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VIESTE, 22^ EDIZIONE DEL FESTIVAL “IL LIBRO POSSIBILE”

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Al via la 22esima edizione de Festival Il Libro Possibile in programma dal 5 all’8 luglio a Polignano a Mare dal 18 al 22 luglio a Vieste.

La rassegna con oltre 250 ospiti del mondo della cultura, spettacolo, politica e letteratura prevede un ricco programma di presentazioni, mostre, lectio magistralis, dibattiti, tavole rotonde, interviste, performance e spazi dedicati ai più giovani sul tema “Penso positivo”.

L’inno Pop di Lorenzo Jovanotti Cherubini sull’ottimismo sarà anche l’occasione per confrontarsi su attualità, letteratura, legalità, clima e nuove sfide per guardare al futuro che verrà.

Tra le novità:

🔹 ILP Special – l’appuntamento a Vieste interamente dedicato agli ospiti internazionali, in lingua inglese

🔹 commemorazione delle vittime di mafia con un approfondimento per ricordare il trentennale degli attentati di mafia del 1993 a San Giovanni in Laterano a Roma e in via Palestro a Milano

🔹 la prima edizione del “Premio Libro d’Artista” presentata dalla Fondazione Pino Pascali

ALLARME ZANZARE, QUALI SONO E COME DIFENDERSI DA QUELLE PIU’ INVASIVE E PERICOLOSE

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Da sempre l’arrivo dell’estate porta con sé un indesiderato effetto collaterale: la presenza delle zanzare, che tipicamente, oltre a disturbare il sonno con il loro snervante ronzio, causano fastidiose punture e ponfi. Un inconveniente da poco, in teoria, a cui siamo tutti abituati. Se non fosse che, negli ultimi anni, complice il cambiamento climatico che comporta una maggiore frequenza di ondate di calore, alluvioni ed estati sempre più lunghe e calde, si stanno diffondendo alle nostre latitudini zanzare invasive più pericolose di quelle tradizionalmente presenti in Italia. L’alert proviene dal Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie e dall’Istituto Superiore di Sanità, presso cui è attivo il Laboratorio nazionale di riferimento per gli arbovirus e che coordina la sorveglianza epidemiologica delle malattie trasmesse da questi insetti.

Le specie di zanzare e i pericoli che possono comportare

Nel nostro Paese oggi ci sono 4 i tipi di zanzara più diffusi, tra quelle tradizionalmente presenti e le “nuove arrivate”: la zanzara Tigre, la Giapponese, la Coreana e la Culex.

La zanzara tigre: tipologie e diffusione

La zanzara Tigre (Aedes albopictus), molto aggressiva, è diffusa in tutta l’Europa centrale e meridionale, è arrivata in Italia nel 1990, ed è ormai presente in tutto il territorio, in particolare negli ambienti urbani e attiva durante le ore del giorno. Recentemente sono state introdotte in Italia, nelle regioni del nord-est, altre due specie di Aedes, Japonicus e Koreicus, che stanno ampliando verso ovest la loro distribuzione. Secondo l’Iss non sembra essere ancora presente in Italia Aedes aegypty, responsabile del virus della febbre gialla.  Aedes aegypti, dopo essere stata debellata dall’Europa nel 20° secolo, è tornata a diffondersi soprattutto nell’isola di Cipro e nelle zone del Mar Nero.

La zanzara tigre: i virus di cui è vettore

Aedes aegypti e Aedes albeopictus possono essere inoltre vettori di Chikungunya, Zika e Dengue. I sintomi da infezione da Chikungunya comprendono febbre e dolori articolari che possono durare anche per mesi, mentre l’infezione da Zika può essere in molti casi asintomatica o manifestarsi con malessere blando e febbre lieve, tuttavia, in gravidanza, può avere conseguenze molto gravi sul feto, come la microcrania. I sintomi dell’infezione da Dengue consistono in febbri spesso emorragiche. Nel mondo si contano ogni anno quasi 400mila casi. In Italia abbiamo avuto sporadici focolai di trasmissione locale di Chikungunya (nel 2007 e 2017) e dengue (nel 2020), malattie tropicali dovute a virus in genere assenti nel nostro paese, ma che possono originarsi da persone infette che rientrano da zone in cui sono endemiche per poi diffondersi da noi grazie alla presenza del vettore, appunto la zanzara tigre.

La zanzara Culex e il rischio West Nile

La zanzara Culex pipiens, che è la più diffusa in Europa, è responsabile della diffusione del virus West Nile, che nella maggior parte dei casi si presenta come una forma influenzale, ma può avere gravi conseguenze soprattutto sulla popolazione anziana. Il virus è presente in Italia da 15 anni e provoca periodiche epidemie, come nel 2022 in cui ha causato 37 decessi.

Come proteggersi: regole auree per adulti e bambini

Per ridurre il rischio l’Iss ricorda l’importanza di usare repellenti e indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto; usare zanzariere alle finestre; svuotare di frequente i contenitori con acqua stagnante e coprire quelli inamovibili; cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali e svuotare le piscinette per i bimbi quando non sono utilizzate. «Le zanzare sono attirate dagli zuccheri secreti con la sudorazione – spiega ai nostri microfoni il pediatra Gianfranco Trapani, referente per le Medicine Complementari nella Società Italiana di Pediatria (SIP) e per la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) – per cui è buona regola evitare di assumere o di somministrare ai bambini alimenti zuccherati, soprattutto quando si sa che si soggiornerà in ambienti a rischio di presenza di zanzare. È importante che gli indumenti coprano quante più zone del corpo possibile, e sarà bene quindi scegliere tessuti freschi come il lino e il cotone e optare per colori chiari, perché le zanzare sono attratte dai colori carichi e/o accesi. Tra i rimedi naturali – prosegue Trapani – esistono molti spray in commercio contenenti olii essenziali i cui profumi sono sgraditi alle zanzare, addirittura alcune acque di colonia hanno un effetto repellente e possono essere vaporizzate su abiti e lenzuola. Anche i granuli di Ledum Palustre – conclude – hanno una loro efficacia e possono essere somministrati tre/quattro volte al giorno, anche ai bambini». (sanitainformazione)

ANCORA OTTIME PRESTAZIONI PER L’ATLETICA SAN NICANDRO GARGANICO

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Anche se l’estate, in questo periodo è incerta e insicura, ad individuare la propria strada sono i ragazzi dell’Atletica Sannicandro Garganico che hanno bene in mente gli obbiettivi e la meta da raggiungere.

