Il fenomeno dei cinghiali e della loro proliferazione è ormai diventato di primaria importanza per tutto il territorio pugliese. Ultimo caso al Altamura dove i cinghiali hanno distrutto 35 ettari di terreno appena seminati a ceci con un danno stimato di circa 11 mila euro. Gli agricoltori baresi e quelli della Bat, proprio per il problema dei danni all’agricoltura e per la incolumità delle persone hanno aperto uno sportello per le segnalazioni dei danni da fauna selvatica ad un indirizzo indicato di posta elettronica con l’impegno da parte della commissione regionale di presentare una proposta di legge in tal senso.
Gli agricoltori e gli allevatori dovranno segnalare in fase iniziale i danni al patrimonio agricolo con prodotti e superfici interessati e zootecnico, indicando la specie danneggiata, il numero di capi morti, il numero di capi ancora in vita, ma con evidenti segni di predazione e i codici delle marche auricolari/transponder. Dopo la iniziale segnalazione/denuncia, saranno contatti da Coldiretti che si occuperà della perizia tecnica da presentare alla Regione Puglia. Nel giro di dieci anni cinghiali e lupi sono raddoppiati, mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita stessa di agricoltori e automobilisti, come testimoniato dai frequenti incidenti stradali. In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica. I cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, con un danno pari ad oltre 11 milioni di euro. Si tratta di una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali.