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CARNEVALE 2021 A SAN NICANDRO, CIVICO 93 INVITA TUTTI A RICORDARLO SUL WEB CON FOTO E ARTICOLI

E’ la settimana che precede il Carnevale e San Nicandro, a causa dell’emergenza Covid-19, non potrà festeggiarlo con la consueta sfilata dei due abiti tradizionali della nostra cittadina, con i carri allegorici e le maschere singole.

Civico 93 vuole essere presente nella gente ricordando il nostro Carnevale, con foto ed altro. Oggi analizziamo i due tipici costumi.

PACCHIANA DI SAN NICANDRO

Capelli

Le donne avevano i capelli molto lunghi. Essi venivano tirati dietro, intrecciati e sistemati per formare il cosiddetto “tupp”.

Spilloni

In occasione delle feste, sotto il “Tupp”, venivano sistemati ad entrambi i lati due spilloni detti “sp’ngh’lun” ornati sulla parte superiore. Si inseriscono degli spilloni mobili detti “tr’mulent” per un massimo di tre o quattro. Infine veniva messo un pettine d’argento per abbellire il tutto.

Orecchini

Le pacchiane portavano vari titpi di orecchini molto belli: orecchino “a rota” (quelli più tradizionali) e orecchini “a pera” (tradizionali ma più costosi. Pesavano circa 36 “trappese”. Il trappese pesava meno di un grammo).

Collane

Le collane venivano sistemate nel seguente modo: 1) “stringicollo”: collana corta che si posava sopra la “cam’scella” o “davantino”; 2) “vulera”: collana più larga e più lunga dello “strimngicollo”; 3) “nnocca”: collana ancora più lunga; 4) “lacc”: collane di vario tipo: “r’tort”, “a fava”, “a ferrovia” o A binario”, “guardapass” (collana con stelline.

Poi c’erano i fermagli o spille che servivano per sistemare i “lacc” in modo che non pendessero molto. Anche la gente povera aveva questi oggetti perché erano regali di matrimonio. Infatti era usanza che la sposa metteva sulle ginocchia un fazzoletto bianco finemente ricamato ove i parenti posavano i regali.

“Vunnedda”

Era la caratteristica più appariscente della Pacchiana. Consisteva in una voluminosa gonna pressata a ventaglio. Era di colore blu scuro con tre fasce d’oro per le famiglie benestanti (massar, art’gian, mezzo ceto, …). I più poveri avevano solo la pacchiana senza nessuna altra applicazione. I meno poveri mettevano un fascione (di grandezza media, cominciando da sotto); quelli che economicamente stavano meglio ne aggiungevano un altro (stretto sopra il primo). Il ceto medio portava tre fascioni p un giro di bordo. Si diceva, infatti, che chi aveva il bordo aveva anche tre fascioni. Un’attenzione particolare si dava al “fascione”. Infatti, se la pacchiana era di colore marrone il fascione era verde o “cherms” (color fiocco di cardinale); se la pacchiana era nera, normalmente il fascione era celeste, ma poteva essere anche rosa o verde.

Maniche

Tutte le pacchiane (con il bordo o i fascioni) avevano tra fili d’oro sulle maniche. La particolarità del filo centrale era che aveva la forma a “cucc’letta”.

Grembiule

Anticamente il grembiule, chiamato “z’nal” era di colore scuro, molto semplice e con pochi merletti. Successivamente non trovandosi più la stoffa adatta è stata impiegata un altro tipo di stoffa di color beige chiaro o bianco. Questo tipo di “z’nal” viene un po’ scurito con bellissimi ricami e lavori sovrapposti. Sopra il “z’nal” si usava mettere la cinta (bordo) con un fiocco.

Fazzoletto sulle spalle

Veniva usato un fazzoletto quadrato, piegato a triangolo e senza ricami della stessa stoffa delle maniche e del grembiule. Anticamente, però, “z’nal” e maniche erano dello stesso tipo mentre il fazzoletto veniva ricamato solo in qualche parte.

Fasciator

Fazzoletto piegato a pizzo usato per le festività. Era di panno lencio di colore rosso sempre con tre fili di bordo dorato. Alcune volte il “fasciator” era di colore verde.

Cutredd

Era quadrato, trapuntato e di coloro bianco. Veniva usato per le visite e per le cerimonie funebri.

Scarpe

Le pacchiane usavano stivaletti con elastici ai lati oppure con bottoni laterali. I “chianell”, che erano ciabatte con tacco basso, venivano usate per i lavori domestici. Comunque i più poveri, poiché non potevano permettersi di comprare le scarpe, si sposavano con le “chianell”,

Borsetta

E’ un accessorio d’argento aggiunto solo recentemente che serve per offrire i confetti ai conoscenti.

Anelli

Ne mettevano quanti ne possedevano. Erano di vario tipo; anello d’oro a primo e secondo piano (con rialzo), anello raffigurante il Santo del nome dello sposo (per esempio: se il marito si chiamava Michele, l’anello raffigurava San Michele), anello della Madonna del Carmine (per devozione), anello a “curniola” (pietra marrone, anello a fasce verdi, anello a “cinta”, ecc. E’ chiaro che non portavano la “fede”, cioè l’anello matrimoniale.

Calze

Erano normali calze di cotone.

Trucco

Non veniva adoperato dalle pacchiane. Alcune donne usavano una specie di cipria rosa che era chiamata “u citt citt” per far capire che veniva messo di nascosto senza che potessero ACCORGERSI. Talvolta era occasione di offesa. Infatti, per parlare di una donna non molto onesta, si usava dire “quedda c’è mess’ u citt citt”.

IL “PASTOR” DI SAN NICANDRO

Dopo aver analizzato nell’articolo di ieri il costume della “Pacchiana”, si conclude l’analisi dei due costumi tradizionali sannicandresi con il vestito del “Pastor”.

Sciascina

Tipo di cappello usato unicamente dentro le mura domestiche per ripararsi dal freddo. Era di velluto nero, finemente ricamato, ora è divenuto accessorio per il carnevale. Infatti, il Pastor quando era con la Pacchiana usava il normale cappello.

Giacca

Era di velluto liscio non a coste di colore marrone. Aveva tre bottoni sul davanti e tre sui polsi.

Pantaloni

Della stessa stoffa della giacca. Corto fino alle ginocchia e lateralmente c’era un bottone dorato o di ottone.

Cinta

Fascia di velluto nero che serviva per tenere i pantaloni. Veniva messa sotto il gilet.

Gilèt

Era di velluto marrone. Aveva solo una particolarità: le tasche erano allungate lateralmente.

Camicia

La camicia aveva il collo a “p’stagna” con i normali bottoni.

Fazzoletto sulle spalle

Era chiamato “muqquator”. Era di colore giallo e veniva annodato in avanti. Non si usava far passare il fazzoletto attraverso anelli.

Pan’ttera

Anche questo, come la borsa della Pacchiana, è un accessorio aggiunto solo recentemente in occasione del carnevale per mettere i “confetti da getto” prima ed ora per offrirli agli amici.

Bastone

Non lo usavano durante le feste e le cerimonie.

Calze

Erano di colore bianco, lavorate ai ferri con disegni vari.

PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE SCUOLE: PRESENTATO IL CATALOGO 2020-2021

In data 29.01.2021 è stato presentato a Bari il Catalogo 2020-2021 che offre agli studenti pugliesi programmi di educazione alla salute e si concentra in modo particolare sulla prevenzione come strumento per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda europea 2030.

La presente edizione del catalogo è fornita in modalità digitale a tutte le scuole della regione tramite il portale www.sanita.puglia.it e il sito web dell’USR per la Puglia www.pugliausr.gov.it.

A coordinare il gruppo tecnico interistituzionale, che opera presso la Regione Puglia per definire le azioni di promozione della salute nelle scuole, è il dott. Pasquale Pedote, responsabile dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Br.

