Imperdibile appuntamento per domenica 15 dicembre, Chiesa San Nicola di San Severo con il Coro Gospel Voices’Power.

L’abuso della tecnologia non basta a spiegare il fenomeno. C’è anche la nostra pigrizia, il nostro stile di vita imprigionato in un eterno presente
Abbiamo fatto un bel regalo ai nostri figli e ai nostri nipoti: abbiamo trasmesso loro l’ansia della fretta, di vivere accompagnati dalla fretta. Uno studio, che ha coinvolto 18mila persone di 134 paesi, intitolato Rest Test e realizzato in collaborazione tra la BBC e il Centro Hubbub, una sorta di sinedrio di esperti internazionale di problemi di salute mentale, ha sancito una cosa fondamentale: il 68 per cento di noi, di tutti noi, ha bisogno di pause, di momenti di tregua per il recupero sia fisico sia mentale. Anche solo per avvicinarsi a se stessi. E in questa percentuale rientrano anche i bambini e i ragazzi.
Certo: il contagio non è solo colpa nostra. Un incentivo alla fretta, per queste generazioni di multitasking, uomini e donne capaci di fare più cose contemporaneamente grazie all’uso sfrenato della tecnologia, arriva proprio dalle protesi elettroniche. Se devi mandare un sms, mentre stai guardando un video, e intanto ti è arrivata una foto su Instagram, quel movimento frenetico su un display, rapidamente, contagia tutto il corpo. E diventa uno stile di vita. Ma la tecnologia, con i suoi effetti collaterali, viene dopo le nostre scelte, e qui basta dare uno sguardo alle agende dei nostri figli e dei nostri nipoti per capire quanta fretta abbiamo distillato nelle loro vite, quanto li abbiamo sottratti al necessario piacere di una pausa. E quanto li abbiamo fregati, nel senso etimologico, visto che la parola fretta deriva proprio dalla parola fregare.
Una forma di strisciante frenesia che parte dal primo problema: il cattivo rapporto con il sonno e con il riposo. Secondo una ricerca del Center for Disease Control and Prevention americano, l’11 per cento dei bambini in età scolare ha un deficit di attenzione e un eccesso di attività che si abbinano a disturbi del sonno.
Che cosa possiamo fare per aiutare i nostri figli e nipoti a non ammalarsi di fretta? Come avvicinarli a un uso più razionale del tempo? Non ci sono né ricette semplici né risposte facili. Ma, in modo molto concreto, è opportuno partire dai punti di crisi di questa patologia. E allora svuotiamo un tantino le giornate dei bambini, lasciamo loro il piacere di oziare, non fare nulla, assolutamente nulla.
Riscopriamo, magari insieme, il piacere della lentezza, del rilassarsi in una conversazione, in una passeggiata all’aria aperta, in uno stare insieme anche solo per mangiare. E aiutiamoli a recuperare il giusto ritmo del sonno. Non basta cavarsela con il solito appello, “adesso vai a letto”, serve costruire, anche in questo caso, qualche alternativa accattivante. Per esempio, la lettura insieme di un bel romanzo, di una favola, di una storia perfetta per la buonanotte. (nonsprercare)
“Corre l’obbligo di ringraziare il Governo per i finanziamenti che sono stati attribuiti alla nostra Sannicandro, 8.249.191,24 euro. Per onestà intellettuale bisogna dar merito alla Senatrice Anna Maria Fallucchi, tanto ha fatto affinché non venisse perso un solo euro per la nostra terra.
Inutile appendersi medaglie al petto senza aver mosso un solo dito, cerchiamo almeno per una volta di essere seri e dare merito al merito.
Ancora grazie al Governo e a chi ha dato il suo contributo affinché ciò avvenisse”.
Antonio Berardi
Dal testo di Francesco Innangi “Sigilli della Capitanata dal 1500 al 1700” che chiude una importante ricerca sugli stemmi della nostra Capitanata, si pubblicano le notizie che riguardano la città di San Nicandro Garganico con la descrizione del sigillo del 1574.
Documento in T., 50, 228 S. Nicandro, 1574
Lettura di T., 50, 228 San Nicandro, 1574
Noi Giovanni Tomaso Lando della Università de Santo Giovanni Rotundo Capitano nel presente Anno, 3a inditionis della Università de Santo Nicandro, Marco de Gualterio Sindaco Cosimo Riciotta Donato di Petruccio Biaso Pertosa et Matteo de Curatulo eletti al regimine et governo di questa magnifica Università de Santo Nicandro in questo presente anno 3a inditionis 1574 facemo per la presente ampia et indubitata fede alla regia corte e ad altra per- sona in nome che essa che la presente aspetta et gli serà perso- naliter presentata come Francesco Romero Spagnolo guardiano della torre di Miletta et M.o Petro Milanese hanno serviti et continuamente presenti de di et de notte a fare la guardia in ditta torre per uno mese de continuo incominciando dallo primo de agusto per tutto ditto mese et per essere la verità et a cautela de ciò havimo fatta la presente scripta per mano de notaro Alexandro Fania detta prima firmata de nostra propria mano e con lo segno della croce de ditti sindico et eletti per non saper mai scrivere et sigillata del sigillo de questa magnifica università. Datum S.ti Nicandri sub die ultimo mensis Agusti 1574. Jo es Tomas de Lando Regio Capitano
[SIGILLO]
signum de propria manus Marci de Gualterio + signum de propria manus Cosimi Riciotta + signum de propria manus Donati de Petrucio + signum de propria manus Biasi Pertosa + signum de propria manus Mattei de Curatulo (sindico et electis scribere nescientibus)
Notario Alexander Fania manu propria.