Il 18 giugno 2023 si sono svolti a Molfetta i campionati regionali categoria juniores dove, a rappresentare i colori della nostra associazione, c’era Antonio Pertosa che, con un ottima prestazione abbassando di 10 secondi il proprio personale, conquista con un terzo posto la medaglia di bronzo.

Il 22 Giugno a Bari si è svolto il trofeo Coni, un trofeo prestigioso organizzato per esaltare e promuovere le qualità della categoria ragazzi/e. Si tratta di una gara dove l’atleta deve competere su tre discipline e sulla somma dei punteggi ottenuti si forma la classifica.

Questa volta a rappresentare l’Atletica c’era Angelica Renzulli la nostra campionessa,5ª classificata migliorando di ben 180 punti i risultati ottenuti l’anno scorso.

Con la nostra scelta di aver puntato su di loro e la scuola di atletica, siamo sicuri che presto si uniranno altri ragazzi e ragazze in questa meravigliosa famiglia chiamata atletica. Per informazioni e iscrizioni chiamate il numero 3200204642 Bruno.

Anche il settore master sta crescendo, portando bellissimi risultati. Sabato 1° luglio si è disputato il 5° Trofeo Lucera Città d’Arte – Memorial Prof. Antonio Rinaldi, magistralmente organizzato dalla ASD Academy Lucera con un’ottima accoglienza riservata agli atleti partecipanti. Il percorso della gara, lungo 10,4 km, è stato tecnico, essendo caratterizzato da saliscendi e tre tipi di superficie, ossia asfalto, terra battuta nell’anfiteatro, poco fuori Lucera e le basole nella zona storica di Lucera. Inoltre il percorso, oltre alle zone citate in precedenza, ha toccato anche il territorio del Castello Svevo. Hanno preso parte alla gara più di 400 partecipanti tra atleti competitivi tesserati Fidal e quelli non competitivi.

La ASD Atletica San Nicandro Garganico ha visto la partecipazione di ben 5 atleti: Antonio Pertosa, Bruno Solimando, Michele Pio Di Leo, Leonardo Caruso, un gradito ritorno nelle gare e Matteo Ciavarella. Sono stati ottenuti due primi posti di categoria, con Antonio Pertosa 1°nella categoria AGM con un tempo di 42:15 e l’inossidabile Leonardo Caruso M80 in 1 ora e 12 minuti, confermando che si può fare sport a qualsiasi età, in modo salutare e genuino.

Ottime prestazioni del presidente Bruno Solimando con un tempo di 42:25, di Michele Pio Di Leo in 55:45 e del rientrante Matteo Ciavarella in 57:00. La gara è stata vinta da Raffaele Giovannelli della ASD International Security con un tempo di 32:52, seguito da Abdelkrim Boumalik della ASD Daunia Running in 34:32 e da Matteo Manuppelli della ASD Atletica Apricena in 35:03. La gara femminile è stata vinta da Raffaella Filannino della ASD Daunia Running con un tempo di 41:06, seguita da Catia Fusoni sempre della ASD Daunia Running in 42:06 e da Giulia Parisi della US Foggia Atletica Leggera in 42:20. Al termine delle premiazioni ha avuto luogo il pasta party, molto gradito dagli atleti partecipanti a questa riuscitissima manifestazione podistica.

L’ Atletica Sannicandro e tutto il direttivo ringrazia tutti gli atleti giovani, giovanissimi e meno giovani, anzi gli eterni giovanotti, per i risultati ottenuti e augura tante bellissime vittorie. Un ringraziamento va anche si nostri due collaboratori Gruppo Nardella Communications ed il gruppo D’Anello Costruzioni.

SAN NICANDRO, CONOSCIAMO MEGLIO LA NOSTRA CITTA’ (2^ PARTE)

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San Nicandro conserva, anche oggi, ancora intatta la sua configurazione di tipico centro montano incastrato in un paesaggio biblico che sembra rimasto intatto dei secoli. Le case, degradanti dolcente verso la vallata sottostante della Piana dei Pozzi, biancheggiano, linde ed ordinate, in una affascinante visione di architettura primitiva e mediterranea, ben conservatasi nel tempo. I rioni antichi, quali: Terravecchia (che è la parte più antica della cittadina), Brenna, San Nicandro nuovo, non sono stati minimamente violati dalle moderne costruzioni che hanno ingrandito il paese, ma che sono sorte fuori della cerchia antica. Molto intelligentemente si è evitato il triste spettacolo che va dilagando in alcuni preziosi centri del Gargano, dove, accanto a costruzioni di un certo valore artistico e monumentale, hanno innalzato moderne costruzioni che deturpano l’armonia paesaggistica dei vecchi centri.

La borgata Terravecchia fu costruita dal Longobardi dopo la loro sconfitta sul Garigliano. Essi eressero l’antica chiesa di San Giorgio ora pressocchè in ruderi, e, successivamente, un’altra chiesa ancora ben conservata in onore di Santa Maria SS di Costantinopoli. Indi, fuori le mura della borgata Terravecchia, costruirono l’attuale cattedrale dedicandola a Santa Maria del Borgo, denominazione restata immutata nel tempo. Dai due finestroni interni, posti in alto della facciata, si deduce l’originale stile gotico della cattedrale. E’ chiaro che i Longobardi costruirono le due chiese, dopo la loro conversione al cristianesimo ad opera del vescovo di Benevento. Del paganesimo longobardo vi è testimonianza in un mobile che ancor oggi, nella sacrestia, è adibito alla conservazione degli arredi sacri e dei paramenti. Esso reca un disegno raffigurante il serpente, simbolo adorato dai Longobardi nei loro riti pagani. Nel 793, accanto alla chiesa, i Longobardi fecero costruire l’attuale campanile, di recente fatto restaurare dall’arciprete don Vincenzo Palmieri, arricchito da un bassorilievo marmoreo raffigurante la Vergine Immacolata. Particolare degno di rilievo è quello della campana di questo campanile: essa, infatti, oltre che di bronzo, è stata fusa con gli ori e gli argenti delle fedeli famiglie di San Nicandro. Il suo suono è suggestivo e solenne si perde, come un potente inno sacro, nelle verdi vallate circostanti. Nell’interno della chiesa cinque doppie colonne quadrate sostengono l’ampia navata. In origine, però, tali colonne avevano forma cilindrica. Per ridare al tempio la sua suggestiva ed antica armonia architettonica occorrerebbe asportare i pannelli attuali che modificano e deturpano le originali colonne gotiche della chiesa. A sinistra di chi osserva l’altare maggiore, ricco di originali sculture, una colonna in pietra ricorda, con la sua epigrafe latina, il miracolo operato dal principe degli Angeli, San Michele, in occasione della pestilenza abbattutasi su San Nicandro. Dice l’epigrafe: “Devoto hanc populus costruxit coirde culumnam a peste ereptus michaelis ope sud d.d. silvestri de afflicto erato. A.D. 1681”, cioè: “Con cuore devoto il popolo, strappato alla peste per opera di Michele eresse questa colonna sotto Erato D’Afflitto di Silvestro. Anno del Signore 1681”. Tale prezioso cimelio è stato rinvenuto dall’arciprete Palmieri che ne ha intelligentemente curato la sistemazione nel luogo descritto.

