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DECRETO CINGOLANI, ECCO LE NUOVE REGOLE SUI CONSUMI ENERGETICI

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Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il decreto che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per la prossima stagione invernale come previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale.

Il periodo di accensione degli impianti è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio.

In presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati al decreto, purché per una durata giornaliera ridotta. Inoltre, i valori di temperatura dell’aria sono ridotti di 1 C.

Al fine di agevolare l’applicazione delle nuove disposizioni, Enea pubblicherà un vademecum con le indicazioni essenziali per impostare correttamente la temperatura di riscaldamento che gli amministratori di condominio potranno rendere disponibile ai condomini.

Sono previste delle esenzioni, in particolare non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO

Il Ministro della Transizione Ecologica

DECRETA

Articolo 1

(Speciali modalità di funzionamento degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas  naturale nella stagione invernale 2022-2023)

  1. Durante il periodo di funzionamento nella stagione invernale 2022-2023 i limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale, rispetto a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 4 del DPR n.74/2013, sono ridotti di 15 giorni per quanto  attiene il periodo di accensione e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione.
  2. La riduzione del periodo di accensione di cui al comma 1 è attuata posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio, in relazione alle date previste per le diverse zone climatiche. Pertanto, l’esercizio degli impianti termici indicati al comma 1 è  consentito con i seguenti limiti:

1) Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;

2) Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;

3) Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;

4) Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;

5) Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;

6) Zona F: nessuna limitazione.

 

  1. La durata giornaliera di attivazione degli impianti di cui al comma 1 non ubicati nella zona F è compresa tra le ore 5 e le ore 23 di ciascun giorno.
  2. Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 non si applicano:
  3. a) agli edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché alle strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici;
  4. b) alle sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non siano ubicate in stabili condominiali;
  5. c) agli edifici adibiti a scuole materne e asili nido;
  6. d) agli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili;
  7. e) agli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.
  8. Le limitazioni relative alla sola durata giornaliera di attivazione non si applicano nei seguenti casi:
  9. a) edifici adibiti a uffici e assimilabili, nonché edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili, limitatamente alle parti adibite a servizi senza interruzione giornaliera delle attività;
  10. b) impianti termici al servizio di uno o più edifici dotati di circuito primario, volti esclusivamente ad alimentare gli edifici di cui alle deroghe previste al comma 4, per la produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari, nonché al fine di mantenere la  temperatura dell’acqua nel circuito primario al valore necessario a garantire il  funzionamento dei circuiti secondari nei tempi previsti;
  11. c) impianti termici al servizio di più unità immobiliari residenziali e assimilate dotati di gruppo termoregolatore pilotato da una sonda di rilevamento della temperatura esterna con programmatore che consenta la regolazione almeno su due livelli della temperatura  ambiente nell’arco delle 24 ore; questi impianti possono essere condotti in esercizio  continuo purché il programmatore giornaliero venga tarato e sigillato per il  raggiungimento di una temperatura degli ambienti pari a 16°C + 2°C di tolleranza nelle  ore al di fuori della durata giornaliera di attivazione di cui al comma 2;

 

  1. d) edifici pubblici e privati che rispettino gli obblighi di utilizzo di impianti a fonti rinnovabili di cui all’Allegato 3, paragrafo 2, punto 1 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n.199 e che pertanto siano dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie
  2. Al di fuori dei periodi di cui al comma 2, in presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale di cui al  medesimo comma 2, prevedendo comunque una durata giornaliera non superiore alla metà di  quella consentita in via ordinaria.
  3. Durante il periodo di funzionamento nella stagione invernale 2022-2023 degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale, i valori di temperatura dell’aria indicati all’articolo 3, comma 1, del DPR n.74/2013 sono ridotti di 1°C.
  4. Al fine di agevolare l’attuazione di quanto previsto al comma 7, ENEA, entro 15 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, pubblica un vademecum contenente le indicazioni essenziali per una corretta impostazione della temperatura di riscaldamento, ivi incluse  indicazioni sulla regolazione della temperatura di mandata delle caldaie a gas, sulla gestione delle  valvole termostatiche e su modalità e tempi per garantire il necessario ricambio d’aria negli  ambienti climatizzati.
  5. Nel caso di edifici o unità immobiliari dotati di impianti termici, anche centralizzati, non provvisti di un sistema di regolazione che permetta la programmazione della temperatura in base alla scelta dei gradi centigradi, la riduzione di temperatura di cui al comma 7 è effettuata sulla  base delle indicazioni fornite dall’ENEA in una apposita sezione del vademecum di cui al comma  8.
  6. Nei condomini dotati di impianto centralizzato o di impianti autonomi, l’amministratore di condominio rende disponibile ai condomini il vademecum entro 10 giorni dalla sua pubblicazione.
  7. La riduzione disposta al comma 7 non si applica:
  8. a) agli edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili, ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché le strutture protette per l’assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici,  limitatamente alle zone riservate alla permanenza e al trattamento medico dei degenti o  degli ospiti;
  9. b) agli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili, le sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali non ubicate in stabili condominiali, per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe motivate ai limiti di  temperatura dell’aria di cui al DPR n.74/2013, basate su elementi oggettivi o esigenze  legate alla specifica destinazione d’uso;
  10. c) agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, motivate da esigenze tecnologiche o di produzione che richiedano temperature diverse dai valori  limite di cui al DPR n.74/2013 o dalla circostanza per cui l’energia termica per la  climatizzazione invernale degli ambienti derivi da sorgente non convenientemente  utilizzabile in altro modo;
  11. d) edifici pubblici e privati che rispettino gli obblighi di utilizzo di impianti a fonti rinnovabili di cui all’Allegato 3, paragrafo 2, punto 1 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n.199 e che pertanto siano dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie
  12. Fermo quanto previsto dal comma 11, lettera c), per la stagione invernale 2022-2023, per gli impianti di cui al comma 7, non si applica il comma 5 dell’articolo 3 del DPR n.74/2013.
  13. Per quanto non in contrasto con le disposizioni del presente decreto, si applicano le previsioni del DPR n.74/2013, in particolare le sanzioni a carico del responsabile dell’impianto, del terzo responsabile e del conduttore connesse con l’omesso controllo degli impianti di climatizzazione  di cui all’articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192.

