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AGGRESSIONI AI MEDICI: LE REGIONI PUNTANO SU VIGILANTES E TELECAMERE IN ATTESA DEL MINISTERO

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Il crescente numero di aggressioni ad operatori sanitari ha spinto le Regioni ad attivare delle strategie per fronteggiare l’emergenza in attesa delle iniziative del Governo. Servizio di Vigilanza in Piemonte e Liguria, telecamere per ambulatori e ambulanze in Lombardia mentre in Veneto formati 90 istruttori antiviolenza

Presidi di forze dell’ordine negli ospedali per garantire interventi rapidi a tutela di medici e operatori sanitari. Dopo l’ennesima aggressione, il governo corre ai ripari. Il Ministero dell’Interno ha avviato una mappatura delle strutture ospedaliere per individuare quelle maggiormente a rischio, una fotografia che sarà pronta nei prossimi giorni e consentirà di definire il piano di intervento con l’obiettivo di garantire la tutela del personale medico e infermieristico e di disinnescare ogni eventuale tensione tra pazienti, famigliari e camici bianchi. Nel frattempo, le regioni che non sono rimaste a guardare, hanno cercato di far fronte all’ondata di violenza contro i camici bianchi con iniziative singole.

Tra i primi ad attivarsi per garantire l’incolumità di medici e infermieri è stato il Piemonte che durante la pandemia ha avviato un piano di vigilanza nei Pronto Soccorso tale da ridurre il numero di aggressioni.

In Liguria, uno studio realizzato dall’Università di Genova nei mesi scorsi ha confermato il trend nazionale in ambito di aggressioni a medici e operatori sanitari rivelando che 1 infermiere su 3 è stato vittima di violenza fisica o verbale. In attesa di conoscere le linee di indirizzo del Ministero quindi la Regione da tempo si è attivata per garantire l’incolumità dei camici bianchi. « Ad oggi ci sono sul territorio iniziative legate ai singoli ospedali, con la presenza di forze dell’ordine e, dove necessario, un eventuale supporto supplettivo o complementare del sistema di guardie giurate – fanno sapere dall’assessorato alla Sanità ligure – Si tratta però di un piano che ha una sua definizione da tempo, non generato in modo specifico per un’allerta o un allarme sul territorio. Differente è la questione sollevata dal Ministero che è in fase di definizione e stiamo attendendo indicazioni».

Chi da almeno tre anni può contare su una legge regionale per la tutela del personale sanitario (legge 15/2020) è Regione Lombardia. Le linee guida predisposte dalla direzione regionale del welfare prevedono corsi di formazione rivolti ad operatori del settore sanitario, installazione di telecamere a circuito chiuso e collegamenti diretti con le forze dell’Ordine, misure che hanno interessato non solo i Pronto Soccorso, ma anche le associazioni di volontariato che fanno attività di soccorso per conto di AREU, a cui sono stati destinati fondi per l’acquisto di telecamere per ambulatori e ambulanze

Anche in Veneto, dove si sono registrati nei mesi scorsi diversi episodi di violenza ai danni di medici e infermieri, si attende con fiducia l’intervento del Ministero su cui sono riposte molte speranze, ma nel frattempo si lavora per cercare di contenere il fenomeno. Nei mesi scorsi è stato avviato il corso per la formazione di 90 istruttori antiviolenza, personale proveniente da tutte le aziende sanitarie del territorio la cui formazione è stata affidata alla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica con la U.O.C Rischio clinico di Azienda Zero. Il personale, una volta formato su autocontrollo, autodifesa, capacità di gestire i momenti di paura in una situazione di profondo stress, verrà poi inserito capillarmente all’interno delle singole realtà per trasferire ai colleghi le strategie utili per affrontare eventuali aggressioni. Prevenzione e gestione del pericolo rappresentano dunque le strategie messe in campo fino ad oggi da Regione Veneto ma, in attesa delle azioni del Governo, c’è chi in Regione chiede l’istituzione di presidi di vigilanza negli ambulatori più a rischio. (sanitainformazione)

ORTO IN CASA: COME FARE IL SEMENZAIO

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Siamo a gennaio e i lavori nell’orto, sia esso su balcone o in giardino, languono, ma da bravi ortolani, ci prepariamo per la nuova stagione. Segui i consigli del tutor del verde

Possiamo cominciare con il costruire un semenzaio domestico, questo ci serve a far crescere le piantine in ambiente caldo e protetto dai rigori ambientali, così che al momento opportuno potranno essere trapiantate in piccoli vasetti o alveoli per la crescita e successivamente, con il travaso, nell’orto o nei vasi all’aperto.

Come costruire il semenzaio domestico? Per prima cosa procuriamoci il materiale:

  • una cassetta di plastica non troppo profonda e forata sul fondo • del tessuto non tessuto • terriccio • sabbia • compost • semi.

Come seconda azione prepariamo il substrato riempiendo la cassetta con la miscela costituita da: • 1/3 di compost • 1/3 di terriccio • 1/3 di sabbia.

La cassetta del semenzaio domestico deve avere come rivestimento interno il tessuto non tessuto, che serve a garantire protezione e traspirazione al nostro semenzaio. Possiamo infine a piantare le nostre sementi: se i semi sono piccoli basta spargerli il più uniformemente possibile nel semenzaio domestico, mentre se i semi sono grandi (ad esempio, legumi) si possono mettere a dimora distanziandoli l’uno dall’altro in modo uniforme.

Il semenzaio va quindi tenuto in casa lontano da fonti di calore ad una temperatura che non deve mai scendere sotto i 15°c.

