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SPACCIAVA DROGA VICINO ALL’ORATORIO, ARRESTATO MINORENNE

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I carabinieri di Cerignola alcuni giorni fa, nonostante le misure e gli appelli continui volti al contenimento del COVID-19, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 17enne di Cerignola. Il minore è stato sorpreso dai militari all’esterno dell’oratorio dei Salesiani mentre cedeva una dose di hashish a un giovane acquirente, in cambio di 20 euro. Alla vista dei carabinieri il giovane pusher ha tentato la fuga ma è stato bloccato. Nel suo borsello, che era stato nascosto vicino al cancello di ingresso dell’oratorio, i militari hanno rinvenuto 9 dosi di hashish del peso complessivo di 9 grammi e un telefono cellulare. Sostanza stupefacente, denaro e telefono sono stati sottoposti a sequestro. Il 17enne, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto alla permanenza domiciliare. Dopo la convalida dell’arresto, il Gip del Tribunale per i Minorenni di Bari ha disposto nei confronti del giovane arrestato l’applicazione di alcune prescrizioni, tra cui quella di evitare qualsiasi uscita non determinata per motivi di salute, per tutta la durata dell’emergenza in corso, dopo la quale il minore dovrà rispettare l’obbligo di fare rientro presso la sua abitazione non oltre le ore 20.00, senza allontanarsi prima delle ore 7.00.

Appena una settimana fa, sempre i carabinieri di Cerignola, avevano arrestato in flagranza per lo stesso reato un altro minorenne, di 16 anni, sorpreso mentre cedeva hashish a un gruppo di ragazzi. Alla vista dei militari, il minore si era dato alla fuga, lanciando 12 bustine contenenti hashish. Bloccato, era stato trovato in possesso di 90 euro, sequestrati perché ritenuti provento dell’attività di spaccio, e arrestato.

COVID-19: ALLERTA MASSIMA NEI CENTRI PADRE PIO

Dopo la comunicazione dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza che ha ufficializzato i dati di quarantena e di pazienti risultati sintomatici e positivi al COVID-19, nel rispetto massimo di una comunicazione che ha cercato di essere sempre chiara e trasparente a beneficio di operatori e utenti, durante questo periodo di totale emergenza, la Fondazione comunica quanto segue:

nonostante tutte le accortezze possibili, la scrupolosità nel rispetto delle ottemperanza ministeriali e regionali, con tutte le difficoltà del momento nel reperire, anche a prezzi irragionevoli, i dispositivi di protezione individuali la cui nuova e ulteriore fornitura è attesa per domani mattina, nonostante la chiusura di tutti i 12 presidi ambulatoriali distribuiti su tutto il territorio provinciale e una riduzione drastica delle prestazioni domiciliari nel rispetto delle disposizioni della Regione Puglia, la Fondazione si vede costretta ad affrontare una situazione di allerta massima e straordinaria che va oltre le stesse disposizioni istituzionali.

Tale comportamento precauzionale è dovuto al fatto che alcuni operatori della struttura sono coniugi o parenti stretti degli stessi operatori attualmente in quarantena e che la struttura vede espletarsi la sua maggiore attività nel territorio pugliese attualmente più colpito ed esposto.

Pertanto, nel rispetto di una comunicazione attenta, misurata ma trasparente, la Fondazione dichiara di aver ridotto al minimo indispensabile anche tutti i servizi non presi in considerazione dalle disposizioni succitate; di suggerire a famigliari e utenti, il rientro immediato presso il proprio domicilio anche degli assistiti ricoverati ma non gravi e indifferibili; di procedere immediatamente a porre in quarantena fiduciaria e volontaria tutto il personale che in qualche modo ha avuto contatti con altre persone potenzialmente a rischio di contagio ed in particolare parenti e conoscenti del personale dell’Ospedale CSS con i quali hanno costanti contatti o avuto contatti negli ultimi periodi.

La sospensione di nuovi accessi dall’Ospedale, nel rispetto delle disposizioni ministeriali e regionali.

La distribuzione, domani, di ulteriori dispositivi di protezione individuale a tutto il personale.

Inoltre, poiché presso il Presidio “Gli Angeli di Padre Pio”, accreditato a livello internazionale JCI, già da un anno sono in vigore tutte le procedure di tutela del rischio clinico ed è presente un Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO) che vede la presenza di esperti infettivologi e igienisti degli Ospedali Riuniti di Foggia, c’è un’interlocuzione continua tra loro per gestire al meglio l’emergenza, compreso quella delicata territoriale, il Responsabile della gestione del rischio clinico della Fondazione, domani metterà in pratica, per la seconda volta in meno di un anno, anche lo strumento della Safety Walkaround, ovvero un  giro della sicurezza con la Direzione Sanitaria del Presidio e tutti i componenti del CIO già presenti in struttura, una tecnica proattiva che cercherà, con la collaborazione del personale e degli utenti, di evidenziare situazioni, processi o modalità comportamentali che celano i cosiddetti “latent failure”, gli errori nascosti. Oltreché, ovviamente per ascoltare, nel rispetto massimo della distanza di sicurezza e di tutti gli accorgimenti necessari e previsti, tutti coloro che, tra operatori e utenti, possono suggerire modalità organizzative più efficaci ed efficienti.

