Home Blog Pagina 598

MEDICINALI A DOMICILIO GRAZIE A INTESA COMUNI – FARMACIE

0

È stato siglato Protocollo di Intesa tra ANCI, Federazione Ordini dei Farmacisti Italiani, Federfarma e Assofarm un protocollo d’intesa per la consegna domiciliare dei medicinali. In collaborazione con le amministrazioni comunali e le associazioni di volontariato, ai pazienti sarà garantito un più agevole accesso alla terapia farmacologica prescritta dal medico, attraverso la consegna gratuita a domicilio dei farmaci, nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti in materia di assistenza e tutela della salute. Si tratta di un’iniziativa importante, che sarà rivolta in particolare ai soggetti più fragili e vulnerabili che devono ridurre al massimo i propri spostamenti o a coloro che si trovano in condizione di isolamento volontario.

Grazie alle Associazioni di Volontariato che si renderanno disponibili, sarà avviata un’attività di distribuzione dei farmaci in diretta connessione con i farmacisti, che coordineranno le operazioni.

Così Roberto Pella, Vicepresidente vicario ANCI: “Ringrazio i farmacisti e le farmacie per l’immensa opera di assistenza che stanno profondendo durante questa emergenza, talvolta mettendo a rischio la loro stessa vita. L’iniziativa, portata avanti con il Presidente Antonio Decaro, s’inserisce tra le tante avviate da ANCI in questo periodo per migliorare e tutelare la salute dei nostri cittadini ed è prova di una capacità di relazione e collaborazione che dovrà sopravvivere al COVID-19.”

“I farmacisti italiani in questi mesi di grande difficoltà hanno operato instancabilmente per garantire assistenza, ma anche informazione e conforto a tutti i cittadini, e le farmacie sono state anche in questa emergenza un presidio territoriale sempre accessibile di giorno come di notte. Con questo accordo nato su nostra iniziativa si aggiunge e si generalizza a tutto il territorio nazionale un ulteriore servizio destinato alle persone più fragili” dice il presidente della FOFI, Andrea Mandelli “alle quali da sempre dedichiamo il massimo impegno. La Federazione ha allo studio anche un sistema di comunicazione on line, così da non interrompere il rapporto tra professionista e paziente e poter continuare a svolgere l’attività di consiglio e informazione sull’uso dei medicinali”.

“Le Farmacie ed i farmacisti italiani sono da sempre in prima linea. In questi terribili momenti, unitamente a tutte le professioni sanitarie, arrecano sollievo e supporto ai cittadini bisognosi di cure. Con il protocollo d’intesa sottoscritto con l’ANCI e le Associazioni del Volontariato, le farmacie arricchiscono la propria missione adempiendo ad ogni richiesta che possa tutelare gli interessi e la salute dei cittadini. In particolare, le farmacie comunali hanno da sempre instaurato con i Comuni e con la loro Associazione rappresentativa, un proficuo rapporto di diretta collaborazione che viene ulteriormente rafforzato con il protocollo in questione e con il coinvolgimento del volontariato, viene esaltata la propria ragione sociale” dichiara il Presidente Assofarm, Venanzio Gizzi.

 

UNA ECCELLENZA MEDICA SANNICANDRESE: GIANLUCA MASTROPRIMIANO

Oggi, sul telegiornale di Rainews24 delle ore 13:00, è stato intervistato il dott. Gianluca Mastroprimiano che lavora presso l’ospedale “SS. Pietro e Paolo” di Borgosesia, in provincia di Vercelli. Importante la motivazione dell’intervista e cioè il comune di Borgosesia è stato il primo in Italia che ha effettuato test sierologici per tutta la popolazione per l’emergenza Covid-19.

Gianluca ha fatto parte dell’equipe di medici e infermieri che, in due giorni, hanno effettuato questi test.

L’affluenza è stata soddisfacente perchè sono stati quasi 6 mila i testati con risultati interessanti anche per valutare la immunizzazione della popolazione. Spiega sempre Gianluca che si è trattato di un test rapido che, nel giro di 5 minuti, forniva le informazioni necessarie ed ancora, nei casi positivi, poi seguiva un test sierologico su sangue venoso ad ulteriore conferma della positività.

Una indagine, quindi, prevalentemente sierologica per l’acquisizione di dati circa la immunizzazione della popolazione e la relazione tra la presenza di anticorpi e il risultato dei tamponi.

Insomma una grande e stimato professionista che fa parlare bene della sua città, San Nicandro, la quale gli augura ancora tantissimi altri importanti traguardi professionali.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 25 MAGGIO

0

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 25 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.091 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 11 casi, così suddivisi:

9 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia Bat;

0 nella Provincia di Brindisi;

0 nella Provincia di Foggia;

0 nella Provincia di Lecce;

2 nella Provincia di Taranto.

Sono stati registrati 4 decessi: 3 nella provincia di Bat, 1 in provincia di Foggia.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 104.670 test.

Sono 2.298 i pazienti guariti.

1.678 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.467 così divisi:

1.474 nella Provincia di Bari;

381 nella Provincia di Bat;

650 nella Provincia di Brindisi (due casi sono stati eliminati dal database);

1.142 nella Provincia di Foggia;

511 nella Provincia di Lecce;

280 nella Provincia di Taranto;

28 attribuiti a residenti fuori regione;

1 per il quale è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

CIVICO 93 INTERVISTA IL SINDACO COSTANTINO CIAVARELLA

Si comunica che questa sera, presumibilmente dalle ore 21:15, sarà ospite di Civico 93 il sindaco Costantino Ciavarella per parlare delle ultime vicende amministrative e politiche che hanno interessato la città di San Nicandro e della composizione della nuova giunta e dei relativi assessori.

STALKING E REVENGE PORN, ARRESTATO DAI CARABINIERI

0

I Carabinieri di Lucera hanno tratto in arresto, durante lo scorso fine settimana, un uomo del posto, ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori e di diffusione di immagini a contenuto sessualmente esplicito.

