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“LUCERIA 1269”, 750° ANNIVERSARIO DELLA CITTA’ E FONDAZIONE FORTEZZA DI LUCERA

L’Associazione storico-culturale “Imperiales Friderici II” (http://www.imperialesfriderici.com/), impegnata da tempo nella ricerca storica medievistica, nella divulgazione e rievocazione filologica dell’età sveva (Living History e Reenactment), e il blog “Lucera: memoria e cultura” (https://www.luceramemoriaecultura.it/), in coorganizzazione e con il patrocinio del Comune di Lucera, e con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, dell’Università degli Studi di Foggia, della Società di Storia Patria per la Puglia, dell’Associazione del Centro di Studi Normanno-Svevi di Bari, del Club Unesco “Federico II” di Lucera, delle delegazioni del FAI di Foggia e Lucera, di IgersFoggia, dell’Istituto Comprensivo “Bozzini-Fasani” e della Galleria “Manfredi” di Lucera, in occasione del 750° anniversario dell’assedio di Luceria Saracenorum e della fondazione della fortezza angioina, presentano una serie di appuntamenti culturali per commemorare entrambe le ricorrenze.

Gli eventi e le attività in programma:

Mostra “In castris in obsidione Lucerie – la storia, i protagonisti e le ricostruzioni”, dal 25 Aprile al 10 Maggio 2019, presso la Galleria “Manfredi” di Lucera (Corso Manfredi, 12).

I contenuti della mostra, già presentati nel marzo 2015 presso il Museo di Archeologia Urbana “Giuseppe Fiorelli” di Lucera, saranno arricchiti e riproposti negli spazi della Galleria “Manfredi” con l’esposizione di pannelli esplicativi roll-up, manichini, ricostruzioni di equipaggiamenti e manufatti ad uso civile e militare inseriti in percorsi tematici didattico-divulgativi.

Attività collaterali (già calendarizzate): Nella serata di Martedì 30 Aprile, dalle ore 19,00, presso la Galleria Manfredi, verrà effettuata la seguente performance:

  • Martedì 30 aprile: “Primus canticum” a cura del Gruppo “Ensemble Bona Fides” facente parte dell’Associazione Porta San Severo. Direzione artistica a cura di Mosé la Cava. Le mattine del 3 e 4 Maggio, dalle ore 10,30, presso la Galleria Manfredi, saranno presentati, a cura degli Autori, i seguenti libri:
  • venerdì 3: R. Engl, “Die verdrängte Kultur: Muslime im Süditalien der Staufer und Anjou (12.-13. Jahrhundert)” (Ed. Thorbecke, 2018);
  • sabato 4: F. Canaccini, “1268 La battaglia di Tagliacozzo” (Ed. Laterza, 2019).

Convegno, dal 3 al 5 Maggio 2019, presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo “Bozzini-Fasani” di Lucera (viale Raffaello s.n.).

  • Venerdì 3 Maggio: Lucera nel contesto del Regno di Sicilia nel XIII secolo
  • Sabato 4 Maggio: L’assedio di Lucera del 1268-1269
  • Domenica 5 Maggio: Archeologia medievale a Lucera e in Capitanata

❖ Escursioni dal 25 Aprile al 10 Maggio.

Itinerari alla scoperta dei luoghi coinvolti nell’assedio, alla fortezza e ai siti d’interesse storico-artistico della città di Lucera.

Commemorazione della resa, il 27 Agosto 2019.

Cerimonia commemorativa nel giorno anniversario della resa della città con la partecipazione delle autorità civili, militari, religiose e della cittadinanza tutta, per veicolare un messaggio di coesione ed unione al di là delle posizioni culturali, religiose e politiche. Calendario degli eventi

– Mostra, Inaugurazione 25 Aprile, ore 11,30, presso Galleria “Manfredi”

Sarà visitabile dal 25 Aprile al 10 Maggio:

⁎ dal lunedì al venerdì: 9,30-12,30 | 17,00-20,00

⁎ sabato e domenica: 9,30-12,30 | 17,00-22,00

– Attività collaterali: dal 25 Aprile al 10 Maggio presso Galleria “Manfredi”

– Convegno: 3-4-5 Maggio presso Auditorium I.C. “Bozzini-Fasani”, dalle ore 16,00

– Presentazione libri: 3 e 4 Maggio, ore 10,30

– Commemorazione: 27 Agosto 2019.

 

BUONA PASQUA DA CIVICO93

La redazione di Civico93 augura a tutti i suoi lettori e a tutti i cittadini di San Nicandro una serena e santa Pasqua.

PER MOTIVI DI SICUREZZA PUBBLICA, IMPOSTE LIMITAZIONE AI FUNERALI

I funerali, previsti per il primo pomeriggio di oggi a Trinitapoli, dell’ergastolano C. C. D., rimasto vittima domenica scorsa di un agguato di chiaro stampo mafioso, hanno avuto una serie di limitazioni da parte dell’autorità provinciale di P.S..

Sulla base delle informazioni raccolte sul territorio, al fine di scongiurare situazioni di criticità e a tutela della sicurezza della popolazione, è stata infatti vietata ogni iniziativa pubblica connessa alle esequie, che potranno svolgersi in forma privata solo all’interno della Chiesa dove sarà celebrato il rito funebre, e dove la salma dovrà essere condotta direttamente, senza corteo, così come anche per il trasporto successivo, in cimitero, che dovrà essere raggiunto utilizzando il percorso più breve, con divieto di soste o altre forme di pubblico cordoglio

LA PRIMA USCITA UFFICIALE DEL MINISINDACO LINDA D’AMARO

Ieri, durante la processione del giovedì santo, una bella sorpresa per i tanti cittadini che ancora non ne erano a conoscenza. A fianco del sindaco Costantino Ciavarella c’era la minisindaco Linda D’Amaro eletta solo qualche mese fa a capo del consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze della città di San Nicandro Garganico.

La religiosità dell’evento del venerdì santo, insomma, è stata la prima occasione pubblica di Linda che frequenta la scuola media e che ha sempre come punto di riferimento il suo motto, una frase di Martin Luther King “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli”.