Per la RSA ed RP di Isernia, invece, anche se ad oggi non si registrano contagi in quella provincia, sono stati messi in atto i protocolli finora utilizzati per tutti i Presidi della Fondazione. Inoltre, il Direttore dell’Area Sanitaria ha proceduto, in accordo con la Direzione Sanitaria del Presidio, agli adempimenti delle ordinanze ministeriali e della Regione Molise.

                                                          

DUE PASSI NELLA STORIA DI SAN NICANDRO: LA LOGGETTA

Loggetta della Terra Vecchia

Delle vecchie mura di San Nicandro restano solo alcune tracce: quelle vicino la torre di avvistamento e la parte vicino la torre di tramontana. Da queste mura è stato aperto un arco munito fino alla fine del 1800 di un portone in legno. Il portone non esiste più anche se si notano ancora i cardini dello stesso.

Su quest’arco venne costruita quella che poi doveva diventare uno dei simboli più conosciuti di San Nicandro, la Loggetta. Probabilmente fu costruita per rendere l’ingresso del castello esteticamente più bello.

La Loggetta ha una forma trapezoidale con undici arcate: cinque all’interno e sei all’esterno. Quindi undici balconcini protetti da ringhiere in ferro battuto con motivi floreali.

Diceva Silvio Petrucci: “La ringhiera a ferro battuto al modo andaluso gonfiava il suo petto d’oca sovraccarico di fiori”. In effetti sa tanto di spagnolo lo stile, forse un omaggio a Re Ferdinando.

Niente di più sbagliato perché in qual periodo, come rileva anche Giuseppe Galasso, reggente della corona fu nominato Domenico Cattaneo Principe di Sannicandro, in quanto il re aveva appena nove anni.

Forse poiché la costruzione fi fatta erigere quasi certamente dalla famiglia Picciolo durante l’epoca baronale, l’appellativo di Loggetta baronale derivi proprio da questo motivo anche se fu abitualmente sede dei principi che governarono Sannicandro.

 

SAN NICANDRO, TERMINATO L’INTERVENTO DI DISINFESTAZIONE DEL CENTRO ABITATO

Durante la notte scorsa c’è stata l’ultima tornata di disinfestazione straordinaria delle iniziative assunte dall’amministrazione comunale per prevenire e contrastare la diffusione del Coronavirus.
Tali interventi mirati sono eseguiti in piazze e strade di San Nicandro Garganico nelle ore notturne sotto il coordinamento dell’assessore Antonio Carbonella ed eseguite con l’impiego di una unità mobile con tecnici qualificati.

L’ordinanza sindacale sembra sia stata molto condivisa dai cittadini che hanno ottemperato alle disposizioni imposte dalla stessa ordinanza circa i divieti di non lasciare all’aperto generi alimentari o bevande, far stazionare animali domestici in luogo aperto, trattenersi nel luogo ove veniva effettuato il trattamento e la di porte, balconi, finestre durante il passaggio del mezzo irroratore.

Sia il sindaco Ciavarella che l’assessore Carbonella stanno valutando ulteriori interventi di disinfestazione da far eseguire tenendo in conto l’evolversi della situazione.

Ma, oltre a tale iniziativa, c’è sempre da rispettare l’obbligo di rimanere in casa e il divieto di circolazione dei veicoli.

EMILIANO SCRIVE A ENEL PER CHIEDERE ABBASSAMENTO TARIFFE PER CITTADINI CHE RESTANO IN CASA

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Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha scritto oggi a Enel una lettera per chiedere l’abbassamento delle tariffe orarie per le abitazioni, visto l’aumento della permanenza in casa dei cittadini causa dell’emergenza Coronavirus-Covid 19.

Ecco il testo della missiva inviata da Emiliano al responsabile degli Affari Istituzionali di Enel, Massimo Bruno:

“il momento drammatico che il paese sta vivendo ha, tra le varie conseguenze una maggiore permanenza degli italiani e quindi anche dei miei concittadini, presso le proprie abitazioni.

Questo sta stravolgendo le abitudini di tanti e la programmazione che normalmente le famiglie fanno, quotidianamente, rispetto al consumo di energia elettrica in casa. Sarebbe un messaggio molto importante da parte dell’Azienda che rappresenti disporre un ampliamento delle fasce orarie in cui è prevista una tariffazione ridotta dei consumi.

