo centrale.
Lo scopo ultimo è quello di “premiare” chi lavora nei Parchi Nazionali e lo fa in maniera sostenibile.

Tra i primi provvedimenti vi è il cosiddetto “Bando rilancio”, che va incontro a quegli operatori economici messi in difficoltà dalla pandemia. Il link al bando è a fine post ma la sintesi la trovate di seguito.

CHI SONO I BENEFICIARI:
a) le micro e piccole imprese;
b) le attività di guida escursionistica ambientale;
c) le guide del parco
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I soggetti devono avere sede in una ZEA.
Per le PMI c’è un altro requisito importante, il possesso di una certificazione “ambientale”:
a) sistema di ecogestione e audit Emas, di cui al Regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento
europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009;
b) marchio di qualità ecologica dell’Unione europea Ecolabel, di cui al Regolamento (CE) n.
66/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009;
c) sistemi di gestione ambientale ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001;
d) sistemi di gestione dell’energia ai sensi della norma internazionale UNI CEI EN ISO 50001;
e) regimi di qualità per prodotti biologici, ai sensi del Reg. (CE) n. 834/2007 del Consiglio;
f) certificazioni di catena di custodia FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for the
Endorsement of Forest Certification schemes)
g) certificazione Carta Europea per il turismo sostenibile (CETS) Fase II.
In grassetto la CETS, che per quanto riguarda il nostro Parco Nazionale del Gargano dovrebbe vedere numerosi soggetti aderenti.

A QUANTO AMMONTA IL CONTRIBUTO CONCESSO?
Il limite massimo è la perdita di fatturato subita.
Se sopra i 150.000€ verrà richiesta l’integrazione della documentazione antimafia.

DOVE SI FA LA DOMANDA PER I CONTRIBUTI ZEA?
Si fa tutto online, su www.contributozea.it, tramite procedura guidata.
Attenzione, per fare l’accesso al sito bisogna registrarsi prima su Fisconline (è piuttosto semplice).

Amaraterramia

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IN ALLEGATO IL BANDO

COSA POSSIAMO ASPETTARCI DAL GOVERNO DRAGHI

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Il governo Draghi dovrà affrontare tre emergenze: sanitaria, economica e sociale. Le aspettative sono alte e il rischio di deludere concreto. Per vincere la sfida, Draghi dovrà mostrare di avere coscienza dei limiti dell’azione di governo, lungimiranza e capacità di compiere scelte dolorose.

Nei prossimi giorni, il presidente Draghi presenterà alle Camere il programma del suo governo. È facile immaginare che in esso ci saranno tre corposi capitoli sul come affrontare le tre emergenze italiane, quella sanitaria, quella economica e quella sociale. Per quello che riguarda la prima, la priorità non può che essere quella di potenziare al massimo il piano di vaccinazioni. Ma quale ruolo può giocare il governo?

Le tre sfide cruciali. L’approvvigionamento di vaccini presso le case farmaceutiche è stato demandato alla Ue e l’attuazione concreta dei piani vaccinali è in mano alle regioni. Il premier potrà stimolare i vertici della Ue a potenziare il piano di acquisti, potrà migliorare la logistica, per esempio introducendo una piattaforma nazionale di prenotazioni, potrà stimolare le regioni ad adottare le best practices emerse in queste settimane. Potrà e dovrà avere un ruolo più centrale e operativo se alcune regioni non si mostrassero all’altezza. Più difficile è la strada suggerita da alcuni di ricorrere direttamente all’acquisto di vaccini come lo Sputnik V, visto che in ogni caso essi avrebbero bisogno dell’approvazione dell’Ema, l’agenzia europea per i medicinali, o quella dell’Aifa, l’agenzia italiana, e che tale approvazione richiederebbe almeno alcune settimane. Ma ogni opzione va valutata in questa fase.