“Il piano strategico per la promozione della salute nella scuola – spiega – è giunto alla nona edizione. Dal punto di vista scolastico garantisce l’attuazione di percorsi che, integrando l’azione curricolare e quella extracurricolare, puntano a far acquisire esperienze e competenze realmente spendibili per la vita. Da quello sanitario, invece, assicura la realizzazione dei Piani regionali della Prevenzione in linea con obiettivi e finalità del Piano nazionale. I nostri studenti – prosegue – stanno vivendo un periodo storico che inevitabilmente lascerà in loro un segno. Per questo motivo è necessario essere presenti e vigili per prevenire l’insorgere di comportamenti a rischio o essere sentinelle del malessere”.

“Il piano – continua Pedote – è nato a seguito della sottoscrizione nel 2011 di un protocollo d’Intesa tra l’Assessorato alla Salute e l’Ufficio scolastico regionale per la Puglia che mira alla governance delle attività di promozione della salute. Mi pregio di essere stato, insieme alla professoressa Maria Veronico, l’estensore di quell’intesa e, grazie anche alla dedizione e professionalità dei componenti del gruppo tecnico interistituzionale, siamo riusciti a ottenere risultati unici sia in termini di studenti coinvolti, tra i 90 mila e i centomila l’anno, che di riconoscimenti nazionali, con la partecipazione al congresso, in Lombardia, della Rete delle scuole che promuovono salute. Siamo stati precursori di una strategia vincente: la conferma è arrivata nel 2019 quando i Ministeri della Salute e dell’Istruzione hanno sottoscritto il documento ‘Indirizzi di policy integrate per la scuola che promuove salute’”.

CATALOGO 2020-2021:

Il catalogo include ben 60 proposte progettuali, ed è così suddiviso:

I Progetti a valenza Regionale

Scuola Primaria

Scuola Secondaria di 1° grado

Scuola Secondaria di 2° grado

Progetti Sperimentali

Azioni Informative

Progetti Provinciali

Sono inoltre presenti approfondimenti relativi allo stato di salute dei nostri studenti.

Come Aderire ai Progetti

Le Scuole che intendono aderire ad una o più proposte progettuali per l’anno scolastico 2021-21 devono inviare la manifestazione d’interesse compilando la scheda direttamente sul Portale della Salute della Regione Puglia all’indirizzo:

https://www.sanita.puglia.it/web/pugliasalute/invio-candidature

 

CATALOGO – DATI DEGLI SCORSI ANNI

Il Catalogo fin dalla sua prima edizione ha riscosso immediatamente un enorme successo sia in termini di adesione da parte degli istituti scolastici che nel numero di studenti che hanno partecipato alle progettualità. L’anno scolastico 2019-20 purtroppo come ben noto ha vissuto un lungo periodo di lockdown che non ha permesso né alla scuola né al mondo sanitario di iniziare e portare a termine le progettualità. Ma è opportuno evidenziare che vi erano state circa 850 richieste di partecipazione a programmi di promozione della salute, che avrebbero coinvolto oltre 103.000 studenti della nostra regione.

DEFINIZIONE DI “SALUTE” NELLA COSTITUZIONE DELL’OMS

La definizione di “salute”  indicata nella costituzione dell’OMS come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia” attribuisce a tutti gli Stati e alle loro articolazioni la ricerca e l’individuazione dei fattori che agiscono negativamente sulla salute collettiva e sulla promozione dei fattori che agiscono favorevolmente. Ne consegue che la promozione della salute richiede la definizione di una strategia in grado di supportare approcci integrati, multidisciplinari e l’ausilio di strumenti operativi validati nella loro efficacia.

Un ruolo determinante per la definizione di tali strategie spetta al mondo scolastico che, come ribadito durante la 4ª Conferenza Europea sulle Scuole che Promuovono Salute, di Odense 2013, è chiamato ad uniformare le proprie scelte a valori quali:

  • Equità. Un accesso equo per tutti all’istruzione e alla salute.
  • Sostenibilità. Salute, istruzione e sviluppo sono correlate tra loro, con attività e programmi implementati in modo sistematico nel lungo periodo.
  • Inclusione. La diversità viene valorizzata. Le scuole sono comunità di apprendimento nelle quali tutti si sentono accolti e rispettati.
  • Empowerment. Tutti i membri della comunità scolastica sono coinvolti attivamente.
  • Democrazia. Le Scuole che Promuovono Salute si fondano sui valori della democrazia.

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Gruppo Interdisciplinare Aziendale ASL FOGGIA

via Castiglione, 8 71016 SAN SEVERO FG

responsabile: Coord. dr. Brandonisio Leonardo

telefono: 0882 200221

fax: 0882 200221

email: l.brandonisio@aslfg.it

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Coordinatore G.I.A.

Dott. Leonardo BRANDONISIO

Referente Ufficio Scolastico USR UFFICIO IX Foggia

Prof.ssa Maria Gambatesa

Direttore Distretto S.S.Foggia

Dott. Lorenzo TROIANO

Direttore Dip.Dipendenze Patologiche  – Foggia

Dott. Matteo GIORDANO

Dirigente Psicologa Dipartimento Salute Mentale

Dott.ssa Maria Donata GENTILE

Dirigente Struttura S.URP ASL FG

Resp.le Comunicazione G.I.A.

Dott.ssa A.Rachele CRISTINO

LO SPRECO ALIMENTARE E’ UNA PRIORITA’ GLOBALE

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In occasione della giornata nazionale contro lo spreco alimentare, ecco tutte le curiosità e numeri di una brutta abitudine che gli italiani stanno imparando a contrastare.

La giornata nazionale contro lo spreco alimentare si celebra dal 2014 per sensibilizzare i cittadini e l’opinione pubblica su un tema che è di centrale importanza per le sue ricadute economiche, ambientali, etiche e sociali.

L’edizione di quest’anno segue l’istituzione da parte della FAO, nel settembre scorso, della giornata internazionale della consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari, voluta per sottolineare in modo ancora più chiaro che la questione delle perdite e dello spreco del cibo è centrale e rappresenta una delle sfide più rilevanti per favorire un’economia sostenibile per il futuro del Pianeta.

L’impegno contro gli sprechi alimentari deve essere sentito sempre di più come una priorità globale e l’emergenza sanitaria da ha dimostrato a tutti l’importanza di ripensare il nostro modo di vivere adottando sistemi alimentari sostenibili.

La Nuova Agenda 2030, sottoscritta nel 2015 dai Paesi delle Nazioni Unite, ribadisce questo concetto affermando, nell’Obiettivo 12, la necessità di cambiamenti radicali nel modo in cui le società producono e consumano. In particolare, rispetto allo spreco alimentare, l’impegno è di dimezzare entro il 2030 il quantitativo di rifiuti alimentari prodotti sia nella fase di produzione che di vendita e consumo.

I dati della FAO continuano a registrare il grande paradosso per cui nel mondo ci sono 690 milioni di persone che soffrono la fame e ben tre miliardi che non possono permettersi un’alimentazione sana ma allo stesso tempo ogni anno il 14% circa dei prodotti alimentari va perso prima ancora di raggiungere il mercato.

Stimare il volume globale delle perdite e degli sprechi alimentari non è facile in quanto i dati disponibili sono spesso eterogenei e si riferiscono a tutto il percorso del cibo dalla produzione al consumo. In particolare, si parla di “foodlosses” per indicare le perdite che si determinano nella parte alta della filiera agroalimentare (semina, coltivazione, raccolta, trattamento, conservazione, prima trasformazione agricola) e “foodwaste”, ossia gli sprechi prodotti nella seconda parte della filiera (trasformazione industriale, distribuzione, consumo finale).

Se nel nord del mondo si produce e si acquista troppo cibo, spesso gettato prima ancora che si deteriori, nel Sud del mondo il cibo si spreca per mancanza di infrastrutture adeguate, di strumenti per la conservazione e il trasporto in temi utili. Lo spreco alimentare è quindi un tema di interesse globale e senza un’inversione di rotta potrebbe raggiungere circa 2,1 miliardi di tonnellate nel 2030 (+61,5%).

