Oggi si vota per una nuova Europa ma molta gente sembra disinteressata non sapendo quanto sia importante questa tornata elettorale. Un po’ forse è anche scocciata in quanto ogni anno deve recarsi ai seggi per qualche elezione. Infatti anche il prossimo anno sarà interessata a quelle regionali e, quindi, già da domani, cambia la scena internazionale per l’altro obiettivo della Regione Puglia.
In questo susseguirsi di votazioni la gente si allontana dalla politica e ripete il solito ritornello “tanto sono tutti uguali”. Quindi la politica viene denigrata in tutti i modi e la politica diventa l’arte del malaffare con la convinzione che bisogna starne lontani. Invece non è così.
Cos’è la politica? La risposta è semplice: provvedere ai bisogni collettivi, progettualità, conoscenza dei problemi del territorio, ricerca di soluzioni, scelte economiche, lotta alle povertà, ecc. La politica è questa ed altro ancora e, se si condividono gli scopi, pare del tutto naturale che la sua funzione pubblica può essere esercitata da tutti. È quindi solo una problema di uomini e di scelte, è soltanto un problema di uomini che in quel momento storico fanno politica. Sfatiamo l’assurdo che la politica la fanno solo gli iscritti ai partiti o movimenti o liste civiche perché ogni azione che viene fatta è una scelta e quindi è politica. Il discorso deve essere spostato, invece, su chi fa politica e, in questo caso, su chi ricopre una carica istituzionale. Si è sempre capace di ricoprire un incarico pubblico? Evidentemente no in quanto, l’esperienza molto spesso evidenzia esattamente il contrario. Se San Nicandro è stato un comune dissestato, evidentemente le scelte fatte dagli uomini sono state sbagliate. Non è la politica a fare quelle scelte ma sono gli uomini che, indossando l‘abito della politica, dimenticano quello che è il loro servizio di volontariato verso la cittadinanza. Non è l’iscrizione ad un partito a fare della persona un politico ma sono le sue visioni su come migliorare economia e qualità della vita del proprio territorio. Occorre solamente inseguire un ideale che poi bisogna trasformare in fatti per la gente.
Per concludere, forse è il caso di parlare di buoni amministratori e di cattivi amministratori perché entrambi governano ma chi li differenzia sono le loro scelte ed i risultati raggiunti.
Il Direttore