LA “LAND ART”, LE PIETRE IN EQUILIBRIO DI SAN NICANDRO

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Certamente tutti quelli che sono passati per Via Lauro si sono fermati un attimo per ammirare quelle tante pietre in equilibrio chiedendosi il perché di quel terreno disseminato da quelle strane figure. Ebbene, quelle pietre sono l’espressione artistica più diffusa nel mondo. Un risultato sorprendente e spettacolare che sfida perfino le leggi della fisica. Infatti quelle pietre o meglio, quelle sculture, non sono affatto incollate in quanto sfruttano la forza di gravità ed il loro equilibrio resiste nel tempo e, perfino, alle intemperie. Si tratta di una forma di espressione artistica, diffusasi negli ultimi anni in molti paesi del mondo che consiste nel mettere in equilibrio, una sull’altra, pietre di forme e dimensioni diverse. Dopo averle lavate con l’acqua, per togliere la polvere e renderle così meno scivolose sfidando le naturali leggi di gravità, i “balancer” (così vengono chiamati coloro che praticano questo tipo di arte) realizzano le loro personalissime sculture estraniandosi dallo scorrere del tempo e immergendosi nella natura, nei suoi suoni e silenzi.

Esistono diverse tecniche attraverso cui è possibile mantenere le pietre in equilibrio: l’equilibrio “puro”, dove ogni roccia viene messa in equilibrio su un’altra tramite un solo punto di appoggio; l’equilibrio “a contrasto”, dove rocce più piccole si tengono bilanciate grazie al peso delle rocce sovrastanti; lo “stacking balance”, ossia le pietre accatastate, niente altro che rocce messe una sull’altra. Gli amanti di questa arte affermano che la “land art” rafforza il contatto e il amore per una Natura che regala sempre esperienze incredibili.

Questa forma d’arte richiama molti visitatori in ogni parte del mondo consapevoli del fatto che oltre ad ammirare lo spettacolo visivo di un’arte nuova e sorprendente contribuisce, proprio come una terapia, a ritrovare un’armonia risultante dal raggiungimento dell’equilibrio fra il nostro pensare, il nostro sentire e il nostro agire.

Ed allora, se la “land art” è tutto questo, perché il sito di San Nicandro non può costituire un’attrazione turistica del nostro territorio? Il turismo cerca sempre qualcosa di nuovo da visitare o quello che non trova in altri posti. Perché non cominciare a stilare un progetto turistico globale ed inserire quel sito di via Lauro negli itinerari da visitare del nostro Gargano? La curiosità del sito potrà essere l’elemento stimolante per vedere una forma d’arte che si sta affermando in ogni parte del mondo e che già altrove ha determinato un flusso di turismo, anche di ritorno, per tutti gli amanti della natura e dell’arte in generale.

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