Procedendo così per tutto il mese di febbraio possiamo accudire le pianticelle delicate, come anguria, indivia, lattuga, melanzane, pomodoro, porro, sedano, cetriolo, melone, peperone, queste piante una volta germinate e cresciute dovranno essere trapiantate (nel mese di marzo) in coltura protetta (serra) o se il clima lo consente (nella seconda parte del mese) in piena terra senza protezioni.

In questi tempi dove i prezzi continuano ad aumentare, il consiglio di Campagnamica è importante.

GUARDIA DI FINANZA: CONCORSO PER 69 ALLIEVI UFFICIALI

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TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE ORE 12.00 DEL 16 FEBBRAIO 2023

È indetto per l’anno accademico 2023/2024 il concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione di 69 allievi ufficiali del ruolo normale – comparti ordinario e aeronavale – all’Accademia della Guardia di finanza. Il bando è stato pubblicato sul portale unico del reclutamento www.inpa.gov.it.

I posti disponibili sono così ripartiti:

  1. a) n. 60 sono destinati al comparto ordinario di cui: n. 1 è riservato ai candidati in possesso dell’attestato di cui all’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, riferito al diploma di istituto di istruzione secondaria di secondo grado o superiore;
  2. n. 1 è riservato al coniuge, ai figli superstiti, ovvero ai parenti in linea collaterale di secondo grado qualora unici superstiti, del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia deceduto in servizio e per causa di servizio;
  3. b) n. 9 sono destinati al comparto aeronavale di cui:
  4. n. 6 alla specializzazione “pilota militare”;
  5. n. 3 alla specializzazione “comandante di stazione e unità navale”.

Possono partecipare al concorso i cittadini italiani i quali, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione ai corsi per il conseguimento della laurea; non essendo in possesso del previsto diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2023/2024; abbiano, alla data del 1° gennaio 2023, compiuto il 17° anno e non abbiano superato il giorno di compimento del 22° anno di età.

La domanda di partecipazione al concorso, da presentare entro le ore 12.00 del 16 febbraio 2023, deve essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato.

Ai fini della presentazione della domanda di partecipazione al concorso, i concorrenti devono munirsi di uno dei seguenti strumenti di autenticazione:

  1. a) Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Le istruzioni per il rilascio delle credenziali SPID sono disponibili sul sito ufficiale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) all’indirizzo www.spid.gov.it;
  2. b) Sistema di identificazione digitale “Entra con CIE” con l’impiego della carta di identità elettronica (CIE) rilasciata dal Comune di residenza. Le modalità con le quali i candidati in possesso di una CIE possono autenticarsi ai servizi on line abilitati sono disponibili sul sito www.cartaidentita.interno.gov.it.

Ultimata la registrazione al portale, i candidati possono compilare il form della domanda di partecipazione – raggiungibile tramite la propria area riservata – e concluderne la presentazione seguendo la relativa procedura automatizzata.

Sul sito internet www.gdf.gov.it – area “Concorsi” è possibile prendere visione del bando e acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio.

 

SAN NICANDRO, CERCASI ABITI PER IL CARNEVALE 2023

C’è una gran voglia di festeggiare il prossimo Carnevale e lo si evince dalle numerose richieste di notizie pervenute alla redazione di Civico 93 in merito all’approvvigionamento dei costumi per la festa. La maggior parte delle domande riguarda dove è possibile trovare e, quindi, comprare o affittare vestiti per il carnevale. Moltissime richieste riguardano i costumi tradizionali e cioè la pacchiana e il pastore.

Dalle nostre informazioni è possibile solo indirizzare coloro che cercano abiti di carnevale verso alcuni esercizi commerciali del luogo che hanno tutto quanto può servire per la festa anche se le maggiori possibilità sono per i bambini e ragazzi. Per gli adulti diventa tutto più difficile e quindi le strade da utilizzare sono due: comprarli in un’altra città oppure, ed è quello che poi succede di più, farseli prestare da parenti, amici e conoscenti.

Discorso diverso riguarda i costumi tradizionali per i quali occorre rivolgersi a sarti o sarte specializzate per questa tipologia di costumi a cui sia stato tramandato questo tipo di lavorazione artigianale. Poi c’è anche un mercato di vendita ma occorre avere la fortuna di avere conoscenza di chi vuole disfarsi di questi abiti.

LA MONTAGNA DEL SOLE, TRA NATURA E SPIRITUALITA’ IL NUOVO BRANO DI NAPOLITANO CANTATO DA GIULIANI

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Fiorisce sempre più il movimento cantautorale di Capitanata, che questa volta vede la collaborazione tra Alessandro Napolitano e Nicola Giuliani. Due città, Apricena e San Severo, due mondi e due sensibilità che si incontrano, per dar vita ad un brano intenso, struggente, capace di evocare sensazioni ancestrali, fino a narrare la spiritualità naturale e paesaggistica del Gargano.

Scritto da Napolitano e interpretato da Giuliani, La Montagna del sole è da poco on line, con un video d’arte e paesaggi, in cui il calore garganico diviene subito sensualità, idealizzata dal tango, e poi colori e luoghi, incarnati dalla fotografia e dalla voce e dal carisma dell’interprete.

Un racconto figurativo, che si fa preghiera, quasi una confessione, mettendo a nudo l’animo dell’autore. “Ho voluto mostrare il Gargano meno conosciuto ma ugualmente bello, lontano dalle cartoline patinate del turismo, ma sanguigno ed originale, in linea col codice ancestrale del testo e dei sentimenti che l’hanno ispirato” spiega Alessandro Napolitano, che trova nella voce e nell’interpretazione scenica di Nicola Giuliani un modello ideale, a cui si è sempre ispirato.

