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APRICENA APRE ALLA “DEMOCRAZIA DIRETTA”: DIRITTO DI VOTO AI RAGAZZI DAI 16 ANNI IN SU

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Era il 20 ottobre del 2023, quando Alfonso Masselli (in foto, nel riquadro), responsabile delle relazioni esterne del noto gruppo industriale Stilmarmo di Apricena, lanciò il format «Tu Conti di Più» con l’obiettivo di introdurre, nella seconda capitale italiana del marmo e della pietra, l’innovativo strumento del “bilancio partecipativo”.

«Apricena è un piccolo comune che veste una taglia “extra large”: rappresenta, infatti, il secondo bacino estrattivo d’Italia e, secondo una recente tesi di laurea, addirittura d’Europa. Non può, dunque, permettersi di non essere al passo con i tempi» dichiarava, oltre un anno fa, Masselli.

Ed iniziò “in solitaria” un lungo percorso divulgativo, che animò anche la campagna elettorale delle amministrative dello scorso giugno.

Antonio Potenza, rieletto Sindaco di Apricena, lo nominò «suo stretto collaboratore».

Come nasce il format “Tu Conti di Più”?

«Dalla semplice considerazione che compito delle aziende non è solo quello di produrre profitto, ma anche di far crescere il territorio che le ospita, stimolando la politica locale».

In che modo?

«Con proposte molto innovative di interesse collettivo. Ed è il caso del “bilancio partecipativo”, l’ultima spiaggia per sconfiggere o, quanto meno, ridurre la piaga sociale dell’astensionismo e della disaffezione alla politica, dilaganti un po’ ovunque. Con questo strumento, già sperimentato con successo all’estero ma anche in altre realtà italiane (grandi, medie e piccole), i cittadini partecipano “da protagonisti” alla gestione amministrativa della propria città, decidendo direttamente come destinare una parte delle risorse del bilancio comunale attraverso un percorso, per l’appunto, “partecipativo”. Avranno, cioè, la possibilità di formulare proposte, di votarle e di vederle realizzate. Le decisioni dei cittadini diventeranno, in tal modo, investimenti reali, da vedere e toccare con mano. E sarà per loro anche l’occasione per conoscere da vicino come sono spese le risorse pubbliche e quali sono i vincoli per poter fare le cose».

Ma i cittadini avranno le competenze per decidere in autonomia?

«Gli uffici tecnici del Comune saranno a disposizione dei cittadini nelle scelte e nell’analisi di fattibilità dei progetti in termini economici e sui tempi, secondo le procedure dettate dalla legge. Una volta definiti e resi pubblici i progetti, questi potranno essere votati dai cittadini nei diversi punti che verranno individuati, oltre che attraverso una piattaforma web. Saranno scelti i progetti più votati fino ad esaurimento dei capitoli di spesa all’uopo stanziati. Approvati i progetti, la palla passerà all’amministrazione comunale, che dovrà soltanto realizzarli. In questi giorni, tanti cittadini mi hanno contattato per sapere dove e quando poter formulare le loro proposte. L’entusiasmo c’è».

Voteranno anche i ragazzi?

«Sì, dai sedici anni in su. Questo è il dettaglio più bello e innovativo del regolamento sul bilancio partecipativo votato all’unanimità lo scorso 23 dicembre dal Consiglio comunale di Apricena. Attenzione, all’unanimità, cosa che non mi risulta sia avvenuta in altri comuni italiani o, comunque, in tutti quei comuni (attualmente una quarantina) che si sono dotati del bilancio partecipativo».

Missione compiuta, dunque?

«No, adesso dobbiamo attuarlo e l’Amministrazione Potenza lo farà in via sperimentale già nel 2025, con un primo stanziamento, nel bilancio di previsione, di 50 mila euro. Budget destinato a salire, anche attingendo ai fondi di compensazione ambientale. Ma non finisce qui. L’obiettivo ultimo è quello di esportare la nostra esperienza negli altri comuni della provincia di Foggia, che attualmente non mi risulta abbiano attivo lo strumento di “democrazia diretta” del bilancio partecipativo, da non confondersi con quello – più blando – del bilancio partecipato. Proporrò al Sindaco di Apricena, Antonio Potenza, il progetto laboratoriale “e-democracy”, al fine di incoraggiare, con l’utilizzo delle tecnologie, la diffusione della cultura della democrazia partecipativa in tutta la nostra provincia».

UN PERCORSO DI GUSTO A VIESTE: LE VIE DEL VINO

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Il 27 dicembre 2024, Vieste si trasforma in un’esperienza enogastronomica unica!