Articolo 2

(Controlli)

  1. I controlli relativi al rispetto del presente decreto sono eseguiti dall’autorità competente di cui al punto 3 dell’allegato A al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 in occasione delle ispezioni effettuate ai sensi dell’articolo 9 del DPR n. 74/2013 o dalle autorità definite dalla corrispondente  legge regionale o delle province autonome, nel caso si sia usufruito della clausola di cedevolezza  di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, anche avvalendosi degli  organismi ivi previsti, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente.

Articolo 3

(Piano di emergenza)

  1. All’allegato 2, paragrafo 4.2.3, al DM 18 dicembre 2019, la lettera D) è sostituita dalla seguente:

“D) Definizione di nuove soglie di temperatura e/o orari e/o variazione dei periodi di accensione  per il riscaldamento e/o teleriscaldamento nel settore civile, effettuato con uso di gas.”.

Articolo 4

(Disposizioni finali)

  1. Il presente decreto entra in vigore alla data della sua pubblicazione sul sito internet del Ministero della transizione ecologica e della sua adozione è data notizia mediante pubblicazione di avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Roberto Cingolani

(startmag)

CARABINIERI: ORDINANZE CUSTODIA CAUTELARE A CARICO DI TRE PERSONE PER ESTORSIONE E SPACCIO DI DROGA

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Durante il pomeriggio del 29 settembre appena trascorso, i Carabinieri della Compagnia di San Severo hanno eseguito a carico di 3 persone un’ordinanza di applicazione di misura cautelare (2 misure di custodia cautelare in carcere e 1 un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria). Nello specifico tale provvedimento restrittivo è stato applicato nei confronti di due uomini e di una donna di San Severo, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di estorsione tentata e di cessione di sostanze stupefacenti. L’esecuzione dell’ordinanza in questione rappresenta il risultato di un intenso e scrupoloso lavoro di indagine portato avanti dagli investigatori dell’Arma, diretti e coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, i quali, a giugno scorso, appreso di un grave episodio intimidatorio posto in essere nei riguardi di alcuni soggetti residenti in San Paolo di Civitate, si adoperavano per approfondire tale vicenda, al fine di farne emergere cause e relative motivazioni. I Carabinieri riuscivano così a portare alla luce una proficua attività di cessione di sostanze stupefacenti attuata nei confronti di un acquirente minorenne, il quale – dopo aver contratto numerosi debiti con i soggetti colpiti da ordinanza – veniva minacciato dagli stessi ed aggredito altresì fisicamente al fine di recuperare la somma pretesa oltre che gli interessi maturati nel tempo contestati. In particolare, a fronte di un pagamento pattuito di 300 euro per l’acquisto di 40 grammi di hashish, da pagare a rate di 50 o 100 euro, gli indagati avrebbero richiesto il pagamento con gli interessi di ulteriori circa 400 euro complessivi, nonostante nel corso del tempo avessero verosimilmente già percepito 600 euro dalla vittima. Al relativo diniego, in una occasione, gli autori di tale azione criminale si recavano presso l’esercizio commerciale gestito dai genitori della vittima, minacciando di farlo saltare in aria; in un’altra occasione, invece, i tre soggetti si introducevano nell’abitazione degli stessi, arrivando addirittura a danneggiare anche il mobilio presente per il mancato pagamento della droga.

L’attività di indagine sviluppata dalla Compagnia CC di San Severo, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, ha restituito, almeno in parte, alla giovane vittima dei reati in questione, un senso di ritrovata serenità personale nonché di libertà. L’intervento dei Carabinieri e della Magistratura ha difatti permesso di assicurare alla giustizia i tre autori della condotta delittuosa, due dei quali venivano in particolare tradotti presso la Casa Circondariale di Foggia in regime di custodia cautelare in carcere.

I Carabinieri, con un accurato appello, invitano le vittime di analoghe azioni criminali non ancora denunciate a far emergere tali fatti, superando così ogni atteggiamento di timore o imbarazzo eventualmente derivante da proprie fragilità o debolezze.

Il procedimento in questione si trova nella fase delle indagini preliminari. È doveroso, pertanto precisare che, al momento, a carico degli indagati sono stati acquisiti unicamente granitici indizi di colpevolezza, ritenuti di tale gravità da legittimare l’applicazione delle misure cautelari in parola. La loro posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva

FINANZA: SEGNALATI NELL’ULTIMO MESE OLTRE 60 UTILIZZATORI DI SOSTANZE STUPEFACENTI

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Sono più di 60 gli interventi effettuati dalle unità cinofile del Comando Provinciale di Foggia della Guardia di Finanza nell’ultimo mese, con il sequestro di oltre mezzo chilo di sostanze stupefacenti, tra marijuana, hashish e cocaina.

L’intensificazione ha riguardato le principali vie di comunicazione dell’area garganica e del Tavoliere nonché quelle di accesso ai comuni a forte vocazione turistica quali Manfredonia, Vieste e Peschici.

I controlli sono stati indirizzati verso le autovetture in transito sulle strade statali e provinciali, ma anche sui passeggeri dei mezzi di trasporto pubblici, quali pullman e traghetti; incrementato anche il presidio alla stazione ferroviaria di Foggia, principale snodo ferroviario della provincia.

Il dispositivo di prevenzione attuato dalle fiamme gialle ha permesso di sottoporre a controllo centinaia di persone ed il fiuto dei cani antidroga ha consentito di rinvenire e sequestrare oltre 300 grammi di hashish, 30 grammi di marijuana, 50 grammi di cocaina e numerosi “spinelli” già pronti all’uso.

56 sono le violazioni amministrative contestate, con rapporto all’Autorità Prefettizia, per uso personale di sostanze stupefacenti, mentre nei casi riguardanti quantitativi più elevati o suddivisi in dosi i responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Determinante l’intervento delle unità cinofile anche nei due maxi sequestri da 26 e 20 chili di cocaina rinvenuti a bordo di autovetture provenienti dall’estero effettuati nelle scorse settimane e che hanno portato all’arresto di tre corrieri.

L’attività di servizio rientra nel presidio del territorio esercitato dai finanzieri del Comando Provinciale Foggia, anche con il supporto delle unità cinofile, volto alla prevenzione dalle condotte criminose più diffuse ed alla repressione delle fattispecie connotate da maggiore pericolosità sociale.