“Il ruolo di interprete puro mi è nuovo, da cantautore ho soprattutto interpretato i miei brani, e questa esperienza mi fa capire ancor più la forza e le responsabilità dell’interprete, sia verso il brano che verso l’autore ed il pubblico” chiarisce Nicola Giuliani.

Un’intesa maturata all’interno del collettivo dei Cantautori Dauni e che, in modo indipendente, ha dato vita ad una delle più significative produzioni musicali della nostra terra.

Arrangiato da Edgardo Caputo per l’Edrecords di San Severo, La Montagna del Sole si può ascoltare e vedere su YouTube, Facebook ed è disponibile sugli store digitali.

POMODORO: PRESENTATA ‘DOP POMODORO DI PUGLIA’ A FOGGIA; CAPITANATA DA SOLA PRODUCE 90%

Procede l’iter per il riconoscimento della ‘DOP Pomodoro di Puglia’, con la presentazione pubblica del disciplinare per la valorizzazione del pomodoro ed il rilancio dell’economia foggiana, con il 40 percento del pomodoro italiano che viene proprio dalla Capitanata che da sola produce il 90% del pomodoro lungo. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla presentazione del disciplinare della ‘DOP Pomodoro di Puglia’ presso la sala consiliare della Camera di Commercio di Foggia.

“Con il rincaro dei costi energetici che si è trasferito a valanga sui costi di produzione, quest’anno produrre un ettaro di pomodoro lungo è costato agli agricoltori in media 3.500 euro in più, mentre allo scaffale si paga più la bottiglia che il pomodoro. E’ vitale che venga riconosciuto il giusto prezzo al prodotto ed il corretto valore dato dall’origine in etichetta per salvaguardare i produttori ed i consumatori, con il marchio comunitario DOP che rappresenta un plus in termini di distintività”, afferma Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia.

La siccità e gli eventi estremi si sono aggiunti al caro gasolio e al rialzo esponenziale dei costi di produzione, con il risultato  che – sottolinea la Coldiretti Puglia – gli agricoltori hanno dovuto dire addio quest’anno in Puglia a 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5 con l’esplosione dei costi di produzione che hanno tagliato le semine, la siccità e le temperature roventi che hanno ridotto drasticamente – aggiunge Coldiretti Puglia – il raccolto del pomodoro da salsa destinato a polpe, passate, sughi e concentrato.

Il boom delle quotazioni per i prodotti energetici e le materie prime si riflette – sottolinea Coldiretti regionale – sui costi di produzione del pomodoro che schizzano del 35% , con +125% per l’ala gocciolante e l’impianto irrigante, +11% delle piantine, +113% per il gasolio, +124% per i concimi, con gli idrosolubili saliti del +70%, gli azotati del 100% e l’urea del +120%, ma anche su quelli di confezionamento, dal vetro per le bottiglie fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono sulla filiera ai barattoli smaltati per i legumi.  Il risultato è che, ad esempio, in una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà del valore (53%), secondo la Coldiretti, è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità.

La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia, riferisce Coldiretti Foggia sulla base dello studio commissionato all’Università di Foggia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti in Puglia, mentre in Campania 2.490.080 quintali su una superficie di 3.976 ettari.

La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – insiste Coldiretti Foggia – con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).

E’ a tutti nota la posizione di Coldiretti sull’importanza dell’origine del prodotto agricolo alla base dei cibi trasformati che arrivano sulle tavole dei consumatori, per cui numerose sono state le battaglie per arrivare all’etichettatura certa dell’origine dei prodotti agroalimentari.

D.O.P. e I.G.P. sono marchi europei che  identificano – spiega Coldiretti Puglia – prodotti che possiedono caratteristiche peculiari, legate da origini storiche al determinato territorio indicato nella denominazione, e dalla accurata e precisa applicazione di un disciplinare di produzione. Di scelta del Ministero delle Politiche Agricole l’area delimitata e la nomenclatura, basate su comprovata ricostruzione storica che i consorzi di valorizzazione devono documentare.

Per i prodotti DOP è previsto che tutto il processo produttivo avvenga nell’area delimitata dal disciplinare di produzione, trasformazione e confezionamento inclusi, mentre per le produzioni IGP, invece, non esistono gli stessi vincoli – conclude Coldiretti Puglia – in particolare nessun obbligo di utilizzare i prodotti agricoli del territorio al quale la IGP si ispira.

UNIONE EUROPEA: DAI GRILLI AI VERMI, LE NOVITA’ NEL PIATTO NEL 2023

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Dalle larve di verme della farina minore (Alphitobius diaperinus) al grillo domestico (Acheta domesticus) congelati, essiccati e in polvere sono in arrivo sulle tavole dopo l’autorizzazione concessa dall’Unione Europea alla loro presenza in una serie di alimenti come pane, panini, cracker, grissini, barrette ai cereali, nei prodotti a base di pasta, pizza o cioccolato ma anche nei preparati a base di carne, di prodotti sostitutivi della carne e nelle minestre. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea dei regolamenti che consentono nel 2023 l’entrata sul mercato di nuovi alimenti nell’ambito della normativa comunitaria sui novel food.

Lo scorso anno – ricorda la Coldiretti – era arrivato il via libera anche alla larva gialla della farina (Tenebrio molitor) essiccata termicamente, intera o sotto forma di farina, per il consumo umano e alle cavallette (Locusta migratoria) per uso alimentare umano. Si tratta peraltro di alimenti che hanno ricevuto l’autorizzazione dall’Efsa, l’autorità alimentare Europea che però – precisa la Coldiretti – nel suo parere scientifico ha rilevato che il consumo di questi insetti può causare reazioni allergiche nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere. Una accelerazione che non sembra interessare i consumatori europei e soprattutto gli italiani che, per la grande maggioranza, non porterebbero mai a tavola gli insetti, considerati estranei alla cultura alimentare nazionale: il 54% è infatti contrario agli insetti a tavola, mentre è indifferente il 24%, favorevole il 16% e non risponde il 6%, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe”.