In questo modo verreste incontro alle esigenze di tantissime famiglie già così duramente colpite dai fatti che tanto ci preoccupano ed impegnano.

Certo che la Tua personale sensibilità e quella del Gruppo ENEL sapranno comprendere le ragioni del mio appello, Ti invio cordiali saluti”

 

CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTO REGIONE PUGLIA 15 MARZO ORE 20.30

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, comunica che oggi 15 marzo – con aggiornamento alle ore 20.30 – sono stati effettuati 336 test in tutta la regione per l’infezione da Covid-19 Coronavirus. Di questi:

288 sono risultati negativi e 48 positivi.

I casi positivi sono così suddivisi:

13 in Provincia di Bari;

5 in Provincia Bat;

14 in Provincia di Brindisi;

(*) in Provincia di Foggia;

14 in Provincia di Lecce;

2 in provincia di Taranto

Quattro persone con patologie pregresse e risultate positive al Covid sono decedute oggi, una nella provincia di Bari, due nella provincia di Lecce, una nella provincia Bat.

Con questo aggiornamento salgono a 248 i casi positivi registrati in Puglia per l’infezione da Covid-19 Coronavirus.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

CARABINIERI DENUNCIANO CIRCA 150 PERSONE IN GIRO PER LE STRADE INCURANTI DEI DIVIETI IMPOSTI

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Nonostante le continue esortazioni a non uscire di casa se non per casi strettamente necessari (lavoro, salute e gravi motivi), c’è chi continua a girare per le vie del paese incurante delle prescrizioni governative.

Così, nella serata di ieri, i Carabinieri di San Marco in Lamis, nel corso dei costanti e continui servizi finalizzati a garantire il rispetto della legge e prevenire ulteriori casi da infezione covid-19, oltre a controllare diversi cittadini che circolavano per il paese muniti di autocertificazione e pertanto autorizzati a spostarsi per recarsi al lavoro o per cause di necessità, hanno fermato e sanzionato ai sensi dell’art. 650 (inosservanza dei provvedimenti delle Autorità) sei ragazzi (tutti giovanissimi, peraltro uno già sanzionato nei giorni precedenti per analogo motivo) che circolavano per le vie cittadine incuranti delle disposizioni.

I carabinieri della Compagnia di Cerignola hanno finora acquisito, nell’ambito dei 12 Comuni di competenza, oltre 400 autocertificazioni. Ammontano complessivamente a 108 le persone denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Foggia ai sensi dell’art. 650 del codice penale (Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità).

A Cerignola sono state denunciate 36 persone, tra cui 2 titolari di esercizi commerciali e circoli. I militari della locale Stazione, questa mattina, hanno anche identificato ed acquisito le autocertificazioni dei passeggeri di un pullman di linea giunti nella città ofantina provenienti dal Nord Italia. Uno di questi è stato denunciato in stato di libertà perché rientrava da un Comune della provincia di Milano ove si era recato due giorni prima senza una valida e comprovata motivazione sanitaria, lavorativa e di necessità.

Ad Ascoli Satriano, i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato ai sensi dell’art. 650 c.p. 13 persone, tra cui 2 titolari di esercizi commerciali e circoli, per non aver osservato le disposizioni in vigore per il contenimento del contagio.

Per lo stesso reato, i carabinieri di Stornarella hanno denunciato 11 persone, tra cui il gestore di un circolo.

Nei tre comuni ricadenti nella Provincia BAT i militari delle rispettive Stazioni carabinieri hanno denunciato complessivamente 48 persone: 28 a San Ferdinando di Puglia, 13 a Margherita di Savoia e 7 a Trinitapoli.

I carabinieri esortano i cittadini a restare nelle proprie abitazioni e ad evitare, quanto più possibile, gli spostamenti nonché ad adottare le cautele diffuse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute.

A Vieste i Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, finalizzati a verificare che i cittadini siano ben informati su come comportarsi in questo difficile e complicato periodo e allo stesso tempo volti a stigmatizzare eventuali condotte palesemente in contrasto con la legge, hanno denunciato ben 27 persone ai sensi dell’art 650 del codice penale. Di queste, una buona parte sia a Manfredonia che a Vieste. Proprio in quest’ultima località, purtroppo, i Carabinieri si sono imbattuti in un gruppo di giovani che noncuranti di quanto sta accadendo sull’intero pianeta, stavano tranquillamente festeggiando, assembrati, un compleanno sulla spiaggia, con tanto di falò e bottiglie per brindare.

