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EDITORIALE DELLA DOMENICA. BUON ANNO A…

Buon anno alla nuova amministrazione comunale affinchè delinei un progetto di futuro che, negli anni, è sempre mancato nella programmazione amministrativa e che tracci le linee guida di come far decollare il nostro territorio in ambito economico, turistico e culturale.

Buon anno, affinchè contribuiscano al benessere e alla ricerca delle soluzioni per San Nicandro, a tutti i partiti politici per un lavoro di serie proposte utili al governo cittadino.

Buon anno a tutte le associazioni cittadine affinchè continuino ad impegnarsi per promuovere il territorio insieme alla costituzione di una Consulta delle Associazioni per uno scambio continuo di informazioni e di idee progettuali per lo sviluppo turistico e locale.

Buon anno ai giovani affinchè non perdano la fiducia né in se stessi e né nella società in cui vivono perché la speranza di un giorno migliore sia più forte della tristezza di giorni inutili.

Buon anno alle parrocchie che quotidianamente vivono situazioni di vicinanza a chi ne ha bisogno, a coloro che sono nelle condizioni più disagiate e che sembrano dimenticati anche da Dio; un aiuto, anche alimentare, può rendere la giornata di costoro molto meno triste.

Buon anno a tutta l’imprenditoria locale affinchè costruisca ponti con altre imprenditorie entrando in circuiti ove la nostra produzione sia valorizzata anche con tutela di marchi; agli operatori turistici un invito alla programmazione annuale per un inserimento concreto nel distretto turistico del Gargano in collaborazione con la Regione Puglia.

Buon anno a tutti i sannicandresi che aspettano risposte dalla politica che tardano sempre ad arrivare affinchè le stesse sappiano interpretare i bisogni di tutta la cittadinanza.

Buon anno alla nostra città nella speranza che il 2019 sia la svolta verso il sogno collettivo di una San Nicandro migliore dove i valori umani non siano trascurati, dove prevalga l’interesse comune, dove la concretezza del fare sia più forte delle contrapposizioni e dei personalismi e dove l’intera comunità si ritrova ed esca dall’isolamento culturale ed economico in cui è stata trascinata nel corso degli anni.

Il Direttore

VILLAGGIO DI BABBO NATALE, BRINDISI DI FINE ANNO E BORGO INFUOCATO

Questi gli eventi natalizi del 30 dicembre 2019:

ore 16:30, apertura del Villaggio di Babbo Natale

ore 17:00, fiaccolata con Babbo Natale e gli Elfi con partenza da Piazza Domenico Fioritto

ore 17:30, accensione di fiaccole e fuochi nel Borgo Antico

ore 18:00, esibizione “Danza del Fuoco” a cura di Francesca Del Bianco

ore 18:30, “Fire Christmas Show” direttamente da Italia’s Got Talent. Il “NABIBBA” fachiro, mangiafuoco, bolle di fuoco, trampolieri me giocolieri di fuoco

ore 20:00, spettacolo pirotecnico luminoso “Casa di Babbo Natale in fiamme”.

“ARIA SONORA DANZE POPOLARI” CON I “PRAPATAPUMPA FOLK” OGGI IN TERRA D’ABRUZZO

Oggi, il gruppo “Aria Sonora Danze Popolari” di San Nicandro condotto da Antonio Russo, quale bassista del gruppo di musica popolare di collaborazione, sarà in gara, per la finale, con i “Prapatapumpa Folk” di Apricena alla Finale del “Folk Contest International” presso il Teatro Comunale di Teramo.

A Città sant’Angelo, in terra d’Abruzzo, i due gruppi rappresenteranno, in esclusiva per la seconda volta, la nostra città, il nostro Gargano, la nostra Provincia di Foggia per la regione Puglia per questo “Festival del Saltarello” con le tarantelle garganiche e l’opera del cantastorie Matteo Salvatore.

Un grande in bocca al lupo a Tonino e al suo gruppo per l’impegno nella tradizione canora e di danza con cui ottiene risultati eccellenti nelle varie manifestazioni dando prova di professionalità e di profonda dedizione per il suo territorio.

Ecco come si presenta “Aria Sonora”

Finalizza la propria attività alla promozione e diffusione delle danze tradizionali tipiche del proprio territorio.

Il gruppo di ballo ARIA SONORA Danze Popolari, appartiene all’Associazione Culturale Musicale “DIAPASON “presieduta da Antonio Russo, con sede operativa in San Nicandro Garganico (Foggia), affiliata alla FITP-Federazione Italiana Tradizioni Popolari.

Il gruppo nasce nell’ottobre 2013 nell’ambito del Progetto denominato Aria Sonora, che ne conserva il nome del gruppo, su iniziativa del maestro Antonio Russo e da ballatori formati ed accomunati per la passione e l’amore per il proprio territorio, con l’intento di promuovere, valorizzare e diffondere la cultura della danza tradizionale del promontorio garganico e dell’intero territorio pugliese. Conduce un attenta ricerca volta alla riscoperta delle antiche tradizioni locali, che riuniscono intorno a sé, il loro paese con quelli limitrofi, arricchendo al gruppo musico-danzante i valori dei suoni, dei canti e delle tarantelle dell’intera Capitanata e della conoscenza di altre danze del Centro Sud Italia, le più rappresentative salentine e partenopee, il tutto riunito in un’unica rielaborazione moderna, nel pieno rispetto delle tecniche ed esecuzioni di origine.  Il Gruppo di ballo, oltre alla collaborazione con i Prapatapumpa Folk di Apricena e dei Cantori di Civitate di San Paolo di Civitate, ha partecipato ai grandi eventi del promontorio garganico, al “Raduno dei Suonatori di Tarantella” in Monte Sant’Angelo e in tour,  poi come Corpo di ballo “La Montagna del Sole” Progetto Carpino Folk Festival presso Parco della Musica a Roma con l’Etnomusicologo Prof. Salvatore Villani, Cantori di Carpino  & l’Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna. Ha eseguito interventi danzanti con artisti come Eugenio Bennato e Cantori di Carpino. Nel 2015 hanno preso parte dell’Orchestra Etnica del Gargano partecipando nel 2016 alla tappa itinerante della “Notte della Taranta” a Lecce e nel 2017 al mini tour nelle Isole Eolie. Dal 2016 viene prescelto come Corpo di ballo della I Edizione della “Serenata alla Tarantella” in Vieste e riconfermato per le Edizioni 2017 e 2018. Nell’anno 2018 insieme ai Cantori di Civitate collaborano attraverso un progetto scolastico con ipartenopee, il tutto riunito in un’unica rielaborazione moderna, nel pieno rispetto delle tecniche ed esecuzioni di origine.  Il Gruppo di ballo, oltre alla collaborazione con i Prapatapumpa Folk di Apricena e dei Cantori di Civitate di San Paolo di Civitate, ha partecipato ai grandi eventi del promontorio garganico, al “Raduno dei Suonatori di Tarantella” in Monte Sant’Angelo e in tour,  poi come Corpo di ballo “La Montagna del Sole” Progetto Carpino Folk Festival presso Parco della Musica a Roma con l’Etnomusicologo Prof. Salvatore Villani, Cantori di Carpino  & l’Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna. Ha eseguito interventi danzanti con artisti come Eugenio Bennato e Cantori di Carpino. Nel 2015 hanno preso parte dell’Orchestra Etnica del Gargano partecipando nel 2016 alla tappa itinerante della “Notte della Taranta” a Lecce e nel 2017 al mini tour nelle Isole Eolie. Dal 2016 viene prescelto come Corpo di ballo della I Edizione della “Serenata alla Tarantella” in Vieste e riconfermato per le Edizioni 2017 e 2018. Nell’anno 2018 insieme ai Cantori di Civitate collaborano attraverso un progetto scolastico con i “Poeti del Gargano” ed i “Poeti della Capitanata” a cura del Presidente Franco Ferrara.