La squallida storia ha avuto inizio nello scorso mese di aprile e si è conclusa grazie all’intervento dei militari della Stazione di Lucera, che hanno raccolto l’accorata richiesta di aiuto della vittima, ex compagna dello stalker, rivoltasi a loro ormai esausta delle continue angherie che era costretta a subire per mano dell’uomo.

Questi, in particolare, subito dopo la fine della loro relazione, aveva iniziato a porre in essere delle vere e proprie condotte persecutorie: frequentemente, infatti, l’uomo si era appostato nei pressi dell’abitazione della donna, insultandola, arrivando ad aggredirla fisicamente e danneggiando l’auto da lei utilizzata, forandole addirittura tutti gli pneumatici.

Non contento, lo stalker aveva rivolto le proprie attenzioni moleste anche sulla figlia della vittima, inviandole messaggi offensivi sui social network: ma questo non è stato tutto.

L’uomo, infatti, nel giorno del suo diciottesimo compleanno, aveva pure inviato alla ragazza delle foto raffiguranti la madre in atteggiamenti intimi, minacciando di diffonderle sul web.

I contenuti della vicenda sono stati ricostruiti con dovizia di particolari nelle indagini svolte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia: le schiaccianti evidenze raccolte hanno consentito di giungere all’emissione del provvedimento restrittivo a carico dello stalker e di interrompere definitivamente la spirale di violenza e persecuzioni.

L’uomo è stato così tratto in arresto e, dopo le formalità di rito svolte presso il Comando di Via San Domenico, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, ove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

ECCO I NUOVI ASSESSORI DELLA NUOVA GIUNTA COMUNALE DI SAN NICANDRO

Il sindaco Ciavarella ha comunicato i nominativi della nuova giunta che lo affiancherà nel suo mandato amministrativo. Ecco i nuovi assessori:

Michele Gaggiano con deleghe alla Manutenzione, Patrimonio

Casimiri Fabrizio con deleghe ai Lavori pubblici, Arredo e decoro urbano, Trasporto pubblico, Parcheggi, viabilità  urbana..

Nicandro Vigilante con deleghe all’Ambiente, Agricoltura, Commercio, Randagismo, Attività produttiva, Valorizzazione prodotti tipici, Cimitero, Verde pubblico e Randagismo.

Costanza Di Leo con deleghe allo Sport, RapportI associazioni, Piccoli e grandi Eventi, e Politiche sociali

Carmela Cataluddi con deleghe a Vice Sindaco, Pubblica istruzione, Beni architettonici, Centro storico, Museo, Biblioteca, Politiche giovanili,  Traporto scolastico e Personale.

(La redazione non ha la disponibilità delle foto dei due nuovi assessori)

SICCITA’, DAL PARCO DEL GARGANO 40 MILA EURO PER LE AZIENDE ZOOTECNICHE

0

All’emergenza sanitaria e ad altre problematiche che affliggono le aziende zootecniche nell’area del Parco Nazionale del Gargano, si aggiunge anche la siccità. Gli allevatori, già messi a dura prova, si confrontano ora con la scarsità di acqua che impedisce loro di soddisfare le esigenze aziendali. Di qui, su proposta della Presidenza, la decisione della Giunta esecutiva dell’Ente di stanziare 40mila euro per intervenire con forniture d’acqua nelle aziende maggiormente in difficoltà.

Per l’abbeveraggio degli animali e per le esigenze igienico-sanitarie degli allevamenti vengono solitamente utilizzate scorte idriche presenti nelle cisterne dove l’acqua confluisce e si accumula a seguito delle piogge del periodo autunno-invernale. Essendo stato questo un anno particolarmente siccitoso, le aziende zootecniche sono state costrette ad acquistare l’acqua nei centri abitati e a trasportarla tramite idonee autocisterne in azienda. Una scelta obbligata che comporta l’aggravio dei costi di produzione in un periodo già di per sé difficile.

Si tratta di un intervento tampone – spiega il Presidente del Parco del Gargano Pasquale Pazienza – con cui si tenta di contenere la portata di un problema che, con l’avvicinarsi dell’estate, potrebbe trasformarsi in un’altra emergenza. Con i sindaci della Comunità del Parco e con il contributo delle associazioni di categoria si sta lavorando all’individuazione delle aziende con maggiore difficoltà per dare un aiuto concreto – nei limiti delle possibilità dell’Ente – a uno dei settori produttivi caratterizzanti l’economia del territorio garganico. La logistica per la distribuzione dell’acqua alle aziende è assicurata attraverso l’utilizzo dei mezzi della Protezione Civile, che rappresenta un importante tassello del capitale sociale esistente nel nostro territorio e che ringrazio per la prontezza con cui si è resa disponibile.  Contemporaneamente, è stata inviata una nota alla Regione Puglia per chiedere l’attivazione di un tavolo di lavoro, che possa adeguatamente accompagnare la realizzazione di attività e di infrastrutture con cui risolvere definitivamente il problema dell’approvvigionamento idrico di cui soffre, da sempre, una buona quota del comparto zootecnico locale”.

I fondi stanziati dall’Ente Parco per lo svolgimento di questa attività, rientrano nella voce “Interventi di supporto all’Agricoltura, allevamenti zootecnici e prodotti derivati” e si aggiungono a quelli già erogati per gli indennizzi dei danni da fauna selvatica (36 mila euro per i mesi di gennaio e febbraio 2020) e ai circa 100mila che annualmente l’Ente investe per la conservazione in purezza della razza podolica.

FINANZA: EMERGENZA COVID19, SEQUESTRATE 1000 MASCHERINE PER BAMBINI CON MARCHI CONTRAFFATTI

0

Continuano i controlli dei Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, nell’alveo delle specifiche competenze istituzionali, sul rispetto delle misure di contenimento e contrasto alla diffusione epidemiologica da COVID-19 varate dall’Autorità di Governo, che hanno impattato in modo sensibile sugli spostamenti dei cittadini e sulle attività sociali ed economiche del Paese.