Limitare le perdite e gli sprechi alimentari significa sicuramente migliorare la sicurezza alimentare e la nutrizione, ma contribuisce anche a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, allentare le pressioni sulle risorse idriche e del suolo e incrementare la produttività e la crescita economica.

L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha acuito la fragilità e le debolezze dei nostri sistemi alimentari, lanciando un allarme globale sulla necessità di ripensare il modo in cui il cibo viene prodotto, distribuito e acquistato. È sicuramente necessaria un’azione a livello internazionale che sostenga l’innovazione, gli investimenti e le sinergie tra tutti gli attori coinvolti nel sistema alimentare. Ma tutto ciò non è sufficiente senza un impegno che coinvolga ogni singolo individuo e che parta da una maggiore consapevolezza della dimensione valoriale del cibo in tutte le fasi della filiera agroalimentare, dalla produzione al consumo. Aggiungere questa dimensione aiuta a pensare interventi che non solo aggiustino un sistema che non funziona, ma contribuiscano anche a ridurre o ad eliminare in partenza il fenomeno attraverso una produzione e un consumo più consapevole e attento.

Giunta ormai alla sua settima edizione, questa giornata di prevenzione rappresenta un’occasione di coinvolgimento collettivo in una problematica in cui ognuno di noi può fare davvero la differenza.

SPRECARE MENO È UN VANTAGGIO PER TUTTI. La prima e più evidente conseguenza dello spreco alimentare è sicuramente quella economica che pesa su tutti gli attori della filiera alimentare.

Perdono i produttori, che lasciano i prodotti nei campi o li devono scartare se non conformi agli standard estetici del mercato, i rivenditori, che devono scartare i prodotti a causa del degrado subito durante il trasporto o dell’approssimarsi delle scadenze, e anche i consumatori, che acquistano prodotti che si deteriorano velocemente, comprano in eccesso e spesso non sono adeguatamente informati sui modi e i termini di conservazione.

Il cibo che in vari momenti e in vari modi finisce nella spazzatura ha anche molti costi nascosti: sprechi di energia, acqua, terra, carburante, risorse naturali ed economiche. Perché quel cibo è stato prodotto, trasportato, trasformato, confezionato, acquistato, conservato. Campi seminati senza raccolto, frutta e verdura scartate per motivi “estetici”, alimenti danneggiati durante trasporto, stoccaggio e distribuzione, cibi scaduti o deteriorati nei frigoriferi domestici e nelle mense. Tanti modi per dire la stessa cosa: un uso delle risorse inadeguato e controproducente.

La FAO ha stimato che lo spreco alimentare rappresenta la terza fonte di emissioni di gas clima-alternati al mondo, dopo gli stati Uniti e la Cina, e la sua impronta idrica è di circa 250 Km3, tre volte il volume del lago di Ginevra. Inoltre il cibo prodotto e non consumato utilizza quasi 1,4 miliardi di ettari di terra, corrispondenti a circa il 30% dell’area coperta da terreni agricoli nel mondo. Tutto il cibo sprecato ogni anno nel mondo corrisponde a 720 kilocalorie sprecate a testa ogni giorno: significa ogni tre abitanti della Terra si spreca ogni giorno il fabbisogno calorico di una persona.

Infine, sebbene sia difficile quantificare gli impatti sulla biodiversità, lo spreco alimentare inasprisce la perdita della biodiversità dovuta alle monocolture e all’espansione agricola nelle aree selvagge.

In questa prospettiva, il modello di Campagna Amica offre un contributo importante nella diffusione di un nuovo modello di produzione, consumo e anche di società. Un modello basato sul Km0, sull’orticoltura urbana, sulla tutela della biodiversità, sul consumo responsabile ed etico, in cui lo spreco alimentare, a qualunque livello, viene ridotto drasticamente. In particolare, i mercati di Campagna Amica, accorciando la filiera, offrono ai consumatori cibi freschi, che si conservano di più, che non hanno percorso lunghe distanze e hanno inquinato meno. Nel tempo essi si sono trasformati da semplici luoghi di consumo o occasioni di educazione, socializzazione, cultura e ciò ha permesso di recuperare quella dimensione valoriale del cibo che rischiava di andare perduta. Rappresentano quindi un esempio concreto di come gli agricoltori e i consumatori, insieme, possano contribuire a diffondere stili di vita più sani e sostenibili.

LO SPRECO DOMESTICO: COME NASCE E COME PREVENIRLO. Lo spreco alimentare nasce il più dalle volte da abitudini sbagliate sia al momento dell’acquisto che durante la conservazione e l’utilizzo del cibo. Molto spesso ci dimentichiamo gli alimenti a ridosso della scadenza oppure acquistiamo prodotti già sull’orlo della deperibilità o già vecchi al momento della vendita. Altre volte ammettiamo di aver comprato troppo e di aver calcolato male ciò che serviva. La crescente sensibilità su questo tema ha diffuso pratiche di buon senso nella fase di acquisto e gestione del cibo, come ad esempio l’acquisto periodico di prodotti a lunga scadenza e quello frequente di prodotti freschi o l’organizzazione del frigorifero/dispensa per scadenza dei prodotti. Più di un italiano su tre sceglie di acquistare prodotti in piccolo formato o compila sistematicamente una lista della spesa basata su un menù settimanale. Nella gestione degli avanzi l’87% congela il cibo acquistato in eccesso e l’86% conserva gli avanzi per riutilizzarli in seguito.

Iniziano a diffondersi anche consumatori più digitali che utilizzano app per il cibo last minute (7,7%) o per l’ortofrutta a ridosso della scadenza con prezzi ribassati (3,2%). Due italiani su dieci fanno uso di piattaforme di scambio, il 3,4% utilizza app con ricette di riutilizzo e il 4,2% ricorre ad applicazioni per la gestione ottimale del cibo e monitoraggio delle scadenze.

La sensibilità degli italiani al tema dello spreco alimentare è cresciuta probabilmente anche a seguito dell’aumento della povertà generato dalla pandemia, tanto che l’85% degli intervistati chiede di eliminare lo spreco anche nella distribuzione, rendendo obbligatorie per legge le donazioni di cibo in eccesso da parte di supermercati e aziende, a favore di associazioni che si occupano di persone bisognose.

DIECI REGOLE PER NON SPRECARE IL CIBO

1) Fai la lista della spesa

2) Procedi con acquisti ridotti e ripetuti nel tempo

3) Preferisci le produzioni locali e compra nei mercati a km 0

4) Acquista seguendo la stagionalità dei prodotti

5) Prendi la frutta con il giusto grado di maturazione

6) Separa le diverse varietà di frutta e verdura

7) Non tenere insieme i cibi che consumi in tempi diversi

8) Controlla sempre l’etichetta

9) Chiedi la doggy bag al ristorante per consumare a casa gli avanzi

10) Cucina con gli avanzi ricette antispreco

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 7 FEBBRAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, domenica 7 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 8751 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 765 casi positivi: 332 in provincia di Bari, 28 in provincia di Brindisi, 52 nella provincia BAT, 132 in provincia di Foggia, 75 in provincia di Lecce, 149 in provincia di Taranto, 1 caso di residenza non nota. 4 casi di residenti fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti.

Sono stati registrati 8 decessi: 1 in provincia di Bari, 5 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1374908 test.

74.425 sono i pazienti guariti.

51.266 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 129.090, così suddivisi:

49.109 nella Provincia di Bari;

14.159 nella Provincia di Bat;

9.332 nella Provincia di Brindisi;

26.949 nella Provincia di Foggia;

10.950 nella Provincia di Lecce;

17.902 nella Provincia di Taranto;

566 attribuiti a residenti fuori regione;

123 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

EDITORIALE DELLA DOMENICA. DOVE È FINITA LA BUONA POLITICA?