ll gruppo è composto dal M° Antonio Russo (Direttore Artistico) Costantina Coco, Concetta D’Andrea, Antonia Scarabino, Simona Russo, Marianna Santucci, Antonio Murano, Paola Mastrovalerio, Costantina Giordano, AlyssaPia Murano.

I PRAPATAPUMPA FOLK… Sinonimo di amore per il folklore e per la tradizione pugliese, propone Ballate di Matteo Salvatore, Tarantelle Garganiche, Tammurriate e Pizziche Salentine. E’ composto dal Presidente Giuseppe Coco (flauto dolce, tromba e armonica) dal M° Barbara Cocciardi (voce e chitarra) Alfonso De Costanzo (tamburi a cornice) Antonio Russo (basso acustico) Vincenzo Carfagna (fisarmonica) Andrea Viggiani (voce e castagnole)

 

BOTTI DI CAPODANNO, LE INFORMAZIONI SUI FUOCHI D’ARTIFICIO PER UN DIVERTIMENTO SICURO

Le cronache degli ultimi anni riportano, in prossimità dei festeggiamenti natalizi e di fine anno, incidenti legati all’utilizzo degli artifizi da divertimento, a causa di un uso improprio o della vendita illegale di tali prodotti.
Anche quest’anno l’Anci ha indirizzato ai Comuni italiani una lettera ponendo particolare attenzione alle misure di contrasto alla vendita di prodotti contraffatti e, più in generale, al contrasto al mercato illegale dei botti. Tale azione si inserisce nell’ambito di un approccio complessivo al fenomeno finalizzato alla riduzione del rischio per un uso improprio.

I Comuni italiani hanno cercato di concentrare l’attenzione dei cittadini sul tema, ciascuno secondo la propria sensibilità, anche prevedendo correttamente la materia nei Regolamenti comunali, con l’obiettivo di assicurare maggiori livelli di sicurezza nelle città ed evitare il possibile utilizzo degli articoli pirotecnici da parte di minori nonché l’utilizzo improprio da parte di coloro che non conoscono la pericolosità di alcune tipologie di prodotti la cui vendita non è libera ma richiede il possesso di specifici requisiti.

Su questa base l’Associazione intende proseguire il dialogo con gli operatori del settore e con le associazioni animaliste, per diffondere un utilizzo consapevole dei fuochi d’artificio, con prodotti legali, e rispettosi delle persone, degli animali e dell’ambiente per un divertimento sicuro.

IN ALLEGATO: L’OPUSCOLO “PER UN DIVERTIMENTO SICURO”

Per un divertimento sicuro

POLIZIA DI STATO, NELLA GIORNATA DELLA SICUREZZA CONTROLLI SU TUTTO IL TERRITORIO

Nella giornata del 28 dicembre u.s., nell’ambito della “Giornata della Sicurezza” , prevista con ordinanza del Questore di Foggia, diretta ad intensificare i controlli nel periodo natalizio, al fine di prevenire e contrastare ogni forma di illegalità a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è stato svolto sul territorio dell’intera provincia, un servizio straordinario di controllo del territorio e di polizia giudiziaria che ha coinvolto Agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti, dei Reparti Prevenzione Crimine, della Polizia Ferroviaria e della Polizia Stradale. Il servizio ha visto altresì impegnati gli Agenti della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile che hanno effettuato controlli agli arrestati domiciliari, nonché Agenti della D.I.G.O.S. per i controlli di specifica competenza: controlli sedi ultras, controllo ad un luogo di culto islamico, controlli a sedi di partiti politici.
Il servizio che si è svolto su tutto il territorio della provincia, coinvolgendo tutte le componenti operative della Polizia di Stato operanti in Foggia e nei Commissariati di P.S. di Manfredonia, Cerignola, San Severo e Lucera ha visto impiegati nr. 142 Agenti della Polizia di Stato e nr. 58 pattuglie.
Si rendono noti i risultati conseguiti:
Persone controllate: 624
Posti di blocco e posti di controllo: 26
Veicoli controllati: 244
Persone accompagnate in Ufficio: 1
Controlli arrestati domiciliari: 54
Posti di controllo: 5
Contestazioni al C. di S. : 30
Persone indagate in stato di libertà: 2
Perquisizione locale: 9
Esercizi pubblici controllati: 3
Persone arrestate: 3
Sequestri amministrativi: 3
Sequestri penali 2
Veicoli sequestrati :3
Veicoli rubati e rinvenuti:2
Notificati nr. 2 provvedimenti a due cittadini stranieri
Notificati 3 biglietti d’invito a cittadini comunitari.
Nel corso del servizio sono state inoltre tratte in arresto tre persone di cui, due a Foggia ed uno a Cerignola.
A Foggia Agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Foggia – Gruppo Falchi, durante il controllo ad un arrestato domiciliare hanno tratto in arresto in flagranza di reato, C. L. classe 1995 foggiano, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini spaccio. Il predetto è stato trovato in possesso presso la propria abitazione di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso di gr. 16 circa. Un bilancino di precisione, 800 euro verosimile provento di attività di spaccio.
Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro, mentre l’arrestato è stato associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
A Foggia Agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Immigrazione hanno tratto in arresto O. J. O., classe 1998 nigeriano, titolare di permesso di soggiorno scaduto, per danneggiamento aggravato, resistenza, minacce e oltraggio a Pubblico Ufficiale. Lo straniero sferrando calci e pugni, danneggiava una porta di vetro dell’ufficio volanti e minacciava gli Agenti. Il predetto andava in escandescenze perché pretendeva la consegna del permesso di soggiorno, pur non essendo ieri il giorno prefissato per il ritiro. Dopo le formalità di rito l’arrestato veniva accompagnato presso la casa Circondariale di Foggia.
A Cerignola Agenti del Commissariato di P.S. di Cerignola hanno tratto in arresto in flagranza di reato C. M., classe 2000, Cerignolano, per tentato furto aggravato di autovettura in concorso con persone rimaste ignote. Nella circostanza venivano sequestrati gli attrezzi atti allo scasso utilizzati dai malfattori.
Dopo le formalità di rito l’arrestato veniva tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

SERVIZI STRAORDINARI DEI CARABINIERI, 7 LE PERSONE ARRESTATE

Continuano i servizi straordinari dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola che, coordinati dal Comando Provinciale di Foggia, hanno tratto in arresto 7 persone tra il centro ofantino, San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli, di cui 3 in flagranza di reato e 4 in esecuzione di specifici provvedimenti del giudice.