Una corretta alimentazione non può però prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati – sostiene la Coldiretti – e a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sono molto lontani dalla realtà culinaria nazionale italiana ed europea. Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, l’arrivo sulle tavole degli insetti – continua la Coldiretti – solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari.

E’ necessario pertanto – secondo la Coldiretti – garantire la trasparenza dell’informazione sia sulla natura delle farine contenute negli alimenti sia sul paese di provenienza. La commercializzazione di insetti a scopo alimentare – conclude la Coldiretti – è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi.

VISITA DEL COMANDANTE REGIONALE PUGLIA ALLE TENENZE DI SAN NICANDRO GARGANICO E TORRE FANTINE

Il Comandante Regionale Puglia della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Fabrizio Toscano, ha visitato le Tenenze di San Nicandro Garganico e di Torre Fantine

Il Generale Toscano, accompagnato dal Comandante Provinciale di Foggia Colonnello Leonardo Ricci, giunto presso le caserme che ospitano i due reparti, ha dapprima incontrato il personale e poi ha presieduto briefing istituzionali nel corso dei quali i rispettivi comandanti, Sottotenente Vincenzo Tessa e Sottotenente Gennaro Silvestri, hanno illustrato la situazione socio economica del territorio di competenza, unitamente ai principali aspetti relativi alla gestione del personale e della logistica.

Specifici approfondimenti sono stati dedicati alle principali tematiche operative riguardanti ciascun Reparto, facendo il punto sulle più importanti attività investigative in corso di svolgimento in territori che vedono il Corpo particolarmente impegnato nel contrasto alla criminalità economico – finanziaria, all’evasione fiscale ed agli sprechi in materia di spesa pubblica.

Al termine delle visite il Comandante Regionale ha espresso ai finanzieri in forza ai due Reparti parole di compiacimento e gratitudine per la dedizione profusa e la professionalità dimostrata nell’assolvimento dei molteplici compiti istituzionali.

SAN NICANDRO SI PREPARA AL “SUO” CARNEVALE

Continuano preparativi e riunioni per il prossimo carnevale. Assegnata all’Associazione Pro Loco l’intera organizzazione della festa con la collaborazione delle associazioni “Affamati di Allegria”, “Esperanza”, “Gruppo Folk” e “San Nicandro Giovani”.

Ora cominceranno altre riunioni per ogni categoria che parteciperà al carnevale come i carri allegorici, la sfilata delle pacchiane e pastori. Mentre, tutte le maschere libere che formano piccoli gruppi o carri allegorici piccoli che desiderano partecipare alla sfilata sono invitati a dare la loro adesione alla Pro Loco presso la sede di Corso Garibaldi già dal prossimo lunedì fino al venerdì di tutte le settimane prima dell’evento.

L’invito alla partecipazione collettiva al carnevale deve essere accolto da tutta la cittadinanza affinché il nostro evento diventi punto di riferimento per tutto il territorio provinciale per la specificità della nostra manifestazione, per le caratteristiche dei costumi tradizionali e per la sua tradizione che, in tempi passati, costituiva meta di riferimento per tutti.

MONITORAGGIO, GESTIONE E CONSERVAZIONE DEL LUPO NELL’AREA PARCO DEL GARGANO

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L’Ente parco nazionale del Gargano ha aderito a ‘WolfNext’, il Progetto di Sistema Trasversale – finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – realizzato attraverso l’attivazione di un network di parchi nazionali che prevede l’attuazione condivisa e su vasta scala di un sistema di monitoraggio, gestione e conservazione del lupo nell’area del Parco.

Lo scopo è quello di favorire lo scambio di elementi di conoscenza della specie (sia in termini di presenza che di dimensioni della popolazione) per realizzare un sistema condiviso di monitoraggio favorendo l’applicazione di buone pratiche già sperimentate in altri contesti territoriali italiani che hanno prodotto positivi risultati. Sono previste una serie di indagini sul campo per stabilire la presenza del lupo e lo status della popolazione nei territori interessati finalizzate a intervenire con misure utili a ridurre il conflitto tra lupo e attività antropiche e prevenire così l’impatto predatorio sul patrimonio zootecnico.

Nell’ambito del Progetto WolfNext al Parco nazionale del Gargano è stato assegnato dal Ministero dell’Ambiente l’intero importo del finanziamento richiesto dall’Ente pari a 75 mila euro. Ciascuno dei Parchi aderenti infatti partecipa al progetto sviluppando azioni coerenti al proprio quadro gestionale e avvalendosi del finanziamento riconosciuto.

“L’adesione dell’Ente Parco nazionale del Gargano alla partnership di progetto assume una significativa rilevanza in relazione, sia al miglioramento dell’attività di monitoraggio della specie attraverso l’uso di protocolli condivisi e applicati nelle altre aree protette, sia alla capacità di svolgimento di valutazioni tecniche dei sistemi di controllo e di prevenzione da mettere in campo per mitigare il fenomeno degli attacchi da lupo sofferto dal comparto zootecnico locale. Da sempre, nell’ambito delle prescrizioni normative e delle dotazioni di bilancio, l’Ente parco eroga somme per indennizzare le aziende che subiscono danni a causa di attacchi da fauna selvatica e in particolare da lupo (quale grande carnivoro presente nel territorio) e ungulati. Più di recente, inoltre, l’Ente si è fortemente adoperato nel sensibilizzare i vari livelli istituzionali superiori a questo importante tema, rimarcando la necessità di modificare le attuali norme affinché, nel ristorare le aziende dei danni subiti, si passi da un regime di indennizzo a uno risarcitorio per evitare di traslare – così come evidenziato nell’incontro organizzato coi parlamentari a luglio 2021 – anche solo parte dei costi della conservazione ambientale sulle spalle delle aziende attive nostra area protetta”, ha dichiarato il presidente Pasquale Pazienza.

Altro aspetto di rilevante importanza, che accomuna tutti i Parchi impegnati nel progetto, riguarda l’attuazione di uno studio sui rischi sanitari riconducibili alle interazioni del lupo con le attività dell’uomo e con il randagismo canino (fenomeno già particolarmente evidente nell’ibridazione della specie) da cui scaturiscono serie minacce per la sopravvivenza stessa della specie del lupo oltre che epidemiologiche per l’uomo.

La partnership di progetto è così composta: Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri-Lagonegrese, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, Parco Nazionale dell’Aspromonte, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Parco Nazionale del Gargano, Parco Nazionale del Gran Paradiso, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Parco Nazionale della Maiella, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Parco Nazionale del Pollino, Parco Nazionale della Sila, Parco Nazionale dello Stelvio, Parco Nazionale della Val Grande Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

RICOTTA (R’COTTA) NELL’ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DELLA PUGLIA

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Descrizione sintetica del prodotto

La ricotta è un latticino magro dagli innumerevoli impieghi in cucina, sia nelle preparazioni gastronomiche salate che in quelle dolci.

La ricotta fresca, ottenuta da siero di latte vaccino, ovino, caprino o misto, si presenta di forma cilindrica, con peso variabile da 100 a 500 g, o troncoconica, con diametro medio di 8-15 cm e altezza di 5-18 cm.

La superficie esterna è ruvida con piccoli solchi impressi dalla fiscella. Il colore della pasta è bianco, la struttura è cremosa e poco consistente. Ha un sapore tipico di latticino fresco, delicatamente acidulo. L’odore è caratteristico, fragrante di latticino

Processo produttivo

La lavorazione della ricotta è contemporanea a quella di altri formaggi a pasta filata ottenuti da siero di latte vaccino, pecorino, caprino e misto, eventualmente addizionato con latte delle specie predette nella ragione di 4-12 L/100 kg di siero. Quest’ultimo viene filtrato, mediante colino a rete, al fine di eliminare eventuali residui di cagliata. La lavorazione avviene in caldaie di rame rossa stagnata, di acciaio inossidabile, con o senza intercapedine.

La massa, sotto lenta agitazione realizzata con uno spino di legno (“ruotolo”), è portata a circa 70 °C con riscaldamento a fuoco diretto. Si addiziona il latte ed eventualmente sale grosso (0,3-0,5 kg/100 kg).

Successivamente, si porta la temperatura a 83-95 °C, per ottenere l’affioramento dei fiocchi di proteine coagulate (da questo il nome di “ri-cotta”). La “schiuma” che si forma durante il riscaldamento è allontanata prima di procedere all’estrazione della ricotta. Con l’affioramento si arresta sia l’agitazione che il riscaldamento e si attende (5-10 minuti) per consentire il completo affioramento della massa coagulata. In ultimo, il coagulo prende consistenza e si procede alla raccolta, tramite schiumarola, entro 5-10 minuti e alla compattazione nelle fiscelle.

Storia e tradizione

La ricotta viene erroneamente considerato un formaggio. È, in realtà, un sottoprodotto della lavorazione del latte, in quanto si utilizza il siero derivante dalla lavorazione del formaggio sottoposto a “ri-cottura”, in assenza del caglio. Un tempo il siero per fare la ricotta veniva acidificato con una miscela di limone o aceto, mentre oggigiorno si utilizzano acidificanti naturali come l’acido lattico o l’acido citrico.

Tracce storiche sulla ricotta risalgono alle civiltà sumere ed egizie. Anche Omero ne parla nell’Odissea; nel Libro IX viene descritto il ciclope Polifemo intento nella lavorazione del latte “candido” e “rappreso” poco prima di vedere Ulisse. Sembra siano stati gli Egizi a conferire la tipica forma cilindrica alla ricotta, venduta ai marinai greci per affrontare i primi giorni sulle imbarcazioni con un alimento fresco. Successivamente, i greci importarono e perfezionarono la ricetta, adottata poi dai romani. Virgilio, in un episodio delle Georgiche, narra che fu Aristeo, figlio del dio Apollo e di Cirene, ninfa conoscitrice dell’arte dell’apicoltura, della coltivazione dell’ulivo e della lavorazione del latte, a scoprire questo latticino, anche grazie all’aiuto delle Muse.

La tradizionalità legata alla realizzazione della ricotta è tramandata di generazione in generazione su tutto il territorio regionale.

SCUOLA: AL VIA EDUCAZIONE ALIMENTARE PER I BAMBINI IN CLASSE E IN FATTORIA; IN SOVRAPPESO 37% PICCOLI CONSUMATORI

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Al via l’educazione alimentare a scuola in Puglia con l’agrididattica in classe e in fattoria, frutto della collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale della Puglia. E’ quanto annuncia Coldiretti Puglia, con l’avvio del progetto di educazione alimentare e ambientale proposto a tutte le scuole di ogni ordine e grado in Puglia, con gli alunni che si cimenteranno anche in un concorso di idee sui temi del cibo.