CARABINIERI INTENSIFICANO I CONTROLLI PER CONTRASTARE IL FENOMENO ILLEGALE DEI RIFIUTI

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L’azione preventiva e repressiva dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola è sempre costante e, dal mese di luglio, quando si è purtroppo registrato un incremento dei reati connessi allo sversamento illecito di rifiuti, i militari dell’Arma hanno iniziato numerosi controlli sul territorio, incrementando in particolare le perlustrazioni nelle campagne comprese tra le città di Cerignola, Stornara, Stornarella, Candela, Ascoli e Sant’Agata, comuni tutti ricadenti nell’area di competenza istituzionale della Compagnia Carabinieri di Cerignola. I risultati operativi sono stati così immediati, con contravvenzioni a più soggetti che abbandonavano in particolare tra i terreni i rifiuti solidi urbani. Pochi giorni fa, in particolare, la Stazione Carabinieri di Stornarella ha individuato un soggetto che, con il proprio camion, ha sversato delle macerie provenienti da lavori edili, precisamente afferenti un’attività di demolizione in atto. L’attività non è stata semplice poiché i  Carabinieri, una volta individuato il camion di interesse, che presupponevano trasportasse appunto rifiuti, lo hanno pedinato per tutto il tragitto per vedere dove effettivamente fosse diretto. Ad un certo punto, da lontano, tale mezzo è stato notato entrare in un terreno privato. Intuendo quanto potesse accadere da lì a poco, i militari lo hanno quindi inseguito sino all’interno di tale terreno, ma purtroppo, quando sono arrivati, era ormai troppo tardi. Il mezzo pesante in questione aveva ribaltato il cassone e sversato poi tutto il materiale di scarto nel terreno. Il conducente aveva con se una bolla che prevedeva il conferimento dei rifiuti in una discarica autorizzata pugliese.

Quest’ultimo è stato quindi deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Foggia che dovrà valutarne la relativa sua condotta. Ovviamente, a suo carico, verrà imposto il ripristino dello stato dei luoghi; attualmente sia il terreno utilizzato come discarica a “cielo aperto”, che il camion sono stati sequestrati penalmente dai Carabinieri. Sono infine tuttora in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali responsabilità di terze persone a titolo di concorso.

In ultima analisi va precisato che la posizione del soggetto denunciato dai Carabinieri è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

SAN NICANDRO, PROTOCOLLO DI INTESA CON ENEL PER UNA RETE DI RICARICA PER VEICOLI ELETTRICI

A San Nicandro Garganico l’amministrazione comunale ha approvato il protocollo d’intesa con l’Enel per la realizzazione di una rete di ricarica per i veicoli elettrici nel Comune. Infatti, la Commissione Europea ha inviato una comunicazione agli Stati Membri sollecitando interventi di riduzione delle emissioni nocive nell’atmosfera e di ammodernamento dei sistemi stradali urbani ed extra-urbani ed indicando la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica di veicoli elettrici sui territori nazionali come obiettivo prioritario e urgente nell’ottica di tutelare la salute e l’ambiente.

L’assenza di una infrastruttura per i combustibili alternativi e di specifiche tecniche comuni per l’interfaccia veicolo-infrastruttura è considerata un ostacolo notevole alla diffusione sul mercato dei combustibili alternativi e alla loro accettazione da parte dei consumatori;

L’elettricità è un combustibile pulito, idoneo in particolare a favorire la diffusione, negli agglomerati urbani, dei veicoli ad alimentazione elettrica, compresi quelli a due ruote, con vantaggi in termini di miglioramento della qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento acustico.

Un ulteriore servizio per i possessori di auto elettriche residente nel territorio comunale.

 

EMERGENZA SICUREZZA A FOGGIA, L’INTERVENTO DI DE LEONARDIS

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“La seconda rapina in pochi giorni ai danni di una farmacia in pieno centro a Foggia, pone ancora una volta l’accento sull’emergenza microcriminalità e, più in generale, dimostra lo stato di oggettivo e intollerabile degrado in cui sono costretti a vivere i foggiani.

Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, che prosegue: “Più volte, nel corso di questi mesi, ho sollecitato il Ministro degli Interni ad affrontare in maniera risolutiva il “dossier” Capitanata per quel che concerne l’emergenza criminalità. Le mancate risposte, in termini di potenziamento degli organici delle Forze dell’Ordine e dei mezzi a loro disposizione, sono purtroppo evidenti. Il ripristino della legalità, tuttavia, non può verificarsi se non si opera simultaneamente, ogni giorno, su due fronti paralleli. Perché se da un lato invochiamo una lotta senza sosta alla criminalità organizzata, dall’altro è di tutta evidenza che Foggia sia diventata una città dove anche ciò che non è lecito è ormai prassi consolidata. Dalla musica ad alto volume dei locali della movida oltre l’orario consentito, agli incendi dolosi e ai danneggiamenti che si verificano nel centro storico. Fino a scene grottesche alle quali assistiamo in piazza Cesare Battisti con auto in sosta davanti al Teatro Giordano, in una piazza che dovrebbe essere isola pedonale. Un andazzo intollerabile contro il quale, solo qualche giorno fa, si è mossa la Polizia Municipale con un intervento ‘spot’, caratterizzato da rimozioni forzate e multe, salvo poi ritrovarsi con le auto parcheggiate negli stessi punti già a tarda sera”.

“Evidente – conclude De Leonardis – che sia necessario un maggior pattugliamento da parte delle Forze dell’Ordine, tanto quanto una maggior presenza della Polizia Locale nelle strade della nostra città. Perché, purtroppo, illegalità, malcostume e criminalità non osservano turni, ma soffocano Foggia ventiquattr’ore su ventiquattro”.

BOLLETTE: SALE A 1MLD EURO A TAVOLA IL CONTO PER FAMIGLIE PUGLIESI

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Sono a rischio alimentare oltre 440mila famiglie in Puglia sono costrette a chiedere aiuto per mangiare e rappresentano la punta dell’iceberg delle difficoltà

Sale il conto della spesa a tavola ad 1 miliardo di euro in più a carico delle famiglie pugliesi durante l’anno a causa dell’esplosivo aumento dei costi energetici, trainato dalle bollette del gas. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia sulla base dei dati Istat sull’inflazione a settembre, che evidenziano un aumento del 11,5% per i beni alimentari.