A Cerignola, a finire in manette sono stati A. G. cl. 87 e T. V. cl. 86. Il primo, sottoposto agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione, veniva sorpreso dai militari della locale Stazione all’esterno del proprio domicilio e pertanto veniva arrestato per il reato di evasione. A carico del secondo, invece, i medesimi militari eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a seguito dell’aggravamento del divieto di avvicinamento ai propri genitori a cui era già sottoposto. Il provvedimento scaturiva da tutta una serie di violazioni delle prescrizioni impostegli segnalate dai militari della Stazione al Giudice competente.

A San Ferdinando di Puglia, i militari della locale Stazione eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di S. N. cl. 75, pregiudicato del posto. L’uomo, sottoposto alla misura alternativa al carcere della detenzione domiciliare per tentato furto aggravato e lesioni personali, veniva sorpreso più volte a violare le prescrizioni impostegli. Pertanto, su disposizione del Giudice competente, veniva rinchiuso nel carcere di Foggia dove finirà di scontare il resto della pena.

Sono 4 gli arresti operati dai militari della Stazione di Trinitapoli. Il primo a finire nelle maglie della giustizia è stato C. V. cl. 96, pregiudicato del posto. I militari, contattati tramite il 112 dal proprietario di un’abitazione che si trovava la porta di casa forzata, prontamente intervenivano e sorprendevano il malfattore mentre tentava di allontanarsi dalla casa dopo essersi impossessato di alcune paia di scarpe e alcuni capi di abbigliamento. Tutta la refurtiva veniva restituita al legittimo proprietario, mentre il malfattore veniva sottoposto agli arresti domiciliari.

Ancora una volta, poi, è stato arrestato, sempre per rissa e resistenza a pubblico ufficiale, M. G. cl. 95, pregiudicato del posto. I militari intervenivano a seguito di richiesta di alcuni avventori all’interno di un locale, dove veniva segnalata una rissa. All’arrivo dei militari, tutti i litiganti si dileguavano, tranne M. che ingaggiava con i Carabinieri una colluttazione che si concludeva con il suo ammanettamento. Stessa situazione in cui si trovò circa un anno e mezzo fa il medesimo giovane, che dopo aver litigato con alcuni suoi coetanei si scagliò contro le forze dell’ordine in preda ai fumi dell’alcol. Il ragazzo veniva sottoposto agli arresti domiciliari.

Eseguita poi, sempre dai Carabinieri della Stazione di Trinitapoli, una misura di custodia cautelare in carcere a carico del pregiudicato D.T.A. cl. 80. La moglie, esausta e impaurita dai comportamenti sempre più vessatori del marito, che non aveva lesinato violenza fisica pur di ottenere del denaro da usare verosimilmente per l’acquisto di stupefacente, si rivolgeva ai militari dell’Arma che, fatti i dovuti accertamenti, ottenevano dal Gip del Tribunale di Foggia, su richiesta del Pubblico Ministero della medesima Procura, l’ordinanza di custodia cautelare, eseguita nei giorni scorsi.

Infine è stato eseguito un ordine di carcerazione a carico di C. M. cl. 86. L’uomo, condannato a 6 mesi di arresto per porto abusivo di coltello, sconterà la sua condanna ai domiciliari.

AVIS, L’ULTIMA DONAZIONE DEL 2018

Domani, 30 dicembre, è l‘ultima donazione dell’anno 2018. Tutti coloro, soci e non soci, che volessero effettuale questo nobile gesto di solidarietà sono invitati presso il Poliambulatorio di San Nicandro dalle ore 8:00 per la tradizionale raccolta.

L’Avis coglie l’occasione per rinnovare a tutti i donatori ed a tutta la cittadinanza un “Buon 2019”.

IL VILLAGGIO DI BABBO NATALE 2018

Ecco gli appuntamenti di oggi 29 dicembre al Villaggio di Babbo Natale:

ore 16:30, apertura del Villaggio

ore 17:30, Street food al Villaggio

ore 18:00, musica itinerante natalizia della tradizione locale a cura del gruppo “U Curciurtin” Santlcandres” coordinato dal M° Tommaso Russo.

CHIUSURA DEL CAMPO SPORTIVO COMUNALE PER LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA

Da ieri il campo sportivo comunale di San Nicandro è chiuso al pubblico per manutenzione straordinaria. Tale intervento si è reso necessario in seguito ad una nota della Lega Nazionale Dilettanti con la quale si informava l’amministrazione comunale delle difformità riscontrate in relazione alle norme federali per il previsto rilascio dell’omologazione del campo sportivo.

Purtroppo tali difformità costituiscono pregiudizio per la regolarità e sicurezza dell’attività sportiva delle squadre calcistiche di San Nicandro che giustificano l’urgenza a porre in essere gli interventi atti a garantire la funzionalità e la conformità dell’impianto sportivo per il rilascio della relativa omologazione. Il costo previsto per l’ente pubblico è di circa 20 mila euro oltre l’Iva.

IN PUGLIA ISTITUITE DI 24 ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE

“Un’istituzione che rafforza le politiche ambientali e paesaggistiche della nostra Regione e che colloca sempre più la Puglia tra i territori maggiormente ricchi e interessanti sotto il profilo naturalistico”.

Esprime soddisfazione l’assessore alla Pianificazione Territoriale Pisicchio per il decreto del Ministero dell’Ambiente che istituisce in Puglia 24 Zone Speciale di Conservazione (ZSC).

“Si chiude un lungo percorso, iniziato con la direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 (direttiva Habitat) – spiega l’assessore – che ci permette di contribuire con atti concreti alla salvaguardia della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo e pugliese. Tale direttiva prevede l’adozione di misure intese ad assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente degli habitat naturali e delle specie di fauna e flora selvatiche di interesse comunitario e costituisce una rete ecologica europea coerente di Zone Speciali di Conservazione (ZSC) denominata Natura 2000 formata dai siti in cui si trovano tipi di habitat naturali. Tale rete deve garantire il mantenimento e, all’occorrenza, il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, dei tipi di habitat naturali e degli habitat delle specie interessati nella loro area di ripartizione naturale. Con queste 24 Zone, alcune delle quali ricadenti all’interno di aree naturali protette di rilievo nazionale, inizia un percorso davvero interessante nel quale anche le comunità dovranno darci una mano per garantire il rispetto e la conservazione di queste bellezze”.

