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A SAN NICANDRO CONTROLLI INTENSIFICATI PER I GIORNI DI PASQUA E PASQUETTA

Il sindaco avvisa la cittadinanza che nei giorni di domenica e lunedì (Pasqua e Pasquetta) verranno ulteriormente intensificati i controlli a carico di quanti dovessero essere in circolazione, sia a piedi sia automuniti, per motivazioni non urgenti.

Le verifiche da parte di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale e altre Forze dell’Ordine, atte a fronteggiare gli spostamenti per motivi non urgenti e necessari, interesseranno anche le località rurali e la zona di Torre Mileto, al fine di scongiurare gite fuori porta e trasferimenti temporanei presso seconde case e zone di villeggiatura, nel rispetto delle disposizioni governative di contenimento della diffusione del Covid-19, recentemente prorogate.

Si invitano per tanto tutti i cittadini a trascorrere serenamente le festività pasquali presso il proprio domicilio, rinnovando la pazienza ancora per il tempo necessario alla conclusione dell’emergenza.

ARRIVA AL PARCO LA DOTT.SSA VILLANI…SPERAMUS CHE PER IL “MIO GARGANO” SIA PASSATA LA NOTTATA

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La dottoressa, CARMELA STRIZZI, finalmente non è più la direttrice f.f. dell’E.P.N.G. e al suo posto è stata nominata la dott.ssa VILLANI. Quindi, dopo le ferie pasquali, quest’anno fatte di sofferenza e dolore (a causa del COVID19), finisce però una fase di dolore e sofferenza che sul “mio Gargano” durava da anni, a discapito del territorio e della mia gente, perché la dott.ssa Carmela Strizzi ha terminato il suo deleterio momento di gestione dell’E.P.N.G. e ritornerà dove è giusto che ritorni …a fare l’impiegata a tempo pieno!

A denunciarne a viso aperto, senza macchia e senza paura il suo operato ci sono state sempre e solo le mie dichiarazioni rese alla testata giornalistica “l’ATTACCO” e a “CIVICO93”. Nessun altro personaggio politico, testata giornalistica, ecc. comitati politico-tecnici (che non avevano e non hanno ancora nulla nè di politico, nè di tecnico…purtroppo) hanno mai fatto sentire la loro voce!

Oggi, magari saranno in tanti a parlare… ma che la gente del “mio Gargano” non dimentichi!! Io ho sempre lottato (non la donna, la madre, la moglie e la professionista) tale sua gestione molto “clientelare ed equivoca”.  L’E.P.N.G. che la dott.ssa Strizzi gestiva non era il modello di Parco nazionale che noi fondatori avevamo sognato quando lottammo, senza tema, contro chi erigeva le barricate di chi il parco non lo voleva…e non lo vuole ancora! Ma non pensavamo di dare posti al suo interno a gente che ha sempre gestito, (fatta eccezione, solo per qualche breve periodo) l’E.P.N.G. come fosse “cosa sua”. Io ebbi, ho avuto ed ho il coraggio delle mie azioni sempre. Oggi tanti di coloro che hanno avuto incarichi e appalti vari, sono certo, “sputeranno nel piatto Strizzi” …ma “SCRIPTA MANENT”!

Ma questa è “storia vecchia tanto quanto il mondo…e noi celebriamo la settimana santa, in virtù del voltafaccia di tanta gente che all’epoca agì ingiustamente con nostro signore Gesù Cristo (ma non è assolutamente il caso della dott.ssa Strizzi…qua si è agito giustamente…ma i voltagabbana ci saranno sempre. La STORIA DOCET).

IO L’HO SEMPRE LOTTATO, NON PER FATTI PERSONALI O DI ALTRA NATURA (perchè io non ho scheletri nell’armadio nè del Parco, nè altrove) MA SOLO PERCHE’ NON VEDEVO NELLA SUA FUNZIONE DIRIGENZIALE NESSUNA MOLLA E NESSUN ATTO DI SVILUPPO NE PER IL NOSTRO TERRITORIO, NE PER LA MIA GENTE, SPECIE I GIOVANI MA SOLO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO NOSTRO (dei garganici), O NESSUNA SUA IDEA PROGETTUALE CHE ABBIA PRODOTTO UN SOLO POSTO DI LAVORO, VALORIZZATO LE AREE INTERNE, LE ATTIVITA’ ATAVICHE AGRO- SILVO-PASTORALI, ANTICHI MESTIERI, TRADIZIONI, ECC.  DI QUESTO NOSTRO ACROCORO GARGANICO…MA SOLO PROGETTI INUTILI DI SENTIERI MAI CALPESTATI DA UN TURISMO E ALTRI CHE LA STRIZZI, NEL SUO RUOLO DI DIRETTRICE f.f., NON HA MAI SAPUTO O VOLUTO INCREMENTARE… NESSUN PROGETTO CHE ABBIA PORTATO UN EURO DI UTILE AL TERRITORIO E ALLA MIA GENTE O CHE ABBIA FERMATO L’EMORRAGIA DI TANTI NOSTRI FIGLI DI QUESTA TERRA MIA CHE SONO PARTITI CON BIGLIETTO DI SOLA ANDATA PER ALTRI LIDI SENZA MAI FARE PIU’ RITORNO. COSI’ PER GLI ARMENTARI, LA SUA GESTIONE E LA SUA INSENSIBILITA’ VERSO TALE CATEGORIA HA PORTATO QUASI ALLA RIVOLTA DELL’8 MARZO 2019 CON UNA MANIFESTAZIONE SVOLTA SOTTO LA SEDE MONTANARA DEL NOSTRO ENTE PARCO CON OLTRE 1000 PERSONE.

Che dire ancora? AUGURI DI BUON LAVORO ALLA SUBENTRANTE DIRETTRICE, NON PIU’ F.F. E ADDIO (spero per sempre) A TALE RUOLO PER LA DOTT.SSA STRIZZI. PERSONALMENTE AVEVO INIZIATO DEGLI ACCESSI AD ATTI CHE MI SEMBRAVANO MOLTO POCO CHIARI (solo dal 2018) ATTI CHE FINO AD OGGI, NON HO ANCORA MAI AVUTO (alla faccia della trasparenza) E SPERIAMO CHE CI SIA PER L’E.P.N.G., PER IL “MIO GARGANO “ E LA MIA GENTE UN NUOVO PERIODO DI RINASCITA.  E’ PRIMAVERA, DOMANI E’ PASQUA DI RESURREZIONE…E ALLORA PERCHE’ NON SPERARE IN UN NUOVO CORSO DELL’E.P.N.G.

ORA C’E’ UN NUOVO PRESIDENTE VERO, UNA NUOVA DIRETTRICE VERA…E “C’E’ QUALCOSA DI NUOVO OGGI NELL’ARIA…ANZI D’ANTICO”…LA VOGLIA DI FAR RIPARTIRE, DOPO ANNI DI STASI MORTALE E STRETTAMENTE CLIENTELARE, QUESTO ENTE CHE, ALTRIMENTI VA ABOLITO, PERCHE’, FINO AD OGGI, HA DATO PIU’ DA MANGIARE A GENTE CHE GARGANICA NON CHE ESSERE D’AIUTO ALLA MIA GENTE E AL “MIO GARGANO” CHE, DICEVA PADRE PIO : ” QUESTO MONTE GARGANO E’ LA CATTEDRALE DEL CREATO CHE HA IL CIELO PER SOFFITTO, GLI ALBERI A FAR DA COLONNE, LE ARCATE DI ROCCIA DI MARE…E UN ARCANGELO PERSONALE A SUA SALVAGUARDIA”.

NINO MARINACCI

“LE IENE” DI ITALIA1 SULLA PROCESSIONE DI PASQUA A SAN MARCO IN LAMIS

Le foto e i video della processione di Pasqua di San Marco in Lamis, in provincia di Foggia, hanno fatto il giro d’Italia indignando migliaia di persone. Si sono ritrovati oltre 200 fedeli capitanati dal sindaco Michele Merla e dal parroco don Matteo Ferro in barba a qualsiasi restrizione contro il coronavirus

Polemica di Pasqua a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia. La processione del Venerdì Santo diventa un assembramento vietato dalle norme per contenere i contagi del coronavirus.

È successo nella serata di venerdì 12 aprile. Nel paese di 15mila abitanti nel foggiano la fede è stata più forte di qualsiasi divieto. Nonostante proprio in quei minuti il premier Conte ha annunciato la proroga dei divieti fino ad almeno il 3 maggio.

Gli abitanti di San Marco in Lamis si sono ritrovati all’esterno della chiesa Addolorata della città dei due Conventi. Un appuntamento fissato? O forse un assembramento spontaneo? Difficile stabilirlo con certezza, ma a parlare sono le foto e i video registrati in quei minuti, che vi mostriamo qui sopra. Si vedono i fedeli assiepati sul sagrato per assistere alla processione del Venerdì Santo. Come se non bastasse a capitanare il gruppo di 200 fedeli c’erano da una parte il sindaco Michele Merla, che è responsabile della salute pubblica dei suoi cittadini, e dall’altra il parroco don Matteo Ferro.

“Carissimi fedeli tutti, saluto il signor sindaco e gli amici sacerdoti“, ha esordito il parroco. “Come detto spesso in questi giorni nei vari messaggi è passato più di un mese da quando a causa della diffusione del coronavirus siamo costretti a stare in casa. Ancora una volta vorrei esprimere la mia vicinanza alle persone colpite dal virus e ai diversamente abili”.

Insomma per la prima volta sembra che il potere temporale e quello spirituale si siano trovati concordi. In barba a qualsiasi restrizione per evitare il diffondersi del coronavirus che anche nel paese pugliese ha causato morti.

Le immagini e i video di quella processione sono finiti sui social e hanno causato la rabbia e l’indignazione non solo degli abitanti del paese chiusi in casa, ma di tutta Italia. “Mi assumo la colpa di non aver avuto il coraggio di dire a don Matteo di interrompere il momento di preghiera”, ha detto poi il sindaco Merla. “Non me la sono sentita, ma mi rendo conto, col senno di poi, di aver sbagliato. Ma avrei voluto interromperlo. Questa è la mia colpa e me la prendo“. E qualcuno ha già chiesto le sue dimissioni. (leiene)

ARRIVANO MACCHINARI E REAGENTI PER AUMENTARE I TAMPONI IN PUGLIA

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“Grazie ad un instancabile lavoro teso alla ricerca sul mercato di macchinari e reagenti che servono ad aumentare la nostra capacità di analizzare i tamponi, siamo riusciti ad acquisire ciò che serve a difendere meglio i pugliesi. I tamponi ad oggi costituiscono l’unico mezzo per avere certezze in margine alla reale positività delle persone al coronavirus. Grazie ai nuovi macchinari e reagenti potremmo riuscire a raddoppiare la nostra capacità di fare analisi”.

Lo comunica il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano insieme al direttore del Dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro e al dirigente della sezione Protezione civile, Mario Lerario: la Regione ha acquisito infatti una serie di macchinari per rinforzare i laboratori di analisi impegnati nella ricerca del virus Covid-19 nei tamponi.

I macchinari sono in totale 12 e sono stati acquistati dalla Sezione Protezione Civile, a disposizione del servizio sanitario regionale e potrebbero aumentare la capacità del sistema regionale di effettuare analisi del 50% circa. Trattative sono in corso per l’acquisizione di altri dispositivi di tipo diverso, al fine di implementare ulteriormente la capacità dei laboratori pugliesi.

I macchinari sono di due tipi diversi:

10 sono della ditta “Shenzen Tecnology”, con reagenti della “Sosepharma”, sono di tipo PCR che amplificano il materiale raccolto nei tamponi ai fini delle analisi.

2 sono della ditta “Menarini-Masmec” che estraggono il materiale genetico.

Per questi ultimi il contratto è già stato siglato e le consegne inizieranno dalla prossima settimana.

I macchinari saranno distribuiti nei laboratori pugliesi accreditati dall’ISS.

CONTE: MISURE RESTRITTIVE PROROGATE AL 3 MAGGIO

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Il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte nella conferenza stampa di ieri sera, 10 aprile, ha confermato di aver predisposto un nuovo DPCM per prorogare le misure restrittive fino al 3 maggio.

“Una decisione difficile – ha detto il Presidente Giuseppe Conte – ma una decisione necessaria, di cui mi assumo la responsabilità dopo essermi confrontato con il Comitato Tecnico Scientifico. I risultati della curva epidemiologica sono incoraggianti e ciò conferma che le misure restrittive stanno funzionando, ma non possiamo cedere adesso, rischiamo di perdere i risultati fin qui raggiunti.”

Il Presidente del Consiglio dei ministri ha raccomandato di tenere alta la soglia dell’attenzione anche in questi giorni di festa, per Pasqua come per i ponti del 25 aprile e del 1° maggio.

Riaprono librerie, cartolibrerie e negozi per neonati e bambini

La proroga prevista dal DPCM, appena firmato, vale anche per le attività produttive. L’intenzione è di allentare il primo possibile le misure per far ripartire le attività economiche, ma non ci sono ancora le condizioni perché ciò sia possibile.

Rispetto alle precedenti misure restrittive relative alle attività commerciali, nel DPCM ci sono alcune piccole variazioni, che riguardano parziali riaperture. In particolare, riapriranno dal 14 aprile sempre nel rispetto delle indicazioni di distanziamento sociale: le librerie, le cartolibrerie, i negozi per neonati e per bambini, la silvicoltura, cioè il taglio dei boschi necessario per il rifornimento dei combustibili, e altre attività forestali.

La fase due

Giuseppe Conte ha poi ricordato che “il Governo è già al lavoro per programmare la fase due, non possiamo aspettare che il virus sparisca dal nostro Paese. Il programma – ha dichiarato Conte – poggia su due pilastri: l’istituzione di un Gruppo di lavoro di esperti e il Protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Il Gruppo di esperti sarà presieduto da Vittorio Colao e costituito da professionalità diverse, selezionate fra le eccellenze italiane. Il Gruppo di esperti dialogherà con il Comitato Tecnico Scientifico, per disegnare un nuovo modello organizzativo.

Il secondo pilastro è il rafforzamento del Protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro, già siglato il 14 marzo.

DOV’E’ LA RESPONSABILITA’ DELLA CINA

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I ritardi e le reticenze di Pechino nel lanciare l’allarme hanno trasformato il nuovo coronavirus in una pandemia. Per il governo la reputazione del paese prevale sulla salute dei cittadini. Ma ciò solleva dubbi sulla Cina quale “potenza responsabile”.

Le reticenze iniziali. Nei giorni concitati della diffusione ampia del contagio, dopo che la nuova epidemia da coronavirus scoppiata in Cina è ormai diventata una vera e propria pandemia, l’attenzione si concentra sulle misure emergenziali, precauzionali e sulle politiche a sostegno delle popolazioni e dell’attività economica. Accanto alla necessità di ripensare seriamente la capacità dei sistemi sanitari nazionali di mezzo mondo di far fronte a una pandemia (un evento raro, ma che rientrava comunque tra i maggiori rischi globali a cui essere preparati, secondo uno studio la Banca mondiale e l’Organizzazione mondiale della sanità), è però altrettanto importante individuare i temi rilevanti in una prospettiva più ampia delle specifiche emergenze sanitarie ed economiche nazionali.