Ancora più grave, il comportamento del titolare di un bar di Vieste, che noncurante della situazione e della legge, è stato beccato mentre consentiva a un avventore, anch’egli viestano, di giocare alla Slot Machine presente all’interno del bar. Tali comportamenti, certamente intollerabili e chiaramente non rientranti nelle imprescindibili necessità di ogni cittadino, oltre alla denuncia nei confronti di entrambi, hanno portato anche alla sospensione dell’attività, emessa dal Sindaco di Vieste su proposta dei Carabinieri, che allo stesso tempo stanno accertando e verificando se alcune delle attività soggette ad autorizzazioni che si svolgono all’interno del bar possono continuare ad essere rinnovate.

Molti “fuorilegge” anche a Manfredonia, beccati dai Carabinieri mentre si trovavano assembrati nei giardinetti cittadini o semplicemente nella pubblica via, intenti a parlare tra loro, senza rispettare le note distanze interpersonali e permanendo fuori dalle rispettive abitazioni senza reali necessità.

Tutte le persone denunciate, ad eccezione del titolare e dell’avventore del bar di Vieste, sono tendenzialmente giovani che vanno dai 17 ai 32 anni, i quali non certo per ignoranza della norma e per mancanza di possibilità di essere informati sul corretto comportamento da tenere, si sono sentiti in diritto di violare le note limitazioni, assumendosene, forse, la piena responsabilità.

Si coglie ancora l’occasione per raccomandare a tutti il rispetto delle norme di igiene continuamente richiamate, attenendosi alle regole appositamente imposte dal recente provvedimento governativo per contenere, a vantaggio di tutti, la diffusione del virus.

 

EDITORIALE DELLA DOMENICA. I NOSTRI RAGAZZI IN PRIMA LINEA CONTRO IL CORONAVIRUS

“Io sto bene. L’altro ieri io e altre due colleghe siamo stati chiamate far fare il tampone perché, in tempi ancora non critici, avevamo rianimato un paziente che poi è deceduto senza protezione. Hanno fatto il tampone a questo paziente dopo il decesso ed è risultato positivo. Ieri sono arrivati i risultati dei nostri tamponi. Le mie due colleghe sono positive. Io, per miracolo e grazie a Dio, sono negativo”.

Questa è una delle drammatiche testimonianze di chi vive in prima linea questa tremenda esperienza lavorativa sanitaria di una malattia che sta contagiando tutta l’Italia. In questa vicenda ci sono giovani di San Nicandro impegnati in questo faticoso lavoro come Claudio Gualano, infermiere a Osio (Bergamo), Angelo Marrocchella, infermiere a Ferrara, Viviana Vocale, infermiera a Modena, Costantino Palmieri, infermiere a Rimini, Giuseppe D’Antuono medico a Rimini, Antonio Squeo, tecnico di radiologia a Modena e Francesca Ciavarella, infermiera a Parma.

Sei giovani, come altri numerosi giovani della nostra cittadina che lavorano nell’ambito sanitario, che con tanta fatica e con altrettanto altruismo e senza sosta combattono contro il tempo per cercare di porre fine a questa pandemia del coronavirus e lo fanno in condizioni straordinariamente singolari in quanto tutte le strutture sanitarie del nostro paese si sono trovate impreparate ad un evento epocale come questo. Tutti i mezzi di informazione raccontano ogni giorno le condizioni in cui sono costretti a lavorano soprattutto negli ospedali delle zone finora maggiormente interessate alla epidemia con turni di lavoro veramente massacranti. Poiché loro sono tutti lontani dalle famiglie, sono anche costretti alle normali incombenze quotidiane. Insomma un “tour de force” quasi impossibile da sostenere e che tutti loro, invece, affrontano con la dignità di chi mette in primo piano la propria missione che è quella di salvare una vita umana.

Tutta l’Italia è riconoscente agli operatori sanitari per la loro professionalità e per la dedizione che profondono nella loro professione. Tra questi operatori ci sono anche tanti nostri sannicandresi i quali, in questi momenti di difficoltà, di paura e di scoraggiamento riescono a dare speranza per poter vincere anche questa dura prova.

Noi tutti possiamo dar loro una mano semplicemente osservando le disposizioni impartite e cioè, stare in casa, evitare di uscire anche se a volte sembra di vivere una vita quasi surreale con momenti di solitudine che però vengono ricompensati dal pensiero che altri lavorano per allontanare questa piaga che, comunque, avrà la sua naturale scadenza. Ricordiamoci che meno si esce e meno contagi ci saranno.

Un grande grazie a tutti questi nostri ragazzi, a tutti gli operatori impegnati in questa lotta con la speranza quotidiana che la curva ascendente del picco dei contagi si fermi il più presto possibile in modo che di quello che è stato rimangano solo i ricordi.

Il Direttore

 

LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO

Continua la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studioso Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93.

La sesta cartolina porta la seguente didascalia: “Terravecchia – Particolare arco Fioritto”.