Secondo l’analisi Coldiretti in cima alla classifica dei rincari con un +60,5% ci sono gli oli di semi, soprattutto quello di girasole, che risente della guerra in Ucraina che è uno dei principali produttori, mentre al secondo posto c’è il burro in crescita del 38,1% e al terzo la margarina (+26,5%). Seguono il riso con un +26,4%, spinto anche dal crollo della produzione nazionale a causa della siccità, e il latte uht (+24,5%), davanti a farina (+24,2%) e pasta (+21,6%) proprio nel momento in cui nelle campagne si registrano speculazioni sul prezzo del grano con forti e ingiustificati cali dei compensi riconosciuti agli agricoltori.  Ma, secondo Coldiretti, crescono del 18,4% e del 18,2% anche lo zucchero e i gelati, con la verdura fresca a chiudere la top ten degli aumenti a +16,7%, peraltro con un impatto pesante sui consumi di ortofrutta degli italiani.

INAUGURAZIONE DELL’IMPIANTO SPORTIVO DELL’ISTITUTO SCOLASTICO “FEDERICO II” DI APRICENA

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Si terrà martedì 11 ottobre, alle ore 12.00 in via Pozzo Salso n.41 ad Apricena, la cerimonia di inaugurazione dell’impianto sportivo a servizio dell’Istituto Scolastico “Federico II”.

I lavori di completamento dell’impianto sono stati realizzati dalla Provincia di Foggia, con un investimento di 380mila euro mediante fondi propri di bilancio.

Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno il presidente della Provincia, Nicola Gatta; il sindaco di Apricena, Antonio Potenza; la Dirigente dell’Ufficio Scolastico dell’Ambito Territoriale della provincia di Foggia, dott.ssa Maria Aida Tatiana Episcopo; la Dirigente Scolastica dell’Istituto Scolastico “Federico II”, prof.ssa Alessia Colio.

DELL’ERBA: “LA POLITICA SANITARIA PUGLIESE E’ DA OMICIDIO VOLONTARIO”

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Il consigliere regionale Paolo Dell’Erba torna ad evidenziare i gravi ritardi per le prestazioni sanitarie al Policlinico Riuniti, come per la risonanza magnetica o per la tac.

“Chi non può permettersi prestazioni sanitarie a pagamento rischia di fare una risonanza magnetica o una tac al Policlinico Riuniti di Foggia dopo 9 mesi con conseguenze gravissime. Si investono soldi in strutture e poi non siamo in grado di garantire gli esami fondamentali che possono accertare mali importanti come i tumori”.

Il consigliere regionale Paolo Dell’Erba si rivolge all’assessore regionale Palese e al governatore della Puglia Emiliano: “In questo periodo la gente ha difficoltà a mettere il piatto a tavola figuriamoci a pagare dalle 150 alle 200 euro per una risonanza. Altro che omicidio colposo, la politica di questa maggioranza è da omicidio volontario. Valuterò con gli altri consiglieri di questa bistrattata provincia se fare l’ennesima interrogazione consiliare che, purtroppo, fino ad oggi hanno prodotto solo false speranze dalle risposte dell’assessore di turno”.

AIUTIAMO L’ECONOMIA DI SAN NICANDRO

Una situazione che diventa sempre più problematica e disastrosa è quella rappresentata dall’economia di San Nicandro che, già sofferente, ora sta diventando un vero e proprio campanello d’allarme per le problematiche legate al caro prezzi di tutti i generi senza poi parlare delle pessime previsioni di aumenti di tutti i costi in genere dovuti alla situazione internazionale legata alla guerra in Ucraina. Tale emergenza ha ridotto notevolmente la capacità di spesa da parte delle famiglie.

Insomma la nostra economia deve essere aiutata e l’aiuto può essere dato dallo Stato centrale e dalla Regione (che sembra si stiano in parte attivando) ma anche dall’amministrazione comunale e da tutti i cittadini: l’amministrazione comunale con interventi che favoriscono le attività commerciali e artigianali e i cittadini con l’attivazione di una campagna di promozione del consumo locale proprio per sostenere le imprese del territorio.

Tutti siamo stati prima messi alla prova dal Covid-19 ed oggi con la guerra voluta da Putin ma ora occorre il lento ritorno alla normalità e un’aggregazione collettiva, ognuno per il proprio ruolo.

Il settore ristorazione di San Nicandro, già dalla fine dell’estate, comincia ad essere in crisi e non stanno certamente meglio gli altri settori economici. E’ una questione nazionale questa che, secondo le previsioni, si accentuerà ancora di più nella stagione invernale con il nuovo governo che ancora deve insediarsi a Palazzo Chigi mentre servono oggi i provvedimenti necessari.

Nel nostro piccolo, anche i sannicandresi devono riattivare l’economia con l’orgoglio di essere parte della stessa comunità. E l’unico modo per far rinascere la città è quello di acquisti negli esercizi commerciali di San Nicandro. Ma, mentre le Caritas locali sono sempre piene di gente bisognosa, occorre anche un piano di rilancio da parte dell’amministrazione (relativamente ai compiti propri) magari con misure certe, con regole precise all’insegna di una forte solidarietà.

Il tempo corre troppo veloce per aspettare decisioni a problemi immediati.

SAN NICANDRO, INAUGURATA LA NUOVA SEDE DI FRATELLI D’ITALIA

È stato inaugurato ieri sera a San Nicandro Garganico il nuovo circolo cittadino di Fratelli d’Italia in Corso Umberto I°. Molti dirigenti del partito, iscritti e simpatizzanti non solo locali ma anche provenienti dai vari centri garganici e provinciali. Presente il coordinatore cittadino del partito della Meloni Roberto Augello, il vice Presidente della Regione Puglia Giannicola De Leonardis, il neo eletto deputato Giandonato La Salandra e Anna Maria Fallucchi, senatore della Repubblica.

Da parte di tutti un sentito ringraziamento a chi ha contribuito a realizzare questa fantastica esperienza. La nuova sede sarà un motore di idee, di democrazia, di progetti, una sede pronta a costruire progettualità per il futuro e per le sfide che attendono il Gargano e la Capitanata in generale. Una sede in cui raccogliere idee per trasformarle in azioni concreti: porte aperte per chi non si rassegna al degrado e al declino.