Di seguito le 24 Zsc con i relativi ettari:

Isola e Lago di Varano 8146

Foresta Umbra 20656

Zone umide della Capitanata 14110

Valloni e Steppe Pedegarganiche 29817

Valloni di Mattinata – Monte Sacro 6510

Isole Tremiti 372

Testa del Gargano 5658

Monte Saraceno 197

Duna e Lago di Lesina – Foce del Fortore 9823

Pineta Marzini 787

Castagneto Pia, Lapolda, Monte la Serra 689

Manacore del Gargano 2063

Monte Calvo – Piana di Montenero 7620

Bosco Jancuglia – Monte Castello 4456

Bosco Quarto – Monte Spigno 7862

Murgia Alta 125882

Murgia di Sud – Est 47601

Stagni e Saline di Punta della Contessa 2858

Torre Guaceto e Macchia S. Giovanni 7978

Palude del Capitano 2247

Palude del Conte, dune di Punta Prosciutto 5661

Porto Cesareo 225

Padula Mancina 92

Lago delCapraro 39

DEVASTANTI GLI EFFETTI DEL “DECRETO SICUREZZA”

La rubrica settimanale di Marcello Colopi, sociologo, responsabile del Centro Stefano Fumarulo di Cerignola e presidente della Consulta per l’immigrazione della cittadina del Basso Tavoliere, ospita una lettera aperta alla consigliera regionale del M5S, Rosa Barone. Lettere Meridiane è ovviamente disponibile ad ospitare la risposta della destinataria e di quanti fossero interessati ad offrire contributi al dibattito sui temi, importanti sollevati da Colopi.

Cara Rosa, mi permetto di usare lo spazio della mia rubrica su Lettere Meridiane per scriverti questa lettera aperta. Mi rivolgo a te perché, oltre ad essere un’autorevole rappresentate del movimento politico Cinque Stelle, ho avuto modo di conoscere ed apprezzare le tue qualità umane e politiche, quindi mi viene “facile” usare in questa lettera un livello empatico.

Veniamo al dunque: ti scrivo perché non mi è più possibile tacere di fronte alla sofferenza e all’ ingiustizia che ogni giorno, per il mio lavoro, sono costretto a vivere. Prima di entrare nel merito è giusto che racconti a te e a quanti leggeranno la lettera un po’ di me e del lavoro che faccio.

Come sai, sono il responsabile dello sportello immigrazione di Cerignola, dedicato al nostro caro “Stefano Fumarulo”. Il primo anno di lavoro si rivolgevano a noi cittadini stranieri, in grossa maggioranza giovani, ed il nostro luogo, che tu hai avuto modo di conoscere, era diventato un piccolo crocevia di speranza e di processi di integrazione.

Avevamo norme e leggi che in parte ci aiutavano, avevamo un sistema di accoglienza diffuso dove molti di questi ragazzi erano ospitati e soprattutto avevamo delle condizioni di base che ci permettevano di costruire (anche se con molta fatica) risposte ai loro bisogni. Non ci siamo limitati solo a fornire servizi. Abbiamo osato fare di più: abbiamo dato vita a una consulta per le politiche migratorie votata all’unanimità dal consiglio comunale (unica in provincia e forse una delle poche che lavora nella Puglia).

La Consulta, che ho l’onore di presiedere, vede insieme tutte le organizzazioni del terzo settore della città, la Chiesa Cattolica, la Chiesa Valdese, la Comunità Musulmana e la Chiesa ortodossa e due associazioni di migranti. In sostanza un piccolo mondo che si auto organizza per costruire benessere sociale. Credo che nel corso di questo primo anno, con il nostro impegno, abbiamo dato onore al nome di Stefano Fumarulo. Pensa che Stefano, tramite noi, è cosi conosciuto a Cerignola che basta pronunciare il suo nome in luogo pubblico che parte un ‘applauso (cito a testimonianza Giovanna Greco).

Da qualche giorno, dopo l’entrata in vigore del Decreto Sicurezza, il nostro sportello da luogo di speranza è diventato un approdo di disperazione perché l’effetto pratico di questa legge, in modo particolare con l’abolizione della protezione umanitaria, sta impedendo, di fatto, a centinaia di persone il prosieguo dei percorsi di integrazione sociale e culturale che avevano intrapreso.

Con molta franchezza ti chiedo: conosci gli effetti che sta generando la legge che anche il tuo movimento (tranne alcune eccezioni) ha approvato? Sai cosa sta accadendo, in questi giorni, nella nostra provincia dove decine e decine di ragazzi vengono esclusi dai progetti di accoglienza nei Centri Spar? Sei consapevole che il futuro per questi ragazzi sarà la strada? Molto probabilmente i parlamentati pentastellati che hanno votato a favore della legge non si sono resi conto che il provvedimento ha smantellato il più grande processo di accoglienza diffusa, gestito dal sistema municipale degli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) che vedeva coinvolta tutta la comunità.

Praticamente è stato fatto tutto il contrario di quello che si doveva fare. Mentre ti scrivo, si sono rivolti al nostro sportello otto ragazzi che hanno la protezione umanitaria e non possono rinnovarla. Tre di loro sono stati, su ordine della prefettura dimessi dai progetti SPAR. Non hanno casa, non sanno come rinnovare il loro permesso, non possono svolgere un lavoro e la cosa più grave è che non possono neanche tornare nei loro paesi d’origine perché non ci sono i soldi per i rimpatri.

Ti chiedo: dove andranno? Perché la stessa domanda la fanno a me: “Marcello, e adesso dove andiamo?”

Cara Rosa, se tu li vedessi: il più “anziano” di loro ha 25 anni, il più giovane 21. Vengono da paesi lontani: Ghana, Nigeria, Togo, Costa d’Avorio. Hanno vissuto storie personali tremende e adesso vivono la peggiore frustrazione che un essere umano possa vivere: passare dalla speranza di un paese che li ha accolti prospettandogli un progetto di vita, alla disperazione di un paese che li caccia via. Molti di loro finiranno in strada e forse finiranno in una di quelle drammatiche baraccopoli che con Stefano Fumarulo sognavamo di abbattere e che oggi sono l’unico approdo dove questi ragazzi possono andare.

Ecco il primo paradosso: “i Ghetti” saranno la loro casa, grazie alla legge approvata anche dai parlamentari pentastellati. Il secondo paradosso è che tutto ciò non è scritto nel contratto di governo che il M5S ha redatto con la Lega. Mi sono preso la briga di leggere il contratto di governo e non ho trovato nulla circa l’abolizione della protezione umanitaria e il superamento dell’accoglienza diffusa gestita direttamente dai comuni: in sostanza, non è scritto nel vostro contratto di governo ciò che è stato scritto nella legge. Anzi la legge approvata va proprio nella direzione contraria in quanto tutti gli studiosi prevedono un aumento dei migranti irregolari, una loro presenza irregolare nelle nostre città e quindi un maggior affollamento nei ghetti.