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Ma c‘è ancora la buona politica? A vedere quello che è successo con la caduta del governo Conte tutta l‘Italia è rimasta stupita da una vicenda che di politica, almeno da parte di qualche partitino, non si è vista traccia se non l‘obiettivo di eliminare l‘avversario. Anche il capo dello Stato Mattarella, nel discorso di dare mandato a Draghi di formare un nuovo governo, ha fatto chiaramente capire come la politica, anche in una situazione sanitaria ed economica gravissima, abbia voltato scientemente la faccia altrove.

La politica è una scienza nobile e chi la guasta sono gli uomini, o meglio, alcuni uomini sia di destra che di sinistra e di centro. Questo tipo di discorso si riverbera a cascata nel resto d‘Italia fino alle periferie dei comuni.

San Nicandro non fa eccezione. Se si va lontano negli anni, ci si ricorderà delle elezioni comunali anticipate con la sfiducia al sindaco Monte, la legislatura del sindaco Gualano che ha visto l’espulsione di Forza Italia e nell‘attuale legislatura il ripetersi della stessa vicenda anche con cambi di vari assessori. Insomma la formazione iniziale risultata vincente dalle elezioni non è mai stata la stessa al termine del mandato anche per l’incapacità di superare i conflitti al suo interno. Qualcosa diranno pure queste passate esperienze!!!

Agli inizi di giugno San Nicandro andrà al voto per eleggere il nuovo consiglio comunale e naturalmente, il sindaco o la sindaca. Cominciamo i primi ammiccamenti, si studiano le strategie migliori e si cerca il consenso più largo per poter vincere anche alla prima tornata. Insomma si cercano persone credibili ma anche quelli che possono dare alla coalizione i numeri sufficienti per quella fascia tricolore da esporre come trofeo politico.

Fare delle liste che abbiano il requisito della purezza sembra davvero improponibile ma è, invece, proprio a questo obiettivo che bisogna dare la precedenza assoluta. Una questione di moralizzazione di candidati da eleggere è indispensabile perché tutto dicono di lavorare “per il bene del popolo e per l‘interesse dei cittadini”. I politici sembrano essere tanti filantropi ed altruisti, ma quanti sono quelli che mettono in pratica questo slogan che appartiene a tutti ma poi da quasi tutti dimenticato?

Si dice che quando un politico urla quasi sempre non ha niente da dire, mentre un politico serio e coscienzioso medita, si corregge quando sbaglia, riconosce quando ha torto e se gli si dice “grazie” lui risponde che ha fatto solo il suo dovere di amministratore pubblico. Di questi, in verità, se ne riconoscono pochi in giro.

Ed allora aspettiamo che questa fase di partenza entri nel vivo di una complicità condivisa e poi l’intelligenza collettiva dei sannicandresi comincerà a dare i primi giudizi nella speranza che la coalizione che vincerà le elezioni possa durare per l‘intera legislatura e che su di essa, poi, ci possa essere un consenso unanime dei cittadini per aver avviato una svolta della quale San Nicandro ha urgentemente bisogno.

Il Direttore

LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO

Continua la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studioso Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93. La 53^ cartolina porta la seguente didascalia: “Arco Fioritto, Largo Chiesa Madre”.

PARTITA LA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI

La prima estrazione l’11 marzo p.v.

Riparte la lotteria degli scontrini: per le spese effettuate con strumenti elettronici dal 1° febbraio 2021 è possibile ottenere i biglietti validi ai fini dell’estrazione dei premi in palio. La data di avvio del gioco a premi contro l’evasione fiscale è stata stabilita con il provvedimento di Agenzia delle Entrate e Dogane del 29 gennaio 2021 e la prima estrazione è fissata in data 11 marzo 2021.

La novità riguarda la prova del pagamento in modalità tracciata. In sostanza se il Fisco non dovesse ricevere dall’esercente i dati della compravendita liquidata in moneta elettronica, in caso di vincita il contribuente dovrà dimostrare di aver pagato con bancomat, carte di credito o altre forme di pagamento digitale.

Cashless dal 1° febbraio

A decorrere dal 1° febbraio 2021 ha preso il via la nuova lotteria degli scontrini, un piano di cashless che consentirà di ottenere, su base semestrale, il rimborso del 10% delle transazioni effettuate mediante mezzi di pagamento elettronici.

Gli acquisti dovranno essere almeno 50 a semestre ed il rimborso arriverà fino a 150 euro (per un totale di 300 euro annui). Sempre ogni sei mesi, le 100mila persone che avranno fatto più operazioni avranno un premio aggiuntivo: il super premio pari a 1.500 euro.

Al termine di ogni semestre, il conteggio del numero delle transazioni riparte da zero, senza riporto della operazioni precedenti.

Prima estrazione l’11 marzo

La prima estrazione è fissata per l’11 marzo prossimo, interessa i corrispettivi trasmessi dall’1.2 al 28.2.2021, quando saranno messi in palio 10 premi da 100.000 euro per gli acquirenti e 10 premi da 20mila euro per i venditori.

La prima estrazione settimanale è fissata al 10.6.2021 e riguarda i corrispettivi trasmessi dal 31.5.2021 al 6.6.202, con 15 premi da 25mila euro per chi compra e altri 15 premi da 15mila euro per chi vende. Il maxipremio annuale è di 5 milioni per chi acquista, pagando sempre e solo con moneta elettronica, e di 1 milione per chi vende.

I vincitori sono avvisati con raccomandata A/R ovvero, se indicata nell’area riservata del Portale lotteria, tramite pec. Il premio dovrà essere ritirato entro 90 giorni dalla ricezione della comunicazione di vincita. I premi settimanali, mensili e annuali non reclamati, unitamente ai premi eventualmente non attribuiti, sono versati all’Erario. Il pagamento dei premi sarà effettuato dall’Agenzia delle Dogane esclusivamente mediante bonifico bancario / postale.

Codice lotteria

Per partecipare occorre essere in possesso del codice lotteria, che si può ottenere registrandosi sul “Portale lotteria” all’indirizzo internet: https://www.lotteriadegliscontrini.gov.it/portale/. E’un codice alfanumerico associato al codice fiscale del contribuente che dovrà essere esibito in forma cartacea o scaricandolo sul proprio smartphone o tablet all’atto dell’acquisto di beni e servizi. Il codice è a prova di privacy, infatti, non saranno registrate le tipologie di acquisti dei contribuenti.

Dal Portale Lotteria è possibile visualizzare i documenti commerciali che hanno dato diritto all’attribuzione dei biglietti virtuali della lotteria, l’eventuale vincita nonché eseguire alcune operazioni quali l’opposizione all’utilizzo / richiesta di cancellazione dei dati.

Non valgono gli acquisti per la propria attività artistica o professionale; non sono neppure ammessi gli acquisti online, così come quelli con buoni pasto. Restano esclusi anche gli acquisti di beni per i quali è riconosciuta una detrazione (come le spese sanitaria), così come i biglietti di cinema, teatri o musei, o le ricevute di spedizioni postali, i pieni di carburante e i parchimetri. Per tutte questi acquisti non è prevista la certificazione fiscale tramite memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi.

Biglietto virtuale

Ogni pagamento eseguito con moneta elettronica per il quale sarà presentato il codice lotteria, consentirà di generare un biglietto virtuale per ogni euro speso, fino a un massimo di mille biglietti virtuali per ogni scontrino. Il biglietto sarà generato dal sistema informatico, gestito da Sogei, per ogni singolo euro di acquisto e non sono ammessi pagamenti frazionati.

Nel caso in cui l’importo speso sia superiore a un euro, l’eventuale cifra decimale oltre 49 centesimi produrrà comunque un altro biglietto virtuale, mentre se superiore a 1.000 euro daranno al massimo mille biglietti. Non genererà alcun biglietto una spese inferiore ad 1 euro; al classico caffè al banco da 80 o 90 centesimi, si dovrà consumare anche un croissant.

Un discorso a parte meritano le spese con giftcard. L’utilizzo delle carte acquisti prepagate non consente di partecipare alla lotteria, mentre chi acquista la carta regalo con pagamenti tracciati può entrare nel gioco delle estrazioni.