In tale contesto, i finanzieri della Compagnia di Foggia nei giorni scorsi hanno scoperto in un negozio del capoluogo, in pieno centro, la vendita di mascherine filtranti per bambini, recanti la stampa di immagini e loghi di noti personaggi ed eroi della Marvel e della Disney, quali “Spiderman”, “Avengers, Fortnite”, “Me contro Te” e “Frozen”.

Gli approfondimenti svolti sulla regolarità dei prodotti hanno fatto emergere che i loghi riportati sui dispositivi facciali filtranti, che per altro non offrivano alcuna garanzia contro il contagio da COVID-19, erano contraffatti.

Sono state quindi sequestrate circa 1000 mascherine e il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per la vendita di prodotti riportanti marchi e segni distintivi contraffatti nonché per ricettazione.

L’operazione, oltre a contrastare ogni forma di comportamento irresponsabile che può pregiudicare la salute dei cittadini, anche giovanissimi, si inserisce nella costante opera condotta dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia sana e degli imprenditori onesti nella lotta alla contraffazione, fenomeno moltiplicatore di illegalità e ricchezza illecita.

CASA SOLLIEVO, PER LA SCLEROSI MULTIPLA TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI

Per la prima volta al mondo sono stati trattati tutti i pazienti reclutati in una sperimentazione con trapianto di cellule staminali cerebrali per il trattamento sperimentale della Sclerosi Multipla Secondaria Progressiva

In occasione della Giornata mondiale sulla Sclerosi Multipla, che si celebra il 30 maggio, la Pontificia Accademia per la Vita dello Stato Vaticano e il suo Presidente Mons. Vincenzo Paglia annunciano con l’Associazione Revert Onlus e la Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza, Opera di San Pio da Pietrelcina, la conclusione della sperimentazione clinica di Fase I che prevede il trapianto di cellule staminali cerebrali umane in quindici pazienti affetti da Sclerosi Multipla Secondaria Progressiva. La sperimentazione, coordinata e finanziata dalla Fondazione e dall’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza e da Revert Onlus con il patrocinio della Fondazione Cellule Staminali di Terni è stata realizzata anche grazie alla collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Terni, l’Università di Milano Bicocca e l’Ospedale Cantonale di Lugano.

Nonostante l’emergenza COVID-19 i clinici, i responsabili della produzione del farmaco, i ricercatori, i neurologi ed i neurochirurghi del team hanno unito i loro sforzi e sono riusciti a tutelare i pazienti e, allo stesso tempo, a non interrompere la sperimentazione. L’ultimo paziente è stato trattato il 20 maggio.

La sperimentazione di Fase I, autorizzata dalle competenti commissioni dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Agenzia Italiana del Farmaco, AIFA, dalla omologa svizzera Swissmedic e a livello europeo con numero di protocollo Eudract 2015-004855-37, è iniziata a gennaio 2018 con il ricovero del primo paziente e costituisce il primo passo verso lo sviluppo di un protocollo sperimentale per trattare i pazienti di Sclerosi Multipla con il trapianto di cellule staminali cerebrali umane di grado clinico. Scopo del trial è verificare la sicurezza del trattamento e le possibili azioni neurologiche. I quindici pazienti previsti nel protocollo sono stati suddivisi in quattro gruppi e trapiantati con dosi crescenti di cellule, gli ultimi sei hanno ricevuto il dosaggio più elevato (24 milioni di cellule). Tutti i pazienti sono stati dimessi dopo 48 ore di osservazione in seguito al trapianto e non hanno manifestato effetti collaterali nell’immediato post-operatorio o nei mesi a seguire. Le équipe cliniche proseguiranno l’attività di monitoraggio per almeno un anno dopo l’intervento. Si stanno ora valutando eventuali effetti terapeutici.

«Siamo felici di annunciare questo importante traguardo nella sperimentazione in corso con cellule staminali cerebrali» afferma Angelo Vescovi, direttore scientifico dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e presidente dell’Advisory Board di Revert Onlus, nonché professore dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, «Aspettiamo adesso il follow-up a un anno e la sottomissione nei tempi più brevi possibili del protocollo per la Fase II in questa grave malattia».

La sperimentazione è basata su dati scientifici che hanno avuto risonanza mondiale e che sono stati pubblicati nel 2003 sulla rivista Nature (1). Questo studio clinico di Fase I per la Sclerosi Multipla rappresenta la terza tappa di un percorso iniziato 12 anni fa con la creazione della banca mondiale di staminali del cervello umano – ancora oggi unica al mondo. Lo studio è proseguito con il primo trapianto in diciotto pazienti con SLA nel 2012, la cui sperimentazione si è conclusa con successo nel 2015 e che vedrà a breve l’avvio di una Fase II.

Le cellule staminali cerebrali umane usate nello studio sono scevre da qualsivoglia problematica etica legata alla loro origine, poiché derivate da gestazioni che si sono interrotte per cause naturali e prelevate attraverso biopsia cerebrale, in accordo alle stesse regole che disciplinano la donazione degli organi. È inoltre da sottolineare che le cellule utilizzate in questa sperimentazione sono le stesse già impiegate nella precedente sperimentazione SLA dal 2012 al 2015. La tecnica, per l’isolamento delle cellule staminali cerebrali umane è estremamente complessa e tutta italiana e permette di ottenere da un frammento di tessuto cerebrale una quantità pressoché illimitata di queste preziose cellule, sempre uguali negli anni per qualità e proprietà. È questo l’unico esempio al mondo di cellule staminali che sono divenute un vero e proprio farmaco cellulare stabile, riproducibile e con un comportamento prevedibile, che quindi permette interventi clinici che non sono possibili con cellule sempre diverse perché ogni volta isolate da diversi donatori – peraltro da materiale da aborto procurato – e quindi potenzialmente differenti nelle loro azioni biologiche e terapeutiche.