Descrizione del sigillo del 1574
È un tondo di 2,5 cm. Il bordino esterno (1 mm) è occupato a una serie continua di puntini. La legenda del bordo mediano recita ·SANTO·LICANTO· . Nel tondo centrale è raffigurato l’imbusto di un Santo Vescovo con la mitra e l’aureola. Tale Vescovo sostiene un pastorale con la propria destra. Il Santo ha un’ampia e folta barba a due punte ed è rivestito da un ricco mantello. Si noti che il nome del Santo Patrono di San Nicandro è detto (nel sigillo ufficiale della città) “Santo Licanto”, e non può essere affatto un refuso, in quanto si ripete senza cambiamenti nei secoli successici e, in un documento ufficiale del 1541, (ASN, Tesorieri e Percettori, vol. 4636), il paese stesso è nominato come “Santo Lycandro”.
Sarà un Natale speciale quello di Deliceto, perché sono passati esattamente 280 anni da quando, nel 1744, e proprio in questo periodo, è qui che Sant’Alfonso Maria de’ Liguori compose “Tu scendi dalle stelle”. Fu ispirato da uno dei luoghi più incantevoli e suggestivi del comune pugliese, la grotta del Beato Felice da Corsano scavata sotto l’antico convento agostiniano del Santuario di Santa Maria della Consolazione. C’è un libro che ricostruisce storicamente quanto avvenne durante il Natale 1744, si intitola “A Deliceto come a Betlemme, la grotta che ispirò Tu scendi dalle stelle” ed è stato scritto da Giovanni Bosco Maria Cavalletti dopo un’accurata ricerca documentale durata diversi anni. La ricerca storica di Giovanni Bosco Maria Cavalletti è avvalorata, oltre che da una meticolosa e approfondita ricostruzione, dal pensiero espresso nelle pagine di presentazione del libro dal vescovo Massimiliano Palinuro, Vicario Apostolico di Istanbul, amministratore dell’Esarcato Apostolico di Costantinopoli, uno degli uomini di Dio più vicini a Papa Francesco. Durante tutto il periodo natalizio, a turisti e cittadini sarà possibile visitare la Grotta del Beato Felice da Corsano.
SI ACCENDANO LE LUCI. Il Natale 2024 di Deliceto, dedicato ai 280 anni della celebre pastorale di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, comincerà domenica 8 dicembre, quando la ricostruzione del cielo stellato che ispirò “Tu scendi dalle stelle” illuminerà Corso Margherita. Alle ore 18, le illuminazioni d’arte, le installazioni luminose e il grande albero di Natale del paese saranno accesi contemporaneamente e, assieme ad esse, a illuminare la serata ci sarà anche la stella cometa gigante del Piazzale Belvedere. Ed è proprio qui, nella piazza panoramica del borgo, che apriranno i battenti le costruzioni in legno del mercatino e delle degustazioni natalizie. L’inaugurazione delle luminarie e delle installazioni sarà preceduta, alle ore 17.30, dal raduno degli zampognari che giungeranno da Molise, Lazio, dalla Ciociaria, da Basilicata e Puglia e attraverseranno il paese con le loro melodie a partire dal Piazzale Belvedere.
IL VILLAGGIO DEL NATALE. Sabato e domenica 15 dicembre, alle ore 17.30, si terrà l’inaugurazione de “Il Villaggio del Natale”, con la musica di Angel Piaf, il magico mondo dei burattini, la Casetta di Santa Claus, gli elfi e la cassetta delle lettere da indirizzare a Babbo Natale. Nei giorni a seguire, concerti, convegni e tante iniziative anche a cura della Proloco Deliceto. Sabato 21 dicembre, testi e musiche di Sant’Alfonso Maria de Liguori e brani della tradizione natalizia nel concerto acustico del Marco Gesualdi Acoustic Quintet.
Domenica 22 e lunedì 23 dicembre, dalle ore 16, in Corso Regina Margherita sarà di scena “Aspettando il Natale”, con musica, presepi e laboratori creativi a cura dell’Associazione Skaria, con la Nuova Banda di Deliceto e lo Studio Toscanini. Martedì 24, dalle ore 10.30, Piazzale Belvedere si trasformerà nel “Vespa Natale Village” con animazioni, truccabimbi, palloncini e l’intramontabile mondo della Vespa a cura del Vespa Club Deliceto.
Il 25 dicembre, nella Chiesa Madre alle ore 20, il concerto gospel di Natale con The Bronx Gospel Choir, uno dei gruppi più rappresentativi della città di New York.
IL PRESEPE VIVENTE. Il 26 dicembre e il 6 gennaio, dalle ore 17.30, il Santuario della Consolazione sarà il meraviglioso scenario che ospiterà il Presepe Vivente nei luoghi di Sant’Alfonso. 𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐞𝐩𝐞 𝐕𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐃𝐞𝐥𝐢𝐜𝐞𝐭𝐨 ha un cuore antico e una storia di quasi 40 anni. È tra i più longevi di tutta Italia. Quest’anno la Proloco Deliceto, l’Amministrazione comunale e ogni singola componente dell’organizzazione di questo grande evento stanno lavorando a un’edizione ricca di bellezza e sorprese. Fino al 6 gennaio 2025, “Deliceto paese di Tu Scendi dalle stelle” offrirà ancora concerti, degustazioni, eventi teatrali e molto altro ancora
La musica si fa spettacolo con l’attore Enrico Bonavera e la pianista Cinzia Bartoli
Nel castello di Nohant il periodo del soggiorno estivo è finito. Le valigie sono pronte. Il Barone Maurice Dudevant, figlio di George Sand, già scrittrice, amante e compagna del famoso pianista Frédéric Chopin, è pronto a far ritorno a Parigi. Ma prima della partenza il proprietario della dimora è improvvisamente sorpreso dall’arrivo anticipato degli inquilini invernali.