A destra di chi guarda l’altare maggiore si trova una pregevole tela dell’antica scuola veneziana rappresentante l’Annunciazione alla Vergine. Il dipinto, ben conservato, è soffuso di tenero misticismo che ben si intona alla maestà solenne e raccolta della cattedrale. Usciti dalla chiesa ci si trova dinanzi all’ardito ed imponente castello svevo. Costruito al tempo di Federico II di Svezia, conserva ancora intatte le sue torri dagli spalti delle quali si ammira un paesaggio stupendo. A nord le isole Tremiti, soprastanti al lago Varano, spiccano luminose nell’azzurro del mare. Il paese sottostante, degrada dolcemente verso la Piana dei Pozzi nell’accecante candore delle sue bianche casette. Ad est le colline del Gargano, verdi e maestose, cingono la cittadina di una silvestre zona verde. Il castello, del 1200, è stato di recente restaurato; in antico esso veniva unito alla terra mediante il ponte levatoio e comunicava direttamente con la cattedrale per mezzo di un segreto passaggio sotterraneo. Attaccato ad esso si trova un antico palazzo di fattura cinquecentesca, dai caratteristici archi, soprastante l’arco di ingresso al rione Terravecchia. Esso, durante l’epoca baronale, era la sede dei Principi che governavano la città. Attualmente è stata dichiarato monumento nazionale. (continua)

Luigi Scocco

MATTEO BERARDI ANCORA SUL TETTO DEL MONDO

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30 giugno – 2 luglio, Blankemberge, Belgio.

Nella seconda tappa del Campionato Mondiale Offshore Endurance svoltasi nel weekend a Blankemberge in Belgio, il nostro Matteo Berardi, medico ortopedico Sannicandrese naturalizzato foggiano, in coppia con Christian Cesati, ha mostrato di nuovo i muscoli portando a casa l’ennesima vittoria.

Il sabato gli equipaggi entrano in acqua con un mare con onde di tre metri circa; allo start i nostri italiani sono secondi, ma riescono in breve a portarsi in testa e lì vi restano fino all’esposizione della bandiera rossa, che manda tutti ai box. Tutto da rifare, ma nonostante ci sia qualcosina ancora da sistemare Matteo e Christian sono pronti per la gara di domenica.

Il secondo giorno di gare però non inizia nel migliore dei modi per i nostri campioni, con uno dei motori a dare problemi. Tutto il Team Cesati Racing si dà da fare per sistemare il tutto, ed a pochi minuti dall’inizio di gara 2 riescono a mettere in acqua la barca. Sembrerebbe tutto finito, ma durante le fasi di schieramento prima della partenza l’Albatro 32 Race viene travolto da dietro e su un fianco dall’imbarcazione di uno degli avversari: fortunatamente il sistema Halo protegge i piloti, che se la cavano con un gran spavento e qualche piccolo danno sul fianco dello scafo; possono tirare un respiro di sollievo e concentrarsi sulla gara. Il mare è addirittura più mosso di quello del sabato, con onde di circa tre metri e mezzo. Allo start il duo italiano riesce a portarsi in testa sin dall’inizio, e col passare dei giri il vantaggio sui diretti avversari belgi aumenta sempre di più, consentendo di arrivare al traguardo in sicurezza (se così si può dire tenendo conto del mare che hanno dovuto affrontare).

Con questa vittoria Matteo e Christian aumentano il loro vantaggio in classifica generale, portandosi a +125 sui belgi in vista dell’ultimo appuntamento del Campionato del Mondo previsto ad Ottobre in concomitanza con la Centomiglia. Niente è deciso però con 800 punti ancora da assegnare. Nel frattempo Matteo e Christian saranno impegnati anche nel prologo della mitica Venezia-Montecarlo dal 20 al 23 Luglio, con arrivo al Porto Turistico di Rodi Garganico.

Un in bocca al lupo a Matteo, Christian e tutto il Team Cesati Racing da parte nostra.

SAN NICANDRO, MODIFICA ORARIO DI SERVIZIO E DI APERTURA AL PUBBLICO

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Gli orari di servizio degli uffici comunali di San Nicandro Garganico sono stati modificati ed è stato disposto quanto segue:

– con decorrenza dal 03/07/2023 fino al 03/09/2023 compreso, il seguente orario di servizio del personale amministrativo con rapporto di lavoro a tempo pieno e non inserito in piani di turnazione:

1) dal lunedì al venerdì: dalle ore 7,30 alle ore 14,06 e il martedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 18,30, fatta salva la flessibilità oraria; adeguando in tal senso anche l’orario di apertura al pubblico come segue: dal lunedì al venerdì: apertura alle ore 8:30 chiusura alle ore 11:30 e il martedì pomeriggio apertura alle ore 16:00 chiusura alle ore 18:00.

AD APRICENA I CANTORI DI CIVITATE IN CONCERTO: MUSICA, FOLKLORE E BUONUMORE

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Pizziche, quadriglie e tarantelle, per colorare l’estate apricenese, con i CANTORI DI CIVITATE IN CONCERTO. Tra gli eventi selezionati dal Comune per il cartellone estivo, una serata di Canti popolari, Danze etniche e Cultura locale.

Coordinati da Fernando e Matteo Longo, i Cantori di Civitate, formazione sempre più presente nelle nostre piazze, intratterrà il pubblico con voce, chitarra battente, organetto, basso, violino e percussioni, per un sound intramontabile, che ha fatto ballare e sognare intere generazioni.

E’ la Puglia che balla, ma è anche la Puglia che ricorda il suo passato, la tradizione contadina, recuperando un’impronta genuina e colorata, tipica delle feste di paese.