Nella foto allegata c’è anche l’immagine attuale della struttura.

A SAN NICANDRO C’E’ L’OSSERVANZA DEI DIVIETI DI CIRCOLAZIONE?

Purtroppo arrivano alla redazione di Civico 93 mail che mettono in evidenza la non osservanza della normativa che riguarda la circolazione dei veicoli. Ecco una della mail ricevute.

Buongiorno, vorrei fare una semplice domanda: io sono in casa e non esco MAI e ho due bambini piccoli che di certo non si divertono a vedere sempre il mondo dal balcone …. potrei sapere perché continua ad esserci gente con le mascherine abbassate e macchine in giro? Ma in questo paese vengono fatti controlli e sanzioni? Magari voi avete più risposte specialmente da chi di dovere. Grazie. (mail firmata)

CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTO REGIONE PUGLIA 14 MARZO ORE 20

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Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, comunica che oggi 14 marzo – con aggiornamento alle ore 20.00 – sono stati effettuati 232 test in tutta la regione per l’infezione da Covid-19 Coronavirus. Di questi:

190 sono risultati negativi e 42 positivi.

I casi positivi sono così suddivisi:

11 in Provincia di Bari;

2 in Provincia Bat;

7 in Provincia di Brindisi;

10 in Provincia di Foggia;

10 in Provincia di Lecce;

2 in provincia di Taranto

Nella provincia di Lecce sono deceduti tre pazienti: di 81, 79 e 99 anni con patologie pregresse.

Nella provincia di Bari è deceduto un paziente di 96 anni con patologie pregresse.

Con questo aggiornamento salgono a 200 i casi positivi registrati in Puglia per l’infezione da Covid-19 Coronavirus. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

PIAZZOLLA, LETTERA APERTA A TUTTI I COLLABORATORI DELL’ASL FG

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Cari tutti,

questi sono tempi difficili per tutti i cittadini. 

Difficili anche per tutti voi che state collaborando alla soluzione di queste straordinarie criticità.
A voi voglio rivolgere un saluto affettuoso e far arrivare la mia gratitudine.

So che stiamo facendo ogni cosa che è nelle nostre possibilità e nel ruolo che ciascuno riveste per contrastare questa situazione e per risolverla nel più breve tempo possibile e nel miglior modo possibile.
Ma sappiamo anche che questo obiettivo può diventare più difficile senza la collaborazione di tutti.
Per questo faccio appello alle donne e agli uomini di questa Azienda che, con orgoglio, rappresento, perché continuino con abnegazione, responsabilità e passione, a prendersi cura delle persone che si rivolgono a loro.
Ma non basta! 

In questi tempi difficili, quelli che si rivolgono a noi dobbiamo considerarli tutti nostri figli, nipoti, nonni, parenti e soccorrerli per migliorare la loro condizione quando le loro fragilità ce lo impongono.
In questi tempi difficili, non dobbiamo fare altro che pensare a loro. 

Io non faccio altro che pensare a loro e a voi, donne e uomini di questa Azienda.

In questi tempi difficili, non posso e non voglio credere che qualcuno possa mai rifiutarsi di dare tutto quanto è nelle sue possibilità per aiutare chi è in una condizione di bisogno. 

In questi tempi difficili:

– dobbiamo imparare anche a proteggerci; certo!

– non è il momento di fare gli eroi!

– è anche giusto che si abbia paura; certo! Una reazione emotiva comprensibile che ci aiuta a prendere tutte le precauzioni del caso: prendetele! 

– noi stiamo facendo ogni sforzo per porvi nella condizione di massima sicurezza possibile; una delle cose che, in questo momento, è in cima alle nostre priorità, tenuto conto delle difficoltà che abbiamo nel reperire gli opportuni dispositivi di sicurezza che pure cerchiamo di non farvi mai mancare e che distribuiamo secondo le priorità necessarie, legate alle differenti esposizioni che ciascuno di voi ha all’interno delle strutture e dei servizi;
– è necessario, tuttavia, reagire e opporsi a questa situazione con tutti i mezzi che il nostro ruolo e la nostra competenza ci impone!

In questi tempi difficili, a tutti i cittadini è stato chiesto di collaborare.

A noi di più.

Noi siamo il baluardo a difesa dei nostri fratelli. A noi spetta il compito di combattere questa “battaglia” e vincerla.
Dobbiamo tutti onorare il lavoro che facciamo e il ruolo che svolgiamo.

Voglio condividere pubblicamente, con questa lettera aperta, la mia riconoscenza per quanti di voi si stanno impegnando in questo momento e dovranno farlo ancora, speriamo non per molto.
In questi tempi difficili, per me che ho la responsabilità di tutto, soprattutto la vostra, è importante che teniate duro e che questa situazione straordinaria non comprometta in alcun modo il vostro entusiasmo.
Abbiamo, allo stato, numerose persone sotto sorveglianza attiva che monitoriamo quotidianamente.
Stiamo producendo uno straordinario sforzo complessivo che, nonostante tutto, nessuno di voi mi ha mai fatto pesare.