Dalle 19:00, lasciati conquistare dal fascino di Via Madonna della Libera e Viale XXIV Maggio che si uniscono per dar vita a un imperdibile percorso di sapori: Wine Corners con una selezione di vini rossi e rosati , Street Food e tanta musica dal vivo per rendere magica la tua serata.

INAUGURATA LA SEDE DELLA FONDAZIONE MOSÈ LA CAVA A FOGGIA

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Un laboratorio di sperimentazione nel segno di Mosè, una casa-studio, un luogo degli affetti, uno spazio intimo e al tempo stesso aperto a chiunque vorrà conoscere o incontrare la sua arte.

Un laboratorio di sperimentazione nel segno di Mosè, una casa-studio, un luogo degli affetti, uno spazio intimo e al tempo stesso aperto a chiunque vorrà conoscere o incontrare la sua arte. È tutto questo la sede della Fondazione Mosè La Cava inaugurata venerdì 20 dicembre, in Vico Teatro 15 a Foggia, con l’evento “Le Terre di Mosè” che ha visto la partecipazione del papà dell’artista, del direttivo e di una nutrita comunità di amici, artisti del territorio e tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato.

Il direttivo della Fondazione, composto da Marco La Cava, Paolo Lops, Gemma Pittari, Giuseppe Santoro, Paolo Grenzi e Gianni Finizio, ha recuperato l’eredità fisica, materiale e storica lasciata dall’artista lucerino (scomparso prematuramente il 13 aprile 2021), che aveva viaggiato molto e vissuto in diverse città.

Salendo una scaletta bianca e ripida nel centro storico di Foggia, in un palazzo del ‘600 vicino al Teatro “U. Giordano”, si accede a quella che sarebbe stata la casa ideale di Mosè, come racconta chi lo ha conosciuto bene, perché Mosè amava l’antico, amava le cose che avevano una memoria.

Nei due vani, all’interno, tutto parla di lui: il suo tavolo di lavoro, il computer, la macchinetta del caffè, le bobine di cotone, la sua matita; una vetrinetta con tutto il suo armamentario che è un vero e proprio scrigno di ricordi; le copie di “Sceein”, il primo giornale su scala nazionale disegnato e colorato completamente a mano, pubblicità comprese. E poi un macchinario per stampare su qualsiasi superficie, anche su formelle in affresco,

una sorta di stampante riadattata che ricorda “l’ingegno ardimentoso” di Mosè.

«Tutti questi oggetti ci ricordano di quando andavamo a casa sua e ci risolveva ogni tipo di problema» ha raccontato il presidente della Fondazione Paolo Lops, che ha aggiunto: «Avere una sede è importantissimo, significa avere uno spazio dove poterci incontrare e per questo ringraziamo la famiglia Grenzi, che ci ospita. Questa casa-studio nasce con l’idea di riproporre quella che era la casa di Mosè, un punto di incontro, di condivisione, per progettare ed esporre. Non è una galleria né un museo, è il luogo in cui continuare a produrre quello che lui ha progettato e, contemporaneamente, creare sinergie con tutti gli artisti che lo hanno conosciuto».

«In questo spazio abita un po’ il suo spirito, è un luogo degli affetti, una specie di grande contenitore culturale che conserva la memoria di Mosè, affinché la sua arte non sia solo un ricordo per gli amici ma diventi un vero e proprio propulsore di nuove e interessanti attività», ha evidenziato Francesca Di Gioia, professoressa e critica d’arte, che ha sottolineato l’importanza di tenere viva la memoria. Questa sarà, infatti, una delle principali finalità della Fondazione che sta creando un archivio di tutte le opere di Mosè.

Nel corso della serata è stato, inoltre, possibile riprodurre una sorta di stampa fatta a mano con un timbro in legno realizzato dall’artista. Una delle cose che aveva progettato inseguendo il sogno degli antichi, hanno spiegato gli amici.

La sede della Fondazione ospiterà eventi, sicuramente sarà organizzata una retrospettiva con tutte le opere che si sta cercando di censire, autenticare e catalogare e poi si darà spazio anche ai diversi aspetti progettuali e creativi di Mosè, come il design e la videoarte.

«Si potrebbe pensare di fare un evento sul “no” che non ha mai detto Mosè», ha aggiunto Paolo Lops, ricordando l’estrema disponibilità che caratterizzava l’artista.

La sede della Fondazione apre su prenotazione, per informazioni contattare il numero 338.8570278.

La Fondazione Mosè La Cava

Nata a luglio 2022, la Fondazione ha l’obiettivo di mettere in campo quello che Mosè – artista, restauratore, designer che si è occupato anche di scultura, incisioni, scenografia e tecniche multimediali, fino alla costruzione di strumenti musicali medievali – aveva in mente di fare, dando così continuità al suo progetto, alla sua idea di arte.

Lavorare sulla memoria per proiettare l’immagine di Mosè nel futuro, per permettere a tutti, soprattutto ai più giovani, di scoprirlo o riscoprirlo. Per fare questo la Fondazione fa appello a tutti gli amici e i collezionisti che possiedono le sue opere, per censirle, autenticarle e catalogarle; allo stesso tempo metterà in campo laboratori rivolti a bambini e ragazzi in età scolare, per creare occasioni di promozione della cultura artistica e lavorare con le nuove leve, come Mosè amava fare.

RINVIATO AL 5 E 6 GENNAIO IL PRESEPE VIVENTE DI DELICETO

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A  causa delle avverse condizioni meteo, lo svolgimento del Presepe Vivente di Deliceto nel Santuario della Consolazione è stato rinviato al 5 e al 6 gennaio 2025.

Il 5 e il 6 gennaio, il Presepe Vivente potrà essere visitato dalle 17.30 alle 21.30.

Saranno oltre 40 i figuranti che trasformeranno il Santuario della Consolazione di Deliceto in una piccola Betlemme, dando vita anche quest’anno a una spettacolare edizione del Presepe Vivente. Nella Grotta del Beato Felice da Corsano, scavata proprio sotto l’antico convento, ci sarà la capanna del bambino Gesù, con la Sacra Famiglia, il bue e l’asinello. Saranno molte le scene ricostruite, con le diverse botteghe, la taverna, le sarte, gli artigiani, i pastori, le massaie e tanto altro ancora. Per l’occasione, saranno i viali alberati del Santuario a ospitare anche i mercatini di Natale.

SAN NICANDRO GARGANICO. GLI EVENTI DEL NATALE 2024 DI OGGI

Gli eventi di “Aspettando Natale 2024” del 26 dicembre:

In giro per la città “E…speranza & Babbo Natale in tour”

Ore 17:00 – 22:30 – Presepe Vivente Terra Vecchia

Ore 17:00 – Apertura casette mercatini di Natale

Ore 18:00 – Apertura locanda gastronomica

Ore 19:30 – Chiesa del Carmine: Musical dei ragazzi “Natale in…canto”

I CONSIGLIERI COMUNALI DI CARPINO, ISCHITELLA, PESCHICI, RODI E VICO: “INTERVENTI SSV DEL GARGANO”

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I consiglieri comunali di Carpino, Ischitella, Peschici, Rodi e Vico chiedono interventi per la Strada scorrimento veloce del Gargano

Con questa nota – dichiarano i Consiglieri – intendiamo denunciare una situazione divenuta ormai insostenibile sulla SSV del Gargano. L’attraversamento incontrollato di cinghiali lungo questa arteria non è solo un problema, è una piaga che sta seminando vittime e provocando danni gravissimi.

Incidenti frequenti, molti dei quali mortali, si verificano in un silenzio istituzionale che non può più essere tollerato. La SSV è un’arteria fondamentale per il territorio, percorsa quotidianamente da centinaia di cittadini per motivi di lavoro, per raggiungere il casello autostradale o i principali centri urbani.

Tuttavia, la percorrenza della strada è resa estremamente pericolosa, non solo per la presenza di cinghiali ma anche per le sue condizioni strutturali inaccettabili. Il manto stradale è disseminato di avvallamenti che, durante le piogge, favoriscono il pericolosissimo effetto di aquaplaning. In questo contesto, va sottolineato che la maggior parte degli utenti della SSV non può fare affidamento sui trasporti pubblici, che nella nostra area sono notoriamente carenti o del tutto inesistenti.

 Questo obbliga la popolazione a utilizzare mezzi privati su strade pericolose, trasformando ogni spostamento in una roulette russa. È paradossale e scandaloso che a fronte di questa emergenza nulla sia stato fatto.