Nel contratto di Governo si dice testualmente: “Ad oggi sarebbero circa 500 mila i migranti irregolari presenti sul nostro territorio e, pertanto, una seria ed efficace politica dei rimpatri risulta indifferibile e prioritaria.” Questo è il terzo grande paradosso: da me sono venuti 5 migranti che vogliono tornare a casa; ho chiamato gli uffici preposti (se vuoi approfondire fornisco i numeri di telefono) e gli uffici del ministero. Mi hanno risposto (ovviamente in modo confidenziale) che non hanno un solo euro per i rimpatri e che forse tra marzo o aprile riescono a fare un piano per un migliaio di persone. Ovviamente solo per i più vulnerabili (tutto questo – ripeto – in modo confidenziale perché nessuno scrive niente). Allora, scusami la domanda impertinente: ma quando è stato scritto il paragrafo del programma di governo sui rimpatri, come si pensava di rimandare a casa i migranti? con i barconi di ritorno? Con “scafisti italiani” che partivano nottetempo dalla Sicilia direzione Libia? Oppure si pensa di costruire dei grossi campi dove rinchiudere tutti “gli irregolari” e quando ci saranno i soldi (tanti soldi, c’è chi ha stimato una spesa di oltre un miliardo di euro) rispedirli a casa loro? Questi presunti campi li abbiamo conosciuti e il nome giusto è lager. In buona sostanza ti chiedo: come si pensa di rimpatriare questi ragazzi, queste donne, questi uomini?

Ma perché scrivo a te? Semplicemente perché spero che tu parli con i deputati del M5S eletti in provincia di Foggia e chieda loro cosa intendono fare. Non è stupida ironia, anzi, è drammatica verità. Perché io non so cosa rispondere quando questi ragazzi me lo chiedono. Dopo 30 anni di lavoro sociale ho “perso le parole”. Li guardo, cerco di sorridergli e alzo le spalle. (A dire il vero, impreco contro questa maledetta legge e contro tutti coloro che l’hanno votata, ma queste mie imprecazioni non risolvono i problemi di quei ragazzi).

Ho deciso di raccontarti la storia di uno di loro perché dietro i numeri le statistiche e gli slogan ci sono vite vissute. Ometto il suo nome ma se vieni a trovarmi puoi conoscerlo e stare un po’ con lui. Viene dalla Costa d’Avorio, ha 21 anni ed è arrivato in Italia 2 anni fa. È entrato in un progetto Sprar. Si è distinto per capacità, intelligenza e soprattutto per altruismo e generosità. Il suo paese non è in guerra, ma la sua vita è un dramma incredibile che preferisco non raccontare. Si è così distinto ed integrato nella nostra città tanto da essere ammesso come volontario al progetto di Servizio Civile presso il comune di Cerignola.

Tra le cose che ha fatto, ha svolto un servizio bellissimo che si chiama “piedibus”. Questo servizio consiste nell’accompagnare alle otto della mattina, a piedi, i bambini delle elementari a scuola. Ogni mattina da gennaio a giugno lui e un’altra ragazza del servizio civile aspettavano a questa “fermata” i genitori che lasciavano i bambini e lui mano nella mano si incamminava accompagnandoli a scuola. Vederli era una gioia per gli occhi e il cuore. Adesso si occupa di alcuni servizi e tra un po’ terrà un piccolo corso di francese in una scuola elementare della città. Parla italiano meglio di molti miei concittadini cerignolani ed è di una dolcezza infinita. Finirà il suo servizio civile a Febbraio 2019. Questa potrebbe essere una di quelle storie di integrazione da raccontare nei convegni. Bella, intensa, una di quelle storie di cui il nostro paese dovrebbe essere fiero ed orgoglioso. Invece cosa è accaduto? Su ordine del servizio centrale o qualche altra entità) due settimane fa, lui ed altri tre ragazzi sono usciti dal progetto SPRAR. Non hanno più i requisiti per essere accolti. Il suo permesso di soggiorno per motivi umanitari scade il prossimo gennaio. Lui non potrebbe rinnovare il permesso in quanto è per motivi umanitari e come sai non esiste più, se richiedesse il rinnovo tornerebbe nuovamente dinanzi alla commissione che molto probabilmente negherà (anzi sicuramente negherà) “l’umanitaria” perché non rientra nei casi gravi, e soprattutto non si tiene più conto di tutto il suo bel percorso di integrazione.

Certo, ci sarebbe una soluzione: convertire il suo permesso di soggiorno in permesso di lavoro il che significa trovare una azienda che l’assuma con un contratto a tempo indeterminato e con regolare busta paga. A Cerignola? al Sud? Sappiamo bene che questa è una chimera. È più semplice fare un biglietto di andata e ritorno per la Luna che avere un regolare contratto di assunzione a tempo indeterminato, soprattutto se si ha la pelle nera. Nel frattempo non ha più un posto per dormire, né un luogo dove andare. Fortunatamente, la città di Cerignola ha gente generosa, che almeno per ora ha garantito a lui e ai sui due amici un tetto e un piatto caldo.

Lo ripeto: ha 21 anni, l’età di mia figlia. Ogni pomeriggio viene da me. A volte resta così, silenzioso in ufficio, altre volte mi chiede consigli su cosa fare.

Vorrei tanto che tu lo conoscessi: mi vieni a trovare? Così stai un pò con lui e vedi con i tuoi occhi e vivi con il tuo cuore le conseguenze drammatiche di questa legge che voi (ti piaccia o no, ma è cosi) avete concorso in modo massiccio ad approvare.

Io sono convinto che alle porte del 2019, il cittadino italiano e il migrante, l’operaio e l’imprenditore, il mendicante e la casalinga hanno in fondo lo stesso desiderio, uno solo e terribilmente concreto: stare meglio. Questo è il compito alto e nobile della politica. Solo insieme, riscoprendo il valore della solidarietà e il senso della comunità, potremo sconfiggere la diseguaglianza sociale, il vero cancro del nostro tempo. Che come ogni grave malattia si ha il timore di nominare. Perché il benessere è come i diritti: o è per tutti o per nessuno.

Cara Rosa, la storia chiederà conto di ciò al M5S. Io spero invece di averti disturbato con questa mia lettera, di averti un po’ “intossicato” il Natale, scuotendo (affettuosamente) la tua coscienza. Ti aspetto.

Marcello Colopi

(letteremeridiane)

GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRATA OLTRE UNA TONNELLATA DI “BOTTI” PERICOLOSI

I Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, nell’ambito di un’attività di controllo economico del territorio, finalizzata al contrasto del commercio abusivo di fuochi pirotecnici, hanno sottoposto a sequestro circa 40.000 artifici pirici, per un peso complessivo di circa 1.200 kg.

In particolare, i Finanzieri della Compagnia di San Severo, all’esito di controlli svolti nei confronti di alcuni gestori di bancarelle dedite alla vendita abusiva di fuochi d’artificio, sono riusciti a risalire ad un box, ubicato in un autoparco posto alla periferia della città, ove gli stessi si approvvigionavano.