Per tutto ciò, in questi tempi difficili, a voi tutti va il mio personale ringraziamento e l’augurio di buon lavoro.
Vito Piazzolla

Direttore Generale

CORONAVIRUS: DENUNCIATE 8 PERSONE CHE S’INTRATTENEVANO NELLA PUBBLICA VIA SENZA MOTIVO

Nella scorsa serata, i Carabinieri di San Marco in Lamis, durante specifici controlli riguardo l’emergenza epidemiologica da covid-19, hanno denunciato otto persone per la violazione di quanto sancito nel DCPM del 09.03.2020, perchè, senza giustificato motivo (lavoro, salute o situazione di necessità) e privi autocertificazione, si intrattenevano per le vie del paese. Nella circostanza, nonostante gli inviti rivolti a ritirarsi presso le proprie abitazioni, anche in virtù dei recenti casi di positività che si sono registrati a San Marco in Lamis, continuavano a intrattenersi nelle vie del Paese incuranti degli avvertimenti. Pertanto i Carabinieri sono stati costretti a denunciarli in stato di libertà per Inosservanza dei provvedimenti della Autorità.

Sempre in serata a San Marco in Lamis sono stati denunciati inoltre in stato di libertà 6 ragazzi giovanissimi, di cui 2 minorenni, anche loro per inosservanza dei provvedimenti della Autorità, in riferimento al D.P.C.M. “misure urgenti materia contenimento e gestione emergenza epidemiologica da covid-19”, in quanto venivano controllati all’interno di un box–garage in uso a uno di loro mentre consumavano alcolici, senza fornire le autocertificazioni giustificative.

Si coglie ancora l’occasione per raccomandare a tutti il rispetto delle norme di igiene continuamente richiamate, attenendosi alle regole appositamente imposte dal recente provvedimento governativo per contenere, a vantaggio di tutti, la diffusione del virus.

REGIONE PUGLIA. CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTO 13 MARZO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, comunica che oggi 13 marzo – con aggiornamento alle ore 20.00 – sono stati effettuati 180 test in tutta la regione per l’infezione da Covid-19 Coronavirus. Di questi:

130 sono risultati negativi e 50 positivi.

I casi positivi sono cosi suddivisi:

12 in Provincia di Bari;

8 in Provincia Bat;

4 in Provincia di Brindisi;

18 in Provincia di Foggia;

6 in Provincia di Lecce;

Con questo aggiornamento salgono a 158 i casi positivi registrati in Puglia per l’infezione da Covid-19 Coronavirus.

CONORAVIRUS. “DENUNCIA VI@WEB”, IL SITO DEI CARABINIERI PER DENUNCE FURTI O SMARRIMENTI

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Si chiama “DENUNCIA VI@ WEB“ ed è un servizio -on line- pensato per il cittadino, utile per la presentazione delle denunce di furto o smarrimento ad opera di ignoti, utilizzabile da qualsiasi località, che consente di limitare i tempi di attesa presso le caserme.

Da casa, dall’ufficio o da qualsiasi luogo ove sia disponibile un accesso a internet, è possibile avviare l’iter per sporgere una denuncia di furto o smarrimento in rete, risparmiando così tempo perché all’atto della presentazione presso la Stazione/Tenenza scelta per sottoscrivere l’atto, si potrà godere di una corsia preferenziale, avendo già espletato le formalità necessarie con l’inoltro del documento per via telematica.

E’ sufficiente navigare sul sito www.carabinieri.it, dalla home page accedere all’area Servizi per il Cittadino, quindi alla sezione Denuncia Vi@ Web e selezionare la tipologia di denuncia, l’oggetto del furto o dello smarrimento (al momento possono essere ricevute soltanto per i  reati ad opera di ignoti e per i seguenti oggetti: armi, documenti, targhe, titoli/effetti -assegni-carte di credito, veicoli e altro) e avviare l’iter per inoltrare l’atto premendo il tasto “Inizia denuncia”.

Una guida in linea semplice e intuitiva aiuterà l’utente nella compilazione dei campi (quelli contrassegnati con * sono obbligatori) che compongono la denuncia on-line.

Al termine della procedura, il sistema rilascerà una ricevuta contenente un “codice identificativo” e un “codice di attivazione” della denuncia, che dovrà essere presentata, entro 2 giorni, presso la Stazione/Tenenza prescelta o, per sopraggiunte esigenze, presso qualsiasi altro Comando Carabinieri.