Nel mostrare ai nuovi arrivati le stanze del castello, ecco che ad un tratto il pianoforte di quello che per anni è stato l’Ospite Perpetuo di quella casa, il musicista Chopin, inizia improvvisamente a suonare e a non smettere più.
Ma Frederic non era deceduto anni addietro?
Il tempo passa, ma le preziose note delle sue composizioni, quasi fossero antichi cimeli, hanno ormai impregnato le mura di quell’abitazione antica e maestosa.
Come fosse una magia, evocati dalla musica, ecco che vengono fuori dai vecchi e logori bagagli tutte quelle memorie, quelle immagini, quei frammenti del mondo del Barone Maurice, di sua madre Aurore/George, del detestato eppur ammirato Chopin.
La madre e il suo amante non ci sono più, ma i ricordi sono più vivi che mai, quasi come se l’artista, attraverso la sua musica immortale, tentasse un’ultima impossibile permanenza.
Amato e odiato Chopin diventa qui il compagno irraggiungibile e indissolubile di una nostalgia senza fine.
È cosi, con una finestra sulla vita del compositore polacco, che si avvia alla conclusione la XX edizione della Rassegna Musicale InConcerto.
Venerdì 6 dicembre il palcoscenico della Sala Convegni di Casa Sollievo della Sofferenza ospiterà infatti il concerto spettacolo La stanza accanto, Chopin, interpretato al pianoforte da Cinzia Bartoli e narrato agli spettatori dall’attore Enrico Bonavera.
Per la prima volta nella storia della manifestazione artistica la musica suonata sarà affiancata dalla nobile arte della recitazione. Enrico Bonavera, attore teatrale italiano tra i più acclamati per la sua interpretazione e improvvisazione, sarà accompagnato dalle note della pianista Cinzia Bartoli definita dalla critica “tra le più straordinarie interpreti di Ravel”.
Il duo guiderà gli spettatori alla scoperta di uno dei legami sentimentali più intensi e controversi della storia della musica classica, e a fare da sottofondo saranno proprio le composizioni dello stesso Chopin.
“Quello di venerdì sarà il penultimo appuntamento in programma di questa meravigliosa XX edizione” fa sapere il direttore artistico M. Luciano Pompilio “abbiamo voluto per la prima volta accogliere nel cartellone artistico l’arte della recitazione, un modo questo perché gli spettatori possano ancor di più immedesimarsi e lasciarsi coinvolgere dalla melodia che farà da sfondo allo spettacolo e che resterà sempre la protagonista indiscussa della serata”.
L’evento, ospitato da Casa Sollievo della Sofferenza, è a ingresso libero ed è rivolto non solo a quanti si riconoscono appassionati della musica classica più elevata come quella di Frédéric Chopin, ma soprattutto ai dipendenti, ai degenti e ai loro familiari che, condizioni di salute permettendo, abbiano voglia di passare una serata di emozioni e spensieratezza.
Appuntamento pertanto venerdì 6 dicembre ore 20:00 presso la Sala Convegni di Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo
(ndr, il concerto in programma venerdi13 dicembre della pianista Melisa Ibrahim è stato annullato per motivi di salute della stessa. L’ultimo concerto si terrà quindi domenica 15 dicembre con la cena spettacolo “Pasiòn Andalusa”, su prenotazione obbligatoria)
Nel paese dell’Orsa la vocazione olivicola è valorizzata dai giovani produttori in modo innovativo.
Il Consiglio comunale ha approvato l’adesione di Orsara di Puglia all’Associazione nazionale Città dell’Olio. Si tratta del primo passo per l’ingresso nella rete italiana che valorizza e promuove la vocazione olivicola dei comuni italiani. “Orsara di Puglia ha un’antica tradizione legata alla produzione di olio d’oliva”, spiega Michele Terlizzi, consigliere comunale con delega all’Agricoltura. “Una tradizione che si sta innovando. L’adesione all’associazione Città dell’Olio, infatti, è stata decisa per accogliere un’istanza del territorio, visto che molti giovani in questi ultimi anni stanno investendo nell’olivicoltura”.
Il territorio di Orsara di Puglia conta oltre 20mila piante d’olivo. Le cultivar più diffuse sono l’Ogliarola dei Monti Dauni, la Coratina e il Leccino. Il clima particolarmente favorevole e il terreno ricco di selenio contribuiscono a una produzione molto qualitativa di olive dalla cui molitura, poi, si ricava un olio extravergine ricco di polifenoli e con un’acidità attorno allo 0,2%. Gli oliveti dominano il paesaggio delle contrade rurali di Fornilli, Pannolino, Monte Maggiore, Pìscero. Le aziende agricole che producono olio sono numerose. All’ingresso del paese, è attivo un grande frantoio.