 Quanti altri incidenti, quante altre vite spezzate, saranno necessarie prima che le istituzioni si decidano ad agire? Con estrema determinazione, esigiamo immediatamente:

a) l’installazione urgente di barriere protettive o altre soluzioni tecniche per impedire l’accesso dei cinghiali lungo i tratti critici della SSV;

b) interventi strutturali per la messa in sicurezza della strada, eliminando gli avvallamenti e migliorando il drenaggio per prevenire l’aquaplaning;

c) un piano straordinario per il controllo della fauna selvatica, che preveda il monitoraggio costante e misure di contenimento concrete;

d) una revisione e un potenziamento dei trasporti pubblici locali, oggi inesistenti, affinché la popolazione possa disporre di alternative valide e sicure alla mobilità privata;

e) l’apertura della caccia ai cinghiali per tutto l’anno solare, considerata l’elevata velocità con cui questi animali si riproducono, con il coinvolgimento attivo del Parco Nazionale del Gargano per la gestione sostenibile e responsabile della fauna selvatica. Non possiamo accettare che questa situazione venga ignorata ulteriormente.

Ogni giorno di inerzia aumenta il rischio di nuove tragedie, e noi non resteremo in silenzio. In caso di ulteriori incidenti legati all’assenza di interventi, non esiteremo a richiedere l’apertura di indagini formali per verificare eventuali responsabilità istituzionali per omissione di atti dovuti. Questa non è solo una richiesta, è una pretesa di giustizia, sicurezza e dignità per i cittadini che rappresentiamo. Auspichiamo una pronta risposta e siamo disponibili a collaborare con tutte le istituzioni coinvolte per trovare soluzioni tempestive ed efficaci.

I CONSIGLIERI COMUNALI

Carpino – Rocco Ruo, Giuseppe Gentile, Michele Trombetta

Ischitella – Pietro Colecchia, Michele Datri

Peschici – Francesco Tavaglione, Michele Trocano

Rodi Garganico – Michele Azzellino

Vico del Gargano – Michele Sementino, Daniele Cusmai

COSA RENDE UN AMORE DAVVERO ETERNO: LA PREMURA

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Farsi carico dell’altro. Con cura, sollecitudine, delicatezza. Una terapia naturale contro il narcisismo e l’indifferenza

IMPORTANZA DELLA PREMURA

Alla fine, quando il tempo spegne la passione, quando il desiderio si eclissa, quando l’abitudine ha scavato nel corpo e nel cuore come una goccia d’acqua, del vero amore, questo sì destinato a durare in eterno, non resta che una cosa: la premura. Il farsi carico dell’altro, con cura, sollecitudine, delicatezza. E continuità.

La premura è stata rimossa dalla civiltà dell’Io, che tende a mettere sempre e solo se stessi al centro dell’universo, lasciando agli altri spazi marginali dei nostri sentimenti e del nostro tempo. E invece si tratta di una tipica virtù dialogica, motore di una relazione che può riguardare due singole persone o anche il rapporto tra un leader e il suo popolo.Un uomo politico sprovvisto della premura, per esempio, sarà sempre portato a tradire i suoi elettori, a ignorarli fino al momento del voto, quando avrà bisogno di loro. Un politico premuroso invece allarga l’orizzonte dei suoi fini a ciò che viene definito il bene comune, qualcosa che sta prima del nostro interesse individuale.

L’esercizio della premura è una ricerca, quasi ossessiva, di un equilibrio tra ciò che dobbiamo fare, e la relativa azione, e ciò che dobbiamo solo recepire e ascoltare, in attesa di tempi maturi. Un genitore troppo premuroso, inquinato dallo zelo e da un amore viscerale ed egoistico, rischia di fare danni ai propri figli, di renderli insicuri e poco indipendenti. La premura non è invadente, non scivola sul rito dell’ossequio, impone una pausa di riflessione e perfino di meditazione. Ancora una volta, l’eccesso può fare danni. Un uomo troppo premuroso nei confronti della propria donna scade nel formalismo, in quella educazione fatta di simboli e di atteggiamenti, ma poverissima di sostanza. E prima o poi paga pegno, con la perdita di autorevolezza.

Gli antichi romani conoscevano benissimo la linea di demarcazione, il confine, che la premura non deve mai attraversare. Lo storico Svetonio attribuì all’imperatore Augusto l’antico motto ‘Festina lente’, un apparente ossimoro, il giusto dosaggio, in realtà, nel bilanciamento dei nostri comportamenti. Riusciamo a essere efficaci con le nostre premure, quando mescoliamo la fermezza con la cautela, la convinzione di un’idea, magari di un aiuto, da portare avanti, con la delicatezza nel proporla, senza forzature.