All’indirizzo di posta elettronica che verrà indicato, il Comando Carabinieri interessato invierà un messaggio di conferma, ovvero di rettifica, dell’orario e della data prescelti per recarsi in caserma e sottoscrivere l’atto, che assumerà così valore legale. Nella circostanza, sarà possibile effettuare anche eventuali modifiche e/o integrazioni alla denuncia.

Per individuare la Stazione/Tenenza più vicina, è a disposizione sempre nell’area Servizi per il cittadino la funzione “Dove siamo”.

Un servizio semplice, quindi, ma molto utile per diminuire il tempo trascorso in attesa per sporgere denunce, in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, in cui, nostro malgrado, i disagi si moltiplicano creando non poche situazioni di potenziale difficoltà, ed è necessario adottare tutti gli accorgimenti possibili per limitare la diffusione del COVID-19.

Si rammenta infine che per poter uscire da casa per recarsi in caserma è necessaria la compilazione del prescritto modulo di autocertificazione.

DUE PASSI TRA STORIA DI SAN NICANDRO: CASALE DI DEVIA E GROTTA DELL’ANGELO

Devia era un antico casale situato sul Monte Devio (o d’Elio), tra i laghi costieri di Lesina e Varano. La sua origine è probabilmente bizantina. ll primo documento relativo all’insediamento è redatto a Lesina nel 1032: Giovanni, vescovo di Lucera, concede all’abbazia benedettina di Tremiti la chiesa di S. Maria iuxta litus maris; l’abate di Tremiti si impegna al pagamento di cinque soldi d’oro da versare vita natural durante del vescovo concedente.
Non si hanno notizie certe circa la sua fondazione, ma vi è attestata, nell’XI secolo, una comunità di origine slava governata da un juppàno. L’economia del casale si fondava principalmente sull’agricoltura. Devia fu abbandonata dai suoi abitanti verso la fine del XIV secolo, probabilmente a causa delle incursioni saracene. Unica e importante testimonianza del Casale è rimasta la chiesa di Santa Maria, un gioiello del romanico pugliese, in cui si custodiscono cicli di affreschi dal gusto bizantineggiante, datati tra i secc. XII e XIV.
La chiesa è a pianta basilicale, a tre navate absidate. Nel periodo successivo all’abbandono dell’abitato, l’edificio venne custodito dagli eremiti. Dopo la loro estinzione, la chiesa fu abbandonata all’incuria e destinata a ricovero di animali fino al crollo della copertura, che rese l’edificio inutilizzabile per secoli.
Monte Devio

Il Monte Devio (264 m s.l.m. – detto anche Monte d’Elio) è un complesso collinare situato nel comune di San Nicandro Garganico, tra i laghi costieri di Lesina e Varano, sul quale sorgeva l’antico casale di Devia.
Il toponimo è assai dibattuto, una tradizione relativamente recente fa risalire tale denominazione alla sfera culturale ellenistica (dal gr. Ἥλιος, Hèlios = sole) in esso identificherebbe, quindi, “il monte dove nasce il sole”, anche se il nome sembra piuttosto verosimilmente dovuto alla presenza dell’abitato di Devia (Monte Devio, appunto). Costituisce una zona di notevole interesse naturalistico ed archeologico, facendone uno dei luoghi più rilevanti del Parco Nazionale del Gargano.

Grotta dell’Angelo

Sul monte d’Elio si apre una grande fenditura rivolta ad ovest a circa 150 m s.l.m., chiamata grotta dell’Angelo. La grotta è così denominata in quanto un’antica tradizione la pone come uno dei tre luoghi di culto, in tutto il Gargano, dell’Arcangelo Michele, probabilmente sin dal tempo dell’impero bizantino o della dominazione longobarda.
La cavità, si apre con un grande antro di forma semiellittica a ridosso di un ripido costone di formazione calcarea, rinvigorito da una flora assai variegata e quasi impenetrabile. Si sviluppa orizzontalmente all’interno della collina, stringendosi verso l’interno sino ad un trivio, da cui si dipartono altre due diramazioni, una in direzione Est, piuttosto breve, ed una assai più lunga in direzione Nord. Povera di concrezioni calcaree, tuttavia presenta un’attività carsica in pieno regime.

La grotta ha conosciuto una frequentazione umana già in tempi preistorici: una campagna di scavo condotta nel 1967-1968 dall’Istituto di Paleontologia dell’Università di Firenze, ha portato alla luce resti biologici, selci e ceramiche dal Paleolitico al Medioevo. Sulla parete destra sono tuttora visibili alcuni graffiti.
Il ritrovamento di tombe di età alto-medievale e la presenza di una pila circolare ricavata da un vano naturale, confermerebbero l’uso cultuale della grotta, probabilmente adibita a chiesa, come attestato anche da codici medievali concernenti le pertinenze di Devia, da cui la grotta dista un chilometro.