“Le imprese olivicole orsaresi”, aggiunge il sindaco Mario Simonelli, “esportano olio extravergine d’oliva in tutta Italia. L’adesione deliberata dal Consiglio comunale rappresenta un primo step per dare sostegno al rilancio dell’olivicoltura anche in chiave turistica. Vogliamo inoltre dare un impulso al recupero dei terreni incolti. C’è un approccio innovativo da parte dei giovani produttori, orientato verso l’agricoltura biologica e la multifunzionalità. Intendiamo supportare questo percorso e valorizzare un’antica vocazione per trasformarla in una moderna prospettiva di crescita”.
Stamattina, nell’aula della scuola primaria, si è svolto l’incontro formativo di educazione alimentare rivolto ai ragazzi delle classi IV e V dell’Istituto Omnicomprensivo Padre Giulio Castelli di Carpino; tenuto dalla nutrizionista Caterina Foresta, dall’agronomo Antonio Petracca e dal Presidente Michele Simone con la collaborazione delle ragazze della nostra Pro Loco Martina Trombetta e Libera Gallo.
“𝗢𝗹𝗶𝗼 𝗶𝗻 𝗖𝗮𝘁𝘁𝗲𝗱𝗿𝗮” questo è lo slogan scelto dalla nostra Pro Loco per promuovere, insieme alla Foodaunia, il progetto rivolto alle scuole elementari e superiori. L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere nei bambini e nei giovani la consapevolezza che l’olio extravergine d’oliva è un “cibo” italiano a tutti gli effetti, una eccellenza della nostra terra tipica per cui siamo conosciuti nel mondo, ma anche un forte elemento culturale/identitario del nostro paese.
Anche quest’anno centinaia di bambini hanno partecipato al progetto presentando i loro elaborati e le tante curiosità sul mondo dell’olio d’oliva.
A tal prosito si ringrazia la Dirigente Scolastica Rosa Battista, il vicario Francesco Monaco, Il Presidente Foodaunia Michele Petracca e tutte le maestre che hanno collaborato alla buona riuscita dell’iniziativa
Alle prime ore del 4 dicembre 2024, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari hanno eseguito in varie località della Puglia e del Lazio, con la collaborazione dell’Arma territorialmente competente, un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, nei confronti di 4 soggetti a vario titolo ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione ed esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici.
L’ordinanza scaturisce da una vasta e articolata indagine, convenzionalmente denominata “Art Sharing”, avviata nel 2020 dal Nucleo TPC di Bari, che ha portato alla disarticolazione di un sodalizio criminoso dedito allo scavo clandestino, operato da tombaroli e trafugatori esperti, per l’impossessamento illecito e furto di beni culturali appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato, alla conseguente ricettazione tramite uno stabile canale di approvvigionamento illecito e una consolidata rete logistica finalizzata all’occultamento, alla determinazione del valore, alla predisposizione di documentazione accompagnatoria per l’attribuzione di un’apparente lecita provenienza dei beni, nonché al trasporto mediante mezzi idonei (autoveicoli appositamente predisposti e corrieri professionisti) e strategiche comunicazioni atte a eludere eventuali investigazioni (canali telematici anziché telefonici, utilizzo di un linguaggio criptico e false identità personali), oltre alla successiva uscita ed esportazione illecita dal territorio italiano, potendo contare sulla stabile disponibilità all’acquisto da parte di soggetti, anche stranieri, a vario titolo coinvolti nella catena della ricettazione. In particolare, l’intero traffico illecito di reperti archeologici veniva gestito attraverso una fantomatica casa d’aste denominata “COSTA’S GALLERY”, con sede ad Anversa (Belgio), riconducibile a due dei soggetti colpiti dalla misura cautelare, che proponeva la vendita dei beni prevalentemente apuli ed etruschi, illecitamente trafugati da aree archeologiche dell’Italia centro-meridionale, a gallerie e case d’asta in vari paesi europei ed americani. La florida rete commerciale creata, nel procurare un ingente profitto all’organizzazione, ha cagionato un danno di rilevante entità al patrimonio culturale e archeologico nazionale, con dispersione di testimonianze storiche ormai irrecuperabili.
L’inchiesta, sviluppata anche sul piano internazionale, è stata supportata da attività tecniche, dinamiche e telematiche, consentendo di individuare l’intera filiera tipica della classica struttura organizzativa dedita al traffico internazionale di beni archeologici. Infatti, è stata contestata anche l’aggravante della transnazionalità. Il sodalizio aveva basi operative nelle province di Bari, BAT e Foggia e con diramazioni nel Lazio, Emilia Romagna, Repubblica di San Marino, nonché in Belgio e Spagna.
Di rilevante importanza per lo sviluppo estero dell’indagine è stata l’azione sinergica operata dalla Magistratura barese con quelle dei paesi esteri interessati che, grazie al coordinamento di Eurojust, ha permesso – in attuazione di più Ordini Europei d’Indagine (O.E.I.) – lo svolgimento di attività investigative in Belgio, Germania, Spagna e Austria, con l’esecuzione di perquisizioni che hanno portato al rinvenimento e conseguente sequestro di preziose testimonianze storico-archeologiche del patrimonio italiano. Nel contesto estero, inoltre, è stata data esecuzione a tre Rogatorie Internazionali (due in Svizzera e una nella Repubblica di San Marino), anch’esse concluse con l’individuazione di beni attestabili al patrimonio culturale dello Stato italiano.