Altro momento emozionante per Linda, dopo la cerimonia ufficiale del suo insediamento, accolta dalla simpatia dei sannicandresi che l’hanno vista sfilare con la disinvoltura di una persona volitiva e amante del futuro della propria comunità

SABATO SANTO: NIENTE EUCARESTIA, SOLO VEGLIA PASQUALE

Questo giorno è scandito unicamente dalla celebrazione della liturgia delle ore ed è particolarmente significativa al riguardo la seconda lettura dell’Ufficio delle letture, tratta da un’antica Omelia sul sabato santo (III secolo), in cui l’anonimo autore, con grande talento letterario e fervida immaginazione, descrive il dialogo tra Gesù, entrato nel regno dei morti, ed Adamo: “Oggi sulla terra c’è grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi….Svegliati, tu che dormi! Infatti io non ti ho creato perché rimanessi prigioniero dell’inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un’unica e indivisa natura”. L’evento qui descritto, la discesa agli inferi di Cristo, in cui alcuni padri della Chiesa hanno scorto il punto estremo della kenosi del Figlio di Dio, presuppone per una sua adeguata comprensione la fede nella resurrezione.

Infatti – come ha scritto il teologo francese C. Duquoc – “la discesa agli inferi nel Credo apostolico non si separa dalla risurrezione, ma sottolinea al contrario la verità della vita nuova in Gesù poiché sottolinea la verità della sua morte”. Per Cristo dunque discendere agli inferi significa affrontare la morte sperando che questa sarà vinta dal Padre a vantaggio non solo del Figlio ma di tutta l’umanità, significa in altri termini “sperare contro ogni speranza che Dio affronterà l’irrimediabile”. Tale discesa “indica tanto la realtà della morte di Gesù quanto l’inaugurazione della sua vittoria sulla morte”. Difatti, proprio la “rappresentazione della discesa di Gesù nel regno della morte, non l’uscita dal sepolcro come in Occidente, è per le chiese orientali l’autentica icona pasquale.

Nella discesa fra i morti e nella conseguente eliminazione di tutta la mancanza di relazioni dell’oscuro regno dei morti si manifesta, infatti, tutta la forza della potenza della risurrezione di Cristo. Anzi, per il grande teologo, Hans Urs von Balthasar questa discesa di Gesù nel regno della morte è addirittura il motivo più profondo della speranza universale. Il Figlio di Dio, essendo, infatti, penetrato proprio lì dove è il posto il peccatore, cioè nel luogo della mancanza di relazioni, della solitudine e della lontananza da Dio, abbraccia con il suo amore anche coloro che sono più lontani da Dio. In tal modo le pote degli inferi si spalancano, sono costrette ad aprirsi alla forza di Cristo che comunica una nuova vita e un nuovo futuro” (G. Greshake). Cristo ha sconfitto la morte mediante la sua morte che è essenzialmente solidarietà con la condizione dell’uomo fino alla condivisione del suo stato di morte. Secondo Karl Rahner “Gesù ha gustato il nostro stato di morte. Vi è disceso, ha toccato il fondo del nostro essere e si è sprofondato nel suo abisso incommensurabile. Poiché egli vi si lasciò andare abbandonandosi nelle mani del Padre suo, sperimentò l’ingresso nel mistero infinito di questo amore eterno come uno sprofondarsi in maniera anonima nelle tenebre della morte, nel vero stato di morte”.

Da tale punto di vista il sabato santo è il giorno della speranza, poiché “confessare che Gesù è disceso agli inferi equivale a confessare un evento salvifico che illumina anche oggi la situazione dell’uomo davanti a Dio e lo distoglie dalla perdizione” (C. Duquoc). La liturgia bizantina invita in questo giorno al silenzio: “resti muto ogni mortale e stia con timore e tremore; non mediti alcunché di terreno”. Allora il sabato santo è per tutti noi un richiamo all’essenziale, alla contemplazione, fuggendo la chiacchiera quotidiana e l’affaccendamento mondano in cui non c’è posto per il silenzio dove rientrare in se stessi per consegnare la propria fragilità all’amore di Dio. Il sabato santo è traversato dalla domanda sul futuro, nel crollo di tutte le certezze, nell’apparente trionfo del male con la morte in croce di Gesù.

Siamo dunque sollecitati in questo giorno ad una profonda riflessione sul senso del vivere e del morire. La morte è un evento che oggi si tende ad esorcizzare, a non prendere in considerazione. E’ la paura che spesso ci afferra di fronte alla percezione bruciante della finitudine umana, insuperabile dentro lo spazio della potenza manipolativa dispiegata dalla tecno-scienza e che si accompagna spesso all’incapacità di pensare un’ulteriorità rispetto all’ambito dell’empirico. Solo il mistero pasquale può aprire alla speranza, proprio quella speranza che in una società dominata dal mito dell’efficienza e in cui tutto è misurato sul metro del fare, del conseguire qualcosa, del produrre, è ritenuta inutile, vuota. Solo la fede nella risurrezione può illuminare le notti oscure della vita, la disperazione che finisce per sovrastarci quando ci scontriamo non solo con la caducità inscritta nella nostra carne ma anche con il male (politico, sociale, economico etc) che sembra dominare la scena del mondo.

La disperazione mortale non può essere l’ultima parola sull’uomo, così come la violenza del potere non può essere il sigillo definitivo sul corso della storia. La memoria della Passione del Signore ci dona uno sguardo diverso sulle vicende umane, spingendoci alla solidarietà con gli uomini e i popoli crocifissi dall’impero del denaro e facendoci entrare nella loro passione fino al dono della vita, con la certezza che la notte del peccato è vinta dalla luce della Pasqua di Cristo e che il silenzio di Dio prelude alla Gloria della Parusia.

Amedeo Guerriere

 

RIMOZIONE RIFIUTI AREE COSTIERE, SI’ PER I CONTRIBUTI PER TORRE MILETO

San Nicandro è inserito tra i comuni beneficiari del contributo per le spese di rimozione di rifiuti presenti sulle aree costiere”. L’importo massimo concesso è di euro 38.404,88.

Questi gli interventi ammissibili al contributo in zona Torre Mileto: interventi di rimozione, compreso il trasporto e il conferimento ad impianto autorizzato, dei rifiuti marini da spiagge, coste rocciose e aree dunali, nonché dei rifiuti abbandonati sulle strade e/o i sentieri di libero accesso alle aree costiere, per una distanza massima dalla costa di 300 metri. Non possono essere oggetto di rimozione le biomasse vegetali spiaggiate che devono essere gestite secondo altre modalità.