La premura è un gioco di sentimenti. Una lenta ma emozionante navigazione nel cuore delle persone, nel tentativo di attraversarlo senza scosse e in profondità. E in questo approccio, è una virtù che cura il micidiale morbo dell’indifferenza abbinata al narcisismo. Gli altri ci sono, ci aspettano e hanno bisogno di noi. Ma non per questo dobbiamo assalirli, o andare a caccia dello scalpo della loro volontà. (nonsprecare)

10 APRILE 1731: LA PRIMA VOLTA DI FOGGIA SU UN GIORNALE

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Quando comparve Foggia, per la prima volta, sui giornali? È un interrogativo che mi ha sempre appassionato, come giornalista che si sforza di raccontare il presente e il passato della città. Non è facile rispondere in modo certo, ma la crescente disponibilità di «big data» in rete rende la cosa più fattibile.

Se non proprio la prima, la citazione comparsa sul Kentish Post or Canterbury News Letter il 10 aprile del 1731 è senz’altro una delle più antiche. Pubblicando il testo di una «lettera» da Napoli (allora i giornali si realizzavano così: raccogliendo e pubblicando lettere provenienti dai luoghi più disparati, da cui deriva anche il termine «newsletter») il bisettimanale riferì del terremoto che aveva sconvolto il capoluogo dauno il 20 marzo, e che venne percepito in modo drammatico anche nella città partenopea, suscitando panico tra la popolazione.

Ma ecco cosa scrisse il Kentish Post, tradotto dall’inglese: «Estratto di una Lettera da Napoli, 23 marzo. Vento da est e nessun arrivo. Non si vede altro che devozione, essendo la Settimana Santa; un sentimento accresciuto dalla costernazione in cui si è trovata questa città il giorno 20 del mese, a causa di un terremoto avvertito qui intorno alle quattro del mattino. È durato ben tre minuti, allarmando l’intera città; molte persone sono corse fuori dalle loro case verso spazi aperti, e coloro che ne avevano la possibilità sono rimasti all’aperto in tende per la notte successiva e per quelle seguenti.

Non ci sono state repliche né danni nei dintorni (di Napoli, n.d.r.); tuttavia, Foggia, una città in Puglia, a circa 100 miglia di distanza, è stata distrutta per due terzi, e quasi 2000 persone sono rimaste sepolte sotto le macerie. Ascoli e alcune altre città nelle vicinanze hanno subito gravi danni. La città di Ariano non ha subito danni.»

Il fatto suscitò l’attenzione di diversi giornali inglesi. Ne parlarono, oltre al Kentish Post, anche altri giornali britannici dell’epoca, qualche giorno dopo: il Caledonian Mercury, scozzese, il Gloucester Journal e il Newcastle Courant. Non c’è particolarmente da rallegrarsi, nel finire all’attenzione della stampa internazionale per un fatto così tragico, ma l’informazione funziona così. Nella foto d’apertura, la testata del numero del Kentish Post di cui abbiamo parlato.

Geppe Inserra

BUON NATALE

La redazione di Civico 93 augura ai suoi lettori un santo e sereno Natale.

FOGGIA, “NATALE DEL FINANZIERE”

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Come da tradizione, nei giorni scorsi il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia – con il patrocinio del “Fondo Assistenza per i Finanzieri” – ha organizzato, presso la Caserma “M.A.V.M. Cap. Antonio Smalto”, un momento conviviale con tutto il personale e i relativi familiari per lo scambio degli auguri in prossimità delle festività natalizie.

La serata – dedicata, in particolare, ai più piccoli – è stata allietata da un bellissimo spettacolo di magia e animazione tenuto da un prestigiatore che, con i suoi giochi di prestigio, è riuscito a intrattenere e divertire tutta la platea.

Il momento conviviale si è concluso con gli auguri di un sereno Natale e felice Anno Nuovo rivolto a tutti i presenti, oltre che con un sentito ringraziamento da parte del Comandante Provinciale alle Fiamme Gialle in servizio per l’impegno profuso durante l’intero 2024 e a quelle in congedo per la loro costante vicinanza al Corpo.

SAN NICANDRO GARGANICO. GLI EVENTI DEL NATALE 2024 DI OGGI

Gli eventi di “Aspettando Natale 2024” del 24 dicembre:

In giro per la città “E…speranza & Babbo Natale in tour”

Ore 6:30 – Chiesa Madre: chiusura della novena della vigilia di Natale e arrivo degli zampognari. Al termine, momento di festa sotto il campanile.

Ore 11:00 – Piazza 4 Novembre “Il nostro Natale solidale” Associazione Sannicandro…in moto – Parrocchia Santa Maria delle Grazie.

