MESTIERI DI UNA VOLTA, IL TRASPORTATORE DI LIQUAMI (LA VOTTA)

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Fino a non molti anni fa, l’acqua corrente in casa era inesistente per la quasi generalità delle famiglie e i servizi igienici erano ridotti davvero all’essenziale. Era necessario svuotare giornalmente dei recipienti (u’ sicchj) per la raccolta di questi liquami. Ed ecco il perché di un mestiere molto particolare ed ormai scomparso, u’ vottarul’ che era un dipendente comunale che alle primissime luci del giorno cominciava a girare per le strade di San Nicandro con un carro, sul quale era montata una botte (la votta). Egli si fermava agli angoli delle strade ed annunciava il suo arrivo con dei colpi di una trombetta o fischietto. A questo segnale le persone del vicinato prendevano i loro recipienti, il secchio o il vaso e li svuotavano nella botte. Quando era piena, la botte veniva portata fuori dal paese e svuotata in una zona destinata a tale scopo, altre volte, dietro accordo con alcuni ortolani, la botte era svuotata nei loro campi.

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