LA GIUNTA REGIONALE: “RIPARTE IL REDDITO DIGNITA’ RED 3.O”

La Giunta regionale approva una delibera per individuare i nuovi target specifici a cui orientare la misura regionale di sostegno al reddito (ReD), definendo così la terza versione del Reddito di Dignità.

Questa volta il ReD 3.0 camminerà in autonomia, rivolgendosi cioè solo a coloro che non abbiano i requisiti per presentare la domanda del Reddito di Cittadinanza, ovvero per i quali il Reddito di Cittadinanza non fornisce risposte adeguate.

E lo farà con le modalità più dirette e semplici che è possibile adottare in una procedura di selezione di beneficiari di contributi economici, addirittura in qualche caso consentendo le ammissioni d’ufficio a ReD in presenza di specifiche situazioni di fragilità.

E così un disabile adulto senza supporto familiare, una donna vittima di violenza e senza nucleo familiare di sostegno, persone senza dimora o dimora fittizia presso il Comune, e genitori senza dimora a seguito della separazione dal coniuge, sono tutte tipologie di persone alle quali i servizi Sociali professionali dei Comuni pugliesi potranno attivare direttamente la procedura di accesso al ReD 3.0 contestualmente alla fase di presa in carico per gli ulteriori bisogni sociali manifestati. Per loro la possibilità di accesso è sempre attiva, già da inizio anno.

Inoltre si è cercato di assumere a riferimento per il ReD 3.0 anche altre tipologie di persone che versano in condizione di grave fragilità economica e che – per i requisiti fissati dalla legge sul Reddito di Cittadinanza – sarebbero stati estromessi da RdC: e così, a parità di ISEE pari a 9.360 euro potranno presentare in Puglia la domanda anche coloro che non hanno gli ultimi due anni continuativi di residenza in Italia (come gli immigrati regolarmente soggiornanti, ma anche e soprattutto gli italiani emigrati all’estero che rientrano dopo un periodo di lavoro o una vita trascorsa oltreoceano).

E ancora, la Giunta Regionale ha scelto di rendere più facile l’accesso e più favorevole la determinazione del contributo economico anche per le famiglie numerose e le famiglie con almeno 3 figli minori, che per la scala di equivalenza utilizzata dalla legge e per le modalità di calcolo del beneficio, non avrebbero potuto accedere a RdC ovvero che, pur avendo presentato domanda, si vedono restituire importi ricalcolati davvero bassi. E così in Puglia una famiglia al cui interno sia presente un disabile grave, una famiglia numerosa con 5 o più componenti e una famiglia con almeno 3 figli minori, potrà presentare domanda di ReD 3.0 con un ISEE fino a 20.000 euro.

Per tutti la possibilità di presentare domanda sarà attivata gradualmente tra maggio e luglio, in relazione anche alla necessità che per alcuni sarà necessario attendere la restituzione degli esiti corretti da parte di INPS sulle domande di Reddito di Cittadinanza respinte o accolte con importi irrisori.

Sarà sempre una domanda on line, compilabile anche in autonomia ovvero con il supporto degli sportelli CAF e Patronato, con la necessità di sottoscrivere un patto di inclusione per avere l’attivazione del beneficio economico.

Perchè il Reddito di Dignità pugliese resta una misura attiva, cioè tutti coloro che riceveranno il ReD 3.0 dovranno svolgere un tirocinio, oppure un lavoro di comunità a beneficio del proprio nucleo, del proprio condominio, del proprio quartiere o della propria comunità di riferimento.

In ultimo già nel corso del mese di marzo 2019 le strutture regionali hanno lavorato per modificare drasticamente  le modalità di erogazione del beneficio economico del ReD ai cittadini aventi diritto: dismesse le carte acquisti che richiedevano il passaggio da INPS e Poste Italiane, per via dei dati disguidi e ritardi che hanno contrassegnato il biennio appena trascorso, si passa al pagamento diretto di Regione per conto dei Comuni in favore dei cittadini tramite IBAN del proprio conto o della propria carta.

Continuerà, quindi, proficuamente la sola collaborazione con la Direzione Regionale di INPS e con i Comuni, per la gestione della piattaforma telematica per le verifiche dei requisiti di accesso avvalendosi della cooperazione applicativa con la banca dati ISEE di INPS.

 

CONFERMATO IL SERVIZIO GIORNALIERO DI AUTOBUS-NAVETTA DALL’AEROPORTO DI BARI AL GARGANO

E’ stato confermato dalla Regione Puglia per l’anno 2019 il collegamento automobilistico tra l’aeroporto di Bari e le località di Monte Sant’Angelo, Mattinata, Vieste, Peschici Calenelle, Rodi Garganico, disponendone l’attivazione per il tramite della Società Aeroporti di Puglia s.p.a. e aggiungendo le fermate presso i Comuni di Margherita di Savoia e di Zapponeta.

Il servizio sarà attivato dal 31 maggio prossimo e terminerà il 22 settembre 2019. Prima dell’inizio della sua attivazione si conosceranno il numero delle corse giornaliere che, presumibilmente, saranno come quelle dello scorso anno e cioè quattro corse giornaliere di andata e ritorno. Un importante servizio soprattutto per i turisti ma che potrà essere usufruito anche dai residenti.

DIABETE: VIA LIBERA AI DISPOSITIVI DI CONTROLLI AUTOMATICI DEI PAZIENTI PUGLIESI

Sono state adottate le “Linee di indirizzo regionali per l’utilizzo appropriato delle tecnologie per la somministrazione dell’insulina ed il monitoraggio in continuo della glicemia in persone affette da diabete” (delibera Giunta n. 378 del 13 marzo 2018).

Con la stessa deliberazione la Giunta ha dato mandato alla ASL BT di acquistare su scala regionale i dispositivi di monitoraggio flash del glucosio per i pazienti con diabete mellito in trattamento insulinico intensivo.

La ASL BT ha poi aggiudicato con gara la fornitura dei dispositivi alle sei Aziende Sanitarie Locali della Regione Puglia, che provvederanno a stipulare singolarmente i relativi contratti di fornitura.

Sarà quindi possibile per i medici operanti nei centri regionali autorizzati dalla Regione, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, prescrivere l’utilizzo dei dispositivi, che saranno distribuiti gratuitamente agli assistiti aventi diritto dalle farmacie territoriali delle ASL.