Ospite della serata il cantautore Nazario Tartaglione con Canzoni Cabaret, pillole di comicità e simpatia.

L’appuntamento è venerdì 7 luglio, dalle 21,00 in Piazza Campo dei Fiori, nel cuore della cittadina.

I DIVERSABILI E LA SFIDA DELL’INCLUSIONE SOCIALE CON IL PROGETTO “ALLA CORTE DI FEDERICO II”

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La mattina di sabato 1° luglio I Diversabili hanno accolto nel giardino dell’associazione (in piazza Murialdo) a Lucera numerosi bambini e ragazzi della città per condividere il progetto “Alla Corte di Federico II”, finanziato dall’avviso Bellezza e Legalità per una Puglia libera dalle mafie. Partito a giugno 2022 il progetto ha la finalità di favorire l’inclusione sociale, una sfida che l’Associazione I Diversabili ha scelto di abbracciare, con determinazione e gioia, sin dalla nascita nel 1992.

«Questo progetto rappresenta per noi un’altra sfida: dimostrare a tutti che la bellezza e la legalità sono tematiche trasversali, capaci di interessare anche le persone con disabilità» ha affermato Tina Ieluzzi, vicepresidente dell’Associazione, che ha aggiunto: «È un impegno importante, che ci ha permesso di incontrare realtà che non conoscevamo, rafforzando la rete sul territorio».

Il progetto “Alla Corte di Federico II” vanta, infatti, una ricca rete di partner composta da Comune di Lucera, Istituti comprensivi “Manzoni Radice” e “Tommasone Alighieri”, A.S.D. Polisportiva Juvenilia Scioscia, Coop. Sociale Paidos Onlus, Club Lucera Rotaract, Corale Santa Cecilia – Don E. Di Giovine, Pro Loco Lucera, Parrocchia Opera San Giuseppe, Corpo Volontario Intervento Pubblico e Protezione Civile e Apulia Arte, Turismo e Cultura.

Sette i percorsi laboratoriali attivati – pittura, ceramica, cioccolateria sociale, difesa personale, cucina, musica e teatro sociale – che hanno permesso ai ragazzi dell’associazione non solo di sviluppare e rafforzare competenze, ma anche di interagire con altri coetanei. Tutti i laboratori, infatti, hanno previsto la partecipazione dei ragazzi de I Diversabili insieme agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado, e ai giovani della Cooperativa Paidòs.

«Con il laboratorio di pittura i ragazzi hanno scoperto tecniche antiche, partendo dalla costruzione dei colori attraverso l’utilizzo del pigmento. Abbiamo poi realizzato delle tele che hanno come soggetto raffigurazioni medioevali prese da trattati», ha spiegato Cleonice Di Muro, docente di pittura e animatrice sociale presso l’associazione I Diversabili, che durante la mattinata ha coinvolto i bambini presenti nella realizzazione dei pastelli e dei colori a tempera.

Il maestro Lucio Gianfrancesco, che si occupa tutto l’anno del laboratorio di cioccolateria sociale, ha fatto sperimentare a bambini e adulti presenti la lavorazione della ceramica. «Durante il laboratorio abbiamo realizzato vasi, bicchieri, brocche in ceramica di epoca medioevale, oltre a pannelli composti da mattonelle in ceramica insieme a ben ottanta alunni dell’Istituto “Dante Alighieri”. Infine abbiamo fatto anche una visita guidata ad un laboratorio di ceramica professionale a Vinchiaturo, in provincia di Campobasso», ha raccontato Gianfrancesco.

E poi il laboratorio di difesa personale tenuto da Annita Scioscia, con la finalità di promuovere la pedagogia della corresponsabilità sociale attraverso il potenziamento del senso di comunità e della percezione del sé come cittadini attivi «per cercare di favorire integrazione e senso di appartenenza, che purtroppo non sono molto presenti tra i giovani di oggi», ha sottolineato la stessa Scioscia.

Presente alla mattinata l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Lucera Luigi Granieri, che si è sporcato le mani dipingendo insieme ai ragazzi e che ha affermato: «Quella de I Diversabili è una realtà che conosciamo bene: oggi abbiamo fatto un’esperienza bellissima!».

Ad arricchire il progetto “Alla Corte di Federico II” sono state le visite alla scoperta della città e dei suoi monumenti con Simone De Troia, guida turistica e vicepresidente dell’Archeoclub Lucera. «È stato interessante vedere come questi ragazzi ascoltano e apprendono, abbiamo parlato di bellezza e legalità attraverso la conoscenza e il rispetto dei monumenti, rafforzando il senso di appartenenza e l’identità territoriale», ha evidenziato De Troia.

Felici di partecipare a questa iniziativa sono stati anche i rappresentanti di Gens Capitanatae, associazione storico culturale che promuove la valorizzazione e la tutela del Patrimonio culturale, archeologico e monumentale della città di Lucera e della Capitanata. Per l’occasione hanno vestito i panni di diversi personaggi dell’epoca federiciana, tra cui una monaca, un saraceno, uno “scienziato” e un cavaliere, descrivendo il loro ruolo nella società del Duecento. «Ricostruiamo la vita quotidiana dell’epoca attraverso le fonti, per noi è importante leggere la letteratura scientifica, studiare i reperti», ha affermato Alessandro De Troia, presidente dell’associazione.

La mattinata si è conclusa, in un clima conviviale, con l’investitura dei ragazzi a cavalieri del Regno di Sicilia, con tanto di spada, scudo e attestato.

I Diversabili hanno dato appuntamento a settembre per presentare alla città i risultati dei laboratori di cucina, musica e teatro sociale.

CORSO DI FORMAZIONE PER L’ABILITAZIONE DI COADIUTORI AI PIANI DI CONTROLLO NUMERICO CINGHIALE NEL PARCO

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Si informa la cittadinanza che l’Ente Parco Nazionale del Gargano intende costituire l’Albo dei “Coadiutori ai piani di controllo della specie sus scrofa (cinghiale) nel Parco Nazionale del Gargano”, mediante l’attivazione di un corso di formazione specifico, a cui conseguiranno delle prove finali. A tal proposito ha indetto una selezione pubblica. Si allega bando.

cinghiali

 

ARTEMOVIMENTO IN CORSA: ANGELO DE PASQUALE AL 1° POSTO

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Week end appena passato di corse per i podisti di Artemovimento: sabato in 5 alla 10km Lucera “città d’arte” e due atleti domenica al campionato italiano “UISP” a Caposele (AV), Trail di km. 20  dove Angelo De Pasquale giunge 10° al traguardo  vincendo il 1° posto per la sua categoria in una gara di montagna con un alto dislivello. Complimenti al giovane Angelo dallo staff dei dirigenti e dal gruppo podistico di ARTEMOVIMENTO

E’ ARRIVATA L’ESTATE, IMPARIAMO A DIFENDERCI DALLE PUNTURE DI ZANZARE ED ALTRI INSETTI

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La prevenzione è basilare e grazie alla nostra accortezza ci tuteliamo al meglio.