Nel corso delle investigazioni sono state eseguite perquisizioni all’estero, con la collaborazione della Guardia Civil spagnola, della Polizia Federale belga e di quella svizzera, a Granada, Valencia, Bruxelles e Lugano, che hanno consentito il sequestro di importanti reperti archeologici acquistati presso la “inesistente” casa d’aste, che inviava i preziosi manufatti avvalendosi della rete logistica di spedizione creata per lo scopo illecito. Tra gli oggetti recuperati (circa trecento) figurano vasi ceramici con decorazioni (in particolare due Hydria a figure rosse, tre Kylix a vernice nera, due Lekanis a figure rosse, una Oinochòe a bocca trilobata), oltre duecento monete in argento e bronzo di varie epoche, molte coniate da zecche dell’antica Puglia (in parte ancora interessate da incrostazioni terrose), anelli in bronzo e pendagli, vari metal-detectors e attrezzature per lo scavo, false attestazioni di provenienza dei reperti e apparati informatici utilizzati per le trattative e le transazioni commerciali. Emergono, fra essi, un eccezionale sarcofago di marmo risalente all’epoca romana imperiale rinvenuto in Belgio e quindici sculture etrusche rinvenute in Spagna, unitamente ad altri reperti ceramici risalenti al V-III sec. a.C. di provenienza italiana.
È importante precisare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che seguirà il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
Il 1° dicembre 2024, al Boschetto delle Fate di Modugno (Ba), si è svolta la Finale Coppa Italia ASI di Softair, evento conclusivo della stagione 2024. Otto delle migliori squadre del centro-sud Italia si sono sfidate nella gara “Operazione Blast Out”, organizzata dai One Shot Softair Team di Bari.
A trionfare è stato lo Spartacus Team Softair di San Nicandro Garganico (FG), che ha conquistato il primo posto dopo un’ottima prestazione. Il team ha dimostrato grande capacità, superando ogni prova speciale con determinazione e una strategia vincente.
La gara, ben organizzata, ha messo alla prova le abilità di ogni squadra, con difese e prove speciali impegnative. Gli arbitri, severi ma giusti, hanno assicurato un regolamento rigido in linea con l’importanza dell’evento.
Un grazie va agli organizzatori Mino Ficarella, Roberto Bottoni e Mauro Lombardi, che hanno garantito il successo dell’evento e agli sponsor Damocles e Asi Nazionale Settore Softair. Un ringraziamento speciale a Butcher Elite Beef, che ha deliziato con i suoi prodotti il palato dei partecipanti.
“Ci siamo divertiti tantissimo, è stata una gara molto avvincente. Ora ci godiamo la vittoria e speriamo che il nuovo anno ci porti altre soddisfazioni”, ha dichiarato il Presidente del team Spartacus.
La Finale Coppa Italia ASI ha concluso in modo spettacolare una stagione ricca di passione e impegno per il Softair italiano, dando appuntamento a tutti i partecipanti e agli appassionati al prossimo anno.
Il sindaco Barbano «Un momento storico per la nostra San Giovanni Rotondo, un primo e importantissimo risultato che porterà la nostra città ad una “Svolta Giusta”»
San Giovanni Rotondo avrà un Palazzetto multimediale con piscina socio-sanitaria, grazie ad un eccezionale finanziamento, di 4.800.000 euro per la realizzazione: un primo e importantissimo risultato che porterà la città ad una “Svolta Giusta”; un finanziamento al quale la città, unica beneficiaria del Gargano, accede attraverso l’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione, sottoscritto dal Governo e dalla Regione Puglia, per l’attuazione delle politiche di coesione e per ridurre le disuguaglianze territoriali, e grazie alla progettualità e al lavoro incessante dell’intera tecno-struttura del Comune. Si tratta di un importante risultato ottenuto dall’amministrazione guidata dal sindaco Filippo Barbano, con un progetto inviato l’11 luglio scorso, insieme ad altri due in attesa di finanziamento.
«L’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione, sottoscritto da Governo e Regione Puglia, ci ha visti premiati per la nostra lungimiranza e meticolosa progettualità: avevamo presentato il nostro progetto non appena insediati, consci degli enormi benefici a vantaggio della comunità: questo è un momento storico per la nostra San Giovanni Rotondo, un primo e importantissimo risultato che porterà la nostra città ad una “Svolta Giusta”, un importante risultato di tutta l’amministrazione e della maggioranza, nonché della struttura tecnica del Comune – dichiara soddisfatto il primo cittadino, Filippo Barbano – Il Palazzetto multimediale, dotato di piscina socio-sanitaria, è una conquista sociale, un traguardo, a lungo ricercato, per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi di base, di chi vive una condizione economica di fragilità o di non autosufficienza, ma non soltanto, anche per potenziare le infrastrutture e trasformare San Giovanni Rotondo in un faro di innovazione per il territorio. Esprimo il mio più sentito ringraziamento per il lavoro e l’impegno straordinario che ci ha permesso di poter accedere a un tale finanziamento: siamo di fronte a un momento storico di svolta. Un sogno che presto diventerà realtà, una infrastruttura necessaria sia per i nostri concittadini che per la diversificazione della nostra proposta turistica». Conclude Barbano.
L’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione della Puglia è stato concepito per rispondere alle sfide ed ai cambiamenti dei nostri giorni, destinando cospicue risorse alle priorità strategiche della Regione: rafforzare e promuovere sul territorio pugliese un modello di sviluppo sostenibile e contrastare la tendenza all’aumento delle disuguaglianze, due tra le principali direttive. La programmazione dell’Accordo di Coesione è stata orientata su sette priorità strategiche: il Comune di San Giovanni Rotondo rientra fra i progetti finanziati nel settore della Salute e Welfare, in particolare dei progetti sui servizi rivolti alle fasce più fragili della popolazione.