I dispositivi permettono di misurare la glicemia in maniera automatica, con una sensibile riduzione della necessità di utilizzo dei sistemi tradizionali che prevedono la puntura con ausili “pungidito”.

Sono eleggibili i pazienti:

1– con Diabete Tipo 1 adulti in terapia insulinica multinettiva (MDI) o infusione di insulina sottocutanea continua (CSII)

  • Ipoglicemia problematica per la vita del paziente: ricorrente o severa.

2– con Diabete Tipo 1 in età pediatrica in terapia insulinica multinettiva (MDI) o infusione di insulina sottocutanea continua (CSII) – età 4-18 anni)

  • Ipoglicemia ricorrente o severa
  • Ulteriori indicazioni, soprattutto se ostative alla implementazione della terapia:
  • 10 automonitoraggi della glicemia (SMBG) / giorno
  • Acmofobia

3– con  Diabete Tipo 2 adulti in terapia insulinica multinettiva (MDI) – almeno due somministrazioni di insulina prandiale

  • Ipoglicemia problematica per la vita del paziente: ricorrente o severa

Il risultato è stato raggiunto grazie all’operato della Direzione Generale della ASL BT e delle strutture tecniche della stessa Azienda (Area farmaceutica ed Area del Patrimonio) che hanno consentito l’aggiudicazione del prodotto a costi in linea con le media nazionale, nel rispetto dei criteri di eleggibilità stabiliti dalla linee guida regionali.

 

DOPO NOTRE-DAME CHI GARANTISCE LA SICUREZZA DEI NOSTRI LUOGHI DI CULTO?

La normativa vigente in Italia sulla sicurezza dei beni storici, artistici ed architettonici appartenenti alla CHIESA  è abbastanza   complessa in  assenza di una normativa che riguarda la  sicurezza dei beni di “ culto”    ( e   che    coinvolge   la  stessa   “ proprietà “) che  in ITALIA   appartiene nella stragrande maggioranza dei  casi  alla  chiesa cattolica ( e quindi al Vaticano) che provvedono alla stipula diretta delle assicurazioni,    mentre in Francia  no. Lo   Stato   in Francia    provvede   quindi direttamente alla copertura assicurativa dei beni di culto in generale e   su  93 opere ,  solo  10  sono  assicurate da privati  del settore.

Dopo l’incendio della cattedrale “Notre-Dame de Paris” abbiamo saputo quasi tutti,  che appartiene  al patrimonio mondiale  dell’ UNESCO come tante altre opere in Europa e nel Mondo. Dopo   gli incendi verificatisi al  “teatro la Fenice di Venezia”  ed al duomo di Torino,  dove era custodita in  una teglia di vetro “la Sacra  Sindome“ , la normativa   sulla sicurezza dei beni storici ,  artistici ed architettonici  in cui rientrano anche la gran parte dei beni di culto non è stata  modificata gran che  ma  pure sappiamo  che gli italiani   sono  “allergici”   ad  osservare le  disposizioni di  legge   e   così  finisce  che  solo   dopo  ogni  evento  o   calamità  ritenuta quasi sempre “straordinaria”,  l’elenco normativo si allunga .

Vedremo cosa accadrà dopo questo caso che per fortuna non ha avuto vittime. Cosicché     dopo    questo ennesimo   incendio   far notare   che  per le chiese,  non vale ciò che si pretende come  “obbligatorio”   alle altre strutture  pubbliche  o  aperte al pubblico in  modalità  permanente   o  temporanea   in caso di eventi,  si  passa  “ tanto per cambiare da guastafeste”.  Ciò anche perché sempre più spesso all’interno delle  nostre  chiese   si organizzano sempre più spesso   concerti ed eventi  di  alto  livello  con   la partecipazione di grandi masse di fedeli  che ormai la politica  dei  “parolai e delle promesse al vento” non riesce più   a trascinare .Basta vedere l’assenza di partecipazione dei cittadini ai consigli comunali.

Per chi come me crede nell’informazione anche attraverso questo Blog,  ritengo  che i cittadini  tutti,  credenti e non,   devono essere consapevoli, non solo  che il loro Paese discrimina  gli edifici in  base a criteri  ben poco degni di uno   Stato  sedicente laico,  ma anche che,  entrando in quegli edifici, le norme di sicurezza che li tutelano altrove non  sono  vigenti nelle chiese o cattedrali. Infatti non si è mai vista  una  sola uscita  di sicurezza con maniglioni a spinta verso l’esterno;  dell’  illuminazione  di  emergenza  segnalata;   di  impianti automatici  o  di  sistemi  manuali   antincendio, di piani di sicurezza  ed evacuazione esposti in bacheca.

Con ciò non voglio  mettere  minimamente   in  discussione,  e  in alcun modo,  la   libertà  dei cittadini di entrarci o meno, ovviamente , ma  per la  “ Chiesa cattolica “  che   è   senza alcun dubbio  il maggiore  potere finanziario e detentore di beni immobili,  mobili e di tesori di  culto  oggi esistente  e non, questo problema che riguarda la “sicurezza e la pubblica incolumità”, dovrebbe porselo.

D’altronde   nessuno   può realisticamente stimare  quanto  valga  il  patrimonio  immobiliare del Vaticano ,  ovverossia quanto possa essere stimato    in valore la BASILICA di SAN PIETRO,  o il DUOMO di MILANO,  o di qualsiasi altra cattedrale in Italia ed all’estero  come “ Notre-Dame de Paris”.  E ciò,    se  si  pensa che,  per la  sola  ristrutturazione  e ripristino dei danni  ,    occorreranno   diverse migliaia   o  svariati   miliardi di  euro  che  il  governo francese  solo dopo qualche giorno    richiede  ai privati,   attraverso la lanciata  gara di solidarietà  estesa  anche all’Europa ed al mondo intero.

Da noi,  che  il patrimonio storico – artistico – culturale è  invece quasi sempre assicurato da società  private,  bisogna dire che  per la    gran   parte    non     è   neppure  censito   e  riportato  nella esatta consistenza   nei  “ catasti storici ed archivi ”  dello  Stato,    tanto  da diventare gli immobili  della chiesa  dei   veri  “ buchi neri“  anche    dello   “stato pontificio“. Un vero universo     entro  il quale non c’è solo il Vaticano ,  ma una vera galassia di satelliti   fatta di ordini religiosi,  confraternite,  fondazioni ed enti morali sempre  in continua metamorfosi.