A ORSARA UN CONVENTO OSPITA LA CASA DELLA BEFANA

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Giovedì 26 dicembre a Orsara sarà inaugurata “La casa della Befana”. Quest’anno, il regno incantato della simpatica vecchina sarà allestito in una location molto suggestiva, quella offerta dal Convento di Largo San Domenico. Ed è qui che bambini e adulti potranno immergersi in un percorso ricco di colori, musica, animazioni, con la galleria dei selfie, l’angolo relax e perfino una sala cinema. La casa della Befana sarà aperta il 26 e il 30 dicembre, poi il 4 gennaio, quando proprio la protagonista arriverà a bordo della sua scopa e con i suoi sacchi sulle spalle, e ancora il 5 e il 6 gennaio. Gli orari d’ingresso nella casa sono i seguenti: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18 alle 20.30.

PROVINCIA, PASSA IL BILANCIO DI PREVISIONE NONOSTANTE LE ASSENZE DELLA MAGGIORANZA

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Soltanto in seconda convocazione viene varato il bilancio di previsione 2025 – 2027. L’esito della votazione è stato: quattro voti favorevoli e un astenuto. La presenza di un terzo dei componenti è stata validata da quattro voti favorevoli ed una astensione, quella dell’unica opposizione presente in aula. Tante le assenze del PD e di CON.

Viene chiesto un chiarimento politico che si concreterà certamente dopo le festività natalizie.

AMIANTO NELL’ISTITUTO POLIGRAFICO DI FOGGIA: INAIL E INPS CONDANNATE A RISARCIRE MALATTIA PROFESSIONALE

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 La Corte d’Appello di Roma ha confermato la condanna dell’INAIL all’indennizzo del danno di 15mila euro per malattia professionale, placche pleuriche, dovuta all’esposizione all’amianto del Sig. O.G., 63 anni, per 18 anni impiegato nello stabilimento del Poligrafico dello Stato di Foggia, e ha condannato l’INPS ad adeguare la sua posizione lavorativa. L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, nel periodo della sua attività professionale, dal 1982 al 2002, era un ente pubblico economico, sottoposto alla vigilanza del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, poi privatizzato. Il Sig. O.G. ha iniziato a lavorare a 20 anni, assunto come “Perito Chimico Cartaio” dalla Cartiera di Foggia che in quel periodo aveva circa 1400 dipendenti e produceva carta per usi dello Stato. La materia prima era costituita da cellulosa di paglia (proveniente da residui del grano del Tavoliere) che veniva trattata, sminuzzata, riscaldata, additivata con sostanze chimiche, e una delle materie prime indispensabili al suo trattamento e anche dello sbiancamento della carta era il cloro, che veniva prodotto in loco con il metodo delle celle elettrolitiche e con utilizzo di un separatore a base di amianto.

Il diaframma di amianto che separava le celle elettrolitiche era costituito da contenitori cilindrici riempiti di pasta di amianto. L’operazione di apertura sacchi, mescola, riempimento cilindri si svolgeva all’interno dello stesso ambiente delle celle, rendendo gli ambienti fortemente polverosi poichè privi di sistemi di aspirazione delle polveri. In tale ambiente il Sig. O.G. si è occupato di analisi di laboratorio e trattamenti termici che richiedevano il contatto continuo con materiali contenenti la fibra killer, come i guanti protettivi e caldaie, tubi, valvole, tutti in amianto.

L’uomo ha finalmente ottenuto giustizia grazie al ricorso dell’Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto, che sottolinea: “la Corte ha fatto valere il riconoscimento amianto sulla base degli atti di indirizzo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, che hanno accertato una esposizione dei lavoratori fino all’inizio delle bonifiche”.

L’Osservatorio Nazionale Amianto è impegnato nella tutela delle vittime, dei loro familiari e dei lavoratori esposti tramite il sito www.osservatorioamianto.it, o il numero verde 800 034 294.

IL PRESEPE VIVENTE DI DELICETO NEL SANTUARIO DELLA CONSOLAZIONE E CONCERTO GOSPEL

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Saranno oltre 40 i figuranti che, giovedì 26 dicembre, dalle 17.30, trasformeranno il Santuario della Consolazione di Deliceto in una piccola Betlemme, dando vita anche quest’anno a una spettacolare edizione del Presepe Vivente. Nella Grotta del Beato Felice da Corsano, scavata proprio sotto l’antico convento, ci sarà la capanna del bambino Gesù, con la Sacra Famiglia, il bue e l’asinello. Saranno molte le scene ricostruite, con le diverse botteghe, la taverna, le sarte, gli artigiani, i pastori, le massaie e tanto altro ancora. Per l’occasione, saranno i viali alberati del Santuario a ospitare anche i mercatini di Natale.