Il caldo dell’estate preannuncia la sgradita presenza di fastidiosi insetti, vettori di malattie anche piuttosto gravi, pertanto essere a conoscenza degli eventuali rischi è di aiuto per proteggersi e per contrastarne la circolazione.

La campagna di comunicazione dell’ASL FG mira a informare e a sensibilizzare su come contrastare  la diffusione di zanzare, zecche  e altri insetti, tramite  consigli pratici e azioni correttive atte  ad evitare l’aumento della presenza di tali   insetti

Uno degli aspetti negativi del caldo estivo è l’arrivo degli insetti. Questi insetti, oltre a provocare fastidiose irritazioni, possono essere la causa di infezioni da non sottovalutare.

Ecco di seguito una lista di semplici accorgimenti e consigli per prevenire punture da insetti:

  • Utilizzare prodotti e/o dispositivi repellenti per insetti (unguenti, spray, spirali, lampade UV con “griglia” elettrica, zanzariere, …)
  • Evitare ristagni d’acqua, anche piccoli, in balconi, giardini e rimuovendo o svuotando ogni 2-3 giorni i contenitori di acqua stagnante.
  • Evitare zone boschive o con fitta boscaglia e, se necessario recarsi in quelle zone, è preferibile indossare pantaloni lunghi, maglie a maniche lunghe o utilizzare repellenti per insetti.
  • Limitare gli sport all’aria aperta in zone infestate, a causa dell’acido butirrico del sudore che attrae le zanzare.

Cosa fare in caso di MORSO O PUNTURA di un insetto?

Nel caso del morso di una zecca bisogna utilizzare una pinzetta per rimuoverla, cercando di evitare di “spezzarla” in due, poiché la parte che resta dentro la pelle, potrebbe causare dolore e infezioni.

Se si viene punti da un insetto, un trattamento tempestivo, quale l’applicazione di un impacco fresco o di ghiaccio, potrà alleviare il disagio e potrà contribuire a ridurre il gonfiore. In caso di punture pruriginose, possono essere utilizzate delle lozioni a base di calamina, o delle creme a base di idrocortisone oppure un antistaminico

 

SAN NICANDRO, CONOSCIAMO MEGLIO LA NOSTRA CITTA’ (1^ PARTE)

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La parola “Sannicandro” viene dal greco e vuol dire alla lettera “vittoria dell’uomo” (da NICHE’ – vittoria e ANER – dell’uomo). Nella terminologia dialettale del luogo si notano inoltre molti vocaboli perfettamente identici a quelli greci. Ad esempio “candr” – vaso è identico al greco XANDER – recipiente e quando qui si vuol dire “io vado da mia madre” si dice “vai accatta mamma” dove il termine dialettale “accata” deriva dalla preposizione greca KATA’ che è, appunto, un complemento di moto a luogo con significato di “giù, verso”. Da ciò deriva l’artica leggenda sul nome di San Nicandro Garganico, Eccola. Caduta Troia verso l’anno 1100 A.C. il leggendario Diomede, con alcuni compagni, abbandonò la patria e si diresse verso altri lidi, approdando infine alle incantevoli Tremiti. Durante il viaggio un guerriero geco cadde in mare al largo della contrada Torre Maletta (Mileto). L’uomo lottò contro gli elementi avversi ed, infine, quasi morente, fu scaraventato sul litorale garganico mentre i compagni seguitavano il loro estenuante tragitto verso le isole incantate dove Diomede avrebbe terminato la sua grande avventura, dando loro il suo nome: da lui, infatti, furono chiamate isole Diomedee. Il naufrago venne raccolto e amorosamente curato dai nativi di Montedelio o Montedevio, una piccola cittadina che sorgeva sulla collina omonima. Il naufrago era un giovane avvenente e forte, dai lineamenti puri, caratteristici della stirpe ellenica. Durante la degenza, però, egli pensava sempre ai cuoi compagni ed era fermamente deciso a raggiungerli, non appesa fosse stato in grado di affrontare il mare. “Chissà – pensava – se questa brava gente sarà in grado di fornirmi una qualsiasi piccola imbarcazione, purchè atta al tragitto”. Ma a Montedelio egli doveva rimanere per sempre perché il suo cuore venne legato dalla giovane e bella figlia del capo della comunità. Nelle incantevoli notti stellate del Gargano la voce della fanciulla cantava: “ANER dimentica la tua gente, io sono innamorata di te. Noi andremo su queste fiorite colline a danzare con le deità silvestri che popolano la contrada. Tu sarai il mio grande ANER ed insegnerai a me e alla mia gente la lingua e la saggezza ellenica. Non dovrai più, mio ANEL, affrontare l’amaro mare, né i venti marini morderanno le tue mani quando governerai i remi verso l’ignoto. Tu sarai vicino a me e la tua mano stringerà il manico del lucente aratro, qui, ai piedi della montagna garganica”.

Il greco sposò la fanciulla di Montedelio e, alla morte, del capo, venne eletto successore del suocero nel governo della gente di Montedelio. ANER era un uomo forte, leale e giusto. Disciplinò il suo popolo, educò la gente secondo i principi di giustizia del suo paese di origine, accese nei loro cuori l’amore ed il culto verso la grande madre terra, istruì i giovani nell’arte della guerra. Il che dette i suoi buoni frutti. Prima che ANER giungesse a Montedelio, gli abitanti di Uria erano soliti assalire, depredare, saccheggiare la città, Ma, quando all’ennesimo saccheggio, trovarono un’accanita resistenza loro opposta alle agguerrite schiere del nuovo capo di Montedelio, rimasero assai impressionati dal valore e dalla tecnica di quegli uomini che, nelle precedenti incursioni, non avevano accennato al benchè minimo tentativo di difesa. Gli assalitori furono tutti vinti ed uccisi e nessuno di loro potè tornare ad Uria a riferire la strage avvenuta a Montedelio. ANER però, che era un uomo assai saggio, inviò quattro ambasciatori ad Uria e riferire sull’accaduto. Gli uriani sgomenti e preoccupati decisero di accogliere come alleati quegli uomini che avevano saputo trovare nella vittoria armata la sicurezza della propria terra. Ed ANER acconsentì ad allearsi con Uria. Secondo logica egli deduceva che, quando non si può completamente annientare il nemico, è bene farselo alleato.