Lo  Stato  Italiano  forse   proprio per evitare  l’ingerenza  nei beni  della  chiesa ,  in   genere e  nella prassi  non ha individuato   nelle    chiese, quelle attività soggette a  “ rischio “  nelle varie   tipologie  , se non  come  “luogo di lavoro “ , non  avendole specificatamente   elencate nel Decreto Ministeriale del febbraio 1982 e nel Decreto del Presidente della Repubblica  n.  151  / 2011,  che introduce  nuove categorie di  strutture soggette a controlli ed a  CPI (Certificato Prevenzione Incendi).

“Nella diverse   risposte date ai diversi quesiti  rivolti  negli anni  trascorsi ai  diversi comandi  dei  VV.FF. (Ministero degli Interni) per i  locali di   “pubblico spettacolo”, si chiarisce  che  le chiese  “non sono locali di spettacolo e trattenimento secondo i chiarimenti contenuti nella circolare n. 52 / 1982, punto 4.1” e “pertanto non sono compresi nel punto 83 del D.M. 16 febbraio 1982”.  Ma sono “fatte comunque salve le disposizioni contenute nell’art. 15, punto 5 del D.P.R. del 29 luglio 1982, n. 577″, che disporrebbero anche per le chiese alcuni adempimenti di legge per il certificato di prevenzione incendi”.

Siamo come al solito  di fronte al solito  caos legislativo all’italiana  in assenza di   normative  sulle chiese e sugli stessi eventi  (vedi ad esempio i riti del venerdì Santo e Pasquali),  dove  in determinate occasioni religiose  ed  eventi straordinari sono sovraffollati fino all’inverosimile,  sia all’interno che all’esterno degli edifici,  con evidenti conseguenze  nel garantire   il tempestivo arrivo  dei  soccorsi   e    di  mezzi   dei VV. del FF  che  per il loro ingombro  e  massa   presentano notevolissime   “criticità” di  accedere nei centri storici.

Colgo l’occasione di rivolgere un saluto ed una Buona Pasqua, raccomando prudenza nella Pasquetta.

Gianni Della Torre

 

GUARDIA DI FINANZA: INTERVENTI PER IL CONTRASTO ALLA CONTRAFFAZIONE, ALL’ABUSIVISMO

Nei giorni 17 e 18 aprile u.s. il Comando Regionale Puglia ha disposto l’esecuzione di un piano straordinario di interventi, finalizzato a prevenire e reprimere il fenomeno della contraffazione, dell’abusivismo commerciale ed altre correlate forme di illegalità.

Il piano di interventi, che ha interessato l’intero territorio regionale, si colloca nell’ambito della missione Istituzionale del Corpo, finalizzata alla tutela del mercato dei beni e dei servizi, nonché al contrasto di tutte le condotte illecite connesse alla contraffazione, realizzata mediante una costante azione di controllo economico del territorio.

L’operazione ha registrato l’esecuzione di 77 interventi, nel corso dei quali sono stati sequestrati oltre 3,4 milioni di articoli, con la denuncia di nr. 60 soggetti. Dall’inizio dell’anno sono oltre 8,5 milioni i prodotti sequestrati dalle Fiamme Gialle.

L’attività ispettiva ha consentito di evidenziare anche situazioni di particolare rilevanza, come nel caso dell’individuazione, nell’area nord barese, di una società esercente il commercio all’ingrosso di prodotti vari (apparecchiature elettroniche, giocattoli, oggettistica e casalinghi), presso la quale sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e penale oltre 3 milioni di articoli, risultati pericolosi per la salute dei consumatori ovvero privi di qualsivoglia certificazione richiesta dalla normativa vigente.

A conferma del ruolo di centralità del Corpo nello specifico comparto operativo, si evidenzia l’utilizzo del portale S.I.A.C. (“Sistema Informativo Anti Contraffazione”) – _ HYPERLINK “http://siac.gdf.it/Pagine/default.aspx” __Guardia di Finanza – Home Page S.I.A.C._ – progetto co-finanziato dalla Commissione Europea ed affidato dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza, la cui struttura operativa è stata dislocata proprio alla sede di Bari.

Tale piattaforma tecnologica consente un’attività di analisi e controllo in tema di contrasto e lotta alla contraffazione, realizzata mediante applicativi che assolvono funzioni informative per i consumatori, di collaborazione tra le istituzioni e le aziende, nonché di cooperazione tra gli attori istituzionali.

GUALANO: “ANCORA QUALCOSA SULLA TASSA RIFIUTI”

Francamente mi è sembrato davvero puerile leggere che la responsabilità dell’aumento della tassa sui rifiuti sia della precedente Amministrazione (Gualano).

Forse gli attuali Amministratori non sanno che i Comuni hanno autonomia tributaria e finanziaria, che consistente nella capacità dell’ente di imporre propri tributi e di provvedere ad impiegare le proprie risorse finanziarie secondo i criteri contenuti in un bilancio predisposto ed approvato dai propri organi. In particolare, per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, agli Amministratori è lasciata la possibilità di scegliere su quale categoria far gravare il peso dell’imposta (e gli attuali amministratori hanno scelto i commercianti) ovvero se adottare una politica fiscale che non penalizzi nessuna categoria e, cioè, “spalmando” il carico del tributo su tutti i cittadini-contribuenti in modo da rendere l’aumento quasi impercettibile.

Non esiste, infatti, nessuna norma che impone agli amministratori in carica di far gravare il peso della tassa sui rifiuti esclusivamente su di una particolare categoria ovvero sui commercianti e gli artigiani. Sicché questa è una scelta pensata, voluta ed approvata esclusivamente da questa Amministrazione.

Non solo. Se davvero questa Amministrazione avesse avuto intenzione di aiutare i commercianti avrebbe potuto eliminare il peso della tassa posta interamente a loro carico attraverso la concessione di agevolazioni e/o esenzioni. A mero titolo esemplificativo: esenzione dalla Tosap, esenzione tassa pubblicità, riduzione dell’Imu, riduzione di tariffe e/o imposte varie.

Fare politica significa fare delle scelte in funzione di una prospettiva di bene comune. Se le scelte sono sbagliate o inadeguate bisogna avere il coraggio di assumersi la responsabilità senza incolpare dei propri errori altri e, soprattutto, il proprio avversario politico.

Buona salute a tutti.