L’immediata perquisizione del locale permetteva di rinvenire e sottoporre a sequestro numerosi cartoni contenenti circa 28.000 fuochi pirotecnici detenuti senza il minimo rispetto delle normative sulla sicurezza ed in assenza della prescritta autorizzazione di P.S..

Gli stessi militari, all’esito di un’ulteriore attività di servizio, hanno individuato un esercizio commerciale nella cittadina di San Severo che deteneva illegalmente circa 11.000 artifizi pirici di cui 1.600 appartenenti alla categoria F4 ovvero che presentano un rischio potenziale elevato e, pertanto, destinati ad essere usati esclusivamente da persone con conoscenze specialistiche.

Gli approfondimenti di natura tecnica svolti hanno fatto emergere che i “botti” sequestrati contenevano oltre 220 Kg. di polvere pirica confermando l’estrema pericolosità, per la pubblica incolumità, del deposito e dell’esercizio commerciale in argomento adiacenti ad altri locali contenenti articoli facilmente infiammabili.

Due responsabili sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di commercio abusivo di materiale esplodente.

L’attività di servizio si inquadra nel più generale dispositivo di salvaguardia dell’incolumità pubblica e di tutela del commercio legale incentrato, in questo periodo dell’anno, alla repressione della vendita illegale dei fuochi d’artificio potenzialmente pericolosi.

 

IL VILLAGGIO DI BABBO NATALE

Ecco gli appuntamenti di oggi 28 dicembre al Villaggio di Babbo Natale:

ore 16:30, apertura del Villaggio

ore 17:00, laboratori creativi per bambini con artigiani locali: “L’arte del falegname”

ore 17:30, Street food al Villaggio

ore 18:00, “Magic Show” lo spettacolo delle grandi illusioni

FINANZIAMENTI AI COMUNI PER RENDERE ACCESSIBILI LE SPIAGGE AI DISABILI E LE TORRI COSTIERE

Sono quattordici i Comuni pugliesi che riceveranno un finanziamento di 20 mila euro per rendere accessibile alle persone con disabilità l’accesso alle spiagge libere a gestione municipale.

“Uno specialissimo augurio per un anno nuovo che diffonda e potenzi gli sforzi per liberare le nostre spiagge e il nostro mare in modo che tutti possano viverle” ha sottolineato l’assessore regionale al Bilancio, con delega al demanio costiero, Raffaele Piemontese.

I Comuni in provincia di Foggia che hanno proposto loro progettualità e che sono stati ammessi a finanziamento regionale sono Ischitella, Peschici, Vico del Gargano e Zapponeta.

La procedura aperta dalla Regione Puglia dall’1 al 10 dicembre scorsi chiedeva alle Amministrazioni di individuare almeno una spiaggia libera in cui prevedere parcheggi riservati, agevolazioni all’accesso in spiaggia, servizi igienici e spogliatoi accessibili, realizzati in legno o altro materiale eco-compatibile, docce esterne con maniglioni, supporti e pavimentazione tattile unicamente per il raggiungimento della battigia, ovviamente amovibili, segnaletica, corrimano e mappe tattili.

L’altro avviso, indirizzato a interventi su torri costiere e di avvistamento nella disponibilità dei Comuni e da valorizzare con finalità turistico-culturali pubbliche, ha selezionato per la provincia di Foggia il comune di Vico del Gargano e Zapponeta, che avranno 25 mila euro di contributi regionali per realizzare le opere entro 6 mesi dalla concessione del finanziamento.

 

NON SAREBBE ORA DI AGGIORNARE IL SITO UFFICIALE DEL COMUNE DI SAN NICANDRO?

La presentazione all’esterno di una cittadina inizia dal suo sito web ed è un dovere da parte di un’amministrazione pubblica quello di rendere quanto più rapidi ed efficienti le comunicazioni con i cittadini e rimuovere gli ostacoli per consentire a tutti i cittadini l’esercizio della democrazia. Il sito web deve parlare della propria istituzione (sito informativo), deve fornire informazioni e servizi interattivi (sito comunicativo) e consentire ai propri cittadini di prendere insieme le decisioni (sito partecipativo). Ormai gli utenti chiedono informazioni precise, aggiornate, facili da trovare e da capire.

Ma il sito web del comune serve anche per far conoscere all’esterno il proprio comune e, quindi, promuovere il suo territorio. Il turista ha bisogno di notizie, di conoscere eventi e manifestazioni.

Il sito del comune di San Nicandro, pare, che non fornisca tutto il necessario senza parlare poi di alcune sezioni. Per esempio la Sezione Turismo e Cultura è formata dalle tre indicazioni che si riportano integralmente:

  • Altri luoghi di interesse (Valorizzazione attività produttive ed enogastronomiche da realizzarsi nel centro di San Nicandro Gargano dal 18 al 29 dicembre 2011)
  • Associazioni culturali e sportive (Gargano da scoprire. Team archeo-Speleologico ARGOD promuove in tutto il Gargano e in particolare su San Nicandro Garganico una serie di itinerari turistici a stresso contatto con la natura)
  • Da vedere (Chiesa di Santa Maria del Borgo. La tradizione vuole che la Chiesa di Santa Maria del Borgo fosse collegata al castello per via sotterranea)

Un potenziale turista che volesse far visita a San Nicandro rimane senza dubbio impressionato da questa lettura. Allora sarebbe opportuno che il sito fosse rimodulato o almeno aggiornato nelle sue parti.

CONTRATTO DI SVILUPPO DELLA CAPITANATA, EMILIANO E CONTE OGGI IN PREFETTURA A FOGGIA

“Tutto è bene quel che finisce bene”, lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo, questa mattina in Prefettura a Foggia, alla riunione sul Contratto di sviluppo della Capitanata presieduta dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Proprio in apertura di riunione c’è stato un chiarimento tra governatore e premier: Emiliano non aveva ricevuto la convocazione ufficiale a questa riunione e, per questo, al suo ingresso in Prefettura ha dichiarato alla stampa: “Sono il presidente della Regione Puglia e mi sono autoinvitato, visto che era mio diritto e dovere essere presente in Prefettura. Sono qui per prendere posizione sulle questioni che riguardano il mio territorio e la mia competenza costituzionale.

Cercheremo di capire cosa intendono fare, se ho capito bene stanno immaginando degli investimenti sul nostro territorio: ne siamo felici se ovviamente tutto questo viene condiviso con i Sindaci e con la Regione Puglia, perché ripeto la Costituzione prevede questo. Quindi qui non c’è guerra, avrei potuto fare l’offeso, ma meglio non metterla su questo piano. Bisogna affermare il proprio ruolo, un ruolo di programmazione che il Presidente del Consiglio deve rispettare e quindi noi siamo qui per farlo rispettare”.

Il chiarimento con il premier è arrivato subito dopo, in apertura della riunione, quando il presidente Conte ha detto che – nella serata di ieri – hanno provato a contattare telefonicamente il presidente Emiliano proprio per invitarlo, ribadendo la volontà di collaborazione per il bene del territorio, volontà ovviamente accolta dal presidente della Regione.