Adempimenti degli esercenti

Il commerciante dovrà trasmettere i dati relativi al contribuente che ha espresso la volontà di partecipare alla lotteria degli scontrini, mediante il registratore telematico (RT), in grado, mediante lettura ottica, di acquisire il “codice lotteria”, comunicato dal cliente/acquirente al momento della memorizzazione dei dati dell’operazione, ovvero tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate.

Alcuni esercenti dovranno aggiornare i propri registratori di cassa, per consentire entrambe le memorizzazioni: il codice fiscale, finalizzato all’ottenimento dell’eventuale detrazione/deduzione fiscale (esempio per l’acquisto di medicinali) e il codice lotteria finalizzato a partecipare all’estrazione a sorte.

Pagamento del premio

Come detto, il premio dovrà essere ritirato entro 90 giorni dalla ricezione della comunicazione di vincita ed è subordinato alla presentazione, qualora non in possesso dell’Amministrazione, della documentazione attestante che il pagamento è avvenuto attraverso strumenti di pagamento elettronici, quale estratto di c/c o documento analogo / equipollente da cui risulti che l’acquisto è stato effettuato con le predette modalità elettroniche. Tale obbligo è da considerarsi in capo sia all’acquirente che all’esercente in modo da rendere indipendenti e autonome le operazioni di reclamo della vincita da parte di entrambi i vincitori, che potrebbero essere domiciliati in ambiti territoriali diversi.

Una volta verificato, in capo all’esercente / acquirente, che il pagamento è avvenuto con strumenti di pagamento elettronici, il controllo è dichiarato concluso, senza necessità di chiedere ulteriori prove all’altro soggetto vincitore (acquirente o esercente). (studioansaldi)

 

 

IL MONDO DELLA MUSICA PER LA LIBERAZIONE DI PATRICK ZAKI: L’8 FEBBRAIO 12 ORE DIRETTA STREAMING

UN EVENTO PROMOSSO DA AMNESTY INTERNATIONAL, MEI E VOCI PER LA LIBERTÀ, CON IL PATROCINIO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, DELL’UNIVERSITÀ E DEL COMUNE DI BOLOGNARAI RADIO1 SEGUIRÀ IN DIRETTA L’INIZIATIVA

Da mezzogiorno a mezzanotte, dodici ore di musica per “Voci X Patrick – Maratona musicale per chiedere la liberazione di Patrick Zaki”, un grande evento in streaming in programma l’8 febbraio e promosso da Amnesty International Italia, MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti e Voci per la libertà.

L’appello lanciato dagli organizzatori al mondo della musica ha avuto un enorme successo. Saranno infatti oltre 200 gli interventi da parte di artisti, giornalisti, conduttori e organizzatori di festival in quella che si preannuncia come la più grande mobilitazione musicale dedicata a Zaki, studente egiziano dell’Università di Bologna che è detenuto nelle carceri egiziane come prigioniero di coscienza a causa del suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

L’evento ha il Patrocinio della Camera dei deputati nonché quello di Alma Mater Studiorum Università di Bologna, del Master GEMMA Università di Bologna (al quale studiava Patrick Zaki) e del Comune di Bologna.

Tra gli artisti che parteciperanno alla maratona ci saranno Roy Paci, Grazia di Michele, Pierpaolo Capovilla, Alberto Fortis, Marina Rei, Cosimo Damiano Damato/ Erica Mou/ Antonio Iammarino, Pippo Pollina, Valerio Piccolo e Pino Pecorelli, Lorenzo Lavia e Arianna Mattioli, la Med Free Orkestra, il Parto delle Nuvole Pesanti, Stefano Saletti con Barbara Eramo e Banda Ikona, Maurizio Capone & BangtBungt, Ivan Segreto, H.E.R., Gianluca Costantini e tanti altri.

Rai Radio1 – media partner del festival Voci della libertà – rilancerà l’iniziativa con collegamenti in diretta e interviste ai protagonisti, grazie a una staffetta tra i principali programmi. Radio Popolare invece trasmetterà in differita l’evento a partire dalle 24.

Le dodici ore di maratona saranno diffuse dalle ore 12 sulle pagine Facebook e YouTube

di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, MEI Meeting degli Indipendenti, Amnesty International Italia e di tutti coloro che vorranno condividere.

Questi i link diretti dello streaming:

Facebook: www.facebook.com/564528913596212/posts/3604479502934456/

YouTube: https://youtu.be/ujKJoGG829A

Dicono i promotori: “Crediamo che Patrick Zaki sia un prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media. Dedichiamo questa iniziativa a tutti i prigionieri di coscienza che sono stati rapiti, torturati, scomparsi e detenuti illegalmente. E a tutte quelle giovani donne e uomini che viaggiano per il mondo.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 6 FEBBRAIO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, sabato 6 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 9830 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 926 casi positivi: 296 in provincia di Bari, 77 in provincia di Brindisi, 88 nella provincia BAT, 170 in provincia di Foggia, 108 in provincia di Lecce, 187 in provincia di Taranto, 3 provincia di residenza non nota. 3 casi di residenza fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti.

Sono stati registrati 31 decessi: 6 in provincia di Bari, 8 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 8 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 4 in provincia di Taranto, 1 fuori regione.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.366.157 test.

73.859 sono i pazienti guariti.

51.075 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 128.325 , così suddivisi:

48.777 nella Provincia di Bari;

14.107 nella Provincia di Bat;

9.304 nella Provincia di Brindisi;

26.817 nella Provincia di Foggia;

10.875 nella Provincia di Lecce;

17.753 nella Provincia di Taranto;

570 attribuiti a residenti fuori regione;

122 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN NICANDRO, ATTO DOVUTO MA SOLO FORMALE

Gira sui social un documento indirizzato dal Prefetto al Sindaco F.F., per il quale la sottoscritta non ha dato autorizzazioni alla pubblicazione.

Riguardo al contenuto dove è dichiarato lo scioglimento del consiglio, si è creata confusione nella interpretazione. Mi preme sottolineare che la nota del Prefetto è un atto dovuto e naturale iter normativo.

Infatti l’articolo 53 del D.Lgs 267/2000, stabilisce in caso di «impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso» che «la giunta decade e si procede allo scioglimento del consiglio. Il consiglio e la giunta rimangono in carica sino alla elezione del nuovo consiglio e del nuovo Sindaco». Fino alle nuove elezioni, le funzioni del Sindaco la legge stabilisce che sono svolte «dal Vice Sindaco».

Quindi si tratta di uno scioglimento solo formale, finalizzato a consentire le nuove elezioni nel primo turno utile così come stabilito dall’art. 141 del D.lgs 267/2000

Sindaco F.F

Carmela Antonietta Cataluddi

SEGNALAZIONI DI PERICOLOSITA’ SULLA STRADA PER TORRE MILETO

Continuano le segnalazioni sulla pericolosità del tratto stradale San Nicandro – Torre Mileto. Tali segnalazioni interessano soprattutto la parte di strada da Tarantone allo svincolo per la superstrada garganica. Si segnala che la pavimentazione è molto irregolare, deformata ed in cattivo stato e mancano anche le segnalazioni stradali di pericolo. Proprio in tratto interessato è di competenza del comune di San Nicandro e non dell’Amministrazione Provinciale di Foggia e quindi deve essere l’ente comune a farsi carico di trovare le soluzioni opportune per il ripristino normale della circolazione stradale onde evitare risarcimenti dei danni causati proprio dalle cattive condizioni della strada.

Il comune dovrebbe intervenire presso l’Acquedotto Pugliese per sollecitare il prolungamento ed il ripristino del tronco, per un ultimo pezzo di fognatura fino alla pavimentazione totale dell’intera tratta.

DOMANI 7 FEBBRAIO L’ON. FARO INCONTRA IL MONDO DEL COMMERCIO E DEI PROFESSIONISTI DI SAN NICANDRO

Si terrà domani, domenica 7 febbraio, l’incontro on line dedicato alle realtà commerciali e professionali di San Nicandro Garganico, proposto dalla parlamentare del M5s Marialuisa Faro. Il confronto avverrà attraverso la piattaforma Zoom,alle ore 17.30. Per chi non ha ricevuto il link su WhatsApp, o via mail, può richiederlo contattando la segreteria, 351/1786043.