Pier Paolo Gualano

 

IL SINDACO CIAVARELLA: “FACCIAMO CHIAREZZA SULLA TARI 2019”

La TARI è il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti con una copertura a totale carico dei cittadini proprietari di immobili o attività commerciali.
Il costo maggiorato, che oggi siamo costretti a sostenere, deriva dall’aumento voluto dalla precedente amministrazione facendolo passare da euro 1.342.000 a 1.699.956,60 Euro con un aumento del costo di circa 358.000,00 Euro per il 2019.
Difatti la precedente Amministrazione con delibera di Giunta Comunale la n° 96 del 03/08/2017, aveva approvato il nuovo Capitolato Speciale d’Appalto per il servizio rifiuti solidi urbani quasi identico a quello del 2011, elevato a 1.699.956,60 Euro e, con determinazione n° 672 R.G. del 05/10/2017, si è indetta gara di appalto.
Diventa chiaro che l’attuale servizio di raccolta rifiuti deriva da quello predisposto dalla precedente Amministrazione con l’aggravante di aver ereditato anche la impossibilità di poter intervenire con riduzioni o agevolazioni.
Oggi siamo costretti ad applicare le aliquote, che devono ricoprire l’intero costo del servizio di raccolta rifiuti, con atti di Giunta Comunale e di Consiglio Comunale pur avendo la consapevolezza che saremo soggetti a critiche, in particolare dagli operatori commerciali, perché questa amministrazione ha voluto salvaguardare le famiglie.
A ciò si deve aggiungere un dato importante che l’evasione per gli usi non abitativo anno 2018 ( commerciale e attività produttive…) è del 46%, In tal senso stiamo predisponendo misure per il recupero.
Inoltre la mancanza di differenziazione, che nel 2018 è scesa al 30%, ha comportato necessariamente l’aumento dei costi della tariffa. Per abbassare le tariffe è importante collaborare per differenziare, perché raggiungendo una percentuale superiore al 67% abbatteremo i costi dell’ecotassa. Nel mese di febbraio 2019 siamo riusciti a raggiungere il 60% questo vuol dire che siamo sulla buona strada.
Con questi dati del 2018, purtroppo a luglio, la nostra Regione costringerà i Comuni ad aumentare ancora di più le tariffe. Ma siamo fiduciosi che, riuscendo ad innalzare la percentuale della differenziata per il 2019, potremmo ottenere, il prossimo anno, un abbassamento delle tariffe.
Infatti, con i proventi che deriveranno da premialità di risparmio per il conferimento in discarica, inizieremo a ridurre le aliquote, adottando agevolazioni e riduzioni, iniziando dagli operatori commerciali per finire alle persone deboli e anziane.

Il Sindaco

Costantino Ciavarella

VENERDI’ SANTO E LA PROCESSIONE DEI MISTERI

Trascorsa la notte dei “Sepolcri” tra veglie, preghiere e processioni che hanno tenuto le chiese aperte per tutta la notte, anche a San Nicandro Garganico vengono celebrate la Passione e la Morte di Cristo; è questo infatti il giorno più importante e sentito dell’ intera Settimana Santa, uno dei più attesi di tutto l’anno.
Alle 18,30 ha inizio la secolare processione dei Misteri, dove gruppi ecclesiastici, confraternite in abito solenne e un fiume infinito di gente, accompagnano per le strade cittadine le sette statue che raffigurano i momenti principali della Passione di Cristo: Gesù entra in Gerusalemme – Gesù nell’ Orto – Gesù alla colonna – Gesù schernito dai soldati – Ecce Homo – Gesù caricato della croce – Cristo Morto- l’Addolorata.
A San Nicandro, ciò che caratterizza questa processione sono il silenzio e la mestizia generale, interrotti solo dal canto del Miserére eseguito dai cantori del Venerdì Santo e dai Confratelli della Confraternita della Pietà o Morte.

Dal 2010 la processione è ritornata ad uscire dalla Chiesa Madre, dopo tre anni di chiusura per i restauri; anche il simulacro del Cristo Morto è stato restaurato e restituito a sembianze assai più realistiche. Durante la processione, la statua del Cristo è contornata da una corona di rose rosse offerte dai fedeli, con cinque mazzetti di spighe che rappresentano le cinque piaghe e, agli angoli, vi sono quattro angeli con i simboli della passione.
Sempre dal 2010, la Sacra immagine di Maria SS. Addolorata, con la Confraternita della Pietà o Morte, accompa il Cristo Morto, dopo il panegirico in piazza Fioritto, fin davanti alla Chiesa Madre, per fare in modo che la processione si concluda interamente nella chiesa principale della città.

Francesco Stanzione

LAVORI PRESSO IL CIMITERO COMUNALE

Sono stati eseguiti sopralluoghi presso gli immobili del Cimitero Comunale ed è stato riscontrato il precario stato manutentivo degli stessi. Pertanto è stato deciso di eseguire interventi edilizi che si ritengono improcrastinabili. Questi gli interventi decisi: a) revisione completa del manto di copertura piana dei due fabbricati posti a piano terra situati ai alti dell’ingresso principale del cimitero; b) ripristino dei soffitti e di alcune altre parti interne dei due fabbricati, ampiamente danneggiati dalle infiltrazioni presenti; c) sistemazione di un cornicione esterno sul fabbricato adibito a camera mortuaria; d) revisione ed eventuale spicconatura di tutto il muro di cinta dell’ingresso principale del cimitero; e) rasatura di tutto il muro di cinta dell’ingresso principale del cimitero, compreso le pareti dei due fabbricati posti alle estremità e i muretti soprastanti i due fabbricati; f) tinteggiatura completa di tutto il muro di cinta principale.

Insomma quanto prima il cimitero di San Nicandro comincia a rifarsi un po’ di look.

AVIS, SI DONA

Siamo alla terza donazione sangue in una settimana. Infatti domani, sabato 20 aprile, sempre presso il Poliambulatorio civico la stazione ferroviaria, dalle ore 8:00 cominceranno i prelievi.

L’Avis invita ancora quanti non lo hanno fatto in precedenza, a non voler mancare a quest’ultimo appuntamento della settimana santa.