“Sono felice e pronto a lavorare con il Governo – ha detto Emiliano nel corso dell’incontro – pochi giorni fa ci siamo riuniti con la gran parte dei Sindaci presenti proprio per sollecitare tutti gli interventi che sono in corso, che sono finanziati con fondi del Patto per il Sud integrati con i fondi europei. Stiamo intervenendo sulla difesa del suolo, sulle risorse idriche, sulla logistica, su strade, porti turistici, investimenti industriali, formazione per giovani e imprese, sanità, ospedali, poliambulatori – ne abbiamo inaugurato uno da pochissimi giorni – sviluppo urbano, asili nido, buoni servizio, sul reddito di cittadinanza che in Puglia si chiama Reddito di dignità e funziona benissimo da due anni e mezzo, su sviluppo rurale, aree interne e turismo”.

“Circa un miliardo di euro è già in via di investimento – ha detto Emiliano rivolgendosi a Conte – È chiaro che l’idea che lei ha avuto di fondi supplementari che si integrano con quelli già in corso, è una manna, nel senso che si tratta di poter rafforzare le visioni del territorio e completarle. E noi abbiamo un entusiasmo che può facilmente immaginare: siamo la Regione numero uno nella spesa dei fondi, di tutti i tipi di fondi, quindi siamo di grande aiuto per dare una mano a spendere questo danaro. E quindi non c’è nulla che possa ostacolare. Mi fa molto piacere che questa giornata, peraltro sotto le feste di Natale, non solo ci abbia ha reso tutti più buoni, ma ci metta nelle migliori condizioni per lavorare al meglio. Io sono pronto, anzi noi siamo pronti”.

Rispondendo infine al Presidente del Consiglio sulla questione dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia, Emiliano ha detto: “Le comunico che il 22 ottobre 2018 abbiamo approvato lo schema di convenzione per l’attribuzione allo svolgimento degli obblighi di servizio dell’aeroporto di Foggia. Il 6 novembre scorso la convenzione è stata trasmessa al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e siamo in attesa del nulla osta. È chiaro che lei ha perfettamente ragione, questo non basta e bisogna programmare attività economiche e logistiche connesse all’aeroporto, questo lo sanno tutti i presenti, però avere la pista allungata e la stazione riaggiustata ovviamente significa attrarre più facilmente gli investimenti. Quindi se il Ministero ci darà il nulla osta, e se lei spendesse una parola per accelerare questo rilascio del nulla osta, noi saremo pronti a partire coi lavori”

SAN NICANDRO, RINNOVATO IL DIRETTIVO DELL’AVERS

Si sono svolte lo scorso 7 dicembre le elezioni interne all’AVERS (Associazione Volontari Emergenza Radio Sannicandro) per il rinnovo del Consiglio Direttivo per il triennio 2019/2021. Netta l’espressione dell’Assemblea che ha dato fiducia, per il secondo mandato consecutivo, a Scarabino Michele, rieleggendolo Presidente. Scarabino, nel corso della sua carriera associativa ha ricoperto brillantemente più incarichi interni, sia come membro del Collegio dei Probiviri che come Consigliere e Coordinatore. Come Presidente gode di buona stima, riuscendo a trovare i giusti equilibri nella gestione dei soci, dell’associazione e dei rapporti con altre realtà presenti sul territorio. Vice Presidente, invece, sarà Angelo Galasso, uno dei principali soci fondatori dell’AVERS, che vanta un curriculum interno degno di nota: Presidente in più mandati, Consigliere e Coordinatore, nonché membro del Collegio dei Probiviri. Dal 1990 sempre presente in prima linea nelle principali emergenze che hanno coinvolto la nostra città. Un alto profilo di cui l’AVERS non può privarsi. Spetterà a lui, quindi, coordinare e gestire tutte le eventuali emergenze che richiederanno l’impiego dell’AVERS.

Nel direttivo ci sarà anche Vincenzo Galasso, prima elezione per lui nel direttivo dopo le diverse esperienze positive da Segretario. Sarà lui a coordinare l’intervento dei volontari durante gli eventi e le manifestazioni, oltre che gestire l’intera Segreteria. Nel corso dell’ultimo anno è entrato a far parte dell’Ufficio Stampa del Coordinamento Provinciale della Protezione Civile. Eletto anche D’Addetta Domenico, varie esperienze anche per lui in ambito associativo avendo ricoperto in passato l’incarico di Vice Presidente. Spetterà a lui gestire il Centro Radio e l’autorimessa associativa. Chiude la composizione del Consiglio Direttivo La Piscopia Costantino, veterano dell’AVERS ed anch’esso Socio Fondatore. Diversi gli incarichi ricevuti nel corso degli anni, da Presidente a Segretario, passando anche da Consigliere, coordinatore e Presidente di un collegio interno. Per questo mandato gli è stata affidata la gestione degli automezzi, attrezzature oltre che curare le relazioni con gli Enti. Per una migliore gestione, il Consiglio Direttivo si avvarrà di altri collaboratori interni all’Associazione, tra cui Di Lella Michele, anch’esso socio storico dell’AVERS, ideatore e promotore del progetto per l’acquisto dell’attuale automezzo. Di Lella sarà il responsabile alle attività di formazione ed addestramento dei Soci. Questo, dunque, il Consiglio Direttivo che si insedierà ufficialmente il 01 gennaio 2019, e che dovrà confermare quanto di buono fatto nell’ultimo anno. Infatti nel 2018, l’AVERS, dopo aver risolto diverse questioni interne, ha ripreso a pieno regime l’operatività partecipando per la prima volta a giornate di formazione organizzate dal Coordinamento Provinciale di Protezione Civile, tra cui montaggio e allestimento delle tende da campo, utilizzo moduli idrogeologici tramite pompe idrovore, formazione sulle telecomunicazioni con apparati radio, GPS e cartografie, corso di cucina in emergenza, nonché formazione di volontari con profili addetti antincendio a medio ed elevato rischio.

Attivi particolarmente nelle emergenze che hanno colpito San Nicandro nel 2018, a partire dall’abbondante nevicata di febbraio, dove volontari dell’AVERS sono stati impegnati h24 per tutta la durata dell’attivazione del COC (Centro Operativo Comunale). Stessa cosa accaduta nell’emergenza idrogeologica dello scorso 26 agosto, quando un forte acquazzone si abbatté sul nostro agro e dove le squadre di volontari attuarono diversi salvataggi di persone trascinate fuori carreggiata dai vari flussi di acqua e fango. Incrementata anche la visibilità sul territorio attraverso una piena esperienza nella scorsa fiera d’ottobre, dove i volontari dell’AVERS hanno pernottato per quattro notti all’interno di una tenda da campo simulando uno scenario di criticità, al fine di formare i più giovani alla routine giornaliera nelle tendopoli.