A distanzi di millenni un proverbio sannicandrese esprime tale concetto, oggi attuale più che mai: “Quann a un n’ lu pù ‘ccid, t’ l’ada fa cumpar” (in italiano: Quando ad uno non lo puoi uccidere te lo devi far compare).

Questa è la leggenda, ma l’origine e la provenienza degli abitanti di San Nicandro dalla stirpe greca si notano ancora nella purezza dei lineamenti e nelle tradizioni popolari. Infatti, i riti, le usanze, le abitudini di questa gente si differenziano in modo evidente da quelle degli abitanti dei centri garganici viciniori. Un esempio tipico della derivazione greca lo troviamo nel rito funebre. Quando qualcuno muore a San Nicandro i familiari piangono sul suo cadavere con gli stessi genti e gli stessi lamenti delle prediche elleniche. Il canto funebre non viene intonato in nessun altro paese del Gargano, ma è di una tragica potenza che afferra anche il forestiero. Come testimonianza della origine greca del paese i lucenti aratri che smuovono la terra, portano spesso alla luce monete greche, anfore, utensili in coccio e numerosi altri oggetti che confermano l’arrivo e la permanenza in questi luoghi di popolazioni greche. (Continua)

Luigi Scocco

CASA SOLLIEVO, IDENTIFICATO IL PRIMO MARCATORE GENETICO PER LA GRAVITA’ DELLA SCLEROSI MULTIPLA

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Grazie ad uno studio internazionale al quale ha preso parte anche l’IRCCS Casa Sollievo si aprono nuovi orizzonti ai trattamenti per la disabilità a lungo termine

Uno studio multicentrico internazionale, a cui hanno collaborato in Italia l’Università del Piemonte Orientale, l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, l’Università degli Studi di Milano, la Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza e l’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, condotto su oltre 22.000 persone con sclerosi multipla (SM) ha scoperto la prima variante genetica associata a una progressione più rapida della malattia, che nel tempo può privare i pazienti della loro mobilità e indipendenza.

La sclerosi multipla è il risultato dell’azione del sistema immunitario che attacca erroneamente il cervello e il midollo spinale provocando riacutizzazioni dei sintomi (ricadute) e degenerazione a lungo termine (progressione) accumulando disabilità. Nonostante lo sviluppo di trattamenti efficaci per le ricadute, nessuno può tuttavia prevenire in modo affidabile l’accumulo di disabilità.

Il lavoro è stato il risultato di un’ampia collaborazione internazionale di oltre 70 istituzioni di tutto il mondo, guidate da ricercatori dell’University of California San Francisco (USA) e dell’Università di Cambridge (Regno Unito) i cui risultati, pubblicati sulla rivista Nature.

Una rinnovata attenzione al sistema nervoso

Per lo studio, due grandi consorzi di ricerca sulla Sclerosi Multipla (l’International Multiple Sclerosis Genetics Consortium (IMSGC) e il MultipleMS Consortium) hanno unito le loro forze consentendo ai ricercatori di tutto il mondo di mettere in comune le risorse necessarie per iniziare a identificare i fattori genetici che influenzano l’andamento clinico della malattia.

In Italia la ricerca è stata coordinata da Sandra D’Alfonso, docente di Genetica medica presso il Dipartimento di Scienze della salute dell’Università del Piemonte Orientale, in collaborazione con Maurizio Leone neurologo ricercatore in staff alla Direzione Scientifica della Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (FG) e coordinatore di PROGEMUS (network italiano di centri SM), Filippo Martinelli Boneschi docente presso dell’Università degliStudi di Milano e Federica Esposito responsabile del laboratorio di Genetica Umana delle Malattie Neurologiche presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

Precedenti studi avevano dimostrato che la suscettibilità o il rischio di SM deriva in gran parte da disfunzioni del sistema immunitario e alcune di queste disfunzioni possono essere trattate, rallentando la malattia. Ma «questi fattori di rischio non spiegano perché, a dieci anni dalla diagnosi, alcune persone con la SM siano sulla sedia a rotelle mentre altri continuino a correre maratone», ha spiegato Baranzini, professore di neurologia presso l’UCSF e co-autore senior dello studio.

Dopo aver setacciato oltre sette milioni di varianti genetiche, i ricercatori ne hanno trovata una associata a una progressione più rapida della malattia. La variante si trova tra due geni senza precedente associazione alla SM: uno coinvolto nella riparazione delle cellule danneggiate, l’altro aiuta a controllare le infezioni virali.

I risultati di questo studio costituiscono i primi indizi per affrontare la componente del sistema nervoso della SM e suggeriscono che la resilienza e la riparazione nel sistema nervoso determinano il corso della progressione della malattia.

I ricercatori italiani coinvolti nello studio sottolineano come «questo lavoro rappresenta un’importante svolta nell’ambito della medicina di precisione, in quanto potrebbe, per esempio, portare all’uso di terapie più aggressive sin dall’inizio in quei soggetti portatori di varianti genetiche sfavorevoli per la progressione. Inoltre, la conoscenza di questa variante e dei due geni in prossimità della variante potrebbe permettere di sviluppare nuovi farmaci che agiscano sul meccanismo d’azione di questi due geni e rallentino la progressione della malattia».

ORSARA, CORSO GRATUITO DI DIZIONE E LABORATORIO TEATRALE

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Un corso gratuito di dizione e laboratorio teatrale, 6 giornate e 24 ore complessive di lezioni tenute dalla docente Simona Ianigro: si tratta della nuova iniziativa della Community Library ALI di Orsara di Puglia. Le lezioni si terranno da lunedì 3 luglio, poi il 5, 6, 10, 12 e 13 luglio. Si svolgeranno dalle ore 16 alle ore 20 negli ampi spazi del Centro Polifunzionale di via Di Vittorio. Il corso è adatto sia ai principianti che ai professionisti. Lunedì 3 luglio, la prima lezione sarà incentrata su “elementi di dizione fonetica” e “training fisico ed emotivo”. Mercoledì 5 luglio, oltre alla fonetica, sarà trattato il “movimento scenico”. Giovedì 6 luglio, invece, saranno approfonditi la “articolazione” e la tecnica dell’attore. Nelle lezioni dei giorni a seguire, lezioni su lettura espressiva, voce e respirazione, esercitazioni in scena.