FESTA EUROPEA DELLA MUSICA, ISCRIZIONI ON LINE AI MUSICISTI AMATORI E PROFESSIONISTI

Il 21 giugno prossimo, a Bari, sarà celebrata la Festa Europea della Musica. Questa manifestazione di carattere internazionale coinvolgerà moltissime città europee. Un progetto artistico e culturale europeo il cui principio ispiratore garantisce la partecipazione a tutti per portare la musica nelle strade e nelle piazze, promuovendo la pratica musicale ad ogni livello. Obiettivo dell’iniziativa è offrire un palcoscenico ai giovani artisti, stimolare l’ascolto, la pratica e lo studio della musica per favorire l’incontro tra culture e generi differenti.
La Festa della Musica in Italia è promossa dal MiBact insieme all’Aipfm (Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica), con il sostegno della Siae e in collaborazione con soggetti pubblici e privati. Tutti possono partecipare: amatori e professionisti, bande, gruppi, dj e solisti, basta inviare on line le iscrizioni, entro il 30 maggio 2019, alla rete nazionale della Festa della Musica inserendo il programma del concerto che si propone nello spazio riservato a Bari nel sito web della Festa della Musica.

IL SILENZIO DELLA SETTIMANA SANTA OSSERVATA DALL’ANTICA CIVILTA’ CONTADINA DEL GARGANO

I riti della passione di Cristo venivano rinnovati per tutto il periodo della quaresima. I preparativi per la Domenica delle Palme si svolgevano nelle campagne o nei sotto scale. I contadini intrecciavano i ramoscelli di ulivo trasformandoli in vere opere d’arte per essere benedetti. Le discordie cessavano tra familiari, tra parenti e tra confinanti; il ramoscello d’ulivo benedetto guariva la malattia dello stupido orgoglio e cicatrizzava inutili rancori. Si osservava il digiuno per tutta la settimana Santa e alla sera del Mercoledì si svolgeva la Via Crucis. I fedeli percorrevano le strade del paese pregando e intonando canti religiosi. Il corteo si soffermava nei quartieri stabiliti per meditare e recitare i saggi delle quattordici stazioni della Passione di Gesù. Un silenzio particolare contraddistingueva questo rito. Solo il passaggio dinnanzi a qualche abitazione segnata dal lutto spezzava questa atmosfera di intenso raccoglimento spirituale per via delle grida di dolore dei familiari. Ma poi silenzioso lo diventava anche questo dolore, e “nero”, perché di nero si vestivano le donne restando chiuse in casa per sei mesi, mentre gli uomini si cingevano con una fascia nera le maniche delle giacche e dei cappotti e si ricoprivano i bottoni delle camicie con stoffa anch’essa nera.
Silenzio e abbigliamento scuro era costume, in caso di lutto, osservato da tutti i componenti di una famiglia per diverso tempo. Lo stesso silenzio che i partecipanti della processione vestiti di scuro osservavano percorrendo le strade del paese.

La sera del Giovedì Santo si visitavano tutte le chiese partendo dalla chiesa Madre. In ognuna di esse si recitavano: tre Padre Nostro, tre Ave Marie, tre Gloria, tre Eterno Riposo e si terminava il giro delle visite ritornando nella chiesa di partenza. I fedeli pregavano in assoluto silenzio, contemplando con gli occhi del cuore le immagini dolorose della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. L’Altare veniva ornato di fiori e di germogli. Si trattava di chicchi di grano o di qualche seme di cereale fatti appunto germogliare in recipienti a forma di tomba o di croce allo scopo di decorare. La crescita veniva garantita dal riporli in luoghi caldi e luminosi. I germogli rappresentavano il simbolo del Sepolcro. “Come il chicco di grano dalla terra rinasce e produce un buon raccolto, così Gesù, dopo il Suo Sacrificio, è stato deposto nel Sepolcro per risorgere e salire in cielo donandoci la Salvezza Eterna’. Si celebrava, inoltre, una Messa durante la quale il Sacerdote lavava i piedi a undici ragazzi meritevoli e a un ragazzo “scapestrato”.

La sera del Venerdì Santo aveva luogo la processione solenne e molti fedeli camminavano per le strade del paese a piedi nudi; le confraternite di ogni chiesa, al seguito, portavano sulle spalle le statue di Gesù. Le statue rappresentavano i vari episodi della Passione. Il corteo vedeva, nelle prime file, bambini con piccole croci sulle spalle e corone di spine intorno alla testa, mentre una bimba vestiva gli abiti di Maria Maddalena con al petto l’immagine del viso di Gesù; per ultima, compariva la statua dell’Addolorata il cui abito era opera delle laboriose mani di donne pie e devote. Lateralmente alla Madonna, sfilavano le carmelitane con il capo ricoperto di un velo nero, a simboleggiare il dolore straziante della madre di Cristo. Ogni partecipante prendeva parte al corteo in modo ordinato e composto. Tutte le massime autorità erano presenti.

Il momento più toccante coincideva con l’arrivo della Madonna nella rispettiva Chiesa e con l’intonazione del Miserere da parte delle confraternite. Singolare l’allontanamento di tutte le statue raffiguranti il Cristo da quella dell’Addolorata. Momento emozionante, sottolineato dal suono assordante delle linguette di legno delle troccole che vibravano per effetto dell’ingranaggio dentato, facendo girare l’arnese artigianale, fino a quando l’ultima statua scompariva alla vista dei partecipanti. Il Sacerdote esortava i fedeli ad implorare assiduamente il sostegno di Cristo.

In effetti, la settimana Santa rappresentava un momento di riflessione e di meditazione, di riconsiderazione e di rilettura della propria Fede. In verità, forte e radicata nei cuori dei contadini garganici, avvezzi a sopportare talvolta raccolti distrutti e mandrie decimate da pestilenze e a implorare ciononostante Clemenza Divina per ottenere la forza di ricominciare e fare meglio.