In Puglia il 37% dei bambini è obeso o in sovrappeso – ricorda Coldiretti Puglia –  l’11,1% mangia frutta meno di una volta a settimana o mai e solo il 39,8% dei bambini consuma una merenda adeguata di metà mattina, con un impatto potenzialmente devastante sulla salute delle giovani generazioni, con 1 genitore su 4 che boccia le mense scolastiche, una situazione che impone una nuova cultura del consumo consapevole a tutte le età.

“L’Ufficio Scolastico della Puglia, sensibile ai temi della sana e corretta alimentazione, ha invitato gli istituti scolastici di ogni ordine e grado ad aderire al nostro percorso formativo che consente l’integrazione tra le lezioni di educazione alimentare in classe con attività esperienziali complementari come le visite nelle fattorie didattiche, nei mercati di Campagna Amica e negli orti urbani”, annuncia Maddalena Rignanese Rinaldi, responsabile regionale di Donne Coldiretti.

Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori, che riparte anche nell’anno scolastico 2022/2023. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Puglia – sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 200mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori.

Il progetto per lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare riguarda le lezioni di agridattica a scuola, con la necessità di garantire al contempo che nelle mense scolastiche siano somministrati agli studenti pasti preparati con prodotti agricoli del territorio a Km0, quando più di un pugliese su quattro (28%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche dove si stima ne vengano consumati 90 milioni all’anno per 585.000 studenti, nella sola refezione della scuola dell’obbligo.

L’obiettivo è ‘culturale’ e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti. “I percorsi virtuosi sull’approvvigionamento delle mense scolastiche con il cibo a Km0 dovranno diventare prioritari alla ripresa dell’attività didattica in presenza. Una netta maggioranza del 71% dei genitori ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 12 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più”, insiste Rignanese Rinaldi.

Necessaria la collaborazione tra Coldiretti Puglia, Campagna Amica ed il Servizio Tutela Consumatori della Regione Puglia per l’istituzione di un Osservatorio regionale che monitori e promuova l’uso di prodotti locali nelle mense scolastiche e nella ristorazione collettiva che incide con le mense scolastiche sulla qualità della vita, dell’alimentazione e di conseguenza sulla salute di migliaia di studenti in età evolutiva.

Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni, la Coldiretti sollecita a privilegiare negli appalti delle mense scolastiche i cibi locali e a km 0 che valorizzino le realtà produttive locali e riducano i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni, valorizzando i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura.

SINDACI INSIEME PER IL FUTURO DELLA PUGLIA

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Legalità sicurezza ed efficienza amministrativa al centro della sessione mattutina con un focus tematico dedicato e intervento del viceministro Francesco Paolo Sisto. Nel pomeriggio Voce ai Comuni su finanza locale, intervento del presidente Antonio Decaro e infine, approvazione Statuto Anci Puglia (in allegato programma in aggiornamento e Documentazione Assemblea).

Oggi venerdì 20 gennaio 2023, dalle ore 10:00, presso il teatro comunale Giuseppe Verdi di San Severo, si terrà l’Assemblea regionale Anci Puglia, evento a cui parteciperanno sindaci e amministratori dei Comuni pugliesi, oltre a rappresentanti della politica e delle istituzioni locali e nazionali. (programma in aggiornamento).

Con il presidente Anci Puglia Ettore Caroppo e il presidente Anci Nazionale Antonio Decaro, saranno presenti il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. E’ stato invitato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Interverranno inoltre, il presidente del Consiglio nazionale Anci Enzo Bianco e la segretaria Anci Veronica Nicotra.

L’assemblea si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco di San Severo Francesco Miglio, del presidente provincia Foggia Nicola Gatta e del governatore pugliese Michele Emiliano. A seguire la relazione introduttiva del presidente Anci Puglia Ettore Caroppo.

La sessione mattutina sarà incentrata sui temi della legalità, della trasparenza e dell’efficienza amministrativa, con riferimento ai poteri e alle responsabilità dei sindaci. A queste tematiche sarà dedicato un focus moderato dal giornalista Filippo Santigliano, a cui parteciperanno alcuni sindaci pugliesi.

Nel pomeriggio, intervento della segretaria nazionale Anci Veronica Nicotra, a seguire “Voce ai Comuni”, spazio dedicato agli interventi degli amministratori locali, si parlerà di finanza locale, Pnrr, transizione energetica e digitale e di temi di interesse comunale, anche in considerazione della Legge di bilancio 2023 e dei recenti provvedimenti governativi di fine anno (dl n. 176/2022 “aiuti quater” e dl n. 198/2022 “milleproroghe”. Poi l’intervento del presidente Anci nazionale Antonio Decaro e infine, approvazione dello Statuto Anci Puglia da parte dell’assemblea dei Comuni soci.

In allegato il programma in aggiornamento dell’evento. Per iscrizioni, informazioni logistiche e modalità rimborso, consultare la nota allegata. Di seguito tutta la documentazione per partecipare all’Assemblea regionale Anci Puglia

APRICENA, ARRESTATO IL RAPINATORE DELLA FARMACIA GUERRIERO

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Il commento del Sindaco di Apricena sulla rapina del 18 ottobre scorso

“È di questa mattina la notizia dell’arresto del rapinatore che lo scorso 18 ottobre ha messo a segno una rapina ai danni della farmacia Guerriero.

Il grande lavoro delle FFOO dell’Ordine, che ringraziamo, anche questa volta ha garantito il balordo malfattore alla Giustizia, grazie alle capacità investigative, ma anche alla corposa videosorveglianza privata e comunale presente in città, che ha permesso di dare una svolta alle indagini.

Come già accaduto precedentemente, i malfattori vengono individuati, arrestati e puniti ed è per questo che ribadiamo con forza che questi delinquenti devono cambiare aria: “PER VOI NON C’È POSTO AD APRICENA, ANDATE VIA DI QUA!!”