L’ente è stato premiato a Palazzo Giustiniani di Roma lunedì 2 dicembre. La Rete dei Comuni Sostenibili è tra i patrocinanti insieme al Senato della Repubblica, mentre l’associazione Per il meglio della Puglia collabora all’organizzazione
La consegna del “Franco Cuomo International Award” 2024 al Comune di Lesina. Il segretario generale dell’ente, Augusto Ferrara (a sinistra), con il presidente dell’associazione “Per il meglio della Puglia”, Piero Gambale, e Alberto Cuomo. (Credit: ufficio stampa del Franco Cuomo International Award 2024).
Roma, 3 dicembre 2024. Il Comune di Lesina si aggiudica il prestigioso Franco Cuomo International Award 2024 per la sostenibilità. Ancora una volta, sotto i riflettori ci sono le buone pratiche di sostenibilità portate avanti e realizzate nei territori e con i territori, oltre al contributo per il raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030 attraverso lo sviluppo sostenibile. Non solo, il Comune di Lesina ha partecipato alla Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2024. Il settore speciale del premio dedicato alla sostenibilità è curato dall’associazione Per il meglio della Puglia.
Ecco la motivazione ufficiale del premio al Comune di Lesina, ritirato a Palazzo Giustiniani da Augusto Ferrara, segretario generale dell’ente:
“Il Comune di Lesina è stato tra i primi comuni pugliesi della Provincia di Foggia ad aver effettuato l’adesione alla Rete dei Comuni Sostenibili avvenuta nel marzo 2023 e completando nel 2024 il primo monitoraggio degli indicatori di sostenibilità utile per la pubblicazione del primo rapporto di sostenibilità locale. Interpretando efficacemente il senso di una rete di comuni, l’amministrazione comunale di Lesina ha costantemente partecipato alle iniziative nazionali e regionali organizzate dalle Associazioni Rete dei Comuni Sostenibili e Per il Meglio della Puglia condividendo esperienze e buone pratiche sulla sostenibilità come il contributo alla redazione della prima Guida dei Comuni Sostenibili”.
“Congratulazioni al Comune di Lesina e ai loro amministratori per il prestigioso premio ottenuto – commenta Valerio Lucciarini De Vincenzi, presidente della Rete dei Comuni Sostenibili –. Il Franco Cuomo International Award è da sempre molto attento al tema della sostenibilità, come conferma il riconoscimento che da anni, grazie agli amici dell’associazione Per il meglio della Puglia, viene assegnato a quegli enti locali che si contraddistinguono per le politiche sostenibili messe in pratica. Il Comune di Lesina, dal canto suo, è stato tra i primi in Italia ad aderire alla Rete dei Comuni Sostenibili e a redigere il proprio Rapporto di sostenibilità e ha dato il proprio contributo alla prima Guida dei Comuni Sostenibili italiani che abbiamo pubblicato quest’anno. Il merito di questo riconoscimento è degli amministratori locali che ci hanno creduto, e li ringrazio, ma desidero ricordare anche l’impegno di sindaci, assessori e tecnici comunali di tutta Italia che lavorano con noi tutti i giorni per misurare l’impatto e la qualità delle proprie scelte politiche improntate sulla sostenibilità”.
“Prosegue con profitto il nostro percorso di accompagnamento dei comuni pugliesi verso la sostenibilità concreta applicata nei territori e la vittoria del Franco Cuomo International Award da parte del Comune di Lesina lo conferma – sottolineano Piero Gambale e Michelangelo D’Abbieri, rispettivamente presidente e referente di Per il meglio della Puglia per il protocollo d’intesa con la Rete dei Comuni Sostenibili –. Questo percorso virtuoso ed entusiasmante non sarebbe possibile senza la Rete dei Comuni Sostenibili, con cui abbiamo stretto un saldo e fruttuoso protocollo d’intesa, che ringraziamo di cuore, così come ringraziamo tutti gli amministratori locali uniti per concorre al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Siamo convinti che tutti debbano fare la propria parte e non ci tiriamo indietro: i risultati lo confermano”.
Il Franco Cuomo International Award
Il Franco Cuomo International Award, intitolato allo scrittore, giornalista e drammaturgo scomparso nel 2007, e presieduto da Velia Iacovino e Alberto Cuomo, si propone di valorizzare nuove forme di espressione culturale, sociale e umana nel segno dell’opera di Cuomo, intellettuale sensibile e raffinato che sapeva analizzare l’agire umano e il mondo da molteplici punti di vista e che ha raccontato il suo tempo, attraverso la cronaca, la storia, i suoi romanzi e le sue pièce teatrali. Il Franco Cuomo International Award 2024 è stato assegnato per il teatro a Gabriele Lavia alla carriera, all’attrice Arianna Ninchi, e a Silvano Spada, ideatore e fondatore del Todi Festival e de l’Off/Off Theatre in via Giulia a Roma; per l’arte al pittore Riccardo Rossati e alla scultrice Antonia Spinosa. Per il giornalismo a Domenico Iannacone e Angela Mariella. Per l’editoria a Elisabetta Sgarbi, fondatrice de La nave di Teseo. Per la saggistica allo storico Davide Grippa. Il premio speciale dello European Centre for Peace and Development – Università della Pace è stato attribuito ad Alessandro Saggioro promotore dei “Peace studies”. E il premio alla carriera della presidenza del Franco Cuomo International Award a Maria Luisa Maniscalco per i suoi studi sociologici.