Un tema politico particolarmente impellente riguarda la dinamica politica interna alla Cina, che ha portato a un riconoscimento tardivo, e dunque a un ritardato allarme, dell’esistenza di un nuovo virus. Non si tratta tanto di un interesse fine a sé stesso per la struttura interna del Partito comunista cinese e per le relazioni tra il comitato centrale e i suoi rappresentanti a livello locale, ma della necessità di valutarne le conseguenze sul grado di “responsabilità” della Cina nei confronti del resto del mondo. Non vi è dubbio che la cattiva gestione iniziale dell’epidemia da parte delle autorità di Pechino sia ciò che le ha permesso di diffondersi così ampiamente. Il primo caso di Covid-19 può essere fatto risalire al 17 novembre, secondo un rapporto del South China Morning Post, e sarebbero almeno 266 le persone che hanno contratto il nuovo virus nel 2019, che invece è stato segnalato per la prima volta solo il 31 dicembre. Questo spiega perché gli operatori sanitari cinesi siano stati colpiti in modo particolarmente duro: oltre 3 mila gli infettati finora. Il governo centrale ha cercato di trasformare le autorità locali nel capro espiatorio della situazione e molti funzionari sanitari nella provincia di Hubei sono stati licenziati.

Le dichiarazioni ufficiali del governo cinese all’Organizzazione mondiale della sanità riportano che il primo caso confermato è stato diagnosticato l’8 dicembre. Eppure, i medici che, alla fine di dicembre, hanno cercato di lanciare l’allarme con i colleghi su una nuova malattia sono stati minacciati. Solo il 21 gennaio le autorità hanno ammesso pubblicamente che vi sia stata una trasmissione da uomo a uomo.

L’opinione pubblica cinese si è indignata per gli sforzi inziali delle autorità di sopprimere le informazioni sul nuovo virus, compreso il fatto che può essere trasmesso da persona a persona. L’indignazione è diventata un vero proprio tumulto sui social media il 7 febbraio, all’annuncio del decesso del medico di Wuhan Li Wenliang, a cui le autorità locali avevano intimato di non divulgare informazioni, dopo il suo tentativo di mettere in guardia i colleghi sul coronavirus a dicembre. Mentre un recente rapporto della media company Caixin mostra altri focolai di contagio nello Hubei e denuncia la stretta sulla possibilità di registrare tali casi come Covid-19.

Reputazione e responsabilità. Tutti questi particolari sollevano il tema, interno al Pcc, della scelta tra la salvaguardia della propria reputazione e la responsabilità nella protezione della cittadinanza. Ma al di là del significato politico interno, in questa particolare circostanza la questione non riguarda direttamente solo i cittadini cinesi, riguarda anche il resto del mondo, dal momento che il costoso sistema di early warning del China Center for Disease Control and Prevention(Cdc) non è riuscito a prevenire che il nuovo focolaio di coronavirus uscisse dai confini nazionali in misura massiccia.

Il sistema Cdc è stato istituito sulla scia dell’epidemia di sindrome respiratoria acuta grave (Sars) scoppiata nel 2002. Solo un anno fa, a marzo 2019, il suo direttore Gao Fu aveva dichiarato ai giornalisti che un virus avrebbe potuto sì manifestarsi in qualsiasi momento, ma non avrebbe causato un’epidemia delle dimensioni di Sars, proprio grazie all’esistenza del sistema di allerta. Al contrario, in una conferenza stampa alla fine di febbraio 2020, Zhong Nanshan, uno dei massimi esperti cinesi di malattie respiratorie, ha lamentato l’indebolimento delle funzioni del Cdc negli ultimi anni e ha affermato che l’agenzia è stata ridotta a un “ufficio tecnico” con “un ruolo troppo basso” nel sistema. Secondo Zhong, “[Il Cdc] non può riferire direttamente al governo centrale e non può emettere avvisi pubblici e se ciò non cambia, nuove epidemie si verificheranno di nuovo”.

Questa pandemia induce pertanto a interrogarci sul grado di responsabilità della Cina come nuova potenza globale. (lavoce)

Alessia Amighini

SABATO SANTO, PERCHÉ È GIORNO DEL SILENZIO…QUANDO NON C’ERA IL COVID-19

Se nel Giovedì Santo predomina la solennità dell’istituzione dell’Eucaristia e nel Venerdì Santo la mestizia, il dolore e la penitenza per la Passione e morte di Gesù, con la sua sepoltura; nel Sabato Santo invece predomina il silenzio, il raccoglimento, la meditazione, per Gesù che giace nel sepolcro prima della gioia della Domenica di Pasqua con l’annuncio della Risurrezione.

A partire dal IV secolo in alcuni luoghi, in questo giorno i candidati al Battesimo (catecumeni), facevano la loro pubblica professione di fede, prima di venire ammessi nella Chiesa, rito che avveniva poi nella Veglia di Pasqua. Verso il XVI secolo, si cominciò con un’anticipazione della Vigilia alla mattina del Sabato Santo, forse perché non era consigliabile stare di notte fuori casa, ad ogni modo questa anticipazione al mattino del Sabato, è durata fino agli ultimi anni Cinquanta del XX secolo: verso le 10-11 del mattino del sabato si “scioglievano” la campane dai legami messi la sera del Giovedì Santo per l’annuncio della Risurrezione

Poi con la riforma liturgica Conciliare, tutto è ritornato come alle origini e il Sabato ha ripreso il significato del giorno della meditazione e penitenza; l’oscurità nelle chiese è totale, non vi sono celebrazioni liturgiche, né Sante Messe; è l’unico giorno dell’anno che non si può ricevere la Comunione, tranne nel caso di Viatico per gli ammalati gravi.