La nostra comunità merita serenità e tranquillità e ripudia ogni tipo di illegalità”

 

AFFIDAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE DEL “CARNEVALE SANNICANDRESE 2023” ALLA PRO LOCO

Vista la nota con la quale il Presidente dell’Associazione “Pro Loco” di San Nicandro Garganico chiede l’affidamento dell’organizzazione del “Carnevale Sannicandrese 2023”, è stato deliberato di affidare alla Pro Loco con la collaborazione delle associazioni “Affamati di Allegria”, “Esperanza”, “Gruppo Folk” e “San Nicandro Giovani” la organizzazione del “Carnevale Sannicandrese 2023”

Alla Proco è riconosciuta la gestione materiale dei programmi e la individuazione di quanto necessario sul piano organizzativo per il buon esito del programma stesso, il tutto d’intesa ed in accordo con l’Amministrazione Comunale.

Inoltre, viene concesso alla Pro Loco la stanza di proprietà del Comune, sita in corso Garibaldi 62, per il periodo necessario all’organizzazione del “Carnevale Sannicandrese 2023”.

CONTRIBUTI PER MANIFESTAZIONI DI PROMOZIONE TERRITORIALE DEI PRODOTTI PUGLIESI

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La Regione Puglia stanzia 200.000,00 euro annui per le amministrazioni locali e 200.000,00 per le istituzioni sociali private per il 2023 per sostenere con un contributo le iniziative di marketing territoriale, attrazione degli investimenti, promozione delle produzioni e dei prodotti Made in Puglia che si svolgano sul territorio regionale.

È stato pubblicato nella sezione “Fiere” della pagina “Fiere e mercati” di Sistema Puglia, al link “Contributo per manifestazioni di promozione territoriale e di prodotti Made in Puglia” l’avviso per sostenere le iniziative per l’anno in corso, finalizzate alla valorizzazione del territorio pugliese e ad accrescere la competitività dell’economia regionale nei vari settori merceologici di rilevante interesse.

“Dare impulso alle attività e produzioni tipiche regionali, all’artigianato tradizionale e dei prodotti del comparto agricolo pugliese è l’obiettivo di questo bando – dichiara l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – grazie al quale abbiamo finanziato 52 iniziative nel 2022, alcune delle quali si sono svolte in digitale. Si tratta di un’opportunità offerta sia agli enti locali sia ai soggetti organizzatori privati che intendano realizzare fiere, sagre locali, e più in generale iniziative che promuovono il territorio e i prodotti pugliesi. Un supporto concreto a quanti vogliano realizzare iniziative per raccontare il Made in Puglia, la nostra storia e le nostre tradizioni, ai numerosi visitatori che ogni anno scelgono la Puglia come meta turistica”.

Anche per quest’anno sono ammessi eventi programmati in modalità “virtuale/digitale” (webinar, showcooking online, piattaforme di consultazione dei servizi e altro).

Il bando scade il 30 gennaio 2023.

ATTIVO SUL COMUNE DI SAN NICANDRO IL NUOVO SERVIZIO PER CONOSCERE LA QUALITÀ DELL’ARIA

L’Assessore alle Politiche Ambientali e alla Vivibilità Urbana dott. D’Ambrosio informa la cittadinanza che è attivo il servizio che permette a Amministrazione comunale e cittadini di monitorare la qualità dell’aria con l’obiettivo di conoscere meglio i fenomeni di inquinamento atmosferico e intraprendere insieme iniziative a difesa dell’aria che respiriamo.

Ogni cittadino ha gratuitamente accesso all’app “ido – WIseair” dalla quale può visionare in tempo reale lo stato della qualità dell’aria grazie anche a innovativi sensori di particolato installati sul territorio comunale nelle seguenti località:

Parcheggio di Torre Mileto

Palazzo Municipale

Centro Socioeducativo “Due Pini”

Campo Sportivo, via Edoardo Scarpetta

Edificio Scolastico, Viale Vittorio Veneto.

I dati di qualità dell’aria presentati dall’app sono espressi tramite un indice qualitativo su una scala da 0 a 100, il cui calcolo è spiegato nel dettaglio all’interno dell’app e che invitiamo i cittadini ad approfondire.

Questo il link per scaricare l’app da iOS: https://apps.apple.com/it/app/ido-wiseair/id1489703565

Come da progetto, ogni 6 mesi dall’inizio delle rilevazioni l’amministrazione riceverà dei report dettagliati sulla qualità dell’aria che verranno condivisi con la cittadinanza tramite il supporto dei tecnici Wiseair e con l’obiettivo di esplorare eventuali problematiche, con le rispettive fonti e pianificare iniziative da implementare come comunità locale.

Per approfondimenti sulla realtà Wiseair: www.wiseair.vision

IL 19 E IL 26 FEBBRAIO SI TERRA’ IL “CARNEVALE CITTA’ DI APRICENA”

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Nell’aula consiliare del Comune di Apricena si è costituito il nuovo comitato promotore per il Carnevale di Apricena 2023, giunto alla sua undicesima edizione, e che rappresenta ormai un valore aggiunto per il territorio, vista la sua attrattività (con una media di 30mila presenze nelle due giornate). Tutto ciò ha fatto emergere il lato migliore della nostra terra, ricevendo nel 2022 il riconoscimento di “Carnevale tradizionale” dalla Regione Puglia, destinando fondi del bilancio regionale. Per l’occasione è stato presentato anche il nuovo logo che accompagnerà questa edizione, che vedrà una regia unica di enti ed associazioni che si coordineranno tra loro. Le date dell’undicesima edizione saranno il 19 e il 26 febbraio.