La giuria, guidata dall’ispanista e critico d’arte Otello Lottini, è composta Grazia Francescato, politica e ambientalista, Emilia Costantini, giornalista del Corriere della Sera, critica teatrale e scrittrice, Paolo Acanfora, docente di Storia contemporanea all’Università La Sapienza di Roma, Samir Al Qaryouti, giornalista, decano della stampa estera, opinionista di France24; Piero Gambale, funzionario parlamentare e presidente dell’associazione Per il meglio della Puglia. Organizzato in collaborazione con l’associazione Per il meglio della Puglia, il Franco Cuomo International Award gode del patrocinio di: Senato della Repubblica, European Center for Peace and Development (ECPD), University for Peace, Consiglio regionale della Puglia, Rete dei Comuni Sostenibili e Puglia Culture.
Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili
La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 100 enti locali ed è in costante espansione.
Dopo il grande successo della serata inaugurale del cartellone natalizio 2024, tenutasi domenica 1° dicembre, Torremaggiore si appresta a vivere un weekend ricco di appuntamenti culturali, enogastronomici e di intrattenimento che sapranno regalare emozioni a grandi e piccini.
«Siamo orgogliosi del ricco programma che abbiamo messo a punto insieme alla Pro Loco, Puglia Culture e alle associazioni del territorio,» – dichiara il sindaco Emilio Di Pumpo. – «Questa serie di eventi non è solo un’occasione per celebrare le festività natalizie, ma anche un’opportunità per valorizzare le eccellenze locali e attrarre turisti, consolidando Torremaggiore come punto di riferimento nella provincia di Foggia. Vi aspettiamo per trascorrere insieme momenti indimenticabili all’insegna del divertimento e della tradizione.»
PROGRAMMA DEL WEEKEND
Sabato 7 dicembre:
A partire dalle ore 18:00: Animazione per bambini su Corso Italia;
Ore 18:30: Presso il Castello Ducale, appuntamento con Radici Peranzana e Vini, un evento dedicato alla promozione delle eccellenze oleo-enogastronomiche locali;
A seguire l’inaugurazione della mostra “Il presepe tra tradizione, suggestione e arte delle mani.”
Domenica 8 dicembre: Il cuore del centro storico si trasformerà in un magico villaggio natalizio con i tradizionali Mercatini di San Nicola in via Nicola Fiani.
A partire dalle ore 18:00: apertura degli stand con prodotti gastronomici tipici e lavori artigianali, curati dalle associazioni e dalle parrocchie cittadine;
Ore 18:30: Celebrazione Eucaristica dell’Immacolata nella Chiesa Madre di San Nicola;
Ore 19:30: rappresentazione de “Il Miracolo di San Nicola” e visita al presepe nella Chiesa Madre e nella Cappella di Sant’Anna;
Ore 19:45: spettacolo musicale animato da Scena Muta Italian Live Music Band;
Durante la serata sarà possibile per i più piccoli e per le famiglie intrattenersi e fare foto con Babbo Natale, godendo di una animazione itinerante con tamburini e sputafuoco a cura dei Tamburini L’Aquila Federiciana, e di altre attività e spettacoli in Piazza De Sanctis con il team di Time to Party;
Alle ore 21:00, il momento più atteso per i più piccoli: la discesa di Babbo Natale;
A seguire: Spettacolo di cabaret con la comica ed imitatrice Manuela Aureli, ospite d’onore.
«L’invito che rivolgiamo a tutte le famiglie è di non perdere l’occasione di vivere l’atmosfera natalizia unica di Torremaggiore, dove tradizione, gusto, storia e intrattenimento si uniscono per un’esperienza unica, in una realtà che sa fare dell’ospitalità il suo valore!» – conclude il Sindaco
Cari concittadini voglio condividere con voi la decisione di aderire all’iniziativa “La Provincia Sei Tu”, promossa dal Presidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Nobiletti.
L’adesione a questa iniziativa rappresenta un’opportunità concreta per San Giovanni Rotondo.
Vogliamo lavorare insieme per creare una gestione amministrativa più partecipativa, in cui ciascuno di voi possa sentirsi parte attiva e protagonista delle decisioni che riguardano il nostro paese.
Come il consigliere Antonio Zuccaro di San Nicandro Garganico, sono pronto a mettere in campo tutte le energie e competenze per migliorare la nostra comunità.
Nel prossimo consiglio comunale, comunicherò la mia adesione ufficiale al movimento, per la costruzione di un progetto che ci rappresenti tutti e ci proietti verso un futuro migliore.
Mauro Pio Ciavarella
Anche nel corrente anno sociale, il Lions Club Sannicandro “Enzo Manduzio” ha avviato una campagna di prevenzione delle malattie oculari attraverso un controllo visivo mirato a tutelare la vista dei bambini.
Soggetti dell’iniziativa sono stati i bambini delle classi prime e seconde della Scuola elementare statale di San Nicandro (Piazza 4 Novembre e Plesso Zuppa). L’ screening continuerà nei prossdimi giorno anche per gli alunni delle scuole elementari delle Suore………
Detta iniziativa, già consolidata negli anni sociali trascorsi, è nata dalla consapevolezza che non esiste in Italia ancora una vera e propria cultura della prevenzione e, pertanto, l’obiettivo del check-up è la individuazione precoce delle patologie relative a quella fascia di età che interferiscono con il processo di acquisizione dell’immagine compromettendo un normale sviluppo dell’apparato visivo.