ORECCHIETTE (R’CCHJ’TELL) NELL’ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DELLA REGIONE PUGLIA

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Descrizione sintetica del prodotto

Pasta fresca che si presenta come una piccola cupola di colore giallo-dorato.

Processo produttivo

Si impasta semola di grano duro e acqua fino ad ottenere una consistenza omogenea ed elastica, quindi far riposare a temperatura ambiente per circa 15 minuti. Prelevare un pezzo di impasto e lavorarlo fino ad ottenere un filoncino dello spessore di circa 1 cm; da questo, ricavare dei pezzettini grandi circa 1 cm. Con l’aiuto di un coltello a lama liscia, formare delle conchigliette trascinando ciascun pezzetto sulla spianatoia;

rigirare poi la conchiglia su sé stessa in modo da formare l’orecchietta. Esiste anche una versione realizzata senza la forma di cupola, meglio conosciuta come “strascinati” (strasc’nat), perlopiù a Bari; il termine dialettale indica spesso le classiche orecchiette, riferendosi al metodo di creazione con cui la pasta prende forma strascinandola sul tavolo.

Storia e tradizione

Le origini delle orecchiette sono remote ma prive di certezze. Secondo una teoria ebbero luogo nella Provenza, Francia, in cui si preparava una pasta dalle sembianze di un disco, incavata al centro con il pollice della mano. In seguito gli Angioini avrebbero introdotto questo formato nelle terre conquistate di Puglia e Basilicata.

Un’altra ipotesi suggerisce che le orecchiette ebbero origine durante la dominazione normanno-sveva in Puglia dopo l’arrivo delle comunità ebraiche; sembrerebbe che le orecchiette siano nate, per quanto riguarda la lavorazione, come variante delle orecchie di Haman, impasti dolci a forma concava preparati per celebrazione del Purim.

Da alcuni documenti scritti si evince che le orecchiette erano presenti a Bari e in qualche paese della Puglia nella seconda metà del 1500. Una testimonianza del 1966 si può rinvenire in un antico menù, affisso in un tipico locale di Bari, che cita tra i propri piatti le orecchiette.

Infine, numerosi testi riportano testimonianze inerenti alla tradizionalità delle orecchiette in Puglia. (Luciano Pignataro)

BONUS AFFITTI 2022: COME RICHIEDERLO?

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Con la Legge di Bilancio del 2020 è stato introdotto il cosiddetto Bonus Affitto 2020, il quale è stato poi confermato anche per l’anno 2021 e l’anno 2022. Infatti, con il Decreto Legge del 13 luglio, il Ministero delle Infrastrutture ha garantito l’erogazione di una somma di denaro per tutti i cittadini che rispettano determinati requisiti.

Da giovedì 15 settembre 2022 è infatti possibile fare domanda al proprio Comune di residenza per il bando regionale “Fondo Affitto 2022” con ultima scadenza fissata per venerdì 21 Ottobre 2022.

A quanto ammonta la quota del contributo?

L’importo che lo stato destina per erogazione del Bonus Affitto, varia da anno ad anno e dipende dalla Legge di Bilancio. Per il 2022, il totale dei fondi messi a disposizione delle regioni ammonta a 330 milioni di euro, le quali dovranno poi ripartire la somma tra i comuni.

L’erogazione del Bonus Affitti ha come obiettivo quello di sostenere le famiglie con una situazione economica precaria, dovuta alle conseguenze della pandemia da COVID-19, il conflitto Russo-Ucraino e in ultimo la crisi energetica e il caro vita. La speranza è quella di contribuire al pagamento del canone di locazione, garantendo la copertura di un massimo di 3 mensilità per ciascun nucleo familiare (fino ad un massimo di 1.500 euro).

Quali sono i requisiti minimi per richiedere il Bonus Affitto 2022?

Tuttavia, il Decreto Legge ha stabilito 3 requisiti minimi di accesso, ai quali successivamente, tramite i bandi comunali, ciascun comune può applicare ulteriori limiti. Analizziamo singolarmente in cosa consistono i 3 requisiti generali:

Il primo è relativo alla condizione economica del nucleo familiare, calcolata tramite l’indice ISEE. Dunque, potranno accedere al Bonus Affitto 2022 tutti coloro che hanno un ISEE inferiore a 17.145 euro. In aggiunta, potranno beneficiare del sostegno finanziario da parte dello Stato, coloro con un ISEE fino ai 35.000 euro, che hanno registrato una perdita del reddito IRPEF superiore al 25%. Tale perdita deve essere verificabile tramite l’attestazione ISEE, regolarmente emessa dall’INPS nell’anno 2022 oppure tramite il confronto con le dichiarazioni fiscali degli anni 2022 e 2021.

In secondo luogo, possono richiedere il Bonus Affitto 2022 coloro i quali si trovano in una delle seguenti situazioni elencate di seguito:

Soggetti in possesso della cittadinanza italiana;

Coloro che risultano in possesso di una cittadinanza di un paese facente parte dell’unione europea;

Tutti coloro i quali sono in possesso di un permesso di soggiorno di una durata di almeno un anno oppure un permesso di soggiorno UE di lungo periodo.

Infine, è necessario essere residente presso l’immobile per il quale si richiede il Bonus. Questo deve essere nel Comune nel quale si partecipa al bando. Sebbene non sia necessario essere titolare dell’abitazione, è fondamentale che i pagamenti del canone di affitto siano in regola e che il contratto di locazione sia regolarmente registrato.

L’obiettivo di questi requisiti è quello di garantire un accesso equo alle risorse e tutelare i nuclei familiari più danneggiati e con una situazione economica a rischio. Sono invece esclusi tutti i soggetti che hanno già beneficiato di un aiuto da parte del Governo, come coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza. Infatti il Bonus Affitto non è cumulabile con la quota percepita da questi ultimi per la copertura dei canoni mensili.

Dunque, con l’erogazione dei Bonus Affitto, la speranza del Governo è quella di contrastare l’aumento del prezzo del gas e ridurre il costo delle bollette luce e gas, sostenendo il nucleo familiare nel pagamento del canone di locazione.