 

DA RECLUTARE 60 MILA ASSISTENTI CIVICI PER FAR RISPETTARE LE NORME DELLA “FASE 2”

0

Il ministro per affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, e il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in una nota congiunta hanno comunicato che “in settimana dalla Protezione civile lanceremo il bando per il reclutamento di 60.000 assistenti civici.

Si tratta di figure che dovranno aiutare le forze dell’ordine a vigilare sul rispetto delle norme nella fase 2 dell’emergenza Covid. In particolare, avranno il compito di far rispettare l’obbligo del distanziamento sociale oltre che di garantire il rispetto del divieto di assembramenti.

Il bando è rivolto a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali. Gli assistenti civici saranno individuati su base volontaria, coordinati come sempre nell’emergenza dalla Protezione civile che indica alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale e impiegati dai sindaci per attività sociali, per collaborare al rispetto del distanziamento sociale e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione.

Il ministro Francesco Boccia ha sottolineato che, attraverso Anci, i Comuni potranno avvalersi del contributo degli ‘assistenti civici’ per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento sociale.

 

 

LA FATEJATÓRA

Oggi 25 maggio ricorre l’anniversario della dipartita di Celeste Marinacci che è stata colei che, da bambino, mi ha raccontato “U Vangéle de mamma ròssa” in dialetto e che voglio ricordare con il seguente scritto.

ALLEGATO

LA FATEJATÓRA 45

LE NOSTRE FESTE PATRONALI IN TEMPO DI COVID-19, LA NOTA DEI VESCOVI PUGLIESI

Nota della Conferenza Episcopale Pugliese – PONTIFICIO SEMINARIO REGIONALE PIO XI MOLFETTA

Cari Presbiteri e Fedeli delle Chiese di Puglia,

stiamo vivendo un periodo difficile che ci coinvolge come famiglia umana e che impone limiti e disagi anche alle nostre comunità cristiane come mai avremmo immaginato. Il covid-19 sta colpendo in modo violento alcune regioni della nostra Italia e anche se, ringraziando Dio, la nostra Puglia sembra accusare danni limitati, non possiamo non ricordare con viva partecipazione i malati e i morti che hanno ferito anche la nostra terra.

​In questo contesto noi Vescovi esprimiamo gratitudine per la generale adesione responsabile alle indicazioni proposte dall’autorità governativa a salvaguardia della salute di tutti, in particolare delle fasce di popolazione più deboli e delle persone più esposte al contagio, come gli operatori sanitari.

Fra le norme che abbiamo osservato alcune hanno riguardato aspetti importanti della nostra vita di fede, come la possibilità di celebrare insieme l’Eucaristia e di manifestare la nostra devozione con feste e processioni: sono state privazioni pesanti, ma che abbiamo vissuto consapevoli della eccezionalità del momento e dell’attuale posta in gioco. Alcuni hanno dato voce al loro disagio chiedendo pubblicamente di rimuovere totalmente questo blocco, ma la gravità della situazione impone ancora molta prudenza e un grande senso di responsabilità, per evitare di vanificare gli sforzi fatti finora e ricadere in modo ancor più disastroso nel vortice del virus.

Mentre abbiamo salutato con gioia la possibilità di tornare a celebrare l’Eucaristia col popolo (pur con le necessarie misure di sicurezza) da lunedì 18 maggio, riteniamo che sia altresì importante offrire chiare disposizioni per le feste patronali e parrocchiali, chiedendo che esse si limitino alle sole celebrazioni liturgiche, secondo le indicazioni date dagli uffici diocesani competenti. Non sarà possibile, nel rispetto della norma del distanziamento fra le persone attualmente vigente, organizzare processioni, trasferimento pubblico di immagini sacre, fiaccolate o momenti di preghiera che rischiano di creare assembramenti.

Considerando infatti la facilità con cui nelle processioni e negli altri momenti delle nostre feste ci sono assembramenti di persone nei quali non è possibile assicurare il distanziamento, sarebbe una grave mancanza di attenzione nei confronti della salute del nostro popolo trasformare le celebrazioni in drammatico momento di diffusione del contagio e di dolore. Il vivo senso di responsabilità che ci anima, ci spinge anche a vivere questi momenti di festa con maggiore sobrietà e attenzione alle povertà accentuate dalla pandemia, manifestando la solidarietà delle nostre comunità attraverso gesti significativi di condivisione.

Vi invitiamo, quindi, a vivere queste disposizioni con atteggiamento intelligente e responsabile, consapevoli della gravità di questa epidemia che, seppure in queste settimane sembra attenuarsi, rimane pur sempre estremamente pericolosa e temibile.

Per questo, soprattutto in questo mese di maggio, non cessiamo di affidarci alla protezione della Beata Vergine Maria, affidando alle sue cure materne le nostre comunità e in particolare coloro che anche nella nostra Regione sono stati colpiti da questo terribile contagio. Questa modalità di celebrare le feste care alla nostra tradizione sarà un autentico inno a Dio Padre Amante della vita, che non può vedere compromessa la salute dei suoi figli!

I Pastori delle Chiese di Puglia

DAL 15 GIUGNO RIPARTONO SPETTACOLI DAL VIVO E CINEMA

0

Spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, cinema e in altri spazi anche all’aperto potranno ripartire dal 15 giugno.