ECOCENTRO DI SAN NICANDRO AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

Per alcuni cittadini è veramente difficile abbandonare abitudini che hanno come risultato il degrado della città di San Nicandro. Questo è lo spettacolo dell’esterno dell’ecocentro alle ore 22:30, immagine che fa ancora più rumore con la tensione che si percepisce nella nostra cittadina per effetto del coronavirus.

Nessun effetto il comunicato ai cittadini dell’assessore ambiente Antonio Carbonella ai cittadini con l’invito ad essere virtuosi nel conferimento dei rifiuti. “Non graviamo di lavoro gli operatori -continua l’assessore – Ci sono padri di famiglia e ragazzi che, nonostante l’emergenza coronavirus, la mattina si alzano a fare il loro lavoro per garantire pulizia e dignità a tutti noi cittadini di San Nicandro Garganico”.

E tutto questo, mentre si stanno effettuando interventi di disinfezione del centro abitato. Un paradosso di cui non se ne capisce la motivazione e la ragione.

ECCO IL VADEMECUM PSICOLOGICO “CONORAVIRUS” PER I CITTADINI

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli psicologi ha redatto un breve memorandum sulla paura da parte dei cittadini per il Coronavirus per indicare come proteggersi con comportamenti adeguati, con pensieri corretti ed emozioni fondate.

Un breve lettura per capirci meglio.

ALLEGATO

VADEMECUM psicologico

PUGLIA, L’AGRICOLTURA NON SI FERMA: “FONDAMENTALI PER IL PAESE”

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Da Lecce a Bari, da Foggia alla Bat, a Brindisi e Taranto le imprese agricole sono attive

“Il coronavirus non ferma l’agricoltura, neanche in Puglia. Il comma 4 del Decreto dell’11 marzo non sospende l’attività del settore primario, anzi, se ne riconosce il ruolo strategico per l’economia in quanto sono indispensabili le attività legate al comparto agricolo, zootecnico e di trasformazione agro-alimentare, comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi”. E’ Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, a intervenire su una questione che, in alcuni casi, aveva sollevato dubbi tra gli agricoltori subito dopo l’ultimo decreto emanato dal Governo. “In questo momento cruciale per le famiglie e le imprese – ha aggiunto il presidente provinciale di CIA Salento, Benedetto Accogli – la produzione e la reperibilità di generi alimentari è una priorità assoluta, seconda solo alle attività dei servizi sanitari. Per questo faccio appello ai nostri associati, alle nostre imprese agricole, agli allevatori, ai trasformatori a non mollare. Oggi più che è fondamentale garantire un cibo espressione di qualità, sicurezza e salubrità”.

Dello stesso avviso, naturalmente, tutte le altre declinazioni territoriali pugliesi della grande organizzazione agricola. “Alcuni agricoltori del Barese ci hanno chiesto se fosse ancora possibile andare in campagna a lavorare”, ha spiegato Felice Ardito, presidente provinciale di CIA Levante. “La risposta è si, ovviamente. L’agricoltura non può fermarsi”.

Sulla stessa linea Pietro De Padova, presidente provinciale di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi): “Le aziende agricole stanno prendendo ogni precauzione possibile per salvaguardare i propri lavoratori dal rischio contagio. Siamo in una situazione di grave sofferenza economica. Una volta superata l’emergenza contagio, servirà un piano straordinario per rilanciare il comparto primario”. Anche in provincia di Foggia, le imprese agricole continuano a lavorare tra tante difficoltà. “All’incognita coronavirus”, ha dichiarato Michele Ferrandino, presidente provinciale di CIA Capitanata, “si aggiunge la certezza di una crisi idrica epocale: proprio oggi, il Consorzio di Bonifica ha reso noto che il deficit di risorse potabili e irrigue rispetto alle dighe gestite dall’ente è salito a meno 142 milioni di metri cubici d’acqua rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.

“Quando finirà l’emergenza sanitaria, servirà ripartire bene e imprimere un’accelerazione a tutte le questioni da cui dipende il rilancio dell’agricoltura”, ha fatto presente il presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani, Raffaele Carrabba. “Anche nel momento più critico della storia recente dell’Italia, noi agricoltori non ci stiamo tirando indietro: le forniture negli ipermercati sono garantite grazie a un sistema di filiera che fede proprio nelle aziende agricole, zootecniche e della trasformazione il primo e più importante anello”, ha concluso Carrabba.

CORONAVIRUS. REGIONE PUGLIA: AGGIORNAMENTO 13 MARZO ORE 20.20

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Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro comunica che è deceduta una donna di 74 anni. La donna, che aveva patologie pregresse, era già risultata positiva a Covid-19 e trasferita al reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce.