Carissimo direttore, continuo a leggere sul suo blog di reiterate “imprecazioni” da parte di soggetti politici più o meno noti all’intera cittadinanza rimasta da amministrare ( anziani , pensionati e qualche dipendente in cerca di fortuna), con le più diverse tonalità di grigio che rasentano il buio pesto, però sotto ritrovati nuovi colori dell’arcobaleno.
Devo così dire leggendo l’articolato ultimo dell’on. Marinacci che le ragioni della dichiarata crisi in Comune stanno nell’arrivismo degli uomini insoddisfatti del raggiungimento nel breve periodo di obiettivi mirati che vanno ben oltre all’interesse pubblico.
Qual’ è dunque la denunciata brillante ultima novità, se non quella di aggiungere alle precedenti imprecazioni solo qualche nome, perché ?
Se ora viene denunciato l’abbandono dalla nostra “città“ non solo da parte di quelle chiamate “menti” pensati o più anatomicamente “ cervelli” , ovverossia di parti produttive e di soggetti qualificati nel produrre economia e ricchezza non solo per se, ma anche per gli altri.
D’altronde per chi non conosce l’ambiente meridionale e quello culturale della nostra “città” in particolare, si chiederebbe a ragione, in posti così ricchi di bellezze naturali e di prodotti locali a buon prezzo perchè gli anziani e tutti gli altri soggetti summenzionati da Marinacci si trasferiscono fuori della nostra Regione o in Europa ? Ed invece proprio questi perché dovrebbero ancora restare in assenza di strutture socio sanitarie adeguate ai fabbisogni attuali? Ed ancora come contrapporsi ai furti ed alle rapine che giornalmente si susseguono e si ha notizie? Non sono forse gli stessi furti e le stesse rapine il malessere più che evidenti di una emarginata società che forse cerca ….. di sopravvivere? E, che ha ritenuto di cercare di incrementare l’unico settore produttivo e capace di dare ricchezza a basso rischio ?
Con questo non si vogliono assolutamente giustificare questi eventi, a volte tragici per le persone coinvolte ( ed io sono uno di questi) , ma non è forse proprio l’assenza di “ cultura ” amministrativa e di vera “politica” la causa o concausa di questi ed altri evidenti malesseri e fallimenti presenti nella nostra società e che in assenza di soluzioni politiche adeguate ai fabbisogni crescenti diventano sempre più insanabili ?
Eppure tra i così detti nuovi “migranti” non vengono mai evidenziati “politici ed amministratori” locali trasferitisi altrove in cerca di successi ,ovverossia per trasferire altrove i successi già ottenuti sul campo in favore della collettività, perché?
Non sarebbe invece più che opportuno, necessario ed “imprescindibile” ai nostri polititi ed amministratori arricchire altrove il proprio “curriculum vitae” con corsi o percorsi formativi e soprattutto con una comprovata certificazione di “esperienze” lavorative ed “amministrative” andate a buon fine con i conseguenti risultati ottenuti in una certa tempistica ?
Quando si parla impropriamente di “tecnici” esperti (o non) nei diversi settori della pubblica amministrazione e della “sicurezza” nel particolare, non si può prescindere da competenze specifiche e normativate dalla Legge riguardanti proprio le richiamate nomine dei tecnici sul Comune , ovverossia non giustificate dai tempi di permanenza e da un’analisi accurata e compiuta dei diversi “curricula”.
In settori di alta specializzazione e formazione professionale, prima di operare una scelta anche di natura economica e programmatica, non sarebbe bastato leggere i “curricula” già pubblicati su internet ed a tutti accessibili. E, quindi valutarne i “costi ” gravanti sui cittadini, ma soprattutto i consequenziali “benefici” economici e sociali ricadenti anche all’interno della struttura amministrativa.
Solo così troverebbero spazio le denunciate scelte criticate da Marinacci come “scellerate” di “nuovi tecnici” sul Comune provenienti dai Comuni limitrofi. Infatti le dichiarate sostituzioni con Decreto Sindacale del dott. C. Ciavarella sono giustificate proprio dall’assenza sul Comune di Dirigenti provenienti da concorsi pubblici a cui la normativa vigente fa riferimento nell’attribuzione di “figure apicali- dirigenziali” dei servizi. Di contro a vecchi “metodi consolidati” e di proroghe effettuate per decenni “ illecitamente “ e che negli anni addietro ed attraverso i loro pareri (ex lege 142/’90 smi), questi sì “scellerati”, il termine qui adoperato è ancora una volta buono ed è voluto , non hanno forse portato proprio il nostro Comune , alla conseguente ed inevitabile dichiarazione di “bancarottà o dissesto finanziario ” ?
Non sono stati forse anche questi ridotti pagamenti prolungatisi e ridottisi nel tempo (oltre 5 anni) la causa o concause dell’impoverimento imprenditoriale e professionale con conseguente mancata fiducia nell’ istituzione locale e negli uomini che la determinarono?
Il mancato sviluppo del “Favaro” e soprattutto la mancata, scarsa, insufficiente, inesistente o inadeguata “valorizzazione “dei beni disponibili del Comune e delle bellezze naturali la causa o concausa dell’impoverimento socio – culturale – economico del nostro territorio?
E quindi in assenza di fiducia “istituzionale” nella macchina amministrativa, mai revisionata nel sue parti vitali e nel suo complesso normativo, programmatico e progettuale (i termini adoperati sono sempre buoni e sono voluti per renderli accessibili a tutti), perché un qualsiasi imprenditore locale o proveniente da fuori dovrebbe investire sul nostro disastrato territorio ? Con ciò basta pensare che per ottenere la “ bocciatura” (e si badi bene “non l’approvazione” ) del piano di lottizzazione dei terreni edificabili di “Torre Mileto”, l ’impresa locale di Cataluddi Raffaele, ha dovuto aspettare circa 30 anni.
Eppure di spazi inesplorati e produttivi ce ne sono ( o ce ne sarebbero) a iosa, basta allontanarsi e guardare , e imparare, ma in tal senso è proprio la politica che arranca, sbraita, chiacchiera e parla , e parla con linguaggio incomprensibile e per lo più “ fuorviante” delle verità nascoste e solo marginalmente denunciate, a pro di chi ?
Non certamente della cittadinanza amministrata (… per così dire) se a distanza di circa un anno , si prospettano nei diversi articolati apparsi sui giornali le elezioni comunali a breve, o no ?
Il mio caro amico Mario, che forse non aveva neppure la quinta elementare, ma di vecchia formazione culturale e politica, avrebbe su una bancarella avuto in “ perfetto italiano” , e modi, e termini, e soprattutto argomentazioni , competenza polita e coraggio , per denunciare all’opinione pubblica quanto sta veramente avvenendo sul Comune per “immobilismo”.
Disponibile come sempre al confronto su questi ed altre tematiche, qualora invitato, Saluta tutti i lettori.
Gianni Della Torre