Ecco le regole per spettacoli dal vivo e cinema

  1. Mantenimento del distanziamento interpersonale, anche tra gli artisti.
  2. Misurazione della temperatura corporea agli spettatori, agli artisti, alle maestranze e a ogni altro lavoratore nel luogo dove si tiene lo spettacolo, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
  3. Utilizzo obbligatorio di mascherine anche di comunità per gli spettatori.
  4. Utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi e/o a contatto con il pubblico.
  5. Garanzia di adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, anche tra i diversi spettacoli svolti nella medesima giornata.
  6. Adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria e rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento.
  7. Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.
  8. Divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli.
  9. Utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro anche presso le biglietterie e gli sportelli informativi, nonché all’esterno dei luoghi dove si svolgono gli spettacoli.
  10. Regolamentazione dell’utilizzo dei servizi igienici in maniera tale da prevedere sempre il distanziamento sociale nell’accesso.
  11. Limitazione dell’utilizzo di pagamenti in contanti, ove possibile.
  12. Vendita dei biglietti e controllo dell’accesso, ove possibile, con modalità telematiche, anche al fine di evitare aggregazioni presso le biglietterie e gli spazi di accesso alle strutture.
  13. Comunicazione agli utenti, anche tramite l’utilizzo di video, delle misure di sicurezza e di prevenzione del rischio da seguire nei luoghi dove si svolge lo spettacolo

IL VIRUS RESISTE ALL’ARIA APERTA? QUANDO APRIRE LE FINESTRE? RISPONDONO GLI ESPERTI

0

La Fondazione Umberto Veronesi pubblica alcune risposte sui rischi di contrarre il coronavirus all’aria aperta e dell’importanza di fare arieggiare la casa ed altri ambienti. Rispondono Francesco Forastiere (epidemiologo ambientale del Cnr e del King’s College) e Floriano Bonifazi (presidente onorario dell’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri)

Il tema della ventilazione degli ambienti chiusi per prevenire il contagio da coronavirus è stato finora poco toccato nel dibattito pubblico. Questo perché la trasmissione del virus in questione avviene quasi esclusivamente attraverso due modalità. La più diffusa è il contatto stretto con una persona malata o con un portatore sano del virus. In questo caso, il passaggio del Conoravirus attraverso le goccioline del respiro si concretizza attraverso la saliva, con un colpo di tosse e con uno starnuto. Un’altra possibilità è data dal contatto diretto di due persone: una già infetta e l’altra che lo diventa portando la propria mano a contatto con la bocca, il naso e gli occhi (favorendo così l’ingresso del virus nel nostro organismo).

RISCHI CONTAGIO ALL’ARIA APERTA

Dunque, per quanto siano limitati i rischi di contagio del SARS-CoV-2 all’aria aperta comunque esistono e sono stati anche statisticamente rilevati. In Cina hanno esaminato una per una 7.300 persone travolte dal contagio e hanno scoperto che soltanto una era stata colpita dal coronavirus all’aria aperta. Che cosa aveva fatto? Una lunga conversazione con un amico non osservando alcuna precauzione di sicurezza. Né la distanza, né la mascherina.

Per azzerare i rischi basta semplicemente essere scrupolosi in 6 cose, sapendo che, in materia di coronavirus, stiamo tutti meglio all’aria aperta rispetto che al chiuso, ma comunque una persona contagiosa, con un solo starnuto può mettere in circolazione 200 milioni di particelle virali, le famose goccioline di saliva (“droplet”).

A distanza di sicurezza. La precauzione più importante resta quella di una distanza di sicurezza che ci mette al riparo da qualsiasi rischio: un metro. Nello spazio dei famosi 60 centimetri le goccioline, infatti, rimangono in sospensione nell’aria solo per alcuni secondi durante i quali vengono enormemente diluite e poi cadono a terra, si disperdono e perdono la loro carica vitale. Non sono più in grado di infettarci.

Oltre un metro, la mascherina. Se non siamo in grado di avere la distanza corretta di un metro, o se vogliamo conversare con una persona magari avvicinandoci un tantino in più al suo viso e al suo sguardo, dobbiamo semplicemente indossare la mascherina. Basta e avanza. Né dobbiamo avere paranoie inutili quando incrociamo qualcuno che svolge attività fisica in un parco, dalla ginnastica alla passeggiata in bici: il semplice incrociarsi, anche a distanza ravvicinata, per qualche secondo, non espone ad alcun rischio.

Lavarsi le mani. Altra precauzione fondamentale, che va seguita alla lettera senza se e senza ma. Quando andiamo all’aria aperta, è bene lavarsi le mani al momento di uscire e al momento del rientro a casa. L’acqua e il sapone restano nemici giurati del coronavirus. La stessa cosa dobbiamo tenerla presente quando mangiamo all’aria aperta, in un ristorante, in un bar o in una tavola calda. Qui dobbiamo scegliere solo locali che rispettano le norme di sicurezza, fare attenzione ai rapporti con i nostri compagni di tavolo, scegliere familiari e amici stretti con i quali abbiamo già convissuto durante la quarantena, e lavarci le mani appena entriamo nel locale.

Niente scambi. Anche all’aria aperta, evitate comunque scambi di cibo, di oggetti e di bevande. Avete presente la famosa frase che si pronuncia a tavola quando si mangiano insieme piatti diversi? Recita così: «Mi fai assaggiare?». Per il momento, e fino a indicazioni contrarie, dovete semplicemente cancellarla dal vostro dizionario.

Attenzioni alle superfici. Le goccioline si disperdono, si depotenziano, non hanno più carica virale. E non fanno danni. Possono ancora restare, ma molto rarefatte, sulle superfici di acciaio e plastica. Quanto tempo? Anche fino a tre giorni. Ma la contromisura è a portata di mani: basta lavarsi le mani e ancora una volta il rischio è azzerato.

Non preoccupatevi del vento. Qualcuno immagina, in modo del tutto infondato, che il vento, con le sue folate, possa essere un pericoloso veicolo di trasmissione del coronavirus. Non è così. Semmai, è vero il contrario: il vento disperde le goccioline, ne riduce la concentrazione e ancora una volta, grazie all’aria aperta, la carica virale dei “droplet” si abbassa fino a un livello pari a zero.

 

COME E QUANTO APRIRE LE FINESTRE?