Per quello che riguarda l’emergenza economica, il governo dovrà decidere come allocare le risorse provenienti dal fondo Next Generation EU. Alcune scelte sembrano ovvie: un investimento rilevante nell’edilizia scolastica (battaglia che Tito Boeri e io iniziammo, con scarso successo, su questo sito più di 10 anni fa), costruendo nuove scuole che siano accoglienti per i ragazzi, con palestre, sale computer, spazi verdi; il completamento dell’Alta velocità e il potenziamento dei trasporti locali, con la relativa ricaduta in termini di riduzione delle emissioni; il completamento della banda larga e più in generale un investimento nella digitalizzazione di Pubblica amministrazione e scuole. Le risorse non mancheranno, ma il rischio di spendere male, dietro la pressione degli interessi organizzati, è concreto e ci vorrà del tempo prima di vedere gli effetti di tali investimenti.

La terza emergenza è quella sociale. Le famiglie italiane sono state messe alla prova già dalla crisi del 2008 e il Covid è stata un’ulteriore mazzata. È imperativo che il governo aiuti, e velocemente, chi è in sofferenza. Bisogna potenziare quello che impropriamente viene chiamato reddito di cittadinanza e correggerne le storture, come la penalizzazione delle famiglie più numerose. Occorre poi sganciare la gamba delle politiche attive del lavoro da quella del sostegno dei redditi. Un’eventuale riforma del reddito di cittadinanza rischia di essere criticata da chi vorrebbe una maggiore generosità e chi una maggiore severità.

Un rischio? Si tratta dunque di tre sfide insidiose. Valeva la pena di chiamare Draghi, il nostro riconosciuto “fuoriclasse”, per affrontare sfide così rischiose? Non si rischia, in caso di fallimento anche solo parziale, di assestare un colpo alla credibilità della nostra classe dirigente e quindi di ridare fiato al populismo? In realtà, il populismo è un’onda lunga e globale e la sua forza non è ancora finita. Non sarà un paese e non sarà un governo ad arrestarla. Dovremo conviverci ancora per lungo tempo.

Le aspettative riposte su questo governo sono molto elevate ed è ben noto che quanto più ci si aspetta, maggiore è il rischio di rimanere delusi. Ma se Draghi, nel tempo in cui resterà premier, avrà mostrato che un governo può agire con efficacia pur senza essere onnipotente, che può pensare al futuro del paese e non solo di chi lo compone e supporta e che può essere in grado fare scelte dolorose quando ciò è necessario, allora avrà raggiunto un risultato forse pari a quello ottenuto con la frase fulminante con la quale passerà alla storia. (lavoce-Fausto Panunzi)

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 16 FEBBRAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, martedì 16 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 10.100 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 694 casi positivi: 237 in provincia di Bari, 82 in provincia di Brindisi, 48 nella provincia BAT, 96 in provincia di Foggia, 48 in provincia di Lecce, 179 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 34 decessi: 11 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 15 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.448.475  test.

93.352 sono i pazienti guariti.

39.188 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 136.195, così suddivisi:

51.653 nella Provincia di Bari;

14.715 nella Provincia di Bat;

10.020 nella Provincia di Brindisi;

28.096 nella Provincia di Foggia;

11.517 nella Provincia di Lecce;

19.480 nella Provincia di Taranto;

568  attribuiti a residenti fuori regione;

146  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

RAFFICA DI CONTROLLO ANTIDROGA

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Nell’ambito dei controlli straordinari ad alto impatto svolti nei giorni scorsi dai carabinieri della Compagnia di Cerignola, i militari hanno setacciato il territorio alla ricerca di sostanze stupefacenti, arrestando in flagranza una persona per detenzione ai fini di spaccio e segnalandone altre 17 per uso personale.

I carabinieri della Sezione Radiomobile di Cerignola hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 42enne cerignolano, già noto alle forze dell’ordine. I militari, alcune sere fa, attratti dalla luce della scala condominiale di una palazzina popolare sita nel quartiere Torricelli ed avendo notato strani movimenti di soggetti presenti sul pianerottolo che dalla palazzina conduce al terrazzo, hanno fatto irruzione nell’edificio, raggiungendo il citato pianerottolo. Lì hanno sorpreso il 42enne seduto ad un tavolino, sul quale, in bellavista, vi erano complessivamente circa 800 grammi di marijuana contenuti in 5 sacchetti, un panetto di hashish del peso di 100 grammi circa, due bilancini di precisione, un taglierino e varie bustine di plastica a chiusura ermetica per il confezionamento della sostanza stupefacente. Tutta la droga è stata sequestrata per i successivi accertamenti svolti dai carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Foggia, che hanno consentito di appurare che, stanno alle tabelle ministeriali, dalla marijuana sequestrata si sarebbero potute ricavare orientativamente 3398 dosi mentre dall’hashish rinvenuto si sarebbero potute ricavare circa 997 dosi. Il 42enne, dopo le formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia, è stato associato alla casa circondariale del capoluogo dauno. Dopo la convalida dell’arresto, il Gip del Tribunale di Foggia ha disposto per il 42enne l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.