Tutto è silenzio nell’attesa dell’evento della Resurrezione. Quanto tempo restò sepolto nel sepolcro Gesù? Furono tre giorni non interi, dalla sera del Venerdì fino all’alba del giorno dopo la festa del Sabato ebraico, che oggi è la Domenica di Pasqua, ma che per gli Ebrei era il primo giorno della settimana; in tutto durò circa 40 ore.

Bisogna dire che con la liturgia odierna, la “Veglia Pasquale” è prevista in buona parte delle nostre chiese e cattedrali, con inizio verso le 22 del sabato; ma la Veglia pasquale, madre di tutte le Veglie celebrate dalla liturgia cristiana, pur iniziando nell’ultima ora del sabato, di fatto appartiene alla Liturgia solenne della Pasqua.
Durante la “Veglia” viene benedetto il fuoco, il “cero pasquale”, l’acqua battesimale; cercando di far coincidere il canto del “Gloria”, con il suono delle campane a festa, verso mezzanotte. In altre zone la “Veglia” inizia verso mezzanotte e quindi la liturgia eucaristica prosegue nelle prime ore notturne.

STAGIONE BALNEARE 2020: COME SI ANDRA’ AL MARE E NEGLI ALBERGHI QUEST’ANNO?

Già dall’inizio della pandemia Covid-19 gli operatori turistici del settore ricettivo e i concessionari degli stabilimenti balneari si stanno adoperando per offrire i loro prodotti, sia pure in modalità fondamentalmente diverse da quelle degli anni passati. Anche l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha emesso alcune misure da seguire per gli alberghi ma che sono importanti anche per la gestione dei lidi.

Le misure preventive imposte agli alberghi e che possono interessare anche gli stabilimenti balneari sono le seguenti:

Attrezzature e dotazioni da possedere: germicida disinfettante (liquido o in gel) o salviette imbevute di disinfettante, mascherine protettive, guanti monouso, grembiuli protettivi, abiti da lavoro a lunghezza intera e a maniche lunghe.

Misure di distanziamento sociale, pulizia delle mani e igiene respiratoria: evitare abbracci, baci e strette di mano con gli ospiti e tra membri dello staff; mantenere la distanza minima consigliata di un metro; lavarsi le mani in modo frequente e accurato.

Lavastoviglie: il corretto funzionamento delle attrezzature di lavastoviglie deve essere controllato, soprattutto per quanto riguarda le temperature di lavaggio, così come il corretto dosaggio di detergenti e disinfettanti chimici.

Dispenser: si raccomandano controlli regolari per verificare il corretto funzionamento dei dispenser di sapone, soluzioni disinfettanti, salviette monouso e simili che devono essere messi a disposizione degli ospiti.

Servizio al tavolo: l’Oms consiglia di avere un massimo di 4 persone per 10 metri quadrati. I tavoli dovranno essere posizionati in modo che la distanza tra il dorso di una sedia e il dorso di un’altra sedia sia maggiore di un metro.

Aree ricreative per bambini: anche se ci sono forti evidenze che i rischi per i bambini sono nettamente inferiori rispetto agli adulti e le persone anziane, a seconda della situazione e dal contesto locale, può essere consigliabile tenere chiuse le aree ricreative per bambini. In ogni caso dovrebbero essere applicati protocolli molto rigidi per la pulizia e la sanificazione di queste aree.

Relativamente agli stabilimenti balneari, le associazioni del settore stanno preparando un protocollo da adottare anche sulla base dei vari decreti di questi giorni del Presidente del Consiglio dei Ministri. Ecco alcune anticipazioni:

 Ingresso: locandine da affiggere negli stabilimenti che illustrano i comportamenti da seguire per prevenire il rischio di contagio; misurare la temperatura prima di entrare nello stabilimento; richiedere autodichiarazione di non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere positivo al virus Covid-19.

Allestimento della struttura: evitare giochi e fare sport; rispettare delle distanze tali da garantire la sicurezza; attuare misure di distanziamento; lettini e ombrelloni distanziati di almeno 1 metro.

Bagni e docce: utilizzo di sapone liquido con dispenser e salviette; pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro e alcool.

Confezionamento cibo: per i dipendenti soluzioni idroalcoliche per la disinfezione delle mani; frequenza della pulizia; regolamentare gli spazi per eventuale ristorante, bar, chioschi in modo da evitare molti accessi contemporanei; per il confezionamento di cibi e bevande si prescrive l’utilizzo di mascherine e guanti in lattice.

Insomma cambieranno un pò di cose e la foto dell’articolo in cui vede la spiaggia di Torre Mileto affollatissima diventerà, almeno per quest’anno, un bellissimo ricordo.