La durata della ventilazione va commisurata alla grandezza dei locali e al numero delle persone presenti. Le principali linee guida internazionali raccomandano 3-6 ricambi all’ora, che devono arrivare fino a 12 se si parla della stanza in cui trascorre l’isolamento una persona infetta. Rispetto alle indicazioni date di consueto, vista l’assenza di traffico, tutte le finestre possono essere aperte per far cambiare l’aria in casa (anche quelle esposte sulle strade trafficate). Ed eventualmente anche per periodi di tempo più lunghi. Per garantire la salubrità degli ambienti domestici, occorre inoltre pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione dell’aria dei condizionatori (con un panno inumidito con acqua e sapone oppure con alcol etilico 75%).

 

ISOLE TREMITI, LA MOTONAVE DELLA TIRRENIA FINISCE SUGLI SCOGLI DI SAN DOMINO

0

Il sito Termolionline.it riporta la notizia che la motonave della Tirrenia è finita sugli scogli di San Domino.

Nessuna conseguenza a bordo. Non ha funzionato la manovra di retromarcia forse per un guasto meccanico.

L’episodio è avvenuto questa mattina dopo il tragitto Termoli – Isole tremiti. Dell’incidente si stanno occupando i militari della Delegazione di Spiaggia della Guardia Costiera.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 24 MAGGIO

0

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 24 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.832 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 11 casi, così suddivisi:

3 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia Bat;

1 nella Provincia di Brindisi;

7 nella Provincia di Foggia;

0 nella Provincia di Lecce;

0 nella Provincia di Taranto.

E’ stato registrato un decesso nella provincia Bat.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 103.570 test.

Sono 2.178 i pazienti guariti.

1.793 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.458 così divisi:

1.465 nella Provincia di Bari;

381 nella Provincia di Bat;

652 nella Provincia di Brindisi;

1.142 nella Provincia di Foggia;

511 nella Provincia di Lecce;

278 nella Provincia di Taranto;

28 attribuiti a residenti fuori regione;

1 per il quale è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

SOLE ALLO ZENITH / TORRE MILETO

Sono stati mesi di attesa, incertezze e dubbi, quelli appena passati. Il lockdown, è stato un po’ per tutti un momento di “interruzione” della routine della vita, nelle sue varie sfaccettature, in primis sociale e lavorativa. Ma a dover interrompere le proprie attività pratiche sono state anche e soprattutto numerose attività associative, aspetto questo di cui si è parlato poco, per elogiare e ringraziare giustamente e meritatamente quelle che invece sono state impegnate in prima linea nella lotta al Covid-19, quali Protezione Civile e Croce Rossa, che colgo l’occasione di ringraziare nuovamente quì.

A fare un bel passo in avanti in Puglia e in Italia stessa, per riprendere l’attività associativa dopo il lockdown, sono i nostri ormai conosciuti amici SPECIALMENTE ABILI di Andria, del Centro Zenith, guidati dal Prof. Antonello Fortunato. Difatti, il 04/05 l’Associazione scrive ad Emiliano e Tuffariello, la volontà di riaprire la sede del Centro Zenith, utilizzando gli enormi spazi aperti di cui gode e nel pieno del rispetto delle norme di sicurezza sanitaria e distanziamento. Il 05/05 l’Associazione riceve risposta positiva e il Prof. Fortunato e i ragazzi, con tutti i volontari, ripartono subito alla grande, tali da essere invitati per il 18/05, in diretta, nell’edizione delle 14.30 di TRM (CANALE 519 SKYPE). La diretta è stata organizzata dal dott. Manfredi, medico ortopedico di Bari fondatore di una squadra di calcetto con ragazzi su carrozzina. L’intento della trasmissione è stato quello di raccontare come i ragazzi Specialmente Abili del Centro Zenith hanno vissuto il lockdown e la successiva riapertura del centro. Fortunato ha descritto le loro attività a distanza e la responsabilità dopo il 4 maggio di ricominciare a stabilire momenti di socialità. Ovviamente tutto questo è stato possibile per gli spazi aperti che hanno a disposizione, specifica. Il loro caso, insomma, è diventato unico e raro perché molte associazioni, cooperative non hanno ancora potuto aprire.

Il giorno prima, 17/05, ci sentiamo al telefono con il Prof. Fortunato e una fidata volontaria, per parlare di questo ed altre cose, e subito parte da Antonello la proposta : di venire quì a San Nicandro Garganico a trascorrere la domenica successiva (24/05), se possibile, per ritrovare noi amici e i posti di cui si sono innamorati durante le loro visite passate, ossia il nostro Parco Nazionale del Gargano e soprattutto Torre Mileto.. E quindi nasce, durante la chiacchierata al telefono, il “problema” su dove questi ragazzi poi potessero fermarsi a pranzo, con un prezzo anche accessibile, vista anche l’emergenza economica che ha colpito un po’ tutti; se vi erano locali pronti a ripartire per offrire il loro servizio. Mi attivo dunque subito con una telefonata all’amico Matteo Florio, nonché Presidente della Confcommercio, per sapere/capire se e come potesse gestire nel suo locale “Pane e Olio” questo evento conviviale. In poco più di 48 ore, facendo da mediatrice al telefono per dare numero di commensali, numero di nuclei familiari, congiunti e non, in sinergia con il Centro Zenith, Matteo Florio mette su un delizioso menù, andando incontro agli speciali visitatori con un prezzo moderato e accessibile, che visti i tempi di crisi ha tutto il sapore del Volontariato fatto col cuore organizzando tavoli e spazi e omaggiando gli ospiti infine, a sorpresa, con una torta in loro onore.