«È entusiasmante vedere tanto interessamento da parte di cittadini ed associazioni nell’organizzare gli eventi di questa edizione. Il comitato organizzatore è già al lavoro.» – aggiunge il Sindaco Antonio Potenza – «Anche quest’anno cercheremo di superare noi stessi e di stupire i turisti con la bellezza dei nostri carri, confermandoci tra i sei carnevali più belli della Puglia. A breve, insieme al comitato, comunicheremo le tante novità, gli ospiti, e le sorprese che accompagneranno questa edizione. Ci tengo a ringraziare in particolare il Vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese e il Consiglio Regionale nelle persone dei consiglieri Paolo Dell’Erba, Napoleone Cera, Paolo Campo e Giannicola De Leonardis per il sostegno che ci hanno confermato nella massima assise regionale, credendo fin dall’inizio in questo progetto.»

Il Comitato Promotore è così costituito:

Sindaco – Antonio Potenza; Assessore alla Bellezza – Anna Maria Torelli; Cons. com. a supporto Assessorato alla Bellezza – Carla Antonacci; Assessore alle Politiche Sociali – Ada Soccio; Assessore al Commercio – Maria Rita Labombarda; Assessore alla Polizia Locale – Giuseppe Solimando; Cons. com. con delega alla sanità – Martino Specchiulli; Cons. reg. Paolo Dell’Erba; Comandante della Polizia Locale – Vincenzo Del Fine; Responsabile Settore AA.GG. – Simonetta Giuliani; Responsabile della Comunicazione – Michele Sales; supporto alla comunicazione – Matteo Rendina; referente “Palazzo della Cultura” – Carmela Antonacci; dirigenti scolastici Alessia Colio dell’IIS Federico II e Giuseppe Di Sipio dell’Istituto comprensivo Torelli Fioritti; referenti Associazione Movidaunia: Ciro Violano, Davide De Seris; referente Associazione Elementi Creativi – Matteo Montorio; referente Agenzia Turismo – Mattia Palermo; referente Confcommercio – Vincenzo Villani; referenti Eventi Animazione: Michele Iafisco, Ivan Augelli, Manuel Libero, Primiano Rendina.

SUBITO IL REGOLAMENTO PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELLA SETTIMANA SANTA

Questa la nota della consigliera regionale PD, Lucia Parchitelli.

“In VI Commissione abbiamo discusso la richiesta di audizione da me presentata per conoscere lo stato di attuazione della L. R. n. 8/2020 ‘Interventi regionali di tutela e valorizzazione processioni della settimana santa: le settimane sante pugliesi patrimonio immateriale della Regione’, che considera i riti e le processioni della Settimana Santa pugliesi come patrimonio immateriale in attuazione della Convenzione UNESCO.

La legge prevede l’istituzione di un elenco regionale dei soggetti che organizzano processioni e riti della Settimana Santa e di un apposito Regolamento, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore delle disposizioni di legge, per individuare i criteri e le modalità per la concessione di contributi e finanziamenti. Le difficoltà legate al Covid, e al perdurare dell’emergenza pandemica, hanno contribuito a rallentare l’iter, ma il patrimonio culturale immateriale della nostra Regione, come dimostra anche la legge Bray che abbiamo approvato nel 2021, va considerato un valore fondamentale in questa fase di ripartenza.

Sono estremamente soddisfatta dell’esito dell’audizione perché è stato condiviso con la collega Di Bari di procedere in tempi brevi alla stesura del Regolamento, da sottoporre all’attenzione della Commissione e propedeutico alla piena attuazione di una legge che in vista dei prossimi riti pasquali potrà sostenere chi, con grandi sacrifici, ogni anno porta avanti una tradizione centenaria e universalmente apprezzata della nostra terra”./comunicato

GDF FOGGIA: SPACCIO DI DROGA IN DUE CIRCOLI RICREATIVI, 10 ARRESTI

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5 persone ritenute responsabili di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti sono state tratte in arresto dai finanzieri del Gruppo di Foggia, tra il capoluogo dauno, Orta Nova, Cerignola e Melfi. Altri 5 indagati sono stati sottoposti ad obbligo di firma.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno preso avvio dal controllo di un circolo ricreativo e di una sala biliardo di Orta Nova frequentati da persone con precedenti in materia droga.

Le attività di osservazione svolte dai finanzieri hanno permesso di confermare che i due locali erano utilizzati come “piazze di spaccio” .

Durante le indagini sono stati individuati alcuni corrieri addetti al trasporto delle sostanze stupefacenti tra Puglia e Basilicata, arrestando 5 persone e sequestrando 1 kg. di cocaina ed oltre 1,1 kg. di marijuana ed hashish. Inoltre, sono state documentate numerose cessioni di sostanze stupefacenti e raccolti elementi indiziari circa i gestori ed i fornitori delle “piazze di spaccio”, nei cui confronti il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia ha emesso i provvedimenti cautelari.

Nelle prime ore del mattino oltre 70 finanzieri hanno eseguito le misure restrittive e 10 perquisizioni, con l’ausilio di unità cinofile, dei baschi verdi e di un elicottero della Sezione Aerea di Bari che ha sorvegliato dall’alto le operazioni.

Singolari le modalità di comunicazione tra gli indagati principali che, nel timore di intercettazioni telefoniche, utilizzavano “pizzini” per comunicare tra loro gli importi da pagare, i debiti da saldare ed il tipo e la quantità di droga da consegnare.

Va precisato che la posizione delle persone arrestate e di tutti gli indagati è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino ad eventuale pronunzia di una sentenza definitiva di condanna.