Come preannunciato l’incontro è aperto a tutti quelli che vogliono impegnarsi a proporre idee di sviluppo per la Comunità.

«Rinnovo l’invito a partecipare all’incontro dedicato alle aziende e alle organizzazioni di categorie di San Nicandro Garganico, mai come in questo momento è indispensabile il lavoro in sinergia per disegnare una progettualità comune. La centralità deve essere la ricerca di uno sviluppo possibile per la nostra Comunità, solo una visione condivisa e di qualità può realmente rappresentare una leva per il rilancio economico e sociale, questo vale per l’intero nostro Paese ma anche per ogni singola città». Dichiara la parlamentare Marialuisa Faro.

MASCHERINE A SCUOLA: DOPO LA DECISIONE DEL CONSIGLIO DI STATO PER IL PEDIATRA SONO NECESSARIE

Bernardo (Direttore Medicina dell’Infanzia Fatebenefratelli-Sacco-Buzzi): «Il buon senso deve andare oltre la legge, ma opportuno dotare le scuole di un saturimetro per monitorare l’ossigenazione del sangue»

Niente mascherina in classe se questa dà problemi respiratori. A stabilirlo è il Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso dei genitori di una bambina di 9 anni che al termine delle lezioni presentava una ossigenazione al 92%. Per i magistrati, il Ministero della Salute non ha fornito prova della validità scientifica della mascherina ai fini del contenimento della diffusione del virus. Un giudizio che spacca l’opinione pubblica: sono infatti oltre 500 i genitori di minori che hanno creato un gruppo contro le misure adottate, mentre i medici invitano alla prudenza.

«Sì alla mascherina chirurgica»

Luca BernardoDirettore del Dipartimento di Medicina dell’Infanzia e dell’Età Evolutiva dell’ASST Fatebenefratelli-Sacco-Buzzi di Milano e consulente del Miur, spiega il corretto utilizzo della mascherina chirurgica: «Il mio consiglio è che vada portata – sottolinea Bernardo -. Non entro nel merito del Consiglio di Stato, che è la massima autorità, però credo che la maschera chirurgica sia molto importante da portare indipendentemente dall’età».

«Certo – aggiunge – non mi riferisco ai bambini molto piccoli, ma per quelli in età scolare è utile perché protegge chi è positivo, e non sa di esserlo, ma è ugualmente contagioso. Ricordo, infatti, che la trasmissione può avvenire da adulti a bambini, e viceversa. Si è visto addirittura che i bambini possono trasmettere il virus più facilmente degli adulti. Quindi a volte il buon senso deve andare oltre la legge».

Mascherina necessaria per chi soffre di patologie croniche

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità da 0 a 5 anni la mascherina non deve essere indossata, dai 6 agli 11 anni occorre tenere conto della situazione epidemiologica scolastica, oltre i 12 anni è obbligatoria come per gli adulti. Sempre necessaria, inoltre, per minori che soffrono di patologie croniche, fibrosi cistica, immunodeficienze e tumori. In questi casi per monitorare un’eventuale insufficienza respiratoria per uso prolungato della mascherina, il professor Bernardo suggerisce per le scuole l’adozione di un saturimetro.  

Quando diventa un problema psicologico

«La presenza di uno strumento per rilevare l’ossigenazione nel sangue sarebbe molto utile per capire quando esiste una reale difficoltà respiratoria o quando invece, nonostante una saturazione normale (98,99%), il bambino mostra malessere – spiega il medico -. Allora il problema potrebbe essere di natura psicologica. Di fronte a tale eventualità, è indispensabile rassicurare il bambino, tranquillizzarlo e spiegare perché è utile indossarla. In ogni caso il saturimetro permette, insieme al controllo della temperatura, di avere due dati importanti per l’ingresso a scuola», conclude Bernardo. (sanitainformazione)

MOVIMENTO 5 STELLE: THE END! PRONTI A VOTARE TUTTO, IL CONTRARIO DI TUTTO PER NON ANDARE A CASA

 

Solo qualche anno fa, paragonavo il M5S al direttorio che provocò la rivoluzione francese aizzando il popolo fino al giustizialismo estremo e scrissi anche che non sarebbero passati tre anni che i dirigenti di tale M5S avrebbero fatto la fine di Marat (trucidato nella vasca da bagno), Danton e Robespierre (furono decapitati, a loro volta, sulla ghigliottina che essi pretesero di usare per tutti coloro i quali si macchiarono di presunti delitti contro il popolo). ll popolo che prima li aveva osannati, quando si accorse che fu tradito da costoro, dopo averli giustiziati, come loro fecero con tanti, ritornò ai valori veri, alle azioni meditate e ponderate e non più a sbraitare senza senso, contro tutto e tutti e smise di darsi all’esasperato senso di giustizialismo tornando al moderatismo. Oggi, la storia si ripete e tutti i “giustizialisti” pentastellati hanno dimostrato qual’ è il loro vero volto e cioè gente che ha sbraitato aizzando la incolpevole folla degli scontenti, parlando al ventre della stessa e mai dicendo la verità solo per un disegno che, per dirla in linguaggio caro a “certe procure”, oserei etichettare come “progetto criminoso”. Solo che nel frattempo, tra pentastellati, girotondini e sardine, l’ Italia ha perso colpi e credibilità in Europa e nel mondo, imbarca clandestini senza una regola, sperpera soldi dando ancora prebende a nulla facenti, la nostra economia è alle pezze, la vita langue, la miseria aumenta, l’occupazione è, sempre più, una chimera e si azzuffano sui miliardi che dovrebbero arrivare dalla tanto “odiata” U.E.. Ma questi “miracolati della elezione selvaggia del 2018” che stanno ancora portando il Paese nel baratro senza scrupoli, pensando solo al “cicero pro domo mea”, che fine faranno fra breve e il giorno dopo le elezioni (se non voteranno anche il governo Draghi)? Si sveglieranno dal sogno (come il carbonaio nel film del Marchese del Grillo che si era svegliato marchese ma che, in effetti, era e tornò ad essere un povero carbonaio squattrinato)rivivendo, per una vita intera il ricordo di essere stati in Parlamento e l’incubo, di aver rovinato una nazione che da oltre 20 anni tutti i loro predecessori avevano già portato alla prostrazione pensando solo a come sbarcare il loro lunario e aspettando “l’odiato vitalizio” che, però, NESSUNO DI LORO HA ABIURATO FINO AD ORA…ANZI SE LO DIFENDONO COL COLTELLO FRA I DENTI…dicendo fra se e se stessi e ripetendo una frase del Foscolo: “solo questo di cotanta speme oggi mi resta”! Per prendere il potere politico questi “dilettanti allo sbaraglio” hanno detto bugie, sbraitato menzogne, partecipato e fomentato rivolte e buttato fango su tutti senza scrupoli e cavalcando le proteste più pazze ed impossibili (ricordo che Di Maio, da vice presidente del Consiglio dei Ministri, si recò in Francia a manifestare insieme con i gilè gialli contro il governo francese e l’U.E. sollevando un incidente diplomatico per cui la Francia richiamò l’ambasciatore francese in Italia e ancora, sempre lui e Di Battista si recarono a Strasburgo sotto il palazzo dell’U.E. sentenziando che lo avrebbero fatto chiudere perché un palazzo inutile come inutili erano i due rami del Parlamento ). Non c’era protesta o malcontento popolare dove essi non fossero presenti per promettere cose che non avrebbero mai mantenuto e per cavalcare il cavallo impazzito della protesta e dello scontento popolare pur di impadronirsi del potere. Quel cavallo impazzito che poi, una volta arrivati al potere avevano cercato di mettere a tacere ma che poi li ha disarcionati rendendoli degli zimbelli in Parlamento, degli inetti paurosi e codardi agli occhi della nazione e paurosi di perdere la diaria parlamentare (che tanto odiavano…quando, però, non la percepivano ancora). Prima di “occupare” gli scranni più alti dei palazzi del potere( Montecitorio e palazzo Madama) urlavano che:

1**mai col PD nazionale di Bibbiano…oggi insieme al PD “anema e core”…dappertutto.