Come richiedere il Bonus Affitto 2022 a Foggia

Per tutti i cittadini di Foggia che vogliono richiedere il Bonus Affitti 2022, è possibile inoltrare la domanda online tramite la piattaforma ufficiale della regione, accedendo alla propria area personale tramite le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Per coloro i quali vogliono recarsi in un ufficio fisico, è possibile rivolgersi nel proprio comune di residenza oppure negli uffici CAF di Foggia e richiedere il modulo cartaceo da compilare.

Fonte: https://energia-luce.it/news/bonus-affitto-2022/

STRADE PROVINCIALI, CIA CAPITANATA: “UN PLAUSO AL PRESIDENTE GATTA”

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“Un plauso al presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, che ha tenuto fede agli impegni assunti con CIA Agricoltori Italiani Capitanata nell’incontro avvenuto nelle scorse settimane. Avevamo chiesto una accelerazione sui lavori di adeguamento e messa in sicurezza dei principali snodi stradali provinciali. Con l’individuazione dei soggetti esecutori degli interventi, finalmente si dà avvio alle opere di manutenzione straordinaria per le arterie viarie di competenza della Provincia di Foggia”. Con queste dichiarazioni, è Angelo Miano, presidente di CIA Capitanata, a esprimere la propria soddisfazione e quella dell’organizzazione sindacale degli agricoltori per l’avvio dei lavori di sistemazione stradale annunciato nelle ultime ore da Nicola Gatta. Per gli interventi, saranno investiti 43 milioni di euro. I lavori riguarderanno anche i distretti agricoli del Tavoliere Nord e Sud, oltre che Gargano e Monti Dauni.

Qualche mese fa, CIA Capitanata consegnò un dettagliato dossier al presidente della Provincia di Foggia sullo stato di 30 importanti assi stradali, tutte arterie provinciali giudicate strategiche per le aziende agricole, le imprese zootecniche e gli agriturismi operanti nei diversi territori della Daunia. “Crediamo che, con l’avvio dei prossimi interventi”, ha aggiunto Miano, “si stia finalmente cominciando quell’opera complessiva di risistemazione e messa in sicurezza che occorrerà poi completare. L’inizio è incoraggiante”.

ASSICURATO ALLA GIUSTIZIA L’AUTORE DEL TENTATO OMICIDIO DEL 4 OTTOBRE

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Era quasi mezzanotte di giovedì 5 ottobre, quando Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, con l’ausilio delle loro rispettive articolazioni operative e specialità, ed in particolare con il contributo operativo dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria “Puglia”, sono finalmente riusciti, dopo estenuanti e protratte ricerche, a rintracciare e ad assicurare alla giustizia il presunto autore del tentato duplice omicidio avvenuto, in località Macchia di Monte Sant’Angelo, la sera precedente. Tale soggetto è stato così sottoposto a fermo di indiziato di delitto disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia.

Tutto è iniziato proprio da questa piccola frazione la sera del 4 ottobre scorso, quando i Carabinieri della Compagnia di Manfredonia sono intervenuti a seguito del ferimento, con colpi di arma da fuoco, di un soggetto residente in quella località, che – subito dopo – veniva trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Manfredonia per essere sottoposto ad un intervento chirurgico molto delicato per l’estrazione di un’ogiva ritenuta. Le serrate indagini, finalizzate non solo all’individuazione dell’autore del grave e violento gesto criminale ma anche volte alla ricostruzione analitica della crimino-dinamica dei fatti, sono state avviate sin nell’immediatezza da parte degli investigatori e, proprio grazie ai primissimi accertamenti basati principalmente sulla visione dei filmati registrati dalle telecamere poste in prossimità dell’evento e sulla raccolta “a caldo” delle dichiarazioni di tutti i presenti, la risposta di tutte le Forze dell’Ordine coinvolte è arrivata in brevissimo tempo, tant’è che, a poche ore dall’accaduto, non solo era stato identificato il presunto autore materiale dell’efferata azione delittuosa, ma sono state altresì verosimilmente ricostruite, passo per passo, tutte le fasi dell’accaduto. La vicenda in questione, secondo questa prima ricostruzione preliminare dei fatti, tuttora al vaglio della Magistratura foggiana, sarebbe scaturita da un futile contenzioso tra vicini, subito dopo degenerato in un agguato armato che poteva avere conseguenze ulteriori e ben più gravi.

Dopo tale efferato delitto, il presunto colpevole si è dileguato, rendendosi così irreperibile sino alla tarda serata di ieri quando, dopo un blitz interforze della c.d. “Squadra Stato”, sotto lo stretto coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, ha consentito, dopo un iniziale rocambolesco tentativo di fuga, di catturare tale soggetto, già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi precedenti penali. Sono stati i militari della Compagnia Carabinieri di Manfredonia, gli agenti della Squadra Mobile di Foggia ed i finanzieri del Nucleo PEF del capoluogo, con il determinante supporto operativo dei “Cacciatori” di Puglia, a mettere così la parola fine alla disperata fuga del fuggitivo, sottoponendolo così a provvedimento di fermo disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Foggia. Nei prossimi giorni, tale misura sarà sottoposta a convalida davanti al GIP del Tribunale di Foggia. Nel frattempo, l’uomo si trova attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Foggia in attesa di giudizio.

Il procedimento in questione si trova nella fase delle indagini preliminari. È doveroso, pertanto precisare che, al momento, a carico dell’indagato sono stati acquisiti unicamente gravi indizi di colpevolezza, ritenuti di tale portata da legittimare l’applicazione del provvedimento di fermo di indiziato di delitto disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia. La posizione dell’uomo è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e lo stesso non può essere considerato colpevole sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

COMITATO FESTE SAN NICANDRO: GRANDE SUCCESSO PER LA FIERA D’OTTOBRE DEL GARGANO

 

Si è conclusa, lunedì sera 3 ottobre come da tradizione, la 180° Fiera d’Ottobre del Gargano 2022! Quindici giorni fà l’Amministrazione comunale ha convocato noi dell’Ass. Comitato Feste Patronali per chiederci la disponibilità ad organizzare questo evento storico ed importante per la nostra città. Dopo una breve riunione, insieme ai nostri amici dell’ass. “Affamati d’Allegria” abbiamo deciso, malgrado i tempi stretti, di accettare l’incarico. Grazie all’impegno di tutti, abbiamo creato una location tutta nuova con angoli e strutture che hanno dato il benvenuto all’autunno, con le casette montate su corso Garibaldi donate agli artigiani locali e con l’allestimento di stand in piazza IV novembre per gli espositori; ovviamente non potevano mancare gli stand gastronomici. Nei tre giorni di fiera abbiamo preparato pietanze del territorio accompagnate dai nostri vini e da birra sempre del territorio.