Durante il campo sono stati chiamati ad intervenire in diverse criticità reali. In tutto ciò, preziosa la collaborazione con l’Amministrazione Comunale, in particolare con il Sindaco Ciavarella, con il Comandante della Polizia Locale, Cap. Bortone Pietro, con l’ufficio comunale di Protezione Civile, tramite l’agente Ritoli Francesco e con il Comando Stazione dell’Arma dei Carabinieri di San Nicandro Garganico. Una simbiosi, mossa da amicizia, rispetto e consapevolezza dei propri incarichi, capace di rispondere fattivamente alle esigenze del territorio. Altri obiettivi di questo nuovo Direttivo sono l’organizzazione dei festeggiamenti per il trentennale dell’AVERS (dicembre 2020) e la promozione di attività per ricordare l’amico e socio Carmelo D’Addetta, venuto a mancare poco più di un mese fa.

SERVIZI STRAORDINARI DI CONTROLLO, I CARABINIERI ARRESTANO 7 PERSONE E SEQUESTRATI 4 FUCILI E DROGA

Negli ultimi giorni, a ridosso delle festività natalizie, a Cerignola sono stati eseguiti numerosi controlli e perquisizioni nell’ambito di un massiccio servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale di Foggia, effettuato anche con mirati posti di blocco sulle principali arterie di collegamento della città ofantina.

In particolare i Carabinieri della locale Compagnia, dello Squadrone eliportato Cacciatori Puglia, e del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno effettuato una serie di perquisizioni nel quartiere popolare “Torricelli”. Il bilancio è stato di 3 persone arrestate ed una denunciata in stato di libertà.

Il primo finire in manette è stato B. V. cl 92, pregiudicato cerignolano. L’uomo, sottoposto agli arresti domiciliari per rapina, da oltre un mese si era allontanato dalla propria abitazione rendendosi irreperibile. Sin da allora, gli uomini della Stazione di Cerignola si sono messi sulle sue tracce, sorprendendolo presso l’abitazione dove la sorella vive con la propria famiglia. A nulla è valso il tentativo di fuga atteso che lo stabile era cinturato a 360 gradi dagli uomini dei Cacciatori di Puglia. Tratto in arresto per il reato di evasione veniva rinchiuso nel carcere di Foggia. Il cognato, anch’egli pregiudicato, veniva invece deferito in stato di libertà per il possesso di alcune cartucce.

Sempre a Torricelli, in un box in uso a D. V. cl. 94, pregiudicato cerignolano, i militari, grazie anche al fiuto del cane antiesplosivo, rinvenivano 4 fucili che, sebbene fossero datati, erano tutti perfettamente funzionanti, privi di marca e matricola e pertanto da considerarsi armi clandestine. Il malfattore veniva quindi arrestato per il reato di detenzione abusiva di armi da fuoco clandestine e rinchiuso anch’egli nel carcere di Foggia.

Infine veniva tratta in arresto C. A. cl. 75 per furto di energia elettrica. I militari, nel corso della perquisizione, si accorgevano del fatto che benché la casa fosse calda, la stessa era priva di caldaia. Intervenuti i tecnici dell’ENEL, gli stessi constatavano che sin dal 2010 non vi era più un contratto di fornitura di energia elettrica. La donna veniva quindi sottoposta agli arresti domiciliari per il reato di furto aggravato.

Inoltre, sempre a Cerignola, venivano tratti in arresto D. F. cl. 98, C. S. cl. 71, D. P. cl. 82 e R. P. cl. 68.

D., ai domiciliari dallo scorso agosto, quando era stato arrestato in flagranza per rapina da un Carabinieri della Stazione di Cerignola che era alla cassa di un supermercato insieme al figlio di 3 anni, veniva sorpreso all’esterno della propria abitazione. Colpevole del reato di evasione veniva risottoposto agli arresti domiciliari.

  1. S., invece, veniva tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari perché, nell’aprile scorso, era stato trovato in possesso di un motore Peugeot ed un altro Hyundai di provenienza furtiva; risponderà del reato di ricettazione.
  2. P., invece, ai domiciliari per un assalto ad un bancomat perpetrato nei mesi scorsi in Abruzzo, veniva rinchiuso nel carcere di Foggia dopo che il Giudice competente, non ritenendo più ragionevole la misura dei domiciliari in quanto lo stesso era stato tratto in arresto per evasione, aveva emesso un ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Infine, a R. P. veniva notificato un ordine di carcerazione perché riconosciuto colpevole di svariate truffe commesse in giro per l’Italia negli anni passati. Lo stesso sconterà 10 anni e 5 mesi di reclusione presso il carcere di Foggia.

Nell’ambito dei controlli alla circolazione stradale, poi, è stato deferito in stato di libertà un minorenne che, bloccato a bordo di un’autovettura, essendo sprovvisto di patente, forniva falsamente le generalità del fratello maggiorenne.

Nel quartiere popolare “San Samuele”, infine, veniva rinvenuto e sequestrato a carico di ignoti un quantitativo di stupefacente pari a 135 grammi di marijuana, 30 di cocaina e 25 di hashish, il cui valore al dettaglio si aggira intorno ai 3.000 euro.

I controlli degli uomini dell’Arma continueranno anche nei prossimi giorni, senza soluzione di continuità, al fine di garantire un sereno svolgimento delle festività natalizie nella provincia.

 

SAN NICANDRO, EVENTO NATALIZIO CON LA “COMPAGNIA DELLE PUGLIE”

Sempre al fine della promozione dello sviluppo civile, sociale e culturale del proprio territorio sono stati organizzati due importanti eventi natalizi con il patrocinio dell’amministrazione comunale.

Tali eventi, a cura della “Compagnia delle Puglie”, si svolgeranno oggi 27 dicembre 2018, alle ore 10:00, in “Piazza IV Novembre” e “Parco della Rimembranza” con giochi gonfiabili e animazione bambini e, alle ore 18:00, Street Band con animazione tra le vie dello shopping della città a cura del DUC Diffuso “Laghi del Gargano”.

 

BENEMERENZA A MATTEO RITOLI PER ATTO DI EROISMO

Matteo Ritoli, Brigadiere Capo dei Carabinieri, in servizio attivo presso la Compagnia CC di Vico del Gargano è stato insignito di una benemerenza che premia un atto di eroismo effettuato dal militare, che era libero dal servizio, nei confronti di una persona in pericolo di vita.

La benemerenza è stata assegnata dalla Fondazione Carnegie per gli atti di eroismo che è un Ente morale con sede presso il Ministero dell’Interno e istituito con Regio Decreto del 25 settembre 1911 allo scopo di premiare gli atti di eroismo compiuti da donne e uomini in operazione di pace nel territorio italiano per mezzo del fondo elargito dal filantropo americano di origine scozzese Andrew Carnegie.

Tale premio consente al Ritoli di essere inserito nell’elenco nazionale di coloro che si sono distinti in atti di eroismo. Tale atto è stato ritenuto valido per il meritevole riconoscimento della medaglia di 2° grado d’argento.