Giovedì 6 luglio, alle ore 18 in aula consiliare, la Community Library sarà nuovamente protagonista con la presentazione di un importante volume del professore Antonio Anzivino, “Le epidemie ad Orsara, tra storia e medicina”. Il libro indaga sulle epidemie tra Settecento e Ottocento, mettendo in evidenza le risposte sociali a situazioni che segnarono la vita di molte persone, anche nel paese dell’Orsa oltre che in più parti d’Italia e del mondo. Interverranno Concetta Terlizzi, delegato comunale a Eventi e Cultura; il sindaco Mario Simonelli, il medico Salvatore Monaco e, naturalmente, l’autore del volume Antonio Anzivino. La Community Library di Orsara si chiama ALI, Angels Library, in riferimento a San Michele Arcangelo, patrono del paese. É attiva da maggio 2023 e, in meno di tre mesi, si è già fatta promotrice di diverse iniziative, con numerosi incontri e presentazioni di libri. Uno studio di registrazione, la disponibilità di poter consultare un ricco catalogo di produzioni musicali, corsi e laboratori per imparare a utilizzare attrezzature analogiche come i vinili: tutto questo, e molto altro ancora, è la nuova Biblioteca di Comunità di Orsara di Puglia, allestita all’interno di Palazzo Varo, nel cuore del centro storico orsarese.  Nel 2017 il Comune di Orsara di Puglia presentò il progetto Community Library nell’ambito dell’Avviso: “Bando SMART – IN PUGLIA “Community Library, Biblioteca di Comunità: essenza di territorio, innovazione, comprensione nel segno del libro e della conoscenza” (P.O.R. Puglia FESR – FSE2014/2020, Asse VI – Azione 6.7)”. Il finanziamento ottenuto ha consentito, oltre che alla ristrutturazione dello storico Palazzo Varo, l’articolazione di nuovi servizi, il rinnovamento del patrimonio librario, e infine la realizzazione di una nuova Biblioteca 2.0. Le attività della Biblioteca di Comunità sono coordinate dall’Associazione Culturale e Turistica “Orsa Maggiore”, attiva dal 2015, con un’esperienza polivalente nelle iniziative socio-culturali. L’Associazione avrà al suo fianco l’esperienza della delegata a Eventi e Cultura, Concetta Terlizzi. Il contributo di Orsa Maggiore sarà quello di promuovere il ruolo di mediatore culturale della Community Library A.LI., creando punti di incontro e condivisione per la crescita culturale.

EDITORIALE DELLA DOMENICA. PER UNA CITTA’ CHE CAMBIA SERVE UNA ALLEANZA CON I CITTADINI

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Con il mese di luglio si entra pienamente nella stagione estiva. Infatti sono stati già predisposti i pullman per Torre Mileto, le parrocchie hanno programmato i campi estivi per i bambini ed anche gli anziani hanno iniziato il consueto soggiorno a Torre Mileto.

San Nicandro cambia il volto durante l’estate. Si vede più gente in giro per le strade, comincia il rientro estivo per gli emigranti, iniziano gli eventi dell’Estate Sannicandrese per poi tornare ad una certa normalità agli inizi del mese di settembre.

E’ questo il momento propizio per il lancio di un patto educativo tra tutti i sannicandresi, un’alleanza anche fra generazioni diverse per la costruzione di brand per la nostra cittadina, per una comunità accogliente, per la eliminazione del degrado, per una cittadina più vivibile.

Tutto questo deve essere condiviso non solo dall’amministrazione comunale in carica ma, soprattutto, dalla partecipazione di tutti i sannicandresi perché far parte di una comunità non è un diritto ma un dovere su cui si fonda l’essere cittadini di San Nicandro. Nessuno può essere esentato da questo compito in quanto da soli si può andare anche veloce, ma tutti insieme si va lontano.

Ma come attuare questa alleanza educativa e questo patto di crescita collettiva? Dai comportamenti individuali dei cittadini uniti dall’azione di responsabilità del governo cittadino.

Se si vuole una città più pulita e più accogliente, tutti devono fare la propria parte. Infatti una città pulita è il biglietto da visita di una comunità: la continua pulizia dei quartieri e del centro storico dove si svolgeranno tantissime iniziative, la regolamentazione del traffico estivo è importante come anche il problema dei parcheggi, la gestione delle attività di intrattenimento di impatto con il centro abitato secondo orari regolamentati sia per quanto alle emissioni sonore e sia per quanto alla somministrazione di cibo e bevande al tavolo, la qualità degli eventi proposti, l’accoglienza dei visitatori, il rispetto dei luoghi. Insomma, superare il senso di estraneità esistente tra cittadini e la città in quanto tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, insieme, perché nessun cittadino o ospite della nostra cittadina deve sentirsi escluso dai diritti e dai doveri.

Sarà, infine, necessario avviare anche un percorso condiviso per definire il “brand” San Nicandro – Torre Mileto, inteso come la combinazione di diversi elementi che funzionano come segno distintivo e identificativo del territorio. Un lavoro di unione culturale e amministrativa per gettare le basi del futuro del territorio di San Nicandro.

Il Direttore

 

ESTATE SANNICANDRESE 2023 – GLI EVENTI DI OGGI

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Ecco gli eventi organizzati dall’Estate Sannicandrese per oggi 2 luglio.

Ore 20:30 – Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Concerto con la partecipazione dell’Hathor Trio: Michele Solimando (pianoforte), Michele Trematore (violino), Michela Celozzi (violoncello), Catia Palermo (soprano).

I NO CHE NON SAPPIAMO PIU’ DIRE

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Troppi sì per indifferenza, comodità, opportunismo. Eppure il no, quando è motivato, esprime autorevolezza e capacità di rinuncia

IMPORTANZA DI DIRE NO

Quanto è potente il no. E quanti sprechi sono legati al sì, detto con troppa facilità, quasi con un’abitudine compulsiva. Come se tutto nella vita diventasse più facile grazie alla nostra arrendevelozza. Mentre è vero il contrario: è il no pronunciato nei modi e nei momenti giusti, che contiene un potere vero, tale da consentirci di migliorare la nostra qualità della vita.

Vi propongo un piccolo test. Ricostruite nella vostra memoria le ultime volte che avete detto sì, senza troppa convinzione: scoprirete che non sono poche. Siamo ormai abituati, per indifferenza, per abitudine, per comodità, per scarsa autostima, a pronunciare questa parola, sì, con eccessiva frequenza e perfino in modo automatico.