BANDO BIBLIOTECHE SCOLASTICHE PER PROMUOVERE LA LETTURA

In attuazione del decreto interministeriale del 23 marzo 2018, Rep. n. 162, recante “Criteri di riparto del Fondo per la promozione della lettura, della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario di cui all’art. 22, comma 7 quater, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50”,

Le istanze per l’accesso al Fondo per la promozione della lettura, della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario per l’anno 2020, a causa delle misure imposte dal Governo a seguito dell’emergenza sanitaria che il Paese sta affrontando, potranno essere presentate, esclusivamente secondo le modalità previste dal decreto, a partire dalle ore 12,00 del 16 aprile 2020 alle ore 12,00 del 30 maggio 2020.

Potranno presentare domanda di accesso al Fondo i Sistemi bibliotecari e le Biblioteche degli istituti scolastici (Scuole dell’infanzia e Istituti di istruzione primaria, secondaria e superiore) anche degli istituti paritari senza fine di lucro.

Sono ammesse tra le spese finanziabili le seguenti tipologie di beni e/o servizi:

– Acquisto libri;

– Acquisto/noleggio arredi;

– Acquisto/noleggio di attrezzature, supporti informatici, hardware e software;

– Attività di catalogazione, manutenzione e tutela anche affidate a terzi;

– Attività di promozione della lettura quali eventi a tema, incontri con autori, laboratori di lettura etc. (costi per allestimento e servizi, servizi tecnologici, comunicazione e promozione);

– Spese per personale esterno, ospiti e relatori (logistica, spese di viaggio e soggiorno).

IN ALLEGATO IL BANDO

BANDO BIBLIOTECHE SCOLASTICHE

DONATE 625 MASCHERINE AL PERSONALE DE “GLI ANGELI DI PADRE PIO”

Ieri mattina, a Gli Angeli di Padre Pio della fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio, è arrivata una “coccola” da parte della ditta “Deter Chimical s.r.l.” di Monte Sant’Angelo: una donazione di 625 mascherine per gli Operatori che quotidianamente rischiano la propria vita nell’adempiere al proprio dovere, alla loro missione.

Un gesto che è stato apprezzato molto, perché al di là del valore commerciale che in questo periodo nero è anche molto importante, c’è il valore simbolico, la conferma che la collettività apprezza lo sforzo che anche gli operatori stanno facendo.

Alla fine di ogni turno, avvolti da un silenzio assordante, si percorre lo spazio che separa la struttura dalle proprie auto ed è il momento dei pensieri, del bilancio della giornata e tanti dubbi ti assalgono: avrò fatto bene il mio dovere? Sarò riuscito a rendermi utile come si aspettava l’altro? Ho fatto tutto quanto era necessario a tutelare gli assistiti, i colleghi e me stesso? Sono riuscito a capire le reali esigenze di chi vive il “ricovero” in questo periodo così pieno di insidie? Avrò trasmesso sicurezza, tranquillità, amore per il lavoro che faccio e per le persone che assisto?

Poi, la mattina ti accorgi che altri fanno il tuo stesso ragionamento e lo rivolgono a quello che si sta facendo e lo dimostrano con uno dei gesti più belli e più utili in questo periodo: ti ricordano in un articolo e con un’intervista come se ti dedicassero una poesia, ti donano “protezione” come se fossi un bambino, ti inviano un cuore su un post, un abbraccio, una carezza, un fiore … frasi bellissime.

                                                                                                             

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 10 APRILE

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdi 10 aprile, in Puglia, sono stati registrati 1.724 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 93 casi, così suddivisi:

16 nella Provincia di Bari;

31 nella Provincia Bat;

17 nella Provincia di Brindisi;

20 nella Provincia di Foggia;

8 nella Provincia di Lecce;

2 nella Provincia di Taranto,

1 caso non attribuito ieri è stato registrato oggi.

Sono stati registrati oggi 12 decessi: 2 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce

2 nella provincia di Bari, 1 in provincia Bat, 3 in provincia di Brindisi e 1 nella provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 27.812 test.

Sono 235 i pazienti guariti.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 2.809 così divisi:

886 nella Provincia di Bari;

243 nella Provincia di Bat;

316 nella Provincia di Brindisi;

721 nella Provincia di Foggia;

403 nella Provincia di Lecce;

208 nella Provincia di Taranto;

24 attribuiti a residenti fuori regione;

8 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

BORSE DI STUDIO BCC SAN GIOVANNI ROTONDO

Con una lettera inviata a tutti i soci, il Presidente della BCC di San Giovanni Rotondo, Giuseppe Palladino, comunica, u decisione del Consiglio di Amministrazione dell’istituto di credito sangiovannese. le modalità di consegna dei premi relativi alla diciassettesima edizione della Borsa di Studio dedicata a soci e figli di soci.

Questo il testo della lettera:

“Cari Soci,

la cerimonia della consegna delle borse di studio è da sempre un evento che annualmente caratterizza la nostra vita sociale. È l’evento in cui la Banca celebra l’eccellenza scolastica dei nostri figlioli, dalla scuola primaria all’università.

Quest’anno, a causa dell’epidemia che ci sta costringendo a restare a casa, il Consiglio di Amministrazione, in deroga al regolamento, ha deciso di consegnare il premio e non attendere la fine delle prescrizioni.