Vi sono, infatti, anomalie visive che si presentano precocemente e che possono rimanere sconosciute. Si sa che i bambini non sempre riferiscono di avere dei disturbi; sottoponendoli, invece, ad un esame che prevede dei semplici test di valutazione del normale sviluppo dell’apparato visivo, del suo corretto funzionamento sia in termini di acuità visiva che di motilità, ogni anomalia che si presenta può essere corretta precocemente evitando che permanga per tutta la vita.
Un grazie al dott. Giuseppe Petronio che ha curato il service da parte del “Lions Club San Nicandro Garganico Enzo Manduzio”.
L’Amministrazione Comunale-Presidenza del Consiglio è orgogliosa di comunicare che a seguito della partecipazione al Bando pubblicato con D.D.G. 16 ottobre 2024, rep. n. 1499, recante “Criteri e modalità per la concessione ed erogazione, nell’anno 2024, del contributo per la tutela e la valorizzazione dei #carnevali storici italiani”, il Carnevale Città di #Apricena è stato riconosciuto come “CARNEVALE STORICO” con DG-S 29/11/2024/Decreto 1749 dal Dipartimento per le Attività Culturali- Direzione Generale Spettacolo.
Sull’importante traguardo raggiunto, il Sindaco di Apricena, Ing. Antonio POTENZA, e il Presidente del Consiglio, Ins. Anna Maria TORELLI, hanno affermato: “Da diversi mesi, ossia da Luglio 2024, abbiamo iniziato il lavoro di ricostruzione del nostro Carnevale al fine di potere raggiungere il risultato che in queste ore abbiamo ottenuto. Siamo orgogliosi della nostra Città e delle sue tradizioni, pertanto era doveroso esaltare e fare conoscere all’intero territorio nazionale il nostro bellissimo Carnevale. Non è stato un lavoro semplice, lo ammettiamo, ma grazie all’impegno della #Movidaunia Apricena e di #elementicreativi, e delle associazioni che le hanno precedute oltre all’entusiasmo dei tanti cittadini che hanno contribuito alla ricostruzione storica del Carnevale apricenese, lentamente tutto ha preso la giusta forma che ci ha permesso di ricevere la bellissima notizia del riconoscimento del Carnevale Città di Apricena quale Carnevale Storico”.
Ha registrato un grande successo la 1^ edizione di “Madreterra Fest”, viaggio tra sapori e tradizioni di Capitanata, il Festival organizzato da Salvatore Di Matteo di One Eventi e finanziato da Pugliapromozione POC PUGLIA 2014/2020 – ASSE VI – Azione 6.8 che dal 9 novembre al 1° dicembre ha esplorato diversi temi, declinando la Terra come elemento fondante di un popolo e di una cultura, per valorizzare e far conoscere le tradizioni, le produzioni enogastronomiche e artigianali, il patrimonio culturale e architettonico dell’Alto Tavoliere, in particolare dei comuni di San Severo, San Paolo di Civitate e San Nicandro Garganico.
Molto soddisfatta dell’iniziativa Lidya Colangelo, sindaco di San Severo, che in chiusura dell’evento ha dichiarato: «È andata davvero molto bene, gli appuntamenti hanno coinvolto il pubblico e hanno visto i cittadini dell’Alto Tavoliere muoversi da una città all’altra. “Madreterra Fest” ha proposto una forma di valorizzazione del territorio ed un turismo che mira a tornare alle radici e quindi alla terra, intesa come patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico».
L’ultimo week-end, andato in scena il 30 novembre e il 1° dicembre al Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, ha visto protagonista il pane con due workshop dal titolo “Da terra faremo pane – Il pane al centro della vita dell’uomo”, guidati dai maestri panificatori Fabio Boncristiano e Pascal Barbato e accompagnati dalla degustazione di vini DOP di San Severo, L’Antica Cantina San Severo e Leonardo Pallotta. I partecipanti hanno impastato il pane, lo hanno cotto nelle proprie case e, il giorno successivo, lo hanno portato al MAT dove è stato fatto un blind test (assaggio con giudici, adulti e bambini, bendati) per trovare le differenze e premiare il migliore.
«Ci siamo divertiti tanto, è stato un momento di grande condivisione e di amore verso il pane. C’è grande curiosità e voglia di sapere di più su un alimento molto diffuso. Durante queste due giornate abbiamo voluto lanciare un messaggio importante, ossia che il pane è libero, è di tutti», hanno affermato Pascal Barbato e Fabio Boncristiano.
L’evento oltre a valorizzare le produzioni che sono espressione massima della terra dell’Alto Tavoliere – come il pane, in vino e l’olio – ha permesso di visitare luoghi imperdibili come Masseria Zaccagnino in agro di San Nicandro Garganico, il Museo Civico a San Paolo di Civitate, il MAT, la Galleria dei Celestini, la Palazzina Liberty e le cantine ipogee a San Severo.
«Percorsi naturalistici, visite guidate immersive, laboratori, concerti, show cooking, degustazioni e masterclass hanno caratterizzato la prima edizione di “Madreterra Fest”. La parola che ha caratterizzato tutti gli appuntamenti è stata “contaminazione”, intesa come capacità di mettere insieme storia, enogastronomia, arte, e territorio. È stata una strategia vincente che ha incuriosito tutti, amministratori, pubblico e produttori», ha sottolineato l’ideatore ed organizzatore del festival Salvatore Di Matteo.