IMPARARE A DIRE NO

In famiglia i figli fanno capricci e ci chiedono cose esagerate? Sì, tanto passerà. Sul lavoro il capo blatera invocando più efficienza, più risultati, più impegno, e magari risposte alle mail h24? Sì, meglio non mettersi contro il capo. Gli amici confondono la nostra disponibilità con la remissività, ci trattano come un cestino e ci invadono con le loro lamentale, i loro guai, le loro spesso inesistenti piccole e grandi seccature? Sì, pieghiamoci ad ascoltare e ad assorbire, in fondo è un dovere dell’amicizia (chi lo ha detto, poi non si sa…).

Potrei andare avanti con quella che è stata definita “la cultura tossica del sì”. Un misto di debolezza e di indolenza. Uno spreco enorme all’interno della nostra vita quotidiana. E questo per il fatto che il no, quando è motivato e non è soltanto un attimo di rifiuto, fa crescere la nostra autorevolezza e il rispetto che meritiamo. Un no educato, certo, gentile, ma fermo: il segno della nostra forza e della nostra capacità di rinunciare.

SAPERE DIRE NO

Il potere del no è anche quello di dare una gerarchia e un senso alle cose che facciamo. E quindi non sprecare tempo, energie, sentimenti, sbattendosi sempre e comunque, alla rincorsa di un sì ecumenico quanto vuoto. Infine, dire no, come recitano il titolo di un libro americano (Il potere del no di James Altucher e Claudia Azula Altucher, edizioni My Life) e una serie di lezioni ad Harvard, è un piccolo gesto, ma con una potenza enorme. La potenza che ci avvicina al benessere ed a una migliore qualità della vita. (nonsprecare)

POMODORO, IL RE DELLA DIETA MEDITERRANEA

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Tipico ortaggio estivo, deve il suo colore rosso alla presenza del “Licopene”, un carotenoide che protegge le membrane cellulari ed è attivo contro le malattie cardiovascolari

Il pomodoro è l’ortaggio tipico della dieta mediterranea e dei suoi numerosi piatti salutisti.

Deve il suo colore rosso al licopene, una sostanza carotenoide.

Si trova solo in pochissimi tipi di frutta e verdura e il pomodoro è quello che ne contiene di più.

È un grande antiossidante e si è visto che le diete addizionate di succo di pomodoro aumentano le difese organiche. C’è una correlazione tra il consumo di pomodori freschi e bassi livelli di grassi perossidati nelle colesterolo LDL, cioè nel colesterolo “cattivo”, che sono appunto gli indicatori del grande stress ossidativo, quello che porta le cellule a invecchiare molto precocemente.

Il licopene protegge le membrane cellulari ed è attivo contro le malattie cardiovascolari. Sia l’esofago che lo stomaco risentono positivamente di questa protezione. Inoltre è anche un potente antiossidante e ha una funzione antietà.

Un etto di pomodori fornisce solamente 20 calorie e contiene una grandissima quantità di acqua (il 94%) con tracce di proteine e grassi e un po’ di buoni zuccheri (il 3,5%) e un po’ di buona fibra vegetale che aiuta l’intestino ad essere regolare.

Fornisce, inoltre, un’ottima dose di Vitamina C, quasi un terzo del fabbisogno giornaliero, di Potassio e pochissimo Sodio, per cui è ideale non solo per quei maschi che soffrono di prostata, ma anche per tutti coloro che soffrono di cuore.

Il pomodoro crudo va gustato, in insalata, solo quando è al punto giusto di maturazione, perchè appartenendo alle Solanacee, se introdotto ancora verde, può contenere la solanina un alcaloide tossico alla salute umana; inoltre quando è verde contiene meno Vitamina C e meno licopene. Il pomodoro acerbo è, inoltre più ricco di acido ossalico, che può favorire la formazione di calcoli renali di ossalato di calcio.

Giorgio e Cinzia Myriam Calabrese

GUARDIA MEDICA TURISTICA A TORRE MILETO

Una bella notizia per i vacanzieri di Torre Mileto. Parte da oggi 1° luglio il servizio di guardia medica turistica a Torre Mileto. Il servizio terminerà il 15 settembre prossimo.

Le prestazioni osserveranno il seguente orario: 8:00 – 14:00 e  14:00 – 20:00.

SAN NICANDRO, COSTITUITA COMMISSIONE COMUNALE ABITI STORICI DEI COSTUMI TRADIZIONALI PACCHIANA E PASTORE

Gli abiti storici rappresentano un patrimonio culturale, che mostra e insegna il cammino della storia, delle tradizioni e dei costumi locali. Gli abiti storici rappresentano il territorio esprimendo usi ed abitudini del popolo e la volontà di quest’ultimo di conservare nel tempo i valori e l’identità.

Ecco la motivazione del disegno di legge presentata dalla senatrice Annamaria Fallucchi che ha condiviso l’idea di conservare e tutelare la nostra tradizione e che è stata presentata in una conferenza stampa a Palazzo Fioritto nella scorsa primavera.

L’amministrazione si è ora attivata ed ha costituito una “Commissione Comunale Abiti Storici” per la definizione di un Disciplinare d’uso dei costumi tradizionali della Pacchiana e del Pastore così composto:

  1. Presidente: Sindaco Matteo Vocale;
  2. Membri di diritto:

– Assessore alle Politiche Culturali, Storia locale e Tradizioni, Arcangela Tardio;

– Responsabile III Settore “Servizi al Cittadino”, dott. Rocco Frascaria;

– Direttore Centro Studi Storici e Demiologici, prof. Michele Grana;

– Responsabile Ufficio Cultura e Biblioteca, Vincenzo Civitavecchia (con funzioni segretario);

  1. Rappresentante Consiglio Comunale: Cons. Comunale arch. Silvana Di Lella;
  2. Esperta in costumi e moda: prof. Anna Giagnorio;
  3. Esperti storia locale e tradizioni:

– prof. Giuseppe De Cato;

– prof. Gianni Manduzio;

– Giuseppe Basile;

  1. Parrucchiera acconciatrice: Rosanna Soccio;
  2. Mastro orafo: Pier David Lombardi;
  3. Sarti/Esperti sartoria:

– Costantino Macchietta;

– Incoronata Bianchini;

– Antonietta Regolo;

  1. Esperto antichità locali: Costantino Borazio.