Tra non molto, subito dopo le candidature alla Camera e al Senato, si darà un colpo di reni per la individuazione delle coalizioni che si contenderanno la vittoria alle prossime comunali. Ora non si parla più di “candidati sindaci”, ma si pone l’attenzione a formare una coalizione fatta da partiti e movimenti che condividano un programma comune da presentare ai sannicandresi. Nessuno ora si azzarda a porre in essere la sua candidatura in quanto è uno step che segue i preliminari della composizione del raggruppamento ritenuto più forte e più credibile agli elettore.
Però, si sa che, comunque, il valore aggiunto per la vittoria finale è la figura del candidato sindaco che deve avere la funzione del leader aggregante. Per essere tale, il leader deve avere “le 5 C”. Carattere: deve averlo forte. Deve essere integro, tutto d’un pezzo. Deve sapersi assumere in pieno le proprie responsabilità. Carisma: cioè capacità di attirare persone, di essere circonfuso da un’aurea che lo differenzia dagli altri, innalzandolo ad un gradino superiore. Coraggio: il leader può avere paura. Come tutti. Ma la guarda in faccia e la affronta. Competenza: deve conoscere più degli altri. Cuore: dev’essere aperto e generoso. Altrimenti non è un leader, è un tiranno.
Se non si hanno queste qualità non sarà mai un leader accettato prima dalla coalizione e poi dagli elettori. Nemmeno una di queste qualità deve essere esclusa altrimenti il prossimo sindaco inizierà il suo mandato con un handicap e, quindi, il suo percorso amministrativo potrebbe avere tanti ostacoli da superare.
Ogni sannicandrese faccia mente locale su queste qualità e, solo dopo esserne veramente convinto, dia la sua preferenza alla sua scelta anche con l’esercizio del voto disgiunto.
Il Direttore