Il 25 dicembre, alle 20.30, la Chiesa del Santissimo Salvatore accoglierà il concerto dei 12 elementi del The Bronx Gospel Choir, una formazione che nel periodo natalizio terrà pochissime date in Italia e, tra queste, oltre a Deliceto, il gruppo ha in agenda i concerti al Parco della Musica “Ennio Morricone” a Roma e nel Teatro di Ravenna. A Deliceto, si potrà assistere gratuitamente allo spettacolo che è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del NextGenerationEu.

NATALE CON LA VESPA. Martedì 24 dicembre, Babbo Natale e gli Elfi arriveranno in Vespa nel Piazzale Belvedere. Il “Natale Vespa Village”, a cura del Vespa Club di Deliceto, aprirà i battenti alle 9.30. Il più famoso veicolo motorizzato su due ruote della storia farà bella mostra di sé, con una bella parata di esemplari. Alle 11.15 è previsto lo spettacolo “Lorelfo e il Natale salvato”. Alle 12.30, Babbo Natale in Vespa e i suoi elfi consegneranno i regali ai bambini.

COME EVITARE GLI SPRECHI A NATALE E CAPODANNO

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Pranzi e cene a ripetizione. Tutti i giorni. Le settimane di Natale e di fine anno sono anche quelle più abbondanti, in tutti i sensi, a tavola. Ci diamo molto da fare, giustamente, per menù prelibati, con buona cucina, e siamo impegnati in una raffica di appuntamenti con la tavola. Tutte occasioni ad altissimo rischio di sprechi, e non solo di cibo. Sprechi che potete evitare, trasformare in doni per chi non ha la fortuna di poter vivere feste natalizie accoglienti e generose e azzerare grazie a tante fantastiche ricette degli avanzi. Tutte cose che, una volta acquisite, diventeranno una buona abitudine per l’intero anno. E anche optando su regali fai da te.

Ecco un utile decalogo di utili suggerimenti per voi:

Prevenire. Non strafate nel carrello della spesa: considerate solo ciò che vi serve davvero e consultate le scadenze affinché vadano buttati meno prodotti possibili.

Donare. In Italia si sono diffuse iniziative di recupero e ridistribuzione di prodotti alimentari dal settore della distribuzione e/o ristorazione, in cooperazione con strutture non-profit o servizi sociali. Cercate quelle attive nella vostra città e contattatele per verificare se potete destinarle gli alimenti ancora confezionati, o se potete sostenerle economicamente.

Differenziata. La raccolta degli scarti alimentari, sia cotti che crudi, rappresenta un’abitudine quotidiana per milioni di italiani. Ma per potere trasformare tali avanzi in biogas (combustibile rinnovabile) e in compost (fertilizzante organico per i terreni) è necessario separare tali rifiuti in maniera pulita.

Organico. Possono essere raccolti tutti gli scarti di preparazione dei cibi, sia di tipo vegetale che animale. Potete inoltre raccogliere tutti gli scarti commestibili che avanzano dalle portate dei pasti. Fate raffreddare i cibi cotti fino a temperatura ambiente, per evitare che sciolgano i sacchetti compostabili.

Sacchetti. Utilizzate il sacchetto giusto. Dareste da mangiare la plastica al vostro animale domestico? Probabilmente no. La plastica è “indigesta” anche ai microorganismi che trasformano gli scarti alimentari in compost, pertanto è necessario che per i secchielli sottolavello vengano utilizzati solamente sacchetti in carta o bioplastica certificata ai sensi della Norma EN 13432.

Lavaggi. Per chi non vuole lavare dopo un pasto pantagruelico, esistono in commercio stoviglie (piatti, bicchieri, posate) in materiale compostabile certificato (ai sensi della Norma EN 13432). Tali stoviglie possono essere trasformate in compost, in impianti industriali, senza costituire rifiuti da smaltire. Prima di raccogliere tali manufatti insieme all’umido verificate con il gestore o l’Azienda di raccolta se tale percorso è fattibile nel vostro Comune.

Calendario. Attenzione al calendario di raccolta. Natale è un momento di festa e di ferie anche per gli operatori che raccolgono e avviano a recupero i vostri rifiuti. Se nel vostro Comune è attiva la raccolta porta a porta, consultate bene il calendario, perché nei giorni di Natale e Capodanno è possibile che vengano modificati o soppressi i passaggi.

L’albero. Se avete acquistato un albero ceduo (senza radici) potete avviarlo a recupero con la raccolta differenziata dello scarto verde del vostro Comune. Informatevi sulle corrette modalità di raccolta e verificate se potete conferirlo direttamente presso il Centro di Raccolta del vostro Comune. Potrà essere avviato a recupero in un impianto di compostaggio, restituendo energia alla terra sotto forma di compost, un concime organico.