Quale coordinatrice territoriale del C.A.D., assieme al coordinatore territoriale di Ambiente e/è Vita, Tullio Cendamo, pensiamo anche noi, come sempre, di accogliere gli amici speciali con un omaggio, pensando a delle mascherine riutilizzabili. Così, mi rivolgo alla D.ssa Melchionda, della Farmacia D’Addetta, per sapere se avesse a disposizione in farmacia una ventina di mascherine in cotone, e se potesse fare un prezzo speciale visto che trattavasi di donazione a ragazzi speciali. Beh, noto era già l’affetto che la D.ssa Melchionda nutre per il prossimo, e in particolare per i ragazzi speciali e così, speciale é stato il prezzo. Al momento del ritiro delle venti mascherine, non ha voluto un solo euro, facendosi carico totalmente della spesa delle mascherine per donarle ai ragazzi del Centro Zenith. Non è mancato la mattina di domenica 24, da parte di Antonello e alcuni ragazzi, un tuffo nelle splendide acque di Torre Mileto (e ringrazio a tal proposito il Presidente dell’Avers, Scarabino Michele, che il giorno prima si è subito attivato per fornirmi nozioni per poter fare il bagno nel nostro mare, in tutta tranquillità e nel rispetto delle normative. Insomma, la lunghezza e la prolissità dell’articolo (sperando di non aver annoiato troppo) è volta per raccontarvi nel dettaglio una giornata “nuova”, con tutta l’organizzazione anteriore, affinché torni in tutti noi lo spirito associativo che tanto brilla nel nostro paese. Una Speranza, che anche se “tutto sarà diverso”, TUTTO PUÒ RICOMINCIARE. Perciò, Forza San Nicandro, e Forza a tutte le Associazioni!

Cendamo Antonella

SAN NICANDRO, LA DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE LILIANA STANISCI

Due anni fa mi è stato proposto di intraprendere una nuova esperienza: la mia candidatura nella lista del partito politico “Noi con Salvini-Lega”. Molti elettori hanno dato fiducia con il loro voto alla mia persona consentendomi di essere la seconda eletta della mia lista, dopo il segretario cittadino del partito, e per questo vi ringrazio uno ad uno. Ogni esperienza dà la possibilità di arricchire il nostro bagaglio personale, di confrontarsi con chi è più ferrato ed esperto di noi in quell’ambiente, di conoscere da vicino le dinamiche politiche della nostra città.

Ho iniziato l’esperienza di consigliere comunale con senso di responsabilità e entusiasmo, letteralmente una rappresentante del popolo al palazzo di città. Oggi quell’entusiasmo è venuto meno a seguito di direttive controproducenti allo sviluppo e benessere del mio paese impostemi dal mio partito a livello comunale e provinciale per cui non posso nè condividere né accettare passivamente tali imposizioni quindi prendo le dovute distanze dall’appartenenza politica al partito Lega dichiarandomi indipendente da esso preservando la mia libertà di azione e di pensiero, dettate solo dal mio buon senso.

Continuerò ad essere una risorsa positiva per il mio paese in piena autonomia come consigliere comunale dell’amministrazione Ciavarella che, prima di andare a casa, ha tutto l’interesse e la volontà di mantenere la parola data a fronte di impegni stabiliti nel progetto elettorale approvato dai nostri elettori, al di là delle dicerie e i troppo chiacchierati “social” architettati da chi purtroppo è vittima del suo stesso protagonismo e da interessi personali. Ebbene attraverso il voto ogni cittadino esprime le proprie speranze per un futuro migliore del proprio paese, come amministrazione comunale non verremo meno a ciò.

Non tradirò per nessuna ragione i miei buoni propositi per il bene dei miei concittadini per ragioni meramente politiche; la politica è l’arte della persuasione, non della denigrazione.

Personalmente cercherò di dare un valido contributo con la serietà e la coerenza che mi contraddistingue sottolineando che il mio operato è esclusivamente volto al bene del paese senza alcuna pretesa di tornaconto o prospettiva di carriera politica futura.

Il consigliere comunale

Stanisci Liliana

SAN NICANDRO, COMUNICATO DEL SINDACO CIAVARELLA

Carissimi Concittadini, diversi sono stati i comunicati, che negli ultimi venti giorni, si sono succeduti da più di una forza politica e a cui non ho risposto, per evitare una inutile quanto sterile polemica mediatica.

Sono stato assurdamente ed ingiustamente accusato di aver “abbandonato la nave”, in un momento di particolare criticità determinata dalla grave crisi epidemiologica. Chi mi conosce bene sa che tale rilievo è del tutto privo di fondamento e non risponde al vero. Al contrario, con senso di responsabilità e nella piena consapevolezza di dovermi necessariamente sostituire ad un organo esecutivo che avevo azzerato, nell’esclusivo interesse di tutti i cittadini, ho adottato tutti quei provvedimenti amministrativi necessari, al solo precipuo scopo di superare tutte le enormi criticità del momento.

Tanto è stato possibile grazie all’aiuto spontaneo, a cui va tutto il mio più sincero ringraziamento, dei volontari, uomini e donne, dell’associazione Avers, Croce Rossa Italiana, Motociclisti AMG No LIMITS, Caritas Parrocchiane, Operatori Ecologici, e Amministrativi Comunali.

In particolar modo, desidero esprimere sentita gratitudine al Dirigente dei Servizi Sociali, ai Dirigenti e al personale amministrativo della Fondazione Zaccagnino. Un plauso anche alle Forze dell’Ordine (Polizia Municipale, Comando Stazione Carabinieri e Guardia di Finanza) che hanno permesso, con la loro presenza continua ed efficace, un assiduo controllo del territorio.

Grazie a tutte queste realtà, la nostra comunità ha potuto brillantemente superare il primo difficile periodo emergenziale. Ora sarà mia premura organizzare la fase successiva e preparare la ripresa, ponendo attenzione alle esigenze degli operatori commerciali ed economici che sono stati penalizzati da questa pandemia.

In questi giorni, oltre a non arrestarsi l’attività ammnistrativa, intenso è stato il mio confronto con le forze politiche cittadine.

Diversi sono stati gli inviti pervenuti dalle categorie produttive e associazioni della nostra città, che mi hanno sollecitato ad andare avanti, per evitare il commissariamento dell’ente.