Altresì, sempre in deroga al regolamento, gli accrediti saranno effettuati sui conti correnti dei genitori, laddove lo studente non sia titolare di un libretto di risparmio.

Colgo l’occasione per augurare una buona Pasqua.”

Graduatoria borse di studio 2019

SAN NICANDRO, BUONI SPESA – SOSPENSIONE RICEZIONE ISTANZE

SI COMUNICA CHE DALLE ORE 12.00 DI SABATO11 APRILE 2020 NON SARANNO PIU’ ACCETTATE LE ISTANZE PER I BUONI SPESA.

SI TERRA’ CONTO SOLO DI QUELLE:

  • CHE PERVERRANNO AL PROTOCOLLO GENERALE DEL COMUNE ENTRO LE ORE 12.00 DELL’11 APRILE 2020
  • INOLTRATE TRAMITE E-MAIL O CONSEGNATE AGLI OPERATORI DELLA PROTEZIONE CIVILE ENTRO LE ORE 12.00 DELL’11 APRILE 2020

 

SAN NICANDRO, NUOVO LOOK PER VIA SAN FRANCESCO

Nonostante il periodo che San Nicandro sta attraversando con l’emergenza Covid-19, alcuni lavori per il decoro cittadino continuano a farsi. Questa mattina si sta procedendo alla tinteggiatura della lunga ringhiera di via San Francesco vicino al campo sportivo comunale. Verrà sistemata in alcuni punti e poi la tinteggiatura finale grazie all’assessore alla manutenzione Maria Ritoli, agli operatori della manutenzione coordinati da Amedeo Coppola.

GLI AUGURI DELL’ON. FARO A MARIA VILLANI PER LA PRESIDENZA DEL PARCO DEL GARGANO

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Sono soddisfatta dalla nomina della dott.ssa Maria Villani alla Direzione del Parco Nazionale del Gargano. Un chiaro segnale di discontInuità con la precedente conduzione.

Adesso, questo ente cruciale nello sviluppo del territorio, può tornare ad adoperarsi per il bene comune.

On.le Marialuisa Faro

COVID-10 E SPOSTAMENTI, CARABINIERI ARRESTANO UN EVASO DAGLI ARRESTI DOMICILIARI

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Nonostante la campagna di sensibilizzazione #iorestoacasa, ci sono ancora molti cittadini che hanno deciso di non attenersi alle prescrizioni dettate dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri riguardanti le misure urgenti per il contenimento della diffusione della pandemia da Coronavirus, che consente ai cittadini la circolazione solo per motivi di comprovata necessità.

Alla luce di questa situazione, i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno predisposto mirati servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto della diffusione del virus Covid -19.

Diffuse sono state le mancanze riscontrate dai militari che hanno comminato le previste sanzioni amministrative ai sensi dell’art 4 del D.L. 25 .03 2020 a soggetti che non rispettavano le nuove norme riguardanti il “distanziamento sociale”.

In questo momento difficile per il nostro Paese è necessario, quindi, ribadire che ogni cittadino deve assumere un comportamento responsabile e rispettare le prescrizioni impartite dal Governo che sono necessarie per prevenire la diffusione del contagio e salvaguardare il diritto alla salute.

Nel corso delle attività, inoltre, i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Foggia hanno sorpreso un uomo sottoposto agli arresti domiciliari il quale, senza giustificato motivo, è stato trovato presso l’abitazione di un amico. Il soggetto, noto alle Forze dell’Ordine, già in passato protagonista di diversi delitti, ha tentato di giusticarsi adducendo futili motivazioni; tratto in arresto per il reato di evasione, è stato posto nuovamente agli arresti domiciliari come da convalida dell’A.G.; contestualmente all’evaso è stata comminata la sanzione amministrativa per violazione delle norme sul contrasto della diffusione del Covid-19. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto operato dai militari dell’Arma.

UN MESE DI CONSULENZA GRATUITA PER LE AZIENDE DEL TERRITORIO

Dopo il Corona virus: “Un supporto concreto per ripartire uniti, per ripartire forti”

Gran parte dell’economia e della ricchezza della città di San Giovanni Rotondo si fonda sul turismo e le sue declinazioni. Settore, quest’ultimo, letteralmente paralizzato dal Covid 19. “E’, certamente, uno dei settori che sta pagando il prezzo più alto dell’emergenza sanitaria”, asserisce Michele Gemma presidente della sezione locale della Pro Loco.

“Tutti siamo in attesa che passi e allo stesso tempo stiamo, ognuno nelle sue competenze, cercando di capire come ripartire. Ripartenza che avverrà in un mondo probabilmente stravolto o che, quanto meno, ci ha cambiato. Dovremo adeguare l’offerta locale a nuovi visitatori, con nuove abitudini e nuove esperienze. Dovremo – continua il presidente – ripartire da noi stessi, con maggior forza, dimostrando di essere una comunità matura e unita nell’obiettivo della crescita. Per questi motivi abbiamo deciso, come Pro Loco, di offrire un supporto concreto alla città ed al suo sviluppo: un corso di formazione gratuita (5 appuntamenti) per tutti coloro che sono impegnati nel settore turistico”.