2**no alla TAV…oggi hanno votato si alla TAV.

3**no alla TAP…oggi hanno votato si alla TAP.

4**no all’Europa…oggi si sono ritrovati ad esserne novelli paladini e a dire si alla difesa dell’ Europa.

5**no ai palazzi istituzionali della U.E….oggi si ai palazzi della U.E. e anche alla sede europea di Strasburgo.

6**no al doppio mandato parlamentare…oggi hanno votato si a tanti mandati parlamentari.

7**togliere la gestione ad “AUTOSTRADE dei Benetton”…oggi, che fine ha fatto la revoca?

E potrei continuare per ore ad elencare tutte le fandonie sbraitate e a cui si sono poi “allineati supinamente” rinnegando tutto e perfino se stessi in cambio del mantenimento del “deretano sulla poltrona” tanto vilipesa di uno dei due rami del parlamento, diventando dei veri Fantozzi della politica, “zerbini” del potere e tradendo il voto di protesta che la gente gli diede nel marzo del 2018 per cambiare tutto, pensando egoisticamente solo ai loro “cazzettini privati” e soggettivi pur di restare pe cinque anni nel palazzo del potere “tanto odiato promettendo di cambiare tutto affinché, poi, non cambiasse mai niente! Il “Gattopardo “ del celebre romanzo di Tomasi di Lampedusa fece meno peggio! Invece, molti di loro ora si mangiano le mani per aver votato la riduzione dei parlamentari dal numero di 945 a 600. Cosa faranno ora? Sicuramente, alcuni di loro, faranno finta di mettersi sull’Aventino difendendo Conte (mai eletto dal popolo) e non votando Draghi, altri voteranno anche Draghi o anche certo Sciosciammocca o chiunque fosse, senza ritegno e vergogna. Importante è restare ancora in Parlamento…e della nazione e delle promesse fatte? E CHI SE NE FREGA!! Ma se vedono che il governo traballa e ci potrebbe essere la possibilità che si vada davvero al voto anticipato si caleranno, ancora una volta le brache(ammesso che le abbiano ancora) e voteranno tutto e il contrario di tutto…tanto “PARIGI VAL BENE UNA MESSA”...ma per loro stare lì e non perdere quella diaria va bene tutto…altro che una messa…anche in un posto del loro corpo dove non batte mai il sole! Ora c’è Draghi a cui è stato dato l’incarico di formare un nuovo governo…Cosa farà il M5S?? Voterà…Voterà…Voterà pure Draghi…e se fosse un altro ancora?? Voteranno tutto e il contrario di tutto…Tanto sanno che per loro è finita una parentesi della loro vita politica e ritorneranno alla vita grama di tutti i giorni, aspettando il vitalizio…o si voteranno il reddito di cittadinanza per ex deputati disoccupati?? Il peggio in tutta questa brutta parentesi della nostra vita pubblica e politica…sapete qual’ è? Che nel frattempo hanno portato il Paese sul baratro socio-economico e culturale di non ritorno…Cosa farà Draghi come presidente del Consiglio? Spero non ci faccia rimpiangere Conte…e non sia un burocrate europeo come lo fu Monti…altrimenti al danno dei pentastellati deputati e votatori di tutto e tutti…si aggiungerà la beffa mortale per il popolo italiano.

On. Nino Marinacci

WIFI GRATUITO NELLA CITTA’ DI SAN NICANDRO

Nell’ottobre del 2019 l’Amministrazione Comunale ha partecipato al Bando Europeo per l’Informatizzazione, pubblicato dalla Commissione Europea, per la installazione ed attivazione di punti WiFi gratuiti in spazi pubblici tra cui biblioteche, musei, parchi e piazze.

Grazie alla collaborazione tra il Consigliere Comunale Ing. Lorena Di Salvia e il Dirigente Economico Finanziario Dott. Michele Ariano viene candidato a finanziamento il progetto per il Comune di San Nicandro Garganico, da loro ideato e redatto, al bando europeo “WiFi4Eu”.

In data 24/10/2019 la Commissione Europea comunicava al Comune di essere stato ammesso a finanziamento e di procedere alla stipula del contratto, tale da poter avviare i lavori per l’installazione e l’attivazione del WiFi nella città di San Nicandro Garganico.

Nel febbraio dello scorso anno la comunicazione al comune della realizzazione della infrastruttura per la connettività internet nel territorio comunale con affidamento incarico all’impresa Linkem spa.

Da allora non se ne è più parlato ma si sa che l’apparecchiatura per la installazione del sistema è già pronto in loco per essere attivata. Purtroppo manca ancora un altro piccolissimo step, cioè l’allaccio del sistema alla illuminazione pubblica che, come assicurato dall’amministrazione comunale, sarà effettuato entro la fine di febbraio.

GPM

SCUOLA, NUOVA ORDINANZA DELLA REGIONE PUGLIA IN VIGORE DALL’8 FEBBRAIO

Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza num. 41 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19” che dispone:

Con decorrenza dall’8 febbraio e sino a tutto il 20 febbraio 2021:

  1. L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, per i CPIA, si deve svolgere in applicazione del D.P.C.M. 14 gennaio 2021, salvo quanto previsto al successivo punto 2;
  2. Le Istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione e i CPIA garantiscono comunque il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie, o loro stessi ove maggiorenni nel caso dei CPIA, richiedano espressamente di adottare la didattica digitale integrata, tenendo presente che a coloro che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni, salvo deroga rimessa alle valutazioni del Dirigente scolastico;
  3. Le Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado, adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che l’attività didattica in presenza venga svolta nel limite del 50% della popolazione scolastica. A tal fine, nell’ambito della propria autonomia, le istituzioni scolastiche organizzano le attività scolastiche, applicando preferibilmente la percentuale ad ogni singola classe e garantendo comunque la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta, tenendo presente che a coloro che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni, salvo deroga rimessa alle valutazioni del Dirigente scolastico. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata;

Le Istituzioni Scolastiche devono comunicare, ogni lunedì della settimana, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute, attraverso la procedura predisposta su piattaforma il numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi al COVID-19 o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza Covid.

LE PENSIONI MEDIO BASSE E MEDIO ALTE IN ITALIA

Il Governo in carica promette, strombazzando, ai pensionati di adeguare il loro reddito all’inflazione pur molto bassa in questo periodo.

Adeguare significa aumentare il reddito di quel poco che  ne impedisca il deprezzamento.

Invece a molti pensionati succede il contrario: il cedolino della pensione INPS riporta una diminuzione dell’importo di qualche decina di euro mensili.

L’esempio: sul mio cedolino della pensione di Febbraio una diminuzione dell’importo di euro 25 circa!

Penso che non tutti i pensionati siano in grado di protestare dato che gli uffici dell’INPS, da ora e sempre, sono resi volutamente irraggiungibili.

Ho il fondato sospetto che il taglio delle pensioni, anche quelle medio basse, corra in soccorso al finanziamento del reddito di cittadinanza di cui godono, a dismisura, chi è evasore fiscale, malandrini, e quanti non vogliono lavorare pagando le tasse.

Michele Russi

#ACARNEVALEOGNIFOTOVALE

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Con questo hashtag si identifica l’iniziativa della Pro Loco G. Serrilli e dell’amministrazione comunale, con la quale si vuole da una parte sensibilizzare tutti a stare a casa per evitare la diffusione del Covid-19 e dall’altra continuare a promuovere la tradizione del carnevale. Un concorso aperto a tutti, da 0 a 99 anni, a cui si può partecipare dando spazio alla propria creatività riproducendo “il Carnevale”. Si può partecipare con un semplice disegno, una poesia, un video, una canzone o con un’altra tua idea originale!

