UNA SANNICANDRESE ALLA BIENNALE DI VENEZIA

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“Penso che l’architettura può aiutare al rilancio del territorio. E’ per questo che abbiamo scelto sei studi di architettura per costituire un collettivo che sta lavorando su cinque progetti di edifici ibridi che possano in qualche modo risolvere i problemi dello spopolamento e dei servizi di quel territorio”. Così Mario Cucinella svela il contributo speciale che il Padiglione Italia della Biennale di architettura di Venezia vuole offrire all’”Arcipelago Italia” – costituita dai territori delle aree interne del Paese – per contrastare la tendenza allo spopolamento e al declino economico.

I luoghi prescelti sono Gibellina (trapani), Camerino, Ottana (Sardegna), foreste del Casentino (tra l’Emila e la Toscana) e Matera. Tra i sei studi di architettura scelti da Cucinella è presente quello di Gravalos Di Monte Arquitectos in cui c’è la sannicandrese Patrizia Di Monte, da tempo impegnata nella progettazione di edifici sostenibili e nell’uso razionale dell’energia, tematiche sempre presenti nel suo lavoro e nella sua ricerca.

La Di Monte, impegnata a San Nicandro con il progetto di rigenerazione urbana, è fermamente convinta dell’impatto positivo che ogni edificio può avere nella rigenerazione

dell’ambiente circostante (naturale, urbano e socio -economico) e da sempre incoraggia l’adozione di un linguaggio progettuale capace di esprimere la bellezza e la ricchezza delle culture locali.

Una affermata professionista che onora San Nicandro a livello nazionale e internazionale per l’idea innovativa di voler far nascere una scuola di pensiero sulle aree interne. La sua sfida continua il 26 maggio al Padiglione “Arcipelago Italia” della Biennale di Venezia 2018.