Antonio Monte

REDDITO CITTADINANZA, PUBBLICATO IL BANDO PER LA SELEZIONE DI 3000 POSTI DA “NAVIGATOR”

248 posti in Puglia, di cui 41 per Foggia.
Questa mattina L’ANPAL ( l’agenzia che dipende dal ministero del Lavoro e che si occupa di politiche attive del lavoro) ha pubblicato sul sito,
“https://www.anpalservizi.it/home”, il bando per la selezione dei “navigator“, cioè le figure professionali  che aiuteranno i beneficiari del reddito di cittadinanza a trovare un lavoro, il bando scadrà l’ 8 Maggio 2019.  L’incarico di collaborazione avrà  un compenso lordo annuo pari a euro 27.338,76 in più 300 euro lordi mensili a titolo di rimborso forfettario delle spese per l’espletamento dell’incarico, quali spese di viaggio, vitto e alloggio.
Il candidato deve produrre domanda di partecipazione alla selezione pubblica esclusivamente in via telematica, mediante l’utilizzo di PIN INPS oppure SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure CNS (Carta Nazionale dei Servizi), compilando l’apposito modulo disponibile all’indirizzo web “selezionenavigator.anpalservizi.it”. Non sono ammesse altre forme di produzione o di invio delle domande di partecipazione.
L’invio on line della domanda debitamente compilata deve essere effettuato entro il termine perentorio indicato nell’Avviso. Dopo l’invio, il candidato deve stampare la domanda protocollata,  sottoscriverla e consegnarla nel luogo e nel giorno stabilito per lo svolgimento della prova scritta.
Sono ammessi alla selezione i candidati in possesso dei requisiti di ammissibilità richiesti dall’Avviso secondo un rapporto di almeno 10 candidature pervenute per ogni posizione ricercata su base territoriale, classificati in ragione del miglior voto di laurea.
Gli elenchi degli ammessi alla prova saranno pubblicati agli indirizzi web previsti dall’Avviso.
La selezione consiste in  un test a risposta multipla di carattere psicoattitudinale, di cultura generale e tecnico professionale nelle materie definite nell’Avviso. La prova è valutata in centesimi. Superano la prova i candidati che abbiano ottenuto il punteggio minimo di 60/100, in base alle modalità indicate nell’Avviso.
Per maggiori dettagli andare sul sito internet: https://www.anpalservizi.it/home

La Deputata Faro Marialuisa, Movimento 5 Stelle alla Camera

 

DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA, DUE ARRESTI PER OMICIDIO SILVESTRI

Nella mattina del 17 aprile 2019 i Carabinieri della Compagnia di Manfredonia hanno tratto in arresto L. M. detto “Carpinese” e Z. A., di 48 e 39 anni, entrambi facenti parte del gruppo criminale Romito-Ricucci-Lombardi.

  1. M. è considerato elemento di spicco della predetta consorteria criminale, mentre Z. A. risulterebbe una delle persone più fidate del gruppo in generale e del Lombardi in particolare.

I due importanti arresti sono il risultato di una lunga ed articolata attività d’indagine, protrattasi per circa due anni, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari – Direzione Distrettuale Antimafia, relativamente all’omicidio di Silvestri Giuseppe alias “l’Apicanese”, avvenuto all’alba del 21 marzo 2017 in Monte Sant’Angelo.

Intorno alle 5 del mattino del 21 marzo 2017, venivano segnalati ai CC. alcuni colpi di arma da fuoco provenire dalla via Panoramica di Monte Sant’Angelo, nonché la presenza di un’auto ferma a centro strada.

Immediatamente giunti sul posto, i Carabinieri accertavano la presenza di una Fiat Doblò di colore grigio, attinta da diversi colpi di arma da fuoco, ferma al centro della sede stradale con a bordo il corpo esamine di S. G., pregiudicato del posto, crivellato da colpi di fucile cal. 12.

  1. G., detto l’Apicanese era una figura storicamente inserita nel contesto della mafia garganica facente capo alla famiglia “li Bergolis” di Monte Sant’Angelo e denominato “clan dei Montanari”, la cui mafiosità è stata riconosciuta con sentenza irrevocabile di condanna all’esito del processo denominato “Iscaro-Saburo”.

Al sodalizio criminale mafioso dei “li Bergolis” si è con il tempo contrapposta altra consorteria criminale, operante in area garganica: il clan Romito-Ricucci-Lombardi di Manfredonia, Mattinata e Macchia di Monte Sant’Angelo.

La contrapposizione tra i gruppi criminali ha dato origine alla faida ancora in atto, che ha insanguinato (e continua a insanguinare) la provincia di Foggia.

Questo omicidio – del 21 marzo 2017 – è il primo della sequenza dei tre “delitti del 21 marzo”: a questo sono seguiti il tentato omicidio di Marco Raduano, il 21 marzo 2018, scampato ad un agguato nei pressi della sua abitazione e il recentissimo omicidio di Francesco Pio Gentile, del 21 marzo 2019.

L’omicidio di Silvestri Giuseppe, persona legata agli eredi di sangue della famiglia li Bergolis, era stato perpetrato a breve distanza di tempo dalla rapina aggravata alla gioielleria dei Nobili di Monte Sant’Angelo del 18 febbraio 2017, per la quale erano emersi indizi verso lo stesso Silvestri Giuseppe, il quale era sospettato di aver collaborato con i rapinatori, fornendo loro supporto logistico, senza che però potessero essere trovati elementi di prova certi nei suoi confronti. Le indagini all’epoca condotte permisero di acclarare la responsabilità di M. C., 36enne viestano soprannominato “il Toro”, a sua volta appartenente al clan Perna di Vieste, che veniva arrestato, sempre dai Carabinieri della Compagnia di Manfredonia il 28 marzo 2018 e trovato nascosto armato di pistola all’interno della proprietà di P. G., esponente di spicco dell’omonimo clan ed a sua volta legato ai li Bergolis.

L’accurato sopralluogo dei Carabinieri consentiva di rinvenire tracce biologiche che, esaminate da parte del RIS di Roma, hanno evidenziato il DNA di L. M. su quasi tutte le cartucce esplose e rinvenute, in maniera pressoché esclusiva e consistente.

Tale importantissimo ed inequivocabile riscontro, unitamente alle risultanze investigative delle attività tecniche consistenti in intercettazioni e analisi dei tabulati telefonici, ha permesso di smentire la versione sin da subito fornita da L. M., che aveva dichiarato la propria estraneità ai fatti e di trovarsi già in Lombardia alla data dell’omicidio. Tale affermazione veniva inoltre rafforzata da quelle di Z. A., che testimoniava falsamente di aver accompagnato L. M. nel Nord Italia, fornendogli un alibi, nel tentativo di depistare le indagini.

In realtà le indagini hanno consentito di demolire l’alibi del Lombardi e di dimostrarne la falsità, cosicchè lo stesso falso alibi si è trasformato in ulteriore elemento di accusa.

La cattura dei due, avvenuta a seguito di giorni di appostamenti e servizi di osservazione e controllo da parte dei militari, segna un altro importantissimo colpo alla criminalità organizzata operante nella provincia di Foggia.