Tantissimi i visitatori (e tantissimi i complimenti ricevuti per il nostro lavoro) provenienti anche dai paesi limitrofi in tre giorni abbiamo avuto piazza e corso affollati.

Ora è il momento dei ringraziamenti, all’Amministazione Comunale, alle Forze dell’Ordine, gli amici dell’AVERS e della Croce Rossa, a Don Paolo e Padre Lorenzo della parrocchia Santa Maria delle Grazie per la benedizione all’inaugurazione della fiera, agli alunni delle scuole, alle insegnanti e alla dirigente Angela Pia Varia .

Gli artisti che hanno animato le serate ” Ciro Iannacone ” – “Samen mi Casa –

The Strange Band ed il service Rino Milone.

Inoltre ci preme ringraziare Nuova Edilizia di Giovanni Contessa , Agritec , Ditta Michele Pallante elettricista, Omega Impianti di Ciro Scanzano, Mario Caruso fiori secchi , Montemitro fiori secchi , Guerrieri fiori secchi, Ingrosso Tre G , Azienda Oro del Gargano, Tonino Cruciano per il trasporto del materiale , Matteo Vocino per il P.S. , alla tipografia Placentino, Nazario Cruciano per le grafiche ed infine alla ditta PM Promotion nella persona dell’amico Mauro Petruzzelli per il lavoro del montaggio degli stand e casette in poco tempo .

Un ringraziamento al Presidente dell’Associazione Affamati d’Allegria Michele Sassano ed ai suoi collaboratori per il grande aiuto, ma soprattutto per la sinergia e la complicità che si è creato tra i due gruppi, cosa molto importante!

Infine un ringraziamento ai miei collaboratori dell’Associazione Comitato Feste Patronali ancora una volta pronti a lavorare per la nostra città!

Ora ci attende il Natale abbiamo delle nuove idee a proposito .. per il momento è tutto.

Grazie a tutti … come sempre è stato un successo.

NAZARIO PALMIERI PROMOSSO GENERALE DI DIVISIONE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Nazario Palmieri è stato promosso, con decorrenza 1° ottobre 2022, generale di divisione dell’Arma dei Carabinieri con l’incarico di comandante del Comando Carabinieri Tutela Forestale e Parchi Nazionali che sovraintende e coordina a livello nazionale i comandi regione, gruppi, reparti parco nazionale e stazioni carabinieri forestale.

Il generale Palmieri, garganico, classe ’60, ha iniziato la propria carriera nel Corpo Forestale dello Stato nell’anno 1987 ricoprendo numerosi incarichi direttivi tra cui quello del Capo del Nucleo regionale Puglia di polizia forestale e ambientale (1990-1997) e Capo Ufficio amministrazione foreste demaniali del Gargano (2000-2002).

Promosso primo dirigente del Corpo Forestale dello Stato nel 2000 ha ricoperto in Roma l’incarico di Direttore dell’Ufficio risorse strumentali (2005-2007), Ufficio Rapporti internazionali e raccordo nazionale, Servizio aeronavale.

Nell’anno 2006 consegue la qualifica di dirigente superiore e assume l’incarico di Comandante Regionale del Molise (2009-2012), Capo Servizio centrale per la politica forestale, ambiente e territorio (2012-2016), Coordinatore dell’Ufficio centrale per la biodiversità (2013-2016), Coordinatore dell’Ufficio Stampa.

Laureato in Scienze forestali a Bari nel 1983 è abilitato alla professione di dottore agronomo e dottore forestale e ha insegnato, in qualità di professore a contratto, la materia di legislazione forestale e ambientale presso l’Università degli studi del Molise.

Nel 2019 ha conseguito presso l’Università Sapienza in Roma il master di II livello in “Analisi e mitigazione del rischio idrogeologico”.

Autore di numerosi libri e pubblicazioni tecnico-scientifiche in materia ambientale, forestale e aree protette.

43 MILIONI DI EURO PER LA MANUTENZIONE STRADALE DELLA CAPITANATA, PRONTI A PARTIRE I LAVORI

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La Provincia di Foggia, attraverso l’attività della Stazione Unica Appaltante, ha terminato le procedure per l’individuazione dei soggetti esecutori degli interventi di manutenzione straordinaria delle strade provinciali relativi ai 7 Accordi Quadro per le Aree Interne del Gargano, dei Monti Dauni Meridionali e Settentrionali, dei Distretti Agricoli del Tavoliere Nord e Sud.

La conclusione dell’iter di gara rende dunque immediatamente realizzabili i lavori finanziati complessivamente con 33 milioni di euro, di cui 20 milioni investiti con fondi del bilancio provinciale mediante mutui contratti con Cassa Depositi e Prestiti, ed altri 13 milioni a valere sui finanziamenti del PNRR, ottenuti attraverso il Decreto Interministeriale 394 del 12 ottobre 2021 per le Aree interne del Gargano e dei Monti Dauni.

A queste risorse economiche, inoltre, vanno aggiunti ulteriori 10 milioni di euro relativi ad altri 3 distinti Accordi Quadro – finanziati con 3 milioni rivenienti dall’avanzo di amministrazione e per la restante parte con fondi ministeriali – riferiti alle annualità comprese tra il 2022 ed il 2024.

“In definitiva, dei complessivi 43 milioni di euro a nostra disposizione ben 23 milioni sono fondi stanziati autonomamente dalla Provincia – sottolinea il presidente della Provincia, Nicola Gatta – a conferma della virtuosa gestione finanziaria dell’Ente che abbiamo saputo mettere in campo”.

“Si tratta di un’occasione storica per migliorare, in continuità con quanto fatto finora, la condizione della nostra rete viaria – evidenzia il presidente dell’Ente di Palazzo Dogana – sia in termini di sicurezza per i cittadini sia rispetto alla funzione strategica che il sistema della mobilità della Capitanata può e deve svolgere a servizio dello sviluppo economico del nostro territorio”.