Compost. Trasformare gli scarti organici in compost è uno dei modi per contribuire in modo significativo all’uso sostenibile delle risorse. Dal compostaggio nasce un fertilizzante naturale che restituisce sostanza organica alla terra.

Divertitevi. Riciclare non è solo un dovere, ma un’azione che fa del bene alla società e all’ambiente: vivete questo momento con entusiasmo.

Prevenire. Il fatto che pranzi e cene si susseguono un giorno dopo l’altro non è un buon motivo per fare un’unica spesa, accumulando prodotti che poi rischiate di non utilizzare e sprecare. Un supermercato aperto ci sarà sempre per un rifornimento extra improvviso.

Donare. La rete più organizzata è quella del Banco Alimentare, ma potete rivolgersi anche alle Caritas locali o alla parrocchia più vicina alla vostra abitazione. Fatelo prima che inizino i festeggiamenti, dopo potrebbe essere troppo tardi. (non sprecare)

IL SANSEVERESE MICHELE DE FILIPPO CONQUISTA IL TITOLO ITALIANO  PESI WELTER

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Il pugile di San Severo conquista il titolo italiano Pesi Welter battendo alla quarta ripresa  Andrea Fontana.

Questa la nota di Lidya Colangelo Sindaco di San Severo: £San Severo in festa! Il guantone tricolore  è della nostra città. A nome di tutta la città, mi congratulo con il nostro concittadino Michele De Filippo per aver conquistato il Titolo Italiano Pesi Welter proprio qui, al Palasport Comunale Falcone e Borsellino, circondato dall’affetto del nostro caloroso pubblico.

Michele, con cuore e straordinaria forza di volontà, hai portato in alto il nome di San Severo.

Grazie di cuore, Campione!”

SAN NICANDRO GARGANICO. GLI EVENTI DEL NATALE 2024 DI OGGI

Gli eventi di “Aspettando Natale 2024” del 23 dicembre:

In giro per la città “E…speranza & Babbo Natale in tour”

Ore 16:30 – Apertura casette mercatini di Natale

Ore 18:30 – Apertura “Locanda” gastronomica

Ore 19:30 – “Serata Italiana” a cura di Chic Gargano in Terra Vecchia

SAN GIOVANNI ROTONDO, GIIUBILEO 2025: UNA ESPERIENZA DI SPIRITUALITA’ E ACCOGLIENZA

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San Giovanni Rotondo si prepara a vivere un momento straordinario: il Giubileo 2025, un evento spirituale e culturale di portata mondiale che richiama milioni di fedeli nei luoghi simbolo della fede cattolica. Questo Anno Santo, celebrato ogni 25 anni, rappresenta un’occasione unica per immergersi in un cammino di riflessione, spiritualità e rinnovamento interiore.

Come ha sottolineato l’Assessore al Turismo e alla Cultura, Gennaro Tedesco, San Giovanni Rotondo, con il suo immenso patrimonio spirituale legato a San Pio da Pietrelcina, rappresenta una meta di assoluto rilievo per il pellegrinaggio e il turismo religioso.

San Giovanni Rotondo

Il Giubileo: un’opportunità per la comunità

Il Giubileo sarà l’opportunità per accogliere migliaia di visitatori con uno sguardo nuovo, capace di valorizzare il contesto spirituale, naturale e culturale del nostro territorio.

Il Giubileo non è solo un evento religioso, ma una straordinaria occasione di promozione territoriale. Entrare a far parte di questo progetto significa valorizzare il nostro patrimonio e creare una rete coesa tra cittadini, imprese e visitatori.

San Giovanni Rotondo, nel segno di San Pio, ha sempre accolto con spirito di comunità i grandi eventi del passato, e oggi, più che mai, è pronta a mostrare il meglio di sé. Partecipare al Giubileo significa non solo vivere un’esperienza unica, ma contribuire a scrivere una nuova pagina della nostra storia.

SSV DEL GARGANO: INCIDENTE STRADALE CAUSATO DA CINGHIALI

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Ancora cinghiali che hanno causato un incidente stradale avvenuta tra Cagnano Varano e San Nicandro Garganico. L’incidente è avvenuto sulla strada a scorrimento veloce del Gargano con un brando di cinghiali che impatta una macchina completamente distrutta con i due occupanti che fortunatamente si sono slavati.

Insomma un urto inevitabile e tantissimo spavento.