EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA NELLE SCUOLE

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Sarebbe auspicabile che anche il nostro comune aderisca alla iniziativa contribuendo al raggiungimento delle 50mila firme per la successiva consegna al Parlamento.

Di cosa si tratta?

Parte la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre l’ora di educazione alla cittadinanza, come materia curricolare, nelle scuole di ogni ordine e grado. La proposta di legge è stata depositata da una delegazione di sindaci e amministratori locali in Corte di Cassazione il 14 giugno scorso e ha il sostegno dell’Anci.

Un’ora settimanale di educazione alla cittadinanza come disciplina autonoma con propria valutazione, nei curricoli e nei piani di studio di entrambi i cicli di istruzione. É l’obiettivo di una proposta legge di iniziativa popolare presentata. Il monte ore necessario (non inferiore alle 33 ore annuali), dove non si preveda una modifica dei quadri orario che aggiunga l’ora di educazione alla cittadinanza, dovrà essere ricavato rimodulando gli orari delle discipline storico-filosofico-giuridiche.

Gli obiettivi specifici di apprendimento dovranno necessariamente comprendere, nel corso degli anni, lo studio della Costituzione, elementi di educazione civica, lo studio delle istituzioni dello Stato italiano e dell’Unione Europea, diritti umani, educazione digitale, educazione ambientale, elementi fondamentali di diritto, educazione alla legalità. L’insegnamento potrà essere affidato ai docenti abilitati nelle classi di concorso che abilitano per l’italiano, la storia, la filosofia, il diritto, l’economia. La proposta affida al comitato scientifico per le indicazioni nazionali il compito, tra l’altro, di «provvedere alla corretta collocazione della materia in seno ai curriculi e ai piani di studio dei diversi cicli di istruzione, nonché di optare per l’aggiunta di un’ora ai curriculi o per la sua individuazione nell’ambito degli orari di italiano, storia, filosofia, diritto».

Si vuole lavorare a formare dei buoni cittadini e i cittadini si formano a partire dai banchi di scuola. Troppe volte assistiamo a chi butta carte o cicche per terra, troppe volte vediamo chi viola le regole del codice della strada o manca di rispetto agli altri. Tutto questo ha una origine perché non abbiamo una considerazione effettiva delle regole minimali di cittadinanza. Si deve partire da questo ed è per questo che si propone l’introduzione dell’educazione alla cittadinanza come materia obbligatoria con voto.