Durante i controlli antidroga, ben 17 persone sono state segnalate alla Prefettura di Foggia per uso personale di sostanze stupefacenti, di cui 7 a Cerignola, 6 a Stornarella e 4 a Stornara.

Nel 2020 i carabinieri della Compagnia di Cerignola, nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto della produzione, dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, hanno sequestrato oltre 500 grammi di cocaina, circa 1,5 kg di hashish e più di 15 kg di marijuana. I militari hanno inoltre scoperto 6 piantagioni illegali di cannabis, sequestrando circa 8000 piante per un peso complessivo di oltre tre tonnellate. Sono state complessivamente arrestate 28 persone e denunciate a piede libero altre 15. Ben 302 persone sono state segnalate all’Autorità prefettizia per uso personale di sostanze stupefacenti.

EMERGENZA MONOPATTINI E TEPPISMO NEL CENTRO STORICO, INTENSIFICATI I CONTROLLI

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A seguito delle istanze pervenute dalla cittadinanza e dalle Autorità locali, il Comando Compagnia Carabinieri di San Severo ha disposto un’intensificazione dei servizi di controllo del territorio, con particolare attenzione al centro storico che negli ultimi tempi è stato teatro di aggressioni, schiamazzi ed episodi di vero e proprio teppismo ai danni di persone più deboli quali anziani e giovani isolati.

Sono sempre più spesso giovani, alcune volte minorenni, che a piedi o in monopattino si aggirano per i vicoli del centro storico.

Al fine di dare risposta alla domanda di maggiore sicurezza da parte della comunità i Carabinieri hanno eseguito servizi con pattuglie a piedi ed automontate, in uniforme e in abiti civili. Sono state elevate contravvenzioni, a giovani conducenti di monopattini elettrici che circolavano affiancati a scooter ed autovetture, non curanti della presenza di pedoni sulla strada.

Nel corso dei controlli, poi estesi anche alle altre vie cittadine, i militari della Sezione Radiomobile sono stati insospettiti da un’autovettura che procedeva lentamente all’incrocio tra viale 2 Giugno e Via Fortore. All’esito degli accertamenti si constatava che il conducente, un uomo originario della Romania, era alla guida con un tasso alcolemico corrispondente a 2.94 grammi per litro, a fronte dei 0,5 g/l consentiti dalla legge, e pertanto denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 186, comma 2 lettera c, del Codice della strada e segnalato alla Prefettura di Foggia per la sospensione della patente di guida.

La notte tra martedì e mercoledì invece, i Carabinieri hanno arrestato G.R.B., quarantenne rumeno, che fermato per un controllo della circolazione stradale inveiva contro gli operanti, minacciandoli, ingiuriandoli e pretendendo che lo lasciassero andare. Essendosi rivelati vani i tentativi di calmarlo e di ottenere i documenti di riconoscimento e di circolazione, lo stesso veniva invitato a salire sull’auto di servizio per essere portato in Caserma per accertamenti, ma l’uomo storceva il braccio ad uno dei Carabinieri, e sferrava un forte calcio all’autovettura militare danneggiandone la portiera. A questo punto il soggetto veniva dichiarato in arresto per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, lesioni e danneggiamento, e su disposizione del Sostituto Procuratore di turno condotto presso la Casa Circondariale di Foggia. A seguito dell’udienza di convalida per l’uomo è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

I controlli proseguiranno e per quanto attiene ai minorenni, sarà necessario che si vigili sugli orari di rientro in considerazione della tuttora vigente normativa per la prevenzione del contagio che impone di non uscire dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, dalle 22:00 alle 05:00.

AL SUONO DEI CAMPANACCI TERMINA IL CARNEVALE

Se si fosse festeggiato il Carnevale, oggi finivano tutte le manifestazioni con il consueto suono dei campanacci per dare l’annuncio del termine della festa, anche se, come vuole la nostra tradizione, rimane ancora un altro scampolo domenica prossima con il “Carnevaletto“. Infatti San Nicandro è tra le poche cittadine italiane in cui anche dopo le “Ceneri” si continua a ballare, a mascherarsi per dare poi l’inizio alla vera quaresima.

Il gruppo dei campanacci cerca un’offerta da chi si reca, normalmente esercizi pubblici, e se ne va quando riceve “la donativa” e non lasciare un’offerta, anticamente, voleva dire appartenere alla schiera degli avari. Intanto, mentre il suono dei campanacci si disperderà nelle ombre della sera e tra le strade cittadine, le ultime maschere si allontaneranno silenziose come per dare spazio a questa usanza antica che molti interpretano in maniera diversa.

C’è chi è convinto che essi hanno il solo compito di avvisare la popolazione del termine della festa e del suo funerale. Altra tesi è quella che il suono dei campanacci serve a purificare i sannicandresi dalle loro impurità spirituali della festa e consegnarli alla quaresima per un ulteriore cammino di preparazione alla festività pasquale.

GPM

PER IL CARNEVALE 2021 ERA IN PROGRAMMA LA 3^ SFILATA STORICA “PASTORE E PACCHIANA”

Se le manifestazioni carnevalesche fossero state programmate, quest’anno sarebbe stata organizzata la 3^ sfilata storica “Pastor e Pacchana” con i costumi tradizionali locali.

L’appuntamento è solo rinviato al prossimo anno nella grande speranza che tutto possa tornare alla normalità.

TREKKING DEI FARAGLIONI E TREKKING DI SACANNAMUGLIERA

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TREKKING DEI FARAGLIONI E TREKKING DI SACANNAMUGLIERA

Trekking dei Faraglioni del Gargano – 20 febbraio

 

Sabato 20 febbraio or 09.30 – 15.00

Avete presente due tra le più suggestive spiagge della Puglia?
Beh, immaginate di conoscerle con un trekking, un saluto al mare d’inverno denso di voglia di tornare a vivere nutrendo gli occhi di libertà! Un trekking liberatorio, si, proprio così.

 

 

Trekking di Scannamugliera sulla Via Francigena – 21 febbraio

 

Domenica 21 febbraio ore 10.30 – 16.00

La via “Scannamugliera” è certamente uno dei tratti più suggestivi che la Via Francigena percorre sul nostro promontorio: l’itinerario attraversa il paesaggio dei terrazzamenti del Gargano, inserito nella lista dei paesaggi storici del Ministero, toccando diverse testimonianze storiche tra le quali grotte rupestri utilizzate fin dal Medioevo.

Una volta giunti a Monte S. Angelo visiteremo la Grotta di San Michele Arcangelo sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Attenzione, livello escursionistico (non turistico)!

Info a info@garganonatour.it / tel. 3931753151

VIESTE: CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER APERTURA DI ATTIVITA’ NEL CENTRO STORICO

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Nelle politiche dell’Amministrazione del comune di Vieste viene ribadito il ruolo nodale del centro storico per lo sviluppo della città. Risulta, pertanto, necessario promuovere la presenza di un’articolata offerta di servizi, condizione essenziale per la vitalità del centro storico, a cui vengono riconosciute preziose valenze economiche e sociali, in particolare, la funzione del commercio deve continuare a rappresentare un motivo rilevante di frequentazione.

L’intento dell’Amministrazione è quello di proseguire il lavoro sull’attrattività del centro storico, anche attraverso azioni di rigenerazione commerciale che continuino a rendere il centro un luogo appetibile per fare impresa.

La decisione è stata quella di emanare un bando per la concessione di contributi tenuto conto dei seguenti criteri generali:

1) Apertura, trasferimento di attività esistente o riqualificazione (risorse destinate per l’anno 2021: € 50.000)
Importo massimo assegnabile:

  1. a) Contributo massimo erogabile pari a € 3.000,00, per un importo non superiore al 25% della spesa complessiva effettivamente sostenuta, per favorire la creazione di una nuova impresa, l’apertura di una nuova unità locale o i trasferimenti nel centro di attività esistenti;
  2. b) Contributo massimo erogabile pari a € 2.000,00, per un importo non superiore al 25% della spesa complessiva effettivamente sostenuta, per favorire la riqualificazione di attività già presenti in tale area valorizzando l’artigianato locale autentico, i prodotti tipici dell’artigianato alimentare a km 0 e i servizi al turismo.
    Le zone interessate da questa tipologia di intervento sono : Viale XXIV Maggio, Corso Cesare Battisti, Corso Lorenzo Fazzini, Via San Francesco, Via Pola, Viale Marinai d’Italia, Centro Storico, Bordo Ottocentesco e vie delimitanti tali aree, come da planimetria che si allegherà al Bando.

2) Incentivi per adeguamento al Piano di Arredo Urbano (risorse destinate anno 2021: € 30.000)
a) Contributo massimo erogabile pari a € 1.000,00, per un importo non superiore al 25% della spesa complessiva effettivamente sostenuta, per installazioni ed adeguamento degli elementi di arredo, delle attrezzature per esterno e delle insegne al Piano di Arredo Urbano (risorse destinate anno 2021: € 20.000). Le attività presenti in qualunque zona del paese sono interessate a questa tipologia di intervento;
b) Contributo massimo erogabile pari a € 250,00, per un importo non superiore al 25% della spesa complessiva effettivamente sostenuta, per la copertura condizionatori e cestini portarifiuti, secondi i modelli allegati (risorse destinate anno 2021: € 10.000). L’intervento interesserà l’area così individuata: Viale XXIV Maggio, Corso Cesare Battisti, Corso Lorenzo Fazzini, Via San Francesco, Via Pola, Viale Marinai d’Italia, Centro Storico, Bordo Ottocentesco, zona Porto e vie delimitanti tali aree.

I contributi saranno assegnati a soggetti, sotto qualsiasi forma giuridica, nonché ad operatori del proprio ingegno, aventi sede legale nel Comune di Vieste e con sede operativa nelle aree sopra, che decideranno di avviare, trasferire o riqualificare in tali zone, le seguenti attività economiche, garantendo un periodo di apertura non inferiore ai sei mesi, comprendendo anche i ponti e le festività dell’intero anno:
• produzioni alimentari tipiche artigianali, riconducibili alla tradizione gastronomica e dolciaria locale, con esclusione delle pizzerie al taglio, paposcerie ed ovviamente attività di kebab;

  • attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande;
  • lavorazioni artistiche, con riferimento al territorio e artigianali delle tradizioni locali;
  • servizi al turismo e attivita di servizi in genere (trasporto con apecar, deposito bagagli, ecc).

Saranno tassativamente escluse daII’erogazione del contributo le imprese che esercitino, ancorché in misura non prevalente (accessoria), le seguenti attività: commercio di armi, munizioni, fuochi d’artificio, articoli per adulti, articoli mono prezzo, sigarette elettroniche; commercio/somministrazione a mezzo di distributori automatici; sale giochi, sale scommesse ed in generale attività di scommesse e gioco che comprendono anche parzialmente apparecchi automatici; agenzie di affari; attività finanziarie e di intermediazione mobiliare ed immobiliare; attività di ”compro oro, argento e preziosi”; attività di officina, quali riparazioni di veicoli, fabbro, costruzioni e attività analoghe; edicole e tabaccherie; attività artigianali di servizi alla persona

GIOVENTU’ NAZIONALE RICORDA IL SINDACO CIAVARELLA

A un mese esatto dalla dipartita del caro Sindaco Costantino Ciavarella, i ragazzi di Gioventù Nazionale San Nicandro nel primo pomeriggio si sono recati al cimitero per deporre una corona di fiori sulla tomba del compianto, insieme al figlio Matteo. Questo piccolo gesto è accompagnato da un’altra iniziativa del gruppo, quella di voler intitolare una via della città a Costantino, per rendergli omaggio di quanto bene ha fatto ininterrottamente nella sua vita, sia nella sua vocazione di medico che nel suo ruolo di primo cittadino. Si legge così nel post Facebook:

‘’Ad un mese dalla scomparsa di Costantino Ciavarella, questo pomeriggio il coordinamento cittadino di Gioventù Nazionale si è recato sulla tomba per rendergli omaggio con un momento di raccoglimento ed una corona di fiori. Per onorare la memoria di un nostro cittadino che si è speso per la comunità, in primis come medico e poi come sindaco, chiediamo alle istituzioni che s’impegnino ad intitolare una via a Costantino Ciavarella, affinché il ricordo di chi ha inciso nella vita di molti sannicandresi non possa mai morire.
Coordinamento Gioventù Nazionale San Nicandro Garganico’’

BOMBA AL PIANO CASA SRL, ARRESTATO IL RESPONSABILE DAI CARABINIERI

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La notte del 17 settembre 2020, alle 03:42:54, un boato strappava dal sonno i residenti di via Checchia Rispoli e dintorni: un potente ordigno artigianale aveva devastato l’agenzia immobiliare Piano Casa, filiale Tecnocasa, ubicata al civico 58 di quella via.

L’immediata attività d’indagine condotta dalla Sezione Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di San Severo, in particolare l’attento esame dei filmati estrapolati dalle telecamere degli esercizi commerciali e degli istituti di credito della zona, permetteva agli investigatori di concentrare lo sforzo investigativo, sin sa subito, su di un noto pregiudicato sanseverese.

La minuziosa, paziente ed attenta attività di analisi dei video consentiva infatti di individuare un uomo travisato allontanarsi di corsa nelle vie limitrofe al luogo dell’evento, e poi di notare un’autovettura che, a fari spenti, veniva dapprima parcheggiata qualche minuto prima l’accensione della miccia dell’esplosivo e poi si allontanava poco prima della deflagrazione.

Le successive immagini dei sistemi di video sorveglianza acquisite dai militari dell’Arma, permetteva agli investigatori di ottenere la targa dell’autovettura utilizzata dall’ignoto attentatore e di appurare che il veicolo, sebbene intestato ad un soggetto residente fuori regione e completamente estraneo ai fatti, fosse invece utilizzato da un soggetto sicuramente residente a San Severo, in considerazione dei frequenti passaggi registrati dalle telecamere della città.

Iniziava così una serrata caccia all’autovettura al fine di risalire all’effettivo utilizzatore della stessa ed iniziare le attività tecniche del caso. Tutte le pattuglie sul territorio, per giorni, hanno setacciato strade, vicoli, tratturi e parcheggi, non omettendo di scrutare all’interno di garage e cortili, fino a quando nel corso di una notte l’autovettura veniva finalmente individuata. Iniziavano così le attività tecniche d’intercettazione e nel mentre il titolare della filiale Tecnocasa interessata dall’esplosione riceveva una telefonata estorsiva nel corso della quale l’interlocutore lo minacciava dicendogli “prepara 50.000 Euro, altrimenti la prossima volta sarà sotto casa tua”. Il sospetto degli inquirenti che dietro il gesto potesse celarsi un intento estorsivo diventava così una certezza, confermata in una successiva telefonata durante la quale veniva intimato alla vittima “di fare il bravo” e di affrettarsi.

La fulminea individuazione dell’autovettura utilizzata dall’attentatore, la successiva immediata individuazione del soggetto che aveva in uso la stessa e l’avvio di un’intensa attività tecnica di intercettazione, permetteva ai Carabinieri della Sezione Operativa di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di un pregiudicato, originario e residente a San Severo.

A suffragare la tesi dei militari dell’Arma è stato il dato analitico prodotto dalla perizia fonica richiesta ai Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche (R.I.S.) di Roma che, a seguito della comparazione tra la voce dell’utilizzatore dell’autovettura sospetta e quella del soggetto che aveva effettuato la telefonata estorsiva, forniva un giudizio di elevata compatibilità ed omogeneità tra le due voci.

Sulla scorta degli elementi raccolti dagli investigatori, coordinanti dalla competente Procura della Repubblica, il 9 febbraio 2021 il G.I.P. del Tribunale di Foggia, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza per i reati di detenzione e porto di materiale esplodente e di tentata estorsione continuata, emetteva ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato.

La sera del 12 febbraio 2021 i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di San Severo, in esecuzione del provvedimento dell’A.G., hanno proceduto all’arresto e alla traduzione alla Casa Circondariale di Foggia del pregiudicato sanseverese V.V. classe 75.

Il territorio della Compagnia di San Severo è fortemente colpito dal fenomeno delle estorsioni ed il patrimonio informativo acquisito dagli investigatori consente loro di affermare che, in molti casi, dietro il fenomeno estorsivo non si celi la Criminalità Organizzata, ma soggetti ad essa slegati, operanti singolarmente od al limite in concorso con qualche complice. Gli stessi, per quanto possano compiere gesti eclatanti e pericolosi per l’incolumità pubblica, non risultano inseriti in un contesto associativo di tipo mafioso, sebbene millantino tali affiliazioni al fine di rendere più minacciose e quindi credibili le loro richieste estorsive.

Questa estorsione è la seconda scoperta dai Carabinieri di San Severo nel giro di pochi mesi: agli inizi di Dicembre 2020, infatti, la Sezione Operativa aveva già arrestato un altro soggetto, originario di Torremaggiore, che si era reso responsabile di una tentata estorsione commessa in danno di una coppia di pensionati.

 

AGGIORNAMENTO PRENOTAZIONE VACCINAZIONI ANTI-COVID

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Per la campagna vaccinali relativa agli over 80, i numeri AslFg sono i seguenti:

  • 0881-312174
  • 800-938810 (numero verde solo da rete fissa)

LO PALCO, IN PUGLIA AUMENTANO I CASI TRA BAMBINI E NO AL LOCKDOWN

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“Lockdown? Sotto questa parola si dice tutto e non si dice niente. Semmai in questo momento anziché parlare di lockdown penserei a delle misure selettive, rafforzate, per evitare tutte quelle situazioni in cui virus circola di più e che conosciamo ormai bene”. Lo ha detto l’epidemiologo e assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto se ritiene, come sostengono altri esperti, che in questo momento per l’Italia sia necessario un nuovo lockdown. Lopalco è intervenuto all’inaugurazione della nuova clinica barese di “IVI”. “Anche quando eravamo in zona arancione – ha proseguito Lopalco – c’erano tante cose che non si potevano fare. Anche ora in zona gialla c’è il coprifuoco. I divieti, quindi, continuano ad esserci”.

“La situazione” in Puglia “è stabile”, nel senso che “il numero dei casi settimanale resta alto” anche se “c’é stata una lieve diminuzione che ci ha permesso di passare in zona gialla”. Però, “siamo in una situazione di confine, basta molto poco perché il trend risalga”, ha proseguito Lopalco.  “Basta molto poco – ha avvertito – perché il trend risalga. Purtroppo stiamo già osservando un aumento dei casi, soprattutto nelle fasce di età più giovani, proprio nei bambini. E’ una situazione molto fluida”. (ladiretta1993)

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 15 FEBBRAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, lunedì 15 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 2.971 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 345 casi positivi: 115 in provincia di Bari, 30 in provincia di Brindisi, 6 nella provincia BAT, 95 in provincia di Foggia, 43 in provincia di Lecce, 53 in provincia di Taranto, 2 casi di residenza non nota, 1 caso di residente fuori regione.

Sono stati registrati 22 decessi: 1 in provincia di Bari, 3 in provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 7 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.438.375 test.

91.416 sono i pazienti guariti.

40.464 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 135.501, così suddivisi:

51.416 nella Provincia di Bari;

14.667 nella Provincia di Bat;

9.938 nella Provincia di Brindisi;

28.000 nella Provincia di Foggia;

11.469 nella Provincia di Lecce;

19.301 nella Provincia di Taranto;

565 attribuiti a residenti fuori regione;

145 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

SAN NICANDRO: “S’ VU’ ‘CCID U SERPENT L’ADA DA’ N’CAP”

Continua una nuova serie di articoli che parlano sui modi di dire e degli aforismi locali per capire e analizzare la quo ed offrire una visione chiara, lucida e trasparente della condizione umana in cui ognuno di noi può legittimamente dedurre o trarre da ciascuno di essi le considerazioni che gli sembrano più ovvie in riferimento ai tempi, alle usanze, ai problemi, ai comportamenti e agli altalenanti rivolgimenti che la società sta attualmente vivendo. Gli articoli sono tratti dal libro “Voci di Capitanata” di Donato D’Amico.

Il detto di oggi è: “S’ vù ‘ccid u serpent l’ada dà n’cap”, cioè “Se vuoi uccidere il serpente lo devi colpire in testa”.

La consapevolezza e la determinazione sono due espressioni: del pensiero, la prima, della volontà, la seconda. Esse permettono all’uomo di muoversi ed agire con scienza e coscienza. Ora il proverbio in esame non lascia dubbi all’azione che l’uomo deve compiere nei confronti del serpente se non vuole esserne vittima: deve ammazzarlo (volontà come determinazione) e perché ciò avvenga deve colpirlo alla testa (pensiero come consapevolezza e ragione). Ma chiediamoci: era proprio necessario che i nostri antenati ricorressero ad una analogia così inusuale e forte per esprimere la propria disapprovazione nei confronti delle persone false ed infide? In proposito, noi non dobbiamo dimenticare che nelle piccole comunità, là dove spesso la volontà del “signorotto” di turno o la prepotenza di qualche piccolo “bravo” non lasciavano molto spazio alla pace sociale ed economica, il sentimento religioso era l’unico rifugio dell’uomo; esso pervadeva un po’ tutte le coscienze, sicchè la popolazione correlava spesso l’azione dell’uomo a immagini o suggerimenti religiosi. E’ ciò che succede anche in questo proverbio. Infatti, nell’iconografia cristiana il serpente raffigura lo spirito maligno, rappresenta l’immagine del demonio tentatore, simboleggia “Satana”, nemico di Dio e degli uomini.

Figurativamente, questo significa che sulla terra, oltre alle persone per bene, degne di stima e di lode, vivono anche persone maligne, invidiose e subdole che agiscono nascostamente, a tradimento, come di solito agisce il serpente che, all’improvviso, cerca di azzannare mortalmente l’uomo. La considerazione da trarne è che come l’uomo si difende dal serpente, uccidendolo, così’ egli deve difendersi dalla viltà e dalle insidie degli uomini loschi o di dubbia onestà trascurandoli e disconoscendoli. Non ci dimentichiamo che l’emarginazione è di per sé un segno di disistima e di disprezzo per gli uomini il cui comportamento è ritenuto riprovevole e inaccettabile dalla pubblica opinione. Da qui la perentorietà della tesi: troncare con “tali figuri” ogni rapporto per non subirne l’influenza. Fra l’0altro, possiamo dire che questa volta siamo di fronte ad un proverbio di vivissima attualità, non foss’altro che per la grettezza e la meschinità, la malignità e la perfidia che tante volte ravvisiamo nel comportamento del nostro simile, ma soprattutto nella condotta di coloro che, a torto o a ragione, si ritrovano preposti a dirigere amministrazioni e istituzioni le cui irregolarità ledono interessi legittimi, creano benefici e privilegi, sospingono al ricatto, fomentano la ribellione, turbano la pace sociale.

Naturalmente, il corollario di queste “miserie morali” potrebbe allargarsi a dismisura ma a che varrebbe questa nostra denuncia? Non sono forse note a tutti le “tristizie” di questa nostra società? La stampa quotidiana ne riempie spesso la prima pagina. Tanti allarmanti sono le nequizie commesse!

Allora, singolarmente e a livello di associazione, non ci resta che riproporci di combattere in modo decisivo e determinato viltà e vigliaccherie, prevaricazioni, corruzione e concussione d’ogni genere e da chiunque commesse. A nostro avviso, se vogliamo cominciare a vivere in termini di diritto, ci sembra indispensabile procedere innanzitutto ad una profonda bonifica di carattere sociale, isolando ad ogni livello i cosiddetti “figuri” (persone losche e inaffidabili), che tanti danni e malanni hanno provocato e provocano alla popolazione ignara e inerme.