Home Blog Pagina 257

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: LA REGIONE PUGLIA RICORRE ALLA CORTE COSTITUZIONALE

0

La Giunta regionale ha deliberato di promuovere, dinanzi alla Corte costituzionale il giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 1, commi 557 e 558, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, conferendo il mandato difensivo al Prof. Avv. Marcello Cecchetti.

La parte impugnata riguarda il dimensionamento scolastico e le disposizioni, tutte conformative in termini vincolanti delle potestà legislative e amministrative spettanti alle Regioni nella materia dell’ “istruzione”, devono ritenersi costituzionalmente illegittime.

La Regione Puglia quindi chiederà alla Consulta, come già proposto da altre Regioni, che sia dichiarata incostituzionale la norma statale che costringerebbe tra l’altro l’accorpamento di istituti scolastici sul territorio, causando disagi sia all’utenza che ai docenti.

Secondo l’assessore all’Istruzione, Sebastiano Leo “le decisioni arbitrarie e mai condivise con le Regioni da parte del Governo nazionale, e del Ministro Valditara in particolare, hanno con un colpo solo attaccato diversi principi primo tra tutti quello all’istruzione e all’uguaglianza con l’accorpamento in Puglia di circa 60 dirigenze. Non solo, colpisce anche le competenze regionali in materia di istruzione e autonomia scolastica, il principio di collaborazione e sussidiarietà, il rispetto delle procedure di coordinamento Stato-Regioni in materia di scuola e delle disposizioni che regolano l’esercizio del potere sostitutivo. Ma quello che è più grave è che mentre il Governo stabilisce i tagli, le Regioni avranno l’onere di dover decidere quali.  Forse il Governo intende avviare l’autonomia differenziata pensando di penalizzare il Sud e di scaricare le responsabilità sulle regioni? La nostra è una rivendicazione di uno dei principi fondamentali della nostra democrazia e della costituzione.  È antitetico parlare di superamento delle povertà educative e dei gap sociali e tagliare sulla scuola, la nostra più potente arma contro le povertà. Nessuno toccherà la scuola pubblica, fulcro di democrazia”.

SAN NICANDRO GARGANICO, RIUNIONE DI TUTTE LE ASSOCIAZIONI DELLA CITTA’

0

SI INVITANO TUTTE LE ASSOCIAZIONI DEI DIVERSI SETTORI E AMBITI SOCIALI A PARTECIPARE ALLA RIUNIONE ORGANIZZATA DA QUESTO ENTE IL GIORNO GIOVEDI’ 23 FEBBRAIO 2023 ALLE ORE 18.00 PRESSO L’AULA CONSILIARE “DOTT. C. CIAVARELLA” PER DEFINIRE LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ PER L’ANNO IN CORSO IN VISTA DELL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2023.

SARANNO PRESENTI L’ ASSESSORE ALLA CULTURA E P.I. ARCANGELA TARDIO E ALLE POLITICHE SOCIALI E SPORTIVE DANIELA CARBONELLA. SI RACCOMANDA LA PRESENZA E LA PUNTUALITA’.

IL SINDACO

MATTEO VOCALE

SAN NICANDRO, ORDINANZA SPOSTAMENTO MERCATO SETTIMANALE DEL 24 FEBBRAIO

Come da programma del Carnevale Sannicandrese 2023, nelle giornate dal 19 al 21 febbraio 2023 e del giorno 26 febbraio 2023 “Giornata del Carnevaletto” si svolgono gli eventi della manifestazione che coinvolgono migliaia di cittadini, tra partecipanti agli eventi nonché cittadini spettatori, anche provenienti da altri Comuni.

Inoltre, nella stessa manifestazione del Carnevale, sono coinvolti anche gli operatori dello Spettacolo Viaggiante, con esercizio delle attività attrattive, che contribuiscono a rendere allietante e momento di svago per i ragazzi e per i giovani

Venerdì 24 febbraio 2023, giornata di svolgimento del mercato settimanale nelle strade adiacenti il Campo Sportivo Comunale e Piazza Nassirya, coincide con il periodo di svolgimento anche della manifestazione del Carnevale, dove da svariati anni sono autorizzate le giostre di dimensioni maggiori che non trovano capienza in altre aree più centrali della città di San Nicandro.

Considerato che non è stato reperito altro sito idoneo alla collocazione delle suddette attività attrattive(giostre), è stata emanata ordinanza la quale prevede che il mercato settimanale previsto per il 24 febbraio 2023 sia soppresso e spostato in data 1° maggio2023.

LA PUPATA D’ PUPURAT’ E’ DETTO ANCHE “DOLCE DELL’AMORE”

La Pupata d’ Pupurat’ “lI peperato”, sono dolci tipici del Gargano, provengono dall’antica civiltà contadina letteralmente significa abbastanza pepato, nel Medioevo tutte le spezie si dicevano “pepe” questo tipo dolce si pensa sia arrivato in Italia meridionale grazie ai Crociati. Fonti più attendibili ci dicono sia di origine albanese e risale ai tempi degli esuli albanesi del Gargano nella seconda metà del 1400. Oggi si consuma sulle tavole pugliesi a Natale e a Carnevale mentre anni fa era di rito per i contadini sia nel giorno di fidanzamento sia in quello del matrimonio. Ciascun invitato teneva i peperati in un fazzoletto. È un dolce rustico tipico della campagna sannicandrese, a forma di tarallo.

Che cosa rappresenta la PUPATA?

Secondo la tradizione sannicandrese rappresenta: abbondanza, felicità e salute. È la vera protagonista del dolce di carnevale ed è in stretto rapporto con la primavera. Viene considerata come porta fortuna; insomma è il segno dell’amore che il giovanotto regalava alla fidanzata. Normalmente viene raffigurata con seni scoperti collegandosi così ai culti romani della Dea Artemide, raffigurata con le trecce e con la veste riccamente adorna di colori. Con il trascorrere degli anni, nell’immaginario collettivo la divinità ha assimilato anche elementi di fecondità.

In quest’articolo vi proponiamo due ricette, una tradizionale ed una più moderna.

La ricetta della nonna Maria

Ricetta per preparare 1 kg di Peperati nella tradizione carnacialesca di Sannicandro Garganico (FG).

Ingredienti:

1 kg di èViva la Farina di grano tenero tipo “0” Biscotti;

500 g di zucchero semolato;

250 gr di cotto di fichi;

3 bustine di Cannella;

2 bustine di Vaniglia;

10 g di buccia di arancia macinata;

250 g di cioccolato fondente;

100 g di olio extravergine di oliva OLIO PIANO;

4 uova;

1 bustina di lievito per dolci.

Procedimento:

impastare il tutto, dando la forma al Peperato e cuocere per 15 minuti a 250° nel forno.

Ricetta contemporanea

Ingredienti per 1 kg di Peperati:

1 Kg di èViva la Farina di grano tenero tipo “0” Biscotti;

250 g di Zucchero semolato;

2 Bustine di Cannella;

½ Bustina di Chiodi di Garofano;

2 Bustine di Vaniglia;

2 Bustine di Lievito per dolci;

1 Buccia d’arancia bio essiccata e macinata;

4/5 Uova a seconda della grandezza;

2 Bicchieri di cotto di fichi circa 500 ml.

2 Cucchiai di miele;

100 g di Olio extravergine di oliva OLIO PIANO:

Nota:

Se l’impasto dovesse risultare troppo asciutto aggiungere un po’ di latte fresco intero.

Oggi giorno alcune famiglie aggiungono 150 g di Cacao Amaro per dargli un colore più scuro.

Inoltre ci sono due tipologie di varianti:

Variante con gocce di cioccolato fondente 200 g che si aggiungono all’impasto;

Variante con mandorle tritate 150 g che si aggiungono all’impasto.

Importante mischiare i liquidi con i liquidi i solidi con i solidi

Procedimento:

Su un tagliere di legno, versate la farina di grano tenero tipo “0” a fontana, lo zucchero e il cacao se lo desiderate, cannella, chiodi di garofano, vaniglia, lievito, e la polvere della buccia d’arancia, mescolate gli ingredienti e formate una larga corona praticando al centro un buco e aggiungete gli altri ingredienti liquidi al centro: uova, mosto cotto di fichi, miele d’api, olio extravergine d’oliva e incominciate a mescolare, impastando gli ingredienti piano piano.  Aggiungete il latte se necessario e lavorate l’impasto stesso fino a renderlo un composto sodo.

Nelle varianti aggiungere nell’impasto mandorle, oppure cioccolato fondente.

Incominciate a tagliare delle strisce, che impasterete ancora, per poi creare dei rotolini, e formerete dei taralli. Disponeteli in teglia su carta forno.

Forno preriscaldato a 250° e cuocete per 15 minuti per ottenere dei buoni pupurat’. (Naturalmente in base al proprio forno).

Potrebbe sembrare che non siano cotti, quando li andrete a togliere dal forno, ma una volta raffreddati, vi accorgerete che sono croccanti all’esterno e morbidi all’interno.

Conservazione:

Conservateli in contenitori di ceramica, di terracotta, oppure in contenitori o sacchetti di plastica anche per 10/15 giorni, ma li troverete così buoni che entro due giorni saranno finiti.

Utilizzo:

Nella tradizione Sannicandrese si bagnavano e si bagnano ancora nel vino rosso. Si possono utilizzare per colazione, con il latte o da mangiare per merenda. Sono ottimi!

Come dolce sono eccezionali, se tagliati a spessore di 5/6 millimetri con sopra un filo di miele di fichi (mosto cotto di fichi). (agricolapiano)

 

FERMENTO E ENTUSIASMO PER LE SFILATE DEL CARNEVALE A CARPINO, OSPITE SAMEN MI CASA

0

Manca sempre meno all’arrivo delle due date ufficiali (19 e 21 febbraio 2023) per il carnevale di Carpino. È da gennaio, subito dopo il termine delle festività natalizie, che la macchina organizzativa coordinata dalla Pro Loco e dal Comune di Carpino è attiva per cercare di mantenere viva la tradizionale dello spettacolo di Carnevale nel paese.

La Pro Loco – nelle parole del suo presidente Michele Simone – «auspichiamo una buona riuscita e un successo come nelle precedenti edizioni, con un incremento del pubblico presente». Simone ha poi aggiunto: «Abbiamo ultimato i quattro carri che sfileranno per le vie del paese. Come sempre voglio ringraziare tutti i volontari e tutti coloro che collaborano con noi che mettono a disposizione il proprio tempo libero per dedicarsi al mantenimento della comunità. Un sentito e doveroso ringraziamento al Sindaco e all’Amministrazione Comunale per aver garantito, anche quest’anno, supporto e disponibilità nei confronti di questa importante iniziativa».

Nei due pomeriggi di festa, che partiranno sempre allo scoccarsi delle 15.00, l’intrattenimento nel cuore del paese sarà variegato e a trecentosessanta gradi.

Domenica 19, al termine della sfilata, gran finale in Piazza del Popolo con Luca Semeraro, in arte Samen Mi Casa. Il cantautore reggae/pop sarà ospite d’eccezione dell’edizione 2023.

CINGHIALI: IMPERVERSANO CON RAID QUOTIDIANI IN CAMPAGNA AZZERANDO RACCOLTI, AGRICOLTORI ALLO STREMO

0

Con la delibera di Giunta regionale gli ATC devono individuare e costituire i distretti di gestione e i settori di prelievo

Continuano a scorrazzare indisturbati i cinghiali in Puglia con quotidiani raid nelle campagne, aggravando ulteriormente il contesto di criticità che le aziende agricole stanno vivendo, a causa dell’impennata dei costi di produzione e della siccità che incide sui raccolti.

E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in relazione all’incontro dei sindaci della provincia di Foggia sul tema annoso, ricordando la delibera della Giunta della Regione Puglia che ha approvato il disciplinare per la gestione della “Caccia di Selezione” a cinghiali, cervidi e bovidi in Puglia, fortemente voluto dalla Coldiretti che ha contributo a scriverne le linee guida, che permette di prendere parte alle operazioni di riduzione del numero degli animali selvatici anche agli agricoltori provvisti di tesserino di caccia, ai cacciatori abilitati, guardie venatorie e ambientali volontarie, guardie giurate, a patto che siano appositamente formati di concerto con gli ATC, che devono individuare e costituire i distretti di gestione e i settori di prelievo.

CONSIGLIO PROVINCIALE: HA GIURATO IL PRESIDENTE NOBILETTI

0

Il Consiglio Provinciale, si è riunito a Palazzo Dogana, con la partecipazione del Presidente, avv. Giuseppe Nobiletti e dei Consiglieri Provinciali: Augello Roberto; Cilenti Lucrezia; Giurato Luigi; Maggi Miriam; Mangiacotti Giuseppe; Palladino Nunziata; Prencipe Salvatore; Pezzano Rino; Rinaldi Libera Liliana; Sementino Michele; Zuccaro Antonio; del Segretario Generale, Giacomo Scalzulli e del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Antonio Chinno.

Nel suo intervento introduttivo. il Presidente Nobiletti, ha ringraziato tutti gli amministratori ed ha affermato che ci sarà il massimo impegno verso una crescita armonica del territorio e che il tema dell’affermazione della legalità dovrà essere prioritario per la Capitanata, così come ogni azione virtuosa per migliorare le infrastrutture, la viabilità e le scuole.

Sono intervenuti i Consiglieri: Pezzano; Sementino; Mangiacotti; Palladino; Prencipe; Augello; Cilenti e Giurato.

Il Consiglio ha preso atto, all’unanimità, che nei confronti del Presidente Nobiletti non sono emerse cause di ineleggibilità o incompatibilità e ne ha convalidato l’elezione alla carica di Presidente della Provincia di Foggia.

Pertanto, il Presidente della Provincia, Giuseppe Nobiletti ha prestato giuramento dinanzi al Consiglio Provinciale, con la seguente formula: “Giuro di osservare lealmente la Costituzione, le leggi della Repubblica e l’ordinamento della Provincia e di agire per il bene di tutti i cittadini”.

SAN NICANDRO, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PRESENTA IL CARNEVALE 2023

Nella sala consiliare del comune di San Nicandro Garganico è stato presentato il Carnevale 2023. Il primo intervento è stato del sindaco Matteo Vocale che ha fatto un excursus storico del carnevale di San Nicandro che è secondo solo a quello di Putignano come manifestazione storica e tra i primi dell’intero territorio nazionale.

Ringrazia l’Associazione Pro Loco per il coordinamento della iniziativa che ha coinvolto altre realtà associative locale. Dopo due anni di stop, finalmente la cittadina potrà riprendere le antiche usanze con il vestito che caratterizza San Nicandro, quello del Pastore e della Pacchiana, con il teatro di strada (u’ ditt’) con i gruppi mascherati e, soprattutto, con le maschere singole come da antica tradizione

Il presidente della Pro Loco Alessandro Calello si è soffermato maggiormente sulla organizzazione dell’evento e sul programma che termina con il Carnevaletto con la premiazione delle varie categorie dei concorsi.

Ed infine, l’assessore alla cultura Arcangela Tardio che condivide i precedenti interventi ringraziando tutte le associazioni invitando tutta la cittadinanza ad essere veramente orgogliosa del nostro Carnevale con un ritorno nelle strade in cui gli attori dobbiamo essere tutti noi.

Intanto l’amministrazione comunale si è già attivata per il riconoscimento del carnevale di San Nicandro nel “Registro dei “Carnevali storici della Regione Puglia e nei “Carnevali storici italiani”.

SAN NICANDRO, CONOSCIAMO MEGLIO LA NOSTRA CITTA’ (ULTIMA PARTE)

Altra originale manifestazione folkloristica, per il Gargano, è quella della festa del Carnevale che si svolge a San Nicandro. Nelle maschere predomina la classica coppia paesana del “pastore e della pacchiana”. La donna indossa una gonna in castorino nero, bordata da fasce trapunte in oro che, a seconda del numero (una, due, tre) indicano il ceto sociale di chi la indossa. Una banda dorata indica che la donna appartiene al ceto medio, due alla classe superiore e tre alla nobiltà. Sul davanti una ricca “vantera” in seta sgargiante; il corpetto, in velluto, è privo di maniche e sotto di esso appare una candida camicia di trina. Un fiammante fazzoletto in seta a vivaci colori in testa ed un altro, pure in seta, sulle spalle completano l’antico abbigliamento delle signore di San Nicandro. Il già ricco costume viene ancora arricchito dai gioielli di famiglia, tramandati di generazione in generazione. Collane, fermagli, goliere, orecchini, braccialetti d’oro splendono al tiepido sole e rendono più solenne la classica bellezza delle donne del luogo. Accanto ad esse l’uomo indossa il tradizionale costume in velluto marrone con i calzoni al ginocchio, calze bianche e gambali in velluto. Le maschere che fanno corteo alla classica coppia, rievocano nelle loro mascherature le antiche figure tanto care al popolo che ama lasciare le proprie preoccupazioni per godere in letizia ed in serenità questa festa antica che si svolge ancora secondo la tradizione del passato.

Fanno parte della tradizione popolare e del folklore anche i proverbi sannicandresi, che si ritrovano anche in altre parte d’Italia con lievi varianti ed in essi si scorge, abilmente celato sotto il sorriso, il consiglio e l’ammonimento. Un proverbio assai in voga qui è questo: “Na vota sola c’ mbenn Cola” cioè “una volta sola si impicca Cola”. Equivalente all’altro “una volta casca l’asino al fosso” e trae origine dalla leggenda di un certo Cola dissipatore e gaudente a cui il padre, morendo, fece credere di non lasciare niente. Disperato e in miseria, Cola decise di impiccarsi. Detto fatto: legò il cappio ad un trave e nel momento di passare la testa nel nodo scorsoio, la trave, per il peso, si ruppe e una pioggia di monete d’oro cadde sulla testa dell’aspirante suicida. Il padre, previdente, aveva nascosto qui il tesoro. Di nuovo ricco, Cola però aveva imparato la lezione ed agli amici che lo invitavano a scialacquare rispondeva: “Na vota sola c’ mbenn’ Cola”.

Se si fa uno sgarbo ad un ragazzino sannicandrese costui, aprendo la mano e facendo osservare il palmo, dirò: “Sott’ a sta mana n’g chiov” (sotto questa mano non ci piove). Il che significa che, alla prima occasione, egli reagirà adeguatamente allo sgarbo. Un altro significativo proverbio sannicandrese, e, in genere, di tutti i popoli del Gargano è quello: “Omm’n d’ vin, cent’ e nu carlin” (uomini di vino, cento un carlino. Il carlino era una moneta equivalente a 17 soldi) per ammonire che gli ubriachi non vengono tenuti in considerazione. E ancora “A Natal nu bell’ spid’ a Pasqua nu bell’ v’stit’” (A Natale un bello spiedo – cioè una tavola ricca – ed a Pasqua un bel vestito), vale a dire “ogni cosa a suo tempo. E Poi “Ogne lena tè lu fum’ soja” (ogni legna ha il suo fumo, come per dire che nessuno è privo di difetti. “Pacc’ e p’cc’ninn Dij l’aiuta” (Pazzi e piccini Dio li aiuta) è il proverbio che dimostra come Dio prediliga i bisognosi d’aiuto. Uno dei più saggi ed originali dei proverbi del luogo è questo “Cvadd’ d’ carrozza, bona giuv’ntù, mala v’cchiezza” (I cavalli di carrozza buona gioventù e cattiva vecchiezza). Ciò significa che il cattivo autogoverno di ognuno non deve provocare la triste sorte cui vanno incontro i cavalli che, amorosamente curati durante il vigore della gioventù, quando diventano vecchi ed inutili vengono mandati al macello; quindi l’ammonimento a provvedere bene al proprio futuro. Ai piedi della montagna, circondato dal verde, San Nicandro offre al visitatore l’inestimabile dono di una ospitalità arcaica e sincera, perchè innata da secoli nel cuore del popolo. E, insieme ad essa, il forestiero troverà amicizia disinteressata, quiete e tranquillità. Udrà al mattino cantare l’allodola e la notte l’usignolo che veglia sui merli dell’antico castello svevo,

Ma San Nicandro ha anche la sua bellissima spiaggia, è quella di Torre Maletta.l La località prende il nome da una bianca torre sul mare, ai piedi della montagna che, al tempo delle incursioni dalmate e turche, come tutte le torri del Gargano, funzionava da torre di avviso in caso di pericoli di invasioni provenienti dal mare. In questi ultimi tempi è sorto a Torre Maletta un interessante centro turistico balenare in constante sviluppo che durante la stagione estiva è assai frequentati dai bagnanti provenienti dai paesi vicini Apricena, Lesina, Poggio Imperiale, San Severo oltre, naturalmente, i sannicandresi. Una nota di folklore è data dalle costruzioni a trullo, simili a quelle di Alberobello, famose in tutto il mondo, In loco funzionano egregiamente quattro ristoranti i cui cuochi sono degli autentici specialisti dei piatti tipici del luogo di mare ed in special modo della zuppa di pesce confezionata col freschissimo pesce pescato sul posto. Completano il centro turistico tre “night clubs” con ottimi complessi che allietano le lunghi notte della riviera garganica.

Anche San Nicandro, con i suoi dintorni si sta allineando al turismo moderno. Inoltre qui si può trovare della buona caccia; non lontano si pescano le anguille squisite, vi sono ottimi e genuini prodotti della pastorizia locale, quindi latticini, giuncate, uova di bufala, ricotta, ecc. L’olio è ottimo e puro, in vino sincero, la frutta abbondante e nulla manca per definire questo luogo un paradiso terrestre.

Fino a poco tempo fa questi luoghi erano conosciuti solo da pochi e raffinati viaggiatori; oggi il turismo di massa li sta svelando agli italiani e stranieri che conserveranno, per anni, vivo nella loro memoria il ricordo della bellezza intatta di questi luoghi paradisiaci e della umana ospitalità degli abitanti di uno dei luoghi più belli d’Italia. (Fine)

Luigi Scocco

PARERE FAVOREVOLE AL PROGETTO DI FATTIBILITA’ STRADA A SCORRIMENTO VELOCE DEL GARGANO

0

Emiliano: “Grazie al lavoro del commissario straordinario c’è un progetto condiviso e rispettoso dell’ambiente”

Si è tenuta questa mattina la seduta del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per l’espressione del parere sul progetto di fattibilità tecnico-economica predisposto da Anas per la realizzazione della strada a scorrimento veloce del Gargano nella prima tratta da Vico a Vieste, opera del valore di circa mezzo miliardo di euro e di importanza strategica per il territorio. Alla seduta hanno partecipato anche il presidente e il vicepresidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e Raffaele Piemontese, il presidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Nobiletti, e i sindaci di Vieste e Peschici. La Regione Puglia ha espresso il voto favorevole alle prescrizioni che il CSLP ha ritenuto opportunamente di suggerire e introdurre per poter migliorare l’efficacia del progetto.

“L’intervento sulla SS 693 Strada Scorrimento Veloce del Gargano – SS 89 ‘Garganica’ – Collegamento Vico del Gargano–Mattinata è strategico per lo sviluppo di un territorio dalle tante bellezze e potenzialità – ha dichiarato il presidente Emiliano –. Ringrazio il commissario straordinario, ing. Vincenzo Marzi, per il suo ruolo proattivo nel portare avanti questo importante progetto, nel rispetto non solo della condivisione con i cittadini attraverso il dibattito pubblico ma anche degli aspetti di particolare delicatezza ambientale del sito in cui l’opera viene realizzata.”

Con il parere positivo espresso al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il commissario straordinario potrà quindi procedere entro fine marzo a bandire la gara per la progettazione definitiva e la realizzazione dell’opera. Gara che dovrà essere aggiudicata e perfezionata entro fine giugno.

CARNEVALE ORSARESE

0

Sarà un lungo fine settimana di piccoli-grandi eventi quello che Orsara di Puglia si appresta a vivere. Il primo appuntamento, in realtà, è in programma per giovedì 16 febbraio, alle ore 17: nell’aula consiliare, i bambini dai 4 ai 6 anni verranno coinvolti in un pomeriggio di lettura da Milena Tancredi, referente di “Nati per leggere” della biblioteca Magna Capitana di Foggia.

“Nati per leggere” è un programma nazionale, rivolto ai bambini, che educa i più piccoli alla lettura, facendo conoscere loro il mondo dei libri e le meraviglie di storie ed emozioni contenute nelle pagine. Il Comune di Orsara di Puglia ha aderito al progetto, la cui referente è la consigliera comunale Teresa Cericola.

Sabato 18 febbraio, invece, in Auditorium, alle ore 20.30 attrici e attori della compagnia “Senza nome” porteranno in scena “Napulione”, rappresentazione teatrale scritta da Antonio Belluscio. Chiusura in grande stile quella di domenica 19 febbraio, con la grande sfilata del Carnevale Orsarese per le vie del borgo, la parata dei carri e la super festa finale. Maschere e carri allegorici sfileranno a partire dalle ore 15.

Il Carnevale Orsarese sarà tematico, ma il tema sul quale verranno preparate maschere e carri allegorici resterà una sorpresa fino al momento della sfilata.

Alla realizzazione dell’evento, che rientra nel programma delle manifestazioni del Comune di Orsara di Puglia, hanno collaborato tutte le maggiori realtà associative orsaresi.

“Grazie al coordinamento delle attività da parte di Concetta Terlizzi e alla collaborazione fattiva delle associazioni, il Comune di Orsara di Puglia sta cercando di mettere in campo una programmazione delle attività culturali che dia continuità a eventi e iniziative lungo tutto l’arco dell’anno”, ha dichiarato il sindaco Mario Simonelli.

IL PRESIDENTE DEL PARCO PAZIENZA INCONTRA IL GENERALE MOSTACCHIO E IL COLONNELLO PALOMBA

0

Il Presidente del Parco nazionale del Gargano Pasquale Pazienza ha ricevuto nella sede dell’Ente parco la visita del Generale di Brigata Antonio Mostacchi, Comandante del Comando Regione Carabinieri Forestale Puglia.

L’incontro ha rappresentato l’occasione per salutare e dare il benvenuto al Tenente Colonnello Giuliano Palomba, nuovo Comandante del Reparto Carabinieri “Parco nazionale Gargano” con sede a Monte Sant’Angelo.

Tra i vari temi trattati nel corso dell’incontro, una particolare attenzione è stata dedicata all’attentato incendiario subito qualche mese fa dagli uomini del Comando Stazione dei Carabinieri Forestale di Peschici e al piano operativo che il Parco struttura annualmente per accompagnare l’operatività di controllo del territorio degli otto Comandi Stazione dei Carabinieri facenti capo al Reparto. Nel documento programmatico per l’anno 2023 sono state individuate varie aree d’intervento, tra cui alcune prioritarie, che fanno principalmente riferimento ad azioni di contrasto all’illegalità diffusa come, per esempio, l’abusivismo edilizio, l’abbandono dei rifiuti, la pratica dei tagli forestali abusivi, delle recinzioni abusive, l’esercizio di pratiche (anche di motorsports) vietate nell’area parco e l’utilizzo irregolare dei segni distintivi dell’Ente.

CIA PUGLIA: “NO ALLO SLITTAMENTO DI GRANAIO ITALIA, CEREAGRICOLTORI TRADITI”

Dal Senato il via libera alla proroga, Sicolo: “Danneggiati produttori e consumatori”

“I cerealicoltori italiani, e quelli pugliesi in modo particolare, ancora una volta sono stati traditi. Lo slittamento al 2025 dell’istituzione di Granaio Italia e, dunque, del Registro Telematico dei Cereali, è una pessima notizia. La proroga è stata già approvata in Commissione Agricoltura e Industria del Senato. CIA Agricoltori Italiani di Puglia fa appello ai parlamentari pugliesi di tutti gli schieramenti, affinché questa decisione sia revocata e non diventi esecutiva. In gioco c’è il futuro di un settore, quello cerealicolo, che sta vivendo uno dei peggiori momenti della propria lunga e gloriosa storia”.

E’ Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, a esprimere rabbia e sconcerto per quanto deciso in queste ore nell’elaborazione del cosiddetto Milleproroghe. Il decreto per l’istituzione del registro telematico dei cereali era stato firmato, ad aprile dello scorso anno, dal precedente ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli. I cerealicoltori ritengono fondamentale l’avvio del nuovo sistema che prevede azioni di contrasto, e naturalmente le relative sanzioni, verso fenomeni speculativi. Tutto questo anche a maggiore tutela per i consumatori della filiera del pane e della pasta, poiché il monitoraggio più stringente sulle operazioni di carico e scarico dei cereali, anche di quelli importati, aumenta la sicurezza alimentare.

“Il tracciamento interno”, ha spiegato Sicolo, “è fondamentale: non possiamo permettere che la sicurezza alimentare della filiera della pasta e di quella del pane sia messa in secondo piano rispetto a chi vuole spingere valore e qualità verso il basso pur di incrementare i propri profitti a danno dei cerealicoltori e dei consumatori”.

“Granaio Italia”, ha aggiunto Angelo Miano, presidente di CIA Capitanata, “consente un accurato monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul territorio nazionale, stabilisce le modalità operative per la rilevazione nel registro, istituito nell’ambito dei servizi del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale), dei flussi di carico e scarico inerenti ai quantitativi di cereali e di farine di cereali detenuti a qualsiasi titolo dagli operatori delle filiere agroalimentari”. Sulla stessa lunghezza d’onda, anche Giuseppe De Noia, presidente di CIA Levante (Bari-Bat): “Si tratta di un sistema, dunque, che rappresenta una maggiore garanzia sia per i consumatori che per i produttori italiani, soprattutto alla luce di un periodo di guerra che condiziona gli approvvigionamenti e influisce sulla volatilità dei prezzi riconosciuti ai ceralicoltori. Prezzi che, in questo periodo, hanno fatto registrare uno scandaloso crollo delle quotazioni del grano duro, scese di circa 150 euro alla tonnellata dai livelli raggiunti a giugno”.

La nuova normativa riguarda tutta la filiera, dalle imprese agricole a cooperative, consorzi, imprese commerciali, imprese di importazione e – limitatamente alle operazioni di carico – aziende della prima trasformazione. Le registrazioni, con l’istituzione di Granaio d’Italia, devono essere effettuate dagli operatori che detengono, acquistano, macinano e da quelli che vendono un quantitativo del singolo cereale o farina superiore a 30 tonnellate annue.

 

 

SAN NICANDRO, CONOSCIAMO MEGLIO LA NOSTRA CITTA’ (3^ PARTE)

0

Il popolo di San Nicandro è lavoratore, assai attaccato alla famiglia, alle tradizioni del suo paese ed ha dovuto lottare assai duramente per conquistare l’attuale benessere che lo pone tra le popolazioni del comprensorio a più alto livello di vita. Ha trasformato le paludi in feconde terre produttive che danno un buonissimo reddito agricolo, ha risolto i problemi del bracciantato agricolo in modo ammirevole ed inoltre contribuisce col proprio lavoro, ma con la propria intelligenza ed onestà allo sviluppo turistico e sociale della zona. Molto, fino a qualche tempo addietro, si parlava del brigantaggio a San Nicandro. Si è scritto che il brigantaggio a San Nicandro aveva profonde radici nel popolo. Ma perché? Perché attraverso i secoli di servitù nazionale e straniera, il fiero popolo di questa cittadina ha sentito pesare sempre il tallone di ferro dei signorotti del luogo. Ha dovuto subire la servitù della gleba, l’assurdo diritto dello “jus primae noctis”, è stato sempre – volutamente – tenuto in uno stato di ignoranza veramente sconfortante. E’ allora decise di reagire. Ma come? Dandosi alla macchia e formando delle bande armate in continuo agguato molte spelonche dell’Ingarano, fortilizio inaccessibile alle forze dell’ordine costituito. Perciò il brigantaggio, l’abigeato sono stati fiorenti per secoli in questa località, ma quando le condizioni di vita sono migliorate, quando la comunicazione con centri più progrediti sono state facilitate, il brigantaggio è andata graduatamene scomparendo. Ciò è tanto vero che l’indice di criminalità di San Nicandro, che era uno dei più alti del comprensorio, attualmente è all’ultimo posto nella statistica criminale, mentre da una accurata indagine, risulta che San Nicandro ha – in percentuale – il maggior numero di giovani iscritti alle scuole, tra tutta la popolazione scolastica della provincia di Foggia. E’ questo un primato di cui può andare ben fiero ogni sannicandrese. Anche la disoccupazione è pressocchè inesistente. L’occupazione “in loco” dei nativi è facilitata dallo sviluppo del turismo e poiché non mancano né siti incantevoli, né mare, né lago, né aria pura. Non si è difficile profeti nel predire anche per San Nicandro un fiorente avvenire turistico.

Numerose sono le specialità gastronomiche di San Nicandro: le mozzarelle, la ricotta, ma la più buona è senz’altro il pane, il buon pane di frumento, cotto negli antichi forni a legna. Impastato durante la notte dalle massaie e lievitato con un pizzico di pasta inacidita, viene informato in forme che variano dai 3 a 5 kg e cotti nei forni del paese Appena cotta, la pagnotta emana un soave odore di… casa antica dove il pane era ancora l’alimento principale di queste popolazioni frugali. La forma alta e la lievità del pane fanno sì che esso si conservi fresco anche dopo sei o sette giorni dalla sua cottura. Ed è una usanza gentile e ben gradita offrire all’ospite questo pane che è un nostalgico ricordo del paese natio. Quando nelle lontane e convulse metropoli due sannicandresi si incontrano, il loro primo comune rimpianto è: “Ah! Il pane di San Nicandro”. Al ricordo di quel pane tornano i ricordi del paese e del mistico sono della campana grande nel tocco magico delle “due di notte”.

Religioso per natura e tradizione, il popolo sannicandrese conserva ancora intatti gli antichi riti religiosi con lo stesso amore degli antenati. Per esempio, la sera del Giovedì Santo la processione si snoda lentamente al canto degli inni religiosi lungo le strade del paese. Grandi statue della Passione, recate a spalla dai nativi, procedono una Madonna Addolorata che segue il Cristo Morto, ammantata di gramaglie, sul cui petto brilla il cuore trafitto di sette spade d’argento. Alla luce tremolante delle fiaccole la scena assume una tragicità veramente suggestiva e commovente. Le donne del luogo piangono di commozione per il dolore della Grande Madre che segue il Figlio morto sulla Croce il cui corpo è ricoperto di fiori che ogni bambino vi ha deposto. La grande campana della chiesa di Santa Maria del Borgo asciugherà quelle lacrime quando il bianco vessillo della Resurrezione si alzerà verso l’azzurro del cielo per annunciare al popolo la grande novella di Cristo risorto.

Un’altra tipica espressione del folklore locale è la tradizione della “Ndrandla”. Essa è originata dalle due qualità fondamentali del popolo di San Nicandro: l’a more verso la propria donna ed il profondo senso religioso. La “Ndrandla” cera e propria era la tavoletta di duro legno di cerro lunga 70 cm e largo 20 cm che serviva alle donne del luogo per fare il bucato. Durante la settimana santa veniva appesa, per mezzo di robusti funi, al vano delle porte dei tipici “bassi” e serviva da piedistallo alle coppie di fidanzati che, al primo squillo della campana che annunziava la Resurrezione, al mattino del Sabato Santo, davano l’avvio all’altalena e su..su..su i giovani, in piedi sulla tavoletta, allacciati alla vita, dondolavano verso il cielo di primavera con le funi inghirlandate di fiori e di trami di olivo cantando, a due voci, gli strambotti amorosi.

“Jorè, che splendore ‘ndo ciel’ ogg’ e lu cor’ m’ sent tutt’ ardent’ d’amor”. E poi: “E iore.. quiss’ è amor’ d’ Pasqua e grand amor sim’ figghje d0 lu S’gnor”. Tale tradizione era più sentita nella parte antica di San Nicandro, a Terravecchia, e allora tutto il rione fino all’alba era in movimento per mettere rametti di olivo e fiori alle funi per cercare di rendere più gaia la festa e più bella la propria altalena. A volte, sotto l’architrave della porta, si accendevano lampadine colorate ed era un brulichio festoso, un vociare, un affaccendarsi di gioia nell’attesa dell’attimo irrepetibile della Resurrezione. Salivano sull’altalena infiorata non solo i fidanzati, ma anche vecchi sposi, nonno e nipote, amico ed amica e via in un dondolio festoso cantando ingenui canti d’amore, canti di primavera sgorgati dalla semplice anima del popolo, canti di felicità pura, di gioia piena di gloria dell’amore vero e gloria di Cristo Risorto. Ma ora, disgraziatamente, questa originalissima tradizione popolare derivata, forse, dagli antichi riti pagani in onore della Natura risorgente, va lentamente scomparendo, uccisa dal progresso televisivo e dal continuo livellamento di ogni forma di divertimento. Resta soltanto il ricordo melanconico di questa festa gioiosa e i sannicandresi più anziani ora sospirano: “Che cosa bella i Ndrandla d’ Sant L’candr’”. (Continua)

Luigi Scocco

ANTONIO NIGRI, NOMINA DIRETTORE GENERALE DELL’ASL FOGGIA

0

Con Deliberazione di Giunta Regionale Pugliese n. 77 del 06 febbraio 2023 è stato nominato il dott. Antonio Giuseppe Nigri Direttore Generale dell’ASL Foggia, per un periodo di anni tre decorrenti dalla data di insediamento, con rapporto di lavoro esclusivo e regolato da contratto di diritto privato

Si dà atto che, dal 13 febbraio 2023, giusto verbale di insediamento, i poteri di gestione e di rappresentanza legale dell’ASL Foggia, sono attribuiti al dott. Antonio Giuseppe Nigri, in qualità di Direttore Generale.

CONTRIBUTI AI COMUNI PER LA REDAZIONE PEBA ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE

0

Un ulteriore contributo finanziario ai Comuni per la redazione dei Peba (Piani di eliminazione delle barriere architettoniche). La giunta regionale, su proposta dell’assessora all’ambiente e alle politiche abitative, Anna Grazia Maraschio, ha infatti approvato le modalità di erogazione dell’incentivo ministeriale assegnato alla Regione Puglia tramite il “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”. Un incentivo pari a 795.922,47 euro, pensato per i Comuni che ancora non hanno adottato i Peba, e che sarà così ripartito:

– 3mila euro per i Comuni fino a 5mila residenti – 6mila euro per i Comuni fino a 20mila residenti – 15mila euro per i Comuni oltre i 20mila unità residenti

“Un segnale di continuità da parte del mio assessorato e della Regione Puglia, che aveva già dato avvio a procedure di sostegno in favore dei Comuni pugliesi per la redazione del Peba, in continuità con quanto già deliberato a valere sulle risorse regionali, consentendo a circa 50 Comuni pugliesi l’adozione di questi fondamentali strumenti di programmazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche”. Sono le parole di soddisfazione dell’assessora Anna Grazia Maraschio. “Si tratta di uno strumento di pianificazione e progettazione il cui obiettivo primario è il superamento degli ostacoli che discriminano e rendono molto difficile la mobilità delle persone non solo con disabilità – prosegue Maraschio – ma anche degli anziani, dei genitori con i passeggini e di chiunque altro abbia problemi di deambulazione, temporanea o permanente. Il concetto che vogliamo far passare è quello di benessere ambientale, inteso come la condizione di muoversi e usare qualsivoglia ambiente in autonomia, anche se in modi differenti, di sentirsi a proprio agio e accolto, di sentirsi a “casa”. La cultura dell’inclusione, quella che punta sulla concretezza, è quella che abbiamo in mente e sulla quale continueremo a investire”, conclude l’assessora.

IL GARGANO PROTAGONISTA ALLA BIT DI MILANO CON IL “MOTOSURF WORLD CHAMPIONSHIP 2023”

0

Il Gargano è stato protagonista alla Bit di Milano con un connubio perfetto tra sport e turismo grazie alla presentazione del Motosurf World Championship ospitata nella sala conferenze di Pugliapromozione – Regione Puglia.

Dal 16 al 18 giugno 2023 la Marina di Rodi Garganico ospiterà la 2^ edizione dell’evento organizzato dall’ASD “Surf Boom” in collaborazione con One Eventi, con il sostegno della Regione Puglia ed il patrocinio di FIM Federazione Italiana Motonautica, Ente Parco Nazionale del Gargano, Gal Gargano, comune di Rodi Garganico, comune di Cagnano Varano, Porto Turistico Rodi Garganico.

«Il binomio sport e mare dà alla Puglia una marcia in più, la declinazione di eventi di questo tipo è di fondamentale importanza per la nostra regione perché ci permette di far conoscere luoghi straordinari», ha sostenuto l’assessore al Turismo, Sviluppo e Impresa Turistica della Regione Puglia Gianfranco Lopane.

L’edizione del MSWC2022 andata in scena presso la Marina di Rodi Garganico ha visto la presenza di oltre 100 atleti e atlete provenienti da ben 16 paesi di 4 diversi continenti. È andata così bene che la FIM ha deciso di tornare anche nel 2023 sul Gargano.

«La FIM ha un rapporto ormai consolidato con la Puglia, che è la regione italiana con il maggior numero di chilometri di costa. Qui abbiamo una serie di attività motonautiche molto sviluppate, torniamo a Rodi Garganico con la 2^ tappa del MSWC e siamo certi che avremo ottimi risultati», ha affermato il segretario della Federazione Italiana Motonautica Alessandro Basilico, ricordando che Rodi Garganico sarà anche la tappa di arrivo del Campionato di Offshore.

COME È ARRIVATO IL CAMPIONATO DI MOTOSURF SUL GARGANO

L’idea nasce da due amici, Cristian Stefania e Domenico Fania – rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione sportiva “Surf Boom” – che condividono la passione per gli sport acquatici, in particolare la motonautica.

«Nel 2015 eravamo in mare a praticare wakeboard, sport acquatico nato dalla fusione tra sci nautico e snowboard», ha raccontato con entusiasmo Cristian Stefania, «Ci piaceva talmente tanto che, quando non facevamo wakeboard in mare lo facevamo sul web, cercando di apprendere nuove tecniche da surfisti esperti. Un giorno ci siamo imbattuti in un video di alcuni ragazzi che utilizzavano una tavola da surf motorizzata e abbiamo fatto ricerche fino a prendere contatti con la fabbrica che le produce, che ha sede in Repubblica Ceca. Dopo aver acquistato la prima tavola, abbiamo iniziato ad organizzare dei raduni sul Gargano con chi, come noi, è appassionato di motosurf».

Una passione cresciuta a tal punto che nel novembre 2021 l’Ex Idroscalo di San Nicola Imbuti, presso il Lago di Varano, ha ospitato il primo Campionato Nazionale di Motosurf e a giugno 2022 si è svolta la 1^ edizione del Campionato Mondiale di Motosurf presso la Marina di Rodi Garganico.

PROMUOVERE IL TERRITORIO ATTRAVERSO LO SPORT

Il MSWC è un evento importante non solo a livello sportivo, ma anche turistico, economico e sociale per il Gargano, la Puglia e l’intero Paese. Gli atleti e i loro accompagnatori hanno partecipato anche ad escursioni, show cooking e tour nelle aziende locali, andando alla scoperta del Parco Nazionale del Gargano. «Un progetto nato dalla passione per una disciplina sportiva può abbracciare interessi trasversali. Attraverso il Campionato di Motosurf abbiamo coinvolto gli imprenditori del territorio che hanno creduto nell’evento. Le partnership create si stanno rafforzando in vista della 2^ edizione del MSWC», ha spiegato Salvatore Di Matteo, founder di “One Eventi”.

IL CENTRO FEDERALE DI MOTONAUTICA A CAGNANO VARANO

 

Il Gargano, nello specifico Cagnano Varano e il Lago di Varano, è stato scelto dalla FIM tra ben 45 comuni candidati in tutta Italia come sede del Centro Federale di Motonautica più importante del Sud Italia.

«Non potevamo non prendere in considerazione l’idea che Cagnano Varano, con la sua laguna, potesse diventare per noi un centro strategico», ha sottolineato il presidente della Commissione FIM Motosurf Giorgio Viscione.

Sarà un centro di aggregazione per i giovani (che lì potranno allenarsi, studiare e divertirsi) e uno spazio dedicato allo sport e alla ricerca, dove si lavorerà per sviluppare il settore dedicato all’elettrico (il Motosurf World Championship sta spingendo verso la realizzazione di tavole ad impatto zero, con l’obiettivo di diventare totalmente elettrico entro il 2026).

«Il Centro Federale di Motonautica nascerà sulla Laguna di Varano – tra San Nicola Imbuti, Località Bagno e Località Puzzone – e sarà a zero impatto ambientale, rispettando la flora e la fauna che caratterizzano il territorio costiero e lagunare», ha affermato il Sindaco di Cagnano Michele Di Pumpo.

A sostenere l’importanza dell’iniziativa anche l’assessore al Turismo del Comune di Cagnano Varano Michele Coccia, che ha sottolineato: «Si tratta di un risultato importante per l’intero Gargano oltre che per il nostro piccolo borgo. Il Lago di Varano rappresenta per noi e per le nuove generazioni una risorsa importantissima, siamo certi che questo progetto porterà un incremento del turismo sul territorio».

A SAN SEVERO GIOVANI E ANZIANI PER UN NUOVO PROGETTO DI COMUNITA’

0

Giovani e anziani insieme, fianco a fianco, per collaborare a una serie di iniziative sociali e culturali confrontandosi, dandosi una mano gli uni con gli altri. E’ questo il senso del progetto e delle azioni che saranno illustrati ai cittadini e alla stampa mercoledì 15 febbraio, alle ore 17, nella sede SPI Cgil di Piazza Allegato, nella sala dei locali piano terra.

L’iniziativa vede la collaborazione di Smile Puglia, Città di San Severo e Spi Cgil, il Sindacato dei Pensionati. Titolo dell’incontro è “Di generazione in generazione: una Comunità che apprende”.

Nello specifico, sarà presentato il progetto incentrato su “L’invecchiamento attivo come strumento di inclusione e formazione per costruire nuove opportunità”.

“San Severo è sempre stata una delle realtà più dinamiche della Capitanata e lo è ancora”, ha spiegato Alfonso Ciampolillo, segretario SPI Cgil Foggia. “Quel dinamismo è il frutto di una realtà sociale caratterizzata da un forte spirito d’iniziativa e, spesso, da una proficua propensione alla collaborazione intergenerazionale: i giovani possono insegnarci moltissimo e qualcosa possiamo restituire loro non solo in termini di esperienza. Vogliamo costruire sinergie che mettano a sistema quel dinamismo in modo nuovo, scommettendo sul senso di Comunità che a San Severo continua a essere molto forte”.

SAN NICANDRO, CONOSCIAMO MEGLIO QUESTA CITTA’ (2^ PARTE)

San Nicandro conserva, anche oggi, ancora intatta la sua configurazione di tipico centro montano incastrato in un paesaggio biblico che sembra rimasto intatto dei secoli. Le case, degradanti dolcente verso la vallata sottostante della Piana dei Pozzi, biancheggiano, linde ed ordinate, in una affascinante visione di architettura primitiva e mediterranea, ben conservatasi nel tempo. I rioni antichi, quali: Terravecchia (che è la parte più antica della cittadina), Brenna, San Nicandro nuovo, non sono stati minimamente violati dalle moderni costruzioni che hanno ingrandito il paese, ma che sono sorte fuori della cerchia antica. Molto intelligentemente si è evitato il triste spettacolo che va dilagando in alcuni preziosi centri del Gargano, dove, accanto a costruzioni di un certo valore artistico e monumentale, hanno innalzato moderne costruzioni che deturpano l’armonia paesaggistica dei vecchi centri.

La borgata Terravecchia fu costruita dal Longobardi dopo la loro sconfitta sul Garigliano. Essi eressero l’antica chiesa di San Giorgio ora pressocchè in ruderi, e, successivamente, un’altra chiesa ancora ben conservata in onore di Santa Maria SS di Costantinopoli. Indi, fuori le mura della borgata Terravecchia, costruirono l’attuale cattedrale dedicandola a Santa Maria del Borgo, denominazione restata immutata nel tempo. Dai due finestroni interni, posti in alto della facciata, si deduce l’originale stile gotico della cattedrale. E’ chiaro che i Longobardi costruirono le due chiese, dopo la loro conversione al cristianesimo ad opera del vescovo di Benevento. Del paganesimo longobardo vi è testimonianza in un mobile che ancor oggi, nella sacrestia, è adibito alla conservazione degli arredi sacri e dei paramenti. Esso reca un disegno raffigurante il serpente, simbolo adorato dai Longobardi nei loro riti pagani. Nel 793, accanto alla chiesa, i Longobardi fecero costruire l’attuale campanile, di recente fatto restaurare dall’arciprete don Vincenzo Palmieri, arricchito da un bassorilievo marmoreo raffigurante la Vergine Immacolata. Particolare degno di rilievo è quello della campana di questo campanile: essa, infatti, oltre che di bronzo, è stata fusa con gli ori e gli argenti delle fedeli famiglie di San Nicandro. Il suo suono è suggestivo e solenne si perde, come un potente inno sacro, nelle verdi vallate circostanti. Nell’interno della chiesa cinque doppie colonne quadrate sostengono l’ampia navata. In origine, però, tali colonne avevano forma cilindrica. Per ridare al tempio la sua suggestiva ed antica armonia architettonica occorrerebbe asportare i pannelli attuali che modificano e deturpano le originali colonne gotiche della chiesa. A sinistra di chi osserva l’altare maggiore, ricco di originali sculture, una colonna in pietra ricorda, con la sua epigrafe latina, il miracolo operato dal principe degli Angeli, San Michele, in occasione della pestilenza abbattutasi su San Nicandro. Dice l’epigrafe: “Devoto hanc populus costruxit coirde culumnam a peste ereptus michaelis ope sud d.d. silvestri de afflicto erato. A.D. 1681”, cioè: “Con cuore devoto il popolo, strappato alla peste per opera di Michele eresse questa colonna sotto Erato D’Afflitto di Silvestro. Anno del Signore 1681”. Tale prezioso cimelio è stato rinvenuto dall’arciprete Palmieri che ne ha intelligentemente curato la sistemazione nel luogo descritto.

A destra di chi guarda l’altare maggiore si trova una pregevole tela dell’antica scuola veneziana rappresentante l’Annunciazione alla Vergine. Il dipinto, ben conservato, è soffuso di tenero misticismo che ben si intona alla maestà solenne e raccolta della cattedrale. Usciti dalla chiesa ci si trova dinanzi all’ardito ed imponente castello svevo. Costruito al tempo di Federico II di Svezia, conserva ancora intatte le sue torri dagli spalti delle quali si ammira un paesaggio stupendo. A nord le isole Tremiti, soprastanti al lago Varano, spiccano luminose nell’azzurro del mare. Il paese sottostante, degrada dolcemente verso la Piana dei Pozzi nell’accecante candore delle sue bianche casette. Ad est le colline del Gargano, verdi e maestose, cingono la cittadina di una silvestre zona verde. Il castello, del 1200, è stato di recente restaurato; in antico esso veniva unito alla terra mediante il ponte levatoio e comunicava direttamente con la cattedrale per mezzo di un segreto passaggio sotterraneo. Attaccato ad esso si trova un antico palazzo di fattura cinquecentesca, dai caratteristici archi, soprastante l’arco di ingresso al rione Terravecchia. Esso, durante l’epoca baronale, era la sede dei Principi che governavano la città. Attualmente è stata dichiarato monumento nazionale. (continua)

Luigi Scocco

SAN NICANDRO. ALL’ISTITUTO “DE ROGATIS – FIORITTO” LE DONNE DEL GARGANO SI RACCONTANO

Il progetto “Tracce del nostro cammino. Le Donne del Gargano si raccontano. Incontri aperti nella città Gargano”, a cura dell’associazione Donne del Gargano in cammino, realizzato con il sostegno del Consiglio regionale della Puglia nell’ambito dell’Avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità” entra nella fase attuativa dell’idea progettuale finalizzata alla riduzione del gender gap, alla decostruzione degli stereotipi di genere, ad innescare nelle comunità processi di riflessione, di contrasto alla discriminazione, all’iniquità sociale e all’esclusione.

Sono in programma 9 incontri scaglionati in tre trimestri. Quelli del primo trimestre 2023 coinvolgeranno le istituzioni scolastiche, sempre più impegnate a promuovere la cultura della parità nell’ottica della promozione della cittadinanza attiva. Gli interlocutori privilegiati con cui intende interfacciarsi l’associazione sono infatti i/le giovani nei/le quali gli stereotipi di genere non sono ancora radicati ed è perciò più facile destrutturarli.

Il 14 febbraio 2023 ore 10, l’associazione incontrerà le studentesse e gli studenti dell’IISS De Rogatis-Fiorittodi San Nicandro Garganico, il 4 marzo quelle/i dell’IISS De Rogatis – Fioritto sezione di Cagnano Varano; l’8 marzo dell’ITES Fraccacreta di San Severo.

L’appuntamento di San Nicandro Garganico  aprirà con i saluti dell’Arcangela Tardio, assessora alle politiche culturali e all’istruzione, e del prof. Francesco Donataccio dirigente scolastico. Prenderanno quindi la parola: Grazia Devola, autrice dei “Una vita sognata e mai vissuta” e “Mamma Rosa”, con l’intervento “Incontrarsi sul terreno dei sogni”,  TeresaScanzano, autrice di “Ndina” e “Maria”, con “La donna garganica protagonista del suo tempo”,  Giovanna Murano, autrice de “Il corsaro nero”, con “È sempre una donna”.

Leonarda Crisetti Grimaldi, presidente dell’associazione “Donne del Gargano in cammino”, curatrice del libro, nonché autrice di storie di vita raccolte tramite le interviste, presenterà l’associazione e interagirà con le studentesse che leggeranno brani scelti narranti la condizione delle adolescenti di oggi. L’incontro prevede inoltre l’intermezzo musicale, declinato anch’esso al femminile, a cura dell’Unitre di Sannicandro e del chitarrista Michele Ricciotti.

«Tracce del nostro cammino. Le donne del Gargano si raccontano» è un libro edito nel 2022, scritto a più mani da circa 60 donne rappresentative dei vari comuni del promontorio. I racconti, le storie di vita, le poesie, i drammi, i dipinti della raccolta narrano la condizione femminile così come è stata percepita dalle autrici. Le storie narrate vedono in genere protagoniste donne realmente vissute afferenti a tre – quattro generazioni: donne determinate e creative, dedite alla famiglia e al lavoro, donne figlie del tempo, condizionate dalla cultura e dal modello educativo patriarcale.

L’idea progettuale si avvale della collaborazione dei comuni di Cagnano Varano, Vico del Gargano, Sannicandro G., Manfredonia, Peschici, Apricena, Vieste, dell’Unitre Sannicandro G., degli Istituti omnicomprensivi “P. G. Castelli” Carpino e “Libetta” Peschici, delle associazioni Fidapa, Muzia, Italia Nostra di Vieste, di BPWITALY, delle Proloco Apricena, Vieste, San Menaio &Calenella, di E. Laboratorio P.A.C., di Manfredonianews, di ADS Circolo Nautico San Menaio.