RIQUALIFICAZIONE URBANA A SAN NICANDRO

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La street art sta acquisendo un ruolo sempre più attivo all’interno dei programmi di rigenerazione urbana, ed il campo sportivo di San Nicandro ne è un chiaro esempio, grazie al progetto realizzato dagli artisti che tutti i sannicandresi conoscono benissimo (Ananda Occhiochiuso e altri), che attraverso i loro murales descrivono il rapporto tra l’uomo e l’ambiente urbano.

La progressiva attenzione alle realtà urbane e la maggior volontà delle municipalità di scommettere sul territorio, hanno permesso alla riqualificazione delle periferie ed aree urbane in condizioni marginali di acquisire una maggiore centralità. In tale ottica si riscontra la necessità di rispondere a quelle che sono le problematiche legate a situazioni di emergenza abitativa, sociale ed economica, carenza di spazi di aggregazione e qualità dei servizi.

Da qualche tempo, al termine “costruzione” si è accostato, fino ad assumere la medesima importanza, il termine “riqualificazione”, visto come la possibilità di restituire ai territori la propria identità e ponendo le basi per uno sviluppo urbano futuro.

In tale ottica si colloca la street art, risultato di una cultura underground che, sulla scia delle principali città europee quali Londra o Berlino, acquisisce una maggiore eco anche sul territorio italiano. La street art si presenta come un forte strumento di comunicazione, si inserisce in una trasmissione diretta tra l’artista e la città, ovvero tra quest’ultima e il cittadino. È anche grazie a questa pratica che le periferie, luoghi apparentemente dimenticati e abbandonati al proprio destino, iniziano a rivivere, a inviare messaggi e raccontare storie, le loro storie.

La street art, per via della sua forte impronta artistica e comunicativa, ha iniziato ad essere introdotta all’interno di programmi di rigenerazione urbana da parte delle amministrazioni locali.

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