Regolamento:

  1. Ogni partecipante potrà prendere parte al concorso inviando 1 foto, video (tramite wetransfer), musica o il testo di quanto realizzato entro il (14 Febbraio) tramite e-mail con oggetto: “#acarnevaleognifotovale” al seguente indirizzo di posta elettronica: (proloco.sanmarcoinlamis@gmail.com) specificando nella stessa: il titolo della rappresentazione realizzata, nominativo e recapito telefonico dell’autore.
  2. Il materiale in concorso sarà pubblicato sulla pagina Facebook della Pro Loco G. Serrilli e verrà nominato vincitore chi entro il 16 febbraio 2021 avrà ricevuto più mi piace al materiale inviato.
  3. Partecipando al concorso i concorrenti:
  4. a) Garantiscono all’Associazione Pro Loco G. Serrilli di avere la proprietà esclusiva del materiale presentato e di poterne fare libero uso in gallerie multimediali interne al sito, sugli account social e in eventuali manifestazioni culturali e/o promozionali.
  5. b) Garantiscono che il materiale inviato non appartiene a terzi e che su di esso non gravano licenze e diritti d’autore appartenenti a terzi e di possedere le liberatorie per eventuali riprese video/foto.
  6. c) Autorizzano “La Pro Loco G. Serrilli” a riprodurre il materiale presentato e la sollevano da qualsiasi responsabilità civile e penale. I concorrenti altresì autorizzano “La Pro Loco G. Serrilli” a pubblicare le immagini in versione elettronica o stampata ad uso pubblicitario o promozionale senza alcun pagamento addizionale.
  7. Premi

1° posto:

Entro un mese dalla chiusura del concorso saranno noti i vincitori, mentre la data per la premiazione sarà comunicata in base all’evolversi della situazione di emergenza Corona virus.

APRICENA PRIMA CITTÀ IN ITALIA CON IL PROTOCOLLO COMUNALE PER LA COMUNICAZIONE GENTILE

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È Apricena il primo comune italiano ad adottare ufficialmente il “Protocollo comunale per la comunicazione gentile” promosso dalla Rete Nazionale degli Assessori alla Gentilezza, tramite il suo fondatore, il movimento Mezzopieno.

La Giunta di Apricena ha approvato il Protocollo il 28 gennaio 2021 e si impegna, con questo atto pubblico, a coinvolgere la collettività e le istituzioni in un percorso concreto e operativo per costruire una comunità più coesa, partecipativa e meno conflittuale, già avviato attraverso la delega alla gentilezza conferita all’Assessora comunale Maria Rita Labombarda.

Il progetto nazionale della Rete nazionale degli assessori alla gentilezza si colloca all’interno degli obiettivi promossi dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e realizza una risposta all’obiettivo n. 11 per “Città e comunità sostenibili” e all’obiettivo n. 16 su “Pace, giustizia e istituzioni solide”. Il Protocollo è una procedura per realizzare e moderare il confronto necessario all’attuazione di un vero e proprio ‘patto per la gentilezza’ che esplichi le sue finalità all’interno e all’esterno del palazzo comunale, definendone i parametri condivisi collegialmente dalla Giunta.

Il Protocollo proposto da Mezzopieno contiene 11 punti per rendere concreta la comunicazione gentile e rispettosa nel Comune: ogni punto contempla un principio e prevede delle azioni pratiche e condivise.

I punti principali che il Comune di Apricena si impegnerà, con questo atto, a portare avanti nella sua legislatura sono:

il ‘principio di Rispetto’ che prevede «una gestione delle assemblee con spirito di collaborazione e di gentilezza». L’impegno preso è quello di mantenere i confronti e i dibattiti sul piano dei contenuti e degli obiettivi, rispettando le diverse posizioni ed evitando il giudizio su basi ideologiche o pregiudizievoli. E ancora, «tutti i membri del Comune si impegneranno a non produrre o diffondere notizie e informazioni false, manipolanti o fuorvianti e a disincentivare chi lo fa, attraverso il richiamo collaborativo, senza enfatizzazione o polemiche».

il ‘principio della Generatività’ che l’amministrazione metterà in pratica attraverso un lavoro di raccolta e diffusione di buone pratiche e buone notizie del Comune, della società civile e del territorio, con la pubblicazione di bollettini e newsletter periodici da diffondere alla comunità in maniera gratuita e accessibile, anche alle categorie con particolari esigenze comunicative. Per questo il Comune ha approvato la creazione di una Redazione gentile comunale e di nominare un referente responsabile che, in collaborazione con il movimento Mezzopieno, si occuperà di realizzare un’informazione positiva e una comunicazione gentile all’interno e all’esterno del Comune. Apricena avrà il suo “TG delle buone notizie” Mezzopieno, il primo notiziario nazionale di sole notizie positive, iniziativa che il movimento realizza e diffonde in tutta Italia da oltre 6 anni in Comuni, scuole, ospedali e tra la gente.

«Siamo davvero soddisfatti – spiega l’Assessora comunale Maria Rita Labombarda – che il comune di Apricena si sia impegnato per primo in questo percorso di promozione di comunità coese, costruttive e collaborative».

FOGGIA, CUN GRANO: UN PREZZO DEL GRANO CHE RICONOSCA I GIUSTI VALORI

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“L’istituzione, in via sperimentale, della Commissione Unica Nazionale sul prezzo del grano duro è un punto di partenza positivo, fortemente auspicato e sostenuto in tutti questi anni da CIA Agricoltori Italiani. Adesso occorre che questo strumento sia calibrato su un obiettivo prioritario su tutti gli altri: garantire meccanismi di formazione del prezzo che diano giusto valore alla qualità del grano, al lavoro e alla funzione dei produttori di grano pugliesi e italiani”. Michele Ferrandino, presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani Capitanata, esprime con queste parole la soddisfazione dell’organizzazione agricola.

“La Puglia è la regione in cui si produce la maggior parte del grano duro italiano e Foggia è la provincia che detiene il primato della quantità e della qualità, oltre che del numero di imprese agricole produttrici e di trasformazione”, ha aggiunto Ferrandino. “Negli ultimi anni, il valore riconosciuto al lavoro svolto dai produttori cerealicoli è stato ben al di sotto di un’equa valutazione. Le quotazioni riconosciute al nostro grano duro troppo spesso non sono state né eque né remunerative. I meccanismi di formazione del prezzo da riconoscere ai produttori non hanno garantito l’equilibrio necessario tra le parti interessate. Tutto questo ha avuto delle conseguenze dolorose, tra cui una diminuzione degli ettari coltivati a grano duro e un decremento della produzione. In termini assoluti questo significa un impoverimento del settore, con meno investimenti, meno redditività e meno lavoro. Dall’istituzione della CUN sperimentale ci aspettiamo un primo e importante passo per invertire la tendenza negativa”, ha spiegato Michele Ferrandino. Il 3 febbraio, la Borsa Merci della Camera di Commercio di Foggia ha confermato lo stallo delle quotazioni del grano duro delle ultime settimane: quotazioni invariate per il biologico (minimo 330 – massimo 340 euro a tonnellata), il fino (300-305), il buono mercantile (290-295) e il duro mercantile (280-285).

“Sempre a proposito del settore cerealicolo, abbiamo apprezzato che dal Mipaaf, attraverso le dichiarazioni del sottosegretario L’Abbate, sia arrivata l’apertura a una modifica del provvedimento che introduce il registro cereali. Per la nostra organizzazione restano in piedi alcune priorità a tal proposito: innanzitutto la necessità di un tavolo di confronto fra tutti gli attori della filiera con l’obiettivo di una maggiore trasparenza. Occorre evitare appesantimenti burocratici. Il percorso già in vigore per vino e olio ha dimostrato che, senza forzature e con un discorso condiviso, si possono raggiungere importanti risultati in termini di trasparenza, evitando però eccessivi carichi burocratici”.