La formazione, specialmente in questo momento di rallentamento globale, riveste un fattore fondamentale: “Tutti saremo chiamati ad una nuova sfida – prosegue Gemma -. Confronto che sarà più facile da sostenere se ci arriviamo preparati. Siamo convintissimi che offrire gratuitamente un corso di formazione, tenuto da consulenti specializzati e certificati, sia l’unica strada per ripartire più forti”.

La proposta della Pro Loco inoltre consentirà di ottenere una consulenza gratuita, da parte di FormaMentis di Sara Manti – consulente -, della durata di un mese a tutte le strutture ricettive, attività commerciali e filiera del turismo e per chiunque desideri guardare alla propria attività con nuovi occhi e rintracciare nuove opportunità”.

VENERDI’ SANTO, IL SILENZIO DI UNA PROCESSIONE SENZA TEMPO…QUANDO NON C’ERA IL COVID-19

Oggi, Venerdì Santo, alle 9:30 è prevista la traslazione del venerato simulacro della Vergine Addolorata. Dalle ore 16:00, in tutte le parrocchie, la celebrazione ultime Sette Parole e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Alle 19:00 processione delle sacre effigi dei Misteri con il Cristo Morto e la Vergine Addolorata accompagnata dal Miserere e dai canti della Passione.

La processione del Venerdì Santo di San Nicandro in cui si celebra la religiosità più sentita dell’anima lascia senza parole. Un susseguirsi di emozioni al passaggio dei vari simulacri del Cristo nei vari momenti della sua passione e morte. Un silenzio che arriva dentro e che accarezza il cuore, un momento di doIore che si trasforma in intensa voglia di credere, una spiritualità che pervade l’atmosfera della sera. Nessuno apre bocca se non per pregare. Nessuno che viene distratto da chi assiste ai bordi della lunghissima processione, ognuno con il proprio “io” quasi a voler dialogare con sè stesso e, magari, rivedere il percorso della propria vita con i dolori che non si dimenticano mai ricordando qualcuno che non c’è più, con la leggerezza di un sentimento che assomiglia tanto alla generosità verso il prossimo e alla fiducia verso chi ti accompagna ogni giorno. La penombra della sera e la luce soffusa dei lampioni creano un’atmosfera che sembra irreale confusa in quel silenzio che è musica che si ascolta e che non ha parole perché ognuno possa interpretare quelle note come il suo cuore e la sua anima vuole. Un mistero che ognuno lo vive nella sua intimità all’ombra dei suoi ricordi più dolorosi.

Poi, quando anche gli ultimi fedeli che seguono la processione sono passati, si torna alla quotidianità di sempre con una voglia di credere di più. Tutta colpa di quel silenzio che è entrato nei meandri più inaccessibili della nostra mente e che ha svegliato quella parte della nostra coscienza più restia a credere negli altri, a credere che il mondo è colui che ti sta vicino anche se straniero. Sarebbe forse il caso di pensare a questo silenzio almeno una volta al giorno e chissà, forse aiuterebbe tutti a capire quello che ogni giorno si dimentica.

SAN NICANDRO, MIGLIORA LA PERCENTUALE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

La buona notizia, anche in tempo di Covid-19, è che la percentuale della raccolta differenziata a San Nicandro Garganico è migliorata. Infatti, rispetto ai mesi precedenti, si è passati dal 53 al 55 per cento del mese di marzo. Un aumento che certamente continuerà in quanto, in questo momento storico, la raccolta è più facilmente controllabile e diminuisce la possibilità di non ottemperare a precisi obblighi di conferimento. A questo si aggiunge che c’è stata una stretta da parte dell’amministrazione comunale e di controllo del Comando locale dei Carabinieri Forestali.

IL SEGRETARIO UDC DI SAN NICANDRO ALLA CITTADINANZA

In qualità di Segretario cittadino dell’Udc di San Nicandro Garganico mi sento in dovere di augurare una buona e santa Pasqua a tutti i cittadini, anche se stiamo attraversando un momento storico alquanto delicato, nella speranza che la resurrezione di Gesù faccia terminare questa maledetta pandemia.

Un augurio particolare a tutti i medici, infermieri, operatori sanitari, tutte le forze dell’ordine, a tutti i colleghi operatori ecologici, a tutte le associazioni nessuna esclusa e a tutta l’amministrazione comunale e ai dipendenti comunali, alle piccole e gradi attività commerciali che in questo periodo si stanno prodigando per fare fronte all’attuale emergenza.

Ringrazio tutti coloro che continuano a lavorare per il bene della comunità, che pongono l’altruismo e la volontà di aiutare il prossimo prima di ogni altra cosa, perfino prima della paura, pur sacrificando il tempo da trascorrere con i propri cari in un periodo difficile e cruciale come questo.

Quest’anno la Pasqua mancherà di tutte le cose che abbiamo sempre dato per scontate: la convivialità, gli affetti, la gioia dei festeggiamenti, le tavolate in famiglia. Ma adesso, più che mai, dobbiamo impegnarci per riscrivere le pagine di questa drammatica storia.

Rimaniamo a casa oggi per uscire nel domani più prossimo. Vi rinnovo i miei più sentiti auguri.

Michele Gaggiano