Nel solco di quella collaborazione con i Comuni che la Provincia di Foggia ha sempre attuato in questi anni, soprattutto nel settore della manutenzione stradale, nei prossimi giorni il presidente Gatta incontrerà le Amministrazioni comunali ricadenti nelle diverse aree oggetto degli Accordi Quadro.

“Intendiamo continuare a costruire un percorso di condivisione istituzionale nell’interesse della Capitanata – conclude Nicola Gatta – al fine di confrontarci sulle istanze provenienti dai sindaci e dagli Amministratori comunali, in modo da valutarle nell’ambito dell’attività di programmazione, in coerenza con il lavoro di analisi già cominciato dagli uffici”.

MERCATINI DI NATALE A SAN SEVERO

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Dopo l’ottimo risultato raggiunto nel 2021 per la 1^ edizione del Mercatino di Natale di San Severo, l’Associazione Tradizione Fujente sta organizzando la 2^ edizione dei Mercatini di Natale che si svolgeranno in città nel prossimo mese di dicembre.

Si ricercano espositori delle seguenti categorie merceologiche disponibili a partecipare ai Mercatini di Natale di San Severo: hobbistica; bigiotteria, pelletteria, abbigliamento, giocattoli, profumeria e cosmesi, articoli di regalo, prodotti tipici, ecc.

Per informazioni contattare la segreteria dell’Associazione Tradizione Fujente al n. +39 351 928 6118.

INQUINAMENTO ATMOSFERICO, IL KILLER SILENZIOSO CHE UCCIDE PIU’ DEL COVID (MA FA MENO RUMORE)

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Miani (SIMA): «Ogni anno in Italia circa 80mila persone muoiono prematuramente per patologie ambiente correlate». E i tumori pediatrici aumentano a velocità doppia rispetto alla media UE.

Reduce dall’estate più torrida di sempre, l’Italia si ritrova catapultata in un autunno stravolto da eventi climatici anomali: caldo, nubifragi, alluvioni. È opinione condivisa ormai da tutti gli esperti che, a causa del cambiamento climatico in atto, questi fenomeni si accingono a diventare sempre più la norma e non l’eccezione. L’allarme maggiore, in termini di ricadute sulla salute della popolazione, deriva dall’associazione tra cambiamento climatico e inquinamento ambientale, due fattori che si compenetrano alimentandosi vicendevolmente, e su cui sarà necessario intervenire al più presto con strategie condivise a livello globale per invertire la tendenza. Da anni infatti nel nostro Paese si consuma, nella scarsa consapevolezza generale, una strage silenziosa, ma i cui numeri fanno troppo rumore per passare inosservati: solo in Italia ogni anno muoiono prematuramente circa 80mila persone a causa dell’inquinamento. Ne abbiamo parlato con il presidente della SIMA (Società Italiana Medicina Ambientale), Alessandro Miani.

L’inquinamento come fattore climaterante

«Sappiamo che l’inquinamento atmosferico è un fattore climaterante, responsabile cioè del cambiamento climatico. Gli effetti dannosi di quest’ultimo – afferma Miani – insistono maggiormente sulle fasce più deboli e povere della popolazione a livello mondiale, e soprattutto nei grossi agglomerati urbani, meno su chi vive nelle aree rurali. Le isole di calore urbano, dovute a un eccesso di antropizzazione e troppo poco verde nelle città, per cui il calore accumulato durante il giorno la sera non riesce a riassorbirsi,  hanno portato negli ultimi anni ad un gran numero di decessi soprattutto in soggetti anziani o fragili. Così come – prosegue – il caldo eccessivo sta portando alcune specie animali, specie insetti, a stabilirsi nei nostri ecosistemi da cui erano, fino ad oggi, avulsi, aumentando il rischio di zoonosi. Prendiamo ad esempio la West Nile, che ha portato ad oltre 150 ricoveri in Veneto».

L’inquinamento? Un nemico molto più letale del Covid

«Quel che è certo, purtroppo, è che l’inquinamento atmosferico associato al cambiamento climatico causa ogni anno solo in Italia tra i 77mila e i 90mila decessi prematuri. Di questi – sottolinea Miani – il 40% è causato da ciò che si respira in ambienti confinati (case, uffici, mezzi di trasporto), che interferisce con l’attività cardiaca, immunitaria, vascolare, e cerebrale causando ictus, infarto del miocardio, e patologie respiratorie di varia gravità dall’asma alla BPCO fino ai tumori. Solo per dare un’idea delle reali dimensioni del problema – osserva – nel 2020 in Italia sono morte 75mila persone per il Covid, 60mila nel 2021. Anche nel pieno dell’emergenza, il virus ha fatto meno morti di quanti ne fa ogni anno, da anni, l’inquinamento. Che infatti l’OMS ha classificato come prima emergenza sanitaria globale».

Tumori prima causa di morte nei bambini, in aumento disturbi neurologici

«In Italia abbiamo 180mila morti all’anno per tumore – continua il presidente SIMA – in Europa 3 milioni all’anno ma si prevede che entro il 2050 arriveranno a 4 milioni. Ma in Italia abbiamo anche 2.200 diagnosi di tumori pediatrici, il doppio della media UE, dato ancora maggiore se consideriamo l’incidenza nei bambini al di sotto dell’anno di età. Leucemie, tumori cerebrali, linfomi: l’incidenza di tutti i tumori nei 46 siti più inquinati in Italia è del + 14% rispetto alla media nazionale, ed è il tumore la prima causa di morte per malattia in età pediatrica. Sempre in età pediatrica – aggiunge – direttamente correlato all’inquinamento è l’incremento di disturbi e ritardi nel neurosviluppo: oggi un bambino su 77 nasce con un disturbo dello spettro autistico».

La prevenzione inizia dal grembo materno

«La consapevolezza riguardo questi dati è scarsa – osserva Miani – eccezion fatta per gli addetti ai lavori e i cittadini direttamente coinvolti perché residenti in aree notoriamente a rischio. Eppure, proprio nel caso dei tumori, è fondamentale sensibilizzare sul fatto che l’ambiente incide a livello epigenomico, tant’è vero – conclude – che il periodo cruciale per la prevenzione è quello dei primi mille giorni di vita, e relativamente agli adulti, nella fase precedente il concepimento». (sanitainformazione)