Una attenta riflessione e un indispensabile chiarimento con tutte le componenti consiliari della maggioranza, hanno posto le basi, per un nuovo e più incisivo percorso, che già da domani inizierà con nuovi decreti e provvedimenti amministrativi.

Da ultimo, con l’apertura al pubblico, da lunedì prossimo, degli uffici comunali, predisposte tutte le necessarie misure di sicurezza, la macchina amministrativa opererà a pieni regimi, per affrontare tutte le esigenze e le aspettative dei cittadini sannicandresi.

Il Sindaco

Costantino Ciavarella

DISOCCUPAZIONE, UN CONTAGIO ANNUNCIATO

0

Da un virus all’altro. Un nuovo virus ci sta minacciando, è il virus della disoccupazione. In poche settimane ha già contagiato più di 30 milioni di cittadini americani. Da noi, in Italia, il disoccuvirus non si è ancora diffuso grazie al potente farmaco degli ammortizzatori sociali – il Cigo-Cigs-Fsi-Cigd, che ne rallenta i sintomi -, ma purtroppo arriverà anche qui. Il contagio da disoccuvirus dipende principalmente da un abbassamento delle difese immunitarie del sistema produttivo: da un lato, quello delle imprese indebolite dal lockdown, dai posti di lavoro che scompaiono e dalla ridotta capacità di resilienza allo shock; dall’altro quello dei lavoratori, prima a orario ridotto, poi senza lavoro alla ricerca di una nuova collocazione.

Come difendersi dal disoccuvirus? Curiosamente le strategie di difesa non sono molto diverse da quelle che combattono il suo cugino Covid-19, certamente più letale e più insidioso.

La prima strategia contro il disoccuvirus è la capacità di individuare tempestivamente i soggetti contagiati, curarli e riavviarli al lavoro: in altre parole, si tratta di mettere in pratica la strategia delle “3 T”, (testa, traccia, tratta – test, trace, treat), secondo le raccomandazioni dall’Organizzazione mondiale della sanità, che anche l’Ilo – l’Organizzazione mondiale del lavoro – dovrebbe fare proprie. Nel caso del disoccuvirus per essere sicuri del contagio non è neppure necessario fare il tampone, basta perdere il proprio lavoro e l’esito è immediato. Eppure, il ministero del Lavoro non dispone delle informazioni necessarie per conoscere la diffusione del contagio, se non parzialmente e con grande ritardo.

Difese contro il disoccuvirus. Immaginiamo invece che i dati del contagio del disoccuvirus possano essere diffusi ogni giorno a livello nazionale, regionale provinciale, in modo da conoscerne in tempo reale la diffusione. Immaginiamo presidi sul territorio per i contagiati del disoccuvirus, capillari efficienti con personale preparato. Agenzie in grado di fare, in modo tempestivo ed efficiente, accettazione, triage, visita, diagnosi, cura, e fissare nuovo appuntamento per impostare cura e prevenzione. Immaginiamo che la presidenza dell’Anpal – Agenzia per le politiche attive del lavoro, la protezione civile del lavoro – sia presidiata da un omologo di Angelo Borrelli e non da un presidente in autoesilio negli Stati Uniti, mentre qui il virus della disoccupazione dilaga.

Immaginiamo che la cura sia per tutti la stessa, e non che in Lombardia vi mandino da un centro di cura accreditato che vi prende in carico solo se il vostro caso non è troppo grave, mentre in Lazio, dopo avervi fatto compilare un modulo, vi mandino a casa con una Tachipirina. Dal disoccuvirus non si guarisce con la Tachipirina stando a casa, anzi la prolungata assenza dal mercato del lavoro tende a peggiorare le condizioni e le opportunità di lavoro.

Immaginiamo di poter contare su veri “navigator”, in carne e ossa e non solo sulla carta, che consigliano, supportano e aiutano nel processo di guarigione e nella prevenzione da un secondo contagio.

Immaginiamo infine che tutti possano scaricare sul proprio smartphone un’app dal nome (di fantasia) “Jobfinder” che consenta ai contagiati (e non solo) di caricare nel sistema i propri sintomi da disoccuvirus, di conoscere il contagio a livello locale e sapere dove si guarisce più facilmente. E che permetta di conoscere quali settori, quali territori, quali aziende forniscono la cura più efficace, cioè un lavoro.

Le imprese, da parte loro, sulla base di un algoritmo potranno ricevere gli abbinamenti ideali e trovare persone con le giuste caratteristiche da “curare”, sempre con un posto di lavoro. Dalla stessa app possiamo immaginare di ricevere informazioni sulle settimane di farmaco Cigo-Cigs-Fsi-Cigd a cui si ha diritto con il sistema pubblico, dopodiché è necessario accedere a un farmaco diverso, magari beneficiando di altri incentivi o pagandolo di tasca propria.

In questo contesto, portare l’indice del contagio da disoccuvirus dal 12 per cento, livello a cui viene stimata ora la disoccupazione, fin sotto il 5 per cento in tempi ragionevoli è un’opzione realistica, difficile ma non impossibile. Con questa cura si potrebbe guarire dal disoccuvirus, con ridotti costi individuali e sociali. Certo, qualche investimento sui presidi territoriali, sul personale e le professionalità in grado di guarire i malati da disoccuvirus andrà fatto, ma è meglio che somministrare a tempo indefinito il farmaco Cigo-Cigs-Fsi-Cigd o peggio ancora il farmaco di “cittadinanza” che trasforma i disoccupati virali in malati cronici.

Il Covid-19 ci ha colti tutti di sorpresa, ma l’arrivo del disoccuvirus, nonostante i proclami “che nessuno perderà il lavoro”, è annunciato da tempo e si tratta di capire se siamo pronti ad affrontare la minaccia di questo nuovo contagio. Il protocollo di cura sopra illustrato è stato sperimentato e attuato con successo, da molti anni, in vari paesi. Perché noi non l’abbiamo ancora fatto? (lavoce)

Claudio Lucifora